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Il Quotidiano della Basilicata La Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155 Il decreto legislativo del 6 settembre 2011, nr. 149 costituisce l’ultima delle otto tessere che costitu- iscono il non facile “puz- zle” di attuazione della legge delega sul federa- lismo fiscale. La dottrina costituisce “per i suoi contenuti specifici, anche una importante funzione marketing, sotto il profilo politico, gratificante per la moltitudine degli ita- liani, dal momento che sancisce significative san- zioni politiche, nei con- fronti dei rappresentanti istituzionali (governatori, presidenti delle province, sindaci, manager delle aziende della salute, com- ponenti dei collegi sin- dacali) che si renderanno responsabili di gravi ina- dempienze nella gestione della spesa di loro stretta competenza. Sostan- zialmente, il più recente “provvedimento” si pro- pone di attuare gli irrinun- ciabili criteri di responsa- bilizzazione e trasparenza pretesi dal legislatore di delegazione in rapporto al governo della spesa esercitato, direttamente e indirettamente, dagli enti territoriali, garanti della corretta applicazione del novellato dettato costi- tuzionale (art. 119). Quel precetto che sancisce, tra l’altro, l’autonomia fi- nanziaria di entrata e di spesa delle regioni, delle città metropolitane, delle province e dei comuni e, quindi, l’obbligo dei me- desimi di assicurare uni- formemente ai cittadini i livelli essenziali delle pre- stazioni, afferenti i diritti civili e sociali, nonché le funzioni fondamentali attribuite agli enti loca- li. Per conseguire un tale fine, l’ipotesi governativa introduce un rigido si- stema sanzionatorio nei confronti degli enti e dei loro rappresentanti istitu- zionali, allorquando i me- desimi dovessero risultare inadempienti in tema di “buona amministrazione”, così come prevede, di con- tro, occasioni di premialità in favore di quelli, invece, che dovessero mantenere comportamenti cosiddet- ti virtuosi”. Il decreto nella sua versione finale si com- pone di sedici articoli ed è suddiviso in quattro parti (Capi): “Meccanismi san- zionatori” (artt. 1-7); “Mec- canismi premiali” (artt. 8-12); Disposizioni finali, inerenti i fabbisogni stan- dard la trasmissione dei dati da parte dei comuni delle province e delle am- ministrazioni statali, oltre che di una disposizione finalizzata a limitare gli effetti dei ritardati paga- menti da parte delle P.A. nei confronti delle impre- se creditrici. Articoli alle pagine 4 e 5 Speranze per i bambini autistici. Scoprire la ma- lattia in una fase precoce e intervenire con cure ap- propriate. E’ la missione di “Prima Pietra”, progetto nato a Messina ed espor- tato in Basilicata dalla Fondazione Stella Maris Mediterraneo. Il centro clinico pilota avrà la sede nell’Asm e sarà affidata al dottor Carlo Calzone. In cura dieci bimbi dai di- ciotto ai trenta mesi. Sod- disfatti il governatore Vito De Filippo e l’assessore alla Salute, Attilio Marto- rano: “Un nuovo passso in avanti per i centri di eccellenza. Cresce l’offerta sanitaria. L’iniziativa costi- tuirà una risposta efficace soprattutto per le famiglie lucane coinvolte”. L’Asp vicina alle donne Illustrati i risultati delle adesioni alle campagne di vaccinazione e di scree- ning. Richiesto un registro dei tumori Autismo, per le cure posta la “Prima Pietra” De Filippo e Martorano: nuovo centro di eccellenza. Sanità competitiva Sant’Arcangelo, corso di aggiornamento professionale sulla salute di mamma e bambino Il progetto presentato a Potenza. Terapie per dieci bambini L’iniziativa è nata aMessina. Si applica il cosiddetto modello Denver Un momento del convegno A PAGINA 2 A PAGINA 3 Occhi puntati su via del Gallitello. Con il torrente che ogni anno si gonfia. A marzo la messa in sicurez- za. Fu allargata la sezione dell’alveo. Rinforzato an- che l’argine sotto la strada franata in via del Semina- rio Maggiore. Un auto con cinque perso- ne a bordo è rimasta bloc- cata alla porte di Matera a causa dell’esondazione di un canale di bonifica che si trova a sette chilometri dal capoluogo. Dispersi due degli occupanti della vettura. Salvi glialtri tre. Si riunisce nel pomeriggio la direzione regionale del Partito democratico. Atte- sa per la relazione del se- gretario lucano, Roberto Speranza, che parlerà del- la situazione in Basilicata, ma anche di ciò che suc- cede a livello nazionale ESTRATTO DA PAGINA III ESTRATTO DA PAGINA 5 ESTRATTO DA PAGINA 4 Nubifragio a Potenza Incubo pioggia Il mondo della politica Allargato l’alveo e rinforzata la strada Travolti dall’esonda- zione di un canale Riunione della direzione regionale Gallitello, anche il torrente fa paura Matera, dispersi padre e figlia Il Pd lucano pensa al rilancio Anno 0 Numero 25 del 07/11/2011 Federalismo tra fallimento e premi In arrivo sanzioni anche per i rappresentanti politici Le novità introdotte dal dlgs 149/2011 PASQUALE MONEA

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Il Quotidiano della BasilicataLa Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud

Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155

Il decreto legislativo del 6 settembre 2011, nr. 149 costituisce l’ultima delle otto tessere che costitu-iscono il non facile “puz-zle” di attuazione della legge delega sul federa-lismo fiscale. La dottrina costituisce “per i suoi contenuti specifici, anche una importante funzione marketing, sotto il profilo politico, gratificante per la moltitudine degli ita-liani, dal momento che sancisce significative san-zioni politiche, nei con-fronti dei rappresentanti istituzionali (governatori, presidenti delle province, sindaci, manager delle aziende della salute, com-ponenti dei collegi sin-dacali) che si renderanno responsabili di gravi ina-dempienze nella gestione della spesa di loro stretta competenza. Sostan-zialmente, il più recente “provvedimento” si pro-pone di attuare gli irrinun-ciabili criteri di responsa-bilizzazione e trasparenza pretesi dal legislatore di delegazione in rapporto al governo della spesa esercitato, direttamente e indirettamente, dagli enti territoriali, garanti della corretta applicazione del novellato dettato costi-tuzionale (art. 119). Quel precetto che sancisce, tra l’altro, l’autonomia fi-nanziaria di entrata e di spesa delle regioni, delle

città metropolitane, delle province e dei comuni e, quindi, l’obbligo dei me-desimi di assicurare uni-formemente ai cittadini i livelli essenziali delle pre-stazioni, afferenti i diritti civili e sociali, nonché le funzioni fondamentali attribuite agli enti loca-li. Per conseguire un tale fine, l’ipotesi governativa introduce un rigido si-stema sanzionatorio nei confronti degli enti e dei loro rappresentanti istitu-zionali, allorquando i me-desimi dovessero risultare inadempienti in tema di “buona amministrazione”, così come prevede, di con-tro, occasioni di premialità in favore di quelli, invece, che dovessero mantenere comportamenti cosiddet-ti virtuosi”. Il decreto nella sua versione finale si com-pone di sedici articoli ed è suddiviso in quattro parti (Capi): “Meccanismi san-zionatori” (artt. 1-7); “Mec-canismi premiali” (artt. 8-12); Disposizioni finali, inerenti i fabbisogni stan-dard la trasmissione dei dati da parte dei comuni delle province e delle am-ministrazioni statali, oltre che di una disposizione finalizzata a limitare gli effetti dei ritardati paga-menti da parte delle P.A. nei confronti delle impre-se creditrici.

Articoli alle pagine 4 e 5

Speranze per i bambini autistici. Scoprire la ma-lattia in una fase precoce e intervenire con cure ap-propriate. E’ la missione di “Prima Pietra”, progetto nato a Messina ed espor-tato in Basilicata dalla Fondazione Stella Maris Mediterraneo. Il centro clinico pilota avrà la sede nell’Asm e sarà affidata al dottor Carlo Calzone. In cura dieci bimbi dai di-ciotto ai trenta mesi. Sod-disfatti il governatore Vito De Filippo e l’assessore alla Salute, Attilio Marto-rano: “Un nuovo passso in avanti per i centri di eccellenza. Cresce l’offerta sanitaria. L’iniziativa costi-tuirà una risposta efficace soprattutto per le famiglie lucane coinvolte”.

L’Asp vicina alle donneIllustrati i risultati delle adesioni alle campagne di vaccinazione e di scree-ning. Richiesto un registro dei tumori

Autismo, per le cureposta la “Prima Pietra”

De Filippo e Martorano: nuovo centro di eccellenza. Sanità competitiva

Sant’Arcangelo, corso di aggiornamento professionale sulla salute di mamma e bambino

Il progetto presentato a Potenza. Terapie per dieci bambini

L’iniziativa è nata aMessina. Si applica il cosiddetto modello Denver

Un momento del convegno

A PAGINA 2

A PAGINA 3

Occhi puntati su via del Gallitello. Con il torrente che ogni anno si gonfia. A marzo la messa in sicurez-za. Fu allargata la sezione dell’alveo. Rinforzato an-che l’argine sotto la strada franata in via del Semina-rio Maggiore.

Un auto con cinque perso-ne a bordo è rimasta bloc-cata alla porte di Matera a causa dell’esondazione di un canale di bonifica che si trova a sette chilometri dal capoluogo. Dispersi due degli occupanti della vettura. Salvi glialtri tre.

Si riunisce nel pomeriggio la direzione regionale del Partito democratico. Atte-sa per la relazione del se-gretario lucano, Roberto Speranza, che parlerà del-la situazione in Basilicata, ma anche di ciò che suc-cede a livello nazionaleESTRATTO DA PAGINA III ESTRATTO DA PAGINA 5 ESTRATTO DA PAGINA 4

Nubifragio a Potenza Incubo pioggia Il mondo della politica

Allargato l’alveoe rinforzata la strada

Travolti dall’esonda-zione di un canale

Riunione della direzione regionale

Gallitello, ancheil torrente fa paura

Matera, dispersi padre e figlia

Il Pd lucanopensa al rilancio

Anno 0 Numero 25 del 07/11/2011

Federalismotra fallimentoe premi In arrivo sanzioni ancheper i rappresentanti politici

Le novità introdotte dal dlgs 149/2011

PASQUALE MONEA

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Basilicata MezzogiornoPAG.2Data 07/11/2011 N. 25

L’incanto dell’AppenninoIl Parco lucano apprezzato al salone svizzero del turismo

Una “Prima Pietra”per curare l’autismoIl progetto, nato a Messina, presto operativo in BasilicataNel futuro centro clinico pilota dieci bambini in terapiaIntegrazione sociale e capacità di comunicare da parte dei bambini. Scoprire l’autismo in una fase precocissima e poi intervenire con cure ap-propriate.E’ la mission di “Prima Pi-etra”, un progetto nato a Messina e che presto, e per conto della Fondazi-one Stella Maris Mediter-raneo, sarà operativo in Basilicata.“Prima Pietra” è l’acronimo di “Programma di ri-cerca, Integrazione, Mi-glioramento, Assisten-za e formazione Per l’Innovazione dei servizi E delle Tecnologie di Riabili-tazione dell’Autismo”.Il progetto, presentato nei giorni scorsi all’Auditorium dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, ha visto la partecipazione, tra gli altri, al tavolo dei rela-tori, del presidente della Regione Vito De Filippo e dell’assessore alla Salute, Attilio Martorano. Punto di riferimento in Basilicata sarà l’Unità operativa di “Neuropsichiatria infan-tile” dell’Asm, diretta dal dottor Carlo Calzone, che si occuperà della costituz-ione di un Centro clinico pilota, dove saranno presi in carico dieci bambini dai diciotto ai trenta mesi, affetti dal disordine dello spettro autistico, e della formazione del personale e dei pediatri coinvolti nel progetto.“Prima Pietra”, progetto unico nel suo genere, ap-

“L’offerta sanitarialucana è semprepiù competitiva “

“Un altro passo avanti è stato fatto per portare strutture di eccellenza in Basilicata. Prima Pietra è un’iniziativa unica nel suo genere, che unisce modelli terapeutici alla tecnologia e che non mancherà di qualificare ulterior-mente la sanità lucana”.Così il presidente della Regione, Vito De Filippo, nell’Auditorium dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo nel suo intervento ai lavori del convegno “Diagno-si precoce, ricerca clinica e teleriabilitazione nei disturbi dello spettro autistico”, in cui è stato, appunto, illustrato il progetto.“Il progetto - ha continuato De Filippo - chiama in campo centri di ricerca e di eccellenza quali il Cnr e la Fondazione Stella Maris, a cui si aggiunge la Fondazi-one Stella Maris Mediterraneo, che si è voluta costitu-ire con lo scopo di porre in essere una sperimentazi-one gestionale della rete di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza in Basilicata. Siamo una regione dai piccoli numeri, ma dobbiamo cercare di trasformare uno svantaggio in una condizione positiva. Nella sanità questo significa immettere le nostre strutture in un cir-cuito più ampio e altamente qualificato, ricercando sin-ergie, intese e collaborazioni”.“Il Progetto risponde, in primo luogo, al bisogno delle famiglie di poter contare su una scelta terapeutica ef-ficace, già ai primi sintomi del disturbo dello spettro autistico manifestata dal bambino. Gli studi clinici ci di-cono che l’intervento precoce migliora i risultati. Perciò la Regione non può che sostenere il progetto, che ha il pregio di seguire, fin dalla diagnosi e passo dopo passo, al proprio domicilio le famiglie e i bambini nel percorso riabilitativo”, con strumenti tecnologicamente avanzati.Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Basilica Attilio Martorano intervenendo alla presentazione del progetto. “L’iniziativa - ha concluso - si inserisce nei pro-grammi che la Regione sta predisponendo per garan-tire il massimo benessere del bambino e potrà attestarsi come ulteriore momento di qualificazione della sanità lucana”. (bm4)

Alla presentazione De Filippoe Martorano: centro di eccellenza

Il progetto gi-unge in regione per conto della

Fondazione Stella Maris

Mediterra-neo. Presente

all’incontro De Filippo e Mar-

torano

plica il modello Denver per l’intervento terapeu-tico precoce dei disturbi dello spettro autistico, in-serito, però, in un ambien-te tecnologico interattivo e tele-riabilitativo.Il modello Denver classico prende in considerazione tutte le abilità evolutive della prima infanzia: lin-guaggio, gioco, intera-zione sociale e attenzione condivisa, come anche l’imitazione, le abilità motorie, l’autonomia e il comportamento.La particolarità del Model-lo, spesso assente in altri, è quella di porre l’accento anche sulla qualità della

relazione, delle emozioni e della responsività e sen-sibilità dell’adulto.Fulcro del progetto è una piattaforma interattiva e teleriabilitativa, predis-posta dal Cnr che con-sente ai genitori di essere sempre assistiti al proprio domicilio in modalità mul-timediale da un’equipe di medici e psicologi, in modo da monitorare la risposta del bambino e modulare gli interventi durante il percorso tera-peutico.“Prima Pietra” è frutto del lavoro sinergico di clinici, ricercatori, psicologi e op-eratori della riabilitazione

dell’Istituto di Fisiologia Clinica (Ifc) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), dell’Irccs Fondazi-one “Stella Maris”, della Fondazione “Stella Maris Mediterraneo” attraverso le Aziende sanitarie di Po-tenza e Matera quali soci fondatori, dell’Università di Pisa, dell’Azienda sani-taria provinciale di Mes-sina e del Policlinico di Messina.E così, dopo la conven-zione con il Bambin Gesù, anche nel caso dell’autismo per le fami-glie la possibilità di trova-re risposte adeguate e di alto profilo medico. (bm2)

Sullo sfondo alcune cime del Parco nazionale dell’Appennino lucano

Stupisce i visitatori la bellezza del Parco nazio-nale dell’Appennino Lu-cano a Lugano per la nona edizione del Salone Inter-nazionale delle Vacanze iViaggiatori.Tra le calette più nascoste della Sardegna, i profumi inebrianti del Salento, le località di mare più es-clusive della Liguria e i casolari più sperduti ed affascinanti della Toscana, lo stand del parco nazio-nale più giovane d’Italia ha portato la sua proposta di itinerari di pacchetti turistici legati alle strade

spirituali, culturali, storici e ovviamente naturalistici.Tra gli stand della Toscana “Riva degli Etruschi”, del comune di Melito Porto Salvo “Area Grecanica-Calabria”, dell’Isola d’Elba e del comune campano di Baselice, si sono avvicen-dati semplici visitatori e addetti ai lavori. In tutti le proposte del parco hanno suscitato apprezzamento e curiosità, come dimostra il successo riscontrato dal materiale divulgativo presentato nello stand, in particolare le cartine sul Patrimonio Archeologico

e la rivista Trekking “Ap-pennino Lucano: I mille sapori del Verde”. Molti operatori turistici si sono detti interessati alla real-izzazione di documentari turistici aventi ad oggetto il parco, e alla predispo-sizione di pacchetti tur-istici relativi a “I Luoghi del Medioevo”, in perfetta linea con gli Itinerari Fed-ericiani su cui il Parco, in collaborazione con la Re-gione, sta già lavorando.La presenza del Parco Ap-pennino Lucano al Salone Svizzero del Turismo è stata valorizzata anche

da uno dei più importanti partner della kermesse.La prestigiosa agenzia Vis-it Italy, specializzata nella promozione del turismo italiano sul mercato glo-bale attraverso soluzioni di marketing e comunica-zione integrata che spa-ziano dal web al settore fieristico, che ha coordi-nato la presenza degli es-positori italiani all’interno del Salone, ha dedicato una speciale presentazi-one del Parco nella Guida di Autunno 2011. In attesa di una visita non solo vr-tuale. (bm2)

Applicato ilmodello DenverSi lavora con lateleriabilitazioneGenitori sempre assistitianche in casa

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Basilicata MezzogiornoPAG.3Data 07/11/2011 N.25

De Filippo al corso dell’azienda sanitaria del potentino: “Vantiamo una grande attività”

Amorosi: ”Importante una buona campa-gna pubblicitaria e d’informazione”

Un sistema di prevenzione soddisfacente, sia esso riferito alle vaccinazioni o agli screening tumorali, non può fare a meno di una campagna informativa adeguata e in costante rinnovamento. Nel territorio dell’Unione Europea si stima che annualmente si ve-rifichino 34mila nuovi casi di tumore alla cervice ute-rina e oltre 16mila decessi; di solito si tratta di donne che non superano i 50 anni. In Italia recenti stime indicano che ogni anno i casi diagnosticati sono tremila e cinquecento e mille e 100 sono i decessi (Bollettino Epidemiologico nazionale). Dal 1999 in Basilicata è attivo il progetto per la prevenzione dei tumori al seno e all’utero, promosso dall’assessorato regionale alla Salute. Nel 2006 l’adesione complessi-va in Basilicata alla campagna di screening citologico è stata del 40,5 per cento. “In riferimento al Pap-Test in Basilicata- spiega il dottor Antonio Salvatore Amo-rosi, presidente del corso di aggiornamento promos-so dall’Asp, che si è tenuto a Sant’Arcangelo- riscon-triamo una buona adesione, ma dobbiamo fare un controllo di qualità per poter vedere, a distanza di dieci anni, quanti tumori abbiamo evitato grazie alla prevenzione. L’impressione -ha continuato- è che con questo tipo di screening le lesioni invasive siano diminuite, ma non esiste un registro in grado di ap-purarlo. Per il sistema vaccinale, invece, abbiamo ri-scontrato un’adesione altissima tra le undicenni, ma nelle venticinquenni l’adesione arriva all’8 o al massi-mo al 10 per cento. Dobbiamo cercare di recuperare tali adesioni portandole ad un tasso accettabile del 70 o anche 80 per cento”. Come si può raggiungere questo obiettivo? “Attraverso idonee campagne di informazione, in grado di trasmettere alle mamme e a tutti gli utenti che è importantissimo completare la vaccinazione, in quanto è valida solo se eseguita con tutte e tre le dosi, altrimenti è incompleta”. (MPV)

Diminuiti i casi di neoplasie in regione

Donne e tumori, l’Asp punta sulla prevenzioneL’assessore alla Sanità Martorano: “Siamo impegnati in collaborazionidi altissimo livello. Siamo stati tra i primi ad adottare i punti nascita”

I lavori del corso di aggiornamento

di Maria Paola Vergallito

Migliorare la program-mazione sanitaria in rife-rimento al delicato tema della salute della donna e del bambino vuol dire anche agevolare politiche di integrazione tra i pre-sidi sanitari e il territorio. La Regione ha già avvia-to progetti rivolti a que-sto, che è stato uno dei temi affrontati durante il corso di aggiornamento professionale, promos-so dall’Asp e tenutosi a Sant’Arcangelo, rivolto a medici, infermieri, psico-logi, assistenti sociali e pe-diatri. Tematiche diverse ma tutte nell’ottica della prevenzione. “Abbiamo già una gran-de attività alle spalle, svi-luppata negli anni con gli screening alla cervice e alla mammella e con il si-stema vaccinal e- ha detto il presidente, Vito De Filip-po - che sicuramente rap-presenta una storia molto positiva in riferimento alla salute della donna. Inol-tre quest’anno si avviano importanti iniziative che riguardano i bambini, con la convenzione che la Regione ha attuato con il Bambin Gesù, l’avvio del-le attività di Stella Maris Mediterranea Onlus, l’au-mento di servizi sociali dedicati proprio ai più

piccoli”. In questa direzione va an-che il corso di formazione “Salute della donna e del bambino”, perchè “prova a costruire reti sempre più solide tra territorio e ospe-dali - continua De Filippo - con una funzione molto importante dei pediatri di libera scelta, dei medici di medicina generale e degli operatori; mi sembra un punto di eccellenti attività di formazione che l’Asp ha voluto mettere in campo”. “Abbiamo prestato mol-ta attenzione ai percorsi assistenziali che riguarda-no la salute della donna

e del bambino - spiega l’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano - e lo stiamo facendo at-traverso una serie di atti di programmazione che vedono il sistema sanita-rio regionale impegnato in collaborazioni di altissi-mo livello. Siamo stati tra le prime regioni ad adot-tare le nuove linee guida sui punti nascita. Vi sono poi numerosi interventi formativi, come quello di Orsoleo, che contribuisco-no al rafforzamento di una maggiore consapevolezza oltre che di una maggiore consistenza professiona-

le che possa consentire alla donna e, quindi, al bambino di affrontare il percorso nascita con la massima serenità. Per fare un esempio, non sempre la prevalenza del parto ce-sareo è solo il risultato di una certa medicina difen-sivisticaà, ma frutto di una non sempre consapevo-lezza da parte della donna sul percorso naturale che porta alla nascita. Questo è un dato che può modi-ficarsi solo attraverso un percorso di formazione come quello svolto presso il Complesso di Santa Ma-ria dell’Orsoleo”.

Dal ConsiglioDIBATTITO IN CONSIGLIO REGIONALERosa (Pdl): “Serve un’alternativa politica”

Critico con il centrosinistra il consigliere del Pdl, Gianni Rosa, sull’ultima seduta del Consiglio. “I cittadini saran-no rimasti esterrefatti- ha evidenziato- quando con gio-chetti di corridoio e assenze programmate i consiglieri del Pd hanno fatto mancare il numero legale per non approvare il bilancio dell’Alsia. Il sottoscritto ed il Pdl hanno votato contro, il Pd era assente per lanciare un messaggio all’ Idv”. Rosa punta il dito contro il Pd “creato per innovare, ringiovanire la politica e dare una nuova morale al sistema”.

QUESTIONI AMBIENTALIFalotico (Plb), Mollica (Mpa) e Navazio (Ial): “La politica riacquisti credibilità”

Intervento congiunto dei consiglieri Roberto Falotico (Plb), Francesco Mollica (Mpa) ed Alfonso Ernesto Na-vazio (Ial) sul dibattito consiliare dedicato all’ambiente. I consiglieri hanno riscontrato: incapacità e ignoranza scientifica. “Occorre - per i tre consiglieri- che la politica si riappropri del proprio ruolo e riacquisti una credibi-lità. Analizzando i problemi e dando soluzioni. Senza omettere nulla”.

AMBIENTEMazzeo (Idv): “Solo dalla verità soluzioni efficaci”

“Dalla buona conservazione del territorio dipende il futuro della Regione. Il ritardo nell’avere i dati epide-miologici, opportunamente rilevati e l’incertezza su al-cune soluzioni, non ci possono vedere tranquilli”. Così il vicepresidente del Consiglio Enrico Mazzeo (Idv) sulle questioni analizzate nell’ultima assemblea. Per Mazzeo la vicenda Arpab non deve essere sottovalutata, perché ha aperto uno squarcio inquietante sulla funzionalità di alcuni strumenti strategici di tutela della salute dei cit-tadini”.

EMERGENZE AMBIENTESantochirico (Pd): “Serve la programmazione”

Ambiente. Durante i lavori del Consiglio, Vincenzo San-tochirico (Pd) ha sottolineato l’esigenza di una rinnova-ta stagione programmatoria. ”Un altro punto della politica che dobbiamo mettere a fuoco è la possibilità di controllare a data certa quali i risultati e gli effetti prodotti”. Solo se si farà questo, per Santochirico, centrosinistra o centrodestra, potranno contribuire a nutrire un dibatti-to più rigoroso.

ASP. “LA SALUTE DELLA DONNA E DEL BAMBINO”Botta (Crpo): “Tematiche molto care alla Commissione”

Plauso della presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Antonietta Botta, sul corso di aggiornamento dell’Asp”Salute della donna e del bam-bino”, che ha preso il via venerdì scorso a Sant’Arcange-lo. “E’ un tema fra i più cari alla Commissione, che inten-de continuare ad impegnarsi con gli operatori e gli enti del settore”.

AGRICOLTURA BIOLOGICAInterrogazione di Singetta (Api)

Conversione all’agricoltura biologica delle coltivazioni e degli allevamenti in Basilicata. Alessandro Singetta (Api) con un’interrogazione al governatore e all’assessore al ramo, chiede lumi su quanto speso con i fondi Ue.

DOMANI SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALEDomani alle 10.30 si rinuirà il Consiglio regionale. In apertura il question time, poi l’attività ispettiva. Previ-sta la designazione di un consigliere di parità effettiva/o supplente. In esame anche il ddl sul rendiconto per l’esercizio finanziario 2010 dell’Alsia e la discussione sul Piano triennale e annuale delle attività culturali. (r.n)

Arumquam, sam voluptia dolut dolorep

Vaccinazioni e screening

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Basilicata Mezzogiorno

(continua dalla prima)I primi tre articoli sono interamente dedicati alle Regioni e costituiscono quella parte della nuova disciplina destinata ad introdurre sanzioni sugli inadempimenti regio-nali, produttivi di gravi danni di indebitamento pubblico e, in quanto tali, disgregativi dell’unità economica della Repub-blica, con un occhio par-ticolarmente attento al “disavanzo sanitario”. E’ previsto il “tendenziale” dei presidenti delle giunte regionali di predisporre la c.d “relazione inventario di fine legislatura (art. 1), en-tro e non oltre il “novante-simo giorno antecedente la data di scadenza della legislatura”. Tendenziale obbligo in quanto la man-cata redazione compor-ta in verità una “blanda” sanzione, costituita dal solo obbligo di motivare sul sito della regionale, in modo evidente (la norma parla di “pagina principa-

le”), le ragioni che hanno impedito la redazione del documento sopra indica-to. Il citato documento che sostanzialmente deve riprendere le “principali attività normative ed am-ministrative” previa certi-ficazione degli Organi di Controllo interno, va tra-smesso al “Tavolo tecnico interistituzionale” da do-versi istituire in seno alla “Conferenza permanente per il coordinamento del-la finanza pubblica” - per-ché venga da parte dello stesso verificata la con-formità di quanto esposto nell’anzidetta relazione inventario con i dati che saranno, comunque, in

PAG.4Data 07/11/2011 N.25

La relazione e il rapporto conlusivo

vanno pubblicati sui siti istituzionali

10 giorni prima delle elezioni

Il Palazzo della Giunta regionale

Enti: un futuro senza erroriPreviste relazioni di fine legislatura, sanzioni e fallimento politico

Premi per i “virtuosi”. Il decreto è suddiviso in quattro parti per complessivi sedici articoli

suo possesso e con quel-li posseduti nella “banca dati” (l. 196/09, art. 13), al fine di trasmettere, entro i sessanta giorni successivi, una apposita relazione di riscontro, indirizzata al go-vernatore medesimo. Una verifica che, nel caso di re-gioni impegnate nei piani di rientro “sanitari”, di cui al comma 180 dell’artico-

lo unico della Finanziaria per il 2005 e successive, sarà effettuata a cura dei Tavoli tecnici ad oggi già competenti a svolgere un siffatto compito. Va detto, infine, che la citata relazio-ne a cura del Governatore Regionale uscente andrà elaborata sulla base di uno schema adottato di

concerto tra i vari Ministe-ri interessati.In ordine ai contenuti dell’anzidetta relazione

è condivisibile l’opinione già espressa da parte di autorevoli commentatori che giudicano i contenu-ti in parte innovativi, per la parte che afferisce la sanità, e - per certi ver-si - confermativi dei già esistenti obblighi posti a carico delle autonomie territoriali tra gli adem-pimenti redazionali della documentazione di ac-compagno ai provvedi-menti di approvazione dei loro bilanci. Riguardo al contenuto nel parti-colare la relazione dovrà riguardare: a) l’instaurato sistema dei controlli in-terni e la loro produttivi-tà, da valutarsi in termini di risultati conseguiti; b) gli eventuali rilievi mossi dalla Magistratura conta-bile, in sede di esercizio di controllo esterno; c) le carenze “riscontrate” nella gestione di tutti gli enti sottoposti al controllo del-la regione, nonché degli enti del corrispondente servizio sanitario nazio-nale, con la precisazione “delle azioni poste in es-sere per porvi rimedio”; d) ogni attività messa in pie-di per contenere la spesa sanitaria e per fornire pro-va dello “stato del percor-so di convergenza ai costi standard”; e) la situazione economico-finanziaria del settore sanitario e la quantificazione certificata dell’entità del relativo in-debitamento regionale; f )

la certificazione del bilan-cio regionale. Le province e i comuni sono tenuti a redigere una relazione di

fine mandato: un gene-ralizzato obbligo di reda-zione della relazione di fine mandato contenente la descrizione dettaglia-ta delle principali attività normative e amministrati-ve svolte durante il corso del mandato. Come già definito da qualche com-

mentatore “si tratta di una sorta di testamento, cer-tificato dai revisori, da la-sciare ai cittadini almeno 20 giorni prima delle ele-zioni”. Esso va trasmesso al Tavolo tecnico interisti-tuzionale istituito presso la Conferenza permanen-

te per il coordinamento della finanza pubblica, il quale verifica la confor-mità con i dati finanziari in proprio possesso per inviare, entro 60 giorni, un rapporto al vertice politico dell’ente locale. La relazione ed il citato rapporto sono pubblicati sul sito istituzionale della provincia o del comune almeno 10 giorni prima delle elezioni. Anche per i

sindaci e presidenti di pro-vincia, quando vengano riconosciuti responsabili nel dissesto del proprio ente, scatterà la sanzione del “fallimento politico” e conseguenti sanzioni: per 10 anni saranno ineleggi-bili alle cariche di sindaco, presidente di provincia,

presidente di giunta re-gionale, consigliere co-munale, provinciale, re-gionale, del Parlamento e del Parlamento europeo essi, inoltre, saranno in-terdetti da qualsiasi carica negli enti e società par-tecipati o vigilati da enti

pubblici. Sempre nei casi di dissesto, anche i revisori dei conti ritenuti respon-sabili, in sede di giudizio della Corte dei Conti, non potranno essere nominati per un periodo fino a 10 anni, che varia in funzio-ne della gravità accertata. Sempre nell’ambito dei meccanismi sanzionatori e di controllo, il legisla-tore nell’ottica della re-sponsabilizzazione degli

amministratori e della funzione di controllo della Corte dei Conti, introduce una novità significativa in tema di dissesto: il po-tere assegnato alla Corte dei Conti di trasmette-re gli atti al prefetto, nei casi in cui dalle pronunce delle sezioni regionali di controllo emergano com-portamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, violazione degli obiettivi della finanza pubblica al-largata e irregolarità con-tabili o squilibri strutturali del bilancio dell’ente in grado di provocarne il dis-sesto, e l’ente non abbia adottato, entro il termine assegnato dalla Corte dei conti, le necessarie misure correttive previste dall’ar-ticolo 1, comma 168, della legge 266/2005. In detta-

glio, ove sia accertata la sussistenza delle condi-zioni di dissesto, il prefet-to assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un ter-mine non superiore a 20 giorni per la deliberazio-ne. Decorso inutilmente il termine, il prefetto no-mina un commissario per l’adozione della dichiara-zione di dissesto e scioglie il consiglio.

I Governatori regionali uscenti dovrannoelaborare una relazione sulla base di uno schema concertato tra i vari Ministeri interessati

La sede della Provincia di Potenza

La Corte dei Conti trasmette gli atti al

Prefetto nei casi di comportamenti

difformi dalla sana gestione

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Basilicata MezzogiornoPAG. 5Data 07/11/2011 N.25

Il decrete legislativo 149/2011 prevede dure sanzioni per i governi locali

Particolari sono le misure per la spesa sanitaria

Giunte: arriva il fallimento con effetti immediatiNelle Regioni con piani di rientro il governatore è anche commissario

Il disavanzo sanitario

è uno dei principali

indicatori della dichiarazione

di dissesto finanziario

L’aula del consiglio regionale. In basso l’esterno del Comune di Maratea

Il fallimento politico dei presidenti delle giunte regionali è l’istituto intro-dotto con l’art. 2. Questo costituisce la vera new entry dell’intero prov-vedimento, anche sotto il profilo strettamente giuridico non solo per gli effetti immediati ma so-prattutto per quelli che si possono riverberare nel tempo. Intanto la norma pone quale condizione per eventuali sanzioni il perfezionarsi di un “grave dissesto finanziario, con

riferimento al disavanzo sanitario” al contestuale e congiunto verificarsi di al-cune specifiche condizio-ni. Ciò, esclusivamente, in quelle regioni assogget-tate a piani di rientro, ove il governatore sia tenuto a svolgere il coevo ruolo is-

tituzionale di commissario ad acta, nominato ai sensi e per gli effetti della Fi-nanziaria per l’anno 2010 (l. 191/09). Le condizioni sono attentamente elen-cate nell’articolo 2 ai punti a,b,c del dlgs 149. Con un evidente “tuziorismo” il legislatore si preoccupa di chiarire, quasi a voler anticipare eventuali ec-cezioni della Corte Costi-tuzionale, che al verificarsi del “grave dissesto finanzi-ario”, riferito al disavanzo sanitario, consegue una “grave violazione di legge” da parte del governatore, tale da imporre al Consi-

glio dei Ministri, a mente dell’art. 126, comma 1, della Costituzione, la pro-posta al Capo dello Stato della sua rimozione “per fallimento nel proprio mandato di amministra-zione dell’ente regione”, cui lo stesso è preposto. La sanzione è costituita dalla “incandidabilità” del pres-idente della giunta regio-nale rimosso dal suo in-carico da qualsiasi carica pubblica locale, regionale, nazionale ed europea per un periodo di dieci anni.

Un’altra interessante no-vità è quella introdotta con il successivo art. 3 che titola “decadenza au-tomatica e interdizione dei funzionari regionali”. Una sanzione, questa, da comminarsi a carico dei direttori generali, ammin-

istrativi e sanitari delle aziende della salute in senso lato, nonché dei di-rigenti generali regionali “dell’assessorato compe-tente” nonché “dei revi-sori dei conti”, nell’ipotesi in cui venga a verificarsi l’anzidetta fattispecie di “grave dissesto finanzi-ario, con riferimento al disavanzo sanitario”, con conseguente interdizione dei medesimi “da qualsiasi carica in enti vigilati o par-tecipati da enti pubblici”, da irrogare a cura del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per le regioni,

con un proprio decreto di-rettamente impugnabile avanti il Giudice Ammin-istrativo competente. Con riferimento a tale fattispe-cie, autorevoli commen-tatori ne hanno criticato il contenuto in quanto “a ben leggere, siffatto ul-timo disciplinato, in per-fetta imitazione, finanche letterale, di quanto già disciplinato nel corpo del-la Finanziaria per il 2010 (legge 191/09, comma 83, lettera a), è da evincere una lettera non pro-

priamente felice, perché poco puntuale nella indi-viduazione dei soggetti presuntivamente respon-sabili del default econom-ico-finanziario del quale viene ritenuto responsa-bile il governatore di rifer-imento”. Risultano poco individuabili i direttori generali, amministrativi e sanitari “dell’assessorato competente”, così come è incomprensibile non ritenere responsabili e, quindi, coinvolti i diversi “dipartimenti” regionali interessati nelle relative responsabilità, a cominci-are da quello competente per il bilancio prima di quello per la tutela della salute. Una disposizione, questa, che tuttavia man-da, incomprensibilmente, esentati dalla sanzione i responsabili delle istituzi-oni ministeriali, coinvolti a pieno titolo nella filiera dei controlli a cominciare dall’Intesa intervenuta il 23 marzo 2005. Una di-menticanza da colmare, attese le responsabilità assunte negli anni dal-le stesse nei confronti dell’indebitamento venu-

tosi a creare in molte re-gioni, sulle quali le mede-sime non hanno bene esercitato il c.d. monitor-aggio periodico dei loro conti. Con questo, non hanno assunto contezza dei deficit via via prodotti dalle regioni, quei risultati negativi emersi solo per autodenuncia, ordinaria-mente trascurati dai pre-posti istituzionali a causa, forse, degli affiancamenti degli advisor, individuati peraltro in assenza di pro-cedure per evidenza pub-blica”.Diverse disposizioni sono infine dettate in tema di Patto di stabilità interno con la precisazione che le disposizioni trovano ap-plicazione rispetto al Pat-to di stabilità relativo agli anni 2010 e seguenti, con una serie di sanzioni per le Regioni, le Province (com-ma 1, lett. a e b dell’art. 7 del dlgs 149/2011) e per gli enti locali, ricordando che l’ultima manovra fi-nanziaria a partire dal 2011 estende ai Comuni al di sopra dei mille abitanti le disposizioni sul Patto di Stabilità: art. 16, comma 31 della legge 148/2011, di conversione del dl. 138/2011. Nel confermare in sostanza tutte le misure

in vigore per gli enti locali, balza immediatamente agli occhi dell’interprete l’obbligo dell’ente di ver-sare al bilancio dello Stato entro 60 giorni dal ter-mine stabilito per l’invio della certificazione rela-tiva ai risultati del Patto di stabilità, l’importo pari alla differenza fra il risul-tato effettivo e l’obiettivo programmatico. In caso di mancato versamento, si

procede, nei 60 giorni suc-cessivi, al recupero delle somme sulle giacenze de-positate nei conti aperti presso la tesoreria statale. Il mancato invio della cer-tificazione relativa ai risul-tati del Patto, determina il blocco di qualsiasi pre-lievo dai conti della tes-oreria statale, fino a che l’adempimento non viene effettuato. La sanzione non si applica nel caso in cui il superamento degli obiettivi del Patto di sta-bilità interno sia determi-nato dalla maggiore spesa

per interventi realizzati con quota di finanziamen-to nazionale correlati ai finanziamenti dell’Unione europea, rispetto alla media della corrispon-dente spesa del triennio precedente. Il sistema premiale, dal 2014, farà perno sul raggiungimento dell’obiettivo da parte del comparto di appartenen-za e agirà a favore degli enti virtuosi attraverso la riduzione dell’obiettivo

del Patto, laddove la vir-tuosità è determinata at-traverso la valutazione della posizione di ciascun comune rispetto a un in-sieme di indicatori eco-nomico-strutturali.La filosofia generale del D.lgs. è quella che vede lo Stato dettare una serie di principi ed obiettivi, alcuni anche di natura or-ganizzativa (si pensi ai vantaggi dall’istituire una centrale degli acquisti unica sul territorio regio-nale), e gli enti locali e le regioni impegnati in

questa grande opera di riforma con l’obiettivo di ottenere maggiori trasfer-imenti o, come più proba-bile, minori tagli.

Pasquale Monea

Dirigente Presidenza Gi-unta Regionale della Basili-cata

Articoli Tratti da Guida e Pratica Amministrativa de “Il Sole 24 Ore”

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 07.11.2011 PAG.6

4 Lunedì 7 novembre 2011 Lunedì 7 novembre 2011 5

Il fango assassinoli travolge in autoPadre e figlia dispersi alle porte di MateraIl marito della donna salva due nipotine

di ANTONELLA CIERVO

Avrebbe dovuto essere una domenicadi festa, fra amici, a pranzo a Matera,in cerca di funghi. Fra cibi tipici ebuona compagnia, la comitiva di Al-tamurani che aveva scelto la città deiSassi per un giorno di ordinaria alle-gria, è piombata invece in un incuboancora senza fine mentre scriviamo.

Intorno alle 18, il gruppo di amiciha compreso che la situazione stavapeggiorando, che la pioggia cadevacon sempre maggior forza, che il ven-to sferzava sempre più violento.

E così la decisionedi ritornare a ca-sa, a 7 chilometri dalla zona in cui nelquale avevano trascorso la giornatacercando funghi. Nonostante lapioggia, la maggior parte dei gitantiè riuscita a superare un terrapienoormai colmo di acqua e fango, nellazona compresa fra lo stabilimento diLady Cucine e la Valdadige (che fugiò devastata dall’alluvione del mar-zo scorso).

L’auto nella quale si trovavano Ro-sa Masiello, di 44 anni, suo marito,due nipotine e il padre della donnaCarlo di 87, invece, è rimasta blocca-ta. Il maritodiRosaha portatosubitoin salvo le due bambine ma non ha fat-to in tempo a rendersi conto che l’on -data di acqua, che arrivava dal canaledi bonifica ormai ingrossato dallapioggia, aveva travolto l’auto in cuisua moglie era rimasta con il padre.Della Golf bianca dell’uomo non sihanno più tracce così come dei due oc-cupanti che risultano dispersi.

Sul luogo si è reca-to il sindaco Salvato-re Adduce che ha se-guito parte delle ope-razioni di ricercasvolte dalle forzedell’ordine che han-no dovuto operarecon illuminazioni difortuna e in condizio-ni difficili a causa delcanale di bonifica in-grossato dalla piog-gia che era cadutonelle ore precedenti.

Quella di ieri, a Ma-tera, era stata una do-menica che, secondol’allerta diramatonelle ore precedenti,avrebbe dovuto regi-strare forti precipita-zioni. Nulla, però, la-sciava prevedere ciòche è accaduto a par-tire dalle 15 quandol’acqua ha comincia-to ad invadere stradedel centro e della pe-riferia. In pochi mi-nuti le immagini diGenova e della Toscana sono tornatein mente a molti materani. L’incubodi quel fango che ha travolto uomini ecose nelle regioni del nord ovest, haterrorizzato gli abitanti della città deiSassi.

I primi segnali sui danni che il mal-tempo avrebbe provocato si erano re-gistrati già alle 14 quando in via Ta-gliamento, nel borgo La Martella, unpalo della luce è caduto su un’autoparcheggiata, rompendo un fanale.Migliaia le telefonate giunte ai Vigilidel fuoco mentre, con il passare delleore la situazione peggiorava pro-gressivamente. L’ipermercato di Ve-nusio, per precauzione alle 19 è statoevacuato e le migliaia di persone chesi trovavano al’interno delle struttu-re commerciali hanno avuto notevoliproblemi per raggiungere la statale99, le cui complanari erano completa-mente allagate.

Allagato anche l’ospedale Madon-

na delle Grazie che, comunque, puòcontare su gruppi elettrogeni e siste-mi in grado di garantire la regolareattività a reparti e sale operatorie. Inpiena attività Vigili del fuoco del co-mando provincia-le di Matera, poli-zia municipale eforze dell’ordinechiamate ad in-tervenire in nu-merosi quartieridella città.

Via Cererie eVia Manzoni sonostate chiuse altraffico perchè al-lagate.

L’area nord del-la città è stata trale più colpite, in particolare nella zo-na tra Serra Rifusa e la zona Paip, nel-la quale si trovano aziende e piccoleindustrie.

Il sindaco Salvatore Adduce, il co-mandante della Polizia MunicipaleFranco Pepe, l’assessore alla Sicurez-za Sergio Cappella e il capo di gabinet-toRoberto Cifarellihanno svoltouna

serie di sopral-luoghi in cittàper valutare gliinterventi dasvolgere.

Alla fine di unagiornata che si ètrasformata intragedia resta,per i familiari del-le due persone di-sperse, la dispe-razione per unatragedia del tuttoinaspettata, av-

venuta in una domenica uguale a tan-te altre ma che nessuno di loro riusci-rà a dimenticare.

[email protected]

| L’ALLERTA |Misure straordinarie per il maltempo

Stazioni Fal aperte alle 4Terre Joniche prontoper l’Alluvione tour

L'ALLERTA meteo che in nelle ultime ore ha riguardatoanche leregioni delSud, ha convinto i verticidelle Ferro-vie appulo lucane ad anticipare l'orario di apertura dellestazioni.

«Per uneccesso di zelo - spiega il presidenteMatteo Co-lamussi - dopo aver ricevuto la comunicazione di allarmeper il peggioramento delle condizioni del tempo, abbiamopreferito anticipare l'accesso deiviaggiatori nellenostrestazioni alle 4 del mattino anziché alle 5.

Restano confermati - precisa Colamussi - gli orari deitreni ma abbiamo pensato chele difficoltà che potrebberoesserci per il maltempoche staper abbattersianche sullaBasilicata, sia importante fare in modo che le nostre strut-ture siano già aperte al pubblico, in una politica di acco-glienzache puntaa renderequanto piùefficienti inostriservizi».

Oggi, intanto, anche gli alluvionati del comitato TerreJoniche illustreranno le iniziative che li vedrannoprota-gonisti nei prossimi giorni.

A cominciare dall’”Alluvione tour” che, come spiegaGianni Fabbris, consentirà di portare i giornalisti attra-verso i luoghi nei quali il maltempo si appresta a fare nuo-vi danni, in mancanza delle opere di messa in sicurezza delterritorio, mai cominciate. Una iniziativa singolare chepunta a mettere in evidenza i problemi che restano ancorada risolvere per garantire il territorio in caso di maltem-po. La visita “guidata”che si svolgerà dall’Oasi di San Giu-liano fino a Ginosa, consentirà anche di visionare alcunifilmati prodotti dai componenti del Comitato che, mostra-ti a bordo del pulmino messo a disposizione, illustrerannola loro vicenda.Nel corsodell’incontro, poi, si parleràan-che della lettera del Comitato al Sottosegretario GianniLetta in cui, si legge in una nota, «Prendiamo atto delle as-sicurazioni che annunciano (finalmente) il prossimocambio del decreto milleproroghe annunciato all'internodel maxiemedamento previsto al Senato entro mercoledìed in cuichiediamo, comunque, di essere"rialinneati" ur-gentemente alle altre regioni colpite dalle alluvioni e,dunque, che venga emessa l'ordinanza "urgente" che at-tendiamo da 9 mesi».

Il comitato si appresta, poi, alla manifestazione unita-ria per Giovedì 10 Novembre alle Tavole Palatine «Dataentro cui ci attendiamo siano rispettati gli impegni as-sunti».

Nonostante le difficoltà affrontate in questi nove mesisenza risposte, gli alluvionati si sono resi disponibili adaiutare chi dovesse subire danni per il maltempo di questeore,utilizzando l’areadelleTavolePalatine nonsolocomepresidio, ma anche come zona per il pronto intervento.

Dall’alto le acque del canale che hanno travolto l’auto in cui si trovavano Rosa Masiello,44 anni e suo padre Carlo. Il marito della donna è riuscito a mettere in salto due nipotine

Tragedia mentreerano a cacciadi funghi

| LE TESTIMONIANZE |NAPOLI – Che ieri, per Napoli eprovincia, sarebbestata unagranbrutta giornata era stato detto,già sabato. L’allerta maltempoper una terra, come la Campania,che per pioggia e fango ha contatoparecchi morti, era scattata in se-rata. Ieri la conta dei danni, pe-santi visto che unuomo è morto. Unalbero, a Pozzuoli, ècaduto sulla sua au-to. E così, il 64enneDomenico Conte èrimasto schiaccia-to, senza scampo. Epoi, decine e decinesono stati gli auto-mobilisti rimasti bloccati e trattiin salvo, cittadini intrappolatinelle loro case, strade allagate inogni dove. Finanche la partita Na-poli-Juventus, che era in pro-gramma ieri sera, è stata riman-data.

La pioggia della notte e soprat-tutto delle prime ore della mattinaha messo in ginocchio la città e laprovincia: chiuse stazioni dellametropolitana, fermi alcuni colle-gamenti ferroviari, chiusaun’uscita dell’autostrada A3, can-cellati voli aerei. Lunghissimol’elenco dei comuni coinvolti: Sa-viano, Piazzola di Nola, Volla, Ca-soria, i comuni vesuviani di Torredel Greco, Ercolano, Portici. Pro-blemi a Pompei, anche negli Sca-vi. Epoi l’area flegrea,Pozzuoli inprimis dove nella frazione di ArcoFelice, in via Miliscola, è morto ilpensionato. Sua moglie era anda-ta a un funerale. Lui voleva rag-giungerla, poi è arrivata la piog-gia. Ha così deciso di aspettarla inauto. Era lì, che sfogliava il gior-nale quando il pino secolare si èschiantato sulla sua automobileed è morto sul colpo. Quello stessopino per il quale i cittadini aveva-no segnalato la pericolosità: era-no stati avvertiti cedimenti, erastato chiesto un sopralluogo. Maieri mattina era ancora lì.

Basta scorrere l’elenco dellestrade allagate o meglio delle stra-de che si sono trasformate in veri epropri fiumi, per cercare di capirequanto è successo. Circolazionenel caos in via Cupa Principe diSan Nicandro, quartiere San Gio-vanni a Teduccio; in via Stadera;in via Nicola Miraglia a Poggio-reale, dove sono saltati i tombini;in Corso San Giovanni a Teduccio;in via delle Repubbliche Marina-re; in viale Umberto Maddalena.Perfino un ponte, quello della Sa-nità, si è allagato, completamen-te. E ancora, chiusura della circo-lazione nel sottopasso di via dei Ci-liegi, che collega Chiaiano conl’asse Mediano, caos in via Posilli-po dove i tombini saltati hannotrasformato la strada in un tor-rente in piena. Problemi ancheper l’edificio che ospita il Conser-vatorio di San Pietro a Maiella do-ve si è verificata la caduta di alcunicornicioni. E poi, tutta la provin-cia. In tilt, per ore, il centralino deivigili del fuoco.

Ma oggi a Napoli scuole e ufficipubblici svolgeranno regolare at-

tività. È una delle decisioni adot-tate al termine del tavolo operati-vo che si è riunito presso la sededel Comune. Alla riunione opera-tiva per fare il punto sull'emer-genza maltempo hanno presoparte il sindaco Luigi de Magi-stris, il vicesindaco Tommaso So-

dano, i presidentidelle municipalità,Protezione civile e idirigenti dei serviziinteressati.Si è de-ciso anche di con-durre durante lanotte una operazio-ne di monitoraggioda parte del perso-

nale del Comune e della Protezio-ne civile sulle aree che registranomaggiori criticità: S. Giovanni-Barra-Ponticelli, Chiaiano e Pia-nura. In questi stessi quartieri tresquadre del Comune sono stateimpiegate nella rimozione delfango, con finalità anche preven-tiva.

La città è in tilt, trasporti interrottima oggi uffici e scuole saranno aperti

Maltempo killer

Napoli allagataE c’è un mortoAnche sotto al Vesuvio la pioggia è devastante: un pensionatomuore in auto a Pozzuoli schiacciato da un pino sradicato

La gente rifugiata sui tetti«Pensavamo di morire»

Le case allagate nel Napoletano

Primo piano

ROMA – Per archiviare l’ondata dimaltempo che da tre giorni lo stafunestando, il Nord Italia dovràaspettare ancora qualche giorno.Secondo le previsioni meteodell’Aeronautica militare, infatti,soltanto da giovedì sono previsteschiarite sulle regioni settentrio-nali e tirreniche. Qualche giornoin più per tirare il fiato dovrà aspet-tare, invece, il Meridione dove laperturbazione è arrivata più tardi.Stamattina le piogge persisteran-no intense sul Trentino Alto-Adigee sul Veneto per attenuarsi parzial-mente soltanto nel pomeriggio. Inserata, invece, tornerannoa inten-sificarsi in modo significativo nelNord Ovest, anche sul Piemonte e

in Liguria: sulla riviera genovese esu quella di ponente sono previstiforti temporali, anche se il peggiosembra essere passato.

Rovesci e temporali, oggi, anchesulla Sardegna, soprattutto sulsettore occidentaledell’isola, e sul-le regioni tirreniche. Al Sud e in Si-cilia, invece, si alterneranno schia-rite e rapidi annuvolamenti e sonoprevisti temporali sulla Puglia sa-lentina. Domani mezza Penisolasarà ancora sotto l’acqua. Cieli an-cora molto nuvolosi con pioggesparse suPiemonte eValle d’Aostae rischio di temporali localmenteintensi sulla Liguria, specie sullariviera genovese e sul ponente li-gure. Pioggia anche in Sardegna,

spazzata pure dal vento, e fortitemporali al sud, su tutto il settoreionico, dalla Sicilia orientale allaPuglia. Segnali di miglioramentoda mercoledì pomeriggio al Norddove, tuttavia, in mattinata si regi-streranno ancora piogge, seppuremoderate, sul nord-ovest, sull'E-milia Romagna e sul Veneto. Anco-ra nubi anche al centro-sud, conpiogge e rovesci sparsi, e tempora-li sul meridione ionico.

Da giovedì le condizioni meteomiglioreranno, almeno al Nord do-ve è previsto l’arrivo finalmente diampie schiarite. Persisteranno, in-vece, le nubi sul versante adriaticoe sul meridione dove pioverà anco-ra e si abbasseranno le temperatu-re. Il week end regala tempo stabileal nord e sull'area tirrenica la-sciando condizioni di tempo incer-to sulle regioni adriatiche e sul me-ridione. Strade inondate a Napoli

Secondo le previsioni fino al weekend il cieloresterà nuvoloso anche nelle regioni del Sud

Previsti rovesci temporaleschi anche oggi e domani su quasi tutta la Penisola. E scenderanno le temperature

Le schiarite non arriveranno prima di giovedì

NAPOLI – Le scene erano proprioquelle cheavevano visto in tv:stra-de come fiumi, fango, pioggia.L'impressione, netta, di non averescampo. E la paura, altrettanto net-ta,dimorire, propriocomeaGeno-va. Intrappolati in auto, nelle case,rifugiatisuitetti. E'accadutotuttoquesto ieri mattina tra Napoli eprovincia.Storiedi chi si è salvato.Ma storie anche di chi, invece, èmorto. Come il pensionato Dome-

nico Conte ucciso da un albero chesi è schiantato sulla sua automobi-le. Un albero, denunciano con rab-bia i cittadini, che più volte, anchesoli settegiorni fa, erastato segna-lato come pericoloso. Invano.

Massimo era a Licola, frazione diGiugliano, nella sua casa. Con lui lamoglie Rosaria, all’ottavo mese digravidanza e i suoi due figli, i picco-li Luca e Martina, di 4 e 7 anni. Lapioggia l’ha sentita abbattersi sul-la casa, per ore. Poi «da un secondoall’altro la casa è stata invasa daun’onda». Massimo, infatti, vive apochi metri da un alveo costruitodai Borboni: l’argine ha ceduto e co-sì metri d’acqua si sono riversati sudi lui e sulla sua famiglia. «Tienipresente Genova? Peggio–raccon -ta conun filodi voce–cisiamo vistiarrivare addosso questa cascatad’acqua, il primo piano si è allagatoin pochi secondi. Ho preso mia mo-glie e i miei figli è siamo scappatisul tetto. Ero sicuro che saremmomorti, tutti. I mieibambinipiange-vano, mia moglie anche. Abbiamoiniziato a pregare. E davanti agliocchi continuavano a passarmi leimmagini di Genova, di quei morti.E ripetevo, moriremo come loro». Èlì, sul tetto che per ore hanno aspet-tato i vigili del fuoco: sono dovutiarrivare con i mezzi anfibi, con i

sommozzatori per trarli in salvo.Canali, quelli della zona, «pieni

di rifiuti, chemai nessunopulisce.Eppure noi le tasse le paghiamo eora grazie alla noncuranza di chi didovere rischiavamo di morire co-me topi», urla Antonietta, sorella diMassimo. Lì nelle case vicine, sonostate tratte in salvo anche la mam-ma di 75 anni e una bimba di solicinque mesi. Una bimba e la suamamma sonosalvate anchea Pom-pei. Bimbi e due anziani disabili suimezzi anfibi anche a Saviano. Sulponte della Sanità, a Napoli, un in-valido è rimasto bloccato, con la suaPanda: «Non sapevocosa fare, nes-suno miaiutava. Misono vistoper-so». Poi, due ragazzi lo hanno aiu-tato, «e ho ripreso a respirare». Epaura, tantissima, anche per Anto-nio, 74 anni. Era a bordo della suaautomobile, quando all’uscita divia Cinthia, lungo la variante checollega via Pigna a Pianura, è rima-sto intrappolato, in unasortadi la-go. L’acqua era arrivata all’altezzadel finestrino, impossibile apriredall’interno. Quandosono arrivatii vigili urbani dell’Unità operativaArenella, Antonio piangeva. «Stomorendo, vero?Sto morendo?»,haripetuto ai vigili che lo hanno trattoin salvo. «Grazie, vi ha mandato ilcielo», ha poi detto.

Lunghissimol’elenco di Comuni

coinvolti

Primo piano

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.11.2011 PAG.7

Lunedì 7 novembre 2011 I III

M A LT E M P OSOS AMBIENTE A POTENZA

L’incubo del nubifragioriaccende la pauraper il torrente Gallitello

A MARZOSCORSOEcco come sipresentava iltorrenteGallitello il 2marzo scorso.I livellidell’acquaavevanoraggiuntoquote record.Servonointerventi dimessa insicurezza[foto Tony Vece].

POTENZA CITTÀ

IL SITO POTREBBE RISOLVERE I PROBLEMI DI SMALTIMENTO DI POTENZA E ALTRI COMUNI

Discarica di Lauriain settimana la riapertura?

S AC C H E T T IA Potenzacittà losmaltimento dirifiuti procedea rilento. Molticassonettiancorastracolmi[foto Tony Vece]

PINO PERCIANTE

l Non solo il Lagonegrese ma anche Po-tenza trattiene il fiato in attesa di conoscerequale sarà la sorte della discarica di Lauria,chiusa dal primo luglio scorso per il pe-ricolo di fuoriuscite di percolato nei terrenicircostanti. All’impianto di Carpineto, in-fatti, guardano con interesse anche il ca-

poluogo di regione e i paesi del suo hin-terland che fanno parte del cosiddetto ba-cino Potenza centro. Questo per via dei pro-blemi che assillano gli altri impianti dellaregione a cominciare proprio dal capoluogoe da Pallareta dove si sospettano problemi diinquinamento. Di conseguenza la discaricadi Lauria diventa uno snodo cruciale control’emergenza spazzatura in Basilicata. I mo-tivi sono presto detti: è la più nuova della

regione e, di conseguenza, anche quella chepuò vantare una cubatura maggiore, oltread essere stata realizzata con le tecnologiepiù moderne per una spesa che supera isette milioni di euro. Ma c’è un pozzettofuori norma. Così a distanza di neppure unanno dalla sua entrata in funzione è giàchiusa. Il primo luglio scorso il sindaco diLauria, Gaetano Mitidieri, alle notizie di unpossibile inquinamento in corso è costrettoad adottare un’ordinanza che di fatto bloccail conferimento di nuova spazzaturanell’impianto. Il percolato potrebbe esserecolato nel sottosuolo a causa del pozzettoirregolare. L’impianto è anche senza col-laudo. Per fronteggiare l’emergenza rifiuti,nove mesi prima, era stato aperto (solo lavasca per l’accumulo dei rifiuti non l’im -pianto di trattamento ad essa collegato).Proprio la chiusura della discarica di Lau-ria ha fatto deflagrare l’emergenza spaz-zatura in tutta la sua complessità. Dallascorsa estate i comuni che portavano laspazzatura a Lauria sono stati costretti aspostarsi altrove con tutti i problemi con-nessi a questa scelta obbligata. Il problema,infatti, non è solo ambientale ma ancheeconomico, dal momento che portare laspazzatura in discariche più lontane costadi più. Gli undici comuni del Lagonegreseche conferivano a Lauria vengono dirottati,in un primo momento, tutti a Sant’Arcan -gelo. Poi, però, per evitare il rischio cheanche questo impianto collassi, visto cheaccoglie già i rifiuti di tutta la val d’Agri, icomuni più grossi, ossia Lagonegro e Lau-ria, vengono spostati a Tito. Che, però, puòaccogliere la spazzatura solo a giorni al-terni in quanto anche l’impianto del centroalle porte di Potenza ha i suoi problemi disovraf follamento.

MASSIMO BRANCATI

l Mezza Italia è sotto l’acqua, con laminaccia del fango e delle frane. «Èu n’Italia - tuona il sen. Felice Belisario -che paga lo stato d’abbandono cronico incui si trova per la mancanza di seriepolitiche ambientali. E così ecco Genova,le Cinque Terre, la Lunigiana, Giampi-lieri, Atrani, Sarno e via via a ritrosotante altre di quelle che si dicono poi,immancabilmente, tragedie annunciate.Si sa sempre che può accadere, ma non sifa abbastanza perché non accada. Anzi -conclude - da quando si è insediato que-sto governo si fa sempre meno e semprepe ggio».

Certi scenari devastanti suonano co-me un monito. Ancora una volta. Oc-corre mettere in sicurezza il territorio, lecittà, i paesi, partendo anche dalle cosepiù semplici e non sottovalutando gliallarmi lanciati dai cittadini. Quello che,invece, sta accadendo anche a Potenza.Occhi puntati su via del Gallitello, conl’omonimo torrente che ogni anno si«gonfia» ma per fortuna non è mai eson-dato. A marzo scorso, proprio quando ilMetapontino annaspava sotto i colpi delviolento nubifragio, il corso d’acqua haraggiunto livelli record. Se avesse pio-vuto anche solo qualche ora in più, pro-babilmente la città di Potenza avrebbedovuto fare i conti con danni ben più

gravi di una strada allagata e dei tombinisaltati in aria.

A maggio scorso il Comune interven-ne per la messa in sicurezza dell’a re a .Con l’obiettivo di evitare ulteriori pro-blemi in caso di nuove piogge fu allargatala sezione dell’alveo del torrente, rin-forzando anche l’argine sotto la stradache era franata, in via del SeminarioMaggiore. In questo modo il flussodell’acqua è stato reso meno impetuoso,riducendo l’effetto di scavo ed erosionead un livello fisiologico, una sorta dirinaturalizzazione del corso del torrente.

È chiaro, però, che quello effettuato dallaProtezione civile del Comune di Potenzaè stato solo un intervento d’urg enza.U n’opera tampone. Per mettere defini-tivamente in sicurezza la zona servonolavori più complessi di sistemazioneidraulica. Ma la sistemazione delle spon-de fluviali non è competenza del Comu-ne: tocca alla Regione intervenire, ap-pello lanciato proprio dall’amministra -zione municipale potentina nel mese dimaggio scorso, a cui ha fatto seguito soloun sopralluogo congiunto. L’arrivo dellabella stagione, però, evidentemente ha

fatto passare in secondo piano il pro-blema. Si aspettava un’altra pioggia in-cessante. Che è arrivata. E ora? Che si fa?Si continueranno ad incrociare le dita,sperando che non accada l’ir reparabile,oppure si darà un’accelerata a un piùvasto progetto di messa in sicurezza deltorrente e dell’area attraversata dall’ac -qua?

Quanto sta accadendo in questi giorni,da Genova a Napoli, riaccende i riflettorisul rischio idrogeologico che riguardatutta la Basilicata. Sono ben 123 su 131 icomuni lucani definiti «a potenziale ri-schio idrogeologico» dal Ministerodell’Ambiente e dall’Upi (Unione Provin-ce Italiane). Di questi 56 sono a rischiofrana, due a rischio alluvione, 65 a ri-schio di entrambe, e rappresentano il 94per cento dei nostri paesi, il 100 % dellaprovincia di Matera. Dati ormai noti datempo. Forse si sapeva meno che il lavorodi mitigazione dalla minaccia di eventicatastrofici è insufficiente o nullo. Ce loricorda ogni anno Legambiente con«Operazione Fiumi», la campagna itine-rante di informazione e monitoraggiosul rischio idrogeologico. Le azioni delleamministrazioni contro la minaccia diesondazioni e frane sono legate da un latoalla gestione del territorio (corretta ur-banizzazione, manutenzione degli alvei edelle opere idrauliche, delocalizzazionedelle aree a rischio); dall’altro alla ge-

stione dell’emergenza, attraverso appo-siti piani - aggiornati e portati a cono-scenza della popolazione, per sapere cosafare e dove andare in caso di calamitànaturale - e attraverso l’org anizzazionelocale di protezione civile. L’inda gine,svolta su tutto il territorio nazionale, havoluto proprio verificare l’esistenza e lostato di attuazione di queste attività diprevenzione. Della nostra regione, solo16 tra i comuni classificati dal Ministerohanno risposto ai questionari inviatidall’associazione (ma i dati elaborati so-no relativi a 15: uno afferma di non averestrutture in aree a rischio). I numeri nonsono confortanti: il 67 per cento ha abi-tazioni in aree a rischio idrogeologico, inuno su cinque in tali aree sono stati co-struiti interi quartieri. In più della metàdelle zone esposte a pericolo si ergonofabbricati industriali: oltre alla minac-cia per la vita dei dipendenti c’è la com-ponente non secondaria dello sversa-mento di prodotti inquinanti in acque oterreni. A fronte di ciò, solo il 27 per centoha iniziato la delocalizzazione dellestrutture, due comuni su tre non svol-gono ordinaria opera di manutenzionedelle sponde e delle opere di difesa idrau-lica. Sono ancora pochi, dunque, i co-muni lucani che sembrano aver postotematiche di protezione civile tra le loropriorità. Risultato? Si parla di questionidi dissesto solo a catastrofe avvenuta.

RISCHIO ESONDAZIONEIl ritorno della pioggia e ledevastazioni di Genova e Napoli fannoriflettere sulla messa in sicurezza

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 07.11.2011 PAG.8

LE IDEE DELLA POLITICA

Nella relazione, il segretario Speranza proverà a dare la scossa, senza nascondere la polvere sotto il tappeto

Il mondo sta cambiando. E il Pd?Nel pomeriggio la direzione regionale del Partito democratico che punta al “rilancio”

di MIMMO PARRELLA

POTENZA- La direzionedel rilancio. Il Partito de-mocratico prova a inver-tire una rotta e rinverdi-re un primato -numericoe programmatico- che ne-gli ultimi mesi sta scric-chiolando. I suoi vertici alcentro di polemiche poli-tiche e qualcuno anche nelmirino della magistratu-ra. La vicenda Fenice e unaserie di circostanze (a par-tire dalla crisi generale del-l’economia) si sta riverbe-rando anche sulla regio-ne Basilicata. Questo po-meriggio è prevista una di-rezione regionale del Pdche si annuncia particolar-mente animata. In giococ’è il presente e il futuronon solo personale, ma diun’intera classe dirigente.C’è quasi la sensazione cheun ciclo sia giunto al ter-mine. Il segretario Rober-to Speranza parlerà, nel-la relazione introduttiva,della situazione politica ge-nerale, partendo da ciò chesta succedendo a livello na-zionale (la scorsa settima-na era sul palco di Napo-

li al fianco di Bersani), masoprattutto sulle fibrilla-zioni a livello regionale.Del resto, il momento è deipiù complicato. Mai, negliultimi anni, la coalizioneè apparsa così sfilacciata.Il Pd, per la verità, in al-tri fragenti (anche per lefasi congressuali) è statoancora più dilaniato. Og-gi sono fatti esterni a crea-re problemi. Speranzaproverà a chiedere a tuttimaggiore coesione e di ri-lanciare presenza e proget-tualità. Anche perchè siannuncia la Conferenzaprogrammatica del parti-to tra qualche mese dopouna serie di workshop te-

matici. Dodici incontrisul territorio con iscritti,cittadini e forze sociali per“riscrivere” il programmadel Pd. Intanto, c’è da fa-re i conti con una finanzapubblica ormai svuotata,che mina l’azione degli am-ministratori locali. Maanche il nuovo piano sani-tario che prevede una cu-ra da cavallo che lasceràsicuramente “morti e feri-ti” tra le varie (troppe)strutture che vi sono in Ba-silicata. E’ chiaro che alpartito è richiesta la mas-sima compattezza, a pre-scindere da campanili-smi e personalismi. La pol-vere non finirà sotto i tap-

peti, nella consapevolezzache sarà impossibile con-tinuare a vivacchiare. Glierrori commessi negli ul-timi tempi saranno eviden-ziati e valorizzati per pro-vare a risistemare barra easticelle. Il tutto, anche invista delle candidatureper le eventuali elezioni po-litiche anticipate e il rim-pasto nella giunta regio-nale. Le diverse anime siscontreranno su questo,ma non certo in pubblico.Dei nuovi organigrammiche saranno ufficializzatinella nuova giunta regio-nale, se ne sta discutendonelle stanze chiuse e inso-norizzate. Su questo nes-

suno si sbilancia. Ma ap-pare chiaro che nella giun-ta De Filippo non ci saràspazio per assessori tecni-ci e per lo stesso Restaino.Si lavora a un compromes-so che non scarichi il re-sponsabile delle AttivitàProduttive, ma che dia unsegnale di novità. L’areacattolica scalda i muscolie apre i nomi per la suc-cessione. Non diverso il di-scorso sugli alleati. Negliultimi tempi, anche peruna pura questione di vi-sibilità, dalla Sel ai socia-listi, la coalizione è semprepiù vivace. Speranza do-vrebbe confermare la lineadi apertura alla “grandecoalizione” che va dalla si-nistra al centro-moderato,come “scelta strategica”che vorrebbe essere prope-deutica anche a quella na-zionale. La Basilicata, an-che in questo, vuole con-

tinuare a dettare le sceltenazionali. Anche perchè,in caso contrario, la con-correnza con il Terzo Po-lo diventerebbe letale. Nonè un caso che proprio l’ono-revole Margiotta sta pro-vando a depotenziare duepossibili avversarsi nelleprossime elezioni quali gliassessori-segretari di Apie Udc, Mazzocco e Mancu-si. Speranza prova a ricu-cire e rilanciare, ma nul-la è scontato. La stessaarea ex Ds non sprizza sa-lute. Il momento è talmen-te complicato che anche ivecchi schemi (che i capi-correnti in questi giornihanno provato a rilancia-re) potrebbero aver persodi incisività. Il mondo stacambiando e la politicaprova ad edeguarsi. Il Pdse n’è accorto? Lo scopri-remo dal dibattito di que-sto pomeriggio.

Situazione politica e conferenzaprogrammatica all’ordine del giorno.La vicenda Fenice e Arpab scuotono

il partito. Confermata la “grandealleanza”: dalla sinistra all’Udc

Ad Aliano un’altra tappa del progetto per la nuova Basilicata

Il Psi mette in mostra il riformismoI socialisti incassano il riconoscimento di De Filippo per il lavoro svoltoALIANO- Il centrosini-stra lucano non può fa-re a meno delle tradizio-ne riformista del Parti-to Socialista. Da qualchetempo, l’ex gafofano orarosa, sembra voler assu-mere un nuovo protago-nismo. In vista dei con-gressi regionali e nazio-nali per l’inizio del me-se prossimo, i socialistilucani sono impegnatiin diverse conferenzeterritoriali per discute-re del futuro economicoe sociale della Basilica-ta. L’altro giorno il par-tito si è dato appunta-mento ad Aliano, dovequadri e tecnici hannodisegnato i futuri scena-ri economici della regio-nale. Alle relazioni tec-niche sul sistema delleimprese, sindacati, ban-che, ordini professio-nali (Graziadei, Carrie-ro, Vaccaro), si sono in-tervallati interventi piùpolitici. Un tentativo,quindi, di interagire

con il mondo delle pro-fessioni e delle categoriesociali per preparare lapiattaforma program-matica del Psi negli sce-nari che cambiano. Conil segretario regonaleValvano e quelli provin-ciali Stigliano e Cutro,presente anche il consi-gliere regonale Vita e ipresidenti Loguercio eSarubbi. Diversi i sinda-ci presenti e i dirigenti.Ribadita la posizione

del partito rispetto allavicenda Fenice a inqui-namento. Nell’ultimoperiodo non sono man-cate critiche alla giun-ta De Filippo e al ruoloegemone del Pd. A “tran-quillizzare” gli animi èstato lo stesso Valvano,supportato dall’inter-vento dello stesso gover-natore De Filippo che haampiamente riconosciu-to il ruolo del partito nel-la coalizione di centro-sinistra e il ruolo di sup-porto e stimolo per lagiunta regionale. Lapresidenza della quartacommissione a Rocco Vi-ta e la stessa candidatu-ra a sindaco di Melfi delsegretario regionale so-

no due testimonianze diuna volontà di collabo-razione e di valorizzazio-ne del “riformismo” tan-to caro sia al Psi, ma an-che guida per l’interocentrosinistra. Il ricono-scimento del presidenteha stemperato gli animicon il Pd, anche se restasempre attuale la ri-chiesta di un rimpastoin giunta che tenga pre-sente proprio il ruolo delmondo riformista. DopoAliano (confino di Levi),il Psi si sposta a Trica-rico (centro del sindaco-ingegnere Scotellaro),dove il partito è impe-gnato nella difesa dellatomba dell’ex sindaco so-cialista.

Il dibattitoorganizzatodai socialistiad Aliano.(fotoEsposito)

I verticilucani delPd sabatopomeriggioinsiemeall’on.D’Alemadurante lamanifesta-zione aRoma

Lunedì 7 novembre 20114 _Primo Piano Basilicata__Basilicata_

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.11.2011 PAG.9

Lunedì 7 novembre 2011 I VMATERA PROVINCIA

Anche l’assessore tra i bocciatiNessuno supera il concorso per ispettore contabile preceduto da polemiche

FILIPPO MELE

lR OTO N D E L L A .Era stato de-finito il “concorso delle polemi-ch e ” poiché vi partecipava an-che un assessore della Giuntaguidata da Vincenzo Franco-mano (Pd). Ebbene nessun con-correnti ad un posto di istrut-tore contabile ha superato le dueprove scritte previste nel bando.Occorreva raggiungere il votodi 21/30esimi per poter accederealla prova orale. Ma così non èstato per alcuno dei 12 parte-cipanti, assessore alla Cultura,Maria Cuccarese, compresa.

Certo, la notizia di concorsiper assunzioni in enti pubblicirimasti senza vincitore non ènuova forse perché le commis-sioni esaminatrici sono moltopiù attente che non in passato acondurre le diverse operazioni.Un caso analogo, ad esempio, siverificò anche a Scanzano Jo-nico per l’assunzione (mancata)di vigili urbani. Questo di Ro-tondella, poi, aveva gli occhi del-la cronaca puntati addosso pro-prio per la polemiche scatenatesulla vicenda nel settembrescorso. Ricordiamo che la que-relle fu accesa da una interro-gazione del gruppo consiliare diminoranza “Coalizione per Ro-tondella”, guidato dal predeces-sore di Francomano, Vi t oAg resti. L’ex primo cittadino,insieme ai consiglieri Giuse p-pe Lippo e Laura Pastore, so-stenne, Gazz etta del 27 settem-bre, che «la partecipazione di unassessore in carica ad un con-corso indetto dall’Amministra -zione di cui fa parte non rap-

rinunciare alla possibilità di ac-cedere ai ruoli impiegatizidell’ente. Ma il sindaco Fran-comano replicò: «Il bando delconcorso era stato emanato pro-prio dall’amministrazioneAgresti. Pertanto l’a s s e s s o reCuccarese non era tale quandoinoltrò domanda di partecipa-zione. Il presidente della com-missione, inoltre, è stato nomi-nato anche lui dal mio prede-cessore e noi abbiamo chiesto,

presenta una condotta etica ac-cettabile e trasparente. Ciò dalmomento in cui l’assessore sipone in una situazione di van-taggio rispetto agli altri candi-dati facendo parte dell’istituzio -ne che ha nominato la commis-sione esaminatrice presiedutada un dipendente comunale».Per la minoranza del Consigliomunicipale di Rotondella, cioè,Cuccarese doveva o dimettersiper partecipare al concorso o

Dopo l’esito negativoIl sindaco Francomano

«Non so se ne verràbandito un altro»

R OTO N D E L L A . «La conclu-sione del concorso per un istrut-tore contabile ha confermatol’assoluta irreprensibilità dellacommissione e l’assoluta traspa-renza delle operazioni. E l’asses -sore Maria Cuccarese ha avutoun trattamento pari agli altri par-tecipanti». Così il sindaco Vincen-zo Francomano dopo che nessu-no dei concorrenti al “concorsodelle polemiche” ha superato loscritto. Come ha deciso la com-missione composta da un diri-gente comunale e da due funzio-nari di Prefettura. «Mi spiace – haaggiunto il primo cittadino – perl’esito del concorso avviato dalmio predecessore. Non so se sa-rà di nuovo bandito. Occorreràverificare la pianta organica, laspesa, le norme in materia di as-sunzioni». [fi.me.]

l MARCONIA. Hanno dato esito negativo i nuo-vi controlli effettuati dall’Arpab nel plesso di viaSan Giovanni Bosco, dopo la rimozione del pa-vimento contenente amianto crisolito. I nuovi esa-mi erano stati richiesti da Palazzo Giannantoniodopo la conclusione della prima parte dei lavori,quella riguardante l’espianto della pavimentazio-ne incriminata, per verificare se vi fosse stata lacontaminazione dell’aria. I risultati della campio-natura, effettuata giovedì, hanno dato esito nega-tivo, come ha confermato lo stesso sindaco, Vi t oDi Trani: «Ci sono pervenuti i risultati degli esa-mi eseguiti dai tecnici dell’Arpab nel plesso di viaSan Giovanni Bosco, effettuati per la ricerca difibre d’amianto aerodisperse: l’esito è fortunata-mente negativo». Nel contempo, i lavori nellascuola proseguono e, dopo la rimozione del pa-vimento incriminato, si sta completando la messain opera del nuovo pavimento. «Nel complesso –ha spiegato il sindaco – sono stati spesi circa 110mila euro per mettere in sicurezza la scuola at-traverso la rimozione del pavimento, piuttosto cheincapsularlo. I tempi credo siano soddisfacenti.Completato l’intervento a via San Giovanni Bosco– ha concluso – provvederemo a rimuovere il tettodel capannone dell’ex chiesa, che è in eternit e nonpuò certo rimanere lì: dopo il suo smaltimento, ilcapannone sarà del tutto eliminato». Ma il “f ro n t eambientale” per Di Trani non termina qui: do-mani, infatti, a Pisticci sarà celebrato un consigliocomunale straordinario nel corso del quale si par-lerà di inquinamento del Basento e della discaricadi La Recisa, con l’eterno tema del possibile arrivodi nuovi rifiuti da fuori città. [p.miol.]

CONCORSOA VUOTOUna veduta diRotondellae l’assessorecomunale allaCultura, Ma-ria Cuccarese[foto Mele].

MARCONIA IN VIA BOSCO�Amianto, gli esamidell’Arpabescludono pericoli

ROTONDELLA AVEVA FATTO DISCUTERE LA PARTECIPAZIONE DI MARIA CUCCARESE TRA I 12 CANDIDATI DOPO UNA INTERROGAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA�

proprio per trasparenza e rego-larità, che gli altri due membridell’organismo esaminatore ve-nissero nominati dal prefetto diMatera, Giovanni FrancescoMonteleone».

Insomma, Francomano, inconclusione, dichiarò: «Sono di-sponibile a mettere la mano sulfuoco sulla correttezza del con-corso e dell’assessore Cuccare-se». Ed ecco la conclusione chenessuno, forse, si aspettava.

NOVA SIRI OLA SULL’ATTIVITÀ ESTRATTIVA DEI GIACIMENTI DENOMINATI RIVOLTA 001 E NOVA SIRI 001

«Quei due pozzi di gasa rischio di radioattività»

ENZO PALAZZO

l NOVA SIRI. La Regione proroga la conces-sione mineraria Nova Siri scalo alla Gas Plusitaliana (e anche Monte Morrone, tra Ferrandina,Pomarico e Pisticci). Riguarda i pozzi Rivolta 001 eNova Siri 001 che estraggono a mala pena gas perun valore annuo di circa 50 mila euro. I due pozzistanno a circa 200 metri dal centro Itrec e daldeposito di scorie lucane radioattive.

econdo i due movimenti ambientalisti, No Sco-rie Trisaia e Ola, Organizzazione lucana ambien-talista, che provocatoriamente hanno chiesto allaGas Plus italiana e non alla Regione di fare unpasso indietro “istituzionale”, rinunciando adestrarre ancora gas, il rischio estrattivo dei duepozzi, sta in una possibile contaminazione ra-dioattiva del Metapontino. «L’attività minerariapuò provocare un fenomeno di subsidenza, cioè unabbassamento del suolo da 30 cm. a finanche i 5 m.,con conseguente possibilità di determinare crepeai contenitori delle scorie». Rischio confermatoanche dal sismologo americano Leonardo See-ber e dal Centro di vulcanologia e sismologianazionale e temuto anche dai Consigli comunalidi Nova Siri, Policoro e Rotondella, ma non con-siderato dal Dipartimento regionale e né tampocodalla società mineraria. I tre Comuni hanno tem-po fa inviato le loro osservazioni alla Regione, non«tenute in debito conto».

«Il Dipartimento ambiente della Regione è unadiga aperta verso gli interessi delle società mi-nerarie», dicono No Scorie e Ola, contestando ilmetodo «poco istituzionale» utilizzato per i per-messi minerari come un artificio burocratico alla«Ponzio Pilato», che prevede che la Regione ri-nunci alla Via, Valutazione di impatto ambientale,vietando in tal modo a «enti, associazioni, mo-vimenti e cittadini, la possibilità di opporsi allarichiesta di rinnovo di concessione, aggirandoanche i possibili pareri dei Comuni interessati».

le altre notizieSCANZANO JONICO

DETENZIONE E SPACCIO DI STUPEFACENTI

Cocaina, arrestato un giovanen Un giovane di cui non sono state fornite le gene-

ralità è stato arrestato a Scanzano Jonico da agen-ti del Commissariato di Polizia per detenzione espaccio di cocaina. Il nuovo arresto segue di pochigiorni l’Operazione Picasso, conclusa con un ar-resto e sei denunce. Gli uomini del commissarioRoberto Cirelli sono convinti di aver assestato undurocolpoalmercatodeglistupefacenti. [fi.me.]

LE INIZIATIVE CONTRO IL TRASFERIMENTO

Commissariato, serve l’adeguamenton In una assemblea svoltasi in Municipio a Scan-

zano Jonico il coordinatore del Comitato pro com-missariato, Nicola Suriano, ha informato dei ri-sultati dell'incontro con il prefetto sulla questionedel trasferimento del Commissariato di Polizia aPolicoro. «Ha chiesto che il Comune metta in si-curezza la struttura», ha ricordato. «Ed il Comune–ha assicurato il sindaco, Salvatore Iacobellis –sista attrezzando». Giovedì sopralluogo tecnico perverificarelecriticitàdaeliminare. [fi.me]

TRICARICO

PROTESTA DEI RESIDENTI DEL CENTRO

Topi, chieste misure di derattizzazionen Molta gente di Tricarico si è rivolta al sindaco An-

tonio Melfi per denunciare la presenza di topi, so-prattutto nel centro storico. L’Acquedotto lucano,sollecitato a effettuarla, eseguirà nella giornata dioggi laderattizzazione. [v.d.l.]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 07.11.2011 PAG.10

Lunedì 7 novembre 2011 45

GIORNATA DELLE FORZE ARMATE

L’ex preside della facoltà di agraria non ha vinto la sua battaglia contro un male incurabile

L’Unibas piange Ivana GrecoNell’aula A1 allestita la camera ardente. Il ricordo del rettore e degli studenti

Ivana Greco, già preside della Facoltà di agraria, deceduta l’altra sera

DALLA PROVINCIA

Don Severino rende omaggioa tutti i caduti in guerra

HA lottato fino all’ultimo per sconfig-gere quel male incurabile che, purtrop-po, nonostante fosse una donna forte ecombattiva, ha avuto la meglio su di lei.Ivana Greco, già preside della Facoltàdi Agraria, è morta l’altra sera stronca-ta da un tumore diagnosticatole circaun anno fa. Dalle 15.30 di ieri amici,colleghi e studenti, le hanno resoomaggio nella camera ardente che ilRettore dell’Università di Basilicata,Mauro Fiorentino, ha voluto allestirenell'aula A1 della Facoltà che lei ha ret-to per tanti anni. Una camera ardenteche rimarrà aperta fino alle 12 di oggi.Poi la salma di Ivana Greco tornerà inPuglia dove si terranno i funerali. Insegno di lutto l’Università ha deciso disospendere per la giornata di oggi tut-te le lezioni.

Lezioni che per Ivana Greco eranotutto visto che in quelle occasioni lei po-teva fare quello che più amava: dialo-gare con gli studenti. Studenti chehanno sempre ricambiato il suo amorecome dimostra la targa che il 30 set-tembre del 2010, alla chiusura delmandato da preside della Facoltà diAgraria , gli studenti dell’associazione“Sui generis” le vollero donare. Unatarga cui sopra inciso: “Alla professo-ressa Ivana Greco per aver vissuto ilsuo ruolo da Preside e da Docente conpassione, emozione ed intensità, so-prattutto amando gli studenti. Profes-soressa è nei nostri cuori e nei nostrisentimenti più profondi. Grazie peraverci donato la sua dolcezza e la suaquotidianità”. Ed è proprio in questeparole che è racchiusa la donna IvanaGreco che fino all’ultimo ha lottato peravere la meglio.

Ivana Greco nel 1973 consegne lalaurea in Farmacia all'Università degliStudi di Bari e nello stesso Ateneo co-mincia la sua carriera che la porteràpoi a Potenza dove per anni ricoprirà lacarica di preside della Facoltà di Agra-ria.

Dopo essersi laureata la Greco diven-ta ricercatrice presso l'Istituto di “Mi -glioramento genetico delle pianteagrarie”. Nel 1987 il suo arrivo a Po-tenza, chediventerà la suaseconda cit-tà. Professore associato alla Facoltà diagraria: questo il suo primo incaricoall'Università degli Studi della Basili-cata. Da quell’anno in poi «la sua storiaaccademica e umana - hanno fatto sa-pere il Rettore Mauro Fiorentino e l’at -tuale preside di Agraria Michele Per-niola - si legastrettamente alle vicende

dell'Ateneo lucano».Nel 2000 Ivana Greco diventa profes-

sore ordinario di Genetica agraria. Poila nominaa preside.Per diecianni -dal2001 al 2010 quando il terribile malel’ha colpita - ha guidato la Facoltà diagraria. Un decennio molto complessoper il mondo accademico italiano cheha dovuto fare i conti con provvedi-menti ministeriali e legislativi chehanno imposto agli Atenei e alle facol-tà, profonde trasformazioni dell'offer-ta didattica».

Nonostante tutto Ivana Greco non hamollato riuscendo a conciliare il suoruolo di preside di facoltà con la sua«attività di ricerca - ha ricordato Fio-rentino - che ha riguardato aspetti, teo-rici e applicati, del miglioramento ge-netico di specie vegetali». E propriograzie alla ricerca Ivana Greco è riusci-ta anche ad allacciare collaborazioni«con ricercatori ed enti in Germania,Francia, Inghilterra, Spagna, Grecia,Ungheria, Austria, Slovenia, Lettoniae Svezia».

Nel febbraio 1997, per il suo contri-buto alla ristrutturazione accademico-amministrativa dell'Ateneo albanesein qualità di coordinatore del progetto“Tempus”dell’Unione europea, le è sta-

ta conferita una Laurea Honoris Causadall'Università di Tirana.

Sia l’attuale preside della Facoltà diAgraria, Perniola, che il Rettore Fio-rentino hannovoluto sottolinearecome «il suo contributo all'organizzazionee alla vita dell'Ateneo lucano è statocontinuo e determinante». Nella suaveste di componente di diritto del Sena-to accademico, in una fase complessadella vita dell'Ateneo lucano, aggrava-ta dai continui tagli operati dal Mini-stero e «dal contemporaneo tentativodi allargare e arricchire il potenzialedidattico e di ricerca della nostra uni-versità» si è battuta per l'istituzione diquattro nuove facoltà.

Alle nuove sfide Ivana Greco non si èmai sottratta, partecipando attiva-mente alla costituzione della nuova Fa-coltà di Farmacia, del cui Comitato Or-dinatore ha fatto parte sin dalla suaistituzione. «Era un compito - ha con-cluso Fiorentino - a cui teneva molto, eche rappresentava per lei un idealecompletamento e una congiunzionefra i suoi studi iniziali e una carriera ac-cademica e di ricerca svolta nell'ambitodella genetica vegetale».

[email protected]

Topi di appartamentoin azione in alcune

abitazioni di Ginestra

Don Severino porta una corona d’alloro almonumento ai caduti

Villa d’AgriQuattro segnalati

per uso di stupefacentiGINESTRA - Sembra che la tranquillità nel pic-colo centro del Vulture sia finita da qualchegiorno. Dopo il furto di 40pannelli fotovoltaicispariti dal campo sportivo lo scorso 25 ottobre,lo scorso 4 novembre è stata presa di mira un'a-bitazione. Eranoda poco passate le 18,da un'a-bitazione in via Lucania, all'ingresso del paeseprovenendo da Ripacandida (un altro centrodove fino a pochi mesi fa si sono verificati tantifurti nelle abitazioni anche in pieno giorno) so-nostati portati via alcunioggetti preziosi.Unasettimana fa in via Vittorio Emanuele, a centrometri dall'abitazione visitata dai ladri lo scorso4 novembre, all'ingresso del paese, provenen-do da Venosa, sconosciuti hanno rotto una fi-nestra per entrare in questa abitazione chehanno messo a soqquadro alla ricerca di soldi epreziosi, ma non hanno fatto in tempo a portarevia perché il proprietario ha fatto in tempo adaccorgersi. Fenomeni questi che da tanto tem-po non si verificavano a Ginestra. In piazza Ci-riello, luogo di incontro dei cittadini, non si faaltro che parlare di questi furti. Si chiede mag-giore sicurezza per la popolazione.

Lorenzo Zolfo

VILLA D'AGRI - Fermati 4 ragazzi peruso di droga.

I Carabinieri della stazione di Villa d'A-gri, impegnati in un controllo sul terri-torio del comune valligiano, hanno fer-mato e segnalato quattro giovani di etàcompresa fra i 17 e i 20 anni, per uso distupefacenti. I quattro ragazzi viaggia-vano su un auto, quando la loro corsa si èinterrotta davanti allo stop dei militari,per un ispezione di monitoraggio nellazona. I Carabinieri non appena chiesto idocumenti per l'identificazione, hannonotato lo stano comportamento dei gio-vani, un dettaglio che non è sfuggito allapattuglia di Villa d'Agri che hanno ac-compagnato i ragazzi all'ospedale delpaese, per il test anti-droga, il quale hadato esito positivo.

Per tutti è scattata la segnalazione inPrefettura per consumo di sostanze stu-pefacenti, mentre per il conducente del-l'auto, anche il ritiro della patente e il se-questro dell'auto.

Angela Pepe

PotenzaREDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

GINESTRA - La messa di ieri celebratada don Severino D'Amico, nuovo parro-co di Ginestra, è stata dedicata ai cadutiin guerra del piccolo centro arbereshe. Ilparrocodon Severinonell'omelia hadet-to: «oggi ricordiamo i caduti in guerra diGinestra che si sono battuti per la libertà.Una memoria che ci deve far venire vo-glia di essere liberi. Sono state personeche prima di morire, pur se non hannofatto delbene, si trovanocon Dioin Para-diso. La nostra libertà l'abbiamo ricevu-ta da questi nostri caduti in guerra. Lapresenza del Sindaco con la fascia trico-lore rappresenta laconquistata libertà edemocrazia. Per ricordare bene questamemoria chiediamo perdono per i nostripeccati».

Il sindaco Giuseppe Pepice, presentecol Maresciallo di Polizia municipale,Antonio Gremigna ed il vice Sindaco Fio-rella Pompa, ha aggiunto: «do il benve-nuto al nuovo parroco di Ginestra chetroverà nell'amministrazione comunaledisponibilità e solidarietà». Ha elencato i

nomi dei caduti in guerra delle due guer-re 1915-1918e 1940-1945. Poi in corteole autorità religiose, civili e militari, se-guite da alcuni cittadini,dalla chiesamadre sono giunte fino al monumentodei caduti di piazza Risorgimento dove èstata deposta una corona di alloro.

l.z.

MANCAVANO 10 minuti all’inizio della celebrazione inpiazza Pagano della Giornata delle Forze armate quandol’orologio della Prefettura si è fermato. Questo comunquenon ha impedito che si svolgesse la Giornata delle forze ar-mate con mezzi, stand e bersaglieri che hanno invaso la piaz-za (foto Andrea Mattiacci)

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 07.11.2011 PAG.11

CRONACA NERA

Scontata la condanna. Ma non potranno essergli rivolte, come avrebbe voluto la famiglia della vittima, le domande sui depistaggi

Dopo 18 anni Restivo a processoAl via domani a Salerno il rito abbreviato per l’omicidio di Elisa Claps. Ma lui non ci sarà

POTENZA- Diciotto annidopo la sua morte, appro-da domani nelle auledella giustizia italiana ilcaso di Elisa Claps, conDanilo Restivo imputatodell’omicidio della stu-dentessa potentina. Laragazza aveva 16 anniquando fu uccisa il 12settembre del 1993, masolo l’anno scorso i suoiresti sono stati ritrovatinel sottotetto della chie-sa della Santissima Tri-nità a Potenza. Un ’pro-cesso scontato’ secondola famiglia che ha sem-pre creduto nella colpe-volezza di Restivo, attual-mente detenuto in Inghil-terra per un altro omici-dio, quello di HeatherBarnett, una sarta diBournemouth trovatamorta nel 2002. Le pro-ve sono speculari e por-tano ad individuare lastessa mano dietro i de-litti, quella di Restivo, giàcondannato al carcere avita in Gran Bretagna. ASalerno sarà giudicatocon rito abbreviato. Con-tro di lui c’è anche la pro-va del dna raccolta dai ca-rabinieri dei Ris di Par-ma. Però molte doman-de non potranno esserglirivolte, come avrebbe vo-luto la famiglia, ora pro-iettata a far luce sugli al-tri risvolti poco chiari,dai depistaggi alle omis-sioni investigative. Quel-lo italiano sarà un proces-so sull’omicidio e non sulcontesto, su ciò che è av-

venuto dopo tanto da po-sticipare il ritrovamentedel cadavere di cui qual-cuno sapeva, stando al-le indagini ed alle ultimerivelazioni.

E’ una domenica soleg-giata il giorno in cui Eli-sa scompare nel nulla aPotenza, in via Pretoria.Esce di casa insieme adun’amica, Eliana De Cil-lis. Ha un appuntamen-to con Danilo Restivo. Siincontrano in chiesa. E’lo stesso Restivo a confer-mare l’incontro in unprocesso in cui vienecondannato a due anni e8 mesi di reclusione perfalse dichiarazioni algiudice. Restivo dichia-ra di averla incontrata eche lei era lì ad aspettar-lo alla chiesa della San-tissima Trinità, in viaPretoria. Sempre standoalla sua deposizione, idue ragazzi sono rimastidieci minuti a parlare die-tro l’altare, poi Elisa è an-data via e Restivo l’ha se-guita con lo sguardo fi-

no a quando è uscita,quindi è rimasto un po’a pregare. Tornando a ca-sa, si è ferito nel cantie-re delle scale mobili. Igiudici non gli credonodel tutto: nella sua rico-struzione c’è un buco diun’ora e mezza in cui lasua versione non è ri-scontrata. Infatti Elisaverrà ritrovata nella chie-sa da cui non era maiuscita. A distanza ditempo il corpo ’’parla’’nell’autopsia. E rivelalo scenario per cui Resti-vo e’ accusato di omicidiovolontario pluriaggra-vato per i motivi abiettie la ferocia.Secondol’accusa tut-to avvienenel sottotet-to, dove Re-stivo con-duce la ra-gazza conla scusa didarle unpiccolo do-no. Dopoun tentati-vo di approccio sessuale,rifiutato dalla ragazzache non voleva ’’metter-si insieme’’ a Restivo,l’omicidio.

Elisa viene colpita 13volte con un oggetto ta-gliente e muore dissan-

guata. ’’La vittima - e’scritto nella relazionedell’autopsia di France-sco Introna - fu attinta da12 lesioni da punta e ta-glio (nove inferte poste-riormente e tre ante-riormente), e da almenouna lesione da taglio’’.L’arma e’ ’’una lama pic-cola, appuntita, dellalunghezza di almeno 5,5centimetri’’. Secondo larelazione la ragazza e’stata uccisa li’ dove e’ sta-ta trovata, nel sottotettodella chiesa della Santis-sima Trinita’ in quanto’’la salma subi’ tutto l’itertrasformativo in corri-

spondenzadel sito dirinveni-mento’’.Per non faravvertire imiasmidella de-composi-zione cada-verica, se-condo l’ac-cusa, fupraticato

un varco fra le travi delsottotetto. E questo e’ unodegli elementi che fapensare a possibili com-plicita’. Il delitto avven-ne a seguito di un rifiu-to ad avances sessuali. Lodimostrano i vestiti -

mutandine abbassate ereggiseno tagliato - e al-cune lesivita’ ’’all’internodella coscia destra e del-le mammelle’’. Sono sta-te tagliate, inoltre, delleciocche di capelli, ’’alcu-ne di netto nell’immedia-tezza della morte’’. Otto,per la precisione. Sullemani di Elisa ci sono an-che due lesioni da ’’armabianca’’, segno che tento’di difendersi e di disar-mare l’assassino affer-rando ’’lo strumento di of-fesa’’. Elisa Claps fu uc-cisa con un assalto allespalle perche’ la maggiorparte dei colpi inferti conun coltellino sono statiinflitti ’’posteriormen-te’’, secondo l’autopsia.Sul maglione intreccia-to che Elisa vestiva e’ sta-ta trovata una traccia didna: si tratta di salivaframmista a sangue del-la ragazza. Per i Ris ilprofilo biologico e’ di Re-stivo oltre ogni ragione-vole dubbio.

Questo e’ un processo

gia’ fatto. Si e’ svolto aWinchester, in Inghilter-ra, per il caso Barnett.Esaminando il delittodella sarta, sono stateesaminate le ’’incredibi-li somiglianze’’ tra i dueomicidi e la pubblica ac-cusa ha stabilito che Re-stivo e’ colpevole di en-trambi, ma ovviamentecondannato solo perquello su cui e’ chiama-ta la giustizia inglese. So-no stati inoltre sentiti tut-ti i protagonisti della vi-cenda di Potenza, in per-sona o in videoconfe-renza. L’unico elementonuovo potrebbe essere lapresenza a sorpresa del-l’imputato. Dal dibatti-mento, probabilmente,resteranno fuori le zoned’ombra. Restivo fu il pri-mo sospettato della Poli-zia sin dall’inizio. I suoivestiti, pero’, non furonosequestrati. Inoltre lachiesa della Trinita’ fuispezionata ma il corponon fu trovato. Di piu’.Un testimone disse diaver visto Elisa alle 13.45del giorno della scompar-sa, circostanza smentitadalle indagini (Elisa mo-ri’ tra le 11.30 e le 13.10).E poi c’e’ quello che e’ av-venuto negli anni, a co-minciare dai presuntiritrovamenti del corpodai sacerdoti, taciuti al-le autorita’. La Chiesasmentisce tutto ma l’om-bra rimane fitta e, intan-to, la chiesa rimane sot-to sequestro.

Elisa Claps e Danilo Restivo. Era il 12 settembre del 1993 quando la ragazza venne uccisa nelsottotetto della chiesa della Trinità a Potenza

Si tratta in praticadi un processo

“già fatto”,essendo stato già

sviscerato aWinchester, inInghilterra, peril caso Barnett

Tragedia dell’Alzheimer, la donna, 78enne, resta ricoverata e assistita da una psicologa dell’Asm

82enne ucciso dalla moglie, oggi l’autopsia

L’ingresso dell’abitazione dei coniugi Vitella a Pomarico

di CLEMENTE CARLUCCI

POMARICO- Tutti a Poma-rico, piccolo e laborioso cen-tro della provincia di Ma-tera, si è risvegliato ieri –come ha anche conferma-to il sindaco Giuseppe Ca-solaro - in un clima di do-lore ed incredulità perquanto accaduto il giornoprecedente in un’abitazio-ne del centro storico, in viaCristoforo Colombo. Nonerano ancora le ore 9,30 diieri l’altro quando si è ve-rificato un autentico e ter-ribile dramma purtroppoconcretizzatosi con vio-lento omicidio tra le muradomestiche. Un gesto in-consulto di Angela Cario-scia di 78enne che, forsepure per svincolarsi da unapericolosa aggressione daparte del marito (Carmine

Vitella di 82 anni le stavastringendo il collo con lemani) affetto da una gra-ve, degenerativa forma diAlzheimer, non avrebbe po-tuto fare altro che afferra-re un coltello da cucina(l’aveva a portata di mano)e rivolgerglielo verso la go-la, all’altezza della caroti-de. Fatto sta che la lama ta-gliente del coltello ha uc-ciso all’istante l’uomo cheè caduto in terra privo divita e in un lago di sangue.Gli arrivi immediati del me-dico di famiglia, il dott. Mi-chele Fusillo, e quello delpersonale medico del ser-vizio urgenza del “118”non hanno potuto fare al-tro che constatare la so-pravvenuta morte del pen-

sionato, mentre la donna(per curare con assiduitàe impegno il marito da mol-to tempo malato era lei stes-sa caduta nella trappoladella depressione) era sot-to choc. I carabinieri del po-sto e i loro colleghi del nu-

cleo operativo radio-mobi-le coordinati dal cap. Mi-chele Basilio hanno avvia-to con tempestività le inda-gini per la verifica del mo-vente. Anche se tutto ap-pare sin troppo chiaro. LaCarioscia avrebbe agito

per salvare se stessa. Tan-t’è che Savina Toscani, so-stituto Procuratore dellaRepubblica del Tribunaledi Matera, ha dispostol’arresto della 78nne omi-cida, limitato ai domicilia-ri per due motivi essenzia-li: l’età avanzata della stes-sa e anche le sue precariecondizioni di salute, subi-to verificate nell’ospedale“Madonna delle Grazie” diMatera. Ieri, la Carioscia (èassistita sin dal primomomento da una psicolo-ga dell’Asm) era ancora ri-coverata per completare laserie degli accertamentimedici e clinici che le so-no stati prescritti. Nel mo-mento in cui potrà far ri-torno a Pomarico dovrà

gioco-forza trovare ospita-lità, per effetto del provve-dimento di custodia caute-lare ai domiciliari, pressoalcuni familiari peraltrodettisi già disponibili. Equesto, pur se sopra all’abi-tazione del delitto abita unodei figli di Carmine e An-gela (Franco, l’altro sichiama Rocco, ma abita inuna casa diversa, in altrorione del paese). La casa èsotto sequestro, così comeil coltello. Stamani, semprepresso l’ospedale di Mate-ra, sarà effettuato l’autop-sia sul cadavere di Carmi-ne Vitella. L’ha disposta ilpm Savina Toscani. Unaprassi giudiziaria prevedi-bile. Solo dopo si potrà sta-bilire come e quando potereffettuare il pietoso rito del-la sepoltura del contadinoucciso dalla moglie.

Lunedì 7 novembre 20112 _Primo Piano Basilicata__Basilicata_

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 06.11.2011 PAG.12

Una giornata tra gusto, convegni, esposizioni di prodotti tipici, visite in frantorio e degustazioni

Olio lucano superstar Ha fatto tappa a Rapolla la carovana del GirOlio. Applausi alla Basilicata

Visite nei frantoi, degusta-zioni ed esposizioni diprodotti tipici

La manifestazione di ierimotivo di orgoglio per ilsindaco Sonnessa

Premio “miglior uliveto”a Grimolizzi di Rapolla

onoscere gli oli per valorizzarli a tavola. Presen-tata la carta degli oli delle 9 città dell’olio di Ba-

silicata. Una brochure dove trovare indicazioni sul-l’azienda produttrice, la cultivar e l’abbinamento conil cibo. ”Questa carta – ha detto Stefania Dalessan-dro, capo panel Regione Basilicata - serve a unireil mondo della produzione con quello dei consuma-tori e della ristorazione. Purtroppo, nei ristorantisi trascura l’importanza dell’olio e, soprattutto, diquello di qualità. Molto spesso gli chef friggono conolio di semi, cucinano con olio d’oliva e forse con-discono con l’extra vergine. I produttori si sono sfor-zati a dare ai prodotti identità e marchio, ma i lorooli sono poco presenti sui tavoli e spesso troviamoampolle di vetro trasparente anonime”. Due i pre-mi consegnati per l’iniziativa. Sette le aziende chehanno partecipato al concorso ”miglior olio”. ”Hovoluto invitare in giuria non assaggiatori profes-sionisti – ha spiegato – ma giornalisti specializza-ti, gastronomi e ristoratori per far consocere gli oliappena franti e apprezzarne le qualità”. Premiatol’olio del frantoio Valluzzi di San Mauro forte. ”Pre-mio al ”miglior oliveto”, a cui hanno partecipato 9aziende è stato conferito a Ernesto Grimolizzi, gio-vane agricoltore di Rapolla.

C

Non solo pietanze: creme viso corpo e for men a base d’olio

on solo olio di qualità per conderire pie-tanze e esaltare sapori e alimenti, ma

anche creme. Dall’idea di coniugare prodot-ti tipici e territorio è nata la linea cosme-tica ”Terme di Rapolla” come ci ha spiega-to il direttore dello stabilimento termaleMaurizio Colangelo. Tre le linee studiate dal-la LyCon Cosmetics e realizzate con le ac-que termali e l’olio extravergine della Coo-perativa Rapolla fiorente. Tre le linee: vi-so, corpo e for men. Nell’offerta, non man-cano gli oli per massaggi rilassanti e dre-nanti per chi ama trattamenti curativi e al-l’insegna della bellezza del corpo. ”Abbia-mo realizzato - ha detto - la linea cosmeti-ca sulla base di studi medico scientifici chehanno evidenziato gli effetti benefici e nu-tritivi dell’olio sulla pelle e sul corpo. La ri-cerca va avanti tanto che abbiamo sperimen-tato creme con succo uva, con il vino Aglia-nico e l’aggiunta ovviamente di acqua ter-male. Per valorizzare un altro prodotto ca-ratteristico delle nostre montagne, abbia-mo pensato a una maschera con farina dicastagne”.

N

Stefania Dalessandro eMaurizio Colangelo

Il presidente nazionaledell’associazione Cittàdell’olio Lupi

I prodotti cosmetici a based’olio e il convegno di ieri

di IRANNA DE MEO

RAPOLLA - L’Italia uni-ta da un filo d’olio novel-lo. Tappa a Rapolla del-la carovana del GirOlio,

tura”. Apposta sulla per-gamena disegnata dal vi-gnettista emiliano, RoMarcenaro, la firma del-l’assessore Mazzocco. Peril sindaco del piccolo

sciuto di più. I lucani de-vono prendersi valigettae andare a cercare nuo-vi mercati per vendere ilprodotto”. Una giornata

l’iter sta a significare chela cultura contadina og-gi produce, oltre a prodot-ti eccellenti, anche risul-tati concreti. Il messagg-

il progettodell’associa-zione Cittàdell’olioche, comeha dichia-rato il pre-sidente na-zionale, En-rico Lupi,”è progettoche hal’obiettivodi metterein vetrinanon solo leeccellenzeproduttivee dell’ovicol-tura, ma lospaccato diun’Italia dafar apprez-zare per l’enogastro-nomia, lacultura, ipaesaggidegli ulive-ti e delle po-polazionivocate aquesta atti-vità”. Ap-prezzamen-ti per l’oliolucano ”chenegli ulti-mi 10 anniha rag-giuntoun’eccellen-te qualità,ma deve es-sere cono-

centro me-dievale, Mi-chele Son-nessa latappa luca-na ha rap-presentato”un’occa-sione im-portanteper la Basi-licata perfarsi ap-prezzare inuno scena-rio naziona-le e la me-daglia d’ar-gento con-ferita dalpresidenteNapolitanoper l’altovalore di-vulgativo èmotivo diorgoglio”.

Sul rico-noscimentoDop, Son-nessa sperache possarappresen-tare ”un vo-lano di svi-luppo per leaziende lu-cane el’azionepromossadalla Coo-perativaRapolla fio-rente cheha iniziato

ricca di ap-puntamen-ti, tra gu-sto, conve-gni, esposi-zioni di pro-dotti tipici,visite infrantorio,spettacoli edegustazio-ni quellasvoltasi nel-la cornicedella coo-pertaivaRapolla fio-rente.Un’iniziati-

gio è quellodi lavorareinsieme perraggiunge-re traguar-di impor-tanti”. Lacittadinadel Vultu-re, omag-giata daSelci di unapianta diolivo dellacultivar lo-cale affida-ta alla scuo-la Pio IX diRapollaper

Rapolla fiorente che nel2003 ha iniziato il percor-so, con la Regione e altrienti che hanno affianca-to questo processo. Losvilpuppo parte dal bas-

va che in parte anticipal’ufficializzazione (doma-ni scade il periodo tran-sitorio per il riconosci-mento) del marchio Dopdell’olio extra vergine

del Vulture. ”E’ una bel-la soddisfazione – hadetto l’assessore regioan-le all’Agricoltura, Vil-ma Mazzocco - per i pro-duttori e la Cooperativa

so e le istituzioni devonoattenzionare le propo-ste che vengono dal siste-ma produttivo agricolo.Questa del GirOlio – haconcluso l’assessore – è

una tappa importante esignificativa in quanto,in occasione dei 150 an-ni, si rafforza l’identità diuna cultura italiana cheparte anche dall’agricol-

promuovere lo scambioculturale, passerà il testi-mone alle Marche il pros-simo 12 novembre. Nelsegno dell’unità naziona-le e agricola

15_Potenza e Provincia_ Domenica 6 novembre 2011

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 06.11.2011 PAG.13

Domenica 6 novembre 2011

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Affrontato a Picerno il tema “Federalismo fiscale e sanità, quali prospettive per la Basilicata”

Volontari, un buon investimentoI soldi servono anche al Terzo settore. Non arrivano i fondi regionali dal 2008

Ieri la cerimonia a Sasso di Castalda. Riconoscimento ad Arrigoni

Premio Beneventano, assegnatiGli encomi della quarta edizione

Stasera a Satrianosi parla del Melandro

PICERNO - «Nella quotidia-nità è sempre emergenza, ivolontari rappresentano unsicuro investimento: ma tut-to ciò richiede fondi, ed orasiamo arrivati ad un puntocritico»: si riassume cosìl'intervento dell'assessorealle Infrastrutture e Prote-zione Civile della RegioneBasilicata, Rosa Gentile,ospite ieri mattina a Picernonella sala consiliare di piaz-za Plebiscito, nell'ambitodell'incontro promosso dal-l'Anpas, Associazione na-zionale pubbliche assisten-ze, dal titolo “Federalismo fi-scale e sanità, quali prospet-tive per la Basilicata”.

Oltre ai tanti ospiti, lagiornata è stata impreziosi-ta dalla presenza di FabrizioPregliasco,virologo di famainternazionale, oltre che vi-ce-presidente Anpas nazio-nale e docente universitarioa Milano. Durante l'incontroè uscito fuori un messaggioimportante, oltre che un gri-do d'allarme: in primis perandare avanti nel mondo delvolontariato servono fondi,che mancanoda troppo tem-po, inutile nasconderlo. Ol-

tre che una buona organiz-zazione. In secondo luogo èstato sottolineato questomomento di stallo totale. Ba-sti pensare che, come sottoli-neato dall'assessore Gentile,«senza il fondo nazionale disolidarietà alla Regione nonarrivano fondi dal 2008».

Insieme all'assessoreGentile erano presenti Car-mine Lizza, responsabile na-

zionale protezionecivile An-pas, il presidente del consi-glio provinciale PalmiroSacco, Libero Militi (respon-sabile Basilicata Soccorso),Bruno Cigliano (responsa-bile regionale Anpas Politi-che Sanitarie) Gesumino Di-tommaso (presidente Mise-ricordie Basilicata), GianniRusso (Presidente PubblicaAssistenza Protezione Civile

Da sinistra Lizza, Pregliasco e Oliveto

Il sindaco Fidanza ha ringraziato i cittadini

Raccolta porta a portaA Oppido in un mese

ottimi risultati

Il sindaco Fidanza

A Pantano lavoridi riqualificazione

SASSO DI CASTALDA - Si è tenuta ieria Sasso di Castalda la quarta edizionedel Premio intitolato a Mimmo Bene-ventano. A organizzare la manifesta-zione Libera Basilicata.

Quest'anno il riconoscimento è statoconferito alla memoria di Vittorio Arri-goni, pacifista e free-lance ucciso a Ga-za il 14 aprile 2011, perchè con la sua vi-ta ed il suo coraggio è stato testimone diun'Italia che costruisce la Pace nelmondo; alla redazione di Rainews perl'importante ruolo che riveste nel Pae-se garantendo un'informazione liberae trasparente; a Ilario Ammendolia,sindaco di Caulonia (RC), per le corag-giose e lungimiranti politiche di acco-glienza e promozione dei diritti umaniportate avanti dalla sua amministra-zione.

Beneventano, medico, giornalista e

amministratore locale di origine luca-ne (il padre, guardia forestale, è di Sas-so di Castalda la mamma di Polla), fuucciso in un agguato di camorra a Ot-taviano, in provincia di Napoli, il 7 no-vembre 1980.

Una persona sempre in prima lineanella difesa degli altri. Nei momentiimportanti sarà sempre presente, sarànel Belice a soccorrere i terremotati o aFirenze a salvare il patrimonio artisti-co, minacciato dall’alluvione. Iscrittoal Partito comunista italiano, Beneven-tano diventa riferimento importanteper la gente, e la sua candidatura a con-sigliere comunale nel maggio del1975, ad Ottaviano sarà inevitabile, co-me lavalanga dipreferenzecheraccol-se allora e alle successive elezioni delgiugno del 1980. Nonostante ciò, av-vertiva anche un forte il senso di appar-

tenenza, sentendosi profondamente le-gato a quello che lui definiva il suo Pae-se - Sasso di Castalda - dove, contempo-raneamente, nel 1975, Mimmo saràeletto consigliere comunale. Il 7 no-vembre 1980, la sua vita generosa e ric-ca fu stroncata barbaramente in un ag-guato camorristico ad Ottaviano, inquella strada che oggi porta il suo no-me mentre, di primo mattino e abitual-mente, si recava in ospedale per il suolavoro. Non era un eroe, ma lo diventò,trovandosi a vivere in un territorio in-sidioso in unmomento incui il confinefra politica, affari e camorra era diven-tato sempre più labile. Era, dunque, uneroe che con le uniche armi dell’intelli -genza, dell’intuito, della ragione e delcuore sfidò l’arroganza della camorra edei politici corrotti, mettendo in seriadifficoltà i loro piani criminali.

Angels Picerno), il consi-gliere nazionale dell'Anpas,Egidio Ciancio, oltre al sin-daco di Picerno, ValeriaRussillo (che nei saluti hatra l'altro ringraziato anchei volontari picernesi per laserietà ed affidabilità ogniqualvolta vengonochiamatiin causa).

A moderare la giornata ilgiornalista Rai Angelo Oli-veto. Presenti anche tantivolontari di Anpas e Prote-zione Civile. E' stata l'occa-sione di un dibattito per ca-pire le possibilità d'impiegodel volontariato qualificato,in questo particolare mo-mento economico e sociale,come risorsa per il sistemasanitario regionale. Ad apri-re la serie di interventi i salu-ti di Ciancio, che ha dato il“via”alla visione di un video,denominato “Volontari perCostituzione”. A seguire isaluti del sindaco ValeriaRussillo, che tra l'altro hasottolineato il federalismocome «una grande opportu-nità». La parola è poi passataall'assessore Rosa Gentile.Nel suo intervento, condivi-so dai presenti, ha sottoli-

neato: «questo è un momen-to molto particolare, siamosempre in emergenza, e bi-sogna ringraziare tutti iVo-lontari per la grande umiltàe professionalità. Sono sem-pre presenti”, e ha concluso:«Nei comuni non ci sono pia-ni di emergenza verificati, evivremo nel panico ogni vol-ta che piove, perché non siriesce a garantire la sicurez-za. Basti pensare che da ottomesi attendiamo un decre-to».

La parola è poi passata aCarmine Lizza che, oltre aleggere il documento pre-congressuale, ha ricordatoanche il grande lavoro chel'Anpas sta svolgendo in To-scana e Liguria, in questigiorni difficili. A seguire poici sono stati i saluti ed inter-venti di Palmiro Sacco, Libe-ro Mileti, Gianni Russo, Ge-sumino Detommaso e Bru-no Cigliano. Poi l'interven-to, molto applaudito, di Ca-rolina Pellegrini, ospite del-la giornata (è consigliere co-munale in Lombardia, aRho). La stessa nel suo bre-ve, ma deciso intervento, hasottolineato: «i politici devo-

no avere il voto per governa-re, e quando governano de-vono dimenticare di farecampagna elettorale e, senon sono capaci di governa-re, devono andare fuori dal-le…».

La chiusura è stata affida-ta all'ospite d'onore, Fabri-zio Pregliasco. «Il federali-smo deve essere la necessitàdi arrivare ad un buon go-verno, per gestire al megliole risorse disponibili. La pre-senza del Volontariato è unarisorsa molto importante, eriesce a ridurre e ottimizza-re i costi. Il coinvolgimento ela formazionesono elementiimportanti». Da tutti gli in-terventi, è uscito fuori unmessaggio importante: nonpossono mancare i fondi.Inutile nascondere che i sol-di servono. Per portareavanti le organizzazioni egarantire determinati servi-zi. La giornata è poi conti-nuata con un rinfresco deipresenti presso la Torre Me-dievale di Picerno e con ilcongresso Regionale del-l'Anpas, tenutosi nel pome-riggio.

Claudio Buono

OPPIDO LUCANO - Ormai èun mese di raccolta differen-ziata con sistema “porta aporta”aOppido Lucano ei ri-sultati raggiunti in questiprimi trenta giorni di raccol-ta sono davvero incorag-gianti.

Le previsioni fatte primadell'inizio di questo 'nuovo'metodo di raccolta dei rifiutiera giù ottimistico ma la co-munità di Oppido Lucano harisposto subito in manieramolto positiva. Infatti, è statoil Sindaco di Oppido LucanoAntonietta Fidanza che, tra-mite una letteraaperta ai cit-tadini, ha comunicato che lacittadina bradanica nei pri-mi venti giorni di differen-ziata ha raggiunto già unapercentuale altissima, il75,51 %.

C'è gratitudine e apprezza-mentonelle paroledel sinda-co per i risultati raggiunti si-no ad oggi. Tuttavia, restanofasi di criticità nella modalitàdello svolgimento del servi-zio, criticità che però saran-no superate molto presto.

Fidanza, nella stessa lette-ra aperta, approfitta per rin-graziare tutti i cittadini diOppido che si sono subito abi-tuati a questo sistema di rac-colta differenziata. Un rin-graziamentoè stato fattoan-che alla Comunità MontanaAlto Bradano e al suo Com-missario Antonio Anatrone.Un plauso anche all'Ati Ser-veco Pellicano Verdee ai suoicollaboratori per la quotidia-no raccolta di rifiuti casa percasa.

Chi parte bene è già a metàdell'opera,un dettopopolareche calza a pennello in questacircostanza. Oppido Lucanoè partita col piede giusto inquesto sistema di raccoltadifferenziata e i risultati so-no già di notevole positività.Le strade, libere dalla grandicampane di raccolta, dannoun sensodiverso adogni via.Il paese sembra più pulito e ingiro non si vedono più lemontagne di buste che sem-pre più si vedono in tutta lapenisola.

Rocco De Rosa

PIGNOLA - Proseguono gliinterventi di riqualificazioneambientale nel territorio diPantano di Pignola nell’am -bito del proget-to regionaleVie Blu, la cuiattuazione ri-cade nelle com-petenze dellaProvincia diPotenza. Arenderlo noto èil consigliereprovincialeGerardo Fer-retti (Pd) cheesprime gran-de soddisfazione per gli in-terventi che si stanno realiz-zando sul territorio.

«Gli interventi - ricordaFerretti - rientrano nel Pro-getto Vie Blu per la manuten-zione dei tratti fluviali che

hanno evidenziato maggioricriticità a seguito di eventi al-luvionali, al fine di ridurre ilrischio idrogeologico e at-

tuare la ri-qualificazio -ne struttura-le e funziona-le dell’am -biente e delpaesaggio re-gionale. Leopere di ma-nutenzioneordinaria chesi stannosvolgendolungo il fiu-

me a Pantano, con la collabo-razione della Protezione civi-le mirano a contrastare glieventuali allagamenti checondizionano negativamen-te alcuni tratti di strada e a fa-vorirne la viabilità».

SATRIANO - Stasera in piaz-zaa Satrianodi Lucania,dal-le 17, ospiti del movimentoculturale epolitico “SatrianoInsieme”, si parlerà del ri-spetto delle 10 regole essen-ziali e basilari per dare ga-ranzieai cittadinichel’attivi -tà mineraria non inquini icircuiti del bene primariodell’umanità: l’acqua. Saràpresente lo “Smemorandumcamper”. A Satriano, dun-que, si parlerà del rischio diinquinare il fiume Melandroanche con una mega discari-cadi rifiutispeciali,pericolo-si e fanghi petroliferi che lasocietà Tyke srl, con ricorsopendente presso il Consigliodi Stato, vuole costruire nelcuore del parco nazionale del-l'Appennino Lucano, in loca-lità Pietra Congolo. «Un fiu-me, il cui lentoscorrere non è

solo in una delle più belle vallidella Basilicata, ma, secondola leggenda, anche in unavallata che è stata attraversa-ta dalle truppe di uno dei piùgrandi generali della storia.Lungo lo scorrere del Melan-dro, si attraversa un pontemillenario, che a differenzadel vicino ponte stradale delXX secolo, non è stato buttatogiù né dal temponé dal terre-moto del 1980. Sta lì imper-territo, come la maestosaTorre di Satriano (in territo-rio di Tito) a ricordarci il valo-re storico-ambientaledell’area. Ma anche la super-ficialitàdi unapoliticaregio-nale delterritorio che,per va-lorizzarlo, dimostrando dinon conoscere ciò che ammi-nistra, preferisce l’immedia -to e inquinante e facile sfrut-tamento del sottosuolo».

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 06.11.2011 PAG.14

Domenica 6 novembre 2011 I VII

MELFI LA DECISIONE DEL TAR SUSCITA PERPLESSITÀ TRA AMBIENTALISTI E CITTADINI. IL 16 L’UDIENZA PER ENTRARE NEL MERITO�

I M P I A N TOA destra unparticolaredell’inceneritoreFenice di SanNicola diMelfi. Inbasso la sededel Tar[foto Tony Vece].

Fenice torna a bruciarepaesi col fiato sospeso

FRANCESCO RUSSO

l A metà ottobre la Provincia di Po-tenza aveva sospeso per 150 giorni l'au-torizzazione all'esercizio all'inceneritoreFenice di San Nicola di Melfi, che si èscoperto aver inquinato le falde acquiferedal 2002. Ma il Tribunale amministrativodella Basilicata ha revocato, anche se invia temporanea, il provvedimento con ilquale erano state sospese le attività determovalorizzatore (che nel frattempo hagià ripreso a funzionare). Le decisionedel Tar, che si pronuncerà definitivamen-te in sede collegiale il 16 novembre pros-simo, ha creato sconcerto nelle popola-zioni, che da mesi - soprattutto dopo ladiffusione dei dati tenuti nascosti peranni dall'Arpab sull'inquinamento nelsottosuolo - chiedono con forza la chiu-sura definitiva dell'impianto. Tale richie-sta - mentre è al lavoro una commissioned'inchiesta della Regione Basilicata, e so-no in corso indagini della magistraturache hanno portato anche ad alcuni ar-

resti - è stata suffragata tra l'altro daiComuni dell'area Nord lucana, che si di-cono «contrari» al proseguimento delleattività di incenerimento. Intanto, il Co-mitato per i Diritto alla Salute di Lavello,fa sapere che «la decisione del Tar inmerito all'annullamento della sospensio-ne dell'attività di Fenice-Edf da parte del-la Provincia è inaccettabile». Secondo ilComitato lavellese «tutto l'impianto delricorso presentato da Fenice si basa supoco chiare dichiarazioni dell'Arpab inmerito alla diminuzione dei contaminan-ti in falda, e sull'ennesima offensiva di-chiarazione da parte dell'Azienda sani-taria di Potenza, sulla base della quale, inassenza di un'indagine epidemiologicanon è possibile stabilire una relazione tral'inquinamento delle falde e le patologiedelle popolazioni residenti nella zona delVulture Melfese». «Ancora una volta -evidenziano i rappresentanti del Comi-tato - è venuto meno il rispetto del prin-cipio di precauzione a danno delle po-polazioni ed in favore di un soggetto pri-vato, che svolge un'attività con forte im-patto ambientale e fuori da ogni ragio-nevole controllo. L'inquinamento dellefalde - aggiungono - è una certezza dal2002 e continua tuttora, checché ne dical'Arpab. Delle diossine liberate nell'ariain questi anni di attività, l'Arpab non è ingrado di dirci assolutamente nulla, per-ché ancora oggi non ha i mezzi per poterle

rilevare. Non sapremo mai se queste sonorimaste al di sotto dei limiti. Per nonparlare dell'assoluta mancanza di inda-gini biologiche». Per il Comitato, la sen-tenza di annullamento da parte del Tar «èstata una doccia fredda, perché allo stes-so tempo c'è un'indagine della Procura diPotenza che parla di disastro ambientale,e 12 Comuni della zona hanno espresso laloro ferma contrarietà all'attività dell'in-ceneritore con un Consiglio comunalecongiunto». «In questoscenario - rincara l'or-ganizzazione lavellese -sono inaccettabili icontinui toni minac-ciosi di Fenice, chechiede il risarcimentodel danno e parla dellasostituzione del forno agriglia come un inter-vento di revamping. Lasicurezza dell'impian-to è incerta. Abbiamoancora ben impressenella mente le foto del-l'incendio notturno chesi è sviluppato il 2 ottobre scorso e che hatenuto impegnati i vigili del fuoco per seiore». Nei prossimi giorni, ci saranno altriincontri per la class action da intentarenei confronti di Fenice. Dopo la riunionedi Lavello, ce ne saranno altre a Rioneroin Vulture, Melfi e Venosa.

POTENZA UN PROGETTO ALL’OSPEDALE S. CARLO� AVIGLIANO RIFIUTI: L’OBIETTIVO È INCREMENTARE LA DIFFERENZIATA�

Da questa notte scattala raccolta «porta a porta»Il via dopo la sperimentazione durata due mesi nelle zone pilota

Ecco la «Prima pietra»come scoprirein anticipo l’autismo

l P OT E N Z A . Scoprire l’auti -smo in una fase precocissima e poiintervenire con cure appropriate.È la «mission» di «Prima Pietra»,un progetto nato a Messina e chepresto, e per conto della Fonda-zione Stella Maris Mediterraneo,sarà operativo in Basilicata.

«Prima Pietra» è l’acronimo di«Programma di ricerca, Integra-zione, Miglioramento, Assistenzae formazione Per l’I n n ova z i o n edei servizi e delle Tecnologie diRiabilitazione dell’Autismo». Ilprogetto è stato presentato questamattina all’Au d i t o r i u mdell’Azienda Ospedaliera SanCarlo di Poten-za.

Punto di ri-ferimento inBasilicata saràl’Unità opera-tiva di «Neu-ro p s i ch i at r i ainf antile»dell’Asm, di-retta dal dr.Carlo Calzone,che si occupe-rà della costi-tuzione di unCentro clinicopilota, dove sa-ranno presi incarico dieci bambini – dai diciottoai trenta mesi - affetti dal disor-dine dello spettro autistico, e dellaformazione del personale e dei pe-diatri coinvolti nel progetto.

«Prima Pietra», progetto uniconel suo genere, applica il modelloDenver per l’intervento terapeu-tico precoce dei disturbi dellospettro autistico, inserito, però, inun ambiente tecnologico interat-tivo e tele riabilitativo.

Il Modello Denver classicoprende in considerazione tutte leabilità evolutive della prima in-fanzia: linguaggio, gioco, intera-zione sociale e attenzione condi-visa, come anche l’imitazione, leabilità motorie, l’autonomia e ilcomportamento. La particolaritàdel Modello, spesso assente in al-tri, è quella di porre l’accento an-che sulla qualità della relazione,delle emozioni e della responsi-vità e sensibilità dell’a d u l t o.

Fulcro del progetto è una piat-taforma interattiva e teleriabili-tativa, predisposta dal Cnr checonsente ai genitori di essere sem-

pre assistiti alproprio domi-cilio in modali-tà multimedia-le da un’equipedi medici e psi-cologi, in mododa monitorarela risposta delbambino e mo-dulare gli in-terventi duran-te il percorsot e r ap e u t i c o.

«Prima Pie-tra» è frutto dellavoro sinergi-co di clinici, ri-

cercatori, psicologi e operatoridella riabilitazione dell’Istituto diFisiologia Clinica (Ifc) del Con-siglio nazionale delle ricerche(Cnr), dell’Irccs Fondazione «Stel-la Maris», della Fondazione «Stel-la Maris Mediterraneo» attraver-so le Aziende sanitarie di Potenzae Matera quali soci fondatori,dell’Università di Pisa, dell’Azien -da sanitaria provinciale di Mes-sina e del Policlinico di Messina.

SANDRA GUGLIELMI

l AV I G L I A N O. Scatta stanotte ad Avigliano latanto attesa e temuta ora x per la raccolta dif-ferenziata porta a porta. Dopo la sperimentazionedurata due mesi nella zona pilota, ossia i quartieridella parte alta della cittadina e la risposta estre-mamente positiva per l’incremento di rifiuti dif-ferenziati, gli aviglianesi di tutto il centro cittadino equelli delle frazioni limitrofe diranno addio da oggiai cassonetti lungo le strade. Le frazioni lungo lastatale 96, invece, avranno ancora un mese di tempo.La parola d’ordine sarà differenziare, selezionandoplastica, carta, vetro e alluminio ed umido dal restodei rifiuti non riciclabili. L’amministrazione co-munale, che ha deciso di portare avanti questa gran-de sfida, nono-stante abbiascelto la stradapiù difficile,decidendo dinon fare la rac-colta mul-ti-materiale edi richiederela differenzia-zione degliscarti alimentari compostabili, ha trovato il pienoappoggio e la fattiva collaborazione di cittadini eassociazioni, tutti convinti che la strada intrapresasia la più corretta e l’unica possibile per diminuire ilconferimento in discarica e da un lato abbattere inparte gli esorbitanti costi che gravano sulle cassecomunali, solo in parte recuperati con la Tarsu cheda poco più di un anno è aumentata ancora del 20%,dall’altro per diminuire l’inquinamento ambien-tale. In quest’ottica la raccolta della frazione or-ganica ricoprirà un ruolo fondamentale, in quantorappresenta la maggioranza relativa dei rifiuti do-mestici prodotti, fino ad arrivare al 30 – 40% degliinteri rifiuti urbani, ed è la causa principale, unavolta conferita in discarica del cosiddetto biogas, delmetano e delpercolato, ossia il liquame, altamenteinquinante, che si raccoglie sul fondo della disca-rica. Per consentire una corretta differenziazione,sono stati consegnati alle famiglie da volontari,soprattutto facenti parte delle associazioni, kit con-

tenenti pattumiera marrone e sacchetto bianco perla frazione umida, sacchetti gialli per la plastica,azzurri per la carta e il cartone, brochure infor-mativa e calendario dei giorni di consegna. I sac-chetti potranno essere depositati all’esterno delleabitazioni dalle 22 del giorno precedente a non oltrele ore 7 del giorno di raccolta. Il lunedì verrà ritiratol’indifferenziato, il martedì, giovedì e sabato l’or -ganico, il mercoledì la carta e il venerdì la plastica;la raccolta del vetro e dell’alluminio, invece, ri-marrà stradale. Inoltre sarà possibile conferire levarie frazioni di materiale differenziato tutti i po-meriggi presso l’ecoisola comunale in via don Min-zoni. Dopo il primo periodo di tolleranza, raccoltenon conformi verranno segnalate all’autorità divigilanza per le previste sanzioni amministrative.

Un piano per la rete fognaria in cittàCon i lavori in via De Luca cominciano gli interventi programmati

le altre notizieM O N T E M I LO N E

TEMPO LIBERO

Festa della salsicciae dei sapori lucanin Si conclude oggi la due gior-

ni dedicata a natura, sapori,tradizione e ospitalità orga-nizzata a Montemilone. È la«festa della salsiccia e deisapori», organizzata dall'as-sociazione turistica e cultu-rale «La porta della Basili-cata», con il patrocinio delComune. Oltre alla classicadegustazione dei prodottienogastronomici locali spa-zio anche a visite guidate edescursioni nel bosco allefonti di acqua sorgiva e allaChiesa della Madonna delbosco. E per l'occasione re-sterà aperta la Chiesa Ma-trice, nella quale sono con-servate le reliquie di San Sa-b i n o.

L’incontro di ieri [foto Tony Vece]

PERIFERIALe frazioni lungo lastatale 96 dovranno

aspettare ancora un mese

l L AV E L LO. Con i lavori in via CardinaleDe Luca, che gli operai di Acquedotto lu-cano hanno da poco iniziato, prendono il viagli interventi programmati dall'ammini-strazione comunale di Lavello, per il mi-glioramento della rete fognaria in alcunearee del centro abitato. Le infrastruttureidriche lavellesi, infatti, in diverse zone delpaese sono vecchie ed usurate dal tempo. Edhanno bisogno, in alcuni punti nevralgici,di essere rifatte ex novo. «Dopo oltre unventennio - commenta il sindaco AntonioAnnale - finalmente si risolverà il problemadel rifacimento del tronco fognario, più vol-te sollevato dai residenti delle palazzineAter in via de Luca. Per questo, ringra-ziamo l'Ato idrico e il commissario Nar-dozza, che hanno accolto positivamente unanostra richiesta di contributo, per far frontead un problema che creava non pochi disagi

alle famiglie residenti». L'intervento sultratto di strada in questione - definito «disomma urgenza» dal Comune di Lavello -servirà a rifare l'intero tronco fognario peroltre 100 metri. «Di conseguenza - spiegaAnnale - anche gli allacci più recenti ver-ranno rifatti ex novo». Altri interventi, nelleprossime settimane, saranno realizzati sultratto fognario di via Giovanni XXIII, dovepiù di una volta, i residenti avevano pro-testato per la fuoriuscita di liquidi maleo-doranti dai tombini e per le infiltrazionid'acqua. «In effetti - prosegue il sindacoAnnale - sono previsti a breve anche in-terventi sul tratto di via Giovanni XXIII, chepresenta gli stessi problemi dell'infrastrut-tura fognaria di via Cardinale De Luca. Conqueste opere di rifacimento intendiamo da-re una soluzione definitiva ad alcuni pro-blematiche che durano da anni». [f.rus.]

Il comitato per il diritto allasalute: «Senza indagini

epidemiologiche come si faa dire che non inquina più?»

LAVELLO SONO AL LAVORO GLI OPERAI DI ACQUEDOTTO LUCANO�

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.11.2011 PAG.15

Sabato 5 novembre 2011 I XI

Hanno rimosso il bloccoLetta rassicura e gli alluvionati liberano la statale Jonica

P R OT E S TA Torta con i detriti dell’alluvione e il blocco sulla «106»

METAPONTO L’ORDINANZA DEL GOVERNO DOVREBBE ESSERE FIRMATA MERCOLEDÌ. PRESIDIO ALLE TAVOLE PALATINE�

Il Comitato«Terre Joniche, spiragli

dopo le tante lotteIl Comitato Terre joniche è sod-

disfatto per i risultati ottenuti in que-sti ultimi 5 giorni di lotta. Ha presoatto finalmente che la Regione Pu-glia è scesa in campo, mettendo adisposizione un milione e mezzo dieuro e facendo così giustizia dei ri-tardi e delle inadempienze. Ha regi-strato con soddisfazione che la Re-gione Basilicata ha assunto l’impe -gno d’implementare la somma dei 7milioni e mezzo di euro già a dispo-sizione per la messa in sicurezza delterritorio con altre risorse economi-che a favore delle attività economi-che e delle famiglie alluvionate. Haripreso a sperare che il Governo ,dopo 250 giorni di lotta, possa met-tere fine alle angosce e ai drammidelle 300 famiglie e delle aziende lu-cane e pugliesi colpite delle esonda-zioni del Bradano e del Basento del2 marzo scorso. [p.g.]

PISTICCI LA SOCIETÀ ITALO RUSSA PUNTO ALLO STOCCAGGIO DEI POZZI DI GAS IN VALBASENTO�

ENERGIA Un pozzo di gas a Pisticci

Geogastock, è slittatol’incontro a Roma

ENZO PALAZZO

l PISTICCI. Nuovo rinvio, nell’in -contro del 3 novembre scorso aRoma, per quanto riguarda l’accor -do con la Geogastock. La societàitalo russa che nei pozzi di Cugno leMacine e Serra Pizzuta, in Val-basento, vuole commercializzare 800milioni di working gas, da stoccarein estate quando costa meno e ri-venderlo in inverno, quando costa dipiù.

La nuova data è stata fissata per il18 novembre prossimo, con un «po’di fastidio» manifestato dal Mini-

stero dello sviluppo economico perl’ennesimo slittamento chiesto dallaRegione. Tra l’altro, la Regione hacomunicato la sera prima, con unfax, al ministero sia la decisione dichiedere un’ulteriore proroga e siala sua assenza alla Conferenza diservizi programmata, dimentican-dosi di avvisare gli altri enti esocietà interessate. Per cui a Roma sisono incontrati il rappresentante delministero, quello della società Geo-gastock e i tre sindaci di Ferrandina,Salandra e Pisticci, ma non chi devesciogliere ancora i nodi in merito alprogetto di stoccaggio.

La riunione è comunque servita alsindaco di Pisticci per ribadire lasua posizione su un ente terzo eautorevole «come il Centro nazio-nale ricerche», che dia garanziesull’impatto ambientale del proget-to, prima ancora di parlare di ri-chieste compensative. Per le quali, aRoma, Vito Di Trani si è presentatocon una delibera di Consiglio co-munale nella quale ha ufficializzatola richiesta di una struttura perospitare 40 anziani e del 2 per centoall’anno del “working gas” s t o c c at o,circa 16 milioni di mc., quantitativoritenuto sufficiente alle esigenzedelle imprese della Valbasento edelle famiglie dei comuni coinvolti,compresi Pomarico, Miglionico,Grassano e Grottole che, nonostantela loro richiesta ufficiale rivoltaanche all’assessore all’a m b i e n t e,Agatino Mancusi, non vengono an-cora coinvolti nel progetto di stoc-ca g gio.

le altre notiziePOLICORO

LA DENUNCIA DI LOPATRIELLO

Zingari al lido, il sindacochiede aiuto al Prefetton Zingari al lido. Nell’ultimo fi-

ne settimana, secondo quan-do denunciato dal sindaco Ni-cola Lopatriello, sono stati intanti, «per lo più nomadi si-ciliani che hanno stazionanocon i loro camper in un par-cheggio di via Lido, lato de-stro, prima area di sosta.Ogni qualvolta lasciano lacittà in quell’area c’è di tutto:bicchieri di plastica, bottigliedi vetro rotte, piatti, carte, avolte abbiamo trovato anchescarpe e calzini lasciati a cie-lo aperto come in una disca-rica; per non parlare di ani-mali vaganti, durante il lorosoggiorno, uso insostenibiledi acqua per lavare coperte,piumoni e abiti puntualmen-te stesi ad asciugare sul lun-gomare. Una situazione simi-le di degrado non è più tolle-rabile». Lopatriello ha richie-sto al Prefetto Monteleone, diinserire tra gli argomenti delprossimo Comitato per l’ordi -ne e sicurezza pubblica anchequesto relativo alla presenzadegli zingari per le azioni daintraprendere. [n.buc.]

B E R N A L DA

LO CHIEDE BENEDETTO

«Fosso San Roccosi elimini il degrado»n Il parco sportivo di Fosso San

Rocco è in stato di profondodegrado da tempo. Le asso-ciazioni sportive hanno lan-ciato il grido d'allarme, su cuiha preso posizione anche ilconsigliere regionale dell'IdvNicola Benedetto: «Mancal'attenzione e la volontà poli-tica per risolvere la questio-ne - ha sostenuto -. Si può in-tervenire senza costi aggiun-tivi per il bilancio comunale.Basterebbe un minimo di at-tenzione e più intrapresa. Bi-sogna intervenire e dare sti-moli ai giovani locali che vo-gliono fare sport e impegnareall'aria aperta il loro tempo li-bero». [an.mor.]

«I progetti per la differenziatasono già stati fatti, c’è bisognosolamente dei finanziamenti»

TRICARICO IL CONSIGLIERE FRANCESCO SALIERNO�

l Rifiuti e raccolta differenzia-ta a Tricarico? I progetti ci sonogià e non c’è bisogno di inven-tarsene altri. Lo dice Fr ancescoSalier no, consigliere comunaledi minoranza di “C e n t ro s i n i s t r aper Tricarico”.

« L’attuale amministrazione co-munale - rileva Salierno - ha sceltola strada della politica del “ricat -to” (“faccio scaricare nella mia di-scarica il camion dei rifiuti di Po-tenza se la Regione mi finanzia unprogetto di raccolta differenzia-ta”). Questa strategia non ha avu-to buon esito. Così il sindaco,nell’ultimo Consiglio comunale,ha annunciato che organizzerà unprogetto di raccolta differenziata“c a s e re c c i o ” finanziandolo, pre-sumibilmente, con le esigue (in-sufficienti) disponibilità finanzia-rie dell’ente». Oltre a ricordareche la Regione preferisce finan-ziare sistemi di raccolta differen-ziata comprensoriali e non singoliprogetti, Salierno evidenzia che«il Comune di Tricarico già di-spone di due validi progetti di rac-

colta differenziata. Uno è da tempoall’attenzione degli uffici compe-tenti della Regione e interessa piùComuni della montagna matera-na, tra cui Tricarico. Era già statofinanziato dalla Regione, per unimporto di 2.500.000,00 euro, masorprendentemente per ragioni“t e c n i ch e ” la sua realizzazione èstata “r i m a n d at a ”. L’altro, invece,del 2010, è frutto di una eccellenteiniziativa intrapresa dalla Came-ra di Commercio di Matera, che hadeciso di fornire ad ogni Comune,nell’ambito dell’accordo quadronazionale tra Anci e Consorzio na-zionale imballaggi per lo sviluppodelle raccolte differenziate, deglispecifici progetti preliminari diriqualificazione del servizio diraccolta differenziata. Questo pro-getto è già nella disponibilitàdell’ufficio tecnico comunale diTricarico e manca pochissimo perdiventare definitivo. Il problema,piuttosto, era e resta lo stesso: ladotazione finanziaria. Una dispo-nibilità congrua e certa, che ga-rantisca l’intera “filiera”».

FERRANDINA I RESIDENTI CHIEDONO PIÙ DECORO NEL CUORE DEL PAESE�

Tra ratti e sporcizia per stradaquanto degrado nel centro storico

l FERRANDINA. È allarme degrado nelcentro storico del paese dove numerosi re-sidenti lamentano scarsa pulizia con la pre-senza di erbacce e rifiuti ma anche di “ospiti”indesiderati, ovvero i topi. Un fenomeno, perla verità, che forse è più accentuato nellaparte vecchia della cittadina ma che riguardaanche altre zone dell’area urbana.

A peggiorare le cose il servizio della rac-colta differenziata che palesa limiti e criticitàevidenti, tra cui la raccolta dei materiali dadifferenziare che sostano troppo tempo nelleisole ecologiche, con il risultato che bottigliein pet e altri cartoni si riversano sovente perstrada. Ma torniamo ai problemi del centrostorico dove il signor Giuseppe Rizzi si faportavoce del disagio e delle lamentele deglialtri abitanti.

«È da diversi mesi - sostiene - che il centrostorico vive uno stato di abbandono totale, glioperatori ecologici non esistono, i cassonettidella spazzatura vengono svuotati a giornialterni e quasi mai lavati. Tutto questononostante la Tarsu, la tassa sullo smal-timento dei rifiuti solidi urbani sia per icittadini ferrandinesi molto onerosa. Da que-ste parti - prosegue Rizzi - le erbacce godonosempre più di ottima vegetazione, i ratti sonodiventati ormai padroni assoluti del ter-

ritorio ed escrementi di animali randagi edomestici ornano in maniera “i n d iv i d i ab i l e ”le nostre belle strade del centro storico, cheteoricamente dovrebbe essere il fiore all’oc -chiello del paese.

Pertanto invito gli organi preposti a pren-dere in seria considerazione queste pro-blematiche con l’auspicio di vedere da qui aqualche tempo una situazione più vivibile edignitosa nell’interesse della nostra bella eamata Ferrandina». [d.mas.]

PINO GALLO

l M E TA P O N TO. «Il sottosegretario alla pre-sidenza del consiglio dei ministri, Gianni Lettaci comunica che il governo sta predisponendo ununico provvedimento nazionale per le aree al-luvionate, che dovrebbe essere approvato entroil prossimo mercoledì. Noi siamo fiduciosi chetutto questo si possa tradurre nell’ordinanza delpresidente del consiglio dei ministri per la no-mina del commissario, che sarà incaricato dimettere prioritariamente in sicurezza il terri-torio del metapontino e del ginosino», dice Gian -ni Fabbris, coordinatore del comitato Terre jo-niche. «Il commissario - prosegue Fabbris - pro-cederà, inoltre, al ristoro dei danni ai cittadini ealle aziende colpite dall’esondazione dei fiumiBradano e Basento nella notte fra il 2 ed il 3marzo scorso, che ha causato danni per 400 mi-lioni di euro». Il popolo degli alluvionati di Ba-silicata e di Puglia dal pomeriggio di ieri hasospeso il blocco alla circolazione automobili-stica sulla corsia nord per Taranto della ss 106jonica ed è ritornato alle Tavole palatine, dovecontinuerà la mobilitazione, che terrà alta laguardia e l’attenzione delle autorità e dei mezzidi comunicazione. Numerose le iniziative in pro-gramma, fra cui un incontro con i Comuni di

Ginosa e di Bernalda, con le Province di Materae di Taranto e con le Regioni Basilicata e Puglia,perché la prossima azione che metterà in campoil comitato possa essere la più ampia e par-tecipata possibile.

È intenzione del comitato che entro martedìscendano in campo tutte le istituzioni: tutti iComuni interessati, comprese le 2 Province e le 2Regioni, con fasce tricolori e gonfaloni di rap-presentanza, per aspettare tutti insieme la firmadell’ordinanza da parte del presidente Berlu-sconi. «Ed è chiaro che se non ci sarà - specificaFabbris - se verranno tradite le aspettative, noi ciaspettiamo che questa volta non sia solo il Co-mitato e questi cittadini a prendersi la respon-sabilità di invadere la strada, ma tutti insiemedovremo dare la risposta più forte possibile.Questa volta per strada ci vogliamo vedere igonfaloni delle 2 Regioni, delle 2 Province e ditutti gli altri Comuni interessati e vogliamo chestiano con noi finchè non avremo risposte certe econcrete. È sulla pelle di questo gruppo di cit-tadini che da 8 mesi sta conducendo la battaglia,che la vertenza sta andando avanti nell’i n t e re s s edi tutti i cittadini lucani e pugliesi e nell’in -teresse delle istituzioni e degli enti locali. Adessoè arrivato il momento di vedere chi concreta-mente deve stare in strada insieme a noi».

MATERA E PROVINCIA

ABBANDONO erbacce a ridosso di una casa

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 05.11.2011 PAG.16

“Chiederemo di riaprire un tavolo di confronto affinchè torni ad essere presidio delle forze dell’ordine”

“Rivogliamo la nostra caserma”In occasione della festa delle forze armate, Santarsiero annuncia il pressing sul governo

La CasermaLucia delrione SantaMaria aPotenza;accantol’incontro traanna GiosadelComitatoper il 91°Battaglione eil sindaco diPotenza VitoSantarsiero

“Non abbiamo più un presidiodell’esercito e questo significa non

avere la possibilità di essere soccorsiin tempi veloci in caso di calamità”

di CARLA ZITA

POTENZA- Nei prossi-mi giorni il sindaco delcapoluogo della Regio-ne Basilicata Vito San-tarsiero chiederà uffi-cialmente al governonazionale di riaprire iltavolo di confronto per”ridare vita” alla Caser-ma Lucania che fino al2009 ospitava il 91 esi-mo Battaglione, nel cuo-re di rione Santa Mariaa Potenza. Il primo cit-tadino lo ha detto inun’intervista rilasciataai microfoni della ”Nuo-va Tg” a margine dellecelebrazioni in occasio-ne della festa delle for-ze armate e dell’unitànazionale, ieri mattinanel parco di Monterea-le. Avvicinato da AnnaGiosa, promotrice del co-mitato di cittadini impe-gnatosi “inutilmente”nella difesa del presidiomilitare a Potenza, San-tarsiero ha assicurato ilsuo impegno per la ria-pertura della caserma.

“Intanto – ha eviden-ziato- abbiamo vissutocome sempre un mo-mento solenne di gran-de intensità, partecipa-zione per ricordare lagiornata delle forze ar-mate e dell’unità nazio-nale. Certo celebriamoquesta giornata conl’orgoglio di essere cit-tà medaglia d’oro al va-lor risorgimentale, conl’orgoglio di essere unaregione che tanto ha da-to al Paese, ricordandoi nostri caduti. L’11 no-vembre prossimo sa-ranno trascorsi 50 an-ni dalla morte di Nico-la Stigliani morto aKindu ma come lui ce nesono altri di valorosi lu-cani da ricordare. Spes-so in queste circostan-ze si guarda anche alpresente ed è naturalepensare, in occasionedella celebrazione delleforze armate nella no-stra città, alla chiusuradella Caserma Lucaniache ospitava il 91esimoBattaglione. Nei prossi-mi giorni ci sarà una no-ta formale del Comunedi Potenza –ha sottoli-neato Santarsiero- perriaprire la questione.Considerato che le ipo-tesi che avrebbero con-

sentito alla nostra caser-ma di continuare a vive-re, con una presenza si-gnificativa del Ministe-ro per la Difesa, in que-sto momento non siconcretizzano tornere-mo a chiedere con for-za che la caserma ritor-ni ad essere un punto diriferimento per la no-stra collettività comepresidio delle forze ar-mate e delle forze dell’or-

dine”. Soddisfatta dallarisposta del primo citta-dino Anna Giosa che neigiorni scorsi su questepagine aveva ricordatol’importanza della Ca-serma Lucania e del

91esimo Battaglione. “Non dimentichiamo

–ha sottolineato- gli ul-timi eventi che sonoaccaduti al Nord con al-luvioni e conseguenti di-sastri. Noi in Basilica-

ta siamo senza sicurez-za. Non abbiamo più unpresidio dell’esercito equesto significa anchenon avere la possibilitàdi essere soccorsi intempi veloci dai milita-ri. Questi, infatti, sonospesso impegnati a da-re il loro sostegno in ca-si di emergenze comequella che abbiamo vis-suto nel Metapontinocon le alluvioni di mar-

zo scorso. Chiediamo diavere anche noi lucanila sicurezza nella nostraregione, nonché la no-stra bandiera che è laterza più importantedi’Italia. Sono molto fi-duciosa e soddisfattadalla parole del sindacoSantarsiero. Speriamo,dunque, di poter vede-re nuovamente viva lanostra Caserma Luca-nia”

Ricorre anche il 90° dalla sepoltura del Milite Ignoto

L’omaggio ai caduti A Montereale la cerimonia delle forze armateIl parterre delle istituzionie il monumento del MiliteIgnoto (Esposito)

POTENZA- Rinnovatoanche quest’anno lo spi-rito di unità nazionale maricordata, anche, l’impor-tanza delle forze armatecelebrate in tutta Italia,ieri quattro novembre.Anche in Basilicata a Ma-tera e Potenza cerimoniea cui hanno partecipatonumerose autorità civili,religiose e militari insie-me a tanti bambini che,sventolando la bandieratricolore, hanno seguitoi festeggiamenti. A Poten-za la cerimonia dell’alza-bandiera ed i successivimomenti di ricordo e ri-flessione sulle temati-che al centro della gior-nata, si sono svolti nelParco di Montereale da-vanti al Monumento aiCaduti. Nell’ambito dei150 anni dall’Unità Na-zionale il quattro no-vembre del 2011 ha as-sunto un significato an-cora più intenso e doma-ni a Potenza sono inprogramma altre inizia-tive al teatro Stabile e inpiazza Mario Pagano do-ve saranno allestiti standdelle Forze armate. Ma ilquattro novembre del2011 è anche il 90esimodalla sepoltura del Mili-te Ignoto, simbolo del no-

bile sacrificio dei tanti chehanno dato la propria vi-ta per difendere la Patriaed i suoi valori. Nel cor-so della cerimonia, davan-ti al Monumento ai Cadu-ti di Montereale, sono sta-ti deposti fiori ed una co-

rona per onorare la mor-te dei molti eroi che han-no difeso l’Italia. Letti imessaggi del Presidentedella Repubblica GiorgioNapolitano e del Ministroper la Difesa Ignazio LaRussa che hanno rinno-vato il profondo legametra le forze armate ed i cit-tadini. Ad intervenire, tragli altri, il comandantedel comando militare“Basilicata” il generaleDomenico Scaglione. Na-politano in particolare haevidenziato come “il no-stro paese e tanti altri nelmondo sono stretti in unacrisi economica di inten-sità, durata ed estensio-ne senza precedenti nelperiodo seguito alla IIguerra mondiale, gli sce-nari internazionali si ca-ricano di vecchie e nuo-ve tensioni. Cresce l’insta-bilità ed emergono minac-ce trasversali, con il dif-fondersi del terrorismo edi movimenti eversivitransnazionali, la cadu-ta di regimi autoritaripluridecennali e l’insor-gere di forme antistori-che di radicalismo politi-co e religioso nonché dipiù generali fenomeni diintolleranza e di chiusu-ra”. (c.z.)

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POTENZACITTÀ

Sabato 5 novembre 2011

Page 17: L Asp vicina - Basilicata · aziende della salute, com - ponenti dei collegi sin - dacali) che si renderanno responsabili di gravi ina - dempienze nella gestione della spesa di loro

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 05.11.2011 PAG.17

Sabato 5 novembre 2011

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Allo studio di un ricercatore e di un astrofisico la raffigurazione dell’eclissi di luna

Gli affreschi saranno datatiA Ripacandida una equipe di scienziati ha fatto rilievi nella chiesa di San DonatoRIPACANDIDA - Per duegiorni (3 e 4 novembre) nelpiccolo centro del Vulture,noto per gli splendidi affre-schi cinquecenteschi dellachiesa di San Donato ,ge-mellato dal 2004 con la Ba-silica Superiore di Assisi, siè svolta una ricerca scienti-fica congiun-ta tra l'Uni-versità “la Sa-pienza”di Ro-ma e l'IstitutoNazionale diAstrofisica.Una ricercache tende amettere in lu-ce i contenutiastronomicievidenti in al-cuni affre-schi, quelliraffigurantila storia dellaGenesi, inspecial modol'affresco cherappresentauna eclissi diluna. «Se questa ipotesi fos-se vera sarebbe l'unico casoal mondo» ha riferito il dott.Ing.Vito Francesco Polca-ro, dell'Istituto di Astrofisi-ca Spaziale e Fisica Cosmicadi Roma, presente a Ripa-candida con l'equipe di stu-diosi. E’ stato proprio l'in-gegnere Polcaro a promuo-vere questa ricerca scienti-fica, in quanto ha visitato lachiesa di Ripacandida alcu-

ni anni fa, mentre era invi-tato ad un convegno scienti-fico su Federico II a Lagope-sole. Avvicinato durantequesta ricerca dei suoi col-laboratori ha detto: «le mi-sure in corso svolte dal prof.Mario Piacentini e dallaprof.ssa Anna Candida Fe-

lici tendonoad identifica-re tramitetecnologieavanzate, at-traversostrumenti dianalisi spe-troscopica, lanatura deipigmenti uti-lizzati negliaffreschi.Questo per-metterà dide-terminare lapossibile pre-senza di pig-menti di na-tura organi-ca che saran-no poi utiliz-

zatiper unadatazioneasso-luta degli affreschi con ilmetodo del carbonio 14.Con questi dati sarà possibi-le identificare le eclissi di lu-na che ha ispirato l'autoredegli affreschi». E’presenteanche la signorina JessicaBianchi, studentessa uni-versitaria che frequenta laFacoltà'universitariaScienze applicate ai Beniculturali e alla Diagnostica

per la loro conservazione,prossima a sostenere unatesi sulla datazione assolu-ta sugli affreschidi San Do-nato di Ripacandida. A rice-vere questo gruppo scienti-fico è stato il presidente del-la pro-loco, Gerardo Cripez-zi, il parroco di Ripacandi-da, don Francesco Distasi epadre RoccoRizzo, origina-rio di Ripacandida, delloStato Vaticano. GerardoCripezzi, entusiasta di que-sta visita scientifica, ha so-

stenuto: «ancora una volta,dopo la ripresa Rai 1 dellamessa in diretta, il nostropiccolo centro alla ribaltanazionale grazie all'arrivodi esperti scientifici da Ro-ma che saranno in grado distabilire la data esatta diquesti affreschi. Ringraziola parrocchia Santa Mariadel Sepolcro per la preziosacollaborazione che sta dan-do alla pro-loco in questi ul-timi tempi».

Lorenzo Zolfo

Sopra gli affreschi della chiesa.In alto uno dei ricercatori cheha fatto i rilievi sull’opera

La storia di don Bernardo Caporale

A Montemilonela comunità festeggia

il vecchio parrocoMONTEMILONE - Piccoli ge-sti d’affetto continua a donarealla comunità di Montemilo-ne don Vincenzo Mossucca,parroco di Montemilone, dapiù di due anni, dopo aver ri-pristinato tante tradizionidella parrocchia S. Stefano,come le statue rispolverate efatte restaurare per portarlein processione, da non dimen-ticare lenuove co-me quelladi S. Sabi-no.«Quindiparlia -mo-rife -risce An-tonio Fer-rente- diuna per-sona mol-to attiva eattenta arafforza -re la fede fra i cittadini dellanostra comunità montemilo-nese. Il primo novembre, nel-la ricorrenza della festività diOgnissanti, il suo gesto d'af-fetto più grande lo ha rivoltoprincipalmente verso un an-ziano parroco di Montemilo-ne che da tanti anni vive fuori,nella città di Canosa di Puglia,il sacerdote Don Bernardo Ca-porale del 1925, al quale van-no gli auguri del sottoscritto edi tutta la comunità per il re-centissimo compleanno. Ri-mase a Montemilone per cin-que anni, altri cinque fu viceparroco nella Cattedrale di S.Sabino a Canosa, poi titolaredella Chiesa “Gesù Giuseppe e

Maria” sempre nella stessacittà per ventinove anni, altrinove come cappellano dell'o-spedale, dal venti Marzo 2003cappellano nella casa di ripo-so “Oasi Monsignor F. Miner-va”». Loscorso primonovem-bre, l'anziano parroco ha po-tuto, grazie a don VincenzoMossucca e al prezioso aiutodei volontari dell'Unitalsi e al

loro attrez-zatissimomezzo, esse-re presentee concele-brare, fino aquando gli èstato possi-bile, la San-ta Messa.Era eviden-te a tutti lafeliceespressionedi don Ber-nardo mo-

strata anche con le sue pochis-sime parole. Alla fine della S.Messa il nostroparroco ha in-vitato i fedeli a non accavallar-si per il saluto all'anziano par-rococosì,vista lapresenzadelprimo cittadino,anche senonin veste istituzionale,ha invi-tato il sindaco Gennaro Men-nuti a porgere un saluto daparte di tutti i presenti. Non èmancato un tenero momentoin canonica per qualche fotoricordoe perqualchedolcettomolto apprezzato da don Ber-nardo. Al termine della serataè ritornato nella sua residen-za sempre accompagnato daivolontari e da don Vincenzo.

l. z.

Il vecchio parroco con il giovane donMossuca