Kines i o Taping

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KINESIOTAPING MUSCOLI CONTRATTI dall’inserzione > all’origine: il muscolo si decontrae Per stimolare: dall’origine > all’inserzione

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KINESIOTAPING

MUSCOLI CONTRATTI dall’inserzione > all’origine:

il muscolo si decontrae

Per stimolare: dall’origine > all’inserzione

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KT1 Si può indossare 24h/h per 3-5 gg In caso di atleti che sudano è necessario toglierlo dopo la competizione e poi riapplicarlo. Lo scopo principale del KT è ristabilire l’omeostasi. Utilizzabile in fase acuta, sub-acute, cronica, riabilitativa. Nel caso ce ne fosse bisogno è possibile applicare sopra il KT sia caldo che freddo. Negli USA esistono e tipi di taping: Atletic taping (tape): non ha funzioni riabilitative, ma solo preventive, serve per

immobilizzare determinati movimenti. Va indossato per poco (contiene lattice) e si usa con salvapelle e spry

McConnel taping: rigido. Utilizza 2 bende, una tipo salvapelle bianco e uno marrone sopra che ha funzione correttiva. Viene utilizzato in ortopedia per non più di 18 ore.

Kinesio taping: non contiene lattice e quindi si utilizza anche in pediatria e geriatria, per 3-5 gg, a scopo riabilitativo. È resistente all’acqua e di facile applicazione.

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Caratteristiche: Applicato su carta col 10% di tensione Si allunga di circa il 40-50% della sua lunghezza, in una direzione sola (longitudinalmente),

questo per evitare pliche cutanee e vesciche Stesso spessore e peso della pelle. Questo è il motivo per il quale dopo 10-15 minuti di

applicazione non lo si sente più Colla: acrilica al 100%. Questo perché le naturali danno maggiori irritazioni perché non

vengono testate. È teoricamente anallergico Strofinare molto bene dopo l’applicazione perché la colla è sensibile al calore Dopo l’applicazione si avverte del calore dovuto ad aumento della vasodilatazione locale Toccare la colla il meno possibile, perché poi non si riattacca più Materiale: cotone Per rimuoverlo: in direzione of hair growt, tirare la pelle e srotolare, come per staccare la

pelle dal tape, eventualmente con pelle delicata utilizzare dell’olio Effetti:

cutaneo

miofasciale

circolatorio - linfatico

articolare – fasciale

Effetto cutaneo. Agisce sul sistema analgesico endogeno (meccanocettori, chemocettori,…) e sul sistema analgesico spinale. Recettori: krause: temperatura, muscolo pilifero dischi di merkel: pressione tattile continua corpuscoli del Meissner: tattile leggero terminazioni libere pacini: pressione e vibrazione (applicare il tape ondulando) ruffini: pressione continua (3-5 gg di applicazione), temperatura follicoli piliferi: più sensibili alla rimozione piuttosto che all’applicazione del tape L’effetto del KT è quello di sollevare la cute aumentando lo spazio, diminuendo il dolore. Vengono stimolate le radici dorsali del nervo spinale, che a loro volta inviano segnali alle corna posteriori del MS.

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Es. di applicazione sul sacro spinale: applicazione in senso prossimo-distale ancoraggio sul sacro senza tensione flessione del busto per portare la pelle in allungamento applicazione della benda sul muscolo con tensione altro ancoraggio craniale senza tensione si formano delle circonvoluzione dettate dal fatto che è stata portata in pre-stiramento la

pelle (quindi è normale)

Effetto muscolare. Specifico sul muscolo bersaglio. Se l’applicazione sarà parallela alle fibre muscolari otterrò una diminuzione della fatica muscolare, un aumento del ROM, una normalizzazione della tensione muscolare. il KT muscolare può essere:

1. facilitatorio: per aumentare la contrazione del muscolo debole 2. inibitorio: per diminuire la contrazione del muscolo in over-use.

Solitamente si lavora su agonisti ed antagonisti (facilitazione ed inibizione). L’azione si esplica sugli OTG e sull’inibizione reciproca agonista-antagonista. Modalità di esplicazione dell’effetto: stimolo sensitivo-cutaneo → MS → corteccia ed homunculus → interazione e vicinanza area sensitiva e motoria → azione sul muscolo. Azione inibitoria: applicazione disto-prossimale (DP), dall’inserzione all’origine, in direzione opposta rispetto alla contrazione, con il 15-25% della tensione. Over-use, acuto, spasmo,… Azione facilitante: applicazione prossimo-distale (PD), dall’origine all’inserzione, nella stessa direzione della contrazione, con il 15-50% della tensione. Effetto articolare. Facilita la funzione legamentosa e tendinea, bilanciamento agonista-antagonista (balance) In caso di dolore applicare sul punto doloroso o sul muscolo che sta sotto.

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Applicazione L’applicazione si effettua a seconda della valutazione eseguita, esistono 3 modi di applicazione: a X: in zone con inserzioni muscolari grosse e vaste, tipo i romboidi a I: su muscoli o parti di essi lunghi e stimoli lungo tutto il muscolo a Y: per muscoli con più ventri e per isolarne un ventre solo. La Y è meno aggressiva della I

Metodo generale di applicazione

Il tessuto deve essere in allungamento per stimolare il numero massimo di recettori. Per i muscoli portare in allungamento per stimolare gli OTG Nel dubbio applicare una tensione minima anche in caso di KT muscolare facilitatorio Gli ancoraggi non hanno tensione e possono anche essere lunghi (proprio perché sono senza tensione). È necessario però che non siano corti. Preparazione della cute: pulite, asciutta, senza oli o creme, eventualmente pulire con alcool Effettuare della tricotomia il giorno prima (in maniera da evitare l’arrossamento che può esserci appena dopo la tricotomia) se la zona e molto pelosa. Strofinare bene il tape dopo l’applicazione (aumenta il calore e quindi aumenta la prensione della colla). In caso di tape in atleti, è preferibile bendarli 30-40 minuti prima della gara per permettere alla colla di aderire meglio, cosa che il sudore immediatamente dopo l’applicazione del tape non permetterebbe. Prima e dopo il bendaggio si può applicare sia freddo che caldo (a seconda del bisogno) Controindicazioni: tumori in generale, soprattutto al seno (meglio evitare il bendaggio al braccio, mentre si può effettuare alla schiena). Nel caso di zone in cui non si può applicare la benda (es pelle delicata, ferite, infezioni…) utilizzare un taglio ad Y per bypassare la zona, oppure se la zona è troppo vasta aspettare che il fenomeno in questione passi. Anche on caso di trombosi è meglio utilizzare cautela e consultare il medico. Diabete: non si fa il tape per non aumentare il flusso in reni che già fanno fatica a lavorare. Linfedemi, problemi carotidei, problemi cardiaci: valutare caso per caso. Problemi respiratori con problematiche posturali: prima facilito il diaframma e poi correggo la postura. Gravidanza: per sostenere la pancia Sostegno per fratture coste

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Pratica: valutazione – bendaggio – ra-valutazione. Non mettere mai le basi sovrapposte, ma ancorarle sempre sulla cute NO SI La tensione bisogna applicarla sul tessuto bersaglio, cioè sulla zona terapeutica Tape platinum: benda più forte rispetto al gold, per sportivi, poiché presenta la colla a losanghe. Es. di bendaggio per facilitazione addominale: Applicare dal pube allo xifon per facilitare il tilt anteriore del bacino. Benda ad Y con base sul pube. Mentre se voglio ottenere un tilt posteriore la base la ancoro a xifon. Es. di bendaggio per facilitare retto ed obliqui: uno dei 2 tepe deve essere più corto per non finire con le bende sovrapposte. Per l’obliquo esterno si ottiene l’allungamento da supino con una rotazione omolaterale. Per essere facilitante bende dalle coste al pube. Sia il retto che gli obliqui possono essere fasciati con la tecnica con la tensione in mezzo al nastro, cosi come per tutti i muscoli stabilizzatori.

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Es. adduttori. Dall’I all’O per inibire (dal tubercolo degli adduttori per il grande gluteo o da metà grande adduttore per coinvolgerli tutti), solitamente si benda in contemporanea alla facilitazione del medio gluteo. Es. per il gruppo dei glutei. Per facilitare si benda dall’O all’I:

a. grande gluteo: ad Y b. medio gluteo: si benda in obliquo rispetto ad un piano frontale c. piriforme: orizzontale. Per inibire il piriforme invece si benda dal grande trocantere al sacro

Es. peronei. Dalla testa del perone verso l’I. Ricordarsi che bisogna sempre partire da una posizione di allungamento, ma in questo caso bisogna fare attenzione a non creare dolore in caso ad esempio di interessamento legamentoso. Nella foto insieme al gastrocnemio

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Es. diaframma. Può essere bendato sia anteriormente che posteriormente. Si fa in base alla funzione che volgio facilitare (I o E). Ad esempio per asma o PCO, il soggetto non espira mai del tutto, e quindi la funzione da facilitare sarà l’E. Durante l’E si attacca la benda in tensione. In caso invece di paralisi di emidiaframma, la benda si attacca durante la fase di I.

Es. incontinenza. Si lavora sul trasverso del diaframma per le influenze sulla vescica. Ancoro sotto l’ombelico senza tensione. Dopodichè la tensione che si darà sarà bassa, non oltre il 15%. Lo scopo è quello, ad esempio nelle donne incinta, di recupera la propriocezione del pavimento pelvico.

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KT2 Concetti base del bendaggio terapeutico 0-15% molto leggero 15-20% leggero 50% moderato 75% severo 100% totale Dal 50% in poi si riesce ad intravedere tra le maglie del tape Il 10% della tensione è quella che si ottiene semplicemente adagiando e applicando la benda sulla cute (concetto detto di paper off). Questo 10% basta già per dare uno stimolo propriocettivo e per far muovere la linfa. Con grosse tensioni si possono stimolare anche i nocicettori, oltre ai propriocettori e quindi se si crea dolore togliere immediatamente il tape In kinesiotaping le tecniche correttive sono 6:

1. meccanica 2. fascia 3. spazio 4. legamenti e tendini 5. funzionale 6. linfatico

Correzione meccanica. Scopo. Tenere una struttura in posizione, riallineandola correttamente. Tensione 50-75% per comprimere pelle e tessuto sottostante perché fungano da guida a cosa c’è sotto. Si applica tensione e pressione sulla zona. Stimolo a rimanere. Non bisogna perdere ROM attivo e passivo. Si può lavorare con la striscia ad I o ad Y con le code corte o lunghe, l’importante è che la tensione sia al 50-75% solo in mezzo.

Tensione sempre in mezzo Base lunga e code piccole: simile alla I ma dissipa la tensione sulle code Code lunghe e basi piccole per zona vasta con tensione sulle code

È normale vedere un avvallamento perche abbiamo dato tensione e spinta. Se si mette tensione alla code non si mette tensione alla base, e la base non deve essere sul tessuto bersaglio. Es. trauma coscia in sede laterale. Mentre applico premo verso il basso il tessuto bersaglio sottostante, per creare un tutt’uno cute – muscolo.

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Il tessuto bersaglio in pratica deve essere in mezzo alla parte di benda tensionata. Es. Rotula lateralizzata.

Solitamente si da gradualità al bendaggio, di pari passo con la gradualità della rieducazione. Si parte da un bendaggio di partenza correttivo e selettivo. Ricordando che:

il taglio a I è più propriocettivo e più aggressivo

la tensione deve essere alla base

per “richiamare” è meglio il taglio ad Y. È consigliabile lasciare il bendaggio tra una seduta e l’altra, anche se dopo 5 gg è meglio toglierlo perché la benda perde le sue caratteristiche intrinseche

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Correzione fascia Scopo. Sollevare la cute Tensione. 25-50% al max. Si effettua in tutte le zone di restrizione di mobilità della fascia (es. lombi, bandeletta ileo-tibiale, cingolo SO). Tagli ad Y Applicazione con andamento ondeggiante poiché la fascia e multidirezionale. L’ancoraggio è sempre con tensione 0 alla base. Stessa cosa per le code lunghe. Si applica una coda per volta, ognuna ondeggiando. La pelle di deve muovere insieme alla benda. Si utilizza una Y con code lunghe per zone più ampie e all’inizio della fase riabilitativa Si utilizza una Y con code corte e base lunga per zona più ristretta e focalizzata. Si possono fare delle applicazioni alternate (Y orizzontali una girata in un senso e quella dopo nell’altro) per prendere più superficie possibile e per considerare sempre la multi direzionalità della fascia. Applicazione leggera per fare muovere cosa ci sta sotto. Può essere utile dopo la chirurgia su zone che danno dolore per un determinato movimento. Code: si vibrazione, no tensione. Si posiziona manualmente in un punto poi si applica il tape vibrando (es. si posiziona la testa omerale indietro o gli estensori del polso verso l’epicondilo o in ogni direzione dove si avverte restrizione del ROM e poi si applica il tape vibrando). Con questo modo di posizionare la fascia si da la possibilità alla fascia stessa di arrivare a fine movimento senza dovere portare l’articolazione a fine movimento.

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Es. su testa omerale, riposizionata posteriormente.

Es. epicondilite. Porto verso il gomito la fascia, applico la base a metà avambraccio e poi le 2 code le applico vibrando in direzione disto-prossimale. Correzione dello spazio. Scopo. Incrementare il movimento e il circolo veno-linfatico. Tensione. Non oltre il 25-50% con articolazione posizionata a metà ROM fisiologico Si rompe la carta a metà e si applica la tensione al mezzo di essa.

Si vedranno le cosiddette “convoluzioni”. Se la zona è molto sensibile si esegue l’applicazione a ciambella o l‘applicazione a stella con 3 applicazioni.

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La multistrato a stella si può fare con I o a ciambella.

Web cut: per area più ampia. Correzione dello spazio del 25-50%, con scopo di sollevare per dare una correzione linfatica anche nel post-chirurgico con cicatrice lasciata in mezzo o ad esempio per artrite acuta per riuscire a fare gli esercizi.

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Correzione legamentosa o tendinea. Tensione. 50-100%, nello specifico 50-75% tendine, 50-100% legamento Basi più lunghe, alta tensione Stimolo sugli OTG Es. tendine rotuleo. Base lunga che parte da dietro il ginocchio all’incirca all’altezza del condilo femorale laterale, si porta in avanti fino al rotuleo e poi do tensione ed arrivo a coprire il LCM, per finire con un’altra base longitudinale senza tensione

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Correzione funzionale. Funzional correction: spring Tensione: 50-100% Scopo. Limita o favorisce un movimento o meglio incoraggia il pz a non andare a fine corsa o dove c’è il movimento doloroso. Come per il bendaggio tendineo si ha la stimolazione sugli OTG a protezione del muscolo, così in queste applicazioni si ha lo stimolo dei meccanocettori per mantenere l’articolazione in posizione non pericolosa

Es. piede cadente nel pz neurologico: con l’obiettivo di incoraggiare a dorsi flettere. Si applica da distale a prossimale. Ancoraggio la I base con l’articolazione tibio-tarsica in grande accorciamento (flex dorsale), tensione della benda del 50-75% ed ancoro la II base. Dopodiché chiedo attivamente un movimento volontario opposto (flex plantare) e si fa applicare bene il tape.

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Stesso concetto si potrebbe fare ad esempio in caso di iperestensione del gomito

Utilizzabile in qualsiasi parte del corpo

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Correzione linfatica. Chiamata channeling Tensione. (0)25-50% Arrotondare l’ancoraggio e poi tagliare 5 striscie. Scopo. Sollevare la pelle per fare scorrere i fluidi sotto, quindi la benda va applicata con una pressione molto bassa.

Es. in caso di asportazione di linfonodi nelle mastectomie è necessario drenare verso il tronco. In caso si può scomporre il bendaggio. Ancorare la base al linfonodo funzionante e poi riposizionare le strisce una per una come per il taglio a Web. Questa alternanza crea un canale che il fluido deve seguire poiché andrà da zone ad alta pressione a zone a bassa.

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Con grossi ematomi fare incrociare più volte le code poiché la riduzione dell’edema si ha soprattutto dove esse si incrociano.

Fan: taglio per l’applicazione linfatica.

Clinica Esempio nelle tendinopatie o nell’impingemet di spalla, agire muscolarmente sul deltoide (inibire) e sul sovra spinoso (facilitare), più effettuare una correzione meccanica con tensione alla base (coracoide) per limitare l’anteposizione (tensione 75%) con braccio flesso per posteriorizzare la testa, applicare 2 code senza tensione.