Jacques Prevert - Poesie

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La presente scelta comprende poesie
tratte dalle seguenti raccolte:
Paroles(1946)
Spectacle(1951)
Lapluieet le beautemps(1955)
Histoires,etd'autres histoires(1963)Traduzioni dal francese di Maurizio Cucchi e Giovanni Raboni
EditionsGallimard, Paris
Ugo Guanda Editore S.p.A.
Edizione Cartiere del Garda S.p.A.LA VOCAZIONE DELLA GIOIANienteaffattosemplicel'esamedell'operadi Jacques Pr-
vert per chiunque non ami affrontare la poesia senza il con-
forto delle confessioni sfuggite all'autore, dei programmi di
lavoro, delle poetiche implicite o esplicite. Ma non pi docile
essa si offre a chi tenti di coglierla in un tono, di fissarne le
costanti espressive e insomma di arrischiare una definizione
di quella che si direbbe o che si vorrebbe fosse la poesia di
Prvert e che di volta in volta una dubbia punta di pate-
tico, una polemica effimera negli effetti quanto violenta
nello scatto iniziale, un solletico di musica da quattro soldi
sul corpo costituito della Poesia, o infine un filo di grama
primavera sulle macerie di una citt. Certo, udendo cantic-
chiare su facili note un'operazione come quella di mettere
il caff nella tazza, il latte nella tazza di caff, lo zucchero
nel caffelatte e di bere quel che ne risulta, non avremmo
supposto di ritrovarla in breve luce poetica nel volume
Paroles.Je suis comme je suis - dice di rincalzolapoesia di
Prvert, destinata ad apparirci come una folta, variatissima
collezione di dischi caratteristici su cui porre le mani se-
condo il capriccio e l'umore di ognuno. In quanto allo strin-
gerne le radici, mi pare che il discorso finisca con lo spo-
starsi inevitabilmente dall'ambito della produzione e dei ri-
sultati alla figura persino biografica e vivente, al personaggio
Jacques Prvert, al singolare e nuovo tipo di uomo-poeta
ch'egli propone alla polis : nuovo, anzitutto, nel senso
del costume, nell'immagine sommaria, nella raffigurazione
spicciola in cui il gusto medio dei lettori vede da un'epoca
all'altra incarnarsi la poesia in un uomo della folla. Que-
sta nuova incarnazione non riproduce in nulla, s'impegna
anzi a non essere quella del poeta-vate o del poeta-eroe o,
ancora, del poeta-professore, esteta ed umanista.giunta
alla popolarit per vie traverse rispetto al cammino usuale
della poesia verso il pubblico: tanto traverse e inusitate dafar apparire il suo titolare come il solo poeta davvero popo-
lare, nel senso dubbio della popolarit, dei nostri tempi. A
braccetto, poniamo, con DukeEllington,Jean Gabin, e Mau-
riceChevalier.Compagnia che Prvert probabilmente non
sdegnerebbe, a conforto di qualche timorato e austero spi-
rito cui ancora mancava di annoverare tra i segni di perdi-
zione di questo secolo negro, di calciatori trattati come na-
babbi, di folle deliranti per costoro, quello decisivo della
presenza d'un poeta da music-hall.Non capita spesso, del resto, di veder coesistere in un
solo individuo un poeta, un uomo di cinema, un autore di
parole per canzoni di voga. Apparirebbe diversa la figura
di Prvert se non si sapesse delle attivit collaterali? Un
fatto certo: che spesso, forse nei casi migliori, le sue pa-
role chiamano se non la musica, una certa musica, sia pure
la musica di Kosma; che il taglio e la successione di tante
sue immagini, le battute di cui s'infiora tanta parte dei suoi
versi richiamanoi filmsdiCarne la tecnica di... Jacques
Prvert sceneggiatore e dialogatore di queifilms.Quasi si
stenta a credere che un Paul Valry vedesse ancora la luce
del sole negli anni in cui Prvert veniva componendo e pub-
blicando qua e l le poesie che poi raccolse inParoles,tale
il senso di reciproca estraneit, quasi di epoche, mondi,
civilt diverse. S, era passata l'ubbriacatura surrealista e
Prvert vi aveva a suo modo partecipato... ma poi (dicia-
molo con le parole d'un suo titolo) il concerto non era riu-
scito: Compagnons des mauvais jours/Je vous souhaite
une bonne nuit/Ht je m'en vais... Dormez/Rvez/Moi
je m'en vais.Che l'esperienza sia stata consumata basta a spiegare co-
me "lafillede Minos et de Pasipha" - gi talismano esem-
plificativo, pezza d'appoggio della poesia pura - figuri in
uno di quegli inverosimili elenchi o inventari o cortei o
gremitissimi banchetti di cui Prvert si compiace d'essere
il fantasioso e amaro regista, tra un generale in pensione e
un decorato della Legione d'Onore, in mezzo al ciarpame
d'un mondo giunto a un evidente stato di decomposizione a
furia d'essere ingiusto ridicolo e assurdo. D'altra parte an-
che Prvert ha i suoi insostituibili talismani, di quelli che
non sarebbe mai il caso di tradurre perch tradotti perde-
rebbero la propria qualit e sfaccettatura:Unvieillard enoravecunemontre en deuilUne reine de peine avec un homme d'Angleterre...Un hussard de la farce avec un dindon de la mort...e si potrebbe continuare l'elencazione.Dove il trattamento della materia, fondato sullo scambio
dei rispettivi complementi tra i termini elencati, risulta pi
chiaro nell'esemplificazione diretta del fenomeno che non
dalla descrizione (ed un po' sempre cos per Prvert) e
dall'analisi critica del fenomeno stesso. Senonch tali og-
getti e simboli prvertiani, lungi dal mirare allo splendore
dell'assoluto, concorrono all'effetto di quel che stato de-
finito il suo umorismo nero: vere gemme nella mota sociale,
e di essa impastate, frammenti scabrosi tendenti ad artico-
larsi in satira e invettiva, in quella critica della poesia -
per usare l'espressione di un altro poeta,Eluard- che al
tempo stesso critica da parte della poesia e critica alla poesia
stessa e che nasce da una critica analoga alla societ, ai
suoi costumi, mentalit, istituzioni. Anticonformista dichia-
rato, per istinto e per educazione surrealista, Prvert si pre-
senta dunque come tale sotto un duplice aspetto: non per
nulla la sua prima raccolta si apre con le parole , presto
celebri, di unaTentativededescriptiond'undnerdettes
Paris-France:Ceux qui pieusement...
Ceux qui copieusement...
Ceux qui tricolerent
Ceux qui inaugurent
Ceux qui croient
Ceux qui croient croire
Ceux qui croa-croaSe ci si fermasse aquesto aspetto insistendo sui molti ana-
loghi esempi, si potrebbe quasi ritagliare dall'opera di Prvert
l'immagine d'una poesia che genericamente verrebbe detta
socialmente impegnata, facile a passare sotto qualche eti-
chetta realista. Ma rivolgiamoci alle fonti autorizzate. Ci
sentiremo dire che Prvertin questo senso, e dunque in
tutti i sensi, un equivoco, dato dal fatto di parlare un lin-
guaggio popolare su temi di demoralizzazione piccolo-bor-
ghese; che non ci troviamo di fronte a una autentica poesia
popolare, bens a un divertimento che ne affetta i modi, nelle
ambigue e pittoresche forme destinate a piacere alla borghe-
sia. N l'interessato mostra d'adontarsi di tale accusa o di
voler sconfessare questo aspetto dell'opera propria: Le
dompteuramissatte/danslagueule du lion/moi/j'ai
mis seulement deux doigts/dans le gosier du Beau Monde/
Et il n'a pas eu le temps/de me mordre/Tout simple-
ment/il a vomi en hurlant/un peu de cette bile d'or/laquelleiltient tant/Pour ruissir ce tour/utile et amu-
sant/se laver les doigts/soigneusement/dans une pinte
de bon sang/Chacun son cirque.Ma acheportatutto ci?Aconcludere chePrvert non
ilpoeta chea primavista parrebbe. Qualcuno potr do-
lersene come d'una buona occasione sprecata, ma il disap-
punto di questo o di quel direttore spirituale della poesia
(ce ne sono tanti in circolazione e cos candidamente disin-
teressati per giunta...) non fa ancora testo, per fortuna, in
materia di giudizio sulla poesia stessa.Respinto su questo lato, Prvert stenta a trovar grazia nel
settore per cui la poesia rimane un fatto di linguaggio. La
sua parola - osservano alcuni - manca di densit poetica,
rimane pratica e quotidiana . Se mai i suoi detrattori, per
quanto diverse e persino opposte siano le posizioni da cui
rispettivamente muovono, troveranno l'accordo su un punto:
nell'affermare cio che questi sono tempi in cui il solo modo
d'amare la poesia quello di odiarla; che essa non pu esi-
stere se non distruggendosi. Su questa china Prvert soccombe
al gioco ch'egli stesso ha inventato e il discorso sulla sua
poesia cede il posto o addirittura scade d'interesse di fronte
al dibattito tra i suoi critici. Eccolo ridotto a sintomo e caso.
E anche questo, che il discorso si sposti dal poeta Prvert
al caso Prvert, segno fatale dei tempi. Sicch, chi abbia
la malinconia di voler riportarsi al nucleo espresso, cio alla
poesia di Prvert, provi a riprendere dal mucchio di codesti
suoi dischi parlati la sin troppo famosaPche labaleine:
si sentir sospinto verso la zona della favola un tantino gra-
tuita, e la supposta coincidenza o interdipendenza tra l'anti-
conformismo sociale e l'anticonformismo letterario di Prvert
si fa problematica, tende a sbandare verso il secondo aspetto.Il fatto che in Prvert le prime parti sono sempre tenute
dall'estro. Che vario e instabile, come ognun sa, illuso di
cogliere il moto della vita all'interno della poesia, senza ca-
muffamenti n trasposizioni o trasfigurazioni. Chiedersi come
sia possibile la coesistenza in lui della vena satirica e pole-
mica con quella della canzone sentimentale o ancora della
favola e dell'elegia significa pretendere ch'egli sia diverso da
quello che , volerne alterata o limitata la vena. Taluni
pensano - scriveGatanPicon - che Prvert non sia un
vero poeta, nel senso che non ci sarebbe in lui n elabora-
zione del linguaggio, n trasfigurazione dell'universo. Ma ci
significa soltanto, in fin dei conti, che Prvert non un poeta
come gli altri - e ne conferma dunque l'importanza . Il
discorso non nuovo, sbuca puntualmente dall'atto di morte.vera o presunta, col quale di tanto in tanto si afferma con-
sumato un certo ciclo della poesia. Prvert insomma avrebbe
rinnovato l'aria, immesso l'aria della strada nei corridoi bui
e grevi del museo poetico. La sua - dice ancora Picon -
una dizione pi che uno stile... parla a seconda della parola
che gli sale alla bocca... scrive come si parla camminando .Anche da noi (Sergio Solmi, Carlo Bo, Nelo Risi, pi re-
centemente Eugenio Montale e, a lungo, sui rapporti tra ci-
nema e poesia in Prvert, Glauco Viazzi) anche da noi, s'
discorso, con una cautela favorita dalla distanza, amica del
senso prospettico, del parlato di Prvert, dell'antipoesia
di Prvert, della poesia parlata di Prvert. Facile l'opera-
zione di verifica dei suoi meccanismi: uso del tutto naturale
dell'argot (ma la naturalzza della poesia?), composizioni
a scatole cinesi, giochi di parole e doppi sensi cavati dal
cuore di arbitrarie etimologie, falsi proverbi, esilaranti sen-
tenze. L'effetto disgregatore, dissociatore, implicitamente po-
lemico, anche nel senso dell'accennata particolare critica della
poesia, incontestabile,. Eppure gi si visto come quest'opera
d'apparenza sovvertitrice abbia reso alla poesia - ferma re-
stando ogni riserva sui modi e sulla natura del successo - una
affabilit e una facolt di divenire familiare quale da tempo
essa non conosceva in cos alto grado. La perplessit nasce
appunto da questa apparente contraddizione. Se siamo co-
stretti a tener conto di Prvert per quanto s' divertito a
distruggere, diventa poi arduo dire non solo che cosa egli
abbia costruito, ma addirittura per quali vie e a quale pro-
fondit egli abbia una eco in noi. Tra il sintomo Prvert, il
caso Prvert di cui si parlava or ora e il personaggio Prvert
di cui si diceva all'inizio resta sempre un largo intervallo, lo
spazio vacante per una figura poetica che ci sfugge da una
lirica all'altra; n bastano a colmarlo i pezzi smontati di
questa sua tecnica dell'espediente e dell'improvvisazione.
Davvero l'interesse ricade sul personaggio: come dire, in
questo caso, su un ambiente e una atmosfera cui la figura
umana nettamente condizionata. Che si leva e alita sul-
l'opera sua, che si fa supporre da sparse immagini, senza
mai farsi cogliere pienamente. Debolmente vive, vien fatto
di dire, allo stato d'impressione visiva, per baleni radi e in-
certi, come il volto femminile in questaParis at night:Trois allumettesuneuneallumes danslanuitLa premirepour voir ton visage tout entierLa seconde pour voir tes yeuxLa dernire pour voir ta boucheEtl'obscurit tout entire pour me rappeler tout cela
En te serrant dans mes bras.E, sparpagliati nelcorsodell'opera,ilbacio nel mattino
d'inverno alParcMontsouris, a Parigi, sulla terra, che un
astro, e Barbara nella pioggia di Brest, e ancora una volta
i ponti di Parigi, la celebrazione di Parigi rinnovata dalle
generazioni, nei modi di ognuna. I pi caldi estimatori di
Prvert hanno visto in lui il poeta dell'vnemente addirit-
tura delfait divers.Ma che altro aveva dato, tra altre cose,
quel GuillaumeApollinairea cui anche i ciechi vedono quan-
to deve il poeta diParolese diHistoires? E qui soprattutto
sarebbe storicamente interessante osservare come la gioia
apollinairiana, la febbrile scoperta di Parigi e della moder-
nit si sia riversata sull'opera di Prvert, attraverso le rovine
del surrealismo, parzialmente alterandosi in una sorta di furia
disgregatrice e irridente.Unoiseau chantenesais o
c'est je crois ton me qui veilleaveva cantatoApollinaire.E aggiungeva d'esserne incantato
notte e giorno, domeniche e settimane. Prvert riprende il
motivo e lo sfigura. Vedere, inHistoires,la liricaLes chansons lespluscourtes...L'oiseau qui chante dans ma tte
Et me rpte que je t'aime
Et me rpte que tu m'aimes
L'oiseau au fastidieux refrain
Je le tuerai demain matin.Per quanto distorta, impacciata dagliempcheursdedanser
en rond,lagioiaresta lavocazione diPrvert. Senonch
l'empito di essa, fuorviato da innumerevoli ostacoli, sembra
esaurirsi nel farsi largo, si fissa nella smorfia dei suoi disoc-
cupati, dei suoi vagabondi. O guizza rada in simboli elemen-
tari ed approssimativi - fiori, bambini, aiuole, belle ragazze,
sole, il vero sole,levrai soleil- e subito s'estenua o scade
in musichette sentimentali.Questa parrebbe essere, in definitiva, la base, seppure va-
gamente figurata, metaforica, d'ogni altro suo spunto e mo-
tivo. Ma non ci veramente offerta da un vigore compatto e
inequivocabile, la si ricava per accostamento di contenuti.
Sicch per non trovare Prvert a volte troppo banale, occorre
rimettersi nel carosello del suo estro, concedersi alle volubili,effimere accensioni, divertirsi con lui. E forse in quest'ambito
della gioia e della sua impossibilit su quello sfondo e in
quel clima da cercare la sua vera occasione sprecata.1952Vittorio Sereni(Dal volumeLetture preliminari,Liviana Editrice in Padova, 1973.
per gentile concessione.)Il gioiosamente dissacrante Prvert ha questo di bello in
pi, a rileggerlo oggi: che senza averlo voluto o saputo
a suo tempo con la sua vivacit dissacra la dissacrazione
salita in onore negli anni successivi, in tanti un po' dovun-
que premessa d'obbligo al fare poesia, poetica condizionata
e condizionante e perci monotona e monocroma nei suoi
argomenti e nelle sue applicazioni.C' poi da chiedersi se non fosse alquanto esoso il piglio
con cui si cercava di mettere alle corde la sua generosit
nel lontano '52. La vera occasione sprecata... Strana pre-
tesa! Questogaspilleurdelle proprie risorse naturali, que-
sto dispensatore di sorpresa e di ilarit, sorprende ed irre-
sistibilmente comunicativo, a luci spente e musiche svanite,
ancora oggi: come ai loro bei tempiChapline RenClair.Alla generosit della largizione corrisponde un senso di
gratitudine nel lettore - o meglio dello spettatore - il quale
sempre meno si preoccupa, oggi, di stabilire quanto valgono
queste pagine e nemmeno di sapere come e di che cosa sono
fatte, di accertare i debiti letterari e la posizione del loro
autore nella comunit; quanto piuttosto accoglie, in un'aria
di libert e sollievo, ci che esse ancora gli danno o sug-
geriscono o evocano. E infine: com' che ne risulta stranamen-
te pi viva e pi vivida, in confronto ad allora e al modo con
cui fu vissuta, l'immagine di un'et tramontata, scomparsa al
punto di averne perso, noi, la memoria? Tanto che la rilet-
tura assume, per certi aspetti almeno, il senso di un'ammen-
da che andava pagata.1979V. S.NOTA BIOGRAFICA1900Jacques Prvert nasce a Neuilly-sur-Seine, il 4 febbraio, da padre
bretone e madre originaria dell'Alvernia. In Bretagna trascorre
diversi anni della sua infanzia, e il carattere e le tradizioni popolari
bretoni eserciteranno una grande influenza sulla sua opera.1915Dopo aver frequentato la scuola a Parigi comincia a guadagnarsi
da vivere facendo mestieri diversi; lavora al Bazar diruede
Rennes.1920Inizia il servizio militare, prima a Luneville, dove conosce il pit-
tore dada YvesTanguy,poi, come caporale, a Costantinopoli,
dove fa propaganda antimilitarista e stringe amicizia con Marcel
Duhamel.Di ritorno a Parigi abiter insieme ai due amici e col fratello Pierre,
regista, in una casa aperta a tutti e a tutto (jazz, alcoolici, cultura
delle pi diverse origini), inrue du Chteaux,aMontparnasse.1925I suoi rapporti con gli artisti surrealisti si fanno sempre pi stretti.
Frequenta la casa di AndrBreton,inrueLaFontaine,e vengono
spesso inrue du ChteauxLouisAragon,Benjamin Pret, Robert
Desnos,Michel Leiris, RaymondQueneaue lo stessoBreton,con
cui Prvert manterr sempre ottimi rapporti, nonostante la crisi
e i dissensi verificatisi all'interno del movimento surrealista nel
1929.1930-1931La rivista Bifur pubblica il suo primo testo:Souvenir de fa-
milleou l'ange gardchiourme.L'anno seguente, sulla rivista Com-
merce , dove lavora come redattore Giuseppe Ungaretti, esce il
Tentativededescriptiond'undnerdettes Paris-France;recita
in un film di Allegret,Pommede terre.1932-1936Partecipa intensamente alla vita culturale parigina. Si dedica atti-
vamente al teatro, e scrive testi messi in scena dalla compagniadelGroupe d'Octobre,della Federazione Teatro Operaio, che
intende promuovere unteatro sociale.Labataillede Fontenoyviene rappresentata a Mosca, durante l'O-
limpiade Internazionale del Teatro Operaio del 1933, e vince il
primo premio; anche Prvert, autore del testo, prende parte alla
recita.Lavora anche nel cinema, e scrive soggetto e sceneggiatura diL'af-
faire estdanslesac,diretto dal fratello Pierre, e, nel 1933, diLe
crime deMonsieur Lange,di JeanRenoir.Nello stesso anno pub-
blica, sulla rivista Soutes,Lecrosse enl'air,e su Les Cahiers
G.L.M.,nell'anno successivo,vnements.Scrive i testi delle
sue prime canzoni che, musicate da Joseph Kosma, verranno inter-
pretate da cantanti famosi comeJulietteGreco, Yves Montand,
Mouloudji eLes FrresJacques.1938a Hollywood per continuare la sua attivit nel campo cinema-
tografico. Scrive il soggetto per un film dell'amico MarcelCarn,
a cui l'anno prima aveva fornito il copione diDrlededrame(Lo
strano dramma del Dr. Molineaux), il celebreQuai des brumes(Por-
to delle nebbie) interpretato da Jean Gabin.1939-1945Durante gli anni della guerra, scrive, per la regia di Christian-
Jacque e PierreLaroche,Disparusde Saint-Agil,perCarnLejour
se lve(Alba tragica) eLes portesde lanuit,perCarneLaroche
Les visiteurs du soir(L'amore eildiavolo), per Jean Grmillon
RemorqueseLumired't,per il fratello PierreAdieueLonard,
per Eli LotarAubervilliers,continuando la sua attivit cinemato-
grafica. Di questi anni anche il capolavoro uscito dalla collabo-
razionePrvert-Carn,Les enfants du paradis,con Jean-Louis Bar-
rault. Nel 1944, suLes Cahiersd'Art, esconoPromenade de
PicassoeLanternemagiquede Picasso.1945-1947Riprende la sua attivit teatrale, con la rappresentazione del bal-
lettoLe rendez-vous,cui collabora anche Pablo Picasso. Escono
due raccolte di poesie,Histoirese la celebreParoles,che ebbe subito
un successo notevolissimo. Lavora alla sceneggiatura di alcuni film,
tra cuiLa bergre et leramoneurdi Paul Grimault,NtreDame de
Parisdi Jean Delannoy eLafleurde l'age,rimasto incompiuto, che
segn la fine della collaborazione conCarn.Scrive testi per bam-
bini, alcuni dei quali, realizzati dal fratello, vengono rappresentati
in televisione.Si sposa e nasce la prima figlia, Michelle.
1948-1951Precipita sul marciapiede degliChamps-Elyses,cadendo da una fi-
nestra degli uffici della radio e resta in coma diverse settimane. Va
poi in convalescenza con la moglie e la figlia a Saint-Paul de Vence,
dove resta alcuni anni.Scrive un nuovo soggetto,Les AmantsdeVrone,per il regista An-
dr Cayatte, e pubblica una nuova edizione del suo best-sellerPa-
roles,la raccolta liricaSpectacleeLe GrandBal du Printemps.Esce una nuova raccolta di poesie,Lapluieet le beautemps.Ri-
torna definitivamente a Parigi, dove si dedica soprattutto ad una
nuova attivit artistica, quella dei collages, che due anni dopo esporr
alla galleria Maeght.1963Pubblica un nuovo volume di poesie,Histoires,etd'autres histoires.
1966EsceFatras,con 57 suoi collages. Negli anni successivi si stabilisce
nella sua propriet di Omonville-la-Petite, nel dipartimento della Man-
che, dove, colpito da una grave malattia, conduce vita ritirata, rice-
vendo solo le visite dei suoi amici pi cari, Yves Montand,Juliette
Greco, RaymondQueneau,il regista Joseph Losey, l'attore Serge Reg-
giani e pochi altri.1977L'11 aprile muore a Omonville-la-Petite, di cancro al polmone.BIBLIOGRAFIAOpereC'est Saint-Paul-de-Vence,(componimento che fa da prefazione al
volumeSouvenirs du Prsentdi Andr Verdet), LaNouvelle
Edition,'Paris, 1945.
Paroles,Gallimard, Paris, 1946.LechevaldeTrois,(comprendente anche versi di Andr Verdet eAndr Virel), LePortulan,Paris, 1946.
Histoires,(in collaborazione con Andr Verdet), LePr aux Clercs,Paris, 1946.
Pomes,Tisn, Paris, 1946.Contes pour enfants pas sages,Le Pr aux Clercs, Paris,1947.Des Btes...,Gallimard, Paris,1950.Spectacle,Gallimard, Paris,1951.Vignette pour les vignerons,Flaize, Paris,1951.Le Grand Bal du Printemps,La Guilde du Livre, Lausanne,1951.Charmes de Londres,d. Clairefontaine, Lausanne,1952.Guignol,La Guilde du Livre, Lausanne,1952.Tour de Chant,d. Clairefontaine, Lausanne,1953.La pluie et le beau temps,Gallimard, Paris,1955.L'univers deKlee,Berggruen, Paris,1955.Mir,(in collaborazione conG. Ribemont-Dessaignes), Maeght,
Paris,1956.Images,(con prefazione di Ren Bertel), Maeght, Paris, 1957.Portraitsde Picasso,Muggiani, Milano, 1959.Gravuressur lezinc,inBistrots,Souillac-Mulhuse, 1960.Histoires,etd'autres histoires,Gallimard, Paris, 1963.Les Halles,(con fotografie diRomainUrhausen),d. des DeuxMondes, Paris,1963.
Les Chiens ont soif,(in collaborazione con Max Ernst),Au Pointdes Arts, Paris,1964.
Cinq Peintres et un Sculpteur,(in collaborazione conG. Fromager),
Paris,1965.Fatras,con 57collagesdell'autore,Gallimard, Paris,1966.
Varengeville,Maeght, Paris,1968.
Imaginaires,concollagesdell'autore,Skira, Paris,1970.
Choses et autres,Gallimard, Paris,1972.Traduzioni ItalianePoesie,acura di Gian Domenico Giagni, Guanda, Parma, 1960.
Storie e altre storie,a cura di Ivos Margoni, Feltrinelli, Milano, 1965.
Il Prvert di Prvert,a cura di Ivos Margoni e Franca Madonia,
Feltrinelli, Milano, 1967.Immenso e rosso,a cura di Ivos Margoni e Franca Madonia, Feltri-
nelli, Milano, 1967.Fatras,traduzione di Luigi Tundo, prefazione di Luciano Bianciardi,
Guanda, Parma, 1968.Poesie,a cura di Bruno Cagli, Newton Compton, Roma, 1971.Parole, Canzoni, Poesie,a cura di Ivos Margoni e Franca Madonia,
Feltrinelli, Milano, 1971.Poesie inedite e segrete,a cura di Bruno Cagli, Newton Compton,
Roma, 1972.Poesie,Pices,Canzoni,a cura di Bruno Cagli, Newton Compton,
Roma, 1974.Canto di primavera,a cura di Bruno Cagli, Newton Compton, Roma,
1976.Canto d'amore,a cura di Bruno Cagli, Newton Compton, Roma, 1977.Poesie d'amore e di contestazione,a cura di Bruno Cagli, Newton
Compton, Roma, 1977.Poesie,traduzione di Gian Domenico Giagni, introduzione di Gio-
vanni Raboni, Guanda, Milano, 1977.Bibliografia critica essenzialeBataille, G.,in Critique, agosto-settembre 1946.Bergens, A.,Jacques Prvert,ditions Universitaires,1969.Bosquet,A., in Le Monde , 13 aprile 1977.Breton,A., inAnthologiede l'humournoir,J. J. Pauvert, Paris, 1966
trad. it.Antologia dello humour nero,Einaudi, Torino, 1970.)Douglas, D. M.-Girard,D.J.,Jacques Prvert,London, 1961.Gros,L.G.,inPotes Contemporains,Cahiers du Sud, Paris,1951.Guillot, G.,Les Prvert,Seghers, Paris,1966.Nadeau, M., inLittrature prsente,Corra, Paris,1952.Picon, G., inPanorama de la nouvelle littrature franaise,Galli-
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cese,Ricciardi, Milano-Napoli, 1952.Ricordiamo, inoltre, le prefazioni alle raccolte di Prvert tradottein italiano, dovute a Luciano Bianciardi, Bruno Cagli, Gian Dome-
nico Giagni, Ivos Margoni e Giovanni Raboni.INDICELA VOCAZIONE DELLAGIOIAdi Vittorio Sereni

NOTA BIOGRAFICA

BIBLIOGRAFIA

POESIE

Confession publiqueConfessione pubblica

Histoire du chevalStoria del cavallo

La belle saisonLa bella stagione

AlicanteAlicante

J'en ai vu plusieurs...Ne ho visti parecchi

Pour toi mon amourPer te amore mio

PaternosterPater noster

Rue de SeineRuedeSeine

Le retour au paysIl ritorno al paese

FamilialeIn famiglia

L'effort humainLo sforzo umano

Cet amourQuesto amore

L'orgue de BarbarieL'organo di Barberia

Page d'critureEsercizio di scrittura

Djeuner du matinPrima colazione

Le dsespoir est assis sur unbancLadisperazione seduta

su una panchina

Chanson de l'oiseleurCanzone dell'uccellatore

Pour faire le portrait d'unoiseauPer fare il ritratto di unuccello

Sables mouvantsSabbie mobili

Le droit cheminLa retta via

Le grand hommeIl grand'uomo

La brouette ou les grandesLa carriola o le grandi

in ventionsinvenzioni

Les belles famillesLe belle famiglie

Quartier libreLibera uscita

ChansonCanzone

Composition franaiseComposizione francese

L'clipsL'eclisse

Premier jourPrimo giorno

Le messageIl messaggio

Chez la fleuristeDalla fioraia

DimancheDomenica

Le jardinIl giardino

Paris atnightParis at night

Le bouquetIl mazzo di fiori

BarbaraBarbara

InventaireInventario

LagloireLagloria

Il nefaut pas...Nonbisogna...

Lediscourssur lapaixIldiscorso sulla pace

Letemps perduIl tempo perso

Le combatavec l'angeLotta con l'angelo

Placedu CarrouselPlace du Carrousel

CortgeCorteo

Les quatre cents coups duI quattrocentocolpi del

diablediavolo

Sa reprsentation d'adieuLasua rappresentazione

d'addio

teignez les lumiresSpegnete le luci

Cas de conscienceCaso di coscienza

Rue de RivoliRuede Rivoli

La guerreLa guerra

Pour rire en socitPer ridere in societ

Par le temps qui courtCon i tempi che corrono

En t comme en hiverD'estate come d'inverno

Il a tourn autour de moiMi ha girato intorno

Les enfants qui s'aiment1 ragazzi che si amano

Sang et plumesSangue e piume

NarcisseNarciso

Entendez-vous, gens du Viet-NamAscoltate gente del Viet-Nam

L'orage et l'claircieIl temporale e la schiarita

La rivireIl fiume

Les amoureux trahisGli innamorati traditi

Cadeau d'oiseauIl regalo dell'uccello

Quand-Quando...

Maintenant j'ai grandiAdesso sono cresciuto

Chanson pour vousCanzone per voi

La visite au museLa visita al museo

L'amour la roboteL'amor meccanico

O je vais, d'o je viensDove vado, da dove vengo

A quoi rvais-tu?A che pensavi?

Tant de forts...Tante foreste...

L'enfant de mon vivantIl fanciullo di quand'ero vivo

Chanson du mois de maiCanzone del mese di maggio

Le lunchIl lunch

Le mtoreLa meteora

FiestaFiesta

Le bonheur des unsGioia per gli uni

Le grand homme et l'angeIl grand'uomo e l'angelo

gardiencustode

On frappeBussano

Les chansons les plus courtes...Le pi corte canzoni-

Le gardien du phare aime tropliguardiano del faroama

les oiseauxtroppo gli uccelli
Quando dormi

Quand tu dors

...Et voil...Etvoil

POESIECONFESSION PUBLIQUE
(Lotocritique)Nous avons tout mlang
c'est un faitNous avons profit du jour de la Pentecte pour accrocher
les ufs de Pques de la Saint-Barthlemy dans l'arbre
de Nol du Quatorze Juillet
Cela a fait mauvais effet
Les ufs taient trop rouges
La colombe s'est sauve
Nous avons tout mlang
c'est un faitLes jours avec les annes les dsirs avec les regrets et lelait avec le caf
Dans le mois de Marie parat-il le plus beau nous avons
plac le Vendredi treize et le Grand Dimanche des
Chameaux le jour de la mort de Louis XVI l'Anne
terrible l'Heure du berger et cinq minutes d'arrt buffetEt nous avons ajout sans rime ni raisons sans ruines ni
maisons sans usines et sans prisons la grande semaine
des quarante heures et celle des quatre jeudis
Et une minute de vacarme
s'il vous platUne minute de cris de joie de chansons de rires et de bruits
et de longues nuits pour dormir en hiver avec des
heures supplmentaires pour rver qu'on est en t et
de longs jours pour faire l'amour et des rivires pour
nous baigner grands soleils pour nous scher
Nous avons perdu notre temps
c'est un faitmais c'tait un si mauvais tempsNous avons avanc la pendulenous avons arrach les feuilles mortes du calendrierMaisnous n'avons pas sonn aux portes
c'est un faitNous avons seulement gliss sur la rampe de l'escalierNous avons parl de jardins suspendusvous en tiez dj aux forteresses volanteset vous allez plus vite pour raser une ville que le petitbarbier pour raser son village un dimanche matin
Ruines en vingt-quatre heures
le teinturier lui-mme en meurt
Comment voulez-vous qu'on prenne le deuil.Aot1940,JuranonCONFESSIONE PUBBLICA
(Tombola critica)Abbiamo fatto d'ogni erba un fascio
diciamocelo pureAbbiamo approfittato della Pentecoste per appendere le uova
di pasqua di San Bartolomeo all'albero di natale del
Quattordici luglio
La cosa non piaciuta
Le uova erano troppo rosse
La colomba scappata
Abbiamo fatto d'ogni erba un fascio
diciamocelo puremischiando i giorni con gli anni i desideri coi rimpianti il
latte col caffNel mese di Maria che dicono il pi bello abbiamo
piazzato il Venerd tredici e la Superdomenica dei
Cammelli il giorno della morte di Luigi XVI l'Anno
del terrore l'Ora del pastorello e cinque minuti di
sosta ristoroE senza buone ragioni senza belle magioni senza allegre
prigioni ci abbiamo aggiunto la settimana lunga delle
quaranta ore e quella dei quattro gioved
Senza contare, se non vi dispiace,
un minuto di buona confusioneUn minuto di grida di gioia di canzoni di risate e di rumori
e lunghe notti per dormire d'inverno con qualche ora in
pi per sognare che estate e lunghi giorni per far l'amo-
re e fiumi per fare il bagno e gran sole per asciugarci
Abbiamo dilapidato il nostro tempo
diciamocelo pure
ma era un tempo cos schifoso
Abbiamo spostato in avanti le lancette dell'orologio
strappato le foglie morte al calendarioPer alle porte non abbiam suonato
diciamocelo pureCi siamo limitati a scivolare sulla rampa di scalee a sussurrare di giardini pensilimentre per voi era gi questione di fortezze volantici mettete meno voi a radere una citt che un barbiere dipaese a radere il suo paese la domenica mattina
Rovine garantite in ventiquattro ore
anche il tintore ci resta
Come potete pretendere che ci vestiamo a lutto.Agosto 1940,JuranonHISTOIRE DU CHEVALBraves gens coutez ma complaintecoutez l'histoire de ma viec'est un orphelin qui vous parlequi vous raconte ses petits ennuishue donc...Un jour un gnralou bien c'tait une nuitun gnral eut doncdeux chevaux tus sous luices deux chevaux c'taienthue donc-que la vie estamrec'taient mon pauvre preet puis ma pauvre mrequi s'taient cachs sous le litsous le lit du gnral quiqui s'tait chach l'arriredans une petite ville du Midi.Le gnral parlaitparlait tout seul la nuitparlait en gnral de ses petits ennuiset c'est comme a que mon preet c'est comme a que ma mrehue donc...une nuit sont morts d'ennui.Pour moi la vie de famille tait dj finie
sortant de la table de nuit
au grand galop je m'enfuis
je m'enfuis vers la grande ville
o tout brille et tout luit
en moto j'arrive Sabi enParoexcusez-moi je parle chevalun matin j'arrive Paris en sabotsje demande voir le lionle roi des animauxje reois un coup de brancardsur le coin du naseaucar il y avait la guerrela guerre qui continuaiton me colle des illresme v'i mobiliset comme il y avait la guerrela guerre qui continuaitla vie devenait chreles vivres diminuaientet plus ils diminuaientplus les gens me regardaientavec un drle de regardet les dents qui claquaientils m'appellaient beefsteakje croyais que c'tait de l'anglaishue donc...tous ceux qu'taient vivants
et qui me caressaient
attendaient que j'sois mort
pour pouvoir me bouffer.Une nuit dans l'curieune nuit o je dormaisj'entends un drle de bruitune voix que je connaisc'tait le vieux gnralle vieux gnral qui revenaitqui revenait comme un revenantavec un vieux commandantet ils croyaient que je dormaiset ils parlaient trs doucementAssez assez de riz l'eaunous voulons manger de l'animauy a qu' lui mettre dans son avoinedes aiguilles de phono.Alors mon sang ne fit qu'un tourcomme un tour de chevaux de boisetsortantdel'curie
je m'enfuis dans les bois.Maintenant la guerre est finieet le vieux gnral est mortest mort dans son litmort de sa belle mortmais moi je suis vivant et c'est le principalbonsoirbonne nuitbon apptit mon gnral.STORIA DEL CAVALLOBrava gente ascoltate il mio lamento
ascoltate la storia della mia vita
un orfano che vi parla
che vi racconta i suoi piccoli guai
su, vai!Un generale un giorno
o meglio una notte
un generale ebbe dunque
due cavalli uccisi sotto di lui
questi due cavalli erano
su, vai!come amara la vitaerano il mio povero padree la mia povera madreche si erano nascosti sotto il lettosotto il letto del generale cheche si era nascosto nelle retroviein una cittadina del Mezzogiorno.Il generale parlavaparlava da solo di notteparlava in generale delle sue piccole noieed cos che mio padreed cos che mia madresu, vai!una notte sono morti di noia.Per me la vita di famiglia era gi finitauscendo dal comodinoal gran galoppo me la filome la filo verso la grande cittdove tutto brilla e tutto rilucein moto arrivo a Zarigi in Poccoliscusatemi parlo cavalloun mattino arrivo a Parigi in zoccolichiedo di poter vedere un leoneil re degli animalimi arriva un colpo di stangaproprio su una frogiapoich c'era la guerrala guerra che continuavami attaccano i paraocchieccomi dunque mobilitatoe siccome c'era la guerrala guerra che continuavala vita diventava caradiminuivano i viverie pi diminuivanopi la gente mi guardavacon uno sguardo stranomentre battevano i dentimi chiamavano beefsteakcredevo fosse inglesesu, vai!tutti quelli che erano vivi
e che mi accarezzavano
volevano vedermi morto
per abbuffarsi di me
dritto, vai!Una notte in scuderiauna notte che io dormivomi capita di sentire un rumore stranouna voce conosciutaquella del vecchio generaleil vecchio generale che tornavacon un vecchio comandantee credevano che dormissie parlavano piano pianoNe abbiamo abbastanza di riso in biancovogliamo mangiare un po' di carnebaster che gli mettiamo nell'avenaqualche puntina di grammofono.Allora il sangue mi fece un tuffocome la corsa di un cavallo di legnoe uscendo dalla stallame la diedi a gambe nel bosco.La guerra adesso finitaed morto il vecchio generale morto nel suo lettomorto della sua bella mortema io sono ancora vivo ed ci che contabuonaserabuonanottebuon appetito generale.LA BELLESAISONAjeun perdue glace
Toute seule sans un sou
Une fille de seize ans
Immobile debout
Place de la Concorde
A midi le Quinze Aot.LA BELLA STAGIONEA digiuno sperduta assiderata
Tutta sola senza un soldo
Ferma in piedi una ragazza
Et sedici anni
In Place de la Concorde
Il quindici agosto a mezzogiorno.ALICANTEUneorangesur latable
Tarobe sur le tapis
Ettoi dans mon lit
Doux prsent du prsent
Fracheur de la nuit
Chaleur de ma vie.ALICANTEUn'arancia sulla tavola
il tuo vestito sul tappeto
E nel mio letto tu
Dolce presente del presente
Freschezza della notte
Calore della mia vita.J'EN AI VU PLUSIEURS...J'en ai vu un qui s'tait assis sur le chapeau d'un autre
il tait ple
il tremblaitil attendait quelque chose... n'importe quoi...
la guerre... la fin du monde...il lui tait absolument impossible de faire un geste ou deparler
et l'autrel'autre qui cherchait "son" chapeau tait plus pleencore
et lui aussi tremblait
et se rptait sans cesse:
mon chapeau... mon chapeau...
et il avait envie de pleurer.
J'en ai vu un qui lisait les journaux
j'en ai vu un qui saluait le drapeau
j'en ai vu un qui tait habill de noir
il avait une montre
une chane de montre
un porte-monnaie
la lgion d'honneur
et un pince-nez.J'en ai vu un qui tirait son enfant par la main
et qui criait...j'en ai vu un avec un chienj'en ai vu un avec une canne pej'en ai vu un qui pleuraitj'en ai vu un qui entrait dans une glisej'en ai vu un autre qui en sortait...NE HO VISTI PARECCHI...Ne ho visto uno seduto sul cappello d'un altroera pallidotremavaaspettava qualcosa... una cosa qualsiasi...
la guerra... la fine del mondo...gli era assolutamente impossibile fare un gesto o parlare
e quell'altroquell'altro che cercava il "suo" cappello era ancora pipallido
e tremava anche lui
e non la smetteva di dire:
il mio cappello... il mio cappello...
e aveva voglia di mettersi a piangere
Ne ho visto uno che leggeva i giornali
ne ho visto uno fare il saluto alla bandiera
ne ho visto uno con la giacca nera
aveva un orologio
una catena d'orologio
un portamonete
lalgiond'onore
e un pince-nez.Ne ho visto uno trascinare il figlio per mano
gridando...
ne ho visto uno con un cane
ne ho visto uno con un bastone animato
ne ho visto uno piangere
ne ho visto uno entrare in una chiesa
ne ho visto uno uscire dalla chiesa...POUR TOI MON AMOURJe suis all au march aux oiseaux
Et j'ai achet des oiseaux
Pour toi
mon amour
Je suis all au march aux fleurs
Et j'ai achet des fleurs
Pour toi
mon amour.Je suis all au march la ferraille
Et j'ai achet des chanes
De lourdes chanes
Pour toi
mon amour
Et puis je suis all au march aux esclaves
Et je t'ai cherche
Mais je ne t'ai pas trouve
mon amour.PER TE AMORE MIOSono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato degli uccelli
Per te
amore mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato dei fiori
Per te
amore mio
Sono andato al mercato dei rottami
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amore mio
Poi sono andato al mercato degli schiavi
E ti ho cercata
Ma senza trovarti
amore mio.PATER NOSTERNotre Prequites aux cieux
Restez-yEt nous nous resterons sur la terre
Qui est quelquefois si jolie
Avec ses mystres de New YorkEt puis ses mystres de Paris
Qui valent bien celui de la Trinit
Avec son petit canal de l'Ourcq
Sa grande muraille de Chine
Sa rivire de Morlaix
Ses btises de Cambrai
Avec son Ocan Pacifique
Et ses deux bassins aux Tuileries
Avec ses bons enfants et ses mauvais sujets
Avec toutes les merveilles du monde
Qui sont l
Simplement sur la terre
Offertes tout le monde
parpillesmerveilles elles-mmes d'tre de telles merveilles
Et qui n'osent se l'avouer
Comme une jolie fille nue qui n'ose se montrer
Avec les pouvantables malheurs du monde
Qui sont lgion
Avec leurs lgionnaires
Avec leurs tortionnaires
Avec les matres de ce monde
Les matres avec leurs prtres leurs tratres et leurs retres
Avec les saisons
Avec les annes
Avec les jolies filles et avec les vieux cons
Avec la paille de la misre pourrissant dans l'acier des canons.PATER NOSTERPadre nostro che sei nei cieli
Restaci pure
Quanto a noi resteremo sulla terra
Che a volte cos bella
Con tutti i suoi misteri di New York
Seguiti dai misteri di Parigi
Che valgon bene quello della Santa Trinit
Con il suo piccolo canale dell'Ourcq
E la sua Grande Muraglia della Cina
Il suo fiume di Morlaix
E le sue caramelle diCambraiCon il suo Oceano Pacifico
E le sue vasche delleTuileries
Con i suoi buoni bambini e i suoi cattivi soggetti
Con tutte le meravigliose meraviglie del mondo
Che se ne stanno
Molto semplicemente sulla terra
Offerte a tutti quanti
SparpagliateMeravigliate anch'esse d'essere delle tali meraviglie
Tanto che non ardiscono confessarlo a se stesse
Come una bella ragazza nuda che di mostrarsi non ha ardire
E con tutte le orribili sofferenze del mondo
Chesonlegione
Con i loro legionari
Con i loro reziari
Con i signori e padroni del mondo
Ciascun padrone con i suoi predicatori i suoi traditori i suoi predatoriCon le stagioni
Con gli anni
Con le belle ragazze e i poveri coglioni
Con la paglia della miseria che marcisce nell'acciaio dei cannoni.RUE DE SEINERue de Seine dix heures et demie
le soirau coin d'une autre rueun homme titube... un homme jeuneavec un chapeauun impermableune femme le secoue...elle le secoueet elle lui parleet il secoue la tteson chapeau est tout de traverset le chapeau de la femme s'apprte tomber en arrireils sont trs ples tous les deuxl'homme certainement a envie de partir...de disparatre... de mourir-mais la femme a une furieuse envie de vivreet sa voixsa voix qui chuchoteon ne peut pas ne pas l'entendrec'est une plainte-un ordre...un cri...tellement avide cette voix...
et triste
et vivante...un nouveau-n malade qui grelotte sur une tombedans un cimetire l'hiver...le cri d'un tre les doigts pris dans la portire...une chansonune phrasetoujours la mmeune phraserpte...
sans arrt
sans rponsel'homme la regarde ses yeux tournentil fait des gestes avec les brascomme un noyet la phrase revientrue de Seine au coin d'une autre ruela femme continuesans se lasser...continue sa question inquiteplaie impossible panserPierre dis-moi la vritPierre dis-moi la vritje veux tout savoirdis-moi la vrit...le chapeau de la femme tombePierre je veux tout savoirdis-moi la vrit-questionstupideet grandiosePierre ne sait que rpondreil est perducelui qui s'appelle Pierre...il a un sourire que peut-tre il voudrait tendreet rpteVoyons calme-toi tu es follemais il ne croit pas si bien diremais il ne voit pasil ne peut pas voir commentsa bouche d'homme est tordue par son sourire...il touffele monde se couche sur luiet l'touffil est prisonniercoinc par ses promesses...on lui demande des comptes...en face de lui...une machine compterune machine crire des lettres d'amourune machine souffrirle saisits'accroche lui-Pierre dis-moi la vrit.RUEDESEINERue de Seine: ledieci emezza
diseral,sull'angolo, c'unuomo
che barcolla... un giovane
ha un cappello
un impermeabile
una donna lo scuote...
lo scuote
gli parlalui scuote la testacon quel cappello tutto stortomentre il cappello di lei sta per cadere indietro...certo sono ben palliditutti e due e l'uomoha una gran voglia di scapparedi sparire nel nulla... morire...ma la donna ha una furiosa voglia di viveree la sua vocevoce che bisbiglianon si pu fare a meno di sentirla un lamento...un ordine...un grido...talmente avida quella voce...
triste, viva...un neonato malato che batte i denti su una tomba
in un cimitero, d'inverno...un uomo le dita schiacciate nella portiera e grida...una canzoneuna frasesempre la stessauna fraseripetutasenza sostasenza risposta...lui l'osserva e i suoi occhigirano, ruotano, fa certi gesticon le braccia, annaspacome un affogatoe quella frase tornaruedeSeine:all'angolola donna continuainstancabile...continua a domandare inquieta
una ferita che non guarisce
Pierre dimmi la verit
Pierre dimmi la verit
voglio sapere... sapere tutto
dimmi la verit
le cade il cappello... Pierre
voglio sapere tutto
dimmi la verit
domanda stupida e grandiosa
Pierre non sa cosa rispondere
perdutol'uomo il cui nome Pierreha sulle labbra un sorriso che vorrebbe teneroe ripete...Insomma calmati... sei pazzama non sa quanto veronon vede, non s'accorgeche un sorriso storpia la sua boccasoffocail mondo intero gli si adagia sopra
lo soffoca
prigionierointrappolato dalle sue promesse...e gli si chiedono i conti... l davantiin faccia... una calcolatriceo una macchina per scrivere lettere d'amoreuna macchina per soffrirelo afferrasi aggrappa a luiPierre dimmi la verit.LERETOUR AU PAYSC'est un Breton qui revient au pays natalAprs avoir fait plusieurs mauvais coupsIl se promne devant les fabriques DouarnenezIl ne reconnat personnePersonne ne le reconnatIl est trs triste.Il entre dans une crperie pour manger des crpesMais il ne peut pas en mangerIl a quelque chose qui les empche de passerIl payeIl sortIl allume une cigaretteMais il ne peut pas la fumer.Il y a quelque choseQuelque chose dans sa tteQuelque chose de mauvaisIl est de plus en plus tristeEt soudain il se met se souvenir:Quelqu'un lui a dit quand il tait petitTu finiras sur l'chafaudEt pendant des annesIl n'a jamais os rien fairePas mme traverser la ruePas mme partir sur la merRien absolument rien.Il se souvient.Celui qui avait tout prdit c'est l'oncle Grsillard
L'oncle Grsillard qui portait malheur tout le mondeLa vache!Et le Breton pense sa sur
Qui travaille VaugirardAson frre mort la guerrePense toutes les choses qu'il a vuesToutes les choses qu'il a faites.La tristesse se serre contre luiIl essaie une nouvelle foisD'allumer une cigaretteMais il n'a pas envie de fumerAlors il dcide d'aller voir l'oncle Grsillard.Il y vaIl ouvre la porte
L'oncle ne le reconnat pas
Mais lui le reconnat
Et il lui dit:Bonjour oncle Grsillard
Et puis il lui tord le cou.
Et il finit sur l'chafaud Quimper.
Aprs avoir mang deux douzaines de crpes
Et fum une cigarette.IL RITORNO AL PAESE un Bretone che torna al paese nataleDopo che ne ha fatte di tutti i coloriVa su e gi davanti alle fabbriche a DouarnenezE non riconosce nessunoNessuno riconosce lui molto tristeEntra in unacrperiee ordina dellecrpes
Ma non ce la fa a mangiarle
Qualcosa gli impedisce di mandarle gi
Paga
Se ne vaAccende una sigarettaMa non ce la fa a fumarlaC' qualcosaQualcosa nella sua testaQualcosa che non va triste, sempre pi tristeE di colpo gli torna in menteDi qualcuno che aveva detto da bambino Finirai sulla forca E in tanti anniNon ha avuto il coraggioDi far nienteNemmeno attraversare la strada
Prendere il mare e andarsene
Niente, niente del tutto
Si ricorda... lo zio Grsillard
lui quello che aveva predetto tutto
Lo zio Grsillard il grande iettatore
Quel porco!Il bretone pensa a sua sorella
Che lavora a VaugirardA suo fratello morto in guerra
A tutto quello che ha visto
Che ha fattoLa tristezza si accanisce, lo opprime
Prova ancora ad accendere una sigaretta
Ma non ha voglia di fumare
Cos decide per lo zio Grsillard:
Lo andr a trovare
Ci vaApre la portaLo zio non lo riconosceMa lui lo riconosceLo saluta: BuongiornoZio GrsillardE poi gli tira il collo.E finisce sulla forca a QuimperDopo aver mangiato due dozzine dicrpes,Fumato una sigaretta.FAMILIALELa mre fait du tricotLe fils fait la guerreElle trouve a tout naturel la mreEt le pre qu'est-ce qu'il fait le pre?Il fait des affairesSa femme fait du tricotSon fils la guerreLui des affairesIl trouve a tout naturel le preEt le fils et le filsQu'est-ce qu'il trouve le fils?Il ne trouve rien absolument rien le filsLe fils sa mre fait du tricot son pre des affaires lui la guerreQuand il aura fini la guerreIl fera des affaires avec son preLa guerre continue la mre continue elle tricoteLe pre continue il fait des affairesLe fils est tu il ne continue plusLe pre et la mre vont au cimetireIls trouvent a tout naturel le pre et la mreLa vie continue la vie avec le tricot la guerre les affairesLes affaires la guerre le tricot la guerreLes affaires les affaires et les affairesLa vie avec le cimetire.IN FAMIGLIALa madre fa la magliaIl figlio fa la guerraLei la madre lo trova del tutto naturaleE il padre invece il padre cosa fa?Lui fa gli affariSua moglie fa la magliaSuo figlio fa la guerraLui il padre fa gli affariE lo trova del tutto naturaleE il figlioIl figlio lui cosa ne pensa?Niente non pensa proprio niente il figlioLa madre fa la maglia il padre fa gli affari lui fa la guerraQuando l'avr finitaFar gli affari con suo padreLa guerra continua la madre continua con la magliaIl padre continua con gli affariIl figlio muore ammazzato e non continuaLa madre e il padre vanno al cimiteroTrovano questo del tutto naturale padre e madreLa vita continua con la sua maglia la sua guerra i suoi affariAffari e guerra maglia e guerraAffari affari affariLa vita continua con il suo cimitero.L'EFFORT HUMAINL'effort humainn'est pas ce beau jeune homme souriant
debout sur sa jambe de pltre
ou de pierreet donnant grce aux purils artifices du statuaire
l'imbcile illusionde la joie de la danse et de la jubilation
voquant avec l'autre jambe en l'air
la douceur du retour la maison
Nonl'effort humain ne porte pas un petit enfant sur l'pauledroite
un autre sur la tte
et un troisime sur l'paule gauche
avec les outils en bandoulire
et la jeune femme heureuse accroche son bras
L'effort humain porte un bandage herniaire
et les cicatrices des combats
livrs par la classe ouvrire
contre un monde absurde et sans lois
L'effort humain n'a pas de vraie maison
il sent l'odeur de son travail
et il est touch aux poumons
son salaire est maigre
ses enfants aussi
il travaille comme un ngre
et le ngre travaille comme lui
L'effort humain n'a pas de savoir-vivre
l'effort humain n'a pas l'ge de raison
l'effort humain a l'ge des casernes
l'ge des bagnes et des prisons
l'ge des glises et des usinesl'ge des canonset lui qui a plant partout toutes les vigneset accord tous les violonsil se nourrit de mauvais rveset il se saoule avec le mauvais vin de la rsignationet comme un grand cureuil ivresans arrt il tourne en ronddans un univers hostilepoussireux et bas de plafondet il forge sans cesse la chanela terrifiante chane o tout s'enchanela misre le profit le travail la tueriela tristesse le malheur l'insomnie et l'ennuila terrifiante chane d'orde charbon de fer et d'acierde mchefer et de poussierpasse autour du coud'un monde dsemparla misrable chaneo viennent s'accrocherles breloques divinesles reliques sacresles croix d'honneur les croix gammesles ouistitis porte-bonheurles mdailles des vieux serviteursles colifichets du malheuret la grande pice de musele grand portrait questrele grand portrait en piedle grand portrait de face de profil cloche-piedle grand portrait dorle grand portrait du grand divinateurle grand portrait du grand empereurle grand portrait du grand penseurdu grand sauteurdu grand moralisateurdu cligne et triste farceurla tte du grand emmerdeurla tte de l'agressif pacificateurla tte policire du grand librateurla tted'AdolfHitlerla tte de monsieur Thierslatte du dictateur
la tte du fusilleur
de n'importe quel pays
de n'importe quelle couleur
la tte odieuse
la tte malheureuse
la tte claques
la tte massacre
la tte de la peur.LO SFORZO UMANOLo sforzo umanonon un bel giovanotto sorridente
dritto sulla sua gamba di gessoodi sasso e che offregrazie ai puerili artifici dell'artistala stupida illusionedella gioia della danza e del giubiloevocante con l'altra gamba in ariala dolcezza del ritornare a casaNolo sforzo umano non ha un bambino sulla spalla destra
un secondo sul capoe un terzo sulla spalla sinistra
con a tracolla i suoi arnesie la giovane moglie contenta aggrappata al braccioLo sforzo umano ha un cinto erniariole cicatrici delle lotte operaiecontro un mondo assurdo e senza leggiLo sforzo umano non ha una vera casaha addosso l'odore del suo lavoroi polmoni sono guastiil suo salario magro
come i suoi bambini
lavora come un negroe il negro lavora come luiLo sforzo umano maleducatolo sforzo umano non ha l'et della ragionelo sforzo umano ha l'et delle casermedei lavori forzati e delle galerel'et delle chiese e delle officinee quella dei cannonie lui che tutte le vigne ha piantato dappertutto
e accordato tutti i violini
si nutre di brutti sognisi ubriaca del cattivo vino della rassegnazionee come un grosso scoiattolo sbronzosenza sosta va avanti e indietrodentro un universo ostilepolveroso, basso di soffittoe forgia senza tregua la catenala terrificante catena che tutto incatenala miseria il profitto il lavoro il massacrola tristezza la sfortuna l'insonnia la noiala terrificante catena d'orodi carbone di ferro d'acciaiodi scorie e polvere di carbonefatta passare attorno ai collodi un mondo sperduto disorientatola miserabile catenaalla quale si aggrappanoi ciondoli divinile sacre reliquiele croci al merito, le croci uncinate
gli uistit porta fortuna
le medaglie dei vecchi servitori
i gingilli del malocchio
e il gran puzzo del museo
il gran ritratto equestre
il gran ritratto a figura interail gran ritratto di faccia di profilo su un solo piedeil gran ritratto doratoil gran ritratto del grande indovinoil gran ritratto del grande imperatoreil gran ritratto del grande pensatoredel grande saltatoredel grande moralizzatoredel degno e triste mattacchionela testa del grande rompiballela testa dell'aggressivo pacificatorela testa poliziotta del gran liberatorela testa di Adolf Hitlerla testa di Thiersla testa del dittatore
la testa del fucilatore
di un paese qualunque
di un colore qualunque
la testa odiosa
la testa disgraziata
la testa di rapa
la testa del massacro
la testa della paura.CET AMOURCet amourSi violentSi fragileSi tendreSi dsesprCet amourBeau comme le jourEt mauvais comme le tempsQuand le temps est mauvaisCet amour si vraiCet amour si beauSi heureuxSi joyeuxEt si drisoireTremblant de peur comme un enfant dans le noir
Et si sr de luiComme un homme tranquille au milieu de la nuitCet amour qui faisait peur aux autresQui les faisait parlerQui les faisait blmirCet amour guettParce que nous les guettionsTraqu bless pitin achev ni oubliParce que nous l'avons traqu bless pitin achev ni oubliCet amour tout entierSi vivant encoreEt tout ensoleillC'est le tienC'est le mienCelui qui a tCette chose toujours nouvelleEt quin'a pas changAussi vraie qu'une planteAussi tremblante qu'un oiseauAussi chaude aussi vivante que l'tNous pouvons tous les deuxAller et revenirNous pouvons oublierEt puis nous rendormirNous rveiller souffrir vieillirNous endormir encoreRver la mortNous veiller sourire et rireEt rajeunirNotre amour reste lTtu comme une bourriqueVivant comme le dsirCruel comme la mmoireBte comme les regretsTendre comme le souvenirFroid comme le marbreBeau comme le jourFragile comme un enfantIl nous regarde en souriantEt il nous parle sans rien direEt moi je l'coute en tremblantEt je crieJe crie pour toiJe crie pour moiJe te suppliePour toi pour moi et pour tous ceux qui s'aiment
Et qui se sont aims
Oui je lui criePour toi pour moi et pour tous les autresQue je ne connais pasReste lL o tu esL o tu tais autrefoisReste lNe bouge pasNe t'en va pasNous qui sommes aimsNous t'avons oubliToi ne nous oublie pasNous n'avions que toi sur la terreNe nous laisse pas devenir froidsBeaucoup plus loin toujoursEt n'importe oDonne-nous signe de vieBeaucoup plus tard au coin d'un boisDans la fort de la mmoireSurgis soudainTends-nous la mainEt sauve-nous.QUESTO AMOREQuesto amoreCos violentoCos fragileCos teneroCos disperatoQuesto amoreBello come il giornoCattivo come il tempoQuando il tempo cattivoQuesto amore cos veroQuesto amore cos belloCos feliceCos gioiosoCos irrisorioTremante di paura come un bambino quando buio
Cos sicuro di sCome un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altriE li faceva parlare e impallidireQuesto amore tenuto d'occhioPerch noi lo tenevamo d'occhioBraccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellatoPerch noi l'abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuorinegato cancellato
Questo amore tutt'intero
Cos vivo ancora
E baciato dal sole
il tuo amore
il mio amore
E quel che stato
Questa cosa sempre nuovaChe non mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l'estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere
Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Saldo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l'ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplicoPer te per me per tutti quelli che si
E che si sono amati
Oh s gli gridoPer te per me per tutti gli altriChe non conoscoResta dove seiNon andartene viaResta dov'eri un tempoResta dove seiNon muovertiNon te ne andareNoi che siamo amati noi t'abbiamoDimenticatoTu non dimenticarciNon avevamo che te sulla terraNon lasciarci morire assideratiLontano sempre pi lontanoDove tu vuoiDacci un segno di vitaPi tardi, pi tardi, di notteNella foresta del ricordoSorgi improvvisaTendici la manoPortaci in salvo.L'ORGUE DE BARBARIEMoi je joue du pianodisait l'un
moi je joue du violon
disait l'autre
moi de la harpe moi du banjomoi du violoncelle
moi du biniou... moi de la flte
et moi de la crcelle.
Et les uns et les autres parlaient parlaient
parlaient de ce qu'ils jouaient.
On n'entendait pas la musique
tout le monde parlaitparlait parlait
personne ne jouait
mais dans un coin un homme se taisait:
Et de quel instrument jouez-vous Monsieur
qui vous taisez et qui ne dites rien?lui demandrent les musiciens.
Moi je joue de l'orgue de Barbarie
et je joue du couteau aussi
dit l'homme qui jusqu'ici
n'avait absolument rien dit
et puis il s'avana le couteau la main
et il tua tous les musiciens
et il joua de l'orgue de Barbarie
et sa musique tait si vraie
et si vivante et si jolie
que la petite fille du matre de la maisonsortit de dessous le piano
o elle tait couche endormie par ennui
et elle dit:
Moi je jouais au cerceau la balle au chasseur
je jouais la marelle
je jouais avec un seau
je jouais avec une pelle
je jouais au papa et la maman
je jouais chat perch
je jouais avec mes poupes
je jouais avec une ombrelle
je jouais avec mon petit frre
avec ma petite sur
je jouais au gendarmeet au voleur
mais c'est fini fini fini
je veux jouer l'assassin
je veux jouer de l'orgue de Barbarie.
Et l'homme prit la petite fille par la main
et ils s'en allrent dans les villes
dans les maisons dans les jardins
et puis ils turent le plus de monde possible
aprs quoi ils se marirent
et ils eurent beaucoup d'enfants.Maisl'an apprit le piano
le second le violon
le troisime la harpe
le quatrime la crcelle
le cinquime le violoncelle
et puis ils se mirent parler parler
parler parler parler
on n'entendit plus la musique
et tout fut recommencer!L'ORGANO DI BARBERIAIo suono il piano
uno diceva
E io il violino
l'altro diceva
Io l'arpa io ilbanjo
io il violoncello
io flauto... io cornamusa...
io raganella...
Gli uni e gli altri parlavano parlavano
parlavano di quello che suonavano.
Non si sentiva musica
tutti quanti parlavano
parlavano parlavano
pi nessuno suonava
ma in un angolo un uomo stava zitto:
E voi mio signore che strumento suonate
voi che state l zitto e non parlate?
Io suono l'organo di Barberia
e me la cavo anche col coltello
disse l'uomo che fino a quel momento
non aveva fiatato
e poi si fece avanti con il coltello in mano
e ammazz tutti i musicanti
e suon l'organo di Barberia
e cos vera musica era la sua
e cos viva e bella
che la bambinetta del padrone di casausc da sotto il piano
dove per noia giaceva addormentata
e disse:
Io giocavo col cerchioa palla prigioniera
giocavo al mondo
giocavo col secchielloe la paletta
giocavo ai genitori
giocavo a nascondino
giocavo con la bambola
giocavo con l'ombrello
con il mio fratellino
con la mia sorellina
giocavo a guardia e ladro
ma adesso basta adesso basta
adesso voglio giocare all'assassino
adesso voglio suonare l'organo di Barberia.
E l'uomo prese per mano la bambina
e andarono per case
per citt per giardini
ammazzando tutta la gente che potevano ammazzare
dopo di che si sposarono
e fecero tanti bambinisenonch
il primo studi piano
il secondo violinoil terzo arpa
il quarto raganella
il quinto violoncello
e poi cominciarono a parlare a parlarela musica non si sentiva pi
e tutto quanto and a ricominciare!PAGED'CRITUREDeux et deux quatre
quatre et quatre huit
huit et huit font seize...
Rptez! dit le matre
Deux et deux quatre
quatre et quatre huit
huit et huit font seize.
Mais voil l'oiseau-lyre
qui passe dans le ciel
l'enfant le voit
l'enfant l'entend
l'enfant l'appelle:
Sauve-moi
joue avec moi
oiseau!Alors l'oiseau descendet joue avec l'enfantDeux et deux quatre...Rptez! dit le matreet l'enfant jouel'oiseau joue avec lui...Quatre et quatre huithuit et huit font seizeet seize et seize qu'est-ce qu'ils font?Ils ne font rien seize et seizeet surtout pas trente-deuxde toute faonet ils s'en vont.Et l'enfant a cach l'oiseaudans son pupitreet tous les enfantsentendent sa chansonettous les enfantsentendent la musiqueet huit et huit leur tour s'en vontet quatre et quatre et deux et deux leur tour fichent le campet un et un ne font ni une ni deuxun un s'en vont galement.Et l'oiseau-lyre joueet l'enfant chanteet le professeur crie:Quand vous aurez fini de faire le pitre!Mais tous les autres enfantscoutent la musiqueet les murs de la classes'croulent tranquillement.Et les vitres redeviennent sablel'encre redevient eaules pupitres redeviennent arbresla craie redevient falaisele porte-plume redevient oiseau.ESERCIZIO DI SCRITTURADue pi due quattro
quattro pi quattro otto
otto pi otto sedici...
Ripetete! dice il maestro
Due pi due quattro
quattro pi quattro otto
otto pi otto sedici.
Ma ecco che nel cielo
passa l'uccello-lira
il bambino lo vede
il bambino lo sente
il bambino lo chiama:
Aiuto, vieni
a giocare con me
uccello!E l'uccello viene gie gioca col bambinoDue pi due quattro...Ripetete! Dice il maestroe il bambino giocae gioca l'uccello con lui..Quattro pi quattro ottootto pi otto sedicie sedici pi sedici che fa?Non fa un bel niente sedici pi sedicisoprattutto non fain nessun caso trentaduee cos pianta tutto e se ne va.E il bambino ha nascostol'uccello nel suo bancoe tutti i bambinil'ascoltano cantaree tutti i bambiniascoltano la musicae otto pi otto se ne va anche luie quattro pi quattro e due pi duese ne vanno anche loroe uno pi uno non ci mette n uno n duee a sua volta sparisceE l'uccello-lira suonae il bambino cantae il professore grida:Quando la smetterai di fare il pagliaccio!Ma tutti gli altri bambiniascoltano la musicae i muri della classecrollano buoni buoni.E i vetri ridiventano sabbial'inchiostro ridiventa acquai banchi ridiventano alberiil gesso ridiventa falesiail portapenna ridiventa uccello.DJEUNER DU MATINIl a mis le caf
Dans la tasse
Il a mis le lait
Dans la tasse de caf
Il a mis le sucre
Dans le caf au lait
Avec la petite cuiller
Ila tournIl a bu le caf au lait
Et il a repos la tasse
Sans me parler
Il a allum
Une cigarette
Il a fait des ronds
Avec la fume
Il a mis les cendres
Dans le cendrier
Sans me parler
Sans me regarder
Il s'est lev
Il a misSon chapeau sur sa tte
Il a misSon manteau de pluie
Parce qu'il pleuvait
Et il est parti
Sous la pluie
Sans une parole
Sans me regarder
Et moi j'ai pris
Ma tte dans ma main
Et j'ai pleur.PRIMA COLAZIONELui ha messoIl caff nella tazzaLui ha messoIl latte nel caffLui ha messoLo zucchero nel caffelatteHa giratoIl cucchiainoHa bevuto il caffelatteHa posato la tazzaSenza parlarmiS' accesoUna sigarettaHa fattoDei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
Nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S' alzato
S' messoSulla testa il cappello
S' messo
L'impermeabile
Perch pioveva
E se n' andato
Sotto la pioggia
Senza parlare
Senza guardarmi
E io misonpresa
La testa fra le mani
E ho pianto.LEDESESPOIRESTASSISSUR UNBANCDansunsquaresur unbancIlya unhommequivous appelle quand on passeIl a des binocles un vieux costume grisIl fume un petit ninas il est assisEt il vous appelle quand on passeOu simplement il vous fait signeIl ne faut pas le regarderIl ne faut pas l'couterIl faut passerFaire comme si on ne le voyait pas
Comme si on ne l'entendait pas
Il faut passer presser le pas
Si vous le regardez
Si vous l'coutezIl vous fait signe et rien personneNe peut vous empcher d'aller vous asseoir prs de luiAlors il vous regarde et souritEt vous souffrez atrocementEt l'homme continue de sourireEt vous souriez du mme sourireExactementPlus vous souriez plus vous souffrez
AtrocementPlus vous souffrez plus vous souriez
Irrmdiablement
Et vous restez l
Assis figSouriant sur le bancDes enfants jouent tout prs de vousDes passants passentTranquillementDes oiseaux s'envolentQuittant un arbre
Pour un autre
Et vous restez l
Sur le bancEt vous savez vous savez
Que jamais plus vous ne jouerez
Comme ces enfantsVous savez que jamais plus vous ne passerezTranquillementComme ces passantsQue jamais plus vous ne vous envolerez
Quittant un arbre pour un autre
Comme ces oiseaux.LA DISPERAZIONE SEDUTA SU UNA PANCHINAIn un giardinetto su una panchinaC' un tale che vi chiama se passateHa un paio d'occhialini un vecchio abito grigioFuma un piccolo sigaro sedutoE vi chiama se passateO pi timidamente vi fa un cennoNon bisogna guardarloNon bisogna ascoltarloMa tirar drittoFingere di non vederloFingere di non averlo neppure sentitoPassare via frettolosiPerch se lo guardateO se gli date rettaVi fa un suo cenno e niente nessunoVi pu impedire di sedergli accantoAllora vi guarda in faccia vi sorrideFacendovi soffrire atrocementeE lui continua il suo sorrisoE voi stessi sorridete esattamenteDi quel sorrisoPi sorridete e pi soffriteAtrocementeE pi soffrite pi sorrideteIrrimediabilmenteRestando fssi lCome congelatiSorridendo sulla panchinaBambini giocano a due passi da voiPassanti passanoTranquillamenteUccelli volanoVolano via da un albero
Si posano su un altro
E voi restate l
Sulla panchina
E gi sapete bene
Che non potrete pi
Giocare come quei bambini
Sapete che non potrete pi
Passare come quei passanti
TranquillamenteN che mai pi potrete volar via
Lasciando un albero per l'altro
Come quegli uccelli.CHANSON DE L'OISELEURL'oiseau qui vole si doucementL'oiseau rouge et tide comme le sangL'oiseau si tendre l'oiseau moqueurL'oiseau qui soudain prend peuiL'oiseau qui soudain se cogneL'oiseau qui voudrait s'enfuirL'oiseau seul et affolL'oiseau qui voudrait vivreL'oiseau qui voudrait chanterL'oiseau qui voudrait crierL'oiseau rouge et tide comme le sangL'oiseau qui vole si doucementC'est ton cur jolie enfantTon cur qui bat de l'aile si tristementContre ton sein si dur si blanc.CANZONE DELL'UCCELLATOREL'uccello che vola cos dolcemente
L'uccello rosso e tiepido come il sangue
L'uccello tenero l'uccello canzonatore
L'uccello che d'un tratto s'impaurisce
L'uccello che d'un tratto sbatte in
L'uccello che vorrebbe nascondersi
L'uccello solo e sconvolto
L'uccello che vorrebbe vivere
L'uccello che vorrebbe cantare
L'uccello che vorrebbe gridare
L'uccello rosso e tiepido come il sangue
L'uccello che vola cos dolcemente
il tuo cuore grazioso fanciullo
Il tuo cuore che batte cos triste le sue ali
Contro il tuo petto cos duro e bianco.POUR FAIRE LE PORTRAIT D'UN OISEAUa Eisa HenriquezPeindre d'abord une cage
avec une porte ouverte
peindre ensuite
quelque chose de joli
quelque chose de simple
quelque chose de beau
quelque chose d'utile
pour l'oiseauplacer ensuite la toile contre un arbredans un jardindans un boisou dans une fortse cacher derrire l'arbresans rien diresans bouger...Parfois l'oiseau arrive vitemais il peut aussi bien mettre de longues annesavant de se dciderNe pas se dcouragerattendreattendre s'il le faut pendant des annesla vitesse ou la lenteur de l'arrive de l'oiseaun'ayant aucun rapportavec la russite du tableauQuand l'oiseau arrives'il arriveobserver le plus profond silence
attendre que l'oiseau entre dans la cage
et quand il est entrfermer doucement la porte avec le pinceau
puiseffacer un un tous les barreauxen ayant soin de ne toucher aucune des plumes de l'oiseau
Faire ensuite le portrait de l'arbre
en choisissant la plus belle de ses branches
pour l'oiseaupeindre aussi le vert feuillage et la fracheur du vent
la poussire du soleilet le bruit des btes de l'herbe dans la chaleur de l'tet puis attendre que l'oiseau se dcide chanterSi l'oiseau ne chante pasc'est mauvais signesigne que le tableau est mauvaismais s'il chante c'est bon signesigne que vous pouvez signerAlors vous arrachez tout doucementune des plumes de l'oiseauet vous crivez votre nom dans un coin du tableau.PER FARE IL RITRATTO DI UN UCCELLOa Elsa HenriquezPer prima cosa dipingere una gabbia
che abbia la porta aperta
quindi dipingere
qualcosa di grazioso
qualcosa che sia semplice
qualcosa che sia bello
qualcosa d'utile
per l'uccellomettere poi la tela contro un alberoin un giardinoin un boscoo in una forestanascondersi dietro quell'alberosenza dir nientee senza muoversi...Talvolta l'uccello arriva sveltoma pu anche metterci anni e anniprima che si decidaNon scoraggiarsiaspettareaspettare se occorre anche per annila rapidit o la lentezza d'arrivo dell'uccellonon ha nulla a che farecon la riuscita del quadroQuando l'uccello arrivase arrivaosservare il silenzio pi assoluto
aspettare che l'uccello
entri nella gabbia
e quando l'avr fattorichiudere dolcemente la porta col pennello
e poicancellare una per una tutte le sbarreavendo cura di non toccare le piume dell'uccello
Fare a questo punto il ritratto dell'albero
scegliendo il suo ramo pi bello
per l'uccellodipingere allora il fogliame verde e la freschezza del ventoil pulviscolo del soleil rumore degli insetti nascosti nell'erbanella calura estivapoi aspettare che l'uccello abbia vogliadi mettersi a cantareMa se non canta un gran brutto segno segno che il quadro venuto malema se canta invece buon segnosegno che il lavoro va firmatoE qui voi strapperetecon gran dolcezza a quell'uccellouna sua piuma e scrivereteil vostro nome in un angolo del quadro.SABLES MOUVANTSDmons et merveilles
Vents et mares
Au loin dj la mer s'est retire
Et toiComme une algue doucement caresse par le vent
Dans les sables du lit tu remues en rvant
Dmons et merveilles
Vents et mares
Au loin dj la mer s'est retire
Mais dans tes yeux entr'ouverts
Deux petites vagues sont restes
Dmons et merveilles
Vents et mares
Deux petites vagues pour me noyer.SABBIE MOBILIDemoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gi si ritirato il mare
E tuCome alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gi si ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole ondesonrimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.LEDROIT CHEMINA chaque kilomtre
chaque annedes vieillards au front born
indiquent aux enfants la route
d'un geste de ciment arm.LA RETTA VIATutti i chilometri
tutti gli annic' qualche vecchio con la fronte esigua
che mostra ai ragazzi la strada
alzando il braccio di cemento armato.LE GRANDHOMMEChezun tailleur depierre
o jel'airencontr
ilfaisait prendre ses mesures
pour la postrit.IL GRAND'UOMODa un sarto marmista
dove un giorno l'ho visto
lui si faceva prendere le misure
per la posterit.LABROUETTE
OU LES GRANDES INVENTIONSLe paon fait la roue
le hasard fait le reste
Dieu s'assoit dedans
et l'hommes le pousseLA CARRIOLA
O LE GRANDI INVENZIONIFa la ruota il pavone
ed il caso fa il resto
Dio si siede dentro
e l'uomo lo spinge.LES BELLES FAMILLESLouisILouisIILouisIIILouisIVLouisVLouisVILouisVIILouisVIIILouisIXLouisX (dit le Hutin)LouisXILouisXIILouisXIIILouisXIVLouisXVLouisXVILouisXVIII

et plus personne plus rien...
Qu'est-ce que c'est que ces gens-l
qui ne sont pas foutus
de compter jusqu' vingt?LE BELLE FAMIGLIELuigi I
Luigi II
Luigi III
Luigi IV
Luigi V
Luigi VI
Luigi VII
Luigi VIII
Luigi IXLuigi X (detto l'Attaccabrighe)Luigi XILuigi XIILuigi XIIILuigi XIVLuigi XVLuigi XVILuigi XVIIIe pi nessuno pi niente...
Ma che gente mai questa
che non ce l'ha fatta
a contare fino a venti?QUARTIER LIBREJ'ai mis mon kpi dans la cageet je suis sorti avec l'oiseau sur la tteAlorson ne salue plus
a demand le commandant
Nonon ne salue plus
a rpondu l'oiseau
Ah bonexcusez-moi je croyais qu'on saluait
a dit le commandantVous tes tout excus tout le monde peut se tromper
a dit l'oiseau.LIBERA USCITAHo messo il kpi nella gabbia
e sono uscito con l'uccello sulla testa
E alloranon si saluta piha chiesto il comandanteNonon si saluta pi
ha risposto l'uccello
Ah benechiedo scusa credevo usasse salutare
ha detto il comandanteSiete scusato scusatissimo chiunque pu sbagliarsi
ha concluso l'uccello.CHANSONQuel j'our sommes-nous
Nous sommes tous les joursMon amie
Nous sommes toute la vie
Mon amour
Nous nous aimons et nous vivons
Nous vivons et nous nous aimons
Et nous ne savons pas ce que c'est que la vie
Et nous ne savons pas ce que c'est que le jour
Et nous ne savons pas ce que c'est que l'amour.CANZONEChe giorno
tutti i giorniAmica mia
tutta la vita
Amore mio
Noi ci amiamo noi viviamo
Noi viviamo noi ci amiamo
E non sappiamo cosa sia la vita
Cosa sia il giorno
E non sappiamo cosa sia l'amore.COMPOSITION FRANAISETout jeune Napolon tait trs maigreet officier d'artillerieplus tard il devint empereuralors il prit du ventre et beaucoup de payset le jour o il mourut il avait encoredu ventremais il tait devenu plus petit.COMPOSIZIONE FRANCESEGiovanissimo Napoleone era assai magroe ufficiale d'artiglieriadivenne pi tardi imperatoremise su pancia e conquist nazionie il giorno che mor aveva ancorauna bella panciama era diventato pi piccolo.L'CLIPSLouis XIV qu'on appelait aussi le Roi Soleiltait souvent assis sur une chaise percevers la fin de son rgneune nuit o il faisait trs sombrele Roi Soleil se leva de son litalla s'asseoir sur sa chaiseet disparut.L'ECLISSELuigi XIV che anche conosciuto come Re Soleera spesso seduto sulla sua seggettaverso la fine del suo regnouna notte davvero buiail Re Sole si alz dal lettoprese posto su quella sediae spar.PREMIERJOURDes draps blancs dans une armoireDes draps rouges dans un litUn enfant dans sa mreSa mre dans les douleursLe pre dans le couloirLe couloir dans la maisonLa maison dans la villeLa ville dans la nuitLa mort dans un criEt l'enfant dans la vie.PRIMO GIORNOLenzuola bianche in un armadio
Lenzuola rosse in un letto
Un figlio in una madre
La madre nei dolori
Il padre davanti alla stanza
La stanza nella casa
La casa nella citt
La citt nella notte
La morte in un grido
E il figlio nella vita.LEMESSAGELa porteque quelqu'unaouverte
La porteque quelqu'unareferme
Lachaise o quelqu'un s'est assis
Le chat que quelqu'un a caress
Le fruit que quelqu'un a mordu
La lettre que quelqu'un a lue
La chaise que quelqu'un a renverse
La porte que quelqu'un a ouverte
La - route o quelqu'un court encore
Le bois que quelqu'un traverse
La rivire o quelqu'un se jette
L'hpital o quelqu'un est mort.IL MESSAGGIOLa porta che uno ha aperto
La porta che uno ha richiuso
La sedia su cui uno s' seduto
Il gatto che uno ha accarezzato
Il frutto che uno ha morso
La lettera che uno ha letto
La sedia che uno ha rovesciato
La porta che uno ha aperto
La strada dove uno sta correndo
Il bosco che uno attraversa
Il fiume dove uno si butta
L'ospedale dove uno morto.CHEZ LA FLEURISTEUn homme entre chez une fleuriste
et choisit des fleurs
la fleuriste enveloppe les fleurs
l'homme met la main sa poche
pour chercher l'argent
l'argent pour payer les fleurs
mais il met en mme temps
subitementla main sur son cur
et il tombeEn mme temps qu'il tombe
l'argent roule terre
et puis les fleurs tombent
en mme temps que l'homme
en mme temps que l'argent
et la fleuriste reste l
avec l'argent qui roule
avec les fleurs qui s'abment
avec l'homme qui meurt
videmment tout cela est trs triste
et il faut qu'elle fasse quelque chose
la fleuristemais elle ne sait pas comment s'y prendreelle ne sait paspar quel bout commencerIl y a tant de choses faireavec cet homme qui meurtces fleurs qui s'abmentet cet argentcet argent qui roulequi n'arrte pas de rouler.DALLA FIORAIAUn uomo entra in un negozio di fiorie sceglie dei fiorila fioraia avvolge i fioril'uomo mette la mano nella tascaper cercare il denarocerca denaro per pagare i fiorima intanto all'improvvisoportala mano al cuore
e cadeE mentre sta cadendo
rotola a terra il denaro
e mentre l'uomo cade
mentre il denaro cade
cadono i fiori
e la fioraia l
mentre il denaro rotola
i fiori piombano a terra
e l'uomo muoreah tutto questo triste molto triste
dovrebbe fare qualcosa la fiorista
ma non sa cosa n come
non sada che parte cominciareCose da fare ce n' tantecon quell'uomo che muorequei fiori che piombano a terrae quel denaroquel denaro che rotolache non finisce pi di rotolare.DIMANCHEEntre les ranges d'arbres de l'avenue des Gobelins
Une statue de marbre me conduit par la main
Aujourd'hui c'est dimanche les cinmas sont pleins
Les oiseaux dans les branches regardent les humains
Et la statue m'embrasse mais personne ne nous voit
Sauf un enfant aveugle qui nous montre du doigt.DOMENICATra le file di piante diavenue desGobelins
Una statua di marmo mi conduce per mano
domenica i cinemasontutti esauriti
Dai rami gli uccelli contemplano gli umani
La statua mi bacia ma nessuno ci fa caso
Tranne un ragazzo cieco che ci mostra col dito.LEJARDINDes milliers et des milliers d'annes
Ne sauraient suffire
Pour dire
La petite seconde d'ternit
O tu m'as embrass
O je t'ai embrasse
Un matin dans la lumire de l'hiver
Au parc Montsouris Paris
A Paris
Sur la terre
La terre qui est un astre.IL GIARDINOMille anni e poi mille
Non possono bastare
Per dire
La microeternit
Di quando m'hai baciato
Di quando t'ho baciata
Un mattino nella luce dell'inverno
AlParcMontsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che un astro.PARISATNIGHTTrois allumettes une une allumes dans la nuit
La premire pour voir ton visage tout entier
La seconde pour voir tes yeux
La dernire pour voir ta bouche
Et l'obscurit tout entire pour me rappeler tout cela
En te serrant dans mes bras.PARISATNIGHTTre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.LE BOUQUETQue faites-vousl petitefille
Avec ces fleurs frachement coupes
Que faites-vous l jeune fille
Avec ces fleurs ces fleurs sches
Que faites-vous l jolie femme
Avec ces fleurs qui se fanent
Que faites-vous l vieille femme
Avec ces fleurs qui meurentJ'attends le vainqueur.IL MAZZO DI FIORIChe fai laggi bambina
Con quei fiori appena colti
Che fai laggi ragazza
Con quei fiori seccati fiori
Che fai laggi bella donna
Con quei fiori che appassiscono
Che fai laggi gi vecchia
Con quei fiori che muoionoAspetto il vincitore.BARBARARappelle-toiBarbaraIlpleuvait sanscesse sur Brest ce jour-lEt tumarchais souriantepanouie ravie ruisselanteSous la pluieRappelle-toi BarbaraIl pleuvait sans cesse sur BrestEt je t'ai croise rue deSiamTu souriaisEt moi je souriais de mmeRappelle-toi BarbaraToi que je ne connaissais pasToi qui ne me connaissais pasRappelle-toiRappelle-toi quand mme ce jour-l
N'oublie pasUn homme sous un porche s'abritaitEt il a cri ton nomBarbaraEt tu as couru vers lui sous la pluieRuisselante ravie panouieEt tu t'es jete dans ses brasRappelle-toi cela BarbaraEt ne m'en veux pas si je te tutoieJe dis tu tous ceux que j'aimeMme si je ne les ai vus qu'une seule foisJe dis tu tous ceux qui s'aimentMme si je ne les connais pasRappelle-toi BarbaraN'oublie pasCette pluie sage et heureuse
Sur ton visage heureuxSurcettevilleheureuse
Cette pluie sur la mer
Sur l'arsenal
Sur le bateau d'Ouessant
Oh BarbaraQuelle connerie la guerreQu'es-tu devenue maintenantSous cette pluie de ferDe feu d'acier de sangEt celui qui te serrait dans ses brasAmoureusementEst-il mort disparu ou bien encore vivant
Oh BarbaraIl pleut sans cesse sur BrestComme il pleuvait avantMais e n'est plus pareil et tout est abmC'est une pluie de deuil terrible et dsoleCe n'est mme plus l'orageDe fer d'acier de sangTout simplement des nuagesQui crvent comme des chiensDes chiens qui disparaissentAu fil de l'eau sur BrestEt vont pourrir au loinAu loin trs loin de BrestDont il ne reste rien.BARBARARicordati BarbaraPioveva senza tregua quel giorno su BrestE tu camminavi sorridenteRaggiante rapita grondanteSotto la pioggiaRicordati BarbaraPioveva senza tregua su BrestE t'ho incontrata inruede SiamTu sorrideviE sorridevo anch'ioRicordati BarbaraTu che io non conoscevoTu che non mi conosceviRicordatiRicordati comunque di quel giorno
Non dimenticareUn uomo si riparava sotto un portico
Ed ha gridato il tuo nome
BarbaraE tu sei corsa incontro a lui sotto la pioggiaGrondante rapita raggianteGettandoti tra le sue bracciaRicordati di questo BarbaraE non volermene se ti do del tuIo dico tu a tutti quelli che amoAnche se non li ho visti che una sola voltaIo dico tu a tutti quelli che si amanoAnche se non li conoscoRicordati BarbaraNon dimenticareQuesta pioggia buona e feliceSul tuo viso feliceSu questa citt feliceQuesta pioggia sul mareSull'arsenaleSul battello d'OuessantOh BarbaraChe cazzata la guerraE cosa sei diventata adessoSotto questa pioggia di ferroDi fuoco acciaio sangueE lui che ti stringeva fra le bracciaAmorosamente forse morto disperso o invece
Vive ancora
Oh BarbaraPiove senza tregua su BrestCome pioveva primaMa non pi cos e tutto si guastatouna pioggia di morte desolata e crudeleNon nemmeno pi buferaDi ferro acciaio sangueMa solamente nuvoleChe schiattano come caniCome cani che sparisconoSeguendo la corrente su BrestE scappano lontano a imputridireLontano lontano da BrestDove non c' pi niente.INVENTAIREUne pierre
deux maisons
trois ruines
quatre fossoyeurs
un jardin
des fleursun raton laveurune douzaine d'hutres un citron un pain
un rayon de soleil
une lame de fond
six musiciensune porte avec son paillasson
un monsieur dcor de la lgion d'honneurun autre raton laveurun sculpteur qui sculpte des Napolonla fleur qu'on appelle soucideux amoureux sur un grand litun receveur des contributions une chaise trois dindonsun ecclsiastique un furoncleune gupeun rein flottantune curie de coursesun fils indigne deux frres dominicains trois sauterelles unstrapontin
deux filles de joie un oncle Cyprien
une Materdolorosatrois papas gteau deux chvres deMonsieur Seguin
un talon Louis XVunfauteuilLouis XVIun buffet Henri IIdeux buffetsHenri IIItrois buffetsHenri IV
untiroir dpareillune pelote deficelle deux pinglesdesretunmonsieur
gune Victoire de Samothrace un comptable deux aides-comp-
tables un homme du monde deux chirurgiens trois v-
gtariens
un cannibaleune expdition coloniale un cheval entier une demi-pinte debon sang une mouche ts-ts
un homard l'amricaine un jardin la franaise
deux pommes l'anglaiseun face--main un valet de pied un orphelin un poumond'acier
un jour de gloire
une semaine de bont
un mois de Marie
une anne terrible
une minute de silence
une seconde d'inattention
et...cinq ou six ratons laveursun petit garon qui entre l'cole en pleurant
un petit garon qui sort de l'cole en riant
une fourmi
deux pierres briquetdix-sept lphants un juge d'instruction en vacances assis sur
un pliantun paysage avec beaucoup d'herbe verte dedans
une vache
un taureaudeux belles amours trois grandes orgues un veaumarengo
un soleil d'Austerlitz
un siphon d'eau de Seltz
un vin blanc citronun Petit Poucet un grand pardon un calvaire de pierre unechelle de corde
deux surs latines trois dimensions douze aptres mille et
une nuits trente-deux positions six parties du monde cinqpoints cardinaux dix ans de bons et loyaux services sept
pchs capitaux deux doigts de la main dix gouttes
avant chaque repas trente jours de prison dont quinze