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1 ISTITUTO SUPERIORE D'ARTE "A. VENTURI" MODENA A.S. 2013 / 2014 PROGRAMMA DI STORIA DELL'ARTE EFFETTIVAMENTE SVOLTO Classe II B (Liceo Artistico) Insegnante: Beatrice Coppola L’ARTE ETRUSCA. Origine e storia del popolo etrusco. Caratteri generali: l’arte e il culto dei morti; il rapporto con la civiltà greca e il realismo dell’arte etrusca. Architettura e urbanistica . La città etrusca. L’impianto ortogonale della città di Misa. Principi costruttivi: l’arco. La Porta dell’Arco a Volterra. Il tempio. Le necropoli. Pittura . Caratteri generali. La tecnica pittorica etrusca. La Tomba dei Tori, la Tomba della Caccia e della Pesca, la Tomba dei Leopardi a Tarquinia; la Tomba François di Vulci. La plastica . La tecnica della terracotta. L’Apollo di Veio. Il sarcofago degli Sposi. L’Apollo di Falerii. I canopi. Esempi della statuaria in bronzo: la Lupa Capitolina, la Chimera di Arezzo. Realismo ed espressività della ritrattistica etrusca : l’Arringatore e il Bruto Capitolino. Pagg. 168-179 vol. 1 del libro di testo. ARTE ROMANA CARATTERI GENERALI. La considerazione dell’arte presso i romani. Il rapporto con l’arte etrusca e greca. Eclettismo dell’arte romana. Funzione utilitaristica e di propaganda politica dell’arte romana. La cista Ficoroni. Pagg. 165- 167; 180-181 Vol. 1 del libro di testo. L’ARCHITETTURA. Caratteri generali dell’architettura romana (uso di materiali poveri; uso sistematico dell’arco e della volta; spazialità complessa e avvolgente basata su forme curve in pianta e in alzato; non coincidenza tra struttura portante e apparato decorativo; ricerca di funzionalità e conseguente ricorso a tipologie edilizie; differenze tra l’architettura del periodo repubblicano e dell’inizio dell’impero e quella di epoca tardo imperiale). Acquedotti, ponti, strade e cloache. Le principali tipologie dell’architettura romana attraverso opere emblematiche (Tempio di Vesta e della Fortuna Virile, il Pantheon, il teatro di Marcello, il Colosseo, le terme di Caracalla, il Palazzo di Diocleziano a Spalato, la Basilica di Massenzio). La città di fondazione romana. Cenni alla struttura urbana di Roma con particolare riferimento ai Fori imperiali (es. il Foro Traiano). Pagg.181- 187; 190-194; 213- 217; 220- 228 vol. 1 e pagg. 231-234; 240- 242 vol. 2 del libro di testo. PITTURA. I quattro stili della decorazione parietale. Carattere compendiario della pittura romana. Il ritratto dipinto. Pagg.209-212 vol. 1 e pag. 240 vol. 2 del libro di testo. SCULTURA. L’eclettismo e la mancanza di unità stilistica nella scultura romana: i rilievi dell’ Ara di Domizio Enobarbo. Pagg. 194-195 vol.1 del libro di testo. Il ritratto (rapporti con la tradizione etrusca ed ellenistica; peculiarità del ritratto romano di ambiente patrizio di epoca repubblicana; il ritratto imperiale ai tempi di Augusto; ritratti ufficiali e ritratti privati degli imperatori della dinastia Flavia; il ritratto ai tempi di Traiano; l’immagine

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ISTITUTO SUPERIORE D'ARTE "A. VENTURI" MODENA

A.S. 2013 / 2014

PROGRAMMA DI STORIA DELL'ARTE EFFETTIVAMENTE SVOLTO

Classe II B (Liceo Artistico) Insegnante: Beatrice Coppola

L’ARTE ETRUSCA.

Origine e storia del popolo etrusco. Caratteri generali: l’arte e il culto dei morti; il rapporto con la

civiltà greca e il realismo dell’arte etrusca.

Architettura e urbanistica. La città etrusca. L’impianto ortogonale della città di Misa. Principi

costruttivi: l’arco. La Porta dell’Arco a Volterra. Il tempio. Le necropoli.

Pittura. Caratteri generali. La tecnica pittorica etrusca. La Tomba dei Tori, la Tomba della Caccia

e della Pesca, la Tomba dei Leopardi a Tarquinia; la Tomba François di Vulci.

La plastica. La tecnica della terracotta. L’Apollo di Veio. Il sarcofago degli Sposi. L’Apollo di

Falerii. I canopi. Esempi della statuaria in bronzo: la Lupa Capitolina, la Chimera di Arezzo.

Realismo ed espressività della ritrattistica etrusca: l’Arringatore e il Bruto Capitolino.

Pagg. 168-179 vol. 1 del libro di testo.

ARTE ROMANA

CARATTERI GENERALI. La considerazione dell’arte presso i romani. Il rapporto con l’arte

etrusca e greca. Eclettismo dell’arte romana. Funzione utilitaristica e di propaganda politica

dell’arte romana. La cista Ficoroni.

Pagg. 165- 167; 180-181 Vol. 1 del libro di testo.

L’ARCHITETTURA. Caratteri generali dell’architettura romana (uso di materiali poveri; uso

sistematico dell’arco e della volta; spazialità complessa e avvolgente basata su forme curve in

pianta e in alzato; non coincidenza tra struttura portante e apparato decorativo; ricerca di

funzionalità e conseguente ricorso a tipologie edilizie; differenze tra l’architettura del periodo

repubblicano e dell’inizio dell’impero e quella di epoca tardo imperiale).

Acquedotti, ponti, strade e cloache.

Le principali tipologie dell’architettura romana attraverso opere emblematiche (Tempio di Vesta e

della Fortuna Virile, il Pantheon, il teatro di Marcello, il Colosseo, le terme di Caracalla, il

Palazzo di Diocleziano a Spalato, la Basilica di Massenzio).

La città di fondazione romana. Cenni alla struttura urbana di Roma con particolare riferimento ai

Fori imperiali (es. il Foro Traiano).

Pagg.181- 187; 190-194; 213- 217; 220- 228 vol. 1 e pagg. 231-234; 240- 242 vol. 2 del libro di

testo.

PITTURA. I quattro stili della decorazione parietale. Carattere compendiario della pittura romana.

Il ritratto dipinto.

Pagg.209-212 vol. 1 e pag. 240 vol. 2 del libro di testo.

SCULTURA. L’eclettismo e la mancanza di unità stilistica nella scultura romana: i rilievi dell’Ara

di Domizio Enobarbo. Pagg. 194-195 vol.1 del libro di testo.

Il ritratto (rapporti con la tradizione etrusca ed ellenistica; peculiarità del ritratto romano di

ambiente patrizio di epoca repubblicana; il ritratto imperiale ai tempi di Augusto; ritratti ufficiali e

ritratti privati degli imperatori della dinastia Flavia; il ritratto ai tempi di Traiano; l’immagine

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idealizzata dell’imperatore alla fine dell’impero; il ritratto equestre; il ritratto clipeato; il ritratto di

profilo su monete...). Es. la statua Barberini; la statua di Augusto a Prima Porta; Augusto Pontefice

Massimo; la statua equestre di Marco Aurelio; i Tetrarchi; il ritratto di Costantino del Museo dei

Conservatori.

Pagg. 195-196; 204-206 vol. 1 e pagg. 231-233; 236 vol.2 del libro di testo.

Arte classicista ai tempi di Augusto e Adriano ( es. l’Ara Pacis) e arte plebea (es. rilievo col Corteo

funebre da Amiternum).

Pagg. 201-203 vol.1 del libro di testo.

Il rilievo storico. Rapporto tra arte classicista e arte provinciale nei rilievi della delle colonne

Traiana e Aureliana e in quelli dell’arco di Costantino.

Pagg. 206-208; 235-238 vol.2 del libro di testo.

ARTE PALEOCRISTIANA

CARATTERI GENERALI. Iconismo ed aniconismo. Il ricorso al simbolismo. L’uso di soggetti

pagani per esprimere contenuti cristiani. Funzione educativa dell'arte.

L'arte delle catacombe, i sarcofagi, le pitture murali, i mosaici.

ARCHITETTURA. Edifici a pianta longitudinale e centrale; terminologia specifica. La Basilica

costantiniana di San Pietro a Roma; Santa Maria Maggiore, Santa Sabina, Mausoleo di Santa

Costanza; Basilica di San Lorenzo a Milano.

Pagg. 244 – 249; pagg. 252- 257 vol. 2 del libro di testo.

Appunti dell’insegnante forniti mediante lezioni in formato ppt e word.

ARTE RAVENNATE

Esame dell'arte ravennate dal periodo imperiale, a quello ostrogotico, all'esarcato con particolare

riferimento all'architettura e al mosaico (mausoleo di Galla Placidia, battistero degli Ortodossi, S.

Apollinare Nuovo, S. Vitale, S. Apollinare in Classe).

Pagg. 249 – 263; 259-260; 266-269; 271- 275 vol.2 del libro di testo.

Appunti dell’insegnante forniti mediante lezioni in formato ppt e word.

A causa del poco tempo a disposizione, per dare spazio alla trattazione dell’arte romanica e gotica,

si è presentata sinteticamente l’arte altomedievale in Italia.

Pag. 261 vol.2 del libro di testo.

ARTE ROMANICA

CARATTERI GENERALI. Definizione. Inquadramento storico- geografico del fenomeno.

Pagg. 289-291 vol.2 del libro di testo.

ARCHITETTURA. Caratteri generali. Problemi strutturali. S. Ambrogio a Milano. La ripresa dei

modelli classici in chiave disegnativa nel romanico fiorentino: Battistero di San Giovanni, San

Miniato al Monte.

Pagg. 305- 308 e pagg. 313-315 vol.2 del libro di testo.

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Il Duomo di Modena. Il contesto storico. Gli edifici che hanno preceduto il duomo di Lanfranco.

Analisi dell’architettura e della decorazione scultorea del periodo romanico. I riferimenti all’arte

romana e paleocristiana nell’edificio romanico e loro significato. Wiligelmo, protagonista e

supervisore della decorazione plastica del duomo. Analisi approfondita delle Lastre della Genesi

(soggetto e suoi significati, caratteri stilistici e tecnici). L’esaltazione di Cristo nei tre portali di

Wiligelmo, del Maestro di S. Geminiano, del Maestro della Pescheria. Lettura del significato della

decorazione dei tre portali. Analisi di ciascun portale e confronto a livello strutturale, decorativo,

stilistico. Le Metope nelle diverse interpretazioni di A. C. Quintavalle e di Chiara Frugoni.

Pagg. 308- 310 e pagg. 338- 341 vol.2 1 del libro di testo

L’intervento dei Maestri Campionesi nel periodo di passaggio tra il romanico e il gotico. I

cambiamenti apportati all’architettura (apertura delle due porte laterali in facciata, l’inserimento del

rosone, la sopraelevazione della zona presbiteriale con la creazione del finto transetto,

l’innalzamento e il completamento della Ghirlandina). Descrizione e analisi approfondita del

pontile e dell’ambone. Descrizione del rosone e della Porta Regia attribuiti ad Anselmo da

Campione. Il pulpito di Enrico da Campione.

Appunti dell’insegnante forniti mediante lezioni in formato ppt e word.

ARTE GOTICA

Periodizzazione ed estensione geografica del fenomeno. Definizione di arte gotica.

Pagg. 357-359 vol. 2 del libro di testo.

ARCHITETTURA. Caratteristiche generali e terminologia specifica. La ricostruzione dell’abbazia

di S. Denis a Parigi. La concezione dell’arte dell’abate Suger e quella dei monaci cistercensi.

Pagg. 360-367 vol.2 del libro di testo.

Carattere moderato dell’architettura gotica in Italia attraverso alcune opere emblematiche: la

Basilica di S. Francesco ad Assisi; il gotico fiorentino (S. Maria Novella; Santa Croce; S. Maria del

Fiore; Palazzo Vecchio). Architettura gotica a Siena (il Palazzo Pubblico e Piazza del Campo; il

Duomo).

Pagg.376-384; 386-387; 390-391 vol.2 del libro di testo.

SCULTURA. La scultura gotica in Francia e nei paesi germanici: dalle statue colonna del

Portale Reale di Chartres al sempre maggiore naturalismo delle Visitazioni di Chartres e di Reims,

l’Angelo annunziante di Reims; espressività e drammaticità nella scultura tedesca (esempi di arte

devozionale: Crocifissi tragici e Vesperbild. Il Cavaliere di Bamberga; ritratti dei benefattori nella

cattedrale di Naumburg).

Pagg.394-403 vol.2 del libro di testo.

Caratteri generali della scultura gotica: autonomia rispetto all’architettura e ritorno a statue

isolate; monumentalità, complessità tecnica e a livello dei significati delle opere scultoree; interesse

per la realtà in tutti i suoi aspetti (paesaggio, vita quotidiana, figura umana...); ricerca di dinamismo

attraverso la costruzione delle figure mediante la contrapposizione di linee curve, la mobilità della

luce, l’accentuato linearismo di superficie.

Appunti dell’insegnante forniti mediante lezioni in formato ppt.

La scultura gotica in Italia: la sintesi tra arte gotica e tradizione classica.

Il passaggio dal romanico al gotico: Benedetto Antelami. La Deposizione per un pulpito del

Duomo di Parma.

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Pagg. 344-347 vol. 2 del libro di testo. Appunti dell’insegnante forniti mediante lezioni in formato

ppt.

L’incontro tra arte gotica e cultura classica nel Regno di Sicilia ai tempi di Federico II.

Pagg. 392-393 vol.2 del libro di testo. Appunti dell’insegnante forniti mediante lezioni in formato

ppt.

I grandi maestri della seconda metà del Duecento.

Nicola Pisano e la sintesi di arte classica e gotica: la capacità di comunicare con chiarezza

contenuti complessi nel monumentale pulpito del Battistero di Pisa, vera e propria fusione di

architettura e scultura; le citazioni dall’antico nelle lastre con la Natività, l’Adorazione dei Magi e la

Presentazione al tempio; le variazioni nella struttura e nella decorazione del il linguaggio

drammatico delle lastre del pulpito del Duomo di Siena e la maggiore drammaticità (la

Crocifissione).

Giovanni Pisano e l’adesione allo stile gotico: la monumentalità, il dinamismo, l’espressività delle

statue per la facciata del Duomo di Siena; il pulpito di Sant’Andrea a Pistoia; le novità nella

struttura del pulpito del Duomo di Pisa e le citazioni dell’antico; la solennità, ma anche l’umanità

della Madonna per la Cappella degli Scrovegni a Padova.

Arnolfo Di Cambio e il riferimento all’arte classica: il ritorno al realismo nella ritrattistica

(ritratto di Carlo I d’Angiò); la ricerca di sintesi tra architettura e scultura nei monumenti funebri e

nei cibori (monumento del cardinale de Braye ad Orvieto e cibori di San Paolo fuori le Mura e di

Santa Cecilia in Trastevere a Roma); la resa sintetica e monumentale della figura umana (Madonna

in trono per Santa Maria del Fiore a Firenze). .

Pagg. 404-416 vol.2 del libro di testo. Appunti dell’insegnante forniti mediante lezioni in formato

ppt.

PITTURA

La pittura italiana nel Duecento. Il graduale superamento della tradizione bizantina.

Le pale d’altare. I crocifissi: dal Christus Triumphans al Christus Patiens. Il Crocifisso di Santa

Croce di Cimabue. La tecnica della tempera.

Pagg. 421, 423-430 del libro di testo.

Il libro di testo è NIFOSÌ- ARTE IN PRIMO PIANO – EDITORI LATERZA Voll. 1 e 2..

Sugli argomenti svolti sono stati via via fornite agli alunni, mediante Drop Box, lezioni ed

esercitazioni in formato Power Point e Word ordinate nelle seguenti cartelle: A Roma; B Arte

Paleocristiana; C Arte Romanica; D Arte Gotica.

COMPITI PER LE VACANZE:

Tutti gli alunni ripasseranno l’arte romana e studieranno bene la scultura e la pittura gotica per

affrontare bene il programma del prossimo anno.

N.B.: una copia cartacea del presente programma verrà consegnata alla classe, un’altra verrà

depositata presso la segreteria d’Istituto e il documento in formato digitale verrà reso disponibile sul

sito della scuola.

L'Insegnante Gli Alunni

Modena, 5 / 06 / 2014

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ISTITUTO SUPERIORE D'ARTE "A. VENTURI" MODENA

A.S. 2013/ 2014

Classe II B (Liceo Artistico) Insegnante: Beatrice Coppola

INDICAZIONI PER GLI ALUNNI CHE HANNO RIPORTATO IL DEBITO FORMATIVO IN STORIA DELL’ARTE.

Gli alunni che hanno riportato la sospensione di giudizio in Storia dell’Arte dovranno prepararsi sui seguenti argomenti: Arte Romana, Arte Romanica e Arte Gotica. Particolare importanza si darà alla conoscenza del Duomo di Modena su cui si è a lungo lavorato. Per questo argomento gli alunni si baseranno soprattutto sulle lezioni fornite dall’insegnante. Sono di seguito indicati i contenuti minimi e le opere la cui conoscenza è indispensabile per il recupero del debito formativo in Storia dell’Arte. Si richiede anche la capacità di confrontare le opere tra loro.

ARTE ROMANA CARATTERI GENERALI. La considerazione dell’arte presso i romani. Il rapporto con l’arte etrusca e greca (es. La cista Ficoroni). Eclettismo dell’arte romana. Funzione utilitaristica e di propaganda politica dell’arte romana. L’ARCHITETTURA. Caratteri generali dell’architettura romana (uso di materiali poveri; uso sistematico dell’arco e della volta; spazialità complessa e avvolgente basata su forme curve in pianta e in alzato; non coincidenza tra struttura portante e apparato decorativo; ricerca di funzionalità e conseguente ricorso a tipologie edilizie; differenze tra l’architettura del periodo repubblicano e dell’inizio dell’impero e quella di epoca tardo imperiale). Acquedotti, ponti, strade e cloache. Le principali tipologie dell’architettura romana attraverso opere emblematiche (Tempio di Vesta e della Fortuna Virile, il Pantheon, il teatro di Marcello, il Colosseo, la Basilica di Massenzio). La città di fondazione romana. SCULTURA. Il ritratto (rapporti con la tradizione etrusca ed ellenistica; peculiarità del ritratto romano di ambiente patrizio di epoca repubblicana; il ritratto imperiale ai tempi di Augusto; ritratti ufficiali e ritratti privati degli imperatori della dinastia Flavia; il ritratto ai tempi di Traiano; l’immagine idealizzata dell’imperatore alla fine dell’impero; il ritratto equestre; il ritratto clipeato; il ritratto di profilo su monete...). Es. la statua Barberini; la statua di Augusto a Prima Porta; la statua equestre di Marco Aurelio; il ritratto di Costantino del Museo dei Conservatori. Arte classicista ai tempi di Augusto e Adriano ( es. l’Ara Pacis) e arte plebea (es. rilievo col Corteo funebre da Amiternum). Il rilievo storico. Rapporto tra arte classicista e arte provinciale nei rilievi della delle colonne Traiana e Aureliana.

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ARTE ROMANICA CARATTERI GENERALI. Definizione. Inquadramento storico- geografico del fenomeno. ARCHITETTURA. Caratteri generali. Problemi strutturali. S. Ambrogio a Milano. Il Duomo di Modena. Il contesto storico: dal periodo della lotta per le investiture alla nascita del Comune nel 1135. Gli edifici che hanno preceduto il duomo di Lanfranco. Analisi dell’architettura e della decorazione scultorea del periodo romanico. I riferimenti all’arte romana e paleocristiana nell’edificio romanico e loro significato. Wiligelmo, protagonista e supervisore della decorazione plastica del duomo. Analisi approfondita delle Lastre della Genesi (soggetto e suoi significati, caratteri stilistici e tecnici). L’esaltazione di Cristo nei tre portali di Wiligelmo, del Maestro di S. Geminiano, del Maestro della Pescheria. Lettura del significato della decorazione dei tre portali. Analisi di ciascun portale e confronto a livello strutturale, decorativo, stilistico. Le Metope nelle diverse interpretazioni di A. C. Quintavalle e di Chiara Frugoni. Pagg. 308- 310 e pagg. 338- 341 vol.2 1 del libro di testo L’intervento dei Maestri Campionesi nel periodo di passaggio tra il romanico e il gotico. I cambiamenti apportati all’architettura (apertura delle due porte laterali in facciata, l’inserimento del rosone, la sopraelevazione della zona presbiteriale con la creazione del finto transetto, l’innalzamento e il completamento della Ghirlandina). Descrizione e analisi del pontile e dell’ambone. Descrizione del rosone e della Porta Regia attribuiti ad Anselmo da Campione. Il pulpito di Enrico da Campione. Appunti dell’insegnante forniti mediante lezioni in formato ppt e word. ARTE GOTICA Periodizzazione ed estensione geografica del fenomeno. Definizione di arte gotica. ARCHITETTURA. Caratteristiche generali e terminologia specifica. La ricostruzione dell’abbazia di S. Denis a Parigi. La concezione dell’arte dell’abate Suger e quella dei monaci cistercensi. Carattere moderato dell’architettura gotica in Italia attraverso alcune opere emblematiche: la Basilica di S. Francesco ad Assisi; il gotico fiorentino (S. Maria Novella; Santa Croce; S. Maria del Fiore; Palazzo Vecchio). SCULTURA. La scultura gotica in Francia e nei paesi germanici: dalle statue colonna del Portale Reale di Chartres al sempre maggiore naturalismo delle Visitazioni di Chartres e di Reims, l’Angelo annunziante di Reims; espressività e drammaticità nella scultura tedesca (esempi di arte devozionale: Crocifissi tragici e Vesperbild. Il Cavaliere di Bamberga; ritratti dei benefattori nella cattedrale di Naumburg). Caratteri generali della scultura gotica: autonomia rispetto all’architettura e ritorno a statue isolate; monumentalità, complessità tecnica e a livello dei significati delle opere scultoree; interesse per la realtà in tutti i suoi aspetti (paesaggio, vita quotidiana, figura umana...); ricerca di dinamismo attraverso la costruzione delle figure mediante la contrapposizione di linee curve, la mobilità della luce, l’accentuato linearismo di superficie. La scultura gotica in Italia: la sintesi tra arte gotica e tradizione classica.

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I grandi maestri della seconda metà del Duecento. Nicola Pisano e la sintesi di arte classica e gotica: la capacità di comunicare con chiarezza contenuti complessi nel monumentale pulpito del Battistero di Pisa, vera e propria fusione di architettura e scultura; le citazioni dall’antico nelle lastre con la Natività, l’Adorazione dei Magi e la Presentazione al tempio; le variazioni nella struttura e nella decorazione del il linguaggio drammatico delle lastre del pulpito del Duomo di Siena e la maggiore drammaticità (la Crocifissione). Giovanni Pisano e l’adesione allo stile gotico: la monumentalità, il dinamismo, l’espressività delle statue per la facciata del Duomo di Siena; il pulpito di Sant’Andrea a Pistoia; le novità nella struttura del pulpito del Duomo di Pisa e le citazioni dell’antico; la solennità, ma anche l’umanità della Madonna per la Cappella degli Scrovegni a Padova. Arnolfo Di Cambio e il riferimento all’arte classica: il ritorno al realismo nella ritrattistica (ritratto di Carlo I d’Angiò); la ricerca di sintesi tra architettura e scultura nei monumenti funebri e nei cibori (monumento del cardinale de Braye ad Orvieto e cibori di San Paolo fuori le Mura e di Santa Cecilia in Trastevere a Roma); la resa sintetica e monumentale della figura umana (Madonna in trono per Santa Maria del Fiore a Firenze). Per ottenere risultati positivi, sarà necessario uno studio individuale serio e approfondito, utilizzando il libro di testo, gli appunti e le lezioni fornite. Prima di affrontare un argomento, è bene leggere la presentazione sintetica all’inizio del capitolo. Quest’ultima può anche essere usata per il ripasso. Può essere utile rispondere oralmente ai quesiti presenti nel libro al termine di ogni paragrafo. È bene annotare a matita, vicino alle immagini delle opere, le informazioni più significative, in modo da memorizzarle più facilmente. Per alcuni argomenti (es. caratteri dell’architettura romanica) si consiglia di preparare sintetici schemi che evidenzino i concetti fondamentali, aiutino a memorizzarli e servano da guida per l’esposizione orale dei contenuti. È necessario ripetere ad alta voce gli argomenti ed esercitarsi nell’analisi delle opere, facendo opportuni collegamenti e confronti (es. paragonare l’Augusto di Prima Porta al Doriforo di Policleto). Per tutti gli argomenti sono state fornite lezioni ed esercitazioni in formato power point e word che sono raccolte nella cartella 2B di Drop Box di cui gli alunni possiedono il link. Si specifica che le diapositive NON VANNO STAMPATE, ma utilizzate al computer prima, ed eventualmente anche dopo, lo studio sul libro di testo.

L’Insegnante Gli Alunni Modena, 5 / 06/ 2014