Italia batte Europa 14 a 10 - Umberto Torelli - letture ... · Void si conclude la trilogia...

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16 CORRIER ECONOMIA LUNEDÌ 18 GENNAIO 2016 L’analisi [email protected] MEDIA & TECH La casa in Rete Persone, reti e consumi Provati per voi S i chiama Mario il nuovo rile- vatore satellitare tascabile. Grazie al Gps integrato consente di ricevere informazioni immedia- te sull’esatta posizione e sugli spostamenti di persone, oggetti e animali. Una guardia del corpo di- gitale, utile per la sicurezza di figli e anziani, ma anche per rintrac- ciare borse, valigie, persino il ca- nomia operativa di dieci giorni. Il rilevatore sopporta bene il freddo e opera fino a -20 gradi di tempe- ratura. Ma per funzionare neces- sita di una sim dati, dunque biso- gna sottoscrivere un nuovo abbo- namento con un operatore telefo- nico. I percorsi sono memorizzati su cloud per due mesi. Pro: dimensioni ridotte Contro: servono sim e nuovo abbonamento telefonico U. TOR. MARCA: Mobisat-Pioneer PRODOTTO: Mario PREZZO: 179 euro © RIPRODUZIONE RISERVATA Cordless Il telefono di casa suona la sveglia e sorveglia il bebè S culpture CL750 è un tele- fono cordless semplice da usare, dall’originale forma a gondola che lo trasforma in og- getto cult. Ha una rubrica con 200 nomi e le funzioni di sve- glia, calendario e promemoria. Oltre al vivavoce in qualità full- duplex, è utile il baby-phone integrato, con incluso l’interfo- Internet delle cose Ricerca Deloitte su 31 Stati. Al secondo posto fra gli oggetti connessi le videocamere di controllo Web Tv Italia batte Europa 14 a 10 Ha la televisione online una persona su 7, contro la media Ue di una su dieci Ma gli altri «Iot» restano un’incognita. E l’auto che si guida da sola non piace DI UMBERTO TORELLI Fonte: Deloitte, panel di 49.500 persone in 31 Paesi *Previsione Gartner Pparra ITALIANI CONNESSI Percentuale di persone che dichiarano di avere oggetti connessi @ 14 10 12 7 7 7 9 8 6 6 Smart tv Dispositivi di sorveglianza Elettrodomestici smart Illuminazione smart Speaker senza fili 58% Percentuale di italiani che non possiede alcun dispositivo connesso 6,4 miliardi Gli oggetti che saranno connessi a Internet nel 2016* Italia Media europea Le esortazioni inutili del commissario Oettinger Gli investimenti in tecnologia 5G e il consolidamento guidato da Orange P oche cose sono inutili quan- to le esortazioni. Non fa ec- cezione l’invito — rivolto dal commissario Ue per l’Econo- mia digitale Günther Oettinger al- le maggiori società di telecomuni- cazioni europee — a «fare in fret- ta» nello sviluppo della telefonia mobile di quinta generazione (5G). I numeri uno delle principali aziende di telecomunicazioni so- no stati chiamati a consulto per discutere di reti mobili di nuovis- sima generazione, con l’obiettivo di mettere a punto una strategia che porti a una «rapida realizza- zione» dei servizi 5G. L’intento del politico tedesco è senz’altro lodevole: l’Europa, già distanziata da America e Asia nel 4G, rischia di perdere un altro tre- no nella tecnologia di punta, la prima progettata appositamente per il download e l’upload veloce di enormi quantità di dati Internet in mobilità. Encomiabile è anche il proposi- to oettingeriano di ringiovanire il Vecchio Continente e di creare un mercato domestico europeo per i prodotti-servizi legati al più avan- zato standard di comunicazione esistente. Lodevole, encomiabile ma, se rimane una pura esortazione, del tutto inutile. Il perché lo spiegano bene le parole del capo della fran- cese Orange, Stéphane Richard, quando osserva che gli ultimi ven- t’anni di regolazione all’europea hanno lasciato alle telco «un’estre- ma fragilità» e al mercato «un’ec- cessiva frammentazione» rispetto ai concorrenti internazionali e alle altre aree forti del pianeta. Per porre rimedio a queste de- bolezze serve un processo di con- solidamento che consenta alle aziende di fondersi, di irrobustirsi e di investire di più in innovazio- ne. E la Francia (con l’Italia, dov’è in cottura la fusione Wind-3) è og- gi il laboratorio dei più interessan- ti esperimenti in corso. Orange, l’ex monopolio in cui lo Stato francese mantiene una quo- ta di capitale del 23%, è in trattati- ve per acquisire Bouygues Tele- com, terzo operatore mobile d’Ol- tralpe, su iniziativa del presidente Martin Bouygues. L’iniziativa po- trà procedere o verrà, come altre in Europa, ostacolata? La partita è importante. Innan- zitutto per Orange, che ha stabili- tà societaria, forza finanziaria e 28 milioni di clienti mobili ma anche alcuni problemi irrisolti. Ed è im- portante anche per Bruxelles, per- ché permetterebbe di verificare se, oltre alle esortazioni di Oettin- ger, c’è la determinazione a modi- ficare gli orientamenti regolatori di questi anni. Richard lascia intendere che la crescita dimensionale di Orange potrebbe passare anche attraver- so Telecom Italia, un’ipotesi di cui si parla da tempo. Ma Telecom Italia non è Bouygues Telecom. E restano dubbi sui reali benefici che un tale matrimonio fra ex mo- nopoli potrebbe recare ai due partner. Il consolidamento non è infatti una soluzione miracolosa, buona per ogni tipo di problema. @SegantiniE © RIPRODUZIONE RISERVATA Videogame Guerre stellari contro alieni e mostri-insetti C on il lancio di Legacy of the Void si conclude la trilogia fantascientifica di StarCraft II, uno dei migliori titoli di strate- gia in tempo reale (tutte le forze in campo sono mosse contem- poraneamente, a differenza dei giochi a turni come gli scacchi). Nato per l’online, StarCraft vede i giocatori impegnati a coman- può essere giocata senza ac- quistare i precedenti capitoli, è dedicata alla razza dei Protoss, con nuovi personaggi e abilità di combattimento, da imparare in solitario per poi essere colle- gati in Rete. Disponibile solo su pc e non sulle console. Pro: ottimo gioco di strategia Contro: richiede tempo e ap- plicazione M. T. MARCA: Blizzard PRODOTTO: Starcraft II: Legacy of the Void PREZZO: da 39,99 a 81,99 euro © RIPRODUZIONE RISERVATA C ontinua nel 2016 la corsa inarrestabile della tecno- logia Iot: Internet of thin- gs, l’Internet delle cose. Sono gli oggetti connessi al web, destinati ad accompagnarci sem- pre più nella vita quotidiana. Gli analisti Gartner hanno stimato che nei prossimi dodici mesi sa- ranno collegati alla rete oltre 6,4 miliardi di dispositivi digitali: il 30% in più rispetto al 2015. E la previsione è triplicare nel 2020, toccando i 20,8 miliardi. Spazzolini smart Un assaggio di quanto arriverà a breve nelle nostre abitazioni, lo si è avuto al Ces di Las Vegas, la fiera dell’elettronica da poco con- clusa nella capitale del Nevada. Qui si è toccato con mano l’hi-tech delle case 3.0. Frigoriferi che con- trollano cosa mangiamo e ordina- no la spesa quando si svuotano. Lavatrici che scambiano informa- zioni con i centri assistenza per la manutenzione. E poi sensori e vi- deocamere per la sorveglianza di bambini e anziani. Nonché una serie infinita di braccialetti, orolo- gi e gadget «intelligenti» per ge- stire fitness e salute. Inclusi quelli di dubbia utilità, come le forchet- te per avvisarci della velocità con cui inghiottiamo il cibo e gli spaz- zolini per aiutarci a lavare i denti. Ma come reagiscono gli italiani di fronte alla nuova tendenza tec- nologica? Una fotografia detta- gliata di quanto ci aspetta è forni- ta da Deloitte che ha affrontato l’argomento Iot — i cui risultati pubblichiamo in esclusiva — nel- la recente ricerca «Global mobile consumer Survey 2015». Ne emerge un Italia a due marce, con differenti reazioni e disponibilità delle persone. In testa agli Iot, nelle case degli italiani, troviamo la smart Tv. Di- chiara di averla il 14% del campio- ne nazionale, contro il 10% della media europea. Spiega a proposi- to Alberto Donato, partner De- loitte: «La tivù resta la regina del- la casa, l’elettrodomestico di mag- giore utilizzo che gli italiani cam- biano con più frequenza. Con l’arrivo delle smart Tv risulta an- che il più connesso al web, sia per surfare online dalla poltrona, sia per guardare programmi in broa- dcasting e dalle pay-Tv». Con una nuova variante d’uso: la televisione si sta imponendo in- fatti anche come strumento di controllo di altri web-oggetti do- mestici. È il fulcro di un sistema «telecentrico», in grado di svolge- re le funzioni di telecomando tut- tofare. Non per nulla al secondo posto, nella ricerca Deloitte che ha inte- ressato un panel di 49.500 perso- ne di 31 Paesi del mondo, trovia- mo i dispositivi di sorveglianza: risultano presenti nelle abitazioni del 12% degli italiani. «I sistemi domotici di gestione e controllo sono le applicazioni Iot più ap- prezzate dagli italiani, per moni- torare quanto accade quando so- no al lavoro e in vacanza — dice ancora Donato —. La ricerca met- te in rilievo come il valore aggiun- to risieda nell’utilità dei servizi e nella semplicità di installazione delle reti wireless». L’indagine evidenzia come i di- spositivi di sorveglianza siano il primo mattone della «casa con- nessa» per il controllo remoto di altri oggetti. Dal riscaldamento all’illuminazione, ma anche all’ir- rigazione e all’energia. A sorpresa si scopre poi che il 7% del campione dispone di spe- aker wireless, le casse acustiche senza fili: sia per l’ascolto senza fi- li della musica in tutte le stanze sia per l’uso come «maggiordomo digitale», abbinato ad app vocali. Le perplessità Ma dal report Deloitte emergo- no anche le ombre per la diffusio- ne dell’Internet delle cose nel Pae- se. Infatti il 58% degli italiani — più di uno su due — dichiara di non possedere alcun oggetto con- nesso, nè prevede di comprarlo nel corso del 2016. «Sono in molti a non sapere che cosa sia l’Iot né a comprenderne l’utilità. La domo- tica viene proposta nelle catene del consumer e bricolage in mo- dalità modulare, spesso alla stre- gua di gadget elettronici — conti- nua Donato —. L’utente non co- nosce il livello di complessità de- gli oggetti connessi a Internet, né i loro reali benefici». La motivazione del risparmio energetico è ritenuta insufficiente per spingere all’acquisto e gli ana- listi sottolineano anche l’atteggia- mento scettico degli italiani nel confronti del mercato emergente delle smart car. In vista dell’arrivo (dopo il 2020) dei modelli tipo Google car con guida completa- mente automatica, soltanto il 6% del campione si dice interessato all’auto senza conducente. Gli altri stanno con i piedi per terra e chiedono concrete funzio- nalità di aiuto alla guida. I dispo- sitivi Iot più apprezzati sono in- fatti quelli che riguardano la ge- stione traffico, i parcheggi, la ma- nutenzione e la diagnosi del motore. Più i sensori a comando vocale per l’intrattenimento di bordo. @utorelli © RIPRODUZIONE RISERVATA 1 L’@pp In giro per l’Europa a 1 euro con il bus Con 20 milioni di passeggeri in meno di due anni e 20 mi- la tratte giornaliere che collegano 600 città (50 in Italia) di 15 Paesi europei, Flixbus è in crescita esponenziale. È la soluzione più economica (e meno frenetica) per viaggiare in Euro- pa, in comodi autobus a due piani dotati di wi-fi gratuito. Come funziona? Si scelgono sull’app la città di partenza e di arrivo, le da- te e gli orari. Il prezzo di un viag- gio, indipendentemente dalla lunghezza, parte da un solo euro e aumenta in modo inversamen- te proporzionale alla disponibilità di posti a bordo. Si paga al con- ducente o direttamente sull’app e sullo schermo del telefono appa- re il biglietto, che non va stampa- to. Grazie alla geo-localizzazione satellitare, si è guidati alla ferma- ta dell’autobus più vicina. MASSIMO TRIULZI PRODOTTO: Flixbus PIATTAFORMA: iOs, Android, Win- dows Phone CASA: FlixBus PREZZO: gratis © RIPRODUZIONE RISERVATA Autovelox di 15 Paesi sulla mappa TomTom TomTom, la so- cietà olandese dei sistemi di naviga- zione satellitare, è stata tra le prime a inserire il riconoscimento degli autove- lox nei suoi prodotti. La deci- sione provocò qualche pole- mica ma poi ci si rese conto che avvertire i guidatori della presenza della «macchinetta» era d’aiuto alla sicurezza stra- dale. Adesso TomTom ha lan- ciato un’app per Android dedi- cata solo al riconoscimento degli autovelox. Funziona in 15 Paesi e garantisce avvisi acustici accurati anche per i tratti di strada soggetti a con- trolli di velocità media. Il punto di forza dell’app — precisa e veloce — è la community. TomTom ha infatti 4,6 milioni di utenti che segnalano (grazie a un’opzione presente nel pic- colo software) la presenza di autovelox mobili. La posizione di quelli fissi è invece garantita dal database della società. M. GA. PRODOTTO: TomTom Autovelox PIATTAFORMA: Android CASA: TomTom PREZZO: gratis © RIPRODUZIONE RISERVATA Rilevatori Cani e figli sono al sicuro con Mario dare una delle tre forze in cam- po (i Terrestri, i mostruosi Zerg insettiformi e i tecnologici alieni Protoss) per conquistare la su- premazia sulla mappa di gioco scelta. La terza espansione, che DI EDOARDO SEGANTINI ne. Dispone inoltre di un tasto Sos per inviare un messaggio di allar- me via sms a un numero di telefo- no. In caso di emergenze, è anche possibile attivare il microfono in- terno per comunicare in vivavoce. Tutte le funzioni sono monitorate via smartphone con un’app gra- tuita. Mario pesa soltanto 50 grammi e ha le dimensioni di una scatola di fiammiferi. La batteria ricaricabile da mille mAh agli ioni di litio pro- mette un’auto-

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16 CORRIERECONOMIA LUNEDÌ 18 GENNAIO 2016

L’analisi [email protected]

MEDIA & TECHLa casa in Rete

Persone, retie consumi

Provati per voi

S i chiama Mario il nuovo rile-vatore satellitare tascabile.

Grazie al Gps integrato consentedi ricevere informazioni immedia-te sull’esatta posizione e suglispostamenti di persone, oggetti eanimali. Una guardia del corpo di-gitale, utile per la sicurezza di figlie anziani, ma anche per rintrac-ciare borse, valigie, persino il ca-

nomia operativa di dieci giorni. Ilrilevatore sopporta bene il freddoe opera fino a -20 gradi di tempe-ratura. Ma per funzionare neces-sita di una sim dati, dunque biso-gna sottoscrivere un nuovo abbo-namento con un operatore telefo-nico. I percorsi sono memorizzatisu cloud per due mesi.

Pro: dimensioni ridotte Contro: servono sim e nuovo

abbonamento telefonicoU. TOR.

MARCA: Mobisat-Pioneer

PRODOTTO: Mario

PREZZO: 179 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CordlessIl telefono di casasuona la svegliae sorveglia il bebè

S culpture CL750 è un tele-fono cordless semplice da

usare, dall’originale forma agondola che lo trasforma in og-getto cult. Ha una rubrica con 200 nomi e le funzioni di sve-glia, calendario e promemoria.Oltre al vivavoce in qualità full-duplex, è utile il baby-phoneintegrato, con incluso l’interfo-

Internet delle cose Ricerca Deloitte su 31 Stati. Al secondo posto fra gli oggetti connessi le videocamere di controllo

Web Tv Italia batte Europa 14 a 10 Ha la televisione online una persona su 7, contro la media Ue di una su dieciMa gli altri «Iot» restano un’incognita. E l’auto che si guida da sola non piaceDI UMBERTO TORELLI

Fonte: Deloitte, panel di 49.500 persone in 31 Paesi *Previsione Gartner

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ITALIANI CONNESSI Percentuale di persone che dichiarano di avere oggetti connessi

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14

1012

7 7 79 8

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Smart tv Dispositividi sorveglianza

Elettrodomesticismart

Illuminazionesmart

Speaker senza fili

58%Percentuale di italiani che non possiede alcun dispositivo connesso

6,4 miliardiGli oggetti che saranno connessi a Internet nel 2016*

Italia Media europea

Le esortazioni inutili del commissario Oettinger

Gli investimentiin tecnologia 5Ge il consolidamentoguidato da Orange

P oche cose sono inutili quan-to le esortazioni. Non fa ec-cezione l’invito — rivolto

dal commissario Ue per l’Econo-mia digitale Günther Oettinger al-le maggiori società di telecomuni-cazioni europee — a «fare in fret-ta» nello sviluppo della telefoniamobile di quinta generazione(5G).

I numeri uno delle principaliaziende di telecomunicazioni so-no stati chiamati a consulto perdiscutere di reti mobili di nuovis-sima generazione, con l’obiettivodi mettere a punto una strategia

che porti a una «rapida realizza-zione» dei servizi 5G.

L’intento del politico tedesco èsenz’altro lodevole: l’Europa, giàdistanziata da America e Asia nel4G, rischia di perdere un altro tre-no nella tecnologia di punta, laprima progettata appositamenteper il download e l’upload velocedi enormi quantità di dati Internetin mobilità.

Encomiabile è anche il proposi-to oettingeriano di ringiovanire ilVecchio Continente e di creare unmercato domestico europeo per iprodotti-servizi legati al più avan-

zato standard di comunicazioneesistente.

Lodevole, encomiabile ma, serimane una pura esortazione, deltutto inutile. Il perché lo spieganobene le parole del capo della fran-cese Orange, Stéphane Richard,quando osserva che gli ultimi ven-t’anni di regolazione all’europeahanno lasciato alle telco «un’estre-ma fragilità» e al mercato «un’ec-cessiva frammentazione» rispettoai concorrenti internazionali e allealtre aree forti del pianeta.

Per porre rimedio a queste de-bolezze serve un processo di con-

solidamento che consenta alleaziende di fondersi, di irrobustirsie di investire di più in innovazio-ne. E la Francia (con l’Italia, dov’èin cottura la fusione Wind-3) è og-gi il laboratorio dei più interessan-ti esperimenti in corso.

Orange, l’ex monopolio in cui loStato francese mantiene una quo-ta di capitale del 23%, è in trattati-ve per acquisire Bouygues Tele-com, terzo operatore mobile d’Ol-tralpe, su iniziativa del presidenteMartin Bouygues. L’iniziativa po-trà procedere o verrà, come altrein Europa, ostacolata?

La partita è importante. Innan-zitutto per Orange, che ha stabili-tà societaria, forza finanziaria e 28milioni di clienti mobili ma anchealcuni problemi irrisolti. Ed è im-portante anche per Bruxelles, per-ché permetterebbe di verificarese, oltre alle esortazioni di Oettin-ger, c’è la determinazione a modi-ficare gli orientamenti regolatoridi questi anni.

Richard lascia intendere che lacrescita dimensionale di Orangepotrebbe passare anche attraver-so Telecom Italia, un’ipotesi di cuisi parla da tempo. Ma Telecom Italia non è Bouygues Telecom. Erestano dubbi sui reali benefici che un tale matrimonio fra ex mo-nopoli potrebbe recare ai duepartner. Il consolidamento non èinfatti una soluzione miracolosa,buona per ogni tipo di problema.

@SegantiniE© RIPRODUZIONE RISERVATA

VideogameGuerre stellaricontro alienie mostri-insetti

C on il lancio di Legacy of theVoid si conclude la trilogia

fantascientifica di StarCraft II,uno dei migliori titoli di strate-gia in tempo reale (tutte le forzein campo sono mosse contem-poraneamente, a differenza deigiochi a turni come gli scacchi).Nato per l’online, StarCraft vedei giocatori impegnati a coman-

può essere giocata senza ac-quistare i precedenti capitoli, èdedicata alla razza dei Protoss,con nuovi personaggi e abilitàdi combattimento, da impararein solitario per poi essere colle-gati in Rete. Disponibile solo supc e non sulle console.

Pro: ottimo gioco di strategiaContro: richiede tempo e ap-

plicazione M. T.

MARCA: Blizzard

PRODOTTO: Starcraft II: Legacy of the Void

PREZZO: da 39,99 a 81,99 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

C ontinua nel 2016 la corsainarrestabile della tecno-logia Iot: Internet of thin-gs, l’Internet delle cose.

Sono gli oggetti connessi al web,destinati ad accompagnarci sem-pre più nella vita quotidiana. Gli analisti Gartner hanno stimatoche nei prossimi dodici mesi sa-ranno collegati alla rete oltre 6,4miliardi di dispositivi digitali: il30% in più rispetto al 2015. E laprevisione è triplicare nel 2020,toccando i 20,8 miliardi.

Spazzolini smartUn assaggio di quanto arriverà

a breve nelle nostre abitazioni, losi è avuto al Ces di Las Vegas, lafiera dell’elettronica da poco con-clusa nella capitale del Nevada.Qui si è toccato con mano l’hi-techdelle case 3.0. Frigoriferi che con-trollano cosa mangiamo e ordina-no la spesa quando si svuotano.Lavatrici che scambiano informa-zioni con i centri assistenza per lamanutenzione. E poi sensori e vi-deocamere per la sorveglianza dibambini e anziani. Nonché unaserie infinita di braccialetti, orolo-gi e gadget «intelligenti» per ge-stire fitness e salute. Inclusi quellidi dubbia utilità, come le forchet-te per avvisarci della velocità concui inghiottiamo il cibo e gli spaz-zolini per aiutarci a lavare i denti.

Ma come reagiscono gli italianidi fronte alla nuova tendenza tec-nologica? Una fotografia detta-gliata di quanto ci aspetta è forni-

ta da Deloitte che ha affrontatol’argomento Iot — i cui risultatipubblichiamo in esclusiva — nel-la recente ricerca «Global mobileconsumer Survey 2015». Neemerge un Italia a due marce, condifferenti reazioni e disponibilitàdelle persone.

In testa agli Iot, nelle case degliitaliani, troviamo la smart Tv. Di-chiara di averla il 14% del campio-ne nazionale, contro il 10% dellamedia europea. Spiega a proposi-to Alberto Donato, partner De-loitte: «La tivù resta la regina del-la casa, l’elettrodomestico di mag-giore utilizzo che gli italiani cam-biano con più frequenza. Con

l’arrivo delle smart Tv risulta an-che il più connesso al web, sia persurfare online dalla poltrona, siaper guardare programmi in broa-dcasting e dalle pay-Tv».

Con una nuova variante d’uso:la televisione si sta imponendo in-fatti anche come strumento dicontrollo di altri web-oggetti do-mestici. È il fulcro di un sistema«telecentrico», in grado di svolge-re le funzioni di telecomando tut-tofare.

Non per nulla al secondo posto,nella ricerca Deloitte che ha inte-ressato un panel di 49.500 perso-ne di 31 Paesi del mondo, trovia-mo i dispositivi di sorveglianza:

risultano presenti nelle abitazionidel 12% degli italiani. «I sistemidomotici di gestione e controllosono le applicazioni Iot più ap-prezzate dagli italiani, per moni-torare quanto accade quando so-no al lavoro e in vacanza — diceancora Donato —. La ricerca met-te in rilievo come il valore aggiun-to risieda nell’utilità dei servizi enella semplicità di installazione delle reti wireless».

L’indagine evidenzia come i di-spositivi di sorveglianza siano il primo mattone della «casa con-nessa» per il controllo remoto dialtri oggetti. Dal riscaldamentoall’illuminazione, ma anche all’ir-

rigazione e all’energia. A sorpresa si scopre poi che il

7% del campione dispone di spe-aker wireless, le casse acustichesenza fili: sia per l’ascolto senza fi-li della musica in tutte le stanzesia per l’uso come «maggiordomodigitale», abbinato ad app vocali.

Le perplessitàMa dal report Deloitte emergo-

no anche le ombre per la diffusio-ne dell’Internet delle cose nel Pae-se. Infatti il 58% degli italiani —più di uno su due — dichiara dinon possedere alcun oggetto con-nesso, nè prevede di comprarlonel corso del 2016. «Sono in moltia non sapere che cosa sia l’Iot né acomprenderne l’utilità. La domo-tica viene proposta nelle catene del consumer e bricolage in mo-dalità modulare, spesso alla stre-gua di gadget elettronici — conti-nua Donato —. L’utente non co-nosce il livello di complessità de-gli oggetti connessi a Internet, né iloro reali benefici».

La motivazione del risparmioenergetico è ritenuta insufficienteper spingere all’acquisto e gli ana-listi sottolineano anche l’atteggia-mento scettico degli italiani nelconfronti del mercato emergentedelle smart car. In vista dell’arrivo(dopo il 2020) dei modelli tipoGoogle car con guida completa-mente automatica, soltanto il 6%del campione si dice interessatoall’auto senza conducente.

Gli altri stanno con i piedi perterra e chiedono concrete funzio-nalità di aiuto alla guida. I dispo-sitivi Iot più apprezzati sono in-fatti quelli che riguardano la ge-stione traffico, i parcheggi, la ma-nutenzione e la diagnosi delmotore.

Più i sensori a comando vocaleper l’intrattenimento di bordo.

@utorelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

1 L’@pp

In giro per l’Europaa 1 euro con il bus

Con 20 milioni dipasseggeri in menodi due anni e 20 mi-la tratte giornaliereche collegano 600 città (50 inItalia) di 15 Paesi europei, Flixbusè in crescita esponenziale. È lasoluzione più economica (e menofrenetica) per viaggiare in Euro-pa, in comodi autobus a due pianidotati di wi-fi gratuito. Comefunziona? Si scelgono sull’app lacittà di partenza e di arrivo, le da-te e gli orari. Il prezzo di un viag-gio, indipendentemente dallalunghezza, parte da un solo euroe aumenta in modo inversamen-te proporzionale alla disponibilitàdi posti a bordo. Si paga al con-ducente o direttamente sull’app esullo schermo del telefono appa-re il biglietto, che non va stampa-to. Grazie alla geo-localizzazionesatellitare, si è guidati alla ferma-ta dell’autobus più vicina.

MASSIMO TRIULZIPRODOTTO: Flixbus

PIATTAFORMA: iOs, Android, Win-dows Phone

CASA: FlixBus

PREZZO: gratis

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autovelox di 15 Paesisulla mappa TomTom

TomTom, la so-cietà olandese deisistemi di naviga-zione satellitare, èstata tra le prime a inserire ilriconoscimento degli autove-lox nei suoi prodotti. La deci-sione provocò qualche pole-mica ma poi ci si rese contoche avvertire i guidatori dellapresenza della «macchinetta»era d’aiuto alla sicurezza stra-dale. Adesso TomTom ha lan-ciato un’app per Android dedi-cata solo al riconoscimentodegli autovelox. Funziona in15 Paesi e garantisce avvisiacustici accurati anche per itratti di strada soggetti a con-trolli di velocità media. Il puntodi forza dell’app — precisa eveloce — è la community.TomTom ha infatti 4,6 milionidi utenti che segnalano (graziea un’opzione presente nel pic-colo software) la presenza diautovelox mobili. La posizionedi quelli fissi è invece garantitadal database della società.

M. GA.PRODOTTO: TomTom Autovelox

PIATTAFORMA: Android

CASA: TomTom

PREZZO: gratis

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Rilevatori Cani e figlisono al sicurocon Mario

dare una delle tre forze in cam-po (i Terrestri, i mostruosi Zerginsettiformi e i tecnologici alieniProtoss) per conquistare la su-premazia sulla mappa di giocoscelta. La terza espansione, che

DI EDOARDO SEGANTINI

ne. Dispone inoltre di un tasto Sosper inviare un messaggio di allar-me via sms a un numero di telefo-no. In caso di emergenze, è anchepossibile attivare il microfono in-terno per comunicare in vivavoce.Tutte le funzioni sono monitoratevia smartphone con un’app gra-tuita. Mario pesa soltanto 50grammi e ha le dimensioni di unascatola di fiammiferi. La batteria

ricaricabile damille mAh agliioni di litio pro-mette un’auto-