JUVENTUS F.C. S.p.A. Sede Torino, corso Galileo Ferraris n. …...Una cifra che ini-zia ad essere...
Transcript of JUVENTUS F.C. S.p.A. Sede Torino, corso Galileo Ferraris n. …...Una cifra che ini-zia ad essere...
"JUVENTUS F.C. S.p.A."
Sede Torino, corso Galileo Ferraris n. 32
Capitale sociale euro 8.182.133,28
Registro delle imprese - ufficio di Torino
n. 00470470014
società le cui azioni sono ammesse alle
negoziazioni presso il
Mercato Telematico Azionario
organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
* * * * *
Verbale dell'assemblea ordinaria degli azionisti
tenutasi il 25 ottobre 2016 .
* * * * *
Il venticinque ottobre duemilasedici ,
in Torino, presso lo Juventus Stadium, corso Gaeta-
no Scirea n. 50, alle ore 10 circa, si è riunita
in un'unica convocazione l'assemblea ordinaria de-
gli azionisti della Società, convocata con avviso
pubblicato sul sito Internet della Società stessa
e sul sito di stoccaggio autorizzato 1Info in data
21 settembre 2016 nonché, per estratto, sul quoti-
diano La Stampa in data 22 settembre 2016 per di-
scutere e deliberare sul seguente
Ordine del giorno
1. Bilancio d'esercizio al 30 giugno 2016 e delibe-
1
razioni relative .
2. Relazione sulla remunerazione ai sensi dell'ar-
ticolo 123-ter del D.lgs. 58/98 .
Assume la presidenza, a sensi di statuto, e regola
lo svolgimento dell'assemblea il presidente del
consiglio di amministrazione dottor Andrea AGNELLI
il quale saluta i presenti e porge loro il benvenu-
to all'odierna assemblea.
Quindi, dopo la proiezione di un breve filmato di
introduzione, espone quanto segue:
" Gentili Azionisti, buongiorno.
in una giornata come quella di oggi, in cui appro-
viamo i dati relativi al 2015/2016, non ci voglia-
mo nascondere. Siamo estremamente orgogliosi di
quanto abbiamo fatto: davanti al podio ci sono le
cinque coppe degli scudetti che abbiamo conquista-
to in questi anni e che ci hanno permesso di scri-
vere una pagina importante della storia ultracente-
naria della JUVENTUS.
Un pensiero va a quei giocatori che sono scesi in
campo, con la voglia e con la determinazione di
vincere per cinque anni consecutivi: parlo del ca-
pitano Gianluigi BUFFON, di CHIELLINI, di MARCHI-
SIO, di BARZAGLI, di BONUCCI, di PADOIN, di LI-
CHTSTEINER e di CACERES, gli otto giocatori che
2
hanno conquistato questi cinque scudetti.
Un pensiero va anche e soprattutto all'area tecni-
ca e all'area sportiva, all'amministratore delega-
to Giuseppe MAROTTA, al vicepresidente Pavel NED-
VED e al nostro direttore sportivo, che vive un
po' nell'ombra ma è sicuramente molto efficace, Fa-
bio PARATICI.
Da parte mia un ringraziamento va anche a tutte le
donne e a tutti gli uomini della JUVENTUS che era-
no qui nel maggio del 2010 e hanno vissuto quel
primo anno così difficile, per poi gioire in quel-
li successivi, e anche a tutte le donne e gli uomi-
ni che ci hanno raggiunto negli ultimi cinque anni
e che ci hanno aiutato a raggiungere questi straor-
dinari risultati. Un applauso va soprattutto alla
gente che lavora nell'ombra, ma che è determinante
per raggiungere i nostri risultati.
La JUVENTUS ha una missione, vivere per il succes-
so, e le coppe qui davanti una volta di più lo te-
stimoniano; credo che la cosa più importante non
sia vivere dei successi conseguiti, ma vivere per
il prossimo, il più bello e più difficile da rag-
giungere.
Ma quali sono le sfide che abbiamo davanti a noi
per raggiungere i prossimi successi? Credo che il
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calcio abbia l'enorme privilegio di vivere un con-
tinuo sviluppo. Ci sono alcuni macro-dati che devo-
no far riflettere; il calcio professionistico euro-
peo negli ultimi quattro anni ha avuto una cresci-
ta del +25%, contro un GDP europeo dello 0,7%.
Altri dati sono utili per capire il contesto in
cui viviamo e penso al mercato dei diritti televi-
sivi. In Premier League hanno avuto un incremento
del 71%; nella Liga spagnola, un incremento del
50% cumulativo e il 25% anno su anno; la Bundesli-
ga è uscita in questo momento con un risultato di
+83%.
Se prendiamo le principali sponsorizzazioni, il
Main sponsor sulla maglia e il Technical sponsor,
i numeri aggregati ci dicono che a rinnovo i prin-
cipali Club europei hanno avuto mediamente, un in-
cremento del 75% per quanto riguarda il Jersey
sponsor e un incremento medio dello sponsor tecni-
co.
Sono numeri incredibili che ci danno però l'idea
di quanta sia la passione che ruota intorno al cal-
cio. In questo contesto macroeconomico vanno fatte
un paio di riflessioni, relative a due fenomeni
che stiamo vivendo, a est e a ovest dell'Europa.
A est non possiamo che parlare della Cina, che ha
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deciso prepotentemente di investire nel calcio,
sia a livello domestico che internazionale. Se pen-
siamo al livello domestico, notiamo che il calcio
è entrato in tutte le scuole e l'obiettivo della
Cina è qualificarsi ai Mondiali, ospitarli e vin-
cerli.
I cinesi hanno individuato nel calcio uno strumen-
to per la crescita del loro Paese. Ci sono poi gli
investimenti che stanno compiendo soprattutto a li-
vello europeo e internazionale (pensiamo a WANDA e
INFRONT, la principale agenzia mondiale), e gli in-
vestimenti diretti, di maggioranza o di minoranza,
all'interno di alcuni dei principali brand euro-
pei, come il MANCHESTER CITY, l'ATLETICO MADRID,
l'INTER, l'OLYMPIQUE LYONNAIS o il MILAN.
Guardando a ovest, come abbiamo sempre fatto con
attenzione negli anni, i numeri che oggi la MLS a-
mericana sta sviluppando, devono fare riflettere:
oggi i diritti televisivi dell'MLS valgono circa
600 milioni di dollari all'anno. Una cifra che ini-
zia ad essere paragonabile ad alcune delle princi-
pali leghe europee.
In Europa invece, il fenomeno che dobbiamo notare
è la progressiva polarizzazione che si sta forman-
do all'interno dei principali Club europei.
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Vi fornisco dati del 2014/15, che ci sono stati
consegnati dall'UEFA in occasione di uno degli in-
contri sul Financial Fair Play: abbiamo in questo
momento 8 Club che fatturano più di 400 milioni;
due Club che fatturano tra i 300 e i 400 milioni,
e siamo noi e il LIVERPOOL; quattro che fatturano
tra i 200 e i 300 milioni e dieci che fatturano
dai 150 ai 200 milioni.
I principali Club stanno prendendo il largo sempre
di più e noi siamo lì, un po' nella terra di nessu-
no, a metà strada tra l'ultimo vagone di prima
classe o il primo vagone di seconda classe. C'è ef-
fettivamente un rischio per la JUVENTUS in questo
momento: quello di essere intrappolati nel mezzo.
Se pensiamo ai principali club che dominano questa
classifica, il REAL MADRID e il BARCELLONA, hanno
recentemente annunciato un investimento complessi-
vo, di un miliardo di euro per il Bernabeu e il
Camp Nou.
Ecco, questo è il contesto in cui viviamo e dove
ci troviamo in questo momento. Credo sia utile fa-
re una riflessione sul percorso degli ultimi cin-
que anni e su come ci siamo strutturati.
I dati sono significativi dello sforzo della So-
cietà. Penso al primo anno della mia presidenza e
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ai dati di bilancio che vi chiederemo di approvare
tra qualche minuto. I ricavi totali sono passati
da 172 milioni ai 388 che vi presentiamo oggi; l'E-
bitda operativo, ovvero al netto delle plusvalen-
ze, è passato da meno 26 milioni a più 52 milioni;
e il risultato netto, da meno 95 milioni a 4 milio-
ni di utile (con i 2 milioni di utile dell'anno).
Quindi la Società ha avuto una crescita significa-
tiva che ci ha permesso e ci permette tutt'oggi di
ambire a vincere tutte le competizioni alle quali
partecipiamo e di avere una rosa di prim'ordine.
La mia visione sulla gestione di una squadra pro-
fessionistica di alto livello non è cambiata: da
un lato c'è la parte sportiva, che è assolutamente
prioritaria. I risultati sportivi sono anche figli
di una programmazione ambiziosa. Quando siamo en-
trati in Champions League qualche anno fa, lo ab-
biamo fatto in punta di piedi, sicuramente la de-
terminazione e la consapevolezza di oggi sono di-
verse rispetto a quelle di quattro o cinque anni
fa e i risultati lo testimoniano. La finale con il
BARCELLONA di due anni fa o gli ottavi di finale
con il BAYERN dell'anno scorso sono un'ulteriore
dimostrazione della consapevolezza a livello euro-
peo della squadra. Tra l'altro JUVENTUS-BAYERN e
7
BAYERN-JUVENTUS sono state, dopo la finale di Cham-
pions League, le partite più viste in Cina.
Da un punto di vista dei ricavi la struttura che
abbiamo impostato oggi è solida e ha degli obietti-
vi molto precisi nello sviluppo delle tre aree:
"Global Partnership e Corporate Revenues", "Brand,
Retail and Licensing", "Marketing and Digital", af-
fidate rispettivamente a Giorgio RICCI, Silvio VI-
GATO e Federico PALOMBA.
Inoltre l'area servizi, guidata da Aldo MAZZIA,
vanta professionisti di primo livello, che operano
affinché la prima squadra possa svolgere al massi-
mo il suo lavoro e l'area dei ricavi abbia tutto
il sostegno necessario. Penso quindi alle Risorse
Umane, penso alla I.T., penso alla Funzione Acqui-
sti, penso a Finance e penso a Real Estate, che og-
gi è impegnata in un progetto estremamente impor-
tante: il J Village, dove dal primo luglio dell'an-
no prossimo si sposteranno la sede e il centro di
allenamento della Prima Squadra e che oggi si asso-
cia agli sviluppi recenti del J Museum, del J Medi-
cal e del J College. Ecco come siamo strutturati
per le sfide del domani. Ma quali sono queste sfi-
de?
Per la JUVENTUS sono chiaramente continuare a vin-
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cere e continuare a eccellere, sia in Italia che
in Europa. Da questo punto di vista è importante a-
vere ben presenti i nostri termini di paragone, i
nostri benchmark, ovvero i club della Premier Lea-
gue, della Liga e della Bundesliga. Penso alla Pre-
mier League, che ha saputo sviluppare un marchio
straordinario e vede, nelle sue fila, club che og-
gi hanno sulla maglia sponsor che neanche operano
sul territorio europeo, tanta è la visibilità del-
la Premier sui mercati asiatici e sui mercati glo-
bali.
Quando penso alla Spagna penso a due dei principa-
li brand al mondo, il REAL MADRID e il BARCELLONA,
ma penso anche alla tutela di cui questi due club
hanno goduto, sia da parte delle istituzioni poli-
tiche, che da parte delle istituzioni sportive.
Nel passaggio dai diritti soggettivi a quelli col-
lettivi, i valori dei ricavi delle due società,
per regolamento, non potranno essere ridotti.
Quando noi siamo passati dal soggettivo al collet-
tivo, non solo la JUVENTUS, ma anche il MILAN e
l'INTER, hanno lasciato per strada risorse economi-
che.
Quando penso alla Germania, penso al BAYERN MONACO
e penso alla Bavaria: spesso mi avete sentito dire
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quanto sia importante avere alle spalle una regio-
ne che investe sulle proprie eccellenze. Ecco, il
BAYERN può effettivamente godere di questa regio-
ne: una regione forte con un GDP pro capite di 37
mila euro, una disoccupazione bassissima, sede del-
le principali multinazionali tedesche che investo-
no nel club (addirittura alcune di esse sono nel
suo azionariato). Quando guardo l'Italia penso a
grandi realtà, ENEL, ENI, che neanche investono
nel calcio.
Ci sono poi due marchi il PSG e il MANCHESTER CI-
TY, che hanno avuto una crescita molto rapida ne-
gli ultimi anni, dovuta anche a una serie di accor-
di con i rispettivi Paesi di origine dei loro azio-
nisti. Si tratta però di due club estremamente ben
gestiti, sia da un punto di vista sportivo che da
un punto di vista commerciale, e che oggi sono del-
le realtà reali con le quali dobbiamo competere.
Questi i nostri benchmark, lo erano quattro o cin-
que anni fa e lo sono tutt'oggi.
Il lavoro di questi anni è stato importante da par-
te degli uomini della JUVENTUS e ha permesso di
creare leve aziendali che iniziano a dare frutti.
Penso all'individuazione di nuovi mercati e di nuo-
vi target. Oggi come oggi i due mercati principali
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e strategici sono la Cina da un lato e l'America.
Sulla Cina abbiamo operato in maniera continua e
costante a partire dalla Supercoppa di Shanghai
dell'anno scorso: vi abbiamo portato le nostre Le-
gends a giocare una partita, l'abbiamo inserita
nel nostro tour estivo, abbiamo sviluppato accordi
con i digital locali e con TMALL. Alcuni frutti so-
no già visibili nel bilancio di quest'anno, e do-
vrebbero essere ancora più evidenti in quello del
prossimo anno.
Altrettanto importante è l'individuazione di nuovi
target e non solo il tifoso classico. Penso ai mil-
lennials, penso alle donne, penso alle famiglie e
penso ai bambini. L'accordo con CHICCO di questi
giorni è estremamente importante e ha visto una
delle più grandi aziende di prodotti per bambini
associarsi a un brand calcistico: qualcosa di asso-
lutamente inimmaginabile fino a qualche tempo fa.
Penso alla figura di Jay, che promuove il nostro
marchio verso i bambini. Jay è un esercizio di
grandissimo successo e domani, inaugurerà, insieme
a Paulo DYBALA, la sua casa di 60 metri quadri nel
Settore Est dello stadio.
Queste attività sono realtà estremamente importan-
ti nello sviluppo e nella crescita del brand.
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Penso all'attività digitale e all'accordo che è
stato recentemente firmato per la creazione di DU-
GOUT insieme ad alcuni dei principali club euro-
pei. DUGOUT è una piattaforma di contenuti esclusi-
vi "behind the scenes", dietro le quinte, che par-
tirà a inizio di novembre. Per la prima volta ab-
biamo assistito ad una vera ed effettiva coopera-
zione tra i principali club europei per riunirsi
in un esercizio commerciale congiunto che ci vede
partner a tutti gli effetti, in quanto l'equity
della Società è stato diviso tra i club.
La parte di Retail e Licensing sta incominciando a
sviluppare numeri importanti, così come le Acade-
mies che vengono lanciate sia in Italia che all'e-
stero, con finalità sia tattiche che strategiche.
Il piano che abbiamo già incominciato a elaborare
all'interno della Società per il prossimo quadrien-
nio ha delle potenzialità significative e mi fa
pensare con fiducia che nei prossimi due o tre an-
ni la JUVENTUS manterrà una posizione di competiti-
vità sia nazionale che internazionale.
Tutto questo per quanto riguarda la parte dei rica-
vi diretti. Ma la JUVENTUS vive anche di una for-
tissima parte di ricavi gestiti indirettamente, at-
traverso i diritti televisivi che vengono sviluppa-
12
ti dalla UEFA e dalla Serie A.
Nell'interesse di tutti è stato raggiunto un accor-
do tra la UEFA e i club che ha portato degli aspet-
ti positivi e di crescita per la manifestazione,
ma che lascia ancora diversi spunti riguardo le
competizioni del futuro.
Alcuni dati sono estremamente significativi: il
mondo ha circa 2,2 miliardi di appassionati di
sport o di tifosi di sport; di questi, 1,6 miliar-
di sono appassionati di calcio e 150 milioni sono
appassionati di football americano. I due principa-
li eventi al mondo, con cadenza annuale, sono la
finale di Champions League e il Superbowl
dell'NFL. Quando guardiamo i dati di audience di
quest'ultimo evento, vediamo che l'audience della
finale di Champions League è di circa 180 milioni
contro i 140 milioni di audience del Superbowl.
Quello che deve fare riflettere però è che, a fron-
te di una supremazia sull'atto conclusivo delle
due manifestazioni, oggi la Champions League fattu-
ra circa 2,4 miliardi di euro, mentre l'NFL circa
7 miliardi di dollari, più del doppio, a fronte di
un evento conclusivo inferiore e a fronte di un ba-
cino di utenza che è circa un decimo di quello del
calcio.
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A noi piace pensare che la Champions League abbia
una dimensione globale, ma quando ne analizziamo i
dati vediamo che è ancora una manifestazione euro-
pea, sia per quanto riguarda la composizione del
fatturato dei diritti della competizione stessa
(il 75–80% sono europei e il restante 20% sono glo-
bali), sia per la fruibilità del prodotto stesso,
che si gioca al martedì e al mercoledì sera alle
20.45, quando in America stanno lavorando o quando
in Asia stanno dormendo.
L'accordo che è stato raggiunto con la UEFA ha
quindi visto alcune modifiche, da un lato di gover-
nance, da un lato sulla competizione: siamo riusci-
ti a splittare i kick off in due orari, alle 18,30
e alle 20,45, come da orario tradizionale; abbiamo
una nuova distribuzione del fatturato che vede il
market pool diminuire e vede l'inserimento di una
quota per il ranking delle società; un'access list
modificata che dà la priorità alle quattro princi-
pali federazioni ai primi quattro posti del ran-
king UEFA, che corrispondono ai Paesi che maggior-
mente investono nella competizione stessa.
Si tratta sicuramente di un cambiamento, ma altre
riflessioni sono possibili.
Per quanto riguarda i diritti televisivi italiani,
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nell'ultimo ciclo i diritti della Serie A sono cre-
sciuti solo del 20%; una cifra comunque significa-
tiva, ma che ci vede andare a una velocità ridotta
rispetto ai principali campionati europei. La Li-
ga, per esempio, sviluppa 3,6 volte i diritti in-
ternazionali italiani, che, ricordo, sono circa
170 milioni contro circa 600 milioni della Liga.
L'attenzione che questo campionato dà ai mercati
globali è dimostrata dal "Classico" che verrà gio-
cato a inizio dicembre con calcio d'inizio alle 16
e non alle tradizionali 22 spagnole. Questo farà
si che la partita verrà vista sia da tutto il baci-
no americano, dalla costa est alla costa ovest,
sia da tutta l'Asia.
Per quanto riguarda l'Italia, stiamo finalizzando
le linee guida e probabilmente andremo sul mercato
tra la primavera e l'estate. Sicuramente la Serie
A in questo momento deve fare alcune riflessioni
riguardo alla valorizzazione del prodotto, ma an-
che riguardo alla sua distribuzione. Se la Premier
League è la prima della classe in questo momento
lo deve anche alla distribuzione che ha avuto ne-
gli ultimi 20–25 anni, duranti i quali ci sono sta-
ti anche accordi di distribuzione gratuita, che
hanno permesso di creare un bacino di utenza, mone-
15
tizzato in un secondo momento in una maniera più
che significativa. Tutto questo riguarda i nostri
ricavi indiretti.
Abbiamo davanti a noi sfide estremamente interes-
santi e importanti. Potenzialmente siamo all'ini-
zio di una nuova primavera, se analizzeremo e af-
fronteremo le problematiche del calcio nella sua
globalità.
Il sistema ha bisogno di stabilità. Qual è o quali
sono le partite dal maggior valore economico? Il
playoff della Championship, che qualifica una squa-
dra in Premier League, permette di guadagnare a
chi vince quella partita circa 150 milioni.
Lo stesso discorso vale anche per la nostra Serie
B: chi vince lo spareggio del playoff della Serie
B, accede ai diritti della Serie A, circa 35–40 mi-
lioni, come squadra neopromossa; l'eventuale retro-
cessione nell'anno successivo porta nelle casse al-
tri 15-20 milioni, in base a una serie di parame-
tri. Questo significa che il playoff della Serie B
vale circa 50-60 milioni.
Le partite a maggior valore economico sono dunque
potenzialmente quelle con la minor audience televi-
siva. Questa è un'incongruenza ed è anche il simbo-
lo dell'instabilità del sistema e dell'incapacità
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da parte della quasi intera filiera dei club di in-
vestire responsabilmente. Tutti noi vogliamo pro-
teggerci dal rischio sportivo: chi ambisce a vince-
re un campionato, chi a salire di categoria, chi a
entrare in Europa League, o in Champions League.
Non pensiamo solo ed esclusivamente all'Italia, al-
l'Inghilterra o alla Spagna, ma anche al Belgio,
all'Olanda e al Portogallo.
I Club che partecipano a queste leghe hanno ricavi
sicuramente inferiori dai loro mercati domestici e
per loro partecipare o meno all'Europa League, non
alla Champions League, porta dei significativi van-
taggi nel conto economico delle società. Per tute-
larci e raggiungere i risultati cui ambiamo, desti-
niamo spesso i maggiori investimenti ai calciatori
e questo non permette alle società di operare con
la razionalità di un'impresa e di investire nei
settori giovanili, nelle infrastrutture o in tutte
quelle altre serie di attività o servizi che sareb-
bero funzionali alla crescita del valore patrimo-
niale. Questo è anche figlio di un Financial Fair
Play, che vede tutta la sua attenzione sul conto e-
conomico e non sullo stato patrimoniale, quindi
non sulla creazione del valore a medio e lungo pe-
riodo, ma sull'equilibrio del breve, anzi, brevis-
17
simo, termine.
Abbiamo quindi, sia a livello nazionale che a li-
vello internazionale, straordinarie riflessioni da
fare in questo momento. L'accordo raggiunto per la
revisione del formato della Champions League ha
portato con sé un accordo dell'ECA con la UEFA,
che ha rivisto il Memorandum of understanding e ci
vedrà attori a fianco della UEFA nella costituenda
Club Competition AC per la cogestione delle due
principali competizioni. Competizioni che verranno
disegnate da due gruppi di lavoro che operano in
seno al Club Competition Committee dell'UEFA nel-
l'arco del 2017 e che dovranno definire il formato
della Champions e dell'Europa League per il ciclo
2021/24.
L'UEFA oggi ha una nuova leadership in Aleksander
CEFERIN e il segretario generale Theodore THEODORI-
DIS, con i quali il dialogo è aperto, continuo e
costruttivo e alcuni dei temi cui sto facendo rife-
rimento adesso sono già stati figli di alcune ri-
flessioni in incontri personali avuti con loro.
E con loro mi sono permesso una riflessione: oggi
come oggi le Federazioni, a che cosa dovrebbero am-
bire, visto che hanno un marchio come la Champions
League in mano? Dal mio punto di vista dovrebbero
18
ambire a farla diventare la principale manifesta-
zione al mondo, per i ricavi commerciali, per au-
dience globale e, ed è la parte più importante,
per l'imprevedibilità del risultato sportivo.
Inoltre, visto che il calcio di domani è figlio
della promozione del calcio che facciamo oggi, dob-
biamo aspirare al fatto che ogni bambino, in ogni
paese d'Europa, giochi a pallone. In questo momen-
to ci sono Federazioni più aggressive verso il re-
clutamento dei bambini. Federazioni che si fanno a-
vanti come portatrici di valori più sani del cal-
cio: penso al rugby, che molti bambini stanno ini-
ziando a giocare.
Riguardo all'Italia in questi anni ci sono state
diverse riflessioni da parte mia sulle necessità
del nostro Paese: gli impianti sportivi, le secon-
de squadre, la riforma dei campionati, che ancora
oggi è sull'agenda politica del Presidente federa-
le. Mi fa piacere iniziare a leggere una serie di
interviste di alcuni miei colleghi che incomincia-
no a porre l'attenzione su questi temi. L'auspicio
è di non essere non solo una voce fuori dal coro,
ma invece mi auguro che il coro, cantando unito,
possa effettivamente apportare queste riforme che
sono fondamentali.
19
Per concludere: i club, sia in Europa che in Ita-
lia, devono intensificare il dialogo, non in quan-
to portatori di singoli interessi, ma in quanto le-
va e traino per tutto il calcio. Sono i club che
generano l'interesse quotidiano da parte dei tifo-
si. Il calcio non si deve dimenticare della sua at-
tività base né di essere fondato su una piramide a-
perta, che regala ad ogni club il sogno di poter
vincere ogni competizione. Questo sogno si nutre
attraverso il principio della solidarietà, una pa-
rola che sta a cuore a chiunque opera nel calcio.
Ma la solidarietà, ancorché fondamentale, non deve
essere prioritaria, perché non deve diventare so-
stentamento. La priorità deve essere la capacità
di visione e la capacità di innovare, sia in Ita-
lia che in Europa.
Non bisogna avere il timore di cambiare nell'inte-
resse del calcio.
Grazie. ".
All'esposizione del presidente segue un caloroso
applauso da parte dell'assemblea.
Quindi il presidente comunica:
- che l'avviso di convocazione è stato pubblicato,
come dianzi detto, sul sito Internet della Società
e sul sito di stoccaggio autorizzato 1Info in data
20
21 settembre 2016 nonché, per estratto, sul quoti-
diano La Stampa in data 22 settembre 2016, ai sen-
si dell'articolo 10 dello statuto sociale e delle
relative disposizioni normative;
- che sono stati regolarmente effettuati i previ-
sti adempimenti informativi nei confronti del pub-
blico;
- che l'assemblea si svolge in unica convocazione;
- il numero delle azioni presenti; sono presenti o
rappresentati n. 263 azionisti per n. 778.336.417
azioni sulle n. 1.007.766.660 azioni senza valore
nominale;
- che l'assemblea è regolarmente costituita e vali-
da a deliberare sull'ordine del giorno.
Il presidente invita, con il consenso dell'assem-
blea, a fungere da segretario il notaio Remo MORO-
NE e chiede un applauso al notaio Ettore MORONE,
presente in sala, che ha svolto per tantissimi an-
ni la funzione di segretario dell'assemblea.
L'assemblea aderisce all'invito del presidente.
Proseguendo dà atto:
- che, oltre ad esso presidente, sono presenti gli
amministratori:
Pavel NEDVED – vice presidente
Giuseppe MAROTTA – amministratore delegato e diret-
21
tore generale area sport
Aldo MAZZIA – amministratore delegato e chief fi-
nancial officer
Paolo GARIMBERTI
Francesco RONCAGLIO
Enrico VELLANO;
- che sono inoltre presenti i sindaci effettivi:
Paolo PICCATTI - presidente
Silvia LIRICI
Roberto LONGO;
- che hanno giustificato l'assenza gli amministra-
tori:
Maurizio ARRIVABENE
Giulia BONGIORNO
Assia GRAZIOLI-VENIER
Caitlin HUGHES
Daniela MARILUNGO;
- di aver accertato, a mezzo di personale all'uopo
incaricato, l'identità e la legittimazione dei pre-
senti.
Il presidente informa che l'elenco nominativo dei
partecipanti all'assemblea, in proprio o per dele-
ga, con l'indicazione del numero delle rispettive
azioni sarà allegato al presente verbale (allegato
"H") e comunica che partecipano al capitale socia-
22
le sottoscritto, in misura superiore al 3%, i se-
guenti soggetti:
* EXOR S.p.A., società controllata dalla GIOVANNI
AGNELLI e C. società in accomandita per azioni,
n. 642.611.298 azioni (63,766%)
* LINDSELL TRAIN LTD n. 100.879.454 azioni
(10,010%).
Il presidente precisa che sono inoltre presenti
rappresentanti della società di revisione e perso-
nale qualificato per il migliore svolgimento dei
lavori e che, se l'assemblea non ha nulla in con-
trario, assistono alla riunione studenti della
Scuola di Management ed Economia dell'Università
degli Studi di Torino e della Scuola di Amministra-
zione Aziendale, con i docenti professori Valter
CANTINO, Simona ALFIERO, Stefano CERRATO e France-
sco VENUTI, ed analisti finanziari nonché, in una
sala loro riservata, giornalisti specializzati.
Prega coloro che intendessero abbandonare l'assem-
blea prima del termine e comunque prima di una vo-
tazione di farlo rilevare all'uscita per l'aggior-
namento dei voti presenti.
Prima di passare allo svolgimento dell'ordine del
giorno, ricorda che, ai sensi dell'articolo 5.2
del Regolamento assembleare, in assenza di specifi-
23
ca richiesta approvata dall'assemblea non si darà
lettura della documentazione che è stata deposita-
ta, a disposizione degli interessati, come indica-
to nell'avviso di convocazione.
Per quanto riguarda gli interventi, fa presente
che coloro che intendono prendere la parola sugli
argomenti all'ordine del giorno, qualora non lo a-
vessero ancora fatto, devono prenotare il loro in-
tervento al tavolo di segreteria precisando l'argo-
mento.
Ricorda poi che, ai sensi dell'articolo 3.6 del Re-
golamento assembleare, non è consentito l'uso di
apparecchiature di registrazione audio e video da
parte di azionisti ed i telefoni portatili devono
essere disattivati.
Ricorda inoltre a coloro che verranno chiamati al
microfono che, ai sensi dell'articolo 6.4 del mede-
simo Regolamento, gli interventi dovranno essere
concisi e strettamente pertinenti alle materie al-
l'ordine del giorno; inoltre, sempre in base a ta-
le articolo, fa presente di ritenere adeguato il
termine massimo di 5 minuti per gli interventi,
nei quali dovranno essere comprese anche eventuali
dichiarazioni di voto, e di 2 minuti per le repli-
che alle risposte fornite.
24
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
chiede di dare atto a verbale della sua opposizio-
ne.
Il presidente
prosegue precisando che, al fine di garantire il
miglior svolgimento dei lavori assembleari nell'in-
teresse di tutti i presenti, una volta esaurito il
tempo massimo gli interventi e le repliche saranno
considerati terminati, il microfono verrà disatti-
vato e la parola passerà automaticamente all'azio-
nista successivo.
Quindi dichiara aperti i lavori e passa alla trat-
tazione dell'ordine del giorno dando lettura dei
punti in esso contenuti.
Sul punto
1. Bilancio d'esercizio al 30 giugno 2016 e delibe-
razioni relative ,
il presidente fa presente che si procederà ad esa-
minare il bilancio (allegato "A"), contenuto nel
fascicolo distribuito, e l'andamento della gestio-
ne attraverso la proiezione di alcune slide preci-
sando che copia di quanto proiettato è a disposi-
zione, al tavolo di segreteria, di coloro che ne
fossero interessati.
Quindi dà la parola all'amministratore delegato e
25
chief financial officer Aldo MAZZIA il quale porge
un saluto particolare agli studenti, che sono oggi
presenti per vivere l'esperienza di un'assemblea
di una società quotata, ed illustra gli elementi
essenziali del bilancio, il centro medico J MEDI-
CAL, il progetto Continassa e l'evoluzione prevedi-
bile della gestione attraverso la proiezione delle
predette slide (allegato "B").
Durante l'illustrazione viene proiettato un breve
filmato relativo al centro medico J MEDICAL.
All'esposizione dell'amministratore delegato segue
un caloroso applauso da parte dell'assemblea.
Quindi il presidente dà lettura della proposta di
approvazione del bilancio e di destinazione dell'u-
tile dell'esercizio riportata al termine della re-
lazione sulla gestione (allegato "C"), contenuta
nel fascicolo predetto e che qui di seguito si tra-
scrive:
"Signori Azionisti,
Vi invitiamo ad approvare il Bilancio dell'eserci-
zio chiuso al 30 giugno 2016 e Vi proponiamo di de-
stinare l'utile di euro 4.062.311,59 come segue:
Euro
- il 5% alla Riserva Legale 203.115,58
- il 10%, alla Riserva ex art.
26
26 dello Statuto Sociale da
utilizzarsi per le scuole
giovanili di addestramento e
formazione tecnico-sportiva 406.231,16
- alla Riserva utili portati a
nuovo il residuo importo 3.452.964,85
UTILE DELL'ESERCIZIO 2015/2016 4.062.311,59 ".
Segnala poi che nella documentazione distribuita
ai presenti è ricompresa la relazione sul governo
societario e gli assetti proprietari (allegato
"F").
Quindi comunica che un avente diritto al voto ha
ritenuto di avvalersi del diritto di porre domande
prima dell'assemblea e che, entro il termine indi-
cato nell'avviso di convocazione (22 ottobre
2016), sono quindi pervenute numerose domande, an-
che di dettaglio, la cui risposta in formato carta-
ceo è stata messa a disposizione, all'inizio del-
l'odierna assemblea, di ciascuno degli aventi di-
ritto al voto ed è ancora disponibile presso il ta-
volo di segreteria.
Quindi passa alla discussione pregando coloro che
si sono prenotati di accedere al microfono, quando
verranno chiamati, e di porre domande di interesse
generale ed utili all'assunzione di deliberazioni
27
sulla base di una adeguata informativa, facendo
quindi interventi concisi e pertinenti e restando
comunque entro il tempo massimo di 5 minuti, nei
quali - come anticipato - dovranno essere comprese
anche eventuali dichiarazioni di voto, e di 2 minu-
ti per le repliche alle risposte fornite.
Fa poi presente che al termine del tempo massimo,
come già precisato, gli interventi e le repliche
saranno considerati terminati, il microfono verrà
disattivato e la parola passerà automaticamente al-
l'azionista successivo e che un breve segnale acu-
stico evidenzierà che manca 1 minuto alla scadenza
del termine.
Precisa inoltre che nel presente verbale non saran-
no riportati né allegati interventi o parti di in-
tervento che non siano stati effettivamente letti
a beneficio dei presenti e pertinenti alle materie
all'ordine del giorno.
Quindi dichiara aperta la discussione sul bilancio
al 30 giugno 2016.
Una sintesi viene qui di seguito riportata.
L'azionista Marco BELLUCCI
saluta i presenti e manifesta la propria gratitudi-
ne per il risultato economico positivo raggiunto
nell'esercizio in esame, augurandosi che anche ne-
28
gli anni prossimi i suoi brevi interventi in assem-
blea possano avere sempre un incipit analogo;
evidenzia che ormai da anni la Società domina a li-
vello nazionale e con fierezza sotto il profilo ma-
nageriale e sportivo, ritenendo che vi sia anche u-
n'intenzione di replicare ciò anche oltralpe;
crede che indici di tale desiderio siano rispetti-
vamente l'ammontare complessivo dei ricavi e la
conseguente campagna estiva di acquisti e trasferi-
menti;
ha la sensazione - condivisa anche da altri colle-
ghi azionisti, tra cui ad esempio Fabio BELLUCCI,
dallo stesso rappresentato, coautore delle conside-
razioni ora esposte - che negli ultimi anni sia
sempre mancato il tassello conclusivo per poter
competere a livello europeo, citando ad esempio le
mancate acquisizioni di DRAXLER, WITSEL e MATUIDI,
così manifestando in modo lampante un errore di
programmazione;
chiede espressamente, ritenendo obiettive le rela-
tive implicazioni economiche, come sia possibile
concentrare nell'ultimo periodo della "finestra"
dei trasferimenti, acquisizioni che secondo la qua-
si totalità degli addetti ai lavori avrebbero dovu-
to colmare dei manifesti vuoti della rosa;
29
sottolinea come sia fondamentale, per massimizzare
i ricavi e raggiungere i top club europei, tratte-
nere i giocatori della rosa maggiormente significa-
tivi a livello mediatico e anche riacquisire, an-
che se è triste asserirlo, una forza politi-
co-mediatica a livello europeo per poter ottenere
risultati vincenti in Europa, grazie ad una maggio-
re tutela in senso lato durante lo svolgimento del-
la competizione sportiva;
auspica e sollecita per tale motivo un maggiore im-
pegno in questo da parte della Società;
vorrebbe conoscere, per quanto concerne il proget-
to Continassa, le relative prospettive reddituali
e quale sarà la sua incidenza a livello economi-
co-sportivo in base alle valutazioni preliminari
della Società;
domanda quale sia l'attuale posizione della So-
cietà circa i recenti sviluppi giudiziari riguar-
danti la domanda di risarcimento del danno in rife-
rimento alla questione Calciopoli chiedendo al pre-
sidente se non sia venuto meno al riguardo "lo spi-
rito guerriero" da cui è sempre stato animato, spe-
rando di sbagliarsi;
esprime un parere personale prettamente tattico -
consapevole del fatto che esula dall'ordine del
30
giorno, sebbene sia correlato indirettamente a un
proficuo aumento dei ricavi doviziosi delle compe-
tizioni sportive europee – auspicando che l'attua-
le mister - poiché l'obiettivo della Società consi-
ste nel dominare anche a livello europeo, e in ta-
le ambito è stato dimostrato più e più volte che
solo con un atteggiamento estremamente offensivo è
possibile raggiungere risultati in modo costante -
possa trovare uno spunto dallo schieramento tatti-
co dei grandi top club europei, tra cui BAYERN MO-
NACO, BARCELLONA e REAL MADRID, e sfruttare mag-
giormente il grande e soprattutto oneroso reparto
offensivo allestito nella passata campagna acqui-
sti della dirigenza;
ringrazia Marcello ROMANELLI e Paco DE CARLO, ra-
dioconduttori del programma CLUB JUVENTUS su Radio
Cosenza Nord per il loro impegno nel difendere sem-
pre i colori della squadra.
L'azionista Salvatore COZZOLINO
ritiene l'odierna un'assemblea celebrativa che si
differenzia da quelle degli anni passati che erano
molto turbolente;
è dell'avviso che la prossima assemblea sarà anco-
ra più celebrativa e, secondo i suoi calcoli, la
Società potrà superare i 500 milioni di ricavi e
31
ci saranno le condizioni per tornare al dividendo;
ritiene il potenziale del calcio in Italia molto e-
levato;
sottolinea come il presidente ogni anno ricordi il
"gap" che c'è tra il campionato italiano e quelli
europei e pensa che forse dovrebbe ricordare il
"gap" che c'è tra la JUVENTUS e le altre squadre i-
taliane, ritenendo la Società una piacevole ecce-
zione;
è dell'avviso che in Italia non sia la JUVENTUS a
"fare zavorra", impedendo di raggiungere gli altri
campionati europei, bensì fattori come la qualità
degli stadi e la mentalità italiana;
è dell'opinione che per rinnovare il calcio prima
sia necessario rinnovare le persone, cosa che la
JUVENTUS ha fatto;
ritiene, anche dalle ultime notizie che finché non
vengono rinnovate le persone nel calcio italiano
probabilmente il "gap" non si potrà mai colmare;
vuole sapere il motivo per cui è stato venduto POG-
BA;
sottolinea che è stato ceduto al prezzo attualizza-
to di 101.961 milioni di euro, quindi con una plu-
svalenza teorica di 96.490 milioni di euro, ma la
reale plusvalenza per la JUVENTUS sarà di 72.500
32
milioni di euro con una differenza di circa 24 mi-
lioni di euro;
vorrebbe capire, in questa sede o nel prossimo e-
sercizio, la destinazione della differenza di 24
milioni di euro e se per caso vi siano accordi con
la famiglia o con il procuratore, ritenendo questa
una cifra che debba essere giustificata all'assem-
blea;
apprezza che sia stata allungata la vita media del-
l'indebitamento, soprattutto in un periodo in cui
i tassi sono molto bassi, ma si domanda, per quan-
to riguarda il factoring, a cosa sia dovuto il suo
incremento di circa 80 milioni di euro, cosa è sta-
to factorizzato fino al 2018 e a cosa si riferisca
tale voce;
vuole sapere, circa i "naming rights", il motivo
per cui la SPORTFIVE, che anche quest'anno ha paga-
to 3,5 milioni di euro, non cerchi di rientrare,
anche solo parzialmente, del proprio investimento
molto oneroso;
ritiene i numeri della Library "fantasiosi" come
il free-risk all'1,75 quando le banche depositano
i soldi free-risk alla BCE a meno di 0,40;
pensa sia inutile, riguardo Calciopoli, sforzarsi
lavorando in maniera clamorosa sui giornali quando
33
ormai è chiaro l'atteggiamento che ha il mondo del
calcio su tale argomento;
è dell'avviso che se un giorno la JUVENTUS otterrà
dei risultati su Calciopoli non sarà sicuramente
nei Tribunali;
si augura che su tale aspetto il presidente possa
dare dei ragguagli in merito alle udienze che ci
sono state.
L'azionista Paolo AICARDI
precisa di prendere la parola a titolo personale e
come presidente dell'Associazione dei Piccoli Azio-
nisti;
afferma di essere sempre stato inerente all'ordine
del giorno in modo piuttosto rigoroso negli inter-
venti passati; ritiene però oggi necessario che
gli vengano concesse due divagazioni: in una sotto-
linea come non voglia più sentir parlare del gol
regolare ma annullato di PJANIC nell'ultima parti-
ta contro il MILAN, pensando che questo episodio
pareggi il gol annullato di MUNTARI del 2012, nel-
l'altra si congratula con il presidente per l'otti-
ma performance nel film "Bianconeri: Juventus Sto-
ry", e ritiene che DE LAURENTIIS sia adirato con
la Società in quanto il presidente ha declinato
l'offerta di essere protagonista in qualche suo
34
film, chiedendo una rassicurazione dal presidente
sul fatto che non accetterà alcun ingaggio dal pre-
sidente del NAPOLI da questo punto di vista;
si complimenta sia per i risultati sportivi, sia
per i risultati di bilancio, ipotizzando di inseri-
re – come il padre del presidente anni fa introdus-
se la stella dopo 10 scudetti - un lingottino sul-
la maglia della squadra dopo 3 bilanci consecutivi
in utile, tanto per marcare le distanze con le al-
tre società;
sottolinea che il titolo JUVENTUS è in controten-
denza rispetto agli indici di Borsa;
rammenta che chi lo ha preceduto ha accennato al
dividendo sperando, con il prossimo bilancio, che
si possa arrivare anche a quello, dato che "la spe-
ranza è l'ultima a morire";
vorrebbe che fosse ribadito – in quanto l'ammini-
stratore delegato MAROTTA l'ha comunicato anche ai
giornali - che l'acquisto di HIGUAIN dal punto di
vista economico sarebbe stato sostenibile anche
senza la vendita di POGBA;
vorrebbe sapere dall'amministratore delegato MAZ-
ZIA i fatturati o i risparmi attesi dalle nuove i-
niziative J MEDICAL, J VILLAGE, Continassa e J COL-
LEGE, che hanno certamente portato patrimonio alla
35
Società, possibili ricavi e possibili minori guada-
gni;
vorrebbe sapere qualcosa in riferimento alle que-
stioni che coinvolgono GAZZONI FRASCARA e IL FATTO
QUOTIDIANO;
chiede se – come ha potuto sentire – è vero che, a-
vendo fatto ricorso al TAR, la Società dovrebbe es-
sere penalizzata di 3 punti, perché i ricorsi al
TAR non sono possibili, ricordando invece come que-
sti siano gli unici che a termini di regolamento
sono ammissibili;
dichiara di essere grato per la risposta alle sue
domande e preannuncia il suo voto favorevole, ri-
nunciando al diritto di replica per il quale si
era prenotato;
vuole aggiungere allo slogan del presidente - "fi-
no alla fine" - un altro proprio degli azionisti:
"che bello che è essere juventini".
L'azionista Graziano CAMPI
nota, soffermandosi sui dati di bilancio, che la
JUVENTUS ha avuto un impatto significativo sull'oc-
cupazione con un aumento importante dei dipendenti;
segnala che a Milano vi è molta gente che è rima-
sta disoccupata, che invia curriculum in Cina e
che sicuramente ha esperienza nel calcio, domandan-
36
dosi se sia possibile fare qualcosa anche per loro;
ricorda l'inchiesta partita in estate in merito al-
la gestione dei biglietti dello Juventus Stadium,
sulla quale non intende affrontare il discorso in
quanto di competenza della magistratura;
ritiene abbastanza desolante il quadro emerso in
tale sede circa il servizio offerto dalla JUVENTUS
ai tifosi ed è dell'avviso che dopo sei anni di ge-
stione non sia più accettabile tale atteggiamento;
vuole sapere se è stata aperta un'indagine interna
per stabilire le cause e le responsabilità di tali
disservizi e se ci saranno provvedimenti per mi-
gliorare tale situazione;
osserva che molti giovani, con i quali ha avuto mo-
do di parlare, che frequentano lo stadio e facenti
parte di diversi Juventus Club lamentano tali pro-
blematiche;
chiede notizie riguardo alle nuove normative che
impongono una maggiore attenzione alla valorizza-
zione dei vivai nella rosa;
evidenzia che la JUVENTUS in questi anni ha fatto
al riguardo ingenti investimenti con risultati
piuttosto sconfortanti, domandando un quadro della
situazione e se vi siano dei giocatori sui quali
la Società punta per le prossime stagioni;
37
chiede se sia possibile che la JUVENTUS organizzi
un torneo dedicato alle seconde squadre;
ricorda di aver chiesto, nella precedente assem-
blea, quale fosse la posizione della JUVENTUS cir-
ca le normative legate alle compartecipazioni ai
diritti sportivi di un calciatore da parte di sog-
getti terzi, le cosiddette "Tpo" o "Tpi", e di non
aver ricevuto risposta;
sottolinea di aver visto quanto ha guadagnato il
manager RAIOLA per la cessione di POGBA e di aver
compreso che forse la risposta non è arrivata per
pudore;
domanda se vi siano altri contratti che prevedano
una notevole partecipazione da parte di manager o
familiari ai ricavi relativi alla cessione di un
calciatore;
si sofferma sul bilancio notando che, nelle scrit-
ture relative ai fatti successi a giugno 2016, vie-
ne menzionato il prestito oneroso di CUADRADO con
un importo di 15 milioni di euro per il prestito
triennale;
vuole sapere se tale cifra sarà interamente messa
a bilancio la prossima stagione o se sarà ammortiz-
zata in tre anni;
nota che, sempre nei fatti di rilievo successivi a
38
giugno 2016, non vengono quantificate con precisio-
ne quali siano le clausole che farebbero scattare
l'obbligatorietà del riscatto di Simone ZAZA e di
CUADRADO, chiedendo chiarimenti in tal senso;
rileva che il nuovo contratto di sponsorizzazione
con ADIDAS prevede una nuova voce di ricavi legata
essenzialmente alla vendita in proprio di prodotti
e materiale, domandando se tale voce farà aumenta-
re ulteriormente i ricavi o se in questo momento
si possono considerare stabilizzati;
vuole avere informazioni riguardo il prestito del
giocatore COMAN, che sembrava dovesse essere ri-
scattato entro la primavera dal BAYERN MONACO,
trattandosi di una plusvalenza considerevole;
chiede, in merito al mercato calcistico, se la So-
cietà possa confermare che nel 2017/2018 vi è in
previsione l'acquisizione del belga WITSEL e del-
l'uruguayano BENTANCUR nonché la cessione di ZAZA
e il mancato arrivo di BERARDI;
pensa con rammarico che, se queste previsioni ver-
ranno confermate, la JUVENTUS perderà sempre più
l'identità italiana, domandandosi se questo sia i-
nevitabile;
vuole sapere se il cambio di rotta circa gli inve-
stimenti, che hanno visto esborsi significativi
39
nelle ultime due stagioni, sarà ripetibile nelle
prossime annate o se ci sarà un ridimensionamento
del budget per far fronte agli attuali costi.
L'azionista Gino GAMBACORTI PASSERINI
sottolinea come, all'interno della torta del fattu-
rato, sia importante il merchandising, invitando i
colleghi azionisti a capire e a fare quello che
possono secondo le loro disponibilità per acquista-
re i prodotti della Società e farne aumentare la
percentuale;
ricorda come la partecipazione della JUVENTUS alla
Champions non sia molto gradita alle altre squadre
italiane e come sia per questo necessario incremen-
tare il più possibile il fatturato prima che sia
impedito alla squadra di partecipare a questa com-
petizione;
si ricollega al parallelo con la NFL fatto in pre-
cedenza dal presidente, anche se non lo ritiene
proprio corretto perché l'NFL è un campionato a sé
stante mentre la Champions ha come parallelo i cam-
pionati nazionali, spesso scientemente azzoppanti,
per cui o si realizza la Superlega o i paragoni
non sono fattibili;
chiede informazioni sul processo in corso a Napoli
e sulle cause civili promosse contro la Società da
40
GAZZONI FRASCARA - non tanto per commentare pateti-
ci divertenti articoli sui falsi in bilancio, ma
per sapere il punto della situazione -, domandando
quando è la prossima udienza, se davvero è nel
2018, quali memorie sono state depositate, quale
sarà l'argomento della prossima udienza e se sono
stati ammessi i mezzi di prova;
invita i colleghi azionisti a non interloquire con
televisioni private e pubbliche, in questo modo i-
solandole, in quanto quello che gli azionisti dico-
no ha poi molto spazio di replica e non è neanche
certo che venga tutto pubblicato;
ricorda che le televisioni sono quelle che hanno
dato spazio ai pentiti di Scommessopoli e di Inter-
cettopoli, che continuano a parlare del gol di MUN-
TARI e sospesero il commento su Scommessopoli esat-
tamente quando intervennero le partite NAPO-
LI-PARMA e INTER-CHIEVO, fermandosi subito dopo
per un anno e tornando solo con le magiche paroli-
ne "Antonio Conte";
domanda all'amministratore delegato MAROTTA, e in
generale a tutto il consiglio, se sia stato presen-
tato quell'esposto alla UEFA contro gli errori ar-
bitrali annunciato dopo la doppia sfida col
BAYERN, sperando di no, e, in caso contrario, che
41
sia l'unica volta e che non si ripeta perché, al
di là dei crediti enormi della Società nei confron-
ti della UEFA, che non si possono quantificare, si
deve tener presente che si è la JUVENTUS, che non
si vogliono Champions di "cartone", processi somma-
ri con soppressione di gradi di giudizio e instau-
razioni di collegi giudicanti ad hoc;
afferma che la Società debba vincere sul campo, co-
me ha sempre fatto, ricordando la vittoria del 30°
scudetto in cui non è stata inserita la terza stel-
la ma è stato solo scritto "30 sul campo", dato
che i trofei di "cartone" non hanno spazio.
L'azionista Giuseppe CRIPPA
ringrazia i componenti il consiglio di amministra-
zione sia per i risultati sportivi, sia per quelli
economici;
ritiene l'assemblea un momento magnifico che ogni
anno egli si gode con piacere minuto per minuto;
precisa che sottoporrà qualche semplice domanda di
dettaglio, considerando che a volte i dettagli pos-
sono essere interessanti;
vuole sapere se la JUVENTUS ha intenzione di tra-
sferire la propria sede sociale, ad esempio da To-
rino all'Olanda, emulando quello che è stato fatto
dal maggior azionista;
42
precisa che questa domanda non è di critica bensì
è una sollecitazione a farlo, pensando che se la
JUVENTUS avesse la sede sociale in Olanda, così co-
me l'azionista di maggioranza EXOR, potrebbe gode-
re di benefici fiscali quali, ipotizza, la tassa-
zione delle plusvalenze;
riconosce che in questo modo l'assemblea potrebbe
non più tenersi allo Stadio;
ritiene che i piccoli azionisti meriterebbero da
parte della Società una maggiore considerazione,
magari concedendogli la qualifica di "member" a
fronte di uno stabile investimento di capitale del-
l'ordine di 10 mila euro, al pari delle persone
che pagano la quota richiesta per diventarlo;
pensa che ciò potrebbe essere un piccolo segno di
riconoscimento nei confronti di chi sostiene la So-
cietà costantemente tutto l'anno, fornendo la pos-
sibilità ai piccoli azionisti, una volta all'anno,
di partecipare all'incontro col top management;
precisa di essere stato colpito dalla notizia comu-
nicata dal presidente che il REAL MADRID e il BAR-
CELLONA investiranno negli stadi un miliardo di eu-
ro e a tal proposito, vuole sapere se la Società
ha dei piani di ampliamento della capienza o se ha
dei piani di miglioramento della qualità e dell'ac-
43
cessibilità allo stadio;
riconosce che non sarebbe felice di sapere che la
Società ha progetti edilizi sullo stadio ma che,
viceversa si rallegrerebbe se cercasse il modo di
far affluire e defluire meglio la gente;
domanda se l'allusione fatta dal presidente in me-
rito alle due grandi realtà italiane ENEL e ENI
che non investono nel calcio, possa essere un sot-
tinteso approccio per far sì che almeno una delle
due dia il proprio nome allo stadio, cosa che non
gli dispiacerebbe;
vuole sapere se la Società pensa in futuro di emet-
tere dei corporate bond;
riconosce che di questi tempi per le famiglie inve-
stire in strumenti redditizi è praticamente impos-
sibile ed i corporate bond potrebbero essere un'oc-
casione per gli azionisti;
nota una leggera discrasia, in merito al progetto
dei Camp, tra quanto scritto nel fascicolo e quan-
to pubblicato sul sito: sono stati fatti dei Camp
in Nuova Zelanda e in Africa che non sono menziona-
ti nel fascicolo; vuole conoscerne il motivo e ri-
tiene che sia arrivato il momento di farne uno in
Cina;
saluta i ragazzi presenti augurando loro un grande
44
successo professionale e agli juventini un grande
successo sportivo.
L'azionista Luca RIVOIRA
ringrazia e si complimenta per i risultati economi-
ci e sportivi ottenuti dalla Società;
ritiene che il piano quinquennale e i risultati ot-
tenuti rappresentino la bontà e la serietà del pro-
getto JUVENTUS e delle persone che ci lavorano;
ringrazia anche per la nuova gestione del servizio
legato alla tessera del tifoso, problematica emer-
sa nella scorsa assemblea degli azionisti;
afferma di avere l'onere e l'onore di presiedere
uno Juventus Club Doc e riconosce che il servizio
ora legato direttamente ai Club e al centro di co-
ordinamento è decisamente migliorato e ha portato
anche una crescita degli iscritti, giovando anche
al lavoro dei Club Doc;
crede che per competere a livello internazionale
con i grandi Club bisogna dare maggiore valorizza-
zione alle azioni JUVENTUS;
esamina il trend degli ultimi mesi, che ha visto
passare le azioni da 0,25 a 0,30 euro, sottolinean-
do come il mercato stia premiando il lavoro svolto
e i risultati sportivi;
ritiene che, per continuare ad avere tale andamen-
45
to, le azioni dovrebbero dare dei servizi aggiunti-
vi;
propone di creare dei fondi azionari legati alle a-
zioni JUVENTUS o di collegare dei servizi al J VIL-
LAGE o al J MEDICAL, per provare a rendere le azio-
ni molto più appetibili, in modo tale che sul mer-
cato ci possa essere qualche interessato alla So-
cietà e ad investire molti più capitali, potendo
in questo modo riuscire a trovare sul mercato ri-
sorse utili per nuovi investimenti;
ricorda che nel 2015 il sito della JUVENTUS posta-
va il progetto della JUVENTUS al femminile e vor-
rebbe conoscere lo stato del medesimo, se esiste
ancora, come sta procedendo e qual è l'aspettati-
va;
ritiene che il popolo femminile sia più propenso
all'acquisto e fa presente di aver notato con gran-
de piacere che la maglia ufficiale della JUVENTUS
viene fatta anche nella versione donna, anche se
non conosce i relativi dati di vendita;
ipotizza di avere un giorno una squadra femminile
al pari di quella maschile, titolata in Italia e
in Europa – poiché esiste anche la UEFA Champions
League per le donne - e immagina che lo Juventus
Stadium possa essere utilizzato ogni settimana,
46
una volta dalla squadra maschile e una da quella
femminile, in modo tale da capitalizzare al meglio
la struttura e avere ancora più introiti;
osserva con piacere che il popolo femminile negli
ultimi anni è cresciuto, sia sui social network
che all'interno dello stadio, e crede che questo
possa essere un settore e un segmento di mercato
sul quale JUVENTUS debba puntare fortemente;
chiede se esistono già dei progetti legati a que-
sta tematica.
L'azionista Graziano SPINELLI
saluta gli studenti presenti, in particolare quel-
li juventini;
dichiara che approverà il bilancio e si unisce ai
precedenti azionisti complimentandosi con il consi-
glio di amministrazione per gli importanti risulta-
ti ottenuti sia nel campo sportivo, sia in quello
gestionale e amministrativo;
fa presente che questa gestione ha riportato la So-
cietà ad ottimi livelli facendo sentire gli azioni-
sti sempre più fieri della loro condizione e della
loro juventinità;
dichiara di essersi sentito orgoglioso quando ha
saputo che la Società avrebbe comunque acquisito
HIGUAÌN anche senza l'operazione POGBA;
47
è dell'avviso che la Società sia tornata grande e
rispettata agli occhi di tutti;
ricorda che in tutte le assemblee, da dieci anni a
questa parte, ha sempre sostenuto e richiesto che
vi fosse una maggiore esportazione del brand JUVEN-
TUS;
ha appreso con piacere che la Società si sta diri-
gendo sul mercato cinese, ritenendolo fonte di
grandi opportunità nel quale si possano fare gros-
se acquisizioni di fette di mercato, senza essere
acquisiti;
vorrebbe maggiori delucidazioni sulle strategie
che si intendono seguire sul mercato cinese, cono-
scere il nome delle persone che se ne occupano e
chi è l'attuale direttore commerciale;
vuole sapere la posizione della Società riguardo a
Calciopoli dopo l'ultima sentenza;
vorrebbe spiegazioni riguardo il titolo azionario,
in controtendenza rispetto agli andamenti effetti-
vi della Società e della squadra;
ritiene che la Società sia tornata ai vertici per
restarci e auspica che gli sponsor adeguino i loro
investimenti nella JUVENTUS a quelli fatti nelle
altre sponsorizzazioni europee;
ricorda la recente acquisizione da parte della Ci-
48
na dell'ex allenatore della JUVENTUS Marcello LIP-
PI, come allenatore della nazionale, ritenendolo
un ottimo veicolo di trasmissione;
sottolinea che per il secondo anno nel quale la So-
cietà ha conseguito utili non è stato distribuito
un dividendo e che l'anno passato aveva proposto
al presidente di offrire almeno una cena agli azio-
nisti; rinnova l'invito ipotizzando che le bevande
siano portate dagli azionisti;
invita tutti i presenti a fare un applauso agli am-
ministratori e ripete: "forza Juve fino alla fine".
L'azionista Fulvio UIETTO
rievoca l'8 settembre 2011 quando, invitato all'i-
naugurazione dello Juventus Stadium, ha assistito
ad una serata bellissima, esaltante, con momenti
di gioia, anche commozione e riflessione, e quando
il presidente ha iniziato il suo intervento con le
parole: "signori, benvenuti a casa";
pensa che mai frase fu più appropriata, poiché que-
sto stadio - e questa sala - sono considerati da-
gli azionisti proprio come "casa";
spiega come purtroppo con grande delusione più vol-
te si siano introdotti in "casa" degli intrusi, de-
gli squatter senza nemmeno chiedere permesso e pu-
lirsi le scarpe, permettendosi di modificare l'ar-
49
redamento come se qualcuno entrasse in casa pro-
pria e togliesse il quadro dei nonni;
ritiene ciò non tollerabile, pregando il presiden-
te di non voler più concedere lo stadio a tali fi-
guri, dato che in Torino sono presenti altri im-
pianti, quali il Comunale, il Cenisia e il Ruffini;
afferma che la JUVENTUS non deve accettare padroni
in casa propria e che, se proprio devono venire,
vengano con il cappello in mano e chiedendo permes-
so;
sottolinea come, in riferimento ai fatti di sabato
scorso, tutta la fauna dei giornalisti locali -
che "si riempiono la bocca" con la parola "moviola
in campo" - abbiano rimosso l'episodio, come se
semplicemente per loro non fosse avvenuto;
suggerisce che, poiché questi signori sono così
bravi a ignorare le notizie, si deve dare loro una
mano nel non fare il loro lavoro, con un bel silen-
zio stampa, nessuna intervista o conferenza stam-
pa, finché non sarà ripristinata la verità, poiché
sono molte le cose da dire e le falsità da correg-
gere;
preannuncia il suo voto favorevole all'approvazio-
ne del bilancio.
L'azionista Giovambattista GIOENI
50
ringrazia la JUVENTUS dei traguardi splendidi rag-
giunti in questi anni, che inorgogliscono e quali-
ficano l'appartenenza ad una società di calcio e-
semplare e organizzatissima, ringraziando la diri-
genza per la grande serietà e professionalità;
precisa di non aver nulla da aggiungere alla rela-
zione del presidente agli azionisti, considerando-
la completa, esaustiva, chiara e sintetica, come
vogliono le regole della buona comunicazione;
cita i 5 scudetti consecutivi, le 3 supercoppe ita-
liane, le 2 coppe Italia, in totale 10 trofei vin-
ti, che consentono alla JUVENTUS di tornare a se-
dersi al tavolo dei grandi club europei al quinto
posto, come testimonia il ranking UEFA, a ridosso
dell'élite continentale, ed è fiducioso che si ar-
rivi anche alla Champions, poichè la dirigenza sta
lavorando anche su questo progetto;
fa presente di aver anche chiesto di intervenire
in quanto pregato da numerosissimi sostenitori si-
ciliani, in particolare del catanese, di rivolgere
alla dirigenza i più cari ed affettuosi ringrazia-
menti;
dichiara che il suo intervento vuole essere una di-
chiarazione di amore, stima e rispetto per aver re-
stituito l'orgoglio e la dignità che la JUVENTUS
51
merita, in questo stadio che il presidente ha defi-
nito "la nostra casa";
afferma di vivere un sentimento di appartenenza ad
un mondo unico ed irripetibile e fa presente che -
come affermato da un suo caro amico che ha avuto
la fortuna di incontrare in questa "casa" e che de-
finisce non un grande amico, ma un amico grande
per la sua eccezionale storia professionale e il
suo spessore umano – non ci si vuole definire tifo-
si della JUVENTUS ma qualcosa di più, estimatori
della JUVENTUS;
rinuncia alla replica e dichiara che il suo voto
sul bilancio sarà favorevole.
Il presidente chiama l'azionista BAVA al microfono
e, assentandosi momentaneamente, cede la direzione
dei lavori assembleari all'amministratore delegato
Aldo MAZZIA.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
ringrazia il presidente anche se esce dalla sala,
specificando che così eviterà di parlare di lui e-
ludendo querele per diffamazione, visto che non è
presente;
precisa che i suoi siti sono www.marcobava.it,
www.nuovomodellodisviluppo.it e
www.omicidioedoardoagnelli.net;
52
dichiara di intervenire in proprio e per la costi-
tuenda associazione "Nuovo modello di sviluppo",
il cui statuto è presente sui siti indicati, invi-
tando gli azionisti a partecipare;
pensa che parlare tra gli ultimi abbia un doppio
vantaggio e che se fosse stato l'ultimo ne avrebbe
avuto un triplo, in modo da non ripetere le cose
già dette ma soprattutto per poter dire le cose
che non sono state ancora dette;
ringrazia la Società per aver citato Edoardo AGNEL-
LI nel film istituzionale, sperando in una sua pro-
iezione, se possibile, dopo l'assemblea;
si aspettava un ricordo – facendolo per chi non ha
voluto farlo – per Ciccio BUCCI, che per tante cir-
costanze significative gli ha fatto venire in men-
te l'accostamento con Edoardo AGNELLI;
domanda all'amministratore delegato MAROTTA se sia
vero o meno che abbia conosciuto BUCCI e gli abbia
dato dei biglietti in particolari occasioni, molto
ben dettagliate dalla polizia;
sottolinea, in riferimento alle risposte alle sue
domande fatte pervenire prima dell'assemblea e mes-
se a disposizione agli azionisti, come la risposta
data alla domanda n. 15, che si riferisce espressa-
mente alla COMPUTERSHARE – cioè che varia il suo
53
corrispettivo in funzione del lavoro – non fosse
sufficiente, in quanto la domanda si riferiva al
costo storico, chiedendo all'amministratore delega-
to MAZZIA se probabilmente qualcosa sia scappato;
evidenzia come la risposta alla domanda n. 24 non
contenga specificatamente i dati da lui richiesti,
cioè il tasso attivo e quello passivo, spiegando
come queste dovrebbero essere le prime cose che
l'amministratore delegato MAZZIA dovrebbe valutare
nella sua gestione;
chiede, per quanto riguarda la domanda n. 25, se
in riferimento al progetto Continassa – per il cui
lavoro è grato anche come torinese – non vengono u-
sate energie rinnovabili, aspettandosi un edificio
"super risparmioso";
si stupisce del fatto che alla domanda n. 28 sia
stato risposto in modo negativo, in quanto si a-
spettava che esistesse una certificazione etica da
parte della Società;
spiega come la domanda n. 69 si riferisse anche a-
gli spazi utilizzati come servizio e non solamente
all'utilizzo di aerei personali o aziendali come
meglio si crede;
domanda all'amministratore delegato MAZZIA se la
sua affermazione "fondamentalmente andiamo molto
54
bene" tiene conto della posizione finanziaria net-
ta, che è sempre piuttosto negativa e diventerà
sempre più negativa anche in funzione dei costi
del progetto Continassa;
vorrebbe sapere a quanto ammonteranno i costi del
progetto Continassa e come pensa di finanziarli la
Società;
chiede a quanto ammontano i costi dello stadio a
fronte del dichiarato ricavo di 232 milioni di eu-
ro.
L'azionista Giulio STISSI
ritiene doveroso complimentarsi con la dirigenza
per le prestazioni degli ultimi cinque anni, anche
se preferisce farli ai lavoratori piuttosto che a
chi li dirige;
analizza il fattore estetico della maglia biancone-
ra che lentamente sta scomparendo, lasciando lo
spazio a sponsor che sorpassano la tradizione;
vuole capire quale potere contrattuale ha la So-
cietà nei confronti di un colosso come ADIDAS, per
imporre che la maglia debba essere bianconera a
strisce verticali senza inframezzi di nessun tipo,
non spiegandosi come, essendo passati da NIKE ad A-
DIDAS, il potere contrattuale su questo argomento
sia sempre più labile;
55
fa presente, in merito ai diritti che si possono
arrogare gli azionisti, che non ve ne sia nessuno:
non percepiscono dividendi e hanno scommesso su un
titolo altamente volatile, sul quale nessuno scri-
teriato o persona dotata di un minimo di senso a-
vrebbe mai scommesso in Borsa;
crede sia il caso di concedere qualcosa agli azio-
nisti, a prescindere dall'investimento iniziale an-
che minimo e simbolico, che può essere una riunio-
ne come coi member o comunque qualcosa in più ri-
spetto a questo convivio annuale;
crede che la JUVENTUS non sia pronta, per come ven-
gono gestite le trasferte, ad affrontare il campio-
nato europeo e la Champions in quanto la ritiene
molto distante dai Club europei per quanto riguar-
da le partite di calcio in Italia, per non parlare
di quelle in Europa, dove per comprare un bigliet-
to in trasferta è necessario andare dai capi ul-
tras dietro le curve ospiti essendo impossibile
comprarlo sul sito internet;
lamenta che, anche affidandosi ai tour operator in-
dicati dalla Società, si incorre a truffe di ogni
tipo, riferendosi all'ultima finale di Champions;
vuole capire come un club che si pone come il capo-
stipite italiano dei club europeizzati, un concet-
56
to alquanto inquietante già in partenza, possa de-
finirsi tale se, anche nelle gestioni dei propri
tifosi, abbia delle mancanze così grosse;
ritiene che tutto questo evidenzi in maniera logi-
ca come la JUVENTUS sia un club avanzato in Ita-
lia, ma molto arretrato rispetto alla media euro-
pea, anche di campionati "non nobili" come in Olan-
da o in Danimarca, dove il modo di gestione del ti-
foso è certamente meno spersonalizzato e di massa
rispetto a come oggi la Società fa in Italia, a
prescindere dai member o da qualsiasi altro tipo
di fidelizzazione proposta, che certamente non ri-
solve il problema;
non capisce questa voglia continua di esterofilia;
ritiene che il calcio italiano abbia grossi proble-
mi strutturali, che il caso PARMA e altri hanno
portato alla luce, e soprattutto una carenza di ri-
cambi generazionali, considerando il presidente as-
solutamente un'eccezione, ritenendo che questo ti-
po di ricambio dovrebbe essere portato in una Fede-
razione dove ancora oggi vi è un presidente che e-
sulta tranquillamente e candidamente per i gol di
una squadra che va a vedere;
ritiene quanto precede un fatto assolutamente in-
quietante, non tanto per l'imparzialità, quanto
57
perché su argomenti di una certa importanza questa
imparzialità non si vede, come sui fallimenti so-
cietari o la gestione di un caso come Calciopoli,
che in fin dei conti non ha avuto ancora una fine
in quanto inizialmente si sono trovate delle re-
sponsabilità ma poi una conclusione vera e propria
non la si è trovata.
Il presidente , avendo ripreso la direzione dei la-
vori assembleari, invita al microfono l'azionista
CIABATTA.
L'azionista Palmiro CIABATTA
sottolinea che il suo sarà un intervento breve al
quale dà il titolo: "Juventus, bene così, avanti
tutta!";
informa di essere nato a Perugia il 25 ottobre
1945 e che quindi festeggia oggi il proprio com-
pleanno con piacere allo stadio con tutta l'assem-
blea;
dichiara di aver sempre partecipato all'assemblea
a partire dalla prima presieduta dal dottor Andrea
AGNELLI;
ricorda che in quell'occasione fece un pronostico
che da quella JUVENTUS giovane e ben ristrutturata
ci si poteva ragionevolmente attendere un'era di
successi;
58
precisa di essere arrivato a quel ragionamento dal
felice ricambio generazionale, dal rinnovamento ma-
nageriale che ci fu nei mesi precedenti e dalla co-
struzione del nuovo stadio;
afferma che oggi, dopo aver sentito dal presidente
su quali solidi pilastri è programmato il futuro a
medio e lungo termine della JUVENTUS, ci si possa
ragionevolmente aspettare che i magnifici cinque
anni trascorsi non siano altro che l'inizio dell'e-
ra di successi;
esorta il presidente, gli amministratori delegati,
il vice presidente e la JUVENTUS tutta a prosegui-
re in tal senso.
L'azionista Lionello SAVASTA FIORE
esordisce con una mozione d'affetto nei confronti
del presidente, ricordando che all'inizio del suo
mandato gli aveva augurato di ottenere gli stessi
successi di suo papà per entrare nel cuore di tut-
ti, cosa che è avvenuta;
sottolinea che, oltre ad essere entrato nel cuore
degli azionisti e dei tifosi, è entrato nella sto-
ria e auspica che presto, con la vittoria della
Champions, possa entrare nella leggenda e di que-
sto lo ringrazia;
ritiene che la notizia emersa del falso in bilan-
59
cio della JUVENTUS sia una menzogna, esorta a spie-
gare agli studenti che un fondo rischi si crea so-
lo quando l'effetto è probabile e precisa che ci
sarà anche una risposta del dottor MAZZIA in meri-
to;
ritiene che la Società debba intervenire nei con-
fronti dei giornalisti che si permettono di calun-
niare la JUVENTUS;
precisa che la nascita di un bambino nella sua fa-
miglia è equiparata alla vittoria di uno scudetto:
sono nati 12 bambini e la JUVENTUS ha vinto 12 scu-
detti e fa presente che quest'anno ne dovrebbero
nascere 2 e quindi si augura la vittoria del cam-
pionato e della Champions.
L'azionista Alessio FRACCHIA
si complimenta con la dirigenza per il lavoro fat-
to in questi cinque anni e per la campagna acqui-
sti;
domanda per quale motivo quest'anno siano stati
spesi 90 milioni di euro per un giocatore che sicu-
ramente ha fatto fare alla squadra il salto di qua-
lità nella rosa e nel reparto offensivo, ma che co-
sterà 7,5 milioni di euro netti all'anno;
afferma come negli scorsi anni si cercasse di in-
crementare il valore della squadra acquistando gio-
60
catori a costi di cartellino di soli 10–15 milioni
di euro e aggiungendo anche giocatori svincolati
presi a parametro zero;
chiede come la Società possa ammortizzare la spesa
di 90 milioni di euro fatta per l'acquisto di HI-
GUAIN.
L'azionista Corrado BERTOLINI
domanda al presidente se non sia limitativo rispet-
to ai competitors europei l'obiettivo da lui di-
chiarato l'anno scorso di un fatturato della So-
cietà di 300 milioni di euro, senza diritti di
Champions;
chiede, dato che la squadra è in Lega, come si e-
volveranno i diritti TV in Italia, visto che ades-
so ammontano a circa 1 miliardo e 100 milioni con-
tro i 5/6 miliardi di quelli inglesi;
vorrebbe sapere, vista la complessità e le veloci
dinamiche del merchandising, chi sostituirà CALVO
nel suo ruolo, i motivi del suo allontanamento –
considerato che a livello professionale, essendosi
spostato al BARCELLONA, possiede qualità molto ele-
vate - e quanto è costata alla Società la sua buo-
nuscita;
domanda se ci sono dei contrasti con l'azionista
di maggioranza EXOR - che ha spostato la sua sede
61
legale in Olanda e il cui azionista di maggioranza
ELKANN sembra avere il voto doppio e quindi posse-
dere le redini della società in cascata - dato che
dal periodo in cui vi sono stati contrasti con CAL-
VO non si è più visto allo stadio;
chiede, dal punto di vista degli azionisti, consi-
derate le quotazioni del titolo, se EXOR vuole "de-
listare" JUVENTUS perché il fatturato e la visibi-
lità della Società in questi anni sono sì saliti,
ma le valutazioni che offrono alcune società di re-
visione dei conti o riviste autorevoli, come KPMG,
la valutano oltre 1 miliardo di euro, mentre la ca-
pitalizzazione è di soli 300 milioni di euro;
sottolinea come il modello di riferimento prospet-
tato dalla Società - il MANCHESTER CITY - in cin-
que anni abbia aumentato di otto volte la sua valu-
tazione e sia stato valutato 3 miliardi di dollari
con la recente acquisizione del 13% da parte degli
investitori cinesi;
vorrebbe sapere se sono vere le indiscrezioni di
alcune televisioni sul fatto che alcuni investito-
ri cinesi entrerebbero nella JUVENTUS con una ac-
quisizione del 20% valutando la Società 600 milio-
ni;
domanda perché non si possa procedere ad un piano
62
di buyback, dato che la Società si dichiara così a-
bile, destinando una cifra ad un piano oppure al-
l'assegnazione gratuita di una azione ogni dieci,
come fanno numerose altre società, a costo zero e
con un effetto benefico sul titolo;
chiede perché, considerata l'internalizzazione del-
la Società, non si pensi a quotare il titolo negli
Stati Uniti, come è stato fatto con FERRARI oppure
come ha fatto il MANCHESTER UNITED, quotato da di-
versi anni e che capitalizza nove volte la JUVEN-
TUS nonostante fatturi solo il 50% in più;
vuole sapere dall'amministratore delegato MAZZIA,
che ha dichiarato che anche il prossimo anno la So-
cietà chiuderà in utile, forse per effetto di ge-
stione dei diritti calciatori, come pensa di af-
frontare gli anni successivi visti l'impennata di
ammortamenti e i numerosi ingaggi e vista l'età al-
tissima dei giocatori;
chiede come possa la Società affrontare a questo
proposito il problema del ricambio della rosa in
futuro, considerando che la squadra possiede i gio-
catori con l'età media più alta in tutta Europa e
che molti tra essi sono svincolati;
vorrebbe sapere - poiché l'amministratore delegato
MAZZIA ha dichiarato che la percentuale di satura-
63
zione dello stadio è del 98% - se la Società ha va-
lutato un ampliamento dello stadio di 15-20 mila
posti, magari modernizzandolo ulteriormente, dato
che il progetto risale a dieci anni fa e sembra su-
perato rispetto ai nuovi stadi a livello stranie-
ro;
domanda per quale motivo le sponsorizzazioni di
JEEP e ADIDAS sono così basse, dato che è stato di-
chiarato che le sponsorizzazioni per la JUVENTUS
sono passate da 50 a 70 milioni di euro in 5 anni,
ed evidenzia che il MANCHESTER CITY negli stessi
anni è passato da 64 a 173 milioni di dollari;
sottolinea come ADIDAS sponsorizzi il MANCHESTER U-
NITED per 100 milioni e NIKE il BARCELLONA per 140
milioni di dollari, chiedendo quali siano i proven-
ti della gestione diretta del merchandising fatto
dall'anno scorso;
vorrebbe sapere perchè non si possa comprare una
squadra all'estero per fare crescere i giocatori;
domanda all'amministratore delegato MAROTTA se a
volte si dimentica del suo ruolo di amministratore
delegato della JUVENTUS, perché con la gestione di
alcuni giocatori – come BERARDI - non si comprendo-
no quali siano gli interessi della Società o si
vengono a sapere solo dopo;
64
pensa che, visto che JUVENTUS è una società "non
padronale", ma quotata e quindi con azionisti, sia
necessaria una maggior chiarezza su quanto riguar-
da la comunicazione, soprattutto agli azionisti
stessi.
L'azionista Piero Giovanni GOLA
precisa che non pensava di trattenersi in assem-
blea volendo assistere esclusivamente alle esposi-
zioni del presidente e del dottor MAZZIA, ma che è
stato trattenuto dall'intervento di un precedente
azionista che si è qualificato come presidente del-
l'Associazione Piccoli Azionisti;
invita tale azionista ad essere più trasparente e
a non usare impropriamente delle funzioni che non
può più svolgere;
sottolinea che non intendeva intervenire neppure
per lamentare ciò che continua a ritenere impro-
prio: il contingentamento degli interventi degli a-
zionisti;
ripropone questo argomento in modo serio e defini-
tivo chiedendo il sostegno di realtà istituzionali
per portare un po' di ordine e ritenendo questo un
atteggiamento vessatorio nei confronti di coloro
che hanno la possibilità, una volta all'anno, di
partecipare e di vivere la vita della Società;
65
coglie l'occasione del suo intervento per dichia-
rarsi particolarmente fiero per i risultati sporti-
vi conseguiti dalla Società.
Il signor Francesco BRASCHI, per delega dell'azio-
nista Carlo BRASCHI,
vuole conoscere se vi siano delle ragioni partico-
lari per l'aumento della partecipazione del fondo
di investimento LINDSELL TRAIN nella Società e se
è destinata ad aumentare ulteriormente;
domanda se la JUVENTUS possa prendere come esempio
il MILAN, che ha più italiani in squadra, dal pun-
to di vista del settore giovanile;
osserva quanto sia sempre più difficile acquistare
i biglietti online tramite il sito listicket aven-
do spesso dei problemi tecnici e chiede se è possi-
bile migliorare tale gestione;
ringrazia per la magnifica gestione della Società.
L'azionista Guido MARCHELLO
si complimenta con i dirigenti per i risultati eco-
nomici e sportivi;
è dell'opinione che la Società non sia nata per fa-
re della speculazione ma per fare dei risultati
sportivi;
ritiene che nessuno abbia comprato azioni JUVENTUS
per avere degli utili, tanto meno la famiglia A-
66
GNELLI;
è dell'avviso che i risultati siano molto buoni
così come le prospettive di sviluppo con J VILLAGE
e J MEDICAL;
si complimenta con la famiglia AGNELLI, dichiaran-
dosi convinto che i successi della Società siano
dovuti alla stabilità della governance, e la rin-
grazia perché continua a credere in questa Società
dando stabilità alla conduzione;
fa un appunto alla Società in quanto ritiene che,
pur eccellendo in campo economico, sportivo e nel-
la gestione dei giocatori, pecca nella distribuzio-
ne dei biglietti, ricordando il recente suicidio
di un dipendente della JUVENTUS che pare fosse
coinvolto in infiltrazioni mafiose;
chiede che la dirigenza presti molta attenzione al-
la distribuzione dei biglietti evitando di prestar-
si alle manovre da parte dei cosiddetti ultras che
in cambio del loro tifo chiedono biglietti gratis;
esorta la Società a non cedere a tali ricatti fa-
cendo molta attenzione a come distribuisce i bi-
glietti;
evidenzia che vi sono dei dirigenti di club di ti-
fosi che fanno "giochetti di rivendita" comprando
i biglietti a nome dei soci per poi rivenderli;
67
è dell'opinione che per evitare questo sistema si
potrebbe rendere i biglietti non trasferibili, per
modo che non li si possa cedere ad altre persone;
ritiene che quanto precede possa essere un modo
per eliminare definitivamente il "bagarinaggio";
considera curioso che una società paghi dei soldi
alla JUVENTUS per dare un nome allo stadio senza
poi darlo;
vuole sapere se nell'accordo per il giocatore TE-
VEZ con il BOCA JUNIORS sia stata inserita una
clausola che se viene rivenduto la Società ha una
cointeressenza su questa ulteriore vendita,
perché, altrimenti, oltre alla beffa si avrebbe an-
che un danno.
Il signor Alessandro Stefano RE, per delega dell'a-
zionista Carlo MOSSO,
dichiara di essere un legale torinese e di voler
fare un discorso che abbia un aspetto un po' diver-
so dal solito, perché è chiaro che i presenti sono
tutti azionisti e tifosi, contenti dell'attività
sportiva e dell'attività della Società;
crede che debbano essere rimarcati alcuni aspetti
già sollevati dal precedente azionista;
pensa che il sistema su cui si basa la JUVENTUS
sia composto di tre pilastri - società, tifosi e
68
giocatori – e che la questione in realtà sia molto
complessa;
ritiene che i passi in avanti che ha fatto la So-
cietà siano significativi perché risultati dalla
connessione di questi tre fattori: la Società ha
investito nello stadio e nelle altre strutture che
sta completando e quindi ha fatto dei passi in a-
vanti notevolissimi, come dimostrati dal bilancio
che viene proposto;
pensa che anche con i giocatori siano stati fatti
passi notevolissimi in questi anni e che ne siano
prova i risultati;
osserva come la JUVENTUS pecchi di mancanza di ri-
conoscimento rispetto ai grandi campioni che per
motivi vari lasciano la squadra a fine carriera e
come vi siano di questo numerosi esempi che tutti
hanno nel cuore come DEL PIERO, PIRLO, forse lo
stesso TEVEZ, e un domani chissà, più tardi che si
potrà, anche BUFFON;
propone di istituire il Pallone della Juventus, ri-
tenendo non possibile domandare a giornalisti stra-
nieri, che sono ovviamente sponsorizzati da giorna-
li e da gruppi di pressione, da lobby lontane dal-
la Società, di continuare a proclamare "miglior
calciatore dell'anno" calciatori anche degnissimi
69
di questo, in quanto la JUVENTUS possiede una sua
storia, una sua tradizione che quindi dovrebbe in
qualche modo fidelizzare il campione che esce dal-
la squadra con la sua storia e col suo legame;
ipotizza il nome per questa iniziativa quale
"Balôn d'or" oppure "Pallone bianconero";
pensa che anche i tifosi abbiano compiuto dei pas-
si in avanti notevoli sotto il profilo del rispet-
to della legalità e di una crescita culturale, an-
che se altri passi devono ancora essere compiuti,
riferendosi in particolare al problema dei tifosi
ospiti, anche in considerazione del fatto che per-
sonalmente ha potuto assistere a manifestazioni po-
co civili da parte dei rappresentanti di alcune
squadre ospiti;
crede che, se proprio la squadra ha l'obbligo di o-
spitarli, occorra prendere dei provvedimenti di e-
levazione di quelle strutture che non permettano
in nessun modo il lancio di oggetti su bambini,
donne e tifosi indifesi come sono stati i tifosi
juventini vittime alcune volte in passato;
precisa che saranno sempre comunque presenti episo-
di di intolleranza o di danni allo stadio, ma che
in questo modo si potrebbe almeno evitare danni al-
le persone o lo sberleffo unito al danno al vesti-
70
to o, peggio, al bambino o alla mamma;
spiega che questo si collega con il fatto che co-
munque occorre una cultura - avvicinandosi a un di-
scorso fatto in precedenza - per spingere sempre
di più i ragazzi e ancora di più le mamme, in par-
ticolare le signore, ad essere presenti;
espone come in uno stadio straniero il rapporto
tra i tifosi maschi, i bambini e le donne sia com-
pletamente diverso da quello italiano, perché vi è
una cultura in base alla quale è la famiglia che
si reca allo stadio, e come sia necessario percor-
rere questa strada per migliorare sempre più il
rapporto con i tifosi, raccomandando un confronto
anche con i consulenti della Società per ottenere
migliori suggerimenti in questo senso.
Il presidente
ricorda che quest'anno in JUVENTUS ci sono stati
due lutti: Raffaello BUCCI, un ragazzo che lavora-
va per una società che collabora con JUVENTUS - ma
è come se lavorasse per JUVENTUS da un punto di vi-
sta umano - e che in futuro avrebbe potuto assume-
re degli incarichi all'interno della società, e Ma-
ra LOZZA, una dipendente delle Risorse Umane, che
quest'anno per motivi personali ha compiuto un ge-
sto difficilmente spiegabile;
71
crede che nessuno possa arrogarsi il diritto di en-
trare dentro i sentimenti di una persona che com-
pie un tale gesto e chiede 30 secondi di silenzio
per Mara LOZZA e Raffaello BUCCI.
L'assemblea aderisce alla richiesta.
Quindi il presidente ritiene che emergano sulla
stampa vicende di cronaca nera che hanno dei pre-
sunti responsabili, mentre altri episodi rimangono
nel silenzio;
ricorda, per quanto riguarda le vicende che hanno
trovato riscontro quest'estate sulle pagine di cro-
naca dei quotidiani, che la Procura della Repubbli-
ca di Torino ha avviato un'indagine su alcune fami-
glie ritenute appartenenti alla ‘Ndrangheta: alle
stesse si contesta, oltre a reati contro persone e
patrimonio, il tentativo di infiltrazione nell'am-
bito dell'attività di bagarinaggio;
precisa che nessun dirigente o dipendente della JU-
VENTUS è indagato e coloro che sono stati escussi
dall'autorità giudiziaria sono stati chiamati in
veste di testimoni;
ritiene opportuno segnalare inoltre come JUVENTUS,
così com'è emerso dalle indagini, non abbia mai of-
ferto biglietti omaggio o qualsivoglia altre rega-
lie a gruppi organizzati e abbia sempre operato in
72
piena e totale condivisione e collaborazione con
le forze dell'ordine e il gruppo operativo di sicu-
rezza;
comunica che JUVENTUS è già ovviamente in contatto
ed a piena disposizione della Procura della Repub-
blica e che pertanto adotterà ogni iniziativa a
sua tutela;
analizza le vicende legate a GAZZONI FRASCARA, per
le quali è stato pubblicato in questi giorni su al-
cuni quotidiani la possibilità di reati quali il
falso in bilancio, e ricorda che, per appostare un
accantonamento in bilancio a fronte di una contro-
versia in corso, è necessario che il consiglio di
amministrazione valuti la probabilità della soccom-
benza e quindi che eventualmente possa insorgere
una passività, precisando che in questo momento la
Società non ha alcuna evidenza che ciò sia probabi-
le;
comunica che ad oggi, allo stato delle cause, in
considerazione dei vari rinvii, non è possibile
procedere con una previsione sulla quantificazione
del rischio potenziale, non potendo prevedere e
quantificare effetti negativi a carico della So-
cietà, principalmente in considerazione:
. dello stato dei due procedimenti,
73
. della circostanza che le parti attrici non hanno
fornito argomenti né elementi di prova tali da giu-
stificare la responsabilità di JUVENTUS e le conse-
guenti richieste risarcitorie,
. del fatto che la JUVENTUS, citata quale responsa-
bile civile nel processo celebratosi a Napoli, è
stata assolta e dichiarata non responsabile rispet-
to agli addebiti mossi all'imputato;
ricorda il funzionamento del principio contabile
IAS 37, che nella definizione della probabilità di
sostenimento dell'onere precisa che se il sosteni-
mento dell'onere è "probabile", cioè con probabi-
lità maggiori del 50%, è necessaria l'iscrizione
della passività a bilancio e l'indicazione nelle
note; se è "possibile", e cioè è una probabilità
tra il 5% e inferiore al 50%, non vi è l'obbligo
di iscrizione ma di indicazione nelle note, come
avvenuto in questo caso; se è "remoto", cioè con
meno del 5% di probabilità, non si deve procedere
ad alcuna iscrizione e ad alcuna indicazione nelle
note, evidenziando che il consiglio ha valutato
che il rischio si posiziona tra il 5% e il 50%;
rende noto che le prossime udienze per quanto ri-
guarda la vertenza GAZZONI FRASCARA sono previste
il 12 dicembre al Tribunale di Roma, ancora nella
74
fase preliminare, mentre per quanto riguarda quel-
la VICTORIA 2000 vi è stato uno scambio delle memo-
rie su illustrazione dopo le comparse presso la
Corte d'Appello di Napoli;
ritiene di essere stato sufficientemente esaustivo
su questo punto e comunica che, nel caso in cui la
JUVENTUS ritenesse la potenzialità di un danno a
proprio carico, la valutazione di eventuali azioni
non avrebbe comunque pubblicità, perché non è nel-
l'interesse della Società;
lascia la parola ai due amministratori delegati
per le risposte del caso alle altre domande.
L'amministratore delegato Giuseppe MAROTTA
ringrazia gli azionisti per gli apprezzamenti fat-
ti e rivolti ai dirigenti, ai calciatori e alla
squadra;
ritiene che tali interventi dimostrino un'accurata
preparazione in campo calcistico e non solo e un
grande senso di appartenenza, considerando dovero-
so, laddove siano state fatte delle critiche più a-
spre, rispondere con correttezza e in modo esausti-
vo;
- all'azionista Marco BELLUCCI risponde che:
essere ambiziosi non è un difetto e significa af-
frontare da parte della Società la campagna trasfe-
75
rimenti con l'obiettivo di ottenere sempre il mas-
simo, interessandosi anche di operazioni che non
facilmente possono essere concluse, quali MATUIDI
e WITSEL; tali operazioni non sono dipese dalla vo-
lontà della Società, bensì dalla volontà altrui,
ma hanno come obiettivo finale quello di ottenere
il massimo, presupposto importante per ottenere i
successi ma non fondamentale, e questo è dimostra-
bile dai risultati soddisfacenti ottenuti dall'at-
tuale rosa di giocatori della JUVENTUS e da quella
degli anni precedenti, risultati ottenuti in campo
e, grazie al campo, anche fuori;
parlare di campionato italiano, nel quale la JUVEN-
TUS è indiscusso campione da cinque anni, è più fa-
cile che trattare l'argomento Champions League;
nel campionato italiano vince la squadra in assolu-
to migliore in quanto è un campionato che è metafo-
ricamente una corsa a tappe dove la fortuna o la
sfortuna e l'incidenza arbitrale sono solo un com-
plemento e non una essenza; la JUVENTUS ha vinto
meritatamente con cammini anche difficili come l'i-
nizio negativo della scorsa stagione;
in Champions, che è un torneo, c'è una maggiore
componente imprevedibile come ad esempio arrivare
alla partita con il miglior organico senza infortu-
76
nati o squalificati e senza cali di forma durante
la stagione, la componente arbitrale e la componen-
te atmosferica, come a Istanbul; tutte queste com-
ponenti evidenziano che non sempre la squadra che
vince la Champions è la squadra più forte, è sicu-
ramente una squadra tra le più forti, ma non neces-
sariamente la più forte; anche in questa competi-
zione la Società ritiene di essere all'altezza, an-
che quest'anno, nonostante i mancati arrivi dei
giocatori WITSEL e MATUIDI, perché la rosa a dispo-
sizione è soddisfacente e sarebbe riduttivo, per
gli stessi giocatori e per gli allenatori, valutar-
li in modo differente;
POGBA è arrivato dal MANCHESTER UNITED al termine
del suo contratto che lo legava a tale società; è
stato raggiunto un accordo, una transazione con il
MANCHESTER UNITED di un milione e mezzo circa per
evitare che la stessa società iniziasse una proce-
dura e un contenzioso con il giocatore che ne a-
vrebbe ritardato il tesseramento; nello stesso tem-
po è stato concluso con il calciatore un contratto
pluriennale; nel corso di questi anni la negozia-
zione e il rinnovo del contratto sono avvenuti in
tempi diversi; la Società ha quindi sostenuto dei
costi per attività svolta da soggetti facenti capo
77
a società di consulenza che assistono i professio-
nisti;
in termini definitivi l'operazione di cessione è
avvenuta il 9 agosto di quest'anno, per volontà
del giocatore, in quanto la Società aveva dichiara-
to più volte durante l'anno che non avrebbe voluto
cederlo, che ha espresso la volontà di vivere un'e-
sperienza diversa e non solo in termini di guada-
gni; la Società sarebbe stata in grado di sostene-
re uno stipendio più alto ma questo avrebbe creato
una grande distonia all'interno degli spogliatoi;
la Società deve mantenere sempre un grande equili-
brio all'interno degli spogliatoi per non creare
posizioni molto differenti, perché il gioco del
calcio è ancora uno sport di squadra dove il singo-
lo sicuramente può determinare, può aiutare, ma se
non vi è il consenso e l'apporto da parte degli al-
tri compagni non si vince nulla;
la Società ha ritenuto che le richieste economiche
del giocatore non creassero i presupposti per apri-
re una trattativa;
l'operazione si è conclusa con una valutazione di
trasferimento di 105 milioni di euro a cui si devo-
no aggiungere anche 5 milioni di bonus, che mature-
ranno a vantaggio della Società nel momento in cui
78
il giocatore o rinnova il contratto con lo stesso
MANCHESTER UNITED oppure viene trasferito a un'al-
tra società per un valore che non sia inferiore a
50 milioni di euro;
la Società ritiene che tale bonus sia alla portata
non pensando che il giocatore possa essere svinco-
lato o trasferito a un'altra società per un valore
inferiore ai 50 milioni;
l'importo di 105 milioni deve essere considerato
alla luce dei proventi finanziari che, essendo il
pagamento previsto in due stagioni sportive, ammon-
tano a 3 milioni, generando il prezzo attualizzato
di 101 milioni, da cui vanno dedotti il valore re-
siduo al 30 giugno 2016 del costo sostenuto dalla
Società in sede di acquisizione e rinnovo del con-
tratto con il giocatore; si è quindi arrivati a
una plusvalenza di bilancio di 96,5 milioni di eu-
ro; l'impatto economico netto dell'operazione è di-
verso poiché JUVENTUS ha conferito mandato alla so-
cietà TOPSCORE, che ha indicato l'agente Mino RAIO-
LA quale esecutore fisico, che prevedeva un corri-
spettivo di 18 milioni alla TOPSCORE sino a 90 mi-
lioni di prezzo di vendita mentre oltre i 90 milio-
ni era prevista una cifra variabile, che comunque
non poteva superare i 9 milioni;
79
il totale che dovrà essere corrisposto a questa so-
cietà è di 27 milioni di euro e, conseguentemente,
l'impatto economico netto è di 72 milioni di euro;
dal punto di vista del bilancio è un fatto straor-
dinario che ad oggi rappresenta il record dei tra-
sferimenti attuati, pur non essendo il vero obiet-
tivo della Società; la JUVENTUS aveva sul giocato-
re l'obiettivo di costruire una squadra competiti-
va, ma il giocatore ha deciso di prendere questa
strada ed è stato rispettato;
la Società aveva valutato, nei mesi precedenti,
gli interventi che avrebbero potuto far lievitare
il livello qualitativo della squadra che nel corso
degli anni ha assunto un livello importante; tra
questi l'acquisizione del calciatore HIGUAÌN che,
all'interno del suo contratto, aveva l'opzione di
trasferimento ad un'altra società contro un esbor-
so di 90 milioni di euro; la Società ha ritenuto
questo un intervento prioritario rispetto a qual-
siasi altra acquisizione di mercato ed è stato va-
lutato ampiamente dall'area sportiva; la Società
pagherà in due anni 90 milioni di euro, corrispon-
denti al valore di carico del giocatore, e l'ammor-
tamento relativo è di 5 anni che corrispondono al
tempo contrattuale del legame tra il giocatore e
80
la JUVENTUS;
- all'azionista Graziano CAMPI risponde che:
gli investimenti nel settore giovanile sono misura-
ti e fatti con logica e sono valutati dal punto di
vista dei risultati conseguiti: per i trofei otte-
nuti - anche quest'anno la Società è stata finali-
sta nel campionato italiano con la Roma perdendo
poi ai rigori - e per la valorizzazione di quei
giocatori che non trovano spazio nella prima squa-
dra ma che rappresentano fonti di plusvalenze im-
portanti e rilevanti, uno su tutti è l'esempio del
giocatore IMMOBILE, che non ha mai vestito la ma-
glia della JUVENTUS ma ha generato una plusvalenza
notevole, ed anche come il giocatore MASI e diver-
si altri; tutto quello che la Società fa viene va-
lutato con un senso di rispetto economico e di e-
quilibrio economico con l'obiettivo di creare tra-
sferimenti che generino positività attraverso le
plusvalenze ma soprattutto quello di generare dei
campioni che possano essere titolari nella prima
squadra anche se è un obiettivo molto difficile
perché attualmente la prima squadra è molto compe-
titiva e non è facile giocarvi; la Società lo fa
attraverso una maturazione lenta che avviene con
l'unico strumento indispensabile che è la cessione
81
in prestito di questi giocatori; attualmente la JU-
VENTUS ne ha 55 nelle varie nazioni europee, in va-
rie competizioni, e la speranza è che tra questi
55 ci sia qualcuno che possa arrivare e consolidar-
si come titolare della prima squadra;
in alcune circostanze il mondo del calcio è vera-
mente imprevedibile, vanno fatti i complimenti sia
al MILAN, sia a GALLIANI che è riuscito ha sfrutta-
to quello che era il detto comune "fare di ogni ne-
cessità virtù", ha operato con una possibilità eco-
nomica ridotta ed ha dovuto quindi promuovere in
prima squadra dei giovani; dal punto di vista pa-
trimoniale questo è un bell'obiettivo mentre dal
punto di vista dei risultati coi giovani non si
vince nessun titolo;
ci sono giocatori che arrivano quasi a 40 anni e
sono ancora titolari, la JUVENTUS ha una media di
età intorno ai 28/29, giocatori che sono nelle pie-
ne disponibilità fisiche e nel pieno rendimento a-
gonistico; la Società è molto attenta a creare un
mix tra giovani e anziani, in panchina in queste
domeniche sta sedendo un giovane del 2000 che si
chiama KEAN, che forse prima o poi diventerà anche
titolare ed ha solo 16 anni;
è in corso un'operazione di prestito temporaneo -
82
relativa al giocatore CUADRADO - per 5 milioni,
con un obbligo di riscatto di 20 milioni che scat-
terà solo nel caso in cui la JUVENTUS vinca lo scu-
detto; la Società ha ottenuto il giocatore per tre
stagioni sportive a 5 milioni; nel caso in cui la
JUVENTUS fosse obbligata a riscattare il calciato-
re nel secondo anno il prezzo decresce a 15 e poi
10 nel terzo; la Società naturalmente si auspica
di vincere lo scudetto quest'anno;
ZAZA è stato ceduto quest'anno per 5 milioni e
l'obbligo di riscatto scatta alla quattordicesima
presenza in gare ufficiali senza minutaggio; at-
tualmente è intorno alle 7 presenze, quindi ne man-
cano 7 per arrivare all'obbligo di riscatto;
COMAN è stato trasferito con un prestito biennale
che sino ad oggi ha portato 7 milioni di ricavi
con un diritto di riscatto di 21 milioni; nel caso
in cui il BAYERN non lo riscattasse sarebbe una
bella occasione per la JUVENTUS perché si ritrove-
rebbe con una giovane promessa che è diventata un
campione, dopo aver incassato 7 milioni, che è sta-
to valorizzato da altri; purtroppo la previsione è
che il BAYERN lo riscatterà;
- all'azionista Gino GAMBACORTI PASSERINI risponde
che:
83
la Società non ha mai pensato di fare un esposto
contro gli arbitraggi nell'incontro con il BAYERN;
anche la passata giornata la JUVENTUS ha subito un
torto che tutti hanno potuto vedere, ciò nonostan-
te non ha fatto esternazioni pesanti; egli stesso
ha avuto un confronto al termine della partita con
l'arbitro RIZZOLI al quale ha manifestato il pro-
prio disappunto; la Società si è limitata a questo
perché ritiene che debba vincere sempre anche con
le avversità arbitrali; nell'arco della stagione
sportiva i danni subiti e i favori concessi comun-
que si pareggiano;
- all'azionista Luca RIVOIRA risponde che:
in Italia, il fenomeno del calcio femminile non
toccava la sensibilità delle società e vi erano po-
che adesioni; la Federazione ha stimolato le so-
cietà a svilupparlo attraverso l'istituzione di al-
cune formazioni e anche la JUVENTUS ha nell'ambito
dell'attività giovanile tre formazioni: giovanissi-
mi, esordienti e pulcini, con 62 calciatrici; l'o-
biettivo di avere la prima squadra è ancora prema-
turo, certamente le indicazioni della Federazione
sono quelle di sviluppare tale attività per cui la
JUVENTUS si adeguerà considerando anche che in al-
tre nazioni questa è comunque ben sviluppata.
84
L'amministratore delegato Aldo MAZZIA
risponde agli intervenuti precisando che:
il progetto Continassa è un'operazione posta in es-
sere con il duplice obiettivo di salvaguardare
l'investimento compiuto nello Juventus Stadium per
155 milioni di euro e riqualificare un'area - po-
sta a diretto contatto con lo stadio - completamen-
te degradata e abbandonata da 50 anni in cui si
svolgevano attività non proprio lecite;
nel mandare avanti il progetto si è tenuto conto
di un obiettivo di aumento della patrimonializza-
zione della Società e di generazione, se possibi-
le, di ricavi o di razionalizzazione di costi;
per il primo aspetto - incremento della patrimonia-
lizzazione - è stata acquisita tutta l'area di 176
mila metri quadrati in diritto di superficie, su
cui insistevano 38 mila metri quadrati di capacità
costruttiva, la cosiddetta SLP, ed è stato pagato
al Comune un importo di circa 11 milioni di euro;
al momento in cui è stato costituito il fondo J
VILLAGE è stato perfezionato l'apporto dell'asset
- consistente in 35 mila metri di SLP e la quasi
totalità del diritto di superficie dell'area - a
un valore che è stato periziato in 24 milioni di
euro, portando quindi dagli 11 iniziali ai 24 mi-
85
lioni di euro il "progresso" di patrimonializzazio-
ne iscritto nell'attivo del bilancio della So-
cietà, corrispondente al valore delle quote del J
VILLAGE possedute;
la manovra è stata fatta con una spesa, come già
detto, di 11 milioni di euro; nel valore di queste
quote è stato poi inserito il valore di perizia,
aggiornato ogni sei mesi da parte del perito del
fondo J VILLAGE, con il risultato che dal momento
iniziale al bilancio appena esaminato questo valo-
re si è incrementato di 4 milioni;
per il secondo aspetto - ricavi e contenimento dei
costi – la sede attuale della Società non permette
di ospitare in maniera dignitosa tutti i dipenden-
ti per motivi di spazio e non appena vi sarà il
trasferimento, a partire dal 1° luglio 2017, nella
nuova sede vi sarà uno spazio doppio rispetto al-
l'attuale e i costi saranno inferiori rispetto a-
gli attuali;
vi sarà inoltre la possibilità di entrare in joint
venture - o meglio in partnership - nella gestione
del nuovo hotel con un operatore del settore, per-
mettendo alla Società di ottenere una partecipazio-
ne del 40% nella struttura alberghiera e ottenendo
quindi ricavi e profitti risultanti dalla conduzio-
86
ne dell'albergo;
- all'azionista Luca RIVOIRA risponde che:
in merito al retail e al merchandising dedicato al-
le donne, quest'ultimo rappresenta circa il 5% dei
13 milioni di euro di ricavi generati da tale atti-
vità ed il 40% degli assortimenti è già dedicato
alle donne;
- all'azionista Giuseppe CRIPPA risponde che:
in riferimento ai piani di ampliamento della ca-
pienza dello stadio, la Società sta lavorando sul-
l'aumento della qualità, del comfort e della sicu-
rezza all'interno dello stadio, ma al momento non
si prevede di poter fare ulteriori investimenti
sullo stesso se non in questo senso e non sull'e-
stensione della sua capienza;
per quanto riguarda i Camp, vi è effettivamente
una differenza tra il dato indicato nel fascicolo
di bilancio e i dati consuntivati sul sito motiva-
ta dal fatto che Senegal e Nuova Zelanda sono Camp
nuovi e subito aggiornati sul sito, ma non inseri-
ti nel fascicolo;
in Cina sono stati chiusi due accordi per Academy
e la Società è in contatto con altre realtà per lo
sviluppo ulteriore del mercato;
non vi sono possibilità di trasferimento in Olan-
87
da, in quanto uno dei requisiti per l'iscrizione
al campionato italiano è proprio la sede in Italia;
- all'azionista Paolo AICARDI risponde che:
vi sono – in riferimento alla maggiore attenzione
ai piccoli azionisti e, in caso di dimostrazione
di avere investito stabilmente, al riconoscimento
di alcuni benefit – le difficoltà già citate nelle
scorse assemblee in quanto è sempre difficile veri-
ficare l'effettiva permanenza dello status di azio-
nista; inoltre si vuole mantenere sostanzialmente
lo stesso trattamento tra azionisti;
per quanto riguarda i fatturati attesi di J MEDI-
CAL, la società è ancora in una fase di startup an-
che se l'inaugurazione è avvenuta, come detto, a
marzo;
in questi mesi sono state ottenute tutte le varie
autorizzazioni da parte di ASL e uffici competenti
e l'ultima perverrà in novembre per poter usufrui-
re delle sale di chirurgia ambulatoriale; gli azio-
nisti saranno aggiornati il prossimo anno man mano
che si avrà una progressione dei risultati di que-
sta e delle altre società;
- all'azionista Salvatore COZZOLINO risponde che:
per quanto riguarda il factoring, la Società ha u-
tilizzato principalmente i contratti sui diritti
88
TV e le sponsorizzazioni principali; queste sono
normali operazioni di anticipo su contratti commer-
ciali al fine di ottimizzare gli oneri finanziari;
in riferimento al naming dello stadio, è risaputo
che SPORTFIVE ha assicurato alla Società un minimo
garantito, ma beneficia anche dei proventi derivan-
ti dalla vendita di una tribuna e di alcuni palchi
e quindi questo compensa parzialmente l'esborso
per il minimo garantito che versa alla Società o-
gni anno;
per quanto riguarda i malfunzionamenti di LISTIC-
KET, è da sottolineare che in cinque anni i disser-
vizi sono gradualmente diminuiti, lavorando giorno
per giorno, ma fortunatamente la richiesta dei bi-
glietti è rimasta molto alta ed è sempre al di so-
pra delle disponibilità; la mancanza di disponibi-
lità o la grande affluenza al sito possono a volte
causare dei disagi ai tifosi; si è riusciti ad au-
mentare mediamente del 30% la disponibilità dei bi-
glietti grazie al sistema di rivendita del posto
messo a disposizione degli abbonati con il sistema
"Il mio abbonamento", accessibile attraverso il si-
to della JUVENTUS;
- all'azionista Marco Geremia Carlo BAVA risponde
che:
89
attualmente il tasso attivo medio di eventuali im-
pieghi è tra lo 0,25% e lo 0,50%, mentre il tasso
passivo medio a breve varia ed è intorno all'1,25%;
alla Continassa verrà installato un impianto di
trigenerazione frutto dell'accordo concluso con
BOSCH, che darà energia frigorifera e calorifera a
tutti gli stabili promossi nell'ambito del J VILLA-
GE, per cui un tentativo per essere "ecofriendly"
è stato fatto e, anzi, la Società ne è orgogliosa
perché l'accordo con BOSCH è stato stipulato già
prima che partisse il fondo J VILLAGE;
in riferimento alla generica possibilità di una di-
stribuzione di dividendo, si valuterà il prossimo
anno come agire a seguito del consolidamento dei
risultati.
Il presidente
procede quindi con le repliche e, assentandosi mo-
mentaneamente, cede la direzione dei lavori assem-
bleari all'amministratore delegato Aldo MAZZIA.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
comunica che, riguardo alla vicenda BUCCI, il col-
legio sindacale ha già avuto la relativa documenta-
zione e si è espresso come al solito in modo piut-
tosto vago;
legge un articolo di Repubblica dell'11 luglio
90
2016: "Il tentativo di infiltrazione della ‘ndran-
gheta nella tifoseria organizzata era già stato
raccontato nell'inchiesta San Michele e ripreso po-
chi giorni fa da Roberto SAVIANO nel suo blog. Al-
cuni boss sarebbero partiti in aereo dalla Cala-
bria alla volta di Torino per assistere gratis al-
lo stadio alla partita del 5 aprile 2006, JUVEN-
TUS–ARSENAL: ‘Fummo accolti da un ragazzo che ci
consegnò i biglietti in una busta - è scritto nel-
le carte - e non pagammo'. Sette anni dopo la sce-
na si ripete, questa volta è il capo degli ultrà
Fabio GERMANI che ritira il pacco di biglietti al-
la reception dell'hotel dove la squadra si ritira
prima della partita. Sono per il boss Rocco DOMI-
NIELLO, che cerca ticket da rivendere per l'incon-
tro REAL MADRID-JUVE del 23 ottobre 2013'. A far-
glieli recapitare al Principi di Piemonte è Giusep-
pe MAROTTA in persona, raccomandata la massima ri-
servatezza.
Esaurito il tempo a sua disposizione, l'azionista
BAVA termina in suo intervento a microfono spento
continuando nella lettura dell'articolo.
L'azionista Salvatore COZZOLINO
dichiara di avere, già negli anni scorsi, presenta-
to precise proposte sulla questione delle iniziati-
91
ve per gli azionisti;
non ritiene che gli azionisti debbano essere trat-
tati meglio degli altri tifosi e crede che sia evi-
dente che chi investe nella JUVENTUS non lo faccia
in termini di investimento finanziario mentre ri-
tiene giusto che l'azionista, soprattutto se è sta-
bile e se in famiglia ha un nucleo fatto di azioni-
sti stabili, possa essere oggetto di attenzioni e
di eventuali benefit, non discriminanti nei con-
fronti degli altri, semplicemente di attenzioni,
di iniziative che possano poi anche portare all'au-
mento dei ricavi;
auspica di poter sviluppare questo senso di appar-
tenenza alla Società;
chiede informazioni sulle udienze di fine ottobre
su Calciopoli.
Il presidente ,
avendo ripreso la direzione dei lavori assemblea-
ri, invita al microfono l'azionista CAMPI.
L'azionista Graziano CAMPI
dice di essere un giornalista e di fare inchieste
e analisi;
afferma che, se c'è una persona tra i presenti che
è al di sopra di ogni sospetto, che è integra, che
è generosa, questa è l'amministratore delegato MA-
92
ROTTA;
evidenzia che non sono state date risposte ad alcu-
ne domande, ma capisce che gli azionisti sono in
molti e si è di fretta;
invita però a fare una dichiarazione per quanto ri-
guarda Calciopoli, perché i tifosi vogliono rassi-
curazioni sul fatto che si andrà avanti, ritenendo
questo un imperativo morale, il motivo per cui ha
acquistato le azioni JUVENTUS, il motivo per cui
ha iniziato a fare il giornalista e l'unica cosa
che lo interessa, per cui vuole rassicurazioni in
merito.
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente
chiude la discussione e passa alla votazione invi-
tando il segretario a procedere alle relative ope-
razioni.
Il segretario procede alle operazioni di voto del-
la proposta di approvazione del bilancio e di de-
stinazione dell'utile dell'esercizio riportata al
termine della relazione sulla gestione, precisando
che per la stessa si procede mediante il sistema
di televoto in base alle istruzioni che sono pro-
iettate.
Fa presente che la votazione è aperta e che è quin-
di possibile premere:
93
. il tasto VERDE per il voto favorevole
. il tasto ROSSO per il voto contrario
. il tasto GIALLO per l'astensione
evidenziando che, dopo aver controllato sul di-
splay che il voto espresso sia corretto, occorre
premere il tasto OK e verificare sempre sul di-
splay che il voto sia stato registrato.
Precisa inoltre che i delegati o i fiduciari che
necessitano di esprimere voto differenziato sono
pregati di accedere al tavolo di voto assistito.
Quindi chiede se tutti hanno votato.
Al termine della votazione il presidente accerta
che la proposta di approvazione del bilancio al 30
giugno 2016 e di destinazione dell'utile dell'eser-
cizio è approvata a maggioranza con:
voti favorevoli n. 778.240.310
voti contrari n. 6
voti astenuti n. 198.420
non hanno espresso il voto n. 133.438 azioni.
Coloro che risultano aver espresso voto favorevo-
le, voto contrario, essersi astenuti o non aver vo-
tato, con il numero delle rispettive azioni, sono
evidenziati nell'elenco dei partecipanti all'assem-
blea (allegato "H").
Sul punto
94
2. Relazione sulla remunerazione ai sensi dell'ar-
ticolo 123-ter del D.lgs. 58/98 ,
il presidente fa presente che, come precisato nel-
la relativa relazione del consiglio di amministra-
zione distribuita ai presenti (allegato "G"), lo
stesso riguarda la relazione sulla remunerazione.
Sottolinea poi che la Prima Sezione della relazio-
ne sulla remunerazione fornisce al mercato le in-
formazioni riguardanti la politica della Società
in materia di remunerazione, come approvata dal
consiglio di amministrazione - su proposta del co-
mitato per le nomine e la remunerazione - in data
21 settembre 2016, a seguito dell'entrata in vigo-
re delle disposizioni regolamentari della CONSOB
per l'attuazione dell'articolo 123 ter del Testo U-
nico della Finanza.
Precisa che tale politica delle remunerazioni è de-
lineata in funzione del settore sportivo professio-
nistico nel quale opera la Società e della comples-
sità della sua struttura organizzativa che prevede
la presenza nel consiglio di amministrazione di
consiglieri con deleghe operative (in particolare
esso presidente, il vice presidente Pavel NEDVED e
gli amministratori delegati Giuseppe MAROTTA e Al-
do MAZZIA) e non prevede la nomina di un direttore
95
generale.
Fa poi presente che, come precisato nella citata
relazione, l'assemblea è chiamata, ai sensi del-
l'articolo 123 ter del Decreto Legislativo 58/98,
ad esprimere il proprio voto non vincolante in me-
rito alla politica adottata dalla Società in mate-
ria di remunerazione dei componenti degli organi
di amministrazione ed alle procedure utilizzate
per la sua adozione e attuazione, di cui alla Pri-
ma Sezione della relazione sulla remunerazione.
Quindi passa alla discussione ricordando che gli
interventi dovranno essere concisi e pertinenti e
che coloro che interverranno dovranno restare co-
munque entro il tempo massimo di 5 minuti, nei qua-
li - come già indicato - dovranno essere comprese
anche eventuali dichiarazioni di voto, e di 2 minu-
ti per le repliche alle risposte fornite.
Fa poi presente che al termine del tempo massimo,
come già precisato, gli interventi e le repliche
saranno considerati terminati, il microfono verrà
disattivato e la parola passerà automaticamente al-
l'azionista successivo e che un breve segnale acu-
stico evidenzierà che manca 1 minuto alla scadenza
del termine.
Quindi dichiara aperta la discussione sul secondo
96
punto all'ordine del giorno.
Una sintesi viene qui di seguito riportata.
Il presidente chiama l'azionista BAVA al microfono
e, assentandosi momentaneamente, cede la direzione
dei lavori assembleari all'amministratore delegato
Aldo MAZZIA.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
chiede al presidente del comitato remunerazioni
Paolo GARIMBERTI perchè il dottor MAZZIA prenda
uno stipendio di un quarto rispetto a quello del
dottor MAROTTA; crede sia una disuguaglianza inac-
cettabile, anche perché il dottor MAZZIA ha il me-
rito di avere sensibilizzato la Società nei con-
fronti della Continassa e sta lavorando molto be-
ne;
lamenta che il dottor MAZZIA non abbia risposto ad
alcune domande e che sia stato un po' vago, ma ne
riconosce l'impegno, gli raccomanda di essere più
chiaro e spera che possa esserlo già in questa oc-
casione;
fa denuncia, ai sensi dell'articolo 2408 del codi-
ce civile, al presidente del collegio sindacale,
in riferimento ai biglietti non fatturati per la
vicenda, di cui l'azionista ha parlato in preceden-
za, dell'"appuntamento tra MAROTTA e il boss mafio-
97
so … viene seguito dai poliziotti che intercettano
un giro di e-mail per organizzare il provino, ma
il giovane non verrà mai ingaggiato";
prevede che non ci sarà mai alcuna indagine su que-
sti fatti e vorrebbe che si facesse un controllo
di cassa per verificare le variazioni contabili di
questa situazione;
vorrebbe capire come vengono considerati questi bi-
glietti, se sono contabilizzati come omaggio e co-
me si controlla la sicurezza; precisa che la doman-
da nasce dal fatto che, se un ricercato va a vede-
re la partita, evidentemente non ne era indicato
il nome e ritiene ci sia qualcosa di sbagliato nel-
la sicurezza e nel controllo degli stadi;
considera strano che un ragazzo vada a suicidarsi
proprio sotto il ponte dove è stato trovato Edoar-
do AGNELLI e ritiene ciò più di un avvertimento.
L'azionista Salvatore COZZOLINO
fa notare che, mentre si parla di remunerazioni,
ci sono cinque consiglieri assenti su dodici e al-
cuni di loro sono recidivi, essendo già stati as-
senti in assemblee precedenti;
chiede informazioni sulle presenze di questi consi-
glieri durante i consigli di amministrazione e le
riunioni dei comitati;
98
dichiara che, se fosse lui medesimo consigliere di
amministrazione della JUVENTUS, il giorno dell'as-
semblea arriverebbe molto presto, poiché crede che
essere consigliere di amministrazione della So-
cietà sia un orgoglio ineguagliabile per chi la ti-
fa;
afferma che l'assenza di questi amministratori non
lo invoglia a procedere ad approvare la loro remu-
nerazione;
ritiene sia una questione che l'azionista di mag-
gioranza, quando propone la lista per il consiglio
di amministrazione, dovrebbe porsi, sempre nel ri-
spetto delle normative relative alle quote rosa,
ai requisiti di indipendenza, di rispettabilità e
di onorabilità;
consiglia di scegliere meglio le persone, supponen-
do che alcune non siano neanche tifose della JUVEN-
TUS;
crede sia importante che i consigli di amministra-
zione siano formati da persone che hanno a cuore
le sorti della Società e dubita che le persone as-
senti oggi, in una occasione come l'assemblea,
l'abbiano effettivamente a cuore;
reitera la richiesta di avere informazioni sull'u-
dienza del 17 ottobre che si è tenuta presso il
99
Tribunale di Roma, per quanto riguarda il discorso
dei risarcimenti civili e ripete che voleva sapere
se c'è stato un rinvio, se c'è stata una delibera
o qualche informazione che gli azionisti devono co-
noscere.
Il presidente ,
avendo ripreso la direzione dei lavori assemblea-
ri, all'azionista Salvatore COZZOLINO risponde che
la presenza degli amministratori è vicina al 100%.
L'amministratore delegato Aldo MAZZIA
precisa che i dati sulle presenze sono compresi
nella relazione sulla corporate governance: ad e-
sempio, per quanto riguarda il comitato per le no-
mine e la remunerazione, a pagina 21 si può trova-
re una presenza degli amministratori pari al 100%.
Il presidente
all'azionista Salvatore COZZOLINO risponde ancora
che:
gli amministratori sono sempre presenti, solo in
pochissime occasioni alcuni risultano assenti;
oggi alcuni amministratori avevano impegni e non
hanno potuto partecipare;
può rassicurarsi sul fatto che gli amministratori
oggi assenti sono persone estremamente competenti
che portano il loro contributo in maniera determi-
100
nante ai lavori del consiglio e dei comitati e so-
no estremamente orgogliosi di fare parte del consi-
glio della JUVENTUS;
non vi è nulla da aggiungere in riferimento alle u-
dienze, questo anche se l'argomento non è pertinen-
te all'ordine del giorno;
le posizioni di esso presidente all'interno della
Società non sono cambiate rispetto al passato, co-
me anche la sua determinazione, perché nulla è cam-
biato;
ci sono una serie di "editori" online e offline
che hanno reso la loro ragione di vita il parlare
esclusivamente di un solo argomento, ma non è que-
sta la sede per dare ulteriori temi.
L'azionista Salvatore COZZOLINO
dichiara di voler solo sapere se si era tenuta u-
dienza il 17 ottobre scorso o meno, non avendo più
saputo nulla dai giornali.
Il presidente
precisa che, in questa fase, non c'è nulla da ag-
giungere ed è giusto che ogni tanto sui giornali
non esca alcun riferimento, soprattutto se non c'è
nulla di nuovo da aggiungere e soprattutto in que-
sto momento e in questa sede.
Il presidente chiama l'azionista BAVA al microfono
101
e, assentandosi momentaneamente, cede la direzione
dei lavori assembleari all'amministratore delegato
Aldo MAZZIA.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
lamenta il fatto di non aver ancora ricevuto rispo-
ste in riferimento alla notizia di cronaca e comu-
nica che la Squadra Mobile che conduce le indagini
non ha dubbi sulla dinamica dell'avvenimento: esat-
tamente come ciò che era successo a Edoardo AGNEL-
LI;
riferisce che le persone dell'entourage JUVENTUS
che conoscevano Raffaello BUCCI - pensa che ce ne
siano in sala, se hanno il coraggio di parlare -
raccontano che era molto gratificato per l'incari-
co fiduciario che gli era stato dato dai dirigenti
della squadra; aggiunge che aveva avuto dei proble-
mi per la scomparsa della madre, ma crede che co-
munque il gesto non sia giustificabile;
continua leggendo l'articolo di Repubblica: "Gli
investigatori sospettano un legame tra la sua mor-
te e le vicende per le quali è stato convocato in
Procura. Dal verbale della sua deposizione risulta-
no incertezze, contraddizioni. E non si esclude
che qualcuno lo abbia avvicinato per conoscere il
contenuto dell'interrogatorio. Forse un incontro
102
così sconvolgente da spingerlo a farla finita?";
ritiene quanto precede un messaggio molto chiaro
per chi voglia capire, ma dichiara di non essere
in grado di capirlo comunque e ribadisce sia signi-
ficativo il fatto che sia stato trovato sotto un
ponte con la stessa modalità della morte di Edoar-
do AGNELLI;
chiede al dottor MAROTTA di commentare il fatto e
crede non possa continuare a tacere dopo essersi
preso 2 milioni di euro.
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente, a-
vendo ripreso la direzione dei lavori assembleari,
chiude la discussione e passa alla votazione invi-
tando il segretario a procedere alle relative ope-
razioni.
Il segretario procede alle operazioni di voto del-
la politica adottata dalla Società in materia di
remunerazione dei componenti degli organi di ammi-
nistrazione e le procedure utilizzate per la sua a-
dozione e attuazione, di cui alla Prima Sezione
della relazione sulla remunerazione, precisando
che la stessa si farà mediante il sistema di tele-
voto in base alle istruzioni che sono proiettate.
Fa presente che la votazione è aperta e che è quin-
di possibile premere:
103
. il tasto VERDE per il voto favorevole
. il tasto ROSSO per il voto contrario
. il tasto GIALLO per l'astensione
evidenziando che, dopo aver controllato sul di-
splay che il voto espresso sia corretto, occorre
premere il tasto OK e verificare sempre sul di-
splay che il voto sia stato registrato.
Precisa inoltre che i delegati o i fiduciari che
necessitano di esprimere voto differenziato sono
pregati di accedere al tavolo di voto assistito.
Quindi chiede se tutti hanno votato.
Al termine della votazione il presidente accerta
che la politica adottata dalla Società in materia
di remunerazione dei componenti degli organi di am-
ministrazione e le procedure utilizzate per la sua
adozione e attuazione, di cui alla Prima Sezione
della relazione sulla remunerazione, sono approva-
te a maggioranza con:
voti favorevoli n. 734.888.111
voti contrari n. 42.458.724
voti astenuti n. 812.338
non hanno espresso il voto n. 130.338 azioni.
Coloro che risultano aver espresso voto favorevo-
le, voto contrario, essersi astenuti o non aver vo-
tato, con il numero delle rispettive azioni, sono
104
evidenziati nell'elenco dei partecipanti all'assem-
blea (allegato "H").
Null'altro essendovi all'ordine del giorno da deli-
berare, il presidente dichiara chiusa l'assemblea
alle ore 13,30 circa e ringrazia i partecipanti in-
formandoli che è stato tenuto aperto il Museo con
uno sconto del 10% allo Store e porgendo loro un
arrivederci all'anno prossimo.
Si allegano al presente verbale, per farne parte
integrante e sostanziale:
. sotto la lettera "A" il bilancio d'esercizio al
30 giugno 2016,
. sotto la lettera "B" copia delle slide illustra-
te dall'amministratore delegato e chief financial
officer Aldo MAZZIA,
. sotto la lettera "C" la relazione sulla gestione,
. sotto la lettera "D" la relazione del collegio
sindacale,
. sotto la lettera "E" la relazione della società
di revisione EY S.p.A.,
. sotto la lettera "F" la relazione sul governo so-
cietario e gli assetti proprietari,
. sotto la lettera "G" la relazione del consiglio
di amministrazione sul secondo punto all'ordine
del giorno,
105
. sotto la lettera "H" l'elenco nominativo dei par-
tecipanti all'assemblea, in proprio o per delega,
con l'indicazione del numero delle rispettive azio-
ni, nel quale sono evidenziati, per ciascuna vota-
zione, coloro che risultano aver espresso voto fa-
vorevole, voto contrario, essersi astenuti o non a-
ver votato.
Il presidente
Firmato
(dottor Andrea AGNELLI)
Il segretario
Firmato
(notaio Remo Maria MORONE)
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