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IUAV – Corso di Informatica e Disegno Digitale – Prof. Maurizio Galluzzo Tecnologie digitali per il decoro in architettura Eva Zancaner (mat. 269368)

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IUAV – Corso di Informatica e Disegno Digitale – Prof. Maurizio Galluzzo

Tecnologie digitali per il decoro in architettura

Eva Zancaner (mat. 269368)

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Titolo intervento

Se storicamente il decoro in architettura è stato opera laboriosa di artigiani ed artisti, nel secolo scorso lo sviluppo delle tecnologie industriali ha introdotto nuove opportunità sia nella produzione che nella sensibilità estetica. In particolar modo, negli ultimi trent’anni l’introduzione dei processi digitali nella progettazione architettonica ha segnato un’importante evoluzione, non solo nella definizione delle morfologie edilizie, ma anche nel trattamento della materia che le compone. Lo studio molecolare e l’invenzione di evolute macchine di produzione hanno portato ad un copioso aumento di materiali e tecniche di costruzione che progressivamente hanno rivoluzionato i canoni estetici e decorativi. Merito dei computer è infatti quello di, calcolare, commisurare, dimensionare le diverse parti dell’edificio consentendo sia una visione d’insieme del progetto che un’analisi dei processi costruttivi altrimenti impossibile. Come nel caso esemplare dell’Institute du Monde Arabe a Parigi, progettato nel 1987 da Jean Nouvel, in cui il sistema di ombreggiamento gestito da cellule fotovoltaiche diviene l’elemento di decoro caratterizzante la facciata, o la ricerca dell’architetto americano Greg Lynn che recentemente ha sviluppato con Panelite un sistema di parete decorativa interamente sviluppata con tecnologie digitali, realizzati in materiale plastico, che possono essere assemblati liberamente a formare pareti dalle volumetrie complesse.Un altro campo di applicazione del digitale in architettura è legato alla possibilità di ottenere una dinamicità dell’effetto decorativo, grazie a sistemi computerizzati intelligenti. Oggi gli edifici sono programmati per mutare nel tempo, per accordarsi al clima o piuttosto per raccontare cosa accade al loro interno. Le pelli degli edifici sono sempre più un’interfaccia dinamica tra interno ed esterno, in cui gli elementi decorativi sono investiti di un importante ruolo comunicativo.