ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI ... · CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO. DATI...

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Milano, 8 marzo 2016 Ing. Ester Rotoli - Direzione Centrale Prevenzione ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

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Milano, 8 marzo 2016Ing. Ester Rotoli - Direzione Centrale Prevenzione

ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE

CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

DATI INFORTUNISTICI E TECNOPATICI

AL FEMMINILE

DONNE E LAVORO

Anno 2014

ITALIA

Donne : 52 % della popolazione “di 15 anni e oltre”

42 % del totale occupati

INFORTUNI SUL LAVORO AL FEMMINILE

Anno accadimento 2014 (rilevazione al 31.10.2015)

DENUNCE DI INFORTUNIO in complesso per le donne per le tre

gestioni principali (Agricoltura, Industria e servizi, per conto dello Stato)

238mila

DENUNCE CON ESITO MORTALE

108 denunce con esito mortale

72 casi riconosciuti positivi

QUINQUENNIO ACCADIMENTO 2010-2014

Aumentata costantemente l’incidenza femminile sul totale degli

infortuni (dal 32,9% al 35,9%)

Calo infortunistico femminile molto più contenuto rispetto a quello

dei colleghi maschi (-27,3% sempre tra il 2010 e il 2014)

DENUNCE DI INFORTUNIO

ANNO 2010 ANNO 2014 VARIAZIONE

286.358 238.094 (-16,9 %)

Calo nettamente inferiore rispetto a quello maschile (-24,9%) e

quindi anche rispetto al complessivo per entrambi i sessi (-24,2%)

CASI MORTALI

ANNO 2010 ANNO 2014 VARIAZIONE

130 108 (-16,9 %)come per le denunce in

complesso

QUINQUENNIO ACCADIMENTO 2010-2014

GLI INFORTUNI IN ITINERE (TRAGITTO CASA-LAVORO-CASA)

Anno accadimento 2014

50.252 casi femmine: 21,1%

45.974 casi maschi: 10,8%

Infortuni mortali

49,1% femmine (un decesso su due è avvenuto in itinere)

21,6% per i maschi (uno su cinque)

INFORTUNI STRADALI

Denunce sia in itinere che in occasione di lavoro con mezzo di trasporto:

infortuni per le femmine (38.978 casi)

infortuni per i maschi (53.821 casi)

quota percentuale più elevata di quella dei maschi 16,4% contro 12,7%

Denunce con esito mortale:

65,7% per le femmine (quasi due decessi su tre sono avvenuti in “strada”)

38,9% per i maschi

ALTRI DATI DI INTERESSE

Graduatoria settori con maggiore incidenza di denunce femminili sul totale

“ADDETTI AI SERVIZI DOMESTICI (COLF E BADANTI) ” 90,2%

“SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE” 72,9%

“CONFEZIONAMENTO DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO” (71,8%)

Incidenza infortunistica in relazione all’età:

Donne fino a 50 anni: nel 2014 decremento infortunistico rispetto al 2013

Fasce più mature (oltre 50 anni): nel 2014 incremento infortunistico rispetto al 2013

MALATTIE PROFESSIONALI

Anno 2014

malattie professionali di lavoratrici: circa 17mila denunce (contro

le circa 40mila denunce dei lavoratori maschi)

rappresentano il 29 % delle 57mila denunce in complesso

(femmine + maschi) inferiore quindi al 35,9% registrato per

gli infortuni

Confermato il trend crescente nel quinquennio 2010-2014

RUOLO DELL’INAIL

ATTIVITÀ A SOSTEGNO DELLA

DIFFERENZA DI GENERE

RUOLO ISTITUZIONALE

INAIL

Parti SocialiMinisteri Regioni

INAIL collabora sui tavoli normativi e tecnici anche ai fini

dell’elaborazione di Linee Guida e Buone Prassi

L’IN

AIL

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ORGANO CONSULTIVO MINISTERI E REGIONI e PA

COMITATO PER L’INDIRIZZO E LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE

COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE

COMITATO PER L’INDIRIZZO E LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE

COMITATI REGIONALI DI COORDINAMENTO

L’INAIL NEL SISTEMA PREVENZIONALE

IMPRESE

PARTISOCIALI

COMITATI REGIONALI DI COORDINAMENTO

FOCAL POINT EU-OSHA

STRATEGIA EUROPEA 2014 - 2020

LE TRE SFIDE

1. Micro e

Piccole imprese2. Malattie

professionali

3. Cambiamenti

demografici

1. Consolidamento delle

strategie nazionali

2. Agevolazione degli

adempimenti da parte delle

micro-piccole imprese

3. Migliore applicazione

della legislazione da parte

degli Stati membri

4. Semplificazione della

legislazione

5. Invecchiamento, rischi

emergenti, malattie

professionali

6. Migliorare la raccolta dei

dati statistici

7. Migliore coordinamento

dell’UE e internazionale

OBIETTIVI

STRATEGICI

STRATEGIA EUROPEA 2014 - 2020

Approccio Olistico alla prevenzione

PRESUPPOSTI STRATEGIA EUROPEA 2014 - 2020

Corpus Legislativo

sui rischi

professionali

Programmi di azioni

pluriennali già

realizzati

Coordinamento

politiche nazionali

«In particolare, le donne possono andare incontro a rischi

peculiari, come patologie muscoloscheletriche o determinati

tipi di cancro, a causa della natura di alcuni lavori svolti in

maggioranza da personale di sesso femminile»

STRATEGIA EUROPEA 2014 – 2020: Sfida 2

2. Malattie

professionali

«I rischi riguardanti particolari fasce di età, i lavoratori con

disabilità e le donne meritano particolare attenzione e richiedono

un'azione mirata»

5. Invecchiamento, rischi emergenti,

malattie professionali

STRATEGIA EUROPEA 2014 – 2020: Obiettivo 5

Promuovere l'individuazione e lo scambio di buone pratiche su

come migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro di

categorie specifiche di lavoratori, ad esempio i lavoratori anziani, i

lavoratori con disabilità e le donne

…………………………

RACCOMANDAZIONI A PARTIRE DAL 2014

5. Invecchiamento, rischi emergenti,

malattie professionali

STRATEGIA EUROPEA 2014 – 2020: Obiettivo 5

BASI STRATEGICHE NAZIONALI DI PREVENZIONE

PNPIntesa sulla proposta del Ministero

della salute concernente il Piano

nazionale per la prevenzione per gli

anni 2014 - 2018

Relazione

ProgrammaticaCIV INAIL

2016-2018

(Delibera CIV n°5/2015)

PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE 2014 - 2018

L’Istituto contribuisce alla stesura dei Piani

nazionali di prevenzione e partecipa al

progetto di monitoraggio dei Piani Regionali di

prevenzione che da esso discendono in

collaborazione con Agenas (Agenzia Nazionale

per i Servizi Sanitari Regionali)

RAZIONALI

Sistemi di sorveglianza e sistemi

informativi Inail

analisi dei fenomeni infortunistici e tecnopatici

attraverso basi dati in ottica di genere

ESEMPIO: Flussi Informativi: realizzati con evidenza dell’ottica di genere

PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE 2014 - 2018

STRATEGIE PREVENZIONALI DELINEATE DAL CONSIGLIO DI

INDIRIZZO E VIGILANZA

Le priorità per lo sviluppo delle politiche di Prevenzione

si basano e convergono saldamente sulle direttrici:

• dell’interazione con le istituzioni

• della sinergia con le parti sociali

• a garanzia della circolarità ed esportabilità delle

esperienze

In coerenza con quanto auspicato dalla Strategia Europea

ACCORDO INAIL-REGIONI-MINISTERO DELLA SALUTE

Stipulato un accordo quadro di collaborazione al fine di

realizzare in forma coordinata un programma nazionale di

azioni tra:

INAILMinistero della

Salute

Conferenza delle

Regioni e delle

Province Autonome

OBIETTIVI

ACCORDO INAIL-REGIONI-MINISTERO DELLA SALUTE

• l’individuazione di percorsi prevenzionali […] caratterizzati da

interventi sostenibili e misurabili in termini di processo e di risultato

• lo sviluppo e il consolidamento di Sistemi Informativi/Gestionali e di

Sorveglianza tra INAIL, Regioni e Province autonome e la relativa

fruibilità delle rispettive banche dati

• il supporto tecnico alla redazione, alla realizzazione dei Piani

Nazionali di Prevenzione e dei Piani Nazionali e Regionali di settore

da questi derivanti e al monitoraggio dei risultati ottenuti

• le metodologie e gli strumenti destinati al miglioramento dei livelli di

salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

L’avvento del D.Lgs. 81/2008 ha “legittimato e necessitato l’avvio

di percorsi che consentano di dare un contenuto, in termini

scientifici e di strumenti di prevenzione, alla ‘valutazione del

rischio connesso al genere”.

Art. 28 c. 1

La valutazione del rischio deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e

la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori

esposti a rischi particolari, [………………] nonché quelli connessi alle

differenze di genere, all’età, alla provenienza…………….

OTTICA DI GENERE NEGLI AMBITI NORMATIVI

• Realizzazione di un progetto, cofinanziato dal Ministero

della Salute, su gestione SSL nelle aziende sanitarie

pubbliche della Regione Lazio

• Definizione di procedure che supportino le stesse ASL

nell’attuazione di modelli di organizzazione e gestione

per la SSL ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

LE ESPERIENZE INAIL

ACCORDO INAIL - REGIONE LAZIO

ACCORDO INAIL - REGIONE LAZIO

Realizzate le Linee di Indirizzo

SGSL-AS, elaborate al fine di

definire il modello organizzativo e

gestionale di riferimento da

applicarsi nelle strutture sanitarie

LA FUTURA CAMPAGNA EU-OSHA 2016-2017

la sostenibilità ed il

benessere lungo tutto

l’arco della vita

lavorativa

«Ambienti di lavoro sani e

sicuri ad ogni età»

invecchiamento attivo

sul lavoro

INIZIATIVE DI INFORMAZIONE/ FORMAZIONE

Organizzazione di un corso di formazione per Dirigenti Inail

a Firenze con modulo aggiuntivo relativo all’ottica di

genere ed allo stress lavoro correlato

Modulo ottica di genere, realizzato in

collaborazione con CUG Inail

«Approccio metodologico del PERCORSO INAIL SALUTE E SICUREZZA

SUL LAVORO: UNA QUESTIONE ANCHE DI GENERE»

PROGETTO BODYLIVING

Un progetto “idoneo a creare valore e cambiamento positivo nella

vita delle donne”: con questa motivazione “Bodyliving al lavoro” ha

vinto di recente il premio Visibilità di “We – Women for Expo”, la

sezione “tutta al femminile” dell’esposizione universale di Milano

Metodo sperimentale nato per sviluppare un’organizzazione del lavoro armonica e

attenta ai temi della sicurezza, prevede ascolto del corpo, lezioni teoriche e – solo

successivamente – esercizi individuali e di gruppo per prevenire i rischi legati a

una postura fissa e prolungata

OBIETTIVOanalizzare l'incidenza dei fattori determinanti le abitudini alimentari

identificare quali sono i fattori “vincenti” in un programma di

educazione alimentare

FAVORIRE IL CAMBIAMENTO VERSO UNA CORRETTA

ALIMENTAZIONE INFLUENZANDO ANCHE LO STILE DI

VITA IN GENERALE

PROGETTO: “PREVENZIONE ALIMENTARE AL LAVORO”

Protocollo d’intesa, con il Ministero dell’Interno - Dipartimento della Pubblica

Sicurezza – Servizio Polizia Stradale

PROGETTO SICUREZZA STRADALE

Sviluppo di forme di collaborazione per iniziative congiunte

Obiettivo: miglioramento dei livelli di sicurezza sulle

strade italiane per il contenimento dell’incidentalità