Jaeger, Dalla Themis Alla Dike

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Jeager spiega il passaggio dalla concezione aristocratica della giustizia, basata sull'autorità di diritto divino, alla concezione democratica della giustizia, basata sulla legge scritta e sull'uguaglianza dei cittadini davanti ad essa.

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Questalta estimazione del diritto per parte di poeti e filosofi non precorre la realt, come si potrebbe credere, anzi evidentemente non che il riflesso dellimportanza fondamentale di tale conquista nella vita pubblica dellepoca che va dal secolo VIII al principio del secolo V. E, a cominciare da Esiodo, vi sintona poi il coro dei poeti della madrepatria, Solone ateniese sovrastando ogni altra voce. Ogni giurisdizione era stata sino ad allora senza contrasto nelle mani della nobilt che, senza legge scritta, giudicava seconda la tradizione. Con linasprirsi del contrasto tra la nobilit e i semplici cittadini, il quale doveva risultare dalla migliorata condizione economica della popolazione non nobile, ci conduceva facilmente allabuso politico dellufficio di giudice e alla richiesta, per parte del popolo, di un diritto scritto. Le accuse di Esiodo contro i venali giudici aristocratici, che sforzano il diritto, sono il necessario preludio a tale rivendicazione. Grazie a loro la parola Diritto, dike, diventa la parola dordine della lotta di classe. La storia della codificazione del diritto nelle singole citt dura due secoli e ne sappiamo pochissimo. Ma qui si tratta piuttosto del principio come tale. Diritto scritto equivale a diritto uguale per tutti, grandi e umili. A giudici dovevavo continuare ad essere designati dei nobili, non gente del popolo, ma in avvenire dovevano esser vincolati, nei loro giudizi, a norme fisse della dike. Lo stato di cose arcaico appare in Omero. Egli per lo pi denomina il diritto anche con unaltra parola: themis. Ai re omerici Zeus ha dato scettro e themis. L themis lessenza dellautorit giudicativa degli antichi re e nobili signori. Secondo la sua radice linguistica, questa parola significava il cnone. Il giudice dellet patriarcale rendeva giustizia secondo il cnone dovuto a Zeus, la cui norma attingeva liberamente dalla tradizione dell diritto consuetudinario e dallesperienza propria. Il concetto di dike etimologicamente oscuro. Deriva dal linguaggio processuale greco e, per se stesso, devessere antico quanto la themis. Si diceva dare e ricevere diked dike, ci che in origine equivale a risarcimento; la parte lesa, il cui diritto ristabilito dalla sentenza, riceve dike; il giudice assegna dike. Il significato base di dike quindi, allincirca, quello di , non sorge da questi significati maggiormente esteriorizzati in senso tecnico, ma dallelemento normativo insito in quelle antichissime e notissime formule del linguaggio giuridico. Esso denota la spettanza cui si ha diritto, quindi il principio stesso che garantisce questo diritto e al quale ci si pu appoggiare, qualora uno sia danneggiato dalla hybris. Se la themis si riferiva piuttosto alla posizione autoritaria del diritto, alla sua validit e legalit, la dike ha di mira la sua applicabilit giudiziaria. Si comprende che la dike doveva di necessit diventare la parola dordine in unet di lotta per le rivendicazioni giuridiche di un ceto che sino ad allora avewva sempre dovuto accettare il diritto soltanto quale themis, cio quale legge e volont autoritaria, imposta dallalto. Lappellarsi alla dike diventa ora sempre pi frequente, appassionato, esigente. Ma nellorigine della parola vera anche un altro elemento che la predestinavaa questa lotta: quello delleguaglianza. Esso dovette esservi contenuto in germe sin dal principio, e ne abbiamo la miglior conferma nella mentalit popolare primitiva, che voleva reso pari per pari, restituzione eguale di quanto si sia ricevuto, e pari compenso per il danno arrecato. E ovvio come questi principi fondamentali siano sorti interamente dalla sfera del diritto di propriet, e ci collima con la storia del diritto di altri popoli. In ogni tempo, per il pensiero greco, questelemento originario delleguaglianza rimase incluso nella parola dike. Paideia, pp. 200-202.