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IVEN B 60 TFS 24 IVEN B 60 TN 24 INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE 00332322 - 2 a edizione - 06/2008 IT

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IVEN B 60 TFS 24IVEN B 60 TN 24

INSTALLAZIONEUSO E MANUTENZIONE

00332322 - 2a edizione - 06/2008 IT

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Info generali

ATTENZIONE, questo apparecchio è stato progettato e controllato per rispondere alle esigenze del mercato italiano.La targhetta segnaletica posta sulla parete posteriore dell'apparecchio indica, oltre alle caratteristiche tecniche, anche il tipodi gas per il quale è predisposta il paese a cui è destinato il prodotto.Qualora tali indicazioni non siano corrette, siete pregati di contattare l'agenzia Unical più vicina a voi. Grazie per la collabora-zione.

IMPORTANTEIL LIBRETTO ISTRUZIONI costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto e dovrà essere consegnato all'utilizza-tore.Leggere attentamente le avvertenze contenute nel libretto in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti lasicurezza d'uso e manutenzione.Conservare il libretto per ogni ulteriore consultazione.L'installazione deve essere effettuata in ottemperanza alle norme vigenti, secondo le istruzioni del costruttore e da personaleprofessionalmente qualificato.Per personale professionalmente qualificato si intende quello avente competenza tecnica nel settore dei componenti diimpianti di climatizzazione ambientale e produzione di acqua calda ad uso sanitario.Una errata installazione può causare danni a persone, animali o cose, per i quali la UNICAL non è responsabile.

Dopo avere tolto l'imballaggio assicurarsi dell'integrità del contenuto.In caso di dubbio non utilizzare l'apparecchio e rivolgersi al fornitore.

Prima di collegare l'apparecchio accertarsi che i dati forniti dalla UNICAL consentano un corretto impiego dello stesso entroi limiti minimo e massimo di potenza consentiti.

Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia, manutenzione o sostituzione dell'apparecchio, disattivare l'impianto di cuifa parte disinserendolo altresì dall'alimentazione elettrica.

In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell'apparecchio astenersi da qualsiasi tentativo di riparazione o di interventodiretto; rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente qualificato.L'eventuale riparazione del prodotto dovrà essere effettuata da un centro di assistenza autorizzato dalla UNICAL utilizzandoesclusivamente ricambi originali.Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicurezza dell'apparecchio.Per garantire l'efficienza dell'apparecchio e per un suo corretto funzionamento è indispensabile fare effettuare una manuten-zione periodica attenendosi alle indicazioni della UNICAL e alle norme di legge vigenti.

Allorché si decida di non utilizzare più l'apparecchio, si dovranno rendere innocue quelle parti suscettibili di causare potenzialifonti di pericolo.

Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario assicurarsi sempre che il libretto accompagni lostesso in modo che possa essere consultato dal nuovo proprietario e/o dall'installatore.

Per tutti gli apparecchi con optional o kit (compresi quelli elettrici) si dovranno utilizzare solo accessori originali.

Questo apparecchio dovrà essere destinato all'uso per il quale è stato espressamente previsto. Ogni altro uso è da conside-rarsi improprio e quindi pericoloso.

E' esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracontrattuale della UNICAL per i danni causati da errori nell'installazio-ne e nell'uso, e comunque da inosservanza delle istruzioni date dalla UNICAL stessa.

Nel ringraziarla per l'acquisto di un prodotto Unical Vi invitiamo a leggere attentamente i seguenti avvisi.

‘’TRATTAMENTO DELL’ACQUA’’NOTA PER INSTALLATORE ED UTENTE

1) La durezza dell’acqua di alimentazione condiziona la frequenza della pulizia dello scambiatore acqua sanitaria.

2) In presenza di acqua con durezza superiore ai 28°f (16°d) si consiglia l’utilizzo di dispositivi anticalcare, la cui scelta deveavvenire in base alle caratteristiche dell’acqua.

3) Al fine di migliorare la resistenza alle incrostazioni si consiglia di regolare l’acqua sanitaria ad una temperatura molto vicinaa quella di effettivo utilizzo.

4) L’adozione di un termostato ambiente modulante diminuisce il pericolo di incrostazioni

5) Si consiglia la verifica della pulizia dello scambiatore acqua sanitaria alla fine del primo anno e successivamente ogni due.

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1 CARATTERISTICHE TECNICHEE DIMENSIONI .................................................................... pag. 4

1.1 Caratteristiche tecniche .......................................................... pag. 4

1.2 Dimensioni .............................................................................. pag. 4

1.3 Circuiti idraulici ....................................................................... pag. 5

1.4 Dati di funzionamento ............................................................ pag. 6

1.5 Caratteristiche generali ......................................................... pag. 6

ISTRUZIONI PERL’INSTALLATORE ............................................................ pag. 7

2.1 Norme per l'installazione ....................................................... pag. 7

2.2 Installazione ............................................................................ pag. 7

2.2.1 Imballo ........................................................................ pag. 7

2.2.2 Posizionamento della caldaia .................................... pag. 8

2.2.3 Montaggio della caldaia ............................................. pag. 8

2.2.4 Ventilazione dei locali ................................................. pag. 9

2.2.5 Sistema di scarico fumi ............................................. pag. 9

2.2.6 Configurazione dei condotti di scarico e aspirazione . pag. 12

2.2.7 Scarico fumi a condotti coassiali ............................. pag. 13

2.2.8 Scarico fumi e aspirazione aria con condotti

separati di diametro 80 mm ....................................... pag. 14

2.2.9 Misura in opera del rendimento di combustione....... pag. 162.2.10 Allacciamento gas ..................................................... pag. 17

2.2.11 Allacciamenti elettrici ................................................. pag. 17

2.2.12 Allacciamenti idraulici ................................................ pag. 18

2.3 Schemi elettrici ....................................................................... pag. 19

2.4 Riempimento dell'impianto ..................................................... pag. 21

2.5 Prima accensione .................................................................. pag. 22

2.6 Regolazione del bruciatore .................................................... pag. 22

2.7 Adattamento della potenza all'impianto di riscaldamento .... pag. 23

2.8 Adattamento all'utilizzo di altri gas ........................................ pag. 24

ISTRUZIONI PER L’UTENTE .................................. pag. 25

3.1 Pannello di regolazione .......................................................... pag. 25

3.2 Accensione e spegnimento ................................................... pag. 26

3.3 Consigli e note importanti ...................................................... pag. 26

3.4 Descrizione traghetta dati ..................................................... pag. 27

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Info generali

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1 CARATTERISTICHE TECNICHEE DIMENSIONI

fig. 1

1.2 - DIMENSIONI

600 476

855

493

Info generali

• Funzione di post-circolazione della pom-pa in sanitario e in riscaldamento;

• Termostato limite di sicurezza (105°C);• Valvola a tre vie elettrica;• Circolatore a tre velocità con valvola au-

tomatica di sfogo aria;• Valvola manuale di sfogo aria per carico

impianto;• Vaso di espansione da 7,5 litri;• Rubinetto di carico impianto;• Pressostato di sicurezza contro la man-

canza di acqua;• Pannello comandi con grado di prote-

zione dell’impianto elettrico IP44;• Termometro;• Manometro;• Segnalazione luminosa di: presenza di

tensione e messa in blocco;• Selettore di temperatura acqua sanita-

ria (45/65°C);• Selettore di temperatura riscaldamento

(35/85°C).• Pulsante di sblocco;• Commutatore estate/OFF/inverno/anti-

gelo caldaia;• Dima di montaggio per la predisposizio-

ne dei collegamenti.

organi di sicurezza e controllo previsti dallenorme e risponde anche per caratteristichetecniche e funzionali alle direttive:- Gas 90/396 CEE- Rendimenti 92/42CEE- BIT 73/23 CEE- EMC 89/336 CEE

La caldaia della serie IVEN B 24 è inoltre qua-lificata come "CALDAIA AD ALTO RENDI-MENTO " ai sensi del D.P.R. n°412 del 26/08/93.

DESCRIZIONE DEI COMPONENTI:• Bollitore verticale smaltato da 60 litri con

Scambiatore di calore in rame ad altorendimento;

• Anodo in magnesio;• Accensione elettronica;• Modulazione elettronica della fiamma;• Regolazione della potenza termica in fun-

zione riscaldamento;• Regolazione potenza termica minima;• Regolazione elettronica della rampa di

accensione;• Funzione antigelo;• Funzione antiblocco della pompa;

1.1 - CARATTERISTICHETECNICHE

IVEN B 60 24 è una caldaia funzionante conbruciatore atmosferico a gas incorporato ebollitore da 60 litri, viene fornita nelle se-guenti versioni:

TN a camera aperta e tiraggio naturale;TFS a camera stagna e tiraggio forzato;

Tutte le versioni sono disponibili solo conaccensione elettronica.I modelli della serie IVEN B 60 sono pertantoi seguenti:

IVEN B 60 TN 24 caldaia a camera apertatiraggio naturale con accensione elettroni-ca;

IVEN B 60 TFS 24 caldaia a camera stagnaa tiraggio forzato con accensione elettroni-ca;

La caldaia IVEN B 60 24 è completa di tutti gli

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Info generali1.3 - CIRCUITI IDRAULICI

IVEN B 60 TN 24

fig. 3

fig. 2

IVEN B 60 TFS 24

1 - Valvola di sicurezza riscaldamento2 - Valvola a 3 vie3 - Sicurezza mancanza acqua4 - Circolatore con disareatore5 - Scheda d’accensione6 - Valvola gas7 - Elettrodo accensione8 - Bruciatore9 - Elettrodo di rivelazione10 - Sicurezza surriscaldamento11 - Scambiatore12 - Sonda di temperatura13 - Termostato fumi14 - Valvola di sfiato manuale15 - Vaso di espansione riscaldamento16 - Bollitore 60 Lt.17 - Vaso di espansione sanitario (opzionale)18 - Sonda bollitore19 - Anodo bollitore20 - Rubinetto scarico bollitore21 - Rubinetto caricamento impianto22 - Valvola di sicurezza bollitore

C - Uscita acqua sanitariaF - Entrata acqua freddaG - Entrata gasM - Mandata riscaldamentoR - Ritorno riscaldamento

1 - Valvola di sicurezza riscaldamento2 - Valvola a 3 vie3 - Sicurezza mancanza acqua4 - Circolatore con disareatore5 - Scheda d’accensione6 - Valvola gas7 - Elettrodo accensione8 - Bruciatore9 - Elettrodo di rivelazione10 - Sicurezza surriscaldamento11 - Scambiatore12 - Sonda di temperatura13 - Pressostato fumi14 - Valvola di sfiato manuale15 - Vaso di espansione riscaldamento16 - Bollitore 60 Lt.17 - Vaso di espansione sanitario (opzionale)18 - Sonda bollitore19 - Anodo bollitore20 - Rubinetto scarico bollitore21 - Rubinetto caricamento impianto22 - Valvola di sicurezza bollitore23 - Estrattore fumi

C - Uscita acqua sanitariaF - Entrata acqua freddaG - Entrata gasM - Mandata riscaldamentoR - Ritorno riscaldamento

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G

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R M C F

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G R M C F

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Info generali

1.4 - DATI DI FUNZIONAMENTO SECONDO UNI 10348

Potenza utile nominale

Potenza utile minima

Rendimento utile a carico nominale (100%)

Rendimento utile richiesto (100%)

Rendimento utile al 30% del carico

Rendimento utile richiesto (30%)

Numero di stelle (secondo 92/42 CEE)

Rendimento di combustione a carico nominale (100%)

Rendimento di combustione a carico ridotto

Perdite al mantello (min.-max.)

(*) Temperatura dei fumi tf-ta (max.)

Portata massica fumi (min.-max)

Eccesso aria λCO2

NOx (Valore ponderato secondo EN 297/A3+EN 483)

Classe di NOx

Perdite al camino con bruciatore funzionante (min.-max)

Perdite al camino con bruciatore spento

(*) Temperatura Ambiente = 20°C

kWkW%%%%n.%%%°Cg/s%%mg/kWh

%%

Per i dati di regolazione: UGELLI - PRESSIONI - DIAFRAMMI - PORTATE - CONSUMI fare riferimento al paragrafo ADATTAMENTO ALL'UTILIZZO DI ALTRIGAS.

TFS 24II2H3+

7,80,53485358,0148,60,576014,37,68,59,711,313,6

122,630 - 65230/504165X4D78

IVEN B 60

Categoria apparecchio

Portata minima del circuito di riscaldamento ( ΔΔΔΔΔt 20 °C)

Pressione minima del circuito di riscaldamento

Pressione massima del circuito di riscaldamento

Contenuto circuito primario

Temperatura massima di funzionamento in riscaldamento

Temperatura minima di funzionamento in riscaldamento

Capacità totale vaso di espansione riscaldamento

Capacità massima impianto (calcolata per una temp. max di 90°C)

Pressione minima del circuito sanitario

Pressione massima del circuito sanitario

Capacità bollitore

Portata specifica acqua sanitaria (ΔΔΔΔΔt 30)

Produzione di A.C.S. in funzionamento continuo con ΔΔΔΔΔt 45 K

Produzione di A.C.S. in funzionamento continuo con ΔΔΔΔΔt 40 K

Produzione di A.C.S. in funzionamento continuo con ΔΔΔΔΔt 35 K

Produzione di A.C.S. in funzionamento continuo con ΔΔΔΔΔt 30 K

Produzione di A.C.S. in funzionamento continuo con ΔΔΔΔΔt 25 K

Disponibilità di A.C.S. alla temp. di 45°C nei primi 10 minuti -

di spillamento con acqua del bollitore a 60°C e acqua fredda a 10°C (*)

Temperatura regolabile in sanitario

Alimentazione elettrica Tensione/Frequenza

Fusibile sull'alimentazione

Potenza massima assorbita

Grado di protezione

Peso netto

1.5 - CARATTERISTICHE GENERALI

l/min

bar

bar

l

°C

°C

l

l

bar

bar

l

l/min.

l/min.

l/min.

l/min.

l/min.

l/min.

l

°C

V-Hz

A (F)

W

IP

kg

(*) Acqua miscelata

TFS 2424,610,992,8492,7891,0790,17393,4087,860,63-0,5785,619,87-8,82102,612,2-5,5120312,14-6,60,377

IVEN B 60

TN 2423,810,789,8189,7588,7887,13292,5790,244,32 - 2,7686,916,82-20,77126,462,6-4,914839,8 - 7,40,494

TN 24 II2H3+

7,70,53385357,51380,576014,27,28,19,310,812,96

121,730 - 65230/504110X4D78

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fig. 4

2.2.1 - IMBALLO

La caldaia IVEN B 60 viene fornita completa-mente assemblata in imballo costituito da unarobusta scatola di cartone e dal relativo ban-cale di legno.Dopo aver tolto ogni imballo, assicurarsi del-l'integrità del contenuto.Gli elementi dell'imballo (scatola di cartone,bancale di legno, chiodi, graffe, sacchetti diplastica, etc.) non devono essere lasciatialla portata dei bambini in quanto po-tenziali fonti di pericolo.

La UNICAL declina ogni responsabilità perdanni procurati a persone animali o cose deri-vante dalla inosservanza di quanto sopraesposto.

All'interno dell'imballo, oltre alla caldaia, sonocontenuti:- Kit tubi a corredo- Dima di posizionamento caldaia- Libretto impianto- Libretto istruzioni- Cedola ricambi- Garanzia- N° 4 tasselli per fissaggio caldaia- Notizia tecnica montaggio diaframma

scarico fumi (solo versioni TFS)- Diaframma di scarico (solo versioni

TFS).

2.2 - INSTALLAZIONE

650

650960

Info installazione

2 ISTRUZIONI PERL’INSTALLATORE

L’installazione dell’apparecchio dovrà esse-re effettuata in ottemperanza alle istruzionicontenute in questo manuale.

L’installazione deve essere eseguita da untecnico professionalmente abilitato, il qua-le si assume la responsabilità per ilrispetto di tutte le leggi locali e/o na-zionali pubblicate sulla gazzetta ufficia-le, nonchè le norme tecniche applica-bili.

Per l’installazione occorre osservare le nor-me, le regole e le prescrizioni riportate diseguito che costituiscono un elenco indica-tivo e non esaustivo, dovendo seguire l’evol-versi dello “stato dell’arte”. Ricordiamo chel’aggiornamento normativo è a caricodei tecnici abilitati all’installazione.

Leggi di installazione nazionale:

Reti canalizzate

Norme UNI-CIG 7129Reti non canalizzateNorme UNI-CIG 7131Legge del 5.03.90 n°46D.P.R. 447/91D.M. n° 37 del 22/01/2008

Legge del 9.01.91 n°10D.P.R. 412/93

Altre disposizioni applicabili:Legge 1083/71 (rif. Norme UNI di progetta-zione, installazione e manutenzione).D.M. 1.12.1975D.M. 174 - 6 Aprile 2004

Rispettare inoltre le direttive riguardanti il lo-cale caldaia, i regolamenti edilizi e le dispo-sizioni sui riscaldamenti a combustione nelpaese di installazione.

L’apparecchio deve essere installato, mes-

so in servizio e sottoposto a manutenzionesecondo lo “stato dell’arte” attuale. Ciò valeanche per impianto idraulico, l’impianto discarico fumi, il locale di installazione e l’im-pianto elettrico.

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165

135

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29065

880

780

R G M C F

140,5 68 59117

199 190

17523,5

35

600

S S S

90

Ø 100

147,568

2.2.2 - POSIZIONAMENTODELLA CALDAIA

Nel determinare la posizione della caldaiaricordarsi di:- Tenere conto delle indicazioni contenute

nel paragrafo "Sistema di scarico deifumi".

- Lasciare una distanza di 50 mm su cia-scun lato dell'apparecchio per facilitareeventuali operazioni di manutenzione.

- Verificare che la struttura muraria sia ido-nea.

- Evitare di montare la caldaia al di sopradi un apparecchio che, durante l'uso,possa pregiudicare in qualche modo il

buon funzionamento della stessa (cucineche danno origine alla formazione di vapo-ri grassi, lavatrici, ecc.).Per caldaie a tiraggio naturale evitare al-tresì l'installazione in locali con atmosfe-ra corrosiva o molto polverosa, quali sa-loni di parrucchiere lavanderie ecc.

2.2.3 - MONTAGGIO DELLA CALDAIA

Prima di qualsiasi operazione, è necessarioprocedere ad una accurata pulizia delle tu-bazioni con un prodotto idoneo, al fine dieliminare residui metallici di lavorazione e di

saldatura, di olio e di grassi che potrebberoessere presenti e che, giungendo fino alla cal-daia, potrebbero alterarne il funzionamento.

NB: L'uso di solventi potrebbe danneggia-re il circuito.

DIMA PER ATTACCHI CALDAIA(codice 00211067)

fig. 5

C - Uscita acqua sanitariaF - Entrata acqua freddaG - Entrata gasM - Mandata riscaldamentoR - Ritorno riscaldamento

Info installazione

- Agganciare la parte superiore della caldaiaalla staffa di sostegno.

- Lasciare scendere la caldaia.- Avvitare i vari attacchi fra caldaia e le tu-

bazioni dell'impianto.- Allacciare l'alimentazione elettrica.

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2.2.4 - VENTILAZIONE DEI LOCALI

La caldaia deve essere installata in un lo-cale adeguato conformemente alle normein vigore e in particolare:

CALDAIA A TIRAGGIO NATURALE

La IVEN B 60 TN 24 è una caldaia del tipo acamera di combustione aperta e previstaper essere allacciata alla canna fumaria:l'aria comburente è prelevata direttamen-te dall'ambiente nel quale la caldaia stes-sa è installata.I locali potranno usufruire sia di una venti-lazione di tipo diretto (cioè con prese d'ariadirettamente sull'esterno) sia di ventilazio-ne indiretta (cioè con prese d'aria sui lo-cali attigui) purchè vengano rispettate tut-te le condizioni di seguito indicate:

Aerazione diretta- Il locale deve avere un'apertura di ae-

razione pari a 6 cm2 per ogni kW instal-lato, e comunque mai inferiore a 100cm2, praticata direttamente sul muroverso l'esterno.

- L'apertura deve essere il più vicino pos-sibile al pavimento.

- Non deve essere ostruibile, ma protet-ta da una griglia che non riduca la se-

zione utile per il passaggio dell'aria.- Un'aerazione corretta può essere otte-

nuta anche attraverso la somma di piùaperture, purchè la somma delle variesezioni corrisponda a quella necessa-ria.

- Nel caso non sia possibile praticarel'apertura vicino al pavimento, é neces-sario aumentare la sezione della stes-sa almeno del 50%.

- La presenza di un camino nello stessolocale richiede un'alimentazione d'ariapropria, altrimenti l'installazione di ap-parecchi di tipo B non è consentita.

- Se nel locale vi sono altri apparecchiche necessitano di aria per il loro fun-zionamento (ad esempio aspiratori), lasezione dell'apertura di aerazione vadimensionata adeguatamente.

Aerazione indirettaNel caso non sia possibile effettuare l'ae-razione direttamente nel locale, si può ri-correre alla ventilazione indiretta, prele-vando l'aria da un locale attiguo attraver-so una adeguata apertura praticata nellaparte bassa della porta. Tale soluzione èperò possibile solo se :- Il locale attiguo è dotato di ventilazione

diretta adeguata (vedi sezione "Aera-zione diretta").

- Il locale attiguo non è adibito a camerada letto.

- Il locale attiguo non è una parte comu-ne dell'immobile e non è un ambientecon pericolo di incendio (ad esempioun deposito di combustibili, un garage,ecc.).

CALDAIA A TIRAGGIO FORZATO

La IVEN B 60 TFS 24 è una caldaia del tipo acamera di combustione stagna rispetto al-l'ambiente all'interno del quale viene inse-rita, pertanto non necessita di alcuna par-ticolare raccomandazione a proposito delleaperture di aerazione relative all'aria com-burente.Lo stesso dicasi per quanto riguarda i lo-cali all'interno dei quali dovrà essere in-stallato l'apparecchio.

2.2.5 - SISTEMA DI SCARICO DEI FUMI

CALDAIA A TIRAGGIO NATURALEIVEN B 60 TN 24Tipo: B11bs

CALDAIA A TIRAGGIO NATURALE

Collegamento a camini e/o canne fuma-rie

Il raccordo degli apparecchi ad un camino oalla canna fumaria avviene a mezzo di ca-nali da fumo.La canna fumaria ed il canale da fumo han-no un' importanza fondamentale per il buonfunzionamento dell'installazione; deve per-tanto rispondere ai seguenti requisiti:

- Deve essere di materiale impermeabilee resistente alla temperatura dei fumi eralative condensazioni.

- Essere a tenuta e realizzati in materialeidonei a resistere nel tempo alle normalisollecitazioni meccaniche, al calore edall'azione dei prodotti della combustionee delle loro eventuali condense. In qual-siasi punto del canale da fumo e per qual-siasi condizione esterna, la temperaturadei fumi deve essere maggiore di quelladel punto di rugiada.

- Essere collegati a tenuta; gli eventualimateriali di tenuta impiegati, devono es-sere resistenti al calore ed alla corrosio-ne.

- Essere collocati in vista, facilmente smon-tabili ed installati in modo da consentire lenormali dilatazioni termiche; essere do-

tati, limitatamente al caso di caldaie e dicaldaie combinate (riscaldamento am-biente più produzione di acqua calda sa-nitaria), di presa di campionamento aven-te dimensione e caratteristiche conformialla UNI 10389.

- Per gli apparecchi con scarico verticale,essere dotati di un tratto verticale di lun-ghezza non minore di due diametri delcanale da fumo, musurati all'attacco deltubo di scarico.

- Avere, dopo il tratto verticale, per tutto ilpercorso rimanente, andamento ascen-sionale, con pendenza minima del 3%.La parte ad andamento sub-orizzontalenon deve avere una lunghezza maggio-re di 1/4 dell' altezza efficace H (vediesempi appendice B-C 7129-2001) delcamino o della canna fumaria, e comun-que non deve avere una lunghezza mag-giore di 2.500 mm, salvo verifica secon-do il metodo generale di calcolo di cui allenorme UNI vigenti.

- Avere cambiamenti di direzione in nume-ro maggiore di tre, compreso il raccordodi imbocco al camino e/o alla canna fu-maria, realizzati con angoli interni mag-giori di 90°. I cambiamenti di direzionedevono essere realizzati unicamentemediante l'impiego di elementi curvi.

- Avere l'asse del tratto terminale di im-bocco perpendicolare alla parete internaopposta del camino o della canna fuma-ria, il canale da fumo deve inoltre esseresaldamente fissato a tenuta sull'imboccodel camino o della canna fumaria, senzasporgere all'interno.

- La canna fumaria deve avere un dia-metro non inferiore a quello della cappaantivento; per canne fumarie con se-zione quadrata o rettangolare la sezio-ne interna deve essere maggiorata del10%, rispetto a quella di attacco dellacappa antivento

Scarico diretto all'esternoGli apparecchi a tiraggio naturale posso-no scaricare i prodotti della combustionedirettamente all'esterno, tramite un con-dotto attraversante le pareti perimetralidell'edificio, a cui, all'esterno, è collegatoun terminale di tiraggio.Il condotto di scarico deve inoltre soddi-sfare i seguenti requisiti:- La parte sub-orizzontale interna all'edi-

ficio, deve essere ridotta al minimo (nonmaggiore di 1000 mm).

- Per apparecchi a scarico verticale, qualile caldaie IVEN, non deve avere più di 2cambiamenti di direzione.

- Deve ricevere lo scarico di un solo ap-parecchio.

- Deve essere protetto, nel tratto attra-versante il muro, da un tubo guainachiuso nella parte rivolta verso l'inter-no dell'edificio, ed aperto verso l'ester-no.

- Deve avere il tratto finale, a cui dovràessere applicato il terminale di tiraggio,sporgente dall'edificio per una lunghez-za di almeno 2 diametri.

- Il terminale di tiraggio deve sovrastaredi almeno 1,5 metri l'attacco del con-dotto di scarico sulla caldaia (vedi fig.6).

Info installazione

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10

fig. 6

fig. 7

fig. 8

QUOTE DIMENSIONALI PER IL COLLEGAMENTO DELCONDOTTO DI SCARICO FUMI

2 Ø min. 2 Ø min.

Ø

1,5

m m

in. Ø

2 Ø 1 m max. 1 m max.

> 3

Ø>

3 Ø

1,5

m m

in.

2 Ø

Pendenzamin. 3%

Pendenzamin. 3%

246135

Ø 130

600 476

855

Info installazione

ATTENZIONE:Sulle caldaie è installato un dispositivodi sicurezza a riarmo automatico, con-tro eventuali fughe di prodotti dellacombustione all'interno dell'abitazione.Il dispositivo è costituito da un termo-stato bilama a riarmo automatico mon-tato sulla cappa antivento della caldaia(fig.8). La caldaia si rimette automati-camente in funzione dopo 15 minuti.

E' assolutamente vietata la ma-nomissione e/o l'esclusione del di-spositivo di sicurezza.

Nel caso si verifichino arresti ripetuti della

caldaia è necessario controllare il condotto

di evacuazione dei fumi, che potrebbe esse-

re ostruito o inadeguato allo smaltimento dei

fumi in atmosfera.

La UNICAL declina ogni responsabilitàper danni causati a seguito di errorid'installazione, di utilizzazione, di tra-sformazione dell'apparecchio o per ilmancato rispetto delle istruzioni forni-te dal costruttore o delle norme di in-stallazione in vigore riguardanti il ma-teriale in oggetto.

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11

CALDAIA A TIRAGGIO FORZATOIVEN B60 TFS 24Tipo: C12; C32; C42; C52; C82

fig. 9

POSIZIONAMENTO DEI TERMINALI

POSIZIONAMENTO DEI TERMINALI PER APPARECCHI "A TIRAGGIO FORZATO"(estratto dalla norma UNI-CIG 7129-92)

Apparecchi

POSIZIONE DEL TERMINALE Distanze min. in mm oltre 16 fino

a 35 kW

Sotto finestra A 600

Sotto apertura di aerazione B 600

Sotto gronda C 300

Sotto balcone (1) D 300

Da una finestra adiacente E 400

Da una apertura di aerazione adiacente F 600

Da tubazioni o scarichi vert./orizz. (2) G 300

Da un angolo dell'edificio H 300

Da una rientranza dell'edificio I 300

Dal suolo o da altro piano di calpestio L 2500

Fra due terminali in verticale M 1500

Fra due terminali in orizzontale N 1000

Da una superficie frontale prospiciente senza aperture o terminali entro

un raggio di 3 metri dallo sbocco dei fumi O 2000

Idem, ma con aperture o terminali entro un raggio di 3 metri

dallo sbocco dei fumi P 3000

Note:(1) I terminali sotto un balcone praticabile devono essere collocati in posizione tale che il percorso totale dei fumi, dal punto di uscita degli

stessi dal terminale al loro sbocco dal perimetro esterno del balcone, compresa l'altezza della eventuale balaustra di protezione, non siainferiore a 2000 mm.

(2) Nella collocazione dei terminali dovranno essere adottate distanze non minori di 500 mm da materiali sensibili all'azione dei prodotti dellacombustione (ad esempio, gronde e pluviali in materiale plastico, sporti in legname, ecc.) a meno di non adottare adeguate misureschermanti nei riguardi di detti materiali.

Le caldaie a tiraggio forzato, come prevedeil D.P.R. 412/93 art. 5 comma 9 e successivoD.P.R. 551/99, devono scaricare a tetto.Nei casi in cui, in deroga allo stesso D.P.R.,

sia permesso lo scarico in facciata, per ilposizionamento dei terminali devono esse-re rispettate le seguenti distanze:

Info installazione

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12

2.2.6 Configurazione dei condotti discarico e aspirazione:C12,C32,C42,C52,C82.

C12 Caldaia concepita per essere colle-gata a terminali orizzontali di scaricoe aspirazione diretti all'esterno me-diante condotti di tipo coassiale oppu-re mediante condotti di tipo sdoppiato.La distanza tra il condotto di entrataaria e il condotto di uscita fumi deveessere al minimo di mm 250 e entram-bi i terminali devono essere comun-que posizionati all'interno di un qua-drato di 500 mm di lato.

C32 Caldaia concepita per essere colle-gata a terminali verticali di scarico easpirazione diretti all'esterno median-te condotti di tipo coassiale oppuremediante condotti di tipo sdoppiato.La distanza tra il condotto di entrataaria e il condotto di uscita fumi deveessere al minimo di mm 250 e entram-bi i terminali devono essere comun-que posizionati all'interno di un qua-drato di 500 mm di lato.

C42 Caldaia concepita per essere colle-gata a un sistema di canne fumariecollettive comprendente due condotti,uno per l'aspirazione dell'aria combu-rente e l'altro per l'evacuazione dei pro-dotti della combustione, coassiale op-pure mediante condotti sdoppiato.

La canna fumaria deve essereconforme alle norme vigenti.

C52 Caldaia con condotti di aspirazionearia comburente ed evacuazione deiprodotti della combustione separati.Questi condotti possono scarica-re in zone a pressione differenti.Non è ammesso il posizionamen-to dei due terminali su pareti con-trapposte.

C82 Caldaia concepita per essere colle-gata a un terminale per il prelievo del-l'aria comburente e ad un camino indi-viduale o collettivo per lo scarico deifumi

La canna fumaria deve essereconforme alle norme vigenti.

tipoC12

tipoC32

tipoC42

tipoC52

tipoC82

Info installazione

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13

600 476

880

95

182

Ø 1

00

165

fig. 11

QUOTE DIMENSIONALI PER IL COLLEGAMENTO DELLOSCARICO FUMI A CONDOTTI COASSIALI

Fino a 1,5 m

Guarnizionein neoprene

2.2.7 CALDAIA A TIRAGGIO FORZATOCON SCARICO FUMI A CONDOTTICOASSIALI (Accessori del kit AUnical)

Tipo C12La lunghezza minima consentita dei

tubi coassiali orizzontali è di 0,5 me-tri. La lunghezza massima consenti-

ta dei tubi coassiali orizzontali è di 3metri; per ogni curva aggiunta la lun-

ghezza massima consentita deve es-

sere diminuita di 1 metro; inoltre il con-

dotto deve avere una pendenza ver-

so il basso dell' 1% nella direzione di

uscita, per evitare l'ingresso dell'ac-

qua piovana.

Tipo C32La lunghezza minima consentita dei

tubi coassiali verticali è di 0,5 metri.La lunghezza massima consentita dei

tubi coassiali verticali è di 4 metricompreso il camino; per ogni curva

aggiunta la lunghezza massima con-

sentita deve essere diminuita di 1 me-

tro.

Per tutte le installazioni con tubocoassiale di lunghezza compre-sa tra 0,5 m e 1 m è necessarioinserire, all'interno del condottodi scarico fumi, così come espli-cato nella figura 10, il diaframmafornito a corredo con la caldaia.

fig. 10

Diaframma

Diaframma

ESEMPIO CON CONDOTTI COASSIALI

Info installazione

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14

QUOTE DIMENSIONALI PER IL COLLEGAMENTO DELLOSCARICO FUMI A CONDOTTI SEPARATI

fig. 13

600 476

880

Ø 80

182120

165

fig. 12

2.2.8 CALDAIA A TIRAGGIO FORZATOCON SCARICO FUMI A CONDOTTISEPARATI(Accessori del kit B Unical)

NB: La perdita di carico massima con-sentita, a seconda del tipo di installa-zione, deve essere uguale ai valori ri-portati negli esempi seguenti.

Per tutte le installazioni il cui valore diperdita di carico delle tubazioni non su-pera i 40 Pa è necessario inserire ildiaframma, fornito a corredo, all'inter-no del condotto uscita fumi (vedi fig.12).

AttenzioneNel caso in cui il condotto di evacuazio-ne dei gas combusti debba attraversa-re pareti e/o infrastrutture o qualorafosse facilmente accessibile, è neces-sario prevedere un opportuno isola-mento termico dello stesso.Il condotto durante il funzionamento aregime può raggiungere temperatureelevate, maggiori di 120°C.

Fino a ΔΔΔΔΔ P = 40 Pa

Diaframma

Guarnizionein neoprene

Diaframma

ESEMPIO CON CONDOTTI SEPARATI

Info installazione

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15

fig. 14

Esempio N.1

Aspirazione dell'aria primaria da muro peri-metrale e scarico dei fumi a tetto.

Perdita di carico massimaconsentita: 65 Pa

> 50

0_

Info installazione

Esempio N.1

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16

Esempio N.2Aspirazione dell'aria primaria da muro peri-metrale e scarico dei fumi dallo stesso muroperimetrale esterno.Perdita di carico massimaconsentita: 80 Pa

fig. 15

45

Hmin. = 165 mm

135

Min200 mm

2.2.9 - MISURA IN OPERA DEL RENDIMEN-TO DI COMBUSTIONE

(Accessori Kit A Unical)Condotti coassialiRiferimento normativo: UNI 10389, 4.1.1 e UNI 10642

Per determinare il rendimento di combustio-ne occorre effettuare le seguenti misurazio-ni:- misura dell'aria comburente prelevata nel-

l'apposito foro 2 (vedi fig. 16).- misura della temperatura fumi e della CO2

prelevata nell'apposito foro 1 (vedi fig.16).Effettuare le specifiche misurazioni conla caldaia a regime.

(Accessori Kit B Unical)Condotti separatiPer determinare il rendimento di combustio-ne occorre effettuare le seguenti misurazio-ni:- misura dell'aria comburente prelevata nel-

l'apposito foro 2 (vedi fig. 16).- misura della temperatura fumi e della

CO2 prelevata nell'apposito foro 1(vedi fig. 16).Effettuare le specifiche misurazioni conla caldaia a regime. fig. 16

A Sondeanalizzatore

21

B

Sondaanalizzatore

1

2

Fumi

Aria

Sondaanalizzatore

Info installazione

CALCOLO DELLE PERDITE DI CARICORELATIVE ALLE TUBAZIONI SIA DI SCA-RICO CHE DI ASPIRAZIONE

Per il calcolo delle perdite di carico oc-corre tenere presente i seguenti pa-rametri:- per ogni metro di tubo con Ø 80 (sia di

aspirazione che di scarico) la perdita dicarico è di 2 Pa;

- per ogni curva a 90° a largo raggio Ø 80(R=D), la perdita di carico è di 2 Pa;

- per ogni curva a 90° a stretto raggio Ø80 (R=½D), la perdita di carico è di 6 Pain aspirazione e 8 Pa in scarico;

- per il terminale di aspirazione orizzontaleØ 80 L = 0,5 m la perdita di carico è di 3Pa;

- per il terminale di scarico orizzontale Ø80 L = 0,6 m la perdita di carico è di 5 Pa;

- 2 curve stretto raggio a 90° Ø80 (R=D) +1 sdoppiatore Ø 80 la perdita di carico èdi 14 Pa

NB: Tali valori sono riferiti a scarichi re-alizzati a mezzo di tubazioni rigidee lisce.In entrambi gli esempi che seguo-no le composizioni delle tubazionidi aspirazione e scarico ipotizzatesono possibili in quanto la perdita

Esempio di verifica :- 29 mt tubo Ø 80 x 2 = 58 Pa- 2 curve 90° Ø 80 a stretto raggio

+ Sdoppiatore Ø 80 14 Pa

- terminale di aspirazione

orizzontale Ø 80 = 3 Pa- terminale di scarico

orizzontale Ø 80 = 5 PaTot. perdita di carico = 80 Pa

Esempio N.2

di carico totale è inferiore a 80 Pache è la perdita di carico massimaconsentita.

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17

2.2.10 - ALLACCIAMENTO GAS

La tubazione di alimentazione deve avereuna sezione uguale o superiore a quellausata in caldaia.

E' comunque opportuno attenersi alle "Nor-me generali per l'installazione " esposte nel-le normative:UNI 7129 - UNI 7131 - UNI 11137-1

Prima di mettere in servizio un impianto didistribuzione interna di gas e quindi prima diallacciarlo al contatore, si deve verificarneaccuratamente la tenuta.

Se qualche parte dell'impianto non è in vista,la prova di tenuta deve precedere la coper-tura della tubazione.Prima di allacciare le apparecchiature, l'im-pianto deve essere provato con aria o gasinerte ad una pressione di almeno 100 mbar.

La messa in servizio dell'impianto compren-de inoltre le seguenti operazioni e controlli:- Apertura del rubinetto del contatore e

spurgo dell'aria contenuta nel comples-so tubazione-apparecchi, procedendosuccessivamente apparecchio per ap-parecchio

Info installazione

2.2.11 - ALLACCIAMENTI ELETTRICI

I collegamenti elettrici della IVEN B 60 24sono illustrati nella sezione "SCHEMI ELET-TRICI".

L'installazione della caldaia richiede il colle-gamento elettrico ad una rete a 230 V - 50Hz: tale collegamento deve essere effettua-to a regola d'arte come previsto dalle vigentinorme CEI, e deve avere una sicura messaa terra.

E' necessario verificare questo fondamen-tale requisito di sicurezza; in caso di dubbiorichiedere un controllo accurato dell'impian-to elettrico da parte di personale professio-nalmente qualificato.

La UNICAL non è assolutamente responsa-bile per eventuali danni causati dalla man-canza di messa a terra dell'impianto.Non sono assolutamente idonee come pre-se di terra le tubazioni degli impianti gas,idrico e di riscaldamento.

La caldaia è corredata di un cavo di alimen-tazione e occorre rispettare la polarità delleconnessioni Fase-Neutro dell'impianto conFase-Neutro del cavo stesso.

Si ricorda che è necessario installare sullalinea di alimentazione elettrica della caldaiaun interruttore bipolare con distanza minimatra i contatti di 3 mm, di facile accesso, inmodo tale da rendere veloci e sicure even-tuali operazioni di manutenzione.

E' consigliabile che il cavo bipolare dialimentazione del termostato e quellodi alimentazione della caldaia siano col-locati in canaline separate allo scopodi evitare interferenze o disturbi elet-tromagnetici.

Sostituzione del cavo di alimentazioneIn casi di sostituzione del cavo di alimenta-zione, deve essere utilizzato il cavetto origi-nale unical disponibile presso il costruttoreo presso il suo centro di assistenza autoriz-zato.

- Controllo, con gli apparecchi in chiusura,che non vi siano fughe di gas. Durante il2° quarto d'ora dall'inizio della prova il ma-nometro non deve accusare nessuna ca-duta di pressione. Eventuali fughe devo-no essere ricercate con soluzione sapo-nosa o prodotto equivalente ed eliminate.

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18

DIAGRAMMA PORTATA PRESSIONE DISPONIBILEPER L'INSTALLAZIONE

PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA

ΔΔΔΔΔt medio = 41,9Portata = 10 l/min.

fig. 17

fig. 18

Portata (Q) l/h

Pres

sion

e di

spon

ibile

m.c

.a.

Tem

pera

tura

di p

relie

vo °

C

2.2.12 -ALLACCIAMENTI IDRAULICI

Prima dell'installazione si raccomanda un la-vaggio a caldo dell'impianto allo scopo di eli-minare al massimo le impurità provenientidalle tubazioni, dai radiatori (in particolare olie grassi) che rischierebbero di danneggiarei circolatori e lo scambiatore.

RISCALDAMENTOLa mandata e il ritorno del riscaldamento de-vono essere allacciati ai rispettivi raccordida 3/4" della caldaia M ed R (vedi fig. 5).Per il dimensionamento dei tubi del circuitodi riscaldamento è necessario tenere contodelle perdite di carico indotte dai radiatori,dalle eventuali valvole termostatiche, dallevalvole di arresto dei radiatori e dalla confi-gurazione propria dell'impianto.

E' opportuno convogliare alla fogna loscarico della valvola di sicurezza mon-tata in caldaia; in assenza di tale pre-cauzione, un eventuale intervento dellavalvola di sicurezza può provocare l'al-lagamento del locale. La UNICAL non èassolutamente responsabile dei danniprovocati dalla mancata osservanza diquesta precauzione tecnica.

SANITARIOLa mandata e l'alimentazione dell'acqua sa-nitaria devono essere allacciati ai rispettiviraccordi da 1/2" della caldaia C ed F (vedifig. 5).

La pressione nella rete di alimentazione deveessere compresa tra 1 e 3 bar (nel caso dipressioni superiori installare un ridutto-re di pressione ed il kit vaso espansionesanitario).

E' opportuno convogliare alla fogna loscarico della valvola di sicurezza mon-tata in caldaia; in assenza di tale pre-cauzione, un eventuale intervento dellavalvola di sicurezza può provocare l'al-lagamento del locale. La UNICAL non èassolutamente responsabile dei danniprovocati dalla mancata osservanza diquesta precauzione tecnica.

La durezza dell'acqua di alimentazione con-diziona la frequenza di pulizia del serpentinodi scambio; l'opportunità di installare ade-guate apparecchiature per il trattamento del-l'acqua deve essere esaminata in base allecaratteristiche dell'acqua stessa.

N.B. Con acqua la cui durezza è supe-riore ai 20°F è consigliato l'utilizzodi un addolcitore

Info installazione

Tempo sec.

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19

2.3 - SCHEMI ELETTRICIInfo installazione

SCHEMA DI COLLEGAMENTOSCHEDA MODULAZIONEIVEN BTN/BTFS 24

fig. 19

A1...A6 = ConnettoriAG = AntigeloDK = Pressostato di sicurezza contro la

mancanza acquaE/I = Commutatore Estate-InvernoIG = Interruttore generale

LL = Lampada di lineaMD = Bobina modulanteMVD = Motore valvola tre vieP = CircolatoreP1 = Regolatore potenza riscaldamento

(regolato in fabbrica)SR = Sonda riscaldamento

SS = Sonda sanitarioTA = Termostato ambienteTF = Termostato fumi

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20

Info installazione

SCHEMA DI COLLEGAMENTOSCHEDA ACCENSIONEIVEN B60 TN/TFS 24

fig. 20

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21

Relazione fra la temperatura (°C) e la resistenza nominale (Ohm)della sonda riscaldamento-sanitario SRS

T°C 0 1 2 3 4 5 6 7 8 90 33242 31534 29925 28409 26980 25633 24361 23161 22028 20958

10 19947 18992 18088 17233 16425 15659 14934 14247 13596 12979

20 12394 11839 11313 10813 10338 9888 9459 9052 8665 8297

30 7947 7614 7297 6995 6707 6433 6171 5922 5685 5458

40 5242 5036 4839 4651 4471 4300 4136 3979 3829 3685

50 3548 3417 3291 3171 3056 2945 2840 2738 2641 2548

60 2459 2373 2291 2212 2136 2063 1994 1926 1862 1800

70 1740 1683 1628 1576 1524 1475 1428 1383 1339 1297

80 1256 1217 1180 1143 1109 1075 1042 1011 981 952

90 923 896 870 845 820 797 774 752 730 710

100 690 671 652 634 617 600 584 568 553 538

TABELLA DEI VALORI DI RESISTENZA IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURADELLA SONDA RISCALDAMENTO-SANITARIO (SRS)

2.4 - RIEMPIMENTODELL'IMPIANTO

Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto sipuò procedere al riempimento del circuito.Tale operazione deve essere effettuata concautela rispettando le seguenti fasi:- aprire le valvole di sfogo dei radiatori ed

accertarsi del funzionamento della val-vola automatica in caldaia.

- aprire gradualmente l'apposito rubinettodi carico presente in caldaia (rif. fig. 21)accertandosi che le eventuali valvole disfogo aria automatiche, installate sull'im-pianto funzionino regolarmente.

- chiudere le valvole di sfogo dei radiatorinon appena esce acqua.

- controllare attraverso il manometro chela pressione raggiunga il valore di 0,8/1bar.

- chiudere il rubinetto di carico e quindisfogare nuovamente l'aria attraverso levalvole di sfiato dei radiatori.

- dopo aver effettuato la prima accensio-ne della caldaia e portato in temperatural'impianto, arrestare il funzionamentodella pompa e ripetere le operazioni disfogo aria.

- lasciare raffreddare l'impianto e riporta-re la pressione dell'acqua a 0,8/1 bar.

AvvertenzeIl pressostato di sicurezza contro la man-canza d'acqua non dà il consenso elettricoper la partenza del bruciatore quando la pres-sione è inferiore a 0,4/0,6 bar.In caso di intervento del pressostatocontro la mancanza acqua, una voltaprovveduto al ripristino della pressio-ne, togliere e successimamente rida-re nuovamente tensione alla caldaia.In caso contrario l'accensione del bru-ciatore sarà inibita per 15 minuti.La pressione dell'acqua nell'impianto di ri-scaldamento non deve essere inferiore a0,8/1bar; in difetto, agire sul rubinetto dicarico di cui la caldaia è dotata.L'operazione deve essere effettuata ad im-

Rubinetto di caricoimpianto

fig. 22

fig. 21

pianto freddo. Il manometro, posto sulla cal-daia, consente la lettura della pressione nelcircuito.

NB: Dopo un certo periodo di inattivi-tà il circolatore potrebbe risulta-re bloccato. Prima di premere l'in-terruttore generale, si deve ave-re l'accortezza di effettuare l'ope-razione di sbloccaggio operandocome di seguito indicato (rif. fig.22):

Introdurre un cacciavite nel foro,previsto a questo scopo, situatosotto la vite di protezione al cen-tro del circolatore, quindi ruotaremanualmante l'albero del circo-latore in senso orario. Una voltaconclusa l'operazione di sbloc-caggio riavvitare la vite di prote-zione e verificare che non vi sianessuna perdita d'acqua.

Info installazione

Esempio: A 25°C, la resistenza nominale è di 9888 OhmA 90°C, la resistenza nominale è di 923 Ohm

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22

2.5 - PRIMA ACCENSIONECONTROLLI PRELIMINARI

Prima della messa in funzione della caldaiaè opportuno verificare che:- l'installazione risponda alle norme UNI-

CIG 7129 e 7131 per la parte gas, allenorme CEI 64-8 e 64-9 per la parte elettri-ca;

- il condotto di evacuazione dei fumi e laparte terminale siano installati confor-memente alle istruzioni; in particolare acaldaia accesa non può essere tolleratanessuna fuga di prodotti della combu-

stione da alcuna giunzione;- la tensione di alimentazione della calda-

ia sia 230 V 50 Hz;- l'impianto sia stato riempito d'acqua

(pressione all'idrometro 0,8/1 bar);- eventuali saracinesche di intercettazio-

ne impianto siano aperte;- il gas da utilizzare corrisponda a quello

di taratura della caldaia: in caso contra-rio provvedere ad effettuare la conver-sione della caldaia all'utilizzo del gas di-sponibile (vedi sezione: "ADATTAMEN-TO ALL'UTILIZZZO DI ALTRI GAS");tale operazione deve essere eseguitada personale tecnico qualificato;

- i rubinetti di alimentazione del gas sianoaperti;

- non ci siano perdite di gas;- l'interruttore generale esterno sia inse-

rito;- le valvole di sicurezza dell'impianto e del

bollitore non siano bloccate;- non ci siano perdite d'acqua.

ACCENSIONE E SPEGNIMENTO

Per l'accensione e lo spegnimento della cal-daia vedere le "ISTRUZIONI PER L'UTEN-TE".

fig. 23

2.6 - REGOLAZIONE DELBRUCIATORE

Tutte le istruzioni di seguito riportate sonoad uso esclusivo del personale addetto al-l'assistenza autorizzata. Tutte le caldaieescono di fabbrica già tarate e collaudate.

Qualora le condizioni di taratura dovesseroessere modificate in seguito a cambio deltipo di gas o adattamento alle condizioni del-la rete di alimentazione, è necessario ese-guire la ritaratura della valvola gas.

Per una corretta regolazione della valvolagas è necessario procedere come segue:

A) Regolazione potenza massima- verificare il valore della pressione di ali-

mentazione (vedi tabella UGELLI - PRES-SIONI);

- rimuovere il coperchio in plastica C (fig. 23),posto alla sommità della bobina del modu-latore, che protegge le viti di regolazione delregolatore di pressione;

- posizionare il regolatore di temperatura del-l'acqua dell'impianto del riscaldamento almassimo;

- collegare un manometro a "U" facendo rife-rimento alle istruzioni fornite in figura 24.

- Posizionare il regolatore della potenza termi-ca P1 (Vedi fig. 19, 25) al MASSIMO (ruotar-lo in senso ORARIO);

- selezionare con il commutatore estate /spento / inverno /antigelo la posizione in-verno;

- verificare che il contatto del termostato am-biente TA sia chiuso;

- girando in senso ORARIO il dado B (ester-no) la pressione agli ugelli aumenta, giran-do in senso ANTIORARIO la pressione agliugelli diminuisce;

B) Regolazione potenza minima- scollegare elettricamente la bobina del

modulatore;- accendere il bruciatore e controllare se il

valore della pressione “MINIMA” è corri-spondente a quello indicato nella tabella“UGELLI - PRESSIONI”;

- per regolare il valore della pressione, te-nendo bloccato il dado B con una chiaveda 10 mm, girare la vite A in senso ORA-RIO per aumentare la pressione, in sensoANTIORARIO per diminuirla;

- ricollegare elettricamente la bobina del

BOBINA MODULANTE

C

A

B

fig. 24

modulatore;C) Operazioni conclusive- controllare nuovamente i valori della pres-

sione minima e massima della valvola gas;- se necessario procedere agli eventuali ri-

tocchi;- rimontare il coperchio in plastica C;- richiudere le prese di pressione del gas;- controllare che non vi siano perdite

di gas.

B A

Info regolazione

Collegare il manometro su MPMP = Presa di pressione

MP

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23

Nota Poichè la caldaia è modulante in realtàvi è sempre un autoadattamento della po-tenza termica della stessa alle caratteristi-che dell'impianto di riscaldamento.Agendo sul potenziometro P1 si limita a tuttigli effetti la massima potenza della caldaia equindi la capacità di spunto della caldaia.

Uso del grafico pressione/potenza ter-mica (fig. 26)Supponendo che l'impianto di riscaldamen-to abbia un assorbimento totale di 18 kW èpossibile, aiutandosi con il grafico in fig. 26,determinare il valore della massima pres-sione al quale può essere tarato il bruciato-re:- Se la caldaia è alimentata a gas metano, agen-

do sul regolatore P3 si fissa il valore dellapressione a 5,8 mbar.

- Se la caldaia è alimentata a gas butano, agen-do sul regolatore P3 si fissa il valore dellapressione a 10 mbar.

- Se la caldaia è alimentata a gas propano,agendo sul regolatore P3 si fissa il valore del-la pressione a 14 mbar.

Con l'impianto di riscaldamento fred-do, dopo aver collegato il manometro per lamisura della pressione al bruciatore comeindicato nella figura 24, accendere la caldaiain modo riscaldamento e procedere come diseguito specificato:- attendere circa 120 secondi, affinchè il

valore della pressione raggiunga il valoredi regime;

- leggere il valore della pressione misuratae verificare se la potenza termica eroga-ta dalla caldaia è adeguata al fabbisognodell'installazione;

- in caso contrario è possibile ma non ob-bligatorio, agendo sul potenziometro P1posto sulla scheda di modulazione, adat-tare la potenza termica della caldaia al-l'impianto di riscaldamento; ruotare il po-tenziometro in senso orario (visto dal da-vanti) per aumentare il valore della pres-sione, in senso anti-orario per diminuireil valore della pressione.

2.7 - ADATTAMENTODELLA POTENZAALL'IMPIANTODI RISCALDAMENTO

fig. 25

Info regolazione

fig. 26

GRAFICO DELLA PRESSIONE GAS AL BRUCIATORE INFUNZIONE DELLA POTENZA DELL'INSTALLAZIONE

00

5

10

15

25

20

30

1Gas metano (mbar)

Pote

nza

in k

W

Gas butano (mbar)

Gas propano (mbar)

2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

IVEN BTNIVEN BTFS

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24

2.8 - ADATTAMENTOALL'UTILIZZODI ALTRI GAS

Le caldaie sono prodotte per il tipo di gasspecificatamente richiesto in fase di ordi-nazione.Eventuali trasformazioni successive do-vranno esser eseguite tassativamente dalpersonale qualificato, il quale usufruiràdelle confezioni opportunamente predispo-ste dalla UNICAL ed eseguirà le operazio-ni di modifica e le regolazioni necessarieper una buona messa a punto.

Per la conversione della caldaia da un gasall'altro occorre procedere come segue:- rimuovere il bruciatore principale;- smontare gli ugelli "1" fig. 27 del bruciato-

re principale e sostituirli con quelli di dia-metro corrispondente al nuovo tipo di gas(vedi tabella "UGELLI - PORTATE -PRESSIONI");

- inserire (per gas GPL) o togliere (per gasmetano) il diaframma "2" fig. 28 all'uscitadella valvola gas;

fig. 28

2

fig. 27

- rimontare il bruciatore principale;- spostare il jumper "4-160" posizionato

sulla scheda (vedi figura 20) nella posi-zione corrispondente al tipo di gas (Na-turale o Gpl).

- verificare il valore di pressione a montedella valvola gas (vedi tabella "UGELLI -PRESSIONI") e procedere alla regola-zione della pressione del bruciatore comeindicato al paragrafo "REGOLAZIONEDEL BRUCIATORE";

- verificare il corretto funzionamento delbruciatore;

- controllare che non vi siano fughedi gas.

A regolazioni ultimate applicare a lato della tar-ghetta dati tecnici della caldaia l'etichetta tra-sformazione gas, debitamente compilata, for-nita a corredo del kit di trasformazione gas.

Info regolazione

Le pressioni al bruciatore riportate nella seguente tabella devono essere verificate dopo 3 minuti difunzionamento

IVEN BTN 24

TABELLA UGELLI - PRESSIONI - DIAFRAMMI - PORTATE

Tipo diGas

PotenzaUtile(kW)

PortataTermica

(kW)

PressioneAliment.(mbar)

n°Ugelli

ØDiaframma

(mm)

Pressioneminima(mbar)

Pressionemassima

(mbar)

Consumimin.

Consumimax.

Gas nat. (G20)

Butano (G30)

Propano (G31)

10,7 - 23,8

10,7 - 23,8

10,7 - 23,8

12,5 - 26,5

12,5 - 26,5

12,5 - 26,5

20

28

37

13

13

13

Ø Ugelli(mm)

-

-

-

1,20

0,77

0,77

2,9

5,3

7,1

12,3

23,5

30,3

1,32 m³/h

0,98 kg/h

0,97 kg/h

2,80 m³/h

2,09 kg/h

2,05 kg/h

IVEN BTFS 24

Tipo diGas

PotenzaUtile(kW)

PortataTermica

(kW)

PressioneAliment.(mbar)

n°Ugelli

ØDiaframma

(mm)

Pressioneminima(mbar)

Pressionemassima

(mbar)

Consumimin.

Consumimax.

Gas nat. (G20)

Butano (G30)

Propano (G31)

10,9 - 24,6

10,9 - 24,6

10,9 - 24,6

12,5 - 26,5

12,5 - 26,5

12,5 - 26,5

20

28

37

13

13

13

Ø Ugelli(mm)

-

-

-

1,20

0,77

0,77

3,0

5,8

7,6

13,2

25,1

32,2

1,32 m³/h

0,98 kg/h

0,97 kg/h

2,80 m³/h

2,09 kg/h

2,05 kg/h

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3.1 - PANNELLO DI REGOLAZIONE

3 ISTRUZIONI PER L'UTENTE

fig. 29

A = Commutatore Estate-Spento-InvernoB = Lampada di lineaC = Regolatore temperatura riscaldamentoD = Regolatore temperatura acqua sanitaria

E = Lampada di bloccoF = Pulsante di sbloccoG = ManometroH = Termometro

Interruttore multifunzioneAgendo su questo interruttore siseleziona il modo di funzionamen-to:

Con l'interruttore nella posizioneEstate la caldaia si predispone afunzionare solamente per la pro-duzione di acqua calda sanitaria.

Con l'interruttore in questa posi-zione la caldaia è spenta .

Con l'interruttore in questa posi-zione la caldaia è spenta ma èinserita la funzione antigelo cheattiva la caldaia quando la tem-peratura dell'acqua del circuito diriscaldamento e/o sanitario é <6° e si disattiva a 15°C

Con l'interruttore nella posizioneInverno la caldaia si predisponea funzionare sia per il riscalda-mento che per la produzione diacqua calda sanitaria.

Regolatore temperatura ac-qua sanitariaLa funzione di questa manopolaè quella di fissare il valore dellatemperatura di stoccaggio del-l'acqua sanitaria contenuta nelbollitore.Il campo di regolazione di tale

temperatura è compreso fra unvalore minimo di 45°C e un valo-re massimo di 65°C.

Regolatore temperatura ri-scaldamentoMediante questa manopola è pos-sibile impostare la temperaturadesiderata del circuito di riscal-damento:Il campo di regolazione di taletemperatura è compreso fra unvalore minimo di 35°C e un valo-re massimo di 85°C.

ManometroVisualizza la pressione dell'acquaall'interno del circuito di riscalda-mento; il valore di tale pressionenon deve essere inferiore a 0,8/1 bar (a freddo).Se la pressione dovesse essereinferiore a 0,8/1 bar è necessa-rio provvedere al ripristino delcorretto valore agendo sul rubi-netto di caricamento impianto (fig.21).Questa operazione deve essereeseguita a freddo.

TermometroMediante il termometro, presen-te sul pannello comandi è possi-bile verificare la temperatura dilavoro del circuito di riscaldamen-

A D C G H

F E B

to, precedentemente impostatatramite il relativo regolatore.

Pulsante di sbloccoQuesto pulsante permette di riat-tivare il funzionamento della cal-daia dopo l'intervento del dispo-sitivo di blocco del bruciatore.

Lampada di bloccoLa funzione di questa lampada èquella di segnalare l'intervento deldispositivo di messa in sicurez-za del bruciatore, dovuta o allamancanza di gas o alla inversio-ne di fase e neutro.Nel primo caso, nel quale non siavrà nessuna accensione delbruciatore, verificare che il rubi-netto del gas sia aperto e chel'eventuale aria presente nellatubazione sia stata completa-mente sfiatata.Nel secondo caso, nel quale siavrà l'accensione del bruciatoree il successivo spegnimento dopocirca 10 secondi, occorre inver-tire la fase con il neutro ruotandola spina del cavo di alimentazio-ne sulla sua presa di corrente.

Lampada di lineaLa funzione della seguente lam-pada è quella di segnalare la pre-senza i tensione in caldaia.

Info servizio

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3.3 - CONSIGLI E NOTEIMPORTANTI

ATTENZIONE:Per una corretta evacuazione dei gascombusti e ventilazione dei locali fareriferimento al capitolo 2 (ISTRUZIONIPER L'INSTALLATORE).

Una volta all'anno provvedere alla pulizia dellacaldaia e alla verifica delle apparecchiature;provvedere inoltre alla verifica della condizio-ne dell'anodo di magnesio a protezione delbollitore.Per le operazioni di manutenzione dell'appa-recchio, rivolgersi ad un centro di assisten-za autorizzato Unical.

Qualora la caldaia rimanga inutilizzata per unlungo periodo, prima di inserire l'alimentazio-ne elettrica, sbloccare il rotore del circolatoremediante l'apposita vite.

Non intervenire mai sulla regolazione dellavavola gas se non tramite personale tec-nico qualificato.

Controllare periodicamente la pressione dicarico dell'impianto mediante il manometroposto sul pannello comandi e, se è il caso,ripristinarne il valore.

Se dovesse intervenire il blocco di accensio-ne, segnalato dalla lampada E posta sul pan-nello comandi attendere almeno 10 secondiprima di premere il pulsante di sblocco. Sel'inconveniente dovesse ripetersi sovente-mente rivolgersi ad un centro di assisten-za autorizzato Unical.

Se durante la vostra assenza c'è il rischioche geli l'impianto, è necessario provvedereallo svuotamento dello stesso operandocome di seguito indicato:

Svuotamento circuito di riscaldamentodella caldaiaTogliere tensione alla caldaia posizionando ilcommutatore A in posizione spento ( Off ).Collegare un tubo di gomma al rubinetto discarico del circuito di riscaldamento di lun-ghezza tale da raggiungere lo scarico.

3.2 - ACCENSIONE ESPEGNIMENTO

ACCENSIONE CALDAIA

FUNZIONAMENTO ESTIVO (Solo produ-zione acqua calda sanitaria)- Selezionare, ruotando l'apposito commu-

tatore "A" il modo di funzionamento esti-vo (posizione )

- Impostare tramite il regolatore di tempe-ratura acqua sanitaria "B" la temperatu-ra di stoccaggio all'interno del bollitore.

- Ruotandola in senso orario si ottiene ilvalore massimo della temperatura.

- Se la temperatura impostata è maggioredi quella di stoccaggio del bollitore, auto-maticamente tramite l'accensione elettro-nica il bruciatore della caldaia si accen-de, contemporaneamente il circolatore delsanitario si avvia e la scheda di modula-zione gestisce la potenza del bruciatorein funzione della effettiva richiesta termi-ca del bollitore.

- Una volta portata in temperatura l'acquadel bollitore, sia il bruciatore che il circo-latore si arrestano automaticamente.

FUNZIONAMENTO INVERNALE (Produzio-ne acqua calda sanitaria e riscaldamen-to)- Selezionare, ruotando l'apposito commu-

tatore, il modo di funzionamento inverna-le (Posizione ).

- Impostare, mediante i regolatori "C" per ilriscaldamento e "B" per il sanitario, le tem-perature desiderate.

- La caldaia, prima di avviare l'impianto diriscaldamento, provvede a soddisfare larichiesta del regolatore del sanitario (vedifunzionamento estivo) e solo una voltasoddisfatta tale richiesta, con il consen-so dell'eventuale termostato ambiente,passa al funzionamento in modo riscal-damento.

- Una volta portato in temperatura l'im-pianto di riscaldamento, la cui tempera-tura era stata precedentemente impostatatramite il regolatore "C", il bruciatore del-

la caldaia si arresta e la successiva ac-censione avverrà quando l'impianto saràsceso di almeno 8°C di tempertura.

- Se, dopo un prelievo di acqua dal bollito-re, la temperatura di stoccaggio scendedi almeno 6°C, la caldaia provvede auto-maticamente al ripristino della tempera-tura.

SPEGNIMENTO CALDAIA

- Togliere tensione all'impianto elettrico dellacaldaia agendo sul commutatore "A" (po-sizione Off )

- Chiudere il rubinetto del gas a monte del-la caldaia se questa dovrà rimanere inu-tilizzata per un lungo periodo.

Importante:Il telaio e il pannello comandi della caldaiapotranno essere periodicamente puliti medianteun panno inumidito con acqua saponata. Nonutilizzare alcool, prodotti abrasivi o a base disolventi che potrebbero alterare il rivestimentodella caldaia.

Info servizio

PROTEZIONE ANTIGELO:

NB: Il sistema di protezione antigelo èoperativo solamente se la caldaia è ali-mentata sia in gas che in tensione.

La caldaia è dotata di un sistema di antigeloche interviene automaticamente quando ilvalore della temperatura dell’acqua dell’im-pianto di riscaldamento scende al di sottodei 6°C: il bruciatore viene automaticamenteacceso e la pompa avviata fino a quando latemperatura dell’acqua dell’impianto raggiun-ge il valore di 16°C.

ATTENZIONEQuesto sistema protegge dal gelo l’impiantodi riscaldamento, non il circuito sanita-rio.L’impianto di riscaldamento può essere inol-tre efficacemente protetto dal gelo utilizzan-do specifici prodotti antigelo adatti ad im-pianti multimetallo. Non utilizzare prodottiantigelo per motori d'automobile e ve-rificare l'efficacia del prodotto nel tem-po.

ATTENZIONE!Questa caldaia è normalmente protet-ta dal gelo con connessioni elettrichee del gas attive (normale alimentazio-ne e stato di accensione). Qualora perqualsiasi motivo vengano interrotte talialimentazioni, nella caldaia potrebbeintervenire al di sotto dei 4°C, un di-spositivo di inibizione al funzionamen-to che preserva la sicurezza degli uten-ti.Per riattivare la caldaia in caso persi-sta la protezione, chiedere l'interven-to degli operatori e degli assistenti tec-nici autorizzati.

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3.4 - DESCRIZIONE TARGHETTA DATI

Info installazione

Marcatura CELa marcatura CE documenta che le caldaie soddisfano:- I requisiti essenziali della direttiva relativa agli apparecchi a gas (direttiva

90/396/CEE)

LEGENDA:1 = Anno di ottenimento marcatura CE2 = Tipo di caldaia3 = Modello caldaia4 = Numero di stelle (direttiva 92/42/CEE)5 = (S.N°) Matricola6 = P.I.N. Numero Identificativo del Prodotto7 = Tipi di configurazioni scarico fumi approvati8 = (NOx) Classe di NOx

A = Caratteristiche circuito riscaldamento9 = (Pn) Potenza utile nominale10 = (Pcond) Potenza utile in condensazione11 = (Qmax) Portata termica massima12 = (Adjusted Qn) Regolata per portata termica nominale13 = (PMS) Pressione max. esercizio riscaldamento14 = (T max) Temperatura max. riscaldamento

B = Caratteristiche circuito sanitario15 = (Qnw) Portata termica nominale in funzione sanitario (se diversa da Qn)16 = (D) Portata specifica A.C.S. secondo EN 625 - EN 13203-1

- I requisiti essenziali della direttiva relativa alla compatibilità elettromagnetica(direttiva 89/336/CEE)

- I requisiti essenziali della direttiva rendimenti (direttiva 92/42/CEE)- I requisiti essenziali della direttiva bassa tensione (direttiva 73/23/CEE)

17 = (R factor) N° rubinetti in base alla quantità di acqua dichiarataEN 13203-1

18 = (F factor) N°stelle in base alla qualità di acqua dichiarataEN 13203-1

19 = (PMW) Pressione max. esercizio sanitario20 = (T max) Temperatura max. sanitario

C = Caratteristiche elettriche21 = Alimentazione elettrica22 = Consumo23 = Grado di protezione

D = Paesi di destinazione24 = Paesi diretti ed indiretti di destinazione25 = Categoria gas26 = Pressione di alimentazione

E = Regolazioni di fabbrica27 = Regolata per gas tipo X28 = Spazio per marchi nazionali

® 1

2

3

5

7 8

6

4

9

11

13

10

12

14

15

17

19

16

18

20

28

A

B

21 22

23

24 25 26

27

C D

E

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La Unical declina ogni responsabilità per le possibili inesattezze se dovute ad errori di trascrizione o di stampa. Si riserva altresìil diritto di apportare ai propri prodotti quelle modifiche che riterrà necessarie o utili, senza pregiudicarne le caratteristicheessenzia l i .

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