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L’ Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione Prof. Renato Ugo Presidente Roma, 11 maggio 2009 FORUM PA ‘09

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L’ Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione

Prof. Renato Ugo Presidente

Roma, 11 maggio 2009

FORUM PA ‘09

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L’ Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione

L’Agenzia è persona giuridica di diritto pubblico dotata di autonomia tecnico-scientifica, regolamentare, organizzativa, gestionale, patrimoniale, finanziaria e contabileLo Statuto dell’Agenzia è stato definito con DPCM del 8/4/2008La sede legale è a Milano presso la Camera di Commercio.

L’Agenzia è sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione (Autorità vigilante) ex art. 3 DPCM 30 gennaio 2008.Il Presidente dell’Agenzia, Prof. Renato Ugo, è stato nominato con DM del 04/12/2008. L’Agenzia da quella data è operativa; nei primi 5 mesi ha messo a punto la sua prima proposta progettuale (Programma 2009-2011) e ha definito quanto richiesto dallo Statuto e dalle regole/leggi dello Stato per la sua operatività. Parte ha già ricevuto consenso del Ministero Vigilante sentito, quando richiesto dallo Statuto, il parere del Ministero dell’economia e delle finanze.

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Il Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione, con compiti di indirizzo, controllo e definizione delle attività, è stato nominato con DM del 28/11/2008. Secondo quanto stabilito dal DPCM 30/01/2008 esso garantisce una rappresentanza designata pariteticamente da Amministrazioni centrali e regionali:

• Alessandro Berdini – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca• Mario Calderini – Regione Piemonte• Italo Candoni – Regione Veneto• Adriano De Maio – Regione Lombardia, Prov. e Comune di Milano• Bruno Ermolli – Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione• Andrea Freschi – Regione Basilicata• Remo Pertica – Ministero per lo Sviluppo Economico• Ernesto Somma – Ministero per i rapporti con le Regioni

I rappresentanti nominati dalle amministrazioni regionali sono stati indicati di concerto nella Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.Il CdA si è già riunito 3 volte e si riunirà ancora il 14 maggio 2009.

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Le missioni

• Promozione e coordinamento di percorsi innovativi di alta formazione• Previsione linee di tendenza dello sviluppo tecnico-scientifico (technology

foresight)• Assistenza, in particolare tecnico-scientifica, per la valutazione di progetti di

innovazione industriale • Rilevazione delle esigenze di innovazione tecnologica in particolare delle PMI e

distretti industriali e facilitazione del trasferimento tecnologico dei risultati e delle competenze della ricerca pubblica alle PMI

• Valorizzazione proattiva della ricerca pubblica e dei suoi brevetti e agevolazione degli scambi con le imprese

• Partecipazione allo sviluppo dello Spazio Europeo della Ricerca e alle iniziative europee nell’ambito del trasferimento tecnologico

• Realizzazione di studi e ricerche

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Rapporti con l’Unione europea

Entro il 2009 si concluderà la procedura di adesione dell’Agenzia a TAFTIE, l’associazione europea che raggruppa le principali agenzie nazionali per l’innovazione. L’ingresso in tale associazione contribuirà a creare opportunità di collaborazione e scambio di best practices.

L’Agenzia intende anche partecipare ad alcuni programmi della DG Imprese e Industria dell’Unione Europea in linea con la sua missione e cioè:

• CIP, programma per la competitività e l’innovazione;• PRO-INNO EUROPE, finalizzato a supportare iniziative di studio e di definizione

di politiche per l’innovazione a livello europeo;• EUROPE INNOVA, un laboratorio per l’individuazione e valutazione di nuovi

strumenti di supporto all’innovazione, cui partecipano agenzie per l’innovazione, TTO, incubatori, intermediari finanziari e associazioni di imprese.

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Rapporti internazionali

Accordi bilaterali sono in via di stipulazione nell’ambito di specifiche attività dell’Agenzia, quali l’alta formazione e il technology foresight. Per la realizzazione degli stage all’estero per la formazione manageriale del personale degli ILO/TTO italiani, al fine di approfondire la best practice, sono stati stipulati accordi con: Medical Research Council Technology (UK), Cranfield University (UK), CERN (CH), Isis Innovation Oxford (UK), Dubiotech (EUA), Karolinska Institutet Innovations (S), Heriot-Watt University (UK), Manchester University (UK), MIT (USA), Steinbeis (D).

Sono previsti contatti con la rete europea ProTon, che unisce ca. 600 strutture di ricerca Europee ed è rivolta allo sviluppo del trasferimento tecnologico, e con i gruppi di lavoro di alcune Piattaforme Tecnologiche Europee per gli aspetti di previsione tecnologica.

Per attivare un monitoraggio tecnologico tramite il supporto di istituti o enti operanti in importanti paesi extraeuropei, quali USA, Giappone, Israele, l’Agenzia si appoggerà alla collaborazione degli addetti scientifici o, in mancanza, dei competenti uffici del Ministero degli esteri. Tale collaborazione è già in atto negli USA e nel Regno Unito.

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Accordi quadro

Sono in via avanzata di definizione e di firma i seguenti accordi quadro o protocolli d’intesa:

• A livello di enti nazionali: – CRUI– CNR– ISS– ENEAGli accordi mirano all’Alta Formazione manageriale, al technology foresight e al

supporto per quanto attiene al tema della valorizzazione e diffusione dei risultati della ricerca pubblica presso le PMI e i distretti industriali.

• A livello internazionale: – ISSNAF, the Italian Scientists and Scholars in North America Foundation,

organizzazione nonprofit finalizzata a promuovere l’interazione nel campo della R&S tra I ricercatori italiani attivi in nord-america e gli enti di ricerca e le Università italiane.

• A livello di fondazioni: – Fondazione Tronchetti-Provera

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I progetti nel trienno 2009-2011

(pianificazione preliminare)

– VALUTAZIONE EX ANTE / EX POST DI PROGETTI INDUSTRIALI DI INNOVAZIONE O DI RICERCA CON RICADUTA INDUSTRIALE

– ALTA FORMAZIONE MANAGERIALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA PUBBLICA

– DOTTORATI TECNICO-SCIENTIFICI INTEGRATI CON ELEMENTI DI CULTURA DI IMPRESA

– EVIDENZIAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO DI CONOSCENZE E DI BREVETTI DELLA RICERCA PUBBLICA

– SELEZIONE E “VESTIZIONE” DEI BREVETTI DELLA RICERCA PUBBLICA ITALIANA– DIFFUSIONE DI TECNOLOGIE E CONOSCENZE VERSO LE PMI E I DISTRETTI

INDUSTRIALI– TECHNOLOGY FORESIGHT

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Alta formazione manageriale Valorizzazione della ricerca pubblica

OBIETTIVI• Diretti:

– Rafforzare skills e professionalità degli addetti a TTO/ILO– Creare un numero significativo di esperti/manager di alto livello

nell’ambito del TT

• Indiretti– Aumentare efficacia TTO/ILO– Aumentare la professionalità delle relazioni tra i sistemi della ricerca

pubblica e delle imprese– Rafforzare la diffusione dell’innovazione tecnologica originata dalla

ricerca pubblica

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Alta formazione manageriale Valorizzazione della ricerca pubblica

ENTI ELEGGIBILI• Università• Consorzi interuniversitari• Enti pubblici di ricerca nazionali • Agenzie regionali innovazione • Parchi scientifici e incubatori• Altre organizzazioni nazionali di trasferimento tecnologico ( TT )• Fondazioni scientifiche

FINANZIAMENTO

• Compartecipazione Agenzia – Enti di provenienza: definita di volta in volta con i diversi enti eleggibili

• Cofinanziamenti esterni (Regioni, enti locali, …) quando disponibili

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Alta formazione manageriale Valorizzazione della ricerca pubblica

ARTICOLAZIONE DEL PROGETTOCorso propedeutico

Stage all’estero

Follow up

Contenuti didattici in linea con raccomandazioni del Progetto Cert -TTT-M (VI° PQ) (Dicembre 2008)

1° corso (livello standard) : 11 maggio 20092° corso (livello advanced): 8 giugno 2009I primi due corsi sono già completi

Sono previsti altri 2 corsi in ottobre/novembre 2009 e 2 nel primo semestre 2010

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Alta formazione manageriale Valorizzazione della ricerca pubblica

CARATTERISTICHE

• Allievi in aula: 15• Durata: 2 settimane intensive full time • Lingua: inglese• Verifica finale

• Livelli: – Standard (esperienza specifica non richiesta)– Advanced (esperienza specifica richiesta >2 anni)

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Alta formazione manageriale Valorizzazione della ricerca pubblica

STAGE

• Durata: 2/3 mesi • Numero formandi: 30-40

– selezionati tra i partecipanti ai corsi

• Tipologia della sede dove effettuare lo stage: TTO/ILO straniero qualificato e di comprovato successo, con esperienza coerente con l’area di attività dell’ente di provenienza

• Scelta: elenco in via di completamento di sedi preselezionate e preavvertite ma con possibilità di scelta di altre sedi, se disponibili, da parte dei formandi (Paesi: USA, UK, D, CH, SV, EAU)

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Alta formazione manageriale Valorizzazione della ricerca pubblica

FOLLOW UP• Attività al rientro a cura del formando:

– Relazione finale di progetto– Diffusione best practices acquisite– Proposta di interventi organizzativi per il TTO di provenienza – Relazioni stabilite con ente ospitante ( creazione di rete internazionale)

MONITORAGGIO• Monitoraggio della ricaduta dell’iniziativa per:

– persona ( inserimento nel TTO o ILO di provenienza)– struttura/ente di provenienza (introduzione delle best practices)– sistema nazionale ( creazione di una rete di ILO e TTO di crescente

efficienza)

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Dottorati tecnico-scientifici integrati con elementi di cultura di impresa

OBIETTIVI

• integrare la formazione di dottorandi in discipline tecnico-scientifiche con logiche e competenze del mondo delle imprese;

• fornire il background culturale necessario:

– ai potenziali neo-imprenditori, per valutare consapevolmente l’opportunità di affrontare l’affascinante ma difficile percorso della creazione di imprese science-based;

– ai dottorati che rimarranno nelle carriere accademiche, per comprendere le logiche industriali dello sviluppo tecnologico, in considerazione della sempre più frequente interazione e collaborazione con le imprese.

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Dottorati tecnico-scientifici integrati con elementi di cultura di impresa

Si è oggi allo stadio di fattibilità del progetto definendo, in collaborazione con la CRUI, con Università con alta competenza nel campo dell’economia aziendale(per esempio Bocconi, Politecnico di Milano, etc.) e di concerto con MIUR e Confindustria, uno specifico percorso formativo:

1° modulo: corso di ca. 4 settimane su tecniche gestionali (organizzazione, contabilità/bilancio, finanza e controllo, marketing, etc.), manageriali (gestione e controllo di un sistema complesso o di un progetto aziendale, metodologie di analisi dello sviluppo strategico) e di cultura imprenditoriale (valutazione e gestione del rischio, scelte di sviluppo industriale, valutazione delle prospettive di nuove tecnologie in funzione aziendale), con parti comuni e parti specialistiche di approfondimento a seconda degli interessi (ad es. per l’inserimento in un’azienda o per la creazione di imprese science-based);

2° modulo: tecniche di impostazione di un business plan per la valorizzazione industriale / commerciale dei risultati di un progetto di ricerca e analisi delle necessità finanziarie e delle modalità per coprirle/sostenerle

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Evidenziazione e valorizzazione del patrimonio di conoscenze e di brevetti della ricerca pubblica

Il progetto è in fase di definizione, a tale scopo si sta attivando un gruppo di lavoro.

Il progetto si deve articolare in due fasi:

1° fase: approfondire la conoscenza dello stato in Italia dei rapporti tra imprese e ricerca pubblica, partendo dalle molte informazioni già disponibili e integrandole con:

– indagine su struttura ed efficacia delle attività degli attuali ILO e TTO nell’area della ricerca pubblica;

– rilevamento dei ricavi generati nell’ambito delle strutture della ricerca pubblica da attività di trasferimento tecnologico (licenze, royalties, etc.);

– verifica della realizzazione in molte strutture pubbliche o nei Ministeri competenti di motori di ricerca per evidenziare in maniera intelligente le competenze e i risultati della ricerca.

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Evidenziazione e valorizzazione del patrimonio di conoscenze e di brevetti della ricerca pubblica

2° fase:

Attuazione di un test pilota su due strutture di ricerca pubblica (CNR o ENEA, ISS) per uniformare linguaggi e criteri di ricerca delle loro banche dati, (o eventualmente motori di ricerca) in funzione del trasferimento in una banca dati integrata e della successiva realizzazione di un motore di ricerca intelligente, accessibile e fruibile anche per imprese di media dimensione.

Questo test ha lo scopo di essere esteso progressivamente a tutta la ricerca pubblica nazionale.

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Selezione e “vestizione” dei brevetti della ricerca pubblica italiana

Un brevetto ha valore e significato per un suo eventuale sviluppo industriale se:

• E’ ampiamente esteso nei Paesi più industrializzati (USA, UE, Giappone, etc.)

• E’ parte di un blocco di copertura • Ha sufficiente vita brevettuale da permettere un ritorno dei costi di

sviluppo• La validità di una sua applicabilità per lo sviluppo è sostanziata

dall’esistenza di una “proof of concept”

In conclusione il brevetto deve essere “vestito” per essere appetibile.

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Selezione e “vestizione” dei brevetti della ricerca pubblica italiana

Studio di fattibilità finalizzato ad attivare:

• una selezione, via,via progressiva degli oltre 2200 brevetti prodotti dalla ricerca pubblica e depositati all’estero (di cui più di 700 già concessi – dati a dic. 2007), scegliendo quelli ancora interessanti per uno sviluppo; il gruppo operativo per la selezione deve includere anche esperti brevettuali, di licenze, di contrattualistica e di conoscenze industriali settoriali anche di origine aziendale se necessario;

• la “vestizione” dei brevetti selezionati con le necessarie sperimentazioni che possano confermare/concretizzare il loro potenziale applicativo (proof of concept) e renderli quindi attraenti per l’acquisizione e lo sviluppo da parte dell’industria.

Lo studio partirà dal settore farmaco e bio-medicale, dove le attivitàper raggiungere la proof of concept potrebbero essere assicurate dall’ISS eda alcuni IRCCS.

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Valutazione di progetti di innovazione industriale

• Lo scopo è il supporto operativo dell’Agenzia a Ministeri e Regioni per la valutazione tecnico-scientifica di progetti di innovazione industriale o di ricerca con ricaduta industriale;

• Il progetto è la messa a punto di una rigorosa metodologia standard di valutazione tecnico-scientifica, che si possa flessibilmente adattare alle varie tipologie dei bandi, di progetti di ricerca industriale presentati a Ministeri o Regioni. Messa a punto in parallelo di una banca dati di esperti sufficientemente modulata per settori;

• Messa a punto di un sistema di gestione informatica del processo di valutazione che possa essere adattato alle varie strutture (Ministeri, Regioni, Comuni e Agenzie locali) e che sia compatibile con quanto già messo a punto da alcuni Ministeri, Regioni o Agenzie Regionali.

Il progetto è in fase avanzata dal punto di vista della metodologia e della gestione informatica e sta procedendo nella definizione di una banca dati di esperti ( a partire dalla banca dati della UE, del MIUR Fondo FAR e del MISE Fondo FIT) che sia modulata settorialmente.

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Technology Foresight

• E’ in atto una prima selezione di strutture e organismi nazionali e internazionali di cui avvalersi in outsourcing per attività di technology foresight;

• E’ in corso un esame di fattibilità di un’eventuale partecipazione istituzionale in uno specifico istituto internazionale con esperienza nel settore del monitoraggio tecnologico e della definizione di linee di politica nazionale per lo sviluppo scientifico e tecnologico;

• Si intende attivare un gruppo di lavoro per definire quanto necessario per un’adeguata valorizzazione di quanto prodotto nelle Piattaforme Tecnologiche Europee come base per technology foresight settoriali.

L’attività di technology foresight è quindi attualmente rivolta all’approfondimento delle opzioni concretamente perseguibili, che possano permettere all’Agenzia di contribuire alla definizione di strategie di sviluppo tecnologico o di identificazione dei potenziali

rischi tecnologici a livello sia nazionale/regionale, sia di specifici settori industriali.

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Diffusione di tecnologie in particolare quelle trasversali/abilitanti presso i distretti industriali e le PMI

Una prima analisi ha evidenziato che, a causa della particolare strutturazione dell’industria italiana, il rapporto dell’Agenzia con le PMI e in particolare con i distretti industriali e le reti di aziende deve passare attraverso una stretta collaborazione con le Regioni.

Si è evidenziato che il livello di organizzazione e operatività delle varie Regioni non è omogeneo; le Regioni possono essere suddivise in tre categorie, cioè:

• Regioni che hanno effettuato analisi dettagliate e sono da anni operative con iniziative varie per diffondere le tecnologie presso i distretti industriali e le PMI;

• Regioni che da alcuni anni hanno impostato un programma per definire e sviluppare man mano iniziative per diffondere le tecnologie presso i distretti industriali e le PMI;

• Regioni che sono oggi ancora in una fase iniziale nel settore specifico

E’ evidente che il rapporto con l’Agenzia dovrà essere diverso per le tre categorie.

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Diffusione di tecnologie in particolare quelle trasversali/abilitanti presso i distretti industriali e le PMI

Dopo una prima fase di opportuno approfondimento di quanto è già stato fatto in passato in particolare a livello regionale o nell’ambito di un coordinamento nazionale tra Stato, Regioni e eventualmente Confindustria e sindacati si intende iniziare con un test su tre distretti transterritoriali rilevanti, caratterizzati da diversi livelli di richiesta di supporto tecnologico, per i quali:

• analizzare lo stato delle collaborazioni con la ricerca pubblica e i fattori limitanti da superare;

• mettere in evidenza i bisogni di innovazione tecnologica, che realisticamente possano trovare soluzioni da una collaborazione con la ricerca pubblica;

• identificare, all’interno della ricerca pubblica, strutture di ricerca e competenze tecnologiche su materie pertinenti, che possano fungere da offerta per la domanda di questi distretti;

• definire specifiche modalità operative che permettano di superare gli attuali fattori limitanti per una più concreta utilizzazione di competenze / strutture della ricerca pubblica .

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Piano di comunicazione

Il Piano intende integrare strumenti tradizionali con nuovi “prodotti” di comunicazione volti ad attivare l’image building dell’Agenzia, valorizzandone la mission e rendendola più facilmente interpretabile come la diffusione di una cultura e accettazione dell’innovazione intesa nel senso più ampio.

TARGET PRIMARIO: pubblico giovanile di età fra 15 e 19 anni che:• interpreta facilmente le potenzialità del cambiamento• rappresenta attualmente la fascia più sensibile e disposta all’innovazione• rappresenta l’universo dei potenziali fruitori delle tecnologie più innovative o di quelle di

prossima generazione• promuove indirettamente l’immagine dell’Agenzia come motore dell’innovazione presso

pubblici correlati (a parte la famiglia)Questo target è affrontato con tre livelli di interazione:

• Virtuale• Mediata • Diretta e allargataL’obiettivo è quello di promuovere una community giovanile centrata sul tema dell’innovazione

e del successo attraverso l’innovazione.

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Piano di comunicazione

TARGET SECONDARI: attirare l’attenzione verso l’Agenzia degli attuali “produttori e consumatori di innovazione” e cioè:

• Stakeholders• Consumatori• Sistema economico produttivo

Questo target è affrontato con le tecniche tradizionali: • Creazione del logo e dell’immagine coordinata• Website• Media relations• Case-history di personaggi noti di successo e molto amati dal pubblico che

hanno ottenuto importanti risultati investendo in imprese innovative.

L’obiettivo è quello di comunicare efficacemente il ruolo e l’identità dell’Agenzia presso la fascia oggi più rilevante dell’opinione pubblica.