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Con tutte quelle

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Durante le feste si prevede che sarannovenduti circa 64 milioni di bottiglie

di spumante made in Italy.Se non avete ancora acquistato le vostre,

leggete queste pagine: sono una guida ragionataalle etichette più interessanti

da stappare a Natale, Capodanno e oltre...

di Chiara Risolo

Italiani, coraggio. Dopo l'Epifaniaavrete un bel po' di vetro da smaltire.Su per giù 68 milioni di bottiglie dispumante. Questa la stima dell'Os-servatorio economico vini su un arco

temporale di 30 giorni a partire da di-cembre. Uno tsunami giallo paglierinoche dovrebbe, almeno durante le feste,portare via con sé un po' di pessimismoe fastidio dalla Valle d'Aosta alla Siciliae depositare nelle tasche dei produttoricirca 570 milioni di euro. Niente male,soprattutto se si considera che dei 68milioni di bottiglie, 64 sono made inItaly. Questo, però, «non significa che

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siamo più bravi dei produttori d'Oltral-pe. Siamo, caso mai, altro. Abbiamouna nostra identità ben precisa che cipermette di affermare che la rivalità trale bollícine italiane e quelle francesi, inrealtà, non esiste» spiega GiampietroComolli, presidente dell'Osservatorio,memoria storica e protagonista dell'evo-luzione dello spumante tricolore.

L'Italia delle bollicine vola. Gode distima e d'ottima salute: il trend di annoin anno è positivo e i produttori, come èaccaduto per i mostri sacri di altri settoricome quelli del Barolo e del Brunello,sono autentici ambasciatori di vino nel

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PIACERI BRINDISI DOC

mondo. La famiglia Lunelli con Canti-ne Ferrari insegna. All'ultima edizionedello Champagne & Sparkling WineWorld Championship (la più prestigio-sa competizione sui vini col perlage) hatrionfato portando a casa la nomina diProduttori dell'anno e 15 medaglie d'oroper i suoi Trentodoc.

Panorama alla vigilia delle festivitàha selezionato una serie di vini made inItaly rappresentanti della spumantisticaper brindisi ad alto tasso di qualità.

Trentodoc si diceva. Parola che ri-manda a una delle denominazioni piùprestigiose in fatto di bolle, di cui ancheAltemasi, altro nome storico trentino, èfelice espressione in casa e all'estero.

1l Trentodoc piace tanto. Schietta lasua cifra: «L'incredibile freschezza» spiegaNicola Bonera, tra i più apprezzati som-melier in Italia e nel mondo. I produttorisottolineano con orgoglio il ruolo delleDolomiti. Sono spumanti di montagna,clima e altitudine fanno la differenza.Sembrerebbe quasi un'ovvietà, ma nelmondo del vino (tortuoso e affascinan-te) non Io è affatto: geografia, geologia etemperature dettano legge.

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19 ETICHETTEMADE IN ITALYPER FESTEGGIAREI.FERRARIPerleTrentodoc giallointenso con riflessidorati, dal perlagefinissimo.ferraritrento.com

2. clù clùMerlettaie BrutDa uve Pecorino,ha perlage sottile.Al naso è floreale,dalle notevanigliate.ciuciuvini.it

3. CANTINADI CARRIE SORBARALambruscodi Sorbara dopSentore di fruttibianchi e fiori.cantinadicarpiesorbara.it

4. IL POLLENZAIl pollenzaDa uve Pinot Nero.ha colore rosatenue.iloollenza.it

S. ALTEMASIAlternasi RoséUn Trentodoc dauve Pinot nero eChardonnay è unMetodo classico.Complesso efruttato. cavit.it

6. ANERIn.7 LeoneProsecco bio docgottenuto da uveGlera. Profumato,fresco e fruttato.aneri.it

7. CONTEGUICCIARDINManzoniMetodo ClassicoBrut ottenuto

da Rieslinge Pinot bianco.guicciardinill99.it

8. CASTELLOBONOMIRiserva LucreziaFranciacorta extrabrut, affina suilieviti per 108 mesi.castellobonomi.lt

9. CASTELLODI CIGOGNOLACuvée dell AngeloGian Marcoe Letizia MorattiDa uve Pinot nero,bilancia freschezzae pienezza. 72 mesisui lieviti. castellodicigognola.cofrf

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10. ENRICOSERAFINOZeroAlta Langa Docg.Un Metodo classicoampio conretrogustominerale.enricoserafino.it

11. MONSUPELLONatureDa uve Pinot nerodell'Oltrepòpavese centrale,è un Metodoclassico pas doseestremamentesecco.monsuoello.it

12. BELLAVISTASatén 2015Vintage SelectionFranciacortail più morbido,tattile e vellutatodei vinidella maisoncon etichettarinnovata.terramoretti.it

13. TASCAD'ALMERITAAlmerita RoséTenuta Regaleali.Un millesimatoelegante da uvePinot nero:36 mesi sui lieviti.tascadalmerita.it

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Ormai lo sanno anche i muri qualesia il pensiero unanime, e romantico, deiproduttori: «Un vino per definirsi tale devecombaciare con il Dna del suo territorio enon confidare nei miracoli della chimica».

C'è proprio tutto il buono dell'OltrepòPavese (altro polo spumantistico notoper le uve di Pinot nero) nelle bollicinedella famiglia Moratti che nascono neivigneti di Castello di Cigognola e in quelleprodotte da Pierangelo Boatti, patron diMonsupello. Un gentiluomo del vino cherifugge il falso mito della rivalità tra Fran-cia e Italia: «Il nostro Paese ha maturatoqualità e tipicità assolute nel panoramadel Metodo classico. Ogni zona sta fa-cendo della sua vocazione una bandiera,grazie alla determinazione dei produttori.Con la Champagne dobbiamo dialogarealla pari per arrivare a chi nel mondo saapprezzare» chiosa.

La fotografia del settore dimostra che,quanto a credibilità oltreconfine, al nettodei luoghi comuni sull'Italia, non siamomessi male.

Brilla il Prosecco. Braccio armato delVeneto che per fortuna non fa morti maal contrario con i suoi circa 550 milionidi bottiglie (prodotte in media all'anno)rallegra l'umanità tutta, è un elisir «fresco,scorrevole, perfetto anche fuori pasto»suggerisce Bonera. Una macchina da qua-si 2,4 miliardi di euro di fatturato nel 2018.Senza contare i due momenti clou che iproduttori di Conegliano e Valdobbiadenericorderanno con piacere per tutta la vita:la Docg ottenuta nel 2009 e l'elezione nel2019 delle colline del Prosecco a Patrimo-nio mondiale dell'Umanità.

Ernesto Balbinot, al timone del mar-chio Manzane, sintetizza: «Per noi checuriamo questo territorio, il riconosci-mento dell'Unesco è motivo di orgoglio,uno stimolo per preservarlo ancora di piùaffinché i visitatori possano apprezzarloin tutta la sua grandezza. La nomina por-terà nel tempo anche vantaggi economiciperché aumentando il turismo, aumenterà

PIACE- BRINDISI DOC

14. VILLA SANDIOpere TrevigianeSerenissima DocUn Metodoclassico ottenutoda Chardonnaye Pinot nero,indicato pergli aperitivi.villasandi.it

15 MAXIMILIAN IBlanc de B/ancsExtra Dry Cantinadi Soave. Ottenutoda una cuvée diuve a baccabianca, ha gustoarmonico e fittoperlage.maximiliansou mante.it2.

16. AGRICOLEGUSSALLIBERETTALo SparviereUn Franciacortaminerale e moltosapido.losoarviere.com

ALEDIVINO Portabottiglie acilindri modulabili in metallo.Capacità massima 30 bottiglie.aledivino.it

la vendita. Quanto alla Docg, ha frenato ilfenomeno dell'italian sounding. I control-li sono píù serrati e severi. È un bene pertutti, produttori e consumatori» conclude.

Dalla dea Glera che dà un ottimoProsecco, come quello di Villa Sandi,si passa allo Chardonnay che ha fattogrande la Franciacorta, terra del Metodoclassico e di uomini che hanno saputofare squadra. Merito a Vittorio Morettie Maurizio Zanella. «Hanno preso permano i più piccoli, atteso pazientementeche crescessero, condiviso un linguag-gio imprenditoriale comune, ribaltato ilcroupier» ricorda Giampietro Comolli,

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PIACERI BRINDISI DOC

direttore del Consorzio Franciacorta dal1993 al 1999.

Di questo gioiello a due passi daMilano e da Brescia, il mondo ama lamorbidezza e l'eleganza che sa dare.«La designazione tipica Satén identificaqueste caratteristiche» puntualizza Bo-nera. E poi l'Alta Langa, denominazionepiemontese. 11 suo Consorzio, nato 2001,conta circa 40 (signore) cantine e punta arinverdire i fasti della storia spumantisticadella regione. Seduce il palato di chi cercaeffervescenza finissima e sapidità.

Non finisce qui. La sete di bollicineinizia a sentirsi perfino da Firenze ingiù anche per via di quella preziosa, eunica, biodiversità del Belpaese. Colpisceil dato dell'Osservatorio economico vini:negli ultimi tre anni sono nate 150 can-tine di spumanti. Le bolle si fanno conla Falanghina, la Passerina, il Pecorino(vera chicca il Merlettaie Brut del mar-chigiano Ciù Ciù). Si fa con l'Aglianico,con lo Zibibbo. Si fa in Campania: novitàassoluta il progetto Dubl di Feudi di SanGregorio. A voi la scelta dunque nonsenza una raccomandazione: allenatei bicipiti, 68 milioni di bottiglie di vetrohanno un certo peso. ■

RIPRODUZIONE RISERVATA

17. FEUDI DI SANGREGORIODubl, EsseRosato potenteda uve Aglianico.persistentee complesso: sta36 mesi sui lieviti.club lit

18. LE MANZANEConeglianoValdobbiadeneProseccoSuperiore DocgIn edizionelimitata.Parte del ricavatosarà destinato allaricerca sulla Sla.Iemanzane.it

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19. MEROTTOLa primaveradi BarbaraValdobbiadeneProseccosuperiore docg.Da uve Glera ePerera,è intenso efruttato. Perlagepersistente.merotto.it

L'ESPERTO: «MAI NEL CONGELATORE E CON I CUBETTI DI GHIACCIO»di Giampietro Comolli '

Le bottiglie in vendita sonopronte da gustare, non tenetele alungo, se non siete attrezzati.Non conservatele mai coricate,alla luce, vicino a frigoriferoe lavatrice. Tenetele in piedi,anche avvolte in un foglio divelina, in una scatola di legno,in un armadio al buio, atemperatura costante di 12-15gradi. É buona prassi perspumanti «metodo italiano»d'obbligo per spumanti «metodotradizionale classico».Ventiquattro, trentasei ore prima

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del consumo. mettetele sdraiatenel frigo (maí nel congelatore), a8-10 gradi. In tavola portatesempre un secchiello con cubettidi ghiaccio, vietate le granite.Servite a 10-12 gradi ditemperatura: le bollicine gelatesono ammiccanti e stimolanti,ma nascondono aromi e sapori.Soltanto «pssss...» è il soffioda percepire con la stappatura:togliete la gabbietta, tenetesaldo il tappo con l'intera mano,roteate la bottiglia leggermenteinclinata, non il tappo. Versate inun calice inclinato, prima solo unpo', quindi aggiungete con calma

altro vino fino ai 2/3 del calice(che non va assolutamenteavvinato). Il bicchiere?Un tulipano pancioso a punta V,con bocca stretta ma nontroppo, gambo alto ma nontroppo. Tenete il calice tra finegambo e piedistallo: nonavvinghiatelo. Non congelatemai i calici e non aggiungetecubetti di ghiaccio! Non roteate ilvino nel calice: le finissimebollicine fanno già tutto il lavoro.Mai... mai sgasare un calice.Meglio cambiare vino!

"Enologo, accademico del vino.

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