Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI...

58
COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie Approvato con delibera del Consiglio Comunale del 23/07/2007, n° 78/23/42872 ALL.A)

Transcript of Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI...

Page 1: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

COMUNE DI FERRARACittà Patrimonio dell’Umanità

Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici

e per le Famiglie

Approvato con delibera del Consiglio Comunale del 23/07/2007, n° 78/23/42872

ALL.A)

Page 2: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

L’ISTITUZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI, SCOLASTICI E PER LE FAMIGLIE

INDICE NATURA GIURIDICA DELL’ISTITUZIONE Pag. 3

LE RAGIONI DELLA SCELTA Pag. 3

LA MISSION DELL’ISTITUZIONE Pag. 4

ASSETTO DELL’ISTITUZIONE Pag. 6

MARGINI DI AUTONOMIA DELL’ISTITUZIONE E RAPPORTO Pag. 7 CON L’ENTE LOCALE

SISTEMA DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE: QUADRO GENERALE Pag. 8 DI RIFERIMENTO

ASSETTO ORGANIZZATIVO Pag. 9

AUTONOMIA GESTIONALE Pag. 11

SOGGETTIVITÀ FISCALE Pag. 13

RISORSE ECONOMICO PATRIMONIALI Pag. 13 ANDAMENTO DEI COSTI E DEI RICAVI Pag. 15

ELABORAZIONE DEL BILANCIO PREVENTIVO IN TERMINI Pag. 16 DI CONTO ECONOMICO

ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI CONNESSI ALLA COSTITUZIONE Pag. 23DELL’ISTITUZIONE

GESTIONE DEL PERSONALE Pag. 25

ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DEI SERVIZI DELL’ISTITUZIONE Pag. 28

ALLEGATI:

1. Quadro dati economico/finanziari – Consuntivo 2006 Preventivo 2007;2. Organigramma strutturale e funzionale;3. Elenco dipendenti4. Elenco sedi;5. Quadro competenze

Page 3: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

L’ISTITUZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI, SCOLASTICI E PER LE FAMIGLIE.

NATURA GIURIDICA DELL’ISTITUZIONE

L’Istituzione come organismo strumentale dell’ente locale

Il Comune di Ferrara intende affidare ad una nuova Istituzione la gestione dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie. L’Istituzione è un organismo strumentale del Comune dotato di autonomia gestionale, non avente propria personalità giuridica, che agisce nell’ambito della disciplina esclusivamente riservata alla legge, allo Statuto ed ai regolamenti dell’Ente locale di appartenenza (art.114 del Dlgs.267/2000 TUEL che ha recepito l’art.23 L. 142/90 e art.69 e segg.. dello Statuto comunale di Ferrara). L'Istituzione è chiamata a gestire servizi rilevanti nel sistema dei valori della comunità locale, non aventi carattere economico- imprenditoriale.Tratto caratterizzante dell’Istituzione è l’ambito oggettivo della sua attività che si riferisce alla gestione di servizi sociali privi di rilevanza economica.

In dottrina è riconosciuto che i servizi pubblici locali sono qualificati come servizi a rilevanza economica quando vengono gestiti con metodo imprenditoriale e la tariffa richiesta all’utente riesce a coprire integralmente i costi di gestione.Quando, invece, questo non avviene perché le tariffe vengono calcolate in misura inferiore ai costi di gestione e l’attività può svolgersi soltanto grazie ai trasferimenti operati dall’ente locale, allora, il servizio è qualificato come privo di rilevanza economica.Non è possibile fare un’elencazione universalmente valida dei “servizi con finalità sociali” in quanto si tratta di servizi rilevanti nel sistema dei valori condivisi dalla comunità locale. Tuttavia alcuni riferimenti normativi possono essere citati:DPR 616/1977, per il quale le materie di trasferimento agli enti locali comprese nel Titolo III, rubrica servizi sociali, sono: la polizia locale, la beneficenza pubblica, l’assistenza sanitaria e ospedaliera, l’istruzione artigiana e professionale, l’assistenza scolastica, i musei e le biblioteche;DPR 194/1996, per il quale le materie comprese nella funzione 10, attività sociali tipiche dei comuni, sono: asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori; servizi di prevenzione e riabilitazione; strutture residenziali e di ricovero per anziani; assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona; servizio necroscopico e cimiteriale.E’, comunque, possibile affermare che, oltre a quanto sopra richiamato, il comma 2 dell’art. 114 del TUEL quando ci si riferisce “all’esercizio dei servizi sociali”, s’intende l’aggettivo “sociali” in una accezione ampia, con riferimento a tutte quelle attività che riguardano interventi e servizi a favore della persona e della comunità.

LE RAGIONI DELLA SCELTA .

L’Istituzione è, per definizione, la forma di gestione più “leggera” tra quelle previste dal D.Lgs. n. 267/2000 per l’esercizio dei servizi pubblici locali.Il ricorso al modello dell’Istituzione consente al Comune di realizzare una gestione autonoma e separata di servizi a forte vocazione socio- formativa preservando il ruolo di indirizzo e controllo con molteplici vantaggi.Nell’Istituzione si coniugano i benefici, tipici della gestione diretta, dello stretto collegamento con gli indirizzi e le politiche perseguite dall’Amministrazione Comunale, con quelli dell’autonomia gestionale, rappresentati da maggiore flessibilità operativa, minore

Page 4: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

burocratizzazione, maggiore rapidità nella realizzazione degli obiettivi, maggiori potenzialità di attrarre risorse dal settore pubblico e privato, che si traducono, a loro volta, in recupero di economicità gestionale.Essendo dotata di un proprio bilancio, distinto da quello del Comune, si garantisce, inoltre, attraverso l’Istituzione, una maggiore flessibilità e rapidità delle procedure contabili, che vengono svolte all’interno dell’Istituzione medesima; una maggiore trasparenza e semplicità di lettura, anche per i cittadini, dei dati finanziari in relazione all’uso delle risorse dedicate all’ambito educativo-scolastico e delle politiche familiari; nonché un più agevole monitoraggio sul livello di efficienza di erogazione dei servizi, con la possibilità di apportare tempestivamente i correttivi necessari.All’interno di una dimensione organizzativa ampia e complessa, come quella del Comune di FERRARA la scelta di individuare un nuovo organismo, comunque parte integrante del Comune ma con una forte connotazione di ambito, relativa ai servizi educativi , scolastici e per le famiglie, contribuisce a rafforzare l’identità pedagogica di sistema che assume più visibilità e riconoscibilità nei confronti della comunità di riferimento.Valorizzare le specificità pedagogiche e culturali rappresenta un’opportunità in quanto aumenta la capacità del sistema sociale- educativo- di relazionarsi con l’esterno; facilita la collaborazione e il raccordo tra i soggetti, pubblici, privati e del volontariato e il reperimento di risorse quali sponsorizzazioni, lasciti e donazioni.La presenza di un Presidente e di un Consiglio di Amministrazione, con il compito di predisporre, sulla base degli indirizzi generali delle politiche scolastiche , socio- educative e familiari espresse dal Consiglio Comunale, il piano- programma delle attività dell’Istituzione e - una volta ottenutane l’approvazione dal Comune - sovrintendere alla sua attuazione, garantiscono attenzione e rispetto alle specificità dell’ambito socio-educativo e scolastico, nonché un ruolo attivo dell’Istituzione all’interno dell’Amministrazione comunale.Le competenze e le capacità professionali e relazionali del personale costituiscono il vero “capitale intellettuale” dell’Istituzione. Una più forte identità e una maggiore visibilità intendono rafforzare la motivazione e il senso di appartenenza dei dipendenti dell’Istituzione.

LA MISSION DELL’ISTITUZIONE

La mission dell’Istituzione può essere sintetizzata per punti volti a cogliere la complessità dell’orizzonte di riferimento:- contribuire a consolidare ed estendere una positiva cultura dell’infanzia e dell’adolescenza,

assicurandone il diritto alla salute, allo studio, al gioco, alle relazioni sociali in particolare rivolte, alla qualità della vita attraverso azioni tese al riconoscimento delle diversità, all’integrazione ed all’inclusione sociale, alla promozione di pari diritti ed opportunità formative in una logica di dialogo, di partecipazione , condivisione e sostegno dei minori e delle famiglie;

- potenziare la rete di relazione e comunicazione con i soggetti educativi istituzionali e non, nell’ottica di un raccordo del sistema educativo integrato e di sviluppo della nostra comunità;

- rispondere più positivamente alle domande di iscrizione agli asili nido attraverso la valorizzazione di un sistema educativo integrato che veda coinvolte, in un’ottica di sussidiarietà, risorse pubbliche e private sul territorio nella progettazione e nella realizzazione di servizi innovativi, sperimentali e flessibili, in continuità e raccordo con i servizi tradizionali e all’interno di un quadro di garanzie e di regole che consentano il massimo di qualità, trasparenza ed equità nell’accesso;

Page 5: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

- generalizzare per tutti i bambini l’accesso alla scuola per l’infanzia grazie ad un sistema integrato composto da scuole comunali, statali e private;

- qualificare l’offerta formativa degli asili nido e delle scuole dell’infanzia integrando la loro valenza sociale ed educativa attraverso servizi integrativi e percorsi culturali e pedagogici che offrano diversi spazi di crescita ai bambini, di sostegno ai bisogni ed alle scelte educative delle famiglie, con le stesse famiglie co-protagoniste di questa progettazione, unitamente al sistema produttivo e sociale del nostro territorio;

- potenziare i progetti di formazione rivolti al personale insegnante e non insegnante e di coordinamento di tutte le iniziative che si rivolgono all’infanzia e prima adolescenza;

- potenziare i servizi educativi integrativi rivolti ai bambini e ai genitori per creare occasioni di incontro, di ascolto e reale sostegno alla genitorialità ;

- sviluppare la rete di servizi a supporto delle funzioni genitoriali, in progetti di conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura, sul piano dell’offerta economica, sociale ed educativa sostenendo le famiglie nel difficile compito di cura dei propri figli,.

- promuovere e tutelare il diritto allo studio sostenendo la qualificazione dell’offerta formativa, garantendo l’integrazione scolastica di tutti i minori disabili e in situazione di disagio, nei diversi gradi e ordini di scuola, attraverso percorsi educativi mirati , condivisi a con istituzioni e soggetti diversi del tessuto sociale;

- promuovere e sviluppare la cultura dell'integrazione interculturale a diversi livelli attraverso la formazione specifica e con interventi mirati e condivisi con la scuola e i

- consolidare il raccordo tra scuola e il territorio con l’erogazione di efficienti ed efficaci servizi per tutti (mense, trasporti scolastici, pre-post scuola,ecc.);

- stipulare un vero patto con il mondo della scuola e la comunità per attivare tutte le sinergie necessarie a governare la complessità dell’intero sistema educativo e formativo, responsabilizzando tutti i soggetti sociali e politici del territorio, per una comune e condivisa qualificazione dell’offerta formativa territoriale

Page 6: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

ASSETTO DELL’ISTITUZIONE

Organi dell’Istituzione

Sono organi dell’Istituzione, il Presidente, il Consiglio di Amministrazione, il Direttore.Nel quadro dei rapporti istituzionali definiti dalla normativa, competono agli amministratori e ai dirigenti dell’Istituzione, anche in termini operativi, tutte le decisioni sulle ottimali modalità di utilizzazione delle risorse assegnate in funzione degli obiettivi fissati dal Comune nell’interesse della comunità.Il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione, in quanto organi di alta amministrazione aziendale preposti alla determinazione degli indirizzi operativi conseguenti alle finalità ed agli indirizzi generali fissati dall'Amministrazione comunale, sono nominati dal Sindaco, in accordo con la L.81/93.Il Presidente rappresenta l'Istituzione nei rapporti con gli organi dell'Amministrazione comunale di appartenenza e con gli altri Enti pubblici o privati.Qualora l'Istituzione, a seguito di rapporti convenzionali stipulati dal Comune di appartenenza con altri Enti locali, gestisca servizi sociali a livello extraterritoriale, spetta al Presidente la cura dei rapporti con i Comuni interessati.Il Consiglio di Amministrazione discute e approva gli atti fondamentali, predisposti dal Direttore sulla base degli schemi di cui al D.M. 25 aprile 1995, e li invia agli organi dell’ente locale, così come definiti dal Regolamento, per la loro approvazione definitiva.Si riconosce inoltre allo stesso Consiglio di amministrazione anche altre importanti funzioni strategiche, quale ad esempio, la definizione della struttura organizzativa e la nomina del Direttore.Al Direttore, nominato direttamente dal Sindaco (art. 69 comma 8 Statuto comunale di Ferrara), è imputata la responsabilità gestionale nell'attuazione degli indirizzi e delle politiche del Consiglio di amministrazione e la rappresentanza legale dell'organismo.Il Collegio dei Revisori dell’ente locale di riferimento vigila, infine, sulla correttezza della gestione e verifica la corretta predisposizione dei bilanci in relazione alle scritture contabili.

Amministratori: incompatibilità

La nomina degli amministratori dell’Istituzione è disciplinata dalla norme dello Statuto e del Regolamento, le quali, in attuazione dell’autonomia normativa riconosciuta al Comune dall’ordinamento, integrano e specificano le disposizioni di legge in materia estensivamente applicabili.L’art. 2, p. 11) della Legge n. 154/81, dispone l’ineleggibilità a consigliere comunale degli amministratori ed i dipendenti con funzioni di rappresentanza o con poteri di organizzazione o coordinamento del personale, di istituto, consorzio o azienda dipendente dal Comune.L’art. 3, p. 1) della stessa Legge, dispone inoltre l’incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e di amministratore o di dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento di ente, istituto o azienda soggetto a vigilanza del Comune.L’insorgere di condizioni di ineleggibilità o di incompatibilità importa quindi la decadenza dalla carica qualora le cause non vengano rimosse entro 10 giorni dal loro stesso concretizzarsi.Le disposizioni di cui all’art. 26, Legge n. 81/93, aggiornano la normativa a disciplina dei criteri di incompatibilità all’assetto dei rapporti istituzionali definito dal nuovo ordinamento delle autonomie locali e quindi dall’elezione diretta del Sindaco.Al Sindaco, agli Assessori ed ai consiglieri comunali è infatti fatto divieto ricoprire incarichi, da intendere di natura amministrativa e professionale, ed assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo e alla vigilanza del Comune.

Page 7: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

MARGINI DI AUTONOMIA DELL’ISTITUZIONE E RAPPORTI CON L’ENTE LOCALE

Le disposizioni di legge escludono il riconoscimento in capo all’Istituzione di una autonoma capacità normativa.A differenza dell’Azienda Speciale, l’Istituzione non è infatti dotata di un proprio Statuto, ma di un Regolamento, la cui approvazione è di esclusiva competenza del Consiglio Comunale, con il quale principalmente si determinano:

la conformazione dei rapporti istituzionali ed amministrativi con il Comune; i rapporti con i fruitori dei servizi; le relazioni tra gli organi dell’Istituzione; le regole di funzionamento organizzativo, contabile e di programmazione controllo.

La natura di organismo strumentale dell’ente locale esclude ogni riferimento alle Istituzioni di diritto privato di cui all’art. 12 cod. civ., le quali non esistono giuridicamente senza la personalità giuridica.Come l’Azienda Speciale, tuttavia, l’Istituzione, ai sensi del comma 4 dell’art. 23 L.142/90, informa la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, di cui all’art. 1 della L. 241/90, rispettando, attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti, l’obbligo del pareggio di bilancio.Con il Decreto 26 aprile 1995, il Ministero ha ritenuto opportuno che le Istituzioni non fossero soggette all’ordinamento contabile degli Enti locali, di cui al Dlg. 25 febbraio 1995, n. 77, ma a quello assegnato alle Aziende Speciali che si caratterizza per un approccio alla gestione tipicamente economico.Così come dispone il comma 6 dell’art. 23,L. 142/90, l’ente locale:

- conferisce il capitale di dotazione, riconoscendo all’organismo autonomia patrimoniale;- determina le finalità e gli indirizzi sulla base dei quali l’organismo esercita l’attività gestionale e

definisce i propri obiettivi e le conseguenti attività finalizzate al loro perseguimento;- approva gli atti fondamentali: Piano Programma, Bilancio pluriennale ed annuale di

previsione, Bilancio di esercizio;- esercita la vigilanza sulla correttezza, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità

dell’amministrazione e della gestione dell’Istituzione;- verifica i risultati della gestione in relazione alle finalità ed agli indirizzi definiti;- provvede alla copertura dei costi sociali, assicurando preventivamente il pareggio fra i costi e

i ricavi.

Page 8: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

SISTEMI DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE: quadro generale di riferimento

L’autonomia riconosciuta all’Istituzione deve tradursi nella realizzazione di sistemi di conduzione aziendale che sono: flessibili, per adattarsi al mutamento delle situazioni; poco onerosi; e affrontano le problematiche gestionali attraverso prassi operative di previsione e controllo tali da determinare coordinate azioni di:

- formulazione delle diagnosi della situazione;- definizione degli obiettivi di intervento;- definizione delle strategie di intervento attraverso l’azione su fattori in grado di incidere sulle attività

critiche;- controllo dei risultati innovativi ottenuti attraverso l’osservazione di indicatori di risultato e attività

che, nel tempo, costituiranno serie storiche.-

I principi che informano l’attivazione dei sistemi di conduzione aziendale si caratterizzano per la centralità del concetto di qualità dei servizi, intesa come capacità di soddisfare le esigenze del suo destinatario finale.

Il perseguimento della qualità è accompagnato, ma non subordinato, dall’altrettanto fondamentale ricerca di soluzioni organizzative che garantiscono:

l’uso della quantità di risorse necessarie possibili (efficienza); il rispetto degli obiettivi di risultato in termini di produzione delle previste quantità di

prodotto e di loro conformazione a standard definiti;.

Lo sviluppo di interventi tesi a garantire la coerenza con i principi sopra citati si avvale di un insieme di riferimenti, come metodologie manageriali e normative nazionali e sovranazionali , la cui assunzione determina il quadro di riferimento culturale di guida alle scelte costruzione dei sistemi di conduzione aziendale. Di notevole importanza sarà l’affiancamento nel percorso di gestione, di un Comitato degli utenti organizzato per tipologie di interessi, al fine di garantire non solo trasparenza delle azioni di gestione, ma stretta collaborazione e partecipazione alle scelte del Consiglio di Amministrazione e della Direzione generale dell’Istituzione.

Il percorso partecipativo seguito per giungere alla proposta definitiva dell’Istituzione,infatti, è stato fatto secondo le linee di un preciso studio di fattibilità, nel quale sono stati individuati i passaggi fondamentali . del percorso di informazione e presentazione del progetto generale dell’ Istituzione sia ai politici , agli organismi di gestione territoriale del sistema dei servizi alla persona, che agli utenti. Sul piano interno/esterno all’Amministrazione si è proceduto con i diversi interlocutori a spiegare prima di tutto in che cosa consistesse l’avvio di un’Istituzione, perché non erano note a gran parte dei medesimi, le disposizioni normative in fatto di organismi strumentali dei Comuni, al di fuori delle Aziende o Società pubbliche. (sia tecnici che politici ,nonostante la presenza ormai decennale , a Ferrara,dell’istituzione Teatro). Gli utenti, a maggior ragione, una volta coinvolti nella dimensione del cambiamento, si sono dimostrati più interessati agli effetti del medesimo , non vedendo l’Istituzione , se non nel tempo e secondo le spiegazioni date,come nuova modalità di costruzione di percorsi condivisi sulla gestione e miglioramento dei servizi. L’aspetto più rilevante del percorso attivato, in ogni caso, è stato quello di avere la disponibilità dei diversi soggetti interessati ad assumere ruoli di affiancamento alla nuova Istituzione , al nuovo Consiglio di Amministrazione e dell’apparato tecnico-gestionale, attraverso forme diverse di collaborazione e partecipazione alla gestione dei servizi , configurabili appunto in comitato degli utenti

Page 9: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

La Carta dei Servizi connoterà finalità, contenuti specifici, strumenti e modi dell’agire dell’Istituzione sia come strumento valoriale interno, che per la comunità.

ASSETTO ORGANIZZATIVO

Le riflessioni sull’assetto organizzativo dell’Istituzione riguardano:

1) i modi di connessione delle attività (interdipendenze) e le responsabilità sul loro svolgimento, i sistemi per coordinare lo svolgimento delle attività;

2) le attività considerate necessarie alla realizzazione dei prodotti finali e nelle quali risultano coinvolti il personale e gli strumenti che sono parte dell’Istituzione, nonché altri soggetti istituzionali, pubblici e privati, che con l’Istituzione collaborano alla realizzazione dei prodotti finali;

3) la possibilità di mantenere all'interno dell’ente la definizione degli indirizzi e del coordinamento degli interventi, così da garantire equità e qualità de servizi in un regime di competitività con altre formule erogative, ovvero di coordinare e pianificare un vero e proprio sistema integrato dei servizi sul territorio;

4) l'attenzione dei responsabili organizzativi e degli amministratori che deve essere più orientata ai risultati del processo in relazione agli obiettivi e risorse utilizzate;

5) l’assetto organizzativo dell’Istituzione come risultato del succedersi di cicli di intervento organizzativo che si concretizzeranno attraverso lo svolgimento di fasi di:- descrizione e diagnosi della situazione esistente delle modalità di svolgimento dei processi

strategicamente rilevanti;- progettazione;- sperimentazione / consolidamento e sviluppo delle soluzioni previste.

Nel loro complesso le attività finalizzate alla realizzazione di cicli di intervento organizzativo dovranno mirare all’utilizzo migliore delle risorse a disposizione e alla continua ricerca della qualità dei risultati che sono offerti alla comunità locale;

- alla ricerca della coerenza con un quadro normativo generale e locale articolato e complesso;

- ad una risposta alle necessità quotidiane più critiche, in una prospettiva di cambiamento delle strutture di azione organizzativa, per anticipare e affrontare efficacemente i problemi di funzionamento dell’ente;

- alla ricerca di una fattiva collaborazione con tutti gli attori in gioco;

Page 10: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

- allo sviluppo della responsabilizzazione del personale, intesa come necessità di connettere fortemente l'azione al raggiungimento di risultati attesi, attraverso la valorizzazione professionale e motivazionale e alla responsabilità sui risultati;

- alla flessibilità, come ricerca di sistemi di azione che consentano di rispondere al dinamismo ambientale e a quello proprio del sistema organizzativo modificando rapidamente le soluzioni adottate.

Per raggiungere tali risultati sul piano organizzativo saranno applicati con continuità e coerenza, approcci e metodologie evolute di descrizione dell’esistente, diagnosi e previsione, raffrontandosi con i problemi dell’ente sistematicamente, operando uno stretto coordinamento fra gli indirizzi degli organismi elettivi e gli interventi organizzative dei responsabili tecnici .

Page 11: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

AUTONOMIA GESTIONALE

L’autonomia gestionale dell’Istituzione è da configurarsi come la possibilità di scelta degli assetti organizzativi interni, affiancata alla definizione dei livelli di ottimale allocazione ed utilizzazione delle risorse.

L’ordinamento e il funzionamento dell’Istituzione sono disciplinati dallo statuto e dai regolamenti del Comune di Ferrara. In tal senso, l’autonomia gestionale attribuita all’Istituzione, quale organismo strumentale dell’ente locale, è strettamente connessa e subordinata alle scelte operate dal Comune, in particolare per quanto attiene alla dotazione di risorse, umane, patrimoniali, strumentali e finanziarie.

Il Comune conferisce all’Istituzione il capitale di dotazione; determina le finalità e gli indirizzi; approva gli atti fondamentali (piano programma, bilanci economici di previsione pluriennale e annuale, conto consuntivo e bilancio d’esercizio); esercita la vigilanza; verifica i risultati della gestione (anche attraverso l’apporto del collegio dei revisori che esercita le proprie funzioni anche nei confronti dell’Istituzione); provvede alla copertura degli eventuali costi sociali.

L’assenza di una normativa di dettaglio che disciplini l’organizzazione e il funzionamento dell’Istituzione consente all’ente locale di graduarne l’autonomia gestionale e di definirne compiutamente i rapporti reciproci.

L’autonomia patrimoniale è un aspetto fondamentale dell’autonomia gestionale.Il capitale di dotazione attribuito all’Istituzione è costituito da beni mobili e immobili, compresi i fondi liquidi, assegnati dal Comune all’atto della costituzione.Il conferimento del capitale di dotazione comporta un’assegnazione permanente, tuttavia poiché l’Istituzione non ha personalità giuridica distinta dal Comune, i beni mobili o immobili conferiti rimangono nel patrimonio dell’ente locale.

Nell’esercizio della propria autonomia gestionale, l’Istituzione dovrà attenersi ai principi di efficacia, efficienza ed economicità ed è soggetta all’obbligo del pareggio di bilancio (Art. 114/4° del TUEL). L’erogazione del contributo da parte dell’ente locale è indispensabile per il rispetto del vincolo del pareggio di bilancio dell’Istituzione, la quale opera nell’ambito di servizi sociali privi di rilevanza economica.

In particolare gli atti fondamentali sono così specificati:

nel PIANO PROGRAMMA, sono illustrati gli indirizzi generali dell’Amministrazione comunale, articolati in obiettivi istituzionali mediante l’enunciazione di standard quantitativi e qualitativi di erogazione, scelte tariffarie, politiche occupazionali e di innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale;

nel BILANCIO PLURIENNALE DI PREVISIONE sono tradotte, in termini di programmazione delle risorse economiche, per un arco di tempo generalmente pari a quello fissato per i bilanci pluriennali della Regione di riferimento, le politiche definite dal Piano programma;

nel BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE, sono definite le previsioni di natura economica per un singolo esercizio, raccordando la programmazione con le previsioni dell’Ente locale in termini di eventuali trasferimenti finanziari a favore dell’Istituzione, per rispettare l’obbligo quantomeno del pareggio;

Page 12: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

nel BILANCIO DI ESERCIZIO: sono illustrati i risultati della gestione di esercizio in termini economici e patrimoniali.

A questi atti fondamentali può essere associato il RENDICONTO ANNUALE DI GESTIONE che, raccordandosi con il piano programma, costituisce il momento di verifica e valutazione dei risultati ottenuti.

La natura organica dei rapporti tra Istituzione ed Ente locale di appartenenza è quindi ribadita dal comma 7 dello stesso art. 23 L.142/90 e dal Dlgs.267/2000 per il quale l’Organo di revisione è costituito, per le Istituzioni, dal Collegio dei revisori dell’Ente locale.

La strumentalità del rapporto configura ciò che in dottrina si definisce amministrazione indiretta.

L’ingerenza che il Comune esercita nei confronti dell’Istituzione si manifesta non solo nel momento della costituzione dell’organismo, ma anche in quello funzionale della sua attività. L’Istituzione, come emerge dalla lettura dell’art. 114 DLgs. 267/2000 (TUEL), che ha recepito il disposto dell’art. 23 della L. 142/1990, è solo un “organismo strumentale” dell’ente locale per l’esercizio di servizi sociali, dotato di autonomia gestionale.

Page 13: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

SOGGETTIVITA’ FISCALE

L’Istituzione non ha soggettività fiscale propria, ma agisce come parte del Comune di Ferrara, pertanto non è soggetta ad obblighi fiscali dichiarativi(dichiarazioni unificata dei Redditi per gli Enti Locali e alle dichiarazioni per i sostituti d’Imposta). La globalità dei propri dati di rilevanza fiscale confluisce nelle dichiarazioni fiscali di competenza del Comune di Ferrara. Ne consegue che l’Istituzione agisce ai fini dell’Imposta sul valore aggiunto con lo stesso numero di partita IVA dell’Ente, pertanto il proprio saldo IVA a credito o debito confluisce nel saldo IVA del Comune.; è soggetta all’Imposta sulle attività produttive- IRAP- con le stesse modalità dell’Ente, secondo il metodo retributivo o, se esercitata l’opzione, col metodo del valore della produzione ed il saldo a debito o credito che ne deriva confluisce nel saldo IRAP del Comune di Ferrara. E’ inoltre esclusa dalla Imposta sul reddito delle persone giuridiche ai sensi del DPR 917 /1986 art.88.

LE RISORSE ECONOMICO PATRIMONIALI

Stato patrimonialeIl fondo di dotazione Caratteristiche del fondo di dotazioneIl Fondo di dotazione dell’Istituzione è costituito dai beni mobili e immobili, compresi i fondi liquidi, assegnati dall’Amministrazione comunale all’atto della costituzione dell’organismo.Con successivi atti, il Comune può provvedere alle variazioni del Fondo che si ritengono opportune.Alla luce del disposto di cui alla L.142/90 (art. 23) e Dlgs267/2000, il conferimento alla Istituzione di un Fondo di dotazione comporta una assegnazione permanente e non di semplice uso.L’Istituzione non ha una personalità giuridica distinta dall’Amministrazione comunale, per cui i beni mobili o immobili conferiti continueranno ad essere parte integrante dell’inventario dei beni comunali. Uno specifico ed aggiornato inventario dei beni conferiti, della cui gestione gli organi amministrativi della Istituzione rispondono, viene redatto al momento della costituzione dell’organismo: ciò ai fini della corretta tenuta della contabilità economica della stessa Istituzione.L’esercizio dell’autonomia gestionale attribuita dalle norme vigenti all’Istituzione è strettamente connesso e subordinato alla dotazione di risorse umane, patrimoniali, strumentali e finanziarie.In questo contesto generale, la definizione della natura, delle caratteristiche e del volume patrimoniale del conferimento del Fondo di dotazione all’Istituzione, contribuiscono a graduare il livello di autonomia gestionale che si intende attribuire all’organismo.Il conferimento di beni strumentali, nell’ambito del Fondo di dotazione iniziale ha riflessi sui costi del conto economico, determinando l’insorgere di corrispondenti quote di ammortamento, da valutare sulla base della natura e delle caratteristiche strumentali di ogni singolo bene conferito.Il volume complessivo dei conferimenti patrimoniali strumentali ha sensibili riflessi sulla gestione economica dell’Istituzione, incidendo significativamente sul fabbisogno finanziario e quindi sul volume stesso dei trasferimenti del Comune e sulla configurazione del Fondo di dotazione liquido.

Page 14: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Scelte operative riguardanti la definizione del fondo di dotazione

In una prima fase si ritiene opportuno conferire all’Istituzione solo i beni mobili, di cui sia già esistente un inventario con la relativa valorizzazione, perchè ciò:- non comporta particolari problemi tecnico-gestionali e di decisione politica;- amplia significativamente l’ambito di autonomia dell’Istituzione.

La possibilità di ampliare i conferimenti comprendendo anche i beni immobili rappresenta un’ipotesi di sicuro interesse dopo che saranno risolti i problemi dell’avvio dell’Istituzione. Non risulta infatti ragionevole aggiungere alle problematiche complesse già esistenti quelle, di ordine tecnico, contabile e politico, create da un ulteriore conferimento patrimoniale ( in particolare l’assegnazione del patrimonio edilizio scolastico).

Per quanto riguarda l’identificazione del livello di capitalizzazione, e quindi della consistenza del fondo di dotazione liquido, il fattore che maggiormente influisce sulla sua determinazione è il livello di investimenti desiderato, che sia finanziato senza ricorso all’autofinanziamento dell’Istituzione o al ricorso al credito.

Si ritiene che un altro fattore, la possibilità di disporre di risorse finanziarie per la gestione sia, in termini di criticità, trascurabile. Si presuppone infatti che i ricavi dell’Istituzione, relativamente ai trasferimenti del comune a copertura dei costi sociali e agli introiti dei servizi, in particolare per quanto riguarda le rette scolastiche e le iniziative educative, determinino flussi finanziari attivo e passivo equamente distribuiti nell’esercizio.

Lo stato patrimoniale iniziale dell’Istituzione è costituito dal fondo di dotazione liquido e dai beni mobili conferiti.ù

La previsione di evoluzione dello stato patrimoniale dell’Istituzione si conformerà alle seguenti linee guida:

- limitare gli investimenti alla sostituzione delle immobilizzazioni tecniche e strumentali (arredi scolastici, attrezzature), il cui ciclo di utilità si è esaurito;

- limitare le attività e le passività correnti a quelle strettamente necessarie per la gestione ordinaria.

Le linee guida citate rappresentano dei vincoli espliciti per configurare al termine dell’esercizio uno stato patrimoniale che:

• per quanto riguarda l’attivo, esso tendenzialmente dovrà essere pari al fondo di dotazione iniziale, a cui si addizioneranno i valori delle eventuali nuove immobilizzazioni acquistate e a cui è sottratto il valore complessivo degli ammortamenti;

• per quanto riguarda il passivo, esso dovrà essere tendenzialmente uguale al Fondo di dotazione iniziale, accresciuto dagli eventuali nuovi capitali versati in relazione alla necessità di nuovi investimenti.

Page 15: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

ANDAMENTO DEI COSTI E DEI RICAVI

Elaborazione del bilancio economico di previsione

La determinazione del bilancio economico di previsione comporta lo svolgimento di tre fasi distinte.Si tratta, durante la prima fase, di analizzare la spesa finanziaria diretta per la gestione dei servizi, così come emerge dall’analisi degli strumenti di programmazione finanziaria.Nella seconda fase, si procede ad identificare, in linea generale, il volume complessivo dei costi e dei ricavi previsti.Nella terza fase, sulla base dei costi e dei ricavi ipotizzati, si redige il bilancio preventivo dell’Istituzione, considerando contemporaneamente l’impatto finanziario complessivo che l’istituzione determina sul bilancio comunale.

Analisi dell’esistente

Questa prima fase si caratterizza per l’analisi delle spese e delle entrate preventivate dal Comune nell’attuale forma di gestione dei servizi interessati alla costituzione dell’Istituzione. Si procede alla valutazione delle entrate e delle spese direttamente connesse all’erogazione dei servizi previsti dall’Amministrazione, con riferimento:- al bilancio triennale e relativo all’esercizio in corso;- ai programmi indicati dalla Relazione previsionale e programmatica dell’esercizio in corso;- al Piano esecutivo di gestione dell’anno corrente.

L’ipotesi assunta, in prima battuta, è quindi di un conferimento nel fondo di dotazione dell’Istituzione dei soli beni mobili attualmente utilizzati nella gestione dei servizi di pertinenza del Servizio Istruzione.Si sottolinea, tuttavia, che la differenza tra il totale delle somme, di cui ai capitoli di spesa considerati e le relative entrate, non evidenziano il complessivo fabbisogno finanziario per la realizzazione dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie, ma solo il volume dei finanziamenti che il Comune, direttamente stanzia a favore dei servizi interessati dal processo di realizzazione dell’Istituzione. Sono escluse infatti tutte una serie di voci di spesa che indirettamente consentono lo svolgimento delle attività connesse ai servizi educativi, ancora riconducibili a servizi comunali.

Previsione economica

L’identificazione preventiva dell’andamento economico dell’Istituzione scaturisce dalla valorizzazione dei fattori di costo e ricavo necessari per realizzare il disegno strategico dell’Istituzione, così come previsto dall’assetto organizzativo scelto.Per rendere più chiaro il percorso di definizione del bilancio viene definito un Piano dei conti e un elenco di Centri di responsabilità mediante cui si procede a delineare le previsioni di costo e di ricavo.Tale lavoro risulta un indispensabile passo iniziale per giungere alla realizzazione di una contabilità analitica dell’Istituzione.

Page 16: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

ELABORAZIONE DEL BILANCIO PREVENTIVO IN TERMINI DI CONTO ECONOMICO

I dati raccolti sono aggregati sulla base della struttura del conto economico prevista dallo schema del bilancio delle istituzioni di cui al D.M. 26/04/95.

L’impatto finanziario reale sul bilancio comunale risulta essere quello riportato nella voce “Trasferimenti dell’Ente locale a copertura dei costi sociali” del conto economico.Per quanto riguarda la struttura del bilancio dell’ente locale, dopo la realizzazione dell’Istituzione, si sottolinea che le attuali voci di spesa, predisposte per il finanziamento dei servizi da affidare alla Istituzione, dovranno essere sostituiti da un’unica voce di spesa finalizzata alla copertura dei costi sostenuti dalla stessa Istituzione e non coperti da altri corrispettivi o contributi.Nel rispetto dei generali criteri di efficienza, efficacia ed economicità, l’incremento dello stanziamento finanziario a favore dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie, da formalizzare contabilmente secondo quanto sopra esposto, deve corrispondere ad un innalzamento degli standard qualitativi dei servizi. Nel caso di un incremento di costi, che si traducono in un incremento del fabbisogno finanziario, in assenza di una giustificazione connessa ad un mutamento positivo degli standard di servizio, per i quali si conviene che risulti necessario un incremento di attività, si tratterà di agire attraverso una razionalizzazione organizzativa, piuttosto che incrementare le uscite a carico dell’amministrazione

Il nuovo ordinamento delle autonomie locali esclude la legittimità dei ripiani dei disavanzi strutturali di enti o organi strumentali a piè di lista, introducendo invece il principio generale della quantificazione preventiva dei costi sociali per i quali i ricavi da tariffa non garantiscono la necessaria copertura. Tale principio è del resto specificazione del più generale principio di salvaguardia degli equilibri di bilancio sul quale si basa tutta la disciplina contabile e finanziaria degli Enti Locali.Segue una serie di schemi esemplificativi de analisi e strumenti di gestione che vanno adottati dall'Istituzione.

DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE GESTIONALE ECONOMICA E FINANZIARIAdell’Istituzione

PIANO PROGRAMMA che costituisce R.P.P. redatto dal Direttore secondo indirizzi generali del Comune.

Bilancio Economico di PrevisioneSecondo schema tipo proposto dal D.M. Tesoro 26/04/95 – parte economico-metodologica indispensabile ai fini di correlare i risultati consuntivi e pre-consuntivi alle previsioni economiche che permette comparabilità, analisi degli scostamenti rilevabili in corso d’anno e e permette di provvedere ad operazioni di verifica di equi9librio tra costi e ricavi e trasferimenti a cui il Bilancio della Istituzione è vincolato.

Bilancio Economico PluriennaleSi fa tenendo conto del Bilancio del Comune.

Page 17: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

INVESTIMENTI

Bilancio economico funzionale

INDIVIDUAZIONE TIPOLOGIE SE PREVISTE

- Valore della produzione- Ricavi e proventi

RICAVI valutabili in base al presumibile valore di realizzoa) da retteb) da altri proventi valorizzati rispetto a convenzioni o accordi in

esserec) contributi in conto esercizio valorizzati in base alla competenza

relativa alla tipologia di contributo correlabile alla gestione delle attività e provengono da Regione, Provincia, Stato.Le voci TRASFERIMENTO dal Comune si dividono in:trasferimento per Costi di personale e per

Acquisto beni e servizi che coincide con CAPP. di spesa del Comune

COSTI

1) COSTI della PRODUZIONE la valorizzazione costi per acquisizioni beni e servizi prevede la redistribuzione dei costi che può essere tramite realizzazione della gestione integrata dei servizi generali (Global Service)

2) COSTI per MATERIE PRIME sussidiare di consumo di mercivalutati in base a presumibile costo d’acquisto valorizzati in base a costi di mercato e relativi contratti stipulati in essere tenendo conto dei consumi previsti per l’attività e dell’analisi dell’andamento storico.

3) COSTI per ACQUISIZIONE SERVIZIanch’essi valutati in base al presumibile costo di acquisizione e valorizzati in base a contratti / convenzioni stipulati, sulla base dei valori risultanti dallo studio anni precedenti.Utenze basate su storicità relative ai consumi per centri di costo dell’Istituzione: Servizi educativi convenzionati, Assicurazioni già in essere per il Comune, Manutenzione servizi ordinaria da valutare in rapporto al fabbisogno Comune

4) COSTI per GODIMENTO DI BENI TERZISono valutati in base al costo di sostentamento e valorizzati in base ai

contratti in essere. Si concretizzano in affitti passivi relativi all’acquisizione di immobili destinati a nidi, scuole d’infanzia e centri

per le famiglie.5) COSTI per il PERSONALE

Gli oneri relativi al personale (costituiti da compensi di retribuzione lorda, oneri accessori e quote incentivi per la parte di produttività e incremento CCNL) sono riferiti al personale di ruolo e, a tempo determinato assegnato in dotazione all’Istituzione e tengono conto del costo relativo al personale

Page 18: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

supplente. La valorizzazione di tale costo è basata sulle proiezioni dei valori risultanti dai Bilanci infrannuali e recuperano aumenti contributivi previsti.

6) SVALUTAZIONI relative a crediti materiali rette e valutati in base all’andamento storico riscossioni.

7) ONERI DIVERSIvalutati in base all’effettivo costo di gestione sostenimento e desunti

dai contratti e convenzioni in essere e/o dalle norme di legge.8) ONERI e PROVENTI finanziari Costi valutabili in base oneri derivanti da mutui contratti dal Comune,

mentre i proventi valutati sul principio della prudenza9) IMPOSTE d’ESERCIZIO

unica imposta cui è soggetta l’Istituzione l’imposta Regionale sulle Attività Produttive che viene calcolata col metodo retributivo ad eccezione del Servizio NIDO e REFEZIONE delle scuole d’infanzia e obbligo per le quali è esercitata l’opzione del metodo del valore della produzione, per tanto il valore indicato a preventivo tiene conto di tale metodologia di calcolo

10) VARIAZIONE RIMANENZE per scarsa significatività va compreso nelle voci di costo dei beni che

le generano e previste nel Bilancio di Previsione.11) AMMORTAMENTI

Occorre prevedere se inserirli o meno.

Capitale

in

assegnazione

CONTO PATRIMONIALE O STATO PATRIMONIALE

CON INVENTARI SEPARATI DA QUELLI DEL COMUNE ANCHE SE AGGREGATI ATTRAVERSO RECEPIMENTO CONTI CONSUNTIVI DELL’ISTITUZIONE DA PARTE DEL COMUNE CONTESTUALMENTE AI PROPRI E NE FANNO PARTE INTEGRANTE

Istituzione consegnataria di beni mobili e immobili

Formalizzazione mediante atti di determinazione dirigenziali attestanti conferimento funzionale in cui vengono riportati elementi descrittivi dei beni mobili e immobili.La gestione non è più dell’ente che non è più responsabile degli stessi (ordinaria e/o straordinaria secondo quanto si conviene).Contabilizzazione dei beni nello stato patrimoniale dell’istituzione come contropartita del capitale di dotazione, di cui nel bilancio consuntivo verranno annualmente determinate quote di ammortamento.Annualmente nel piano triennale OO.PP. approvato dal comune sono previsti trasferimenti annuali per reintegro o incremento dei beni mobili e immobili, nonché per manutenzione straordinaria , che aumentano il valore del capitale conferito.

Page 19: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

ELABORAZIONE DEL BILANCIO PREVENTIVO IN TERMINI DI CONTO ECONOMICO

I dati raccolti saranno aggregati sulla base della struttura del conto economico prevista dallo schema del bilancio delle istituzioni di cui al D.M. 26/04/95, dopo aver apportato le più opportune modifiche o aggiunte alle sottovoci previste (Tabella 4.2.2.1.2.c).Nel conto economico elaborato viene evidenziato l’impatto finanziario che la costituzione dell’Istituzione avrà sul bilancio comunale.La posta definita “Trasferimenti dell’Ente locale a copertura dei costi sociali”, di cui al punto 5 della parte “A) Valore di produzione” del Conto economico elaborato, risulta dalla differenza dei ricavi e dei costi previsti, ed è iscritto quale “corrispettivo a copertura dei costi” al fine di ottenere il pareggio di bilancio così come disposto dall’art. 23, comma 4, L. 142/90 L’impatto finanziario reale sul bilancio comunale risulta essere quello riportato nella voce “Trasferimenti dell’Ente locale a copertura dei costi sociali” del conto economico.Per quanto riguarda la struttura del bilancio dell’ente locale, dopo la realizzazione dell’Istituzione, si sottolinea che le attuali voci di spesa, predisposte per il finanziamento dei servizi da affidare alla costituenda Istituzione, dovranno essere sostituiti da un’unica voce di spesa finalizzata alla copertura dei costi sostenuti dalla stessa Istituzione e non coperti da altri corrispettivi o contributi.Nel rispetto dei generali criteri di efficienza efficacia ed economicità, l’incremento dello stanziamento finanziario a favore dei servizi educativi, culturali e sportivi, da formalizzare contabilmente secondo quanto sopra esposto, deve corrispondere ad un innalzamento degli standard qualitativi dei servizi. Nel caso di un incremento di costi, che si traducono in un incremento del fabbisogno finanziario, in assenza di una giustificazione connessa ad un mutamento positivo degli standard di servizio, per i quali si conviene che risulti necessario un incremento di attività, si tratterà di agire attraverso una razionalizzazione organizzativa, piuttosto che incrementare le uscite a carico dell’amministrazione comunale.Si ricorda inoltre che il nuovo ordinamento delle autonomie locali esclude la legittimità dei ripiani dei disavanzi strutturali di enti o organi strumentali a piè di lista, introducendo invece il principio generale della quantificazione preventiva dei costi sociali per i quali i ricavi da tariffa non garantiscono la necessaria copertura. Tale principio è del resto specificazione del più generale principio di salvaguardia degli equilibri di bilancio sul quale si basa tutta la disciplina contabile e finanziaria degli Enti Locali.

(seguono ipotesi di modelli di struttura del conto )

Page 20: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Comune di FERRARA

BOZZA DEL PIANO DEI CONTI DELL’ISTITUZIONE

Classe Mastro Conto Costi

Acquisto di materie prime e/o beni di consumo Acquisto beni di consumo per pulizie

Beni di consumo diversi

Beni di consumo per gestione impianti

Beni di consumo per manutenzioni ordinarie

Carburanti e lubrificanti Derrate alimentari Libri e riviste Stampati e cancelleria Vestiario del personale

AmmortamentiAmmortamenti arredi aule scolastiche e sale attrezzate

Ammortamenti mobili e macchine ufficio

Ammortamenti sistemi informatici (hardware e software)

Ammortamenti trasferimenti in c/capitale Ammortamenti diversi

Ammortamenti macchinari, attrezzature e impianti diversi

Assicurazioni Assicurazioni automezzi Assicurazioni beni patrimoniali Assicurazioni diverse Assicurazioni fruitori dei servizi

Contributi passivi Contributi a enti e associazioni diverse

Contributi a scuole e gestione contributi diritto allo studio

Contributi a soggetti /enti privati

Contributi enti pubblici Rimborsi diversi Diritti Aggio esattoriale Godimento Beni di terzi Canoni di locazione immobili Leasing Imposte e tasse Altre imposte e tasse Tasse di circolazione Oneri finanziari Interessi passivi

Accantonamento per svalutazione crediti Oneri straordinari diversi

Organi istituzionali

Indennità, rimborsi, gettoni di presenza Consiglio di amministrazione e Presidente

Spese per revisori dei conti Personale Formazione del personale Indennità varie

Page 21: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi a carico dell'ente

Premio incentivante Spese diverse riguardanti il personale Stipendi e assegni fissi al personale Straordinari Trattamento di fine rapporto

Prestazioni di terzi e consulenze Consulenze diverse

Prestazioni di terzi per manutenzione e assistenza attrezzature e impianti

Prestazioni di terzi per manutenzione e assistenza automezzi

Prestazioni di terzi per manutenzione e assistenza beni mobili diversi

Prestazioni di terzi per manutenzione e assistenza sistema informatico

Prestazioni di terzi per manutenzione ordinaria beni immobili

Prestazioni di terzi per gestione archivio storico

Prestazioni di terzi per iniziative a favore dell'integrazione interculturale

Prestazioni di terzi per iniziative di integrazione alle attività scolastiche

Prestazioni di terzi per l'effettuazione dei trasporti scolastici

Prestazioni di terzi per produzione pasti

Prestazioni per servizi iricreativi infanzia e adolescenza

Spese generali Costi bancari diversi Spese diverse Utenze Combustibile per riscaldamento Energia elettrica Metano ed acqua Telefono, posta Ricavi Interessi attivi Interessi attivi diversi

Proventi da gestione patrimoniale

Proventi da servizi Proventi da attività extrascolastiche

Proventi da rette di frequenza scuola d'infanzia

Proventi da rette di frequenza asili nido Proventi da servizi all'infanzia diversi Proventi servizio trasporto scolastico Proventi diversi Donazioni

Rimborsi e recuperi diversi da privati ed enti pubblici

Trasferimenti dell’ente locale a copertura costi sociali

Rendite diverse Rendite diverse Rimanenze finali diverse Rimanenze finali diverse

Trasferimenti da Stato, Regione, Provincia e altri Enti Trasferimenti da enti vari

Page 22: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Trasferimenti provinciali e regionali per gestione servizi di Niido

Trasferimento regionale per attività scolastiche -diritto allo studio

Trasferimento regionale per gestione servizi educativi integrativi

Trasferimento regionale per gestione integrazione scolastica

La redazione del bilancio economico preventivo dell'Istituzione dovrà considerare sostanzialmente solo le voci di bilancio di seguito presentate e conformarsi alle seguenti linee guida:

• i costi correnti previsti (per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci; per i servizi, per il godimento di beni di terzi; per il personale; per oneri diversi di gestione) dovranno essere la coerente traduzione, sotto l’aspetto economico, delle spese correnti così come definite nel bilancio finanziario dell’ente;

• i costi relativi agli ammortamenti dovranno, fatte salve le debite considerazioni al riguardo, essere coerenti con gli stanziamenti già effettuati o previsti nel bilancio finanziario;

• i ricavi delle vendite e delle prestazioni e per contributi esterni dovranno sostanzialmente coincidere con gli introiti finanziari attualmente rilevabili nei bilanci comunali;

• i ricavi a copertura dei costi sociali devono garantire le condizioni di pareggio economico e, quindi, in particolare devono coprire anche i costi derivanti da ammortamenti di investimenti già effettuati.

Page 23: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

ASPETTI ECONOMICO FINANZIARI CONNESSI ALLA COSTITUZIONE DELL’ISTITUZIONE

Per quanto riguarda l’avvio dell’ISTITUZIONE durante l’attuale esercizio finanziario 2007, si ipotizza di partire naturalmente dal quadro generale dei dati del Bilancio corrente , indi di prevedere, date le risorse umane competenti, un congruo periodo di studio e gestione paralleli della CONTABILITA’ FINANZIARIA e della CONTABILITA’ ECONOMICA, in modo da verificare e valutare tutti gli strumenti tecnici e tecnologici atti a considerare realistica la gestione autonoma dell’ISTITUZIONE, così come previsto dalle norme vigenti.

Nella fase di elaborazione dello studio di fattibilità dell’Istituzione per i servizi educativi, scolastici e per le famiglie si sono assunti quali riferimenti economico finanziari i dati desunti dal Bilancio di Gestione del Comune considerando quindi che le risorse necessarie al suo funzionamento siano equivalenti a quelle attualmente impiegate dall’ente per la gestione diretta.Vi è tuttavia la fondata aspettativa che l’avvio della nuova esperienza gestionale consenta di realizzare un migliore equilibrio tra i costi di gestione e i proventi dei servizi.Tale aspettativa si basa sulla possibilità di far leva su un efficientamento complessivo del sistema che avrà i sui punti di forza in una gestione economica finanziaria in grado di rilevare in modo analitico costi e ricavi,nonché un’accelerazione dei tempi di intervento e risposta interna –esterna dei servizi offerti.Pur non potendo quantificare allo stato la rilevanza delle economie realizzabili si ritiene di poter esporre in estrema sintesi le linee di azione finalizzate a tale scopo.

COSTI DI GESTIONE AMMINISTRATIVA

Un primo intervento riguarda i costi di gestione amministrativi. Si ritiene che l’organizzazione dell’istituzione possa contenerne parzialmente l’entità attraverso:- una riorganizzazione interna che adotti un sistema informativo dedicato allo snellimento e

qualificazione delle procedure;- la semplificazione dei processi decisionali che riduca l’iter procedimentale- la razionalizzazione dei servizi di front office che valorizzi uno sportello centralizzato pur senza

rinunciare alla rete rappresentata dagli sportelli delle circoscrizioni.

COSTI DI GESTIONE DEI SERVIZI

L’esperienza di analoghe iniziative induce ad ipotizzare che con strumenti contrattuali appropriati sia possibile ridurre i costi di servizi affidati a soggetti esterni.Si ipotizza ad esempio che un contratto di global service ben strutturato possa dare risultati significativi anche sul piano qualitativo.

IRAP

Con riferimento agli oneri IRAP, la costituzione dell’Istituzione può generare un effetto positivo. Va tenuto, infatti, presente che attualmente non tutti i servizi destinati ad entrare nell’Istituzione vengono trattati secondo il criterio fiscale commerciale, poiché alcuni di essi sono considerati meramente istituzionali. La loro riconduzione nell’ambito di un’unità organizzativa, che deve essere gestita con contabilità economico- patrimoniale, farebbe sì che anche per essi possa

Page 24: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

applicarsi o il criterio specifico per i servizi commerciali, o, in subordine il criterio dei servizi promiscui: in entrambe le opzioni, il risparmio IRAP sarebbe comunque garantito.

GESTIONE DEL PERSONALE

Pur conservando l’unitarietà della gestione delle politiche del personale è ipotizzabile un sistema di relazioni sindacali che valorizzi l’autonomia gestionale dell’Istituzione con sistemi incentivanti differenziati con consentano un più razionale utilizzo del personale docente e non in servizi supplementari.

Pare infine necessario sottolineare che una valutazione sui costi di gestione non può prescindere dalla considerazione degli effetti complessivi che dall’avvio dell’Istituzione può derivare all’intero sistema Comune in termini di razionalizzazione di alcuni processi. Va detto che ragionevolmente la consistenza di una potenziale riduzione di costi dipende molto dalla “velocità” di realizzazione del progetto e potrà essere valutata solo dopo il concreto avvio dell’esperienza.

24

Page 25: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

LA GESTIONE DEL PERSONALE

Il personale dell’Istituzione è a tutti gli effetti, giuridici ed economici, dipendente dell’Amministrazione comunale di riferimento. L’assegnazione all’Istituzione non ne modifica, in alcun modo, lo stato di dipendenza dal Comune.

La natura del rapporto di dipendenza del personale dell’Istituzione si configura come un tipico rapporto di pubblico impiego, disciplinato quindi dalle disposizioni di cui al D. Lgs. 165/2001 e successive modifiche, nonché dalla disciplina contrattuale dei dipendenti e dei dirigenti degli enti locali.

Il Servizio costituisce l’unità organizzativa che si confronta con un’ampia sfera di competenze specificate da obiettivi. Il Servizio :-persegue obiettivi di sviluppo di specifici ambiti costituenti l’ambiente dell’Istituzione o è di supporto alla realizzazione di tale finalità attraverso lo sviluppo delle risorse interne;-utilizza un budget di risorse umane, strumentali e finanziarie per esercitare le responsabilità assegnate. Per avere un quadro generale delle ENTRATE E delle USCITE relative al Servizio Istruzione, formazione e Politiche Familiari, vengono presentati in allegato i riepiloghi del CONTO CONSUNTIVO 2006 e del BILANCIO DI PREVISIONE 2007 tratti dai CENTRI DI COSTO cui farà poi riferimento l’Istituzione. (cfr. ALLEGATI)

-gestisce le attività attraverso formali e periodiche sessioni di programmazione e controllo dei risultati.

I Servizi, per governare adeguatamente ambiti di particolare complessità organizzativa, così come tuttora funzionano nell’ambito della Pubblica Istruzione, sono suddivisi in Unità operative e Uffici, secondo criteri di razionale suddivisione dei compiti e di flessibilità.

La denominazione di ciascun Servizio indica in modo evocativo la sfera di competenze assegnate. Nella definizione dell'organigramma strutturale e funzionale dell'Istituzione si è tenuto conto dell'effettiva caratterizzazione dei servizi fino ad oggi evidenziati nell'ambito dell'Assessorato della Pubblica Istruzione- Formazione, Politiche familiari e rapporti con l'Università.

Nell'arco degli ultimi dieci anni, infatti si è andata via via, strutturando una filosofia d'insieme dei servizi educativi, scolastici ,dell'integrazione socio-educatica e delle politiche familiari che ha coniugato effettivamente la trasversalità culturale delle risorse umane, con la ricchezza delle risorse tecnico- professionali ed economiche, attraverso una gestione di servizi omologhi e coerenti sempre più complessi , il cui risultato principe è stato per tutti, quello di fornire alla comunità una pluralità di offerte di massima qualità , rispondenti agli effettivi bisogni di una realtà complessa in continua trasformazione.

Occuparsi , in questi anni, di servizi per l' infanzia e le famiglie, congiuntamente ai problemi più disparati che queste manifestano, così come occuparsi di scuola, riferendosi costantemente ad una quadro più generale delle condizioni politico sociali e culturali che investono il mondo

25

Page 26: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

dell'istruzione e dell'informazione in una comunità come la nostra , in continua e contraddittoria trasformazione non poteva non esigere una profonda riflessione sia in termini organizzativi, che politici più generali. Non è quindi un caso che all'interno dell'Istituzione venga proposta la gestione di servizi complementari, soprattutto, (ma non solo) sul piano delle economie di scala(Unico servizio di centralino, commesseria e portineria, protocollo, uffici centralizzati di gestione del personale ecc.) bensì che consentono di avere una quadro generale e coerente di servizi rivolti ad utenti con diverse e contemporanee esigenze e bisogni sociali.

La proposta strutturale e funzionale dei diversi servizi dell'Istituzione allegata al presente documento, rappresenta le singole specifiche attribuzioni di attività in gestione diretta e trasversale (comune ai diversi servizi) e dà conto di posizioni di responsabilità apicale, da troppo tempo esercitate e non già riconosciute, per cui con l'avvio dell'Istituzione s'intende prefigurare chiaramente il riconoscimento. Fra i più significativi criteri di riferimento per la definizione di aggregazioni di attività da assegnare ai Servizi prefigurati nell'Organigramma dell'Istituzione si specificano i seguenti:- valutazioni di interdipendenza tra le attività (comunanza di risorse e flussi operativi,

esigenza costante di scambio di informazioni, esigenza forte di coordinamento, diretta sequenzialità operativa);

- considerazioni di economicità relativamente all'impiego di risorse (maggior flessibilità, possibilità di interscambio, combinazione di "punte di lavoro" temporalmente non coincidenti);

- valutazioni inerenti l'ampiezza del controllo dei responsabili;

- valutazioni inerenti la diversità di logica operativa e la portata della disomogeneità tra diverse attività.

Comitato di direzione

Si prevede la costituzione di un Comitato di Direzione.

Il Comitato di direzione è presieduto dal Direttore Generale ed è inoltre composto dal Direttore amministrativo, dal Direttore pedagogico, dal Direttore Finanza e Controllo e dai dirigenti responsabili dei diversi servizi Il comitato avrà il compito di:

- relazionare e relazionarsi sui processi di interrelazione sul funzionamento generale dei servizi, analizzando sistematicamente con specifici report lo stato di fatto, sia sul piano gestionale, che economico , che progettuale;

- proporre innovative modificazioni dei servizi;- predisporre semplificazioni procedurali per una migliore rispondenza delle strutture alle

esigenze dei cittadini nel rispetto delle norme di cui alla Legge n. 241/1990;- proporre innovazioni tecnologiche e organizzative ritenute necessarie per realizzare la costante

evoluzione dell'organizzazione del lavoro, nonché lo sviluppo delle attività in essere;- tradurre gli indirizzi del Consiglio di amministrazione in termini di interventi operativi;- elaborare i criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi, la valutazione del personale

e realizzare il confronto e lo scambio di valutazioni sull'andamento dell'Istituzione;- discutere e risolvere quei problemi organizzativi e gestionali che richiedono integrazione di

comportamenti;- contribuire alla formazione di proposte per la definizione del bilancio e del piano programma.

26

Page 27: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Modalità e forme di convocazione e gestione di gruppi di lavoro, saranno oggetto di preciso regolamento, conseguente l’avvio dell’Istituzione e da deliberarsi da parte del Consiglio di Amministrazione.

Viene inserito in allegato, l’organigramma strutturale e funzionale dell’istituzione , accompagnato da una specifica relazione inerente la definizione delle professionalita’ e dei profili richiesti in organico, per lo svolgimento delle diver5se attivita’ facenti capo ad ogni servizio. (cfr. Allegati)

27

Page 28: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DEI SERVIZI DELLA ISTITUZIONE

Politiche di riferimento generale – dati del Bilancio Sociale

Le profonde trasformazioni subite negli ultimi anni dalle politiche del welfare e gli stili di vita che caratterizzano la società attuale hanno determinato, per ciò che riguarda i servizi educativi rivolti ai bambini nella primissima infanzia e alle loro famiglie, un panorama che sembra caratterizzarsi A FERRARA per alcuni elementi:

1. La richiesta di servizi per l’infanzia è in costante aumento ed anche in quelle realtà, dove le amministrazioni locali hanno da tempo investito ampie risorse, nel garantire una nutrita rete di nidi e scuole dell’infanzia, si stanno determinando significative liste di attesa. Nella nostra Regione, in particolare,sono sorti altri servizi rivolti ai bambini ed alle famiglie che prevedono forme di sostegno alla genitorialità, con modalità e tempi di affidamento dei bambini, diversi da quelli previsti dai servizi più “tradizionali”, proprio per dare una risposta diversa alle diversificate esigenze delle famiglie e al mondo occupazionale lavorativo.

2. L’esigenza e la volontà politica di contenere le liste di attesa ha prodotto e sta producendo esperienze che vedono il coinvolgimento di attori sociali, pubblici, privati ,sia del cosiddetto terzo settore. Si sta delineando cioè, un sistema misto di servizi, che vede le pubbliche amministrazioni fortemente impegnate a stringere significative alleanze con vari settori della società, disponibili ad impegnarsi in prima persona sul terreno dell’educazione, in una logica non autoreferenziale , ma sinergica con le politiche educative dell’ente locale. La gestione diretta di servizi educativi è infatti supportata da interventi in convenzione , che l’ente locale stipula con soggetti autorizzati a gestire il funzionamento di servizi per la primissima infanzia, che consentono di abbattere liste di attesa sempre più nutrite. Esperienze di questo tipo costituiscono interessanti occasioni per condividere interesse ed impegno nei confronti dei bambini e delle loro famiglie, in modo da garantire loro servizi educativi capaci non soltanto di accoglierli, ma soprattutto di accompagnarli nei processi di sviluppo, con competenza e con rispetto per le specificità di ciascuno. Questo può avvenire con maggiore facilità laddove esistono disposizioni legislative delle regioni – e la Regione Emilia Romagna è una di queste - che consentono di governare con sufficiente chiarezza e trasparenza , anche attraverso percorsi formativi comuni che garantiscono la qualità pedagogica nel processo di costruzione e di ampliamento del sistema integrato- dei servizi per la prima infanzia .

3. La scelta di costituire un’ISTITUZIONE, come strumento dell’Amministrazione Comunale orientato al raggiungimento di una maggiore efficienza ed efficacia dei servizi e più in generale ad un miglioramento della capacità di risposta ai cittadini in un ambito importante e delicato, quale quello dei servizi educativi per l’infanzia, ma anche dei servizi scolastici ed extrascolastici, riferiti soprattutto alla fascia dell’obbligo e dei servizi educativi integrativi rivolti ai minori e alle famiglie, rappresenta sicuramente un investimento in termini di risposta qualificata ai bisogni della comunità. Più precisamente la funzione dei servizi finora assegnati al Settore Servizi alla Persona – Servizio Istruzione Formazione e Politiche Familiari è configurabile nella promozione, progettazione e gestione dei Servizi scolastici per l’Integrazione e la qualificazione dell’offerta formativa territoriale, quale supporto organizzativo e logistico per gli utenti della scuola dell’obbligo e, su progetti specifici, anche della scuola superiore. Ai servizi educativi e scolastici tradizionali, nell’arco dell’ultimo decennio, sono andati ad aggiungersi una serie di servizi educativi integrativi rivolti a minori e alle loro famiglie, precisamente normati a livello regionale, i quali, in

28

Page 29: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

termini di sussidiarietà e complementarietà, offrono un quadro integrato e coerente di servizi di cui le famiglie della nostra comunità esprimono il bisogno. Tale assetto dei Servizi ha favorito, infatti, un raccordo di tipo orizzontale e verticale che consente, attraverso l’ISTITUZIONE , la concreta realizzazione di un sistema socio-educativo e formativo integrato nell’ambito più generale del Settore Istruzione. L’Amministrazione che , in questi anni, ha investito infatti ingenti risorse per migliorare e qualificare costantemente i servizi rivolti ai piccolissimi, intende fare un ulteriore salto di qualità individuando progetti specifici anche sull’extra scuola e la scuola su temi fondamentali afferenti il “tempo scuola” e la qualità dei contenuti educativi, ritenendo la famiglia e la scuola partner privilegiati di questo processo

4. L’espressione più trasparente dell’azione dell’amministrazione si esercita attraverso la definizione del BILANCIO SOCIALE che diventa” il traduttore” delle politiche ovvero lo strumento per leggere le trasformazioni , i bisogni della comunità. Le specifiche azioni del Bilancio sociale si misurano anche all’interno dei Piani di Zona, con altri soggetti, dai diversi Servizi alle Circoscrizioni,alle famiglie , l’Associazionismo e il mondo del volontariato, le autonomie scolastiche e altre agenzie del territorio, che devono assicurare soprattutto una continuità nel livello quantitativo e qualitativo degli interventi e consentire seria verifica e valutazione dei medesimi , in rapporto ai reali bisogni della comunità locale. Il Bilancio sociale dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie, quindi, è lo strumento più indicato per dare visibilità alle domande ed alle necessità di informazione e trasparenza del proprio pubblico di riferimento. In particolare:

- Il Bilancio Sociale si basa sull’utilizzo di un modello di rendicontazione quali- quantitativa, mirante a delineare un quadro omogeneo, puntuale completo e trasparente della complessa interdipendenza fra i fattori economici e quelli socio-politici connaturati e conseguenti alle scelte fatte.

- Il Bilancio Sociale rappresenta la certificazione di un profilo etico, l’elemento che legittima il ruolo del Servizio comunale, non solo in termini strutturali, ma soprattutto morali, agli occhi della comunità che percepisce che la scelta degli interventi migliorano, di fatto, la qualità di vita sia di chi ne fruisce, sia degli alti.-l’ottica di lettura del Bilancio Sociale è finalizzata ad una percezione esterna, non focalizzata su indicatori di attività e di elementi di output, ma di utilizzo, di qualità dei servizi e outcome delle iniziative intraprese. In tale senso può aiutare a definire le priorità di intervento per gli esercizi successivi partendo appunto da una lettura/dialogo sui risultati ottenuti. Questo strumento per comunicare, rendicontare, mostrare e valorizzare il lavoro del personale interno consente una visione d’insieme che consente di migliorare il rapporto tra l’Amministrazione, la struttura interna e la comunità.

Gli impegni fondamentali emergenti dal Bilancio Sociale del Settore Servizi alla Persona , che diverranno precise azioni della costituenda Istituzione si possono riassumere nei punti che seguono e ogni portatore di interesse può trovarvi e leggere con facilità la rendicontazione della propria area di interessa primario:

• sostenere e qualificare i servizi alla primissima infanzia (0 – 6 anni) con particolare attenzione anche ai nuovi servizi integrativi e per le famiglie, così come disposto dalla Legge Reg.le n. 1/2000 successivamente modificata con L.R. n. 8/2004;

29

Page 30: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

• valorizzare la ricerca costante di qualificazione dell’offerta educativa quale fattore centrale di promozione e costruzione di una cultura dell’infanzia capace di attuarsi attraverso processi di azioni permanenti di ricerca, innovazione e formazione;

• sostenere e valorizzare la rete dei servizi educativi, pubblici e privati presenti sul nostro territorio per favorire un costante processo di qualificazione e integrazione della rete dei servizi;

• aumentare la capacità del sistema educativo -scolastico di relazionarsi con l’esterno, di collaborare con Istituzioni e soggetti pubblici e privati e del volontariato, di reperire anche risorse altre rispetto a quella di trasferimento diretto da parte del Comune;

• affiancare le realtà scolastiche e le famiglie nei processi di cambiamento del sistema scolastico, in riferimento ai bisogni di accompagnare le continue e diverse riforme in atto con percorsi concordati fra i diversi soggetti istituzionali e finalizzati alla qualificazione dell’offerta formativa (scolastica ed extrascolastica);

• prestare particolare attenzione alla manutenzione e alla cura e qualità strutturale dei luoghi dove si svolgono le attività socio-educative e scolastiche, consapevoli dell’importanza della salvaguardia della sicurezza e della salute, come del fatto che anche questi aspetti rivestono un’importanza fondamentale per coinvolgere e motivare i ragazzi e le famiglie;

• consolidare i percorsi permanenti di istruzione e formazione, tenuto conto anche dei cittadini provenienti da paesi extracomunitari;

• realizzare una maggior trasparenza dei dati finanziari attraverso un più agevole monitoraggio del livello di efficienza di erogazione dei servizi e una maggior flessibilità e rapidità delle procedure contabili, in quanto l’Istituzione è dotata di Bilancio proprio.

I principali elementi che contraddistinguono l’attività di tutti i servizi rivolti all’infanzia e le politiche socio-educative ,in genere, emergono dalla specifica collocazione all’interno della MAPPA più avanti rappresentata, che evidenzia descrittivamente lo sforzo di concentrazione, la qualità e polivalenza dell’offerta dei servizi verso l’area delle politiche.All’interno della mappa compaiono tutti i servizi e le attività che si integrano di fatto all’interno del Servizio Istruzione, che si occupa sia di servizi per la primissima infanzia (nidi e materne), sia di servizi rivolti ai minori in termini di interventi di cura e tutela, nonché di servizi scolastici di diritto allo studio, di servizi socio-educativi coordinati rispetto all’integrazione dei disabili e dei minori stranieri all’interno dei contesti scolastici ed extrascolastici, di attività e servizi rivolti alle famiglie e alla genitorialità.

Dai quadri dei dati, in particolare, emergono quali sono i punti salienti dei servizi, quello relativo alla spesa, che si concentra maggiormente nei servizi educativi e scolastici, nell’area dell’integrazione, anche se poi è sicuramente distribuita su tutta una serie di interventi rivolti alle famiglie, ai servizi integrativi, nonché a nuove tipologie di servizi educativi e scolastici, oltre che a tutela di minori in difficoltà e disagio.Si tratta di una situazione molto complessa che si articola in quadro dinamico di interventi riconducibili come dianzi richiamato, ad una visione generale, in continua evoluzione perché

30

Page 31: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

tesa a cogliere i nuovi bisogni che produce continui adattamenti sia sul piano dell’organizzazione dei servizi, che dell’articolazione delle risorse.

La visione prospettica offerta dal Bilancio Sociale è la seguente:

• passaggio da un sistema abbastanza omogeneo di prestazioni ad un sistema integrato dei servizi con diverse opportunità di offerta e relativa differenziazione dei sostegni economici;

• sviluppo di nuove opportunità per minori e famiglie, anche con forme di sostegno e promozione sociale di comunità, nell’ottica di una visione globale dei bisogni delle famiglie e dei diritti dei minori a carico di una comunità più ampia non più solo riconducibile al servizio dell’ente locale;

• sviluppo e sostegno del privato sociale nelle messa in rete delle diverse opportunità di risposta ai bisogni dei minori e delle famiglie anche con attivazione di iniziative di confronto fra famiglie, in modo che ciò possa ricondursi ad un processo di autoaiuto consapevole e nel contempo a risorsa fra le risorse;

• rafforzare il rapporto con le istituzioni scolastiche e per valutare gli effetti della riforma scolastica in ogni ordine e grado di scuola, in particolare per problematiche connesse ai problemi di integrazione, prevenzione e recupero del disagio e la qualificazione dell’offerta formativa e dell’extrascuola;

Queste le azioni specifiche:

Ampliare l’offerta di posti nido. Questo obiettivo richiede, oltre ad un consolidamento del sistema pubblico comunale, la prosecuzione dell’azione di coinvolgimento del Terzo Settore, per giungere a convenzioni che rendano disponibili posti per bambini inseriti nelle liste pubbliche di attesa, sia la costruzione di rapporti con il mondo del lavoro per l’avvio di nidi aziendali anch’essi aperti in parte alle liste di attesa del Comune. Tutto questo va accompagnato con la messa a punto di strumenti e luoghi di lavoro (come la Carta dei Servizi e la Consulta per l’infanzia) in cui vengono costruiti criteri di qualità condivisi tra i vari attori per governare l’insieme dei servizi educativi per l’infanzia.

Evoluzione del rapporto tra autonomie scolastiche e Comune. Il Comune è spesso visto dalle autonomie scolastiche come mero fornitore di servizi piuttosto che come partner importante nella ricerca di risposte ai problemi che coinvolgono la scuola: anche per queste ragioni, ora si sta operando per costruire un Patto sulla scuola tra autonomie scolastiche ed enti locali centrato sui problemi dell’ampliamento dell’offerta formativa, dell’integrazione degli alunni disabili, dell’inserimento dei bambini stranieri, ecc.

L’integrazione tra servizi educativi, sociali e sanitari all’interno del mondo della scuola. Ci riferiamo a rapporti tra servizi diversi che vanno consolidati. Alcuni esempi: il rapporto tra Servizio Istruzione e Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione riguardo alla questione dei mediatori interculturali, il rapporto tra Neuropsichiatria infantile e Servizio Istruzione rispetto all’integrazione degli alunni disabili, il rapporto tra Centro Servizi alla Persona, Promeco, Servizio Istruzione e Servizio Giovani riguardo agli interventi di prevenzione e gestione delle varie forme di disagio che si manifestano nei minori e negli adolescenti.

31

Page 32: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Potenziare e mettere in rete le attività extrascolastiche. La diminuzione del tempo-scuola connessa alla legge di riforma della scuola, unitamente alla diversa organizzazione dei tempi di lavoro delle famiglie, ha portato ad un aumento della domanda di servizi educativi extrascolastici (doposcuola, centri di aggregazione, …). Anche il Centro Servizi alla Persona segnala il problema di restrizione delle risorse a fronte di una domanda in forte crescita di attività extrascolastiche per ragazzi con disagio e il problema di connotazione dei centri di aggregazione gestiti in convenzione col Terzo settore come centri per il disagio, il che limita fortemente la possibilità di integrazione dei ragazzi. Un grande ambito strategico di progettazione e intervento per i prossimi mesi sarà quello di coordinare la rete dei vari soggetti pubblici e privati che operano nell’ambito dei servizi educativi scolastici ed extrascolastici, per favorire azioni di aggregazione, potenziando l’offerta di attività qualificate e mirate, rendendole continuative nell’arco dell’anno (si segnalano carenze nel periodo estivo). Favorendo l’integrazione di chi vive situazioni di disagio, non solo nella direzione di “ prevenzione e cura dell’esclusione”, ma di proposta di attività fra pari per far crescere le nuove generazioni in una dimensione/accettazione positiva delle diversità, e nelle famiglie di riconsiderare la grande forza rappresentativa dell’aggregazione finalizzata all’aiuto reciproco.

Programma di progettazione, consulenza e formazione giuridica in rete per i diritti dei minori e il sostegno alla genitorialità, nonché per madri e minori coinvolti in situazioni di forte rischio sociale condizioni di fragilità, in collaborazione fra Servizio istruzione e Servizi sociali.

Potenziamento dei Servizi di sostegno alle competenze genitoriali quando le famiglie sono di crisi e/o conflitto (mediazione familiare, spazio neutro..) momenti che in assenza di opportuni interventi possono ripercuotersi frequentemente sullo sviluppo della personalità dei minore.

Facilitare l’effettiva fruizione del Diritto allo Studio proponendo a condizioni agevolate di servizi di trasporto, frequenza scolastica per nuclei con minori in carico al Servizio Sociale in particolari condizioni di fragilità, in collaborazione fra Servizio istruzione e Servizi sociali.

Sviluppo delle Politiche mirate alla promozione della peer education e delLA pedagogia dei genitori (sostegno –auto-aiuto delle famiglie);

Sviluppo di un programma teso a valorizzare la cultura dell’infanzia e dell’adolescenza a livello di ricerca scientifica, di confronto su interventi innovativi e sperimentali;

Sviluppo dei Centri di ricerca e documentazione già avviati a livello locale, secondo progettazioni basate su convenzioni /confronti con enti, università nazionali ed europee;

Sviluppo di politiche per l’integrazione, proponendo azioni coerenti, complementari e coordinate degli interventi interculturali.

32

Page 33: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Mappa dei servizi interventi in atto

33

Page 34: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

ANALISI DEI SEERVIZI E DEGLI INTERVENTI

SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA: NIDI E SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI

I nidi e le scuole dell’infanzia del Comune di Ferrara hanno raggiunto in questi anni un buon livello di qualità pedagogica che ha reso sempre più qualificata la loro risposta alle richieste delle famiglie di servizi educativi per la prima e la seconda infanziaNaturalmente le condizioni socio-economiche e produttive hanno inciso fortemente sulla richiesta quantitativa e qualitativa dei servizi per la primissima infanzia, perché ad un processo di individualizzazione e strema e di elevata precarietà del mondo del lavoro, che coinvolge in modo significativo soprattutto le donne, la richiesta di maggiori e diversificati servizi è divenuta una vera e propria emergenza sociale.

La precisa attenzione a queste trasformazioni sociali che coinvolgono,in particolare, minori e famiglie, ha fatto sì che l’Amministrazione Comunale di Ferrara continui ad investire grandi risorse per rispondere ai “nuovi bisogni sociali”. A livello di servizi pubblici”tradizionali”, come il NIDO, la risposta alle lunghe liste d’attesa è stata quella di sostenere un nuovo investimento strutturale con la costruzione di un nuovo Nido in Via del Salice, zona Est della città (di maggiore incremento abitativo), che offrirà alla città, entro il 2008/2009, almeno n.130 posti in più. C’è comunque da considerare che , nell’arco degli ultimi due anni, l’offerta è aumentata di più di 100 posti, alcuni dei quali in convenzione col privato. Si tratta sicuramente di una scelta che l’Ente pubblico, nonostante le restrizioni economico finanziarie a livello nazionale,ha scelto di attivare, ma nel contempo, sta avviando anche forme di convenzionamento col privato sociale, che consentano di dare pluralità di risposte, così come la comunità richiede.

Senza dubbio la qualità dei servizi per la prima infanzia , rientra appieno nelle dinamiche di sviluppo sociale più ampio e nel sistema complesso delle relazioni e della crescita del contesto territoriale. Per questo motivo va difesa attraverso una pratica di costante studio, ricerca psico- pedagogica , innovazione educativa basata sul confronto e sulla metodologia scientifica, di cui il Servizio Istruzione si è fatto carico in tutti questi anni..

La costante riflessione su metodologie, contenuti, strumenti organizzativi, pratiche di gestione sociale, insieme ad occasioni costanti ed organizzate di formazione del personale, costituisce la condizione imprescindibile per mantenere elevata la qualità dell’offerta formativa. Molte sono state le sperimentazioni e innovazioni pedagogiche applicate in questi anni peraltro riconosciute anche a livello regionale e nazionale.

Il Centro di Documentazione “Raccontinfanzia”, i numerosi Laboratori, sono divenuti luoghi di cui le insegnanti possono arricchire ed ampliare la propria professionalità, grazie alla conoscenza di materiali di documentazione prodotti in altre realtà educative, nazionali e internazionali, insieme a tante altre iniziative e alla consultazione di una sempre aggiornata letteratura specialistica relativa ai processi evolutivi infantili.

Il materiale raccolto è consultabile anche dai genitori interessati a conoscere più diffusamente e in dettaglio le esperienze educative realizzate nei servizi, nonché a ricevere, in alcuni momenti, anche consulenze educative mirate.Il grosso investimento nella formazione del personale docente e non docente è oggi messo a disposizione anche del sistema integrato pubblico- privato, nonché del sistema provinciale di Coordinamento pedagogico dei servizi rivolti all’infanzia di cui Ferrara è Comune Capofila.

34

Page 35: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

La complessità del quadro dei contenuti e delle specificità organizzative e funzionali più generali del sistema saranno individuate nella nuova CARTA DEI SERVIZI dell’ISTITUZIONE. Meriterà specifico approfondimento tutto il sistema FRONT-OFFICE relativo alla gestione delle iscrizioni, alla fruizione dei diversi servizi e alla conseguente applicazione tariffaria, nel senso che si dovrà andare verso la costituzione di uno SPORTELLO UNICO in modo da facilitare con le nuove tecnologie, tutta l’informazione necessaria al cittadino che h bisogno di conoscere e fruire dei servizi.

A tutt’oggi il sistema infanzia funziona in collegamento con il servizio decentramento, attraverso gli sportelli circoscrizionali. Già da tempo si pensa ad una sorta di “sportello unificato” anche perché il punto terminale delle operazioni inerenti i processi sopra evidenziati non è spesso il decentramento ma, in via sostanziale, permane in capo all’attuale servizio della Pubblica Istruzione, insieme a tutta una serie di regolamenti e contenziosi non trascurabile.

Questo sarà un aspetto fondamentale su cui attivare una riorganizzazione in occasione della definizione di compiti e responsabilità della costituenda Istituzione. Seguono alcuni dati significativi sui NIDI e sulle SCUOLE DELL’INFANZIA.

Servizi educativi per la prima infanzia

I Nidi e le Scuole dell’Infanzia del Comune di Ferrara hanno raggiunto in questi anni un buon livello di qualità pedagogica che ha reso sempre più qualificata la loro risposta alle richieste delle famiglie di servizi educativi per la prima e la seconda infanzia.La costante riflessione su metodologie, contenuti, strumenti organizzativi, pratiche di gestione sociale, insieme ad occasioni costanti ed organizzate di formazione del personale, costituisce la condizione imprescindibile per mantenere elevata la qualità dell’offerta formativa. Molte sono state le sperimentazioni e innovazioni pedagogiche applicate in questi anni peraltro riconosciute anche a livello regionale e nazionale.Il Centro di Documentazione “Raccontinfanzia”, i numerosi Laboratori, sono divenuti luoghi di cui le insegnanti possono arricchire ed ampliare la propria professionalità, grazie alla conoscenza di materiali di documentazione prodotti in altre realtà educative, nazionali e internazionali, insieme a tante altre iniziative e alla consultazione di una sempre aggiornata letteratura specialistica relativa ai processi evolutivi infantili. Il materiale raccolto è consultabile anche dai genitori interessati a conoscere più diffusamente e in dettaglio le esperienze educative realizzate nei servizi, nonché a ricevere, in alcuni momenti, anche consulenze educative mirate.Il grosso investimento nella formazione del personale docente e non docente è oggi messo a disposizione anche del sistema integrato pubblico- privato, nonché del sistema provinciale di Coordinamento pedagogico dei servizi rivolti all’infanzia di cui Ferrara è Comune Capofila.

Nidi comunaliDopo alcuni anni segnati da un forte aumento di richieste da parte delle famiglie ferraresi di accesso ai posti nido comunali (si è passati da 812 nel ’99 a 1.107 nel 2004), si assiste ora ad una stabilizzazione della domanda, anche se sempre su livelli elevati: 1.169 nel 2005 e 1.182 nel 2006. Negli stessi anni si assiste ad un costante aumento dei bambini residenti in età 0-2 anni: 2.483 nel 2003, 2.610 nel 2004, 2.670 nel 2005, 2.713 nel 2006, così come dei nati vivi: dagli 828 del 2002 agli 893 del 2004, 887 del 2005, 962 del 2006.

35

Page 36: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Nidi 2004 2005 2006N. strutture comunali 14 14 14N. posti disponibili – a Settembre(di cui in convenzione)

735(+ 41 conv.)

767(+ 41 conv.)

767(+ 41 conv.)

N. domande in lista di attesa(a Settembre) 340 343 344

Grado di copertura del servizio rispetto alla popolazione in fascia d’età 0-2 anni (a Settembre)

28,7% 30,9% 30,9%

Grado di accoglimento della domanda reale 70,1% 70,7% 70,9%

Rapporto domanda reale / domanda potenziale 42,4% 43,8% 43,6%

Numero pasti consumati 132.293 130.140 133.635Spese ed entrate 2004 2005 2006

Entrate totali 921.485 1.059.208 1.123.874- di cui Entrate da tariffa 602.111 730.656 899.109Spese 6.617.733 6.788.333 6.708.447% Coperture con le entrate totali 13,92% 15,60% 16,75%% Copertura con le entrate da tariffa 9,10% 10,76% 13,40%% Incidenza a carico del Comune 86,08% 84,40% 83,25%

Costi e tariffe medie per utente Costo medio annuo per iscritto 8.528 * 8.401 * 8.302Tariffa media annua per iscritto 776 885 1.073

Personale- Educatori 147 147 147- Educatori di sostegno 7 8 6- Cuoche 14 14 14- Aiuto cuoche 15 15 15- Lavandaie-guardarobiere 10 10 10Totale 193 194 192Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

* (esclusi gli Spazi Bambino).

Di fronte all’evidente problema delle liste di attesa, l’Amministrazione comunale si è attivata attraverso convenzioni con i soggetti del terzo settore autorizzati alla gestione di tali servizi educativi: nel 2004 sono stati avviati, a valere dal mese di settembre, n. 41 nuovi posti-bambini attraverso convenzioni con nidi privati di Ferrara autorizzati al funzionamento e nel 2006 sono stati attivati ulteriori n.3 posti .

36

Page 37: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

La tabella seguente offre un quadro sintetico della evoluzione dell’offerta pubblica di posti bambino nella fascia di età 0-2 anni:

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

N° strutture 14 14 14 14 14 14 14 14 14Sezioni 48 49 49 49 49 50 50 50 50Posti disponibili 710 720 720 735 735 776 826 * 838 ** 838 **

* compresi n.18 posti nello Spazio-bambini “Le Piccole Gru”

** compresi n. 30 posti (18 + 12) negli Spazi-bambino “Le Piccole Gru” e “La Piccola Casa”.

Scuole d’Infanzia

Le scuole materne comunali sono gestite direttamente dal Comune, che cura sia gli aspetti pedagogici, educativi ed amministrativi sia il funzionamento delle strutture (arredi, manutenzione, ecc.). Per quanto riguarda le scuole materne statali, il Comune fornisce il sistema di refezione scolastica, le strutture e gli arredi.

Scuole di infanzia 2004 2005 2006N. strutture totali

- Comunali 15 15 15- Statali 2 2 2- Private 24 24 24

N. di iscritti- Comunali 1.025 1.025 1.025- Statali 145 151 134- Private 1.464 1.454 1.390

N. domande in lista d’attesa - Scuole materne statali 8 30 25- Scuole materne comunali (a settembre) 185 219 207

Grado di copertura del servizio comunale rispetto alla popolazione in fascia d’età 3- 5 anni

39,9% 39,4% 39,6%

Grado di accoglimento della domanda reale 84,2% 82,4% 83,2%

Rapporto domanda reale / domanda potenziale 47,4% 47,8% 47,6%

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

37

Page 38: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Anche per quanto riguarda le Scuole materne comunali, dopo alcuni anni di aumento consistente del rapporto fra domanda e offerta, si registra una stabilizzazione del numero di domande in lista d’attesa, che testimonia la persistenza di una forte richiesta presso le strutture comunali, anche se, a differenza del nido, sul territorio è presente una notevole offerta del privato convenzionato, oltre che dello Stato, che porta a disporre di un’offerta complessiva praticamente esaustiva della domanda.

Scuole materne comunali 2004 2005 2006Spese ed entrate

Entrate totali 1.482.555 1.513.129 1.529.836- di cui Entrate da tariffa 829.961 887.417 1.004.973Spese 5.580.405 5.441.258 6.084.893% Coperture con le entrate totali 26,57% 27,81% 25,14%% Copertura con le entrate da tariffa 14,87% 16,31% 16,51%% Incidenza a carico del Comune 73,43% 72,19% 74,86%

Costi e tariffe medie per utente 2004 2005 2006Costo medio annuo per iscritto 5.444 5.308 5.936Tariffa media annua per iscritto 810 866 980

Personale 2004 2005 2006- Educatori 82 82 82- Educatori di sostegno 22 23 25- Cucinieri responsabili 4 4 4- Cuoche 8 8 8- Aiuto cuoche 15 15 15- Esecutori scolastici 12 12 12- Lavandaie guardarobiere 0 0 0- Ausiliarie 29 29 29Totale 172 173 175Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

38

Page 39: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

DIRITTO ALLO STUDIO- ATTIVITA’ E SERVIZI SCOLASTICI

L’ambito di intervento dell’Ente Locale in materia di diritto allo studio e delle attività scolastiche si esplica attraverso una serie di interventi e servizi che riguardano:- la refezione scolastica--il trasporto scolasticoi libri di testo e borse di studioassistenza scolasticaqualificazione dell’offerta formativaNaturalmente i servizi diretti erogati all’utenza scolastica sopra elencati, per la grande parte sono compito demandato agli Enti Locali per legge, mentre per quanto riguarda la qualificazione dell’offerta formativa e la situazione di dimensionamento e razionalizzazione del sistema scolastico territoriale sono frutto della programmazione territoriale delle Autonomie scolastiche e dell’Ente Locale, cui spetta, comunque proporre e definire la situazione dimensionale e logistica delle strutture scolastiche.Dall’anno scolastico 2005/2006, anche in ragione della situazione scolastica del territorio che è andata via, via configurando un aumento notevole di iscrizioni di alunni stranieri, nonché, in generale, un discreto aumento della popolazione scolastica, per cui il Servizio Istruzione ha convocato le Dirigenze scolastiche e l’Ufficio provinciale per analizzare la situazione della realtà scolastica comunale , così come” i tempi scuola” proposti dalla varie direzioni, nonché le proposte di eventuali sperimentazioni o progetti .Si è avviato un lavoro molto complesso di studio e confronto, che ha portato a configurare specifiche proposte alla Conferenza Provinciale dell’Istruzione. E’ stato approvato un piano di incremento delle sezioni della scuola dell’infanzia statale che, a Ferrara, sono presenti in maniera davvero residuale (solo n.2 scuole statali con n.6 sezioni complessive). Dopo un’attenta analisi del sistema scolastico, si è deliberato di richiedere l’impegno dello Stato circa l’istituzione di n.5 nuove sezioni di scuola dell’infanzia e n.2 sezioni sperimentali cosiddette”primavera”(dai 2 ai 3 anni) nell’ambito del Comune di Ferrara. Naturalmente l’Amministrazione ha offerto la possibilità logistica per collocare le nuove sezioni. In particolare, dovendo il Comune impegnarsi notevolmente sul fronte dei servizi per la primissima infanzia (NIDI), ha richiesto la statalizzazione di n.2 sezioni comunali di scuola materna , quelle di Fossanova e di Quartesana , affiancandole a n.2 sezioni primavera, dal momento che, in tali località del forese non vi sono nidi comunali o privati che offrano servizi per bambini in età. Pur se storicamente l’impegno dell’Amministrazione comunale sul fronte della scuola dell’infanzia ha “vicariato” la funzione precipua dello Stato su tale 1° grado di formazione scolastica, a tutt’oggi, non è più sostenibile lo sforzo finanziario degli Enti Locali in materia.L’ulteriore impegno dell’Ente è andato configurandosi sia sullo studio della più razionale distribuzione delle sedi scolastiche alle Direzioni, sia ad incentivare l’avvio di Istituti Comprensivi, nonché a pianificare alcuni interventi di ampliamento di edifici scolastici e, soprattutto, a rivedere l’offerta formativa , il pre e post scuola .Entro il 2007 dovrebbe essere presentato il nuovo piano di dimensionamento scolastico territoriale .

Refezione scolastica Il Comune di Ferrara garantisce il servizio di refezione scolastica sia nelle scuole d’infanzia (nidi, materne comunali e statali), sia nelle scuole dell’obbligo (elementari a tempo pieno, medie inferiori a tempo prolungato).

39

Page 40: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Scuole Tipo di gestione

N° scuole servite

% sc. servite sul tot. scuole

Nidi comunali Cucina interna 14 100,0

Materne comunali Cucina interna 15 100,0

Materne statali Appalto 2 100,0Elementari Appalto 24 89,3Medie inferiori Appalto 5 50,00

Per i bambini frequentanti i nidi e le scuole d’infanzia, la refezione è gestita attraverso la preparazione diretta dei pasti all’interno delle 29 scuole, dove funzionano 24 cucine, mentre per le scuole dell’obbligo (25 elementari e 6 medie) è organizzata in catering con pasti veicolati per un totale di circa 3.300 ragazzi.

Refezione scolastica 2004 2005 2006N. utenti

- Nidi e Materne comunali 1.760 1.792 1.792- Materne statali 133 130 119- Elementari 2.990 2.623 3.098- Medie inferiori 323 219 182

SpesaMaterne comunali 1.023.599 1.086.535 1,171.346Scuole materne statali 81.690 89.560 87.911Scuole elementari 1.240.493 1.314.789 1.406.492Scuole medie 74.703 64.396 46.419Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

Costi medi e coperture 2004 2005 2006Scuola materna comunale

Spesa mensa 1.023.599 1.086.535 1.171.346Incidenza spesa mensa sul tot. spese materne comunali 18,34% 19,97% 19,25%

Totale pasti consumati 195.466 190.268 192.353Costo medio pasto 5,24 5,71 6,09

Scuola materna statale:Spesa mensa 81.690 89.560 87.911Costo pasto1 (compresi oneri servizio negli aa.ss.2005 e 2006) 4,89 6,50 6,50

Tariffa media per pasto 3,94 3,49 3,86% di copertura costi con tariffe 80,57% 74,88% 82,35%

Scuole elementari:Spesa mensa 1.240.493 1.314.789 1.406.492Costo pasto (compresi oneri servizio negli aa.ss.2005 e 2006) 4,47 6,25 6,25

Tariffa media per pasto 3,75 3,23 3,59

1 Il costo del pasto per la scuola materna statale è superiore a quello per gli altri ordini di scuola statale poiché è comprensivo anche del costo della colazione e della merenda. Per la refezione, sono state detratte dalle spese i contributi erogati dal MIUR per pasti docenti.

40

Page 41: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

% di copertura costi con tariffe 83,90% 75,53% 76,52%Scuole medie

Spesa mensa 74.703 64.396 46.419Costo pasto (compresi oneri servizio negli aa.ss.2005 e 2006) 4,47 6,25 6,25

Tariffa media per pasto 3,78 3,23 3,59% di copertura costi con tariffe 84,56% 79,56% 86,45%Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

Per le scuole materne statali si rileva un aumento della spesa per il costo di ogni pasto, in quanto sono stati aggiunti nel calcolo anche i costi del servizio: personale addetto, procedure informatiche, servizio controllo qualità, attrezzature varie. Risulta sostanzialmente stabile nel triennio la tariffa media pagata dagli utenti. Il grado di copertura da tariffe è determinato nel 2005 e 2006 dal rapporto fra l’incasso totale accertato ed il costo dei pasti, costi del servizio esclusi. Queste considerazioni valgono anche per le altre tipologie di scuole.

Trasporto scolastico Particolarmente significativo per l’entità e la complessità della gestione è il servizio di trasporto scolastico, che dal settembre 1991 è affidato in gestione, tramite appalto, a una ditta privata, con gestione amministrativa, programmazione e controllo curata direttamente dal Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari. Tale servizio si rivolge esclusivamente agli utenti delle scuole elementari e delle scuole medie inferiori che non hanno la possibilità di servirsi di mezzi pubblici per raggiungere la sede scolastica.

Trasporto scolastico 2004 2005 2006N. utenti

- elementari 354 310 302- medie inferiori 304 294 301Totale 658 604 603

Grado di copertura del servizio2

- elementari 9,46% 8,16% 7,46%- medie inferiori 11,84% 11,74% 12,34%

Km percorsi 326.633 300.762 304.234Percorrenza media giornaliera per pulmino (km.)

66,12 64,10 64,84

Percorrenza media per utente (km.)

2,43 2,44 2,47

Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

Il numero dei chilometri percorsi, e, conseguentemente, la spesa, risultano leggermente inferiori nel 2006 rispetto al 2004, anche se restano stabili i chilometri percorsi giornalmente per pulmino e per utente. Va ricordato il controllo effettuato sistematicamente negli ultimi anni dal Servizio Controllo Qualità del Trasporto, appositamente istituito.

Trasporto scolastico – spesa 2004 2005 2006

2 Rapporto fra n. di utenti e n. di studenti iscritti all’ordine e grado di scuola corrispondente (domanda potenziale). In realtà, gli utenti potenziali dovrebbero essere esclusivamente i bambini residenti in zone comunali non servite dal trasporto pubblico locale.

41

Page 42: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Spese 612.708 603.327 668.980Grado copertura tariffe 14,13% 11,69% 14,68%Incidenza sul bilancio comunale 85,87% 88,31% 85,32%Tariffa media utenti scuola obbligo 131,54 125,83 184,80Costo medio per utente 931,17 998,89 1.109,42Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

Il grado di copertura delle tariffe è stabile nel 2006 rispetto al 2004. Il costo medio per utente invece aumenta, per effetto dell’aumento consistente delle tariffe nell’ultimo biennio.Analogamente ai precedenti anni, va tenuto presente che sono stati presi a riferimento esclusivamente la spesa e gli utenti relativi al trasporto scolastico, considerato che le tariffe vengono pagate esclusivamente per tale servizio (e non per le gite scolastiche e visite didattiche).

Libri di testo e borse di studio La legislazione nazionale e regionale prevede la competenza del Comune all’acquisto di libri di testo per le scuole elementari per gli alunni residenti, all’erogazione di contributi a sostegno dell’acquisto dei libri di testo per studenti delle scuole medie inferiori e superiori e all’assegnazione di borse di studio per studenti delle scuole elementari e medie, nel caso di famiglie in condizioni disagiate (situazione ISEE pari o inferiore a euro 10.632,94).

Libri di testo gratuiti(sc. elementari) 2004 2005 2006

N. cedole per allievi scuole elementari 4.129 4.152 4.293

- Per iscritti alle scuole statali 97,34% 89,52% 89,49%- Per iscritti a scuole statali di altri Comuni

0,46% 1,95% 1,45%

- Per iscritti a scuole private 2,20% 8,53% 9,06%

Contributi libri di testo (sc. medie e superiori) 2004 2005 2006

N. studenti beneficiari 525 538 543- Scuole medie 257 274 284- Scuole superiori 268 264 259

Borse di studio(sc. elem. e medie) 2004 2005 2006

N. studenti beneficiari 635 736 805- Scuole elementari 376 470 515- Scuole medie 259 266 290Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

La fornitura dei libri di testo nelle scuole elementari è una competenza istituzionale e il prezzo dei libri è stabilito dal MIUR. La spesa sostenuta dal Comune dipende dall’aumento del numero dei bambini iscritti alle scuole elementari (primaria) e dal prezzo complessivo della dotazione libraria. La spesa media per iscritto residente nel triennio rimane comunque sostanzialmente stabile: ciò è principalmente dovuto ad un’organizzazione interna che prevede controlli sui residenti e accordi con i Comuni in cui risiedono parte dei bambini che frequentano le scuole site nel Comune di Ferrara.

42

Page 43: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Libri di testo gratuiti (sc. elementari) 2004 2005 2006

Spesa totale per libri di testo 115.723 117.809 122.236Spesa media per iscritto residente 28,03 28,37 28,47

Contributi libri di testo(sc. medie e superiori) 2004 2005 2006

Spesa totale 61.286 71.672 65.234Contributo medio per studente benef. 116,74 133,22 120,14

Incidenza bilancio comunale 11,78% 12,75% 13,24%Incidenza finanz. Statale L.448/98 88,22% 87,25% 86,76%

Sul versante dei contributi alle famiglie per libri di testo per studenti di scuole medie inferiori e superiori, si registra, a causa dell’aumento dei richiedenti il contributo regionale e di una riduzione dei finanziamenti statali, una maggiore spesa a carico del Comune di Ferrara.

Borse di studio (sc. elem. e medie) 2004 2005 2006

Spesa complessiva 111.750 125.250 136.875Borse studio scuole elementari 42,06% 46,91% 47,03%Borse studio scuole medie 57,94% 53,09% 52,97%Importo medio borsa di studio 175,98 170,18 170,03Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

Per le borse di studio, la Regione Emilia Romagna ha fissato un tetto massimo che ammonta a 125 euro per le scuole elementari e a 250 euro per le scuole medie. Il contributo medio non può che attestarsi tra i 125 e i 250 euro, aumentando o diminuendo rispettivamente in caso di aumento % dei beneficiari del contributo iscritti alla scuola media (secondaria di primo grado) o in caso di aumento % dei beneficiari il contributo iscritti alle scuole elementari (scuola primaria). Negli anni 2005 e 2006 il contributo medio è leggermente diminuito per effetto dell’aumento in percentuale dei contributi per gli iscritti alle scuole elementari e della diminuzione in percentuale degli iscritti alle scuole medie.

Centri ricreativi estivi (CRE)Il Comune realizza tale servizio tramite contratto d’appalto per il periodo estivo (luglio e agosto): normalmente risultano circa 700 posti disponibili, suddivisi in alcune scuole. L’utenza risulta in leggero calo nel triennio.

Centri ricreativi estivi 2004 2005 2006N° strutture 10 6 5N. posti disponibili 755 700 680N. iscritti 723 700 616N° iscritti per educatore 9,50 12,73 12,32Grado di copertura del servizio rispetto alla fascia 6-13 anni 11,08% 10,65% 9,21%

Personale 84 97,5 95,5- educatori 38 55 50

43

Page 44: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

- educatori di sostegno 36 32,5 37,5- personale ausiliario 10 10 8Fonte: Servizio Istruzione, Formazione e Politiche Familiari

Per i dati dei CRE bisogna tener conto che, a fronte di domande in lista d’attesa, si verificano anche casi in cui, a fronte di posti rimasti disponibili, alcune famiglie non hanno accettato la frequenza ad un CRE diverso da quello scelto. Per quanto riguarda il grado di copertura del servizio, il rapporto fra il numero effettivo di domande accolte e la domanda potenziale costituita dalla popolazione 6-13 anni, diminuisce leggermente nel triennio per effetto di un considerevole aumento degli adolescenti in fascia d’età (oltre il 7%). Inoltre c’e stato un notevole aumento di richieste di fruizione del servizio per un mese intero.Il numero di iscritti per educatore rimane aumenta nel triennio, mentre aumentano anche i dati relativi al numero degli educatori (esclusi gli educatori di sostegno).

Centri ricreativi estivi 2004 2005 2006Spese totali 332.508 257.399 269.750Entrate da tariffe 95.486 88.778 82.535Grado copertura tariffe 28,72% 34,49% 30,60%Incidenza a carico del bilancio comunale 71,28% 65,51% 69,40%

Costo medio per iscritto 459,90 367,71 426,14Tariffa media per iscritto 132,07 158,50 219,88

Il grado di copertura delle tariffe è in aumento nel triennio, per l’aumento delle tariffe negli ultimi due anni. Per cui anche la tariffa per iscritto risulta in aumento, anche per l’aumento di iscritti appartenenti a famiglie disagiate Il costo medio per iscritto risulta in leggera diminuzione per effetto di un minor costo del servizio.

44

Page 45: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

SERVIZIO Politiche Familiari – Centri per le Famiglie

A partire dall’inizio degli anni ’90, grazie soprattutto al progetto regionale Centri per le Famiglie, il Comune di Ferrara ha sviluppato un intenso programma di iniziative e servizi per bambini e genitori che ha portato all’apertura prima del Centro Elefante Blu, al Barco da maggio ’93, seguita dal Centro Mille Gru attivo nel quartiere via Bologna da marzo 1995 e da quella del Centro Isola del Tesoro, inaugurato in piazza XXIV maggio nel settembre 1997.

All’interno dell’Acquedotto monumentale di piazza XXIV maggio hanno trovato collocazione accanto a servizi e proposte educative per adulti e bambini, i servizi informativi e di sostegno alla genitorialità del Centro per le Famiglie cittadino e, fino alla primavera 2007, anche le attività di ricerca, editing e documentazione dell’Unità di Documentazione GIFT, che dal 1993 in avanti ha svolto per conto della Regione un’importante ruolo di studio e monitoraggio dei nuovi servizi socio-educativi dell’Emilia-Romagna.

Alla fine degli anni ’90, la creazione dell’Assessorato Politiche Familiare e l’approvazione del Progetto speciale Famiglia ha poi consentito di ideare e realizzare tra il 1999 e il 2004 nuovi progetti e servizi per le famiglie, mettendo pienamente a frutto esperienze, competenze e l’intenso rapporto stabilito nel corso degli anni precedenti dal Centro per le famiglie con i genitori ferraresi.

I nuovi ambiti di intervento avviati dal 2000 in avanti hanno riguardato in particolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori e la valorizzazione e il sostegno di associazionismo e volontariato familiare e sono stati resi possibili anche grazie all’allestimento di una nuova e specifica sede operativa, l’Ufficio Politiche Familiari, all’interno del Servizio Istruzione.

Al termine di tre lustri di intenso lavoro sul campo, l’impegno di servizio dell’Amministrazione Comunale nell’ambito Famiglie e Genitorialità appare articolato su quattro ambiti operativi distinti; due di questi ambiti (Ufficio Politiche familiari e Unità di Documentazione) sono prevalentemente impegnati in attività di back-office e in progetti e rapporti con soggetti istituzionali e associativi, mentre gli altri due (Centro per le famiglie e Coordinamento Servizi Integrativi per bambini e famiglie) sono invece dediti in modo pressoché esclusivo a servizi diretti a genitori e bambini:

- Ufficio Politiche Familiari: ha sede in via Calcagnini 5, è prevalentemente operativo in progetti di conciliazione e nella promozione di associazionismo e volontariato familiare, oltre che all’implementazione delle procedure amministrative dell’intera area genitorialità e famiglie; partecipa al Programma finalizzato regionale sulla conciliazione e promuove il Bando annuale “Le famiglie per la famiglia”.

- Centro per le famiglie: ha sede in piazza XXIV maggio 1 e da esso dipendono servizi informativi e di sostegno alle competenze genitoriali a carattere cittadino; partecipa con un ruolo di coordinamento al progetto regionale Informazione e Vita Quotidiana, alla sperimentazione di un servizio di Consulenza Educativa a carattere provinciale e al progetto del Piano di Zona “Diventare Genitori lontano da casa”.

- Coordinamento dei Servizi Integrativi per bambini e famiglie: ha sede presso in piazza XXIV maggio 1 e coordina i tre centri per bambini e genitori comunali Elefante Blu, Mille Gru e Isola del Tesoro, i due Spazi Bambini comunali Piccola Casa e Piccole Gru e numerose attività e delle manifestazioni estive per bambini e famiglie. Partecipa attivamente al

45

Page 46: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

programma regionale degli “Scambi pedagogici” e al progetto del Piano di Zona “Rapporti tra le generazioni – Piazza Aperta”.

- Unità di Documentazione: ha sede presso Casa Rossetti e sede operativa in via Calcagnini 5 e si interessa a livello regionale della sperimentazione di servizi per bambini e famiglie dei quali cura il monitoraggio e la documentazione delle attività, sia attraverso pubblicazioni a stampa che utilizzando tecnologie informatiche. A GIFT si deve l’ideazione e implementazione del Portale regionale Centri per Bambini e Famiglie.

Nel corso del biennio 2005-6, i principali ambiti operativi che hanno visto impegnato l’Ufficio Politiche Familiari – Centri per le Famiglie e i cui volumi di attività sono stati inseriti nel bilancio sociale sono stati i seguenti:

A). Conciliazione Tra Lavoro E Impegni Genitoriali (Interventi innovativi di sostegno economico ai genitori): a partire dall’anno 2000 l’Amministrazione Comunale di Ferrara ha affiancato ai contributi regionali (Prestiti sull’Onore) e statali a sostegno delle famiglie con bambini (Assegni di Maternità e Nucleo familiare), due progetti mirati alla conciliazione tra lavoro e impegni genitoriali: i progetti “Un anno in famiglia” e “Part-Time dei genitori”. Nel corso del 2004 la Regione Emilia-Romagna ha avviato uno specifico programma di finanziamento di questo tipo di progetti e questo ha consentito, nei primi mesi del 2005, di estendere i contributi alle madri sole con difficoltà di inserimento sociale (progetto “Monogenitorialità e Part-Time”). Entro la primavera 2007 il quadro degli interventi economici comunali a sostegno della conciliazione tra lavoro e impegni familiari si arricchirà di un quarto progetto, il progetto “Per mano” che prevede l’erogazione di voucher conciliativi.

B). Valorizzazione Associazionismo Familiare (Bando “Le famiglie per la famiglia”): per sostenere associazioni familiari e gruppi di genitori che si impegnano in esperienze di solidarietà, mutuo-aiuto o autorganizzano risposte a comuni problemi di tipo familiare, ogni anno dal 2002 il Comune di Ferrara promuove un bando per finanziare micro-progetti di particolare rilevanza sociale.

C). Promozione Volontariato Familiare (Campagna “Famiglie Assieme”): le iniziative di promozione dell’affido si sono estese nel corso del tempo a un numero crescente di realtà territoriali, grazie alla collaborazione di Amministrazione provinciale e del Centro servizi per il Volontariato, e confluiscono a fine primavera nella ormai tradizionale festa delle famiglie e del volontariato familiare.

D). Centri Per Le Famiglie: Informafamiglie&Bambini: lo sportello InformaFamiglie, aperto 5 giorni la settimana presso l’Isola del tesoro, fornisce informazioni e consulenza personalizzata ai genitori di bambini, da 0 a 14 anni. Presso lo sportello si ricevono anche le domande dei contributi statali, regionali e comunali per i genitori e viene consegnato il libro in dono a tutti i nuovi genitori. Inoltre gli operatori del Centro per le famiglie di Ferrara svolgono un ruolo di coordinamento del progetto regionale Informazione e Vita Quotidiana e del sito InformaFamiglie che costituisce la banca dati di tutti gli sportelli per i genitori presenti in Emilia-Romagna.

E). Centri Per Le Famiglie: Sostegno Alle Competenze Genitoriali: prevede un’ampia gamma di attività e servizi di carattere consulenziale (in campo educativo legale, a sostegno delle madri che allattano e per chi desidera avvicinarsi ad affido e adozione), corsi e incontri di gruppo ove approfondire esperienze e problemi dei genitori. Un’attenzione ricorrente viene posta al periodo perinatale e alle sue molte criticità (con gruppi settimanali per madri e coppie in attesa e interventi di sensibilizzazione sull’allattamento) e alle specifiche difficoltà che conseguono a separazioni e/o

46

Page 47: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

divorzio della coppia genitoriale, verso le quali il Centro per le Famiglie cura interventi di mediazione familiare.

F). Interventi Di Spazio Neutro: su richiesta dei Servizi Sociali e del Tribunale per i Minorenni, i Centri per le famiglie comunali organizzano e ospitano, assicurando l’opportuna riservatezza, l’incontro di genitori e bambini che vivono situazioni familiari difficili, affidi familiari o separazioni conflittuali.

G). Centri Per Bambini E Genitori: sono una delle nuove tipologie di servizio educativo più diffuse sul territorio regionale caratterizzata dalla compresenza di bambini e adulti. I tre centri per bambini e genitori del Comune di Ferrara (Isola del Tesoro, Elefante Blu e Mille Gru) dedicano molte proposte ai bambini più piccoli, con gruppi settimanali di mamme e neonati (Gruppi Piccolissimi e corsi di Massaggio Infantile), e per bambini nella fascia 12-36 mesi (Gruppi Da i a 3). Le Aperture pomeridiane accolgono anche bambini di età maggiore, all’Isola del tesoro anche oltre i sei anni, grazie a specifiche proposte laboratoriali (cui possono accedere anche gruppi classe di materne ed elementari) e a una vivace attività bibliotecaria.

H). Spazi Bambini:: è anch’essa una nuova tipologia di servizio educativo, prevista dalla L.R. 8/2004 e dal successivo Regolamento applicativo, che è stata avviata a Ferrara, nel corso del 2005, dopo la conclusione dell’esperienza del Piccolo Gruppo Educativo Domiciliare. Gli spazi Bambini comunali sono attualmente due e Piccole Gru) ed accolgono per tre mattine alla settimana un gruppo di 12 bambini da 12 a 24 mesi (SB Piccola Casa) e un gruppo di 18 bambini da 18 a 36 mesi (SB Piccole Gru).

I). Attivita’ Estive Per Bambini E Famiglie: durante l’estate, grazie alla collaborazione attiva di cooperative sociali e associazioni di volontariato cittadine, i Centri per le Famiglie promuovono manifestazioni culturali ed eventi di carattere educativo che coinvolgono un numero consistente di bambini e genitori ferraresi. La prima iniziativa, denominata Piazza Aperta” ha luogo durante il mese di maggio in piazza XXIV maggio ed è seguita dal calendario del Ludobus dell’Elefante che da metà giugno a fine luglio propone interventi di gioco e animazione per le famiglie che risiedono nella parte nord del territorio comunale. Da fine giugno a metà agosto il giardino del Centro Mille Gru si apre, grazie all’iniziativa l’Estate dei Piccoli, alle famiglie del quartiere che trascorrono l’estate in città mentre i primi dieci giorni di settembre sono da dieci anni a questa parte riservati all’organizzazione della manifestazione più rilevante, EstateBambini.

47

Page 48: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Politiche Familiari – Centri per le Famiglie: i dati 2004-2005-2006

Note:

1) LA SPESA PER GLI ASSEGNI DI MATERNITA' E QUELLI PER GLI ASSEGNI DI NUCLEO FAMILIARI SONO EROGATI CON FONDI NAZIONALI DALL'INPS; NON SONO PERTANTO STATI SOMMATI ALLE ALTRE VOCI; GLI A SSEGNI PER IL SECONDO FIGLIO NON SONO PIU' EROGATI DAL COMUNE DAL 20052) IL TOTALE DELLE SPESE INCLUDE I TRASFERIMENTI ALLE FAMIGLIE,

SPESE PER MATERIALI INFORMATIVI,ECC; NON è INVECE COMPRENSIVA DELLA SPESA DI PERSONALE

3) LA SOMMA SPESA NON COMPRENDE I TRASFERIMENTI REGIONALI INCASSATI NEL 2006 MA PER CONTRIBUTI 2005

BANDO LE FAMIGLIE PER LA FAMIGLIA2004 SPESA 04 2005 SPESA 05 2006 SPESA 06

N°. DOM % N°. DOM % N°. DOM %19 69% 21.000,00 13 92% 20.000,00 15 80% 15.000,00

32.882,00 30.000,00 26.000,00

2004SPESA 04 2005

SPESA 05 2006

SPESA 06

N°. DOM %

N°. DOM %

N°. DOM %

Ass. maternità 110 83%133.138,

00 94 78%111.585,0

0 116 88%149.642,

00

Ass. secondo figlio 336100%336.000,

00 0 0,00 0 0,00

Ass. nucleo familiare 94 50%106.744,

00 109 43%80.599,00 128 55%96.727,0

0

Un anno in famiglia 172 82%276.959,1

8 155 85%181.936,0

0 139 95%213.129,

00

Part time 20 90%49.541,00 25100

% 75.264,00 20100

%55.171,0

0Prestiti sull'onore 21 55% 7.800,00 23 78% 7.800,00 17 59% 7.800,00Part time Mongenitorialità 2

100% 7.800,00 4 75% 6.000,00

TOTALI 753334300,1

8 408272.800,0

0 424282.100,

00

INTERVENTI INNOVATIVI A SOSTEGNO ECONOMICO DELLA GENITORIALITA'

48

Page 49: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Note: 1) IL TOTALE DELLE SPESE INCLUDE I TRASFERIMENTI ALLE

ASSOCIAZIONI/COMITATI PROMOTORI, CONSULENZE, SPESE PER MATERIALI INFORMATIVI,ECC NONCHE' CONTRIBUTI AD ALTRE ASSOCIAZIONI FAMILIARI; NON è INVECE COMPRENSIVA DELLA SPESA DI PERSONALE

CPF: SOSTEGNO GENITORIALITA'2004 SPESA 04 2005 SPESA 05 2006 SPESA 06N°.

MF COLLOQUI 308CONS. GEN. 299CORSI GEN. N. INCONTRI 62CORSI GEN.N. PRESENZE

N°. 32143596

989

N°. 36043983

891 34.404,07 34.000,00

36.000,00

Note: 1) IL TOTALE DELLE SPESE INCLUDE I COMPENSI A RELATORI,

CONSULENTI, MEDIATORI NONCHé SPESE PER MATERIALI INFORMATIVI,ECC; NON è INVECE COMPRENSIVA DELLA SPESA DI PERSONALE

CAMPAGNA SENSIBILIZZAZIONE/PROMOZIONE FAMIGLIA ASSIEME

2004 SPESA200

5 SPESA2006 SPESA

INCONTRI 7CORSI 2

51

82

18.275,94 4.000,00 4.500,00

Note: 1) IL TOTALE DELLE SPESE INCLUDE I COMPENSI A RELATORI, CONSULENTI

NONCHE’ SPESE PER MATERIALI INFORMATIVI,ECC; NON è INVECE COMPRENSIVA DELLA SPESA DI PERSONALE

49

Page 50: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

CPF: INFORMAFAMIGLIE&BAMBINI

2004 SPESA 04200

5 SPESA 05200

6 SPESA 06SEDI: 1GIORNI APERTURA 220CONTATTI DIRETTI 2362CONTATTI TEL. 1023CONTATTI MAIL 45

LIBRO IN DONO 354

1245209

6109

055

232

1244195

0110

781

231 41.780,00 43.000,00 41.000,00

Note: 1) PRIMA DEL 2006 TRA LE FAMIGLIE ISCRITTE ERANO INCUSE ANCHE LE

PARTECIPANTI AL GRUPPO GESTANTI

INTERVENTI DI SPAZIO NEUTRO2004 SPESA 2005 SPESA 2006 SPESA

INCONTRI 99 104 157 1.800,00 1.000,00 1.000,00

CENTRI BAMBINI E GENITORI2004 SPESA 04 2005 SPESA 05 2006 SPESA 06

SEDI: 3FAMIGLIE ISCRITTE 565ISCRITTI MASS.INF. 119PRESTITI LIBRARI 1962LAB. SCUOLE 11

3488151236840

3408125

232361

38.347,09 40.000,00 42.000,00

Note: 1) IL TOTALE DELLE SPESE INCLUDE I I MATERIALI

INFORMATIVI,L'ACQUISTO DEL LIBRO IN DONO, ECC; NON è INVECE COMPRENSIVA DELLA SPESA DI PERSONALE

50

Page 51: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

SPAZI BAMBINI2004 SPESA 04 2005 SPESA 05 2006 SPESA 06

SEDI: 1 1 2 ISCRITTI: 5 18 30

4.197,48 25.000,00 55.000,00

Note: 1) NEL 2004 ERA APERTO UN PICCOLO GRUPPO DOMICILIARE POI

TRASFORMATO IN SPAZIO BAMBINO

ATTIVITA' ESTIVE PER BAMBINI E GENITORI

2004 SPESA 04 2005 SPESA 05 2006 SPESA 06FAMIGLIE ISCRITTE 1.050 1.084 1.001

62.767,35 60.000,00 55.000,00

Note:

1) IL DATO SI RIFERISCE UNICAMENTE ALLE FAMIGLIE ISCRITTE AD ESTATEBAMBINI PER L'INTERA MANIFESTAZIONE

51

Page 52: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO E INTEGRAZIONE SCOLASTICA

SOSTEGNO SCOLASTICO COMUNALE PER ALUNNI DISABILI

Nel 1996 il Comune di Ferrara ha costituito un servizio stabile (Unità Operativa Integrazione, U.O.I - Servizio Istruzione) a competenza pedagogica ed educativa con il compito di seguire i percorsi scolastici ed extrascolastici dei bambini/ragazzi disabili e delle loro famiglie, a partire dal nido fino alle scuole superiori ed oltre.

L’assunzione di educatori di ruolo (con la qualifica di insegnanti comunali per l’integrazione) e la presenza di una direzione tecnica e amministrativa stabile hanno garantito la continuità del servizio e hanno permesso di avere:• una visione longitudinale dei processi di integrazione,• una conoscenza e memoria delle situazioni singole,• una formazione permanente di tutto il personale, professionale e non,• cura dei passaggi da un ordine di scuola all’altro e dell’orientamento post scolastico dei

giovani.

Su queste basi sono state costruite solide collaborazioni con le istituzioni e i servizi scolastici, sociali e sanitari territoriali (Autonomie Scolastiche, USP, Amministrazione Provinciale, Servizio di Salute Mentale Infanzia e Adolescenza e Pediatria di Comunità dell'Asl, Centro Servizi per il Volontariato, Associazioni del settore) anche nell’ambito di accordi formalizzati, come ad es: Convenzione per l’istituzione del Centro di Documentazione Integrazione Handicap (1995), Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica (2001 e 2006), Accordo di partenariato per il Servizio Civile Volontario (2004), Accordo sul Disagio (2005), Punto di valutazione ausili (2006)

Nell’ambito dell’area disabili l’U.O.I. svolge le proprie attività nel versante dell'integrazione scolastica\extrascolastica . Nell’ambito del sostegno scolastico l'UOI organizza servizi e interventi di supporto, di competenza degli enti locali, che riguardano la scuola, dal nido alla scuola superiore. In particolare:

1. assegna personale educativo comunale nelle scuole (con funzioni di sostegno e di assistenza specialistica), fornisce ausilii e strumentazioni specifiche per assicurare il diritto allo studio:

2. realizza attività di formazione e documentazione per insegnanti, educatori e figure non professionali in collegamento con il Centro Servizi Consulenza e documentazione (CSC)cap (CDIH):

3. si occupa di orientamento post scolastico verso i servizi educativi territoriali per i ragazzi con maggiori difficoltà in collaborazione con il Servizio Sociale e il servizio SMRIA:

4. sostiene progetti di doposcuola e di servizio estivo finalizzati all'integrazione

52

Page 53: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

A.S. 2004\2005 A.S. 2005\2006 A.S. 2006/2007°Sostegno scolastico comunale File : bilancio sociale /sintesi sostegni

N. alunni disabili con sostegno comunale

% su disabili iscritti

N. alunni disabili con sostegno comunale

% su disabili iscritti residenti

N. alunni disabili con sostegno comunale

% su disabili iscritti residenti

Nidi comunali 7 100 6 85,7 6 85,70%Scuole materne comunali 24 96 26 89,6 26 89,65%Scuole materne statali - 0 0 0Scuole materne autonome - - - 30 40,50%Scuole elementari 28 42,4 26 40,6 27 40,20%Scuole medie 20 33,9 27 40,9 27 50%Scuole superiori 31 64,5* 26 55,3al. Dis.In scuole fuori comune con supporto comunale

2 1 2

Totale 112 38,9 112 118A.S. 2004\2005 A.S. 2005\2006 A.S. 2006\2007

Ore di sostegno settimanali

N. N. N.

personale professionale comunale* (comprese ore di qualificazione e progetti rilevanti)

1.398* 1516 1464

Personale non professionale (obiet.volontari, tutor)

790** 400 516

N° ore totale 2.188 1916 1980** ore medie

SOSTEGNO EXTRASCOLASTICO (CRE) PER MINORI DISABILI

Gli interventi extrascolastici per minori disabili si concentrano prevalentemente nell’ambito dei servizi estivi (0-6 anni; 6-14 anni; over 14 anni), nei quali l’UOI organizza i supporti necessari all’integrazione di bambini e ragazzi. Vi sono altri interventi di supporto (attraverso contributi economici) a progetti di integrazione nei doposcuola e in attività socio-sportive.

Il servizio estivo 0-6 anni è rivolto ai bambini già iscritti nei nidi e nelle scuole materne comunali che ne fanno richiesta ed è affidato in gestione esterna tramite appalto. Il sostegno agli alunni disabili inseriti nel servizio estivo può essere compreso nell'appalto o fornito direttamente dal Comune.

53

Page 54: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

L’integrazione di alunni disabili nei Centri Ricreativi Estivi rivolti alla fascia 6-14 anni è compresa nel contratto di appalto per la gestione dei CRE. Il Comune comunque cura gli aspetti di programmazione, monitoraggio, interfaccia con i servizi sanitari e sociali. Il numero degli educatori viene stabilito sulla base delle certificazioni dell’ASL che indicano espressamente il tipo di supporto richiesto (sostegno individuale o sostegno di gruppo) e delle condizioni di contesto.

Nel caso di ragazzi disabili con più di 14 anni ma frequentanti ancora la scuola media, possono essere organizzati interventi individualizzati di concerto fra Assessorato Pubblica Istruzione e Servizio sociale: tali progetti possono comportare, oltre alla retta, un onere aggiuntivo a carico della famiglia per l'educatore di sostegno, in relazione al costo generale del servizio.

SERVIZIO ESTIVO INFANZIA (0-6 anni)

DISABILITA'

DISAGIO

Anno Presenze Luglio

Presenze Agosto

Presenze totali

Iscrizioni totali

Presenze Luglio

Presenze Agosto

2004 16 6 22 16

2005 15 8 23 11 44 35

2006 15 7 22 16 46 33

CENTRI RICREATIVI ESTIVI (6-13 ANNI)

DISABILI

DISAGIO

Anno Presenze Luglio

Presenze Agosto

Presenze totali

Iscrizioni totali

Educatori totali

Note Presenze Luglio

Presenze Agosto

2004 26 20 46 * 29 36 (di cui 3 per progetto)

n. 3 over 14 (agosto)

2005 39 28 67* 42 32,5 ( di cui 4 per progetto)

* n. 4 over 14(1 lu + 3 ag)

62 39

2006 32 22 54* 35 37,5 ( di cui 3 per progetto)

* n. 4 over 14(2 lu + 2 ag)

40 31

54

Page 55: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

CENTRO SERVIZI CONSULENZE E DOCUMENTAZIONE (CSC) DELL’UNIT6A’ OPERATIVA INTEGRAZIONE

Il Centro Servizi Consulenze e Documentazione (CSC) fa parte dell'Unità operativa integrazione (UOI) del Comune di Ferrara e svolge compiti di supporto ai processi di integrazione scolastica e sociale attraverso attività di informazione, formazione , consulenza ricerca e documentazione educativa rivolte a scuole, famiglie, servizi, terzo settore.

Opera prioritariamente a livello del proprio territorio comunale e collabora con enti e servizi anche a livello distrettuale e provinciale per la realizzazione di progetti di interesse comune attraverso accordi e protocolli nell'ambito dei piani di zona.Le principali attività che verranno svolte sono: Progetti della rete regionale dei centri, Punto di valutazione Ausili, Consulenze, Formazione, Collana dei quaderni operativi, Informazione, Tirocini formativi, Convegni.

Vengono proposte le schede delle attività del CSC che possono essere continuate in una dimensione distrettuale ed eventualmente provinciale: questo allargamento delle dimensione territoriale dei servizi organizzati rappresenta una fondamentale opportunità di qualificazione del servizio e degli operatori, di approfondimento negli ambiti della ricerca, della sperimentazione, della documentazione e della conoscenza approfondita dei bis-ogni e delle risorse del territorio.La dimensione extracomunale dovrà essere regolamentata da specifici accordi.

L'UOI ha gestito precedentemente , su mandato degli enti promotori (Provincia, CSA, Distretto Scolastico n° 35, Asl)), assieme al Distretto Scolastico, il CDIH (Centro di Documentazione e integrazione handicap) , in ragione delle risorse professionali specialistiche e amministrative che da tempo rientravano nelle azioni e nelle competenze della stessa UOI del Servizio Istruzione del Comune di Ferrara.

A seguito dell'approvazione dell'Accordo di programma provinciale per l'integrazione scolastica degli alunni disabili, sottoscritto nel luglio 2006, questo Comune, unitamente agli Enti firmatari e sottoscrittori (Provincia, CSA, Asl, Comuni, Associazioni) ha avviato un attento approfondimento delle caratteristiche organizzative del CDIH anche in considerazione del fatto che la dimensione territoriale provinciale prevista dall'accordo, non poteva continuare ad essere gestita pressoché esclusivamente dal Comune di Ferrara, a fronte del moltiplicarsi soprattutto delle richieste di intervento e consulenza presso scuole e servizi fuori città.

Con delibera della giunta comunale del gennaio 2007, è stato istituito il Centro Servizi Consulenze e documentazione con una prioritaria dimensione comunale con possibilità estensione ad altri territori attraverso specifici accordi a livello di zona sociale distrettuale e/o provinciale. Il piano annuale delle attività del CSC verrà presentato nei tavoli politici e tecnici Distrettuali e Provinciali, per contribuire alla definizione di un articolato e complesso progetto di servizi e interventi per l'integrazione da inserire nei Piani Sociali di Zona con l'individuazione delle risorse necessarie.

55

Page 56: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

CDIH /CSC 2006N. iniziative di formazione 14

N. richieste di partecipazione 615N. consulenze 253

Visitatori del sito www.ritardomentale.it 192.000Fonte: U.O.I. – (Unità Operativa Integrazione) Servizio Istruzione e formazione

PROGETTO ORIENTAMENTO PER RAGAZZI DISABILI

Si tratta di un progetto fra Unità Operativa Integrazione (Servizio Istruzione), Servizio sociale comunale (Area Handicap) e Servizio di neuropsichiatria dell’ASL nato nel 1998/99. Il progetto prevede la costituzione di un gruppo tecnico interistituzionale con compiti di guida, orientamento rivolti alle famiglie di ragazzi disabili per accompagnarli nel difficile momento di passaggio fra la conclusione del percorso scolastico obbligatorio e la scelta di opportunità assistenziali ed educativi alternative. Il progetto nasceva per vincere la resistenza delle famiglie nell’invio dei ragazzi ai CSR diurni (Centri socio-riabilitativi), progettando già dalla scuola percorsi di ingresso e frequentazione.

DIRITTO ALLO STUDIO E INTEGRAZIONE INTERCULTURALE

Lo sguardo sulla questione della integrazione degli alunni migranti nell’anno 2006 si è ulteriormente arricchito e anche se estremamente complessi sono gli interventi socio educativi da programmare , in rapporto all’individuazione dei nuovi bisogni, sia nella configurazione dei dispositivi di accoglienza e integrazione, sia nell’incremento delle attività e delle metodologie.

La chiara e sentita necessità di costruire un linguaggio ed una metodologia condivisa tra i diversi servizi che operano per l’integrazione e la tutela dei minori stranieri, già da tempo avvertita e segnalata, ci ha orientato ulteriormente ad intensificare quelle azioni volte a favorire la crescita di competenze trasversali e idiomi comuni nell’ambito dell’approccio ai migranti da parte di chi opera nei servizi educativi sociali e sanitari.

In particolare tra le varie attività realizzate dal Servizio istruzione, Uoi Area Migranti le iniziative di maggior respiro che confermano quella ricerca di condivisione di sguardi e linguaggi comuni tra servizi sul tema integrazione migranti, in quanto si sono rivolte o hanno coinvolto più assessorati e operatori di diversa formazione, sono le seguenti:

56

Page 57: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

- 21-22 aprile 2006, convegno “Accogliere minori e famiglie straniere: saperi, pratiche dei servizi e nuovo welfare” promosso da Provincia di Ferrara e Comune di Ferrara (con la consulenza di L. Lepore e P.Sacchetto)

- consolidamento del gruppo di formazione sul disagio- conclusione del progetto Mente Locale e riflessione di un avvio di nuove progettualità

condivise con l’Assessorato Politiche giovanili:- mappatura delle opportunità aggregative e formative nell'extrascuola per i minori:- collaborazione al progetto Pdz del Centri per le famiglie “Diventare genitori lontano da

casa”:- ciclo di seminari per insegnanti, operatori sociali e sanitari, genitori, mediatori.

Complessivamente l’ampliamento del lavoro di rete ci pare sia proceduto e proceda in maniera significativa e interessante, contribuendo a riunificare e concentrare lo sguardo sulla unità e centralità del minore straniero (e della sua famiglia), che esprime bisogni complessi che vanno letti e interpretati nella cornice unica esistenziale e sociale di ciascun individuo. Parcellizzare i bisogni e gli obiettivi di intervento in base all’organizzazione dei servizi rischia di dare risposte incomplete, inefficaci, frammentarie.

Di fatto l’integrazione che cerchiamo di sostenere e realizzare nel contesto scolastico con un intenso lavoro non trova all’esterno un contesto sociale che rinforza quei meccanismi di integrazione e quelle attenzioni in termini di accoglienza, reti sociali, condizioni materiali, etc.Tale dissonanza tra luoghi privilegiati di attenzione e ascolto come le scuole e un contesto di vita e sociale non favorevole o non sempre in grado di essere luogo di integrazione contigua rimane una criticità.

Il miglioramento da parte dei servizi della capacità di ascoltare e leggere insieme la complessità dei bisogni e una loro più attenta progettazione in rete può in parte ridurre tale dissonanza. E’ necessario complessificare la progettualità sociale, anche partecipata, aprendo nuovi spazi di integrazione sociale (scuola e ed extrascuola) spazi di crescita della cittadinanza e dell’appartenenza, in una cornice non assistenzialista.L’obbiettivo è che il lavoro scolastico non rimanga isolato.I tempi di crescita di una comunità accogliente sono comunque lunghi e complessi

.Tra i punti di maggiore attenzione nel 2006 e proiettati nel 2007:

- intensificazione della produzione di strumenti di accoglienza per le scuole in collaborazione con CSII

- formazione nelle scuole per ragazzi e docenti- attività di consulenza e formazione verso l’esterno ma anche verso i servizi del comune - formazione mediatori- progettazione interculturale nelle scuole d’infanzia- intensificazione interventi per l’apprendimento della L2, anche in collaborazione con altri

servizi - attività extrascolastiche- individuazione e formazione di nuove figure di tutoraggio e accompagnamento dei ragazzi

stranieri in contesto scolastico ed extrascolastico.

57

Page 58: Istituzione Comunale dei Servizi Educativi, Scolastici e per le … · 2012. 2. 15. · COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Istituzione Comunale dei Servizi Educativi,

Alunni stranieri iscritti per ordine e grado di

scuola

A.s. 2006/07 (dati sett.-dic.06)

N. alunniiscritti

di cui stranieri

di cui stranieri

%Nidi comunali 767 72 9,3Materne comunali 1.025 90 8,7Materne statali 135 18 13,3 Elementari 4.083 340 8,3Medie inferiori 2.591 207 7,9Medie superiori ND. ND. ND.Totale 8601 726 8,4

Interventi di mediazione

interculturale per alunni stranieri di ogni ordine e grado di scuola

A.s. 2006/07 (dati sett.-dic.06)

N. alunni stranieriiscritti

di cui stranieri seguiti

di cui stranieri seguiti

%Nidi comunali 72 0 0,0Materne comunali 90 0 0,0Materne statali 18 ND 0,0Elementari 340 41 12,06Medie inferiori 207 27 13,04Medie superiori ND. ND. ND.Totale 726 68 9,4N. ore di mediazione linguistica/cult. Totale* 1812

* Dati aggiornati al dicembre 2006Fonte: U.O.I. Servizio Istruzione – Area stranieri

58