Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una...

15
Un dono per un sorriso La S.V. è invitata al Gran Galà della Solidarietà Foedus Mercoledì 17 Dicembre 2014 Ore 20.00 - Salone dei Cavalieri - Hotel Rome Cavalieri Ex Hilton - Via Alberto Cadlolo 101 - Roma XIV EDIZIONE esse quam videri Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity

Transcript of Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una...

Page 1: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

Un dono per un sorrisoLa S.V. è invitata al Gran Galà della Solidarietà Foedus

Mercoledì 17 Dicembre 2014Ore 20.00 - Salone dei Cavalieri - Hotel Rome Cavalieri

Ex Hilton - Via Alberto Cadlolo 101 - Roma

XIV EDIZIONE

esse quam videriItalian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity

Page 2: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

3

della vita è il filo che sottende ad ogni proposi-to o azione concreta che la Fondazione inten-de mettere in opera, in Italia come all’estero. Foedus è alleanza, interazione, una sorta di circolo virtuoso (suggerito anche dal logo) tra cultura, impresa e solidarietà, tre elemen-ti che sono anche fattori essenziali di una visione politica incentrata sui valori fonda-mentali dell’individuo, della democrazia, del pluralismo e dei diritti dell’uomo; una visione politica che prende posizioni per lo sviluppo e la protezione delle risorse naturali e pone fra le sue finalità la lotta contro la povertà ed il progresso scientifico e tecnologico. Esse quam videri è il motto che ho scelto per illustrare e significare la natura di Foedus: un motto che riprende, abbreviandola, la nota frase latina “Melius est esse quam videri” (“È più importante essere realmente che apparire”). In una società che troppo spesso premia ed esalta l’individualismo, il cui principale

a lungo termine, partner e amici, servendo direttamente gli interessi generali del paese. La valorizzazione del patrimonio culturale è potenzialmente anche in grado di contribui-re allo sviluppo economico e occupazionale in quanto può essere una non trascurabile fonte di lavoro, oltre che di soddisfazione, so-prattutto per i giovani. Non per nulla, oggi si tende sempre più a privilegiare questo aspetto della cultura e del patrimonio culturale, che costituiscono un vero e proprio “capitale”, uno strumento in grado di favorire la crescita del sistema paese anche dal punto di vista più strettamente economico. Questo insieme di considerazioni mi ha spinto a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono nel nostro pae-se, ma qualcosa di diverso. Di fatto, trasformare l’italianità da fattore di simpatia in garanzia di affidabilità, fare del modello italiano un esempio di qualità

La cultura è un vettore di idee e di valori; stimola il dialogo e la cooperazione tra gli individui e le culture, favorisce l’apertura sul mondo e il cosmopolitismo. La cultura e la storia, nel loro sedimentarsi, costruiscono il futuro, generano valori che possono porsi alla base della coscienza civile di una nazione. L’Italia, per la straordinaria ricchezza della sua cultura e della sua storia ha, rispetto al resto del mondo, un primato indiscutibile, un vero e proprio capitale che rappresenta, da un lato, il fondamento dell’identità culturale del paese e, dall’altro, attribuisce all’Italia un alto profilo in campo internazionale. Veicolare presso un pubblico sempre più vasto la ricchezza e fecondità di questo patrimonio culturale, passato e presente, contribuisce alla crescita etica e civile della collettività. La pro-mozione culturale all’estero getta le basi della credibilità e dell’affidabilità, mette in opera i canali indispensabili alla cooperazione poli-tica ed economica, consentendo di acquisire,

Fondazione FoedusCultura, Impresa, Solidarietà

Page 3: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

4 5

accompagna al sentimento, ma come uno strumento politico concreto per tutti i gover-ni; non una formula spontanea, ispirata solo dallo spirito di carità cristiana, ma un gesto pragmatico, utile e talvolta indispensabile, per migliorare la nostra società. Se è vero che il presente è debitore del “passa-to”, è altrettanto vero che è responsabile anche del “futuro”. La solidarietà, come terza - ma non ultima - componente dichiarata della Fondazione Foedus, nasce dalla mia profon-da convinzione che un approccio solidale con la società e con i numerosi problemi che nella società contemporanea sono presenti può dare risultati eccellenti, laddove altri interventi pos-so no fallire; nasce dalla mia convinzione che la solidarietà per chi ha più bisogno e per chi è più debole, non è solo un obbligo per ogni cattolico ma è anche, e tanto più oggi, un do-vere per ogni cittadino e per ogni uomo che si voglia impegnato nella vita civile. Occorre trovare nuove regole di comporta-mento che consentano alla società di cre-scere in maniera “organica”, equilibrata e serena: “L’economia senza etica è diseco-nomia, non può funzionare bene” diceva Don Luigi Sturzo.

che l’impresa può fornire, ma anche dal ba-gaglio di esperienze e conoscenze, di metodi e di creatività di cui l’impresa è portatrice; l’im-prenditoria può trarre vantaggio dall’arricchi-mento che la cultura da sempre fornisce ad ogni individuo, dal ritorno di immagine che ogni operazione culturale riuscita può dare a chi in tale operazione si è impegnato. Ove si pensi, inoltre, che la produzione ita-liana è competitiva per la sua qualità e che il made in Italy si identifica spesso in prodotti che confinano con l’arte, è evidente che l’im-presa, ritagliandosi un ruolo all’interno del mondo culturale, può anche avere numerose occasioni per sfruttare al meglio le sue capaci-tà tecnologiche oltre che organizzative e l’arte può trasformarsi in sorgente di nuove dinami-che produttive. Foedus può contare oggi sull’appoggio di alcune qualificate imprese. Mi auguro che il loro numero possa sempre più aumentare e che l’investimento culturale possa trasformar-si in una vera e propria strategia economica. La vera ragion d’essere della Fondazione è - tuttavia - la solidarietà. Una solidarietà non intesa come il frutto di un afflato etico individuale, di uno slancio in cui la pietà si

aspetto è l’apparire, il richiamare l’attenzione ad ogni costo; in una società dominata dalla “cultura del successo”, in cui il soggetto ha come leit motiv l’essere notato; in una tale società è importante mettere l’accento sulla necessità di ricordarsi e ricordare che quello che conta davvero, quello che può dare la mi-sura dello spessore morale di ogni individuo è il rispetto della persona umana.È - in una parola - il saper privilegiare co-stantemente l’essere sull’apparire; questa attitudine, ove vissuta nel quotidiano, diventa una vera e propria professione di fede che si traduce in impegno, serietà e affidabilità. Non è stato difficile convincere alcuni im-prenditori ed amici a sposare tale causa e a diventare miei compagni di strada in questa esaltante avventura. La loro sensibilità e intel-ligenza mi hanno consentito la creazione di Foedus che ha tra le sue ambizioni quella di ottimizzare lo scambio tra il mondo della cul-tura e il mondo dell’impresa, nella consape-volezza che tale scambio può dare risultati po-sitivi ad entrambi: la cultura rappresenta per l’impresa, come per l’individuo e per la socie-tà, un indubbio valore aggiunto; la cultura può trarre vantaggio dall’apporto economico

all’ampliamento della nostra azione.Per valorizzare Foedus, ho voluto anche istituire alcuni premi internazionali da de-stinare, con cadenza annuale, ad altrettante personalità che si sono distinte in ciascuna delle tre componenti che costituiscono le linee di forza dell’azione della Fondazione: premio alla cultura, premio all’impresa, premio alla solidarietà. La Fondazione, nello svolgimento della sua attività, trova riferimento costante nei valori cristiani, liberal-democratici e di solidarietà quali strumenti in grado di favorire il dialo-go con altre culture e di svolgere un ruolo etico-politico nella società civile. Per questo motivo Foedus è entrata a far parte delle fondazioni che compongono il think tank dell’EIN (European ideas network) il labo-ratorio culturale affiliato al Partito Popola-re europeo (PPE).

Mario BacciniPresidente Fondazione Foedus

antichi e nobili mestieri spesso sono indi-spensabili anche per il restauro dei beni cul-turali, soprattutto quando si accompagnano a ritrovati e tecniche frutto della ricerca scientifica e tecnologica. Per la realizzazione di tutti questi eventi, Fo-edus utilizzerà le proprie strutture e la pro-pria professionalità e farà leva sulla capacità di attivare una rete di rapporti con persona-lità del mondo culturale, dello spettacolo e con la stampa. I proventi ricavati dalla realizzazione dei vari eventi e le donazioni che affluiranno alla Fondazione saranno destinati alla rea-lizzazione di opere concrete e visibili (scuole, ospedali, infrastrutture o altro), sia in Italia che all’estero, e - attraverso la formazione di personale - serviranno a rendere autosuffi-cienti gli operatori locali. Il coinvolgimento di altre strutture è in atto anche sul piano internazionale, dove sono già stati avviati contatti in diverse aree ge-ografiche (Stati Uniti, Egitto, Sud e Centro America) con enti e fondazioni che condivi-dono gli obiettivi della Foedus, allo scopo di attivare collaborazioni finalizzate essenzial-mente alla diffusione dei nostri programmi e

Investire nel sociale, come investire nell’arte - quale forma di responsabilità sociale - sot-tintende una chiara motivazione “etico-mo-rale”. Foedus intende sviluppare tali forme di investimento per contribuire allo sviluppo equilibrato della società tutta. Nel programma di Foedus, uno dei princi-pali obiettivi è la valorizzazione dei giovani, artisti e non. L’organizzazione, in Italia e all’estero, di corsi di formazione e laboratori didattici in diversi settori e con vari target, l’assegnazio-ne di borse di studio a vario titolo, sono alcu-ne delle forme privilegiate attraverso le quali Foedus perseguirà tale proposito. Nel campo dell’arte, è ambizione della Fondazione Foedus diventare un punto di riferimento per la diffusione e valorizzazione dell’arte italiana, tramite l’ideazione, la pro-grammazione e la gestione di eventi espositi-vi a livello internazionale. Un ruolo importante verrà riservato anche alle arti minori perché i mestieri d’arte sono una delle grandi ricchezze dell’Italia, un potenziale enorme, frutto di quell’incon-tro straordinariamente felice tra arte e abilità che da secoli avviene nel nostro paese. Tali

Page 4: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

1. Premio Foedus 2013. Da sinistra: Tiziana Rocca, il Presidente della Fondazione Foedus Mario Baccini, Alan Baccini, Ludovica Rossi Pu-

rini, Zoe Baccini, Roberta Baccini, il Comandante generale della GdF Saverio Capolupo, Diana Battaggia Baccini, il Capo dell’Unità di Crisi

della Farnesina il Dottor Claudio Taffuri

1.

2. Monsignor Mario Toso 3 3. Monsignor Vittorio Formenti 3 4. Amministratore delegato della Ferrero Gino Lugli

3.2. 4.

Page 5: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

10.

11. 12. 13.

8. 9.

8. S.E. Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga 3 9. Matteo Marzotto 3 10. Corpo Forestale dello Stato

11. Maestro Stelvio Cipriani 3 12. Maestro tenore Francesco Grollo 3 13. Anna Maria Branca Ciuffa

5. Prefetto Giuseppe Procaccini 3 6. Professor Massimo Santini 3 7. Dottor Tiziano Panconi

6.5. 7.

Page 6: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

11

14. Eusebio Leal Spengler 3 15. Sandro Bondi, ex ministro della Cultura 3 16. Eduardo Montefusco

17. Louis Godart 3 18. Generale Biagio Abrate 3 19. Maestro Amedeo Minghi

14.

18.

15. 16.

17. 19.

Nelle scorse edizioni questo premio è stato at-tribuito a S.E. Cardinale Crescenzio Sepe e a Don Pierino Gelmini, per il loro im-pegno sociale e umanitario a favore dei più deboli. Al Prof. Philip A. Salem, capo dei ricercatori dello Houston Oncology Centre, per il suo impegno nel campo della medicina e della ricerca scientifica. A Vittorio Feltri, già direttore di Libero, per il suo impegno nel campo dell’informazione. A Sandro Bondi, ex ministro della Cultura, per la particolare attenzione per il grande patrimonio italiano e la sua promozione; al Maestro Salvatore Licitra, tenore, per l’alto contributo alla dif-fusione del nostro patrimonio culturale nel mondo, al Maestro Ennio Morricone, a Franz Botré direttore della rivista Monsieur e a Eduardo Montefusco presidente di RDS, per l’impresa nel mondo della comu-nicazione. Il premio è stato anche assegnato al Gruppo Papaiz in memoria del fonda-tore Luigi. Il gruppo, oggi uno dei più im-

Il Premio Foedus

portanti colossi dell’industria metallurgica dell’America Latina, si è distinto per il soste-gno ad attività culturali e, in particolare, per il recupero di una collezione di 120 opere del pittore Aristide Sartorio. È stato consegnato al Presidente della Repubblica Dominicana, Leonel Fernandez Reyna, per l’impegno nello sviluppo della democrazia; a Eusebio Leal Spengler per aver ricostruito L’Avana anche attraverso il sostegno e il knowhow delle imprese italiane; quello alla cultura a Louis Godart per aver curato e reso frui-bile ai cittadini il patrimonio culturale e artistico della Presidenza della Repubblica; quello alla solidarietà alle Forze Armate Italiane, per aver sempre, con sacrificio e professionalità, portato in Italia nel mondo il sostegno e le migliori doti italiane; que-sto premio è stato ritirato dal Gen. Biagio Abrate capo di Stato Maggiore della Difesa. Due targhe alla carriera sono state attribuite a Ettore Bernabei, padre nobile della Rai

e presidente ad honorem della LUX Vide e al Maestro e musicista Amedeo Minghi. È stato attribuito a S.E. Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, per la cultura, a Matteo Marzotto per l’impresa, al Corpo Forestale dello Stato, per la solidarietà. Sono stati conferiti anche ricono-scimenti alla Carriera al noto compositore e Maestro Stelvio Cipriani, al Maestro teno-re Francesco Grollo e all’imprenditrice Anna Maria Branca Ciuffa. L’anno scorso il premio è stato consegnato al Gruppo Ferrero per l’Impresa, a Mon-signor Mario Toso per l’Informazione, a Monsignor Vittorio Formenti per la Solidarietà. Alla Guardia di Finanza il premio Foedus “Italia”. I riconoscimenti alla Carriera sono stati conferiti al Prefetto Giuseppe Procaccini, al Prof. Massimo Santini, al Dott. Pietro Bartolo, al Dott. Tiziano Panconi e al Maestro Alessan-dro Taverna.

Page 7: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

12 13

Programma

Ore 20.00: Accoglienza ospiti

Ore 20.30: Apertura del Gran Galà e discorso del Presidente della Fondazione Foedus Mario Baccini

Ore 20.40: Consegna dei premi Foedus

Premio Foedus alla Solidarietà alla dottoressa Aleida Guevara March per il suo impegno nel sociale a favore dei bambini disabili di Cuba.

Premio Italia al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, Claudio Graziano, per l’impegno profuso dagli uomini e dalle donne nelle missioni di pace e durante le calamità naturali.

Premio Internazionale al presidente della SIOI (Società Italiana Organizzazioni Internazionali) Franco Frattini.

Premio Impresa all’imprenditore italo-americano della ristorazione d’eccellenza, Tony May.

Ore 21.20: Cena

Ore 22.00: Consegna dei Riconoscimenti alla carriera

Riconoscimento alla memoria per la cultura al direttore Lorin Maazel, consegnato nelle mani del

giovane talento della musica Alessandro Taverna

Il Maestro Alessandro Taverna regalerà alla platea l’esecuzione dei brani: F. LISZT: Sogno d’amore F. LISZT: Parafrasi da Concerto sul “Rigoletto” di G. Verdi J. STRAUSS: Schatz-Walzer (trascrizione per pianoforte di E. von Dohnanyi)

Ore 22.25: Consegna del Riconoscimento alla carriera per l’Impresa a Paolo Tomasi, presidente del COOU

Riconoscimento alla carriera al professor Alberto Fini, pediatra

Riconoscimento alla carriera a Joseph R. Guccione

Ore 23.30: Chiusura della serata e omaggio musicale del soprano Chiara Taigi, con l’interpretazione delle seguenti opere:“O mio babbino caro”, aria dell’opera Gianni Schicchi (1918) di Giacomo Puccini“Mi chiamano Mimì”, da La Bohème di Giacomo Puccini“Casta Diva”, dalla Norma di Vincenzo Bellini (1831)

Madrina della serata Ludovica Rossi Purini

Page 8: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

14 15

Aleida è la maggiore dei 4 figli nati da Che Gueva-ra e Aleida March.Quando il Che fu ucciso, Aleida aveva 7 anni. Ma il Che rimarrà per lei una sorgente di ispirazione personale nelle sue scelte politiche e sociali.È pediatra e allergologa all’Ospedale Pediatrico di La Havana.Ha lavorato, come molti medici cubani, in Angola, in Equador e in Nicaragua.È attivista per i diritti umani e per la cancellazione del debito dei cosiddetti paesi in via di sviluppo.È la promotrice di 2 case per bambini disabili e di 2 rifugi per bambini con problemi famigliari.Ha ricevuto molti riconoscimenti per il suo intenso attivismo per la pace mondiale.Ha scritto alcuni libri sul padre (tra cui “Ausencia Presente” e “Otra Vez” assieme a Maria del Car-men Garcia), sul Movimento dei Sem Terra brasi-liani e su Chavez e il bolivarismo.È autrice di numerosi articoli e protagonista di molte interviste sul tema della rivoluzione cubana e sull’eredità lasciata dal Che.

Premio Foedus alla Solidarietà alla dottoressa Aleida Guevara March

Il Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano, dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Mo-dena e la Scuola di Applicazione di Torino, nel 1974 è stato nominato Ufficiale di fanteria, specialità al-pini. Il suo primo incarico, nel 1976, è stato quello di comandante di plotone fucilieri al battaglione alpini “Susa” in Pinerolo. Nel 1977 è stato Vice Comandante della compagnia contro carri della Brigata alpina “Taurinense”, con la quale ha par-tecipato ad esercitazioni in Norvegia e Danimarca nell’ambito delle Forze Mobili Alleate (AMF-L). Nel 1980 ha comandato la compagnia mortai ed la compagnia alpini (fucilieri) presso il battaglione alpini “Trento” della Brigata alpina “Tridentina”. Dal 1983 al 1986, ha comandato la compagnia Al-lievi Ufficiali e la compagnia Comando presso la Scuola Militare Alpina di Aosta. Nel 1987 è stato assegnato allo Stato Maggiore dell’Esercito. È stato promosso Maggiore nel 1988 ed ha frequentato, dal 1989 al 1990, il Corso Su-periore di Stato Maggiore. Nel 1990, promosso Tenente Colonnello, ha assunto l’incarico di Capo della Segreteria del Capo di SM. Nel 1992, è stato riassegnato al battaglione alpini “Susa” in qualità

di Comandante. Alla fine del 1993, è stato designa-to Capo Sezione presso l’Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Promosso Colonnello, nel 1996, ha comandato il 2° reggimento alpini della Brigata “Taurinense” a Cuneo. Successivamente, ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Pianifica-zione dello Stato Maggiore dell’Esercito. Nel mese di settembre 2001 ha assunto l’incarico di Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia di Washington D.C. È stato promosso Generale di Brigata il 1° gennaio 2002. Rientrato in Italia, il 27 agosto 2004 ha assunto il comando della Brigata alpina “Tauri-nense”. Dal 20 luglio 2005 ha assunto il comando della “Brigata Multinazionale Kabul” in Afghani-stan. Al rientro in Patria, ha proseguito nell’inca-rico di Comandante della Brigata alpina “Tauri-nense” fino al 2 marzo 2006. Promosso Generale di Divisione il 1° gennaio 2006, ha assunto, nello stesso anno, l’incarico di Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa. Il 29 gennaio 2007, il Segretario Generale delle Nazioni Unite gli ha conferito l’incarico di Force Commander della missione UNIFIL in Liba-no. Il 1° gennaio 2010 è stato promosso al grado di

Generale di Corpo d’Armata e, dal 10 febbraio dello stesso anno, nominato Capo di Gabinetto del Mini-stro della Difesa. A ottobre 2011, è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Il Generale Graziano è stato insignito di numerose decorazioni, 5 Encomi Solenni e 9 Encomi Sem-plici. Gli è stata, altresì, conferita la cittadinanza onoraria della Provincia di Tiro (Libano) e di Vil-lanova d’Asti.

Premio Italia al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano Claudio Graziano

Page 9: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

16 17

Franco Frattini (Roma, 14 marzo 1957), magistra-to, diviene procuratore dello Stato nel 1981. Oggi è Presidente di sezione presso il Consiglio di Stato (nominato Consigliere di Stato per concorso pub-blico nel 1986). E’ stato due volte Ministro degli Esteri (2002-2004 e 2008-2011), e Vice Presidente della Commissione Europea e Commissario per la Giustizia, Sicurezza e Libertà (2004-2008). Tra gli altri incarichi è stato Segretario generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (1994), Presidente del Comitato Parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato (1996), Ministro per la Funzione Pubblica e per il Coordinamento dei Servizi di Informazione e Sicurezza (2001-2002), membro della Commis-sione per le riforme costituzionali (2013-2014) e tuttora Consigliere speciale del governo serbo per le trattative di adesione all’Unione Europea.Dal 2011 al 2013 Frattini è stato Presidente della Fondazione Alcide De Gasperi, mentre è tuttora Presidente della Società Italiana per l’Organizza-zione Internazionale (SIOI), ente non a scopo di lucro a carattere internazionalistico. Nel 2014 è chiamato al CONI come Presidente

dell’Alta Corte di Giustizia Sportiva.Tra i vari riconoscimenti Franco Frattini è stato in-signito, da parte del Presidente della Repubblica di Francia, dell’ordine di Commandeur della Legion d’onore. Nel 2011 riceve a Losanna il Collare d’Oro dell’ordine Olimpico, la più alta onorificenza del Comitato Olimpico Internazionale, per il suo im-pegno personale e per l’azione italiana a favore del riconoscimento al CIO dello status di Osservatore presso le Nazioni Unite. Inoltre è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e dell’Ordine di Amicizia tra i Popoli da parte della Federazione Russa.

Premio Internazionale al presidente della SIOI Franco Frattini

Tony May è tra le figure più rispettate della risto-rante italiana negli Stati Uniti, ha firmato diversi libri e condotto numerosi ristoranti. Ultimo, il SD26 a Madison Square Park, New York.Premiato molte volte da istituzioni sia americane che italiane per il suo talento ed il suo impegno nell’imprenditoria culinaria, Tony May è a tutti gli effetti un ambasciatore della cucina italiana negli Usa. Un perfetto ponte di collegamento fra Italia e Stati Uniti.Nel 1979 fonda il Gruppo Ristoratori Italiani, che ancora oggi presiede. Nel 1984 con il Gri ha isti-tuito il Catherine De Medici Restaurant presso il Culinary Institute of America, mentre nel 1991 ha dato vita all’Italian Culinary Institute for Foreign Professionals in Piemonte. Durante la sua permanenza nel board del Culina-ry Institute of America a Hyde Park a NY, la scuola ha costituito il Colavita Center for Italian food and wine, nel 2001. Infine, nel 2004 ha fondato la Italian Culinary Foundation, per realizzare programmi di in-segnamento nelle istituzioni culinarie di tutta l’America.

Tony May crede che il modo migliore per cam-biare la vecchia percezione della cucina italiana sia l’istruzione, ed è per questo che ha creato le istituzioni incoraggiando programmi per la nuova generazione di professionisti.

Premio Impresa all’imprenditore italo-americano Tony May

Page 10: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

18 19

Romano, nato nel 1944, laureato in Ingegneria Civile presso L’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, ha maturato una esperienza più che tren-tennale nel Gruppo ENI. Prima in AgipPetroli dove dall’80 al 91 è stato Responsabile dei Programmi di Vendita, delle Ven-dite al Comparto Industriale, dei Rifornimenti e Trasporti ed infine, Direttore dell’Attività Logistica. Passato alla Società Ambiente (Azienda per l’ecolo-gia dell’ENI) come Direttore Generale occupandosi, fino al 1994, di strutturarla ed avviarla in questo difficile mercato. Tornato in AgipPetroli (oggi ENI R&M), gestisce la razionalizzazione della struttura logistico/produtti-va dei lubrificanti e poi partecipa, come “Program Manager”, al progetto di riposizionamento strategi-co della Società. Nel 1997 assume la carica di Responsabile dell’atti-vità Prodotti Speciali e, successivamente, è Direttore della Business Unit Lubrificanti e Prodotti Speciali fino a marzo 2001. Passa poi alla Direzione delle attività all’estero di-venendo Presidente delle maggiori Consociate (Agip Deutschland, Agip Espana, American Agip, ecc.) e

gestore, tra l’altro, dell’espansione della società in Europa con l’acquisizione di assets Rete/Logistica da Total, Shell, Tamoil ecc. Consigliere del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati dal 1994 e Presidente dal febbraio 2003.

______________________________________

Attivo dal 1984, il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è il primo ente ambientale nazionale dedica-to alla raccolta differenziata. Si occupa del recupero e del riciclo dell’olio lubrificante usato, che la legge definisce rifiuto pericoloso, e coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta e di 5 impianti di rigenera-zione. In 30 anni il COOU ha raccolto oltre 5 miliardi di tonnellate di olio lubrificante usato, evitandone la dispersione nell’ambiente. In Italia viene ormai recu-perata la quasi totalità dell’olio usato raccoglibile e il 90% viene destinato al riciclo tramite rigenerazione, un dato che non ha eguali in Europa. Attraverso la rigenerazione, l’olio usato può essere trasformato in una base lubrificante nuova che ha le stesse caratteri-stiche del prodotto di prima raffinazione; in 30 anni, grazie al lavoro del Consorzio, l’Italia ha risparmiato 3 miliardi di euro sulla bolletta petrolifera.

Riconoscimento alla carriera per l’Impresa al presidente del COOU ing. Paolo Tomasi

Il dott. Alberto Fini nasce a Cottanello (RI) il 4 lu-glio 1936.Dopo aver conseguito la laurea in medicina e chi-rurgia presso l’università di Roma “La Sapienza”, si perfeziona in puericultura, si specializza in pedia-tria e successivamente in neonatologia.Lavora a Roma come assistente volontario presso l’ospedale S.Giovanni Addolorata e presso il Fate-benefratelli dell’Isola Tiberina, poi dal 1973 come assistente di ruolo presso l’ospedale Fatebenefratelli, Villa S. Pietro.Dal 1978 lavora presso l’ospedale San Carlo di Nan-cy prima come aiuto e poi come primario, termi-nando la sua attività nel 2001. E’ titolare di numerose pubblicazioni scientifiche anche su riviste internazionali.Attualmente prosegue la sua attività di pediatra e partecipa a numerose associazioni scientifiche.

Riconoscimento alla carriera al professor Alberto Fini

Page 11: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

20 21

Lorin Maazel è stato tra i maggiori direttori d’or-chestra del Ventesimo secolo. Nato in Francia nel 1930 (Neuilly-sur-Seine, nei pressi di Parigi), a cinque anni iniziò a studiare violino e a sette già prendeva lezioni per la direzione d’orchesta. A soli 11 anni, fu invitato a dirigere la NBC Symphony Orchestra dal grande maestro Arturo Toscanini, e a dodici anni entrò nella New York Philharmonic. A quindici anni aveva già diretto la maggior parte delle più importanti orchestre americane.Il suo debutto europeo fu nel 1953, alla guida dell’Orchestra del Teatro Vincenzo Bellini di Cata-nia. Due anni dopo diresse il suo primo concerto al Teatro alla Scala di Milano. Seguirono un concerto con Arturo Benedetti Michengeli (1958) e due con-certi con Nathan Milstein (1959). Nel 1960 è stato il più giovane a dirigere nel tempio wagneriano di Bayreuth con “Lohengrin”. Da quel momento prese a guidare le maggiori orchestre del mondo. Dal 1964 al 1975 è stato direttore principale della Deutsche Symphonie Orchester Berlin. Dal 1972 al 1982 ha ricoperto il ruolo di direttore musicale della prestigiosa Cleveland Orchestra, mettendo tutto il suo estro al servizio di celebri incisioni del-

la musica di Gershwin, tra cui “Rapsodia in blu” e “Un americano a Parigi”. Dal 1977 al 1991 ebbe l’incarico di dirigere l’Orchestre National de Fran-ce. Anni in cui fu attivo anche a Londra (Royal Opera House1, 1978) dove diresse Luisa Miller con Leo Nucci, la Ricciarelli e Pavarotti.Dal 1982 al 1984 è stato sovrintendente della Wie-ner Staatsoper. Nel 1984 al Teatro comunale di Firenze diresse la replica di “Fidelio” di Beethoven e in seguito alla Sala di MIlano “Turandot” di Puccini con Placido Domingo. Dal 1993 al 2002 è stato chiamato come direttore musicale dell’Or-chestra Sinfonica della Radio Bavarese. Succeden-do a Kurt Masur, dal 2002 al 2009 fu direttore della New York Philarmonic. Nel 2006 divenne direttore musicale a vita della Symphonica Toscanini ed il primo direttore dell’Orquestra de la Comunitat Va-lenciana, carica che ha mantenuto fino ad oggi.Maazel lascia più di trecento incisioni discografi-che, inclusi i cicli completi di Beethoven, Brahms, Mahler, Sibelius, Rachmaninov, Ciaikovsky. Nel 1980 subentrò alla conduzione del Concerto di Capodanno a Vienna, incarico che mantenne per sette edizioni. Tra le sue passioni, anche la com-

Riconoscimento alla Memoria per la Cultura al direttore Lorin Maazelconsegnato nelle mani del giovane talento della musica Alessandro Taverna

posizione musicale: realizzò “1984”, da Orwell, su libretto di McClatchy e Meedan, la prima rap-presentazione avvenne a Londra nel 2005 presso la Royal Opera House. Dal 2012 dirigeva la Mu-nich Philarmonica Orchestra, ma il 12 giugno di quest’anno annunciò la sua intenzione di ritirarsi per motivi di salute. Tra i vari premi ricevuti, il Grand Prix du Disque Awards, ma anche la Legion d’onore dalla Francia, il titolo di Ambasciatore di buona volontà dall’Onu.

Il Maestro Alessandro Taverna si è formato presso la Fondazione Musicale S. Cecilia di Por-togruaro, diplomandosi a soli diciassette anni col massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Si è perfezionato all’Accademia Pianistica di Imo-la, all’Accademia Nazionale S. Cecilia di Roma e alla Hochschule für Musik, Theater und Medien di Hannover. Si è esibito in tutto il mondo nelle più importanti sale e stagioni musicali, tra cui Wigmore Hall e Royal Festival Hall di Londra, Salle Cortot di Pa-rigi, Preston Bradley Hall di Chicago, Konzerthaus di Berlino, Fazioli Concert Hall di Sacile, Maggio Musicale Fiorentino, MITO Settembre Musica, Musashino Hall di Tokyo, Bridgewater Hall di Manchester. Nel 2012 ha ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il “Premio Sinopoli”, che gli è stato attribuito per meriti arti-stici e per la sua carriera internazionale. Nel febbraio 2014 è stato protagonista di due con-certi con i Münchner Philharmoniker al Gasteig di Monaco e al Musikverein di Vienna, invitato dal celebre direttore d’orchestra Lorin Maazel, che lo

ha diretto in quell’occasione nel 3° Concerto di Prokofiev. Ha detto di lui il quotidiano inglese The Inde-pendent: “Quando Alessandro Taverna ha dato inizio al Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Chopin il pubblico, all’improvviso, è stato pervaso da una solenne bellezza: sono stati impeccabili minuti di intensa poesia” mentre The Guardian lo descrive come “Un pianista di primo livello” .

Page 12: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

22 23

l’assemblea generale annuale delle Nazioni Unite. Ha collaborato con i Servizi Segreti degli Stati Uni-ti per realizzare il piano di sicurezza di oltre 120 diplomatici e capi di stato in visita in numerose sedi di New York City.Ha presieduto diverse unità operative che coinvol-gono, tra gli altri, il Federal Bureau of Investiga-tion, United States Secret Service, Drug Enforce-ment Administration, Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms e il Dipartimento di Polizia di New York.Mr. Guccione ha lavorato a stretto contatto con la Polizia Italiana, la Guardia di Finanza e i Cara-binieri, seguendo numerose indagini internazio-nali.Attualmente è nel board della Freeh Group Solu-zioni internazionali, LLC, sede di New York.

Joseph R. Guccione è stato Marshal degli Stati Uni-ti per il Distretto Meridionale di New York.Nei suoi 22 anni di onorato servizio, Mr. Guccione è stato nominato per la prima volta nel Novembre 2002, dal presidente George W. Bush e viene ricon-fermato dai successivi due presidenti. Si è occupato dei più complessi casi penali e civili in tema di terrorismo nazionale e internazionale, di reati finanziari, di criminalità organizzata e violenta, di latitanza, di confische e di sequestri.Mr. Guccione ha iniziato la sua carriera nel marzo 1992, quando è stato nominato vice Marshal degli Stati Uniti e assegnato al Distretto Meridionale di New York, come responsabile di numerose indagi-ni sia civili, sia penali, e per lo sviluppo di piani di alta sicurezza. È stato Vice Marshal americano, Ispettore, e poi Ispettore Senior con la Divisione di Sicurezza giu-diziaria di Washington, DC. È stato, inoltre, consu-lente tecnico di sei Marshal degli Stati Uniti e della magistratura federale, nonché responsabile della sicurezza di tribunali e di altre strutture federali.Dal 2008 al 2012, è stato Deputy Principal FederalCoordinator e Secretary of Homeland Security per

Riconoscimento alla Carriera a Joseph R. Guccione

Giovanissima inizia gli Studi Musicali alla Scuola Pontificia Romana , sotto l’ attenzione del Compo-sitore Mons. Valentino Miserachs che le darà pos-sibilità di esibirsi difronte al Santo Padre Giovanni Paolo II ed nelle più famose Basiliche Romane in concerti di Musica Sacra.Sarà quindi avviata allo studio del Canto solista da prima con la Maestra Ester Orel ed in seguito fino al diploma e perfezionamento con la Prof.ssa Iven-za Fogli. Nella prima parte della Carriera debutterà in ruoli altamente virtuosistici come Regina della Notte ne Die Zauber Flûte W.A. Mozart diretta da Lu Jia in Trieste, il Turco in Italia G. Rossini diretta da Peter Maag, L’amor Rende Sagace dir. Paolo Cari-gnani L ‘Hamlet A. Thoma dir. Massimo de Ber-nart e Rigoletto G. Verdi dir. Carlo Maria Peyretti. Escursus storico Musicale che compendierà per dieci anni un repertorio virtuosistico leggero per poi nel 2007 dopo l’esperienze Scaligere con il ma-estro Muti ne l’Otello di Giuseppe Verdi , il Simone Boccanegra al maggio Musicale fiorentino con Claudio Abbado ed i due Foscari di Giuseppe Verdi al Teatro dell’opera di Roma con Maestro Bruno Bartoletti debutterà in repertori con maestri e re-

gisti illustri nelle Eroine Drammatiche: Tosca G. Puccini, Maddalena di Coigny Andrea Chenier U. Giordano, Suor Angelica G. Puccini, l’Eternita’ ne Il Concilio dei Pianeti Tommaso Albinoni etc. Di-retta da registi quali Graham Vick, David Putney, Janis Kokos, Ugo de Ana, Mario Martone, Ermanno Olmi e direttori quali Riccardo Chailly Lorin Ma-zel Zubin Metha, Sir John Elliot Gardiner.Nel 2014 viene definita dalla stampa Anglosasso-ne: “miglior Manon 2014” per la difficile regia noire di Mariusz Trelinski e la direzione di Lothar Koenigs. Prosegue sensibilmente nelle attività con-certistiche ideando una serie di concerti veicolanti dal titolo: “Quando il canto è Preghiera” non di-staccandosi mai dalla sua formazione Pontificia. Ancora si esibisce in composizioni di autorevoli compositori quali Il cardinale Domenico Barto-lucci e nella contemporanea di: “Fabio Vacchi , Azio Corghi. Marco Tutino ed Andrea Morricone”. Reduce dal Requiem di Verdi in Milano sotto la direzione Del Maestro Iader Bignamini, è attesa in Russia per dei Concerti Gala d’Opera Italiana.Continua il perfezionamento con la guida del Ma-estro Otello Visconti.

Omaggio musicale del soprano Chiara Taigi

Page 13: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

24 25

Roma è stata insignita del Premio Personalità Europea 2012.

Nata a Roma, si è laureata con lode in giurispru-denza nel 1992 all’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Dopo avere esercitato la professione legale per alcuni anni e avere lavorato presso una importante azienda italiana ha deciso di dedicarsi alla passione per la divulgazione della cultura e per la crescita sociale attraverso l’educazione. Ha lavorato su importanti progetti culturali e musi-cali in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Washington D.C., L’American Academy in Rome, le ambasciate americane a Roma, la Stony Brook University, importanti direttori musicali di tutto il mondo, orchestra e gruppi camerali di fama inter-nazionali e altri istituti culturali. Nel 2005 ha fondato e attualmente presiede l’as-sociazione culturale Compagnia per la Musica in Roma, nata con lo scopo di promuovere la vita cultural- musicale cittadina e sostenere importan-ti iniziative in Italia e all’estero. È stata Presidente del Comitato di Onore Mecenati per Claudio Abbado e la Lucerne Festival Orche-stra. E’ entrata a fare parte del Consiglio Direttivo della Accademia Filarmonica Romana. È socio sostenitore mecenate dell’Accademia Na-

zionale di Santa Cecilia. Dal 2010 fa parte del Board degli American Friends of the Budapest Festival Orchestra. Partecipa attivamente alla vita culturale della città, organizzando eventi culturali nelle periferie romane (Pianoforte Senza Frontiere), celebrando la pace con la musica (September Concert), co-ordinando lezioni, concerti e conferenze musicali con finalità divulgative e didattiche nei principali musei della capitale (Galleria Borghese, Galleria Nazionale di Arte Moderna etc…). Di recente è entrata a fare parte del board inter-nazionale della fondazione americana Project Rebirth ed è stata nominata advisor della Stony Brook University dello Stato di New York per il Center of Italian Studies. È inoltre trustee della China Art Foundation. Dal 2012 fa parte del consiglio direttivo della Società Aquilana dei concerti Barattelli. Nel maggio 2013 ha aperto una galleria d’arte a Roma ALLUDO-ROOM con la prima mostra personale di Rachel Libeskind, giovane artista americana.Nell’ambito della Giornata di Europa 2012 or-ganizzata da Roma Capitale e dalla Provincia di

Madrina della serata Ludovica Rossi Purini

Si ringrazia la ditta Promed srl e il presidente della FaRe Dott.ssa San-dra Zuzzi che si sono impegnate a regalare alla Foedus 15 misuratori per la pressione da donare ai centri anziani.

Si ringraziano i componenti del comi-tato scientifico nelle persone dell’am-basciatore Umberto Vattani, del dottor Claudio Angelini, del dottor Piero Schiavazzi, del ministro Vin-cenza Lomonaco, del maestro Pupi Avati, dell’onorevole Gennaro Mal-gieri, del professor Angelo Maria Pe-troni, del maestro Ennio Morricone, del professor Louis Godart, del pro-fessor Giuseppe Ignesti, del professor Gianluigi Linchi, del professor Gio-vanni Puglisi, del professor Giovan-ni Somogyi del professor Claudio Strinati e del professor Claudio Va-sale, che tra gli altri ricopre l’incarico per la Foedus di presidente della col-lana editoriale.

Un particolare ringraziamento ai soci fondatori della Foedus e agli amici che hanno sempre partecipato alle nostre attività; in particolare alla Signora Diana Battaggia Baccini, che ha curato le relazioni internazionali per questo Gran Galà di chiusura dei festeggiamenti del decennale.

Ringraziamenti

Page 14: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

L’Associazione NOI, un‘organizzazione nata nel 1992 per volere di Luciano Marta e di un gruppo di amici aventi come comune denominatore il valore della solidarietà e della fratellanza e che desiderano condividere un percorso di vita insieme. L’inaugurazione avvenne il 10 dicembre del 1992 presso il Centro commerciale “I Granai” e fu sancita da sua Eminenza Edourd Cardinale Gagnon, allora Presidente della Congregazione per la Famiglia, alla presenza di simpatizzanti divenuti nel tempo sempre più numerosi. Ad oggi “NOI”, presieduta dal Dott. Roberto Marta, è impegnata in attività sociali, in donazioni, in azioni di solidarietà nei confronti dei più bisognosi ed in attività volte a favorire la socializzazione e a contrastare il disagio, la solitudine, l’emarginazione, attenta e sensibile all’arte ed alla cultura in ogni suo aspetto, come dimostrano i numerosi eventi promossi nel corso degli anni dall’associazione. La sua azione consiste principalmente in attività ludico-ricreative rivolte a bambini ed anziani, allestimento di vernissage letterari e mostre d’arte, organizzazione di convegni su temi cari ai cittadini quali lavoro, previdenza, sanità.

La serata è realizzata in collaborazione con: I marchi CARTUJANO e CARTTIME nascono come naturale evoluzione della duplice passione per il fumo e per gli orologi, alchimia che ha dato vita e da diversi anni alla realizzazione di accessori creati ad hoc per tutti gli appassionati e collezionisti. Oltre ai già noti humidor e porta-orologi, la collezione comprende anche una vasta scelta di custodie destinate anche ai collezionisti di penne, gemelli, gioielli, monete, accendini e altro ancora, nonché una linea di accessori per il viaggio ed il lavoro: borse, borsoni, cartelle, portabiti, sacche, porta cravatte, porta documenti, gemelli, cinture, ecc. Tutti i prodotti (circa 400 articoli brevettati) sono interamente realizzati a mano seguendo tecniche tra-dizionali di lavorazione artigianale, sono esternamente in pelle di vitello martellato o spazzolato, in pelle di struzzo o alligatore e coccodrillo, mentre per gli interni si prediligono le pelli scamosciate, il pecari ed i legni pregiati.Nel corso degli anni le collezioni sono state presentate nelle più importanti fiere dedicate al mondo del lusso, della nautica, delle automobili sportive e d’epoca (Luxury & Yacht, Salone Nautico di Genova, Fuo-riserie - Roma, Auto d’Epoca - Padova, Retromobile - Parigi, Ambiente - Francoforte, Macef - Milano, etc.), oltre che essere supportate da servizi redazionali e pubblicità sulle maggiori riviste Italiane ed estere (Yachtsman, Yacht digest, Barche, Mondo barca, Monsieur, Verve, Bogart, il Sole 24 Ore, OM Orologi Ma-gazine, Polo & Polo, Leon - Giappone, l’Amateur de cigare - Francia, Cigar clan magazine - Russia ed altre ancora).

Fin da piccolo è cresciuto con il culto della cravatta. Nel 1999 non trovando più chi producesse cravatte con le esigenze e i requisiti di un tempo, ha deciso di mettersi a produrre in proprio le cravatte fondando la Talarico Cravatte a Roma. In pochi anni è riuscito a realizzare una piccola azienda che produce cravatte con l’unico obiettivo della qualità, ed è riuscito a trasformare il suo showroom in un punto di riferimento internazionale per l’eleganza maschile. Le sue cravatte cingono il collo dei protagonisti della politica, dai Presidenti: Bush, Prodi, Letta, Casini, Berlusconi, per finire a Bertinotti che adora i suoi cachemire. Della finanza: Bono, Pansa, Scaroni, Conti, Sarmi. Dal mondo del giornalismo: Bruno Vespa, Franco di Mare, Francesco Giorgino, Alberto Matano. Ad ambasciatori come: Giovanni Castellaneta, Antonio Morabito; ai Principi: Emanuele Filiberto e Fulco Ruffo di Calabria. All’Ex ministro Russo Igor Ivanov che ama regalarle a Putin e a Re Juan Carlos. È fornitore del management di importanti corporate ed Istituzioni, che scelgono una Talarico cravatte come un made in Italy da omaggiare ai propri ospiti sia italiani sia internazionali, tra i quali: Segreteria generale del Quirinale, Presidenza del Senato, Presidenza della Camera dei Deputati, Presidenza del Con-siglio dei Ministri, Eni, Fincantieri, Finmeccanica, Enel, Enav, Rai, gruppo Danieli, Comando generale Guardia di finanza, Aeronautica, Carabinieri, Dis, Aisi e Ais, banche ed è stato fornitore ufficiale per il Semestre italiano di Presidenza UE.

Sponsor della serata:

DreamersLab è una una factory creativa italiana, composta da professionisti esperti nel graphic-design, web & marketing, che hanno saputo trasformare la loro passione in professione. Senso estetico, emozione, creatività, originalità ed etica sono i valori su cui si fonda. Specializzata in progettazione di attività di comunicazione classica, digitale e non convenzionale, DreamersLab offre soluzioni innovative aderenti al mercato moderno. ://www.dreamerslab.it

Page 15: Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity · a costituire nel 2003 una fondazione cultura-le con sede a Roma e New York che non fosse una delle tante che fioriscono

Viale Mazzini, 142 - 00195 Romawww.fondazionefoedus.it

RSVP: cellulare 334 1502694 - [email protected]

Ufficio Stampa e Comunicazione:Dott.ssa Emma Evangelista - cellulare 3456940048

Per contribuire alla serata: IBAN IT63Y0569603200000010141X63

c/c intestato a Fondazione FoedusBanca Popolare di Sondrio Ag. 11 - Via Carlo Alberto 6/a Roma

Italian Foundation • Culture • Enterprise • Solidarity