IV Policy Workshop del Gruppo di Discussione “Crescita ... · Saluto della SIEPI - Società...
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IV Policy Workshop
del Gruppo di Discussione “Crescita, Investimenti e Territorio”
www.economia.uniroma2.it/dedi/ebook-politiche-industriali/
Investimenti, innovazione e
nuove strategie di impresa: quale ruolo per la nuova politica industriale e regionale ?
Firenze, 19 febbraio 2016 Sala del Consiglio, Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour 1
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Obiettivi
Le imprese non solo manifatturiere ma anche delle
costruzioni, dei servizi e delle public utilities devono
rilanciare l’attività imprenditoriale, individuare nuove
opportunità di investimento e di modernizzazione in
Italia e all’estero, definire una nuova strategia, che
guardi al futuro e alla crescita dimensionale e sia
capace di coniugare ricerca e innovazione con lo
sviluppo economico del Paese.
L’uscita dalla crisi economica richiede un
allungamento della prospettiva strategica delle imprese
nella scelta sia dei nuovi mercati sia delle tecnologie,
come anche lo sviluppo di collaborazioni più strette
con le imprese locali, nazionali e internazionali con
competenze complementari e con gli altri attori del
rispettivo territorio.
Il workshop mira a discutere le ragioni della
diminuzione degli investimenti privati e pubblici e a
stimolare un cambiamento delle strategie di crescita nel
mondo delle imprese, delle banche e degli attori sociali
e istituzionali, che interagiscono con le imprese.
Le imprese, soprattutto quelle grandi nazionali e
internazionali e quelle di medie dimensioni, possono
aumentare il loro orientamento all’investimento e
all’innovazione, mirare a creare nuove produzioni
innovative e a sviluppare i relativi mercati e la
domanda interna e non solo estera, valorizzando le
competenze produttive e lavorative esistenti nel
territorio.
Il workshop mira ad estendere le analisi e proposte
indicate nei workshop precedenti del Gruppo di
Discussione “Crescita, Investimenti e Territorio”
(www.economia.uniroma2.it/dedi/ebook-politiche-
industriali/) ed illustrate nel recente ebook gratuito:
Cappellin, R., Baravelli, M, Bellandi, M., Camagni, R.,
Ciciotti, E. e Marelli, E. (2015), a cura di.
Investimenti, innovazione e città: una nuova politica industriale per la crescita, Milano: Egea
www.egeaonline.it/ita/investimentiinnovazionecitta.asp
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In particolare, il workshop focalizzerà la discussione
sui fattori positivi e sugli ostacoli al processo di
innovazione e di investimento in nuove produzioni nei
diversi settori industriali e dei servizi.
Il workshop assicurerà agli esperti e operatori
qualificati invitati la possibilità di confrontare analisi e
prospettive diverse e complementari sui fattori
economici, finanziari, tecnologici, sociali e territoriali,
che sono cruciali per un rilancio degli investimenti e
dell’innovazione, e di definire gli obiettivi e gli
strumenti più efficaci di una strategia di crescita da
parte delle imprese industriali e dei servizi, delle public
utilities, delle banche e delle istituzioni nazionali e
locali.
L’elaborazione di nuove linee di politica economica a
scala nazionale e europea appare indispensabile, data
l’insoddisfazione per la scarsa efficacia delle recenti
politiche monetarie espansive e delle riforme
strutturali, che non sono state capaci di aumentare il
tasso di crescita e l’inflazione e promuovere una forte
ripresa della domanda per consumi privati e
investimenti privati e pubblici, nonostante che i tassi
sul mercato dei titoli pubblici siano persino negativi.
Inoltre, le diverse riduzioni fiscali a favore delle
imprese private negli ultimi anni non sono state capaci
di rilanciare gli investimenti delle imprese stesse e
quindi di promuovere la crescita di nuove produzioni
che sostituissero quelle entrate in crisi e il parallelo
taglio drastico degli investimenti pubblici soprattutto
locali ha pregiudicato o scoraggiato la stessa
realizzazione degli investimenti privati.
Appare pertanto sempre più condivisa l’opinione che è
indispensabile un rilancio degli investimenti, sia per il
loro effetto a medio termine sull’offerta che anche per
il loro effetto immediato sulla domanda, dato che la
crescita delle esportazioni sembra destinata a diminuire
nel 2016, a causa della crisi dei paesi emergenti e del
rallentamento dell’economia mondiale. La crescita
isolata dei consumi privati non può certamente essere
autosostenuta nel medio termine. La nuova politica
industriale e regionale ha infatti l’obiettivo principale
di rilanciare gli investimenti e di promuovere la
creazione di nuove produzioni e una diversificazione
intelligente del sistema produttivo.
1) Innanzitutto, dal punto di vista macroeconomico,
alla base della diminuzione degli investimenti, che è
iniziata da lungo tempo e che è stata solo aggravata
dalla crisi dopo il 2007, vi sono fattori di tipo
tecnologico, di governance interna alle singole
imprese, di cambiamento nella struttura settoriale, di
decentramento internazionale delle produzioni, di
cambiamenti nel sistema finanziario e nel credito
(banche e intermediari finanziari non bancari).
Certamente cruciale è stata la mancanza di politiche
industriali e regionali adeguate, che non hanno
sostenuto le imprese nell’innovazione di processi,
prodotti e mercati.
2) In secondo luogo, dal punto di vista industriale e
territoriale, appare indispensabile individuare gli
ambiti di nuove “specializzazioni intelligenti”, che
tengano conto non solo della domanda internazionale
ma anche della domanda interna. In particolare, gli
investimenti devono essere trainati dalla domanda
potenziale e dai bisogni crescenti dei cittadini nel
territorio ed in particolare nelle aree urbane.
L’obiettivo di una migliore qualità dela vita richiede di
rispondere con urgenza ai bisogni di: abitazione,
mobilità, salute, tempo libero e cultura, risparmio
energetico e ambiente sostenibile, nonché alla
possibilità di sviluppare nuove filiere produttive
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tecnologicamente avanzate trainate dalla domanda in
questi nuovi settori. E’possibile valorizzare le esistenti
specializzazioni produttive nazionali e regionali
promuovendo una riconversione delle competenze
esistenti verso nuove produzioni intelligenti. che si
trovano ora in una fase iniziale del ciclo di vita del
prodotto. Questo richiede elevati investimenti in
ricerca, progettazione e creazione di infrastrutture e
capacità produttive.
La successione di diverse onde di innovazione (come
indicato dal “ciclo di vita del prodotto”) promuove
l’evoluzione della struttura produttiva del Paese da
produzioni più tradizionali, come ad esempio quelle
legate alla tecnologia meccanica, a quelle delle
tecnologie dell’informazione e a quelle delle tecnologie
ambientali. In questo modello di crescita le città e il
territorio sono l’ambito (come indicato da una
“nuvola”) nel quale le conoscenze diverse
interagiscono e si combinano tra loro, dando origine a
nuovi progetti di investimento e a imprese attive in
nuove produzioni.
3) In terzo luogo, dal punto di vista microeconomico e
aziendale, il rilancio degli investimenti richiede lo
sviluppo delle competenze, la valorizzazione delle
risorse umane qualificate e dei giovani in particolare, il
superamento dei limiti di modelli di management
focalizzati sul brevissimo periodo (“short terminism”
or “quarterly capitalism”) e un maggiore investimento
delle imprese nella progettazione tecnica e economica,
nella ricerca e sviluppo, nella formazione continua e
dei giovani assunti e nella collaborazione in reti di
innovazione e conoscenza con le altre imprese della
filiera o del cluster. Non sono sufficienti politiche di
riduzione del costo del lavoro di tipo generale, che
hanno solo l’effetto di indurre ad assumere personale
poco qualificato e disincentivano gli investimenti nelle
proprie competenze da parte degli stessi lavoratori.
Questo comporta innanzitutto un cambiamento
coraggioso delle strategie a medio termine nelle grandi
imprese industriali e dei servizi italiane e internazionali
presenti in Italia e anche nelle medie imprese che sono
leader dei rispettivi cluster e filiere produttive. Le
imprese assieme agli attori sociali, alle Università e alle
istituzioni nazionali e regionali, che interagiscono con
le imprese sul territorio, devono mirare ad una strategia
di diversificazione o riconversione verso nuove
produzioni innovative, valorizzando sia la domanda
interna nazionale sia le competenze produttive esistenti
nel territorio. La prospettiva della crescita di nuove
produzioni trainerebbe la crescita degli investimenti
fissi delle imprese e un maggiore sforzo nelle attività di
progettazione tecnica e di ricerca, come anche la
mobilitazione dei fondi specializzati per l’investimento
industriale e la qualificazione crescente delle risorse
umane manageriali e tecniche.
4) In quarto luogo, dal punto di vista finanziario, è
necessario definire un ruolo più attivo delle banche, sia
quelle “sistemiche” che quelle regionali e popolari, e
degli intermediari finanziari non bancari (private equity
ma anche assicurazioni e fondi pensione), tenuto conto
delle esigenze di consulenza delle imprese piccole e
medie nelle operazioni di investimento, nel facilitare il
turnaround delle imprese e la riduzione dei prestiti in
sofferenza o incagliati (non performing loans), nella
collaborazione ai programmi (ad esempio il Piano
Juncker) promossi da istituzioni finanziarie pubbliche,
come la Cassa Depositi e Prestiti e la Bei, da altre
banche o fondi di sviluppo a medio termine.
La critica alla governance delle banche va vista
soprattutto sotto il punto di vista il carente sostegno
finanziario a favore della crescita delle imprese, di
servizi finanziari e di consulenza alle imprese, che
innovano tramite nuovi investimenti. Un aumento del
grado di concentrazione del sistema bancario locale
non risolve carenze radicate su questi fronti, per
esempio quando anche i grandi gruppi bancari sono
avversi al rischio. E’ urgente quindi un cambiamento
culturale e strategico del sistema bancario e occorre
che le economie territoriali si dotino di intermediari
specializzati nel finanziamento della innovazione
sostenuti possibilmente dalle stesse strutture bancarie
esistenti sul territorio.
5) Infine, dal punto di vista degli attori e delle forme di
in una nuova politica industriale e regionale, è
importante discutere dei limiti dell’azione passata e del
contributo positivo futuro delle associazioni industriali
nazionali e regionali, dei grandi sindacati operai, delle
associazioni non profit, delle strutture
dell’amministrazione pubblica nazionale e locale, dei
giornali e TV, dei forum e gruppi di discussione sul
web, delle università e non ultimo delle associazioni
scientifiche e delle think tank come il Gruppo di
Discussione “Crescita, Investimenti e Territorio”.
La politica industriale deve focalizzarsi, promuovere e
monitorare, con una forte determinazione, certamente
maggiore rispetto al passato, e a quanto si sta facendo
l’attività di ricerca e sviluppo a favore delle nuove
produzioni, delle specializzazioni intelligenti. Occorre
che la politica industriale regionale favorisca la
costituzione di strutture comuni di ricerca e sviluppo
nell’ambito dei settori produttivi locali. Occorre anche
pensare alla attivazione di nuovi strumenti, come le
società veicolo specializzate nell’elaborazione di
progetti industriali innovativi. Si potrebbe anche
pensare ad una normativa per la promozione di tali
società, e per il loro sostegno finanziario, visto che
esse sono carenti nel nostro Paese. Ciò può avvenire in
stretta collaborazione con le strutture universitarie
regionali ma anche nell’ambito di nuovi strumenti di
progettazione strategica, quale le smart specialization
strategies e i piani strategici delle città metropolitane.
Si tratta di mettere in atto nuove forma di governance
territoriale orientate allo sviluppo sostenibile da un
punto di vista economico, sociale e ambientale.
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Gruppo di Discussione "Crescita, Investimenti e
Territorio"
www.economia.uniroma2.it/dedi/ebook-politiche-
industriali/.
IV POLICY WORKSHOP Investimenti, innovazione e nuove strategie di
impresa:
quale ruolo per la nuova politica industriale e
regionale ? Firenze, 19 febbraio 2016, Sala del Consiglio, Palazzo
Medici Riccardi, Via Cavour 1
PROGRAMMA (15 febbraio 2016)
Il titolo e un breve abstract degli interventi sono
disponibili al link:
https://www.dropbox.com/sh/2kbvuavifu1823u/AABRvA
kc2arXGE_yao6XdwQAa?dl=0
APERTURA DEI LAVORI
Venerdi, 19 febbraio, ore 9.00-9.20 Saluto della Università di Firenze
Saluto dell'AISRe - Associazione Italiana di Scienze
Regionali
Saluto della SIEPI - Società Italiana di Economia e
Politica Industriale
Saluto dell'AIDEA - Accademia Italiana di Economia
Aziendale
Sessione
L'EVOLUZIONE DEI MERCATI E DELLE
TECNOLOGIE
Venerdi, 19 febbraio, ore 9.30-12.00 Presiedono: Marco Bellandi e Riccardo Cappellin
Riccardo Cappellin, Università di Roma "Tor Vergata" -
Ripresa degli investimenti, evoluzione della domanda e
integrazione territoriale delle produzioni
Marco Bellandi, Università di Firenze - Per una rinascita
industriale in Italia: il possibile contributo dei rapporti fra
università, industrie e territori
Marco Di Tommaso, Università di Ferrara e SIEPI - La
domanda estera di qualità della vita urbana e il Made in
Italy ad alto contenuto di conoscenza
Enzo Rullani, Università "Cà Foscari" di Venezia - Come
investire sul futuro nella società del rischio crescente
Patrizio Bianchi, Università di Ferrara e Regione Emilia e
Romagna - Crescita, investimenti e territorio, l'esperienza
di programmazione della Emilia Romagna
Giampaolo Vitali, CERIS-CNR e GEI - Il rafforzamento
delle relazioni tra imprese nei distretti industriali per
mezzo di una politica di filiera
Luigi Orsenigo, IUSS, Pavia - Industrial policies in
Europe and other advanced countries: biotechnology
Sergio Mariotti, Politecnico di Milano - Proprietà e
governance delle imprese: implicazioni per la
competitività di paese (solo abstract - non presente)
Fabio Mazzola, Università di Palermo e AISRe - Risposta
alla crisi e rilancio dell'economia del Mezzogiorno: le
potenzialità dell'economia digitale
Alfredo Del Monte, Università di Napoli "Federico II" -
Effetti e problematiche delle politiche per la
cooperazione nella R&D in Italia
Donato Iacobucci,Università Politecnica delle Marche -
Relatedness and connectivity in technological domains:
the “missing links” in S3 design and implementation
Antonio Calabrò, Pirelli & C e Confindustria -
Manifattura di qualità, cardine di sviluppo del sistema
Italia
Marco Frey, Scuola Superiore S. Anna, Pisa - Green
economy: dal paradigma all’azione
Maurizio Franzini, Università di Roma "Sapienza" - Sui
cosiddetti “fallimenti” delle politiche industriali
Raffaele Brancati, MET Economia, Roma - La domanda e
l’offerta di politiche industriali in Italia. Mutamenti,
persistenze, carenze
Sessione
LE CAPACITA' INNOVATIVE E LE STRATEGIE
DELLE IMPRESE Venerdi, 19 febbraio, ore 12.00-15.00 Presiedono: Gaetano Aiello, Riccardo Cappellin, Marco
Di Tommaso
Gaetano Aiello, Università di Firenze e AIDEA - saluti di
AIDEA e DISEI - Intervento su internazionalizzazione
delle imprese
Loris Nadotti, Università di Perugia - Il finanziamento e il
sostegno degli spin-off della ricerca può essere una leva
per lo sviluppo delle comunità locali?
Luciano Pilotti, Università di Milano - Il futuro delle
città-territorio tra neo-manifattura post-globale ed
ecologie emergenti “oltre” la crisi
Marco Gay, Giovani Imprenditori Confindustria, Roma -
Industria 4.0: tra finanza, manifattura e open innovation
Silvia Ramondetta, Confindustria Toscana, Firenze -
Politiche industriali in tempi di spending review: da freno
a volano di crescita per imprese e territori
Cosmo Colonna, CISL, Roma - Alcune ipotesi di priorità
per la politica industriale e le imprese industriali
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Gaetano Sateriale, CGIL, Roma - Innovazione delle
imprese e del lavoro, un approccio “bottom up"
Francesco Silva, Università di Milano Bicocca - Le
società municipalizzate: fusione e acquisizioni e sviluppo
di nuovi servizi urbani
Enrico Conti e Patrizia Lattarulo, IRPET - Toscana - Gli
investimenti sul territorio delle imprese del "nuovo
capitalismo pubblico"
Francesco Profumo, Gruppo Iren, Reggio Emilia - IREN
tra Mercato e Territorio
Lorenzo Giussani, A2A, Milano - Ab origine – a cosa
servono le multi-utility?
Lorenzo Bellicini, Cresme, Roma - Investimenti in
“ambiente costruito” e sviluppo economico italiano: dal
sesto a settimo ciclo edilizio
Giuseppe Longhi, IUAV, Venezia - Infrastrutture
abilitanti per la rigenerazione delle città italiane
Luca Beltrami Gadola, Rivista Arcipelagomilano.org -
Scali e aree ferroviarie dismesse: una opportunità
Giorgio Goggi, Politecnico di Milano - Milano: il
dibattito sulla riqualificazione degli scali ferroviari e le
prospettive di una nuovo ciclo di evoluzione urbana
Carlo De Vito, FS Sistemi Urbani, Roma - La
razionalizzazione, lo sviluppo e l’integrazione dei sistemi
di mobilità quale momento di crescita dell’economia
urbana
Ruggiero Borgia, Esperto Autostrade in Concessione,
Roma - Politiche di investimento delle società
autostradali: progetti di sviluppo territoriale e di
riqualificazione e valorizzazione delle aree metropolitane.
Pietro Modiano, SEA SpA, Milano - Un appunto su
gerarchie urbane, decentramento, ruolo di Milano
Sessione
LA FINANZA, GLI INVESTIMENTI E LE POLITICHE MACROECONOMICHE
Venerdi, 19 febbraio, ore 15.00-17.00 Presiedono: Maurizio Baravelli, Salvatore Capasso e
Enrico Marelli
Enrico Marelli, Università di Brescia - E' urgente
rilanciare investimenti e domanda aggregata
Salvatore Capasso, Università di Napoli "Parthenope" -
Crisi finanziaria, cambiamenti strutturali ed effetti di
lungo periodo.
Marcello Signorelli, Università di Perugia - Eurozona,
investimenti, crescita e occupazione
Riccardo Realfonzo, Università del Sannio, Benevento - I
processi di mezzogiornificazione in Europa e le politiche
industriali
Guido Pellegrini, Università di Roma "Sapienza"
Maurizio Baravelli, Sapienza - Università di Roma -
Relazioni banche e imprese. Knowledge asymmetries e
freni alla crescita
Giampio Bracchi, Politecnico di Milano - La banca
commerciale territoriale e il ciclo economico
Aldo Cavadini, Fondazione Sodalitas, Milano - Il Terzo
Settore quale volano per l’economia dei territori.
Edoardo Reviglio, Cassa Depositi e Prestiti, Roma - Il
finanziamento delle opere piccole e medie sul territorio.
Quali prospettive e quale modelli in un contesto di risorse
pubbliche scarse?
Angela Botticini, Attilio Pasetto e Zeno Rotondi,
UniCredit, Roma - Sviluppo e prospettive dell’industria
4.0 in italia e ruolo strategico del credito
Gregorio De Felice e Fabrizio Guelpa, Intesa Sanpaolo,
Milano - Credito o servizi? Cosa serve veramente alle
imprese
Sessione
LE AREE URBANE, LA SOSTENIBILITA' E LE
POLITICHE TERRITORIALI
Venerdi, 19 febbraio, ore 17.00-19.00 Presiedono: Enrico Ciciotti, Fiorenzo Ferlaino e Carlo
Antonio Pescetti
Enrico Ciciotti, Università Cattolica, Piacenza - Smart
specialization e smart cities: quali opportunità per le
imprese
Carlo Antonio Pescetti, Fondazione Sodalitas, Milano -
Perché investire sulla sostenibilità?
Stefano Innocenti e Giovanbattista Testolin, Libertà e
Giustizia, Milano - Innovazione e Tecnologia per un
progetto di società efficace dal punto di vista economico,
sociale e ambientale
Raffaele Barberio, Rivista Key4biz.it, Roma -
Comunicare progetti e politiche industriali: criticità e
opportunità
Leonardo Becchetti, Università di Roma "Tor Vergata" -
Le città del ben-vivere. Ricette dell’economia civile per il
bene comune micro e macro
Gioacchino Garofoli, Università dell'Insubria, Varese -
Progettualità territoriale e investimenti per lo sviluppo
Lanfranco Senn, Università Bocconi, Milano - Gli
interessi convergenti e conflittuali nella
5
progettazione,realizzazione e gestione di investimenti
infrastrutturali
Fiorenzo Ferlaino e Francesca Rota, IRES Piemonte - La
competitività delle Città metropolitane italiane nel
contesto metropolitano europeo.
Augusto Cusinato, IUAV, Venezia - Il ruolo delle
politiche urbane nella governance della creatività
Mary Prezioso, Università di Roma "Tor Vergata" -
Capitali metropolitane e pianificazione sostenibile
Franco Sacchi, Centro Studi PIM, Milano - Pianificazione
strategica milanese: azione pubblica “quel tanto che
basta” e abilitazione degli agenti economici
Simone Tani, Città Metropolitana di Firenze - I Piani
Strategici delle Città Metropolitane. Una grande
occasione per governare lo sviluppo dei motori del Paese
INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE
Luogo dell'Incontro Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1 (Firenze), Sala
Pistelli (messa a disposizione con gli auspici della Città
Metropolitana di Firenze)
Dalla Stazione di Santa Maria Novella: 10 minuti a
piedi
Servizi tecnici Accesso internet tramite WIFI comunicato all'arrivo
Registrazione degli interventi effettuata tramite
portatile
Files delle presentazioni caricati in anticipo sul PC di
sala se inviati a Erica Santini prima del 19 febbraio
Servizio di caffetteria Offerto in sala attigua dalle 10:30 alle 11:30 e dalle
15:30 alle 16:30 (a cura del Dipartimento di Scienze
per l'Economia e l'Impresa, Università di Firenze)
Pranzo Non è offerto né disponibile entro il Palazzo;
possibilità di ristoro nelle vicinanze del Palazzo per
tutti i gusti e le spese (è il centro di Firenze)
Comitato organizzatore locale Prof. Marco Bellandi, [email protected]
Dr. Erica Santini, 338 6840394,
[email protected] (segreteria e supporto)
Immagine Studio Letizia Lionello, Milano, in collaborazione con
Comitato Organizzatore e Giuseppe Longhi
Pubblicazioni e comunicazione Roberto Gamba, EGEA Bocconi, Milano
Raffaele Barberio, Rivista Key4biz.it, Roma
Comitato Organizzatore del Gruppo di Discussione
"Crescita Investimenti e Territorio" Maurizio Baravelli, Marco Bellandi, Roberto Camagni,
Salvatore Capasso, Riccardo Cappellin (coordinatore),
Enrico Ciciotti, Enrico Marelli
www.economia.uniroma2.it/dedi/ebook-politiche-
industriali/
Le finalità del Gruppo di Discussione
“Crescita, Investimenti e Territorio” http://economia.uniroma2.it/dedi/crescita-investimenti-e-territorio/
Il Gruppo di Discussione è un gruppo di lavoro che agisce
come una think tank ed elabora analisi e proposte nel
campo della politica industriale e regionale e su altri temi
d’interesse economico, sociale, culturale e politico. Il
Gruppo di Discussione mira a elaborare una “piattaforma
di politica economica” più moderna ed efficace degli
schemi tradizionali, che hanno portato in Italia e in
Europa a una sostanziale stagnazione di lungo periodo, e a
ideare, a progettare e ad avviare la realizzazione
d’investimenti innovativi per lo sviluppo economico delle
città e del territorio. Il Gruppo di Discussione mantiene un
rapporto stretto con le diverse Società Scientifiche, come
l’Associazione Italiana di Scienze Regionali (AISRe,
www.aisre.it) e la Società Italiana di Economia e Politica
Industriale (SIEPI, www.siepi.org/), che da molti anni
organizzano la discussione tra gli studiosi di economia
regionale e industriale, e con altre Associazioni e gruppi
di discussione su temi economici, sociali e culturali. Il
Gruppo di Discussione mira a promuovere una stretta
collaborazione tra i ricercatori dell’università e delle
associazioni scientifiche nazionali e internazionali, i
tecnici delle Amministrazioni Pubbliche locali, regionali e
nazionali, gli economisti delle banche e delle istituzioni
finanziarie, i responsabili delle confederazioni sindacali
nazionali e locali e delle associazioni imprenditoriali e
delle imprese. Il Gruppo di Discussione mira anche a
promuovere un movimento di opinione per una nuova
politica economica, industriale e regionale, partecipando
al dibattito tra i cittadini e creando “tavoli di sviluppo” tra
gli attori economici più rilevanti del mondo della politica
locale e nazionale, dei media e dell’imprenditoria privata.
Il Gruppo di Discussione nelle sue diverse attività segue
un metodo di lavoro di tipo aperto, interattivo e
progettuale (modello del network), basato su: a) incontri
con attori economici e sociali e l’elaborazione comune di
proposte di politica economica, b) la presentazione di
contributi scritti ad alcuni policy workshops presso le
università italiane, c) la pubblicazione di libri, e-book e di
interventi e documenti on line. Il sito del il gruppo di
discussione “Crescita, Investimenti e Territorio” aveva
avuto alla metà di febbraio 2016 piu’ di 10.100 visitatori.