L B B · 2015-04-17 · Il messaggio del Vescovo per Natale lo puoi ritirare in fondo alle chiese....

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Nostra unica salvezza Gesù Cristo, sei nato per noi come vero sole di giustizia. Sei disceso dal cielo, redentore del genere umano. Hai procurato a noi la salvezza, e al Padre una parola senza fine. Generato dalla casa di Davide secondo le profezie, hai voluto riscattare il tuo popolo, annullare l’antica sentenza di morte, e offrirci il trionfo della vita eterna. Perciò ti preghiamo: per la tua bontà nasci anche nelle nostre menti, salvezza eterna, e liberati dall’iniquità rendici operatori di giustizia; sconfitto in noi, ogni errore mortale, concedici di camminare per retto sentiero, dell’amore e della pace, perché possiamo servirti, salvatore del mondo. (dal “Sacramentario gallicano”: Preghiera dei Padri) Auguri di Buon Natale e Lieto Anno Nuovo a tutta la Comunità, i sacerdoti, i diaconi e le suore con tutta la Redazione. Supplemento a “Il giornale della comunità” Reg. trib. to n. 279 del’8.3.1978 Dir. resp. Marco Bonatti Anno XX, n. 26 – dicembre 2012 via Castello 6 – tel. 011 984 67 20 Copia distributia gratuitamente. Sono gradite collaborazioni ed offerte. 1 PARRoCChIA SANtA MARIA DELLA StELLA DRUENto Carissimi, è iniziato l’anno della fede, voluto da papa Benedetto XVI, un anno dedicato alla fede, alla tenacia di chi l’alimenta tutti i giorni con convin- zione, di chi fatica a tenerla salda e di chi non si cura di far entrare Dio nella propria vita. Questo Anno si inserisce all’interno di un contesto più ampio segnato da una crisi generalizzata che inve- ste anche la fede. ll Natale, forse più ancora delle altre feste cristiane, compresa la Domenica, è stato investito da un’ondata di secolarizzazione che ha ridotto l’evento centrale della storia dell’umanità a un’orgia consumistica. Natale di chi? Molti nep- pure se lo chiedono. Il festeggiato, che dovrebbe essere Gesù Bambino, viene oscurato dalla figura bonacciona di Babbo Natale. Invece della grotta di Betlemme i negozi, e invece della grazia della redenzione i regali. Il fenomeno ci rattrista, ma non ci sorprende. Il paganesimo è sempre nasco- sto in qualche angolo del cuore, mentre il cristia- nesimo è una grazia che occorre continuamente conquistare e conservare. È fondamentale che almeno i credenti vivano il Natale come un even- to di fede e di grazia. Detto nel più semplice dei modi, la festa di Natale è il compleanno di Gesù Cristo. È duemila anni fa che il Figlio di Dio fatto uomo è stato donato al mondo dalla Vergine Maria. Noi celebriamo con la massima solennità questo evento centrale del cristianesimo, perché la nostra fede ha come suo punto di riferimento la persona di Gesù. È una grandezza divina, perché il cuore della fede cristiana è la divinità di Gesù Cristo. Sì, è possibile, perché Dio ha inviato il suo Verbo perché si facesse uomo e divenisse in tutto simile a noi, fuorché il peccato. Il volto di Dio che ci presenta il Natale è quello dell’umiltà, della tenerezza e della familiarità. Quel Bambino ci dice che Dio è accessibile, è accogliente e merita la nostra fiducia assai più dei grandi di questo mondo. Maria, che lo ha portato nel grembo nove mesi ce lo rende ancora più vicino, perché porta il sigillo della sua somiglianza. Il Natale cristiano è tale se è fondato sulla fede. Per celebrarlo è neces- sario rinnovare con fermezza la nostra fede nella divinità di quel Bambino. Il Figlio di Maria è il Figlio di Dio. Il Natale è un evento di fede che si rinnova ogni volta che lo celebriamo. A Natale la Chiesa non solo ricorda la nascita del Redentore, ma soprattutto la rivive. Infatti Gesù Cristo è vivo, ieri, oggi e sempre, ed Egli dona oggi alla sua Chiesa la grazia del Natale. Ciò che è accaduto a Betlemme deve rinnovarsi nel cuore Innanzi tutto è necessario preparare la culla del nostro cuore, perché è in esso che nasce di nuovo il Salvatore del mondo. La tradizione unanime sottolinea che il Natale deve essere un avvenimento interiore. Perché questo? Forse perché percepisce con l’istin- to della fede che è nel cuore di ognuno di noi che si celebra l’evento della nascita del Redentore. La purificazione del cuore avviene attraverso una confessione ben fatta. È una grazia di umiltà, di infanzia spirituale, di tenerezza e di pace. Accogli GLI AUGURI DELL’ARCIVESCOVO DESTINATI A TUTTE LE FAMIGLIE DELLA NOSTRA CHIESA Natale in ogni casa: Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio Il messaggio del Vescovo per Natale lo puoi ritirare in fondo alle chiese. questa grazia che il Salvatore ti dona e rivivi nel tuo intimo lo stupore e la gioia dei pastori che con- templavano Dio nel volto sorridente di un Bambino. Questo è l’essenziale del Natale, ma non è tutto. Di qui l’importanza di costruire il pre- sepio nelle case, coinvolgendo i propri bambini. Il presepio rende visibile l’evento storico della nascita di Gesù ed è un invito per la famiglia a pre- gare insieme davanti alla culla. Anche l’albero di Natale ha un significato cristologico, perché Gesù è l’albero sempre verde della vita immortale, che Egli ci ha donato morendo sul legno della Croce. Insieme al presepio e all’albero non possono man- care i canti di Natale, che ci sono stati consegnati da una straordinaria tradizione popolare. E i rega- li? Ben vengano anche loro, come espressione di un cuore veramente natalizio, riconciliato e colmo di bontà. Com’era bello quando i bambini aspetta- vano i regali da Gesù Bambino! Anche Lui, il festeggiato, aspetta con ansia un regalo. È il nostro cuore che Egli ha creato per sé e che trova riposo soltanto nel suo amore. don Dante, parroco La fede nel Bambino di Betlemme Natale 2011 a San Michele Nessuna casa sia priva di un PRESEPE anche piccolo. È un segno che molto aiuta ad avere coscienza della Sua presenza tra noi.

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Nostra unica salvezza

Gesù Cristo, sei nato per noi come vero sole di giustizia.Sei disceso dal cielo, redentore del genere umano.Hai procurato a noi la salvezza, e al Padre una parola senza fine.Generato dalla casa di Davide secondo le profezie, hai voluto riscattare il tuo popolo,annullare l’antica sentenza di morte, e offrirci il trionfo della vita eterna.Perciò ti preghiamo: per la tua bontà nasci anche nelle nostre menti,salvezza eterna, e liberati dall’iniquità rendici operatori di giustizia;sconfitto in noi, ogni errore mortale, concedici di camminare per retto sentiero,dell’amore e della pace, perché possiamo servirti, salvatore del mondo.

(dal “Sacramentario gallicano”: Preghiera dei Padri)

Auguri di Buon Natale e Lieto Anno Nuovo a tutta la Comunità,i sacerdoti, i diaconi

e le suore con tutta la Redazione.

Supplemento a “Il giornale della comunità” Reg. trib. to n. 279 del’8.3.1978 Dir. resp. Marco Bonatti Anno XX, n. 26 – dicembre 2012 via Castello 6 – tel. 011 984 67 20

Copia distributia gratuitamente. Sono gradite collaborazioni ed offerte.

1

PARRoCChIA SANtA MARIA DELLA StELLA DRUENto

Carissimi,è iniziato l’anno della fede, voluto da papa

Benedetto XVI, un anno dedicato alla fede, allatenacia di chi l’alimenta tutti i giorni con convin-zione, di chi fatica a tenerla salda e di chi non sicura di far entrare Dio nella propria vita. QuestoAnno si inserisce all’interno di un contesto piùampio segnato da una crisi generalizzata che inve-ste anche la fede. ll Natale, forse più ancora dellealtre feste cristiane, compresa la Domenica, è statoinvestito da un’ondata di secolarizzazione che haridotto l’evento centrale della storia dell’umanità aun’orgia consumistica. Natale di chi? Molti nep-pure se lo chiedono. Il festeggiato, che dovrebbeessere Gesù Bambino, viene oscurato dalla figurabonacciona di Babbo Natale. Invece della grotta diBetlemme i negozi, e invece della grazia dellaredenzione i regali. Il fenomeno ci rattrista, manon ci sorprende. Il paganesimo è sempre nasco-sto in qualche angolo del cuore, mentre il cristia-nesimo è una grazia che occorre continuamenteconquistare e conservare. È fondamentale chealmeno i credenti vivano il Natale come un even-to di fede e di grazia. Detto nel più semplice deimodi, la festa di Natale è il compleanno di GesùCristo. È duemila anni fa che il Figlio di Dio fattouomo è stato donato al mondo dalla VergineMaria. Noi celebriamo con la massima solennitàquesto evento centrale del cristianesimo, perché lanostra fede ha come suo punto di riferimento lapersona di Gesù. È una grandezza divina, perchéil cuore della fede cristiana è la divinità di GesùCristo. Sì, è possibile, perché Dio ha inviato il suoVerbo perché si facesse uomo e divenisse in tuttosimile a noi, fuorché il peccato. Il volto di Dio checi presenta il Natale è quello dell’umiltà, dellatenerezza e della familiarità. Quel Bambino cidice che Dio è accessibile, è accogliente e meritala nostra fiducia assai più dei grandi di questomondo. Maria, che lo ha portato nel grembo novemesi ce lo rende ancora più vicino, perché porta ilsigillo della sua somiglianza. Il Natale cristiano ètale se è fondato sulla fede. Per celebrarlo è neces-sario rinnovare con fermezza la nostra fede nelladivinità di quel Bambino. Il Figlio di Maria è ilFiglio di Dio. Il Natale è un evento di fede che sirinnova ogni volta che lo celebriamo. A Natale laChiesa non solo ricorda la nascita del Redentore,ma soprattutto la rivive. Infatti Gesù Cristo è vivo,ieri, oggi e sempre, ed Egli dona oggi alla suaChiesa la grazia del Natale. Ciò che è accaduto aBetlemme deve rinnovarsi nel cuore Innanzi tuttoè necessario preparare la culla del nostro cuore,perché è in esso che nasce di nuovo il Salvatoredel mondo. La tradizione unanime sottolinea cheil Natale deve essere un avvenimento interiore.Perché questo? Forse perché percepisce con l’istin-to della fede che è nel cuore di ognuno di noi chesi celebra l’evento della nascita del Redentore. Lapurificazione del cuore avviene attraverso unaconfessione ben fatta. È una grazia di umiltà, diinfanzia spirituale, di tenerezza e di pace. Accogli

GLI AUGURI DELL’ARCIVESCOVO

DESTINATI A TUTTE LE FAMIGLIE

DELLA NOSTRA CHIESANatale in ogni casa: Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlioIl messaggio del Vescovo per Natale lo puoi ritirare in fondo alle chiese.

questa grazia che il Salvatore ti dona e rivivi neltuo intimo lo stupore e la gioia dei pastori che con-templavano Dio nel volto sorridente di unBambino. Questo è l’essenziale del Natale, manon è tutto. Di qui l’importanza di costruire il pre-sepio nelle case, coinvolgendo i propri bambini. Ilpresepio rende visibile l’evento storico dellanascita di Gesù ed è un invito per la famiglia a pre-gare insieme davanti alla culla. Anche l’albero diNatale ha un significato cristologico, perché Gesùè l’albero sempre verde della vita immortale, cheEgli ci ha donato morendo sul legno della Croce.Insieme al presepio e all’albero non possono man-care i canti di Natale, che ci sono stati consegnatida una straordinaria tradizione popolare. E i rega-li? Ben vengano anche loro, come espressione diun cuore veramente natalizio, riconciliato e colmodi bontà. Com’era bello quando i bambini aspetta-vano i regali da Gesù Bambino! Anche Lui, ilfesteggiato, aspetta con ansia un regalo. È il nostrocuore che Egli ha creato per sé e che trova ripososoltanto nel suo amore.

don Dante, parroco

La fede nel Bambino di Betlemme

Natale 2011 a San Michele

Nessuna casa sia priva di un PRESEPE anche piccolo.È un segno che molto aiuta

ad avere coscienza della Sua presenza tra noi.

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«Adesso tocca… a voi»: è il messaggio lancia-to dall’arcivescovo di torino, Mons. CesareNosiglia, lo scorso 17 novembre in Duomo, ai 47ragazzi e ragazze della parrocchia S. Maria dellaStella, che una settimana dopo avrebbero ricevutoil Sacramento della Cresima.

«Prima della Confermazione eravate come deicalciatori che stanno in panchina – ha spiegatol’arcivescovo – Ora tocca a voi mettere le vostrerisorse a favore della famiglia, degli amici, dellaparrocchia. Ora tocca a voi scendere in campo.Fatevi una domanda: che cosa possiamo fare peressere utili alla nostra comunità? Dovete volarealto perché oggi si danno tanti messaggi ai giovaniche vogliono farli volare basso».

Mons. Nosiglia ha espresso il desiderio diincontrare i ragazzi di tutte le parrocchie della dio-cesi e celebrare la loro Cresima, ma ha spiegato

Quando si parla di vita spirituale, la tentazio-ne è di pensare a qualcosa che sta sopra o oltre lavita concreta; un qualcosa ad appannaggio solo diuna certa categoria di persone, preti, suore, con-templativi o magari laici molto impegnati… Inrealtà per vita spirituale s’intende la vita tout court,quella che vivo perché l’unica che mi è possibilevivere, nel suo dinamismo, con la sua ricerca disenso e desiderio di crescita. La vita spirituale è lavita quotidiana, quella impastata di sangue esudore, quella familiare, fatta di amori e tensioni,di figli e bollette da pagare... È quella di una vitacomunitaria a volte insopportabile, di relazionidifficili da reggere, e a volte dure da mandare giù.Quella che ringrazia del sole che scalda il corpo edi un corpo che scalda l’esistere. La vita spiritualenon è dunque quella che sta sopra i tetti, che sivive in alcuni momenti privilegiati della giornata odella vita. È l’hic et nunc della mia unica modali-tà di esistenza. Questa mia vita è detta spiritualeper la sua capacità e possibilità di cercare unsenso all’esistere, e questo è ciò che la differenziada qualsiasi altra esistenza, perché solo l’essereumano è in grado di porsi le domande sul sensodella vita. Per cui possiamo dire che fondamentodella vita spirituale è l’esigenza di senso che abital’uomo; e questa esigenza di senso nasce proprionella parte più profonda dell’essere umano. Eccoperché la vita spirituale può anche esser detta vitainteriore. «Chi non s’interroga su se stesso nonvive una vita umana» (Apologia di Socrate I, 28).ora questa vita interiore, non la vive solo il cri-stiano; tutti gli uomini possono vivere la vita dellospirito, ed è auspicabile che la si viva, perché,come detto sopra, è ciò che distingue un vivereche è un semplice esistere da una vita veramenteautentica.

Grazie alla Rivelazione, possiamo affermarequanto segue: la vita spirituale cristiana è ancoraqualcosa di diverso; trascende la mera vita interio-re e non possiamo dire che appartenga a tutti,infatti per dirla con Paolo, essa è propria di coloroche «Si lasciano guidare dallo Spirito di Dio» (Gal

che non gli è possibile farlo ogni anno per tutti. Perquesto, ha deciso di invitare i cresimandi a torinoper avere occasione di incontrarli di persona. Il 17è stato il turno delle parrocchie S. Maria dellaStella e Sant’Anna di torino.

Negli incontri che hanno preceduto ilSacramento, i cresimandi hanno approfondito iltema sette doni dello Spirito Santo. Proprio a unodi questi, il Consiglio, ha fatto riferimento la guidadella diocesi torinese: «Bisogna imparare ad ascol-tare i consigli dello Spirito Santo. È importantecapire che non siamo nati per caso, ma Dio ha unprogetto su di noi, vuole che la nostra vita diabuoni frutti. Allora bisogna scoprirlo».

A seguire, un riferimento ad alcune parole diPapa Giovanni Paolo II: «Diceva che essere giova-ni non è solo una questione di età anagrafica, maè una vocazione, una consegna: siete chiamati a

CRESIMATI: ADESSO TOCCA A VOI!

5, 18): essa sarà dunque una vita nuova, resa possi-bile solo a causa dello Spirito santo che la fa essere,la ispira e la sostiene.

Ma dove nasce questa novità di vita? Abbiamodetto dallo Spirito santo, ma concretamente?

La vita spirituale nasce dalla Parola rivolta daDio all’uomo, anzitutto nel battesimo: «tu sei miofiglio prediletto» (cfr. Mt 3, 17), sei mio figlio nelmio Figlio; sei dunque amato, chiamato a parteci-pare alla mia medesima vita, grazie (e quindi gra-tuitamente) all’amore di cui ti faccio dono attraver-so il mio Figlio, che ti abilita ad amare e quindi adavere una vita in pienezza, risorta, perché chi amaè passato dalla morte alla vita (cfr. 1Gv 3, 14).

Detto questo, possiamo definire la vita spiritua-le come una vita, si passi il termine, ‘dominata’ daDio, ovvero cui Dio è il Signore. Un’esistenza ches’è trovata, per grazia, imbevuta, inabitata, inzuppa-ta di Dio.

Paolo in Col 3, 1ss. aiuta i suoi, e ciascuno dinoi a rendersi conto di ciò che è successo in lorodopo il battesimo: «Se dunque siete risorti conCristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristoassiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù,non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e lavostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio!»; eancora, forse in maniera più esplicita: «Per mezzodel battesimo siamo dunque stati sepolti insieme alui nella morte, affinché, come Cristo fu risuscitatodai morti per mezzo della gloria del Padre, cosìanche noi possiamo camminare in una vita nuova»(Rm 6, 4).

Cercare le cose di lassù, camminare in una vitanuova... questo vuol dire vivere la vita spirituale:possibilità di vivere in maniera ‘superflua’, nel sensoetimologico del termine, ovvero non chiusi tra ‘cosemortali’ (Giuseppe Ungaretti), ma in grado di dedi-carsi alle cose che fluiscono-sopra alla necessitàdell’esistere. ‘Cercare le cose di lassù’, non è vivereda disincarnati, ma allargare talmente lo sguardooltre la mera necessità delle cose, che finalmente sirespira a pieni polmoni, si respira l’infinito per cuisiamo fatti. È sapere che “i fatti del mondo non sono

poi tutto” (Ludwig Wittgenstein), che il male perquanto grande non è così profondo come il bene,che la morte non è l’ultima parola sulla nostra vita,che non abbiamo più necessità di crearci deinemici per vivere…. È sapere che siamo fatti perdesiderare cose grandi, e non vivere di briciole,perché il nostro cuore è fatto per l’infinito e sol-tanto qualcosa che ha il sapore dell’infinto sarà ingrado di compierlo.

«Ah, generale! Nel mondo non esiste che unproblema, uno solo: ridare agli uomini un signifi-cato spirituale, inquietudini spirituali. Far pioveresu di loro qualcosa che rassomigli a un canto gre-goriano [...]. Non si può vivere di frigoriferi, di poli-tica, di bilanci e di parole incrociate, mi creda.Non si può più [...]. Non c’è che un problema, unosolo: scoprire che esiste una vita dello spirito chetrascende l’intelligenza, l’unica in grado di soddi-sfare l’uomo» (A. Saint-Exupéry, Lettre au GénéralChambe).

Poter camminare in una vita nuova, ecco cos’èla vita spirituale cristiana; sapere che uno squarcios’è aperto nel cielo asfittico dell’esistere, che s’ècreata una comunicazione tra l’infinito, nostra esi-genza d’esistere, e la nostra finita creaturalità, equesto ‘squarcio’ non è una banale e consolatoriavia di fuga, bensì la possibilità di leggere e inter-pretare l’ora presente come possibilità di compi-mento.

Non solo, vivere la vita spirituale, per noi vuoldire poter vivere in questo mondo, secondo le esi-genze più profonde del nostro cuore, i desideri piùprofondi, in una parola in un modo veramenteumano, ovvero nell’amore, nella felicità, nellapace, nella bontà, nella fedeltà, in maniera mite,capaci di rispondere al male col bene, e quindibloccando il circolo vizioso e mortifero della ven-detta. Sì, tutto questo è ora possibile, perché la vitadi Dio ci ha già raggiunti, e la vita di Dio è l’amo-re, che viene a noi come Spirito santo: «Il fruttodello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazien-za, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominiodi sé» (Gal 5, 22).

“Vocabolario della Vita spirituale” a cura di Don Paolo

vivere la giovinezza in pienezza. Più donate e piùriceverete».

In risposta a un ragazzo che gli chiedeva delsuo percorso di vita, l’arcivescovo ha voluto sotto-lineare che «Dio parla in modo misterioso, mareale, attraverso la preghiera, il Vangelo, a volteanche coi fatti della vita. Dio desidera comunicarecon noi, per darci gioia, non per darci dei pesi».

Proprio perché la Cresima vuole essere unpunto di partenza per un nuovo cammino, i ragaz-zi e le ragazze da poco cresimati, hanno avuto lapossibilità di inserirsi, a partire dal 1° dicembre,nel gruppo post-Cresima, insieme ai ragazzi diprima superiore, che già lo scorso anno hanno ini-ziato questo percorso di formazione e di momentitrascorsi insieme. Tullia C.

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Sono riprese, dopo il periodo estivo, le riunio-ni del CPP che quest’anno si svolgeranno interca-lando mensilmente incontri del CPP e dell’Equipedi coordinamento.

Il primo incontro del CPP di Settembre è statoimprontato sull’analisi dei contenuti della letteraconsegnata in estate da don Dante al CPP e sullaimpostazione generale dell’attività pastorale perl’anno a venire basata sugli ambiti indicati nelloscritto: la spiritualità, la formazione. la comunità.In tale riunione è stato dato mandato all’Equipe dicoordinamento di concretizzare le varie propostee le decisioni prese.

L’Equipe ha provveduto nel mese di ottobre adefinire il calendario delle prime attività nei perio-di di Avvento e Natale:

Il Ritiro Spirituale per gli adulti è fissato perdomenica 16 dicembre presso la comunità delleSuore della Consolata a Venaria, l’inizio dellaNovena di Natale lunedì 17 e la LiturgiaPenitenziale mercoledì 19 dicembre. Per quantoriguarda i giovani si pensa a un momento a lorodedicato da concordare tra don Dante e i respon-sabili. Viene organizzato per sabato 22 dicembreun incontro tra i gruppi per gli auguri natalizi conun momento di riflessione e di festa. Viene con-fermato il primo giovedì del mese conl’Adorazione Eucaristica anche dopo la S.Messadelle 18.30 e alle ore 21 la preghiera comunitariadei gruppi aperta a tutti.

L’Equipe si è anche soffermata sui seguentitemi:

Si è proposto un censimento molto semplice(ma che manca nella nostra parrocchia) dei fedeliche frequentano la S. Messa domenicale; ma, perragioni logistiche delle chiese, si è deciso di ripar-larne a febbraio.

È importante che la Parrocchia fornisca duran-te l’anno varie occasioni di formazione per dare atutti l’opportunità di crescere nel loro cammino

Dal CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALEumano e cristiano; sono già previsti incontri bibli-ci, incontri sulla famiglia, con i genitori, e alcuniincontri socio-culturali ancora da definire.

È stato dato il via alla formazione delleCommissioni di settore (Catechesi, Caritas,Famiglia, Cultura Religiosa, Giovani e tecnica)con un coinvolgimento delle varie componentiparrocchiali per un lavoro più sistematico ed effi-ciente nei diversi campi.

Nella riunione del CPP di Novembre, è statafatta innanzitutto una verifica sugli incontri di for-mazione già avvenuti rilevando però una scarsapartecipazione anche dei soggetti che dovrebberoessere più coinvolti: don Dante ha ribadito comela formazione sia un dovere morale per ogni cri-stiano.

Il diacono Massimo, ha presentando la LetteraPastorale del nostro Arcivescovo Cesare Nosiglia“Devi nascere di nuovo”, in cui richiama tutte leparrocchie a riflettere sul sacramento delBattesimo e sull’atteggiamento di accoglienza daparte dei fedeli cristiani nei confronti delle fami-glie dei nuovi battezzati come testimonianza vivadi partecipazione comunitaria. È seguita la pre-sentazione del percorso Battesimale della nostracomunità con un documento che mette in rilievola funzione importante dei genitori e dei padrininel Battesimo cristiano.

Don Dante ha introdotto l’Anno della Fedenella nostra diocesi, ribadendo, come riportato inuna nota, che abbiamo bisogno anche noi, giàcredenti in Cristo, di ravvivare il nostro incontro ela nostra sequela in Lui. Si è pensato ad alcunimomenti, distribuiti nell’anno, di coinvolgimentodella comunità parrocchiale per vivere più consa-pevolmente la nostra scelta di fede.

Molte cose si sono pensate, molte cose sonoda concretizzare, molte cose sono da vivere!

Buon Natale a tutti da parte del ConsiglioPastorale Parrocchiale.

Il Segretario del CPP

35^ Giornata per la vita:“Generare la vita vince la crisi”

Scrivono i Vescovi nel messaggio annuale:“Quell’uomo voluto dal Dio dell’Amore, che iniziafin dalla sua fecondazione la sua meravigliosaavventura nella vita, rischia di dissolversi semprepiù nell’egoismo. Tutti gli uomini di buona volontà,soprattutto noi cattolici, siamo interpellati a teneralta la coscienza della grandezza del caratteresacro e del valore della vita: di ogni vita!

In ogni momento siamo chiamati a difende lavita, come buoni cristiani e cittadini, creando lecondizioni perché si sviluppi la giustizia, la solida-rietà, l’amore verso il prossimo, verso l’accoglienzadei figli per un loro futuro, che è il futuro dellasocietà. Se si riconosce il valore della vita, oggi rite-nuta “precaria”, se si ricompatta la famiglia, lasocietà è salva e con essa la Nazione. Da qui lanecessità e l’urgenza di rimuovere e risolvere i variproblemi che attanagliano tante famiglie nellediverse cause, perché la famiglia resti semprecome avverte spesso il Santo Padre, il motore uni-versale della società civile. Ma quel futuro senzafigli non è futuro? Quel futuro è per i figli ed èanche il futuro “radice della vita”. Queste avversi-tà non devono farci perdere il senso che il Diodella Vita, il Dio Creatore ci ha dato nel bene piùprezioso: la continuazione dell’uomo! Anche seinsiste la cultura egoistica del “non vedere niente”in un permissivismo davvero aberrante, non biso-gna perdere l’obiettivo del bene comune, perché“donare e generare la vita significa scegliere lavia” di quel futuro che il nostro Paese necessita“credendo ancora che la vita vince, anche lacrisi”.

Domenica 3 febbraio 2013GIORNATA per la VITA

Nella S. Messa delle ore 11.15:BENEDIZIoNE delle MAMME in

AttESA di un bimboDare il nominativo in ufficio parrocchiale

– a richiamare l’importanza della formazione spi-rituale e morale degli operatori sanitari;

– a far meglio comprendere l’importanza dell’assi-stenza religiosa agli infermi da parte dei sacer-doti, nonché di quanti vivono ed operano accan-to a chi soffre.

Perché una giornata mondiale del malato?Non sarebbe sensata una Giornata all’anno per

l’ammalato se non divenisse strumento e occasio-ne per ravvivare l’attenzione quotidiana dellaChiesa a chi è sofferente e a chi se ne prende curasostenendoli con la propria carità ed affidandoli aDio per Maria. Sarebbe insensata una Giornata senon fosse un modo per rimotivare il credente chesoffre a vivere ogni suo giorno in comunione conil Cristo, il quale ha sofferto nella Sua vita terrenaed ancora è Lui che oggi nuovamente patisce nelsuo corpo che è la Chiesa (Col.1,24)

La celebrazione annuale della Giornata delMalato ha perciò lo scopo manifesto:

– di sensibilizzare il Popolo di Dio e di conse-guenza le molteplici istituzioni sanitarie cattoli-che e la stessa società civile alla necessità di assi-curare la migliore assistenza agli infermi;

– di aiutare chi è ammalato a valorizzare, sulpiano umano e soprattutto su quello sopranna-turale, la sofferenza;

– a favorire l’impegno sempre più prezioso delvolontariato;

Lunedi 11 febbraio 2013: Festa della Beata Vergine di Lourdes

XXI^ GIORNATA MONDIALE del MALATO

ore 15.00: CELEBRAZIONE per ANZIANI e AMMALATI nella chiesa Ss. trinità.Verrà conferito il Sacramento dell’Unzione degli Infermi a chi ne fa richiesta.

Il parroco è disponibile a raggiungere a casa coloro che non possono essere presenti.

ore 20.45: FIACCOLATA MARIANA in onore della Madonna di Lourdes nelle vie intorno alla chiesa della Ss. trinità.

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4Ogni agenzia ha un proprio titolare ed è autonoma www.tecnorete.it

Abbiamo voluto riprendere il titolo del nostroprecedente articolo per aggiornarvi su quale èstata la risposta della gente alle varie iniziative chesi sono intraprese il quest’ultimo periodo.

L’annuale questua della Conferenza di SanVincenzo al cimitero, nella ricorrenza di inizionovembre, ha prodotto un totale di offerte pari a1.422 euro, con un incremento del 26,4% rispettoall’anno scorso (1.125 euro). Cogliamo l’occasio-ne per ringraziare tutti i volontari che hannoaffiancato la Conferenza per gli orari di raccolta etutti coloro che con generosità hanno offerto illoro contributo per aiutare chi è in difficoltà.

Il 24 novembre scorso si è effettuata la 16a rac-colta annuale di alimenti per il Banco Alimentare.A parte il gruppo degli alpini di Druento, destina-to ad un altro supermercato, molti volontari druen-tini hanno prestato il loro servizio presso il super-mercato di Auchan di Venaria. In questo caso,però, il risultato è stato di una diminuzione dellaraccolta passando dai 4.455 Kg del 2011 agliattuali 3.722 Kg (- 16,5%) (nel 2010 erano stati4.985 Kg!).

Queste iniziative, così come altre organizzatedal Centro d’Ascolto (raccolta alimenti presso isupermercati di Druento, cesto della solidarietà inchiesa, iniziative natalizie, progetti presentati al

DONARE (E DONARSI) UN PO’ DI GIOIA

Natale è la festa della fraternità! Se non ci aiutiamo, se non ci diamo una

mano, cade ogni speranza per chi vive conparticolare sofferenza la crisi di questo tempo.

Un aiuto immediato, semplice, alla portatadi tutti può essere, tra i tanti, quello di metteredegli alimenti nel cesto di raccolta posto nellaChiesa della trinità.

Auguriamo tanta GIOIA a chi è fedele aquesto piccolo ma importante gesto fraterno!

I volontari del Centro di Ascolto

Grazie alla vendita dei prodotti delCommercio Equo-Solidale del ns. Gruppo“Equistando Cambilmondo” siamo riusciti a finan-ziare il progetto “Centri nutrizionali di Niassa” inMozambico in collaborazione con l’Associazione“SoLE Sotto L’Equatore onlus” di Collegno.

I centri nutrizionali sono luoghi in cui lemamme di bambini malnutriti ricevono pasti (dettimultimistura) in grado di sfamarli. Ci è piaciuta l’i-dea che dalla vendita di prodotti alimentari sipotesse “nutrire” dei bambini “malnutriti”.

Per chi volesse avere più informazioni alriguardo, può visitare il sito http://www.soleon-lus.org/index.php/progetti-in-mozambico/centri-nutrizionali.html o chiedere direttamente a noi.

Questi soldi sono il frutto della vendita dei pro-dotti in questi anni attraverso i banchetti allestiti aldi fuori delle Chiese e delle Vostre offerte.

Un doveroso GRAZIE a tUttI VoI!!!Il nostro Gruppo vi da appuntamento a dome-

nica 16 Dicembre con la vendita di cestini e borseper Natale, per chi volesse fare un “regalo diverso”.

I banchetti allestiti all’inizio del 2013 saranno:domenica 20 Gennaio, domenica 24 Febbraio,domenica 24 Marzo.

Auguriamo a tutti voi un Natale buono e unAnno ricco di serenità e solidarietà.

SimonaGigiSimonaFabrizioVivianaFrancesco

La Luce della Pace

da Betlemme

Sabato 15 dicembre, il MASCI, come ormaitradizione, si recherà alla stazione ferroviaria adaccogliere la Luce della Pace che dall’Austria, pas-sando per trieste, arriverà a torino. È proprio unbambino austriaco che accende un lumino all’al-tare della Natività a Betlemme e poi varie associa-zioni scout, di lampada in lampada, distribuisconoquesta piccola luce in tutta Italia: l’accoglienzanella nostra comunità avverrà alla S. Messa delleore 18,00 alla SS. trinità. Alla fine della messa chiha piacere potrà portare, come segno, alla propriacasa un lumino acceso a questa fiammella.

Con quali occhi possiamo guardare a questaluce? Non è un talismano, un portafortuna, non èmiracolosa ma per noi cristiani simboleggia Gesù,luce del mondo, che viene ad illuminare il cam-mino degli uomini su questa terra: “Più si fa buioattorno a noi e più dobbiamo aprire il cuore allaluce che viene dall’alto” (Edith Stein); ma essa haanche un valore simbolico che va oltre il significa-to religioso: essa simboleggia la pace che deveregnare tra i popoli e tra gli uomini: Betlemmeinfatti è simbolo di pace, luogo d’incontro di tuttele nazioni. “La pace è un bene del cuore. Se vole-te attirare gli altri alla pace, abbiatela voi perprimi; siate voi anzitutto saldi nella pace.” (S.Agostino).

È questo il significato che dobbiamo dare aquesta luce, anche quando il lumino si spegnerà.

Buon NataleLa Comunità Masci S.Giuliano

BISOGNO DI SOLIDARIETÀ: APRIRE GLI OCCHICISSA, …), dal Gruppo Missionario (mercatino diNatale, …), dal Gruppo Equistando Cambilmondo(vendita prodotti “equo-solidali”, …) e dallaConferenza della San Vincenzo (banchetto di sen-sibilizzazione nella settimana della solidarietàdella San Vincenzo oltre ai due eventi dettagliatisopra, autofinanziamento, …) servono, seppure inminima parte, ad alleviare il profondo disagio chesi sta sempre di più manifestando, anche in fami-glie che fino a poco tempo fa non avevano pro-blemi ma che ora, a causa della perdita totale oparziale del lavoro, sono in estrema difficoltà.

Queste situazioni si devono oltretutto inqua-drare in un contesto generale che vede tutti gliorganismi istituzionali: Comuni, Province,Regioni, con i loro Consorzi Socio-assistenziali,ASL, ospedali, Scuole, che hanno molte criticità afar quadrare i bilanci e che quindi sono costretti atagliare servizi o a rivalersi sugli utenti, aggravan-do ancor di più le situazioni di quelle famiglie giàpenalizzate.

Confidando che, con l’aiuto essenziale di Dio,questo periodo diventi al più presto la base di par-tenza per un futuro migliore e più solidale e siritrovi la via migliore per aiutare il nostro prossi-mo, auguriamo di cuore un Felice Natale a tutti.

I volontari dell’Ambito Carità Parrocchiale

Grazie a tutti VOI!!! GITE – VIAGGIPELLEGRINAGGI PARROCCHIALI

In Programmazione per il 2013✔ Gita a Bergamo e Sotto il Monte (paese

natale di Papa Giovanni). Sabato 5 gennaio per la Visita alla città e al museo del Papa. Partenza ore 7.00 ritorno ore 21.30.

✔ Giornata di Spiritualità quaresimale: mercoledì 20 marzo alla Certosa di Pesio (CN).

✔ Pellegrinaggio parrocchiale in tERRASANtA dal 2 al 9 aprile.

✔ Gita di primavera ad un Santuario mariano nel mese di maggio.

✔ Viaggio parrocchiale: 7 giorni in pullman ultima settimana di agosto(meta da definire).

ottobre 2012: pellegrinaggio al santuario di Crea Stella della Natività di Betlemme

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IL BABY PARKINGIN PIENA ATTIVITA’…ANCHE IL SABATO MATTINA!Dall’apertura dello scorso ottobre, il Baby-

Parking “La Ludoteca dell’Arca” ha cominciato alavorare a pieno regime… i bambini e le loro fami-glie sono veramente contenti e in aumento costan-te! Ricordiamo che è possibile usufruire del servi-zio, a tariffe agevolate e personalizzate, dal lunedìal venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e anche il sabatodalle 8.30 alle 12.30

Inoltre la struttura può essere affittata persplendide feste di compleanno animate dai nostriclown… Venite a trovarci!Per info: 011 9845744 (in orario Baby Parking)

Tutto lo staff dell’Isola che c’è ringrazia tutti i Soci ed i Volontari

per aver contribuito ad un altrostraordinario anno ed Augura a tutti

Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Attività Sportive Isola che c’èBAMBINI (ultimo anno di asilo e prima elementare)• AttIVItÀ LUDICo MotoRIA: 5 iscritti – Istruttore: Fabio Bussani mercoledì 16.30 – 17.30, palestra medieBAMBINI (elementari)• MINItENNIS: 9 iscritti – Istruttore: Lorenzo Praino lunedì 16.45 – 18.15, palatenda• MINIBASKEt: 21 iscritti – Istruttore: Federico Nicolè e Aiuto Istruttore: Davide Danusso e Marcello Bertozzi mercoledì e venerdì16.45 – 18.15, palatenda• MINIVoLLEY: 12 iscritti – Istruttore: Cristina Bonaglia e Aiuto Istruttore: Enrica Bonaglia lunedì 16.45 – 18.15, palestra medie – venerdì 16.45 – 18.15, palatenda• hIt BALL: 9 iscritti – Istruttore: Federico Solinas martedì 18.30 – 20,00, palestra medie• GINNAStICA RItMICA: 17 iscritti – Istruttore: Greta Morgera giovedì 16.45 – 18.15, palatenda• hIP hoP: 10 iscritti – Istruttore: Fabiola Brilli venerdì 16.45 – 18.15, palestra medieRAGAZZI (Medie e Superiori)• BASKEt U18 Maschile: 13 iscritti – Allenatore: Alberto Costa mercoledì 19.30 – 21.00, palatenda – venerdì 20.00 – 21.30, palestra medie• VoLLEY U14 Femminile: 13 Iscritti – Allenatore: Egle Sacco e Aiuto Allenatore: Anna Raimondo lunedì e giovedì 18.30 – 20.00, palatenda• VoLLEY U12: 12 iscritti – Allenatore: Stefania Cuscona martedì 16.45 – 18.15, palatenda – giovedì 16.45 – 18.15, palestra medie• hIP hoP: 5 iscritti – Istruttore: Fabiola Brilli venerdì 18.15 – 19.45, palestra medieADULtI• VoLLEY Mista: 14 iscritti – Allenatore: Guido Franco lunedì 21.00 – 22.30, palestra medie – mercoledì 21.00 – 22.30, palatenda• BASKEt Maschile: 11 iscritti – Allenatore: Giuliano Cosio martedì 19.30 – 21.00, palatenda• JEEt KUNE Do: 13 iscritti – Istruttore: Alex Iannone giovedì 20.00 – 21.30, palatenda• CoRSo di FIt WALKING: Istruttore: Laura Giovara

Anche se le attività sono già iniziate, chiunque volesse provare, per ogni sport ci sono due lezioni gratuite.PER MAGGIoRI INFoRMAZIoNI: Cristina Bonaglia, Responsabile Sportivo L’isola che c’è a.s.d., cell. 339 3366150, e-mail: [email protected]

Anche quest’anno per le festività natalizieritorna l’offerta del buonissimo PANEttoNEdell’Isola (da 750 grammi) a cui si aggiunge ilnuovissimo PANDoRAto (da 900 grammi).

Comprare un panettone all’Isola significasostenere le molte attività proposte a bambini eragazzi (sport, manifestazioni, centro diurno,vacanze insieme...).

L’iniziativa è rivolta anche agli imprendito-ri che sono soliti fare dei regali di Natale adipendenti o clienti: comprare i panettoni opandorati dell’Isola potrebbe essere un modoper fare un regalo buono e contemporanea-mente utile alla realizzazione di un progettoimportante...

I panettoni e i pandorati confezionati dallapasticceria Gilber, sono disponibili pressol’Isola e saranno acquistabili fuori dalla chiesadopo le Sante Messe nel mese di dicembre.L’offerta minima per il panettone ed il pandora-to sono rispettivamente di 8 e 9 euro.

Grazie a tutti a chi in questi anni ci ha sem-pre sostenuto!

Per informazioni e prenotazioni: 0119941680 oppure 349 1395535 (Fabio Suppo)

TUTTI I GIORNI... PRANZO ALL’ ISOLA

A partire da quest’anno a seguito dei nuoviorari delle scuole medie è iniziato, presso il Bardell’Isola, il servizio mensa per i ragazzi chefrequentano il Centro Diurno.

Visto il successo dell’iniziativa, si è decisodi allargare il servizio a tutti i ragazzi dellascuola media che desiderano consumare unpasto caldo a prezzi paragonabili alla mensascolastica.

Usufruire del servizio è molto semplice: èsufficiente acquistare i buoni pasto pressol’Isola e prenotare il pasto il giorno precedenteal numero 011 9941680.

Per informazioni: 011 9845644 (Ludotecadell’Arca) - 340 3025692 (Emanuela)

PANETTONE E PANDORATO

ISOLA 2012

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Perché far celebrare una Messa?Dai primi tempi della Chiesa, i cristiani chiedo-

no che durante la S. Messa siano presentate delleintenzioni. oggi, il senso spirituale di questa praticaè spesso ignorato. Di che cosa si tratta?Per i vivi…

ogni S. Messa viene celebrata per la salvezza delmondo intero: “Questo è il mio corpo donato per voi.Questo è il mio sangue versato per molti” ha dettoGesù. Ma è sempre stata riconosciuta al celebrante lapossibilità di aggiungere a quest’intenzione generaleun’intenzione particolare che gli viene affidata perringraziamento, per un malato, per una persona indifficoltà, per la conversione dei peccatori, per unanniversario importante, etc…

È affidare ciò che più ci sta a cuore o il nostroringraziamento al Signore, per mezzo della preghie-ra più alta, quella che il Cristo stesso offre al Padreper mezzo della sua stessa vita donata sulla croce.… e per i morti.

Nel mistero della comunione dei santi, pregareanche per i nostri fratelli defunti è un atto di amore,ma anche un dovere. Questo insegnamento poggiaanche sulla pratica della preghiera per i defunti dicui la Sacra Scrittura già parla. “Perciò GiudaMaccabeo fece offrire il sacrificio espiatorio per imorti, perché fossero assolti dal peccato”. (2Mac12,45).

Fin dai primi tempi, la chiesa ha onorato lamemoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, inparticolare il sacrificio eucaristico, affinché, purifi-cati, possano giungere alla visione beatifica di Dio.

Facendo celebrare il sacrificio della S. Messa perloro, il fedele chiede a Cristo di applicare loro lagrazia della sua Salvezza.Perché l’offerta per la S. Messa?

Chiedere una S. Messa è offrire se stessi in unio-ne col sacrificio di Gesù. Per dare un segno di que-st’offerta di sé, il fedele che chiede una S. Messa faun’offerta in denaro. Non si tratta in nessun modo di“pagare” la S. Messa, perché la S. Messa non haprezzo. Questa offerta sostiene il ministero deisacerdoti, aiuta le loro opere a favore dei più biso-gnosi e per i tanti missionari è sovente l’unicomezzo di sussistenza.

Verranno poi date in seguito indicazioni concre-te per le intenzioni di Messa nella nostra comunitàa cui attenersi.

Un GRAZIE particolare accompagnato dalla pre-ghiera a tutti coloro che, in occasione delle feste, siricordano della parrocchia e offrono il loro contributoper le spese ordinarie e per la carità. Puoi servirti del-l’apposita BUSTA NATALIZIA che è allegata in questogiornale e puoi deporla nella cassetta in fondo alla chie-sa. Quest’anno abbiamo diverse spese ancora da copri-re, tra le quali: i lavori del tetto della chiesa di SanMichele con il rifacimento dell’impianto e il restaurodelle campane; il nuovo impianto di riscaldamentodella chiesa Ss. trinità. Grazie per ogni dono! NESSU-No è incaricato dai sacerdoti a ritirare offerte nellecase. Le offerte per qualunque iniziativa si raccolgonoSoLo in chiesa o in ufficio parrocchiale.

Certo sarebbe stato bello poter portare chiunquelo avesse desiderato a vedere il tetto della Chiesa diSan Michele. Chi c’è stato è rimasto meravigliato:dalla bellezza del risultato, dalla velocità di svolgi-mento dei lavori e dall’acume con cui sono statirisolti i problemi che sempre si presentano in operecome questa.

Per fortuna c’è stato almeno un momento in cuichiunque ha potuto essere idealmente preso permano ed accompagnato ad abbracciare in un unicosguardo la bellezza e la complessità di questo inter-vento. Si è trattato della serata svoltasi lo scorso 22novembre e dedicata a presentare i lavori, ormaipraticamente conclusi, che hanno interessato il tettodella Chiesa di San Michele.

C’erano proprio tutti i protagonisti di questointervento: il progettista e direttore dei lavori (Arch.Benzonelli), l’impresa appaltatrice (ImpresaCapoligure, rappresentata dal geom. Nesci), ed iprincipali finanziatori (la Fondazione San Paolo,rappresentata dalla dott.sa Rosaria Cigliano; laCuria Diocesana, rappresentata da don LuigiCervellin, l’amministrazione comunale, rappresen-tata dal Sindaco Vietti).

I vari protagonisti si sono alternati sul palco(anzi, sul leggio visto che l’incontro si è svolto pro-prio all’interno della chiesa di San Michele) sottoli-neando la bellezza del risultato raggiunto, sia in ter-mini architettonici, sia in termini di efficienza (ilavori sono durati meno di 5 mesi) sia, soprattutto,per la coralità degli sforzi e la capacità di coagula-re intorno a questo progetto tante energie. Moltiinfatti hanno evidenziato come le singole risorsefossero di per se insufficienti ma che, essendo statemesse in rete, sono risultate adeguate a raggiungereun risultato che sembrava impossibile all’inizio. Laparte più impegnativa è toccata ovviamente al diret-tore dei lavori, l’architetto Benzonelli, che ha riper-corso l’opera dal suo concepimento, quando condon Giorgio si è cercato di capire come affrontare iproblemi che si stavano palesando, fino al compi-mento di oggi sotto la regia di don Dante. Il tutto èstato presentato con l’ausilio di molte foto e disegniper cui è stato possibile anche ai profani compren-dere la complessità dell’opera ed apprezzare i risul-tati raggiunti.

Al termine della serata il consigliere nazionaledei sommelier Mauro Carosso ha presentato unasimpatica iniziativa volta da un lato a festeggiare ilcompletamento dell’opera ma dall’altro, soprattut-to, a cercare di completare il reperimento dei fondiper pagare l’opera stessa.

E sì perché, se il tetto è ormai finito, non altret-tanto si può dire della copertura finanziaria dell’o-pera (vedi anche il prospetto a lato). Il ConsiglioParrocchiale degli Affari Economici ha invitato tuttii druentini a dare il proprio contributo, a partire daimprese e professionisti della zona che, se lo desi-derano, potranno dedurre dalle tasse quanto offerto.L’auspicio è che tutti capiscano quanto sia impor-

A SPASSO SUL TETTOtante partecipare a questo progetto e per sottoli-nearlo si è deciso di offrire a ciascun benefattoreuna bottiglia di un vino speciale: il “Barolo deltetto”. Si tratta di un vino Barolo eccellente, sele-zionato proprio dal segretario nazionale dei som-melier Mauro Carosso, che è stato imbottigliato daun noto produttore per la parrocchia di Druento percelebrare questo importante evento. Si tratta di unaproduzione limitata: 309 bottiglie (una per ognianno di vita della Chiesa di San Michele che è statafondata nel 1703) che verranno offerte come ricor-do ai primi sottoscrittori di un contributo a favore diquest’opera. È stato sottolineato fin da subito che sitratta di un ricordo e che il vino non è in vendita;esso sarà offerto indipendentemente dal valore del-l’offerta (purché non inferiore a 50 euro) fino adesaurimento delle bottiglie.

Si spera che siano in tanti a dare il loro contri-buto e che si possa così idealmente brindare insie-me al Conte Provana di Barolo, promotore dellacostruzione della chiesa di San Michele, per labuona riuscita di questo intervento. In alto i calici!ogni costruzione, se è guidata dal Signore, cresceben ordinata ed è bello potervi prendere parte.

Fabrizio B. per il CPAE

Continua la SOTTOSCRIZIONE per pagare le spese dei lavori

(… mancano € 36.000)Per ogni offerta e donazione si può far riferi-

mento al parroco in ufficio parrocchiale, o tramiteBonifico Bancario intestato a:

Parrocchia S.Maria della Stella,”Conto tetto san Michele”

Banca Prossima iban:IT68A033 5901 6001 000000 68588

N.B.: Le imprese o i possessori di partita iva pos-sono dedurre l’offerta fatta alla parrocchia ritirandoil modulo compilato che rilascia il parroco

Verrà donata ai benefattori in ricordo, a ricono-scenza dell’offerta significativa elargita per i lavori,una bottiglia di VINo BARoLo (della CantinaPaolo Scavino) in numero limitato con etichetta pro-pria dell’evento (309 bottiglie disponibili, una perogni anno della chiesa), da ritirare dal parroco inufficio parrocchiale. GRAZIE!

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«Signore, hai posto su di me la tua mano. Mihai toccato col tuo fuoco, e vivo in una fre-schezza che è ravvivata dall’infrangersi della tualuce. Tutto è in me. Mi hai fatto percorrere uncammino che era te stesso: lo Spirito ne rende inme testimonianza. E il tuo Spirito è statoColomba, Fuoco, Nuvola, Acqua, Vento,Colonna, Fiamma. La tua comunicazione è dive-nuta per me più necessaria che la luce alle tene-bre, e per questa luce che mi trasporta in unapace indefinibile e in una semplicità così riccache più nulla mi manca, accolgo la tua volontàdivenuta per me amore: entro nelle tenebre pertuo compiacimento. Con la tua sola grazia. Tichiedo soltanto in dono di riposare così, comein me, in tutte le creature, e di dilatarti eterna-mente in esse».

Il posto dei cattolici in politicaPrima di tutto la coerenza

Si fa un gran parlare - da sempre, per la verità -del ruolo dei cattolici in politica. oggi la domandaè: dove devono stare, a destra o a sinistra? Risposta:dove vogliono, purché dalla parte dei dieci coman-damenti e, più in generale, del Vangelo. Sennò checattolici sono? Già, proprio questo è il punto. Laqualità dei cattolici in politica. Non basta fare ipaladini della famiglia, bisogna cominciar dallapropria, avendone intanto solo una. Prima di tutto,insomma, c’è la coerenza personale. Non rubare,dice un comandamento. Non dire falsa testimo-nianza, un altro. Non commettere atti impuri, unaltro ancora. E poi non desiderare la donna e laroba d’altri, gli ultimi due. Ecco, i politici cattolicidovrebbero innanzitutto sempre confrontarsi conquelle dieci regolette. Lo facciano da destra o dasinistra ha poca importanza. Invece pare proprioche la fede sia solo una bandiera da sventolarequando serve, magari in campagna elettorale, percarpire la fiducia e il voto dei credenti. oppure intivù, in infiniti, surreali e inutili (e dannosi) dibattitinotturni. Quanta falsità e quanta ipocrisia in certedifese d’ufficio del Papa, della Chiesa e dei preti.Nessuno chiede ai politici il certificato di battesimo.Ci si aspetta che facciano bene il loro dovere, chesiano onesti e capaci. Ma se uno vuol fare pure ilcattolico, allora i comportamenti debbono essereconseguenti. Sempre. Niente ruberie, niente aman-ti romane, niente intrallazzi ai danni di amici edavversari, niente menzogne quotidiane. Coerenza,Signori: Vangelo e dieci comandamenti, prima ditutto e soprattutto!

Prendete esempio da Rosario Livatino. Non eraun politico, ma un magistrato, giovane e coraggio-so. L’ha ammazzato la mafia in Sicilia. Già, perchél’onestà paga, ma si paga. Diceva Livatino: «Non cisarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili».Proprio così, signori politici cattolici: anche a voisarà fatta la stessa domanda. Attenti alla risposta.

Renzo Agasso

Il simbolo della fede: Il Credo

Una profonda riflessione dalle “Catechesi”di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo

Nell’apprendere e professare la fede, abbraccia eritieni soltanto quella che ora ti viene proposta dallaChiesa ed è garantita da tutte le Scritture. Ma nontutti sono in grado di leggere le Scritture. Alcuni nesono impediti da incapacità, altri da occupazionivarie. Ecco perché, ad impedire che l’anima ricevadanno da questa ignoranza, tutto il dogma dellanostra fede viene sintetizzato in poche frasi. Io ti con-siglio di portare questa fede con te come provvista daviaggio per tutti i giorni di tua vita e non prendernemai altra fuori di essa, anche se noi stessi, cambian-do idea, dovessimo insegnare il contrario di quel cheinsegniamo ora, oppure anche se un angelo delmale, cambiandosi in angelo di luce, tentasse diindurli in errore. Così “se anche noi stessi o un ange-lo dal cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quel-lo che abbiamo predicato, sia anàtema!“ (Gal 1, 8).Cerca di ritenere bene a memoria il simbolo dellafede. Esso non è stato fatto secondo capricci umani,ma è il risultato di una scelta dei punti più importan-ti di tutta la Scrittura. Essi compongono e formanol’unica dottrina della fede. E come un granellino disenapa, pur nella sua piccolezza, contiene in germetutti i ramoscelli, così il simbolo della fede contiene,nelle sue brevi formule, tutta la somma di dottrinache si trova tanto nell’Antico quanto nel Nuovotestamento. Perciò, fratelli, conservate con ogniimpegno la tradizione che vi viene trasmessa e scri-vetene gli insegnamenti nel più profondo del cuore.Vigilate attentamente perché il nemico non vi troviindolenti e pigri e così vi derubi di questo tesoro.State in guardia perché nessun eretico stravolga leverità che vi sono state insegnate. Ricordate che averfede significa far fruttare la moneta che è stata postanelle vostre mani. E non dimenticate che Dio vi chie-derà conto di ciò che vi è stato donato. «Vi scongiu-ro», come dice l’Apostolo, «al cospetto di Dio che davita a tutte le cose, e di Cristo Gesù, che ha dato lasua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato» (1tim 6,13), conservate intatta fino al ritorno delSignore nostro Gesù Cristo questa fede che vi è statainsegnata. ti è stato affidato il tesoro della vita, e ilSignore ti richiederà questo deposito nel giorno dellasua venuta «che al tempo stabilito sarà a noi rivelatadal beato e unico sovrano, il re dei regnanti e Signoredei signori; il solo che possiede l’immortalità, cheabita una luce inaccessibile, che nessuno fra gli uomi-ni ha mai visto né può vedere» (1 tim 6,15-16). Alquale sia gloria, onore ed impero per i secoli eterni.Amen.

Le coppie che hanno finito gli incontri di prepara-zione al matrimonio cristiano nel mese di novem-bre e nei prossimi mesi celebreranno le nozze…auguri vivissimi.

S. Messa di apertura dell’anno catechistico all’Isola

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Dal 1 settembre al 30 ottobre 2012

Con il Battesimo sono entrati nella nostracomunità:41 De Lucia Lorenzo – 42 Bergonzi Giorgio –43 Fabrizi Gabriele – 44 Paganelli Clarissa – 45Sacco Matteo – 46 tessiore Cecilia – 47Gallocchio Lorenzo – 48 Bartone Francesca –49 tachis Riccardo Pio – 50 Picheca Stefano –51 Ranauro Rita – 52 Sandri Alice – 53todarello Gaia

Con il Sacramento del matrimonio hannoformato una comunità:12 triolo Antonio e De Cesare Daniela

Riposano nella pace del Signore:51 Chialando Livio (66) – 52 SferlazzoGaetano(102) – 53 Solero Sergio (62) – 54Chabert Ines Ferdinanda ved. Goitre (82) – 55Frascarolo Pietro (75) – 56 Puttomatti Valentinain Lietta (59) – 57 Cerruti Adriano (67) – 58terranova Giuseppe (84) – 59 BenedettoCatterina Paola ved. Da Vià (91) – 60 PasseriniMaria ved. Cevenini (105) – 61 Poggio Fulviaved. Bulatich (78) – 62 Ivani Maria teresa inFoti (65) – 63 Perrachon Pierina ved. Merlin(85) – 64 Bonetto Lucia in Solero (85) – 65Ferrieri Luca (30)

Redazione: Chiara Cozzolongo, Lorena Donadonibus, Bianca Fucci, don Dante Ginestrone, Paola Farina, Antonio Petrucci, Rosario Sardisco, Carlo Solej, Bruno Spampinato, Silvia Varetto, Monica Vietti –Progetto grafico e impaginazione: Daniela Alberti – Stampa: tipografia commerciale s.r.l. – Venaria Reale – tel. 011 455 38 888

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TELLINO. GIUSEPPE CHIA

Sei arrivato all’ultima mia pagina: forse ti ho permesso, guardando qualche foto o leggendo alcune mie righe, di rivivere momentibelli o ricordare persone care che hanno segnatolavita tua e di questa nostra Comunità. Mi hai trovato nella buca delle lettere o mi hai ricevutoattraverso un amico; spero comunque che ti abbiafatto piacere sfogliarmi. Grazie della tua attenzione: se invece ti ho disturbato non mi offenderai se mi restituirai a chi mi ha pensato, econ anche un po’ di fatica realizzato.

Per vivere il Natale cristiano

CelebrazioniNOVENA di NATALEDa lunedì 17 a venerdì 21 dicembre:ore 16.45: Celebrazione per i ragazzi del cate-

chismo alla Ss. trinitàore 18.00: nella S. Messa a Ss. trinità, con il

Canto delle Profezie, per giovani eadulti

Domenica 16 dicembreRitiro parrocchiale per tutta la comunitàore 11.15 S. Messa animata dai bambini dellaScuola dell’Infanzia “Elisa Villa”

Domenica 23 dicembreore 11.15 Benedizione delle statuine di GesùBambino da riporre nei presepi di casa. I ragaz-zi sono invitati a portarle a Messa.

CONFESSIONIMercoledì 19 dicembre ore 20.45 a Ss. trinità:Celebrazione Penitenziale e ConfessioniSabato 22 dicembre ore 9.30 – 12 e 15 – 18 aSs. trinità. Lunedi 24 dicembre a S.Domenico

NOTTE di NATALELa S. Messa è celebrata alle ore 24,00 a S.Michele. Al termine vin brulé e cioccolata caldaofferta dagli Alpini.

GIORNO di NATALEMartedì 25 dicembre.L’orario delle Ss. Messe è quello festivo.Mercoledì 26 dicembre, Santo Stefano.S. Messa ore 9,00 alla Ss. trinità.Lunedì 31 dicembreore 17.00: Adorazione e “Te Deum” in ringra-

ziamento a Dio per i benefici che ciha concesso nel 2012. Segue la S.Messa alle ore 18,00 a Ss. trinità

Martedì 1°gennaio 2013Festa di Maria, Madre di Dio

e 46^ Giornata Mondiale della Pace: “Beati gli operatori di pace”

Ss. Messe con orario festivo.ore 17.15 Ss.trinità, preghiera del S. Rosario

per la Pace nel mondo

Domenica 6 gennaioEpifania del Signore. orario delle Ss. Messefestivo ore 17.00 Ss.trinità, Adorazione Eucaristica,Vespri solenni e bacio a Gesù Bambino.

Domenica 13 gennaioBattesimo del Signore - Festa dei battezzati conbenedizione dei bambiniNella S. Messa delle ore 11.15 sono invitati tuttii bambini battezzati nel 2012.

Il Parroco è disponibile per incontrare, portare la Comunione Eucaristica e

Confessione per Natale agli anziani e agliammalati che lo desiderano. Avvisareanche per telefono: 011 984 67 20

INFORMAZIONI PASTORALIORARIO Ss. MESSEFerialeSs. Trinità: lunedì e giovedì ore 18,30

martedì, mercoledì e venerdì ore 8,30sabato e vigilie: ore 18,00

FestivoSs. Trinità: ore 8,30 e 18,00

S. Domenico: ore 10,00 S. Michele: ore 11,15

La Ss. Trinità rimane aperta dalle ore 7,45 alle 19,00CONFESSIONIIl parroco si rende disponibile per questo ministero:• tutti i mercoledì: alla Ss. Trinità dalle ore 9,00 alle 10,30• nei giorni festivi durante la Messa quando non celebra• nei giorni feriali su richiesta dopo la Messa • in qualunque momento su richiestaUFFICIO PARROCCHIALEper Ss.Messe, certificati, pratiche, colloqui...

dal lunedì al venerdì: ore 9,15 - 12,00 e ore 15,00 - 17,00

al sabato ore 9,15 - 12,00il Parroco è presente in Ufficio:

mercoledì - giovedì - venerdì ore 19,00 - 19,30sabato ore 11,00 – 12,00 (celebrazioni permettendo)

Per Battesimi, Matrimoni, Sacramenti, nulla osta… con-tattare o presentarsi dal Parroco in questi giorni e orari.

Nei giorni festivi e altri orari l’Ufficio è CHIUSO. Siprega di rispettare l’orario!N.B. Chi desidera avere un colloquio con il parroco può farlosempre, previo appuntamento, sapendo di fare cosa gradita.LA NOSTRA PARROCCHIA CELEBRA IL SACRAMENTO del BATTESIMO:- la seconda domenica di ogni mese, secondo il calendario

prefissato, alle ore 10,30 alla Ss. trinità.- l’ultima domenica del mese, un battesimo durante la Messa

delle ore 10,00 (Filatoio) - 11,15 (S. Michele) - 18,00 (Ss. trinità)I genitori che desiderano far battezzare il figlio o la

figlia si presentino in Ufficio Parrocchiale alla sera dal par-roco: mercoledì, giovedì, venerdì ore 19,00 - 19,30 o saba-to ore 11,00 – 12,00 e nel primo incontro-colloquio con ilParroco scelgono la data della Celebrazione e il cammino dipreparazione con la partecipazione alle due sere del corso.MATRIMONI

I fidanzati che intendono sposarsi in chiesa, sono invita-ti a presentarsi in Ufficio Parrocchiale almeno sei mesi primaper un colloquio con il parroco, concordare la data, gliincontri di preparazione e preparare i documenti necessari. Siricorda che i Matrimoni si celebrano a San Michele solo:sabato mattino ore 11,00 o pomeriggio ore 16,00. In alcunedomeniche alle ore 12,30 (con il Diacono). Ci si può sposa-re nella parrocchia dello sposo, della sposa o dove si va adabitare. Seguendo le norme diocesane e dell’Unità Pastoralenon si accolgono sposi che non rientrino in una di queste treopzioni. Non vengono celebrati in Quaresima e per sposarsiin chiesa, oltre al corso per fidanzati è necessario aver rice-vuto il Sacramento della Cresima.INCONTRI DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO

Il prossimo e ultimo corso parrocchiale di preparazioneal matrimonio cristiano si svolgerà nel mese di febbraio: mer-coledì 27 febbraio ore 20,45 - 22,45 - domenica 3 marzo ore10 - 12,15 - mercoledì 6 marzo ore 20,45 - 22,45 - domeni-ca 10 marzo ore 10 - 12,15 - mercoledì 13 marzo ore 20,45- 22,45 - domenica 17 marzo ore 11,15 con la S. Messa a SanMichele di presentazione dei fidanzati alla comunità.

Gli Incontri si svolgono nella Sala dell’oratorio “L’Isolache c’è”, via Donizetti, 12. L’equipe che segue la preparazio-ne dei fidanzati al Matrimonio e formata dal parroco e dacoppie di sposi, i quali si alternano nel guidare gli incontri. Sirichiede la partecipazione della coppia, la fedeltà agli incon-tri e la puntualità.

“ARCoBALENo”: trova dieci minuti per leg-gere questo giornalino della tua parrocchia.

Forse hai tante domande che attendono unarisposta, tanti dubbi da chiarire. Dio si servedelle piccole cose, come questo giornalino, perpoterti parlare, per aiutarti, per dare significatoalla tua vita e sentirti parte di una famiglia piùgrande: la Parrocchia. Il giornalino ha un costo,ma non ha un prezzo. ogni contributo dato peresso verrà usato per sostenere le spese di stampa.GRAZIE. Un GRAZIE sincero a chi, con pazien-za e cura, provvede alla distribuzione delGiornalino.

Festa patronale 2012: benedizione delle campane