KlimaHaus CasaClima

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N˚ 1 marzo 2008 Offizielles Organ der KlimaHaus Agentur, Autonome Provinz Bozen Rivista ufficiale dell’Agenzia CasaClima, Provincia Autonoma di Bolzano La targhetta: garanzia CasaClima Le tappe del successo: 1996 - 2008 ProCasaClima: nuovo software di valutazione La prima certificazione a Modena: Condominio in Classe B N° 01 marzo 2008 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. 70% - CNS Bolzano Prezzo singolo 6 In caso di mancato recapito restituire a Bolzano CPO per la restituzione al mittente, previo pagamento resi.

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Energy efficiency - Certificato energetico - building label

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N˚ 1 – marzo 2008

Offi zielles Organ der KlimaHaus Agentur,Autonome Provinz BozenRivista uffi ciale dell’Agenzia CasaClima, Provincia Autonoma di Bolzano

La targhetta: garanzia CasaClima

Le tappe del successo: 1996 - 2008ProCasaClima: nuovo software di valutazioneLa prima certifi cazione a Modena: Condominio in Classe B

N° 01 marzo 2008Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. 70% - CNS BolzanoPrezzo singolo 6€

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La redazione non si assume alcuna responsabilità sulle notizie e sui dati pubblicati che sono stati forniti dalle singole aziende.

È vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto contenuto nella presente rivista senza preventiva autoriazzazione da richiedersi per iscritto alla Redazione.

Impressum

Editore: Agenzia CasaClima, 39100 Bolzano n° 03/08 del 03.03.2008Coordinazione Progetto: Dir. Norbert LantschnerResp. Redazione: Dott.ssa. Nicole D. Steiner-ManzardoRedazione: Emilia Marini, Ulrich Klammsteiner, Norbert Lantschner, Luca Lionetti, Nicole D. Steiner-Manzardo,Gebhard PlatterAnnunci: Marita WimmerFoto: Georg Hofer, Günther Wett, CC BZ - Studio Luca Pedrotti, Athesia, Prov. Aut. BZ, Archivi pubblici, privati e onlineCopertina: Studio Luca PedrottiConcetto/Realizzazione: King Laurin S.r.l., Appiano (BZ)Grafi ca & Impaginazione: Friedl Raffeiner Grafi k StudioKarin von Elzenbaum, Anita OberhöllerProduzione: Athesiadruck S.r.l., BolzanoTiratura: 20.000Prezzo singolo: 6,00 €

ContattoAgenzia CasaClima Via degli Artigiani. 31I - 39100 BOLZANOTel.: +39 0471 062 140Fax: +39 0471 062 [email protected]

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6-7Municipio San Lorenzo (BZ)CasaClima Oro: È un edifi cio modello che dona alla piazza un nuovo aspetto e che risulta piú funzionale negli spazi e confortevole per chi vi lavora.

26-31Camera di CommercioBolzano, città a vocazione commerciale per eccellenza, dispone da alcuni mesi di un edifi cio che rappresenta e incarna nel modo più degno questa vocazione.

PROGETTI | EDIFICI

06 Municipio di San Lorenzo (BZ)

17 ABITcoop, Modena

26 Camera di Commercio, Bolzano

34 Canonica di Castelrotto (BZ)

42 Mensa scolastica ad Imola

ATTUALITÀ

12 Cronistoria Agenzia CasaClima

44 Nuovo software Pro CasaClima

46 CasaClima Friuli

58 Strategia Lisbona

74 Klimahouse 08

SPECIALE PRODOTTI | TECNOLOGIE

52 Sistemi a cappotto

54 Tabelle dei materiali

62 Sempre più ecologici

INTERVISTE

15 Norbert Lantschner

21 Architetto Rossi ABITcoop

24 Assessore provinciale

Michl Laimer

Periodicotrimestrale

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L’esigenza di far fronte ai prezzi record del gasolio si pone ogni giorno sempre più pressante. Oltre all’instabilità di regioni da sempre importanti fornitrici di combustibile, il prezzo del gaso-lio è gravato dalla richiesta in continuo aumento proveniente da Paesi come la Cina e l’India, senza escludere gli Stati Uniti. Si prevede che la richiesta di combustibile nei prossimi anni non diminuirà, ma potrá mantenersi stabile solo se nel frattempo si prenderanno dei provvedimenti e si svilupperanno delle alterna-tive in grado di risolvere il problema. A ciò si aggiunge la sfi da rappresentata dalla tutela del clima, indispensabile per evitare catastrofi che possono avere drammatiche ripercussioni sul ver-sante economico. Da qui l’esigenza di dare un forte segnale di cambiamento nell’at-tuale sistema energetico ed attraverso l´utilizzo dell’energia. Il potenziale di risparmio energetico si può ritenere considerevole specialmente nel settore edilizio. Il know-how di cui oggi dispo-niamo, le conoscenze acquisite, le nuove tecnologie e i nuovi ma-teriali ci consentono di impedire, o almeno limitare al massimo, il dispendio di energia. La vera sfi da è quella di realizzare un “ponte” ideale tra il sapere e l’agire. CasaClima appare dunque come una risposta concreta alla ne-cessitá di risparmiare l´energia e di utilizzare in modo razio-nale le risorse disponibili, il tutto in una logica di salvaguardia dell’ambiente, senza per questo rinunciare a parametri ottimali di comfort. Parliamo di misure che possono trovare applicazione sia in case di nuova costruzione, che in edifi ci per i quali vengono effettuati interventi di risanamento. In questo contesto risultano basilari sia l’energia creativa del “potenziale umano”, sia l’effetto stimolante fornito dal mercato stesso. L’informazione, la sensibilizzazione e l’aggiornamento di tutte le parti coinvolte giocano un ruolo di primo piano, che si aggiunge ad una qualità edilizia ineccepibile, sottoposta ad attente verifi che da parte di esperti indipendenti, e ad una strategia di comunica-zione che cerca di andare incontro in ogni modo alle esigenze del cliente. Una certifi cazione energetica tangibile garantisce la trasparenza nei confronti dei consumatori, necessaria ad una sensibilizzazio-ne culturale che interessa la vita di tutti i giorni e che guarda ad un uso razionale dell’energia e delle risorse. Con questa nuova rivista che porta il nome CasaClima intendiamo focalizzare in modo “facile” e al tempo stesso ricco di informazio-ni le molteplici tematiche che interessano il mondo del costruire e dell’abitare. Vogliamo fornire a Voi, cari lettori, suggerimenti ed “input” utili a farVi acquisire una cultura del “vivere confortevol-mente”, che sia rispettosa dell’ambiente e che porti nella Vostra vita e nel Vostro modo di abitare il concetto fondamentale del risparmio dell’energia. Norbert Lantschner

Norbert Lantschner

17-21ABITcoop, ModenaL’ABITcoop di Modena si pone in Emilia Romagna come cooperativa leader nel settore della realizzazione di edifi ci ecocompatibili a basso fabbisogno energetico. Al primo manufatto ad uso abitativo (40 alloggi) realizzato in loco dalla cooperativa con parametri CasaClima è stata conferita la targhetta che ne certifi ca l’appartenenza alla Classe B.

SERVIZI | PR

22 Bampo, Belluno

23 Brutti, Lugagnano

32 Plattner Bau, Laives

33 Rubner Haus, Chienes

39 Naturalia Bau, Merano

40 Denaldi, Casale Monferrato

41 Rubner Porte, Chienes

50 SPF Group, Frugarolo

56 Enertour, Bolzano

60 Tophaus, Bressanone

61 Cotto Possagno, Possagno

71 Assofi lm, Bologna

72 Finstral, Renon

80 Offerta servizi

CASACLIMA LIVING:

76 Vigilius Mountain Resort

CasaClima una risposta concreta alla grande sfi da del tempo

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P R O G E T T O

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Situazione Urbanistica: Il nuovo municipio di San Lorenzo di Sebato si trova nel centro del-

la località, nella piazza della chiesa. Al contra-rio dell’immobile originario, il nuovo edifi cio si spinge di più verso la piazza, chiudendola sul suo fi anco nord-occidentale. Ne risultano due ambi-ti spaziali autonomi e tuttavia comunicanti: la piazza ovale della chiesa a sud e la piazza rettangolare della scuola a nord, che è anche il luogo delle feste. Il nuovo municipio è stato concepito co-me un grande volume che si estende in direzione est -

Il nuovo municipio di San LoreCasaClima Oro: È un edifi cio modello

che dona alla piazza un nuovo aspetto e che risulta piú funzionale negli spazi

e confortevole per chi vi lavora.

ovest e che risulta preminente rispetto alle com-patte costruzioni dei dintorni. Viene realizzato come una costruzione massiccia con facciata a intonaco, per creare un’affi nità con le strutture preesistenti del nucleo urbano. Con i suoi tre pia-ni, la costruzione riprende lo sviluppo vertica-le degli edifi ci vicini. Tra la gronda orientale e quella occidentale, si estende un tetto asimme-trico a doppia falda che, anche se con una nuova interpretazione, si rifà alla forma dei tetti esi-stenti. La nuova costruzione si collega a ovest ad uno stabile abitativo ancora da realizzare. Verso est l’edifi cio si allarga, presentando verso la piaz-

za della chiesa un’ampia facciata. La facciata che dà sulla piazza è divisa in due. Il

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P R O G E T T O

renzo di Sebatovano al piano terra, seguendo il percorso a livel-lo piazza, conduce all’ingresso coperto, che por-ta a sua volta agli uffi ci comunali e alla biblioteca pubblica. La sovrastante costruzione di due pia-ni entra in relazione con la piazza grazie ad una piegatura. La parte posteriore, perpendicolare alla facciata nord, assume la direzione verso la piaz-za della scuola, fungendo da elemento di raccordo con essa.

Organizzazione interna e infrastrutture primarie

Municipio: Il municipio dispone di 971,40 m² di su-perfi cie utile. Attraverso il foyer con vetrata a tutta altezza rivolta verso la piazza, si raggiunge una scala a rampa unica, illuminata dall’alto, che porta a tutti i tre piani. Alla fi ne della scala si trova un ascensore adatto ai disabili che collega tutti e quat-tro i livelli. Immediatamente dietro l’ingresso prin-cipale è posto l’ampio foyer, usato principalmente come area di esposizione archeologica. Nella parte posteriore dell’edifi cio si trova la grande sala del municipio, che è anche sala multifunzionale.Tutti gli uffi ci comunali si trovano al primo e se-condo piano. Gran parte degli uffi ci è orientata sul lato nord, per garantire un’illuminazione naturale senza necessità di sistemi oscuranti. Al secondo

piano il sindaco e il segretario comunale assumo-no, con la segreteria, la posizione di testa verso la piazza della chiesa. Gli spazi sono completati da un blocco servizi per ciascun piano superiore con bagni, locale informatico e archivio.Biblioteca: La biblioteca pubblica si estende su due piani, con una superfi cie complessiva di 244,30 m². L’ingresso principale si trova a livello della piazza, proprio accanto all’ingresso del municipio. Al piano terra della biblioteca, orientata con l’in-gresso verso la piazza e con la facciata principale rivolta verso il cortile della scuola, trovano posto gli ambienti “rumorosi”, come la zona bambini e l’emeroteca. Attraverso una scalinata nell’atrio si

Municipio di San Lorenzo di SebatoInizio e termine della progettazione Concorso: gennaio 2004

Progettazione defi nitiva: febbraio 2005Progettazione esecutiva: 2005

Inizio lavori settembre 2005

Fine dei lavori: luglio 2007

Superfi cie edifi cata 559 m²

Cubatura fuori terra 6.312,71 m³sotto terra 2.347,63 m³totale 8.660,34 m³

Costi di costruzione 357,00 €/m³

CasaClima Oro 5,5 kWh/m²a

Riferito all’ubicazione 10 kWh/m²a

Committente Comune di San Lorenzo di Sebato

Progettazione + direzione lavori Arch. Kurt Egger, BrunicoArch. Armin Pedevilla, Brunico

Responsabile di progetto Ing. Julius Mühlögger, Hbpm Bressanone

Calcoli statici Ing. Richard Neumair, Team 4 Brunico

Progettazione impianto elettrico Gius Paul, Elektrostudio, Brunico

Riscaldamento, aerazione, sanitari Per. Ind. Davide Parisi, Bressanone

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raggiunge il piano superiore, che si estende princi-palmente in direzione trasversale rispetto al piano terra, e in cui si trovano le aree silenziose della bi-blioteca. Le fi nestre, che si estendono su due piani sul lato est verso la piazza e sul lato nord, procu-rano, assieme a due fasce vetrate a sud e a nord, la necessaria illuminazione naturale. Le aperture di grandi dimensioni hanno lo scopo di rendere la biblioteca visibile dall’esterno e di trasmetterne l’importanza in quanto istituzione pubblica di cul-tura e istruzione.

Costruzione

La forma del nuovo municipio è “massiccia” per richiamare la forma degli edifi ci circostanti. Le facciate intonacate con grandi aperture, in parte a fi lo con la facciata, in parte profondamente in-cassate nei muri, sottolineano l’aspetto materiale dell’edifi cio e ne determinano l’assetto. Le fi nestre sono disegnate principalmente secondo una pro-spettiva funzionale e tagliano il corpo dell’edifi cio

come fasce fi nestrate, dove è necessario per la di-sposizione interna. Una fessura nell’ultimo solaio sopra le scale e l’atrio producono una generosa illuminazione delle scale e delle confi nanti aree di accesso.

Impiantistica, riscaldamento, aerazione; illuminazione

I seguenti obiettivi concettuali sono alla base delle dotazioni tecniche dell’edifi cio: costi di esercizio, gestione e manutenzione possibilmente bassi, nel rispetto delle esigenze di un edifi cio pubblico. Questo signifi ca alta qualità d’uso per visitatori, dipendenti e beni esposti, grazie ad una tempera-tura ambiente equilibrata e stabile e grazie ad una buona qualità dell’aria negli ambienti. Un ulteriore obiettivo è una tecnologia integrata e discreta per riscaldamento, raffrescamento, aerazione e illumi-nazione. La concezione climatica globale ad orien-tamento ecologico che è stata adottata, dà vita ad un edifi cio modello. Essenzialmente questi obiet-tivi vengono raggiunti mediante quattro misure di intervento: 1. aree climatiche dell’edifi cio dif-ferenziate secondo le diverse esigenze, 2. riforni-mento energetico primario effi ciente, 3. involucro dell’edifi cio ottimizzato, 4. concezione coordinata degli impianti.

Gradi giorno 3.967 K d/a

Temperatura minima di progetto -17° C

Altitudine 810 m.s.l.m

Zona climatica F

Giorni di riscaldamento 234

Superfi cie netta riscaldata 1396 m²

Volume netto riscaldato 4187 m³

Rapporto A/V 0,36 1/m

Fabbisogno energetico riferito a St. Lorenzo 8 kWh/ m²a

Fabbisogno energetico riferito a Bolzano 4 kWh/m²a

Perdite di calore per trasmissione QT 49.550 kWh/a

Perdite di calore per ventilazione QV 21.065 kWh/a

Guadagni termici per carichi interni QI 35.272 kWh/a

Guadagni termici solari QS 29.620 kWh/a

Tipo di costruzione Struttura in muratura massiccia

Parete esterna U= 0,12 W/m²k

Finestre Triplovetro (Krypton) g=53%U = 0,85 W/m²k

Sindaco Helmuth Gräber con il presidente della Giunta Provinciale Luis Durnwalder

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I N T E R V I S T A

Architettura a basso consumo

CasaClima: Architetto, come nasce l’idea di questo municipio “classe Oro”? Kurt Egger: La classe Oro indica se-condo i parametri CasaClima che i consumi di un edifi cio inserito in tale classe si collocano al di sotto dei 10 kW per metro quadrato; que-sto vuol dire che viene utilizzato un

litro di combustibile per metro quadro calcolato per effi cienza energetica a 5,5 kWh/m2a. I 10 kW per m2 rappresentano il limite massimo del con-sumo. Ma veniamo allo specifi co del municipio di San Lorenzo di Sebato. Il paese non aveva un vero e proprio municipio. Nella piazza principale (piazza Franz Hellweger) vi era peraltro un fi enile che occupava una cubatura imponente, pari ad oltre 6 mila metri cubi fuori terra. È stato abbat-tuto e al suo posto è stato costruito l’attuale mu-nicipio. I lavori sono iniziati nel 2005 e terminati nel 2007.

CasaClima: Come si è svolto l’iter che ha portato alla scelta del vostro progetto? Kurt Egger: Il concorso per la realizzazione del manufatto è stato bandito nel gennaio 2004. Molti erano i progettisti interessati; il nostro studio ope-rava dal 2002 con parametri CasaClima, dunque il progetto di municipio che abbiamo proposto al committente (il Comune di San Lorenzo di Sebato) proponeva questo tipo di realizzazione. Peraltro fi no quel momento avevamo realizzato solo “Ca-seClima” unifamiliari, con volumi ridotti; era la prima volta che ci saremmo trovati a misurarci con una cubatura tanto imponente, che superava i 6 mila metri cubi. Ma il nostro progetto ha vinto, è stato scelto.

CasaClima: Avete avuto delle diffi coltà a far accet-tare la vostra proposta? Kurt Egger: Erano anni ancora un po' pionieristici per CasaClima, almeno in Italia e in Alto Adige eravamo agli inizi in questo senso. All’estero il concetto era già noto, ma non da noi. Non mol-ti sapevano di fatto di che cosa effettivamente si trattasse. Non è stato facilissimo all’inizio con-vincere i committenti della bontà di questa scelta;

Intervista all’architetto Kurt Egger di Brunico, progettista del municipio

di San Lorenzo di Sebato, classifi cato CasaClima Oro.

Kurt Egger

peraltro posso dire che oggi che l’edifi cio è stato realizzato ne sono tutti entusiasti.

CasaClima: Che vantaggi presenta? Kurt Egger: Vantaggi che defi nirei multipli; basti dire che solo 10 anni fa si sarebbe avuto un con-sumo energetico di 70-80 kW per metro quadrato, mentre oggi si va sotto i 10 kW. Sono standard nuovi, che una volta non sarebbe nemmeno stato possibile immaginare.

CasaClima: Per quale soluzione architettonica avete optato? Kurt Egger: È un’architettura contemporanea. Al centro del paese c'è una piazza bellissima. Il fi e-nile era un sito importante, tutto da ridefi nire. Occorreva allineare quello che sarebbe diventato il municipio con gli edifi ci già esistenti. Ma soprat-tutto occorreva convincere la gente e l’ammini-strazione ad accettare questo tipo di soluzione a forte valenza ecologista. La convinzione peraltro si è sviluppata già durante l’iter di realizzazione dell’edifi cio. E ora tutti sono felicissimi che questo edifi cio sia nato; del resto è effettivamente molto razionale e funzionale.

CasaClima: Che cosa ospita il manufatto? Kurt Egger: È una struttura polivalente. La mag-gior parte dell’ edifi cio è destinata agli uffi ci del municipio in senso stretto. Ma la struttura ospita anche la grande biblioteca pubblica di San Loren-zo di Sebato. Una sala multifunzionale viene di volta in volta destinata a vari usi. Quanto al foyer del muncipio, ospita esposizioni, in particolare una mostra relativa al sito archeologico – molto noto - di San Lorenzo di Sebato.

CasaClima: Il municipio è una CasaClima certi-fi cata. Parliamo delle sue caratteristiche in tal senso. Kurt Egger: Il volume occupato dalla cubatura del municipio è molto compatto. La superfi cie è mi-nimata. Abbiamo scelto di costruire il municipio sul sito che era inizialmente occupato dal fi enile cui abbiamo fatto cenno prima perchè si prestava in modo particolare alla nuova realizzazione. E la scelta ci ha premiati; ora abbiamo un edifi cio tutto nuovo in cui il dispendio di energia è ridotto al minimo. Questo grazie al manto isolante (“cap-potto”) apposto intorno al manufatto, spesso circa 20-30 centimetri; ai vetri a tre strati con OG bas-sa, che riducono in modo radicale le dispersioni di calore garantendo come anche altri parametri un’alta effi cacia energetica.

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A T T U A L I À

CasaClima ha le sue radici già negli anni 80, quando la prima promozione di misure per il

risparmio energetico in Alto Adige viene svilup-pata e applicata dall’Uffi cio provinciale per l’in-quinamento atmosferico. Come data di nascità di questo progetto ambizioso si potrebbe conside-rare il 1992, quando la Provincia e dei comuni altoatesini aderiscono all’alleanza per il clima, una collaborazione internazionale tra i comuni europei e gli indigeni della foresta amazzonica per la protezione del clima. Poco dopo segue la formazione di un reparto di coordinamento pres-so l’Uffi cio aria e rumore, ex Uffi cio provinciale contro l’inquinamento atmosferico.

1992-2006Organizzazione di numerose azioni di informazione e sensibilizzare sul rischio che corre il nostro pia-neta e su come sfruttare l’energia e le risorse con la massima effi cienza possibile.Molto interesse suscitato dalle iniziative Unione per il Clima, Passi per il Clima, ScuolaClima, PrimaCli-ma, e AziendaClima.

2000-2002Elaborazione di un “pass energetico” e di un atte-stato energetico per edifi ci (a quel tempo “certifi cato climatico”) e sviluppo di un piano strategico per il

La cronologia del progetto CasaClima, sviluppato ed applicato

nell’Uffi cio aria e rumore della Provincia Autonoma di Bolzano.

Le tappe del successo

miglioramento dell’effi cienza energetica e della so-stenibilità delle abitazioni.Il progetto nasce dalle attività di salvaguardia dell’ambiente preesistenti e viene battezzato Casa-Clima/Klimahaus.Il nuovo certifi cato energetico descrive in modo fa-cile e comprensibile l’effi cienza energetica di una casa. Edifi ci con un’effi cienza energetica buona o molto buona ricevono con il certifi cato energetico anche la targhetta CasaClima. Per progettisti e artigiani vengono istituti corsi di formazione e specializzazione, come pure intense campagne per promuovere l’informazione sul rap-porto tra Casa e Energia.

2002 FebbraioPrima presentazione di CasaClima ad un convegno a Bolzano. Nella prima fase si è agito sulla volontà dei singoli committenti per costruire case a bas-so fabbisogno energetico. Già allora trasparenza e comunicazione erano le basi fondamentali per la buona riuscita del progetto CasaClima.

2002 AprileInvito del governo canadese per la presentazione del progetto CasaClima all’ambasciata canadese a Milano.

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e- miglioramento dell’efficienza energetica e della so-

Prima presentazione del progetto CasaClima Febbraio 2002

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A T T U A L I À

2002 MaggioIl primo certifi cato energetico per una CasaClima A viene consegnato dall’assessore Dr. Laimer alla famiglia Schäfer (Renon).

2002 OttobreIl Comune di Bolzano adotta i principi di CasaCli-ma nel regolamento edilizio. Per la prima volta in Italia si richiede obbligatoriamente un certifi cato energetico notevolmente più restrittivo rispetto allo standard nazionale (10/1991). Poco tempo dopo se-guono altri comuni attuando il progetto CasaClima

2003 AprileL’IPES (istituto altoatesino del’edilizia sociale) che dispone di circa 12.000 appartamenti in Alto Adige, si impone volontariamente di costruire e risanare realizzando soltanto CaseClima.Per l’intero settore edilizio questo è un chiaro segnale che CasaClima diverrà uno standard.

2003 MaggioPrima premiazione della “miglior CasaClima”. Il primo premio è assegnato all’edifi cio Albert Willeit a Gais. La “Repubblica” dedica un articolo nell’in-serto “Venerdì” alla premiazione della miglior Ca-saClima e titola il pezzo “Benvenuti nella casa più ecologica d’Italia”.

2004 GiugnoLa facoltà di architettura dell’Università “La Sapien-za” di Roma invita CasaClima a tenere un ciclo di conferenze.

2004 DicembreIl presidente della giunta provinciale pubblica il decreto legge n. 34: è il regolamento di esecuzio-ne della legge urbanistica in materia di risparmio energetico, con il quale il progetto CasaClima trova norma e modalità di applicazione.

2005 OttobrePubblicazione del libro CasaClima “Vivere nel più” in italiano e tedesco. Il libro è subito molto richiesto.

2005 NovembreInvito all’undicesima Conferenza mondiale sul cli-ma a Montreal (Canada) organizzato dalle Nazioni Unite, dove CasaClima viene scelto come esempio tra 21 progetti invitati.

2006 GennaioLa fi era di Bolzano organizza la prima fi era Casa-Clima. In quattro giorni di fi era si registrano oltre 24.000 visitatori ed al concomitante congresso in-ternazionale “Costruire il futuro” si contano più di 1.000 visitatori.

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A T T U A L I À

2006 GennaioPer la prima volta il premio “miglior CasaCli-ma” viene suddiviso dalla giuria in sei categorie diverse.

2006 FebbraioApprovazione e vendita di VERs (verifi ed emission reduction) attraverso il programma Clima. Casa-Clima riceve il primo certifi cato per le emissioni di CO2 nel settore edile da pare dalle TÜV di Monaco (Germania).

2006 AprileNella Libera Università di Bolzano comincia il primo Master CasaClima. La richiesta è così grande che si deve procedere alla selezione dei candidati.

2006 MaggioStoccolma: invito dell’Agenzia CasaClima alla con-ferenza internazionale di ICLEI (Local Governments for Sustainability).

2006 MaggioNascita dell’Agenzia CasaClima S.r.l. I soci sono: SEL (Società elettrica altoatesina), Pensplan (fon-do pensione regionale) Cassa Centrale Raiffeisen, Cassa di Risparmio (circa 60% del capitale sociale è capitale pubblico).

2006 OttobrePartecipazione alla più grande fi era per l’edilizia in Italia SAIE a Bologna

2006 DicembreIl primo dicembre comincia l’attività della nuova Agenzia CasaClima in Via Dante 20 nella città di Bolzano. Compiti principali svolti: Certifi cazione energetica degli edifi ci, formazione dei progettisti e consulenza.

2007 GennaioPartecipazione al workshop internazionale “Natu-ral Step” a Stoccolma con invito personale da parte del Re di Svezia al direttore Lantschner.

2007 GennaioSeconda fi era Klimahouse 2007 e secondo conve-gno internazionale “Costruire il futuro”.

2007 AprilePartecipazione alla fi era „Solarexpo – Greenbuilding“

2007 MaggioIl nuovo regolamento edilizio del Comune di Bolzano richiede lo standard CasaClima B per tutte le nuove costruzioni.

2007 Giugno-LuglioPrima „Scommessa del cubo dei ghiaccio“ a Bolzano

2007 OttobrePartecipazione alla fi era „SAIE 2007 Bologna“

2007 OttobrePubblicazione del libro CasaClima “CasaClima 2008 - Il piacere di abitare” in italiano e tedesco. Il libro è subito molto richiesto

2007 OttobrePartecipazione alla fi era SAIE, Bologna

2007 OttobrePubblicazione del nuovo software di calcolo ProCa-saClima 3.0

2007 DicembreInaugurazione della nuova sede CasaClima in via degli Artigiani, Bolzano

2007 DicembreCerimonia per la consegna dei diplomi per il Master CasaClima della Libera Università di Bolzano.

2008 GennaioPartecipazione alla fi era Klimahouse 2008 e terzo convegno internazionale “Costruire il futuro”

2008 GennaioAgenzia CasaClima diventa partner uffi ciale del-la campagna “Sustainable Energy Europe” (SEE), Commissione Europea.

2008 FebbraioPartecipazione alla fi era MadeExpo Milano

2008 FebbraioPartecipazione alla fi era Climatherm 2008, Athene

2008 MarzoPrima uscita “KlimaHaus-CasaClima” la rivista uffi ciale dell’agenzia KlimaHaus-CasaClima.

conve-

di per

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I N T E R V I S T A

CasaClima: Perché una targhetta e un certifi cato per la CasaClima? Norbert Lantschner: La Ferrari ha il suo simbolo nel cavallino rampante, la Mer-cedes si identifi ca nella stella che porta sul cofano; nel campo dell’edilizia inve-ce non vi è nulla che possa certifi care in maniera tangibile e inequivocabile l’alta qualità di un manufatto. CasaClima ha voluto dare visibilità e riconoscibilità al-

la qualità nel costruito. Una qualità che si espri-me in effi cienza energetica e in ecocompatilità. Ma veniamo al concetto del marchio CasaClima. La targhetta che si applica accanto all’ingresso, al numero civico dell’abitazione, rappresenta in primis un elemento di forte comunicazione. Chi entra nella casa e vede la targhetta non può non domandarsi che cosa signifi chi “essere (e vivere) in una CasaClima”.

CasaClima: Il marchio e la sua visibilità danno al committente l’opportunità di rendere noto a tutti che ha compiuto un investimento intelli-gente e quella di essere fi ero di una abitazione che rispetta l’ambiente e dà un contributo attivo per la protezione del clima, il tutto garantendo agli occupanti dell’abitazione un grande comfort termico.Norbert Lantschner: La targhetta all’ ingresso ricorda inoltre a chi abita nella casa di tenere un comportamento conforme ai parametri sta-biliti; un comportamento che permette di otti-mizzare il risparmio di energia. Un esempio: se una persona acquista il miglior frigorifero del pianeta, ma lascia aperto anche solo di pochi centimetri il portellone dell’elettrodomestico, ri-schierà un forte dispendio di energia. Lo stesso concetto vale per una CasaClima; oltre ad avere

Il futuro passa attraverso il temadell’energia

Intervista a Norbert Lantschner ideatore di CasaClima e direttore dell’Agenzia

CasaClima Alto Adige. CasaClima è un approccio culturale che mira a far vivere

la gente in ambienti convenienti dal punto di vista del fabbisogno energetico,

ma anche e soprattutto di grande qualità abitativa oltre che rispettosi dell’ambiente.

una struttura ottimizzata occorre anche tenere un comportamento che sfrutti la possibilità di risparmiare energia. Elemento aggregante dei concetti espressi è il fatto che la targhetta è di-ventata sinonimo di qualità oltre che elemento di comunicazione. Di fatto il marchio “premia” l’edifi cio. Mai come oggi nel campo dell’edilizia si è registrata tanta speculazione. Molte sono le offerte di qualità che vengono proposte in svaria-ti depliant pubblicitari. Ma molto spesso la qua-lità promessa non corrisponde affatto a quella poi garantita. Da qui l’esigenza di certifi care la vera qualità.

CasaClima: Che cosa garantisce in termini pratici l’apposizione del marchio? Norbert Lantschner: Deve garantire che alla fi ne del processo verrà effettuata una verifi ca ad hoc da parte di un ente terzo, indipendente. Ma vediamo di esemplifi care meglio il concetto. CasaClima of-fre un certifi cato DOC che stabilirà che le singole parti dell’operazione, vale a dire il progetto, la fase del cantiere e la verifi ca fi nale sono stati gestiti da un ente “terzo” super partes. Solo in questo modo l’utente, il committente, può essere sicuro che i suoi diritti vengano tutelati. È indispensabile, per ottene-re la fi ducia dei committenti, che vi sia un sistema di controllo e di gestione della qualità che garanti-sca all’utente che le promesse fatte dai progettisti, dall’impresa, dall’azienda immobiliare vengano effettivamente mantenute. Ed è forse questo uno degli elementi attualmente più interessanti; il siste-ma CasaClima non si limita a produrre documenti cartacei, gestisce invece in modo ottimale quello che interessa l’utente e gli permette di risparmiare.

CasaClima: Che cosa occorre tener presente quando si affronta questa esperienza? Norbert Lantschner: Con il certifi cato l’utente rice-ve tre informazioni determinanti relative alla sua scelta: la prima esprime la qualità dell’involucro, essenziale per poter ottenere il massimo del rispar-mio (di qualità sono la parete, i serramenti, il tetto; è lì che occorre cercare di ottimizzare il risparmio di energia). Riceve inoltre informazioni sul compor-tamento energetico complessivo (qualità involucro più qualità impiantistica) e sulla sostenibilità am-bientale (ecocompatibilità). In modo semplice il cit-tadino riceve dunque un know-how che gli permette di fare scelte e di badare ai propri interessi, oltre che di risparmiare nel segno della responsabilità ambientale.

Norbert Lantschner

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I N T E R V I S T A

CasaClima: Ci aspetta un futuro all’insegna dell’energia sostenibile?

Norbert Lantschner: Il tema-energia sarà in asso-luto tra i più seguiti nei prossimi anni. Il prezzo dell’energia aumenterà infatti in modo dramma-tico. E siccome sono soprattutto le costruzioni a consumare tanto, si tratterà di riconvertire pro-prio quelle, sia con riferimento al parco-immobili già esistente, sia alle nuove costruzioni, che van-no migliorate proprio per arrivare ad un “quasi consumo zero”. Ma dobbiamo prendere in con-siderazione anche il tema dell’energia legato al cambiamento climatico, che è altresì di vitale importanza. Anche in questo contesto l’edilizia rappresenta il maggior campo di consumi; da qui l’esigenza di dare concretezza ai concetti espres-si. Da sottolineare anche il fatto che oggi il pro-blema non è quello di non avere le conoscenze; possiamo infatti valerci di nuove tecnologie, di nuovi sistemi e materiali. Il problema oggi è cer-care di portare ad un’applicazione pratica questo know-how. Serve dunque il coinvolgimento di tut-ti i partecipanti, di tutti gli attori; utenti, proget-tisti, imprese, artigiani, mondo amministrativo, mondo politico. Occorre cercare di stimolare il mercato per modifi care l’attuale situazione dell’edilizia.

CasaClima: Si mira a far sì che un giorno tutte le case diventino CaseClima?Norbert Lantschner: CasaClima è un nome, un marchio; ma è un fatto che in brevissimo tempo le case dovranno essere trasformate in abitazioni a...“quasi consumo zero” in quanto non avremo più a disposizione l’energia fossile necessaria a coprire il fabbisogno in questo senso. Basta pen-sare al forte aumento di richiesta di energia e all’offerta, che è di fatto già limitata; si tratterà di coprire un campo “energivoro” costruito nel Do-poguerra. Ma come convincere la gente? Presto detto: chi investe oggi in un progetto CasaClima o comunque in un sistema mirato all’effi cienza energetica può solo “vincere”, perchè questo si-stema riduce drasticamente i costi di manutenzio-ne, di gestione, la bolletta energetica, insomma.

CasaClima: Quanto conviene rinnovare la propria casa secondo i parametri CasaClima?Norbert Lantschner: La partecipazione al progetto CasaClima è volontaria, non la impone la legge. E non servono grandi incentivi; la gente si sta in-fatti rendendo conto rapidamente che non è solo il prezzo di acquisto o il prezzo di affi tto, ma il prezzo di gestione di una casa che diventa sem-pre più pesante per il portafoglio. Ecco perchè ad esempio l’offerta di andare ad abitare a Bolza-no in una CasaClima A, un appartamento di 100

metri quadrati, che ha un costo di riscaldamen-to annuo inferiore a 200 Euro, non necessita di grande pubblicità, in quanto si sa che un apparta-mento di analoghe dimensioni, costruito in modo tradizionale, consuma invece dai 1500 ai 1800 Euro.

CasaClima: Cosa cambia nella qualità dell’abitare in una CasaClima? Norbert Lantschner: Sono tre, in sintesi, gli ele-menti proposti che risultano più convincenti rela-tivamente ad una CasaClima: un forte risparmio di energia, che può scendere del 70-90% fi no a raggiungere in concreto i 150-200 Euro l’anno co-me costo di riscaldamento; l’aspetto del comfort termico e la concreta riduzione delle emissioni di CO2.

CasaClima: Quali garanzie di trasparenza fornisce CasaClima? Norbert Lantschner: L’Agenzia CasaClima di Bol-zano si propone di essere il più vicino possibi-le al committente, di accompagnarlo nelle sue scelte. Sottolineiamo che per statuto l’Agenzia non puo' progettare, vendere o realizzare case. Abbiamo creato un sistema che separa i ruoli in modo assolutamente trasparente e convincente per l’utente. Un sistema secondo il quale un ente terzo, che non ha interessi in merito ed è super partes è chiamato a controllare le singole fasi: il progetto, la qualità del cantiere...e comunque viene effettuata una verifi ca fi nale di quello che è stato posto in opera. L’Agenzia CasaClima con la certifi cazione aiuta chi si pone come parte più debole tra le fi gure che stanno al tavolo del mondo dell’edilizia – l’utente – a muoversi senza subire danni. Questo utente spesso paga sia per l’affi tto sia per l’edilizia e si ritrova poi con fatti che non è in grado di modifi care per qualche decennio, per qualche generazione. È questo utente che dobbiamo sostenere, aiutarlo a salvaguardare i propri interessi. Questo vuol dire dividere i ruoli ed è proprio questa divisione il pregio di CasaCli-ma. Evita infatti possibili confl itti, come quelli che nascono quando chi certifi ca è in qualche modo coinvolto nella progettazione.

CasaClima: L’Agenzia CasaClima dell’Alto Adige è l’unica depositaria del marchio in Italia?Norbert Lantschner: L’Agenzia altoatesina Casa-Clima è unica in Italia; la sua unica partnership riconosciuta è con l’omologa agenzia partner di Udine; non esistono peraltro altre Agenzie au-torizzate. Per permettere al committente di di-stinguere tra chi “ha” la qualità e chi si limita a prometterla, come recita lo slogan dell’Agenzia, “non basta dichiarare di essere una CasaClima- bisogna esserlo”.

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CasaClima Modena ABITcoop

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L’Abitcoop di Modena si pone in Emilia Romagna come cooperativa leader nel settore della realizzazione

di edifi ci ecocompatibili a basso fabbisogno energetico. Al primo manufatto ad uso abitativo (40 alloggi)

realizzato in loco dalla cooperativa con parametri CasaClima è stata conferita la targhetta

che ne certifi ca l’appartenenza alla Classe B.

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P R O G E T T O

Il modello di certifi cazione energetica sviluppato dall’Agenzia CasaClima di Bolzano è in continua

espansione non solo sul territorio provinciale, ma anche su quello nazionale. Uno degli esempi più signifi cativi e recenti in tal senso è rappresentato dal conferimento, avvenuto pochi mesi fa - per la precisione il primo dicembre 2007 - della certifi -cazione energetica, con relativa targa, di CasaCli-ma Classe B, ad un edifi cio realizzato nella città di Modena dalla cooperativa AbitCoop. L’edifi cio, costruito in “area libera” (l’indirizzo è quello di via Benassi), sarà consegnato ai soci di AbitCoop – cooperativa che conta oltre 17 mila soci – nella pri-mavera del 2008. Ed è con orgoglio che Abitcoop ha ricevuto la certifi cazione e la relativa targa che testimoniano come la cooperativa sia la prima del-la regione Emilia-Romagna ad aver realizzato un fabbricato residenziale CasaClima. Saranno circa 40 le famiglie che vi andranno ad abitare.

Un risparmio energetico che supera del 50% quello di un edifi cio di una decina di anni fa

Sottolineiamo che il risparmio ottenibile in termini energetici è pari a 560 Euro, supera dunque del 50% i parametri di un appartamento costruito anche solo 10 o 15 anni fa. Detto valore sarà comunque con-dizionato all’uso dell’appartamento, sia per quanto attiene la temperatura interna da mantenere,sia il corretto uso delle fi nestre che il consumo di acqua calda e il prezzo del gas metano. Il progetto che ha in-teressato l’Abitcoop di Modena è decollato nel 2005, a seguito di rifl essioni che hanno portato la cooperativa alla scelta di privilegiare, relativamente agli alloggi che avrebbe voltuo realizzare, un criterio in grado di migliorare i consumi energetici garantendo un buon comfort abitativo. Da qui una serie di verifi che che hanno portato l’Abitcoop ad optare per l’esperienza in corso da tempo nella provincia di Bolzano.

In corso di progettazione altri cinque interventi per oltre 200 nuovi alloggi

Visto il positivo concludersi dell’iter, Abitcoop ha pensato bene di consolidare il suo rapporto con l’Agenzia CasaClima. Attualmente la cooperativa ha in corso altri interventi progettati con i criteri Casa-Clima: a Modena, a Carpi, a Montale Rangone e a Fossoli di Carpi, per un totale di 144 alloggi. Altri due interventi, uno a Nonantola e un altro an-cora a Modena sono in fase di decollo, e porteranno alla realizzazione di ulteriori 40 alloggi. È altresì programmata una terza serie di interventi su abita-

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P R O G E T T O

zioni che porterà la collaborazione tra la cooperativa modenese e l’Agenzia di Bolzano ad oltrepassare la soglia inizialmente prefi ssa, fi ssata in 200 alloggi CasaClima.

Ricerca, formazione, dialogo e cooperazioni esterne per un risultato ottimale

Ma torniamo all’opera che ha ottenuto la certifi ca-zione e che quanto a realizzazione si può defi nire in dirittura d’arrivo. La certifi cazione, o per meglio dire le certifi cazioni, visto che gli edifi ci certifi ca-ti sono di fatto tre, per un totale dei già citati 40 alloggi, è il frutto del lavoro svolto dalla struttura della cooperativa mediante ricerca, formazione, dialogo e coinvolgimento anche di operatori ester-ni, progettisti, imprese e naturalmente dei tecnici dell’Agenzia CasaClima di Bolzano. Ovviamente il rendimento reale sarà determinato dai soci che lo abiteranno e dai loro comportamenti più o me-no virtuosi (sempre con riferimento ai parametri CasaClima). Ma l’Abitcoop non si ferma qui; lavo-rando sui progetti in corso di realizzazione sono sorte nuove rifl essioni e nuove idee. È già partita la progettazione di un nuovo edifi cio con presta-zioni energetiche superiori, per il quale si mira ad ottenere la certifi cazione di Classe A; si stanno ap-

plicando inoltre le prime tecnologie rinnovabili uti-lizzando l’energia solare. Questi edifi ci dimostrano che è possibile risparmiare energia a costi più che accettabili.

Abitcoop insignita del Premio di Responsabilità Sociale d’Impresa 2007

Forse anche per questo l’Abitcoop è stata insignita di un importante riconoscimento formale da parte della Provincia di Modena, nell’ambito della valuta-zione delle imprese meritevoli del Premio di Respon-sabilità Sociale d’Impresa 2007, che ha ulteriormen-te suggellato il buon lavoro svolto.

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P A G I N I E R U N G

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Caratteristiche tecniche: Il fabbricato presen-ta i seguenti pacchetti coibenti:

muro esterno composto da un termolateri-• zio da cm 35 di spessore ed un “cappotto” in polistirene da cm 6. Il “cappotto” copre anche pilastri e travi in c.a. eliminando i ponti termici. Con gli intonaci si raggiunge uno spessore complessivo di cm 45.Solaio di piano terra in laterocemento aven-• te uno strato isolante di cm 4 sottopavimen-to ed un “cappotto” esterno di spessore cm 6 ed in alcune zone di cm 20.Solaio di copertura in struttura di legno la-• mellare con strato di fi nitura interna in ta-volato, strato isolante formato da 5 strati di fi bra di legno da cm 2 per complessivi cm 10, camera d’aria ventilante e manto in Co-verib antirumore.Terrazze realizzate con strato coibente in • vetro cellulare dello spessore di cm 6 sor-montate da solette aereate e pavimento gal-leggiante.Serramenti in legno di sezione maggiorata a • doppia guarnizione avente vetrate a camera con strato “basso emissivo” e riempimento ad aria o ad argon a seconda delle zone. Ve-trate in alluminio a “taglio termico”.Murature di separazione con i vani scala con • strato coibente di cm 4.Vari particolari locali atti alla riduzione dei • ponti termici (balconi, solette, cantine, ecc.)

Caratteristiche impianti termici:Caldaie singole a “condensazione” • con boiler incorporato da 50 litri.Riscaldamento eseguito con tubazioni an-• negate nel pavimento con acqua calda a bassa temperatura.Ventilazione naturale.• L’effi cienza in Euro•

A seguito della certifi cazione ottenuta che si basa sulla valutazione standardizzata dei parametrici termici dei materiali usati, dei dati climatici e della realizzazione dei pacchetti in opera, ci si può aspettare un forte risparmio del consumo di gas per riscaldamento in questo edifi cio.Volendo fare un confronto con un appartamento in un edifi cio moderno (10-15 anni fa) di pari dimensione, per esempio di 80 mq di superfi cie utile, si può stimare i seguenti risparmi:

Il risparmio ottenibile è pari a 560 €, superiore al 50% di un appartamento di soli 10-15 anni fa. Questo valore sarà comunque condizionato dall’uso dell’appartamento per quanto attiene al valore di temperatura interna mantenuta, al corretto uso delle fi nestre, al consumo di acqua calda e naturalmente al prezzo del gas metano. Questo edifi cio, costruito in “area libera”, sarà consegnato ai soci di Abitcoop nella primavera 2008.

Fabbricato di 40 alloggi in via Benassi – ModenaCasaClima Classe B

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I N T E R V I S T A

che nazionali e locali, ci ha imposto di rifl ettere seriamente sul futuro. Il Consiglio di Amministrazione ci ha permesso di costituire un gruppo di lavoro formato da tecnici, fornitori e progettisti locali con i quali dibattere dei percorsi sostenibili in cui il prezzo rimane, per Abitcoop, una variabile “dipendente”. Nello scenario della certifi cazione a noi conosciuto, l’unico percorso di qualità che ha mostrato di po-terci garantire un approccio serio, rigoroso e fatti-bile alla questione è stato individuato nell’Agenzia CasaClima di Bolzano. La partecipazione alla Fiera bolzanina del Risparmio Energetico, che ci ha fat-to conoscere elementi costruttivi all’avanguardia e soluzioni nuove, insieme alla conoscenza generale delle competenze dei tecnici dell’Agenzia, ci hanno convinto defi nitivamente della scelta del partner.

Casa Clima: Come hanno reagito i futuri condomini a proposte di costruzione che permettono un rispar-mio sia in termini energetici che di costi?Francesco Rossi: Durante la settimana della Domo-tica e della Bioedilizia che si è svolta a Modena nel 2007 Abitcoop ha presentato un lavoro di ricerca, raccolto in una pubblicazione inviata ai soci asse-gnatari di un alloggio nel condominio di Via Pergolesi (32 alloggi, che mirava ad effettuare un monitoraggio – nel periodo invernale 2006/07 - sui consumi egli appartamenti. In una assemblea dei soci convoca-ta nella primavera successiva i tecnici di Abitcoop hanno esposto a tutti i soci i dati ottenuti, facendo presente che attraverso alcuni specifi ci comporta-menti e cambiamenti nel modo di pensare e agire si sarebbero ottenuti risultati in grado di migliorare in modo costante il risparmio energetico. Si è deciso dunque di optare per una cultura energetica sempre più orientata alla soddisfazione dei bisogni delle gio-vani generazioni. Non è un caso che questo lavoro sia stato fatto in una casa chiamata “dei bambini”, dove, anche con il contributo della Regione Emilia Romagna, si è pensato ad un’utenza composta da famiglie con fi gli, premiando così gli aspetti legati alla prefi gurazione di spazi che possono favorire gli incontri e le relazioni sociali, ma anche gli aspetti legati alla sicurezza e al risparmio energetico. Ri-guardo all’edifi cio di via Benassi, ha sollevato grande interesse; i 40 appartamenti sono stati assegnati in maniera assai veloce. Lo stesso sta accadendo negli altri interventi in corso. È nostra profonda convin-zione che la migliore eredità che lasceremo ai nostri fi gli è quella che non sprechiamo e che risparmiamo, pur mantenendo un livello di comfort adeguato alle esigenze moderne. Questi edifi ci dimostrano che è possibile farlo a costi accessibili.

“L’unico percorso di qualità”

Casa Clima: Che cosa signifi cata per Lei e per Abit-coop la collaborazione con CasaClima? Francesco Rossi: La collaborazione con l’Agenzia CasaClima di Bolzano ha signifi cato per Abitcoop la realizzazione del concetto legato allo sviluppo di nuove tecnologie e dei comportamenti fi nalizzati al risparmio energetico e all’evoluzione nel modo di costruire. Gli interventi sui materiali e sulle tecniche edilizie rappresentano un passo signifi cativo verso l’innovazione di cui devono benefi ciare i soci della cooperativa in termini di prodotto, tecnologie, prez-zo e comfort. Rapportarci con CasaClima i ci ha dato l’opportunità di condurre in porto la prima e (per ora unica) esperienza edile certifi cata, con riferimento ai parametri CasaClima, nella classe B, e anche quella di portare avanti analoghe esperienze, per le quali vi è già un calendario programmatico. Un compito ar-duo ma al tempo stesso stimolante, visto il risultato conseguito in Via Benassi con i 40 alloggi di classe B. Ci misureremo quindi con un progetto di classe A previsto in Via De Andrè sempre a Modena, che prevede la realizzazione di complessivi 25 alloggi. Il tutto tenendo presente il rigore dell’Agenzia bol-zanina, con l’utilizzo di materiali e di orientamenti progettuali mai considerati prima. Tutto questo si inserisce in un processo di formazione interna che prevede per Abitcoop un percorso di acquisizione e “moltiplicazione” del know-how intergenerazionale patrimonio della cooperativa.

Casa Clima: Come mai avete scelto l’Agenzia Casa-Clima di Bolzano?Francesco Rossi: Era il 2004; sentivamo l’esigenza di affrontare il tema dell’innovazione, che ora più che mai si gioca sulle questioni ambientali, sul ri-spetto e l’uso razionale delle risorse. Per Abitcoop si trattava di una nuova frontiera di intervento, legato non solo all’esigenza di risolvere il problema della casa di tanti soci e cittadini che non la possiedono, ma anche a quella di guardare agli aspetti gestiona-li, di uso del bene-casa. La convinzione, dunque, di procedere nella direzione del risparmio energetico, in uno scenario ancora privo di normative specifi -

Francesco Rossi

“Rapportarci con CasaClima è stato una palestra importante.”

Così giudica l’ingeniere Francesco Rossi la collaborazione con l’agenzia

di Bolzano, nata nel 2004. Rossi ha realizzato per la Abitcoop i primi

40 alloggi classifi cati in categoria CasaClima B in regione Emilia Romagna.

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S E R V I Z I O - P R

È infatti universalmente riconosciuta la ecce-zionale qualità del mattone antico, basti pen-

sare alle innumerevoli testimonianze che trovia-mo nei nostri centri storici.La Bampo poi ha indirizzato la propria ricerca nello sviluppare geometrie sempre più razionali, come il T, il K ed il Grip, al fi ne di ridurre al minimo i ponti termici verticali e la trasmissione di calore per convezione ed irragiamento all’interno delle camere d’aria. La fi losofi a dell’azienda è sempre stata quella di abbinare l’isolamento termico al-la massa, grandezza quest’ultima necessaria per godere dell’inerzia termica, senza la quale non si può ottenere benessere fi siologico interno delle abitazioni.

Problemi connessi all’isolamento

Il continuo abbasamento dei valori di trasmittanza limite “U” delle murature (chiusure verticali opa-che) sta comportando, come conseguenza, un con-tinuo aumento dello spessore della muratura, che in certi casi può raggiungere o addirittura superare i 50 cm. Se questo non rappresenta affatto un pro-blema per un certo tipo di edilizia, pensiamo alle ville, case a schiera ecc., ma addirittura comporta un aumento considerevole della qualità abitativa, può invece essere un problema insormontabile per un tipo di edilizia di grandi dimensioni, come i

Kplus: la soluzione ad isolamento sfalsato

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condomini, oppure per certe realizzazioni dove lo spessore deve restare comunque necessariamente contenuto. A questo punto le soluzioni adottabili sembrano essere solo quelle di ricorrere ad un iso-lante termico specifi co da inserire o all’interno del muro (sandwich), oppure all’esterno (cappotto).Entrambe queste soluzioni con isolante “continuo”, anche se realizzate con materiali di qualità, com-portano concettualmente la riduzione dell’inerzia termica, l’assenza di assorbimento dell’energia gratuita passiva, l’impossibilità per il muro in estate di scaricare di notte l’energia accumulata durante il giorno, una drastica riduzione della traspirazione della parete, ecc. Insomma vengo-no pregiudicati tutti i benefi ci (sole e vento) che la natura ci regala, e di cui il muro in mattoni ha estremo bisogno, per mantenere inalterate negli anni (secoli) le sue eccezionali caratteristiche.

Termofon Kplus salva l’inerzia termica

Non appare infatti una contraddizione il fatto che oggi si tenda, giustamente, a sfruttare i benefi ci del-la natura in tutti i suoi modi, attraverso il sole (foto-voltaico, solare termico, ecc.), il vento (eolico), men-tre nel muro ce ne priviamo, inserendo isolanti che di fatto lo rendono inerte? Nasce così “Termofon Kplus”, la soluzione brevettata per la muratura di tamponamento, disponibile nei due spessori cm. 40 e cm. 34, che la Bampo s.r.l. propone per quell’edili-zia dove l’elevato spessore non è adottabile.L’inserimento di un elemento in polistirene espan-so permette infatti di ottenere valori di trasmittan-za “U” non solo in regola con i valori previsti dal Dlgs 311 per l’anno 2.010, ma addirittura idonei per progettazioni “passive”, classe “A”, “B” ecc.Ma quello che è fondamentale è che, data la parti-colare geometria “sfalsata”, si preserva tra esterno ed interno un’adeguata massa continua di lateri-zio, elemento basilare per garantire l’inerzia ter-mica, l’assorbimento dell’energia gratuita passiva, la traspirazione ecc., caratteristiche che con l’iso-lamento “continuo”, come sopra esposto, vengono in qualche modo pregiudicate.“Termofon Kplus” è disponibile anche in formato “Bio”, con l’inserimento di un elemento in sughero o in fi bra di canapa.

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S E R V I Z I O - P R

colare attenzione ad aver bassi valori di trasmittan-za sulle fi nestre abbinati ad una buona coibenta-zione dell’edifi cio.Infatti chi costruisce produce effetti che du-rano per generazioni. Il comparto abitativo è re-sponsabile di circa il 35% delle emissioni di gas serra prodotte dal riscaldamento invernale e dal condizionamento estivo. La nostra azienda,molto attenta alle tema-tiche ambientali,attraverso uno studio approfondito ed un’espe-rienza pluridecennale nel set-tore del serramento, propone serramenti altamente pre-stazionali raggiungendo va-lori eccellenti nella termica, nonchè nelle prove di aria-acqua-vento.

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Michl Laimer

Sarà l’affi nità con la cultura tedesca, tradizio-nalmente attenta ai problemi dell’ecologia

o per l’eccezionale bellezza del suo paesaggio - l’Alto Adige ha maturato molto presto una par-ticolare sensibilità per l’ambiente. Un aspetto fondamentale di questa attenzione all’ambiente è riuscire a coniugare la tutela del clima con il contenimento della spesa energetica. “Già da parecchi anni, infatti, è cresciuta nei citta-dini e negli amministratori la consapevolezza della scarsità delle risorse energetiche fossili, da sem-pre la nostra principale fonte di rifornimento e la conseguente spinta verso la ricerca di alternative”, spiega l’assessore provinciale Michl Laimer che

L’assessore provinciale Michl Laimer racconta la storia di un successo

CasaClima alla portata di tuttipresiede il Dipartimento urbani-stica, ambiente ed energia della Provincia Autonoma di Bolzano. Un cambio radicale di prospet-tiva ha permesso di concentrare gli sforzi degli esperti del setto-re nella creazione di sistemi di conservazione dell’energia: si è cercato quindi di lavorare su quanto già era a disposizione, e cioè sull’energia che già veniva impiegata nelle nostre attività quotidiane, per utilizzarla al meglio ed evitarne gli sprechi. L’assessore Laimer attorno all’anno 2000 si è fatto portavoce politico dell’idea nata all’interno del suo dipartimento, per conte-nere le spese di riscaldamento soprattutto negli edifi ci. È con questa iniziativa che prende avvio il progetto CasaClima.

Intervenire contro lo spreco d’energia

“Partendo dal fatto che quasi la metà del consu-mo energetico è legato al fabbisogno interno delle abitazioni (nell’Unione Europea il 40% dell’energia viene consumato per il riscaldamento e le attività domestiche) e che, a causa di un isolamento ter-mico insuffi ciente, la perdita di calore degli edi-fi ci esistenti è molto elevata, abbiamo deciso di intervenire proprio sullo spreco energetico degli immobili”, afferma Laimer. Riducendo, da un lato, le fuoriuscite di calore degli edifi ci già esistenti, con opportune opere di ristrutturazione, e pro-muovendo, dall’altro, l’osservazione di poche ma

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I N T E R V I S T A

semplici regole e l’utilizzo di materiali isolanti per la costruzione di nuove abitazioni, sono stati fatti enormi passi avanti nel campo del risparmio ener-getico, con la conseguente riduzione di emissioni nocive per l’atmosfera. “Dal gennaio 2005, le nuo-ve abitazioni devono, per legge, rispettare lo stan-dard energetico della CasaClima C, cioè la casa da 7 litri di combustibile per metro quadro/annuo”, sottolinea l’assessore. Inoltre, la stessa Provincia autonoma di Bolzano ha provveduto a restaura-re o costruire le sedi degli uffi ci della pubblica amministrazione sulla base di dettami ancora più rigidi per quanto riguarda il risparmio energetico. Un incentivo in più per attivarsi in questo senso è stato, anche per l’ente pubblico, la previsione di risparmio economico garantita dalle misure di re-cupero di calore introdotte negli edifi ci, dopo un breve periodo d’ammortamento.

Tutelare l’ambiente porta vantaggi

I vantaggi economici sono aumentati per i privati dopo l’entrata in vigore della nuova direttiva per l’effi cienza energetica, nel luglio 2007, che con-sente di calcolare come cubatura solo 0,30 metri dell’involucro esterno di una CasaClima A, e 0,40 metri quello di una CasaClima B; e di aumentare la cubatura a disposizione di edifi ci nuovi, i cui vani scala devono essere chiusi per ridurre la perdita di energia.Una struttura compatta, la dotazione di un “cap-potto” isolante, di fi nestre e porte-fi nestre a chiu-sura ermetica, disposte prevalentemente sul lato sud, l’assenza di ponti termici, l’utilizzo dell’ener-gia solare, un’impiantistica ottimale ed una rea-lizzazione accurata sono le caratteristiche di ba-se di una CasaClima, che permettono di ridurre il consumo energetico fi no a 50 kWh (livello “B”), 30 kWh (livello “A”) e addirittura 10 kWh (livello “Gold”), pari ad un litro di combustibile (1 m3 di gas), per metro quadro l’anno.Già adesso il sistema CasaClima rende più facile la valutazione delle spese di gestione energetiche al potenziale acquirente o inquilino di un immobile. L’apposito certifi cato viene rilasciato dall’Agenzia

CasaClima, che ha realizzato una metodologia di calcolo standard, in funzione della quale rilascia una targhetta da apporre all’edifi cio. Inoltre, alle case costruite con particolari criteri ecologici con utilizzo di energie rinnovabili per il riscaldamento, viene assegnata una sorta di votazione con lode, per esempio “A+”.

Premio annuale per la migliore CasaClima

Ogni anno la Provincia di Bolzano assegna un premio per la migliore CasaClima dell’Alto Adige. “Tutti questi elementi – comunicazione e marke-ting, classifi cazione semplice, targhetta, forma-zione continua degli addetti al lavoro – fanno sì che CasaClima in pochissimi anni sia diventato un simbolo di successo senza paragoni, di cui si possono vantare già oltre 800 proprietari di edifi ci certifi cati CasaClima in Alto Adige”, dice Laimer non privo di orgoglio.Secondo l’assessore provinciale all’urbanistica, ambiente ed energia, Michl Laimer, CasaClima è quindi una risposta alle esigenze di risparmio sempre più diffuse, una soluzione concreta al pro-blema del fabbisogno energetico delle abitazioni, un contributo effi cace all’abbattimento delle emis-sioni inquinanti nell’aria.

ATTIVO PER L’AMBIENTEALTO ADIGE Siamo tutti responsabili per il nostro ambiente. Dateci una mano!Attraverso l’iniziativa “Alto Adige - Attivo per l’Ambiente” vogliamo invitare i cittadini a dare dei consigli utili per migliorare

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Se nel 1635 la sede dell’antico Magistrato Mer-cantile, il Palazzo Mercantile, sorgeva nel

cuore del centro storico, anche la sede della Ca-mera di Commercio inaugurata il 26 settembre 2007, è ubicata nella parte antica della città, nell’area tra via Alto Adige e Piazza Verdi. E il palazzo, per la cui realizzazione si era resa di-sponibile una cubatura di quasi 100 mila metri cubi, è stato realizzato dall’architetto Wolfgang Simmerle, seguendo le indicazioni della commit-tenza, nell’ottica cioè di coniugare funzionalità e rappresentatività. Il che signifi ca che la nuova Camera di Commercio di Bolzano rappresenta sia in termini di rispar-mio energetico, sia di uso razionale e di impiego di fonti energetiche rinnovabili, un’unità che si può ritenere a tutti gli effetti omogenea ed ecocompa-tibile. Il nuovo polo portante dell’economia locale è dunque un’opera in grado di soddisfare le più elevate richieste di comfort ambientale garanten-do al contempo un utilizzo razionale delle risorse disponibili.

Un edifi cio CasaClima di Classe A+

Oltre che per le sue peculiarità architettoniche, l’edifi cio si caratterizza per la grande effi cienza energetica, con un fabbisogno inferiore a 30kWh/m2a, calcolato secondo i criteri CasaClima. E l’uti-lizzo di fonti energetiche rinnovabili, dal geoter-

Un polo portante dell’economia locale

Bolzano, città a vocazione commerciale per eccellenza, dispone

da alcuni mesi di un edifi cio che rappresenta e incarna nel modo più

degno questa vocazione.

mico al fotovoltaico, ha consentito al manufatto di ottenere dall’Agenzia CasaClima la certifi cazione di Classe A+. Un riconoscimento non scontato con-siderate le dimensioni dell’edifi cio e la sua destina-zione ad uffi ci, una situazione in cui devono venir garantite agli occupanti condizioni climatiche otti-mali lungo tutto l’arco dell’anno e per una consi-stente parte della giornata. Di solito realtà di que-sto genere hanno bisogno per mantenere quanto più possibili costanti temperatura, umidità e qua-lità dell’aria di un elevato impiego – che si traduce in dispendio – di energia. Ma la nuova Camera di Commercio realizzata secondo i criteri CasaClima è riuscita a bypassare gli ostacoli e a dimostrarsi all’altezza degli obiettivi che la progettazione si era prefi ssa di raggiungere.

Il risparmio energetico quale obiettivo primario

Vediamo ora di esemplifi care meglio il tutto par-tendo dal concetto del risparmio energetico, logica portante di un’operazione destinata oltre che a for-nire le più ampie garanzie di fruizione intelligente del manufatto, anche a costituire un modello da esportare secondo i criteri elaborati dall’Agenzia Casaclima. Un edifi cio come la Camera di Com-mercio, che rappresenta per la città a vocazione mercantile di Bolzano, sia dal punto di vista della

Camera di Commercio Classe A+

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visibilità che da quello della rappresentatività, una sorta di “blasone” dell’innovazione architettonica, doveva per forza di cose garantire funzionalità e fruibilità ai massimi livelli, e questo sia in estate che in inverno. Per assicurare un clima ottimale, temperature stabili e un basso livello di umidità in ambedue le stagioni occorrono peraltro notevoli quantità di energia. Il progetto di impiego energe-tico relativo a a questo edifi cio ha dovuto dunque coniugare le priorità fi n qui elencate con l’esigenza di ridurre il più possibile il consumo di energia, utilizzando invece in maniera intensiva le fonti di energia rinnovabile.

Riscaldamento e raffreddamento costanti ma a basso dispendio energetico

Ma come è stato possibile raggiungere questo ri-sultato? Il carico di base del consumo energetico viene coperto sia in fase di riscaldamento che di raffrescamento da un impianto geotermico che scambia calore con il terreno circostante attraver-so i micropali inseriti nello scavo, per riscaldare gli ambienti durante il periodo invernale e rinfre-scarli durante il periodo estivo con un impianto a bassa temperatura a controsoffi tto radiante di tipo metallico. In fase di riscaldamento viene uti-lizzata una pompa di calore reversibile, in fase di

raffreddamento (cooling) si può lavorare in parte in “raffrescamento libero - libero – free cooling” e per il resto utilizzando una pompa di calore rever-sibile. Il coeffi ciente di effetto utile della pompa di calore che smaltisce il calore nel terreno fresco è in questa fase nettamente maggiore del COP di una macchina frigorifera raffrescata ad aria esterna. Quanto al carico di punta del riscaldamento, è co-perto da una caldaia a condensazione alimentata a gas metano, che lavora sempre ad un livello di effi cienza elevato dato dalle basse temperature di sistema. Il carico di punta in fase di raffrescamento estivo viene coperto da chiller raffreddati ad aria; l’utilizzo di più macchine di piccola taglia permette di ottimizzare la parzializzazione del carico. Un involucro innovativo protegge il manufatto dal freddo e dal caldo.Passando poi allo specifi co della costruzione, sot-tolineiamo come in primis già l’involucro dell’edifi -cio è stato concepito in modo da conciliare l’aspet-to rappresentativo e omogeneo con un effi ciente bilancio di fl ussi energetici. Tutto l’involucro pre-senta infatti buone proprietà di coibentazione ter-mica. Tutte le parti trasparenti della facciata viene mantenuto una trasmittanza media di Uw ≤ 1,3 W/m²K. Le porzioni opache della facciata in cor-rispondenza dei parapetti raggiungono una tra-smittanza di U ≤ 0,30 W/m²K. La facciata vetrata nelle zone uffi cio presenta un fattore solare rela-tivamente alto di ca. g= 0,45 che si combina con un ombreggiamento meccanico all’esterno della vetrocamera isolante. Esternamente l’ombreggia-mento è coperto da una ulteriore lastra di vetro. Questa facciata permette di massimizzare d’inver-no gli apporti solari passivi con ombreggiamenti aperti e di contenere al massimo i carichi solari d’estate con ombreggiamenti chiusi, evitando il surriscaldamento estivo. Le componenti opache della facciata sono munite di isolamento a cappot-to. Entrando ancora di più nello specifi co del sistema di riscaldamento-raffrescamento, va detto che esso viene garantito in tutti gli uffi ci, sale per seminari e riunioni nonché relativamente a tutti i posti di lavoro mediante i già citati controsoffi tti radianti metallici. Il riscaldamento e il raffresca-mento hanno il grande vantaggio di non causare moti d’aria e di evitare quindi i problemi tipici degli impianti di climatizzazione tradizionali. Ri-scaldamento e raffrescamento radiante generano un clima ambientale di elevatissimo comfort e per-mettono di riscaldare con acqua a bassa tempe-ratura di raffreddare con acqua poco fredda. Gli ambienti vengono riscaldati e raffrescati in modo uniforme, senza stratifi cazione dell’aria più calda in vicinanza del soffi tto durante l’inverno e sen-za disturbi da “spiffero freddo” durante l’estate. Il gradiente verticale della temperatura è molto

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modesto anche per ambienti molto alti. Inoltre le basse temperature di acqua del sistema permetto-no di produrre in maniera molto effi ciente il caldo ed il freddo necessari. Gli atri e le zone di comuni-cazione vengono riscaldati e raffrescati attraverso pannelli radianti a pavimento.

Impianti sofi sticatissimi per un edifi cio “altro” rispetto alla tradizione

Tutte le zone di lavoro e di soggiorno vengono ventilate meccanicamente. Le macchine di venti-lazione per le zone utilizzate ad orario continuato presentano elevatissime effi cienze di recupero ter-mico (superano il 90%). La ventilazione meccanica garantisce l’alimentazione con aria fresca ricca di ossigeno e permette di controllare il valore di umi-dità relativa mediante umidifi cazione nel periodo invernale e deumidifi cazione in quello estivo. In questo modo vengono mantenute sempre condi-zioni idro-termiche ottimali. Dai dettagli che abbiamo evidenziato emerge an-cora più chiaramente come l’edifi co necessiti di un consumo energetico decisamente più basso rispet-to ad un “tradizionale” edifi cio per il terziario. Il sofi sticatissimo impianto di produzione e distribu-zione dell’energia per il riscaldamento e il raffre-scamento, paragonato ad un sistema tradizionale, offre un ulteriore risparmio di energia primaria, che si colloca solo di poco sotto il livello del 20%, con una riduzione dei costi pari al 14% circa in termini di approvvigionamento energetico. È sta-ta altresì stimata una riduzione delle emissioni di CO2 pari a circa 38 tonnellate, in altri termini del 16,5% annuo, a testimoniare la sostenibilità am-bientale dell’intero progetto.

Una Camera di Commercio tutta nuova in meno di tre anni.

Tornando agli aspetti architettonici e funzionali del manufatto e ai tempi tecnici che lo riguarda-no, ricordiamo che i tempi di realizzazione della nuova Camera di Commercio – considerando quale data effettiva d'inizio quella relativa alla partenza dei lavori di costruzione dei piani interrati (il 13 ottobre 2004), cui ha fatto seguito quella dei piani superiori – si possono considerare autentici tempi record: la licenza d'uso è stata concessa infatti il 30 agosto 2007, a meno di tre anni dall’inizio della costruzione. Quanto all’ inaugurazione, è avvenuta nel settembre dello stesso anno.

Estetica e funzionalità ai massimi livelli per l’innovativo “portale sud” del centro storico

Le esigenze architettonico-estetico-funzionali che il progettista (scelto sulla base di una gara euro-pea a procedura aperta) si è trovato a dover com-penetrare in un contesto che di fatto costituisce il principale accesso al centro storico da sud erano da un lato quella di armonizzare tra loro le aree urbane preesistenti, dall’altro quella di creare le premesse per un collegamento tra il cuore della cit-tà e il Parco dei Cappuccini, e ancora, di realizzare una sorta di “spazio-ponte” tra il nuovo manufatto e la parte posteriore del Nuovo Teatro Comunale. Il tutto evitando di creare un (altro) casermone di cemento, privilegiando invece – data anche l’ubi-cazione angolare della struttura – il concetto di una cubatura “leggera”, piacevole alla vista e al contempo estremamente funzionale. Si è dunque proceduto sviluppando in modo originale il con-cetto della tridimensionalità. Una tridimensiona-lità costantemente perseguita, che ha dato vita al suo interno ad ambienti con identità distinte. I due piani dell’edifi cio (e il piano terreno “permeabile”, rialzato rispetto al livello stradale, che forma un collegamento orizzontale tra gli ambienti della

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corte interna e trae al contempo profi tto dall’in-cidenza della luce) sono dunque risolti in spazi versatili; le sale per conferenze, gli uffi ci, le biblio-teche, i giardini d'inverno assumono la forma di affascinanti corpi vitrei. Ma questa nuova Camera di Commercio tanto semplice al tempo stesso com-plessa nel suo aprirsi e chiudersi di spazi nella già citata prospettiva tridimensionale vanta anche un valore aggiunto: una facciata in vetro che sovrap-pone gli uni agli altri spazi interni ed esterni, evi-denziando e mettendo in risalto la natura pubblica dell’edifi cio.

La Camera di Commercio dal Magistrato Mercantile ad oggi

Se vogliamo tracciare una cronistoria degli spo-stamenti cui è stata soggetta nel tempo (ma meglio sarebbe dire nei secoli) la Camera di Commercio di Bolzano, occorre rifarsi per il capitolo-origini al Magistrato Mercantile, il quale, istituito nel 1635, consolidò la fama di Bolzano quale “città del com-mercio”. Il Palazzo Mercantile aveva la sua sede sotto i Portici, in un palazzo che riprende la tipolo-gia della case tardogotiche interpretandola in stile barocco; l’imponenza della sede scelta sottolinea

la particolare importanza che veniva attribuita al commercio e al suo portavoce giuridico. A quei tempi Bolzano fungeva in particolare da centro di trasbordo e smistamento delle mercanzie. Un passo in avanti nella storia ci trasporta veloce-mente al Novecento. Alla fi ne degli anni Settanta la sede camerale viene trasferita in un nuovo com-plesso situato in un’ area posta a lato del Parco della Stazione. L’area risultava piuttosto margina-le; aveva sofferto la dismissione del cimitero e la distruzione, durante la Seconda Guerra Mondiale, del Teatro Comunale Giuseppe Verdi. Pur trovan-dosi a meno di cento metri da Piazza Walther, la zona risultava solo parzialmente edifi cata . Solo più avanti un lungo iter burocratico e architettoni-co portarono fi nalmente alla realizzazione del nuo-vo Centro Pastorale e del nuovo Teatro Comunale progettato dall’architettto Marco Zanuso. Restava dunque da completare la fascia tra via Alto Adige e piazza Verdi. Sulla base di una cubatura disponibi-le di quasi 100 mila metri cubi la Camera di Com-mercio, l’Istituto per l’Edilizia Sociale e il Comune di Bolzano indirono un concorso europeo di archi-tettura per l’individuazione di un apposito proget-to. Nel bando del concorso si parlava dell’esigen-za di “una organica riqualifi cazione urbana della zona interessata mediante un complesso terziario di forte carattere e di elevata qualità”. Vincitore del concorso risultò l’architetto Wolfgang Sim-merle con un progetto che la giuria giudicò come riferiamo qui di seguito: “L’idea è convincente, la qualità spaziale elevata; le sequenze spaziali e la trasparenza sono affascinanti, il trattamento scul-tero è convincente; la “permeabilità” del progetto e e l’intrecciamento spaziale”offrono momenti di straordinaria esperibilità. Sorprendente inoltre è la concezione spaziale dell’impianto; un nastro con unità d'uffi ci e due piani ripetutamente pie-gato, simile a un meandro spaziale apre, chiude e racchiude gli spazi aerei, che consentono un’espe-rienza spaziale particolare”. In seguito il lotto del Comune di Bolzano venne ceduto ad investitori privati; quanto all’ Istituto per l’Edilizia Sociale, ha rinunciato a realizzare la pro-pria sede e rimane tuttora incerta la destinazione del sito. La Camera di Commercio è stata di fatto l’unica fra i tre committenti a portare avanti con determinazione l’idea originaria del progetto fi no alla sua effettiva realizzazione. Ha dunque potuto riposizionarsi quale “portale sud” del centro sto-rico, facendo sfoggio di una veste architettonica assai rimarchevole. Resta da verifi care nel tempo fi no a che punto un manufatto ad uso uffi ci possa forgiare con la sua facciata la fi sionomia della cit-tà. Di fatto questo “edifi cio nell’edifi cio” dalla forte personalità e dalla grande versatilità, che ha optato relativamente agli interni per un design essenziale e che nonostante l’ampio utilizzo del vetro legato

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La natura in casa tuaIl sistema ecoplus è composto, nel suo pacchetto isolante, da materiali completamente ecologici. Il legno è l’unico elemento usato per la produzione dei pannelli isolanti ecoplus, grazie al quale riportano un buon isolamento termico. La lastra di supporto per le clips segue gli stessi procedimenti costruttivi della lastra ecoplus, ma con densità maggiore, e messi insieme portano ad una attenuazione del rumore da calpestio di ca. 28 dB secondo UNI EN 12354-2.

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4 - Z

22

al concetto del risparmio energetico è riuscito a garantire la privacy sui posti di lavoro, si presta per moltissimi aspetti a rappresentare e potenzia-re l’obiettivo primario della “corporate identity”, l’identità aziendale.

Non solo tecnica: l’arte come complemento necessario

Se i concetti di linearità e di sobrietà hanno rap-presentato il fi lo conduttore che ha accompagnato la realizzazione dell’edifi cio e contribuito a cele-brare la relativa “melodia tridimensionale in cui si fondono profondità, larghezze e altezze”, anche l’arte ha fatto la sua comparsa anche all’interno del manufatto. Mediante un concorso su inviti bandito ad hoc si è provveduto ad acquisire opere all’altezza di una struttura che è tanto moderna quanto innovativa. Tra le proposte pervenute, la giuria ha scelto sei opere, rispettivamente degli artisti Arnold Mario Dall’O, Marcello Iori, Erich Kofl er Fuchsberg, Philipp Messner, Robert Pan e Peter Senoner. Ad essi è stato chiesto di decorare la parete delle scale nell’atrio d'accesso. A Gottfri-ed Bonell è stato conferito un incarico diretto.

Una sede di forte impatto per tutti gli imprenditori

La nuova Camera di Commercio di Bolzano, che mira a far sì che tutti gli imprenditori altoatesi-ni considerino questa sede come propria, ospita attualmente tutti i servizi della Camera di Com-mercio e delle due Aziende speciali, l’ Istituto per la promozione dello sviluppo economico e l’EOS - Organizzazione Export Alto Adige.

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32 CasaClima | KlimaHaus 01/2008332323232323232323232323232323232232232232323232323333333 CasCasCasCasCaCasCasCasCassCasCasCaCaCassCasCaaCasCasCasCasCaCaCaaCaasaClaClaClaaCaClaClaCaClaCaClaClaCClaClaClaClClCllaClaClaCaClaCaCCaCCaCClaCaClCaCCCCC imaimaimaimaimmammamamamamaimaimaimaimamaimamamammimaimaimmamamamaimaimamamamamamamamaimamaimaimammamamaimmamammaimamaimaaimmammmmmmamaammmamaaaiimammmmmmaamammmmmaaammmmaaaimmmaamaaaamammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaamaaaaaaaaaaaaaaa | | | | | ||| | | || | | | | | | | | | | | | || || | | | | | | | | | || ||||||||||||| KliKliKliKliKliKlKlKlililiKliKliKKKKKKKliKliKliKliKKKKliKliKlKliKlliliKlillKlilKliliKlKliKliiiKliiK iiKliKllliKKliKK maHmaHmaHmaHmaHmaHmaHmaHmaaHaHaHmamaHHaHHaHHHHHHHHaHaHaHaHaHHHaHHHHHHHHHmaHaHaHaHHHHHHHaHaHHHHHHHHHHHaHmaHmaHHHHHHHHHHHHHaHaHaHaHHHHHHHHaHaHHHHHHHHmaHaHaHaHaHHHHHHHHHHHHHaaaHHHHHHHHHHaaHaHHHHHHHHHHHHHHHHHHHaaHHHHHHHHHHHmaHHHHHHHHHmm HHHHHHHHHHmmmmm HHHHm HHmmm HHHHmmmmmm HHHHHHHmmmmm HHmmmmmm Hmmmm Hmmmm Hmmmmmmm Hm ausausauausauusususususususausausausausaausaaaaususauauauauauauaausaaausuusususuusususuauauaauauauususuuaaaauausaaususaauausaauauususuusaauaauauuuaaussaaauusssauaaaaauuussauussssaauususaaausaaaaaaussaaaaaauaaaaaa ssaaaaaaa saaaaaaaa saaaaaaaaauuus 01 010 /2000000020002000000/200000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000800808008080808088008000808080808080008000808888880088088088000080008088888880008000808000000880808800000808808800000880880800000088880880000880800000000088880880880000000008888088080800000000808088080000000000008888080800000000080800000000080000000080000000800808888880000000088800000000800000000088000000000080000000008000000000808880000000000888Complesso residenziale “Eppan 2000” Appiano (BZ)

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“CasaClima Impresa” in tutta ItaliaL’impresa di costruzione Plattner Bau Spa

di San Giacomo di Laives – (BZ) dal gennaio scorso è certifi cata quale

impresa CasaClima. Un riconoscimento prestigioso ed esclusivo di 20 anni

di lavoro ed esperienza per la realizzazione di progetti di ogni tipo.

di CasaClima A+, CasaClima A e CasaClima B. Professionalità, puntualità, affi dabilità, rispetto dei tempi di realizzazione concordati: ecco i quattro punti cardinali di un’azienda leader che occupa un posto importante nel quadro economico dell’Alto Adige. Sebastian Plattner, da vent’anni alla guida dell’azienda, è un imprenditore nato, lungimiran-te, un precursore dei tempi come dimostra anche il fatto che fi n dal 2003 ha avviato i dipendenti nei corsi informativi sulle norme Casa Clima – mirate al risparmio energetico e all’alta qualità dell’abi-tare.La certifi cazione uffi ciale come impresa Ca-saClima ha quindi un importante signifi cato: l’at-testazione di serietà, di ricerca dei materiali più adatti e di qualità nonchè di sensibilità e rispetto verso l’ambiente in cui viviamo.

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I vantaggi di una casa Rubner - azienda leader nella costruzione di case in legno ’su misura’,

ecologiche ad alta effi cienza energetica - supera-no il concetto di consumi ridotti e impiego di ma-teriali ecologici, perchè implica il piacere di vive-re all’interno di una struttura abitativa e di am-mirarla dall’esterno. La perfetta conoscenza delle proprietà del legno e della fi sica delle costruzioni si integra perfettamente con la leadership tecno-logica per garantire che il sogno di una casa si realizzi nella creazione di uno spazio improntato alla personalità di chi lo vive.Commissionata da un imprenditore svizzero in un terreno dalla posizione magnifi ca all’ingresso del-la Val Badia, nella contrada di Moarbach vicino a Brunico (BZ) in Alto Adige, la casa Ellen nasce per creare un comfort abitativo ideale, frutto delle com-petenze aziendali Rubner haus maturate in oltre 40 anni di attività.

Criteri di bio-edilizia CasaClima plus

In questo progetto, concepito secondo i criteri di bioedilizia CasaClima plus, l’arch. Walter Werner Franz, con il supporto dell’arch. Albert Willeit per il coordinamento del cantiere, ha voluto interpretare in chiave moderna lo stile antico delle case a fungo con rivestimenti in legno tipiche della zona. La pro-gettazione ha tenuto conto inoltre della disposizione di vani e fi nestre del paesaggio e del vecchio mulino prospiciente. È nata una forma molto interessante: le facciate non sono perpendicolari ma rientrano

Un progetto che integra tipicità del territorio e

soluzioni eco-innovative

dall’alto verso il basso sottolineando la struttura e consentendo una maggiore protezione della faccia-ta contro le intemperie. Il rivestimento esterno - in legno di larice locale scelto con la massima cura da Rubner e tagliato pezzo per pezzo nella sua seghe-ria ñ è staccato dalla facciata e nell’intercapedine tra parete e rivestimento sono collocati gli scuri esterni delle fi nestre che restano pertanto nascosti. Anche balconi e fi nestre rientranti contribuiscono ad accentuare il volume plastico della casa. La base è intonacata come le altre case del piccolo borgo residenziale di Moarbach. La legnaia che si trova vicino alla cucina a piano terra risulta per-fettamente integrata nella parte bassa dell’edifi cio, pur essendo un corpo staccato con il tetto ricoperto di vegetazione erbosa. Tutti i materiali edili impie-gati nella costruzione sono ecologici. L’involucro della casa e i tripli vetri hanno eccezionali valori di coibentazione termica. Il risultato è una casa a bassissimo consumo energetico con ridottissime emissioni di CO2 a tutto vantaggio dell’ambiente.Rubner Haus, grazie all’esperienza di oltre 40 anni nella costruzione di case e alle tecnologie all’avan-guardia impiegate, ha consegnato la parte fuori ter-ra ’chiavi in mano’ in sole 5 settimane.

Casa Ellen, Rubner Haus

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P A G I N I E R U N G

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A Castelrotto una “ristrutturazione fattore 10” perfettamente riuscita

Non di rado l’identità di una comunità si espri-me anche attraverso simboli architettonici

che hanno segnato e accompagnato nel tempo la storia della comunità. È quanto è accaduto e ac-cade a Castelrotto, dove la memoria storica del paese trova una espressione più che tangibile in un manufatto a tutti visibile, e che da tutti, per la sua stessa natura e funzione, è frequentato e ap-

Rinnovata nel segno della salvaguardia ambientale e del

risparmio energetico la Casa della comunità parrocchiale di Castelrotto.

Nel 2007, a 40 anni dall’ultima ricostruzione, il Widum che domina il

paese come un custode è stato riconvertito in una

CasaClima di Classe A.

prezzato: la “Casa della comunità parrocchiale”. Il Widum ha assunto la sua forma attuale dopo la ricostruzione effettuata nel 1965, Il risanamento, che ha interessato un volume assai consistente (ben 3800 metri cubi), effettuato nel 2007 secon-do i parametri CasaClima, ha portato il manu-fatto, che “domina dall’alto il paese come un cu-stode o un protettore” e che in origine rientrava nella categoria CasaClima G, a potersi fregiare della targhetta che ne certifi ca l’appartenenza alla Classe A. “Da 40 anni – questo il commento degli abitanti di Castelrotto, committenti del la-voro - non era stato eseguito alcun intervento su questa casa; il restauro – hanno affermato - do-vrà bastare per i successivi 40 anni”.

Consumi e costi ridotti in tutti gli ambienti del grande edifi cio ecclesiastico

Quanto ai consumi, prima dell’intervento Casa-Clima effettuato nel 2007 il manufatto presentava

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P R O G E T T O

relativamente ai suoi vari ambienti - abitazioni, uffi ci e sale destinate a vari usi, tra cui una per il teatro - un fabbisogno di calore per il riscalda-mento pari a 218 KW/h/m2a. Dopo la ristruttu-razione secondo i parametri CasaClima tale fab-bisogno è sceso a 29 kW/h/m2a. Questo signifi ca una “ristrutturazione fattore 10”, che si realizza quando il fabbisogno energetico di un edifi cio esi-stente scende fi no ad un decimo del fabbisogno iniziale. La centrale termica era composta da due brucia-tori a gasolio, uno da 130 kW e uno da 240 kW, utilizzati sia per il riscaldamento globale che per

DATI CLIMATICIGradi giorno nel periodo di riscaldamento (12/20) 4,038 Kd/a

Temperatura media esterna nel periodo di riscaldamento 3.28 °C

DATI DELL’EDIFICIOVolume 3.800m³

Superfi cie riscaldata 964m²

Rapporto S / V 0.37

Fabbisogno di calore per riscaldamento:

pre-risanamento 218kWh/m²a

post-risanamento 29kWh/m²a

PARETE ESTERNAIsolamento a capotto -Spessore 25cm EPS (grigio)

Valore U: pre-risanamento 1,19W/m²K

Valore U: post-risanamento 0,13 W/m²K

Costo complessivo 117,00€/m²area netta

Riduzione del fabbisogno di calore 77kWh/m²a

Risparmio economico ≈ 7,7€/(m²a)

TETTOIsolamento: 16cm cellulosa fi occata tra le travi secondarie + 16cm pannelli di fi bra di legno

Valore U: pre-risanamento 2,83W/m²K

Valore U: post-risanemento 0,13 W/m²K

Costo complessivo 54,00€/m² area netta

Riduzione del fabbisogno di calore 73kWh/m²a

Risparmio economico ≈ 7,3€/m²a

SERRAMENTIFinestre con triplo vetro e gas nobile avvolgibili nuovi

Cassonetti nuovi stagni all’aria e con eliminazione del ponte termico

Valore Uw: pre-risanamento 2,6W/m²K

Valore Uw: post-risanamento 0,79 W/m²K

Costo complessivo 147,00€/m²area netta

Riduzione del fabbisogno di calore 24kWh/m²a

Risparmio economico ≈ 2,4€/m²a

10

5

0

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Lo spreco ha un colore

Termografi a dell’esistente

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P R O G E T T O

quello dell’acqua, oltre che per gli ambienti per il teatro e per il collegamento con il riscaldamen-to a pavimento della chiesa. Il restauro secondo i parametri CasaClima ha permesso di eliminare il bruciatore da 240 kW; una futura possibile otti-mizzazione potrebbe consentire di ridurre ancora minimo del 15% le spese energetiche.

Dopo la ristrutturazione progettata dall’Arch. Bar-bara Wörndle e l’Ing. Oscar Stuffer dello Studio Solarraum di Castelrotto, i consumi si sono ridotti fi no a circa 3 litri di olio combustibile per metro quadrato; ridotti anche i costi annuali, si calcola fi no a circa 2800 Euro.

Dopo 40 anni interventi defi nitivi per la Casa della comunità parrocchiale

L’edifi cio della canonica era in origine un maso. Nel 1965 questo fu demolito e sostituito con un manufatto di proporzioni più discrete, che nel 1967 venne acquisito dal clero. L’ultimazione della canonica e di una sala teatrale avvenne due anni dopo; nel maggio 1969 l’intero complesso denomi-nato “Casa della famiglia parrocchiale” potè essere inaugurato. Ma dopo 40 anni di inerzia si sono resi necessari una ristrutturazione più organica, un restauro e un ammodernamento tecnico radicale della “Ca-sa della comunità parrocchiale”. Si è optato per un’operazione in cui risultassero prioritari l’iso-lamento termico e le disposizioni sul risparmio energetico. La ristrutturazione ha fatto del com-plesso una CasaClima a tutti gli effetti. Il risultato ottenuto abbina un maggiore comfort abitativo a spese energetiche più ridotte, il tutto nel segno del-la sostenibilità.

Eliminati tutti i punti di possibile dispersione dell’energia

Come si è proceduto. Sono stati individuati i punti deboli della struttura che maggiormente contribu-ivano a disperdere l’energia. I muri, innanzitutto; la canonica (nata nel 1965) aveva semplici muri in mattoni, solai a travetti e un tetto in legno non coi-

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riduzione68,0%

72 % 77 %Risanamento effettuato

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Canonica primadel risanamento

categoria C Risanamento secondoil decreto legge

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Fattore 10CasaClima A

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bentato. Il tutto faceva sì che il consumo annuale di gasolio ammontasse a ben 22 litri per metro qua-drato; i costi di riscaldamento annui si aggiravano su circa 21 mila Euro. Dopo la ristrutturazione, co-me detto, i costi si sono ridotti fi no a circa 3 litri di olio combustibile per mq e i costi annui sono scesi a circa 2800 Euro. E gli interventi più rilevanti ef-fettuati sulla struttura hanno interessato proprio i punti deboli della costruzione, rappresentati in pri-mo luogo dai muri esterni e dal tetto, attraverso cui si disperdeva la maggior parte del calore. Anche le vecchie fi nestre e i vecchi cassonetti erano motivo di dispersioni. Ulteriori punti critici erano i balconi in cemento armato. E il soffi tto continuo era un ponte termico verso l’esterno.

Isolamento a piena tenuta per una “ristruttazione fattore 10” perfettamente riuscita

È stato dunque redatto un catalogo delle misure da eseguire.

Si sono ritenute necessarie la coibentazione • della parete esterna e quella del tetto, oltre all’installazione di nuove fi nestre in legno-alluminio dotate di tripli vetri.Si è pensato poi alla dotazione di cassonetti • termoisolanti, all’eliminazione dei ponti ter-

mici (balconi in cemento) e alla costruzione di nuovi balconi in legno. Si è ritenuta prioritaria anche l’installazione • di una ventilazione automatizzata negli am-bienti al 2. e 3. piano. L’esecuzione delle misure è stata accompagna-• ta da un’effi cace direzione lavori. L’impegno e le capacità delle ditte che hanno eseguito i lavori hanno portato a un risultato ottimale. I valori emersi dal test sulla tenuta dell’aria confermano che le cose sono radicalmente cambiate. L’aspetto gradevole dell’insieme risulta inol-• tre convincente anche per i profani.

I numeri e i fatti hanno dimostrato che questa “ristrutturazione fattore 10” è valida anche sotto il profi lo economico e ha determinato maggiore comfort per gli abitanti, autonomia dagli aumenti dei prezzi dell’energia e un contributo signifi cativo alla tutela ambientale. La canonica di Castelrot-to è un esempio di ristrutturazione riuscita. E la certifi cazione CasaClima A assegnata conferma lo standard qualitativo che contraddistingue la rea-lizzazione e le prestazioni energetiche dell’edifi cio, che risulta rinnovato pur avendo conservato in to-to l’aderenza alla tradizione.

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La specializzazione assoluta nell’edilizia resi-denziale di altissimo livello, ha portato l’azien-

da italiana a sviluppare solide partnerships con aziende di settori materici, al legno complemen-tari, come l’acciaio ed il vetro. Sempre più Clien-ti richiedono un prodotto-servizio completo, che racchiuda competenze disciplinari differenti ma interconnesse. Questa attitudine a trattare l’Archi-tettura di Legno, non come un oggetto monomate-rico, bensì come una straordinaria sinergia tra po-tenzialità complementari, costituisce il vero valore aggiunto Denaldi, in grado di restituire ogni volta al Cliente la migliore interpretazione tecnologica ed estetica possibile, senza soluzioni stereotipate.La multidisciplinarietà, unitamente alla decennale vocazione dell’azienda ad un’architettura davvero innovativa ed energeticamente performante, ha spinto Denaldi a defi nire con l’Agenzia CasaClima di Bolzano una partnership destinata a completare il valore aggiunto dei servizi al Cliente.

Un nuovo modo di fare architettura in legno

CasaClima certifi cherà le stratifi cazioni a secco Denaldi, una vera e propria scheda energetica che garantisca soluzione per soluzione l’effi cacia dell’involucro di un manufatto edilizio o di parte di esso. Questa patente prestazionale andrà, con i Certifi cati di Qualità e di Conformità Strutturale già in essere, a completare il corpus di documen-tazione che contraddistingue il prodotto-servizio Denaldi.

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da oltre cinquant’anni, confi gurandosi come ditta di primaria

importanza nella progettazione, produzione e montaggio di strutture in

legno massiccio e lamellare.Casa Capriata, 1954

L’incessante spe-rimentazione dei più innovativi modi di inter-pretare un materiale antico come il legno ha reso inoltre possibile la creazione all’inter-no dell’azienda di un vero e pro-prio Laboratorio, una stazione di ri-cerca, incubatrice di nuovi modi di fare Architettura in legno. Dal Denaldi Lab, in collaborazione con lo studio tedesco BaumRaum, nascono le visionarie Case Albero, oggetti abitativi in simbiosi con la na-tura, quasi retaggio dei nostri sogni di bambino, ma in realtà sintesi adulta del costruire in legno. Insieme con l’Agenzia CasaClima e con il Politecnico di Torino, il Laboratorio Denaldi sviluppa il Progetto Casa Capriata 2008, ovvero la traduzione edilizia in Classe Gold dello straordinario progetto datato 1954 dell’architetto Carlo Mollino, che sorgerà nel comprensorio di Gressoney AO, in occasione degli eventi dell’UIA World Congress, Torino 2008. Infi ne è di questi giorni la notizia che Denaldi, in sinergia con il Politecnico di Torino, ha vinto un concorso della Comunità Europea per la progettazione par-tecipata Azienda - Università di una unità minima di abitazione in legno, reversibile, energeticamente autonoma, ad effi cienza certifi cata CasaClima: una vera e propria “casa-macchina” destinata, come nelle intenzioni dell’architetto Paolo Scoglio ideato-re del progetto, a segnare un modo innovativo di fa-re e di vivere l’architettura abitativa, dallo sviluppo partecipato e condiviso dell’idea, fi no alla ragiona-ta sinergia tra i materiali più ecosostenibili e le tecnolo-gie più performanti.

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S E R V I Z I O - P R

Immerso nel verde della campagna, vicino a Me-rano, ma in zona tranquilla e riservata, il com-

plesso residenziale Lochbaur, ultimato a metà del 2007, si compone di tre edifi ci abitativi della categoria CasaClima più alta “Oro Più”, che cor-risponde alle caratteristiche di una casa passiva. Il “Più” si riferisce ai materiali ecologici impiegati nella costruzione degli edifi ci. Lo scantinato con le cantine e i garage è la piattaforma per l’ampio giardino e la piscina. Gli ambienti interni, orien-tati verso ovest, offrono tanto spazio e sfruttano la luce del sole in ogni stagione dell’anno. La famiglia Reisigl è orgogliosa anche dei valori “interiori” del-la sua casa: l’isolamento impeccabile con materie e vetri di prima qualità, il sistema di ventilazione controllata e la tecnica costruttiva all’avanguardia. “La scelta dei portoncini e delle porte per interni era per noi un fattore di fondamentale importan-za,” afferma il Sig. Reisigl, “anche perché volevamo creare una separazione netta fra ambienti caldi e ambienti freddi.” Di conseguenza, anche gli accessi alle cantine e ai locali nello scantinato sono stati do-tati di portoncini clima fi rmati Rubner. Dal punto di vista estetico non si distinguono dalle porte interne in rovere – un ulteriore vantaggio del legno rispetto ad altri tipi di materiale. “Le porte Rubner ci hanno convinto anche perché le caratteristiche e la qualità del prodotto sono certifi cate da istituti indipenden-ti!” - Accanto ad una vasta gamma di portoncini e porte per interni su misura, la Rubner produce por-te per impieghi speciali come porte tagliafuoco, an-tifumo e insonorizzate. Con il 1°portoncino per casa clima e casa passiva in Italia, la Rubner è diventata leader nella produzione di porte in legno di qualità tecnicamente all’avanguardia in tutta Europa.

L’accento posto sulla qualità della vita

Nell’ambito dei suoi progetti di casa clima e casa passiva, la Rubner Türenwerk

è orgogliosa di presentare un esempio particolarmente riuscito, realizzato a Merano.

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P R O G E T T O

Nuova mensa scuola primaria A. Rubri

Informazioni GeneraliComune di Imola

Committente Comune di Imola

Denominazione dell’oggetto Nuova mensa scuola primaria A. Rubri – Imola

Indirizzo dell’oggetto Via Luigi Tinti, 1

Progettista principale Arch. Dal Fiume

Impresa esecutrice ZIMMERHOFER S.p.a. – Campo Tures (BZ)

Tipo di intervento Ampliamento scuola elementare con creazione spazi mensa

Classe energetica CasaClima B+

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P R O G E T T O

Parametri climatici del capoluogo di provincia di riferimento (BO)Gradi giorno 2259 K d/a

Temperatura minima di progetto -5° C

Altitudine 54 m.s.l.m

Zona climatica E

Giorni di riscaldamento 183

Fattori Tipologici dell’edifi cioSuperfi cie netta riscaldata 419 m²

Volume netto riscaldato 2360 m³

Rapporto A/V 0,64 1/m

Fabbisogno energetico riferito a Bologna 46 kWh/ m²a

Fabbisogno energetico riferito a Bolzano 75 kWh/m²a

Perdite di calore per trasmissione QT 27.982 kWh/a

Perdite di calore per ventilazione QV 16.933 kWh/a

Guadagni termici per carichi interni QI 7.355 kWh/a

Guadagni termici solari QS 26.502 kWh/a

Tipo di costruzione Struttura portante a telaio, con travi e pilastri in legno lamellare (abete)

Parete esterna Costruzione in legnoMateriale isolante : pannelli in sughero , U= 0,21 W/m²k

Tetto Costruzione in legno ventilata Materiale isolante : pannelli in fi bra di legno, U= 0,24 W/m²k

Solaio contro terreno Solaio in legno massello a lamelle accostate e tassellate dello spessore di 16 cm Materiale isolante: pannelli in fi bra di legno, U= 0,28 W/m²k

Finestre Finestre in legno lamellare di abete, con vetrate isolanti ed intercapedine con gas Argon. Ug= 1,00 W/m²K, valore g= 62%

Impiantistica Impianto di riscaldamento a pannelli radianti a parete e a pavimento

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44 CasaClima | KlimaHaus 01/2008

A T T U A L I À

In un contesto di innumerevoli programmi di va-lutazione energetica, i tecnici si chiedono le ra-

gioni di un nuovo software, anche perché il compi-to principale dell’Agenzia CasaClima non è quello di fornire un software per la certifi cazione ener-getica, ma la certifi cazione energetica stessa, che in teoria è possibile con ogni software sul mercato nazionale. Il software di calcolo ProCasaClima pe-rò è uno strumento di valutazione energetica e di predimensionamento impiantistico complessivo. L’obiettivo principale è stato quello di creare uno strumento per tutti gli attori coinvolti nel processo edilizio (progettista, termotecnico, ditta costruttrice, committenti interessati per la qualità della loro futu-ra casa) che fosse semplice per la valutazione ener-getica degli edifi ci, ma sempre meno semplifi cato.Purtroppo la gran parte dei software energetici, per la loro complessità, è indirizzato soprattutto agli esperti del settore e ció, spesso, ha ostacola-to la collaborazione fra progettisti e impiantisti. Il nuovo programma ProCasaClima vuole invece

Il nuovo software ProCasaClima Uno strumento effi cace

per la valutazione energetica complessiva degli edifi ci

creare un “ponte” fra queste fi gure importanti del progetto, al fi ne di implementare l’effi cienza ener-getica complessiva, sia quella dell’involucro, sia quella degli impianti. L’esperienza della certifi ca-zione CasaClima ha mostrato che è indispensabile attivare tale collaborazione per dare un contributo effettivo alla realizzazione.

Il concetto di effi cienza energetica CasaClima

Il concetto di effi cienza energetica CasaClima è stato talvolta criticato per il fatto di non valutare l’edifi cio in modo complessivo, il ProCasaClima ora è la risposta.Oltre al calcolo del fabbisogno specifi co energetico dell’involucro, questa nuova versione offre anche un metodo di calcolo per defi nire l’effi cienza ener-getica complessiva degli edifi ci (riferita al sistema involucro piú gli impianti) indicata come energia primaria. In questo modo è possibile stabilire at-traverso un procedimento di calcolo semplice, il fabbisogno energetico annuo necessario per soddi-sfare le esigenze di un determinato edifi cio. Viene inoltre defi nito il consumo di CO2 equivalente sulla base della fonte energetica utilizzata, questo anche in accordo alle indicazioni della direttiva europea 2002/91/CE.

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La valutazione dell’effi cienza dell’involucro e degli impianti

Il nuovo software sviluppato dall’Agenzia Casa-Clima quindi oltre alla valutazione dell’effi cienza energetica degli edifi ci attraverso la quantifi ca-zione delle dispersioni energetiche dell’involucro termico (termine con il quale si identifi cano tut-te le zone riscaldate di un edifi cio), valuta anche l’effi cienza energetica complessiva del sistema involucro e della parte impiantistica, quantifi can-do l’energia per riscaldamento, per l’acqua calda sanitaria, dando anche una prima indicazione per il raffrescamento, per l’illuminazione e per tutte le energie ausiliarie (energie che servono ad alimentare gli impianti). Il programma scorpo-ra anche la quota parte di energia derivante da impianti alimentati da fonti rinnovabili (come ad esempio dal solare termico per l’acqua calda sa-nitaria o per il riscaldamento) o dal fotovoltaico. In quest’ultimo caso, viene ad esempio valutata l’energia derivante da produzione elettrica pro-pria.

Il programma ProCasaClima 2008 consente di determinare tre indicatori rilevanti:

il fabbisogno termico per riscaldamento per me-tro quadro e per anno (indicatore della qualità edilizia dell’edifi cio), il fabbisogno di energia pri-maria espresso per metro quadro e per anno (in-dicatore dell’effi cienza degli impianti per il riscal-damento), la climatizzazione dell’edifi cio (illumi-nazione e altri consumi energetici secondari), il fattore specifi co di emissione di CO2 (indicatore di quanta energia primaria necessaria all’edifi cio viene coperta con il ricorso all’utilizzo di energia rinnovabile)

Le novità del ProCasaClima

Una delle principali novità del software riguarda la tipologia degli edifi ci che è possibile valutare ener-geticamente. Nel nuovo ProCasaClima infatti, si possono valutare edifi ci abitativi, edifi ci non abita-tivi, edifi ci di nuova costruzione o ristrutturati. Tale novità si rifl ette anche nella possibilità di scegliere diversi sistemi di ventilazione rispetto la versione del foglio di calcolo su foglio excel, questo per ri-spondere appieno all’estensione per le nuove tipo-logie inserite. Inoltre, nella defi nizione dell’orien-tamento dei serramenti, per la valutazione piú precisa degli apporti solari, alle vecchie direzioni principali (nord, sud, est, ovest), si sono aggiunte anche gli orientamenti intermedi (nord-est, nord-ovest, sud-est, sud-ovest). Il software ProCasaCli-ma è scaricabile sul sito dell’Agenzia CasaClima (www.agenziacasaclima.it).

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A T T U A L I À

L’occasione di stabilire un contatto si è presen-tata in occasione della fi era “Klimahouse”, che

si è svolta nel mese di gennaio 2008 alla Fiera di Bolzano. Attraverso la convenzione stipulata tra

i due partner l’Agenzia friulana diventa un punto di riferimento autonomo e indipendente in grado di operare e seguire il trasferimento e l’applica-zione sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia del sistema sviluppato, giá a partire dal 2002, in Alto Adige

La cultura del risparmio e del consumo intelligente

Una rapida panoramica delle principali tappe dell’evoluzione della cultura del risparmio e del consumo intelligente di energia può far meglio comprendere come si possa giungere a certifi -care un’abitazione CasaClima in Friuli Venezia Giulia e quali siano le fi gure professionali in gra-do di farlo garantendo la necessaria preparazio-ne oltre ad una totale indipendenza, per evitare il rischio che a certifi care l’edifi cio sia lo stesso progettista che collabora con l’impresa. Nel 2002, sulla base dei risultati raggiunti con l’etichettatura energetica degli elettrodomestici, che aveva fatto incrementare in maniera con-siderevole la diffusione di apparecchi a basso

Dal mese di gennaio 2008 l’Agenzia provinciale per l’Energia di Udine,

APE, ha assunto la qualifi ca di partner esclusivo dell’Agenzia CasaClima

di Bolzano. La partnership riguarda le attività di consulenza, formazione e

certifi cazione energetica degli edifi ci secondo lo standard CasaClima

ma anche il compito di promuovere e diffondere a livello locale la

cultura del risparmio e dell’effi cienza orientata alla sostenibilità dei

consumi energetici.

CasaClima in Friuli-Venezia-Giulia

Corsi base CASACLIMAIN LOMBARDIA, TOSCANA, VENETO e PIEMONTEL’associazione EcoEducation, in collaborazione con l’Agenzia CasaClima di Bolzano, organizza i corsi base per progettisti CasaClima al di fuori della Provincia di Bolzano. Il Corso base per progettisti presenta il progetto CasaClima e i principi di una costruzione a basso consumo energe-tico: fondamenti di fisica applicata e isolamento termico, materiali e costruzioni, impiantistica. Introduce i principi e l’applicazione pratica del programma di calcolo CasaClima. I corsi in programma sono i seguenti:

• Corso base CasaClima a Lainate (Mi) dal 02 al 04 aprile 2008

• Corso base CasaClima a Firenze dal 09 all’ 11 aprile 2008

• Corso base CasaClima a Sommacampagna (Vr) dal 16 al 18 aprile 2008

• Corso base CasaClima a Brescia dal 14 al 16 maggio 2008

• Corso base CasaClima a Cuneo dal 25 al 27 giugno 2008

I corsi sono indirizzati a progettisti: architetti, ingegneri, geometri e periti.Per ogni ulteriore informazione e per l’iscrizione, prego, rivolgersi a:

Sede legale: via Giotto 4, 39100 BolzanoTel: 0471 195195Numero verde: 800726116Fax: 0471 201792 Email: [email protected]

In collaborazione con

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consumo di energia, l’Unione europea decise di dare avvio alla certifi cazione energetica degli edifi ci. Tale direttiva veniva recepita dall’Italia soltanto in parte, attraverso decreti attuativi: in pratica fu resa obbligatoria la certifi cazione, ma gli standard di riferimento cui ci si sarebbe do-vuti attenere non vennero fi ssati con chiarezza. Una questione di non poco conto, soprattutto in termini di tutela degli acquirenti; a secondo dei parametri utilizzati si possono ottenere infatti va-lori signifi cativamente diversi relativamente allo stesso edifi cio.

Rete ampia di tecnici e professionisti già al lavoro

Seguendo la metodica operativa che le è consue-ta, l’APE ha dunque preso in esame i vari stan-dard seguiti nelle diverse zone d’ Italia, giungen-do alla conclusione che la strada intrapresa dalla Provincia Autonoma di Bolzano con il protocollo CasaClima era da considerarsi in assoluto quella in grado di fornire le migliori garanzie, disponen-do di credenziali eccellenti quanto a obiettività, trasparenza e adattabilità. L’Agenzia si rese altresì conto che il sistema al-toaltesino poteva prestarsi ad una rapida trasla-zione in Friuli - Venezia - Giulia, con un’applica-

bilità che spazia dal patrimonio edilizio esistente a quello di nuova costruzione. Va detto che già oggi lo standard CasaClima può contare in Friuli – Venezia - Giulia su una rete piuttosto ampia di tecnici e professionisti che oltre a conoscere tale standard lo sostengono e lo applicano. Il futuro però bussa con impellenza alle porte. Non va, infatti, dimenticato che, se in questo momento la certifi cazione energetica è indispensabile solo in caso di nuova costruzione o di ristrutturazione, dal 1° luglio 2009 essa sarà obbligatoria nelle compra-vendite di tutte le singole unità immobiliari.

Dal 1.7.2009 niente compravendita immobiliare senza certifi cato

Così l’APE ha pensato bene di precorrere i tempi e già dall’inizio dell’anno in corso si è attrezzata in modo da poter gestire le attività di formazione, consulenza e di certifi cazione CasaClima. È intenzione dell’Agenzia friulana di organizza-re sul territorio corsi di formazione riservati ai professionisti del settore, mirati a diffondere i principi e la fi losofi a CasaClima ma anche a for-nire tutte le conoscenze necessarie per affrontare una progettazione energeticamente effi ciente. In parallelo, di comune intesa con le associazioni di categoria, l’APE offrirà anche agli artigiani

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A T T U A L I À

la possibilità di fruire di percorsi formativi; un’ esecuzione corretta degli interventi progettati è infatti complemento necessario per dar vita ad un’opera di qualità.

Incontri informativi con i cittadini

L’obiettivo prioritario dell’Agenzia Provincia-le per l’Ambiente del Friuli - Venezia - Giulia è quello di promuovere e diffondere a livello locale la cultura del risparmio e dell’effi cienza orientata alla sostenibilità dei consumi energetici. Da qui la programmazione d’incontri aperti, di eventi e di pubblicazioni che si rivolgono a tutti i cittadi-ni. Tutte queste iniziative mirano a garantire una diffusione corretta e imparziale delle informazio-ni relative ad un utilizzo intelligente dell’energia nel rispetto dell’ambiente. Chi abita in Friuli - Venezia - Giulia può quindi da subito richiedere la certifi cazione CasaClima direttamente presso gli uffi ci APE: sarà l’Agenzia stessa a gestire l’intero processo. Effettuando le verifi che sui progetti, conferendo a certifi catori CasaClima locali l’incarico di compiere gli oppor-tuni sopralluoghi e rilasciando il certifi cato e la relativa targhetta CasaClima agli edifi ci che rien-trano nei parametri previsti dall’iter.La convenzione assicurerà altresì una collabora-zione continua e costante con l’Agenzia CasaCli-ma di Bolzano, permettendo il costante aggiorna-mento dei tecnici dell’APE.

Standard CasaClima applicato anche a ristrutturazioni

Va detto che in Friuli - Venezia - Giulia moltissi-mo è stato fatto nel campo della sicurezza degli

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edifi ci, anche e soprattutto a seguito del disastro-so terremoto del 1976, mentre molto poco invece si è realizzato sotto il profi lo del risparmio ener-getico. Come nel resto del Paese, anche in Friuli gran parte del patrimonio immobiliare presenta ancora un consumo elevato in termini di energia, con valori di gran lunga superiori ai 150 kWh/m2a. L’esperienza CasaClima ha dimostrato che il know-how acquisito, unito alla disponibilità di nuove tecnologie e di nuovi materiali, permette di costruire edifi ci a basso consumo energetico la cui soglia massima di consumo si attesta sotto i 50 kWh/m2a. Si può giungere peraltro anche al caso “limite” della “casa passiva”, edifi cio in gra-do di garantire condizioni di benessere ottima-le sfruttando al massimo livello l’energia solare passiva, con apporti esterni di energia davvero minimi. Lo standard CasaClima si applica però non solo alle casa fatte ex novo, ma anche agli edifi ci già esistenti, consentendo di effettuare ristruttura-zioni altrettanto valide delle costruzioni nell’ot-tica dell’effi cienza energetica. Anche i cittadini del Friuli - Venezia - Giulia potranno dunque ri-sparmiare migliaia di euro ogni anno in spese di riscaldamento e condizionamento.

Investimento vantaggioso che garantisce risparmio e benessere

Un mito da sfatare resta peraltro ancora quello dei costi. Ancora oggi accade che il cittadino viva la prospettiva di adeguare la sua casa ai parametri CasaClima con la paura di rischiare spese aggiuntive e annose pratiche burocrati-che. Un timore da smentire: CasaClima vanta

infatti un patrimonio di esperienze positive in cui le promesse di effi -cienza e risparmio energetico si sono trasformate in realtà in termini di be-nessere, risparmio economico e con-tributo alla riduzione delle emissioni

climalteranti. L’adeguamento allo standard Casa-

Clima rappresenta dunque un in-vestimento valido, vantaggioso

per il consumatore, in grado di rivitalizzare energicamente

(ma a basso costo) un bene complesso come un edifi -

cio. In Alto Adige queste promesse di CasaClima sono già diventate re-altà; ora l’APE si im-pegna a fare lo stesso in Friuli - Venezia - Giulia.

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L’edilizia ecosostenibile è il futuro del vivere meglio. Con il progetto Verde Casa® di Spinetta Marengo

l’impresa SPF Group di Frugarolo (AL) ha introdotto per prima nel territorio alessandrino il Protocollo

di Certifi cazione Energetica CasaClima.

Sapere, passione, forza. Sapere, innanzitutto. Competenza professionale di chi collabora

sia internamente che esternamente all’azienda. E poi tanta passione. Certo, questa è un’attivi-tà economica privata. Ma la differenza si coglie. Perchè quando un’impresa sceglie di imboccare una strada non facile come quella della sosteni-bilità e persegue l’obiettivo sia nella costruzione del nuovo che nelle ristrutturazioni allora ci deve mettere la passione. E forza, che affonda le radici nei solidi valori familiari. È un mix interessante quello che si respira alla SPF. Questi sono i valori che hanno spinto l’impresa di costruzioni SPF Group di Frugarolo (AL) a realizzare abitazioni eco-sosteni-bili a basso consumo, energeticamente performan-ti e certifi cate. Ne incontriamo i titolari, Salvatore e Paola Falleti compagni nella vita e nel lavoro da sempre sensibili ai temi ambientali, che, consapevoli della responsabilità del comparto edilizio nelle emis-sioni inquinanti, hanno appreso dalla tradizione del

La scelta di essere ecocon

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zione impiantistica”. Lo sforzo progettuale porta a un fabbisogno molto basso di energia da utilizzare per il riscaldamento invernale che consente all’edifi cio di ottenere una certifi cazione energetica in classe A con un consumo certifi cato pari a 17 kWh/mq all’anno. Dopo un primo check-up da parte degli esperti certi-fi catori dell’Agenzia CasaClima di Bolzano, il cantiere ha ottenuto la targhetta “in fase di certifi cazione” che, a fi ne lavori, se sarà conforme al progetto, sarà so-stituita da quella che attesterà la classe energetica A di appartenenza. “Non dimentichiamo poi – continua Paola Falleti - il forte contenimento di impatto am-bientale in termini di emissioni di CO2 in atmosfera e di TEP” (tonnellate equivalenti di petrolio).

Costi e benefi ci

“Il nuovo complesso ecosostenibile VerdeCasa® di Spinetta Marengo è in grado di assicurare un autentico risparmio e la tutela dell’ambiente”, assicura Salvatore Falleti. Un esempio? L’edifi cio a basso consumo energetico arriva a costare il 15% in più rispetto all’edilizia tradizionale, ma il costo di gestione per le spese di riscaldamento invernale si assesta intorno ai 150-200€ all’anno per alloggio (contro i circa 2.000€ se si ha un im-pianto tradizionale). Fra il risparmio economico nella gestione e l’incremento del valore di mer-cato dell’immobile, il ritorno dell’investimento è signifi cativo già a pochi anni dall’acquisto. “Il mercato immobiliare deve investire in ricerca ed innovazione orientate al concetto di risparmio energetico per essere competitivo e non subire la fl essione delle compravendite immobiliari or-mai in atto” – aggiunge Salvatore Falleti. “Dalla richiesta di immobili di qualità, scopriamo che gli Italiani sembrano desiderare sempre più una casa che coniughi le esigenze di funzionalità, di sicurezza e di risparmio energetico”.

Il futuro è già qui

In tempi di cambiamenti climatici e di scarsità del-le riserve petrolifere è certamente una questione di coscienza costruire edifi ci eco-sostenibili ener-geticamente effi cienti. SPF Group contribuisce con il progetto VerdeCasa® allo sviluppo economico di qualità del territorio ed al suo progresso sociale per essere un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano vivere in modo sano e confortevo-le, risparmiare energia, proteggere il clima terre-stre e tutelare l’ambiente.

passato ad operare con grande attenzione e rispetto dell’ambiente anche e soprattutto per le generazioni future.

La soluzione concreta: VerdeCasa®

Si chiama VerdeCasa® e sta nascendo alle porte di Alessandria: una palazzina disposta su tre piani e composta di dodici alloggi. “Una novità straor-dinaria per il territorio alessandrino rispetto agli standard architettonici applicati in edilizia resi-denziale”- evidenzia Salvatore Falleti - “il risultato sarà rappresentato da una costruzione che unirà comfort termico e benessere abitativo ad elevati risparmi energetici con, dati alla mano analitici, verifi cabili e certifi cati, conseguente notevole ab-battimento dell’impatto ambientale in termini di emissioni di CO2 in atmosfera”.

Le caratteristiche costruttive

È Paola Falleti a fornirci qualche dato tecnico. “La progettazione della palazzina è stata innanzitutto basata sul massimo sfruttamento dell’apporto ener-getico naturale. Siamo intervenuti adeguatamente sull’orientamento, sulle schermature solari, sull’invo-lucro dell’edifi cio, sulle alte prestazioni dei serramen-ti, sull’eliminazione dei ponti termici e sull’integra-

onsapevoli

INFOSPF Group Via Luigi Governa 3 | 15065 FrugaroloTel. 0131 296682 | [email protected] | www.spfgroup.it

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Solo un’esecuzione corretta può garantire il funzionamento perfetto del sistema. Già in fa-

se di progettazione è quindi opportuno considera-re le regole fondamentali che sono i presupposti di un edifi cio di qualità come una CasaClimaI sistemi a cappotto vengono applicati in tutto il ter-ritorio europeo e quindi anche in Italia, L’EOTA, (European Organization for Technical Approval), su incarico della commissione Europea, ha redat-to delle linee guida per l’autorizzazione dei sistemi raccolti nell’ETAG 004. Il termine ETICS invece è l’abbreviazione del termine inglese “External Ther-mal Insulation Composite System” che indica le tec-nologie per i sistemi a cappotto ad uso esterno.

Le principali linee guida

I membri dell’associazione austriaca “Qualitäts-gruppe WDVS“ hanno redatto, in collaborazione

Un cappotto per le pareti

Avvolgenti, caldi ma anche durevoli nel tempo. Queste sono

le qualità dei nuovi sistemi a cappotto con intonaco esterno,

adatti sia per edifi ci nuovi sia per edifi ci esistenti al fi ne

di migliorare in modo considerevole le prestazioni energetiche.

con l’Agenzia CasaClima, un profi lo tecnico di que-sto sistema valido, indirizzato a progettisti, enti ap-paltanti, imprenditori e a tutti coloro che sono attivi in questo settore. Queste linee guida seguono le due normative europee in materia, cioè l’ETAG 004, ov-vero Linee guida europee per le tecniche di sistemi a cappotto esterno con intonaco e l’ETAG 014, ovvero Linee guida europee per tecniche di tasselli in ma-teriale sintetico per sistemi a cappotto.L’Agenzia CasaClima intende dare un contributo tecnico concreto pubblicando questo vademecum, per poter prevenire errori progettuali e di esecu-zione che potrebbero compromettere il corretto funzionamento del sistema.Per ricevere la certifi cazione energetica CasaCli-ma è quindi indispensabile che venga rispettata sia in fase di progettazione che di esecuzione la ETAG 004. Soltanto attraverso un accurato con-trollo durante la fase di progettazione ed un co-stante controllo in cantiere si riesce ad evitare e a correggere in tempo gli errori. Per la funzionalità di un edifi cio, la Commissione europea considera soprattutto fattori come il risparmio energetico e l’involucro termico protettivo come garanzia per l’utilizzo. Altrettanto importanti per la valutazione della funzionalità sono gli aspetti di manutenzione, garantiti dalla compatibilità dei componenti, dalla progettazione e dall’esecuzione.

Ispezione durante un sopralluogo per la certifi cazione CasaClima con una installazione errata dei pannelli isolanti.

Serie tecnica a fascicoli 1

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ETICS – isolamento termico e protezione da agenti atmosferici

Le tecnologie ETICS soddisfano in primo luogo la necessità di isolamento termico e protezione dagli agenti atmosferici, non garantiscono però la tenu-ta d’aria dell’involucro esterno. Tutti i rivendito-ri del sistema ETICS in base alle norme europee vigenti sono obbligati a fornire prodotti certifi cati con il marchio CE. L’ETAG 004 defi nisce ETICS un composto, costi-tuito da un materiale isolante incollato e/o fi ssato meccanicamente attraverso tasselli, profi li o altro alla parete e intonacato. Questo intonaco è costitui-to da uno o più strati applicati in cantiere, di cui uno contiene l’armatura che è applicata sul primo strato di rasatura e non direttamente sui pannelli isolanti.Il sistema ETICS è composto da: l’adesivo collante, il materiale isolante, il tassello, la rasatura (into-naco di fondo), l’armatura (tessuto di fi lati in fi bra di vetro o nylon), il rivestimento con adeguata pre-parazione del supporto e da accessori (come, per esempio, reti angolari, profi li per raccordi, profi li per giunti di dilatazione, profi li per zoccolatura, nastri di guarnizione).Fondamentale è l’adeguato deposito dei materialiL’allestimento corretto del cantiere impone l’ade-guato deposito dei materiali costituenti il sistema cappotto. Durante l’intero processo di lavorazione, di asciugatura e indurimento la temperatura at-mosferica del materiale da applicare e del mate-riale su cui applicare non deve andare al di sotto dei +5° C (per intonaci a base di silicati non sotto i +7°C).

Anche agenti atmosferici come il vento, l’espo-sizione diretta al sole e temperature superiori ai 30°C possono compromettere la posa in opera e modifi care la lavorabilità del materiale. In questi casi è indispensabile prendere delle contromisure come, ad esempio, ombreggiare delle reti esterne.Altrettanto importante è che l’acqua d’impasto sia suffi cientemente fredda e di qualità: acqua pota-bile. D’estate è assolutamente vietato l’utilizzo di acqua portata da un tubo irroratore perche sta-gnante e troppo calda. In autunno ed in primavera invece l’acqua può arrivare sino ad una tempera-tura massima di 30°C. Agenti atmosferici come pioggia o nebbia non infl uenzano la disidratazione e l’indurimento del sistema durante la posa.

Controllare accuratamente tutti i dettagli in fase di progettazione

Durante la progettazione e la fase di assegnazione dell’appalto è importante controllare che il sistema cappotto scelto sia idoneo dal punto di vista termi-co. Altrettanto importante è verifi care che siano rispettate le norme antincendio dei regolamenti edilizi vigenti. Per il dimensionamento dei tasselli invece devono essere a disposizione delle indica-zioni della dimensione della facciata.Per quanto riguarda i raccordi, le chiusure e gli attraversamenti bisogna assicurarsi che siano pro-gettati con precisione in modo da garantire una tenuta alla pioggia battente e la resistenza nel tem-po. Rientrano nell’ambito delle istruzioni esecutive anche disposizioni per gli elementi di fi ssaggio co-me ringhiere, tapparelle, persiane etc. che devono essere progettati in modo da evitare ponti termici che potrebbero compromettere l’effi cienza del si-stema.

Il sistema a capotto

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Legno e materiali di legno densita ρ kg/m³

(1 Kg/m2

conduttivita termica λ W/mK

diffusione di vapore acqueo

(2 strato d’aria equivalente sd=µd in m

capacita specifi ca del calore c

KJ/kgK

Legno - travi, abete rosso ruvido, seccato all’aria 540 0,13 50 2

Legno - travi, abete rosso ruvido, seccato tecnicamente 500 0,13 50 2

Legno - travi, abete rosso piallato, seccato tecnicamente 500 0,13 50 2

Legno - travi, abete rosso ruvido, seccato all’aria 685 0,15 50 2

Legno - travi, abete rosso ruvido, seccato tecnicamente 630 0,15 50 2

Legno - travi, abete rosso piallato, seccato tecnicamente 630 0,15 50 2

Legno lamellare, standart 455 0,11 50 2

Asse chiodato 505 0,15 2 2

Tassello 500 0,15 2 2

Pannelli fi bra legno, poroso, 250kg/m³ 250 0,05 5 2

Pannelli fi bra legno, poroso, 270kg/m³ 270 0,05 5 2

Pannelli fi bra legno, resina naturale, impregnato 270 0,05 5 2

Pannelli fi bra legno, bituminato 270 0,05 5 2

Pannelli in fi bra di legno, EPV legati con cemento 500 0,1 5 1

Pannelli in fi bra di legno, legati con magnesite 400 0,1 5 1

Lastra-MDF 780 0,08 11 2

Lastra-OSB 660 0,13 240 2

Paniforti truciolari V100 PF 690 0,13 100 2

Pavimento in legno formato asse massiccio 630 0,13 50 2

Listone prelevigato 740 0,17 50 2

Materie plasticheBitume 1050 0,23

Vernice di bitume 1050 0,25 45000 1,26

Membrana impermeabile a base bituminosa con 1 strato 4,30 (¹ 0,17 40500 1,26

Membrana impermeabile a base aluminio-bitume 4,80 (¹ 0,17 1500(² 1,26

Lamina PE 0,40 (¹ 0,23 100000 0,79

Lamina PE, difusione aperta 0,08 (¹ 0,2 100 1,4

Barriera al vapore PE (SD = 20) 0,20 (¹ 0,2 20(² 0,9

Barriera al vapore PE (SD = 10) 0,20 (¹ 0,2 10(² 1,4

Feltro PP 0,14 (¹ 0,5 1000 1

Schiuma PE 34 0,04 500 0,9

Polistirolo, espanso (EPS) isolato al suono 11 0,044 20 1,5

Polistirolo(EPS) 20 20 0,038 30 1,45

Polistirolo(EPS) 25 25 0,037 30 1,45

Polistirolo(EPS) 30 30 0,035 30 1,45

Polistirolo(EPS) F (p. facciata) 18 0,04 1 1,45

Polistirolo(XPS) estruso - HFKW 45 0,032 70 1,45

Polistirolo(XPS) estruso - CO2 38 0,04 70 1,45

Pannello di drenaggio (30kg/m³) 30 0,035 30 1,45

Gomma (EPDM) 1200 0,25 31000 1

Pannello con truciolare di gomma 640 0,25 1000 0,9

Polyamide 1130 0,25

Dati tecnici dei materiali da costruzioneValori indicativi per i materiali di costruzione

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Retina di fi lato di vetro 1000 0,2

Sostanza adesiva, colla sintetica 1200 0,9

EPS, capriata di cemento 125 0,06

Materiale da costruzione a base di materie mineralicheCalcestruzzo standart 2300 2,3 100 1,16

Doppia romana granulata 2400 1,4 0,96

Solaio C.A. prefabbricato 280 kg/m2 1400 1

Solaio C.A. prefabbricato 360 kg/m2 1800 1,33

Blocchi cavi prefabbricati in calcestruzzo di cemento vibrocompresso

1200 0,55

Pietra da pavimentazione in calcestruzzo 2000 1,4

Magrone in calcestruzzo 2000 1,2 100 1,12

Massetto in calcestruzzo 2000 1,4 50 1,08

Cemento armato 2400 2,3 100 1,12

Calcestruzzo WU 2335 2,3 100 1,13

Lastre fi bro cemento 2000 0,58 50 1,05

Intonaco a gesso 1300 0,6 10 0,8

Rasatura a due riprese incrociate di stucco di gesso 1600 1,4 30 1,12

Lastra di cartongesso (parafi amma) 850 0,21 8 1,05

Lastra di cartongesso 850 0,21 8 1,05

Pannelli fi bra di gesso 1180 0,36 10 1,05

Intonaco a gesso calcare 1300 0,7 10 0,96

Malta bastarda 1800 0,8 15 1,12

Intonaco di calce 1400 0,7 10 0,92

Intonaco calce-cemento 1800 0,8 15 1,1

Argilla, argilla massicia 2000kg/m³ 2000 1 6 1

Intonaco di argilla 1700 kg/m³ 1700 0,81 10 0,94

Lana di vetro MW-WF 25 0,036 1 1,03

Lana di vetro MW-WF isolamento di feltro 20 0,04 1 1,03

Lana di vetro TDPS 40-70 kg/m³ 68 0,035 1 1,03

Lana di vetro, feltro di fi ssaggio 33 0,04 1 1,03

Lana di vetro MW-PT 130 0,04 1 1,03

Lana di vetro, percorribile 104 0,039 1 1,03

Lastre di schiuma rigida di sostanza minerale 115 0,045 5 1,03

Perlite, espansa 85 0,05 1 1

Perlite, espansa impermeabilizzata 145 0,053 1 1

Ghiaia 1800 0,7 2 1

Brecciolino 1600 0,7 2 1

Vetro multicellulare 105 0,045 1000000 1

Granulo di vetro multicellulare 105 0,1 5 1

Intonaco di silicato 1800 0,8 35 1,12

Tegola 1800 0,7 10 0,9

Mattone - Mattone multifori 800 0,27 / 0,39 7 1

Mattone - Mattone clinker 2000 1 100 0,9

Mattone per isolamento acustico- mattone di riempimento 630 0,39 5 1

Mattone pesante 1105 0,33 7 1

Mattone per isolamento acustico 1524 0,55 7 1

Strato ceramico 2000 1,3 150 0,84

Isolamento a vuoto 190 0,006 1000000 1

Font

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UT) e

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Esplorare il mondo dell’energia rinnovabile, sperimentare le nuove soluzioni per l’effi cien-

za energetica, imparare e scambiarsi esperienze, questo è ciò che fanno i partecipanti durante un enertour in Alto Adige. Grazie allo sviluppo del settore dell’energia e dell’edilizia sostenibile, la provincia di Bolzano copre già oggi il 45% del suo fabbisogno energetico con le energie rinnovabi-li e conta oltre 700 edifi ci certifi cati CasaClima. “Scopo di enertour è di rendere accessibili cono-scenze ed esperienze maturate in questi settori”

Viaggio al centro dell’energiaVisitare edifi ci CasaClima ed impianti

ad energia rinnovabile in Alto Adige è oggi possibile grazie ad enertour.

Con questa iniziativa il TIS innovation park di Bolzano diffonde una cultura

ambientale attenta alle possibilità fornite dalle nuove tecnologie.

dice Stefano Dal Savio, coordinatore del Centro per le energie rinnovabili del TIS innovation park di Bolzano. “Si aprono, infatti, le porte di più di cento tra edifi ci a basso consumo energetico e centrali a biomassa, impianti solari, a biogas, eo-lici ed idroelettrici”. Guidati dai progettisti e ge-stori degli impianti stessi i visitatori hanno modo di sperimentare soluzioni già applicate, ottenere informazioni di prima mano in merito al funzio-namento, alle problematiche di esercizio ed ai vantaggi ambientali ed economici.

Motivo di crescita sociale e civile

Sensibilizzare all’uso delle energie rinnovabili e al risparmio energetico e promuovere metodi di pro-duzione energetica a basso impatto e stili di vita sostenibili è l’obiettivo di enertour. “Le esperienze di alcune regioni e città europee hanno dimostrato che l’applicazione di queste tecnologie non dipende solo da iniziative di ricerca, ma anche e soprattut-to dalla sensibilità dell’opinione pubblica”, spiega

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Sepp Walder, che coordina l’organizzazione degli enertour all’interno del TIS. “Portare l’attenzione sulla tematica delle energie rinnovabili costituisce motivo di crescita sociale e civile per tutta la comu-nità, nonchè di presa di responsabilità rispetto a questioni di rilevanza ambientale”.I primi passi per lo sviluppo di enertour sono ini-ziati alla fi ne del 2005 – quando il Centro per le energie rinnovabili ha esplorato in lungo e in largo l’Alto Adige alla ricerca di impianti di energia rin-novabili ed edifi ci sostenibili che fossero interes-santi per una visita, creando una rete di contatti con gestori e progettisti. Da allora oltre 2000 turisti dell’energia hanno partecipato alle escursioni. Si tratta soprattutto di tecnici del settore, ammini-stratori pubblici, imprenditori, studenti, ma anche privati interessati a tenersi aggiornati sugli svilup-pi tecnologici nel campo dell’energia. Ma in cosa consiste in pratica un enertour? Il pros-simo enertour del 28 marzo, ad esempio, sarà de-dicato alla costruzione con materiali ecologici e ha come mete edifi ci costruiti secondo lo standard CasaClima+. Verrà visitato anche il cantiere di un edifi cio in legno, che sarà il primo edifi cio com-merciale d’Italia ad emissioni zero. Un’introduzio-

ne da parte dell’Agenzia CasaClima aprirà invece l’enertour del 11 aprile, in cui architetti, ingegneri e termotecnici avranno modo di informarsi sulle diverse soluzioni nell’applicazione delle energie rinnovabili nell’edilizia. In particolare saranno presi in esame il sistema energetico della sede dell’Accademia Europea di Bolzano, che presen-ta un impianto di raffrescamento solare, e la sede della Camera di Commercio di Bolzano dotata di un innovativo sistema energetico, che integra la geotermia con la tecnologia del fotovoltaico.

Visite su misura e per tutte le esigenze

Escursioni tematiche come queste vengono pro-poste durante tutto l’arco dell’anno. Inoltre per gruppi di persone il team del Centro per le energie rinnovabili organizza visite su misura a seconda degli interessi e delle esigenze conoscitive dei par-tecipanti. Per scuole e famiglie, ad esempio, alle visite agli impianti sono abbinate visite ai parchi naturali o escursioni in bicicletta. D’obbligo per ogni enertour è la tappa in una trattoria tipica. Tutto questo al fi ne di sensibilizzare nel modo più confortevole e piacevole. I partecipanti, oltre ad acquisire delle conoscenze, viaggiano, stringono nuovi contatti, esplorano il territorio e sperimen-tano nuove realtà.Nell’ambito di enertour è stata realizzata anche una brochure di 90 pagine sul “turismo ener-getico ed ambientale in Alto Adige”, elaborata dal TIS innovation park in collaborazione con l’azienda Syneco Energy per conto dell’Agenzia provinciale per l’ambiente. La brochure, in cui sono illustrati attraverso descrizioni, immagini e dati tecnici esempi modello di impianti di energia dell’Alto Adige, è scaricabile gratuitamente dal sito www.enertour.bz.it.

INFOTIS innovation park | Centro per le energie rinnovabili Ing. Stefano Dal SavioTel. 0471 068047 | [email protected] | www.enertour.bz.it

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A T T U A L I À

Con la presente analisi incentrata sul tema dell’ambiente l’Istituto provinciale di stati-

stica (ASTAT) conclude il ciclo di articoli dedi-cati al monito raggio degli obiettivi fi ssati dalla strategia di Lisbona. Nel 2000 i Leader politici dell’Unione Europea (UE) lanciarono l’obiettivo di fare dell’UE “l’economia basata sulla cono-scenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica so-stenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale” entro il 2010. Per sosteni bilità della crescita economica si intende una crescita fondata su modelli di produzione e consumo rispettosi dell’ambiente. La strategia di Lisbona promuove il concetto di “sviluppo soste-nibile” ovvero un sistema di sviluppo che mira a migliorare le condizioni di vita delle persone tutelando il loro ambiente a breve, a medio e so-prattutto a lungo termine.L’UE, nella “short list” proposta per verifi care il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, ha indi-viduato per il settore ambiente tre indicatori, cioè le emissioni di gas a effetto serra, l’intensità ener-getica dell’economia e il trasporto merci in volume in rapporto con il PIL. Quest’ultimo indica tore non è determinabile a livello locale e pertanto non tro-verà applicazione nella presente analisi.

Emissioni di gas a effetto serra

Per contribuire alla realizzazione degli impegni inter nazionali in materia di clima è stato inserito fra gli indi catori della strategia di Lisbona, quanto

Indicatori della strategia di Lisbona

Uno sviluppo sostenibile per l’Europa al fi ne di migliorare

le condizioni di vita delle persone.

sancito nel protocollo di Kyoto. Il trattato prevede l’obbligo in capo ai paesi industrializzati di operare una riduzione delle emissioni di elementi inquinan-ti in una misura non inferiore a 5,2% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 - considerato come anno base - nel periodo 2008-2012. Per i paesi più industrializzati e sviluppati, fra cui l’UE-15, è previ-sta una riduzione maggiore pari all’8%. All’interno dell’UE sono stati defi niti dei target nazionali fra i quali, allo scopo del presente studio, si segnalano quelli della Germania (-21%), dell’Austria (-13%) e dell’Italia (-6,5%).Nel 2004 l’indice delle emissioni gas serra dell’UE-15 è pari a 98,8, quindi in diminuzione dell’1,2% rispet-to al 1990, tuttavia lontano dagli obiettivi di Kyoto. A livello nazionale, soltanto la Germania ha dimo-strato l’attitudine a realizzare gli obiettivi fi ssati (nel 2004 presenta un indice pari a 83,2). La realtà è molto diversa in Italia ed Austria dove le emissioni, invece di diminuire, sono aumentate dell’11,7% e del 15,5%, portando rispettivamente a 18,2 e 28,5 punti percentuali la riduzione da realizzarsi dal 2004 al 2012. Gli aumenti più consistenti di emis-sioni hanno riguardato i trasporti e la produzione di energia. Inevitabilmente la provincia di Bolzano, territorio di confi ne fra Austria ed Italia, rispecchia

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A T T U A L I À

la situazione di tali realtà, con un aumento delle emissioni pari al 12,7% rispetto al 1990.Va considerato che la complessità dei problemi am-bientali impone la necessità di sviluppare a livello in ternazionale azioni congiunte e che per monito-rarne gli effetti è necessario effettuare un confronto di medio-lungo termine. Dal confronto con i dati del 1997 emerge un generale fallimento delle politiche adottate fi no al 2004, con un aumento dell’indice UE-15 da 97,4 a 98,8. Unica eccezione la Germa-nia, con una diminuzione delle emissioni pari a 4,3 punti percentuali nel periodo 1997-2004.

Intensità energetica dell’economia250

200

150

100

50

0Provincia di Bolzano

Italia Austria Germania EU-15

151,3162,2

189,0 188,8

148,2147,1

174,2

232,0

211,1

159,61148,21147 1

Cons

umo

inte

rno

lord

o di

ene

rgia

/PIL

1997 2004 Target

Emissioni di gas a effetto serra130

120

110

100

90

80

70Provincia di Bolzano

Italia Austria Germania EU-15

103,9

112,7

102,3

111,7

93,5

87,0

79,0

92,0

105,4

115,5

87,5

97,4 98,8

83,2

92,0,

1990

=100

Intensità energetica dell’economia

L’intensità energetica dell’economia esprime il rap porto tra consumi energetici e prodotto inter-no lordo, misurando quindi la quantità di energia necessaria per produrre una unità di output eco-nomico. Questo indi catore non è intrinsecamente un indicatore di effi cienza tecnica, ma più propria-mente un indicatore di produttività di impiego delle risorse energetiche. Una diminuzione del valore di intensità energetica può in fatti dipendere da una maggiore effi cienza tecnica del sistema produttivo, ma anche da cambiamenti struttu rali (p.es. la ter-ziarizzazione dell’economia) o da un incremento del valore aggiunto dei prodotti.L’intensità energetica dell’economia europea, an-che a causa dei cambiamenti intersettoriali che sono inter venuti, si è ridotta da 232,0 tep/milione di Ð95 nel 1997 a 211,1 nel 2004. Nel periodo 1997-2004 l’UE-27 ha segnalato un incremento del 6,8% del consumo interno lordo d’energia a fronte di una crescita del PIL del 18,0%. Fra le real-tà analizzate, l’Austria presenta il più basso indice di intensità energetica, rimasto stabil mente ad una quota inferiore a 150. Buona anche la dinamica re-gistrata in Germania con un indice sceso da 174,2 nel 1997 a 159,6 nel 2004.In Italia, dopo almeno due decenni (dal 1975 al 1995) in cui la crescita economica ha mostrato tas-si di varia zione molto superiori a quelli energetici, negli ultimi anni il trend sembra essersi invertito, con tassi di va riazione del PIL minori rispetto a quelli dei consumi energetici. Questo rallentamen-to ha condotto nel medio-lungo periodo a rilevare una stabilità dell’intensità energetica, attestatasi sul valore di 189 tep/milione di Ð95. In controten-denza, rispetto all’andamento europeo, la situa-zione registrata dal Trentino-Alto Adige: seppur presentando un’intensità energetica inferiore alla media, l’indicatore è risultato in crescita, passando da 151,3 nel 1997 a 162,2 nel 2004. Questo svilup-po è stato causato dal forte aumento del consumo energetico (+21,6%) a fronte di una crescita econo-mica meno incisiva (+13,5%).

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S E R V I Z I O - P R

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risanamento energetico degli edifi ci. L’azienda di Bressanone offre ai

proprietari di casa una soluzione semplice per risparmiare in futuro

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Costa di meno isolare una casa, che ripitturarla

Negli ultimi anni i prezzi dei combustibili so-no aumentati di molto. Ogni proprietario o

locatore d’edifi cio conosce questa problematica, specialmente se abita in edifi ci che non sono stati costruiti all’avanguardia della tecnologia attuale e quindi non rientrano nello standard Casa Clima. Non solo il prezzo è diventato un grande problema, ma questa fame insaziabile di combustibile ha libe-rato incredibili quantità di anidride carbonica – la diretta responsabile dell’effetto serra.Spesso si crede che responsabili di questo grave in-quinamento siano il traffi co e l’industria, ma in gran parte sono invece gli edifi ci. Nell’Unione Europea gli edifi ci consumano la maggior parte dell’energia, an-cora di più che il traffi co o l’industria. Il problema più grave sono proprio gli edifi ci esistenti. Mentre le costruzioni nuove vengono realizzate con lo Stan-dard Casa Clima e quindi consumano poca energia, gli edifi ci di vecchia costruzione (il 75% di quelli pre-senti in Alto Adige hanno più di 25 anni) hanno un consumo molto elevato. Edifi ci di questa tipologia consumano di media 3 volte di più rispetto ad un immobile costruito secondo lo standard Casa Clima

“C”. Da questi dati emerge, che è necessario agire soprattutto sugli edifi ci esistenti in quanto le perdite attraverso l’involucro sono le responsabili dei con-sumi elevati. L’involucro, va esaminato in modo globale, ossia le pareti esterni, il tetto, i solai, le fi nestre e le porte. È quindi indispensabile valutare tutte le strutture e non solo alcuni parti dell’involucro. Solo in questo modo è possibile progettare e realizzare interventi di risanamento energetico validi ed effi caci nel ri-durre notevolmente il fabbisogno energetico.

I vantaggi di un risanamento

Oltre alla riduzione del consumo d’energia e di con-seguenza dei costi, un risanamento comporta anche i seguenti vantaggi: grazie alle temperature equili-brate delle superfi ci, aumenta il comfort abitativo, valorizza l’immobile e non ultimo diminuisce note-volmente l’impatto ambientale.La cosa più importante è un adeguato isolamento di tutte le parti dell’involucro dell’edifi cio. In certi casi è possibile ottenere degli ottimi risultati, anche con minime modifi che e quindi investimenti modesti. Gli Interventi per il risparmio energetico vengono inoltre incentivati dallo Stato in quanto è possibile detrarre dall’imponibile IRPEF il 55% della spesa in tre anni. Oltre a questo alcuni interventi vengono incentivati dalla Provincia Autonoma di Bolzano fi no al 30%.

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S E R V I Z I O - P R

Il pannello Pan.Ther.A. è progettato per dare al tetto in cotto delle qualità eccezionali. È

costituito da 2 materiali ecologici e complemen-tari: nella parte superiore, l’EPS150 Neopor® (polistirene espanso sinterizzato arricchito di grafi te) ha una elevata capacità termoisolante con notevole risparmio di energia e garantisce una buona traspirabilità; nella parte inferiore, le fi bre di legno mineralizzate e legate con cemen-to Portland permettono un elevato assorbimento acustico, grazie agli interstizi presenti. L’impermeabilizzazione è totale, ottimizzata an-che dai particolari incastri perimetrali dei pan-nelli e dalle linee ondulate della superfi cie create per convogliare eventuali infi ltrazioni verso la gronda. Le performances del pannello sono com-pletate dall’ancoraggio e dalla ventilazione dei coppi, che vengono rialzati dal piano del pannello di 35 mm, creando un fl usso d’aria sottocoppo

Pannelli Pan.Ther.A. per coppoUn innovativo pannello multifunziona-le brevettato che risponde pienamen-

te ai requisiti del D. Lgs. 311/06

che regola il passaggio del calore e dell’umidità. L’aerazione è assicurata sulle linee di colmo e di gronda dal colmo ventilato Inoxwind e dalla pre-senza di elementi in metallo forato. I pannelli Pan.Ther.A. costituiscono un unico prodotto in un’uni-ca fase di posa, facile, rapida e precisa.

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Sempre più ecologiciTrasformazione razionale: i proprietari di questa casetta unifamiliare vicino a Colonia in Germania sfruttano il calore dell’ambiente per il riscaldamento. L’impianto fotovoltaico compensa l’utilizzo della corrente di una centrale elettrica poco effi ciente per il funzionamento della pompa di calore. I moduli solari semitrasparenti (a sinistra) in estate forniscono ombra e frescura, oltre ad una luce piacevole.

Testi, foto e grafi ci: rivista “HAUS + ENERGIE” casa editrice: SOLAR VERLAG GmbH

Fonte energetica aria: sul tetto del garage della famiglia Stiefel c’è uno scambiatore di calore, da cui trae energia la pompa di calore per il riscaldamento dell’abitazione.

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mento dell’abitazione. La pompa di calore, de-dicata al riscaldamento dell’abitazione, ricava la sua energia dall’aria, attraverso uno scambiatore di calore posto sul tetto del garage. “Allora non era chiaro se sul nostro terreno sarebbe stato possibile sfruttare il calore geotermico con per-forazioni profonde, per via delle falde acquifere presenti” spiega Günter Stiefel.

In Germania l’attenzione all’ecologia e al ri-sparmio energetico è da sempre molto forte.

Abbiamo guardato oltre frontiera per capire quali sistemi e modelli vengono usato di più in Germania, paese che sta vivendo un vero e proprio boom di vendite delle pompe di calore che sfruttano la temperatura ambiente di aria, acqua e terreno, traendone energia. Sul mer-cato tedesco abbiamo potuto individuare più di cento modelli, molti dei quali disponibili in varie classi di rendimento. E sono sempre più ecologici.

Günter Stiefel ha fatto grandi investimenti in tecnologia di riscaldamento. Quando nel 2001 è venuto il momento di sostituire la vecchia cal-daia a gasolio della sua abitazione a Rutesheim, l’ingegnere ha optato per una pompa di calore. Il suo installatore di fi ducia gli ha consigliato al-lora di installarne due: una per il riscaldamento dell’acqua per i sanitari ed una per il riscalda-

Basta gas: sono anni ormai che Wolfgang Lieth ha deciso di sostituire la sua caldaia a metano installando due pompe di calore per la produzione di acqua sanitaria e per il riscalda-mento.

Complesse autorizzazioni: da questo ruscello sulla sua pro-prietà, proviene l’acqua dalla cui temperatura la pompa di calore produce energia per il riscaldamento.

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riscaldamento riscaldamento a pavimentoa pavimento

acqua caldaacqua calda

connessione connessione elettricaelettrica

pompa di pompa di calorecalore

entrata acqua entrata acqua freddafredda

accumulo acqua accumulo acqua calda sanitaricalda sanitari

accumulo acqua accumulo acqua calda (riscaldamento)calda (riscaldamento)

Sonda geotermica Sonda geotermica profondità fi no a 99 metriprofondità fi no a 99 metri

I collettori geotermici vengono collocati orizzontal-mente nel terreno. Questo avviene generalmente circa 20 centimetri al di sotto del limite del gelo, ossia ad una profondità che va da 1,2 a 1,4 metri. Il sistema di solito è realizzato con tubi di polieti-lene posati in spire distanziate tra loro di circa 80 cm. Attraverso i tubi circola acqua con antigelo. Per questo sistema sono necessarie però grandi superfi ci: già una casa a basso consumo energetico di 150 metri quadrati richiede almeno 300 metri quadrati di superfi cie di assorbimento, rendendo necessarie rilevanti movimentazioni di terreno. A paragone di una sonda geotermica, la posa dell’as-sorbitore è più economica, ma comporta limitazio-ni permanenti nell’utilizzo del terreno. La super-fi cie sovrastante non può, ad esempio, nè essere edifi cata, nè asfaltata. Il terreno infatti si raffredda durante il funzionamento del sistema, e deve avere la possibilità di rigenerarsi. Per determinare se un sito è adatto, è determinante considerare le condi-zioni del terreno. A seconda del tipo di terreno è possibile estrarre più o meno energia. Il cosiddetto rendimento di estrazione in caso di terreno saturo d’acqua ammonta a 35 - 40 Watt per metro qua-drato, in caso di terreno umido, argilloso si colloca tra 25 e 30 Watt e tra 10 e 15 Watt per metro qua-drato in terreni asciutti e sabbiosi. Assolutamen-te inadatto è ad esempio il terreno ghiaioso. La

realizzazione di una pompa di calore geotermica sottostà in Germania alle norme della legge sulle risorse idriche (WHG) e alle regolamentazioni in materia idrica dei singoli stati federali. A seconda dello stato e delle condizioni del terreno, può esse-re necessario ottenere una autorizzazione, mentre in aree di tutela delle acque, le pompe di calore geotermiche sono fondamentalmente vietate.

Fonte di calore terreno (collettore)

Fonte di calore terreno (sonda)Le sonde geotermiche vengono calate in verticale in un foro nel terreno. Generalmente raggiungono profondità di 99 metri per non entrare in contrasto con il diritto minerario. Ma anche le trivellazioni a profondità minori devono essere autorizzate dal punto di vista idrogeologico, cosa che include una perizia geologica. Il rendimento termico ottenibile dal terreno dipende dal tipo di sottosuolo. In media una sonda arriva a 50 - 60 Watt per metro. Una pompa di calore da sei chilowatt, adeguata ad una casa a basso consumo energetico di 150 metri qua-drati, necessiterebbe dunque di 120 metri di sonda nel terreno. Tale misura si potrebbe raggiungere con due trivellazioni di 60 metri. Per ogni metro di trivellazione (inclusa la sonda) vanno calcolati circa 50 Euro di spesa. Nel nostro esempio si ge-nererebbero dunque costi per circa 6.000 Euro. Si tratta comunque solo di una cifra indicativa, è infatti molto importante considerare le condizioni del terreno.

collettore geotermicocollettore geotermico

riscaldamento riscaldamento a pavimentoa pavimento

acqua caldaacqua calda

connessione connessione elettricaelettrica

pompa di pompa di calorecalore

entrata acqua entrata acqua freddafredda

accumulo acqua accumulo acqua calda sanitaricalda sanitari

accumulo acqua accumulo acqua calda (riscaldamento)calda (riscaldamento)

Grafi ca: HAUS ENERGIE

Grafi ca: HAUS ENERGIE

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A Hegenlohe, presso Stoccarda, le cose stanno diversamente: qui il calore per una villetta unifa-miliare proviene da due sonde poste nel terreno in con perforazioni di 99 m di profondità. Laggiù tutto l’anno c’è una temperatura di 12 - 14 gradi. La profondità delle perforazioni è stata fi ssata in modo “puramente burocratico”, a partire dai 100 m di profondità infatti in Germania vige il diritto minerario. Le trivellazioni più profonde necessi-tano di complesse autorizzazioni.

Grazie ad una pompa di calore elettrica, nella ca-sa unifamiliare presso Stoccarda si ottiene, dal calore estratto dal terreno, una temperatura di 35 gradi. Questa temperatura è suffi ciente per ri-scaldare l’aria di mandata di un riscaldamento a pavimento, nonostante lo spessore del parquet sia di 15 millimetri.

Oltre a questo, il proprietario ha optato per un grande impianto fotovoltaico. “Abbiamo valutato i costi di varie soluzioni, individuando questa come la soluzione più economica per un periodo di 20 anni”, spiega il progettista Thomas Stark. L’im-pianto solare con rendimento di dodici chilowatt produce circa 10.000 chilowattora all’anno.

In questo modo produce energia elettrica ecolo-gica per la pompa di calore, non direttamente, ma almeno nel bilancio energetico, dato che la corrente prodotta viene immessa nella rete del-la società elettrica e retribuita in base alla legge sulle energie rinnovabili (EEG). Considerando un consumo energetico domestico di 3.500 chilowat-tora all’anno, ne rimarrebbero 6.500, che sono il fabbisogno della pompa di calore in un anno. In questo modo si raggiunge l’obiettivo di rendere la casa a bilancio neutro di CO2.

Abitare a bilancio energetico neutro

Anche i proprietari di casa vicino Colonia, vorreb-bero abitare con un bilancio energetico neutro. La loro casa dei sogni è costruita in modo aperto e luminoso, cosa che fa levitare i costi energetici. Ma non vogliono rinunciare al comfort. Il pro-prietario Wolfgang Lieth ha pertanto acquistato una pompa di calore usata da 18 chilowatt. Verrà alimentata da un piccolo ruscello che passa sul-la proprietà. Soltanto in casi di emergenza dovrà essere impiegata la caldaia a gas. Unico ostaco-lo la parte burocratica: ottenere l’autorizzazione per l’utilizzo dell’acqua è stato molto faticoso. C’è poi anche una seconda pompa di calore con due chilowatt di rendimento, che Lieth ha acquistato a basso costo tramite internet su ebay. Con es-sa produce gran parte dell’acqua calda domesti-ca. La pompa di calore ad aria è stata integrata nell’impianto di riscaldamento esistente in modo tale che, in caso di necessità, questo disattiva la pompa e si assume il riscaldamento dell’acqua. Il consumo di gas è calato da tre - quattro a 0,7 metri cubi al giorno.

Tecnologia affascinante

Le pompe di calore sfruttano il calore presente nel nostro ambiente portandolo ad un livello di temperatura con cui è possibile riscaldare delle case. Per attuare questo processo necessitano di energia, ad esempio corrente elettrica o gas. Per le case monofamiliari e bifamiliari sul mercato tedesco dominano le pompe di calore a compres-sione, alimentate con energia elettrica.A seconda della fonte di calore, si parla di pompe di calore aria/acqua, terra/acqua o acqua/acqua, ovvero di macchine che estraggono da aria terra

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di riferimento. Il COP viene misurato in condi-zioni ben defi nite in laboratorio, ad esempio con temperatura di ingresso di 10 gradi Celsius (ad esempio dell’acqua di falda) e 35 gradi di tempe-ratura in uscita (ad esempio come mandata per il riscaldamento domestico). In tali condizioni di la-boratorio una determinata pompa raggiunge, ad esempio, un coeffi ciente di prestazione sei: ossia un chilowattora di corrente elettrica produce sei chilowattora di calore.

L’effi cienza energetica media rivela l’effi cienza i un sistema

Molto più eloquente rispetto al COP è l’effi cienza energetica media, che misura il rapporto tra con-sumo elettrico e calore utile prodotto nell’arco dell’intero anno. Un’effi cienza energetica quattro indica che da una unità di energia di propulsio-ne e tre unità di energia dell’ambiente, vengono effettivamente prodotte quattro unità di calore per il riscaldamento. Vale a dire che mentre il

66 CasaClClClClCClClClClCCllClClCClClClCCCCCClCClllimaimimaimamamamaaaaaaimimimimimimiimimimiimimimimimimimmimmimimmmmmmmmmmm | | | | | | | | | ||||| KliKliKliKliKliKliKKlKllKliKliKliKKKlKlKliKliKKKlKliKKliKliKlKKKliKKlKKKKliiKliKliiKlilKlKlKliKliKliKKKKKliKKKKKlKliKKKKliK maHmaHmaHmaHmaHmaHmamamamaHmaHmaHmamaHmaHmaHmaHmaHmaHaHmaHHmaHmaHaHmaHmaHHmaHmaHmaHmaHmaHHmaaHHHaHaHmamaHaHmaHaHHHaHHHHHHHaHaHaHmaHaHaHHHHaHaHaHHmaHmaHaHaHHaHaHHaHHaHaHaHaHamaHaHamaHHHmamaamaaaaaaaaamamaaammaam aaaaaaausaaaaaaaaaaaaa 01/2008

riscaldamento riscaldamento a pavimentoa pavimento

acqua caldaacqua calda

connessione connessione elettricaelettrica

pompa di pompa di calorecalore

entrata acqua entrata acqua freddafredda

accumulo acqua accumulo acqua calda sanitaricalda sanitari

accumulo acqua accumulo acqua calda (riscaldamento)calda (riscaldamento)

pozzo di estrazionepozzo di estrazione

pozzo di scaricopozzo di scarico

o acqua il calore che poi viene trasferito in casa all’acqua del circuito di riscaldamento. Il sistema è tanto più effi ciente, quanto più piccola è la dif-ferenza di temperatura tra fonte di calore e ter-minale. Per questo i sistemi di riscaldamento a bassa temperatura (riscaldamenti a pavimento o a parete) con temperatura di mandata di circa 35 gradi Celsius, raggiungono un maggiore grado di effi cienza rispetto, ad esempio, ai riscaldamenti a radiatori, che necessitano di temperature di man-data di almeno 50 gradi.Il fascino di questa tecnologia consiste nel fatto che è possibile ottenere un rendimento termico varie volte maggiore dell’energia assorbita dal si-stema come corrente elettrica. L’effi cienza di una pompa di calore viene innanzitutto documenta-ta dal coeffi ciente di prestazione, dichiarato dal produttore (detto anche COP, coeffi cient of per-formance). Questo permette di confrontare tra loro diverse pompe di calore. Ciascun produttore è in grado di dichiarare il coeffi ciente delle pro-prie macchine, che rappresenta un primo punto

Dal punto di vista dell’effi cienza energetica, l’acqua di falda è la fonte di calore migliore. La temperatura media annuale dell’acqua di falda solitamente è compresa tra sette e dodici gra-di. D’altra parte, alle ottime possibilità di que-sta tecnologia si contrappone il notevole sforzo necessario per il reperimento della fonte. Per il funzionamento di una pompa di calore ad acqua di falda sono necessari due pozzi: un pozzo di estrazione e uno di scarico. L’acqua di falda viene convogliata alla pompa di calore, dove ne viene estratto calore. Infi ne l’acqua, più fredda di circa cinque gradi, viene condotta al pozzo di scarico, che deve sempre trovarsi più a valle rispetto a quello di estrazione, considerando la direzione

Fonte di calore acqua di faldadi scorrimento della falda. La distanza tra i due pozzi dovrebbe essere di almeno 10 - 15 metri. Il livello di falda non dovrebbe trovarsi a più di 15 metri di profondità dalla superfi cie, perchè altrimenti la pompa per l’estrazione dell’acqua farebbe andare alle stelle il consumo di energia elettrica per il pompaggio. Non tutti i siti offrono la quantità, qualità e temperatura dell’acqua ne-cessarie ad un sistema di questo tipo. Inoltre esi-stono requisiti specifi ci per la qualità dell’acqua, e un’analisi chimica prima dell’inizio dei lavori è irrinunciabile. Se l’acqua è troppo ricca di im-purità (ad esempio ferro e manganese), queste si possono depositare nel sistema di tubazioni, por-tando l’impianto a bloccarsi. Le sostanze solide presenti nell’acqua di falda producono maggiore usura. Al fi ne di evitare la corrosione, la condu-cibilità dell’acqua non deve superare i 450 mi-crosiemens al centimetro (l’acqua potabile pulita ha un valore inferiore a 80). è necessario inoltre assicurarsi che l’acqua possa sempre essere as-sorbita dal pozzo di scarico. D’inverno, quando l’acqua raffreddata deve nuovamente disperdersi nel terreno, questo non è sempre garantito. Se la formazione di ghiaccio impedisce l’assorbimento dell’acqua nel terreno, la pompa di calore dev’es-sere spenta. L’investimento per due pozzi pro-fondi 15 metri ammonta mediamente a 6.000 Eu-ro complessivi. Gli impianti devono essere anche approvati dalle autorità delle acque. Un criterio di esclusione è la posizione in una area di tutela delle acque potabili.

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T E C H N O L O G I A

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COP viene misurato in laboratorio su un unico apparecchio, l’effi cienza energetica può esse-re determinata soltanto tenendo conto di tutti i componenti del sistema a pompa di calore, que-sto permette dunque di calcolare concretamente l’effi cienza di un sistema da installare o di mi-surare quella di uno già installato. Produttori e installatori diffi cilmente daranno indicazioni a riguardo.Complessivamente in tutta la Germania sono già state installate 115.000 pompe di calore. Nel 2006 in Germania sono state vendute 43.900 pompe di calore per il riscaldamento, ovvero più del dop-pio delle vendite dell’anno precedente (18.500). A queste si sono aggiunte 7.500 pompe di calore per il riscaldamento dell’acqua per i sanitari. Tra gli impianti di nuova installazione il 55 percento sfrutta come fonte di calore il terreno, 35 percen-to l’aria e il 10 percento l’acqua. Attualmente le pompe di calore sono molto apprezzate soprat-tutto in Germania meridionale: il 33 percento delle vendite riguarda infatti la Baviera, e il 25 percento il Baden-Württemberg. A livello politico la pompa di calore incontra opi-nioni divergenti. In presenza di buone effi cienze energetiche, viene considerata una valida alter-nativa alle fonti energetiche fossili, in caso di bas-sa effi cienza, viene vista in modo critico. Questo si ripercuote anche, ad esempio, sul disegno di legge per la promozione delle energie rinnovabi-li nell’ambito del riscaldamento (EEWärmeG), in cui si specifi ca che il calore prodotto con pompe di calore ad alimentazione elettrica deve essere prodotto con apparecchi ad effi cienza energetica media pari a minimo 3,3 per poter essere ricono-sciuto ai sensi della legge come energia rinnova-bile. (appendice all’art. 4, art. 6 par. 1). Un’effi cienza energetica media di 3,3 indica che da un chilowattora di energia elettrica, si rica-vano, nella media annuale, 3,3 chilowattora in termini di calore. Il riferimento all’arco dell’in-tero anno è sempre importante, perchè il grado di effi cacia, in particolare per le pompe di calore ad aria, dipende fortemente dalla temperatura esterna. Che questo valore-obiettivo venga ef-fettivamente raggiunto, deve essere confermato dai contatori di calore e di corrente elettrica in casa. I valori di effi cienza energetica media si posso-no tuttavia accertare soltanto nella pratica. La relazione tra immissione di corrente elettrica ed emissione di calore dipende da molti fattori, ma specialmente dalla temperatura della fonte di ca-lore: più si raffredda l’aria, il terreno o l’acqua utilizzati, e più si riduce l’effi cienza energetica. Un altro fattore importante è poi la temperatura di mandata del riscaldamento: più è elevata, e più basso sarà il valore di effi cienza energetica

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Ecco a Voi i più grandi spreconi d’energia nelle case private dell’Italia.

automobile, riscaldamento, boiler, televisore, frigorifero, forno, lampadine, lavastoviglie, videoregistratore, stereo, DVD-Player, mo-nitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, ferro da stiro, forno a microonde, asciugacapelli, asciugatrice, mac-china per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer, asciugatrice, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, riscaldamento, automobile, fornello elettrico Il consumo energetico delle apparecchiature domestiche può essere verificato sull‘etichetta. automobile, riscaldamento, televisore, frigorifero, forno, lampadine, boiler, lavastoviglie, videoregistratore, stereo, DVD-Player, monitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, asciuga-trice, macchina per il caffè, forno, boiler, riscaldamento, automobile, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, ferro da stiro, televisore, frigorifero, forno, riscaldamento, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie, forno a microonde, asciugacapelli, asciugatri-ce, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer monitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, Le normali lampadine consumano cinque volte di più rispetto a quelle a risparmio energetico. automo-bile, riscaldamento, televisore, frigorifero, forno, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie, videoregistratore, stereo, condizionatore d’aria, ferro da stiro, forno a microonde, asciugacapelli, asciugatrice, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorife-ro, fornello elettrico, scooter, freezer DVD-Player, monitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, ferro da stiro, forno a microonde, asciugacapelli, riscaldamento, asciugatrice, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer mo-nitor, televisore, frigorifero, forno, riscaldamento, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie Le batterie consumano nella loro produ-zione ottanta volte più energia di quella che riescono a produrre. televisore, frigorifero, forno, riscaldamento, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie, videoregistratore, stereo, DVD-Player, monitor, computer, bollitore, macchina per il caffè, forno, boiler, termosifone elettrico, frigorifero, fornello elettrico, scooter, freezer monitor, aspirapolvere, condizionatore d’aria, ferro da stiro, forno a microonde, monitor, computer, bollitore, aspirapolvere, condizionatore d’aria, riscaldamento, automobile, lampadine, boiler, lavastoviglie, freezer

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della pompa. E dato che generalmente l’acqua calda per uso domestico viene impostata a tem-perature più alte di quelle della mandata del riscaldamento, anche l’effi cienza energetica ne risulta peggiore.

Secondo recenti pronostici, la componente di energia prodotta nel rispetto dell’ambiente au-menterà rapidamente nel mix di corrente, men-tre calerà la componente prodotta con sistemi dannosi per l’ambiente. La nostra grafi ca si basa sul pronostico a medio termine del consorzio dei gestori della rete elettrica tedesca (VDN) del 8 giu-gno 2007. In esso il VDN ha calcolato, tra gli altri, lo sviluppo della produzione di corrente elettrica con energie rinnovabili, o quantomeno quella im-messa nella rete e retribuita dai gestori in base alla legge sulle energie rinnovabili (EEG). Già nel 2007 la componente di corrente elettri-ca EEG ha raggiunto quasi il 14 percento. Nel 2013, l’ultimo anno preso in considerazione dal pronostico del VDN, ammonterà al 22 percento. Proiettando in avanti questi risultati, nel 2020

potremmo avere già il 40 percento di energia elettrica ecologica EEG nella rete. Ma a questa si aggiunge anche l’energia elettrica prodotta nelle centrali idroelettriche, che non viene retribuita in base alla EEG. Questo signifi ca che ogni sin-golo chilowattora di energia ecologica fa sì che le emissioni di anidride carbonica vengano in parte ridotte. Ne consegue che chi decide di sostitu-ire la vecchia caldaia con una pompa di calore con effi cienza energetica media 3, per quanto ri-guarda le emissioni di C02, già oggi si posiziona meglio di chi decide di installare una caldaia a metano. Ogni chilowattora di energia per il riscaldamento prodotta con il metano, causa emissioni di C02 pari a 200 grammi. Le pompe di calore sono in-vece ecologiche esattamente nella misura in cui lo è l’energia che le alimenta. Con la costante crescita di corrente EEG nella rete, l’utente delle pompe di calore con effi cienza energetica media 3, di cui stiamo parlando, attualmente è respon-sabile di 195 grammi di emissioni di C02 a chi-lowattora. Nel 2013 saranno soltanto 177, e la

riscaldamento riscaldamento a pavimentoa pavimento

acqua caldaacqua calda

connessione connessione elettricaelettrica

pompa di pompa di calorecalore entrata acqua entrata acqua

freddafredda

accumulo acqua accumulo acqua calda sanitaricalda sanitari

accumulo acqua accumulo acqua calda (riscaldamento)calda (riscaldamento)

ingresso ariaingresso aria

Fuori o dentro: la pompa di calore ad aria lavora con l’energia termica sempre presente nell’am-biente. Persino temperature percepite dall’uomo come freddo, possono essere portate a livelli ac-cettabili di riscaldamento, con l’energia elettrica. Questa tecnologia esiste anche per locali interni, con essa però si ottiene un raffreddamento. Ma questo effetto potrebbe essere anche desiderabile in una cantina. In questo caso è necessario fare attenzione che il solaio della cantina sia ben isola-to. Lo sfruttamento dell’aria come fonte di calore comporta un minore sforzo di ricerca della fonte, perchè non richiede trivellazioni o scavi, e può av-venire in vari modi. Si può in alternativa aspirare l’aria, ad esempio, da una cantina o dall’esterno,

Fonte di calore ariae convogliarla direttamente alla pompa di calore, oppure si utilizzano degli assorbitori che assimila-no la temperatura esterna. Un medium per il tra-sferimento termico porta poi il calore alla pompa di calore. Tali assorbitori generalmente sono montati in modo visibile, dato che l’aria deve poter circo-lare bene. Altrimenti si formerebbero delle isole di freddo che ridurrebbero l’effi cienza del sistema. Lo sfruttamento del calore dell’aria è tuttavia, tra tutte le possibilità, quella meno effi ciente dal punto di vista energetico, dato che le temperature dell’aria nella stagione fredda possono essere no-tevolmente più basse di quelle del terreno e dell’ac-qua di falda. Se la temperatura esterna scende al di sotto dei cinque gradi sotto lo zero, generalmente la resa calorica della pompa di calore non è più suffi ciente e deve intervenire un riscaldamento supplementare. La temperatura alla quale questo avviene, viene detta "punto di bivalenza". Per il riscaldamento supplementare, di solito, si utilizza la corrente elettrica (quasi sempre mediante resi-stenza elettrica).Le pompe di calore raccolgono il calore presente nel nostro ambiente, che pertanto è rinnovabile e neutro dal punto di vista climatico, dunque non dannoso. Se si alimentasse la pompa di calore con corrente ecologica, il bilancio di C02 risulterebbe ottimale: la corrente elettrica prodotta con siste-mi ecologici trasforma il calore dell’ambiente in riscaldamento domestico ecologico.

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tendenza è in costante calo. Una caldaia a gas emetterà invece anche nel 2013, gli stessi 200 grammi di C02 (vedi grafi ca).Pare tuttavia che si tratti di stime piuttosto otti-mistiche, tenendo conto dei primi risultati di una “prova sul campo” di pompe di calore nel sudo-vest della Germania. I primi risultati dimostrano che ci sono "notevoli differenze tra le misurazioni del rendimento nei test di laboratorio e le pubbli-cità" da un lato, e “il rilevamento delle effi cien-ze energetiche medie in condizioni di funziona-mento reale,” dall’altro. Il traguardo di effi cienza energetica quattro, spesso e volentieri indicato dai fornitori di pompe di calore e di corrente elet-trica, è stato chiaramente mancato ovunque.I migliori risultati sono stati raggiunti da pompe di calore che sfruttano il terreno e utilizzano un riscaldamento a pavimento; queste hanno rag-giunto valori di effi cienza energetica media da 3,3 a 3,4. Le pompe di calore ad acqua di falda hanno ottenuto risultati leggermente inferiori con una media di 3,0, mentre il fanalino di coda è rap-presentato dalle pompe di calore ad aria, che con un riscaldamento a pavimento hanno raggiunto mediamente soltanto un valore di 2,83, e con ri-scaldamento a radiatori solo un misero 2,3. Se-condo questo bilancio provvisorio degli studiosi, di 13 pompe di calore, soltanto una ha raggiunto un’effi cienza energetica di 3,3, che è un criterio minimo per tutti gli impianti, per essere ricono-sciuti, in base alla nuova legge sul riscaldamento, come produttori di energie rinnovabili.

La pompa di calore diventa ecologica

Ma se l’utente utilizza per la pompa di calore la corrente elettrica della rete pubblica, e questo è ciò che generalmente avviene, dovrà accettare il rimprovero di non riscaldare in modo particolar-mente ecologico. è vero che sul posto non vi sono

emissioni, ma una centrale elettrica a carbone produce, secondo uno studio dell’ente tedesco per l’ambiente, quasi 1.000 grammi di CO2 per ciascun chilowattora di corrente prodotta. Una caldaia a metano ne produce invece circa 200 grammi. In altre parole, una pompa di calore con effi cienza energetica media uguale a tre, che sfrutta corrente elettrica prodotta con carbone, è responsabile di 1.000 grammi di CO2 per la pro-duzione di tre chilowattora di calore. La caldaia a gas per tre chilowattora di calore emette invece soltanto 600 grammi.Ma la corrente non viene prodotta soltanto in cen-trali elettriche a carbone. Soltanto la componente di corrente elettrica prodotta con energie rinno-vabili, immessa nella rete e retribuita in base alla legge sulle energie rinnovabili (EEG), nel 2007 am-montava circa al 14 percento del totale. A questa si aggiunge la corrente prodotta dalle centrali idro-elettriche che non rientra nella EEG. Mediamente l’odierno mix di corrente elettrica, secondo le indi-cazioni dell’ente nazionale tedesco per l’ambiente, comporta emissioni di circa 580 grammi di CO2 per ciascun chilowattora di corrente.Questo signifi ca che una caldaia a gas per la du-rata presunta di 15 anni avrà sempre emissioni pari a 200 grammi per chilowattora, dato che a livello tecnico è molto improbabile che possa es-sere migliorata. Pertanto a queste condizioni una pompa di calore con valore di effi cienza energe-tica media di 3, risulta già più ecologica di una caldaia a gas.

Il bilancio di C02 migliora a lungo termine

Ma non è tutto: il consorzio dei gestori della rete elettrica tedesca (VDN) ha pubblicato un prono-stico, e assolutamente senza falsarlo a proprio favore, secondo cui nel 2013 un chilowattora di corrente elettrica su quattro, ossia il 25 percento, proverrà da energie rinnovabili. La conclusione è che se oggi un riscaldamento a gas può essere considerato in qualche modo ecologico, tenendo conto della vita media di 15 anni di un impian-to, l’investimento in tale tecnologia potrebbe ri-velarsi un investimento errato dal punto di vista ambientale. Le emissioni di C02 di una caldaia a gas rimangono infatti costanti, mentre le emissio-ni attribuibili ad un utente con pompa di calore calano costantemente grazie a ciascuna nuova centrale eolica o solare che si aggiunge alla rete. Chi dunque investe oggi in una pompa di calore, tra pochi anni non potrà fare a meno di riscaldare in modo costantemente più ecologico. Il tempo è a suo favore.

Emissioni medie di CO2 in grammi per chilowattora

Mix energetico nella rete Pompa di calore con effi cienza energetica media 2,5Pompa di calore con effi cienza energetica media 3,0Pompa di calore con effi cienza energetica media 4,0Caldaia a gas

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50 Fonte: rivista “HAUS + ENERGIE”Fonte: rivista “HAUS + ENERGIE”

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il profi lo del risparmio energetico, è uno dei tra-guardi più ambiti di progettisti e gestori di im-mobili.Svariati sono gli obiettivi: ridurre le dispersioni, contenere i consumi, migliorare il comfort. Proprio in tema di comfort è necessario tenere in conside-razione l’intero anno solare, col ciclo in cui l’ener-gia viene speso per il riscaldamento dell’ambiente, e il ciclo estivo in cui l’energia è impiegata per il raffreddamento.Quando negli edifi ci sono presenti vetri perimetrali in percentuale considerevole (oltre il 20% della su-perfi cie di parete), le problematiche relative al raf-freddamento dell’ambiente in relazione al consu-mo energetico, assumono una porzione rilevante. La bolletta energetica cresce proporzionalmente alla percentuale di superfi cie vetrata esterna.Nel caso di palazzine completamente vetrate i costi energetici per il raffreddamento estivo sono sensi-bilmente superiori a quelli per il riscaldamento in-vernale. Per questo motivo Assofi lm, l’associazio-ne che raggruppa tutti gli operatori coinvolti nella commercializzazione e installazione di pellicole protettive per vetri, ritiene opportuno richiamare l’attenzione di progettisti e di gestori di immobili sulla grande possibilità di risparmio energetico, raggiungibile attraverso il montaggio di una pelli-cola a protezione solare.L’utilizzo di pellicole per vetri su edifi ci con am-pie porzioni vetrate può inoltre migliorare l’esteti-ca esterna dell’edifi cio, ridurre la dispersione del calore in inverno, aiutare a preservare oggetti di valore e arredi (grazie al fi ltraggio dei raggi UV) e, per alcune speciali versioni di fi lm, schermare l’azione delle onde elettromagnetiche.

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Vetri perimetrali e risparmio energetico

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S E R V I Z I O - P R

La fi nestra deve assumere, inoltre, una serie di funzioni aggiuntive, poichè è un elemento che

contribuisce in modo fondamentale al benessere generale degli abitanti di un edifi cio.

Isolamento termico

Nell’esecuzione base di Finstral vengono utilizzati sistemi di telaio con valori Uf pari a 1,3W/m²K e vetri con valore Ug pari a 1,1W/m²K. Già in que-sta versione il serramento è idoneo alla Classe Ca-saClima A. Una buona possibilità di migliorare le qualità isolanti è l’impiego di vetrature a 3 lastre - o tripli vetri, casi in cui occorre badare ad ottenere così un sensibile miglioramento del valore Ug. La vetratura a tre lastre, per essere economicamen-te conveniente, deve essere eseguita in modo da comportare un valore Ug di almeno 0,7 W/m² K. L’esecuzione con intercapedine riempita con gas Krypton dovrebbe essere ben meditata, in quanto risulta economicamente vantaggiosa solo in condi-zioni climatiche estreme. L’impiego di distanziali

vetro ad elevato isolamento termico comporta un ulteriore leggero mi-glioramento delle caratteristiche termoisolanti ma soprattutto ov-via ad un’eventuale formazione di condensa lungo il perimetro delle lastre di vetro.

Protezione da sole e calore

Per facciate sud par-ticolarmente esposte, specialmente in aree climatiche molto calde, è necessaria una protezio-ne dal calore per abbat-tere i costi energetici di climatizzazione/raffre-scamento.

Le soluzioni a questo scopo sono i tradizionali av-volgibili, i frangisole e le persiane.Una buona soluzione è offerta anche dai vetri rifl et-tenti, che riducono il valore complessivo dell’ener-gia penetrata all’interno “g” dallo standard di 60% ca. fi no a ca. il 25%. Questi vetri sono oggi per lo più in tonalità neutra e leggermente rifl ettenti. Per zone climatiche con surriscaldamento atmosferico per soli brevi periodi, i vetri rifl ettenti non sono necessariamente l’ideale, dato che nelle mezze sta-gioni ed in inverno l’assorbimento di energia viene fortemente ridotto. Il sistema Finestra accoppiata di Finstral con veneziana integrata è un elemento ideale per una protezione variabile da sole, calore e sguardi indesiderati.

Isolamento acustico

L’isolamento acustico sta acquisendo un sempre maggior signifi cato, dato che l’inquinamento acu-stico causato dal traffi co cresce costantemente. Nell’isolamento acustico di un edifi cio le fi nestre risultano pertanto di fondamentale importanza.I tratti distintivi di una fi nestra acusticamente ben isolante sono:

Buona tenuta ermetica (2 – 3 guarnizioni)• Vetri con massa elevata (vetri spessi) in • diversi spessori Vetri ad elevata elasticità (p. es. vetri • accoppiati di sicurezza)Montaggio a regola d’arte ed ermetico •

I tripli vetri comportano, per quanto concerne l’isolamento acustico, pochi vantaggi rispetto ai doppi vetri standard. Pertanto occorre valu-tare di volta in volta l’importanza di un elevato isolamento acustico e scegliere la vetratura più adatta.FINSTRAL offre già nella versione base un valore di isolamento acustico testato in laboratorio pari a 32 dB. Con modesti costi supplementari il valore

A CasaClima fi nestre e serramenti esterni ricoprono un ruolo importante per raggiungere il traguardo del risparmio energetico.

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Protezione antieffrazione

La necessità di fi nestre antieffrazione è in crescita costante.Una buona fi nestra di sicurezza deve prevedere un pacchetto di componenti speciali:

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Solo la combinazione di elementi di qualità e di un montaggio a regola d’arte assicura qualità che dura nel tempo. Di particolare signifi cato sono un buon isolamento e la tenuta ermetica dei sistemi di ap-plicazione. A questo fi ne, FINSTRAL offre l’ampia e testata gamma di controtelai isolati con guarnizioni coestruse. Semplici profi li in acciaio, come se ne usano ancora spesso, non corrispondono assoluta-

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Anche quest’anno nel quartiere fi eristico di Bolzano ha avuto luogo KLIMAHOUSE 08, fi e-

ra dedicata all’effi cienza energetica e all’edilizia sostenibile. Ed anche quest’anno ha superato le aspettative, ospitando quasi 37.000 visitatori. Vi hanno partecipato 375 aziende ed associazioni che hanno esposto materiali innovativi, propo-sto tecniche di costruzione alternativa e suggerito pratiche soluzioni per risparmiare energia.

Klimahouse 08 – record di visitatoriAnche a Klimahouse di quest’anno l’Agenzia CasaClima di Bolzano ha

riscosso un grande successo di presenze. Quasi 37.000 i visitatori giunti da tutta Italia per l’edilizia

sostenibile ed il risparmio energetico. Lo stand dell’Agenzia è stato

uno dei piú frequentati.

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A T T U A L I T À

L’evento fi eristico è la conferma dell’enorme fab-bisogno di informazioni nel settore dell’edilizia so-stenibile. Progettisti, imprenditori e consumatori desiderano sapere come risparmiare energia ed im-parare a sfruttare bene questa grande opportunità. Klimahouse e il congresso “Costruire il futuro”, che si è tenuto nel suo ambito, rappresentano quindi un signifi cativo luogo d’incontro per tutto il settore”. Durante la fi era i tecnici dell’Agenzia CasaClima han-no avuto modo di confrontarsi con colleghi del settore provenienti dalle diverse realtà italiane ed estere per conoscere le ultime novità e per avviare nuovi con-tatti. Per molti di loro le collaborazioni con l’Agenzia CasaClima continueranno anche in futuro.

Visitatori soddisfatti

Dall’indagine statistica condotta da Fiera Bolzano su un campione di 750 visitatori emerge che il 94,2% degli intervistati ha giudicato positivamente la ras-segna: “molto buona” l’ha defi nita il 31,1%, “buona” il 63,1%, “soddisfacente il 5,1%. Solo lo 0,4% si è espresso in toni negativi. Anche gli espositori si sono dichiarati molto soddisfatti dell’andamento di “Kli-mahouse”. L’edizione 2008 si puó dunque defi nire la migliore delle tre, anche perché il numero dei visi-tatori specializzati è decisamente aumentato.Il sondaggio statistico pone in evidenza che il 66,1% degli intervistati ha visitato KlimaHouse 08 per mo-tivi legati alla propria professione; il 24% ha affer-mato di lavorare in uno studio di progettazione, il 22,1% in imprese edili, il 10,1% in aziende d‘instal-lazione d‘impianti. Il resto degli interpellati opera nel comparto del risanamento, del commercio di materiali e in istituzioni pubbliche.

Il congresso „Casa Clima – Costruire il futuro“ ha fatto da sfondo anche all’edizione 2008 di Klima-House: vi hanno partecipato oltre 900 operatori provenienti da tutta Italia. Numerosi sono stati i vi-sitatori registrati presso il forum allestito all’interno del padiglione fi eristico, dove hanno avuto luogo 32 presentazioni a cura di associazioni, istituzioni ed aziende espositrici. Vi hanno assistito oltre 1.700 persone. Inoltre 365 operatori hanno aderito alle 12 visite guidate a case-clima altoatesine, che ben presto hanno registrato il „tutto esaurito“.Dall’indagine statistica condotta, su un campione di visitatori emerge che la maggior parte dei visi-tatori provenienti da fuori provincia è giunta dalle regioni del nord (Lombardia, Veneto e Trentino). Numerosi visitatori provenienti dall’Italia centrale e meridionale sono attesi a „Klimahouse Roma“, 1a Fiera-congresso per l’effi cienza energetica e l’edili-zia sostenibile, che si terrà nella capitale il 23 e il 24 ottobre 2008.

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P A G I N I E R U N G

76 CasaClima | KlimaHaus 01/2008

Tempo e spazio mutano impercettibilmente e la natura pervade ogni cosa. Siamo al vigi-

lius mountain resort di Monte San Vigilio, sopra il paese di Lana a pochi chilometri da Merano (Alto Adige).Bastano sette minuti. Sette minuti di funivia, so-spesi nella bellezza di Monte San Vigilio, tra larici secolari e rocce dorate, per raggiungere un luogo magico al di là della quotidianità, in cui ridisegna-re la mappa dello spirito ritrovando i sensi, uno per uno. Per giungere al vigilius mountain resort la mac-china va lasciata giù, nell’apposita autorimessa. Si tratta di uno dei resort più esclusivi nelle Al-pi, dalle linee pulite e gli spazi generosi, immerso nella natura in uno splendido isolamento: il cor-rispettivo di un’isoletta privata alle Maldive, ma sulle montagne, 1.500m s.l.d.m. Come ha spiegato l’architetto Matteo Thun, “…come un gigantesco

Vigilius Mountain Resort: L’enerL’energia delle montagne

e dell’acqua sono qualcosa di così naturale, che l’uomo ne fa

uso da sempre. Nel bel mezzo di una natura piena di forza è stato creato il vigilius mountain resort,

che unisce e rende palpabili queste energie. Un luogo progettato in

modo artistico, un rifugio con dei valori nuovi,

con delle nuove prospettive ed esperienze. Ulrich Ladurner, proprietario ed imprenditore

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ergia della natura albero adagiato al suolo, la struttura si fonde con lo scenario che la ospita ed è un chiaro invito a percepire la natura in ogni sua dimensione”. Base della progettazione del vigilius mountain resort è infatti l’architettura organica, la fusione totale con la natura attraverso materiali provenienti da ri-sorse rinnovabili come il legno, il vetro e la pietra. Nella struttura sono stati integrati elementi pree-sistenti come il fi enile di 300 anni fa: un progetto architettonico orientato all’esaltazione delle bel-lezze naturali.

35 camera e sei suite

Il vigilius dispone di 35 camere e sei suite, dotate di tutti i comfort e realizzate in materiali naturali dai colori caldi. Una quinta in argilla, che separa la zona notte dal bagno, funge da elemento riscal-dante della stanza e regola così la temperatura

in tutte le stagioni. L’impianto di riscaldamento, assolutamente ecologico perché alimentato a bio-massa, non produce emissioni Co². L’atmosfera si avvicina a un mix tra lusso discreto all’occidentale e rarefatto splendore zen, con un’architettura che ricorda il rigore del design scandivano, ma soffu-sa della luce e dei colori dell’Alto Adige. Il vigilius mountain resort dispone di una splendida ed at-trezzata spa condotta da un team di esperti in mas-saggi e trattamenti di bellezza. Al colpo d’occhio della piscina panoramica fa da contrappunto la vasca idromassaggio all’aperto, incastonata in un bosco di larici; un grande giardino interno, moder-na versione del rinascimentale “hortus conclusus”, permette tonifi canti passeggiate su pigne fresche, ideali per massaggiare la pianta dei piedi, e il ba-gno Kneipp, un trattamento a base di acqua calda e fredda alternata, accompagnato da erbe, fi ori e minerali depurativi. L’acqua adoperata al vigilius è sorgiva, viene cioè direttamente dalla fonte ed ha quindi una qualità diversa dalle comuni acque di condotta. Dopo essersi rilassati nella sauna pa-noramica è possibile scegliere tra numerosi tratta-menti, che combinano tradizioni alpine e pratiche orientali volte a reintegrare l’armonia tra i diversi centri energetici del corpo. Chi, stressato dalle di-verse tonalità di grigiume urbano, non vorrebbe provare il vigilius mountain massage, che unisce a un vigoroso massaggio l’impiego di oli essenziali ed erbe aromatiche per distendere le muscolatu-re contratte da mesi di parcheggi in doppia fi la e martirizzanti scrivanie? Bagni agli oli essenziali di pino mugo per ridare leggerezza e tonicità alle gambe, terapie shiatsu e watsu, bagni di fi eno per

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riattivare la circolazione inceppata, bagni stimo-lanti al timo serpillo e pino cembro, mela e rosa canina per una pelle fruttata e sensuale. E poi una serie di trattamenti di bellezza come il peeling alla farina di mais e miele di montagna, impacchi di pino mugo, esfolianti alle alghe, impacchi leviganti al fango marino.

Primo albergo in Classe A

Fra le attività che si possono svolgere all’aperto, oltre allo sci alpino e allo sci di fondo, fi gurano la slitta, le ciaspole – o racchette da neve – e il gio-co dei birilli sul lago ghiacciato, mentre in estate si possono praticare nordic walking, parapendio, escursioni in mountain bike, yoga e tiro con l’arco. Programmi di allenamento personalizzati possono essere richiesti ai personal trainer professionisti del resort. Se muoversi stimola l’appetito, l’aria di montagna completa il risveglio dei sensi. A questo punto non resta che scegliere tra le due proposte del vigilius:

il ristorante tradizionale, la Stube Ida, che nel po-meriggio propone strudel caldi con panna fresca, mentre la sera esibisce il meglio della cucina tipi-ca dell’Alto Adige, e il Ristorante 1500, un ritrovo con cucina creativa mediterranea, dai piatti legge-ri sempre di stagione, su richiesta anche pietanze vegetariane e senza glutine. Nella cantina specia-lizzata i vini di punta dell’Alto Adige – Gewürztra-miner, Silvaner, Müller-Thurgau, Riesling, Lagrein e Sauvignon – attendono il degustatore curioso o l’esperto alla ricerca di sensazioni squisite.

Energia e ecologia

Già nelle prime fasi della progettazione era stato deciso di non utilizzare olio o gas come combusti-bile per il riscaldamento, ma biomassa. Una de-cisione ecologicamente ben pensata, che assicura agli agricoltori della zona una fonte di guadagno aggiuntiva. Nello stesso momento il bosco viene curato, il legno di bassa qualità viene utilizzato per il riscaldamento e quindi bruciato in modo CO2-neutrale. Per contenere la scorta di minuzzoli di legno è stato previsto un magazzino di 600 metri cubi direttamente sopra la sala, nella quale si trova l’impianto di riscaldamento.Il riscaldamento funziona in modo completamento automatico ad una potenza di 700 kW. Un apposito sistema di combustione ed un effi ciente fi ltraggio di gas fumogeni sono in grado di minimizzare le emissioni nocive. Annualmente vengono bruciati dai 1.200 ai 1.400 metri cubi di minuzzoli, che corrisponde ad una quantità di oliocombustibile, a seconda della qualità del legno, che va dai 120.000 ai 140.000 litri. Per ragioni di sicu-rezza e per coprire il fabbisogno massimo, è stata

Riconoscimenti di eco-sostenibilità ottenuti dal vigilius mountain resort:

Legambiente, dicembre 2006: Premio • all’innovazione Amica dell’ambienteCasaClima A, dicembre 2005 – Premio • come primo hotel d`Italia ad avere la classifi cazione CasaClima AWWF Panda d’Oro, luglio 2005 – • Premio speciale“Amici del clima”Vincitore del premio “Wallpaper Design • Award –Best Eco Retreat 2004”

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prevista anche una caldaia ad olio leggero (poten-za dai 450 ai 600 kW). Per aumentare il senso di benessere all’interno dell’edifi cio è stato scelto il riscaldamento a pannelli radianti. In questo modo il calore viene trasmesso alle stanze attraverso le pareti in argilla battuta, che fungono da elemento divisorio nelle camere; nei bagni è stato previsto il riscaldamento a pavimento per generare calore. Nelle stanze non ci sono radiatori. Un riscaldamen-to a parete nascosto dal rivestimento in carton-gesso, riscalda le varie vie d’accesso ed i corridoi. L’impianto di ventilazione controllata provvede ad un’ottima qualità dell’aria. Un impianto di ventila-zione con recupero di calore aspira l’aria che pas-sa attraverso due fi ltri e l’impianto geotermico, e la distribuisce attraverso i canali e le fessure senza creare giri d’aria nelle camere e nelle suite. L’aria utilizzata viene aspirata dalla doccia e dal WC, vie-ne guidata attraverso uno scambiatore di calore a piastre per il processo di recupero di calore, quindi erogato all’esterno attraverso dei canali sotterra-nei. L’impianto centrale rende possibile l’attivazio-ne di tutte le funzioni attraverso il sistema di cavi bus. Grazie a questo sistema si possono controllare e regolare in ogni momento i sistemi d’allarme, eventuali guasti o valori fuori dal limite, attraverso una grafi ca elaborata dal computer.

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O F F E R T A S E R V I Z I O

Serramenti di qualità per CasaClima

CalceClima - il sistema di intonaco alla calce naturale

La Faliselli srl, azienda con 50 dipendenti, che van-ta un esperienza artigianale di più di 50 anni nella progettazione, fabbricazione e posa di serramenti di qualità ha fatto domanda per diventare part-ner dell’agenzia CasaClima di Bolzano. Da sempre primo interlocutore del cliente per l’esperienza artigianale e l’innovazione tecnologia, la Faliselli con sede a Pian Camuno (BS) si offre a migliorare il benessere abitativo ponendo le esigenze della persona in primo piano. La produzione di infi ssi va dal legno lamellare, al legno/alluminio, al legno/bronzo, realizzando prodotti di alta qualità che soddisfano qualsiasi esigenza, dal singolo appar-tamento a nuclei edilizi più complessi. L’impiego di legni pregiati, l’utilizzo di vernici ecologiche all’acqua, il costante aggiornamento tecnologico e le certifi cazioni, sia del sistema fi nestra che del la-mellare, sono gli elementi che permettono di offri-re una solida garanzia ai prodotti e che farebbero della Faliselli srl un partner ideale di CasaClima. www.faliselli.it

Con il prodotto RÖFIX CalceClima la ditta produt-trice di materiali per l’edilizia RÖFIX ha ampliato il suo assortimento nel campo degli intonaci per interni di un’ulteriore novità. La calce e la calce idraulica, utilizzate nell’antichità come materiali da costruzione estremamente pratici ed affi dabili, ritornano ora in auge con RÖFIX, che li ripropone per la loro capacità di creare un clima particolar-mente sano e confortevole negli ambienti abitati-vi.ioni molto isolate, insuffi cienti ricambi d’aria, in-quinamento atmosferico, sono le cause della cosid-detta aria „viziata“ negli ambienti. La formazione di muffe oppure l’aria troppo secca sono cause di grave disagio.Con la „forza della natura“ del suo nuovo prodotto CalceClima RÖFIX è in grado a realizzare ovunque un clima ideale, fresco, negli ambienti, fondamen-tale per il nostro comfort e la nostra salute.Il principio di funzionamento di RÖFIX CalceClima è semplice. Grazie alla sua elevata alcalinità (pH > 12) il sistema di intonaco alla calce ha un’azione battericida e funghicida, senza necessità di additi-vi chimici ed al tempo stesso è in grado di abbat-tere gli inquinanti presenti nell’aria. Le sostanze allergene e le muffe non trovano un substrato di coltura in cui proliferare, gli inquinanti nell’aria quale l’anidride carbonica in eccesso vengono assorbiti. Questo processo naturale ha l’effetto di creare un clima confortevole, equilibrato e sano negli ambienti.

Il sistema RÖFIX CalceClima offre una soluzione completa – dalla malta da rinzaffo fi no alla pittura alla calce. Ulteriori informazioni sul nuovo sistema di intonaci alla calce RÖFIX CalceClima si possono reperire nel sito www.roefi x.com o nel nuovo de-pliant RÖFIX CalceClima che potrete scaricare dal sito stesso. www.roefi x.com

I vantaggi di CalceClima in sintesi:materie prime naturali• clima interno sano• regolazione dell’umidità ambiente• effetto battericida grazie all’alcalinità • naturaleriduzione degli inquinanti• permeabilità al vapore• elevata resistenza al fuoco• per un ambiente senza allergeni• fornitura di materiale sfuso in silo•

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O F F E R T A S E R V I Z I O

Dal 1987 Velta Italia opera sul mercato italiano pro-muovendo la “mission” di creare un nuovo concet-to di comfort abitativo, sviluppando la tecnologia dei sistemi radianti per trarne i migliori risultati dal punto di vista del comfort e del risparmio energetico sia durante il periodo invernale che durante quello estivo. Velta Italia, conscia dell’importanza dell’in-formazione e della formazione in questo settore, da sempre pone grande impegno nell’organizzazione di eventi capaci di fornire una panoramica dell’evo-luzione del settore dei sistemi radianti arrivando concretamente a rifl ettere su argomenti importanti come la salubrità degli ambienti, il costruire soste-nibile ed il risparmio energetico. Da qui la nascita di Velta School un’iniziativa studiata facendo tesoro di tutta l’esperienza accumulata in 20 di presenza sul mercato italiano e che ha permesso di dare un’im-postazione specifi ca e mirata ai corsi dedicati alle differenti categorie professionali. In Velta School i meeting sono concepiti e realizzati per creare uno stimolo per la conoscenza e l’approfondimento dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento radian-ti, considerando non solo aspetti tecnici, ma anche quelli relativi al benessere, alle normative, alla tec-

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nologia dei materiali, alla riduzione dei consumi in un’ottica di miglioramento della qualità della vita e del costruire sostenibile. Concetti che non rimango-no astratti ma che si tramutano in progetti di nuo-vi prodotti e sistemi che rispondono alle esigenze sempre in mutamento del mercato italiano. Velta Italia è in grado quindi di proporre specifi che tipo-logie di sistemi di riscaldamento e raffrescamento radiante con caratteristiche e peculiarità uniche per soddisfare diverse esigenze (abitazioni priva-te di nuova costruzione o ristrutturazioni, uffi ci e spazi espositivi, stabilimenti industriali, ambienti ospedalieri, impianti sportivi ecc.).Velta Italia si presenta come una struttura moti-vata e capace di svolgere un lavoro dalla fase di informazione e consulenza, alla progettazione fi no all’assistenza per la posa degli impianti a regola d’arte. www.veltaitalia.it

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O F F E R T A S E R V I Z I O

La Commissione UE ha accolto l’Agenzia Casa-Clima tra i partner della campagna europea

denominata SEE (Sustainable Energy Europe) e dedicata alla sostenibilità energetica. Nel novembre 2005 la Commissione Europea ha lan-ciato la campagna “Energia Sostenibile per l’Europa – SEE” con l’obiettivo di promuovere un uso ed una produzione più intelligente dell’energia. La cam-pagna SEE tende anche a promuovere un migliore stile di vita, stimolare lo sviluppo economico, creare posti di lavoro e migliorare in generale la competi-tività dell’industria europea sui mercati mondiali.L’attuazione della campagna costituisce un valido supporto alle azioni che i paesi dell’Unione Euro-pea stanno mettendo in atto per il raggiungimento degli obiettivi fi ssati dal Protocollo di Kyoto. Nel corso del 2006 e su invito della Commissione Eu-ropea, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è divenuto uno dei Soci della campagna SEE e funge oggi da focal point della campagna a livello nazionale. Con la campa-gna SEE, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare intende contribuire ad attuare la sostenibilità a livello locale come dimo-strazione visibile del cambio di politica energetica e ambientale. I principali obiettivi della Campagna SEE in Italia sono: l’attivazione di partnerships

CasaClima entra nella campagna europea SEEconcrete nelle aree della campa-gna e di evidenziare e diffondere le migliori pratiche come indicato-ri di progetti sostenibili.

La comunicazione è giunta da Bruxelles

"Con la partecipazione alla campagna europea l’Al-to Adige può portare il proprio contributo alla futu-ra politica energetica nell’UE e far pesare la propria positiva esperienza nei settori dell’energia rinno-vabile e della costruzione degli edifi ci", sottolinea l’assessore Laimer nel commentare riconoscimento giunto dall’UE. Anche il direttore dell’Agenzia Ca-saClima Norbert Lantschner giudica l’ingresso nel-la campagna SEE un premio al lavoro pionieristico nel settore del risparmio energetico nell’edilizia. La campagna dedicata all’energia sostenibile in Europa intende rafforzare in tutti i Paesi membri la consapevolezza della necessità di intraprendere nuove strade nel settore, con una particolare at-tenzione all’ambiente, alle modalità di produzione e a un intelligente utilizzo dell’energia. Sul fronte altoatesino, la Fiera "KlimaHouse" e l’iniziativa "Enertour" sono già state accolte tra i partner del progetto SEE.

Assofi lm, Bologna 71Athesia Verlag, Bolzano 73Provincia Autonoma BZ, Bolzano 68Bampo, Belluno 22Brutti, Lugagnano 23CasaClima, Bolzano 84Celenit, Onara di Tombolo 19Chimiver Panseri, Pontida Bergamo 71Cotto Possano, Possano 61Damiani, Bressanone 37Denaldi, Casale Monferrato 40Eco Education, Bolzano 46Elpo, Brunico 83Enertour, Bolzano 56Eurotherm, Appiano 31Faliselli, Costa Volpino 49Finstral, Renon 72Finstral, Renon 9

Giovanelli, Egna 79Hartl Haus, Appiano 81Holz & Co, Nova Ponente 13Immobiliare Fassana, Canazei 79Italplastick, Cittadella 47Naturalia Bau, Merano 39Plattner Bau, Laives 32Progress, Bressanone 60 Röfi x, Parcines 29Roverplastik, Volano 45Rubner Haus, Chienes 2Rubner Haus, Chienes 31Rubner Porte, Chienes 41SPF Group, Frugarolo 50Eurotrias, Bolzano 67Velta, Terlano 3VMC Italia, Zingonia 65

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