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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “SASSETTI–PERUZZI” PIANO DELLOFFERTA FORMATIVA A.S. 2014 2015

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

“SASSETTI–PERUZZI”

PPIIAANNOO DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA

AA..SS.. 22001144 –– 22001155

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Indice

PREMESSA pag. 02

LA SCUOLA

FINALITA’ EDUCATIVE E FORMATIVE pag. 03

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO pag. 04

ORGANI DELL’ISTITUTO pag. 05

LA DIDATTICA

ATTIVITA’ DIDATTICHE pag. 13

VALUTAZIONE pag. 15

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI pag. 22

SERVIZI AGLI STUDENTI pag. 28

I CURRICULA

SERVIZI COMMERCIALI pag. 32

SERVIZI SOCIO SANITARI pag. 33

TECNICO TURISTICO pag. 34

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI pag. 35

NOTA IMPORTANTE: In questo documento, cliccando sulle scritte di

colore BLU si accede a informazioni contenute nel sito web dell’Istituto

e in altri siti istituzionali.

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PREMESSA

L’IIS Sassetti-Peruzzi da quasi trent’anni forma impiegati e addetti che si collocano in

settori di rilievo per l’economia del territorio.

L’offerta formativa è oggi potenziata per valorizzare le capacità di studio e formazione

professionale degli studenti.

Oltre al corso quinquennale per Tecnico dei Servizi Commerciali o per Tecnico dei

Servizi Socio Sanitari, la vocazione dell’accoglienza turistica e congressuale è

valorizzata nell’Istituto Tecnico Turistico; l’indirizzo Commerciale offre poi la possibilità

di scegliere un percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale che rilascia

la Qualifica Regionale di Operatore Segretariale, Operatore ai Servizi di Vendita,

Operatore ai Servizi di Accoglienza

Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza turistica

Operatore amministrativo–segretariale

Operatore ai servizi di vendita

L’accoglienza e l’attenzione agli specifici bisogni educativi sono dimostrate dalla serena

convivenza di studenti provenienti da molte nazioni; proprio dalla valorizzazione di

questa realtà multilinguistica e interculturale è stato ettivato un corso in lingua cinese

ispirato al modello Esebac, unico in Italia negli istituti tecnico-professionali. Tutto

questo senza dimenticare gli studenti adulti che desiderano conseguire un diploma. A

loro l’istituto offre Corsi Serali e pomeridiani, strutturati e personalizzati secondo le più

recenti disposizioni normative.

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Art. 3 – Costituzione italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza

distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di

condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,

limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo

della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori

all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4 – Costituzione italiana

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni

che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria

scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale

della società.

L’Istituto promuove:

una cultura aperta al confronto che educhi alla solidarietà e all'integrazione, al

valore della pace, al rispetto dell’ambiente e del patrimonio artistico e culturale;

l'educazione alla cittadinanza attiva e all'acquisizione di una dimensione europea

attraverso l’acquisizione delle competenze chiavemdi cittadinanza e la

partecipazione a progetti di formazione anche internazionali.

L'Istituto si prefigge di far conseguire tali obiettivi mediante:

attività di orientamento per consolidare la consapevolezza di sé, la propria

identità e l'autostima;

il potenziamento della professionalità e delle potenzialità di occupazione degli

alunni con la partecipazione a percorsi di alternanza scuola-lavoro in stretto;

il contatto con il mondo datoriale del territorio;

l’attivazione di corsi serali per adulti e lavoratori.

IL CONTRATTO FORMATIVO

La scuola è luogo di formazione in quanto educa mediante lo studio, l’acquisizione

di competenze e lo sviluppo di una coscienza critica. Al momento dell’iscrizione tra

scuola, famiglie ed alunni si stipula un contratto formativo che vincola:

a) le famiglie e gli alunni a rendersi consapevoli:

del percorso formativo;

degli obiettivi da raggiungere;

dei risultati conseguiti.

b) il docente a:

formulare in modo chiaro ed esplicito richieste e proposte;

applicare i criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti;

stabilire gli impegni reciproci;

verificare periodicamente con gli alunni il raggiungimento degli obiettivi

programmati e discutere con loro i risultati conseguiti per apportare eventuali

correttivi all’attività didattica.

LINEE GUIDA MINISTERIALI IL CONTRATTO FORMATIVO

FINALITA’ EDUCATIVE E FORMATIVE La scuola

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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

DOVE SIAMO

L’Istituto svolge le sue attività nei suoi tre plessi:

Sede – Via San Donato 46/48/50 – 50127 Firenze

Coordinata di Scandicci – Via Ciseri 5 – 50018 Scandicci

Coordinata di Sollicciano – Via Minervini 8 – 50143 Firenze

STORIA DELL'ISTITUTO

DIRIGENZA

Firenze 055 – 366809 e 055-350705 Fax: 055 - 331155

Scandicci 055 - 254401 Fax: 055 - 254401

[email protected] [email protected]

FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO

Le Segreterie della Scuola si trovano presso la Sede Centrale dell'Istituto Via San

Donato n. 46 – 48 a Firenze e ricevono con il seguente orario: SEGRETERIA

La scuola

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ORGANI DELL’ISTITUTO

ORGANIGRAMMA NOMINATIVO

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Barbara Degl’Innocenti

E’ il legale rappresentante dell’Istituto ed il responsabile della gestione delle risorse

finanziarie. Ha autonome attribuzioni in materia di gestione dell’Istituto e di

coordinamento e valorizzazione delle risorse umane.

Staff di Presidenza

Sono di nomina diretta del Dirigente Scolastico i seguenti incarichi:

Collaboratore Vicario del DS: prof.ssa Susanna Bini

Collaboratore del DS: prof. Alberto Nocentini

Il Collegio dei Docenti, vista la complessità gestionale di plessi e corsi, individua delle figure di sistema che affiancano i Collaboratori del DS nello Staff di

Presidenza:

Fiduciarie Scandicci: prof.sse Amalia Apuleo e Annamaria Rosco

Referente Educazione Adulti: prof.ssa Maria Grazia Capaccioli

Coordinatore Corso Serale: prof.ssa Antonella Cervino

Coordinatore Corso Carcerario Sollicciano:

prof.ssa Irene Natalia Rebeschini

La scuola

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ORGANI DELL’ISTITUTO

APPARATO DIDATTICO FORMATIVO

Il collegio dei docenti: Organo collegiale, composto dall’intero corpo docente

dell’Istituto e presieduto dal Dirigente Scolastico, elabora e delibera l’adozione dei

libri di testo, l’orientamento didattico e formativo dell’Istituto e definisce i criteri

generali per la valutazione degli allievi. Si articola nei Dipartimenti per Assi

Culturali, articolazioni funzionali per il sostegno alla didattica ed alla progettazione

formativa, che sono dotati di un proprio regolamento per lo svolgimento dei loro

compiti.

Articolazione dipartimenti:

IL PERCORSO

MATERIA

AREA DISCIPLINARE

ASSE CULTURALE

LA PROGETTAZIONE

I DIPARTIMENTI PER ASSI CULTURALI

dispongono le linee generali e comuni della progettazione didattica per tutte

le classi del biennio dell’obbligo

I CONSIGLI DI CLASSE delineano la progettazione curricolare sulle particolarità dell’indirizzo e sulle

esigenze dei propri discenti

I DOCENTI

declinano nella propria programmazione disciplinare per la classe le

indicazioni nazionali e del curricolo personalizzato

COORDINATORI DIPARTIMENTI per ASSI CULTURALI

Asse linguistico prof.ssa Rosanna Tornese

Asse matematico prof. ssa Stefania Dardi

Asse scientifico tecnologico prof.ssa Maria Lucia Casilli

Asse storico-sociale prof.sse Teresa Caruso - Daniela Velli

La scuola

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ORGANI DELL’ISTITUTO

CONSIGLI DI CLASSE I Coordinatori dei Consigli di Classe svolgono i seguenti incarichi:

coordinare i rapporti con le famiglie, segnalando problemi didattici, disciplinari o di

mancata presenza;

coordinare i rapporti tra i docenti della classe per la corretta gestione della

programmazione comune;

coordinare e vigilare sulla stesura dei documenti espressi collegialmente dal CdC

con la collaborazione del Segretario e dei docenti della classe;

riferire tempestivamente al DS (o al Coll. Vicario) ogni problema inerente alla

didattica ed alla disciplina, ponendo massima cura alla sorveglianza dell’obbligo

scolastico;

presenziare alle riunioni per l’elezione dei Rappresentanti di classe (componente

genitoti);

proporre, qualora lo ritenga opportuno, riunioni straordinarie del Consiglio di

Classe.

I Segretari dei Consigli di Classe svolgono i seguenti incarichi:

verbalizzazione delle riunioni dei Consigli di Classe e degli Scrutini intermedi e

finali;

supporto al lavoro del Coordinatore;

collaborazione con il Coordinatore nella verifica dei dati inseriti per lo scrutinio

elettronico.

DOCENTI CONSIGLI DI CLASSE COORDINATORI E SEGRETARI DI CLASSE

COMMISSIONI

Orario Sede prof.sse Susanna Bini, Elisabetta Madiai, Giovanna Giovannelli

Scandicci prof.sse Amalia Apuleo, Annamaria Rosco

Sollicciano prof.ssa Amelia Guerrieri

Serale prof. Damiano Balsamo, prof. Andrea De Vivo

Elettorale prof.ssa Elisabetta Madiai e prof. Pino Sacchi

Funzioni Strumentali prof.sse Silvia Collini, Antonella Landi

Viaggi d’istruzione e

scambi culturali prof.sse Annamaria Rosco, Maria Cristina Squattrito

Valutazione del servizio prof.ssa Maria Grazia Pugliese

Prove Ocse e Invalsi prof.ssa Maria Lucia Casilli

CONSEGNATARI LABORATORI

LTT Firenze: prof.ssa Francesca Scarenzi

LTT Scandicci: prof.ssa Vittoria Graziani

La scuola

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ORGANI DELL’ISTITUTO

FUNZIONI STRUMENTALI

Per l’assolvimento di alcuni dei suoi compiti specifici il Collegio dei Docenti può

conferire incarichi funzionali a commissioni o a singole figure (Figure Strumentali)

per l’attuazione di attività previste dal Piano per l’Offerta Formativa

Area 1 Gestione del piano dell’offerta formativa

Funzione strumentale POF: prof.ssa Maria Grazia Capaccioli

Aggiornamento Pof, coordinamento e valutazione delle attività del Pof.

Coordinamento della progettazione curriculare ed extracurriculare.

Area 3 Interventi e servizi per gli studenti

Funzione strumentale orientamento: prof.ssa Elisabetta Madiai

Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e di

tutorato

Referente Firenze: prof.ssa Rita Trocino

Referente Scandicci: prof.ssa Nicoletta Grossi

Funzione strumentale B.E.S: prof.ssa Maria Grazia Pugliese

Coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero.

Referente H + DSA Firenze: prof. Daniele Cacciatore e prof.ssa Satiana

Stammegna

Referente H + DSA Scandicci: prof.ssa Laura Frilli

Referenti Intercultura: prof.sse Marisa Miranda e Chiara Staderini

Referente Disagio Firenze: prof.ssa Angela Agnelli

Referente Disagio Scandicci: prof.ssa Giuliana Falcini

Area 4

Realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni

esterni

Funzione strumentale Alternanza Scuola-Lavoro: prof. Giovanna Giovannelli

Coordinamento dei rapporti con Enti Pubblici e Aziende delle attività di

Alternanza Scuola-Lavoro e di Stage Formativi.

Referente Stage per IP Servizi Commerciali Firenze: prof.ssa Mirella

Peruzzi

Referente Stage per IP Servizi Commerciali Scandicci: Maria Pastore

Referente Stage per IP Servizi Socio Sanitari: prof.ssa Giuliana Falcini

Funzione strumentale I.e F.P.: prof.ssa Stefania Dardi

Coordinamento delle attività di Istruzione e Formazione Professionale.

La scuola

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ORGANI DELL’ISTITUTO

AGENZIA FORMATIVA L’Agenzia Formativa Sassetti-Peruzzi ha costantemente orientato la sua attività

verso la ricerca di un sempre più elevato standard di qualità, analizzando con

particolare rigore e continuità le customer satisfaction, la cui somministrazione ha

sempre accompagnato l’erogazione di tutti i corsi.

L’Agenzia Formativa in particolare si prefigge i seguenti scopi:

organizzazione e gestione delle attività di formazione ed aggiornamento docenti,

orientamento scolastico e professionale (progetti: A.SCUO.LA. e FIXO, corso

ECDL);

corsi di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro, percorsi IeFP

ricerca e promozione di progetti finanziati mirati all’acquisizione o al

potenziamento delle competenze professionali e professionalizzanti;

ricerca, promozione e diffusione dell’informazione di opportunità di esperienze

all’estero in ambito professionale o nel mondo del volontariato (obiettivo Europa);

ricerca, promozione e progettazione di progetti che abbiano come finalità le azioni

cardine della progettazione formativa dell’Istituto: inclusione ed accoglienza,

occupabilità, opportunità di crescita formativa.

Mobilità internazionale

ERASMUS PLUS

Rete di imprese/Rete transettoriale

Per realizzare:

progetti di mobilità

certificazione competenze trasversali, valorizzare le competenze acquisite nel

contesto di alternanza, certificandole grazie alle valutazioni conseguite nel corso

degli stage

valorizzazione dei percorsi IeFP e loro collocazione nel panorama occupazionale.

Responsabile qualità prof.ssa Rita Trocino

Responsabile progetti e Certificatore d’Istituto prof.ssa Maria Pia Bianchi

La scuola

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APPARATO TECNICO AMMINISTRATIVO E GESTIONALE

Area Gestionale

DSGA: Maria Domenica Campagnolo

Area Amministrativa

DIDATTICA: Mariangela Donnangelo, Fiorina Figoli, Claudia Vasta PROTOCOLLO E AFFARI GENERALI: Carmen Rizzo

UFFICIO DEL PERSONALE: Franca La Pietra, Paola Morra UFFICIO DELLE RISORSE FINANZIARIE: Venera Piluso

Area Tecnica

Firenze: Luciano Capanni, Francesco Cassaniti, Francesco Donadio, Vincenzo Salomone

Scandicci: Leonarda Marchese, Andrea Barchielli

Collaboratori scolastici

Firenze: Lorella Bardazzi, Cinzia Bellucci, Adriana Biondi, Sonia La Duca, Maria Mauro,

Domenica Silvano, Giuseppina Tufaro, Patrizia Landini, Saveria Pignataro, Iolanda Becchimanzi, Davide Bravaccini

Scandicci: Santo Mascara, Gianna Valdinoci, Rosalia Sollena

APPARATO SICUREZZA

Responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione: Antonio Buffone

Addetti sicurezza: Firenze-Sede: Lorella Bardazzi

Firenze-Succursale: Adriana Biondi

Coordinata–Scandicci: Santo Mascara

Addetti allarme: Firenze: Cinzia Bellucci

Scandicci: Gianna Valdinoci

Addetti primo soccorso: Collaboratori scolastici

ORGANI DELL’ISTITUTO La scuola

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CONSIGLIO DI ISTITUTO

Il Consiglio di Istituto è composto da:

4 genitori, 4 studenti, 6 insegnanti, 2 rappresentanti personale non insegnante, il

Dirigente scolastico (membro di diritto).

I suoi compiti sono:

eleggere la Giunta Esecutiva;

deliberare il bilancio preventivo, il conto consuntivo e disporre per l’impiego di

mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituto;

deliberare su proposta della Giunta, nei limiti della disponibilità del bilancio su:

acquisto, rinnovo delle attrezzature tecniche, scientifiche, sussidi didattici

adozione del regolamento interno di Istituto

adattamento del calendario scolastico alle esigenze ambientali;

programmazione ed attuazione delle attività para scolastiche, extrascolastiche

(corsi di recupero,visite didattiche), interscolastiche;

promozione di contatti con altre scuole per scambi di informazioni, forme e

modalità di iniziative assistenziali;

indicare i criteri generali per la formazione delle classi, l’adattamento dell’orario

delle lezioni e provvedere al coordinamento organizzativo del consigli di classe;

esprimere parere sull’andamento didattico e amministrativo dell’Istituto;

inviare annualmente una relazione al Provveditore agli studi e al Consiglio

scolastico provinciale;

può invitare degli specialisti alle riunioni;

può consentire l’uso delle attrezzature della scuola da parte di altre scuole;

concedere l’uso dei locali per attività promozionali fuori dell’orario scolastico;

deliberare l’intitolazione di aule e di scuole.

COMPONENTE ELETTIVA

Componente genitori: Francesca Maselli (Presidente), Roberta Matini, Fabio Lento, Yoania Diaz Gonzales

Componente studenti: Ylenia Caretto, Diego Fabiani, Jacopo Cambi, Aliaj Boralda

Componente docenti: Maria Grazia Candusio, Nicoletta Grossi, Maria Grazia Pugliese, Elena Spinelli,

Federico Stefanelli, Teresa Caruso Componente ATA: Francesco Donadio, Vincenzo Salomone

ORGANI DELL’ISTITUTO La scuola

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ORGANI DELL’ISTITUTO

GIUNTA ESECUTIVA

Presieduta del Dirigente Scolastico ha il compito di:

predisporre il bilancio preventivo e il conto consuntivo;

preparare il lavoro del Consiglio di Istituto , fermo restando il diritto di iniziativa

del Consiglio stesso;

curare l’esecuzione delle delibere del Consiglio di Istituto,

prendere provvedimenti disciplinari a carico degli alunni che il regolamento di

disciplina attribuiva al Collegio dei docenti. Le delibere sono adottate su proposta

del rispettivo consiglio di classe.

MEMBRI DI DIRITTO

Barbara Degl’Innocenti (DS), Maria Domenica Campagnolo (DSGA)

MEMBRI ELETTI

Ylenia Caretto (alunna), Fabio Lento (genitore), Elena Spinelli (docente), Francesco Donadio (ATA)

NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO A partire dall’anno scolastico 2014/15 tutte le istituzioni scolastiche devono

effettuare l’autovalutazione mediante l’analisi e la verifica del proprio servizio e la

Redazione di un rapporto di autovalutazione contenente gli obiettivi di

miglioramento.

La scuola

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SCANSIONE ORARIA LEZIONI

Le attività didattiche si svolgono con un orario giornaliero che va dalle ore 8,00 alle

ore 14.35, con due intervalli di 15 minuti ciascuno, e con un’articolazione settima-

nale delle lezioni che va dal lunedì al venerdì.

L’orario delle lezioni che si svolgono presso la Casa Circondariale di Sollicciano è

pomeridiano e quello delle classi serali va dalle ore 18:15 alle ore 22:45, sempre

dal lunedì al venerdì.

ORARIO LEZIONI 2014/15

L’articolazione temporale del percorso didattico prevede:

un trimestre (settembre – dicembre),

un pentamestre (gennaio – giugno).

Il trimestre comprende anche la fase dell’accoglienza, con tutti i docenti impegna-

ti, oltre le attività curricolari, in corsi intensivi di alfabetizzazione e attività di spor-

tello per l’integrazione degli alunni stranieri neo-arrivati e degli alunni provenienti

da altri Istituti.

Il pentamestre consente di effettuare una pausa didattica dal 26 gennaio al 6

febbraio 2015 per il recupero in itinere delle carenze evidenziate dalla valutazio-

ne del trimestre e successivamente di rielaborare quanto appreso nel corso delle 2

settimane di stage da parte delle classi terze.

Le classi quarte e quinte, invece, concludono di fatto il loro percorso di apprendi-

mento con la fine del mese di maggio, le une per completarlo con uno stage di al-

ternanza scuola – lavoro che durerà per tutto il mese di giugno; le altre per avere

il tempo di consolidare ed approfondire le competenze acquisite prima dell’esame

di Stato.

Per quanto riguarda il calendario scolastico regionale e le sospensioni decise dagli

Organi dell’Istituto si rimanda al PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA'

ATTIVITA’ DIDATTICHE La didattica

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ATTIVITA’ DIDATTICHE

Criteri, progettazione e valutazione

Attività Alternativa della Religione Cattolica

L’Attività Alternativa viene proposta ed insegnata in tutte le classi di ogni indi-

rizzo, dalla prima alla quinta: gli alunni possono essere molto diversi tra loro, per

competenze linguistiche e comunicative, per capacità critica, per consapevolezza

civica e anche per maturità.

Anche i docenti che insegnano A.A. provengono da settori diversi: chi insegna let-

tere, chi una lingua straniera, chi materie scientifiche, chi diritto. A causa di questa

grande varietà si è deciso di seguire delle indicazioni di massima per la program-

mazione, che poi ogni docente di A.A. adatterà per le classi assegnate.

La macro-area nella quale si propone di operare è quella dell’educazione alla cit-

tadinanza.

Le competenze di cittadinanza che si intendono sviluppare sono:

collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco ri-

conoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della

collettività e dell’ambiente;

collocare e partecipare: interagire in gruppo, comprendere i diversi punti di vista,

valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità contribuendo

all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel rico-

noscimento dei diritti fondamentali degli altri;

agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consa-

pevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni ricono-

scendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le re-

sponsabilità;

essere consapevole delle è potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto cultu-

rale e sociale in cui vengono applicate;

riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali.

L’acquisizione di tali competenze viene perseguita utilizzando modalità diverse, a

seconda del contesto.

Al termine di ogni periodo, trimestre e pentamestre, viene effettuata la valutazione

degli alunni secondo i criteri docimologici assunti per l’Insegnamento della Religio-

ne Cattolica.

La didattica

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VALUTAZIONE

La valutazione Il momento della valutazione finale deve costituire la verifica in positivo dei pro-

gressi nella maturazione personale, nelle conoscenze, nelle abilità e nelle capacità

elaborative, logiche e critiche acquisite da parte degli studenti.

Le eventuali decisioni di non promozione devono comunque tendere a favorire ne-

gli studenti una presa di coscienza della propria situazione, tale da far scaturire

comportamenti consapevoli e responsabili. Nella formazione delle singole proposte

di valutazione finale i docenti terranno quindi nel dovuto conto i progressi comples-

sivi realizzati da ciascun allievo.

DPR 122/2009

Criteri generali La valutazione in sede di scrutinio dovrà tenere conto complessivamente dei se-

guenti parametri:

a) raggiungimento degli obiettivi disciplinari, verificati con prove scritte,

orali e pratiche e documentati sui registri personali dei docenti, riferibili a:

conoscenza generali e specifiche delle discipline oggetto di studio,

competenze intese come possesso di abilità anche di carattere applicati-

vo,

capacità elaborative, logiche e critiche,

esito dei corsi di recupero,

esito debiti formativi.

b) analisi dei comportamenti scolastici osservati in merito a:

rispetto delle regole e delle consegne,

frequenza e partecipazione al lavoro in classe,

partecipazione alle attività scolastiche (corsi di recupero, organi collegiali, attività

extracurricolari, stage, ecc.),

impegno e continuità nello studio,

analisi di situazioni extra scolastiche che possono aver influito sul processo di

apprendimento (condizioni socio-familiari, condizioni di salute, ecc.).

c) criteri specifici da adottare per il passaggio alla classe successiva.

1. gli studenti che in tutte le discipline abbiano la sufficienza attribuita sulla base

degli elementi di valutazione di cui ai punti a e b;

2. gli studenti che presentano insufficienze gravi o diffuse in alcune materie ma tali

da poter essere recuperate:

a) grazie alla capacità dello studente di saper organizzare in modo autonomo e

coerente il proprio studio sulla base delle indicazioni dei docenti,

b) attraverso interventi didattici integrativi organizzati dall’Istituto,

c) anche con debiti formativi (non più di tre) che devono essere estinti nella

sessione di esami di settembre.

3. gli studenti che presentano insufficienze lievi in alcune o in diverse discipline tali

da poter essere superate con quanto indicato alle lettere a) b) e c) del punto 2.

Più in generale si tratta di verificare se l’allievo abbia le competenze richieste per

poter affrontare con probabilità di successo la classe successiva.

La didattica

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VALUTAZIONE

Criteri specifici da adottare per la non promozione Risultano non promossi:

1. gli studenti che presentano lacune gravi o diffuse, tali da non poter essere

recuperate nel corso del periodo estivo con interventi didattici o studio

individuale.

Per la valutazione degli studenti si rimanda al D.M. 80/07 di cui si riportano alcuni

articoli:

Art. 1

Le attività di sostegno e di recupero, come previsto dal D.M. n. 42 del 22 maggio 2007,

costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa.

Le istituzioni scolastiche sono tenute comunque a organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi,

interventi idattico/educativi di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano presentato

insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate.

Art. 2

Gli studenti di cui all’articolo 1 sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti. Al termine di

tali attività saranno effettuate, da parte dei docenti delle discipline della classe di appartenenza,

verifiche intermedie di cui si dà comunicazione alle famiglie.

Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi

dell’iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo

restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al primo comma.

Art. 5

Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il

mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti

tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede a

rinvio della formulazione del giudizio finale.

La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consi-

glio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno alunno dai do-

centi delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o

nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmen-

te vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti for-

mativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico,

le modalità e tempi delle relative verifiche.

Analogamente a quanto previsto dal precedente art. 2, se i genitori o coloro che ne

esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero

organizzate dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando

l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al comma precedente.

A decorrere dall’anno scolastico 2008-2009, per gli studenti dell’ultimo anno di

corso che nello scrutinio del primo trimestre o del primo quadrimestre presentino

insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di classe predispone iniziative di

sostegno e relative verifiche, da svolgersi entro il termine delle lezioni, al fine di

porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire una valutazione comples-

sivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione all’esame.

La didattica

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[17]

VALUTAZIONE

VALUTAZIONE DISCIPLINARE

VOTO

1 - 2

VOTO

3- 4

VOTO

5

VOTO

6

VOTO

7 - 8

VOTO

9 -10

co

no

scen

ze

ACQ

UIS

IZIO

NE D

ELLE

CO

NO

SCEN

ZE: Conoscenze

framentarie e superficiali ed errori anche

nell’esecuzione di compiti semplici

Conoscenze lacunose e generiche

Scarsa correttezza

nell’esecuzione di compiti

semplici ma conoscenze non

approfondite

Generale correttezza

nell’esecuzione di compiti semplici ma conoscenze

poco approfondite

Conoscenze che consentono di

non commettere errori

nell’esecuzione di compiti complessi

Conoscenze complete e

approfondite. Prove prive di

errori e imprecisioni

ELABO

RAZIO

NE D

ELLE

CO

NO

SCEN

ZE:

Errori gravi e scarsa capacità di condurre analisi

Errori nell’analisi e

nell’applicazione

Scarsa applicazione

delle conoscenze

nell’ambito di esercizi non complessi

Applicazione delle conoscenze

nell’ambito di esercizi non complessi

Capacità di effettuare analisi

anche se con qualche

imprecisione

Capacità di effettuare

analisi approfondite

ab

ilit

à A

UTO

NO

MIA

NELLA

RIE

LABO

RAZIO

NE

CRIT

ICA:

Mancanza di autonomia

Scarsa autonomia nella rielaborazione

delle conoscenze, tendenza a

cogliere parzialmente gli aspetti essenziali

Parziale autonomia ma imprecisione nell’effettuare

sintesi

Sufficiente autonomia ma imprecisione nell’effettuare

sintesi

Autonomia nella sintesi ma con

approfondimento relativo

Capacità di sintetizzare

correttamente e di effettuare

valutazioni personali

ABIL

ITA’ LIN

GU

ISTIC

HE

ED

ESPRESIV

E:

Frequenza di errori che oscurano il

significato del discorso

Linguaggio mediamente non

approfondito

Uso parziale terminologia

specifica

Terminologia complessivamente

accettabile

Esposizione chiara e con appropriata terminologia

Uso della lingua in modo

autonomo e appropriato

co

mp

ete

nze

CO

MPETEN

ZE D

I BASE E

TRASVERSALI:

Competenza non acquisita

Competenza non acquisita

Competenza livello base

Competenza livello base

Competenza livello intermedio

Competenza livello

avanzato

La didattica

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[18]

VALUTAZIONE

Attribuzione del voto di condotta

Per condotta scolastica si intende non solo il comportamento di correttezza, rispet-

to di sé, dell’istituzione, dei pari, delle struttura e delle regole, ma anche la parte-

cipazione al dialogo educativo, intesa come momento formativo e come contributo

alla crescita della comunità scolastica sul piano umano e professionale, la puntuali-

tà negli impegni scolastici, la correttezza di linguaggio.

La scala di valutazione del comportamento di ogni allievo è compresa tra il voto 1

(che, fino a 5, comporta la “non ammissione al successivo anno di corso o

all’esame conclusivo del ciclo”) ed il 10.

Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli

scrutini in base ai seguenti criteri:

frequenza e puntualità

rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari

partecipazione attiva alle lezioni

collaborazione con insegnanti e compagni

rispetto degli impegni scolastici.

Per l’attribuzione del voto di condotta dovranno essere soddisfatti almeno

3 descrittori.

La sospensione dalle lezioni per fatti non gravi comporterà automaticamente

l’attribuzione del voto 6 anche in presenza di descrittori positivi. La sospensione

dalle lezioni superiore a 15 giorni per fatti gravissimi comporterà automaticamen-

te l’attribuzione del voto 5 anche in presenza di descrittori positivi (sempre che

non si sia verificato successivamente un comportamento più che adeguato).

Il voto attributo a ciascun allievo scaturirà dalla media dei voti proposti da ogni

docente del Consiglio di Classe.

La didattica

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VALUTAZIONE

Descrittori per l’attribuzione del voto di condotta:

VOTO CRITERI

10

a) Eccellente Interesse e ottima partecipazione attiva alle lezioni

b) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche

c) Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche

d) Ottimo ruolo propositivo all’interno della classe

e) Scrupoloso ed attento rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari

f) Eccellente socializzazione

9

a) Interesse e partecipazione attiva alle lezioni

b) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche

c) Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche

d) Ruolo propositivo all’interno della classe

e) Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari

f) Ottima socializzazione

8

a) Discreta partecipazione alle lezioni

b) Costante adempimento dei doveri scolastici

c) Equilibrio nei rapporti interpersonali

d) Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto

e) Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe

7

a) Attenzione e partecipazione non sempre continua alle attività scolastiche

b) Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati

c) Osservazione abbastanza regolare delle norme relative alla vita scolastica

d) Partecipazione non sempre collaborativa al funzionamento del gruppo classe

e) N. 1 ammonimento scritto – senza sospensione dalle lezioni – relativa a comportamenti

non gravi

6

a) Interesse discontinuo per alcune discipline

b) Rapporti talvolta problematici con gli altri

c) Talvolta disturbo dell'attività didattica

d) Sporadici episodi di mancata applicazione del Regolamento d’Istituto, quali ad esempio

ritardi, non puntuali giustificazioni delle assenze

e) N. 2 ammonimenti scritti – senza sospensione dalle lezioni – relativa a comportamenti

reiterati e non gravi

5

a) Scarso interesse per le attività didattiche

b) Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni

c) Assiduo disturbo delle lezioni

d) Funzione negativa nel gruppo classe

e) N. 1 sospensione dalle lezioni (non dovuta ad episodi di bullismo)

f) Assenze non giustificate; varie note disciplinari (almeno 4)

4

a) Completo disinteresse per le attività didattiche

b) Comportamento gravemente scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni

c) Assiduo disturbo delle lezioni

d) Funzione totalmente negativa nel gruppo classe

e) N. 1 sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni.

f) Assenze non giustificate note disciplinari con o senza sospensione in misura superiore a

quelle previste per il sei

La didattica

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[20]

VALUTAZIONE

CREDITO SCOLASTICO Il Consiglio di Classe, tenuto presente che:

il credito formativo concorre all’attribuzione del credito scolastico agli studenti,

ma non ha valore preponderante su di esso nelle rispettive bande di oscillazione,

l’attestazione proveniente da Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali lo stu-

dente ha realizzato l’esperienza deve contenere, a norma della disposizione mini-

steriale (DM 49/2000), una descrizione, seppure sintetica, dell’esperienza stessa,

dalla quale si evinca non trattarsi di un'esperienza episodica o momentanea, ma

tale da incidere sulla “formazione personale civile e sociale dello studente”,

valuta le certificazioni inerenti le seguenti attività:

esperienze lavorative volte all’acquisizione di specifiche competenze e partecipa-

zione ad attività di ordine culturale che abbiamo carattere di continuità;

partecipazione a progetti approvati dal Collegio di Docenti nell’ambito del Piano

dell’Offerta Formativa, con frequenza di almeno ¾ delle lezioni/incontri e parteci-

pazione a specifiche attività/iniziative formative attestate dai responsabili di pro-

getto;

frequenza di corsi di lingua straniera Cambridge, DELE, DELFT, FIT o di altre or-

ganizzazioni ufficialmente riconosciute, che attestino il “livello” raggiunto e la fre-

quenza di almeno ¾ della durata del corso;

stage linguistici all’estero (due settimane di frequenza con un minimo di 20 ore

settimanali frequentate);

intercultura: anno scolastico frequentato all’estero o esperienza di più mesi;

ECDL: patente europea dell’informatica;

pratica sportiva o coreutica a carattere professionistico o semiprofessionistico (ivi

compresa la danza e la scuola di arbitraggio);

forme motivate di volontariato presso associazioni riconosciute, certificato nei

tempi, nelle modalità e nella frequenza;

studio della musica con carattere di continuità e durata in Istituti statali o equipa-

rati;

stage formativi presso istituzioni universitarie o istituti di ricerca.

La didattica

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VALUTAZIONE

In base a quanto espresso nella nota ministeriale, il Collegio dei docenti ha delibe-

rato i seguenti criteri di attribuzione del credito scolastico, comprensivo degli even-

tuali crediti formativi:

1) Per gli alunni la cui media sia compresa fra 6 e 8, il credito da attribuire

nell'ambito della banda di oscillazione è di 1 punto.

Si procede all'attribuzione del punto di incremento qualora si realizzino:

1.1) o la collocazione della media nella fascia alta (decimale fra 0,5 e 0,99)

1.2) oppure almeno tre delle seguenti condizioni:

A. assiduità frequenza (minimo 80%);

B. interesse rilevante nella partecipazione al dialogo educativo;

C. interesse e impegno rilevanti nella partecipazione alle attività comple-

mentari e integrative;

D. notevole diligenza nello svolgimento del lavoro individuale;

E. capacità rilevante di recupero;

F. credito formativo valutabile.

2) Per gli studenti che abbiano una media 8<M≤ 9 o 9<M≤10, l’incremento

da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione è automaticamente

di 1 punto, vista già la rilevante media matematica dei voti.

In sede di ammissione all’Esame di Stato, ad ogni alunno viene attribuito un pun-

teggio, detto credito scolastico, relativo al rendimento scolastico degli ultimi tre

anni e fino ad un massimo di 25 punti. Tale punteggio si calcola applicando la se-

guente tabella ministeriale: TABELLA MINISTERIALE CREDITI

Media

Voti

Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M=6 3-4 3-4 4-5

6<M≤7 4-5 4-5 5-6

7<M≤8 5-6 5-6 6-7

8<M≤9 6-7 6-7 7-8

9<M≤10 7-8 7-8 8-9

La didattica

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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

B.E.S.

Il 27 Dicembre 2012 è stata emanata dal MIUR la direttiva “Strumenti d’intervento

per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per

l’inclusione scolastica”. L’esigenza delle precisazioni contenute in tale circolare sono

conseguenza del fatto che la legge 170/2010, contenente le “Nuove norme in ma-

teria di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, riconosce come di-

sturbi specifici di apprendimento (DSA) su cui porre l’attenzione solamente la di-

slessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia, mentre il panorama dei disturbi

che possono comportare dei notevoli disagi negli alunni è molto più ampio.

Nella direttiva si fa presente che l’identificazione degli alunni con disabilità non av-

viene esclusivamente sulla base dell’eventuale certificazione, ma è possibile far ri-

ferimento al modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning)

per individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) degli alunni. Ulteriori specifiche

sono state introdotte dalla CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 Roma, 6 marzo 2013.

I BES possono presentarsi con continuità, oppure per periodi circoscritti della vita

dell’alunno, in quanto le cause che li generano possono anche avere origine fisica,

biologica, fisiologica, psicologica o sociale.

L’area dei Bisogni Educativi Speciali, conosciuta in Europa come Special Educatio-

nal Needs, rappresenta quell’area dello svantaggio scolastico che comprende tre

grandi sotto-categorie:

quella della disabilità;

quella dei disturbi evolutivi specifici (DSA-ADHD);

quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

La direttiva specifica e la successiva circolare dichiara che è necessario elaborare

un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con BES, attra-

verso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), individuale o anche

riferito a tutta la classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavo-

ro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le

strategie di intervento programmate.

Durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica, gli studenti con BES

hanno diritto a:

fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica

nel corso dell'anno;

avere adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli

Esami di Stato.

La didattica

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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Gruppo H Per gli alunni diversamente abili l’offerta formativa prevede un accompagnamento

scandito nelle fasi seguenti:

1. accoglienza

Inserimento nel gruppo classe accompagnato dall’insegnante di sostegno.

Conoscenza degli insegnanti curricolari e di sostegno.

Conoscenza degli ambienti scolastici che frequenteranno durante l'anno scola-

stico (laboratori, aule attrezzate, sala video).

Periodo iniziale di osservazione sistematica da parte di tutti gli insegnanti del

consiglio di classe per circa un mese nell’ambito dei Consigli di classe e delle

programmazioni P.E.P.

2. Formulazione degli obiettivi.

Terminata l'osservazione sistematica iniziale, si valuteranno le capacità dei singoli

allievi ed il livello degli apprendimenti per stabilire il tipo di percorso didattico da

svolgere:

A. programma curricolare

Il consiglio di classe individua i nuclei tematici fondamentali di ogni disciplina e

stabilisce gli obiettivi essenziali da raggiungere semplificando in modo appropria-

to i programmi curricolari.

B. programma diversificato

Per gli alunni non in grado di seguire programmi curricolari saranno stabiliti per-

corsi educativi con obiettivi didattici individualizzati concordati tra insegnanti di

sostegno e curricolari, NPI di riferimento. Tali percorsi potranno prevedere l'alter-

nanza di ore a scuola e ore di attività extra scolastica nonché la partecipazione

durante l’orario curricolare a progetti attivati all’interno dell’Istituto.

3. Valutazione Con riferimento alla C.M. 258 del 1983, C.M. 262 del 1988, O.M.

n.128 del 1999, per gli allievi che seguono piani individualizzati la valutazione av-

verrà in sede di Consiglio di Classe in base all’O. M. n. 90 del 2001 art. 15 comma

4 e del G. O. M. (Gruppo operativo medico) con la partecipazione dei genitori e

sulla base degli obiettivi prefissati dal P.E.P. Nei casi in cui l’allievo abbia raggiunto

obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali o globalmente conformi, il

consiglio di Classe valuta attraverso le modalità della normativa, altrimenti certifica

le competenze acquisite (O. M. 90 del 2001, Art. 13 comma 5 A).

4. Progetto di vita La scuola si impegna a seguire le famiglie, supportata dai Ser-

vizi Sociali, dai Neuropsichiatri e da tutti i soggetti presenti sul territorio che pos-

sano dare contributi in tal senso, nell’inserimento degli alunni diversamente abili

nel mondo del lavoro o all’interno di centri specializzati, consentendo se necessario

il prolungamento del periodo scolastico anche con fasi alterne di scuola-lavoro o di

scuola-centro di accoglienza. In questo modo si favorisce un distacco meno trau-

matico dal contesto scolastico ed un inserimento graduale nella nuova realtà.

La didattica

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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

Secondo quanto stabilito dalle Nuove norme in materia di disturbi specifici di ap-

prendimento (testo del DDL approvato in sede deliberante dalla Commissione Cul-

tura del Senato il 19/05/2009 e DPR 122 del 22/06/2009, art. 10 “valutazione de-

gli alunni con DSA”) e, tenuto conto della legge sui Disturbi Specifici di Apprendi-

mento (L. 8 ottobre 2010 n. 170), per gli alunni con DSA l’offerta formativa preve-

de un accompagnamento scandito nelle fasi seguenti:

garantire il diritto all'istruzione e i necessari supporti agli alunni;

favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell'apprendimento, agevolando

la piena integrazione sociale e culturale;

ridurre i disagi formativi ed emozionali;

assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità;

adottare forme di verifica e di valutazione adeguate;

sensibilizzare e preparare gli insegnanti ed i genitori nei confronti delle problema-

tiche legate ai DSA;

Tale protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e ri-

visitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.

I disturbi specifici di apprendimento sono fragilità di natura neurobiologica e per-

tanto non possono essere risolti, ma solamente ridotti (compensazione del distur-

bo).

Tra questi si possono distinguere:

la dislessia evolutiva che è un disturbo settoriale dell’abilità di lettura;

la disortografia che è la difficoltà a rispettare le regole di trasformazione del lin-

guaggio parlato in linguaggio scritto;

la disgrafia che è la difficoltà a produrre una grafia decifrabile;

la discalculia che è il deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del cal-

colo.

A questi possono associarsi disturbi specifici del linguaggio (disnomia) e quelli le-

gati alla funzione motoria (disprassia).

La presenza di una o più fragilità si evince dalla diagnosi redatta dallo specialista

privato o di struttura pubblica.

La scuola attiverà il Protocollo previsto per alunni con disturbi specifici di appren-

dimento ogni qualvolta entrerà in possesso della suddetta diagnosi. In particolare

perseguirà le seguenti finalità:

garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti;

favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento agevolando-

ne la piena integrazione sociale e culturale;

ridurre i disagi formativi ed emozionali.

La famiglia sarà invitata a collaborare con la scuola al fine di perseguire un armo-

nico sviluppo psico-fisico del/la proprio/a figlio/a attraverso la definizione di un

Percorso Didattico Personalizzato condiviso.

La didattica

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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Per i suddetti alunni, in maniera commisurata alle necessità individuali e al livello

di complessità del disturbo, verrà garantito l’utilizzo di strumenti compensativi

(strumenti che consentono di evitare l’insuccesso scolastico a causa delle difficoltà

dovute al disturbo) e l’applicazione di misure dispensative (adattamenti delle

prestazioni che permettono all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolasti-

ca).

La Nota Ministeriale n. 4099 del 5 ottobre 2004 indica quali strumenti compen-

sativi essenziali:

Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, e dei vari caratteri.

Tavola pitagorica.

Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche.

Calcolatrice.

Registratore.

Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi

vocale.

Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in

ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti:

Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del voca-

bolario,

Studio mnemonico delle tabelline.

Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta.

Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa.

Organizzazione di interrogazioni programmate.

Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del conte-

nuto e non della forma.

Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base

alle fasi di sviluppo dello studente ed ai risultati acquisiti.

Tali strumenti e misure vanno utilizzati costantemente in tutti i gradi di scuola; è

indispensabile, quindi, che il Piano Didattico Personalizzato accompagni l’alunno in

tutto il suo iter scolastico. In sintesi, il PDP viene introdotto dalla diagnosi dello

specialista a cui fanno seguito le osservazioni/considerazioni dei docenti del Consi-

glio di Classe e della famiglia. Di seguito verranno considerate le caratteristiche del

processo di apprendimento e verrà valutata la consapevolezza da parte dell’alunno

del proprio modo di apprendere, dopo di che si metteranno in atto le strategie me-

todologiche e didattiche opportune.

“La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in se-

de di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni sog-

gettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle pro-

ve di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legisla-

zione vigente, gli strumenti metodologici – didattici compensativi e dispensativi ri-

tenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fat-

ta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove”.

(art.10 del D.L. n.122 del 22 giugno 2009).

La didattica

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[26]

BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII

CONOSCENZA E ACCOGLIENZA

Certificazione DSA:presa d’atto entro settembre

Osservazione dello studente anche mediante la somministrazione di prove specifi-

che, realizzazione di una scheda analitica delle difficoltà e delle potenzialità da ri-

levare a cura del CdC entro il mese di novembre. Per gli alunni in esame di stato

entro il 15 Marzo.

Rinforzo e dialogo con lo studente per comprendere il livello di conoscenza e di

accettazione delle proprie difficoltà

Inserimento nella classe. Presentazione dell’alunno alla classe e condivisione degli

strumenti utili per il superamento delle difficoltà

Incontro con i genitori

ELABORAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Il CdC approva il Piano Didattico Personalizzato nelle sue caratteristiche generali e

nelle singole discipline. Esso è costituito di una parte generale, redatta dal CdC di

ottobre/novembre, e di una parte specifica di programmazione delle singole disci-

pline. Il piano per la parte disciplinare è allegato alle programmazioni dei singoli

docenti.

VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE DI ISTITUTO

Nel corso di attivazione del protocollo saranno effettuate verifiche dei singoli casi,

della situazione globale e delle azioni attivate per il sostegno all’apprendimento

degli studenti con disturbi di Apprendimento.

SERVIZIO DI CONSULENZA E SUPPORTO

L’Istituto attiverà gradualmente, in base alle reali disponibilità, un servizio di con-

sulenza sui DSA, di documentazione delle migliori esperienze e di dotazione stru-

mentali, da quelle tradizionali a quelle di hardware e software che l’evoluzione del-

le tecnologie potrà mettere a disposizione.

LIBRI DI TESTO

L’istituto sceglie come criterio preferenziale, nell’adozione dei libri di testo, edizioni

di libri con disponibilità di CD -Rom e/o DVD per studenti con DSA.

La didattica

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PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Partendo dal presupposto che ogni ragazzo è differente, diventa fondamentale, per

la stesura di un PDP efficace, l’assoluta collaborazione tra scuola e famiglia, in mo-

do da adattare alle caratteristiche individuali i provvedimenti dispensativi e com-

pensativi suggeriti dalla norma vigente, dopo aver valutato l’entità e il profilo delle

difficoltà evidenziate dalle singole diagnosi.

In linea molto generale si sottolinea comunque la necessità di:

Ridurre in modo significativo la quantità di compiti scritti (nella materia in cui ci

sono le difficoltà segnalate dalla diagnosi) dando priorità allo studio e alla rielabo-

razione verbale, previa accordo tra insegnanti e genitori

Utilizzare le interrogazioni programmate, avendo cura che non vi sia sovrapposi-

zione tra le stesse.

Privilegiare, per le lingue straniere, l’apprendimento orale.

Evitare un orario tale da evitare nella stessa giornata la presenza di entrambe le

lingue straniere.

Accettare lo svolgimento degli elaborati prodotti al computer, sia a casa sia a

scuola.

Consentire un uso guidato dall’insegnante del registratore per registrare lezioni o

parte di esse.

INTERCULTURA

Si occupano dell’intercultura due Referenti dell’area BES (vedi organigramma

pag.5). I referenti Intercultura lavorano in stretta collaborazione con la Commis-

sione Formazione Classi per sostenere ed agevolare le dinamiche di inserimento ed

inclusione e con le Funzioni Strumentali e i Referenti all’orientamento.

I referenti Intercultura si occupano di rapporti con il territorio e con vari Enti:

partenariato con il COSPE,

progetto UGUADI con la facoltà di Scienze della formazione (corso di aggiorna-

mento e laboratorio di italiano L2 e corso di lingua cinese per il personale e per i

docenti),

rapporti con le famiglie di origine non italiana con l’aiuto di un mediatore,

progetto classi parallele (II C e II D) già iniziato lo scorso anno scolastico,

organizzazione di giornate seminariali,

tirocinio di studenti universitari presso la nostra scuola,

corsi di alfabetizzazione.

BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII La didattica

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[28]

SSEERRVVIIZZII PPEERR GGLLII SSTTUUDDEENNTTII

Attività di recupero

L’Istituto, in armonia con le indicazioni del D.M. 80/07 e dell’O.M. 92/07, organizza

attività di recupero in itinere e sostegno individuale per gli alunni che presentino

lacune in una o più discipline, grazie anche ad una pausa didattica dopo la fine del

trimestre, che prevede la progettazione e lo svolgimento di attività di recupero

nell’orario curricolare.

Per quanto riguarda il debito scolastico interperiodale (materie non sufficienti)

sono previste le seguenti modalità:

pausa didattica dal 26-01-15 al 6-02-15 per tutte le classi (una settimana è ob-

bligatoria, la seconda a discrezione del docente), in tale pausa si deve preveder

anche la verifica dell’insufficienza;

dal mese di febbraio eventuale recupero in itinere o sportello didattico ed even-

tuali prove entro il 28-02-15;

nei consigli di classe del mese di marzo verrà verbalizzato il recupero o no delle

materie non sufficienti e comunicato ai genitori tramite “comunicazione interpe-

riodale”.

Le eventuali insufficienze non recuperate al termine di marzo potranno essere re-

cuperate in itinere nel corso del pentamestre.

I docenti potranno effettuare quando lo riterranno opportuno pause didattiche (da

verbalizzare sul proprio registro e su quello di classe ).

Si potranno richiedere al Dirigente Scolastico, sportelli pomeridiani compatibilmen-

te con le risorse disponibili.

Modalità di recupero insufficienze

Per il recupero delle insufficienze dello scrutinio di giugno 2015, di dipartimenti Per

il recupero estivo (previsto dal 29-06-2015 al 17-07-2015) si prevede di asse-

gnare non più di due materie e, solo casi eccezionali, tre, in quanto l’allievo può

così prepararsi con più serietà alle verifiche di settembre.

I corsi di recupero sono previsti per materie con scritto ed orale con almeno otto

alunni e per 10 ore + 5 per auto formazione dello studente.

Le materie orali prevedono lo studio individuale senza corso di recupero.

Sono state deliberate le seguenti modalità di recupero, da effettuare prima degli

scrutini di settembre 2015:

italiano e francese - prova scritta e orale;

inglese - scritto tutte le classi, orale solo terza e quarta;

economia aziendale, matematica, fisica, chimica, scienze naturali - prova

scritta;

informatica e laboratorio - prova pratica;

tutte le altre materie - prova orale.

La didattica

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SERVIZI PER GLI STUDENTI

Attività di alfabetizzazione in lingua italiana

Data la presenza di numerosi studenti non italofoni e spesso neo arrivati nel Paese,

l’Istituto organizza corsi di Italiano L2 dei livelli base per gli studenti delle classi

prime e seconde.

I corsi vengono effettuati in maniera intensiva durante la fase di accoglienza e pro-

seguono nel corso dell’anno scolastico.

Preparazione alle certificazioni esterne in lingua straniera

Su richiesta degli alunni possono essere attivati percorsi di preparazione per soste-

nere gli esami in lingua straniera per il conseguimento delle certificazioni dei vari

livelli presso le Istituzioni esterne accreditate.

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

CURRICOLO

OLTRE IL TERRITORIO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Visite museali

Didattica professionalizzante (codocenza) Matinèe teatrali

Mobilità Trasnazionale Scambi linguistico - culturali

Servizio di placement scolastico - FIXO Viaggi d’istruzione

Simulazione d’impresa (con Ag. Formativa) Settimane sportive

Regolamento viaggi di istruzione

ORIENTAMENTO

Ingresso: workshop - openday Itinere: sportello di ascolto Uscita: Workshop e visite aziendali BES - INTERCULTURA

Protocollo d’inclusione Piano d’inclusione Mediatore culturale Fondo solidarietà per viaggi di istruzione

FORMAZIONE POTENZIAMENTO

DIDATTICO

SICUREZZA: Alunni – Docenti – A.T.A Vedi pagine 30 -31

AGGIORNAMENTO DIDATTICO

E PROFESSIONALE DOCENTI

La didattica

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SERVIZI PER GLI STUDENTI

AREA LINGUISTICA Titolo progetto: Lettorato inglese

Referenti: Anna Maria Rosco

Descrizione: Lezioni in compresenza di un lettore madrelingua

Titolo progetto: Preparazione esame PET al British Institute

Referenti Anna Maria Rosco

AREA LETTERARIA

Titolo progetto: Il quotidiano in classe

Referente: Chiara Staderini

Descrizione: Coinvolgere gli alunni nella lettura dei quotidiani.

Titolo progetto: Scritti Senza Frontiere

Referente: Antonella Landi

Descrizione: SCRITTI SENZA FRONTIERE

Titolo progetto: Colloqui Fiorentini

Referente: Chiara Staderini

Descrizione: Percorso di approfondimento sull’opera di un autore.

AREA SCIENTIFICO - MATEMATICA

Titolo progetto: ScienzAfirenze

Referente: Angela Agnelli

Descrizione: Preparazione di una tesina da presentare al convegno (La Luce)

Titolo progetto: Superali

Referente: Alessandro Bocconi, Maria Grazia Capaccioli

Descrizione: Sportello di potenziamento didattico nell’area logico-matematica

Titolo progetto: INAD 2015 Giornata di Sensibilizzazione sul Rumore

Referente: Teresa Caruso, Maria Grazia Capaccioli

Descrizione: Attività informative sull’ascolto dei suoni e sui rischi da esposizione al rumore

AREA ARTISTICA

Titolo progetto: Si va in scena

Referente: Rita Trocino

Descrizione: Laboratorio teatrale per l’integrazione

AREA STORICO SOCIALE

Titolo progetto: A colazione con le quinte della Sassetti-Peruzzi

Referente: Teresa Caruso

Descrizione: Incontri con personalità della società fiorentina su temi di attualità giuridica

La didattica

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SERVIZI PER GLI STUDENTI

AREA BES

Titolo progetto: Fuori tutti nel quartiere oltre ogni barriera

Referenti: Cristina Beccai e Satiana Stammegna

Descrizione: Attività di socializzazione e propedeutica al tirocinio alunni del Socio Sanitario

Titolo progetto: La scuola va in piscina

Referente: Laura Frilli

Descrizione Corso di nuoto per gruppo H Scandicci

Titolo progetto: ScandicciLab

Referenti: Laura Frilli, Lucia Giannettoni, Daniela Velli

Descrizione: Apprendimento laboratoriale che mette in relazione area corporea, cogniti-va, affettiva e sociale.

AREA MOTORIA

Titolo progetto: Scuola in movimento

Referente: Paola Caiani

Descrizione: Varie attività sportive, anche diverse da quelle tradizionali, tornei interni.

AREA TECNOLOGICA

Titolo progetto: ECDL

Referente: Elena Corradi

Descrizione: Certificazione Patente Europea del Computer

La didattica

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ISTITUTO PROFESSIONALE

Profilo culturale ed esiti di apprendimento dei percorsi del SETTORE SERVIZI

Il profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire

con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destina-

tario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali

connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali

coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, socia-

li, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi con-

testi, locali e globali;

cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che in-

fluiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;

essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine

di fornire un servizio il più possibile personalizzato;

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto,

cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in equipe e integrando le proprie competen-

ze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti

deontologici del servizio;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla

riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla

valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecno-

logici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documenta-

zione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

Professionale per I SERVIZI COMMERCIALI

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo SERVIZI COMMERCIALI ha

competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le a-

ziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia

nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle

riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse

tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari.

Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di inter-

connessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti na-

zionali ed internazionali.

SERVIZI COMMERCIALI

I Curricula

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IL PERCORSO IeFP TRIENNALE Per effetto delle ultime riforme, i Percorsi Triennali di Istruzione e Formazione Pro-

fessionale si svolgono presso gli Istituti Professionali accreditati e consentono, do-

po il superamento di uno specifico esame, di conseguire una Qualifica Professionale

Regionale valida su tutto il territorio nazionale e riconosciuta anche a livello euro-

peo. Nel nostro Istituto Professionale Servizi Commerciali sono realizzati in modali-

tà integrativa al curricolo statale sotto forma di approfondimento specifico di tre

settori complementari, utilizzando sia la quota di autonomia per l’inserimento di di-

scipline specifiche e modalità didattiche di potenziamento, come la compresenza di

due docenti, sia l’attivazione al II anno di attività professionalizzanti (stage interno

in simulazione d’impresa e visite aziendali guidate) in orario extracurricolare.

Operatore ai servizi di vendita

Operatore ai servizi di accoglienza

Operatore amministrativo segretariale

I SERVIZI SOCIO SANITARI

Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo SERVIZI SOCIO-SANITARI

possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati

alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute

e del benessere bio-psico-sociale. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

partecipare alla rilevazione dei bisogni sanitari del territorio attraverso

l’interazione con soggetti istituzionali e professionali;

rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso

idonee strutture;

intervenire nella gestione dell’impresa socio sanitaria e nelle promozioni di rete di

servizio per attività di assistenza di animazione sociale;

applicare la normativa vigente alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;

organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e

fasce deboli;

interagire con gli utenti e predisporre piani individuali d’intervento;

individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici ed igienico-

sanitari della vita quotidiana;

affrontare problemi relativi alla non autosufficienza e alla disabilità;

utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità dei servi-

zi erogati nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse;

documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.

SERVIZI SOCIO SANITARI

ISTITUTO PROFESSIONALE I Curricula

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ISTITUTO TECNICO TURISTICO

Il “Diplomato nel Turismo” ha competenze specifiche nel comparto delle imprese

del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni econo-

mici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi a-

ziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio cul-

turale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Inte-

gra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche ed in-

formatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia

all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turi-

stica inserita nel contesto internazionale.

In particolare è in grado di:

gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione

del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico

del territorio;

collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del ter-

ritorio e i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata;

utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per

produrre servizi turistici anche innovativi;

promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione mul-

timediale;

intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi,

contabili e commerciali.

TECNICO TURISTICO

I Curricula

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EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

I percorsi di istruzione di secondo livello per gli adulti, compresi quelli che si svol-

gono presso gli istituti di prevenzione e di pena, sono realizzati dalle istituzioni

scolastiche presso i quali funzionano i percorsi di istruzione tecnica, professionale e

artistica. L’iscrizione ai percorsi di istruzione costituisce per l’adulto, anche con cit-

tadinanza non italiana, un momento di decisione che ha indubbie ricadute sul per-

sonale progetto di vita e di lavoro e rappresenta una rilevante occasione di con-

fronto ed interlocuzione con le istituzioni scolastiche, finalizzate ad agevolare e fa-

vorire una scelta pienamente rispondente alle esigenze individuali, anche in una

prospettiva orientativa.

CORSO SERALE

Per l’anno scolastico 2014-2015 sono attive: una classe terza professionale arti-

colata (Servizi Commerciali e Servizi Socio-Sanitari), una classe quarta profes-

sionale articolata (Servizi Commerciali e Servizi Socio-Sanitari), una classe quin-

ta professionale indirizzo Servizi Commerciali. L’orario delle lezioni delle classi serali va dalle ore 18.15 alle ore 22.45, dal lunedì al venerdì.

L’Istituto fa parte della rete RISCAT che riunisce tutti gli Istituti con Corsi Serali

della Regione Toscana.

CORSO SERALE

CORSO CARCERARIO CASA CIRCONDARIALE DI SOLLICCIANO

Il nostro Istituto ha promosso un Accordo di rete tra l’amministrazione penitenzia-

ria e le istituzioni scolastiche operanti al suo interno per la condivisione di linee di

indirizzo in materia di istruzione carceraria.

Da più di dieci anni è stato attivato un corso per i detenuti della Casa Circondariale

di Sollicciano per il conseguimento del diploma di Tecnico del Servizi Commerciali.

Per l’anno scolastico 2014-2015 sono attive quattro classi dalla prima alla quarta

dell’indirizzo professionale Servizi Commerciali.

ORARIO SEDE CARCERARIA

I Curricula