Kriya Yoga Maha Sadhana - Scuola di Yoga Milano - …Anno 2 numero 10 - ottobre La rivista online...

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Anno 2 numero 10 - ottobre La rivista online per i professionisti del settore Fit medonline Dal cammino alla corsa. Pianificare il programma di allenamento Nuovi test meniscali in catena cinetica chiusa e training neuromuscolare preventivo FOCUS PATOLOGIE CARDIACHE e attività fisica Fisiologia e adattamento all’esercizio fisico Fitness metabolico: il contesto demedicalizzato Dall'ambulatorio alla Fitness Terapia Praticare sport può fare male? Lo yoga e il cuore Cardiofitness e cardiopatia ischemica

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Anno 2 numero 10 - ottobre La rivista online per i professionisti del settore

Fitmedo n l i n e

Dal cammino allacorsa. Pianificareil programma diallenamento

Nuovi test meniscali in catena cinetica chiusa e training

neuromuscolare preventivo

FOCUS PATOLOGIE CARDIACHE

e attività fisica

Fisiologia e adattamentoall’esercizio fisico

Fitness metabolico: il contesto demedicalizzato

Dall'ambulatorioalla Fitness Terapia

Praticare sportpuò fare male?

Lo yoga e il cuore

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Progetto graficoStefano FrattalloneImpaginazione

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PubblicitàAlessandro Lanzani

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Hanno collaborato a questo numeroSergio Giulio Roi, Davide Girola, Roberto Albanesi,

Angela Bonaconza, Davide Traverso, D’OnofrioRosario, Alfonso De Nicola, Enrico D’Andrea

ANNO2

N°10OTTOBRE

2010

LE AZIENDE CHE HANNO PARTECIPATO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO NUMERO

Alcan Airex pag 9

Sommario CLICCA SUL TITOLOPER ANDARE DIRETTAMENTE ALL’ARTICOLO

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RUBRICHE

25 CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

40 FIERE E CONVEGNI

FOCUS: PATOLOGIE CARDIACHE EATTIVITÀ FISICA

4 IL CUORE E L’APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO. Fisiologia e adattamento all’esercizio fisicodi Sergio Giulio Roi

7 CARDIOFITNESS E CARDIOPATIA ISCHEMICA di Sergio Giulio Roi

10 FITNESS METABOLICO: agire in un contesto demedicalizzatodi Alessandro Lanzani

16 DALL'AMBULATORIO ALLA FITNESS TERAPIA. Percorso applicativo per Infarto Miocardico Acutodi Davide Girola

20 PRATICARE SPORT PUÒ FARE MALE? Solo a un cuore malatodi Roberto Albanesi

22 LO YOGA E IL CUORE. Uno strumento sempre disponibile, alla portata di tutti di Angela Bonaconza

ALLENAMENTO E REHAB32 DAL CAMMINO ALLA CORSA.

Pianificare il programma di allenamentodi Davide Traverso

35 NUOVI TEST MENISCALI IN CATENA CINETICA CHIUSA come training neuromuscolari preventivi per lo sportivo di D’Onofrio Rosario, Alfonso De Nicola, Enrico D’Andrea

nua a scoprire terapie salvavita manon riesce a renderci felici, a farcitrovare il senso della vita stessa, afarci sentire parte dell’universo; lascienza non riesce a dare alle per-sone quella forza mentale necessa-ria per vivere felici, in armonia conse stessi e con il mondo.

INTEGRARE LO YOGA ALLAMEDICINA MODERNAUna pratica yoga costante e fidu-ciosa porta numerosi benefici:Asana e pranayama donano forzafisica e mentale, migliorano le ca-pacità cardio-respiratorie, le funzio-ni intestinali, il drenaggio linfatico e ilsistema immunitario; le percezionisi affinano e impariamo a sentire e adare ascolto ai messaggi del nostrocorpo; cresce l’autocontrollo e lacapacità di gestire le emozioni e ditrasformarle da negative in positive.Di fronte a un pericolo impariamo a

Lo yoga è una tecnica univer-sale che si sperimenta e sirivela solo attraverso la pra-tica (sadhana) costante. Le

sue origini si perdono nella nottedei tempi; il termine sanscrito “yo-ga” possiede una vasta gamma disignificati, deriva dalla radice “yuj”che vuol dire congiungere, unire: èla scienza di unire l’anima indivi-duale con lo Spirito Cosmico.Coloro che praticano Yoga, lontanodall’essere dei mistici sognatori, se-guono dei principi scientifici e prati-ci che li portano all’unione di corpo,mente e spirito. Questo strumentoantico ci viene in aiuto per inse-gnarci ad attingere a risorse edenergie latenti in ognuno di noi,energie che, se attivate e risve-gliate coscientemente, permet-tono di portare equilibrio nel no-stro corpo. La scienza moderna èuno strumento prezioso, che conti-

intervenire sulla mobilizzazione del-le risorse psicologiche personali,sulla pianificazione degli obiettivi esull’investimento delle energie ne-cessarie per perseguirli: impariamoad affrontare la vita e a vivere nelpresente “qui e ora” la nostra ma-lattia. Lo stress, che caratterizza lostile di vita di moltissime persone,risulta essere un fattore determi-nante per la salute del cuore: gli or-moni dello stress aumentano lapressione e il battito cardiaco, affa-ticando l’organo e aumentando lanecessità di ossigeno. La capacitàdello yoga di combattere lostress lo rende uno strumentofondamentale ed efficace per chisoffre di malattie cardiovascolarie per la loro prevenzione.Il Pranayama è una tecnica di re-spirazione yogica il cui valore risie-de nel suo stesso nome: Prana si-gnifica respiro, energia e forza;

Uno strumento sempre disponibile,alla portata di tuttiLoyoga

patologie cardiache e attività fisica

di Angela Bonaconza [email protected]

eilcuore

con link di approfondimento

Ayama significa lunghezza, espan-sione e controllo. I benefici delPranayama sono stati oggetto dimolteplici studi e diverse provescientifiche ne hanno documen-tato negli anni la validità.

PROVE SCIENTIFICHENel 1948 Aaron Friedell (Minne-sota Medicine) condusse il primostudio pubblicato in occidente ri-guardo la terapia yogica, in spe-cifico sugli effetti benefici di “una re-spirazione attenta” in 11 pazienti af-fetti da angina. La tecnica utilizzatafu appresa nel 1927 da Yoganan-da e venne poi implementata con larespirazione “Nadi Sodhana”, ovve-ro a narici alterne. I pazienti, chesoffrivano di dolori al petto e fiatocorto, notarono un deciso migliora-mento. Non appena avvertivano iprimi segnali di un attacco di angi-na pectoris iniziavano la tecnica direspirazione e, nella maggior partedei casi, erano in grado di superarein breve il momento critico.È del 1983 uno studio di DeanOrnish, pubblicato sul Journal ofthe American medical Associa-tion, che monitora gli effetti benefi-ci di un programma di yoga com-pleto (Asana - Pranayama - visua-lizza-zione – meditazione e rilassa-mento profondo), comprensivo diuno stile di vita sano (dieta poveradi grassi, esercizio fisico aerobico eniente fumo). I pazienti dovevanofrequentare incontri con cadenzaregolare e seguire la dieta e il pro-gramma di yoga. Dopo un anno i li-velli di LDL (colesterolo cattivo) era-no scesi da una media di 114 a 87senza ausilio di farmaci e le crisi diangina erano meno frequenti e me-no gravi. Nel 1998 la prestigiosapubblicazione scientifica Lancetpubblicò uno studio di LucianoBernardi su pazienti affetti da pro-blemi respiratori causati da insuffi-cienza cardiaca congestizia. Neglistadi avanzati della malattia i fluidiaccumulati nei polmoni compro-mettono la normale ossigenazione,causando al paziente una sensa-zione di soffocamento. La reazioneè di agitarsi e quindi respirare sem-

pre più in fretta e in modo più su-perficiale così che l’apporto di ossi-geno nel sangue diminuisce. Con latecnica di una “respirazione com-pleta” per un mese, i pazienti sonopassati da una media di 13,4 respi-ri al minuto a 7,6; inoltre, è migliora-ta la loro capacità di esercizio fisicoe di saturazione di ossigeno nelsangue. Il Journal of the Ameri-can medical Association pubbli-cò nel 2003 i risultati (parziali) diuno studio multicentrico di DeanOrnish. Lo studio, tuttora in corso,coinvolge oltre 2000 pazienti e i ri-sultati sono incoraggianti: abbas-samenti significativi del colesterolo,della proteina C reattiva, del gluco-sio e della pressione sistolica e dia-stolica. Dopo un anno i risultati so-no rimasti invariati e risultati signifi-cativi si sono registrati anche nellaqualità della vita e negli indicatori didepressione.Il Corriere della Sera nel 2006pubblicò un’intervista a LucianoBernardi, professore associatopresso il Dipartimento di MedicinaInterna dell'Università di Pavia cheha eseguito numerose ricerchesull'interazione fra pratiche yo-ga, sistema respiratorio e siste-ma cardiovascolare . “Chi soffredi scompenso cardiaco presenta avolte anche alterazioni del sistemaneurovegetativo caratterizzate daun aumento del tono simpatico ascapito di quello parasimatico. Inquesti casi lo yoga può aiutare, co-munque la valutazione va fatta conil proprio medico… Il cervello, inbase alle informazioni inviate daisensori, regola in modo coordinatosia i gas nel sangue che i livelli dellapressione arteriosa agendo su dueleve fondamentali: il sistema nervo-so e il nervo vago. Per esempio, sela pressione arteriosa è troppo bas-sa, il sistema nervoso centrale atti-va il simpatico e aumenta il ritmodel cuore, che così pompa più san-gue, costringe i vasi, fa salire lapressione ed inoltre aumenta an-che la ventilazione. Se invece lapressione è troppo alta, viene atti-vato il vago con effetti opposti.Talvolta questi sensori non funzio-

nano come dovrebbero a causa dimalattie cardiovascolari, respirato-rie, di disturbi d’ansia e di tipo com-portamentale. Le ricerche condottehanno evidenziato come la praticadello yoga rendendo più efficientela respirazione, alleni il cervello atollerare elevati livelli di anidride car-bonica, incrementi il tono vagaleprovocando un rallentamento delbattito ed una vasocostrizione co-ronarica, con effetti calmanti e, altempo stesso, regoli i livelli di corti-solo, adrenalina e noradrenalinaovvero gli ormoni dello stress”.

IL METODO KYMS E LE CIN-QUE REGOLEDallo studio condotto dal prof.Bernardi risulta evidente che le tec-niche della respirazione yoga, nateper favorire la meditazione, se af-fiancate alla tradizionale terapia far-macologica si possono rivelare uti-li in chi soffre di scompenso cardia-co: un buon motivo per iniziare a in-tegrare lo Yoga nel percorso tera-peutico, sia a livello di cura che diprevenzione e di mantenimento.Il metodo KYMS trae principiodalla tradizione e da quanto co-dificato da Patajali, integrandolicon un approccio scientifico emoderno che spazia dall’anato-mia alla fisiologia fino alla biomeccanica. Gli insegnanti YogaKYMS sono tutti personal trainerdiplomati da scuole certificate e ri-conosciute proprio per assicurarela massima serietà e preparazione.I protocolli di lavoro specifici perpatologie prevedono lavori di ese-cuzioni di Asana e Pranayama diffe-renti: ne presentiamo due per dar-ne un esempio esaustivo.

ASANA – POSIZIONESAVASANA – POSIZIONE DIRILASSAMENTOPosizione di partenza: supina conle gambe e le braccia lievemente di-varicate, i palmi delle mani versol’alto, piedi extra ruotati. In caso ditensione alle schiena, flettere le gi-nocchia e mettere sotto un cuscino.Esecuzione: chiudere gli occhi,mettersi all’ascolto del respiro e ab-

patologie cardiache e attività fisica

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bandonarsi sul tappetino; l’inse-gnante vi guiderà nel rilassa-mento totale. Nel caso di im-possibilità a stare nella posizio-ne supina utilizzare cuscini disostegno per il tronco e/o va-riare la posizione e portarsi sulfianco.

PRANAYAMA – TECNICADI RESPIRAZIONE NADHISODHANA - RESPIRAZIO-

NE A NARICI ALTERNEConsiste nell’inspirare ed espirareda una narice sola e poi dall’altra:così facendo i sistemi nervosisimpatico e parasimpatico en-trano in equilibrio. Secondo gli in-segnamenti yogici la narice sini-stra è collegata a “ida”, un’impor-tante nadi, canale energetico checorre lungo la colonna vertebrale eha natura femminile, rinfrescan-te, calmante (= ying cinese). Lanarice destra è invece collegata a”pingala”, nadi di natura maschile,riscaldante, stimolante (= yangcinese).

CINQUE REGOLE PER UNAPRATICA CORRETTA E SICURA1. La pratica dello yoga deve esse-re trasmessa direttamente da uninsegnante qualificato e questaregola diventa fondamentale in ca-so di patologie; le lezioni sarannoindividuali e questo permetterà distudiare nei dettagli l’allievo (sim-metria, forza, flessibilità, tono, ticnervosi, qualità del respiro, postura,umore, motivazioni …ecc.) e defini-re un protocollo di lavoro sceglien-do le pratiche che riterrà più ido-

nee: Asana – Pranayama –Visualizzazioni – Concentrazione –Meditazione.2. L’insegnante di yoga, anchese esperto, non deve dare consi-gli medici: non è questo il suocampo e oltretutto una diagnosisbagliata potrebbe avere conse-guenze pesanti e magari ritardareuna terapia adeguata. Piuttosto èbuona regola che l’insegnante e ilmedico si consultino, direttamenteo attraverso il paziente.3. Una vota stabilito il protocollo dilavoro, si procede alla fase di veri-fica per accertarsi che la tecnicasia eseguita in modo corretto. 4. Proporre un elenco dei compitia casa.5. Il programma viene modificato eperfezionato nelle lezioni successi-ve, con lavori in progressione.

SAVASANA

Posizione, supina gambe e le braccia lievemente divaricate,i palmi delle mani verso l’alto, piedi extra ruotati

In caso di tensione alle schiena, flettere le ginocchia emettere sotto un cuscino

NADHI SODHANA

Respirazione a narici alterne inposizione supina e in posizione seduta

Un manuale a cura diAngela Bonaconza, diret-tore tecnico della ScuolaKriya Maha Sadhana, incui vengono presentate leprincipali posizioni delloyoga "Asana", iniziando da quelle piùsemplici fino ad arrivare a quelle piùimpegnative con la descrizione com-pleta dell'Asana, delle fasi di acquisi-zione e delle Asana propedeutiche iltutto accompagnato da numeroseimmagini e dall'elenco dei beneficiche ogni postura favorisce se pratica-ta con costanza.

www.kriyayoga.mi.it/stampaKYMS.html