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Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Frosinone Aut. n. C/FR053/2010 Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 10.000 IL PERIODICO PER CHI AMA E VIVE LA MUSICA JazzOff Magazine - Periodico di musica, cultura e territorio. Registrazione Tribunale di Cassino n° 02/2010 Luglio 2011 n.04 Trentanove volte Umbria Jazz, trentotto anni di ricordi ed accordi, uno più magico dell’altro. Un festival come quello di Perugia è un evento che può solo essere contemplato dal basso, con l’occhio dello spettatore ai piedi del palco, la testa chinata all’indietro, il naso all’insù, la bocca spalancata a non avere parole; del resto non servono: ci basta un acuto di sax ed un giro di basso per avere l’anima in pace. Ci basta l’Arena Santa Giuliana, l’arte storica che incontra la musica mondiale: è qui che sono di scena i grandi artisti, quelli che riem- piono la piazza, i nomi che quasi quasi non ci si crede e ci bastano anche il Teatro Pavone e l’Oratorio Santa Cecilia, i pomeriggi in cui protagonista è il jazz che più jazz non si può; ci bastano le botte- ghe e le piazze, tutti i luoghi di questo festival, che va bene per gli appassionati e per i distratti, per i giovani, le famiglie e quelli che “qui una volta era tutta campagna” , va bene per tutti. E soprattutto va bene per noi, quelli che scrivono di musica, di musica Jazz, che sia protagonista o meno di questa edizione e che riempirà le nostre agende - e certo non solo quelle - nella prima metà di Luglio a Perugia, ma anche dal 21 al 31 Luglio ad Atina, in occasione di un piccolo festival dalla grande storia, che si arricchisce e riesce a sorprendere di edizione in edizione, presentando sul suo palco i grandi nomi della musica internazionale e portan- do a termine la missione che ha inizio a Perugia e si conclude lì, in un piccolo e suggestivo borgo del Basso Lazio, ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo: colorare l’estate di jazz, il colore più bello. La nostra rivista accompagna ormai da tre anni il percorso di crescita che sta vedendo Atina- Jazz maturare, sino ad essere portato dalla stampa e dai media al livello dei grandi festival di genere, e lo accompagna originariamente come ramo del festival stesso e sempre più trovando una sua ragion d’essere indipendente, come anche in questa occasione JazzOff si presenta al fianco di AtinaJazz, sotto al palco di Santana, di Prince, Liza Minnelli, Herbie Hancock, di Sergio Mendes, Hiromi e tutti gli altri, grandi e piccoli, rigorosamente jazz o jazz per modo di dire, mano nella mano a contemplare Umbria Jazz così come farebbe un comune spettatore, dal basso, la testa chinata all’indietro, il naso all’insù. CASSINO (Fr) via Enrico De Nicola, 245 Tel. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 383 [email protected]

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anteprima atinajazz ad Umbria Jazz

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31Luglio

Pietropaoli 4etEnzoEnzoPietropaoli 4et

Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Frosinone Aut. n. C/FR053/2010 Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 10.000

IL PERIODICO PER CHI AMA E VIVE LA MUSICAJazzOff Magazine - Periodico di musica, cultura e territorio.Registrazione Tribunale di Cassino n° 02/2010

Lugl io 2011 n .04

Trentanove volte Umbria Jazz, trentotto anni di ricordi ed accordi, uno più magico dell’altro. Un festival come quello di Perugia è un evento che può solo essere contemplato dal basso, con l’occhio dello spettatore ai piedi del palco, la testa chinata all’indietro, il naso all’insù, la bocca spalancata a non avere parole; del resto non servono: ci basta un acuto di sax ed un giro di basso per avere l’anima in pace.Ci basta l’Arena Santa Giuliana, l’arte storica che incontra la musica mondiale: è qui che sono di scena i grandi artisti, quelli che riem-piono la piazza, i nomi che quasi quasi non ci si crede e ci bastano anche il Teatro Pavone e l’Oratorio Santa Cecilia, i pomeriggi in cui protagonista è il jazz che più jazz non si può; ci bastano le botte-ghe e le piazze, tutti i luoghi di questo festival, che va bene per gli

appassionati e per i distratti, per i giovani, le famiglie e quelli che “qui una volta era tutta campagna”, va bene per tutti.

E soprattutto va bene per noi, quelli che scrivono di musica, di musica Jazz, che sia protagonista o meno di questa edizione e che riempirà le

nostre agende - e certo non solo quelle - nella prima metà di Luglio a Perugia, ma anche dal 21 al 31 Luglio ad Atina, in occasione di un piccolo

festival dalla grande storia, che si arricchisce e riesce a sorprendere di edizione in edizione, presentando sul suo palco i grandi nomi della musica internazionale e portan-

do a termine la missione che ha inizio a Perugia e si conclude lì, in un piccolo e suggestivo borgo del Basso Lazio, ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo: colorare l’estate di jazz, il colore più bello. La nostra rivista accompagna ormai da tre anni il percorso di crescita che sta vedendo Atina-Jazz maturare, sino ad essere portato dalla stampa e dai media al livello dei grandi festival di genere, e lo accompagna originariamente come ramo del festival stesso e sempre più trovando una sua ragion d’essere indipendente, come anche in questa occasione JazzOff si presenta al fianco di AtinaJazz, sotto al palco di Santana, di Prince, Liza Minnelli, Herbie Hancock, di Sergio Mendes, Hiromi e tutti gli altri, grandi e piccoli, rigorosamente jazz o jazz per modo di dire, mano nella mano a contemplare Umbria Jazz così come farebbe un comune spettatore, dal basso, la testa chinata all’indietro, il naso all’insù.

MarioRomano 4et

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Francod’Andrea 4et

24Luglio

Francod’Andrea 4et

Danilo Rea31Luglio

Danilo Rea

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Luglio HilarioDuran Trio AlJarreau

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Marcotulli22Luglio

Giovanni Guidi &The Unknown Rebel Band21LuglioGiovanni Guidi &The Unknown Rebel Band

WyntonMarsalisWyntonMarsalis

23Luglio

CASSINO (Fr)via Enrico De Nicola, 245Tel. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 [email protected]

VI ASPETTIAMO DAL 21 AL 31 LUGLIO

r e s t a u r a n t

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editorialeJAZZOFF e le gite fuori porta…

Prima di entrare nel vivo della descrizione di questo numero speciale di JazzOff, ci sembra doverosa una piccola parentesi introduttiva.JazzOff è un magazine nato tre anni fa con l’intenzione di affiancare, per 12 mesi l’anno, AtinaJazz Festival con il quale condividiamo praticamente tutto ma che, come racconta il nostro stesso nome, non è solo jazz e soprat-tutto non è solo AtinaJazz.Non potevamo quindi mancare qui a Perugia in occasione di Umbria Jazz che è la più grande kermesse di jazz e di musica a livello nazionale.Siamo qui con le nostre storie, per raccontare il nostro modo di vedere il jazz e farci conoscere da un pubblico nuovo che forse, scorrendo le pagine di questo giornale, potrà incuriosirsi e venire a scoprire una realtà in conti-nua evoluzione come quella di AtinaJazz.

Nelle sue gite fuori porta, JAZZOFF va alla ricerca delle curiosità di questo variegato mondo artistico che possono risultare piacevoli alla lettura, anche per tutti quelli che non rientrano nella ristretta cerchia dei “puristi”.La nostra presunzione non è certo quella di essere un riferimento editoriale di settore, né tantomeno una rivista specializzata o monografica; la nostra presunzione è quella di voler “stare nel mezzo”, un giusto mezzo, sul filo di un equilibrio stilistico che ci consenta di parlare di jazz e dei suoi protagonisti con “leggerezza”, lontani dal senso dispregiativo del termine. La leggerezza salverà il mondo, lo diciamo sempre nella nostra redazione…Entriamo allora nel vivo di questo numero dedicato ad Umbria Jazz: troverete articoli che accennano poetica-mente ai massimi sistemi della musica o al loro “centro nevralgico”, racconti di esperienze di chi, trapiantato a Perugia, vive questo Festival da anni. E ancora: l’intervista al patron Carlo Pagnotta ed il programma completo dei vari appuntamenti di UJ; un’analisi sulle evoluzioni dei festival jazz italiani alla luce di un parallelo tra Umbria Jazz ed AtinaJazz, il più grande festival jazz in Italia ed un festival rinnovato in progressiva crescita, attraverso il confronto stilistico dei grandi nomi presenti nelle due manifestazioni: Santana e Al Jarreau, Wynton Marsalis e Harbie Hancock, Prince e Incognito, Rocco Papaleo e Liza Minnelli .

In conclusione, questa nostra “gita fuori porta” vuole essere un esplicito invito a venire ad AtinaJazz dal 21 al 31 luglio a visitare la Valle di Comino, luogo che forse molti conoscono solo per citazioni cinematografiche o per buffe parodie televisive ma che, dietro a tutto questo, custodisce qualcosa di più. Resta a voi scoprirlo, se vorrete, e quale occasione migliore di un festival jazz come pretesto?

Elide Di Duca

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editorialeJAZZOFF e le gite fuori porta…

Prima di entrare nel vivo della descrizione di questo numero speciale di JazzOff, ci sembra doverosa una piccola parentesi introduttiva.JazzOff è un magazine nato tre anni fa con l’intenzione di affiancare, per 12 mesi l’anno, AtinaJazz Festival con il quale condividiamo praticamente tutto ma che, come racconta il nostro stesso nome, non è solo jazz e soprat-tutto non è solo AtinaJazz.Non potevamo quindi mancare qui a Perugia in occasione di Umbria Jazz che è la più grande kermesse di jazz e di musica a livello nazionale.Siamo qui con le nostre storie, per raccontare il nostro modo di vedere il jazz e farci conoscere da un pubblico nuovo che forse, scorrendo le pagine di questo giornale, potrà incuriosirsi e venire a scoprire una realtà in conti-nua evoluzione come quella di AtinaJazz.

Nelle sue gite fuori porta, JAZZOFF va alla ricerca delle curiosità di questo variegato mondo artistico che possono risultare piacevoli alla lettura, anche per tutti quelli che non rientrano nella ristretta cerchia dei “puristi”.La nostra presunzione non è certo quella di essere un riferimento editoriale di settore, né tantomeno una rivista specializzata o monografica; la nostra presunzione è quella di voler “stare nel mezzo”, un giusto mezzo, sul filo di un equilibrio stilistico che ci consenta di parlare di jazz e dei suoi protagonisti con “leggerezza”, lontani dal senso dispregiativo del termine. La leggerezza salverà il mondo, lo diciamo sempre nella nostra redazione…Entriamo allora nel vivo di questo numero dedicato ad Umbria Jazz: troverete articoli che accennano poetica-mente ai massimi sistemi della musica o al loro “centro nevralgico”, racconti di esperienze di chi, trapiantato a Perugia, vive questo Festival da anni. E ancora: l’intervista al patron Carlo Pagnotta ed il programma completo dei vari appuntamenti di UJ; un’analisi sulle evoluzioni dei festival jazz italiani alla luce di un parallelo tra Umbria Jazz ed AtinaJazz, il più grande festival jazz in Italia ed un festival rinnovato in progressiva crescita, attraverso il confronto stilistico dei grandi nomi presenti nelle due manifestazioni: Santana e Al Jarreau, Wynton Marsalis e Harbie Hancock, Prince e Incognito, Rocco Papaleo e Liza Minnelli .

In conclusione, questa nostra “gita fuori porta” vuole essere un esplicito invito a venire ad AtinaJazz dal 21 al 31 luglio a visitare la Valle di Comino, luogo che forse molti conoscono solo per citazioni cinematografiche o per buffe parodie televisive ma che, dietro a tutto questo, custodisce qualcosa di più. Resta a voi scoprirlo, se vorrete, e quale occasione migliore di un festival jazz come pretesto?

Elide Di Duca

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Luglio 2011 n°4speciale anteprima

Umbria JazzPeriodico di musica, cultura e territorio

a diffusione gratuitaedito da Comag Sales srl

Reg. Trib. Cassino n° 02/2010

Redazione:Via Lombardia 58 - 03043 Cassino (FR)

Direttore responsabileElide Di Duca

Responsabile EditorialeMaurizio Ghini

Responsabile Ufficio StampaMaurizio Quattrini

Hanno collaborato:Claudia CicciottiDavide Rossillo

Luca PetrilliCarlo Pagnotta

FotoMirko Macari, Riccardo Crimi

archivio Jazzoff

Grafica e impaginazioneAras sas

Staff MarketingComag Sales

StampaCentro Stampa Quotidiani S.p.A.

via dell’industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)

Tiratura10.000 copie

[email protected]

www.atinajazz.comtel. + 39 392 95 45 762

+39 333 82 62 445

511

6

Il Centro (nevralgico)del Jazz

Umbria Jazz 2011il Programma della manifestazione

16Un atinesetrapiantato a Perugia

17Jam Session

18Gli eventi collateralidi Atina Jazz

19Festival delle storie

21Turisti ad Atina Jazz

22Se vi sono piaciuti...

23Gli artisti di AtinaJazz2011 dalla A alla Z

8

9

Intervista a Carlo Pagnottapatron di Umbria Jazz

Il Jazz e la stradadei mattoni gialli...

10 Carlos SantanaAl Jarreau

12 Rocco PapaleoLiza Minelli

13 PrinceIncognito

14 G.Guidi &Unknow RebelBandHiromi

15 H. DuranThe Great LatinJazz evening

Wynton MarsalisHerbie Hancock

jazz. E poi c’è Liza! Liza!, l’eterna Minnelli, ad ammaliare il capoluogo umbro e Rocco Papaleo, accompa-gnato dalla fresca di vittoria al David di Donatello Rita Marcotulli, nel borgo frusinate, in uno spettacolo senz’altro singolare, che ripropone i successi di “Basilicata coast to coast” con un incontro tra musica e teatro e, quando c’è di mezzo la fusione tra forme d’arte diverse tra loro eppure uguali, non so davvero che cos’è e allora dicono sia jazz. I classici italiani poi non mancano in nessuna delle due manifestazioni: Giovanni Guidi, Franco D’Andrea e Danilo Rea parteciperanno sia ad Umbria Jazz che all’AtinaJazz Festival, in formazio-ni innovative e con progetti diversi, che delizieranno i cultori di genere, talvolta azzardando, come nel caso di Rea che, accompagnato da Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini, ad Atina porterà un originalissimo repertorio della band più amata di sempre, i Beatles.Eppure, Jazz o non Jazz, i festival di Atina e Perugia ci piacciono sempre e ci piacciono perché riescono ogni volta a far trasparire la purezza e la bontà della grande musica, ci piacciono perché al di là delle note c’è l’Arena Santa Giuliana che da sola è uno spettacolo meraviglioso e Piazza Marconi nel Centro Storico di Atina, un teatro a cielo aperto. Ci piacciono perché se dici “jazz” immagini una cosa, ma dietro una parola così breve, un suono così immediato, c’è un immenso, un ardore che va al di là di ogni immagi-nazione, un’appartenenza ed un trasporto che non saprei ben dire che cos’è e se non sai cos’è, allora…

Tra le bellezze del Centro Italia, escludendo l’Impero (artistico) Romano, ci sono i piccoli borghi, i vecchi sapori pregni delle buone tradizioni, ci sono le acque bionde del Tevere e i venti freddi degli Appennini e poi, indispensabile compagna di vita, c’è la musica, il canto degli uccellini nelle distese di campagna, lo scorrere dei �umi in mezzo alle montagne ed il buon jazz, il “sempre dio lo benedica” jazz.L’Umbria Jazz è un appuntamento prossimo al quarantennale, incasto-nato tra le tradizioni e le abitudini; dal 1973, anno della sua prima edizione, sono passati sul palco di Perugia i più grandi: Charles Mingus, Keith Jarrett, James Taylor, Miles Davis, solo per citarne alcuni. Artisti che hanno fatto di un piccolo appuntamento di genere o, se vogliamo, di nicchia, un grande festival internazionale, un evento il quale ha fatto, a sua volta, di un centro di poco più di centocinquan-tamila abitanti, un concentrato di anime e calore, una folla che supe-rasse di gran lunga i limiti imposti dalla cinta muraria medievale. La regione Umbria, talmente piccola da non riuscire a vedere il mare, allunga così i suoi orizzonti oltre l’Oceano, colorando i propri giorni delle note più famose al mondo; vede lontano, molto lontano, e lo fa con il potere più prezioso al mondo, lo fa con la musica, la potenza della passione, quella forza che conduce a sé l’entusiasmo e l’energia, che unisce. Dall’Italia Centrale arriva anche un

altro appuntamento jazz, che in questi ultimi anni sta tornando ad essere grande come ai primi tempi, da quel 1986 che vide nascere il Festival Jazz di Atina, un piccolo borgo della Ciociaria che non arriva ad essere abitato da quattromila persone, eppure vanta l’onore di aver ospitato Michel Petrucciani, Ornette Coleman, Tito Puente. Chick Corea, da molti ricordato come “evento speciale”, ad uno dei suoi primi concerti in Italia.

Sono nomi importanti quelli che arricchiscono i due festival jazz, nomi che portano alla luce l’impegno e l’amore che sta dietro ad un mondo forse non così popolare, considerato ristretto, un’élite, ma che negli appuntamenti a lui dedicati riesce ad urlare e ad imporsi in tutta la sua maestosità: ogni anno, sul cartellone s�lano artisti con la A maiuscola ed è il ripetersi di un evento a cui non si vorrebbe mai mancare, che proprio per questo riesce ad essere vivo, più vivo che mai, ancora dopo trenta,

quaranta anni. È dunque il Centro Italia a parlare “jazz”, fulcro nella nostra penisola di questa cultura o, meglio, di questo pianeta dalle regole tutte sue, dai connotati che “se non sai cos’è…” e allora forse non è proprio jazz quello di Carlos Santana, il chitarrista messicano che certo non ha bisogno di presentazio-ni; dopo una carriera straordinaria ed ottanta milioni di dischi venduti, è all’Arena Santa Giuliana, in una delle serate certamente più attese, assieme a quella che vedrà protago-nista Prince, un artista o, meglio, l’artista (the Artist, come poco umilmente si fa chiamare), a Perugia il 15 Luglio: poliedrico, curioso ed eccentrico quanto basta per farci dubitare che abbia l’anima jazz anche lui, se non nel suo rapporto con Miles Davis, che lo portò a più di una collaborazione con il trombetti-sta statunitense, di cui ad Atina sarà di scena un successore coi �occhi, Wynton Marsalis, direttamente da New Orleans con la Jazz at Lincoln Center Orchestra. Al Jarreau e gli Incognito sono le altre due grandi date di AtinaJazz: cantante secolare il primo, storico gruppo legato alla dance degli anni Novanta i secondi, ci troviamo anche in questo caso un po’ distanti dal cuore e l’anima dei vari quartet e quintet dell’universo

(nevralgico) del JazzIl Centro

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di Claudia Cicciotti

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Luglio 2011 n°4speciale anteprima

Umbria JazzPeriodico di musica, cultura e territorio

a diffusione gratuitaedito da Comag Sales srl

Reg. Trib. Cassino n° 02/2010

Redazione:Via Lombardia 58 - 03043 Cassino (FR)

Direttore responsabileElide Di Duca

Responsabile EditorialeMaurizio Ghini

Responsabile Ufficio StampaMaurizio Quattrini

Hanno collaborato:Claudia CicciottiDavide Rossillo

Luca PetrilliCarlo Pagnotta

FotoMirko Macari, Riccardo Crimi

archivio Jazzoff

Grafica e impaginazioneAras sas

Staff MarketingComag Sales

StampaCentro Stampa Quotidiani S.p.A.

via dell’industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)

Tiratura10.000 copie

[email protected]

www.atinajazz.comtel. + 39 392 95 45 762

+39 333 82 62 445

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Il Centro (nevralgico)del Jazz

Umbria Jazz 2011il Programma della manifestazione

16Un atinesetrapiantato a Perugia

17Jam Session

18Gli eventi collateralidi Atina Jazz

19Festival delle storie

21Turisti ad Atina Jazz

22Se vi sono piaciuti...

23Gli artisti di AtinaJazz2011 dalla A alla Z

8

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Intervista a Carlo Pagnottapatron di Umbria Jazz

Il Jazz e la stradadei mattoni gialli...

10 Carlos SantanaAl Jarreau

12 Rocco PapaleoLiza Minelli

13 PrinceIncognito

14 G.Guidi &Unknow RebelBandHiromi

15 H. DuranThe Great LatinJazz evening

Wynton MarsalisHerbie Hancock

jazz. E poi c’è Liza! Liza!, l’eterna Minnelli, ad ammaliare il capoluogo umbro e Rocco Papaleo, accompa-gnato dalla fresca di vittoria al David di Donatello Rita Marcotulli, nel borgo frusinate, in uno spettacolo senz’altro singolare, che ripropone i successi di “Basilicata coast to coast” con un incontro tra musica e teatro e, quando c’è di mezzo la fusione tra forme d’arte diverse tra loro eppure uguali, non so davvero che cos’è e allora dicono sia jazz. I classici italiani poi non mancano in nessuna delle due manifestazioni: Giovanni Guidi, Franco D’Andrea e Danilo Rea parteciperanno sia ad Umbria Jazz che all’AtinaJazz Festival, in formazio-ni innovative e con progetti diversi, che delizieranno i cultori di genere, talvolta azzardando, come nel caso di Rea che, accompagnato da Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini, ad Atina porterà un originalissimo repertorio della band più amata di sempre, i Beatles.Eppure, Jazz o non Jazz, i festival di Atina e Perugia ci piacciono sempre e ci piacciono perché riescono ogni volta a far trasparire la purezza e la bontà della grande musica, ci piacciono perché al di là delle note c’è l’Arena Santa Giuliana che da sola è uno spettacolo meraviglioso e Piazza Marconi nel Centro Storico di Atina, un teatro a cielo aperto. Ci piacciono perché se dici “jazz” immagini una cosa, ma dietro una parola così breve, un suono così immediato, c’è un immenso, un ardore che va al di là di ogni immagi-nazione, un’appartenenza ed un trasporto che non saprei ben dire che cos’è e se non sai cos’è, allora…

Tra le bellezze del Centro Italia, escludendo l’Impero (artistico) Romano, ci sono i piccoli borghi, i vecchi sapori pregni delle buone tradizioni, ci sono le acque bionde del Tevere e i venti freddi degli Appennini e poi, indispensabile compagna di vita, c’è la musica, il canto degli uccellini nelle distese di campagna, lo scorrere dei �umi in mezzo alle montagne ed il buon jazz, il “sempre dio lo benedica” jazz.L’Umbria Jazz è un appuntamento prossimo al quarantennale, incasto-nato tra le tradizioni e le abitudini; dal 1973, anno della sua prima edizione, sono passati sul palco di Perugia i più grandi: Charles Mingus, Keith Jarrett, James Taylor, Miles Davis, solo per citarne alcuni. Artisti che hanno fatto di un piccolo appuntamento di genere o, se vogliamo, di nicchia, un grande festival internazionale, un evento il quale ha fatto, a sua volta, di un centro di poco più di centocinquan-tamila abitanti, un concentrato di anime e calore, una folla che supe-rasse di gran lunga i limiti imposti dalla cinta muraria medievale. La regione Umbria, talmente piccola da non riuscire a vedere il mare, allunga così i suoi orizzonti oltre l’Oceano, colorando i propri giorni delle note più famose al mondo; vede lontano, molto lontano, e lo fa con il potere più prezioso al mondo, lo fa con la musica, la potenza della passione, quella forza che conduce a sé l’entusiasmo e l’energia, che unisce. Dall’Italia Centrale arriva anche un

altro appuntamento jazz, che in questi ultimi anni sta tornando ad essere grande come ai primi tempi, da quel 1986 che vide nascere il Festival Jazz di Atina, un piccolo borgo della Ciociaria che non arriva ad essere abitato da quattromila persone, eppure vanta l’onore di aver ospitato Michel Petrucciani, Ornette Coleman, Tito Puente. Chick Corea, da molti ricordato come “evento speciale”, ad uno dei suoi primi concerti in Italia.

Sono nomi importanti quelli che arricchiscono i due festival jazz, nomi che portano alla luce l’impegno e l’amore che sta dietro ad un mondo forse non così popolare, considerato ristretto, un’élite, ma che negli appuntamenti a lui dedicati riesce ad urlare e ad imporsi in tutta la sua maestosità: ogni anno, sul cartellone s�lano artisti con la A maiuscola ed è il ripetersi di un evento a cui non si vorrebbe mai mancare, che proprio per questo riesce ad essere vivo, più vivo che mai, ancora dopo trenta,

quaranta anni. È dunque il Centro Italia a parlare “jazz”, fulcro nella nostra penisola di questa cultura o, meglio, di questo pianeta dalle regole tutte sue, dai connotati che “se non sai cos’è…” e allora forse non è proprio jazz quello di Carlos Santana, il chitarrista messicano che certo non ha bisogno di presentazio-ni; dopo una carriera straordinaria ed ottanta milioni di dischi venduti, è all’Arena Santa Giuliana, in una delle serate certamente più attese, assieme a quella che vedrà protago-nista Prince, un artista o, meglio, l’artista (the Artist, come poco umilmente si fa chiamare), a Perugia il 15 Luglio: poliedrico, curioso ed eccentrico quanto basta per farci dubitare che abbia l’anima jazz anche lui, se non nel suo rapporto con Miles Davis, che lo portò a più di una collaborazione con il trombetti-sta statunitense, di cui ad Atina sarà di scena un successore coi �occhi, Wynton Marsalis, direttamente da New Orleans con la Jazz at Lincoln Center Orchestra. Al Jarreau e gli Incognito sono le altre due grandi date di AtinaJazz: cantante secolare il primo, storico gruppo legato alla dance degli anni Novanta i secondi, ci troviamo anche in questo caso un po’ distanti dal cuore e l’anima dei vari quartet e quintet dell’universo

(nevralgico) del JazzIl Centro

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di Claudia Cicciotti

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Venerdì 8 luglio13,00 & 19,00 Bottega del VinoJazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main StageCARO EMERALDDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE“WE LOVE JIMI HENDRIX”

21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club ANAT COHEN QUARTET

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHIS special guest TONI GREEN23,00 FUNK OFF on stage

Giardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks

13,00 ALLAN HARRIS QUINTET14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND17,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS00,30 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION

Sabato 9 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del VinoJazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI13,00 Ristorante La Taverna Jazz Lunch

ROCKIN’ DOPSIE & FRIENDSTeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura di marco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 GIOVANNI GUIDI QUINTETfeat. GIANLUCA PETRELLA, MICHAEL BLAKE,THOMAS MORGAN, GERALD CLEAVER18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

ANAT COHEN QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO

21,00 Main StageCHIHIRO YAMANAKA TRIOHERBIE HANCOCK / WAYNE SHORTER /MARCUS MILLER“Tribute to Miles” Produced by Marcus Miller

feat. SEAN JONES, SEAN RICKMAN

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES &GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

TIA FULLER QUARTETTEATRO PAVONE“TuboLibre”

GIANLUCA PETRELLA, MAURO OTTOLINI,GABRIO BALDACCI, CRISTIANO CALCAGNILE

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHIS special guest TONI GREEN23,00 FUNK OFF on stage

Giardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks

13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND19,30 FOUNDACTION21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Domenica 10 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI13,00 Ristorante La Taverna Jazz Lunch

ROCKIN’ DOPSIE & FRIENDSTeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 “X (Suite for Malcolm)”

FRANCESCO BEARZATTI TINISSIMA QUARTET18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

TIA FULLER QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main StageHIROMI THE TRIO PROJECTfeat. ANTHONY JACKSON & STEVE SMITHAHMAD JAMAL

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

ANAT COHEN QUARTETTeatro Pavone“Dieci”

MAX IONATA QUARTETTO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHIS special guest TONI GREEN23,00 EAST PARK REGGAE COLLECTIVE, LONDONGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 HENRY BUTLER TRIO14,30 ALLAN HARRIS QUINTET16,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND17,30 FOUNDACTION19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS00,30 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION

Lunedì 11 luglio12,00 Teatro PavoneSIMONA SEVERINIingresso libero - free entrance

13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 D’ANDREA THREE18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

ANAT COHEN QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main StageBRANFORD MARSALIS DUO & QUARTETfeat. JOEY CALDERAZZO , ERIC REVIS,JUSTIN FAULKNER;EUROPEAN JAZZ ENSEMBLE feat. JIRI STIVIN, MATTHIAS SCHRIEFL, ALAN SKIDMORE, STAN SULZMANN, GERD DUDEK, ROB VAN DEN BROECK, ALI HAURAND, CLARK TRACEY

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

TIA FULLER QUARTETTeatro Pavone“Woman’s Land”

STEFANO DI BATTISTA QUARTETTO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 EAST PARK REGGAE COLLECTIVE, LONDON23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTIONGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 THE BEALE STREET R&B BAND w/ TONI GREEN00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Martedì 12 luglio12,00 Teatro PavoneMATTIA CIGALINIingresso libero - free entrance

13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni16,30 “Reflections”

CLAUDIO FASOLI EMERALD QUARTETcon

MARIO ZARA, YURI GOLOUBEV, MARCO ZANOLI18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

TIA FULLER QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main Stage“Guitar Heaven 2011”

SANTANA

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La TavernaJazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

ANAT COHEN QUARTETTeatro PavoneGABRIELE MIRABASSI con ACA SECA TRIO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 PERUGIA JAZZ ORCHESTRADirettore MARIO RAJA23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTIONGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 ALLAN HARRIS QUINTET14,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND16,00 HENRY BUTLER TRIO17,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS00,30 THE BEALE STREET R&B BAND w/ TONI GREEN

Mercoledì 13 luglio12,00 Teatro Pavone“We remember Clifford”

NICOLA MINGOingresso libero - free entrance

13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 “Contemporaneo immaginario”

MARCO TAMBURINITHREE LOWER COLOURS & VERTERE STRING QUARTET18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

ANAT COHEN QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main StageLIZA MINNELLI

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

TIA FULLER QUARTETTeatro Pavone“Reunion”

RAMBERTO CIAMMARUGHI, FABIO ZEPPETEL-LA, FABRIZIO SFERRA, ARES TAVOLAZZI

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION23,00 DWIKI DHARMAWAN WORLD PEACE BANDGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 HENRY BUTLER TRIO14,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 THE BEALE STREET R&B BAND w/ TONI GREEN00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Giovedì 14 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 “Lennie’s Pennies”

ROSARIO GIULIANI featuring FABRIZIO BOSSO18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

TIA FULLER QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main Stage“BRASILIAN NIGHT”

“For All” GILBERTO GIL

“The Celebration Tour” SERGIO MENDES

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

ANAT COHEN QUARTETTeatro PavoneFABRIZIO BOSSO QUARTET con ROBERTO CECCHETTO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 SAINT LOUIS JAZZ BIG BAND23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTIONGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND19,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 THE BEALE STREET R&B BAND w/ TONI GREEN00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Venerdì 15 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 DADO MORONI TRIO special guest ALVIN QUEEN18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

ANAT COHEN QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main Stage“Welcome to America” - Euro Tour 2011 PRINCE

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club TIA FULLER QUARTETTeatro PavoneROBERTO GATTO NEW OCTET

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHISspecial guest TONI GREEN23,00 FUNK OFF on stageGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND19,30 BERKLEE/UJ CLINICS AWARD GROUP21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Sabato 16 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI13,00 Ristorante La Taverna Jazz Lunch

ROCKIN’ DOPSIE & FRIENDSTeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 “Opera” From Orfeo (Monteverdi) to Adriana (Cilea)

DANILO REA/FLAVIO BOLTRO DUO18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

TIA FULLER QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,30 Main StageTROMBONE SHORTY & ORLEANS AVENUEB.B. KING

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

HENRY BUTLER TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

ANAT COHEN QUARTETTeatro PavoneFRANCESCO CAFISO ISLAND BLUE QUARTETfeat. GIOVANNI MAZZARINO, DINO RUBINO,ROSARIO BONACCORSO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHIS special guest TONI GREEN23,00 FUNK OFF on stageGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 ALLAN HARRIS QUINTET16,00 HENRY BUTLER TRIO17,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND19,30 BERKLEE/UJ CLINICS AWARD GROUP21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Domenica 17 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI13,00 Ristorante La Taverna Jazz Lunch

ROCKIN’ DOPSIE & FRIENDSTeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni16,30 “Giornale di bordo”

ANTONELLO SALIS, PAOLO ANGELI,GAVINO MURGIA, HAMID DRAKE18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

18,00 Apertura Arena Santa Giuliana18,30 Main Stage“THE GREAT LATIN JAZZ EVENING”

EDDIE PALMIERI QUARTET feat. HORACIO “EL NEGRO” HERNANDEZ,BRIAN LYNCH and LUQUES CURTIS19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

ANAT COHEN QUARTET21,00 Main StageMICHEL CAMILO “MANO A MANO” TRIOfeat. GIOVANNI HIDALGO & ANTHONY JACKSONCHUCHO VALDES & THE AFRO-CUBAN MESSENGERSMICHEL & CHUCHO GRAN FINALE

21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 TRIBUNAL MIST JAZZ ORCHESTRA23,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHISspecial guest TONI GREENGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 ALLAN HARRIS QUINTET14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND17,30 BERKLEE/UJ CLINICS AWARD GROUP19,30 ALLAN HARRIS QUINTET21,30 HENRY BUTLER23,00 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS00,30 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION

LEGENDA1 Arena Santa Giuliana, Main Stage, Restaurant Stage Restaurant à la carte, Snack Bar, UJ Shop 2 Teatro Pavone 3 Oratorio Santa Cecilia 4 Bottega del Vino5 Hotel Brufani 6 Ristorante La Taverna 7 Giardini Carducci, Conad Stage Restau-rant, Snack Bar, UJ Info Point - UJ Shop 8 Piazza IV Novembre 9 BO X OFFICE10 BOX OFFICE Arena Santa Giuliana ritiro biglietti prenotati 11 UJ Shop 12 Umbria Jazz Clinics 13 Libreria La Feltrinelli 14 [+] Ambulatorio Mobile red cross medical station15 INFORMAZIONI TURISTICHE TOURIST INFORMATIONServizio Territoriale IATLoggia dei Lanari - Piazza Matteotti,18 tel. + 39 075 5736458 / [email protected]

BIGLIETTI / TICKETSBiglietti numero verde 800462311Box office c/o unicreditSala Lippi, Corso Vannucci, 39, 06122 Perugia (PG)dal 9 maggio al 7 luglio from May 9 to July 7dal lunedì al venerdì / Mo - Fri: 10 am - 1 pm / 3 pm - 7 pmsabato / Saturday: 10 am - 1pmdall’8 al 17 luglio from July 8 to July 17orario continuato / 10 am - 7 pm

box office on linewww.umbriajazz.com

Box office Arena Santa Giulianadall’8 al 17 luglio from July 8 to July 1719.00 - 22.00 / 7 pm - 10 pm

RITIRO BIGLIETTI PRENOTATI / RESERVED TICKET COLLECTIONdall’ 8 al 17 Luglio / from july 8 to July 17c/o Box Office Arena Santa Giulianadalle 14.00 alle 22.00 / from 2pm to 10pm

Arena Santa Giuliana Restaurant StageIngresso consentito ai soli possessori del biglietto per il Main StageOnly main stage ticket holders will be allowed entryRestaurant à la carte, Snack Bar tel. + 39 3386671201dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15,30 alle 19, 30from 9 am to 1 pm & from 3.30 pm to 7.30 pm

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Venerdì 8 luglio13,00 & 19,00 Bottega del VinoJazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main StageCARO EMERALDDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE“WE LOVE JIMI HENDRIX”

21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club ANAT COHEN QUARTET

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHIS special guest TONI GREEN23,00 FUNK OFF on stage

Giardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks

13,00 ALLAN HARRIS QUINTET14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND17,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS00,30 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION

Sabato 9 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del VinoJazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI13,00 Ristorante La Taverna Jazz Lunch

ROCKIN’ DOPSIE & FRIENDSTeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura di marco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 GIOVANNI GUIDI QUINTETfeat. GIANLUCA PETRELLA, MICHAEL BLAKE,THOMAS MORGAN, GERALD CLEAVER18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

ANAT COHEN QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO

21,00 Main StageCHIHIRO YAMANAKA TRIOHERBIE HANCOCK / WAYNE SHORTER /MARCUS MILLER“Tribute to Miles” Produced by Marcus Miller

feat. SEAN JONES, SEAN RICKMAN

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES &GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

TIA FULLER QUARTETTEATRO PAVONE“TuboLibre”

GIANLUCA PETRELLA, MAURO OTTOLINI,GABRIO BALDACCI, CRISTIANO CALCAGNILE

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHIS special guest TONI GREEN23,00 FUNK OFF on stage

Giardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks

13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND19,30 FOUNDACTION21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Domenica 10 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI13,00 Ristorante La Taverna Jazz Lunch

ROCKIN’ DOPSIE & FRIENDSTeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 “X (Suite for Malcolm)”

FRANCESCO BEARZATTI TINISSIMA QUARTET18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

TIA FULLER QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main StageHIROMI THE TRIO PROJECTfeat. ANTHONY JACKSON & STEVE SMITHAHMAD JAMAL

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

ANAT COHEN QUARTETTeatro Pavone“Dieci”

MAX IONATA QUARTETTO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHIS special guest TONI GREEN23,00 EAST PARK REGGAE COLLECTIVE, LONDONGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 HENRY BUTLER TRIO14,30 ALLAN HARRIS QUINTET16,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND17,30 FOUNDACTION19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS00,30 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION

Lunedì 11 luglio12,00 Teatro PavoneSIMONA SEVERINIingresso libero - free entrance

13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 D’ANDREA THREE18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

ANAT COHEN QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main StageBRANFORD MARSALIS DUO & QUARTETfeat. JOEY CALDERAZZO , ERIC REVIS,JUSTIN FAULKNER;EUROPEAN JAZZ ENSEMBLE feat. JIRI STIVIN, MATTHIAS SCHRIEFL, ALAN SKIDMORE, STAN SULZMANN, GERD DUDEK, ROB VAN DEN BROECK, ALI HAURAND, CLARK TRACEY

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

TIA FULLER QUARTETTeatro Pavone“Woman’s Land”

STEFANO DI BATTISTA QUARTETTO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 EAST PARK REGGAE COLLECTIVE, LONDON23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTIONGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 THE BEALE STREET R&B BAND w/ TONI GREEN00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Martedì 12 luglio12,00 Teatro PavoneMATTIA CIGALINIingresso libero - free entrance

13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni16,30 “Reflections”

CLAUDIO FASOLI EMERALD QUARTETcon

MARIO ZARA, YURI GOLOUBEV, MARCO ZANOLI18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

TIA FULLER QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main Stage“Guitar Heaven 2011”

SANTANA

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La TavernaJazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

ANAT COHEN QUARTETTeatro PavoneGABRIELE MIRABASSI con ACA SECA TRIO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 PERUGIA JAZZ ORCHESTRADirettore MARIO RAJA23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTIONGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 ALLAN HARRIS QUINTET14,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND16,00 HENRY BUTLER TRIO17,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS00,30 THE BEALE STREET R&B BAND w/ TONI GREEN

Mercoledì 13 luglio12,00 Teatro Pavone“We remember Clifford”

NICOLA MINGOingresso libero - free entrance

13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 “Contemporaneo immaginario”

MARCO TAMBURINITHREE LOWER COLOURS & VERTERE STRING QUARTET18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

ANAT COHEN QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main StageLIZA MINNELLI

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

TIA FULLER QUARTETTeatro Pavone“Reunion”

RAMBERTO CIAMMARUGHI, FABIO ZEPPETEL-LA, FABRIZIO SFERRA, ARES TAVOLAZZI

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION23,00 DWIKI DHARMAWAN WORLD PEACE BANDGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 HENRY BUTLER TRIO14,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS19,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 THE BEALE STREET R&B BAND w/ TONI GREEN00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Giovedì 14 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 “Lennie’s Pennies”

ROSARIO GIULIANI featuring FABRIZIO BOSSO18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

TIA FULLER QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main Stage“BRASILIAN NIGHT”

“For All” GILBERTO GIL

“The Celebration Tour” SERGIO MENDES

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

ANAT COHEN QUARTETTeatro PavoneFABRIZIO BOSSO QUARTET con ROBERTO CECCHETTO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 SAINT LOUIS JAZZ BIG BAND23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTIONGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND19,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 THE BEALE STREET R&B BAND w/ TONI GREEN00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Venerdì 15 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONITeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 DADO MORONI TRIO special guest ALVIN QUEEN18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

ANAT COHEN QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

HENRY BUTLER TRIO21,00 Main Stage“Welcome to America” - Euro Tour 2011 PRINCE

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club TIA FULLER QUARTETTeatro PavoneROBERTO GATTO NEW OCTET

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHISspecial guest TONI GREEN23,00 FUNK OFF on stageGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 ALLAN HARRIS QUINTET17,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND19,30 BERKLEE/UJ CLINICS AWARD GROUP21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Sabato 16 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI13,00 Ristorante La Taverna Jazz Lunch

ROCKIN’ DOPSIE & FRIENDSTeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni

16,30 “Opera” From Orfeo (Monteverdi) to Adriana (Cilea)

DANILO REA/FLAVIO BOLTRO DUO18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

TIA FULLER QUARTET19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

19,00 Apertura Arena Santa Giuliana19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO21,30 Main StageTROMBONE SHORTY & ORLEANS AVENUEB.B. KING

21,00 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Dinner

HENRY BUTLER TRIO21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIORound Midnight Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Club

ANAT COHEN QUARTETTeatro PavoneFRANCESCO CAFISO ISLAND BLUE QUARTETfeat. GIOVANNI MAZZARINO, DINO RUBINO,ROSARIO BONACCORSO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHIS special guest TONI GREEN23,00 FUNK OFF on stageGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND14,30 ALLAN HARRIS QUINTET16,00 HENRY BUTLER TRIO17,30 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND19,30 BERKLEE/UJ CLINICS AWARD GROUP21,30 ALLAN HARRIS QUINTET23,00 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION00,30 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS

Domenica 17 luglio12,00 Oratorio Santa CeciliaDEE ALEXANDER’S EVOLUTION ENSEMBLE13,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI13,00 Ristorante La Taverna Jazz Lunch

ROCKIN’ DOPSIE & FRIENDSTeatro Pavone15,00 JAZZ ON FILM a cura dimarco molendini in collaborazione con diego torroni16,30 “Giornale di bordo”

ANTONELLO SALIS, PAOLO ANGELI,GAVINO MURGIA, HAMID DRAKE18,30 Hotel Brufani, Sala RaffaelloJazz Aperitif & Snacks

THE THREE LADIES OF BLUES& GUSTAV CSICK TRIO19,00 Bottega del Vino Jazz, Wine & Gourmet Cuisine

RENATO SELLANI con MASSIMO MORICONI

18,00 Apertura Arena Santa Giuliana18,30 Main Stage“THE GREAT LATIN JAZZ EVENING”

EDDIE PALMIERI QUARTET feat. HORACIO “EL NEGRO” HERNANDEZ,BRIAN LYNCH and LUQUES CURTIS19,30 Restaurant StageRestaurant à la carte, Snack Bar

ANAT COHEN QUARTET21,00 Main StageMICHEL CAMILO “MANO A MANO” TRIOfeat. GIOVANNI HIDALGO & ANTHONY JACKSONCHUCHO VALDES & THE AFRO-CUBAN MESSENGERSMICHEL & CHUCHO GRAN FINALE

21,00 Ristorante La Taverna Jazz Dinner

STEFANO MINCONE TRIO

CONCERTI GRATUITICentro Storico 11,30 & 18,30 Street Parades FUNK OFFPiazza IV Novembre21,00 TRIBUNAL MIST JAZZ ORCHESTRA23,00 THE BEALE STREET R&B BAND, MEMPHISspecial guest TONI GREENGiardini Carducci NON STOP MUSICSelf Service Restaurant & Snacks13,00 ALLAN HARRIS QUINTET14,30 HENRY BUTLER TRIO16,00 EZRA CHARLES & TEXAS BLUES BAND17,30 BERKLEE/UJ CLINICS AWARD GROUP19,30 ALLAN HARRIS QUINTET21,30 HENRY BUTLER23,00 ROCKIN’ DOPSIE & THE ZYDECO TWISTERS00,30 CHICK RODGERS feat. FOUNDACTION

LEGENDA1 Arena Santa Giuliana, Main Stage, Restaurant Stage Restaurant à la carte, Snack Bar, UJ Shop 2 Teatro Pavone 3 Oratorio Santa Cecilia 4 Bottega del Vino5 Hotel Brufani 6 Ristorante La Taverna 7 Giardini Carducci, Conad Stage Restau-rant, Snack Bar, UJ Info Point - UJ Shop 8 Piazza IV Novembre 9 BO X OFFICE10 BOX OFFICE Arena Santa Giuliana ritiro biglietti prenotati 11 UJ Shop 12 Umbria Jazz Clinics 13 Libreria La Feltrinelli 14 [+] Ambulatorio Mobile red cross medical station15 INFORMAZIONI TURISTICHE TOURIST INFORMATIONServizio Territoriale IATLoggia dei Lanari - Piazza Matteotti,18 tel. + 39 075 5736458 / [email protected]

BIGLIETTI / TICKETSBiglietti numero verde 800462311Box office c/o unicreditSala Lippi, Corso Vannucci, 39, 06122 Perugia (PG)dal 9 maggio al 7 luglio from May 9 to July 7dal lunedì al venerdì / Mo - Fri: 10 am - 1 pm / 3 pm - 7 pmsabato / Saturday: 10 am - 1pmdall’8 al 17 luglio from July 8 to July 17orario continuato / 10 am - 7 pm

box office on linewww.umbriajazz.com

Box office Arena Santa Giulianadall’8 al 17 luglio from July 8 to July 1719.00 - 22.00 / 7 pm - 10 pm

RITIRO BIGLIETTI PRENOTATI / RESERVED TICKET COLLECTIONdall’ 8 al 17 Luglio / from july 8 to July 17c/o Box Office Arena Santa Giulianadalle 14.00 alle 22.00 / from 2pm to 10pm

Arena Santa Giuliana Restaurant StageIngresso consentito ai soli possessori del biglietto per il Main StageOnly main stage ticket holders will be allowed entryRestaurant à la carte, Snack Bar tel. + 39 3386671201dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15,30 alle 19, 30from 9 am to 1 pm & from 3.30 pm to 7.30 pm

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Cosa si prova ad essere l'organizzatore del Festival più importante d'Italia?A me basta riuscire a mettere insieme un buon programma per Perugia e per Umbria Jazz Winter ad Orvieto. All'organizzazione ci pensa uno sta�  rodato che qualcuno chiama "una macchina da guerra".A Perugia, dal 2003, si sono viste anche star pop/rock ma non bisogna dimenticare che l'arena Santa Giuliana può avere una capienza di circa 5.000 persone sedute ed oltre 10.000 in piedi. Non posso dimenticare la prima esperienza, nel 1987, lo storico concerto di Sting con l'orchestra di Gil Evans allo stadio Curi. Quella volta eravamo circa 40.000.

Cosa le ha dato e cosa le tolto Umbria Jazz?Umbria Jazz mi ha dato chiaramente tante soddisfazioni. Non mi ha tolto nulla, anzi si, molte ore di sonno, ma ne è valsa la pena.

Immagino sia molto di�cile, ma qual'è il ricordo più intenso, più emozionante della sua attività?E' vero, è di�cile ricordare i momenti più intensi, ma non si possono dimenticare il primo emozionante incontro con Miles Davis o con Thelo-

nious Monk, che in due ore non hai mai parlato ma lo avevo davanti a me e non ho mai smesso di guardarlo. Il grande rapporto che avevo con Art  Blakey, Elvin Jones e Stan Getz,  i viaggi in bus con Mingus e le cene insieme…

Qual'è il ruolo della musica nella vita privata di Carlo Pagnotta?Ascolto jazz dal 1949. Ancora mi commuovo se ascolto Lester Young, tanto per citarne uno. Oggi abbiamo tanti bravi musicisti americani ai quali si aggiungo-no gli europei e gli italiani che ormai si fanno onore in tutto il mondo,

Quali sono le aspettative legate a questa edizione 2011?Le aspettative sono le solite, riuscire a soddisfare chi viene a Perugia nei 10 giorni del festival  con musica per tutti i gusti che spazia dai concerti gratuiti non stop, alle street parades, grandi concerti all'arena, in teatri e club. Non dimentichiamo poi Umbria Jazz Winter a Orvieto a �ne Dicembre, quella è una vera chicca.

Intervista a Carlo Pagnotta,patron diUmbria Jazz.

Carlo Pagnotta lo scorso anno ad Atina ospite di Maurizio Ghini organizzatore di AtinaJazz Festival e grande estimatore di Pagnotta come si vede anche dalla foto

La parola contaminazione è una bufala. O meglio, ce la siamo inventata perché non siamo ancora in grado di dare un nome alla profonda trasformazione che il “gusto musicale” del pubblico ha subito negli ultimi anni. Esistono ancora ascoltatori puri di jazz? O anche l’ascolto segue inevitabilmente la legge dell’o�erta artistica della manifestazioni? Chi in�uenza cosa e viceversa?Sto parlando non solo di contaminazione tra artisti che sperimentano insieme le rispettive culture musicali, ma del melting pot che sta caratterizzando i festival jazz italiani nell’ultimo periodo. Quando è che un festival diventa qualcos’altro? Il confronto tra Atina Jazz ed Umbria Jazz non parte certo dai numeri, dalla durata o dai nomi in cartello-ne, ma dalla scelta di far rimanere o meno un festival “squisitamente jazz”. Quando è che la “contamina-zione”, o meglio l'ibridazione, l'incrocio, diventa vene�ca, quasi pericolosa? Nei miei anni universitari a Perugia osservavo almeno tre generazioni di spettatori che assisteva-no, con uguale interesse, alle esibizioni dei jazzisti più fedeli alla tradizione, esattamente come ai live set dei giovani e promettenti strumentisti, o alla “gentile perfezione” del pop di Benson, o alla intensa commistione delle band e dei vari compositori. L’atmosfera, la musica, le bellezze storiche e archi-tettoniche portavano spettatori da lontano, molto lontano.

Oggi Umbria Jazz è ancora tutto questo ma può essere utile la provocazione che scaturisce sponta-neamente osservando il cartellone artistico delle ultime edizioni ed in particolare di quella del 2011: dove è �nito il jazz? Lungi dall’essere una polemica sterile e �ne a se stessa la domanda, credo, se la siano posti in molti: giornalisti, addetti ai lavori ma, soprattutto, il pubblico. E, forse, se la pongono anche quelli che osservano il cartellone artistico di Atina Jazz che ospita quest’anno artisti come Al Jarreau (già presente nelle passate edizioni di Umbria Jazz), Incognito, Hilario Duran. Qui a Perugia troviamo Prince, Santana, Lisa Minelli. Torniamo a chiederci: nei festival italiani è �nito il tempo del jazz? Quello dei grandi, quello della pura tradizione americana? Non che l’omaggio a Miles, a 20 anni dalla morte, �rmato da Herbie Hancock, Wayne Shorter e Marcus Miller ci sembri roba da poco, contornato poi dalla presenza di nomi di qualità italiani quali Rea, Gatto, Bosso, D’Andrea, Bearzatti, Petrella, Di Battista (alcuni di loro saranno anche ad Atina Jazz)…Ma lo spazio al jazz americano in questa circostanza è declinato per lo più al femminile: la band della cantante di Chicago Dee Alexander che annuncia un progetto sulla musica di Jimi Hendrix, la sassofonista Tia Fuller (ha fatto parte della band tutta femminile di Beyonce) e Anat Cohen, clarinettista e sassofonista di origini israeliane che oggi e' una delle �gure più popolari della scena jazz di New York.

Cosa si aspetta il pubblico del jazz da Umbria Jazz o da un festival come Atina Jazz? Bisogna rimanere fedeli alla linea sempre? Io credo che la s�da, come sempre, sia quella di creare un cartellone eteroge-neo e dalle molte anime, che provi a sintetizzare i variegati percorsi proprio della musica cosiddetta popolare, oltre che del jazz nelle sue espressioni ancora ortodosse. Forse alcuni non condivideranno questo tipo di �loso�a e si scandalizzeranno della presenza di Prince a Perugia, dimenticando o ignorando che persino lo stesso Miles Davis tributò più volte omaggio a questo genio folle di Minnea-polis, appellandolo più volte come il nuovo Duke Ellington ed ispirandosi più volte alla sua musica. Addirittura i due collaborarono insieme in diversi momenti, attraverso incroci di registrazioni rimbal-zate da l’uno all’altro e confronti musicali mai digeri-ti da un altro grande, Winton Marsalis (che sarà ad Atina Jazz il 23 luglio). Altri arricceranno il naso per la presenza dell’icona messicana Santana. Anche qui: gli a�ezionati ricorderanno la collaborazione tra il chitarrista e la vedova di John Coltrane sul fronte del free jazz e,

soprattutto, le illustri presenze nei suoi album degli anni settanta: Wayne Shorter, Herbie Hancock, Ron Carter, Tony Williams. Questo per dire che ogni artista ha diritto alla propria evoluzione e, di conse-guenza, anche ogni festival che li ospita. Se c’è grande musica, c’è qualità.

Alla domanda di prima, se la contaminazione può essere velenosa la risposta è sì. Ma il compito dell'ar-tista è proprio quello di sporcarsi le mani con i veleni. E anche quello di un direttore artisticoPer questo siamo qui, per gustarci questa alchimia di Umbria Jazz e per invitarvi a seguire la strada di mattoni gialli che, come nel Mago di Oz, vi porterà nella città di Smeraldo, Perugia, Atina, Clusone o qualunque altra sia, dove non importa se fai del puro jazz o meno. La meta in questo viaggio non è importante come sembra, la cosa più importante è che, lungo la strada, lo spaventapasseri trovi il suo cervello, l'uomo di latta il cuore e il leone il suo coraggio. E questo solo la musica può riuscire a farlo. Tre colpi di tacco, tre stacchi e i sogni possono diventare realtà…

Il Jazz ela strada di

mattoni gialli…di Elide Di Duca

Jazz Messenger IV, Gil Mayers, 1993 (Particolare)Illustrazione nel titolo tratta da “First Book of Jazz”,Cli� Roberts, 1955

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Cosa si prova ad essere l'organizzatore del Festival più importante d'Italia?A me basta riuscire a mettere insieme un buon programma per Perugia e per Umbria Jazz Winter ad Orvieto. All'organizzazione ci pensa uno sta�  rodato che qualcuno chiama "una macchina da guerra".A Perugia, dal 2003, si sono viste anche star pop/rock ma non bisogna dimenticare che l'arena Santa Giuliana può avere una capienza di circa 5.000 persone sedute ed oltre 10.000 in piedi. Non posso dimenticare la prima esperienza, nel 1987, lo storico concerto di Sting con l'orchestra di Gil Evans allo stadio Curi. Quella volta eravamo circa 40.000.

Cosa le ha dato e cosa le tolto Umbria Jazz?Umbria Jazz mi ha dato chiaramente tante soddisfazioni. Non mi ha tolto nulla, anzi si, molte ore di sonno, ma ne è valsa la pena.

Immagino sia molto di�cile, ma qual'è il ricordo più intenso, più emozionante della sua attività?E' vero, è di�cile ricordare i momenti più intensi, ma non si possono dimenticare il primo emozionante incontro con Miles Davis o con Thelo-

nious Monk, che in due ore non hai mai parlato ma lo avevo davanti a me e non ho mai smesso di guardarlo. Il grande rapporto che avevo con Art  Blakey, Elvin Jones e Stan Getz,  i viaggi in bus con Mingus e le cene insieme…

Qual'è il ruolo della musica nella vita privata di Carlo Pagnotta?Ascolto jazz dal 1949. Ancora mi commuovo se ascolto Lester Young, tanto per citarne uno. Oggi abbiamo tanti bravi musicisti americani ai quali si aggiungo-no gli europei e gli italiani che ormai si fanno onore in tutto il mondo,

Quali sono le aspettative legate a questa edizione 2011?Le aspettative sono le solite, riuscire a soddisfare chi viene a Perugia nei 10 giorni del festival  con musica per tutti i gusti che spazia dai concerti gratuiti non stop, alle street parades, grandi concerti all'arena, in teatri e club. Non dimentichiamo poi Umbria Jazz Winter a Orvieto a �ne Dicembre, quella è una vera chicca.

Intervista a Carlo Pagnotta,patron diUmbria Jazz.

Carlo Pagnotta lo scorso anno ad Atina ospite di Maurizio Ghini organizzatore di AtinaJazz Festival e grande estimatore di Pagnotta come si vede anche dalla foto

La parola contaminazione è una bufala. O meglio, ce la siamo inventata perché non siamo ancora in grado di dare un nome alla profonda trasformazione che il “gusto musicale” del pubblico ha subito negli ultimi anni. Esistono ancora ascoltatori puri di jazz? O anche l’ascolto segue inevitabilmente la legge dell’o�erta artistica della manifestazioni? Chi in�uenza cosa e viceversa?Sto parlando non solo di contaminazione tra artisti che sperimentano insieme le rispettive culture musicali, ma del melting pot che sta caratterizzando i festival jazz italiani nell’ultimo periodo. Quando è che un festival diventa qualcos’altro? Il confronto tra Atina Jazz ed Umbria Jazz non parte certo dai numeri, dalla durata o dai nomi in cartello-ne, ma dalla scelta di far rimanere o meno un festival “squisitamente jazz”. Quando è che la “contamina-zione”, o meglio l'ibridazione, l'incrocio, diventa vene�ca, quasi pericolosa? Nei miei anni universitari a Perugia osservavo almeno tre generazioni di spettatori che assisteva-no, con uguale interesse, alle esibizioni dei jazzisti più fedeli alla tradizione, esattamente come ai live set dei giovani e promettenti strumentisti, o alla “gentile perfezione” del pop di Benson, o alla intensa commistione delle band e dei vari compositori. L’atmosfera, la musica, le bellezze storiche e archi-tettoniche portavano spettatori da lontano, molto lontano.

Oggi Umbria Jazz è ancora tutto questo ma può essere utile la provocazione che scaturisce sponta-neamente osservando il cartellone artistico delle ultime edizioni ed in particolare di quella del 2011: dove è �nito il jazz? Lungi dall’essere una polemica sterile e �ne a se stessa la domanda, credo, se la siano posti in molti: giornalisti, addetti ai lavori ma, soprattutto, il pubblico. E, forse, se la pongono anche quelli che osservano il cartellone artistico di Atina Jazz che ospita quest’anno artisti come Al Jarreau (già presente nelle passate edizioni di Umbria Jazz), Incognito, Hilario Duran. Qui a Perugia troviamo Prince, Santana, Lisa Minelli. Torniamo a chiederci: nei festival italiani è �nito il tempo del jazz? Quello dei grandi, quello della pura tradizione americana? Non che l’omaggio a Miles, a 20 anni dalla morte, �rmato da Herbie Hancock, Wayne Shorter e Marcus Miller ci sembri roba da poco, contornato poi dalla presenza di nomi di qualità italiani quali Rea, Gatto, Bosso, D’Andrea, Bearzatti, Petrella, Di Battista (alcuni di loro saranno anche ad Atina Jazz)…Ma lo spazio al jazz americano in questa circostanza è declinato per lo più al femminile: la band della cantante di Chicago Dee Alexander che annuncia un progetto sulla musica di Jimi Hendrix, la sassofonista Tia Fuller (ha fatto parte della band tutta femminile di Beyonce) e Anat Cohen, clarinettista e sassofonista di origini israeliane che oggi e' una delle �gure più popolari della scena jazz di New York.

Cosa si aspetta il pubblico del jazz da Umbria Jazz o da un festival come Atina Jazz? Bisogna rimanere fedeli alla linea sempre? Io credo che la s�da, come sempre, sia quella di creare un cartellone eteroge-neo e dalle molte anime, che provi a sintetizzare i variegati percorsi proprio della musica cosiddetta popolare, oltre che del jazz nelle sue espressioni ancora ortodosse. Forse alcuni non condivideranno questo tipo di �loso�a e si scandalizzeranno della presenza di Prince a Perugia, dimenticando o ignorando che persino lo stesso Miles Davis tributò più volte omaggio a questo genio folle di Minnea-polis, appellandolo più volte come il nuovo Duke Ellington ed ispirandosi più volte alla sua musica. Addirittura i due collaborarono insieme in diversi momenti, attraverso incroci di registrazioni rimbal-zate da l’uno all’altro e confronti musicali mai digeri-ti da un altro grande, Winton Marsalis (che sarà ad Atina Jazz il 23 luglio). Altri arricceranno il naso per la presenza dell’icona messicana Santana. Anche qui: gli a�ezionati ricorderanno la collaborazione tra il chitarrista e la vedova di John Coltrane sul fronte del free jazz e,

soprattutto, le illustri presenze nei suoi album degli anni settanta: Wayne Shorter, Herbie Hancock, Ron Carter, Tony Williams. Questo per dire che ogni artista ha diritto alla propria evoluzione e, di conse-guenza, anche ogni festival che li ospita. Se c’è grande musica, c’è qualità.

Alla domanda di prima, se la contaminazione può essere velenosa la risposta è sì. Ma il compito dell'ar-tista è proprio quello di sporcarsi le mani con i veleni. E anche quello di un direttore artisticoPer questo siamo qui, per gustarci questa alchimia di Umbria Jazz e per invitarvi a seguire la strada di mattoni gialli che, come nel Mago di Oz, vi porterà nella città di Smeraldo, Perugia, Atina, Clusone o qualunque altra sia, dove non importa se fai del puro jazz o meno. La meta in questo viaggio non è importante come sembra, la cosa più importante è che, lungo la strada, lo spaventapasseri trovi il suo cervello, l'uomo di latta il cuore e il leone il suo coraggio. E questo solo la musica può riuscire a farlo. Tre colpi di tacco, tre stacchi e i sogni possono diventare realtà…

Il Jazz ela strada di

mattoni gialli…di Elide Di Duca

Jazz Messenger IV, Gil Mayers, 1993 (Particolare)Illustrazione nel titolo tratta da “First Book of Jazz”,Cli� Roberts, 1955

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AC/DC senza tralasciare ovvia-mente i Beatles. Un “guru hippie” che porta fieramente le 63 prima-vere che ha sulle spalle: si presen-tarà così Carlos Santana il giorno del concerto a Perugia, ne siamo certi.

E a proposito di fierezza, Al Jarre-au ne porta 70 di primavere sulle spalle, ma la sua voce, il suo strumento, non conosce tramon-to. Una scala cromatica che conti-nua a cambiare timbrica e che passa dai bassi profondi ai falsetti, dai toni sussurrati al registro pieno e vigoroso. E sul palco, come si richiede ai veri jazzmen, canta e improvvisa, alternando l’irrefrenabile verve ad un delica-to romanticismo. Crooner naviga-

to, ma ancora pieno di energia. Doti innate che gli hanno fatto vincere sette Grammy Award e che gli hanno permesso di diventare il secondo artista della storia, dopo Michael Jackson, a trionfare in tre categorie: jazz, pop e R&B. Figlio di un predicatore di Milwaukee, Al Jarreau si impone negli anni 70 proprio con il suo timbro mimetico, fatto di vocalizzi che spaziano dallo scat alla ballad, dal virtuosismo al divertissement pop. «Il jazz - aggiunge - è il cuore di ogni mia esperienza. Sono nato e cresciuto con il ritmo dentro. E in ogni concer-to racconto tutta la mia vita musicale, dai primi passi con il vocalese ai grandi successi, raccolti nel mio ultimo album antologico». Grammy Awards, nei quali sono racchiusi tre differenti generi musicali, il Pop, il Jazz e l'R&B, senza contare i riconoscimenti ottenuti dalla celeberrima "We are the world", alla quale Jarreau donò il contributo della sua magnifica voce, rivelando ancora una volta il suo impegno sociale e la sua forte solidarietà. Il nome di questa grande stella troneggia sulla Hollywood Walk of Fame, per onorare la carriera di quello che è stato definito, a ragione, "il miglior cantante jazz vivente".

Il Festival Jazz di Atina ospita con onore una delle più belle voci di sempre, un colosso della musica mondiale che incanterà gli ascoltatori con uno spettaco-lo unico, in cui le emozioni ci accompagneranno ad ogni nota, in cui il dono prezioso di un artista del calibro di Al Jarreau farà brillare la piazza dell’intensa ed accecante luce di ogni sua vibrazione.

Cosa hanno in comune Santana ed Al Jarreau? Sicuramente non le origini, sia familiari che artistiche, ma forse un elemento: l’improvvisazione. Della chitarra per il primo e della voce per il secondo; in entrambi i casi, un arcobaleno di suoni che rende “cromaticamente” uniche le loro performance.

Del resto, Carlos Santana cresce in un universo musicale, cullato dalla musica di suo padre, violinista di mariachi. È attirato subito dai chitar-risti di blues e fin dall'età di dodici anni si diverte a suonare in gruppi del suo paese di nascita in Messico. Nel 1963, quando parte con i suoi genitori per gli Stati Uniti, segue in parallelo i suoi studi, formando nel 1966 il suo primo gruppo "Santana Blues Band". Un rock tinto di ritmi latini che diventerà poi il marchio di fabbrica di Santana. Dopo il suo mitico grande concerto, a Woodstock, il gruppo registra il suo primo album. Gli anni che seguono sono il riconoscimento e il successo per quest'artista internazionale. Dopo una serie di cambiamenti di gruppi ed un’evoluzione musicale, Santana ha saputo imporre il suo segno personale nei confronti del pubblico. La prova sono i milioni di album venduti fino ad approdare a “Guitar Heaven”, una rilettura molto personale di alcuni tra i più grandi classici di tutti i tempi. Si va dai Cream ai Rolling Stones, dai Doors ai Deep Purple, dagli Zeppelin agli

studiare pianoforte, a undici esegue un concerto di Mozart con l’Orchestra Sinfonica di Chicago ed il succes-sivo mezzo secolo lo trascorre esplorando tutte le forme musicali possibili, dal jazz alla musica elettronica. Dodici Grammy Award e primo musicista jazz a vincere il disco di platino. Ora il grande pianista Herbie Hancock di anni ne ha settantuno, ma non li dimostra. Il Buddismo, come lui stesso ha affermato in varie interviste, è servito a trasformare la sua vita: “La fonte della mia musica è la mia vita e se cambia l’una cambia anche l’altra. La differenza più importante è che prima di praticare pensavo “sono un musicista”, mentre ora penso “sono un uomo che fa il musicista”. Suonare è solo una delle tante funzioni che ho: sono anche un marito, un padre, un amico, un cittadino degli Usa e del mondo. Ho aperto la mia vita agli altri. Oltre alla giusta tonalità o al buon sound, ora cerco di capire qual è il mio messaggio, come posso, attraverso la musica, fare in modo che le persone provino quello di cui hanno bisogno”. Va alla ricerca della pace tra le persone e lo fa suonando, cercando la collaborazione tra le culture. Spera di poter fare qualcosa anche per l’ambiente con il progetto CarbonZero, che studia l’emissione di anidride carbonica nell’aria e compensa l’inquinamento dei suoi spostamenti in aereo con le forestazioni in America e Africa. Il suo omaggio a Miles è espressione del profondo legame che li univa, musicalmente e umanamente. Hencock, Shorter e Miller, in concerto il 9 luglio a Perugia, devono moltissimo della loro fortuna al genio di Miles, che di fatto indicò loro la strada per il successo. I tre, dal canto loro, hanno percorso questa strada nel miglior modo possibile, e il concerto/tributo in memoria del loro maestro è forse il più grande ringraziamento che un mito del jazz come Davis poteva ricevere.Hencock, Shorter e Miller, in concerto il 9 luglio a Perugia, devono moltis-simo della loro fortuna al genio di Miles, che di fatto indicò loro la strada per il successo. I tre, dal canto loro, hanno percorso questa strada nel miglior modo possibile, e il concerto/tributo in memoria del loro maestro è forse il più grande ringraziamento che un mito del jazz come Davis poteva ricevere.

CarlosSantana

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the jazz Lincoln Orchestra NYWynton Marsalis &

Un pianista e un trombettista, ventuno anni di differenza, la spiri-tualità musicale in contrapposizione con il rigore stilistico della tradizione. Due grandi artisti, due concerti imperdibili, ispirati (in positivo o in negativo) a Miles Davis.

E a proposito di Miles, Wynton Marsalis ne è una sorta di antagonista, di rivale a distanza, di “grillo parlante” postumo che non ne ha condiviso tutte le scelte, soprattutto quelle dell’ultimo periodo. Capofila degli young lions, una corren-te di musicisti che tra gli anni ottanta e i novanta riportarono al centro dell'at-tenzione l'eredità jazzistica dell'hard bop, Marsalis ha rilasciato infatti numero-se interviste critiche nei confronti del free jazz e del jazz elettrico, che conside-rava pericolose eresie, del rock e del pop che definì "volgari" rinnegando gli idoli della sua adolescenza, e non mancò di scatenare una polemica contro lo stesso Miles Davis, che accusava di aver tradito il jazz e la sua anima acustica per solo scopo di lucro, sfruttando i gusti del pubblico meno raffinato. Naturalmente queste affermazioni provocarono l'ostilità di numerosi colleghi (Davis innan-zitutto), che etichettarono la sua musica come cerebrale, priva di pathos e senza cuore. Dietro le sue implacabili critiche e i suoi giudizi taglienti, in difesa di ciò che considerava la legittima eredità del jazz, c’era Stanley Crouch, critico musicale e abile polemista, una specie di eminenza grigia che gli ha fatto da portavoce per un lungo periodo e che ha scritto, tra l'altro, le note di copertina di moltissimi suoi dischi.Di questo periodo è una serie di album come Think of One, Black Codes (From the Underground) e J Mood. Questi lavori, che contengono assoli studiatissimi, sono suonati impeccabilmente e senza sbavature: i critici e i colleghi li definirono come una serie di brillanti esecu-zioni, ricche di idee e di spunti, ma prive di qualsiasi impegno emotivo. Marsalis fu accusato di voler cristal-lizzare il jazz, musica dinamica per definizione, in uno schema immutabile, ma oggi quegli album sono stati rivalutati e considerati fra i migliori album jazz del perio-do. La curiosità per il concerto con la Lincoln Orchestra del prossimo 23 luglio ad Atina, è alimentata proprio da tutto questo.

Chi conosce Herbie Hancok sa quale è stato il suo percorso straordinario ed unico: a sette anni inizia a

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AC/DC senza tralasciare ovvia-mente i Beatles. Un “guru hippie” che porta fieramente le 63 prima-vere che ha sulle spalle: si presen-tarà così Carlos Santana il giorno del concerto a Perugia, ne siamo certi.

E a proposito di fierezza, Al Jarre-au ne porta 70 di primavere sulle spalle, ma la sua voce, il suo strumento, non conosce tramon-to. Una scala cromatica che conti-nua a cambiare timbrica e che passa dai bassi profondi ai falsetti, dai toni sussurrati al registro pieno e vigoroso. E sul palco, come si richiede ai veri jazzmen, canta e improvvisa, alternando l’irrefrenabile verve ad un delica-to romanticismo. Crooner naviga-

to, ma ancora pieno di energia. Doti innate che gli hanno fatto vincere sette Grammy Award e che gli hanno permesso di diventare il secondo artista della storia, dopo Michael Jackson, a trionfare in tre categorie: jazz, pop e R&B. Figlio di un predicatore di Milwaukee, Al Jarreau si impone negli anni 70 proprio con il suo timbro mimetico, fatto di vocalizzi che spaziano dallo scat alla ballad, dal virtuosismo al divertissement pop. «Il jazz - aggiunge - è il cuore di ogni mia esperienza. Sono nato e cresciuto con il ritmo dentro. E in ogni concer-to racconto tutta la mia vita musicale, dai primi passi con il vocalese ai grandi successi, raccolti nel mio ultimo album antologico». Grammy Awards, nei quali sono racchiusi tre differenti generi musicali, il Pop, il Jazz e l'R&B, senza contare i riconoscimenti ottenuti dalla celeberrima "We are the world", alla quale Jarreau donò il contributo della sua magnifica voce, rivelando ancora una volta il suo impegno sociale e la sua forte solidarietà. Il nome di questa grande stella troneggia sulla Hollywood Walk of Fame, per onorare la carriera di quello che è stato definito, a ragione, "il miglior cantante jazz vivente".

Il Festival Jazz di Atina ospita con onore una delle più belle voci di sempre, un colosso della musica mondiale che incanterà gli ascoltatori con uno spettaco-lo unico, in cui le emozioni ci accompagneranno ad ogni nota, in cui il dono prezioso di un artista del calibro di Al Jarreau farà brillare la piazza dell’intensa ed accecante luce di ogni sua vibrazione.

Cosa hanno in comune Santana ed Al Jarreau? Sicuramente non le origini, sia familiari che artistiche, ma forse un elemento: l’improvvisazione. Della chitarra per il primo e della voce per il secondo; in entrambi i casi, un arcobaleno di suoni che rende “cromaticamente” uniche le loro performance.

Del resto, Carlos Santana cresce in un universo musicale, cullato dalla musica di suo padre, violinista di mariachi. È attirato subito dai chitar-risti di blues e fin dall'età di dodici anni si diverte a suonare in gruppi del suo paese di nascita in Messico. Nel 1963, quando parte con i suoi genitori per gli Stati Uniti, segue in parallelo i suoi studi, formando nel 1966 il suo primo gruppo "Santana Blues Band". Un rock tinto di ritmi latini che diventerà poi il marchio di fabbrica di Santana. Dopo il suo mitico grande concerto, a Woodstock, il gruppo registra il suo primo album. Gli anni che seguono sono il riconoscimento e il successo per quest'artista internazionale. Dopo una serie di cambiamenti di gruppi ed un’evoluzione musicale, Santana ha saputo imporre il suo segno personale nei confronti del pubblico. La prova sono i milioni di album venduti fino ad approdare a “Guitar Heaven”, una rilettura molto personale di alcuni tra i più grandi classici di tutti i tempi. Si va dai Cream ai Rolling Stones, dai Doors ai Deep Purple, dagli Zeppelin agli

studiare pianoforte, a undici esegue un concerto di Mozart con l’Orchestra Sinfonica di Chicago ed il succes-sivo mezzo secolo lo trascorre esplorando tutte le forme musicali possibili, dal jazz alla musica elettronica. Dodici Grammy Award e primo musicista jazz a vincere il disco di platino. Ora il grande pianista Herbie Hancock di anni ne ha settantuno, ma non li dimostra. Il Buddismo, come lui stesso ha affermato in varie interviste, è servito a trasformare la sua vita: “La fonte della mia musica è la mia vita e se cambia l’una cambia anche l’altra. La differenza più importante è che prima di praticare pensavo “sono un musicista”, mentre ora penso “sono un uomo che fa il musicista”. Suonare è solo una delle tante funzioni che ho: sono anche un marito, un padre, un amico, un cittadino degli Usa e del mondo. Ho aperto la mia vita agli altri. Oltre alla giusta tonalità o al buon sound, ora cerco di capire qual è il mio messaggio, come posso, attraverso la musica, fare in modo che le persone provino quello di cui hanno bisogno”. Va alla ricerca della pace tra le persone e lo fa suonando, cercando la collaborazione tra le culture. Spera di poter fare qualcosa anche per l’ambiente con il progetto CarbonZero, che studia l’emissione di anidride carbonica nell’aria e compensa l’inquinamento dei suoi spostamenti in aereo con le forestazioni in America e Africa. Il suo omaggio a Miles è espressione del profondo legame che li univa, musicalmente e umanamente. Hencock, Shorter e Miller, in concerto il 9 luglio a Perugia, devono moltissimo della loro fortuna al genio di Miles, che di fatto indicò loro la strada per il successo. I tre, dal canto loro, hanno percorso questa strada nel miglior modo possibile, e il concerto/tributo in memoria del loro maestro è forse il più grande ringraziamento che un mito del jazz come Davis poteva ricevere.Hencock, Shorter e Miller, in concerto il 9 luglio a Perugia, devono moltis-simo della loro fortuna al genio di Miles, che di fatto indicò loro la strada per il successo. I tre, dal canto loro, hanno percorso questa strada nel miglior modo possibile, e il concerto/tributo in memoria del loro maestro è forse il più grande ringraziamento che un mito del jazz come Davis poteva ricevere.

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the jazz Lincoln Orchestra NYWynton Marsalis &

Un pianista e un trombettista, ventuno anni di differenza, la spiri-tualità musicale in contrapposizione con il rigore stilistico della tradizione. Due grandi artisti, due concerti imperdibili, ispirati (in positivo o in negativo) a Miles Davis.

E a proposito di Miles, Wynton Marsalis ne è una sorta di antagonista, di rivale a distanza, di “grillo parlante” postumo che non ne ha condiviso tutte le scelte, soprattutto quelle dell’ultimo periodo. Capofila degli young lions, una corren-te di musicisti che tra gli anni ottanta e i novanta riportarono al centro dell'at-tenzione l'eredità jazzistica dell'hard bop, Marsalis ha rilasciato infatti numero-se interviste critiche nei confronti del free jazz e del jazz elettrico, che conside-rava pericolose eresie, del rock e del pop che definì "volgari" rinnegando gli idoli della sua adolescenza, e non mancò di scatenare una polemica contro lo stesso Miles Davis, che accusava di aver tradito il jazz e la sua anima acustica per solo scopo di lucro, sfruttando i gusti del pubblico meno raffinato. Naturalmente queste affermazioni provocarono l'ostilità di numerosi colleghi (Davis innan-zitutto), che etichettarono la sua musica come cerebrale, priva di pathos e senza cuore. Dietro le sue implacabili critiche e i suoi giudizi taglienti, in difesa di ciò che considerava la legittima eredità del jazz, c’era Stanley Crouch, critico musicale e abile polemista, una specie di eminenza grigia che gli ha fatto da portavoce per un lungo periodo e che ha scritto, tra l'altro, le note di copertina di moltissimi suoi dischi.Di questo periodo è una serie di album come Think of One, Black Codes (From the Underground) e J Mood. Questi lavori, che contengono assoli studiatissimi, sono suonati impeccabilmente e senza sbavature: i critici e i colleghi li definirono come una serie di brillanti esecu-zioni, ricche di idee e di spunti, ma prive di qualsiasi impegno emotivo. Marsalis fu accusato di voler cristal-lizzare il jazz, musica dinamica per definizione, in uno schema immutabile, ma oggi quegli album sono stati rivalutati e considerati fra i migliori album jazz del perio-do. La curiosità per il concerto con la Lincoln Orchestra del prossimo 23 luglio ad Atina, è alimentata proprio da tutto questo.

Chi conosce Herbie Hancok sa quale è stato il suo percorso straordinario ed unico: a sette anni inizia a

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Se Miles fosse ancora vivo avrebbe avuto da dire positiva-mente su entrambi. Nel caso di Prince conosciamo bene gli incroci artistici tra i due, fatti di registrazioni e “omaggi silenziosi”; nel caso degli Incognito, in particolare del leader Bluey, sarebbero stati apprezzati gli slanci acidi, che avrebbero avuto con lui un’evoluzione surreale.

Prince, il folletto di Minneapolis, ha creato un’epopea, quella che ha cambiato per sempre il corso della black-music: dalle bizzarre perfor-mance degli anni Settanta alla stardom mondiale del decennio successivo, �no alle recenti "abiure", metamorfosi e resurrezioni. L'istrionico compositore e multistrumentista di nome Rogers Nelson, musicista geniale ed eclettico, in 35 anni di carriera ha pubblicato almeno altrettanti album in studio (80 milioni di copie vendute), muovendosi disinvoltamente tra rock, soul, jazz, r&b, rap, dance, psichedelia. Nell’immaginazione dei fan ha addirittura assunto dimensioni mitiche la cosiddetta “cassaforte” di Prince, ovvero l’archivio del materiale da lui prodotto e mai pubblicato. Secondo un musicista che ha curato una raccolta di successi, conterrebbe centina-ia di spartiti e di canzoni registrate e remixate, alcune decine di album completi e per�no una cinquantina di video musicali. Ma Prince non verrà ricordato solo per la sua torrenziale creatività e per il suo talento chitarristico: forse pochi artisti mainstrea m, ad esempio, hanno saputo impregnare di sesso la loro musica con altrettanta forza ed insistenza. Sono bastati due soli versi della sua “Darling Nikki” del 1984 a provocare un e�etto epocale sulla cultura popolare americana.Tra le altre cose, la PRMC impose l’esposizione dell’etichetta “Parental Advisory - Explicit Content” (“Consiglio per i genitori, contenuti non adatti ai minori in quanto espliciti”) sulle copertine dei CD reputati

RoccoPapaleo

Incognito

Prince

Abbiamo fatto un sogno: Rocco Papa-leo e Lisa Minelli che cantano New York New York brindando con calici di Aglia-nico del Vulture. Dissacrante, lo sappia-mo, ma forse lo sono entrambi…

Per Rocco Papaleo musica, cinema e soprattut-to teatro camminano sempre a braccetto. Il suo esordio è proprio in teatro nel 1985 con “Sussurri rapidi”per la regia di Salvatore di Mattia. Tuttavia, il debutto che gli o�re più visibilità è quello televisivo in due diverse serie 'Classe di ferro' e 'Quelli della speciale'. L'oppor-

tunità cinematogra�ca arriva nel 1994 con il �lm di Francesca Archibugi 'Con gli occhi chiusi'. L'anno successivo la visibilità del grande pubblico con il �lm di Leonardo Pieraccioni 'I laureati'. Negli anni lavora in numero-si altri �lm, �no ad approdare alla regia di “Basilicata coast to coast”, dove l’elemento musicale è assolutamente centrale. Le musiche del �lm nasco-no dall’incontro con Rita Marcotulli e si sviluppano insieme alle immagini. Essendo anche lui un musicista ed avendo una a�nità musicale molto forte con la Marcotulli, le colonne sonore del �lm sono state pluripremia-te dalla critica italiana, �no ad approdare al David di Donatello.La musica rimane la sua prima passione, che riesce a contaminare con il teatro, per creare spettacoli divertenti e fuori dagli schemi, che lui stesso ama de�nire un insieme di “canzoni alternate da piccoli viaggi intorno alle persone e alle cose che le hanno ispirate, storie bu�e e romantiche che vogliono divertire con semplicità, ma non solo. Pensieri �loso�ci ma anche tanta vita quotidiana”. Spaziando tra sonorità jazz e blues, un dialo-go musicale che, facendo leva anche sull’improvvisazione, mescolerà musica a racconti, frammenti di vita, ricordi, monologhi e storie comuni.

Figlia di Judy Garland e del regista Vincente Minnelli, Liza May Minnelli è nata a Los Angeles il 12 marzo 1946. Cresciuta nei teatri di posa della MGM, dove entrambi i genitori passavano quasi tutto il loro tempo, Liza ha fatto il suo debutto cinematogra�co prima di avere compiuto due anni, nel �lm di Robert Z. Leonard I �danzati sconosciuti (1949), con Judy Garland e Van Johnson. A sette anni, Liza Minnelli è con la madre sul palcoscenico del Palace di New York, e all'inizio degli anni Sessanta si stabilisce nella Big Apple per iniziare la sua carriera di attrice e cantante. Nel 1964, la madre la invita a partecipare ad uno show al Palladium di Londra, dove Liza conosce Peter Allen, che diventerà il suo primo marito.

troppo libertini (a riprova di quanto assurda e ridicola sia questa iniziati-va, per�no un album interamente strumentale di Frank Zappa ricevette l’anatema). Ma Prince è andato avanti, pronto questa volta a “scandalizza-re” Perugia.

Dall’altra parte gli Incognito, pionieri della scena britannica dell’acid jazz. Il loro leader è il vocalist e chitarrista Jean Paul “Bluey” Maunick, inglese, originario delle Mauritius. Il loro esordio avviene nel 1981 con l’album “Jazz Funk”: attraverso la splendida voce di Maysa Leak, Maunick riesce a creare un genere che mescola jazz e funk, ottenendo atmosfere uniche. Una decina d’anni più tardi questo nuovo stile si sarebbe chiamato acid jazz. Nel 1991 gli Incognito tornano dopo un periodo di silenzio sulla scena internazionale con “Inside Life”. Era l’anno della morte di Miles Davis, che proprio in quel periodo si stava avvicinando a questo genere (testimonianza l’album Doo-bop uscito postumo del 1992). La consacra-zione del gruppo avviene con l’album seguente, “Tribes Vibes and Scribes” del 1992, dove troviamo una versione rivisitata di “Don’t You Worry About A Thing” di Stevie Wonder. Segue nel 1993 un altro successo con l’album “Positivity”. Decenni di attività durante la quale gli Incognito hanno mantenuto fede alla loro idea musicale, ovvero quella di un sound non solo da ballare ma anche da ascoltare, che potesse conciliare la ra�natezza del jazz con il calore e la sensualità sonora del soul-funk. Musica coinvolgente, arrangiamenti ineccepibili ricchi di �ati e percussio-ni e un groove irresistibile sempre più orientato al contemporary R&B.

Per il leader Bluey la musica è un legame, è un collante che non può essere spiegato a meno che tu non sia un musicista. “Anche gli artisti nella loro comunità non hanno questo legame, perché in realtà dipingono per loro stessi, in solitudine. E’ un luogo solitario, egoistico. Anche noi abbia-mo quell’ egoismo ma abbiamo anche il lato, la qualità della condivisione, e dunque facciamo a�damento gli uni sugli altri, facciamo a�da-mento sugli altri per avere una buona energia per essere in grado di esibirci; facciamo a�da-mento su qualcuno per risolvere qualche proble-ma, e per poter andare avanti con l’impegno di fare musica e di donarla al pubblico.”

A diciannove anni, Liza Minnelli vince un Tony Award, e a ventitré ottiene la sua prima nomination all'Oscar per il �lm di Alan J. Pakula Pookie (1969). La statuetta dell'Academy Award arriva tre anni dopo, per Cabaret (1972), di Bob Fosse. Gli anni Settanta sono molto impegnativi per la showgirl americana, che incide dischi, lavora in teatro ed è protagonista con Robert De Niro del �lm di Martin Scorsese New York, New York (1977).Negli ultimi anni, Liza Minnelli ha ridotto molto la sua presenza nel mondo dello spettacolo, ma i numerosissimi fan riappaiono puntualmen-te ad ogni nuovo album o recital o concerto. Una donna istrionica anche lei, che ha fatto della sua voce e della sua teatralità uno stile, citato da tutti anche nella quotidianità. Appuntamento straordinario ed imperdibi-le quello previsto per mercoledì 13 luglio all’Arena Santa Giuliana: forse l'ultima grande �gura leggendaria del musical americano torna in italia dopo le esibizioni del 2008.Già vincitrice di un Grammy Awards, un Golden Globe e tre David di Donatello, oltre all'Oscar come miglior attrice per "Cabaret" nel 1973, la cantante e attrice presenterà molti dei suoi grandi successi. L’artista continua ad incantare i pubblici di tutto il mondo con il suo fascino solare, tenero e vitale. Un evento straordinarie di ballo e canto, con quella voce così vibrante e incisiva immortalata da memorabili capolavori cinemato-gra�ci.

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Prince, il folletto di Minneapolis, ha creato un’epopea, quella che ha cambiato per sempre il corso della black-music: dalle bizzarre perfor-mance degli anni Settanta alla stardom mondiale del decennio successivo, �no alle recenti "abiure", metamorfosi e resurrezioni. L'istrionico compositore e multistrumentista di nome Rogers Nelson, musicista geniale ed eclettico, in 35 anni di carriera ha pubblicato almeno altrettanti album in studio (80 milioni di copie vendute), muovendosi disinvoltamente tra rock, soul, jazz, r&b, rap, dance, psichedelia. Nell’immaginazione dei fan ha addirittura assunto dimensioni mitiche la cosiddetta “cassaforte” di Prince, ovvero l’archivio del materiale da lui prodotto e mai pubblicato. Secondo un musicista che ha curato una raccolta di successi, conterrebbe centina-ia di spartiti e di canzoni registrate e remixate, alcune decine di album completi e per�no una cinquantina di video musicali. Ma Prince non verrà ricordato solo per la sua torrenziale creatività e per il suo talento chitarristico: forse pochi artisti mainstrea m, ad esempio, hanno saputo impregnare di sesso la loro musica con altrettanta forza ed insistenza. Sono bastati due soli versi della sua “Darling Nikki” del 1984 a provocare un e�etto epocale sulla cultura popolare americana.Tra le altre cose, la PRMC impose l’esposizione dell’etichetta “Parental Advisory - Explicit Content” (“Consiglio per i genitori, contenuti non adatti ai minori in quanto espliciti”) sulle copertine dei CD reputati

RoccoPapaleo

Incognito

Prince

Abbiamo fatto un sogno: Rocco Papa-leo e Lisa Minelli che cantano New York New York brindando con calici di Aglia-nico del Vulture. Dissacrante, lo sappia-mo, ma forse lo sono entrambi…

Per Rocco Papaleo musica, cinema e soprattut-to teatro camminano sempre a braccetto. Il suo esordio è proprio in teatro nel 1985 con “Sussurri rapidi”per la regia di Salvatore di Mattia. Tuttavia, il debutto che gli o�re più visibilità è quello televisivo in due diverse serie 'Classe di ferro' e 'Quelli della speciale'. L'oppor-

tunità cinematogra�ca arriva nel 1994 con il �lm di Francesca Archibugi 'Con gli occhi chiusi'. L'anno successivo la visibilità del grande pubblico con il �lm di Leonardo Pieraccioni 'I laureati'. Negli anni lavora in numero-si altri �lm, �no ad approdare alla regia di “Basilicata coast to coast”, dove l’elemento musicale è assolutamente centrale. Le musiche del �lm nasco-no dall’incontro con Rita Marcotulli e si sviluppano insieme alle immagini. Essendo anche lui un musicista ed avendo una a�nità musicale molto forte con la Marcotulli, le colonne sonore del �lm sono state pluripremia-te dalla critica italiana, �no ad approdare al David di Donatello.La musica rimane la sua prima passione, che riesce a contaminare con il teatro, per creare spettacoli divertenti e fuori dagli schemi, che lui stesso ama de�nire un insieme di “canzoni alternate da piccoli viaggi intorno alle persone e alle cose che le hanno ispirate, storie bu�e e romantiche che vogliono divertire con semplicità, ma non solo. Pensieri �loso�ci ma anche tanta vita quotidiana”. Spaziando tra sonorità jazz e blues, un dialo-go musicale che, facendo leva anche sull’improvvisazione, mescolerà musica a racconti, frammenti di vita, ricordi, monologhi e storie comuni.

Figlia di Judy Garland e del regista Vincente Minnelli, Liza May Minnelli è nata a Los Angeles il 12 marzo 1946. Cresciuta nei teatri di posa della MGM, dove entrambi i genitori passavano quasi tutto il loro tempo, Liza ha fatto il suo debutto cinematogra�co prima di avere compiuto due anni, nel �lm di Robert Z. Leonard I �danzati sconosciuti (1949), con Judy Garland e Van Johnson. A sette anni, Liza Minnelli è con la madre sul palcoscenico del Palace di New York, e all'inizio degli anni Sessanta si stabilisce nella Big Apple per iniziare la sua carriera di attrice e cantante. Nel 1964, la madre la invita a partecipare ad uno show al Palladium di Londra, dove Liza conosce Peter Allen, che diventerà il suo primo marito.

troppo libertini (a riprova di quanto assurda e ridicola sia questa iniziati-va, per�no un album interamente strumentale di Frank Zappa ricevette l’anatema). Ma Prince è andato avanti, pronto questa volta a “scandalizza-re” Perugia.

Dall’altra parte gli Incognito, pionieri della scena britannica dell’acid jazz. Il loro leader è il vocalist e chitarrista Jean Paul “Bluey” Maunick, inglese, originario delle Mauritius. Il loro esordio avviene nel 1981 con l’album “Jazz Funk”: attraverso la splendida voce di Maysa Leak, Maunick riesce a creare un genere che mescola jazz e funk, ottenendo atmosfere uniche. Una decina d’anni più tardi questo nuovo stile si sarebbe chiamato acid jazz. Nel 1991 gli Incognito tornano dopo un periodo di silenzio sulla scena internazionale con “Inside Life”. Era l’anno della morte di Miles Davis, che proprio in quel periodo si stava avvicinando a questo genere (testimonianza l’album Doo-bop uscito postumo del 1992). La consacra-zione del gruppo avviene con l’album seguente, “Tribes Vibes and Scribes” del 1992, dove troviamo una versione rivisitata di “Don’t You Worry About A Thing” di Stevie Wonder. Segue nel 1993 un altro successo con l’album “Positivity”. Decenni di attività durante la quale gli Incognito hanno mantenuto fede alla loro idea musicale, ovvero quella di un sound non solo da ballare ma anche da ascoltare, che potesse conciliare la ra�natezza del jazz con il calore e la sensualità sonora del soul-funk. Musica coinvolgente, arrangiamenti ineccepibili ricchi di �ati e percussio-ni e un groove irresistibile sempre più orientato al contemporary R&B.

Per il leader Bluey la musica è un legame, è un collante che non può essere spiegato a meno che tu non sia un musicista. “Anche gli artisti nella loro comunità non hanno questo legame, perché in realtà dipingono per loro stessi, in solitudine. E’ un luogo solitario, egoistico. Anche noi abbia-mo quell’ egoismo ma abbiamo anche il lato, la qualità della condivisione, e dunque facciamo a�damento gli uni sugli altri, facciamo a�da-mento sugli altri per avere una buona energia per essere in grado di esibirci; facciamo a�da-mento su qualcuno per risolvere qualche proble-ma, e per poter andare avanti con l’impegno di fare musica e di donarla al pubblico.”

A diciannove anni, Liza Minnelli vince un Tony Award, e a ventitré ottiene la sua prima nomination all'Oscar per il �lm di Alan J. Pakula Pookie (1969). La statuetta dell'Academy Award arriva tre anni dopo, per Cabaret (1972), di Bob Fosse. Gli anni Settanta sono molto impegnativi per la showgirl americana, che incide dischi, lavora in teatro ed è protagonista con Robert De Niro del �lm di Martin Scorsese New York, New York (1977).Negli ultimi anni, Liza Minnelli ha ridotto molto la sua presenza nel mondo dello spettacolo, ma i numerosissimi fan riappaiono puntualmen-te ad ogni nuovo album o recital o concerto. Una donna istrionica anche lei, che ha fatto della sua voce e della sua teatralità uno stile, citato da tutti anche nella quotidianità. Appuntamento straordinario ed imperdibi-le quello previsto per mercoledì 13 luglio all’Arena Santa Giuliana: forse l'ultima grande �gura leggendaria del musical americano torna in italia dopo le esibizioni del 2008.Già vincitrice di un Grammy Awards, un Golden Globe e tre David di Donatello, oltre all'Oscar come miglior attrice per "Cabaret" nel 1973, la cantante e attrice presenterà molti dei suoi grandi successi. L’artista continua ad incantare i pubblici di tutto il mondo con il suo fascino solare, tenero e vitale. Un evento straordinarie di ballo e canto, con quella voce così vibrante e incisiva immortalata da memorabili capolavori cinemato-gra�ci.

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Giovanni Guidi & Unknow Rebel Band

HilarioDuran

Hiromi

The greatLatin Jazzevening

Italiano lui, giapponese lei. Entrambi pianisti, entrambi giovanissimi. Entrambi, in maniera diversa, cittadini di un mondo musicale in continua evoluzione.

Sicuramente Giovanni Guidi è uno dei più interessanti pianisti jazz emersi di recente in Italia, balzato all'attenzione generale per aver vinto nel 2007 il premio della critica italiana nella categoria nuovi talenti. Nato a Foligno nel 1985, ha iniziato lo studio del pianoforte classico a dieci anni, per dedicarsi più tardi al jazz sotto la guida di Ramberto Ciammarughi. Frequentando i seminari estivi di Siena è stato notato da Enrico Rava, che l'ha scritturato nel gruppo Rava Under 21 trasformatosi in seguito in Rava New Generation.Oggi è leader di vari progetti e collabora stabilmente anche con la Cosmic Band di Gianluca Petrella, il quartetto di Mauro Negri, il trio di Fabrizio Sferra. Di lui Rava dice: "Quando intuisco le doti di un giovane, lo coopto subito. Ma non è altruismo, mi diverto molto a suonarci. Vivendo in divenire ho bisogno di essere sorpreso e Giovanni Guidi è come Stefano Bollani e Gianluca Petrella: mi stupisce ogni volta. Ogni tanto il jazz ci regala una splendida sorpresa e Giovanni è la sorpresa più recente. Non per me, però, poiché lo conosco da quand'era bambi-no e ho visto crescere in lui giorno per giorno questa passione prepotente e irresistibile, l'ho visto passare le giornate al pianoforte e ho potuto seguire quasi quotidianamente la sua crescita musicale, ho potuto constatare l'a�narsi inarrestabile del suo gusto e la sua curiosità senza limiti.

Oggi Giovanni Guidi, malgrado sia ancora giovanissi-mo, è sicuramente uno dei pianisti italiani più interes-santi e originali, e io che lo conosco bene ed ho il piacere di suonare con lui con una certa frequenza, posso a�ermare con certezza assoluta che non è che l'inizio di una storia che prevedo straordinaria." Ad Atina Jazz porterà il progetto della Unknown Rebel Band, energia allo stato puro e musicisti originalissimi che daranno il la a questa XXVI edizione.

« Io amo Bach, Oscar Peterson e Franz Liszt; ma amo anche Ahmad Jamal e Sly & the Family Stone, Dream Theater e King Crimson. Sportivi come Carl Lewis e Michael Jordan sono mia grandissima fonte di ispira-zione: fondamentalmente, mi sento ispirata da chiun-

Che sia l’accenno di un concerto, che sia una grande maratona musicale, il latin jazz rimane piacevolmente presente nei festival italiani. Da Gillespie a Jobim, il fascino di questo mondo è ancora indiscusso.

E proprio dal Centro America (anche se ormai ospite �sso in Canada) approda ad Atina Jazz Festival un trio capitanato dal pianista cubano Hilario Duran, accompagnato al contrabbasso da Roberto Occhipinti e alla batteria da Ernesto Simpson. Il loro è Latin Jazz nel senso più tradiziona-le del termine: ritmi latini letti attraverso singolari melodie dal sapore originale e seducente, una calda atmosfera disegnata dalla tecnica e dalla maestria del suo compositore, magistralmente

arricchita dalla sessione ritmica che rende preziosi i brani del progetto “Motion”, l’album pubblicato lo scorso anno e già pluripremiato in tutto il mondo. Il repertorio della formazione accarezza tutte le forme della musica latina, dal mambo al cha cha cha, rivisitandole in una chiave moderna e persona-le che riesce ad essere ballabile in alcuni pezzi e nostalgica in altri. L’eleganza del piano di Duran è la costante in questo progetto, che sarà presentato ad Atina nella sua veste originale ed in questo volto insolito del jazz, che porterà in Ciociaria l’aria calda del Centro America e la profonda anima della musica latina.

que abbia grande, grande energia. » In questa frase può essere sinte-tizzato il pensiero artistico della giapponese Hiromi, una delle più talentuose protagoniste della nuova scena jazz americana, apprezza-ta anche in patria. Peculiarità Veloce e precisa, eppure poetica, la pianista si sta imponendo sulla scena musicale per l'innovatività delle idee e per il nuovo concetto di musica che sta creando. Hiromi Uehara prese le prime lezioni di piano all'età di 6 anni, dimostrandosi subito dotatissima, precoce e rapida nell'apprendere. All'età di 7 anni entrò a far parte della prestigiosa Yamaha School of Music e a 12 anni si esibì per la prima volta in pubblico con orchestre di prestigio. A 14 anni Hiromi si recò in Cecoslovacchia dove ebbe modo di suonare con l'Orchestra Filarmonica Ceca.A 17 anni ebbe l'occasione di suonare dal vivo con il pianista di Chick Corea, uno dei padri del genere fusion. Egli, avendo sentito del talen-to della ragazza, decise di incontrarla a Tokyo e, dopo un provino, la invitò a partecipare al concerto che avrebbe tenuto nella città il giorno seguente. Nel 1999 Hiromi si iscrisse al prestigioso Berklee College of Music di Boston, dove si diplomò col massimo dei voti nel 2003. Alla Berklee conobbe il celebre pianista Ahmad Jamal, che col tempo è diventato suo mentore. Dello stesso anno è il suo EP, intera-mente scaricabile in forma gratuita dal suo sito, dal titolo "XYZ".

Dal debutto del 2003, Hiromi continua il suo tour in tutto il mondo e partecipa ai più prestigiosi Jazz Festival del mondo. Suona solitamen-te in trio (tastiera elettronica/piano, basso e batteria), anche se in un'intervista rilasciata in occasione della partecipazione ad Umbria Jazz 2004 ha dichiarato la preparazione di alcune partiture per orche-stra. La più evidente particolarità di questa giovane artista è la capaci-tà di fondere jazz e free jazz tradizionale con elettronica e sonorità orientali.

Anche il sud America, ed in particolare il Brasile, vogliono la loro parte nel panorama jazz, specialmente in un Festival come Umbria Jazz e soprat-tutto quando è possibile vantare nomi come gli ospiti di quest’anno: Gilberto Gil e Sergio Mendes il 14 luglio e poi, di nuovo per la chiusura

del 17, con il “Great Latin Jazz Evening”. Gli spettacoli si chiuderanno proprio quella sera con questa apoteosi latina capitanata da Michel Camilo e Chucho Valdes, presenze che non deluderanno sicuramente il pubblico di Perugia.E se è vero che il Latin jazz è quella musica che unisce i ritmi dell'America Latina (di provenienza africana), con le melodie jazz del Sud America, dei Caraibi, degli USA e dell'Europa allora ritroveremo tutto questo all’Arena S. Giuliana.

Dal 1940, quando Dizzy Gillespie e Stan Kenton iniziarono a suonare brani di musica afro-cubana con strumenti jazz, assemblando la parte melodica, suonata come gli standard, con la parte ritmica, suonata al modo latino-americano, enfatizzando poi il ritmo negli assolo, ancora rimaniamo a�ascinati da questo genere. E poi da lì il resto è storia. Nel 1947 Dizzy Gillespie, con Machito e Chano Pozo, compose l'Afro-cuban Drums Suite, rappresentata poi al Carnegie Hall di New York. Tale concerto divulgò il latin jazz fra il grande pubblico. E poi gli anni ‘60, con l’esplosione della bossa nova grazie al contributo dei brasiliani Antonio Carlos Jobim e Joao Gilberto, insieme all'americano Stan Getz. Il brano più famoso è Garota de Ipanema, composto da Antonio Carlos Jobim e Vinicius de Moraes e resa celebre da Joao Gilberto e da sua moglie Astrud.

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Giovanni Guidi & Unknow Rebel Band

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The greatLatin Jazzevening

Italiano lui, giapponese lei. Entrambi pianisti, entrambi giovanissimi. Entrambi, in maniera diversa, cittadini di un mondo musicale in continua evoluzione.

Sicuramente Giovanni Guidi è uno dei più interessanti pianisti jazz emersi di recente in Italia, balzato all'attenzione generale per aver vinto nel 2007 il premio della critica italiana nella categoria nuovi talenti. Nato a Foligno nel 1985, ha iniziato lo studio del pianoforte classico a dieci anni, per dedicarsi più tardi al jazz sotto la guida di Ramberto Ciammarughi. Frequentando i seminari estivi di Siena è stato notato da Enrico Rava, che l'ha scritturato nel gruppo Rava Under 21 trasformatosi in seguito in Rava New Generation.Oggi è leader di vari progetti e collabora stabilmente anche con la Cosmic Band di Gianluca Petrella, il quartetto di Mauro Negri, il trio di Fabrizio Sferra. Di lui Rava dice: "Quando intuisco le doti di un giovane, lo coopto subito. Ma non è altruismo, mi diverto molto a suonarci. Vivendo in divenire ho bisogno di essere sorpreso e Giovanni Guidi è come Stefano Bollani e Gianluca Petrella: mi stupisce ogni volta. Ogni tanto il jazz ci regala una splendida sorpresa e Giovanni è la sorpresa più recente. Non per me, però, poiché lo conosco da quand'era bambi-no e ho visto crescere in lui giorno per giorno questa passione prepotente e irresistibile, l'ho visto passare le giornate al pianoforte e ho potuto seguire quasi quotidianamente la sua crescita musicale, ho potuto constatare l'a�narsi inarrestabile del suo gusto e la sua curiosità senza limiti.

Oggi Giovanni Guidi, malgrado sia ancora giovanissi-mo, è sicuramente uno dei pianisti italiani più interes-santi e originali, e io che lo conosco bene ed ho il piacere di suonare con lui con una certa frequenza, posso a�ermare con certezza assoluta che non è che l'inizio di una storia che prevedo straordinaria." Ad Atina Jazz porterà il progetto della Unknown Rebel Band, energia allo stato puro e musicisti originalissimi che daranno il la a questa XXVI edizione.

« Io amo Bach, Oscar Peterson e Franz Liszt; ma amo anche Ahmad Jamal e Sly & the Family Stone, Dream Theater e King Crimson. Sportivi come Carl Lewis e Michael Jordan sono mia grandissima fonte di ispira-zione: fondamentalmente, mi sento ispirata da chiun-

Che sia l’accenno di un concerto, che sia una grande maratona musicale, il latin jazz rimane piacevolmente presente nei festival italiani. Da Gillespie a Jobim, il fascino di questo mondo è ancora indiscusso.

E proprio dal Centro America (anche se ormai ospite �sso in Canada) approda ad Atina Jazz Festival un trio capitanato dal pianista cubano Hilario Duran, accompagnato al contrabbasso da Roberto Occhipinti e alla batteria da Ernesto Simpson. Il loro è Latin Jazz nel senso più tradiziona-le del termine: ritmi latini letti attraverso singolari melodie dal sapore originale e seducente, una calda atmosfera disegnata dalla tecnica e dalla maestria del suo compositore, magistralmente

arricchita dalla sessione ritmica che rende preziosi i brani del progetto “Motion”, l’album pubblicato lo scorso anno e già pluripremiato in tutto il mondo. Il repertorio della formazione accarezza tutte le forme della musica latina, dal mambo al cha cha cha, rivisitandole in una chiave moderna e persona-le che riesce ad essere ballabile in alcuni pezzi e nostalgica in altri. L’eleganza del piano di Duran è la costante in questo progetto, che sarà presentato ad Atina nella sua veste originale ed in questo volto insolito del jazz, che porterà in Ciociaria l’aria calda del Centro America e la profonda anima della musica latina.

que abbia grande, grande energia. » In questa frase può essere sinte-tizzato il pensiero artistico della giapponese Hiromi, una delle più talentuose protagoniste della nuova scena jazz americana, apprezza-ta anche in patria. Peculiarità Veloce e precisa, eppure poetica, la pianista si sta imponendo sulla scena musicale per l'innovatività delle idee e per il nuovo concetto di musica che sta creando. Hiromi Uehara prese le prime lezioni di piano all'età di 6 anni, dimostrandosi subito dotatissima, precoce e rapida nell'apprendere. All'età di 7 anni entrò a far parte della prestigiosa Yamaha School of Music e a 12 anni si esibì per la prima volta in pubblico con orchestre di prestigio. A 14 anni Hiromi si recò in Cecoslovacchia dove ebbe modo di suonare con l'Orchestra Filarmonica Ceca.A 17 anni ebbe l'occasione di suonare dal vivo con il pianista di Chick Corea, uno dei padri del genere fusion. Egli, avendo sentito del talen-to della ragazza, decise di incontrarla a Tokyo e, dopo un provino, la invitò a partecipare al concerto che avrebbe tenuto nella città il giorno seguente. Nel 1999 Hiromi si iscrisse al prestigioso Berklee College of Music di Boston, dove si diplomò col massimo dei voti nel 2003. Alla Berklee conobbe il celebre pianista Ahmad Jamal, che col tempo è diventato suo mentore. Dello stesso anno è il suo EP, intera-mente scaricabile in forma gratuita dal suo sito, dal titolo "XYZ".

Dal debutto del 2003, Hiromi continua il suo tour in tutto il mondo e partecipa ai più prestigiosi Jazz Festival del mondo. Suona solitamen-te in trio (tastiera elettronica/piano, basso e batteria), anche se in un'intervista rilasciata in occasione della partecipazione ad Umbria Jazz 2004 ha dichiarato la preparazione di alcune partiture per orche-stra. La più evidente particolarità di questa giovane artista è la capaci-tà di fondere jazz e free jazz tradizionale con elettronica e sonorità orientali.

Anche il sud America, ed in particolare il Brasile, vogliono la loro parte nel panorama jazz, specialmente in un Festival come Umbria Jazz e soprat-tutto quando è possibile vantare nomi come gli ospiti di quest’anno: Gilberto Gil e Sergio Mendes il 14 luglio e poi, di nuovo per la chiusura

del 17, con il “Great Latin Jazz Evening”. Gli spettacoli si chiuderanno proprio quella sera con questa apoteosi latina capitanata da Michel Camilo e Chucho Valdes, presenze che non deluderanno sicuramente il pubblico di Perugia.E se è vero che il Latin jazz è quella musica che unisce i ritmi dell'America Latina (di provenienza africana), con le melodie jazz del Sud America, dei Caraibi, degli USA e dell'Europa allora ritroveremo tutto questo all’Arena S. Giuliana.

Dal 1940, quando Dizzy Gillespie e Stan Kenton iniziarono a suonare brani di musica afro-cubana con strumenti jazz, assemblando la parte melodica, suonata come gli standard, con la parte ritmica, suonata al modo latino-americano, enfatizzando poi il ritmo negli assolo, ancora rimaniamo a�ascinati da questo genere. E poi da lì il resto è storia. Nel 1947 Dizzy Gillespie, con Machito e Chano Pozo, compose l'Afro-cuban Drums Suite, rappresentata poi al Carnegie Hall di New York. Tale concerto divulgò il latin jazz fra il grande pubblico. E poi gli anni ‘60, con l’esplosione della bossa nova grazie al contributo dei brasiliani Antonio Carlos Jobim e Joao Gilberto, insieme all'americano Stan Getz. Il brano più famoso è Garota de Ipanema, composto da Antonio Carlos Jobim e Vinicius de Moraes e resa celebre da Joao Gilberto e da sua moglie Astrud.

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JAMSESSION

la grinta dei jambalaya

ANCORA MUSICADAI GEMELLAGGI DI ATINAJAZZ…Un Festival che si rispetti non può non avere momenti dedicati ad una delle più

belle tradizioni della musica jazz: le jam session, dove la spontaneità e

l’improvvisazione dei musicisti rendono le loro performance sempre

imprevedibilmente coinvolgenti, il pubblico ed i musicisti stessi sono chiamati

a partecipare senza schemi preordinati, seguendo solo il ritmo delle proprie

sensazioni.

Ad accendere la scintilla ogni sera ci penseranno i Jambalaya come resident

band e gli studenti dell’Humber School di Toronto, nostri ospiti per tutto il periodo del Festival

I primi, divertenti ed estrosi, viaggiano saltellando avanti e indietro tra i generi musicali, confondendo appositamente le

linee di confine così amate dagli archivisti della musica. Offuscare le linee di confine ogni tanto non fa male affatto: ci

tiene svegli alle nuove tendenze. Ed è così che arriviamo a quello che loro stessi definiscono: “Ska-Jazz Mediterraneo”.

A Febbraio 2010 è stato registrato un live per Radio1 Rai presso gli studi di Saxa Rubra di Roma. La loro formazione live,

che sarà quella di AtinaJazz, è composta da: Gabriele Biei al trombone e cori, Gilberto Sonetto al piano e tastiere,

Alessandro Raise alla batteria, Dario Balmas al basso e voce, Stefano Italiano al sax, Alessandro Muner alla tromba.

Con il coinvolgimento degli studenti canadesi dell’Humber School di Toronto, quest’anno vogliamo intensificare ed

allargare ancora di più i confini del festival con l’attivazione di una serie di interessantissimi gemellaggi artistici e

culturali: ultimo in ordine di tempo lo scambio di artisti con il festival jazz di Edimburgo che vedrà esibirsi ad Atina, tra gli

altri, il pianista Chick Lyall e il sassofonista Rob Hall, molto conosciuti in Gran Bretagna.

Anche grazie a questi momenti AtinaJazz 2011 permetterà a tutti gli appassionati di vivere a pieno le magiche notti di

jazz, coinvolgendo anche i giovani musicisti e non del territorio. Le jam session, terreno fertile per l'incontro di musicisti,

lo scambio di idee e le collaborazioni musicali, saranno dunque un momento importante di crescita per AtinaJazz.

16

La piazza, il giardino, l’arena: se dovessi descrivere AtinaJazz ed Umbria Jazz con dei luoghi, sarebbero i tre che ho menzionato.

Sono cresciuto ad Atina e il festival, oggi come allora, si svolge nella piazza principale del paese; la mia fortuna è di abitare a due passi da lì e di avere la possibilità di ascoltare artisti - mi vengono in mente Chick Corea, Mia Martini, Tito Puente - come fossero nel salotto di casa mia. Questa è la cosa bella che spesso accade durante AtinaJazz: gli artisti si lascia-no ascoltare anche durante il sound-check, si spogliano di quell’aura che da sempre ce li fa considerare personaggi irraggiungibili, quando sono invece persone estremamente cordiali e disponibili; si crea così un’atmosfera rilassata, i musi-cisti giocano con le note, chiacchierano tra di loro e sorridono. Ricordo ancora un episodio a tal proposito: una sera si esibiva-no Joe Lovano e Jim Hall, un’occasione speciale per un piccolo festival, e durante le prove una signora si a�acciò al balcone a guardarli; Jim, in maniera molto signorile, la guardò, le fece un mezzo inchino e la salutò.

Tredici anni fa mi sono trasferito a Perugia per studiare: richia-mato dall’atmosfera gioiosa dei dieci giorni dell’Umbria Jazz, ho la fortuna di abitarci tutt’ora. Ho quindi vissuto entrambe le realtà non solo durante i giorni dei festival, ma anche nei mesi che intercorrono tra un’edizione e un’altra e ci sono incontri in tutte e due le occasioni che rimarranno sempre nei miei ricordi: alla Sala Podiani per UmbriaJazz, Pat Metheny e Charlie Haden che dopo il concerto si fermano volentieri a chiacchierare con tutti noi oppure il mio primo concerto di Keith Jarrett in trio, nel ‘99 ai Giardini del Frontone, con i miei parenti ed amici accorsi da Atina per ascoltarlo e poi Mia Martini, Noa, Gilberto Gil durante le prove dei loro concerti ad AtinaJazz, in quell’atmosfera che sono riuscito a ritrovare durante Umbria Jazz solo in pochissime occasioni, ma un festival così grande mi ha permesso di scoprire e ascoltare artisti che calcano i palchi di tutto il mondo, irraggiungibili spesso per le piccole realtà; Umbria Jazz è stato per me il paese dei balocchi, la scoperta di artisti sconosciuti o molto particolari.

Il festival di Atina invece è stato la formazione: sono cresciuto ascoltando pezzi jazz durante l’adolescenza, avendo la possi-bilità, qualche volta, di veder materializzati sul palco gli artisti che ero solito ascoltare al giradischi e quale gioia più grande, per un ragazzo che si avvicina alla musica, avere i suoi idoli lì in carne, ossa e strumento, da poter guardare negli occhi?Entrambi i festival però hanno avuto la stessa spinta creativa, partita da uno sparuto gruppo di persone, per arrivare oggi ad essere, nel loro “grande” e nel loro “piccolo”, due dei più impor-tanti festival di musica jazz; entrambi hanno perso due grandi personaggi che ho conosciuto e che voglio qui ricordare ancora una volta: Vittorio Fortuna, ideatore primo di Atina-Jazz, e Sauro Peducci, uno dei membri più importanti dell’entourage del festival umbro; penso che il miglior ricordo di loro sia l’avere oggi due realtà più vive che mai, che sono tali anche grazie alla loro opera.

Un atinesetrapiantato a Perugia

di Luca Petrilli

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JAM

SESSION

la grinta dei jambalaya

ANCORA MUSICADAI GEMELLAGGI DI ATINAJAZZ…Un Festival che si rispetti non può non avere momenti dedicati ad una delle più

belle tradizioni della musica jazz: le jam session, dove la spontaneità e

l’improvvisazione dei musicisti rendono le loro performance sempre

imprevedibilmente coinvolgenti, il pubblico ed i musicisti stessi sono chiamati

a partecipare senza schemi preordinati, seguendo solo il ritmo delle proprie

sensazioni.

Ad accendere la scintilla ogni sera ci penseranno i Jambalaya come resident

band e gli studenti dell’Humber School di Toronto, nostri ospiti per tutto il periodo del Festival

I primi, divertenti ed estrosi, viaggiano saltellando avanti e indietro tra i generi musicali, confondendo appositamente le

linee di confine così amate dagli archivisti della musica. Offuscare le linee di confine ogni tanto non fa male affatto: ci

tiene svegli alle nuove tendenze. Ed è così che arriviamo a quello che loro stessi definiscono: “Ska-Jazz Mediterraneo”.

A Febbraio 2010 è stato registrato un live per Radio1 Rai presso gli studi di Saxa Rubra di Roma. La loro formazione live,

che sarà quella di AtinaJazz, è composta da: Gabriele Biei al trombone e cori, Gilberto Sonetto al piano e tastiere,

Alessandro Raise alla batteria, Dario Balmas al basso e voce, Stefano Italiano al sax, Alessandro Muner alla tromba.

Con il coinvolgimento degli studenti canadesi dell’Humber School di Toronto, quest’anno vogliamo intensificare ed

allargare ancora di più i confini del festival con l’attivazione di una serie di interessantissimi gemellaggi artistici e

culturali: ultimo in ordine di tempo lo scambio di artisti con il festival jazz di Edimburgo che vedrà esibirsi ad Atina, tra gli

altri, il pianista Chick Lyall e il sassofonista Rob Hall, molto conosciuti in Gran Bretagna.

Anche grazie a questi momenti AtinaJazz 2011 permetterà a tutti gli appassionati di vivere a pieno le magiche notti di

jazz, coinvolgendo anche i giovani musicisti e non del territorio. Le jam session, terreno fertile per l'incontro di musicisti,

lo scambio di idee e le collaborazioni musicali, saranno dunque un momento importante di crescita per AtinaJazz.

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La piazza, il giardino, l’arena: se dovessi descrivere AtinaJazz ed Umbria Jazz con dei luoghi, sarebbero i tre che ho menzionato.

Sono cresciuto ad Atina e il festival, oggi come allora, si svolge nella piazza principale del paese; la mia fortuna è di abitare a due passi da lì e di avere la possibilità di ascoltare artisti - mi vengono in mente Chick Corea, Mia Martini, Tito Puente - come fossero nel salotto di casa mia. Questa è la cosa bella che spesso accade durante AtinaJazz: gli artisti si lascia-no ascoltare anche durante il sound-check, si spogliano di quell’aura che da sempre ce li fa considerare personaggi irraggiungibili, quando sono invece persone estremamente cordiali e disponibili; si crea così un’atmosfera rilassata, i musi-cisti giocano con le note, chiacchierano tra di loro e sorridono. Ricordo ancora un episodio a tal proposito: una sera si esibiva-no Joe Lovano e Jim Hall, un’occasione speciale per un piccolo festival, e durante le prove una signora si a�acciò al balcone a guardarli; Jim, in maniera molto signorile, la guardò, le fece un mezzo inchino e la salutò.

Tredici anni fa mi sono trasferito a Perugia per studiare: richia-mato dall’atmosfera gioiosa dei dieci giorni dell’Umbria Jazz, ho la fortuna di abitarci tutt’ora. Ho quindi vissuto entrambe le realtà non solo durante i giorni dei festival, ma anche nei mesi che intercorrono tra un’edizione e un’altra e ci sono incontri in tutte e due le occasioni che rimarranno sempre nei miei ricordi: alla Sala Podiani per UmbriaJazz, Pat Metheny e Charlie Haden che dopo il concerto si fermano volentieri a chiacchierare con tutti noi oppure il mio primo concerto di Keith Jarrett in trio, nel ‘99 ai Giardini del Frontone, con i miei parenti ed amici accorsi da Atina per ascoltarlo e poi Mia Martini, Noa, Gilberto Gil durante le prove dei loro concerti ad AtinaJazz, in quell’atmosfera che sono riuscito a ritrovare durante Umbria Jazz solo in pochissime occasioni, ma un festival così grande mi ha permesso di scoprire e ascoltare artisti che calcano i palchi di tutto il mondo, irraggiungibili spesso per le piccole realtà; Umbria Jazz è stato per me il paese dei balocchi, la scoperta di artisti sconosciuti o molto particolari.

Il festival di Atina invece è stato la formazione: sono cresciuto ascoltando pezzi jazz durante l’adolescenza, avendo la possi-bilità, qualche volta, di veder materializzati sul palco gli artisti che ero solito ascoltare al giradischi e quale gioia più grande, per un ragazzo che si avvicina alla musica, avere i suoi idoli lì in carne, ossa e strumento, da poter guardare negli occhi?Entrambi i festival però hanno avuto la stessa spinta creativa, partita da uno sparuto gruppo di persone, per arrivare oggi ad essere, nel loro “grande” e nel loro “piccolo”, due dei più impor-tanti festival di musica jazz; entrambi hanno perso due grandi personaggi che ho conosciuto e che voglio qui ricordare ancora una volta: Vittorio Fortuna, ideatore primo di Atina-Jazz, e Sauro Peducci, uno dei membri più importanti dell’entourage del festival umbro; penso che il miglior ricordo di loro sia l’avere oggi due realtà più vive che mai, che sono tali anche grazie alla loro opera.

Un atinesetrapiantato a Perugia

di Luca Petrilli

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il programmadettagliatodel festival

 Le storie. Le storie si raccontano. Non importa chi sia il narratore. E’ da qui che siamo partiti un anno fa, con il sogno di fare di questa valle un teatro, una piazza, una sedia vuota davanti a una casa in attesa che qualcuno si sieda e cominci a narrare, una camminata notturna di quelle che non riesci mai ad andare a casa, perché c’è sempre un’ultima cosa da dire, da immaginare. Una valle per ascoltare, per chiamare le storie, per riacchiappare, ritrovare, quelle perdute. Insomma, un Festival delle Storie. Dove? In Valle di Comino. E' nel versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, tra Sora e Cassino. Non ci sono metropoli o città, qui. Ci sono paesi di 800, mille, tremila, quattromila persone. Poi l’estate ci sono quelli che tornano, emigranti, studenti, visitatori, qualcuno capitato per caso. I paesi si chiamano Alvito, Atina, Picinisco, San Donato, Settefrati, Vicalvi. Di che si tratta? E' un festival che dura una settimana dal primo al sette agosto. La missione è portare scrittori, artisti, giornalisti, �loso�, astro�sici, musicisti a raccontare le loro storie in piccoli paesi dove è forte la domanda di cultura e poca l'o�erta. Ci sono scrittori italiani e stranieri. Ma non c'è solo lo "spettacolo". C'è anche il lavoro dei “minatori”, di quelli che vanno a scavare le storie abbandona-

te, sotterrate, dimenticate. Alcuni scrittori verranno una settimana prima del Festival a raccogliere le storie della Valle. Andranno in giro con ragazzi delle scuole o di associazioni culturali a parlare con gli abitanti della valle, ascolteranno le loro storie, dalla guerra alle prime automobili, dall'arrivo della televi-sione �no ai videogame. E' un archivio della memoria. Queste storie verranno trasformate in testi teatrali e lette l'ultima notte a chi, di fatto, le ha raccon-tate. L'idea è costruire in quel crocevia tra Napoli e Roma un polo culturale. L'ultima scommessa, nei prossimi anni, sarà fondare una "universitas" del libro nella valle. Non solo scuola di scrittura ma anche editor, pubblicità, promozione culturale, u�ci stampa, tutto quello che ha a che fare con l'industria culturale. Chi ci aiuterà a sopravvivere potrebbe un giorno scoprire che ne vale la pena.

1 AGOSTOALVITO United Stories of America12.00 - Il giallo italiano a stelle e strisce Luca Crovi racconta i giallisti italiani degli anni’30 (incontro al Relais Chalons d’Orange)18.00 – L’America dei PulitzerI grandi scandali americani raccontati dalle inchieste che hanno vinto il premio Pulitzer: il caso Watergate e gli articoli originali di Woodward e Bernstein - qui pubblicati per la prima volta in Italia - che hanno portato alle dimissioni di Nixon. La verità sulla setta di Scientology: cos'è e quali sono i suoi metodi. Il reportage sui preti pedo�li e sul reverendo Geoghan, su cui pesano oltre 130 accuse di molestie sessuali a minori. Cittadini americani utilizzati dal governo per esperimenti radioattivi condotti su uomini e topi. E ancora: l'uso di ammoniaca delle industrie del tabacco per aumentare la dipendenza dal fumo, gli errori della NASA nell'esplosione del Challenger e le atrocità perpetrate sui civili dall'esercito USA in Vietnam.20.30 – Beatrice Colin con “New York 1916”È il 1916 e, mentre l'Europa sta già vivendo la tragedia della guerra, in America si fa strada una nuova musica, esaltante, liberatoria, moderna, ricca di improvvisazione: il jazz, che di lì a poco uscirà dai ghetti dei neri per invadere paci�camente ogni casa e ogni locale, senza distinzione di colore, razza o ricchezza. A New York il cuore della vita artistica è un triangolo di vicoli a Manhattan chiamato Tin Pan Alley, dove agenti teatrali, produttori, sale da concerto e da vaudeville popolano quello che per gli amanti della musica è ben più che un luogo �sico: è l'adrenalina di dieci, venti, trenta pianoforti che suonano contemporaneamente, è il ruggito delle macchine da stampa che sfornano cinquanta pagine di spartiti al minuto, il sesso e la malinconia del suono del nuovo secolo.21.30 – I racconti dell’età del Jazz (cocktail in maschera)La serata dedicata a Francis Scott Key Fitzgerald e alla sua epoca con letture di testi scelti e a seguire balli e atmosfere dell’età del jazz con l’orchestra anni ’30.

2 AGOSTOATINA Salgari, la penna spezzata18.00 – Il vino del DecameronMaurizio Fiorilla legge Boccaccio19.00- Le avventure di Pedro Navarro, El salteador e altri spagnoliLa storia del conte di Alvito che è stato l’ultimo corsaro del Mediterraneo, famoso per la sua abilità di conquistare castelli inespugnabili. Fu il “padrino” degli italiani alla Dis�da di Barletta, in pratica il commissario tecnico della nazionale di Fieramosca e Brancaleone che scon�sse i francesi in un torneo cavalleresco. La storia dei cittadini di Atina che andarono a consegnargli in Libia una supplica contro le angherie del governatore della contea. Navarro inviò un suo emissario segreto e fece decapitare il governatore quando tornò nel suo castello.Ospiti : Massimiliano Santini autore di “Pedro Navarro e i Corsari del Tirreno”, Stefano testa con “Il testamento di Don Rodrigo” e Vittorio Ricci con “La monarchia cattolica nel governo degli Stati italiani”.21.00 - La penna spezzata. Siamo tutti salgarianiRaccontare Emilio Salgari. Letture scelte dei romanzi salgariani. Video di 5 minuti in cui Paco Ignacio Taibo II racconta l’amore sudamericano per Salgari. Ospiti: Fabian Negrin con “Chiamatemi Sandokan” Josè Manuel Fajardo racconta il suo Salgari. Roberto Fioraso con “Sandokan, amore e sangue” Silvino Gonzato con “La tempestosa vita di Capitan Salgari” L’eroe e la spalla. Come ti racconto i numeri due. Yanez e gli altri Alfredo Castelli autore della saga a fumetti di Martin Mistére Adamo D’Agostino, sceneggiatore Disney Alessia Mainardi con “La trilogia di Avelion”. Radio Livres incontra Walter Veltroni che presenta “L’inizio del buio”23.00 (parte musicale da de�nire)

3 AGOSTOSAN DONATO VAL DI COMINO Lettere dalla �ne del mondo18.00-Quel giorno di indimenticabile bellezzaArnaldo Colasanti, conduttore di Uno Mattina estate, e Aurelio Picca presentano il libro e il video “Enzo Siciliano. Quel giorno di indimenti-cabile bellezza” di Catherine Mc Gilvray. A 5 anni dalla scomparsa di Enzo Siciliano, un documentario e un libro per far conoscere l’uomo Siciliano, e tentare una lettura critica della sua eredità letteraria.   “Scrivere è un artigianato che non conosce maestri, se non in modo imponderabile.”19.00 - Marco Lodoli con “Italia”20.00 -Lettere dalla �ne del mondoLe storie dal mondo narrate e cantate dall’orchestra Piazza Vittorio. L'orchestra nasce da un'idea di Mario Tronco, componente della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documen-tarista Agostino Ferrente. Tronco e Ferrente trovano nell'Esquilino, quartiere di Roma multietnico per eccellenza che ha il suo centro a Piazza Vittorio Emanuele II (detta anche Piazza Vittorio), una grande ricchezza di suoni e musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Sorge così il progetto di riunire alcuni di questi musicisti in un gruppo, o meglio un'orchestra che riesca a fondere i suoni caratteristici di ognuno. L’orchestra segnerà il �lo rosso della serata, con le lettere e gli interventi da Napoli: Peppe Lanzetta con “InferNapoli”; Gerusalemme: Dan Segre (da confermare), Anna Pizzuti con “Vite di carta” e Claudio Pagliara, corrispondente da Gerusalemme del Tg1; Washington: Andrea Mancia e Charles Levingson (Wall Street Journal); New York: Beatrice Colin con “New York 1916” e Alberto Gentili; Havana: Karla Suarez con “Silenzi”, “Carrozza per gli attori”, “La viaggiatrice”, “Crepe nei muri”; Buenos Aires: Fabian Negrin; Kinshasa: Alessandra Ferrante; Pechino: Harry Wu con “Laogai”23.30 Radiolivres incontra José Manuel Fajardo con “Il mio nome è Jamaica”

4 AGOSTOSETTEFRATI C’era una volta l’ItaliaMiniconcerto della Andrea Orsini Band18.00 -Scacchi e tarocchi, quel che resta dell’ItaliaAlessandro Orsini con “Anatomia delle Brigate Rosse” Luciano Lanna con “Il fascista libertario” Fabio Torriero con “Federalismo tricolore”Maurizio Torrealta con “Il quarto livello”19.00- Destini incrociatiSilvia Nucini con “E’ la vita che sceglie”Giovanna Caratelli con “La vita comunque” e “Il vento in tasca”20.00-Concerto The Original’s Slammer Band21.00- Personaggi pubblici in cerca di autoreAlessandro Trocino – Pop Star della culturaAntonio Funiciello – Il politico come cinicoMarco Damilano – Spoon River di Arcore22.00 -RadioLivres incontra Gianfranco Calligarich con “L’ultima estate in città” e “Privati abissi”. Calligarich ha scritto alcuni degli sceneggiati più famosi della tv italiana come “Storia di Anna” e “Ritratto di donna velata”.23.00-Harry Wu con “Tra�ci di morte”, “Controrivoluzionario”, “La strage degli innocenti”23.30-Ivano Capocciama mette in scena “Bagliori di bellezza” di Erika Fornari

5 AGOSTOPICINISCO Letto a tre piazze11.00-Raduno di auto d’epoca e Racconti on the roadDavide Malesi con “101 itinerari da fare almeno una volta in motocicletta” Giancarlo Villa con “La volpe e i leoni” Luigi Milani con “Nessun futuro” Emanuela Fontana con “Alla rivoluzione”17.00- Supereroi a vaporeMax Gobbo con “Capitan Acciaio”. Fabian Negrin con “La vita intorno”.18.00-Terra e acquaSimone Verde con Cronache dal sottosuolo. Chi vuole avvelenare la valle? Giuseppe Marino con “La casta dell’acqua” Massimo Canu con “Cocaina killer”19.00- Mostra di percussioni Tony Esposito insegna i misteri del tam tam20.00- Tutti i colori del MediterraneoStefania Nardini con “Storia di un Marsigliese. Jean Claude Izzo” Bruno Morchio con “Bacci Pagano cerca giustizia” Maurizio De Giovanni con “Il giorno dei morti. L'autunno del commissario Ricciardi”21.30 La metanotte bianca Nei cassetti di famigliaAurelio Picca con “Se la fortuna è nostra”Giuseppina Torregrossa con “Manna e Miele, ferro e fuoco” La guerra dei cafoni Sergio Rubini racconta il romanzo di Carlo D’Amicis “La guerra dei cafoni” Radio Livres incontra Mario

Giordano con “Sanguisughe” I romanzi della via PalMarino Magliani con “Colonia Alpina Ferranti Aporti Nava” Gaetano Savatteri con “I ragazzi di Regalpetra” Giulia Blasi con “Il mondo prima che arrivassi tu” I ragazzi con la valigia Mimmo Gangemi con “La signora di Ellis Island” Maria Rosaria Valentini con “Antonia” Enzo Limardi con “Il pacco” Tony Esposito presenta “Sentirai”, l’ultimo album dedicato al Darfur (da conferma-re) I giochi della notte Il gioco delle parole perdute

6 AGOSTOVICALVI Questa terra è la mia terra18.00 – I segreti del castelloVisita guidata al castello medioevaleRoberto Genovesi con “La legione occulta” e “la vendetta di Augusto”20.00 -Parole di donna/1Cento grandi nomi della cultura, della politica e dello spettacolo italiano per un “dizionario al femminile”, che fa il punto sul nostro passato e sul nostro presente, per capire dove stiamo andando e per ricordare da dove siamo partite e quanta strada abbiamo percorso. In queste pagine troverete cento voci del privato e del politico, le parole della quotidianità e quelle della �loso�a, da abito a zitella, passando per diritti, lavoro, pari opportunità, ma anche desiderio, mamma, sirena, verginità… Cento voci che hanno segnato profondamente la storia del nostro Paese, che sono cambiate negli anni, ma che sono attuali più che mai. Un libro corale, cui hanno partecipato, sotto l’abile regia di Ritanna Armeni, donne diverse per orientamento politico, professione, stato sociale, tutte accomunate dall’entusiasmo di esserci, dal desiderio di raccontare, di raccontarsi, di capire. Cinzia Leone; Isabella Rauti; Giulia Blasi; Stefania NardiniParole di donna/2Maria Pia Morelli con “Raggi di luce rosa”. Sogni, conquiste, esperienze, delusioni, emozioni di protagoniste della nostra società, sempre alla ricerca di un equilibrio dinamico tra a�etti, famiglia, professione e impegno sociale.21.00 -Braccia non strappate all’agricolturaQuattro giovani agricoltori raccontano come hanno avuto successo riscoprendo la terra.21.30 -Le parole della terra e altre storie di animaliGiorgio Nisini “La città di Adamo” Stefano Malatesta “La Pescatrice del Platani” Alessio Torino “Tetano” Fabrizio Ottaviani “La gallina” Davide Malesi con “Veramente di�cile ripetere il medesimo stratagemma”23.00 - RadioLivres incontra Arnaldo Colasanti24.00- Camorra diversa: Romeo e RomeoRecital di Luigi Romolo Carrino con “Acqua storta” e “Pozzoromolo”1.00 La fortuna di FaberCarlo Ghirardato interpreta Fabrizio De Andrè (patrocinato dalla Fondazione De Andrè)

7 AGOSTOALVITO Valle a raccontar11.00- Il romanzo Porta a PortaPorta Iacobelli: Pugni, calci e tori Carlo Annese con “I diavoli di Zonderwater” e Ivan Polidoro con “Le coincidenze” Lavatoio: Matteo Nucci con “Il toro non sbaglia mai” e Stefano Ferrio “La partita” San Nicola: Tullio Pironti con “Pugni e cazzotti” e Andrea Caterini con “Il nuovo giorno”, romanzo ispirato alla morte del pugile Tiberio Mitri. ArtInBorgo – Pittura estempora-nea su cubi di tela.18.00 – Caccia alla parola perduta (gioco e incontro)Sabrina D’Alessandro con “Il libro delle parole altrimenti smarrite” Sarà capitato anche a voi di subire la “burbanza” di un “rodomonte”, ma cosa signi�ca precisamente? E come sono nate queste espressioni? Questo libro recupera parole in via di estinzione e ne presenta storia, signi�cato e potenzialità espressive. Attraverso una ricerca trasversale su testi e vocabolari di epoche diverse, ci o�re un metodo infallibile per non passare inosservati in società, e un poderoso antidoto alla lingua di plastica che troppo spesso ci condanniamo a usare.19.00 - Seconda stella a destra (@Le Coste)Giulia Blasi con “Il mondo prima che arrivassi tu” 21.00 De Calamus in concertoDeCalamus, signi�ca I Dieci di Calamus, è un gruppo di musica popolare attivo da numerosi anni nella ricerca e riproposta delle tradizioni popolari della Valle di Comino.22.00 -Raccontami una storia (@Castello)Un gruppo di scrittori di Minimum Fax ha raccolto le storie della valle di Comino. Le storie “grezze” diventano monologhi e dialoghi teatrali che verranno letti da alcuni attori. 23.00 Radio Livres incontra Amedeo Balbi con “La musica del Bing Bang”, “Seconda stella a destra” e “Il buio oltre le stelle”.

18 19Gli eventi collaterali diAtinaJazz

Il I raduno camperistico Valco-mino a suon di musica…Una bella iniziativa animerà il primo �ne settima-na di Atina Jazz e sicuramente darà il via ad una tradizione che speriamo possa potenziare sempre di più il �usso di visitatori nel nostro territorio.L’Amministrazione Comunale di Atina, in partico-lare l’Assessorato al Turismo, in collaborazione con la Proloco di Atina e il Camper Club Valle di Comino PleinAir, dal 22 al 24 Luglio 2011, organiz-za il “1° Raduno Camperistico Valcomino”, concen-trato ai piedi del parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Gli splendidi paesaggi della Valle e le nostre specialità gastronomiche accoglieranno i turisti per un weekend all’insegna della buona musica, grazie alla collaborazione proprio con il nostro Festival con la possibilità di assistere ai concerti in programmazione a condizioni estre-mamente vantaggiose. Ovviamente, non solo musica, ma un viaggio alla scoperta della natura, dell’arte e della tradizione, non ultima dell’enogastronomia, che ad Atina o�re un vasto assortimento di prodotti genuini molto rinomati. Un’occasione da non perdere per conoscere i luoghi più segreti di un territorio magni�co, che o�re in�nite declinazioni, all’insegna di un’esperienza di viaggio libera e creativa e in cui il rapporto con i luoghi è davvero a misura d’uomo, in un contesto d’elezione per chi ama il turismo secondo natura. Atina Jazz e Plenair vi aspettano dunque per farvi scoprire il nostro Comune e la nostra Valle che il caloroso senso di ospitalità della gente ciociara rende ancora più signi�cativi. Per informazioni: www.atinajazz.com www.prolocoatina.it

Atina Jazz aQuattro Ruote.

La filosofia del progetto Atina Jazz e quella di far “dialogare” il più possibile le arti e di coinvolgere i giovani. Non potevamo quindi trascurare una realtà che negli ultimi anni ha preso piede tra le nuove generazioni di artisti visivi: quella della street art. Ecco dunque l’idea di accostare questa originale forma d’arte pittorica alla musica jazz. Minimo comune denominatore la libertà d’espressione, che può essere tradotta sia in improvvisazione musicale, sia in creazione di un’opera estemporanea che prenda ispirazione proprio da questa. Da qui il nome Jazz & Graffiti.

Arte di strada o arte urbana come forma di arte che si manifesta appunto in luoghi pubblici, attraverso le tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture.Ogni artista che pratica street art ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre le proprie creazioni e in cui esprimere la propria arte. Sicuramente questo tipo di arte offre la possi-bilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d'arte. Discendendo direttamente dalla Pop art e dal Graffitismo, si pone però in un nuovo panorama a cavallo tra comunità sociale e mondo dell'arte, verso chi più propriamente artista propone i suoi lavori o chi, diversa-mente, utilizza la strada come luogo ribalta e vettore comunicativo.

Veniamo più nello specifico: questa sorta di concorso, indetto da AtinaJazz in collaborazione con il Comune di Atina, la Proloco di Atina, la Regione Lazio, la Provincia di Frosinone, l’Humber School di Toronto (Canada) e il Toronto Jazz Festival, è aperto a tutti gli artisti italiani e stranieri, professionisti e/o dilettanti che voglia-no realizzare un’opera pittorica in stile murales durante i concerti della prossima XXVI edizione del Festival. Le opere dovranno essere realizzate proprio nel corso dei concerti serali presso la location di piazza Marco-ni, su apposite pannellature messe a disposizione dall'organizzazione del Festival. L’organizzazione si occu-perà anche di fornire agli artisti attrezzature adeguate per permettere un'agevole realizzazione dell'opera. L’artista proveniente da altre regioni d’Italia o da Stati esteri, potrà essere ospitato dagli organizzatori (vitto e alloggio) in alberghi o strutture della zona convenzionati con la manifestazione, per un periodo massimo di tre giorni. Per essere ammes-so al concorso, l’artista dovrà far pervenire all’organizzazione di Atina Jazz un bozzetto a colori riferito al murales che si intende realizzare. Una speciale commissione nominata dall’Ente organizzatore valuterà i bozzetti individuando i 6 artisti che parteciperanno al concorso. La premia-zione avverrà durante la manifestazione “La notte bianca di Atina” il 6 agosto 2011 e saranno assegnati con giudizio insindacabile della giuria tre premi:1° premio € 1000; 2° premio € 500; 3° premio € 250 oltre a premi in gadget di varia natura saranno riservati agli artisti per la partecipazione.

Tema del concorso: “JAZZ, improvvisazione ed altri effetti”.Il termine per l’iscrizione è il 18 luglio 2011.Per il regolamento e la modulistica: www.atinajazz.com.

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il programmadettagliatodel festival

 Le storie. Le storie si raccontano. Non importa chi sia il narratore. E’ da qui che siamo partiti un anno fa, con il sogno di fare di questa valle un teatro, una piazza, una sedia vuota davanti a una casa in attesa che qualcuno si sieda e cominci a narrare, una camminata notturna di quelle che non riesci mai ad andare a casa, perché c’è sempre un’ultima cosa da dire, da immaginare. Una valle per ascoltare, per chiamare le storie, per riacchiappare, ritrovare, quelle perdute. Insomma, un Festival delle Storie. Dove? In Valle di Comino. E' nel versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, tra Sora e Cassino. Non ci sono metropoli o città, qui. Ci sono paesi di 800, mille, tremila, quattromila persone. Poi l’estate ci sono quelli che tornano, emigranti, studenti, visitatori, qualcuno capitato per caso. I paesi si chiamano Alvito, Atina, Picinisco, San Donato, Settefrati, Vicalvi. Di che si tratta? E' un festival che dura una settimana dal primo al sette agosto. La missione è portare scrittori, artisti, giornalisti, �loso�, astro�sici, musicisti a raccontare le loro storie in piccoli paesi dove è forte la domanda di cultura e poca l'o�erta. Ci sono scrittori italiani e stranieri. Ma non c'è solo lo "spettacolo". C'è anche il lavoro dei “minatori”, di quelli che vanno a scavare le storie abbandona-

te, sotterrate, dimenticate. Alcuni scrittori verranno una settimana prima del Festival a raccogliere le storie della Valle. Andranno in giro con ragazzi delle scuole o di associazioni culturali a parlare con gli abitanti della valle, ascolteranno le loro storie, dalla guerra alle prime automobili, dall'arrivo della televi-sione �no ai videogame. E' un archivio della memoria. Queste storie verranno trasformate in testi teatrali e lette l'ultima notte a chi, di fatto, le ha raccon-tate. L'idea è costruire in quel crocevia tra Napoli e Roma un polo culturale. L'ultima scommessa, nei prossimi anni, sarà fondare una "universitas" del libro nella valle. Non solo scuola di scrittura ma anche editor, pubblicità, promozione culturale, u�ci stampa, tutto quello che ha a che fare con l'industria culturale. Chi ci aiuterà a sopravvivere potrebbe un giorno scoprire che ne vale la pena.

1 AGOSTOALVITO United Stories of America12.00 - Il giallo italiano a stelle e strisce Luca Crovi racconta i giallisti italiani degli anni’30 (incontro al Relais Chalons d’Orange)18.00 – L’America dei PulitzerI grandi scandali americani raccontati dalle inchieste che hanno vinto il premio Pulitzer: il caso Watergate e gli articoli originali di Woodward e Bernstein - qui pubblicati per la prima volta in Italia - che hanno portato alle dimissioni di Nixon. La verità sulla setta di Scientology: cos'è e quali sono i suoi metodi. Il reportage sui preti pedo�li e sul reverendo Geoghan, su cui pesano oltre 130 accuse di molestie sessuali a minori. Cittadini americani utilizzati dal governo per esperimenti radioattivi condotti su uomini e topi. E ancora: l'uso di ammoniaca delle industrie del tabacco per aumentare la dipendenza dal fumo, gli errori della NASA nell'esplosione del Challenger e le atrocità perpetrate sui civili dall'esercito USA in Vietnam.20.30 – Beatrice Colin con “New York 1916”È il 1916 e, mentre l'Europa sta già vivendo la tragedia della guerra, in America si fa strada una nuova musica, esaltante, liberatoria, moderna, ricca di improvvisazione: il jazz, che di lì a poco uscirà dai ghetti dei neri per invadere paci�camente ogni casa e ogni locale, senza distinzione di colore, razza o ricchezza. A New York il cuore della vita artistica è un triangolo di vicoli a Manhattan chiamato Tin Pan Alley, dove agenti teatrali, produttori, sale da concerto e da vaudeville popolano quello che per gli amanti della musica è ben più che un luogo �sico: è l'adrenalina di dieci, venti, trenta pianoforti che suonano contemporaneamente, è il ruggito delle macchine da stampa che sfornano cinquanta pagine di spartiti al minuto, il sesso e la malinconia del suono del nuovo secolo.21.30 – I racconti dell’età del Jazz (cocktail in maschera)La serata dedicata a Francis Scott Key Fitzgerald e alla sua epoca con letture di testi scelti e a seguire balli e atmosfere dell’età del jazz con l’orchestra anni ’30.

2 AGOSTOATINA Salgari, la penna spezzata18.00 – Il vino del DecameronMaurizio Fiorilla legge Boccaccio19.00- Le avventure di Pedro Navarro, El salteador e altri spagnoliLa storia del conte di Alvito che è stato l’ultimo corsaro del Mediterraneo, famoso per la sua abilità di conquistare castelli inespugnabili. Fu il “padrino” degli italiani alla Dis�da di Barletta, in pratica il commissario tecnico della nazionale di Fieramosca e Brancaleone che scon�sse i francesi in un torneo cavalleresco. La storia dei cittadini di Atina che andarono a consegnargli in Libia una supplica contro le angherie del governatore della contea. Navarro inviò un suo emissario segreto e fece decapitare il governatore quando tornò nel suo castello.Ospiti : Massimiliano Santini autore di “Pedro Navarro e i Corsari del Tirreno”, Stefano testa con “Il testamento di Don Rodrigo” e Vittorio Ricci con “La monarchia cattolica nel governo degli Stati italiani”.21.00 - La penna spezzata. Siamo tutti salgarianiRaccontare Emilio Salgari. Letture scelte dei romanzi salgariani. Video di 5 minuti in cui Paco Ignacio Taibo II racconta l’amore sudamericano per Salgari. Ospiti: Fabian Negrin con “Chiamatemi Sandokan” Josè Manuel Fajardo racconta il suo Salgari. Roberto Fioraso con “Sandokan, amore e sangue” Silvino Gonzato con “La tempestosa vita di Capitan Salgari” L’eroe e la spalla. Come ti racconto i numeri due. Yanez e gli altri Alfredo Castelli autore della saga a fumetti di Martin Mistére Adamo D’Agostino, sceneggiatore Disney Alessia Mainardi con “La trilogia di Avelion”. Radio Livres incontra Walter Veltroni che presenta “L’inizio del buio”23.00 (parte musicale da de�nire)

3 AGOSTOSAN DONATO VAL DI COMINO Lettere dalla �ne del mondo18.00-Quel giorno di indimenticabile bellezzaArnaldo Colasanti, conduttore di Uno Mattina estate, e Aurelio Picca presentano il libro e il video “Enzo Siciliano. Quel giorno di indimenti-cabile bellezza” di Catherine Mc Gilvray. A 5 anni dalla scomparsa di Enzo Siciliano, un documentario e un libro per far conoscere l’uomo Siciliano, e tentare una lettura critica della sua eredità letteraria.   “Scrivere è un artigianato che non conosce maestri, se non in modo imponderabile.”19.00 - Marco Lodoli con “Italia”20.00 -Lettere dalla �ne del mondoLe storie dal mondo narrate e cantate dall’orchestra Piazza Vittorio. L'orchestra nasce da un'idea di Mario Tronco, componente della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documen-tarista Agostino Ferrente. Tronco e Ferrente trovano nell'Esquilino, quartiere di Roma multietnico per eccellenza che ha il suo centro a Piazza Vittorio Emanuele II (detta anche Piazza Vittorio), una grande ricchezza di suoni e musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Sorge così il progetto di riunire alcuni di questi musicisti in un gruppo, o meglio un'orchestra che riesca a fondere i suoni caratteristici di ognuno. L’orchestra segnerà il �lo rosso della serata, con le lettere e gli interventi da Napoli: Peppe Lanzetta con “InferNapoli”; Gerusalemme: Dan Segre (da confermare), Anna Pizzuti con “Vite di carta” e Claudio Pagliara, corrispondente da Gerusalemme del Tg1; Washington: Andrea Mancia e Charles Levingson (Wall Street Journal); New York: Beatrice Colin con “New York 1916” e Alberto Gentili; Havana: Karla Suarez con “Silenzi”, “Carrozza per gli attori”, “La viaggiatrice”, “Crepe nei muri”; Buenos Aires: Fabian Negrin; Kinshasa: Alessandra Ferrante; Pechino: Harry Wu con “Laogai”23.30 Radiolivres incontra José Manuel Fajardo con “Il mio nome è Jamaica”

4 AGOSTOSETTEFRATI C’era una volta l’ItaliaMiniconcerto della Andrea Orsini Band18.00 -Scacchi e tarocchi, quel che resta dell’ItaliaAlessandro Orsini con “Anatomia delle Brigate Rosse” Luciano Lanna con “Il fascista libertario” Fabio Torriero con “Federalismo tricolore”Maurizio Torrealta con “Il quarto livello”19.00- Destini incrociatiSilvia Nucini con “E’ la vita che sceglie”Giovanna Caratelli con “La vita comunque” e “Il vento in tasca”20.00-Concerto The Original’s Slammer Band21.00- Personaggi pubblici in cerca di autoreAlessandro Trocino – Pop Star della culturaAntonio Funiciello – Il politico come cinicoMarco Damilano – Spoon River di Arcore22.00 -RadioLivres incontra Gianfranco Calligarich con “L’ultima estate in città” e “Privati abissi”. Calligarich ha scritto alcuni degli sceneggiati più famosi della tv italiana come “Storia di Anna” e “Ritratto di donna velata”.23.00-Harry Wu con “Tra�ci di morte”, “Controrivoluzionario”, “La strage degli innocenti”23.30-Ivano Capocciama mette in scena “Bagliori di bellezza” di Erika Fornari

5 AGOSTOPICINISCO Letto a tre piazze11.00-Raduno di auto d’epoca e Racconti on the roadDavide Malesi con “101 itinerari da fare almeno una volta in motocicletta” Giancarlo Villa con “La volpe e i leoni” Luigi Milani con “Nessun futuro” Emanuela Fontana con “Alla rivoluzione”17.00- Supereroi a vaporeMax Gobbo con “Capitan Acciaio”. Fabian Negrin con “La vita intorno”.18.00-Terra e acquaSimone Verde con Cronache dal sottosuolo. Chi vuole avvelenare la valle? Giuseppe Marino con “La casta dell’acqua” Massimo Canu con “Cocaina killer”19.00- Mostra di percussioni Tony Esposito insegna i misteri del tam tam20.00- Tutti i colori del MediterraneoStefania Nardini con “Storia di un Marsigliese. Jean Claude Izzo” Bruno Morchio con “Bacci Pagano cerca giustizia” Maurizio De Giovanni con “Il giorno dei morti. L'autunno del commissario Ricciardi”21.30 La metanotte bianca Nei cassetti di famigliaAurelio Picca con “Se la fortuna è nostra”Giuseppina Torregrossa con “Manna e Miele, ferro e fuoco” La guerra dei cafoni Sergio Rubini racconta il romanzo di Carlo D’Amicis “La guerra dei cafoni” Radio Livres incontra Mario

Giordano con “Sanguisughe” I romanzi della via PalMarino Magliani con “Colonia Alpina Ferranti Aporti Nava” Gaetano Savatteri con “I ragazzi di Regalpetra” Giulia Blasi con “Il mondo prima che arrivassi tu” I ragazzi con la valigia Mimmo Gangemi con “La signora di Ellis Island” Maria Rosaria Valentini con “Antonia” Enzo Limardi con “Il pacco” Tony Esposito presenta “Sentirai”, l’ultimo album dedicato al Darfur (da conferma-re) I giochi della notte Il gioco delle parole perdute

6 AGOSTOVICALVI Questa terra è la mia terra18.00 – I segreti del castelloVisita guidata al castello medioevaleRoberto Genovesi con “La legione occulta” e “la vendetta di Augusto”20.00 -Parole di donna/1Cento grandi nomi della cultura, della politica e dello spettacolo italiano per un “dizionario al femminile”, che fa il punto sul nostro passato e sul nostro presente, per capire dove stiamo andando e per ricordare da dove siamo partite e quanta strada abbiamo percorso. In queste pagine troverete cento voci del privato e del politico, le parole della quotidianità e quelle della �loso�a, da abito a zitella, passando per diritti, lavoro, pari opportunità, ma anche desiderio, mamma, sirena, verginità… Cento voci che hanno segnato profondamente la storia del nostro Paese, che sono cambiate negli anni, ma che sono attuali più che mai. Un libro corale, cui hanno partecipato, sotto l’abile regia di Ritanna Armeni, donne diverse per orientamento politico, professione, stato sociale, tutte accomunate dall’entusiasmo di esserci, dal desiderio di raccontare, di raccontarsi, di capire. Cinzia Leone; Isabella Rauti; Giulia Blasi; Stefania NardiniParole di donna/2Maria Pia Morelli con “Raggi di luce rosa”. Sogni, conquiste, esperienze, delusioni, emozioni di protagoniste della nostra società, sempre alla ricerca di un equilibrio dinamico tra a�etti, famiglia, professione e impegno sociale.21.00 -Braccia non strappate all’agricolturaQuattro giovani agricoltori raccontano come hanno avuto successo riscoprendo la terra.21.30 -Le parole della terra e altre storie di animaliGiorgio Nisini “La città di Adamo” Stefano Malatesta “La Pescatrice del Platani” Alessio Torino “Tetano” Fabrizio Ottaviani “La gallina” Davide Malesi con “Veramente di�cile ripetere il medesimo stratagemma”23.00 - RadioLivres incontra Arnaldo Colasanti24.00- Camorra diversa: Romeo e RomeoRecital di Luigi Romolo Carrino con “Acqua storta” e “Pozzoromolo”1.00 La fortuna di FaberCarlo Ghirardato interpreta Fabrizio De Andrè (patrocinato dalla Fondazione De Andrè)

7 AGOSTOALVITO Valle a raccontar11.00- Il romanzo Porta a PortaPorta Iacobelli: Pugni, calci e tori Carlo Annese con “I diavoli di Zonderwater” e Ivan Polidoro con “Le coincidenze” Lavatoio: Matteo Nucci con “Il toro non sbaglia mai” e Stefano Ferrio “La partita” San Nicola: Tullio Pironti con “Pugni e cazzotti” e Andrea Caterini con “Il nuovo giorno”, romanzo ispirato alla morte del pugile Tiberio Mitri. ArtInBorgo – Pittura estempora-nea su cubi di tela.18.00 – Caccia alla parola perduta (gioco e incontro)Sabrina D’Alessandro con “Il libro delle parole altrimenti smarrite” Sarà capitato anche a voi di subire la “burbanza” di un “rodomonte”, ma cosa signi�ca precisamente? E come sono nate queste espressioni? Questo libro recupera parole in via di estinzione e ne presenta storia, signi�cato e potenzialità espressive. Attraverso una ricerca trasversale su testi e vocabolari di epoche diverse, ci o�re un metodo infallibile per non passare inosservati in società, e un poderoso antidoto alla lingua di plastica che troppo spesso ci condanniamo a usare.19.00 - Seconda stella a destra (@Le Coste)Giulia Blasi con “Il mondo prima che arrivassi tu” 21.00 De Calamus in concertoDeCalamus, signi�ca I Dieci di Calamus, è un gruppo di musica popolare attivo da numerosi anni nella ricerca e riproposta delle tradizioni popolari della Valle di Comino.22.00 -Raccontami una storia (@Castello)Un gruppo di scrittori di Minimum Fax ha raccolto le storie della valle di Comino. Le storie “grezze” diventano monologhi e dialoghi teatrali che verranno letti da alcuni attori. 23.00 Radio Livres incontra Amedeo Balbi con “La musica del Bing Bang”, “Seconda stella a destra” e “Il buio oltre le stelle”.

18 19Gli eventi collaterali diAtinaJazz

Il I raduno camperistico Valco-mino a suon di musica…Una bella iniziativa animerà il primo �ne settima-na di Atina Jazz e sicuramente darà il via ad una tradizione che speriamo possa potenziare sempre di più il �usso di visitatori nel nostro territorio.L’Amministrazione Comunale di Atina, in partico-lare l’Assessorato al Turismo, in collaborazione con la Proloco di Atina e il Camper Club Valle di Comino PleinAir, dal 22 al 24 Luglio 2011, organiz-za il “1° Raduno Camperistico Valcomino”, concen-trato ai piedi del parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Gli splendidi paesaggi della Valle e le nostre specialità gastronomiche accoglieranno i turisti per un weekend all’insegna della buona musica, grazie alla collaborazione proprio con il nostro Festival con la possibilità di assistere ai concerti in programmazione a condizioni estre-mamente vantaggiose. Ovviamente, non solo musica, ma un viaggio alla scoperta della natura, dell’arte e della tradizione, non ultima dell’enogastronomia, che ad Atina o�re un vasto assortimento di prodotti genuini molto rinomati. Un’occasione da non perdere per conoscere i luoghi più segreti di un territorio magni�co, che o�re in�nite declinazioni, all’insegna di un’esperienza di viaggio libera e creativa e in cui il rapporto con i luoghi è davvero a misura d’uomo, in un contesto d’elezione per chi ama il turismo secondo natura. Atina Jazz e Plenair vi aspettano dunque per farvi scoprire il nostro Comune e la nostra Valle che il caloroso senso di ospitalità della gente ciociara rende ancora più signi�cativi. Per informazioni: www.atinajazz.com www.prolocoatina.it

Atina Jazz aQuattro Ruote.

La filosofia del progetto Atina Jazz e quella di far “dialogare” il più possibile le arti e di coinvolgere i giovani. Non potevamo quindi trascurare una realtà che negli ultimi anni ha preso piede tra le nuove generazioni di artisti visivi: quella della street art. Ecco dunque l’idea di accostare questa originale forma d’arte pittorica alla musica jazz. Minimo comune denominatore la libertà d’espressione, che può essere tradotta sia in improvvisazione musicale, sia in creazione di un’opera estemporanea che prenda ispirazione proprio da questa. Da qui il nome Jazz & Graffiti.

Arte di strada o arte urbana come forma di arte che si manifesta appunto in luoghi pubblici, attraverso le tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture.Ogni artista che pratica street art ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre le proprie creazioni e in cui esprimere la propria arte. Sicuramente questo tipo di arte offre la possi-bilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d'arte. Discendendo direttamente dalla Pop art e dal Graffitismo, si pone però in un nuovo panorama a cavallo tra comunità sociale e mondo dell'arte, verso chi più propriamente artista propone i suoi lavori o chi, diversa-mente, utilizza la strada come luogo ribalta e vettore comunicativo.

Veniamo più nello specifico: questa sorta di concorso, indetto da AtinaJazz in collaborazione con il Comune di Atina, la Proloco di Atina, la Regione Lazio, la Provincia di Frosinone, l’Humber School di Toronto (Canada) e il Toronto Jazz Festival, è aperto a tutti gli artisti italiani e stranieri, professionisti e/o dilettanti che voglia-no realizzare un’opera pittorica in stile murales durante i concerti della prossima XXVI edizione del Festival. Le opere dovranno essere realizzate proprio nel corso dei concerti serali presso la location di piazza Marco-ni, su apposite pannellature messe a disposizione dall'organizzazione del Festival. L’organizzazione si occu-perà anche di fornire agli artisti attrezzature adeguate per permettere un'agevole realizzazione dell'opera. L’artista proveniente da altre regioni d’Italia o da Stati esteri, potrà essere ospitato dagli organizzatori (vitto e alloggio) in alberghi o strutture della zona convenzionati con la manifestazione, per un periodo massimo di tre giorni. Per essere ammes-so al concorso, l’artista dovrà far pervenire all’organizzazione di Atina Jazz un bozzetto a colori riferito al murales che si intende realizzare. Una speciale commissione nominata dall’Ente organizzatore valuterà i bozzetti individuando i 6 artisti che parteciperanno al concorso. La premia-zione avverrà durante la manifestazione “La notte bianca di Atina” il 6 agosto 2011 e saranno assegnati con giudizio insindacabile della giuria tre premi:1° premio € 1000; 2° premio € 500; 3° premio € 250 oltre a premi in gadget di varia natura saranno riservati agli artisti per la partecipazione.

Tema del concorso: “JAZZ, improvvisazione ed altri effetti”.Il termine per l’iscrizione è il 18 luglio 2011.Per il regolamento e la modulistica: www.atinajazz.com.

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Vivere AtinaJazz ricca di musica ed oltre la musica: in questa estate di grandi appuntamenti, le serate del festival del piccolo borgo frusinate si presentano come un vero e proprio incontro di sensi. Dalle usanze e dalle tradizioni che arricchiscono la Valle di Comino, nasce l'ispirazione per impreziosire anche un altro indispensabile elemento, parte inscindibile della sua storia: il jazz!Assieme ai grandi nomi che s�leranno sul palco, i protagonisti dell’estate saran-no infatti i sapori, le atmosfere e le bellezze culturali e paesaggistiche delle terre che ospitano il festival e che, in questa edizione, ne faranno allo stesso tempo parte. Se una serata musicale deve essere, perché non disegnarci tutto attorno una vacanza? Senza dover viaggiare con la fantasia, AtinaJazz può essere la giusta occasione per scoprire una bellissima e ricca zona d’Italia, a due passi dal Parco Nazionale d'Abruzzo e dalla maestosa e suggestiva Abbazia di Montecas-sino; la musica può diventare il perfetto pretesto per godere di quella che è storicamente una terra piena di risorse: la Valle di Comino, montagne, colline, �umi, delizie culinarie. Nei giorni del Jazz, soggiornare ad Atina e dintorni sarà stimolante come non mai e soprattutto conveniente: dal semplice biglietto “cena + concerto”, si arriva a pacchetti di tutto compreso, nei quali sono incluse visite guidate presso le maggiori zone d’interesse, a prezzi che partono da 60 euro per una cena, un concerto, un pernotto ed un tour da scegliere a seconda delle proprie preferen-ze, tra le molteplici ricchezze di questa terra davvero unica. Ogni ristorante propone inoltre uno speciale “Menu Jazz” a prezzi ridotti per il pubblico del festival, in cui i prodotti tipici arricchiranno il valore delle usanze che fanno

l’orgoglio e la storia della Valle di Comino.

Il fagiolo cannellino DOP tipico di Atina, i formaggi di Picinisco, il vino DOC rendono completa l’o�erta di quella che si presenta come una vacanza a tutti gli e�etti, relax per chi sente il bisogno di dimenticare i ritmi accelerati della quotidianità e diverti-mento per chi cerca distrazione: Atina accoglie a braccia aperte ogni ascol-tatore jazz e pone sopra al piatto della sua ospitalità tutto ciò che può rendere unico il suo incontro.

I tour di AtinaJazz, organizza-ti in occasione delle giornate del festival in collaborazione con la Prolo-co di Atina, sono:

Tour Atina Visita guidata al centro storico e presso le principali attrazioni locali con servizio navetta: monumen-ti, musei, aree archeologiche, aree naturalistiche, aziende di prodotti tipici e altro;

Tour Montecassino Visita guidata all’Abbazia di Montecassino e al Museo di Montecassino;

Tour Naturalistico Visita guidata al Parco Nazionale d’Abbruzzo, presso Pescasseroli e visita all’Oasi WWF del Lago di Posta Fibreno;

Tour Enogastronomico Visita guida-ta alla Cantina della Ferriera e pranzo presso una delle strutture convenzio-nate con AtinaJazz;

Tour Culturale Visita al Museo della Zampogna di Villa Latina e al Museo Storico della molitura e dell’arte contadina di Casalattico;

Tour Sportivo Percorsi guidati in MTB o Trekking di circa 3 ore, lungo sentieri e vecchie mulattiere, toccando i principali comuni della Valle di Comino

Le strutture convenzionate con AtinaJazz, presso le quali il pubblico del festival potrà usufruire di particolari agevolazioni, sono:

Ristorante Il Vicolo - Via Planca n°5, Atina tel. 0776.628058Agriturismo Signora Porzia - Via Signora Porzia snc, Atina tel. 0776.610675Ristorante Le Cannardizie - Piazza Garibaldi, Stretta della Posterula sns, Atina tel. 0776.609297Hotel Ristorante Bellavista - Via A. Vecchione, Atina tel. 0776.609731B&B Villa Orrea - Via Villa Orrea, Atina tel. 0776.690041

Ristorante Pepenero - Via E. De Nicola n°245 - Cassino tel. 0776.310265Hotel Ristorante Al Boschetto Superstada Cassino-Formia km. 0,900,Cassino tel. 0776 39131Ristorante Asado - Via Tosti n°36, Cassino tel. 0776.351037

Villa Ferrari - Via Casilina km. 103,500, Ceprano tel. 0775.912852Relais Chalons D’Orange - Via Colle Buono Serre di Conca n°2 - Alvito tel. 0776.513083

Al Poggio di Casalucense - Via Sferracavallo-Olivella 3886, S. Elia Fiumerapi-do tel. 0776.429650

Hotel Cirelli - Via Pezzogrande n°798 - S. Elia Fiumerapido tel. 0776.429801

B&B Il Bruco - Contrada Cortina n°12, San Donato Val Comino tel. 0776 .512005

Turisti ad AtinaJazz

Non solo musicadal 21 al 31 Luglio:

AtinaJazz è un universo tutto

da scoprire.

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Vivere AtinaJazz ricca di musica ed oltre la musica: in questa estate di grandi appuntamenti, le serate del festival del piccolo borgo frusinate si presentano come un vero e proprio incontro di sensi. Dalle usanze e dalle tradizioni che arricchiscono la Valle di Comino, nasce l'ispirazione per impreziosire anche un altro indispensabile elemento, parte inscindibile della sua storia: il jazz!Assieme ai grandi nomi che s�leranno sul palco, i protagonisti dell’estate saran-no infatti i sapori, le atmosfere e le bellezze culturali e paesaggistiche delle terre che ospitano il festival e che, in questa edizione, ne faranno allo stesso tempo parte. Se una serata musicale deve essere, perché non disegnarci tutto attorno una vacanza? Senza dover viaggiare con la fantasia, AtinaJazz può essere la giusta occasione per scoprire una bellissima e ricca zona d’Italia, a due passi dal Parco Nazionale d'Abruzzo e dalla maestosa e suggestiva Abbazia di Montecas-sino; la musica può diventare il perfetto pretesto per godere di quella che è storicamente una terra piena di risorse: la Valle di Comino, montagne, colline, �umi, delizie culinarie. Nei giorni del Jazz, soggiornare ad Atina e dintorni sarà stimolante come non mai e soprattutto conveniente: dal semplice biglietto “cena + concerto”, si arriva a pacchetti di tutto compreso, nei quali sono incluse visite guidate presso le maggiori zone d’interesse, a prezzi che partono da 60 euro per una cena, un concerto, un pernotto ed un tour da scegliere a seconda delle proprie preferen-ze, tra le molteplici ricchezze di questa terra davvero unica. Ogni ristorante propone inoltre uno speciale “Menu Jazz” a prezzi ridotti per il pubblico del festival, in cui i prodotti tipici arricchiranno il valore delle usanze che fanno

l’orgoglio e la storia della Valle di Comino.

Il fagiolo cannellino DOP tipico di Atina, i formaggi di Picinisco, il vino DOC rendono completa l’o�erta di quella che si presenta come una vacanza a tutti gli e�etti, relax per chi sente il bisogno di dimenticare i ritmi accelerati della quotidianità e diverti-mento per chi cerca distrazione: Atina accoglie a braccia aperte ogni ascol-tatore jazz e pone sopra al piatto della sua ospitalità tutto ciò che può rendere unico il suo incontro.

I tour di AtinaJazz, organizza-ti in occasione delle giornate del festival in collaborazione con la Prolo-co di Atina, sono:

Tour Atina Visita guidata al centro storico e presso le principali attrazioni locali con servizio navetta: monumen-ti, musei, aree archeologiche, aree naturalistiche, aziende di prodotti tipici e altro;

Tour Montecassino Visita guidata all’Abbazia di Montecassino e al Museo di Montecassino;

Tour Naturalistico Visita guidata al Parco Nazionale d’Abbruzzo, presso Pescasseroli e visita all’Oasi WWF del Lago di Posta Fibreno;

Tour Enogastronomico Visita guida-ta alla Cantina della Ferriera e pranzo presso una delle strutture convenzio-nate con AtinaJazz;

Tour Culturale Visita al Museo della Zampogna di Villa Latina e al Museo Storico della molitura e dell’arte contadina di Casalattico;

Tour Sportivo Percorsi guidati in MTB o Trekking di circa 3 ore, lungo sentieri e vecchie mulattiere, toccando i principali comuni della Valle di Comino

Le strutture convenzionate con AtinaJazz, presso le quali il pubblico del festival potrà usufruire di particolari agevolazioni, sono:

Ristorante Il Vicolo - Via Planca n°5, Atina tel. 0776.628058Agriturismo Signora Porzia - Via Signora Porzia snc, Atina tel. 0776.610675Ristorante Le Cannardizie - Piazza Garibaldi, Stretta della Posterula sns, Atina tel. 0776.609297Hotel Ristorante Bellavista - Via A. Vecchione, Atina tel. 0776.609731B&B Villa Orrea - Via Villa Orrea, Atina tel. 0776.690041

Ristorante Pepenero - Via E. De Nicola n°245 - Cassino tel. 0776.310265Hotel Ristorante Al Boschetto Superstada Cassino-Formia km. 0,900,Cassino tel. 0776 39131Ristorante Asado - Via Tosti n°36, Cassino tel. 0776.351037

Villa Ferrari - Via Casilina km. 103,500, Ceprano tel. 0775.912852Relais Chalons D’Orange - Via Colle Buono Serre di Conca n°2 - Alvito tel. 0776.513083

Al Poggio di Casalucense - Via Sferracavallo-Olivella 3886, S. Elia Fiumerapi-do tel. 0776.429650

Hotel Cirelli - Via Pezzogrande n°798 - S. Elia Fiumerapido tel. 0776.429801

B&B Il Bruco - Contrada Cortina n°12, San Donato Val Comino tel. 0776 .512005

Turisti ad AtinaJazz

Non solo musicadal 21 al 31 Luglio:

AtinaJazz è un universo tutto

da scoprire.

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21 Luglioore 21.45 p.zza Marconi Ingresso LIBEROGiovanni Guidi e The Unknown Rebel Band Fulvio Sicurtà, Mirko Rubegni, Daniele Tittarelli,Dan Kinzelman, David Brutti, Mauro Ottolini, Giovanni Guidi, Giovanni Maier, Joao Lobo, Michele Rabbia

22 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 18€Basilicata is on my mind con Rocco Papaleo, Rita Marcotulli, Fabrizio Bosso,Luciano Biondini, Furio Di Castri, Roberto Gatto

23 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 30€

Wynton Marsalis andthe Jazz at Lincoln Center Orchestra

24 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 15€Franco d’Andrea 4et Franco D’Andrea, Aldo Mella, Zeno De Rossi, Andrea Ayace Ayassot

28 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso LIBEROHilario Duran trioHilaro Duran, Roberto Occhipinti, Ernesto Simpson

29 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 30€

Al Jarreau Joe Turano, John Calderon,Mark Simmons, Chris Walker, Larry Williams

30 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 20€Incognito Anderson James, Ballin Christopher, Bernhardt Moritz, Cooper Matthew, Crampton Julian, Crosdale Melonie, Haynes Vanessa, Lewis Christopher, Maunick Jean Paul, Mendolia Francesco, Robinson Kevin, Watkins Steven, White Alistair

31 Lugliop.zza Marconi  Ingresso 15€ due concertiore 21:00 Enzo Pietropaoli 4et Mazzariello Julian, Paternesi Alessandro, Sigurtà Fulvio, Enzo Pietropaoli ore 22:30 Danilo Rea, Ares Tavolazzi, Ellade Bandini Trio ”Tributo ai Beatles”

Anderson James (Incognito)Ayassot Andrea Ayace (Franco D’Andrea Quartet)

Ballin Christopher (Incognito)Balmas Dario (Jambalaya)Bandini ElladeBernhardt Moritz (Incognito)Bianchi Alessio (Magicaboola Brass Band)Biei Gabriele (Jambalaya)Biondini Luciano (Basilicata is on my mind)Blanding Walter (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Bonetto Gilberto (Jambalaya)Bosso Fabrizio (Basilicata is on my mind)Brutti David (Unknown Rebel Band)

Calderon John (Al Jarreau)Cannatella Emanuele (Magicaboola Brass Band)Ceccarini Filippo (Magicaboola Brass Band)Ciacci Giampaolo (Magicaboola Brass Band)Cooper Matthew (Incognito)Corrias Francesca (Sun�ower Quartet)Crampton Julian (Incognito)Crenshaw Chris (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Crosdale Melonie (Incognito)

D’Andrea FrancoDe Rossi Zeno (Franco D’Andrea Quartet)Dell’omo Francesco (Magicaboola Brass Band) Dell’omodarme Fabrizio (Magicaboola Brass Band)Di Castri Furio (Basilicata is on my mind)Di Mitri Lele (DJ set)Diliberto Alessandro (Sun�ower Quartet)Duran Hilario

Filippi Riccardo (Magicaboola Brass Band)Focacci Riccardo (Magicaboola Brass Band)Folchetti Tommaso (LokoMotive Trio)Frailis Pierpaolo (Sun�ower Quartet)

Gardner Vincent (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Gatto Roberto (Basilicata is on my mind)Gemini Massimo (Magicaboola Brass Band)Goines Victor (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Guidi Giovanni

Haynes Vanessa (Incognito)Henriquez Carlos (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Irby Sherman (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Italiano Stefano (Jambalaya)

Jackson Alì (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Jacoviello Tommaso (Magicaboola Brass Band)Jarreau Al Jones Sean (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Kelso Mark (Mario Romano Quartet)Kinzelman Dan (Unkwon Rebel Band)Kisor Ryan (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Labarbera Pat (Mario Romano Quartet)Lagi Andrea (Magicaboola Brass Band)Lewis Christopher (Incognito)Lobo Joao (Unknown Rebel Band)

Maier Giovanni (Unknown Rebel Band)Marcelli Giulio (LokoMotive Trio)Marchi Matteo (Magicaboola Brass Band)Marcotulli Rita (Basilicata is on my mind)Marsalis WyntonMason Elliott (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Maunick Jean Paul (Incognito)Mazzariello Julian (Enzo Pietropaoli Quartet)Mazzenga Mario (LokoMotive Trio)Mella Aldo (Franco D’Andrea Quartet)Mendolia Francesco (Incognito)Mundula Filippo (Sun�ower Quartet)Muner Alessandro (Jambalaya)

Nash Ted (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Nimmer Dan (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Nocerino Yuri (Magicaboola Brass Band)

Occhipinti Roberto (Hilario Duran Trio e Mario Romano Quartet)Ottolini Mauro (Unknown Rebel Band)

Padovani Simone (Magicaboola Brass Band)Paternesi Alessandro (Enzo Pietropaoli Quartet)Pierini Mirco (Magicaboola Brass Band)Pietropaoli EnzoPrintup Marcus (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Rabbia Michele (Unknown Rebel Band)Raise Alessandro (Jambalaya)Rea DaniloRicci Leonardo (Magicaboola Brass Band)Ricucci Alessandro (Magicaboola Brass Band)Robinson Kevin (Incognito)Romano MarioRubegni Mirko (Unknown Rebel Band)

Santinelli Michele (Magicaboola Brass Band)Sigurtà Fulvio (Unknown Rebel Band e Enzo Pietropaoli Quartet)Simmons Mark (Al Jarreau)Simpson Ernesto (Hilario Duran Trio)

Tavolazzi AresTemperley Joe (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Tittarelli Daniele (Unknown Rebel Band)Turano Joe (Al Jarreau)

Walker Chris (Al Jarreau)Watkins Steven (Incognito)White Alistair (Incognito)Williams Larry (Al Jarreau)

A KL

M

NOP

R

S

T

W

B

C

D

F

G

HIJ

gli Artistise vi sono piaciuti... di AtinaJazz 2011dalla A alla ZI pomeriggi al Teatro Pavone sono la scena del jazz più puro, quello che accompagni

tenendo fermo il tallone a terra e manando su e giù la punta, mentre con le dita fai “snap snap”. È lo spettacolo classico ed esaltante dei grandi nomi, soprattutto italiani, che rendo-no bello ed appassionante questo genere: le dita sul piano, le trombe alle stelle, il peso del contrabbasso appoggiato sulle spalle; sono nomi che non possono mancare all’appuntamento jazz più importante dell’anno, il palco di Umbria Jazz, il suo volto più genuino, nomi talmente emozionanti da far venire voglia di riascoltar-li, magari a �ne mese all’AtinaJazz Festival, il cui programma non ha saputo fare a meno di loro: c’è Giovanni Guidi il 9 Luglio a Perugia in quintetto con Gianluca Petrella, Michael Blake, Thomas Morgan e Gerald Cleaver, una formazione estrosa che promette spettacolo; il giova-nissimo e talentuoso pianista aprirà poi le danze ad Atina, il 21 Luglio, accompagnato dalla Unknown Rebel Band in un concerto in cui composizioni originali, tecnica e fantasia daranno vita ad una serata “rivoluzionaria”. Franco D’Andrea, Three l’11 Luglio all’Umbria Jazz con Daniele D’Agaro e Mauro Ottolini, e Quartet il 24 ad Atina-Jazz con Andrea Ayace Ayassot, Aldo Mella e Zeno de Rossi, onorerà entrambi i festival della sua presenza; un colosso del jazz: nominato dall’Académie du Jazz de France miglior musicista europeo per l’anno 2010, non può davvero mancare a due appuntamenti così importanti per la musica jazz. In “Reunion” al Teatro Pavone il 13 Luglio, con Ramberto Ciammarughi, Fabio Zeppetella e Fabrizio Sferra, c’è anche Ares Tavolazzi, che ritroveremo all’ultima serata di AtinaJazz a riproporre i Beatles rivisitati dal suo contrabbasso, dalla batteria di Ellade Bandini e dal piano di Danilo Rea, presen-te anche lui a Perugia, il 16 in duo con Flavio Boltro. Il 14 Luglio, il trombettista Fabrizio Bosso è di scena in quartetto assieme a Roberto Cecchetto nella serata di Umbria Jazz; il giorno dopo Roberto Gatto in “New Octet” ammalierà il pubblico umbro: entrambi li rincontrere-mo ad Atina, il 22 Luglio, in “Basilicata is on my mind”, uno spettacolo in cui il jazz si fonde con il teatro, con Rita Marcotulli al piano, Luciano Biondini alla �sarmonica, Furio Di Castri al contrabbasso e Rocco Papaleo, con tutta la sua ironia e personalità, al microfono.Il grande jazz, insomma, quello italiano, quello irresistibile, non può non essere presente, protagonista dei più grandi festival dedicati a questa musica davvero unica: se vi piaceranno ad Umbria Jazz, se vi incanteranno con le loro note ed i loro viaggi inaspettati, veniteli a scoprire anche ad Atina, non mancheranno di sorpren-dervi ancora e se li avete persi, ancora peggio! non commettete un altro errore: il jazz, il vero jazz, è ad ogni ascolto, ad ogni nuovo incontro, una sorpresa.

Il grande jazz, insomma,

quello italiano, quello irresistibile,

non può non essere presente,

protagonista dei più grandi festival dedicati a questa musica davvero

unica

Via XX Settembre, 1703043 Cassino (FR)

PrevenditaU�ciale

di Claudia Cicciotti

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21 Luglioore 21.45 p.zza Marconi Ingresso LIBEROGiovanni Guidi e The Unknown Rebel Band Fulvio Sicurtà, Mirko Rubegni, Daniele Tittarelli,Dan Kinzelman, David Brutti, Mauro Ottolini, Giovanni Guidi, Giovanni Maier, Joao Lobo, Michele Rabbia

22 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 18€Basilicata is on my mind con Rocco Papaleo, Rita Marcotulli, Fabrizio Bosso,Luciano Biondini, Furio Di Castri, Roberto Gatto

23 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 30€

Wynton Marsalis andthe Jazz at Lincoln Center Orchestra

24 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 15€Franco d’Andrea 4et Franco D’Andrea, Aldo Mella, Zeno De Rossi, Andrea Ayace Ayassot

28 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso LIBEROHilario Duran trioHilaro Duran, Roberto Occhipinti, Ernesto Simpson

29 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 30€

Al Jarreau Joe Turano, John Calderon,Mark Simmons, Chris Walker, Larry Williams

30 Luglioore 21:45 p.zza Marconi Ingresso 20€Incognito Anderson James, Ballin Christopher, Bernhardt Moritz, Cooper Matthew, Crampton Julian, Crosdale Melonie, Haynes Vanessa, Lewis Christopher, Maunick Jean Paul, Mendolia Francesco, Robinson Kevin, Watkins Steven, White Alistair

31 Lugliop.zza Marconi  Ingresso 15€ due concertiore 21:00 Enzo Pietropaoli 4et Mazzariello Julian, Paternesi Alessandro, Sigurtà Fulvio, Enzo Pietropaoli ore 22:30 Danilo Rea, Ares Tavolazzi, Ellade Bandini Trio ”Tributo ai Beatles”

Anderson James (Incognito)Ayassot Andrea Ayace (Franco D’Andrea Quartet)

Ballin Christopher (Incognito)Balmas Dario (Jambalaya)Bandini ElladeBernhardt Moritz (Incognito)Bianchi Alessio (Magicaboola Brass Band)Biei Gabriele (Jambalaya)Biondini Luciano (Basilicata is on my mind)Blanding Walter (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Bonetto Gilberto (Jambalaya)Bosso Fabrizio (Basilicata is on my mind)Brutti David (Unknown Rebel Band)

Calderon John (Al Jarreau)Cannatella Emanuele (Magicaboola Brass Band)Ceccarini Filippo (Magicaboola Brass Band)Ciacci Giampaolo (Magicaboola Brass Band)Cooper Matthew (Incognito)Corrias Francesca (Sun�ower Quartet)Crampton Julian (Incognito)Crenshaw Chris (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Crosdale Melonie (Incognito)

D’Andrea FrancoDe Rossi Zeno (Franco D’Andrea Quartet)Dell’omo Francesco (Magicaboola Brass Band) Dell’omodarme Fabrizio (Magicaboola Brass Band)Di Castri Furio (Basilicata is on my mind)Di Mitri Lele (DJ set)Diliberto Alessandro (Sun�ower Quartet)Duran Hilario

Filippi Riccardo (Magicaboola Brass Band)Focacci Riccardo (Magicaboola Brass Band)Folchetti Tommaso (LokoMotive Trio)Frailis Pierpaolo (Sun�ower Quartet)

Gardner Vincent (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Gatto Roberto (Basilicata is on my mind)Gemini Massimo (Magicaboola Brass Band)Goines Victor (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Guidi Giovanni

Haynes Vanessa (Incognito)Henriquez Carlos (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Irby Sherman (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Italiano Stefano (Jambalaya)

Jackson Alì (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Jacoviello Tommaso (Magicaboola Brass Band)Jarreau Al Jones Sean (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Kelso Mark (Mario Romano Quartet)Kinzelman Dan (Unkwon Rebel Band)Kisor Ryan (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Labarbera Pat (Mario Romano Quartet)Lagi Andrea (Magicaboola Brass Band)Lewis Christopher (Incognito)Lobo Joao (Unknown Rebel Band)

Maier Giovanni (Unknown Rebel Band)Marcelli Giulio (LokoMotive Trio)Marchi Matteo (Magicaboola Brass Band)Marcotulli Rita (Basilicata is on my mind)Marsalis WyntonMason Elliott (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Maunick Jean Paul (Incognito)Mazzariello Julian (Enzo Pietropaoli Quartet)Mazzenga Mario (LokoMotive Trio)Mella Aldo (Franco D’Andrea Quartet)Mendolia Francesco (Incognito)Mundula Filippo (Sun�ower Quartet)Muner Alessandro (Jambalaya)

Nash Ted (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Nimmer Dan (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Nocerino Yuri (Magicaboola Brass Band)

Occhipinti Roberto (Hilario Duran Trio e Mario Romano Quartet)Ottolini Mauro (Unknown Rebel Band)

Padovani Simone (Magicaboola Brass Band)Paternesi Alessandro (Enzo Pietropaoli Quartet)Pierini Mirco (Magicaboola Brass Band)Pietropaoli EnzoPrintup Marcus (Jazz at Lincoln Center Orchestra)

Rabbia Michele (Unknown Rebel Band)Raise Alessandro (Jambalaya)Rea DaniloRicci Leonardo (Magicaboola Brass Band)Ricucci Alessandro (Magicaboola Brass Band)Robinson Kevin (Incognito)Romano MarioRubegni Mirko (Unknown Rebel Band)

Santinelli Michele (Magicaboola Brass Band)Sigurtà Fulvio (Unknown Rebel Band e Enzo Pietropaoli Quartet)Simmons Mark (Al Jarreau)Simpson Ernesto (Hilario Duran Trio)

Tavolazzi AresTemperley Joe (Jazz at Lincoln Center Orchestra)Tittarelli Daniele (Unknown Rebel Band)Turano Joe (Al Jarreau)

Walker Chris (Al Jarreau)Watkins Steven (Incognito)White Alistair (Incognito)Williams Larry (Al Jarreau)

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gli Artistise vi sono piaciuti... di AtinaJazz 2011dalla A alla ZI pomeriggi al Teatro Pavone sono la scena del jazz più puro, quello che accompagni

tenendo fermo il tallone a terra e manando su e giù la punta, mentre con le dita fai “snap snap”. È lo spettacolo classico ed esaltante dei grandi nomi, soprattutto italiani, che rendo-no bello ed appassionante questo genere: le dita sul piano, le trombe alle stelle, il peso del contrabbasso appoggiato sulle spalle; sono nomi che non possono mancare all’appuntamento jazz più importante dell’anno, il palco di Umbria Jazz, il suo volto più genuino, nomi talmente emozionanti da far venire voglia di riascoltar-li, magari a �ne mese all’AtinaJazz Festival, il cui programma non ha saputo fare a meno di loro: c’è Giovanni Guidi il 9 Luglio a Perugia in quintetto con Gianluca Petrella, Michael Blake, Thomas Morgan e Gerald Cleaver, una formazione estrosa che promette spettacolo; il giova-nissimo e talentuoso pianista aprirà poi le danze ad Atina, il 21 Luglio, accompagnato dalla Unknown Rebel Band in un concerto in cui composizioni originali, tecnica e fantasia daranno vita ad una serata “rivoluzionaria”. Franco D’Andrea, Three l’11 Luglio all’Umbria Jazz con Daniele D’Agaro e Mauro Ottolini, e Quartet il 24 ad Atina-Jazz con Andrea Ayace Ayassot, Aldo Mella e Zeno de Rossi, onorerà entrambi i festival della sua presenza; un colosso del jazz: nominato dall’Académie du Jazz de France miglior musicista europeo per l’anno 2010, non può davvero mancare a due appuntamenti così importanti per la musica jazz. In “Reunion” al Teatro Pavone il 13 Luglio, con Ramberto Ciammarughi, Fabio Zeppetella e Fabrizio Sferra, c’è anche Ares Tavolazzi, che ritroveremo all’ultima serata di AtinaJazz a riproporre i Beatles rivisitati dal suo contrabbasso, dalla batteria di Ellade Bandini e dal piano di Danilo Rea, presen-te anche lui a Perugia, il 16 in duo con Flavio Boltro. Il 14 Luglio, il trombettista Fabrizio Bosso è di scena in quartetto assieme a Roberto Cecchetto nella serata di Umbria Jazz; il giorno dopo Roberto Gatto in “New Octet” ammalierà il pubblico umbro: entrambi li rincontrere-mo ad Atina, il 22 Luglio, in “Basilicata is on my mind”, uno spettacolo in cui il jazz si fonde con il teatro, con Rita Marcotulli al piano, Luciano Biondini alla �sarmonica, Furio Di Castri al contrabbasso e Rocco Papaleo, con tutta la sua ironia e personalità, al microfono.Il grande jazz, insomma, quello italiano, quello irresistibile, non può non essere presente, protagonista dei più grandi festival dedicati a questa musica davvero unica: se vi piaceranno ad Umbria Jazz, se vi incanteranno con le loro note ed i loro viaggi inaspettati, veniteli a scoprire anche ad Atina, non mancheranno di sorpren-dervi ancora e se li avete persi, ancora peggio! non commettete un altro errore: il jazz, il vero jazz, è ad ogni ascolto, ad ogni nuovo incontro, una sorpresa.

Il grande jazz, insomma,

quello italiano, quello irresistibile,

non può non essere presente,

protagonista dei più grandi festival dedicati a questa musica davvero

unica

Via XX Settembre, 1703043 Cassino (FR)

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31Luglio

Pietropaoli 4etEnzoEnzoPietropaoli 4et

Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Frosinone Aut. n. C/FR053/2010 Periodico a cura dell’ufficio stampa della ComagSales S.r.l. - Copie 10.000

IL PERIODICO PER CHI AMA E VIVE LA MUSICAJazzOff Magazine - Periodico di musica, cultura e territorio.Registrazione Tribunale di Cassino n° 02/2010

Lugl io 2011 n .04

Trentanove volte Umbria Jazz, trentotto anni di ricordi ed accordi, uno più magico dell’altro. Un festival come quello di Perugia è un evento che può solo essere contemplato dal basso, con l’occhio dello spettatore ai piedi del palco, la testa chinata all’indietro, il naso all’insù, la bocca spalancata a non avere parole; del resto non servono: ci basta un acuto di sax ed un giro di basso per avere l’anima in pace.Ci basta l’Arena Santa Giuliana, l’arte storica che incontra la musica mondiale: è qui che sono di scena i grandi artisti, quelli che riem-piono la piazza, i nomi che quasi quasi non ci si crede e ci bastano anche il Teatro Pavone e l’Oratorio Santa Cecilia, i pomeriggi in cui protagonista è il jazz che più jazz non si può; ci bastano le botte-ghe e le piazze, tutti i luoghi di questo festival, che va bene per gli

appassionati e per i distratti, per i giovani, le famiglie e quelli che “qui una volta era tutta campagna”, va bene per tutti.

E soprattutto va bene per noi, quelli che scrivono di musica, di musica Jazz, che sia protagonista o meno di questa edizione e che riempirà le

nostre agende - e certo non solo quelle - nella prima metà di Luglio a Perugia, ma anche dal 21 al 31 Luglio ad Atina, in occasione di un piccolo

festival dalla grande storia, che si arricchisce e riesce a sorprendere di edizione in edizione, presentando sul suo palco i grandi nomi della musica internazionale e portan-

do a termine la missione che ha inizio a Perugia e si conclude lì, in un piccolo e suggestivo borgo del Basso Lazio, ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo: colorare l’estate di jazz, il colore più bello. La nostra rivista accompagna ormai da tre anni il percorso di crescita che sta vedendo Atina-Jazz maturare, sino ad essere portato dalla stampa e dai media al livello dei grandi festival di genere, e lo accompagna originariamente come ramo del festival stesso e sempre più trovando una sua ragion d’essere indipendente, come anche in questa occasione JazzOff si presenta al fianco di AtinaJazz, sotto al palco di Santana, di Prince, Liza Minnelli, Herbie Hancock, di Sergio Mendes, Hiromi e tutti gli altri, grandi e piccoli, rigorosamente jazz o jazz per modo di dire, mano nella mano a contemplare Umbria Jazz così come farebbe un comune spettatore, dal basso, la testa chinata all’indietro, il naso all’insù.

MarioRomano 4et

5AgostoMarioRomano 4et

stud

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as.it

Francod’Andrea 4et

24Luglio

Francod’Andrea 4et

Danilo Rea31Luglio

Danilo Rea

HilarioDuran Trio28

Luglio HilarioDuran Trio AlJarreau

AlJarreau29Luglio

INCOGNITO30Luglio INCOGNITO

RoccoPapaleo

RitaMarcotulliRocco

PapaleoRita

Marcotulli22Luglio

Giovanni Guidi &The Unknown Rebel Band21LuglioGiovanni Guidi &The Unknown Rebel Band

WyntonMarsalisWyntonMarsalis

23Luglio

CASSINO (Fr)via Enrico De Nicola, 245Tel. Fax: 0776.31.02.65 cell.329 61 51 [email protected]

VI ASPETTIAMO DAL 21 AL 31 LUGLIO

r e s t a u r a n t