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LA CIRCOLARE MENSILE DEL REVISORE LEGALE
N. 3 – MARZO 2014
INDICE
NORMATIVA E PRASSI
Le nuove liste di controllo per i revisori delle società di assicurazione ..................PAGINA 2
V. TOSI
ENTI LOCALI
Gli adempimenti dei revisori degli enti locali in merito al Patto di Stabilità....... PAGINA 12
P. BATTISTI
VARIE
Il sistema di controllo interno: carte di lavoro ...........................................................PAGINA 18
G. GENTILI
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NORMATIVA E PRASSI
Le nuove liste di controllo per i revisori delle
società di assicurazione
di Virginia Tosi
(Dottore Commercialista in Fermo)
Sommario PREMESSA
1. LE LISTE DI CONTROLLO DISPONIBILI NEL QUADERNO N. 11ASSIREVI
2. LE LISTE DI CONTROLLO PER LE SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE
Premessa
La Commissione Tecnica Assicurativa e la Commissione Tecnica Servizi Finanziari dell’Assirevi
(Associazione Italiana Revisori Contabili) hanno redatto, nel febbraio 2014, il quaderno n.11, il quale
contiene delle liste di controllo per l’informativa di bilancio di società di assicurazione, oltre che di
banche, intermediari finanziari, SIM, SGR.
Il quaderno intende fornire uno strumento di lavoro aggiornato ai revisori incaricati del controllo sui
bilanci di tali enti: le liste di controllo, infatti, tengono conto delle disposizioni previste dall’attuale
quadro legislativo, alla luce dell’evoluzione che ha interessato la normativa, i principi contabili e le
interpretazioni in materia.
Con riferimento a tali Liste di controllo utili al revisore di società di assicurazione occorre distinguere
tra:
società di assicurazione che redigono il bilancio consolidato: la lista è redatta alla luce di un
recente provvedimento del Gennaio 2014.
società di assicurazione che redigono il bilancio secondo i principi contabili nazionali:
nessuna novità sostanziale è intervenuta rispetto alla lista precedentemente vigente.
1. Le liste di controllo disponibili nel quaderno n.11 Assirevi
Il quaderno n.11 fornisce informazioni relative al contenuto e all’impiego delle liste di controllo
utilizzabili dal revisore che debba eseguire un controllo contabile sul bilancio di banche, società di
assicurazione, intermediari finanziari, SIM e SGR.
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In allegato al quaderno, sono presentati i seguenti modelli di liste di controllo:
la check-list relativa alle informazioni integrative (disclosures) da fornire nelle note ai bilanci
redatti dalle Banche secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), così come
omologati (“endorsed”) dall’Unione Europea (UE);
la check-list relativa alle informazioni integrative (disclosures) da fornire nelle note ai bilanci
redatti dalle Società di assicurazione secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), così
come omologati (“endorsed”) dall’Unione Europea (UE);
la check-list relativa alle informazioni integrative (disclosures) da fornire nelle note ai bilanci
redatti dalle Società di assicurazione secondo i principi contabili nazionali;
la check-list relativa alle informazioni integrative (disclosures) da fornire nelle note ai bilanci
redatti dagli Intermediari finanziari secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), così
come omologati (“endorsed”) dall’Unione Europea (UE);
la check-list relativa alle informazioni integrative (disclosures) da fornire nelle note ai bilanci
redatti dalle SGR secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), così come omologati
(“endorsed”) dall’Unione Europea (UE);
la check-list relativa alle informazioni integrative (disclosures) da fornire nelle note ai bilanci
redatti dalle SIM secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), così come omologati
(“endorsed”) dall’Unione Europea (UE).
Le liste di controllo presentate dall’Assirevi, avendo lo scopo di essere applicabili al complessi degli
enti a cui si riferiscono, appaiono generali e, pertanto, potrebbero, in taluni casi, non trattare taluni
aspetti specifici di alcune fattispecie.
Al revisore, ovviamente, spetta, sia pur nel rispetto della normativa e della prassi vigente in materia, il
compito di adattare tali check-list al caso concreto con riferimento al quale è chiamato a svolgere
la sua funzione.
Il quaderno fornisce, altresì, le liste:
dei nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare obbligatoriamente
a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2013
dei nuovi documenti emessi dallo IASB che possono essere adottati anticipatamente a
partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il o successivamente al 1° gennaio 2013,
distinguendo tra Documenti omologati dall’UE al 31 dicembre 2013e documenti non ancora
omologati dall’UE a tale data.
2. Le liste di controllo per le società di assicurazione
Di seguito si propone il contenuto, commentato, della check-list predisposta dall’Assirevi per il
controllo del bilancio consolidato delle società di assicurazione.
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CHECK LIST BILANCIO CONSOLIDATO - SOCIETA’ DI ASSICURAZIONE
Relazione sulla gestione La check-list, in tale sezione, individua i controlli concernenti:
l’esistenza di una relazione della gestione;
il contenuto esaustivo della relazione di gestione (presenza di attività di ricerca e sviluppo, prodotti immessi sul mercato, numero e valore nominale delle azioni o quote, evoluzione prevedibile della gestione, i fatti di rilievo avvenuti nel corso del periodo, gli obiettivi e le politiche di gestione del rischio finanziario e la politica di copertura per principali categorie di operazioni coperte, l’esposizione delle società incluse nel consolidamento ai rischi di prezzo, credito, liquidità, variazione dei flussi, indicatori di risultato finanziari e non finanziari, informazioni attinenti all’ambiente e alle risorse umane,
l’indicazione distinta, tra i prodotti immessi sul mercato, dei contratti assicurativi come definiti dall’IFRS 4;
la cura nel dare rilievo alle questioni rilevanti per le imprese incluse nel consolidamento (in caso di redazione, in un unico documento, della relazione della gestione sul bilancio consolidato e sul bilancio d’esercizio).
Data di riferimento La check-list, in tale sezione, individua la coincidenza della data di riferimento del bilancio consolidato con la data di chiusura d’esercizio della controllante o delle controllate in caso di controllate rappresentata da un’impresa di partecipazioni assicurative.
Prospetto di stato patrimoniale consolidato
Tale sezione contiene le istruzioni per il controllo relativo alla corretta compilazione del prospetto dello SP di bilancio consolidato, nel rispetto dei principi contabili internazionali. Si forniscono, pertanto indicazioni, relative:
al contenuto del prospetto;
all’iscrizione di talune attività tra le attività immateriali;
alla composizione delle attività materiali, attività immateriali, riserve tecniche a carico riassicuratori, investimenti, crediti diversi, attività non correnti o di un gruppo in dismissione possedute per la vendita, attività fiscali correnti e differite, disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
alla composizione del patrimonio netto di pertinenza del gruppo;
alla composizione del patrimonio netto di pertinenza di terzi
alla composizione degli accantonamenti, delle riserve tecniche, delle passività finanziarie, dei debiti, delle eventuali passività di un gruppo in dismissione posseduto per la vendita, delle passività fiscali correnti e differite, nonché di altre passività comprendenti i conti transitori di riassicurazione, le passività relative a benefici definiti ed altri benefici a lungo termine per i dipendenti e le commissioni attive differite connesse s
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contratti diversi da quelli individuati dall’IFRS 4.
Prospetto di conto economico consolidato
Tale sezione contiene le istruzioni per il controllo relativo alla corretta compilazione del prospetto del CE di bilancio consolidato, nel rispetto dei principi contabili internazionali. Fornisce, pertanto, indicazioni relative:
al contenuto obbligatorio del prospetto;
alla composizione delle voci relative a elemtni di ricavo quali premi netti, commissioni attive, proventi e oneri derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a CE, proventi derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, proventi derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari, nonché ad altri ricavi comprendenti quelli non derivanti dalla vendita di beni o servizi non di natura finanziaria, quelli derivanti dall’utilizzo da parte di terzi di attività materiali e immateriali, le differenze di cambio, i ripristini di valore, le plusvalenze relative ad attività non correnti e gruppi in dismissione posseduti per la vendita e diversi dalle attività operative cessate;
alla composizione delle voci di costo quali importi pagati a variazione delle riserve tecniche, quote a carico riassicuratori, commissioni passive, oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture o da altri strumenti finanziati e investimenti immobiliari, spese di gestione.
Prospetto di conto economico complessivo
Tale sezione contiene le istruzioni per il controllo relativo alla corretta compilazione del prospetto del CE di bilancio complessivo. La sezione fornisce, pertanto, informazioni inerenti al contenuto obbligatorio del prospetto e dà istruzioni in merito:
al controllo delle riclassificazioni di conto economico;
al controllo delle voci di ricavo e di costo (incluse le rettifiche da riclassificazione) non rilevate nell’utile (perdita) d’esercizio in quanto imputate direttamente a patrimonio netto (variazione della riserva per differenze di cambio da imputare a patrimonio netto, utili o perdite derivanti dalla valutazione di attività finanziarie disponibili per la vendita, utili o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario e su strumenti di copertura di un investimento netto in una gestione estera, variazione del patrimonio netto delle partecipate, della riserva di rivalutazione di attività materiali e immateriali, utili o perdite attuariali e rettifiche relativi a piani a benefici definiti, proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in dismissione posseduti per la vendita.
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
Tale sezione contiene le istruzioni per il controllo relativo alla corretta compilazione del prospetto delle variazioni del patrimonio netto.
La sezione fornisce, pertanto, informazioni inerenti al contenuto obbligatorio del prospetto e dà istruzioni in merito:
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CHECK LIST BILANCIO CONSOLIDATO - SOCIETA’ DI ASSICURAZIONE
al controllo della modifica dei saldi di chiusura dell’esercizio precedente determinate dalla correzione dell’errore, dalla modifica di politiche contabili o dalla rilevazione di utili o perdite derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili;
al controllo delle rettifiche da riclassificazione a CE;
al controllo delle imputazioni dell’utile e della perdita dell’esercizio corrente e precedente e delle conseguenti variazioni di capitale e riserve;
al controllo della distribuzione dei dividendi.
Rendiconto finanziario Tale sezione contiene le istruzioni per il controllo relativo alla corretta compilazione del rendiconto finanziario, fornendo informazioni sul contenuto obbligatorio sullo stesso. Inoltre la check-list, in tale sezione evidenzia i controlli da porre in essere per comprendere se il rendiconto è stato correttamente redatto, inserendo le giuste voci relative sia all’attività operativa, sia all’attività di finanziamento.
Prospetti di nota integrativa Tale sezione contiene le istruzioni per il controllo relativo alla corretta compilazione della nota integrativa, fornendo informazioni relative al contenuto obbligatorio della stessa con riferimento:
allo stato patrimoniale e conto economico per settore di attività;
all’area di consolidamento;
al dettaglio delle partecipazioni non consolidate;
al dettaglio degli attivi materiali e immateriali;
al dettaglio delle riserve tecniche a carico dei riassicuratori;
al dettaglio delle attività finanziarie;
al dettaglio delle attività e passività relative a contratti emessi da compagnie di assicurazione allorché il rischio dell’investimento e’ sopportato dalla clientela e derivanti dalla gestione dei fondi pensione;
al dettaglio delle riserve tecniche;
al dettaglio delle passività finanziarie;
al dettaglio delle voci tecniche assicurative;
ai proventi e oneri finanziari e da investimenti;
al dettaglio delle spese della gestione assicurativa;
al dettaglio delle altre componenti del conto economico complessivo;
al dettaglio delle attività finanziarie riclassificate e degli effetti sul conto economico e sulla redditività complessiva;
al dettaglio delle variazioni delle attività e delle passività valutate al fair value su base ricorrente;
alle attività e passività non valutate al fair value.
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La seguente tabella individua, invece, i principali contenuti della check-list predisposta dall’Assirevi
per il controllo del bilancio delle società di assicurazione, redatto secondo i principi nazionali.
CHECK LIST BILANCIO REDATTO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI - SOCIETA’ DI
ASSICURAZIONE
Relazione sulla gestione La check-list, in tale sezione, individua i controlli concernenti in particolare:
l’esistenza di una relazione della gestione;
il contenuto obbligatorio del prospetto;
la coerenza dell’analisi che emerge da tale contenuto con l’entità e la complessità degli affari dell’impresa;
l’esaustività dell’informativa, cosicché sia garantita la comprensione della situazione dell’impresa e dell’andamento e del risultato della sua gestione;
la presenza degli indicatori di risultato finanziari e, se del caso, quelli non finanziari pertinenti all’attività specifica dell’impresa, nonché delle informazioni attinenti all’ambiente e al personale.
l’esistenza di riferimenti agli importi riportati nel bilancio dell’impresa e dei chiarimenti aggiuntivi su di essi
l’esistenza dell’informativa ex Art. 79 del Regolamento Emittenti, ex d. lgs n. 196/2003, del Comunicato CONSOB n. DEM6064293 del 28/7/2006;
l’informativa relativa alla relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
l’informativa obbligatoria nel caso in cui la società si sia avvalsa della disciplina transitoria prevista dalla L. 14/2012 che permette di derogare, in via temporanea, alle norme previste dal CC (mantenendo i titoli di debito emessi o garantiti da Stati dell’Unione Europea compresi nel circolante al valore risultante dall’ultimo bilancio, ove disponibile, dall’ultima relazione semestrale regolarmente approvati o per i titoli non presenti in portafoglio a tali date al costo di acquisto anziché al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, fatta eccezione per le perdite di carattere durevole).
Deroghe alla disciplina del bilancio La check-list, in tale sezione, individua la legittimità delle motivazioni e le informazioni da fornire nel caso in cui ci si sia avvalsi della possibilità, contenuta nell’articolo 2423 c.c. di derogare alle all’applicazione delle disposizioni di legge perché incompatibili con una rappresentazione veritiera e corretta.
Principi di redazione del bilancio In tale sezione la check-list individua le disposizioni dettate dal codice civile e dai principi contabili nazionali che risulta necessario rispettare, in particolare con riferimento:
al rispetto di quanto stabilito dall’art. 2423-bis c.c.;
al cambiamento di principi contabili, cambiamento di stime contabili, correzioni di errori;
all’eliminazione delle partite interessate dalla pregressa interferenza fra norma fiscale e di bilancio;
alla durata e alla proroga dell’esercizio sociale;
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alle informazioni specifiche da indicare in nota integrativa.
Crediti verso soci per capitale sociale sottoscritto non versato
Tale sezione fornisce le informazioni necessarie per il controllo del contenuto di tale conto.
Attivi ad utilizzo durevole Tale sezione contiene le informazioni necessarie per il controllo sul contenuto, sulla composizione di tale voce di bilancio, sulla relativa informativa da fornire in nota integrativa nonché sulla valutazione del carattere durevole dell’investimento in conformità con il quadro gestionale complessivo dell’impresa e con gli impegni assunti, (prendendo a riferimento un orizzonte temporale coerente con la pianificazione della gestione del portafoglio titoli adottata dall’impresa stessa prescindendo da situazioni di carattere contingente).
Attività immateriali Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli relativi al composizione, alla valutazione e all’informativa in nota integrativa delle voci relative all’attivo immateriale (provvigioni di acquisizione da ammortizzare, altre spese di acquisizione, costi di impianto e di ampliamento, avviamento, altri costi pluriennali).
Investimenti 18 74
Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli relativi al composizione, alla valutazione e all’informativa in nota integrativa delle voci relative agli investimenti ( terreni e fabbricati, investimenti in imprese del gruppo e in altre partecipate, altri investimenti finanziari, operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione, depositi presso imprese cedenti, titoli di debito emessi o garantiti da Stati dell’Unione Europea non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa- effetti del D.L. 29 dicembre 2011, n. 216 convertito nella Legge 24 febbraio 2012).
Investimenti a beneficio di assicurati i quali ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione di fondi pensione 27
Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli aventi ad oggetto gli investimenti relativi a prestazioni connesse con fondi di investimento e indici di mercato, gli investimenti derivanti dalla gestione dei fondi pensione, i trasferimenti di attivi alla voce “Investimenti a beneficio degli assicurati dei rami vita i quali ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione, i trasferimenti di attivi dalla voce “Investimenti a beneficio degli assicurati dei rami vita i quali ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione”.
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 28
La sezione contiene le informazioni finalizzate al controllo del contenuto e dell’informativa integrativa relativi alla voce in esame.
Crediti 2
Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa delle voci relative:
ai Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta nei confronti di assicurati per premi dell’esercizio o per premi dell’esercizio precedente, intermediari di assicurazione, compagnie conti correnti, assicurati e terzi per somme da recuperare;
ai crediti derivanti da operazioni di riassicurazione nei confronti di Compagnie di assicurazione e riassicurazione, intermediari di riassicurazione;
ad altri crediti.
Altri elementi dell’attivo Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in
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nota integrativa delle voci relative ad attivi materiali e scorte, disponibilità liquide, azioni o quote proprie, altre attività.
Ratei e risconti 32
Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa delle voci relative ai ratei e risconti attivi per interessi e per canoni di locazione e alle altre tipologie di ratei e risconti attivi.
Patrimonio netto 32
Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa delle voci di patrimonio netto (capitale sociale sottoscritto o fondo equivalente, riserva da sovrapprezzo di emissione, riserve di rivalutazione, riserva legale, riserve statutarie, riserve per azioni proprie e della controllante, altre riserve, utili o perdite portati a nuovo).
Passività subordinate 33
Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa delle passività subordinate ex reg. ISVAP 22/2008 - Allegato 2.
Riserve tecniche Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa delle riserve tecniche (riserva premi, riserva sinistri, riserva per partecipazione agli utili e ristorni, riserve di perequazione, riserve tecniche dei rami vita, riserva premi delle assicurazioni complementari, riserva per somme da pagare, riserve per partecipazione agli utili, altre riserve tecniche
Riserve tecniche allorché il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla gestione di fondi pensione 4
La sezione contiene le informazioni finalizzate al controllo del contenuto e dell’informativa integrativa relativi alla voce in esame.
Fondi per rischi e oneri Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa dei fondi per rischi e oneri (fondi per trattamenti di quiescenza ed obblighi, altri accantonamenti, fondi per imposte).
Depositi ricevuti da riassicuratori Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa delle voci relative ai depositi ricevuti da riassicuratori (debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta, debiti derivanti da operazioni di riassicurazione nei confronti di compagnie di assicurazione e riassicurazione o di intermediari di riassicurazione, prestiti obbligazionari, debiti verso banche e istituti finanziari, debiti con garanzia reale, prestiti diversi e altri debiti finanziari, altri debiti, trattamento di fine rapporto).
Debiti e altre passività Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa delle voci relative a debiti ed altre passività (Conti transitori passivi di riassicurazione, passività diverse, provvigioni per premi in corso di riscossione).
Ratei e risconti 50 Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa delle voci relative ai ratei e risconti passivi per interessi e per canoni di locazione e alle altre tipologie di ratei e risconti passivi.
Garanzie, impegni e altri conti d’ordine Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in
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nota integrativa delle voci relative a garanzie prestate, garanzie ricevute, garanzie prestate da terzi nell’interesse dell’impresa, impegni, beni di terzi, attività di pertinenza dei fondi pensione gestiti in nome e per conto di terzi, titoli depositati presso terzi, altri conti d’ordine.
Conto economico Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla composizione, la valutazione e l’informativa in nota integrativa delle voci di costo e di ricavo di conto economico, del risultato economico e delle imposte, vale a dire:
premi di competenza, al netto delle cessioni in riassicurazione;
quota dell’utile degli investimenti trasferita dal conto non tecnico;
altri proventi tecnici, al netto delle cessioni in riassicurazione;
oneri relativi ai sinistri, al netto dei recuperi e delle cessioni in riassicurazione;
variazione delle altre riserve tecniche, al netto delle cessioni in riassicurazione;
ristorni e partecipazioni agli utili, al netto delle cessioni in riassicurazione;
spese di gestione;
altri oneri tecnici, al netto delle cessioni in riassicurazione;
variazione delle riserve di perequazione;
conto tecnico dei rami vita;
proventi da investimenti;
proventi e plusvalenze non realizzate relativi a investimenti a beneficio di assicurati i quali ne sopportano il rischio;
altri proventi tecnici, al netto delle cessioni in riassicurazione;
oneri relativi ai sinistri, al netto delle cessioni in riassicurazione;
variazione delle riserve matematiche, al netto delle cessioni in riassicurazione;
ristorni e partecipazioni agli utili, al netto delle cessioni in riassicurazione;
spese di gestione;
oneri patrimoniali e finanziari;
oneri patrimoniali e finanziari e minusvalenze non realizzate relativi a investimenti a beneficio di assicurati i quali ne sopportano il rischio ed investimenti derivanti dalla gestione di fondi pensione;
altri oneri tecnici, al netto delle cessioni in riassicurazione;
quota dell’utile degli investimenti trasferita al conto non tecnico;
risultato del conto tecnico dei rami danni;
risultato del conto tecnico dei rami vita;
proventi da investimenti dei rami danni;
quota dell’utile degli investimenti trasferita dal conto tecnico dei rami vita;
oneri patrimoniali e finanziari dei rami danni;
quota dell’utile degli investimenti trasferita al conto tecnico dei rami danni;
altri proventi;
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altri oneri;
proventi straordinari;
oneri straordinari;
imposte sul reddito dell’esercizio.
Nota integrativa La sezione individua tutte le informazioni che devono essere contenute in nota integrativa ai sensi del Reg. ISVAP 18/2008 e dei principi contabili nazionali anche con riferimento alle eventuali attività di direzione e coordinamento e alle eventuali operazioni straordinarie di fusione e scissione, ai patrimoni destinati ad uno specifico affare laddove esistenti, al regime fiscale di trasparenza o consolidato.
Informazioni complementari 74 Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla informazioni complementari che, ai sensi degli articoli 27 e 36 del Reg. ISVAP 18/2008, devono essere fornite in merito alla situazione di solvibilità corretta e alla verifica della solvibilità dell’impresa controllante.
Rapporti infragruppo Tale sezione contiene l’informativa necessaria per attuare i controlli sulla redazione dell’apposito prospetto nel quali siano stati illustrati gli eventuali rapporti infragruppo, siano state correttamente indicate le condizioni che li regolano, sia stato fornito il dettaglio delle attività e passività relative ad imprese del gruppo e altre partecipate, nonché dei rapporti economici, patrimoniali, finanziari o di garanzia posti in essere con imprese controllate, collegate, controllanti o controllate da controllanti
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ENTI LOCALI
Gli adempimenti dei revisori degli enti locali in
merito al Patto di stabilità
di Patrizio Battisti
( Presidente Commissione Enti Locali Ordine Commercialisti di Tivoli)
Sommario
PREMESSA
1. IL DM 11407 /2014 : CERTIFICAZIONE DI RISPETTO DEL PATTO DI STABILITÀ
2. I CONTROLLI DEI REVISORI: PRINCIPIO CONTABILE N. 5 CNDCEC
3. FORMULE PER LA CERTIFICAZIONE DEL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA' :
- RICHIESTA DI DOCUMENTAZIONE
- VERBALE DI VERIFICA
Premessa
Con l’apposizione della firma digitale entro la data del 31 marzo 2013, i Revisori certificano
nell’ambito della propria attività di vigilanza, insieme al Responsabile del Servizio Finanziario e al
Sindaco la regolarità del patto di stabilità. E’ mutata quindi la procedura. Non più firma e corsa
all’ufficio postale entro il 31 marzo per la spedizione a mezzo raccomandata ma si rende
applicabile, da quest’anno, la disposizione prevista dall’art. 1, comma 539, lettera c), della legge n.
147 del 2013 la quale ha previsto la trasmissione per via telematica della certificazione assegnando
alla stessa valore giuridico così come disposto dal Codice dell’Amministrazione Digitale all’art. 45,
comma 1 del D. Lgs 7.3.2005, N. 82.
E’ questa una delle novità sostanziali che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha illustrato con il
Decreto N. 11407 del 10 febbraio 2014 concernente la certificazione del rispetto degli obiettivi del
patto di stabilità interno degli enti locali per l’anno 2013.
1. Il DM 11407/2014: certificazione del rispetto del Patto di Stabilità
La certificazione del patto di stabilità è l’atto in cui le disposizioni chiamano l’organo di controllo a
misurarsi con i dati del patto richiedendo di certificare la regolarità degli stessi. Infatti, sia la
trasmissione del modello degli obiettivi che l’invio degli schemi di monitoraggio semestrale non
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impegnano in prima persona il Revisore in quanto trattasi di adempimenti autonomi dell’ente sui
quali comunque l’organo di controllo nelle verifiche periodiche deve rivolgere una particolare
attenzione.
L’occasione fornita dall’apposizione della firma sul certificato dovrebbe pertanto impegnare il
Revisore a rivisitare l’operato che l’Ente ha tenuto nel corso dell’anno verificando se ha
ottemperato a tutte le prescrizioni recate dalle disposizioni normative nazionali e regionali in
materia. Quali sono gli adempimenti su cui l’organo di controllo deve prestare maggiore
attenzione? Innanzitutto la scadenza della trasmissione della certificazione che è fissata al 31 marzo
2013. Il rispetto di tale termine, peraltro perentorio, è di particolare importanza per l’azione
successiva che l’organo di controllo deve attuare in caso di mancata ottemperanza da parte
dell’Ente. Il decreto precisa, come lo scorso anno, che, decorsi sessanta giorni dal termine di legge
stabilito per l’approvazione del rendiconto di gestione, in caso di mancata trasmissione da parte
dell’ente locale della certificazione, il presidente dell’organo di revisione economico-finanziaria nel
caso di organo collegiale, ovvero l’unico revisore nel caso di organo monocratico, in qualità di
commissario ad acta, provvede ad assicurare l’assolvimento dell’adempimento e a trasmettere
telematicamente, mediante sottoscrizione con firma digitale, la certificazione entro i successivi
trenta giorni.
Tralasciamo gli aspetti sanzionatori del mancato rispetto del patto, del ritardo o dell’omissione della
trasmissione e soffermiamoci invece ora sulle verifiche che l’organo di controllo deve compiere
sull’avvenuto rispetto degli adempimenti che la norma assegna agli enti locali in merito alla
procedura e ai dati inseriti nella certificazione.
2. I controlli dei revisori: principio contabile N. 5 CNDCEC
I controlli di carattere generale che il Collegio dei revisori deve attuare sono riassunti nel principio
contabile n. 5 del CNDCEC del novembre 2011. Occorre innanzitutto verificare se l’ente rientra nel
perimetro del patto di stabilità e se esso è da considerarsi tra i soggetti virtuosi o non virtuosi.
Il controllo dell’esatta determinazione degli obiettivi indicati con la trasmissione del modello “all.
OB/13/C Calcolo dell’obiettivo di competenza mista” è condizione propedeutica a qualsiasi
controllo poiché con tale prospetto sono stabiliti preventivamente i termini di paragone sui quali
misurare poi l’attività dell’ente. A tal proposito occorre tenere in debita considerazione l’inserimento
nel modello degli obiettivi delle misure di partecipazione dell’ente al patto regionale incentivato
e/o regionale orizzontale e che siano acquisite eventuali premialità e/o riduzioni determinate da
discipline settoriali.
Anche la trasmissione entro i termini di legge dei monitoraggi semestrali deve essere controllata dal
Collegio dei Revisori.
Nell’annualità 2013 poi riveste particolare importanza un ulteriore verifica da eseguire in merito al
rispetto delle prescrizioni recate dall’art. 1 comma 4 del Decreto legge n. 35 del 2013 così come
modificato in sede di conversione dalla legge n. 64, del 6 giugno 2013 secondo il quale su
segnalazione del Collegio dei revisori dei singoli enti locali, la Procura Regionale competente della
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Corte dei conti esercita l'azione nei confronti dei responsabili dei servizi interessati che, senza
giustificato motivo, non hanno richiesto gli spazi finanziari nei termini e secondo le modalità previste
dal comma 2 dell’art. 1 del D.L. 35/2013, ovvero non hanno effettuato, entro l'esercizio finanziario
2013, pagamenti per almeno il 90 per cento degli spazi concessi. Nei confronti dei soggetti di cui al
periodo precedente e degli eventuali corresponsabili, per i quali risulti accertata la responsabilità ai
sensi delle vigenti disposizioni di legge, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei Conti
irrogano una sanzione pecuniaria pari a due mensilità del trattamento retributivo, al netto degli
oneri fiscali e previdenziali.
Dal punto di vista operativo l’organo di controllo prima dell’apposizione della firma dovrebbe
chiedere all’ente di mettere a disposizione dei Revisori tutta la documentazione utile
all’effettuazione dei controlli. Sarebbe bene quindi inviare una lettera (allegato a) al Responsabile
del Servizio Finanziario con la richiesta dei documenti e poi prima dell’apposizione della firma
redigere un verbale (allegato b) riassuntivo delle verifiche effettuate.
3. Formule per il controllo dei revisori
A) RICHIESTA DOCUMENTAZIONE
COMUNE DI
(Provincia di _________)
UFFICIO DEL REVISORE CONTABILE
Al Responsabile del Servizio Finanziario
Oggetto: Richiesta della documentazione al fine delle verifiche sulla certificazione al patto di stabilità 2013.
Con la presente s’invita il Responsabile del Servizio Finanziario a mettere a disposizione del Collegio dei
Revisori la seguente documentazione ai fini dello svolgimento delle dovute verifiche in merito al patto di
stabilità 2013:
- il modello di determinazione degli obiettivi per l’anno 2013 “all. OB/13/C Calcolo dell’obiettivo di competenza
mista”;
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- il prospetto di richiesta degli spazi finanziari richiesti a norma del D.L. 35/2013;
- i documenti relativi al patto regionale verticale incentivato e/o orizzontale;
- il prospetto relativo al monitoraggio del 1 semestre 2013;
- il prospetto relativo al monitoraggio del 2 semestre 2013;
- il preconsuntivo relativo all’annualità 2013 elaborato dall’Ufficio di Ragioneria;
- il Conto del Tesoriere.
Il Collegio dei Revisori
B) VERBALE DI VERIFICA
COMUNE DI ____________
(Provincia di _________)
UFFICIO DEL REVISORE CONTABILE
Verbale del ______________
Oggetto: Verifiche sulla certificazione al patto di stabilità 2013
Il giorno ______________, alle ore _________, presso la sede del Comune di _____________, si è riunito il
Collegio dei Revisori nelle persone di:
Il Collegio, nella seduta odierna ha effettuato i controlli in merito alla presentazione della certificazione relativa
all’applicazione del patto di stabilità per l’annualità 2013. L’azione dell’organo di controllo è stata rivolta ad effettuare
le seguenti verifiche:
E’ stato riscontrato che in data _____________ l’ente ha provveduto a trasmettere alla Ragioneria Generale dello Stato
il modello relativo alla determinazione degli obiettivi per l’anno 2013. Dalla verifica di tale modello si riscontrato che il
saldo obiettivo, per l’annualità 2013 è stato determinato in € _________ e per l’annualità 2014 e 2015 rispettivamente
in €. __________.
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Tale saldo è stato rettificato con l’applicazione della quota di patto regionale verticale incentivato per € ______ così
come comunicato dalla Regione _____________ con atto prot. _______________ del _______________.
Successivamente in data ___________ a mezzo posta elettronica la Regione _______ ha chiesto all’Ente, in attuazione
del patto regionale orizzontale, la possibilità di mettere a disposizione propri spazi finanziari. L’Ente sempre a mezzo
mail ha provveduto a comunicare la cessione di spazi per € ____ per l’annualità 2013 e 2014, rideterminando quindi il
saldo obiettivo in € _____.
A seguito di tale modifica si è proceduto ad aggiornare il prospetto “all. OB/13/C Calcolo dell’obiettivo di competenza
mista” nella seguente misura:
a) anno 2013 _______,
b) anno 2014 _______,
c) anno 2015 _______.
L’organo di controllo pertanto ha provveduto a verificare l’invio in data ________ del monitoraggio relativo al 1
semestre 2013. Dalla verifica di tale documento si è rilevato che
1) gli accertamenti di entrata non sono stati ridotti sulla base delle voci indicate da E4 a E09 e SO del relativo prospetto
e/o aumentate della voce E10 (oppure specificare il tipo di riduzione operata);
2) le riscossioni di cui al Titolo 4 non sono state ridotte sulla base delle voci indicate da E12 a E19 (oppure specificare il
tipo di riduzione operata);
3) gli impegni di spesa non sono state ridotte sulla base delle voci indicate da S2 a S8 (oppure specificare il tipo di
riduzione operata);
4) i pagamenti in conto capitale non sono stati ridotti sulla base delle voci indicate da S10 a S23 con eccezione del rigo
S19 pagamenti dei debiti di cui all’articolo 1, comma 1 del D.L. n. 35/2013 effettuati successivamente alla data del 8
aprile 2013 (rif. Par. B.1.11) per un importo pari a €. _____. A tal proposito il Revisore ha verificato che l’ente in data
______ ha effettuato una richiesta di spazi finanziari per un importo pari a _____.
Si è proceduto quindi a verificare l’invio in data _______ del monitoraggio relativo al 2 semestre 2013. Dalla verifica di
tale documento si è rilevato che
1) gli accertamenti di entrata non sono stati ridotti sulla base delle voci indicate da E4 a E09 e SO del relativo prospetto
e/o aumentate della voce E10 (oppure specificare il tipo di riduzione operata);
2) le riscossioni di cui al Titolo 4 non sono state ridotte sulla base delle voci indicate da E12 a E19 (oppure specificare il
tipo di riduzione operata);
3) gli impegni di spesa non sono state ridotte sulla base delle voci indicate da S2 a S8 (oppure specificare il tipo di
riduzione operata);
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4) i pagamenti in conto capitale non sono stati ridotti sulla base delle voci indicate da S10 a S23 con eccezione del rigo
S19 pagamenti dei debiti di cui all’articolo 1, comma 1 del D.L. n. 35/2013 effettuati successivamente alla data del 8
aprile 2013 (rif. Par. B.1.11) per un importo pari a €. _____. A tal proposito il Revisore ha verificato che l’ente in data
______ ha effettuato una richiesta di spazi finanziari per un importo pari a _____.
In data odierna __________ è stata sottoposta all’attenzione del Collegio dei Revisori la bozza di certificazione da
trasmettere alla Ragioneria Generale dello Stato utilizzando il sistema web appositamente previsto per il patto di
stabilità interno nel sito web «http://pattostabilitainterno.tesoro.it», firmata digitalmente, ai sensi dell’articolo 24 del
decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82..
Il Collegio dei Revisori ha verificato la correttezza dei dati inseriti sulla scorta del preconsuntivo relativo all’annualità
2013 elaborato dall’Ufficio di Ragioneria per quanto concerne gli accertamenti e gli impegni mentre in relazione alle
somme riscosse e pagate della parte investimento si è fatto riferimento al Conto del Tesoriere trasmesso in data 30
gennaio 2014 in ossequio della disposizione recata dall’art. 226, comma 1 del TUEL.
I Revisori hanno pertanto provveduto all’apposizione della firma digitale e l’ente ha trasmesso in data odierna la
certificazione annuale del patto di stabilità.
Il Collegio ha inoltre effettuato il controllo previsto dal art. 1 comma 4 del Decreto legge 8 aprile 2013 n. 35 rilevando
che l’Ente ha effettuato i pagamenti per una quota del 100 “ degli spazi finanziari richiesti con la nota del 2 luglio 2013”
rendendo pertanto non necessaria la segnalazione del Collegio dei revisori dei singoli enti locali, alla procura regionale
competente della Corte dei conti al fine di esercitare l'azione nei confronti dei responsabili dei servizi interessati che,
senza giustificato motivo, non hanno richiesto gli spazi finanziari nei termini e secondo le modalità di cui al comma 2,
ovvero non hanno effettuato, entro l'esercizio finanziario 2013, pagamenti per almeno il 90 per cento degli spazi
concessi.
Il Collegio dei Revisori
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VARIE
Comprensione del sistema di controllo interno:
carte di lavoro
di Giorgio Gentili
(Dottore commercialista e revisore legale in Macerata ed Ancona)
Sommario
1. PREMESSA
2. FAC SIMILI DI CARTE DI LAVORO PER LA COMPRENSIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO
1. Premessa
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha pubblicato nel febbraio 2012
il documento denominato “L’applicazione dei principi di revisione internazionali alle imprese di
dimensioni minori”. Nel documento è dedicato un paragrafo alla valutazione del rischio di controllo.
Il rischio di controllo è il rischio che un errore che potrebbe essere significativo non sia prevenuto o
individuato e corretto in modo tempestivo dal sistema di controllo interno dell’impresa.
Il sistema di controllo interno è definito nei principi di revisione internazionali come “il processo
configurato, messo in atto e mantenuto dai responsabili delle attività di governance, dalla Direzione
e da altro personale dell’impresa al fine di fornire una ragionevole sicurezza sul raggiungimento
degli obiettivi aziendali con riguardo all’attendibilità dell’informativa finanziaria, all’efficacia e
all’efficienza della sua attività operativa ed alla conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili. Il
termine “controlli” si riferisce a qualsiasi aspetto di una o più componenti del controllo interno”. Un
processo di controllo è configurato al fine di mitigare un possibile rischio.
Nelle imprese di dimensioni minori, possono non essere presenti molte delle attività di controllo che il
revisore può aver individuato come necessarie, ovvero si possono verificare casi in cui l’impresa ha
documentato in maniera limitata l’esistenza, l’ampiezza e il funzionamento delle attività di controllo
eventualmente poste in essere. In tali casi, può essere più efficiente per il revisore svolgere
procedure di revisione tese principalmente alla verifica di validità dei saldi e delle operazioni di
bilancio (c.d. procedure di validità), piuttosto che procedure volte ad accertare l’efficacia
operativa dei controlli poste in essere dall’impresa (c.d. procedure di conformità).
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In ogni caso, al revisore non è richiesto di indagare tutti gli aspetti del controllo interno definito e
implementato dall’impresa, ma solo quelli che sovraintendono alla predisposizione del bilancio e
dell’informativa finanziaria e che siano ritenuti rilevanti ai fini della revisione.
Si riporta di seguito un esempio di questionario per la comprensione del sistema di controllo interno.
2. Fac simili di carte di lavoro per la comprensione del sistema di
controllo
SOCIETÀ:
REVISIONE DEL BILANCIO AL 31.12.XXXX
COMPRENSIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
Descrizione SÌ NO Non applicabile
Commenti
Ambiente di controllo
E’ stato definito un codice di condotta che disciplini le modalità operative di conduzione del business, i conflitti di interesse, i comportamenti attesi in applicazione di criteri etici
Le politiche e le procedure correlate, inclusive di azioni correttive e meccanismi sanzionatori da attivare in caso di violazione delle norme in esse contenute, sono complete, approvate e comprese da tutto il personale
Il management corrobora le indicazioni fornite in merito a comportamenti etici attraverso l’esempio
Viene adeguatamente considerato il coinvolgimento del top management, la sua indipendenza rispetto a funzioni operative, la sua professionalità, l’attività di supervisione esercitata, l’appropriatezza delle sue azioni
Sono definiti un Consiglio di amministrazione e, ove applicabili, comitati di direzione con ruoli e responsabilità chiaramente identificati
Lo stile di direzione adottato dal management è coerente con la dimensione e la complessità dell’impresa
La struttura organizzativa è coerente con la dimensione e la complessità dell’impresa e definita in modo chiaro al fine del raggiungimento degli obiettivi aziendali
Esiste un organigramma ufficiale ed aggiornato
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Descrizione SÌ NO Non applicabile
Commenti
ad ogni cambiamento
Sono redatte e sistematicamente aggiornate le descrizioni delle funzioni e delle responsabilità per i diversi livelli gerarchici
È previsto un processo di assegnazione di responsabilità, deleghe, segregazione dei compiti coerenti con gli obiettivi aziendali e i requisiti normativi e regolamentari
Le politiche del personale (politiche retributive, sistema motivazionale, selezione, valutazione, formazione, sviluppo ecc.) vengono definite dalla direzione
Le performance del personale vengono riviste su base annua o altra base regolare
Il processo adottato dall’impresa per la valutazione del rischio
Il management svolge un’attività di valutazione del rischio di errori significativi su base periodica o, comunque, tempestiva, identificando i rischi maggiormente significativi
È definita una procedura che consenta di valutare i rischi identificati
È definito un criterio di stima della probabilità di manifestazione dei fattori di rischio
È stata definita una procedura che consenta di decidere quali siano le azioni da intraprendere per fronteggiare i rischi identificati e valutati
Il processo di valutazione dei rischi e di determinazione delle azioni da porre in essere per fronteggiarli è coerente con natura, dimensione e complessità dell’impresa
Il sistema informativo, inclusi i processi di gestione correlati, rilevante ai fini dell’informativa finanziaria e della comunicazione
Sono in essere processi di raccolta delle informazioni chiave idonee al perseguimento degli obiettivi di reportistica definite dall’impresa e funzionali alla predisposizione del bilancio
Il Consiglio di amministrazione riceve informazioni sufficienti e tempestive a fini di monitoraggio degli obiettivi del management e delle strategie aziendali
Il management opera in modo da assicurare che sia implementata un’adeguata infrastruttura tecnologica che consenta di generare e gestire flussi informativi integri e sicuri, in maniera tempestiva
Le informazioni di carattere finanziario sono
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Descrizione SÌ NO Non applicabile
Commenti
comunicate in maniera chiara all’interno dell’impresa
È definito un meccanismo di comunicazione di ruoli e responsabilità all’interno dell’impresa
Sono definite, se applicabili, procedure di gestione delle comunicazioni esterne
L’impresa dispone di un manuale contabile tenuto costantemente aggiornato (sia per la contabilità generale che per la contabilità analitica)
Vengono predisposte situazioni di bilancio interno infrannuali complete e tali situazioni sono coerenti con il bilancio annuale
I risultati economici lordi sono analizzati (per linea di attività, prodotto ecc.)
Il processo di pianificazione é formalizzato e le procedure di pianificazione coprono tutti gli aspetti rilevanti dell’attività aziendale (aspetto operativo, finanziario, degli investimenti)
Il controllo di gestione viene realizzato attraverso lo strumento del budget (controllo budgetario: analisi e controllo degli scostamenti tra dati di budget e dati consuntivi e tempestiva adozione dei necessari provvedimenti correttivi)
Il sistema dei budget annuali costituisce la fase analitica riferita al primo anno del piano a lungo termine
Il sistema dei budget annuale comprende un budget economico, un piano finanziario ed un budget degli investimenti ed è ripartito per periodi infrannuali
L’impresa dispone di una procedura formale intesa a garantire l’osservanza di tutte le formalità richieste dalla legge civile e fiscale (deposito bilanci, vidimazioni, libri e scritture obbligatorie ecc.)
L’impresa dispone di un apposito servizio legale e fiscale, ovvero, in caso contrario, le dimensioni e le specifiche problematiche d’impresa ne giustificherebbero l’introduzione
Le attività di controllo CICLO ACQUISTI - PAGAMENTI
Tutti gli acquisti sono propriamente autorizzati ed effettuati alle condizioni più convenienti
Sono accettati solo beni e servizi ordinati
Sono tenute evidenze degli ordini di acquisto inevasi
Il ricevimento di merci e servizi viene
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Descrizione SÌ NO Non applicabile
Commenti
adeguatamente controllato
I resi ed i reclami nei confronti di fornitori vengono controllati
Le fatture passive sono adeguatamente controllate e approvate
Tutte le transazioni di acquisto effettuate sono registrate in modo accurato e tempestivo
Gli acquisti in valuta sono registrati correttamente
Gli acquisti sono registrati nel periodo di competenza
I pagamenti a fornitori sono propriamente autorizzati e contabilizzati in maniera completa ed accurata
Sono effettuati pagamenti solo a fronte di acquisti autorizzati e registrati in modo completo ed accurato
CICLO IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE
Gli incrementi e le eliminazioni delle immobilizzazioni tecniche sono propriamente autorizzati e controllati
Tutte le operazioni relative ai cespiti sono registrate in modo accurato
L’esistenza e lo stato fisico ed operativo delle immobilizzazioni tecniche sono periodicamente verificati
CICLO RETRIBUZIONI
Gli esborsi per retribuzioni sono fatti solo a dipendenti della società, in coerenza con le retribuzioni autorizzate accuratamente calcolate
Le retribuzioni sono correttamente contabilizzate
Le retribuzioni sono registrate nel periodo di competenza
Le disposizioni di legge e dei contratti di lavoro sono osservati
CICLO MAGAZZINO
Le giacenze di magazzino sono soggette ad un adeguato controllo contabile
Tutti i movimenti di magazzino sono registrati in modo accurato e tempestivo
I lavori in corso sono tenuti sotto controllo contabile
Le procedure per l’inventario fisico delle giacenze di magazzino sono adeguate
Le giacenze di magazzino obsolete, a lento rigiro o detenute in eccesso rispetto ai fabbisogni sono identificate
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Descrizione SÌ NO Non applicabile
Commenti
I costi unitari delle giacenze di magazzino sono correttamente determinati
Le rimanenze di magazzino sono valutate correttamente
CICLO VENDITE INCASSI
Tutte le vendite e tutti i resi sono propriamente autorizzati
Sono tenute evidenze degli ordini di vendita inevasi
Vengono emesse fatture a clienti per tutte le merci spedite ed i servizi resi
Le operazioni di vendita sono registrate in modo accurato e tempestivo
Le vendite in valuta sono registrate correttamente
Le vendite sono registrate nel periodo di competenza
Le vendite per contanti sono adeguatamente controllate
Gli incassi sono registrati in modo completo ed accurato
I resi ed i reclami da parte di clienti vengono controllati
Le fatture di vendita e le note di credito a clienti sono controllati ed approvati
Tutti gli incassi da clienti sono registrati in maniera completa ed accurata
I crediti dubbi sono identificati e correttamente valutati in bilancio
I crediti verso clienti costituiscono oggetto di controllo periodico e sistematico
I crediti dubbi e scaduti sono monitorati e valutati correttamente
CICLO FINANZIARIO
I saldi contabili nei confronti delle banche sono regolarmente controllati con gli estratti conto bancari e sono redatte le relative riconciliazioni bancarie
Le altre voci di bilancio o di conti d’ordine che hanno attinenza con i conti bancari sono propriamente classificate e controllate
Il reintegro della cassa su base fissa é fatto solo a fronte di operazioni documentate e approvate
Gli investimenti in titoli sono adeguatamente salvaguardati e controllati
CONTROLLI IT
Si veda quanto riportato nella tabella relativa ai controlli IT
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Descrizione SÌ NO Non applicabile
Commenti
Monitoraggio
Il management definisce un processo continuativo volto al monitoraggio del sistema di controllo interno e di reportistica, identificando tempestivamente eventuali carenze
Il management controlla che non ci siano registrazioni in contabilità non supportate da adeguata autorizzazione o effettuate da persone a cui tale compito non era stato affidato
Conclusioni
Sulla base delle considerazioni, delle valutazioni e degli elementi illustrati in precedenza, si ritiene opportuno:
[inserire conclusioni e relative motivazioni]
Preparato da: ________________________ Data:_____________________
Rivisto da:________________________ Data:_____________________
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Il revisore nello svolgimento dell’attività di comprensione del sistema di controllo interno dovrebbe
valutare i possibili rischi relativi al sistema IT. Facendo riferimento al documento del CNDCEC, si
riporta di seguito un fac simile di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT.
SOCIETÀ:
REVISIONE DEL BILANCIO AL 31.12.XXXX
QUESTIONARIO PER LA COMPRENSIONE E VALUTAZIONE DEL SISTEMA IT
RISCHIO VALUTAZIONE DI NATURA, PROBABILITÀ E IMPATTO DEL RISCHIO (esempio)
TEST DEI CONTROLLI (esempio)
CONCLUSIONI
Cambiamenti non autorizzati a dati e programmi
L’impresa soggetta a revisione utilizza un software off-the-shelf: non sono svolte attività di sviluppo applicativo interne all’organizzazione
Confermare, attraverso intervista, osservazione e analisi di documentazione che il software sia stato utilizzato coerentemente nel corso degli anni senza apportare alcuna variazione alle funzionalità applicative e di gestione dei dati
Modifiche non autorizzate ai dati anagrafici
Modifiche non autorizzate a dati e programmi
Assenza di manutenzione quando richiesta
Per i package off-the-shelf le uniche variazioni possibili sono quelle effettuate dalla software-house
Determinare attraverso intervista, osservazione ed esame di evidenze documentali:
- che l’impresa soggetta a revisione non abbia accesso al codice sorgente
- quali cambiamenti sono stati eventualmente apportati e che impatto essi hanno avuto
- che i cambiamenti sono stati effettuati unicamente dal software provider in maniera standard o ci sono state richieste di personalizzazione
In fase di aggiornamento eventuali problemi sono stati indirizzati e risolti
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RISCHIO VALUTAZIONE DI NATURA, PROBABILITÀ E IMPATTO DEL RISCHIO (esempio)
TEST DEI CONTROLLI (esempio)
CONCLUSIONI
Si fa affidamento sui sistemi e programmi che processano dati inaccurati o le cui procedure di elaborazione non sono accurate
L’esecuzione dei processi batch è monitorata
Per un campione di giornate, analizzare le checklist di monitoraggio dei processi schedulati di inizio e fine giornata verificando che sia implementato un processo efficace di monitoraggio dei batch
Comprendere come l’impresa assicuri che tutti i batch siano stati schedulati in maniera appropriata
Potenziale perdita di dati o incapacità di accedere a determinati dati qualora richiesto
Nel caso in cui l’impresa abbia sperimentato situazioni di fallimento nel corso del passato esercizio, determinare se il processo di back-up sia periodicamente oggetto di test.
- Verificare se i supporti di back-up siano conservati fuori sede. In tal caso valutare l’opportunità di ispezionare la location esterna verificandone i presidi di sicurezza fisica e continuità;
- In alternativa verificare le condizioni di sicurezza interne all’impresa nel caso di conservazione dei supporti all’interno dell’impresa;
- Nel caso in cui si siano manifestati incidenti nel corso dell’esercizio oggetto di revisione effettuare un test delle procedure di back-up e del test interno periodicamente effettuato dalla società
Accessi non autorizzati ai dati potrebbero comportare distruzione dei dati o modifiche improprie ai dati stessi, inclusa la registrazione di transazioni non autorizzate, non esistenti, non approvate o inaccurate
L’accesso a dati e sistemi è controllato attraverso l’utilizzo di apposite credenziali (ID e Password). Per poter accedere ciascun utente deve procedere ad autenticarsi.
Confermare che i sistemi applicativi sono protetti da password verificando quanto segue:
- L’utente è forzato all’inserimento di ID e password all’atto del log-in;
- Sono previsti differenti livelli di
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RISCHIO VALUTAZIONE DI NATURA, PROBABILITÀ E IMPATTO DEL RISCHIO (esempio)
TEST DEI CONTROLLI (esempio)
CONCLUSIONI
autenticazione (rete, sistema applicativo, dati);
- Verificare i parametri settati che governano le definizione delle password definite dagli utenti (ad esempio, lunghezza minima, durata massima, meccanismi di lock-out)
Rischi specifici possono manifestarsi nel caso in cui più utenti accedono ad una base dati comune.
Il personale IT potrebbe ottenere credenziali di accesso con privilegi di amministratore o, in generale, con livelli di autorità superiori a quelli coerenti con il proprio ruolo, rendendo non operante un corretto principio di segregazione dei compiti.
Sono effettuati interventi manuali (direttamente sui dati) non autorizzati e controllati
I livelli di autorità assegnati agli utenti sono coerenti con ruolo e responsabilità di ciascuno.
Esiste una procedura di assegnazione delle credenziali di accesso ad un nuovo utente e di blocco di quelle assegnate precedentemente ad un utente dimesso.
Periodicamente viene effettuata una review dei profili utente al fine di verificare che essi siano coerenti con un principio di segregazione
In caso venga periodicamente effettuata una review dei profili utente al fine di verificare che essi siano coerenti con un principio di segregazione.
- Svolgere attività di test dei controlli effettuati dal management.
- Per un campione di utenti neo assunti, selezionare ed ispezionare la documentazione prodotta in fase di creazione dell’account (ad esempio, email di autorizzazione o moduli strutturati)
- Per il medesimo campione di utenti verificare che i parametri di definizione del profilo a sistema siano stati implementati coerentemente con la richiesta fatta;
- Selezionare un campione di dimessi nel corso dell’esercizio e verificare che il loro account sia stato tempestivamente revocato.
Distruzione dei server Sono in essere procedure di sicurezza fisica a presidio
Confermare attraverso tecniche di ispezione che
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RISCHIO VALUTAZIONE DI NATURA, PROBABILITÀ E IMPATTO DEL RISCHIO (esempio)
TEST DEI CONTROLLI (esempio)
CONCLUSIONI
della sala server in cui sono collocate le macchine su cui vengono eseguite le applicazioni rilevanti per il processo di formazione del bilancio
presso la sala server siano implementati sistemi di sicurezza fisica.
Conclusioni
Sulla base delle considerazioni, delle valutazioni e degli elementi illustrati in precedenza, si ritiene opportuno:
[inserire conclusioni e relative motivazioni]
Preparato da: ________________________ Data:_____________________
Rivisto da:________________________ Data:_____________________