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"A quel tempo, ricorda Roby, ero infelice e solitario, non mi aspettavo nulla dalla vita e ancor meno dal mio pellegrinag- gio, anche se ero incuriosito dalla pace che pervadeva alcune persone malate che accompagnavo". Improvvisamente, di fronte alla Grotta, ha vissuto un'e- sperienza che, sei anni più tardi, si emoziona ancora a descrivere: "Io che non mi volevo bene e che non mi senti- vo amato, sono stato invaso da un amore incredibile e incondizionato. Sapevo che avevo valore, un valore im- menso agli occhi di una persona che è Madre di noi tutti: la Vergine Maria. Allora tutto è cambiato, a cominciare dal mio sguardo verso la vita: il mondo, che vedevo tutto grigio, ha preso i colori dell'arcobaleno. Dopo questo evento, Roby continua a meravigliarsi di ciò che gli è dato contemplare, dal più piccolo fiore alla più grande delle montagne. Al suo ritorno da Lourdes, i suoi parenti dicono che non lo riconoscono. Dove è fi- nito il ragazzo triste di ieri? Roby è ora raggiante, dina- mico, pronto a sorridere per alleviare qualsiasi difficoltà. Nel 2014, Roby è ritornato a Lourdes per comple- tare ciò che lui chiama la sua "trasformazione": ha vissuto un anno di volontariato al servizio del Santua- rio e dei pellegrini. "Volevo ringraziare per la gioia e la fede ricevute nel cuore delle mie tenebre, dire grazie alla Vergine Maria, attraverso il servizio, perché lo considero un mira- colo d'amore". Roby ha messo a profitto quest’anno di volontariato leggendo tut- to il possibile su Santa Bernadette, la pic- cola lourdese testimone delle apparizioni della Vergine Maria alla Grotta, nel 1858. "Io le parlo spesso e la considero come una mia sorellina, ha detto Roby tutto raggiante. Lei mi aiuta ad avere un bello sguardo sulla vita, lo sguardo di un bambino che si meraviglia al mini- mo raggio di sole. Roby non solo ha letto tanti libri su Santa Bernadette e Lourdes, ma ne ha anche scritto uno: Come dentro una bottiglia. Se l'eroina del suo romanzo si chiama Aurora, non si deve naturalmente pensare che sia un caso, ma una scelta esplicita dell'au- tore per il quale ogni alba annuncia un giorno ricco di promesse e meraviglie da scoprire. Questo libro è la sto- ria di una giovane donna, malata, che viene a Lourdes senza alcuna aspettativa, ma la cui vita è sopraffatta da un immenso amore. Curiosa coincidenza con la vita dell'autore stesso? "Io non volevo essere testimone della gioia di vivere che ho ricevuto a Lourdes, dice Roby. Solo condividere l'esperienza felice che ha trasformato la mia vita". La nuova vita di Roby Oltre alle guarigioni fisiche inspiegabili attribuite all'intercessione di Nostra Signora di Lourdes, riconosciute ufficialmente dai vescovi delle diocesi dove risiedono le persone guarite (69 fino ad oggi), ci giungono testi- monianze di numerose persone che hanno ricevuto una grazia a Lourdes. Queste pagine sono dedicate a loro. © Véronique Dupont Diocèse de Tarbes et Lourdes Lo potete scaricare su www.lourdes-france.org #15 il giornale delle grazie Lourdes Ottobre 2017

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"A quel tempo, ricorda Roby, ero infelice e solitario, non mi aspettavo nulla dalla vita e ancor meno dal mio pellegrinag-gio, anche se ero incuriosito dalla pace che pervadeva alcune persone malate che accompagnavo". Improvvisamente, di fronte alla Grotta, ha vissuto un'e-sperienza che, sei anni più tardi, si emoziona ancora a descrivere: "Io che non mi volevo bene e che non mi senti-vo amato, sono stato invaso da un amore incredibile e incondizionato. Sapevo che avevo valore, un valore im-menso agli occhi di una persona che è Madre di noi tutti: la Vergine Maria. Allora tutto è cambiato, a cominciare dal mio sguardo verso la vita: il mondo, che vedevo tutto grigio, ha preso i colori dell'arcobaleno. Dopo questo evento, Roby continua a meravigliarsi di ciò che gli è dato contemplare, dal più piccolo fiore alla più grande delle montagne. Al suo ritorno da Lourdes, i suoi parenti dicono che non lo riconoscono. Dove è fi-nito il ragazzo triste di ieri? Roby è ora raggiante, dina-mico, pronto a sorridere per alleviare qualsiasi difficoltà. Nel 2014, Roby è ritornato a Lourdes per comple-tare ciò che lui chiama la sua "trasformazione": ha vissuto un anno di volontariato al servizio del Santua-rio e dei pellegrini. "Volevo ringraziare per la gioia e la

fede ricevute nel cuore delle mie tenebre, dire grazie alla Vergine Maria, attraverso il servizio, perché lo considero un mira-colo d'amore". Roby ha messo a profitto quest’anno di volontariato leggendo tut-to il possibile su Santa Bernadette, la pic-cola lourdese testimone delle apparizioni della Vergine Maria alla Grotta, nel 1858. "Io le parlo spesso e la considero come una mia sorellina, ha detto Roby tutto

raggiante. Lei mi aiuta ad avere un bello sguardo sulla vita, lo sguardo di un bambino che si meraviglia al mini-mo raggio di sole. Roby non solo ha letto tanti libri su Santa Bernadette e Lourdes, ma ne ha anche scritto uno: Come dentro una bottiglia. Se l'eroina del suo romanzo si chiama Aurora, non si deve naturalmente pensare che sia un caso, ma una scelta esplicita dell'au-tore per il quale ogni alba annuncia un giorno ricco di promesse e meraviglie da scoprire. Questo libro è la sto-ria di una giovane donna, malata, che viene a Lourdes senza alcuna aspettativa, ma la cui vita è sopraffatta da un immenso amore. Curiosa coincidenza con la vita dell'autore stesso? "Io non volevo essere testimone della gioia di vivere che ho ricevuto a Lourdes, dice Roby. Solo condividere l'esperienza felice che ha trasformato la mia vita".

La nuova vita di Roby

Oltre alle guarigioni fisiche inspiegabili attribuite all'intercessione di Nostra Signora di Lourdes, riconosciute ufficialmente dai vescovi delle diocesi dove risiedono le persone guarite (69 fino ad oggi), ci giungono testi-monianze di numerose persone che hanno ricevuto una grazia a Lourdes. Queste pagine sono dedicate a loro.

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Lo potete scaricare su www.lourdes-france.org

#15

il giornaledelle grazie

LourdesOttobre 2017

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La grazia di Gema

Se avete ricevuto una grazia in qualche modo riconducibile a Lourdes, potete condividere la vostra testimonianza [email protected]

"Tu puoi camminare..."Il 27 agosto 2015, mentre si trovava alle piscine del Santuario, obbligato su una carrozzina, colpito da sclerosi multipla, Christophe ha udito una voce "esterna, sussurrata e femminile" che gli diceva: "Tu puoi camminare". Ha sentito caldo, si è alzato e ha camminato normalmente senza canne. Non era più possibile da otto anni. "Molto rispettoso della medicina", Christophe desidera rimanere anonimo e raccontare la sua esperienza "saggiamente", fino a quando comprenderà che potrà portare "gioia e speranza", o che potrà portare ad una discussione. Afferma di aver "ricevuto una grazia", ma per il momento si rifiuta di parlare di un miracolo: spetta alla Chiesa decidere. Nel frat-tempo, Christophe accompagna a sua volta i malati a Lourdes. Questa guarigione lo ha "trasformato": "Voglio condividere ciò che ho ricevuto e rendermi utile, ancor più di prima".

Estratto dall'articolo "La fede dei miracolati", M. Le Priol, La Croix, edizione del 12-13 agosto 2017

Il mio primo incontro con la Madonna di Lourdes è avvenuto di fronte alla Ver-gine Incoronata. Vedendola mi sono sentita sopraffatta da una profonda emozione. Ho pianto senza riuscire a smettere. Mi sentivo come in un sogno. È la Vergine Maria che è entrata nella mia vita! Da quel giorno, ogni volta che vado a Lourdes, mi fermo di fronte a questa Statua per salutare questa madre che mi accoglie con amore e te-nerezza. Di questo primo pellegrinaggio conservo un intenso ricordo della messa con i malati nella Basilica Pio X e il tempo trascorso alla Grotta: toccare la roccia nel luogo in cui Maria apparve a Bernadette è stato un momento indimenticabile. Tornata a Ma-drid, la mia situazione si è complicata. È stato in quel momento che ho scoperto Gesù, per caso, acquistando il libro di Benedetto XVI "Gesù di Nazareth". Maria, come una buona madre, mi ha accompagnato da suo figlio. Durante quell'anno sono andata a messa ogni giorno e ho venerato il Cristo sulla Croce. In breve tempo, ho imparato a memoria tutte le preghiere e il rito della messa. È in quel periodo che ho cominciato a servire e a prendermi cura dei poveri... Ho fatto poi il mio secondo pellegrinaggio a Lourdes. L'incontro con la Vergine Maria è stato fondamentale, perché ho capito che tutti gli eventi passati erano stati necessari per la mia conversione. Da allora recito il rosario ogni sera, in profonda comunione spirituale con tutti i pellegrini di Lourdes, attraverso la meditazione dei misteri gaudiosi, gloriosi, dolorosi e luminosi. La Madon-na mi ha mostrato che la vita di suo Figlio non è finita con la morte sulla Croce, e che Lui ci ama. Gesù ci ama incessantemente nonostante le nostre imperfezioni. Che belle e grandi grazie di consolazione, di speranza e di vita! Durante la mia ultima visita al Santuario, quest’anno, mi sono consacrata a Maria, nella Cripta, di fronte alla statua della Vergine col Bambino. La mia fede si radica nel Cristo grazie a Maria. Dopo essere entrata la prima volta nel Santuario, quando ritorno, per prima cosa mi fermo davanti alla statua della Vergine Incoronata e dico: Ave Maria, piena di grazia… Grazie Mamma del Cielo di accogliermi come sono con amore e tenerezza".

Gema (Spagna)

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Soffro dall’età di 5 anni di miopatia, una malattia che colpi-sce i muscoli di tutto il corpo e tende ad indebolirli. Oggi sono inchiodata su una poltrona. L'incontro che ho fatto a Lourdes con la Vergine Maria mi ha insegnato a fidarmi e ad abbandonarmi alla volontà di Cristo. Non importa quanta soffe-renza vi sia in me, Dio è lì, mi accoglie con la sua grazia. Penso che Maria sia davvero il mezzo migliore e il più bello, per andare verso suo figlio. La grazia per eccellenza, la sua essenza stessa, è la pace di Cristo, la pace che Egli ci promette. A Lourdes ho ottenuto una grazia di guarigio-ne interiore e ho rice-vuto la pace di Cristo. Penso che questa sia la più bella guarigione che si possa ricevere. Lo spirito è spesso molto più sofferente del corpo.Quello di cui abbiamo veramente bisogno è la guari-gione dell'anima. Dio ce la promette ed è possibile anche qui. Jeanne, 20 anni (Francia)

Trova la testimonianza di Jeanne sul canale Youtube del Santuario

Guarigione interiore

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Véronique ha voluto tornare à Lourdes in questa estate 2017 per la seconda volta nella sua vita. Ci spiega il perché.

Nel 2016 arrivò la dia-gnosi: malattia grave "inguaribile". Dopo

alcuni giorni di sconforto, ho sentito la chiamata di Lourdes. Non conoscevo questo Santuario e non ero praticante. Una chia-mata davvero pressante: dovevo andarci. Appena arrivata ho partecipato alle celebrazioni. Mentre stavo aspettando il mio turno alle piscine, un hospitalier mi ha detto: "Lei è amma-lata, può mettersi da quel-la parte anziché qui", ma io non indossavo nessun segno distintivo... Ho co-minciato a piangere sen-za sosta; Non riuscivo a smettere. All'uscita del ba-

gno, ho sentito il bisogno di percorrere la Via Crucis. Nonostante fossi esausta ho sentito di doverlo fare... fino alla fine. Durante que-sto pellegrinaggio, ho pre-gato molto, non per chie-dere la mia guarigione, ma per ricevere abbastanza forza e coraggio per sop-portare la malattia. È stato solamente quando sono rientrata a casa che ho iniziato a sentirmi me-glio, ogni giorno un po' di più. Gli ultimi esami mo-strano che la malattia è re-gredita drasticamente. Da allora vado regolarmente a messa, questo mi dà tan-ta forza e pace. I miei fa-miliari hanno pregato per un anno. Questa unione di preghiera era come una bolla protettiva intorno a me. Poi ho voluto tornare a Lourdes. Mi sembrava di sentire la Vergine dire: "non

è finita, torna indietro!" Così sono tornata quest'e-state. Sul portale della Ba-silica di Nostra Signora del Rosario, ho scoperto "la porta della vita" e "la porta della luce" (queste defini-zioni sono scritte sui mo-saici in entrambi i lati del-la grande porta). Mi sono sentita chiamata ad entrare attraverso la porta della vita ed uscire attraverso la porta della luce. Cosa che ho fatto. Da allora vivo una rinascita. La prima grazia ricevuta a Lourdes è sta-ta la guarigione interio-re. So che ho ancora molta strada da fare, ma mi lascio guidare dalla Vergine Ma-ria. Lei mi tiene la mano, anche se non ho la forza di dargliela. Conosceva il mo-mento giusto per venirmi a cercare.

Véronique (Francia)

“È necessario che vada”

"Il mio fardello di dolore se ne è andato"Mi sono recato a Lourdes nello scorso mese di settembre, non come semplice turista ma come pellegrino, per affidare il mio fardello di sventure alla Madonna di Lourdes, perché la vita è divenuta sempre più difficile. Fin dal primo giorno, mi sono confessato. Nel pomeriggio, per la prima volta nella mia vita, ho partecipato al rosario, alla Grotta. Dopo la preghiera sono stato in fila, come tutti gli altri, per passare a salutare la nostra Santa Madre, Vergine Maria nella Grotta. La cosa sconvolgente è stata che, non appena finito il segno della croce, mentre ero ancora sotto la statua della Madonna, la mia testa, carica di gravi preoccupazioni, è divenuta leggera, mentre alcune lacrime che sono riuscito a trattenere mi sono salite agli occhi. Un'immensa gioia ha invaso tutto il mio essere. Mi sentivo liberato, contento, felice e placato. Poi ho detto: "Grazie Mamma". Non so cos'altro dire ec-cetto che, da quel giorno di settembre 2016, ho aumentato le mie pre-ghiere quotidiane dedicando molto tempo alla Nostra Madre Celeste, che si è fatta carico dei miei dolori e delle mie paure. Sono impaziente di poter tornare al Santuario. Ho riacquistato la fiducia nel mio solito lavoro di volontariato che consiste nel tenere corsi di lingua olandese ai rifugiati, aiutando i loro figli a fare i compiti. La cosa più bella per me è partecipare regolarmente alle prove del nostro coro gregoriano Schola Cantorum per preparare meglio le celebrazioni degli uffici religiosi della domenica. In Unione con il Cristo e la nostra Madre di Lourdes. Léonard (Belgio)

facebook/ndlourdesCommenti

La testimonianza di Jeanne

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Altre testimonianze sul nostro canale youtube:/LourdesWebTV

Vedere il video di Jeanne

Sébastien Une ragazza coraggiosa, audace... Avrebbe potuto rinunciare a tutto a causa del suo handicap… Oppure, al contrario, lei ha combattuto, si è laureata con lode, ha una fede incrollabile... Che Dio, Gesù, la Vergine Maria e tutti gli arcangeli e gli angeli la proteggano!

Nadine Quando si ascolta questa magnifica ragazza non si ha più il diritto di lamentarsi.

Véronique Bellissima testimonianza! Che felicità palpabile in questa splendida ragazza! Che perseveri ancora e ancora in questo percorso e che sia sempre felice nonostante la malattia!

Mary La Vergine Maria di Lourdes ha cambiato la mia vita. È così viva a Lourdes con la sua presenza e le sue grazie.

Direttore della pubblicazione: Guillaume de Vulpian • Direttore della redazione: Mathias Terrier e Padre André Cabes • Numero realizzato da Martine Korpal, Joël Luzenko, Laurent Jarneau ed i cappellani di Lourdes • Servizio Fotografico: Marie Cailleaux e Pierre Vincent • Redattori grafici: Freddy Mengelle • Distribuzione: Christian Sassus • Traduzione: Gianni Mondini • Con la parteci-pazione di: Benjamin Foussier, David Torchala • Stampa: Graphic System - 64600 Anglet • Lourdes News - 1 av. Mgr Théas 65108 Lourdes cedex • Per la corrispondenza: Service communication Tel. +33.5 62 42 78 01 - E-mail: [email protected] • ISSN: 2273-4775 • Deposito legale: Ad uscita •