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ITALIA MONDO POLITICA TECNOLOGIA INTERNET SCIENZA CULTURA ECONOMIA SPORT MEDIA TV VIDEO BLOG ! 437 53 Molti economisti e politici, spesso anche italiani, sostengono che il programma di aiuti ricevuti dalla Grecia in questi ultimi anni non è servito ad aiutare il popolo greco. Il denaro dato alla Grecia sarebbe invece finito alle banche tedesche e francesi che negli anni precedenti alla 11 LUGLIO 2015 A chi sono andati i soldi per la Grecia Si sente dire spesso che sono serviti solo a salvare le banche francesi e tedesche, ma non è andata proprio così: la voce.info ha fatto due conti ECONOMIA " #

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ITALIA MONDO POLITICA TECNOLOGIA INTERNET SCIENZA CULTURA ECONOMIA SPORT MEDIA TV VIDEO BLOG

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Molti economisti e politici, spesso anche italiani,

sostengono che il programma di aiuti ricevuti dalla Grecia

in questi ultimi anni non è servito ad aiutare il popolo

greco. Il denaro dato alla Grecia sarebbe invece finito alle

banche tedesche e francesi che negli anni precedenti alla

11 LUGLIO 2015

A chi sono andati i soldi per la GreciaSi sente dire spesso che sono serviti solo a salvare le banche francesi e tedesche, manon è andata proprio così: la voce.info ha fatto due conti

ECONOMIA

"

#

3 crisi avevano prestato denaro al governo greco. Questa

settimana su lavoce.info gli economisti Nicola Borri e

Pietro Reichlin hanno messo insieme un po’ di dati e

numeri per dimostrare che le cose sono andate in maniera

un po’ diversa.

La storia in breve

La Grecia è entrata in crisi nel 2009 e nel maggio del

2010 la cosiddetta “troika”, un gruppo di rappresentanti

della Commissione Europea, della BCE e del Fondo

Monetario Internazionale, ha deciso di concedere al paese

un prestito da 110 miliardi di euro. Nel frattempo si era

scoperto che i governi greci avevano truccato i conti

pubblici e si erano fatti prestare molti più soldi di quelli

che sarebbero stati poi in grado di ripagare. Che le Grecia

fosse un paese traballante non era un segreto. Ma negli

anni precedenti alla crisi, diverse banche – soprattutto

francesi e tedesche – avevano prestato moltissimi soldi al

paese nella convinzione che un modo per riavere indietro

il denaro si sarebbe comunque trovato. Secondo una storia

che si sente ripetere spesso, il primo piano di aiuti sarebbe

stato approvato soltanto per salvare queste banche, e quei

soldi non sarebbero mai arrivati davvero al popolo greco.

Quanto doveva la Grecia a tedeschi e francesi?

Non è facile fare una stima precisa di quanti soldi

esattamente le banche avessero prestato al governo greco.

Sappiamo che nel marzo 2010, prima del piano di aiuti, le

banche francesi avevano prestato alla Grecia poco più di

50 miliardi e quelle tedesche poco più di 30. Attenzione:

queste cifre comprendono sia i prestiti al governo che

+

quelli al settore privato. Non si hanno i dati disaggregati

su quanto denaro le banche tedesche e francesi avessero

dato al governo greco. Borri e Reichlin hanno cercato di

fare una stima: hanno preso la proporzione tra crediti al

governo e crediti ai privati sul totale dei prestiti ricevuti

dalla Grecia nel suo complesso (un dato che invece

abbiamo) e hanno applicato la stessa proporzione alle

banche tedesche e francesi. Il risultato è che i tedeschi

avevano prestato circa 16 miliardi alla governo greco,

mentre i francesi ne avevano prestati 25. In totale,

tedeschi e francesi possedevano poco più di metà dei 68

miliardi di debito pubblico che la Grecia aveva contratto

con l’estero.

Quanti ne hanno presi?

Ritorniamo ai 110 miliardi del primo piano di aiuti. Alla

fine del 2011, al termine del programma, il debito greco

con l’estero era sceso da 68 a 30 miliardi: quindi soltanto

38 dei 110 miliardi di aiuti erano andati a ripagare le

banche che avevano prestato soldi alla Grecia. Facendo

un’altra serie di proporzioni, Borri e Reichlin calcolano

che 9 di questi miliardi erano andati alle banche tedesche

e 16 a quelle francesi. Si tratta di cifre notevoli, ma che

difficilmente possono essere definite un “salvataggio”.

Nello stesso periodo, l’esposizione totale verso l’estero di

banche tedesche e francesi era di circa cinquemila miliardi

di euro. In altre parole, le banche rischiavano di perdere

una piccola frazione dei loro crediti e, non a caso, il

governo tedesco all’epoca si oppose a concedere un

programma di aiuti. Il resto dei 110 miliardi sono finiti alla

Grecia: 15 alle banche greche e 57 (cioè la metà dell’intero

programma di aiuti) è rimasto nelle mani del governo

greco.

Il secondo programma

È possibile stimare che circa metà del primo programma

di aiuti sia andato a coprire i debiti esteri della Grecia e

nello specifico circa un quarto è finito alle banche francesi

e tedesche. La metà o poco più è invece stata utilizzata

direttamente dal governo greco. Nel 2012 la troika accordò

un secondo prestito alla Grecia, ma questa volta il governo

del paese riuscì a spuntare condizioni molto migliori e

impose un taglio del 53 per cento al valore del debito che

aveva contratto con i privati, cioè le banche. All’epoca, il

governo greco doveva ancora circa 60 miliardi alle banche

europee (nel corso dell’anno aveva contratto nuovi debiti),

di cui circa due terzi alle banche tedesche e francesi.

Reichlin e Borri calcolano che con questo secondo piano di

aiuti le banche tedesche e francesi persero circa 30

miliardi di euro. Secondo gli autori dello studio, quindi, il

primo piano di aiuti della Grecia ha impedito un

fallimento del paese che, tra le altre conseguenze, avrebbe

causato alle banche di Francia e Germania una perdita di

40 miliardi di euro. Due anni dopo, però, quelle stesse

banche hanno subito una perdita quasi altrettanto grave.

Chi ne ha beneficiato?

Di certo il governo greco, che ha incassato poco più del 50

per cento del primo piano di aiuti e lo ha utilizzato per

mandare avanti la macchina dello stato. Il principale

beneficiario, però, è probabilmente il settore finanziario

greco che ha ricevuto moltissimi aiuti e tuttora è oggetto

dei programmi straordinari della BCE che gli permettono

di funzionare in questi giorni, anche se solo in maniera

parziale: i trasferimenti di denaro all’estero sono vietati e

si possono ritirare al massimo 60 euro al giorno dal

proprio conto in banca. In un certo senso, fa notare

Leonid Bershidsky, un commentatore del Wall Strett

Journal, almeno una parte di questi soldi sono

finiti proprio al popolo greco. Tra lo scorso novembre

e maggio i greci hanno ritirato dalle banche 32 miliardi di

euro. Soldi che, senza i vari piani di aiuto, le banche non

avrebbero mai potuto dargli.

TAG: AIUTI ALLE BANCHE, CRISI GRECA, DEBITO GRECO, GRECIA

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