Istruzioni aiuole fiorite ombra - Aiuole e Aiuoleallegre · 1 Istruzioni aiuole fiorite per...

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1 Istruzioni aiuole fiorite per l’ombra Verdeacolori ™ in vaso da 9x9 cm Posizione di impianto Queste consociazioni sono da posizionare in ombra luminosa. Per ombra luminosa intendiamo un luogo dove il sole arriva poche (2/3) ore al giorno o in ambienti non soleggiati ma comunque aperti, come può essere il lato nord di un edificio. Non sono adatte per luoghi molto ombreggiati come direttamente sotto delle piante. Sviluppo Lo sviluppo delle piante è influenzato anche dall’ambiente, oltre che alle proprietà intrinseche, quindi la stessa pianta posta in ombra luminosa si svilupperà maggiormente e più ordinatamente rispetto ad una pianta posta in ombra totale. Si deve anche tenere presente che in generale le piante poste in ombra hanno uno sviluppo abbastanza lento. Disposizione delle piante La consociazione può essere tenuta a sé stante come un’aiuola, oppure può essere disposta in modo da integrare qualcosa di esistente. Solitamente è meglio dare una forma irregolare all’area. La parte più creativa è proprio la distribuzione delle piante sul terreno. Questo determinerà l’aspetto del giardino dal punto di vista estetico. Insieme alle piante troverete dei dischi di cartoncino in 4 differenti misure di diametro: cm 40, 50, 60,70. Dall’elenco delle piante relativo all'Aiuola Fiorita Verdeacolori™ potete ricavare le misure indicative dello sviluppo, quindi associate i dischi di cartone alle piante interessate. Come esempio, per una pianta con le misure di 70x50 (HxL) si prenderà un disco da 50cm e lo si posizionerà inizialmente al posto della pianta, o con la pianta al centro. Così con tutti gli altri. In questa maniera, quando metteremo le piante sul terreno avremo una visione immediata (sempre indicativa ripetiamo) dello spazio che occuperà a maturazione raggiunta, e quindi saremo facilitati nelle varie prove per la disposizione nell’area. Poiché il disco di cartone più grande è di 70cm, per le piante che hanno sviluppo laterale superiore utilizzate il disco da 70cm lasciando libero del'altro spazio intorno. Per le piante con sviluppo il larghezza inferiore a 40cm non troverete i dischi di cartoncino, poiché è abbastanza facile rendersi conto dello spazio che occuperanno. Si possono anche scrivere sul disco di cartone le misure ed il colore della pianta per avere una visione concreta del risultato.

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Istruzioni aiuole fiorite per l’ombra Verdeacolori ™ in vaso da 9x9 cm

Posizione di impianto

Queste consociazioni sono da posizionare in ombra luminosa. Per ombra luminosa intendiamo un luogo dove il

sole arriva poche (2/3) ore al giorno o in ambienti non soleggiati ma comunque aperti, come può essere il lato

nord di un edificio. Non sono adatte per luoghi molto ombreggiati come direttamente sotto delle piante.

Sviluppo

Lo sviluppo delle piante è influenzato anche dall’ambiente, oltre che alle proprietà intrinseche, quindi la stessa

pianta posta in ombra luminosa si svilupperà maggiormente e più ordinatamente rispetto ad una pianta posta

in ombra totale. Si deve anche tenere presente che in generale le piante poste in ombra hanno uno sviluppo

abbastanza lento.

Disposizione delle piante

La consociazione può essere tenuta a sé stante come un’aiuola, oppure può essere disposta in modo da

integrare qualcosa di esistente. Solitamente è meglio dare una forma irregolare all’area.

La parte più creativa è proprio la distribuzione delle piante sul terreno. Questo determinerà l’aspetto del

giardino dal punto di vista estetico.

Insieme alle piante troverete dei dischi di cartoncino in 4 differenti misure di diametro: cm 40, 50, 60,70.

Dall’elenco delle piante relativo all'Aiuola Fiorita Verdeacolori™ potete ricavare le misure indicative dello

sviluppo, quindi associate i dischi di cartone alle piante interessate.

Come esempio, per una pianta con le misure di 70x50 (HxL) si prenderà un disco da 50cm e lo si posizionerà

inizialmente al posto della pianta, o con la pianta al centro. Così con tutti gli altri. In questa maniera, quando

metteremo le piante sul terreno avremo una visione immediata (sempre indicativa ripetiamo) dello spazio che

occuperà a maturazione raggiunta, e quindi saremo facilitati nelle varie prove per la disposizione nell’area.

Poiché il disco di cartone più grande è di 70cm, per le piante che hanno sviluppo laterale superiore utilizzate il

disco da 70cm lasciando libero del'altro spazio intorno.

Per le piante con sviluppo il larghezza inferiore a 40cm non troverete i dischi di cartoncino, poiché è abbastanza

facile rendersi conto dello spazio che occuperanno.

Si possono anche scrivere sul disco di cartone le misure ed il colore della pianta per avere una visione concreta

del risultato.

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Criteri di disposizione

I più utilizzati criteri di disposizione delle perenni sono di due tipi:

-in miscuglio

disegno di Kaiser-Walser tratto da Perennials and their garden habitats di Hansen & Stahl

Questo schema può essere abbastanza indicativo. Specimen sono le piante alte, theme perennials sono le

medie, e le altre sono le basse. Questo è un tipico schema di piantumazione con effetto naturale.

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- a mosaico

Questa si ottiene posizionando le piante in gruppi monotematici, disposti secondo le altezze, quindi alte dietro

e basse avanti.

Sicuramente la massa di colore fa più effetto durante la fioritura, ma crea anche dei “buchi” dopo, cosa che

invece risulta meno evidente nella disposizione “casuale”, e solitamente ha effetto su ampie superfici e quindi

con un alto numero di piante.

Disegno x bordura mista di Piet Oudolf

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Metodo

Partite posizionando le piante più alte, che saranno i così detti punti di interesse o focali, nel senso che sono le

piante che si notano maggiormente per la loro dimensione.

Solitamente queste non vanno messe raggruppate in un solo punto, ma in 2 o 3 punti diversi per dare

movimento all’insieme.

A questo punto disponete le piante di altezza media.

Per queste piante state soltanto attenti alle altezze, per non coprire troppo alla vista piante più basse.

Infine disponete le piante basse.

Queste sono le piante che devono andare a coprire spazi rimasti liberi nell’area

Impianto

E’ importante togliere il più possibile le infestanti dal luogo di impianto.

Le infestanti sono piante pioniere, ovvero che hanno una strategia di sopravvivenza indirizzata a colonizzare

presto e velocemente aree libere. Quindi nel primo anno di vegetazione possono rallentare lo sviluppo delle

nostre piante e procurarci un gran lavoro di estirpazione a causa della loro velocità di crescita. Non è bello da

dire, ma in caso di luogo molto infestato da tenaci graminacee stolonifere o rizomatose la via più sicura e

rapida è il diserbo con prodotti chimici ad azione fogliare di traslocazione, adottando le dovute precauzioni del

caso, da operare almeno una settimana prima dell’impianto. Normalmente questi prodotti contengono il

Glifosate come principio attivo.

Dove ci sia prato coltivato, senza graminacee stolonifere infestanti come il pabbio, gramigna o erbacee

persistenti tipo il convolvolo, si può evitare il diserbo. È necessario però rimuovere la cotica erbosa.

Le piante hanno bisogno di un terreno abbastanza drenante, quindi se la terra è troppo ricca di argilla o limo, è

opportuno alleggerirlo mischiando sabbia di fiume grossolana nei primi 20/30 cm di profondità, per evitare

l’eccessivo compattamento del suolo nel tempo. In questa maniera le radici delle piante possono svilupparsi in

profondità dove, anche nei periodi di siccità, può ancora essere presente umidità.

Per migliorare le caratteristiche fisiche e chimiche del terreno è utile interrare anche dello stallatico pellettato

ben umificato (maturo). Seguire le quantità indicate sulla confezione, non esagerate con questi prodotti poiché

non porta nessun ulteriore beneficio.

Nel caso dobbiate già muovere il terreno per modificarne la struttura, potete anche considerare di modificare i

livelli della superficie, creando magari dei lievi rialzi e delle leggere depressioni, che solitamente danno poi un

effetto interessante al giardino realizzato.

In caso di terreni molto pesanti difficili da modificare, si può apportare sulla superficie esistente uno strato di

terra con caratteristiche migliori di almeno 30 cm, dove verranno poi messe a dimora le piante.

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Se le dimensioni dell’aiuola o del giardino lo permettono, potete anche creare un camminamento all’interno

che sarà successivamente utile per godersi le piante ma anche per la manutenzione.

Prima di mettere nel terreno le piante, una volta tolto il vaso, è importante ricordarsi di rompere il pane di

terra nella parte inferiore, questo per evitare “l’effetto vaso”, ovvero la tendenza delle radici di mantenere

quella forma per diverso tempo rallentando notevolmente la radicazione nel terreno.

Concimazione

La concimazione va effettuata all’inizio della stagione vegetativa, con concimi liquidi o granulari completi (NPK)

in percentuali equilibrate o con la percentuale di azoto (N) non prevalente. Le perenni, essendo piante da fiore,

prediligono concimazioni più ricche in fosforo e potassio.

Una seconda concimazione può essere apportata verso la fine dell’estate, con concime NPK a basso titolo di

azoto ed alto tenore di potassio per preparare le piante ai freddi invernali.

Nel caso il terreno del luogo di impianto sia particolarmente sabbioso, dobbiamo tenere conto che la

concimazione andrà ripetuta con una certa regolarità poiché questi terreni trattengono meno le sostanze

nutritive che quindi vanno reintegrate.

Innaffiature

Le piante che amano l’ombra, normalmente amano avere anche un terreno leggermente umido, quasi mai

asciutto. Quindi se piantumate in autunno, lasciate che svernino tranquillamente senza bagnare se non al

momento dell’impianto. Se piantumate in primavera dovrete bagnare periodicamente evitando che il terreno si

asciughi troppo fino a che le radici non si sono bene sviluppate nel terreno (2/3 mesi circa). Considerate che se

vedete il terreno asciutto in superficie non è detto che lo sia anche in profondità, dove le radici pescano acqua

e nutrimento. Successivamente le innaffiature si regolano secondo il clima del luogo ma sempre cercando di

mantenere umido il terreno.

La maniera corretta per bagnare è farlo possibilmente al mattino, e comunque bagnare molto con minore

frequenza piuttosto che bagnare poco tutti i giorni. Il motivo è che l’acqua deve percolare in profondità e di

conseguenza le radici devono ricercarla sviluppandosi in profondità. In tale maniera le piante saranno più

autonome e avranno bisogno di meno acqua, poiché in profondità la terra ha una umidità più persistente.

Quando si dà poca acqua, le radici tendono a restare superficiali, e alla prima siccità la pianta ne risente

immediatamente.

Fate attenzione alle giornate di vento intenso, che asciuga il terreno molto più del sole.

Se una zona della piantumazione confina con la chioma di grandi alberi, considerate che anche loro assorbono

acqua dalle radici. Il punto da cui assorbono maggiormente è il bordo chioma (la proiezione dell’estremità della

chioma dell’albero sul terreno), mentre avvicinandosi al tronco c’è meno competizione tra le radici.

Quindi se le piante sono nelle vicinanze del bordo chioma, ricordatevi di bagnare più frequentemente in quella

zona.

Come per le concimazioni vale il discorso che in terreni particolarmente sabbiosi le innaffiature dovranno

essere ancora più abbondanti e frequenti.

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Una pacciamatura di materiale organico o minerale (ghiaia per esempio) di almeno 8/10cm aiuta a mantenere

più a lungo l’umidità nel terreno oltre a contrastare l’insorgenza delle infestanti.

Manutenzione

Normalmente la manutenzione delle erbacee perenni si riduce alla pulizia delle parti sfiorite se si vuole

stimolare ulteriori possibili fioriture, e al taglio invernale delle parti seccate dal riposo vegetativo.

Il taglio annuale rasoterra per le specie non sempreverdi è necessario, non solo per un problema estetico, ma

perché in questo modo le piante sono stimolate alla ricrescita e all’accestimento, ovvero a raggiungere la loro

dimensione in altezza e larghezza. Quindi è funzionale allo sviluppo della pianta.

Per le specie sempreverdi si può effettuare una potatura di contenimento e di pulizia dal secco.

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