Istituto Tedesco Qualità e Finanza - La sfida L'identikit Ecco chi...
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30 CORRIERECONOMIA LUNEDÌ 16 MARZO 2015
genze di una clientela chespesso non può far frontea rimborsi scadenziati inmaniera regolare soprat-tutto se il business è carat-terizzato da una forte sta-gionalità. Il finanziamentoprevede un rimborso finoa 5 anni se non vi è ipotecae fino a 10 se invece è pre-sente la garanzia immobi-liare.
Nella definizione delcontratto si può sceglieretra tre diversi piani di am-mortamento, definendo il
numero delle rate annue eanche il giorno di scaden-za dei pagamenti. L’impre-sa può anche riscadenza-re, senza interessi aggiun-tivi, il pagamento di una rata spostandola fino a 90giorni, modificare il nu-mero delle rate annualimantenendo invariata laquota capitale da restitui-re nei 12 mesi e cambiaretipologia di ammortamen-to.
G. PA.© RIPRODUZIONE RISERVATA
La sfida Un’indagine dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza sulle condizioni per tre clienti tipo. Variabili al 2%, fissi al 3,1%
Mutui Ecco chi vince il test di convenienzaDi Cariparma, Intesa, Banco popolare, Deutsche i tassi più bassi. Sul web in testa IWBank, Webank, Che Banca!DI GINO PAGLIUCA
C a r i p a r m a C ré d i tAg r i co l e , I n te s aSanpaolo, Banco Po-polare e Deutsche
Bank, tra gli istituti tradizio-nali, IWBank, Webank eCheBanca! tra quelli cheoperano on line: ecco gli isti-tuti che offrono le miglioricondizioni a chi cerca un mu-tuo.
E’ il risultato per il 2015della ricerca condotta, inesclusiva per CorrierEcono-mia, dall’Istituto TedescoQualità e Finanza. Lo studio,realizzato in collaborazionecon mutuionline.it, mette aconfronto i Taeg (i tassi com-prensivi anche dei costi lega-ti all’accensione del mutuocome la perizia e l’istrutto-ria) a tasso fisso e variabileper tre profili diversi di po-tenziali debitori (vedi box)differenti per importo, attivi-tà lavorativa e reddito, ubica-
zione geografica della casa,apporto percentuale di con-tanti. Si tratta di un impiega-to statale, di un lavoratoreautonomo e di un giovanesingle. La superclassifica fi-nale è redatta tenendo contodella media dei Taeg fissi evariabili per i tre profili. I da-ti sono stati rilevati il 4 mar-zo.
In filaNei tassi fissi tra le banche
tradizionali la più economicasi è rivelata per tutti e tre iprofili Cariparma, con valoriche partono dal 3,12% e arri-vano al 3,47%. Tra gli opera-tori online il primato va aIWBank, con tassi dal 3,3%al 3,52%. Più mossa la gra-duatoria del variabile, conun diverso vincitore per ogniprofilo. Tra le banche tradi-zionali ha vinto per il primoBnl, con un Taeg dell’1,98%;per il secondo Banco Popola-re, con 2,06%, lo stesso tassocon cui Intesa San Paolo si aggiudica il primato per ilterzo profilo.
Tra le banche che opera-no sul web il primo profilovede la vittoria di Hellobank!, con un tasso del-l’1,90%. I tassi più bassi per illavoratore autonomo sonoquelli di Webank (2,08%),mentre per il giovane singlela più conveniente è CheBan-ca! (2,18%).
Come si può vedere la dif-ferenza tra le condizioni, e ildiscorso vale soprattutto perl’online, è molto ampia. Neitassi fissi, ad esempio, il gaptra il primo e il nono dellaclassifica supera i 160 cente-simi tra le banche tradizio-nali, mentre non valica i 40nell’offerta esclusivamenteweb. Nei mutui indicizzati, loscarto arriva a 150 centesimitra gli istituti con filiali sulterritorio e scende a 47 nellesoluzioni online.
Come si arriva a questo ri-sultato lo spiega un’altra gra-duatoria stilata dall’Istituto:le spese iniziali variano da 0a 1.600 euro, con punte di2.000 euro per il secondoprofilo.
La lettura dei dati deve co-
munque tenere conto chenon tutte le banche offronoprodotti per i profili prescel-ti. Ad esempio Unicredit noncompare nelle graduatoriedei tassi fissi perché non lipropone online.
Un annoOltre al confronto effet-
tuato in un solo giorno, l’isti-
tuto tedesco ha compiuto,come nelle scorse edizioni,uno studio sui 12 mesi. Inquesto caso si è ipotizzato unmutuo da 100 mila euro peruna casa del valore di 200mila richiesto da un impie-gato a tempo indeterminatoa Milano. Si tratta del profilodi debitore potenziale cheoggi otterrebbe le migliori
condizioni di mercato. Il Taeg a tasso fisso per
questo profilo è partito agennaio al 5,17% mentre a di-cembre era caduto al 3,60%,con un trend di discesa co-stante e un picco di ribassoad agosto. Per l’indicizzato ilTaeg a gennaio era del 2,95%ed è sceso al 2,02% a dicem-bre. Le banche che nel corso
dell’anno si sono più volte di-mostrate convenienti sonostate Banco Popolare nei fissie Hello bank! : ognuna si èaggiudicata la palma dellapiù economica per 6 mesi su12.
I dati 2014 appena citatifanno anche capire perchéstia tornando di attualità iltasso fisso: all’inizio dello
scorso anno il gap con il va-riabile era di 220 punti, oggiè di circa 130.
La ricerca dell’Istituto Te-desco Qualità e Finanza pre-vede anche quest’anno unaparte qualitativa sulla soddi-sfazione dei clienti. Ne esa-mineremo i risultati nelleprossime settimane.
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LA SUPERCLASSIFICA
Dove la rata più leggeraTaeg mutui fissi Taeg mutui variabili
Banca filiale Valutazione
Top condizioni
Top condizioni
Top condizioni
Top condizioni
Cariparma Crédit Agricole
Intesa Sanpaolo
Banco Popolare
Deutsche Bank
Banca online Valutazione
Top condizioni
Top condizioni
Top condizioni
IWBank
Webank
CheBanca!
Fonte: elaborazione dell’Istituto tedesco Qualità e Finanza su dati forniti da Mutuionline.it. Tassi aggiornati al 4 Marzo 2015 - WeBank non ha offerte per il profilo “giovane single” perchè non ha un’offerta in: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia - Banco Popolare: per il profilo “Giovane single” prodotto con tasso di ingresso al 2,25% per i primi 24 mesi; a partire dal 25°mese, Tan del 3,75% - *Ing Direct offre un mutuo a tasso fisso solo per durate 10-15 anni. In questo caso, abbiamo riportato l’offerta a tasso misto della banca, non paragonabile 1:1 con le offerte a tasso fisso delle altre banche - Mediolanum: offerta non presente nel database di Mutuionline. Dati richiesti direttamente alla banca che ha deciso di non partecipare.
BANCHE TRADIZIONALI
Impiegatostatale
3,12%
3,33%
3,48%
3,33%
3,53%
3,37%
3,83%
4,28%
4,74%
Lavoratoreautonomo
3,26%
3,55%
3,52%
3,62%
3,55%
3,81%
4,23%
4,31%
4,77%
Giovanesingle
3,47%
3,56%
3,61%
3,76%
3,66%
4,04%
4,32%
4,36%
4,95%
Cariparma Crédit Agricole
Intesa Sanpaolo
Deutsche Bank
Banco Popolare
Ubi Banca
Bnl
Credem
Bpm
Monte dei Paschi
BANCHE TRADIZIONALI
Impiegatostatale
2,10%
2,09%
2,17%
2,12%
1,98%
2,31%
2,15%
2,46%
2,72%
3,59%
Lavoratoreautonomo
2,06%
2,11%
2,14%
2,14%
2,31%
2,24%
2,32%
2,79%
2,70%
3,54%
Giovanesingle
2,08%
2,06%
2,18%
2,29%
2,32%
2,27%
2,38%
2,84%
2,73%
3,67%
Banco Popolare
Intesa Sanpaolo
Deutsche Bank
Cariparma Crédit Agricole
Bnl
Ubi Banca
Bpm
Credem
Unicredit
Monte dei Paschi
3,30%
3,47%
3,54%
3,28%
3,32%
3,36%
3,52%
3,51%
3,74%
3,27%
3,52%
3,57%
-
3,95%
3,34%
IWBank
CheBanca!
Webank
Hello bank!
Ing Direct*
BANCHE ONLINE1,90%
2,18%
2,20%
2,09%
2,37%
2,24%
2,08%
2,18%
2,24%
2,34%
2,25%
-
2,18%
2,29%
2,38%
Hello bank!
Webank
CheBanca!
IWBank
Ing Direct
BANCHE ONLINE
Sceso a soli 130 centesimi il gap tra indicizzato e rata costante
1 L’identikit
Meglionon superarela soglia del 50%
L e banche stanno semprepiù segmentando i poten-
ziali sottoscrittori di mutuo va-riando le condizioni a secondadi reddito, apporto in contanti,durata del prestito, somma ri-chiesta, lavoro svolto. Per fareun esempio: chiedere un mu-tuo pari all’80% del valoredella casa oggi rischia di co-stare 40-50 centesimi in piùrispetto a quanto servirebbeper un mutuo al 50%.
L’indagine dell’Istituto Te-desco Qualità e Finanza si basasu tre profili di debitore pervalutare la convenienza dellebanche in diverse situazioni.Tutti i finanziamenti sono perl’acquisto della prima casa. Peril primo profilo si ipotizza un40enne di Roma che chiede unmutuo da 140 mila euro peruna casa da 230 mila. E’ unostatale con reddito mensile di2.800 euro.
Per il secondo profilo siipotizza un 35enne autonomoche a Milano chiede un mutuoda 170 mila euro per una casada 230 mila per 25 anni e di-spone di 3.000 euro al mese.Infine, nel terzo caso si pre-suppone un bancario napole-tano di 28 anni che chiede unmutuo trentennale da 80 milaeuro per una casa da 100 mila.Guadagna 1.700 euro al me-se.
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Novità Per chi prima deve vendere
Quando l’innovazionebussa allo sportello
L e banche s tannoproponendo anchesoluzioni di mutuo
diverse da quelle tradizio-nali. A chi voglia sostituirela vecchia casa, senza l’as-sillo di dover vendere perforza prima di effettuarel’acquisto, Unicredit pro-pone «Valore Italia cam-bio casa» che permette difinanziare l’acquisto di unimmobile fino al 100% delvalore di stima con 18 mesidi preammortamento, nelcorso dei quali si paganosolo interessi. Così in que-sto periodo si ha tutto iltempo per realizzare almeglio la vendita del vec-chio immobile.
La durata del mutuo ar-riva a 30 anni per finanzia-menti fino all’80 per centodel valore dell’immobileoggetto dell’ipoteca. Nonci sono limiti di importo,mentre se il finanziamentosupera l’80% del valoredella casa il tetto è fissato a200mila euro. I tassi, anco-rati all’Euribor 3 mesi,hanno spread variabili infunzione dell’apporto dicontante e delle opzioniprescelte dal cliente.
Si tratta di una soluzio-ne consigliabile nei casi incui comprando prima divendere il vecchio alloggionon si perdono le agevola-zioni fiscali prima casa.
Un altro prodotto inno-vativo è proposto dal Ban-co Popolare e si rivolge allepmi. Si tratta del «Mutuoimprese flessibile» con cuisi viene incontro alle esi-
Credito Antonio Patuelli, presidente dell’Abi
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30 CORRIERECONOMIA LUNEDÌ 30 MARZO 2015
Mutui I voti dell’Istituto tedesco Qualità e finanza sulla «customer satisfaction»
Prestiti Non solo tassiChi «coccola» i clientiCredem, Deutsche e Unicredit gli istituti più vicini alle esigenzedelle famiglie. Nell’online è lotta a due tra Ing Direct e WeBank
DI GINO PAGLIUCA
C redem, Deutsche Bank, Ubi eUnicredit tra le banche tradi-zionali; Ing Direct e WeBank
tra gli istituti on line sono le aziendedi credito che possono vantare ilmaggior grado di soddisfazione del-la clientela che ha acceso presso diloro un mutuo. È il risultato dellaparte qualitativa dell’analisi sul mer-cato dei finanziamenti ipotecari nel2015 condotta dall’Istituto tedesco Qualità e finanza. Della prima sezio-ne dello studio, dedicata alle condi-zioni economiche, condotto sullebanche presenti sul portale Mu-tuiOnline.it, abbiamo parlato suCorriere Economia del 16 marzo.
I risultatiPer il confronto qualitativo, inve-
ce, lo studio è stato condotto suiclienti delle prime 10 banche italianecon sportelli territoriali e sulle pri-me 5 online; l’indagine è realizzatain collaborazione con ServiceValue.
La graduatoria finale stilata dal-l’Istituto tedesco risulta dalla pon-derazione dei risultati di quattro di-verse classifiche: le caratteristichedell’offerta; la relazione con il perso-nale della banca e la qualità dell’assi-stenza; la comunicazione ricevuta infase istruttoria e l’effettiva rispon-denza ai fatti; il rapporto percepitotra qualità e prezzo. Infine, unaquinta graduatoria è stata stilata so-lo per le banche operanti sul web eha riguardato la qualità dell’intera-zione online.
Tra le banche tradizionali Deut-sche Bank ha avuto la qualificazionedi ottima in tutte e quattro le catego-rie, mentre Credem è risultata otti-ma nell’offerta, nella comunicazio-ne, nell’assistenza, Unicredit nell’of-ferta e nel rapporto qualità prezzo,Ubi eccelle nell’offerta, nella comu-nicazione e nell’assistenza, Bnl ha lavalutazione sopra la media, in tutte equattro le categorie, stesso risultatoottiene Banco Popolare nell’assisten-za e nella qualità/prezzo. Nell’on line
WeBank ha la palma di eccellenza nell’offerta, la comunicazione e l’as-sistenza, Ing è giudicata ottima perla comunicazione e il rapporto quali-tà prezzo, categoria nella quale con-divide il primato con IW Bank, CheBanca! fa registrare a la migliore in-terazione on line.
MotivazioniPerché questo tipo di studio oltre
a quella sui costi? Perché quando sivaluta la scelta di un mutuo la con-
venienza del tasso è un prerequisitoimportante, ma non sufficiente diper sé. Può ad esempio valere la pe-na pagare due decimi di più un pre-stito (su 100 mila euro sono circa 20euro al mese) per avere la possibilitàdi posticipare una rata in caso di ne-cessità o poter effettuare, senzaostacoli, lo switch tra fisso e variabi-le (o viceversa) o ancora di poter al-lungare la durata del prestito. Al
contrario non vale la pena rispar-miare due decimi se la banca subor-dina il mutuo all’accensione di unconto corrente che costa 300 euro al-l’anno. L’importante è in tutti i casi che il cliente sappia a priori che cosaprevede il suo mutuo e non abbia sgradite sorprese dopo aver firmatodal notaio.
Le priorità Proprio per questo l’analisi del-
l’Istituto tedesco è stata posta sugliaspetti legati alla trasparenza deirapporti tra banca e cliente, al di làdi quanto prevedano espressamentele leggi. Il cliente soddisfatto di cui lostudio è andato alla ricerca è quelloche viene messo in grado di calcola-re prima di accendere il mutuo laspesa effettiva (uno tra gli aspetti in-dagati dallo studio era quello dellafunzionalità dei tool di preventiva-zione), che ha ricevuto dalla bancasempre informazioni corrette ed esaurienti sugli aspetti tecnici del fi-nanziamento, ad esempio sul rischiodi aumento delle rata nei mutui va-riabili, e che si è potuto interfacciarecon personale specializzato in gradoanche di affrontare eventuali pro-blemi in maniera non burocratica.
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Previsioni
I fondi? Un terzo delle nostre ricchezze
S empre più fondi, polizze e servizi riconducibili alrisparmio gestito. L’osservatorio di Prometeia,presentato in questi giorni al Salone del rispar-
mio, ha provato a proiettare nei prossimi tre anni il boom del gestito che ha già cambiato parecchio i con-notati dei portafogli delle famiglie italiane. Se guardia-mo i dati dal 1997 ad oggi si può notare un andamentoaltalenante di obbligazioni e fondi comuni: nel Duemi-la abbiamo la prima grande ondata di diffusione dellostrumento fondo, che in tre anni passa a rappresentaredal 20% circa al 27,8% delle ricchezze complessive dellefamiglie italiane.
Dopo lo scoppio della bolla hi-tech, i fondi pian pia-no tornano in secondo piano, a favore delle obbligazio-ni. Se guardiamo i numeri del 2014 rispetto a quelli del2008, l’anno in cui parte la grande crisi finanziaria, larelazione si inverte di nuovo: i bond scendono al 14% e ifondi salgono al 29%, con un calo di quasi il 7% nel pri-mo caso e una rimonta dell’8% nel secondo. Ieri, oggi...e domani? Secondo le proiezioni di Prometeia che arri-vano al 2017, il ruolo dei bond (titoli di Stato e non solo)è destinato a ridimensionarsi ancora, scendendo al 10,4% (-3,8% rispetto ad oggi), mentre i fondi continue-ranno a crescere arrivando a rappresentare il 32,8%delle ricchezze mobiliari tricolori, con una ulteriore espansione del 3,4%. «Le tendenze in corso sono desti-nate a consolidarsi, — dice Chiara Fornasari, partner diPrometeia —. Ci sono le condizioni per avviarci versouna composizione dei portafogli delle famiglie più vici-na a quella dei principali Paesi europei che, ad eccezio-ne della Spagna, vedono gli investimenti dei privati piùorientati verso i prodotti gestiti».
Le ragioni dello spostamento — legate al bassissimocosto del denaro che annulla i rendimenti che riduceanche la necessità per le banche di finanziarsi con laraccolta diretta — sono quindi dovute al particolare momento storico. Ma potrebbero cambiare in modostrutturale il mercato e le abitudini. Secondo Fornasari,se tra il 2007 e il 2014 il potenziale di crescita dei serviziriconducibili al risparmio gestito è stato del 18%, neiprossimi tre anni questo potenziale potrebbe arrivareal 26%. Una spinta che — sempre secondo le stime diPrometeia — non è solo collegabile al maggior interes-se dei privati ma che dovrebbe venire da una maggiorpresenza di investitori istituzionali (casse di previden-za e fondazioni), soggetti in grado di fare il mercato eguidati da logiche di lungo periodo che consentono lastabilizzazione deli grandi trend di mercato.
GIUDITTA MARVELLI© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’intervista Il cofondatore del portale quotato in Piazza Affari: sul web i leader di mercato crescono spesso più della concorrenza
«Così abbiamo fatto un altro salto nella Rete»Pescarmona: l’acquisizione di 7Pixel consente a MutuiOnline di allargare il business all’ecommerce generalista
I l copione è quasi sempre lostesso: appena usciti dalle uni-versità alla ricerca di un lavo-
ro, giovani dotati di creatività, esenso degli affari, creano unastart up innovativa. Se l’idea nonnasce in un garage in California,ma in Italia, appena la microa-zienda comincia a crescere arrivaqualcuno che la compra. Di solitoun fondo estero. Questa volta lastoria è iniziata così, ma il finale èdiverso, perché 7Pixel, la societàcui fa capo il portale trovaprezzi.it,dopo essere stata acquisita a suotempo da Naspers, gruppo suda-fricano che gestisce siti di ecom-merce in tutto il mondo, è tornatain mani italiane, quelle del gruppoMutuiOnline, che per assicurarse-ne il controllo ha investito 55,5 mi-lioni di euro, 47 dei quali tramitefinanziamento bancario.
La Borsa ha festeggiato, facen-do salire ai massimi storici il titolo
di MutuiOnline, che nelle ultimesettimane già godeva di buona sa-lute, spinto dalle notizie molto po-sitive sulle erogazioni di finanzia-menti ipotecari alle famiglie, inaumento del 33% su base annua.
Sorpresa«Il comportamento di Piazza
Affari ci ha sorpreso in positivo— commenta Marco Pescarmo-na, cofondatore e presidente delgruppo MutuiOnline — perché ingenere le acquisizioni, soprattuttose rilevanti come questa, nell’im-mediato penalizzano i titoli coin-volti, nell’attesa di vedere comeevolverà il business». Evidente-mente hanno giocato a favore ifondamentali delle due società.Gli ultimi dati di bilancio di7Pixel, della primavera 2014, par-lano di ricavi per 15 milioni e pro-fitti netti per cinque, numeri pre-sumibilmente in crescita visto che
spesso più della concorrenza. Lo vediamo anche a casa nostra: nelsettore dei mutui dove non abbia-mo concorrenti paragonabili cre-sciamo più facilmente di quanto ciaccada nelle assicurazioni, perchéil nostro sito specializzato segu-gio.it deve fare i conti con un com-petitor forte quale facile.it».
CambiamentoRimane il fatto che passare da
portali specializzati in prodotti fi-nanziari a un comparatore gene-ralista, dove si mettono a confron-to tra loro bottiglie di champagne,occhiali e tablet, presuppone unapproccio diverso al mercato. «Sì,ma bisogna tenere presente che7Pixel ha una storia molto similealla nostra: è nata negli stessi annipartendo come noi da zero ed èspecializzata nella gestione di atti-vità complesse che richiedono unknow how analogo al nostro. Per
spiegare che cosa intendo possoriferirmi alla nostra attività delnostro gruppo per il mondo ban-cario: oggi il 63 per cento dei rica-vi non arriva da intermediazionema dai compensi per l’attivitàistruttoria e la gestione dei porta-fogli di crediti, che le banche han-no esternalizzato affidandocene lagestione».
E, a proposito di finanziamen-to, dai dati che abbiamo citato siricava che quasi l’85% dell’acqui-sizione avviene a debito. Una quo-ta difficile da raccogliere in unafase di credit crunch sia pure in allentamento. Gli istituti coinvolti,la Popolare di Milano e Caripar-ma Crédit Agricole, evidentemen-te ci credono, e l’acquirente pure.«Con il denaro al costo attuale —conclude Pescarmona — fare de-bito per lo sviluppo è un’opportu-nità da non perdere se, beninteso,il debito è sostenibile e i soldi sichiedono a prestito per un obietti-vo ragionevole. È quanto del restostanno facendo le famiglie, chestanno tornando a comprare lacasa con il mutuo».
G. PA.© RIPRODUZIONE RISERVATA
l’ecommerce, secondo il rapportoNetcomm, nel 2014 ha visto l’au-mento del giro d’affari in Italia del17%, con vendite per 13,3 miliardidi euro; MutuiOnline ha chiuso il2014 con un fatturato consolidatodi 68,3 milioni di euro e un risul-tato netto di 9,9 milioni.
Ma come funziona trovaprez-zi.it? «Il portale — riprende Pe-scarmona — presenta e confrontale offerte di oltre 2.500 merchant
nelle più svariate categorie merce-ologiche e per molte piccole realtàcommerciali rappresenta il veico-lo più efficace per farsi conosceredal consumatore. I proventi arri-vano in prevalenza dai clic genera-ti sui siti dei venditori. Siamo con-vinti che il giro d’affari sia desti-nato ad aumentare perché trova-prezzi.it è leader in Italia nel suosettore e la storia del web insegnache chi guida il mercato cresce
Imprenditore Mario Pescarmona, cofondatore di MutuiOnline
Con il costo deldenaro attuale indebitarsi per crescere è un’opportunità seil prezzo è buono
Fonte: Istituto Tedesco Qualità e Finanza su dati ServiceValue; Ordine alfabetico all’interno delle categorie di valutazione («ottima» e «molto corretta»). «molto corretta» = giudizio per le aziende con valutazione sopra la media del mercato; «ottima» = giudizio per le aziende con valutazione sopra la media delle aziende molto buone.
Gli scudettiLe banche che offrono
la migliore assistenza ai clienti
Offerta prodotti
ottimaottimaottimaottima
molto corretta
CredemDeutsche Bank Ubi Banca UnicreditBnl
Banche filiali
ottimamolto corretta
WebankIng Direct
Banche online
Comunicazione ai clienti
ottimaottimaottima
molto correttamolto corretta
Credem Deutsche Bank Ubi BancaBnlUnicredit
ottimaottima
molto corretta
Ing Direct WebankChe Banca!
Banche filiali
Banche online
Assistenza ai clienti
ottimaottimaottima
molto correttamolto correttamolto corretta
Credem Deutsche Bank Ubi BancaBnl Banco PopolareUnicredit
ottimamolto correttamolto corretta
WebankChe Banca! Ing Direct
Banche filiali
Banche online
Rapporto qualità/prezzo
ottimaottima
molto correttamolto correttamolto correttamolto corretta
Deutsche Bank UnicreditBnlCredem Banco PopolareUbi Banca
Banche filiali
ottimaottima
molto corretta
Ing Direct Iw BankChe Banca!
Banche online
ottimamolto corretta molto corretta
Che Banca!Ing DirectWebank
Interazione online
Fonte: Istituto Tedesco Qualità e Finanza su dati ServiceValue; Ordine alfabetico all’interno delle categorie di valutazione («ottima» e «molto corretta»). «molto corretta» = giudizio per le aziende con valutazione sopra la media del mercato; «ottima» = giudizio per le aziende con valutazione sopra la media delle aziende molto buone.
Banche filiali Valutazioneottimaottimaottimaottima
molto corretta
Credem Deutsche Bank Ubi Banca UnicreditBnl
Banche online Valutazioneottimaottima
molto correttacorrettacorretta
Ing Direct WebankChe Banca! Iw Bank Mediolanum
L’hit paradeLe banche che vincono lo scudetto della customer satisfaction
Favorite le banche che provano ad offrire più di quanto non venga imposto per legge
Venti anni di storiaLa ricchezza delle famiglie ieri, oggi e nei prossimi tre anni
LiquiditàObbligazioniAzioni e partecipazioniStrumenti gestitiAltro
dati in %
Totale (miliardi di euro)
30,424,821,019,9
3,92.259
1997
22,916,529,527,8
3,33.041
2000
29,021,225,121,5
3,33.795
2008
30,714,222,829,4
2,84.027
2014
29,610,424,432,8
2,84.484
2017
stime
Fonte: Prometeia, osservatorio sul risparmio
Budget familiareLe ricerche, le operazioni
Investimenti
Codice cliente: 9758457