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Percorso intellettualePercorso intellettuale fino al 1945 studi di psicologia sociale, conosce fino al 1945 studi di psicologia sociale, conosce

le ricerche sullo sviluppo di J.Piaget e L.Vygotskijle ricerche sullo sviluppo di J.Piaget e L.Vygotskij

negli anni successivi alla seconda guerra negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, svolge ricerche sulla percezione (mondiale, svolge ricerche sulla percezione (New Look on perception) e sulla formazione dei concetti) e sulla formazione dei concetti

1959 Conferenza di Woods Hole sui temi 1959 Conferenza di Woods Hole sui temi dell’educazionedell’educazione

1960 fonda a Harvard il Centro per gli studi 1960 fonda a Harvard il Centro per gli studi cognitivicognitivi

dal 1972 al 1981 si trasferisce in Inghilterra e dal 1972 al 1981 si trasferisce in Inghilterra e compie numerosi studi di psicologia culturalecompie numerosi studi di psicologia culturale

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New look on perceptionNew look on perceptionin questo ambito di studi si assegna in questo ambito di studi si assegna maggiore importanza ai fattori soggettivi maggiore importanza ai fattori soggettivi nel processo percettivo, in particolare a:nel processo percettivo, in particolare a:

-bisogni e motivazioni-bisogni e motivazioni

-aspetti emotivi-aspetti emotivi

-significato attribuito allo stimolo -significato attribuito allo stimolo

Tutti questi fattori esercitano un’influenza Tutti questi fattori esercitano un’influenza sul modo di percepire un qualsiasi oggettosul modo di percepire un qualsiasi oggetto

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Formazione dei concetti e Formazione dei concetti e categorizzazionecategorizzazione

le categorie sono apprese le categorie sono apprese dall’ambientedall’ambiente

si applicano immediatamente agli si applicano immediatamente agli oggetti nella percezione oggetti nella percezione

permettono di organizzare in modo permettono di organizzare in modo gerarchico la realtà, identificando gerarchico la realtà, identificando

gli oggetti in base a certe gli oggetti in base a certe caratteristichecaratteristiche

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Il funzionamento e lo Il funzionamento e lo sviluppo cognitivosviluppo cognitivo

Il Il comportamento umanocomportamento umano è è analizzato come sequenze di analizzato come sequenze di atti guidati da scopi e da piani, atti guidati da scopi e da piani, come il prodotto di strategie, come il prodotto di strategie, cioè di regole che l’individuo cioè di regole che l’individuo usa in modo flessibile secondo usa in modo flessibile secondo l’obiettivo e la situazionel’obiettivo e la situazione..

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Punto di vista funzionalista Punto di vista funzionalista (guarda ai processi):(guarda ai processi):

interesse all’aspetto interesse all’aspetto processuale della conoscenzaprocessuale della conoscenza

ritiene che l’organizzazione del ritiene che l’organizzazione del comportamento possa essere comportamento possa essere compresa solo tenendo conto compresa solo tenendo conto degli scopi e delle intenzioni da degli scopi e delle intenzioni da cui è governato e delle funzioni cui è governato e delle funzioni cui assolve per l’individuocui assolve per l’individuo

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quindi l’intelligenza è concepita quindi l’intelligenza è concepita come:come:

insieme di strategie e procedure insieme di strategie e procedure per risolvere problemi, per per risolvere problemi, per compiere decisioni, per effettuare compiere decisioni, per effettuare analisi delle informazionianalisi delle informazioni

gli strumenti cognitivi gli strumenti cognitivi dell’intelligenza sono i sistemi di dell’intelligenza sono i sistemi di codifica = modi di trattare le codifica = modi di trattare le informazioni (es. formazione dei informazioni (es. formazione dei concetti, linguaggio, sistemi concetti, linguaggio, sistemi formali come la matematica)formali come la matematica)

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I I sistemi di codificasistemi di codifica sono sono frutto dell’esperienza: frutto dell’esperienza:

l’esperienza piuttosto che la ragione, l’esperienza piuttosto che la ragione, è la fonte di ogni conoscenza: non è la fonte di ogni conoscenza: non nel senso che l’intelligenza si nel senso che l’intelligenza si appiattisca sui dati della realtà, al appiattisca sui dati della realtà, al contrario, il contrario, il principio generaleprincipio generale al al quale l’intelligenza si attiene è quale l’intelligenza si attiene è quello di quello di andare al di là andare al di là dell’informazione data.dell’informazione data.

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I sistemi di codifica variano e si I sistemi di codifica variano e si sviluppano:sviluppano:

l’evoluzione consiste nel l’evoluzione consiste nel passaggio da sistemi che trattano passaggio da sistemi che trattano pochepoche informazioni per volta a informazioni per volta a sistemi che ne trattano sistemi che ne trattano moltemolte, da , da sistemi legati a contenuti sistemi legati a contenuti concreticoncreti a sistemi a sistemi svincolati da essisvincolati da essi, da , da sistemi sistemi isolatiisolati a sistemi a sistemi coordinati coordinati gerarchicamentegerarchicamente in sistemi più in sistemi più generali.generali.

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Distanze sia dalla Gestalt che dal Distanze sia dalla Gestalt che dal ComportamentismoComportamentismo

““ad ogni età c’è una organizzazione ad ogni età c’è una organizzazione del comportamento adattivo e del comportamento adattivo e intelligente. Essa non scaturisce dallo intelligente. Essa non scaturisce dallo sviluppo di strutture interne sviluppo di strutture interne misteriose (Gestalt), né da un misteriose (Gestalt), né da un adattarsi graduale e crescente adattarsi graduale e crescente dovuto al rinforzo dovuto al rinforzo (Comportamentismo)”(Comportamentismo)”

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Bruner :Bruner :

da un lato riconosce che il da un lato riconosce che il funzionamento del cervello funzionamento del cervello modella la natura della cognizione modella la natura della cognizione ( e che l’evoluzione opera ( e che l’evoluzione opera scegliendo tra i possibili scegliendo tra i possibili programmi della mente quelli più programmi della mente quelli più adeguati alla struttura del adeguati alla struttura del cervello)cervello)

dall’altro, la cultura estende il dall’altro, la cultura estende il pensiero oltre i suoi limiti naturali.pensiero oltre i suoi limiti naturali.

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Il concetto di evoluzione:Il concetto di evoluzione:

passaggio da passaggio da sistemi poveri sistemi poveri a a sistemisistemi potentipotenti nella nella elaborazione delle informazioni;elaborazione delle informazioni;

tale evoluzione avviene mediante tale evoluzione avviene mediante il passaggio, dalla nascita il passaggio, dalla nascita all’adolescenza, attraverso 3 all’adolescenza, attraverso 3 forme di rappresentazione, forme di rappresentazione, diversificate sulla base del mezzo diversificate sulla base del mezzo con cui vengono costruite: con cui vengono costruite: azione, immagine e simboloazione, immagine e simbolo..

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La rappresentazione:La rappresentazione:

per poter trarre vantaggio per poter trarre vantaggio dalle regolarità ricorrenti dalle regolarità ricorrenti nell’ambiente occorre poterle nell’ambiente occorre poterle rappresentare, cioè non rappresentare, cioè non limitarsi a conservare una limitarsi a conservare una traccia, ma trattarle e traccia, ma trattarle e sottoporle ad un processo di sottoporle ad un processo di codifica, in modo da poterle codifica, in modo da poterle recuperare dalla memoria.recuperare dalla memoria.

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L’organizzazione del comportamento viene ben compresa L’organizzazione del comportamento viene ben compresa tenendo conto degli scopi e delle intenzioni che lo tenendo conto degli scopi e delle intenzioni che lo

governano e delle funzioni che assolvegovernano e delle funzioni che assolve

Nell’acquisire il pensiero maturo il bambino passa attraversoNell’acquisire il pensiero maturo il bambino passa attraversotre forme di rappresentazione:tre forme di rappresentazione:

EsecutivaEsecutiva

La realtà viene codificata attraverso

l’azione

IconicaIconica

La realtà viene codificata

attraverso le immagini

SimbolicaSimbolica

La realtà viene codificata

attraverso il linguaggio e altri sistemi

simbolici

Lo sviluppo cognitivo nella teoria di Jerome Lo sviluppo cognitivo nella teoria di Jerome BrunerBruner

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Cognitive Development

Like Piaget, Bruner believed in stages of instruction based on development.Enactive (birth to age 3)Iconic (age 3 to 8)Symbolic (from age 8)

Each mode is dominant at different phases of development but all are present and accessible always.

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Enactive

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Iconic

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Symbolic

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Rappresentazione Rappresentazione simbolicasimbolica

mentre l’immagine conserva mentre l’immagine conserva una somiglianza con la realtà una somiglianza con la realtà che rappresenta, il linguaggio che rappresenta, il linguaggio verbale è arbitrario (le parole verbale è arbitrario (le parole non assomigliano ai loro non assomigliano ai loro referenti)referenti)

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Tra linguaggio e realtà esiste un Tra linguaggio e realtà esiste un rapporto di mediazione costituito rapporto di mediazione costituito dal dal significato della parolasignificato della parola

la sequenza dei suoni T.A.V.O.L.O. la sequenza dei suoni T.A.V.O.L.O. ha un significato, ossia esprime un ha un significato, ossia esprime un concetto, essa può essere riferita a concetto, essa può essere riferita a quell’insieme di oggetti che quell’insieme di oggetti che conosciamo come tavoli;conosciamo come tavoli;una volta interiorizzato come una volta interiorizzato come strumento cognitivo, il bambino strumento cognitivo, il bambino dispone di un sistema di codifica dispone di un sistema di codifica della realtà molto potente e della realtà molto potente e flessibile rispetto alle forme di flessibile rispetto alle forme di rappresentazione precedenti.rappresentazione precedenti.

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All’uso della rappresentazione simbolica All’uso della rappresentazione simbolica è collegato lo sviluppo dei modi più è collegato lo sviluppo dei modi più evoluti di trattare l’informazione:evoluti di trattare l’informazione:

formazione di categorie concettuali (x è formazione di categorie concettuali (x è un…) in cui vengono usate un…) in cui vengono usate caratteristiche percepite per ricavarne caratteristiche percepite per ricavarne altrealtre

formulazione di aspettative: le regolarità formulazione di aspettative: le regolarità dell’ambiente vengono usate per predire dell’ambiente vengono usate per predire altre probabili caratteristiche altre probabili caratteristiche

compiere inferenze (tipo: se Acompiere inferenze (tipo: se A>B e B>C, >B e B>C, allora A>C).allora A>C).

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In tutte queste attività vengono In tutte queste attività vengono introdotte, nei dati attuali, conoscenze che introdotte, nei dati attuali, conoscenze che non emergono dalla percezione in atto:non emergono dalla percezione in atto:

tipico della rappresentazione tipico della rappresentazione simbolica è di codificare la realtà simbolica è di codificare la realtà andando al di là dell’informazione andando al di là dell’informazione datadata

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Queste tre forme di Queste tre forme di rappresentazione che si succedono rappresentazione che si succedono nel corso dello sviluppo non si nel corso dello sviluppo non si soppiantano, ma soppiantano, ma conservano la conservano la propria autonomia funzionale e propria autonomia funzionale e strutturalestrutturale: anche se la : anche se la rappresentazione iconica è più rappresentazione iconica è più evoluta di quella esecutiva e la evoluta di quella esecutiva e la simbolica è più evoluta delle prime simbolica è più evoluta delle prime due, ciascuna di esse assolve due, ciascuna di esse assolve anche nell’età adulta le funzioni anche nell’età adulta le funzioni che le sono proprie.che le sono proprie.

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uno degli aspetti più importanti della uno degli aspetti più importanti della teoria di Bruner:teoria di Bruner:

ipotesi che tutti i processi mentali, ipotesi che tutti i processi mentali, incluso il linguaggio, abbiano un incluso il linguaggio, abbiano un fondamento sociale e che la fondamento sociale e che la struttura della cognizione umana struttura della cognizione umana sia influenzata dalla culturasia influenzata dalla cultura

questa influenza si realizza questa influenza si realizza attraverso le relazioni sociali che il attraverso le relazioni sociali che il bambino stabilisce con chi si bambino stabilisce con chi si prende cura di luiprende cura di lui

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strumento principale della strumento principale della trasmissione sociale è il trasmissione sociale è il

linguaggiolinguaggio

i prodotti della cultura i prodotti della cultura esistono perché ci sono almeno esistono perché ci sono almeno

duedue persone che possono persone che possono usarliusarli

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Sviluppo del linguaggioSviluppo del linguaggio

importanza delle modalità importanza delle modalità interattive rispetto all’adulto interattive rispetto all’adulto (>madre)

attenzione riservata ai diversi attenzione riservata ai diversi usi pragmatici del linguaggio usi pragmatici del linguaggio (>teoria degli atti linguistici di Austin)

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Psicologia culturalePsicologia culturale

studia la mente all’interno dei gruppi studia la mente all’interno dei gruppi culturali in cui essa si sviluppaculturali in cui essa si sviluppa

sottolinea l’importanza che i valori, le sottolinea l’importanza che i valori, le credenze, le conoscenze, tipiche del credenze, le conoscenze, tipiche del gruppo, hanno in tale sviluppo gruppo, hanno in tale sviluppo mentalementale

sottolinea il ruolo prevalente del sottolinea il ruolo prevalente del pensiero narrativo nel dare significato pensiero narrativo nel dare significato all’esperienza di vita dell’individuoall’esperienza di vita dell’individuo

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Pensiero scientifico e pensiero Pensiero scientifico e pensiero narrativonarrativo

rispetto alla spiegazione di tipo rispetto alla spiegazione di tipo causale del pensiero scientifico, è causale del pensiero scientifico, è un tipo di pensiero che un tipo di pensiero che privilegia privilegia la comprensione la comprensione attraversoattraverso immagini immagini e l’esperienza narrata è e l’esperienza narrata è organizzataorganizzata e e interpretatainterpretata dal dal soggetto per soggetto per sequenzesequenze spazio-spazio-temporalitemporali. .

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Caratteristiche del pensiero narrativo secondo Bruner

Le credenze ed i valori della cultura vengono trasmessi attraverso il linguaggio ed in particolare la narrazione quale strumento principale della trasmissione culturale.

Ad es. i genitori usano costantemente i racconti e le narrazioni per introdurre i bambini e le bambine nella propria cultura, così da farli diventare membri a pieno titolo della stessa cultura quando arrivano a condividerne le credenze e gli atteggiamenti.

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Ruolo della narrazioneRuolo della narrazione

il soggetto riconosce un il soggetto riconosce un significato alla propria significato alla propria esistenzaesistenza

nella narrazione si riflettono i nella narrazione si riflettono i desideri, i valori e gli scopi desideri, i valori e gli scopi perseguiti dal soggettoperseguiti dal soggetto

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Riprendendo Vygotskij, Bruner sostiene che i processi mentali, incluso il linguaggio, hanno un fondamento sociale e che la

cognizione umana è influenzata dalla cultura, attraverso i suoi simboli.

L’influenza della cultura si realizza attraverso le

relazioni socialiScaffoldingScaffolding

Impalcatura che serve a compensare il dislivello tra

le abilità richieste e le ancora limitate capacità

Le basi sociali dello sviluppo mentale secondo Bruner

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Bruner

Insegnare per problemi

Sviluppo di sequenze

Metodo ipotetico-deduttivo

Gruppo

Circle time

Bisogni

Le strategie della mente

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Mosse di Scaffolding Mosse di Scaffolding (un esempio)

Reclutamento: catturare l’interesse del bambino e spronarlo a partecipare attivamente alla sequenza di gioco.

Riduzione dei gradi di libertà: semplificare la sequenza riducendo il numero dei passaggi necessari per completarla.

Guida ed incoraggiamento: tenere alto il livello di motivazione del bambino in modo che il completamento della sequenza assume per lui un interesse autonomo.

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Some sociocultural claims about human learning

Learning is mediatedLearning is fundamentally social Learning is situatedLearning is distributedLearning is participation in communities of practices

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Mediated learning

”Psychological tools””Cultural tools””Mediational means””Cultural artefacts”

Language Symbolsrepresentations

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Mediated action

M(Artefakt)

O(Objekt

)

S(Subjekt)

Subjekt og objekt sees ikke kun som ”direkte” forbundet, men også som ”indirekte”Forbundet gjennom et medium som utgjøres av artefakter (Kultur)

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In activity theory:

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Learning is mediatedLanguage: ”The tool of tools”

Language is the most important cultural tool avaiable to man

It is therefore of particular interest for studying processes of learning

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Mediated learningLanguage-communication-learning

It is through communication that sociocultural resources are created, but there is also through communication that they are carried forth.Thinking in the individual are forms of communication that the individual has met, appropriated and uses as resource in future situations (Säljö 2000)

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Mediated learningClassification as artefacts (tools)

The question, "What is it really?" "What is its right name?”is a nonsense question (…) one that is not capable of beinganswered. (...) When we name something, then, we are classifying. The individual object or event we are naming,of course, has no name and belongs to no class untilwe put it in one (…). What we call things and where we draw the line between one class of things and another depend upon the interest we have and the purposes of theclassification.(...) Most intellectual problems are,

ultimately, problems of classification and nomenclature.(Hayakawa, 1965, pp. 215-220)

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Learning is fundamentally social

”Any function in the child`s cultural development appears twice, or on two planes. First it appears on the social plane, and then on the psychological plane. First it appears between people as an interpsychological category, and then within the child as an intrapsycholgical category. This is equally true with regard to voluntary attention, logical memory, the formation of concepts, and the development of volition (Vygotsky 1981:163)

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Learning is fundamentally social

”Human mental functions are inextricable situated in social, cultural, institutional and historical context”

(Wertsch 1991:86)

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Learning is fundamentally social

Levels of analysis:Ontogenetic development

Changes in the individual over the lifespan

Microgenetic developmentChanges over the brief periode of time

Phylogenetic developementChanges in evolutionary time

Sociohistorical developmentChanges in culture, values, technology

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Learning is fundamentally social

The Zone of Proximal Development (ZPD) is the distance between the actual developmental level as determined by independent problem solving and the level of potential as determined through problem solving under adult guidance or incollaboration with more capable peers.

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Learning is fundamentally social

ZPD cont.:Lefrancois (1994): Take, for example, two five-year-old children, who can both, under normal circumstances, answer questions that other average five-year-olds can also answer. Their mental ages might be said to correspond to their chronological ages, and their intelligence would be described as average. But if, when prompted, one of these children could successfully answer questions corresponding to a mental age of but the other could not, it would be accurate to say that the first child's zone of proximal growth is greater than the other's

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Learning is situated

Lave & Wenger(1991)

B.Rogoff (1990,2003):

Learning occure as a function of the activity, context and culture in which it occurs (i.e., it is situated). Social interaction is a critical component of situated learning -- learners become involved in a "community of practice" which embodies certain beliefs and behaviors to be acquired.

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Learning is situated

“Situated Learning”: learning that occurs in a participative framework, in a community of experts, peers, and more capable others; learning that involves the whole person engaged in a particular situationSituated learning is usually unintentional rather than deliberate. These ideas are what Lave & Wenger (1991) call the process of "legitimate peripheral participation."

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Learning is distributed

In a situated perspective, cognition is not regarded as a private, solo activity, but is distributed outside the individual, to other persons and artifacts. (Ex Xerox)”Thinking” and learning is something we paricipate in.

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”Who does the thinking ?”

A 6- year- old child has lost a toy and asks her father for help. The father asks where she last saw the toy; the child says ”I can’t remember” He asks a series of questions – did you have it in your room? Outside? Next door? To each question, the child answers ”no”. When he says ”in the car?”, she says ”I think so” and goes to retrieve the toy (Tharp and Gallimore: Rousing minds to life (1988, s.14).

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Learning is distributed

Human knowledge, insights, conventions and consepts are ”buildt into” artefacts, and are something we interact with when we use them

(Leontiev 1981)

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Learning is participation

As the beginner or newcomer moves from the periphery of this community to its center, they become more active and engaged within the culture and hence assume the role of expert.

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Gardner

Modularismo

Intelligenze

Sviluppo parallelo

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LE ABILITA’ SOCIALI

Il primo studioso che ha ipotizzato la presenza di abilità sociali, come supporto all’attività del pensiero, è stato uno psicologo cognitivista: Howard Gardner. Partendo dalla critica al quoziente di intelligenza (Q.I.) e all’esistenza di un unico tipo di intelligenza, l’autore ne ha individuato almeno sette tipi. Questo modello di intelligenza multipla dovrebbe, secondo Gardner, favorire, attraverso l’osservazione da parte degli insegnanti, l’identificazione delle diverse competenze possedute dai bambini, evitando così una loro semplice classificazione.

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L’INTELLIGENZA PLURALE

Le prime cinque intelligenze, oltre a comprendere le classiche intelligenze scolastiche, quella verbale (1) e quella logico-matematica (2), includono la capacità spaziale (3), utilizzata prevalentemente da un artista o da un architetto, la cinestetica (4), propria dei ballerini o degli sportivi, e quella musicale (5). A queste cinque seguono le due che si riferiscono all’intelligenza personale: le capacità interpersonali (6) -si pensi al loro uso fatto da Carl Rogers o da Martin Luther King- e la capacità intrapsichica (7) -fra gli esponenti che l’hanno particolarmente coltivata possiamo citare Sigmund Freud o Carl Gustav Jung.

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Il modello teorico

Il modello teorico di H. Gardner dà la possibilità di comprendere la persona nella sua inte rezza, ossia nell’indicare l’area in cui l’alunno mostra il suo punto di forza e le altre in cui le diverse intelligenze si mostrano in proporzioni differenti. Tale modalità di analisi evita di clas sificare gli

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TIPO DI INTELLIGENZA MODALITÀ DI INDIVIDUAZIONE

Intelligenza linguistica Uso della lingua per esprimere pareri ed emozioni, per capire gli altri, per raccontare delle brevi e semplici storie o per reagire a quelle raccontate da altri

Intelligenza musicale Produzione e riconoscimento di semplici canzoni dimostrando sensibilità alla melodia e al ritmo

Intelligenza logico-matematica Capacità di raggruppare oggetti, di dividerli secondo un criterio o di valutarne analogie e differenze

Intelligenza spaziale Capacità di giocare con le immagini, di osservare spazi fisici e riprodurli, di immaginare la rotazione degli oggetti

Intelligenza fisico-cenestetica Uso del corpo, a livello globale e settoriale, per risolvere problemi, quali il giocare a palla, ballare, incollare

Intelligenza interpersonale Comprensione degli altri, cooperare con loro, rispondere in maniera appropriata ai loro stati d’animo o ai loro desideri

Intelligenza intrapersonale Capacità di comprendere se stesso, di percepirsi simile e diverso, di sapersi consolare nel momento della tristezza

Intelligenza naturalista Capacità di riconoscere i diversi tipi di piante e animali presenti nel proprio ambiente di vita

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Il modello ecologico di Il modello ecologico di BrofenbrennerBrofenbrenner

L’ambiente è descritto come un insieme di strutture definite Ciascuna dentro l’altra come una matriosca

Microsistema

FamigliaBambini

Madre Padre

mesosistema

esosistema

macrosistema

educazionescuola

coetanei

Luogo lavoro genitori

Rete sociale

Amm. locale

Eventi storici

cultura

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I concetti di infanzia, età adulta ed I concetti di infanzia, età adulta ed età avanzata nella psicologia dello età avanzata nella psicologia dello

svilupposviluppo

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Come è cambiato il concetto di infanzia

L’infanzia è un’invenzione relativamente recente1

“Nella società medioevale non esisteva l’idea di infanzia; questo non significa che i bambini fossero trascurati […]. L’idea di infanzia corrisponde alla consapevolezza della [sua] natura specifica”.

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1Aries, 1962

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MedioevoBambino come adulto in miniaturaNelle raffigurazioni compaiono insieme agli adulti nel lavoro, nel divertimento e nello sport. Non vengono tenute in considerazione le differenze nelle proporzioni del corpo.Stessi abiti degli adulti, si differenziano solo per la classe sociale

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XVII e XVIII secoloCambiamento nella concezione dell’infanzia, separata dagli adulti e persino dagli adolescenti.Bambino ritratto con aspetto e abiti consoni alla sua etàInnocenza dell’infanzia bambino = persona speciale. Enfasi sull’educazione morale.Locke: mente del neonato = tabula rasa; l’obiettivo dell’educazione è l’autodisciplinaRousseau: bambino dotato di un innato senso morale; “nobile selvaggio” che agisce attivamente sul mondoPrimi studi osservativi dei bambini (Pestalozzi, Tiedemann)

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Il 1800 e la Rivoluzione Industriale

Enorme domanda di manodopera a basso costo lavoro minorile Factory ActsBiografie di bambini: osservazioni sullo sviluppo dei figli

Darwin: attribuisce all’infanzia un valore Darwin: attribuisce all’infanzia un valore scientifico scientifico “L’accurata osservazione del “L’accurata osservazione del neonato e del bambino consente di percepire la neonato e del bambino consente di percepire la discendenza dell’uomo” discendenza dell’uomo”

Fine 1800: Fine 1800: studio sistematicostudio sistematico di gruppi più di gruppi più numerosi di bambininumerosi di bambini

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Origini scientifiche della psicologia dello sviluppo: 1859 - 1914

1859, Darwin: L’origine delle specie uomo nella natura; origini biologiche della natura umana evoluzionismo; relazione fra ontogenesi e filogenesi1877, Darwin: articolo sullo sviluppo del figlio Doddy sviluppo = adattamento progressivo all’ambiente circostante. Sistematicità1882, Preyer: La mente del bambino osservazioni della figlia fino a 2 anni: importanza del metodo scientifico

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1905, Binet e Simon: Scala di intelligenza deriva da studi sperimentali sul pensiero dei bambini riferimento per valutare capacità intellettive in base all’età: concetto di età mentaleBaldwin: Logica genetica: teoria sull’acquisizione della conoscenza nell’infanzia stadi che derivano dalla maturazione del SNC e si attuano attraverso la reazione circolare, che permette la formazione di schemi assimilazione e accomodamentoHall: metodo dei questionari prime Istituti per lo studio del bambino, rivista dedicata a ricerche sui bambini, Freud. Basi per approccio normativo

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La formazione delle principali scuole (inizi ‘900):COMPORTAMENTISMO

Deriva dalle teorie dell’apprendimento di Pavlov (condizionamento classico)Watson: fiducia estrema nelle potenzialità di apprendimento mediante l’esperienza ambiente. Possibilità di acquisire un comportamento con l’esercizio, e con opportuni stimoli. Individuo è docile e plasmabileSviluppi del comportamentismo: Skinner (teoria del rinforzo); Bandura (apprendimento osservativo)

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La formazione delle principali scuole (inizi ‘900):PSICANALISI

Freud: comportamento determinato da forze psichiche consapevoli ed inconsce.Cambiamento di tipo qualitativo; procede secondo stadi distinti (orale: 12-18 mesi; anale: dai 12-18 ai 24-30 mesi; fallica: 3-6 anni; latenza: 6-7-11 anni; genitale: adolescenza).Grossa importanza alla pulsione libidica e a quella aggressiva

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La sintesi moderna:PIAGET (1896-1980)

P. definì l’intelligenza come un P. definì l’intelligenza come un processo mentale fondamentale che processo mentale fondamentale che aiuta un organismo ad adattarsi al aiuta un organismo ad adattarsi al suo ambiente.suo ambiente.I bambini crescendo acquisiscono I bambini crescendo acquisiscono strutture cognitive sempre più strutture cognitive sempre più complesse che li aiutano ad adattarsi complesse che li aiutano ad adattarsi al loro ambiente.al loro ambiente.

Per capire come i bambini Per capire come i bambini sperimentano e concepiscono sperimentano e concepiscono l’esistenza, l’esistenza, dobbiamo guardarla dal dobbiamo guardarla dal loro punto di vista!loro punto di vista!

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schemischemi

assimilazione accomodamento

disequilibrio

Le esperienze vengono interpretate con gli schemi preesistenti

Modificazione degli schemipreesistenti per adattarli allenuove esperienze

equilibrio

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La sintesi moderna:La sintesi moderna:Bowlby (1907-1990)Bowlby (1907-1990)

Parte dalla psicanalisi: le Parte dalla psicanalisi: le esperienze con le persone che ci esperienze con le persone che ci accudiscono i primi anni di vita accudiscono i primi anni di vita plasmano le nostre capacità di plasmano le nostre capacità di amare e stringere relazioni.amare e stringere relazioni.

Diversamente dalla psicanalisi Diversamente dalla psicanalisi ritiene l’impulso a “stare vicini” ritiene l’impulso a “stare vicini” ad una persona significativa un ad una persona significativa un bisogno umano fondamentale.bisogno umano fondamentale.

La risposta di attaccamento è La risposta di attaccamento è biologicamente programmata nella nostra biologicamente programmata nella nostra specie per favorirne la sopravvivenzaspecie per favorirne la sopravvivenza

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La sintesi moderna:La sintesi moderna:Erickson (1902-1994)Erickson (1902-1994)

Parte dalla psicanalisi, ma se ne Parte dalla psicanalisi, ma se ne discosta allargando la prospettiva discosta allargando la prospettiva dello sviluppo all’intera esistenza.dello sviluppo all’intera esistenza.E’ considerato il padre della E’ considerato il padre della psicologia del ciclo di vita.psicologia del ciclo di vita.

Ogni stadio della vita richiede di Ogni stadio della vita richiede di affrontare dei affrontare dei compiti evolutivi.compiti evolutivi.

Gli aspetti dell’identità personale si Gli aspetti dell’identità personale si formano e sono influenzati sia dalle formano e sono influenzati sia dalle esperienze infantili in famiglia, che da esperienze infantili in famiglia, che da quelle in altri ambienti culturali. Inoltre, la quelle in altri ambienti culturali. Inoltre, la formazione dell’identità prosegue per tutta formazione dell’identità prosegue per tutta la vita.la vita.

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Gli stadi psicosociali di Gli stadi psicosociali di EricksonEricksonStadio Crisi evolutiva

Prima infanzia (0-1 anno) Fiducia/sfiducia di base

Toddlerhood (1-3 anni) Autonomia/vergogna o dubbio

Prima fanciullezza (3-6 anni) Iniziativa/senso di colpa

Media fanciullezza (6 anni-pubertà)

Industriosità/senso di inferiorità

Adolescenza (pubertà-20 anni)

Identità/confusione di ruoli

Giovane adulto (20-40 anni) Intimità/isolamento

Mezza età (40-60 anni) Generatività/stagnazione

Età avanzata (fine 60 in poi) Integrità/disperazione

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Età adulta ed età avanzataEtà adulta ed età avanzata

Gerontologia e Studio dello sviluppo Gerontologia e Studio dello sviluppo dell’adulto: dell’adulto: prime indagini a livello scientifico a prime indagini a livello scientifico a partire dal secondo dopoguerra. Ultimo terzo del partire dal secondo dopoguerra. Ultimo terzo del XX secolo, crescita esponenziale delle due XX secolo, crescita esponenziale delle due discipline.discipline.

XX SecoloXX Secolo: rivoluzione nell’attesa media di vita : rivoluzione nell’attesa media di vita incremento di quasi 30 anniincremento di quasi 30 anni

Cambiamento nella considerazione e nel Cambiamento nella considerazione e nel significato di ogni fase della vita.significato di ogni fase della vita.Anziani giovani e anziani anziani.Anziani giovani e anziani anziani.

Cambiamento stili di vita: Cambiamento stili di vita: le donne le donne rappresentano circa la metà della forza lavoro; rappresentano circa la metà della forza lavoro; aumento % divorzi e famiglie monoparentaliaumento % divorzi e famiglie monoparentali