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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE ENRICO FERMI Via Bonistallo, 86 - 50053 EMPOLI FI Tel. (0571) 80614- Fax 0571 — 80665 Codice Fiscale 82004810485 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 ad. 5.2) Documento predisposto dal consiglio della classe 5 Sezione R Contenuto: 1. Profilo dell'Istituto 2. Composizione Consiglio di classe e variazioni nella composizione dello stesso e della classe. 3. Elenco dei candidati 4. Profilo della classe 5. Programmazione delle attività educative e didattiche 6. Schede con informazioni relative alle prove simulate e griglie di valutazione 7. Scheda attività integrative ed extracurriculari e temi comuni affrontati dai docenti del c.d.c. 8. Schede informative relative alle metodologie didattiche e ai contenuti trasversali ed eventuali esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante, ecc. 9. Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali approfondimenti 10. Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della classe, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento) Il Consiglio di Classe n Italiano e storia BROGI Barbara n Educazione Fisica DEL FRATE Lucia P : TIC , II Matematica SAVOCA Fabio 2 i 11 n Diritto ed economia politica ULIVARI Gigliola i I ' t kahm; n Tecnica amministrativa ROGGI Pablo dr i /20, n Inglese MONTI Emanuela G0,,,,,z-7 y n Psicologia generale e applicata BANDINI StefaniaSr hurAi n Cultura medico-sanitaria SCHIPANI Concetta er celt,- &-CL n Religione MARINO Giulio _, n Sostegno AD01 MELACCIO Cristiano n Sostegno ADO2 P PRANZINI Sostituisce Di Rauso Carla Ilaria i ,e tcte ,,, t e x.4,1; », ,,- n Sostegno AD03 ZACCHEI Diva 0,"v : 2D._,1 - n Sostegno ADO4 SIMEOLI Mari~a).3- >e, Empoli, 15 maggio 2012 Il Diri (Dott.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE

ENRICO FERMI

Via Bonistallo, 86 - 50053 EMPOLI FI Tel. (0571) 80614- Fax 0571 — 80665

Codice Fiscale 82004810485

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 ad. 5.2)

Documento predisposto dal consiglio della classe 5 Sezione R Contenuto:

1. Profilo dell'Istituto 2. Composizione Consiglio di classe e variazioni nella composizione dello stesso e della

classe. 3. Elenco dei candidati 4. Profilo della classe 5. Programmazione delle attività educative e didattiche 6. Schede con informazioni relative alle prove simulate e griglie di valutazione 7. Scheda attività integrative ed extracurriculari e temi comuni affrontati dai docenti del

c.d.c. 8. Schede informative relative alle metodologie didattiche e ai contenuti trasversali ed

eventuali esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante, ecc. 9. Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali

approfondimenti 10. Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della classe,

metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento)

Il Consiglio di Classe

n Italiano e storia BROGI Barbara

n Educazione Fisica DEL FRATE Lucia P: TIC , II Matematica SAVOCA Fabio

2 i 11 •

n Diritto ed economia politica ULIVARI Gigliola i I 'tkahm;

n Tecnica amministrativa ROGGI Pablo dri /20, n Inglese MONTI Emanuela G0,,,,,z-7

y

n Psicologia generale e applicata BANDINI StefaniaSr hurAi n Cultura medico-sanitaria SCHIPANI Concetta er celt,- &-CL n Religione MARINO Giulio _, n Sostegno AD01 MELACCIO Cristiano

n Sostegno ADO2 P PRANZINI

Sostituisce Di Rauso Carla Ilaria i ,etcte ,,, te x.4,1;»,,,-

n Sostegno AD03 ZACCHEI Diva 0,"v : 2D._,1 - n Sostegno ADO4 SIMEOLI Mari~a).3->e,

Empoli, 15 maggio 2012 Il Diri (Dott.

1) Presentazione dell'Istituto

Il NUOVO Istituto Istruzione Superiore Statale "Enrico Fermi" nasce nell'anno scolastico

2011/2012 dall'accorpamento dell'Istituto Professionale "Leonardo da Vinci" con l'Istituto Tecnico Commerciale "E. Fermi"

L'ITC "E. Fermi" nel tempo ha contribuito alla formazione, nel comprensorio Empolese Valdelsa, di soggetti sicuramente dotati di buona cultura aziendale che è stata molto utile alla creazione ad alla conduzione delle imprese del territorio, contribuendo quindi al suo sviluppo sia economico che sociale. I ragionieri del "Fermi" si sono inseriti nelle aziende (spesso piccole e

medie) affiancando di frequente l'imprenditore nelle scelte aziendali. Altri diplomati di questo indirizzo hanno scelto di mettere in pratica direttamente la valenza dei propri studi; hanno

creato un'azienda e sono divenuti imprenditori di successo nella zona. Presso alcuni di questi, la scuola ha sempre organizzato visite didattiche e vere e proprie lezioni di "full immersion" aziendale durante le quali gli studenti comprendono, tra l'altro, la necessità di una approfondita formazione interdisciplinare a 360 gradi. Diversi diplomati sono diventati valenti direttori di

banche operanti sul nostro territorio. Inoltre l'indirizzo commerciale fornisce ai suoi studenti basi culturali generali solide, che permettono la prosecuzione degli studi verso ogni specializzazione. Infatti, oltre ai naturali e tradizionali sbocchi universitari negli studi di economia, giurisprudenza, lingue, scienze politiche, i diplomati dell' Istituto si indirizzano con successo anche verso facoltà universitarie ed operano nei campi più diversi. Negli anni I' ex ITC "Fermi" si è arricchito di nuovi

indirizzi. Negli anni ottanta è stato attivato !indirizzo "Erica" negli anni ottanta e successivamente "Erica-Sport" uno dei pochi in Italia. Nei primi anni del duemila viene attivato il corso "Mercurio", sempre come derivazione del corso Commerciale, e il Liceo Socio- psicopedagogico (attuale Liceo delle Scienza Umane). Nell'anno 2010/11, avvenuto l'accorpamento con il Professionale "L. da Vinci", il Liceo è stato scorporato e trasferito presso il Liceo Il Pontormo `.

Dal 2002 l'Istituto è accreditato come Agenzia Formativa presso la Regione Toscana. Nel 2005 è stata ottenuta la certificazione di qualità secondo lo standard EFQM. Nel 2007 la scuola ha partecipato al Premio Qualità Italia, ottenendo il risultato di 1^ scuola in Toscana e di 13^ in Italia.

L' ex Istituto Professionale "L. da Vinci" che dal 1/9/2011 ha perso la propria autonomia amministrativa ed è stato aggregato all' I.I.S. 'Enrico Fermi' trae origine dalla Regia Scuola di Avviamento Professionale "LEONARDO DA VINCI" fondata nel 1820 ed ubicata presso il convento di Santo Stefano degli Agostiniani in via LEONARDO DA VINCI. Fino al 1889 è affidata all'insegnamento dei Padri delle Scuole Pie.

Nel 1923 la Regia Scuola Tecnica viene trasformata in Scuola Secondaria di Avviamento Professionale a Tipo Commerciale e nell'anno 1937-38 viene aggiunta una sezione a Tipo Agrario.

In seguito all'abolizione dell'avviamento professionale e all'istituzione della scuola media pubblica (L. 31/12/1962) nasce l'attuale Istituto Professionale.

Nel 1989 aderisce al Progetto '92, rispondendo alle esigenze di rinnovamento ed ai nuovi bisogni emergenti. Nasce così l'Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici.

Dall'anno scolastico 2004/2005 è attivo anche l'indirizzo Servizi Sociali. Oggi l'Istituto, situato nell'edificio di via Fabiani 6 dall'anno 1976, non gode più di

autonomia amministrativa, prosegue, però nel suo processo di rinnovamento, adeguandosi ad una realtà in continuo movimento.

L'istituto è dotato di modernissimi laboratori informatici, di una rete telematica ed esprime una polivalente capacità progettuale tendente all'arricchimento continuo dell'offerta formativa.

Da un recente rapporto elaborato dall'IRRE Toscana, basato su azioni di monitoraggio tese a definire la responsabilità, la flessibilità e l'integrazione quali assi portanti dell'autonomia scolastica, si rileva che "la proposta della scuola risulta ampia e organica, finalizzata al perseguimento dei risultati nel rispetto degli interessi degli studenti, ma anche alla

considerazione delle difficoltà che possono incontrare nel percorso scolastico. Nella scuola è diffusa l'attenzione alla predisposizione di interventi di orientamento e di sostegno alla didattica. Gli insegnanti vedono nello sforzo comune di sostenere gli studenti anche una buona occasione di costruzione della propria identità: dunque si trovano d'accordo nel "lavorare per gli studenti".

Infine l'edificio è predisposto per accogliere alunni diversamente abili, che sono presenti in modo cospicuo nell'istituto; tutto ciò indica una notevole sensibilità nei confronti di queste problematiche.

PROFILO professionale del TECNICO DEI SERVIZI SOCIALE

Indirizzo Servizi Sociali L'operatore sociale acquisisce una formazione teorico-pratica con il contributo della

psicologia, della scienza dell'educazione e delle scienze mediche. Al termine del percorso formativo possiede una solida preparazione psico-pedagogica e

tecnico-organizzativa. Sia l'Operatore che il Tecnico dei servizi sociali si inseriscono in modo dinamico e privilegiato in tutti i settori dei servizi alla persona .

Ambito di inserimento Il Tecnico dei Servizi Sociali: a) può operare in:

• strutture per la prima infanzia, come educatore; • centri di aggregazione giovanile, centri ricreativi e soggiorni vacanza; • interventi di assistenza familiare; • centri di assistenza per diversamente abili, anziani, disagiati.

b) può essere animatore socio-educativo nelle varie tipologie di strutture socio- assistenziali.

c) Il titolo di Tecnico dei servizi sociali dà accesso alla mansione di Addetto all'assistenza di base (AAdB, ex OSA)

d) con l'aggiunta poi di 400 ore sempre a cura dell'Assessorato citato, può diventare Operatore socio sanitario (OSS).

Al termine degli studi il diploma dà accesso a tutte le Facoltà universitarie, in modo particolare Scienze della Formazione, Psicologia, Scienze infermieristiche, Educatore professionale, Servizi Sociali.

2) Il Consiglio di Classe

n Italiano e storia BROGI Barbara

n Educazione Fisica DEL FRATE Lucia

n Matematica SAVOCA Fabio

n Diritto ed economia politica ULIVARI Gigliola

n Tecnica amministrativa ROGGI Pablo

n Inglese MONTI Emanuela

n Psicologia generale e applicata BANDINI Stefania

n Cultura medico-sanitaria SCHIPANI Concetta

n Religione MARINO Giulio

n Sostegno ADO1 MELACCIO Cristiano

n prof.ssa BRUNO ANASTASIA, rientra BROGI BARBARA n INGLESE da prof.ssa PORRO CARMELINA a prof.ssa MONTI EMANUELA n PSICOLOGIA da prof.ssa IACONA SARA a prof.ssa BANDINI STEFANIA n DIRITTO ED ECONOMIA da prof.ssa QUINTAVALLI SILVIA prof.ssa ULIVARI GIGLIOLA • TECNICA AZIENDALE da prof. CAPARRINI CARLO a prof. ROGGI PABLO n MATEMATICA da prof.ssa CONTI CRISTINA a prof. SAVOCA FABIO n EDUCAZIONE FIDICA da prof.ssa BENVENUTI ALESSANDRA a prof.ssa DEL FRATE LUCIA n SOSTEGNO con l'eccezione della prof.ssa ZACCHEI DIVA tutti i docenti sono cambiati

La prof.ssa Bruno Anastasia non ha accettato di continuare la supplenza fino a fine anno per motivi di salute. È subentrata la prof.ssa Brogi Barbara con supplenza temporanea a disposizione sulla classe 5 R.

AVVICENDAMENTO DELLA DOCENZA

Negli anni 2010-11 e 2011-12 gli studenti hanno visto l'avvicendarsi di vari inseqnanti. In particolare i cambiamenti sono i seguenti: • LETTERE da prof.PICONE ALBERTO a prof.ssa BROGI BARBARA sostituita da

n Sostegno ADO2 PRANZINI Ilaria Sostituisce Di Rauso Carla

n Sostegno ADO3 ZACCHEI Diva n Sostegno ADO4 SIMEOLI Maria Elena

3) Elenco dei candidati

Cognome Nome

1. BALDI GIULIA

2. BIANCHI NICCOLO' 3. BISCHOFF SARANYA

4. BORSELLI GIADA

5. BRUSCHINI FEDERICA

6. BUIANI LISA

7. EKUNWE ENOGIE

8. FABBRI CAMILLA

9. FERRARO FANO DANIELA 10. GARACCI ALESSIA 11. GIACONIA DANIELE 12. GIANNERINI GIULIA

13. GONNELLI GIANMARCO

14. GRIMALDI CARMELA

15. IPPOLITO GESSICA

16. LANCELLOTTI FRANCESCA

17. MALTINTI FILIPPO

18. MANETTI LEILA

19. MONTI VIRGINIA

20. MORELLI GIADA

21. MUCA ILIRJANA

22. OMERI SUBRIELA

23. PERAZZI ILARIA

24. PIASECKA KAROLINA

25. PORCIANI ELENA

26. RAIMONDO SARA

27. ROCCHI RITA

28. SALVADORI LINDA

29. SORRENTI GIULIA

Maschi= 4; Femmine= 25 totale= 29

4) Profilo della classe

La classe è composta da 29 alunni (4 maschi e 25 femmine), 27provenienti dall'ex 4R, e due alunni

già iscritti alla quinta ( R,S) nello scorso anno scolastico, ripetenti. el gruppo fanno parte anche tre alunni certificati che seguono un percorso

differenziato, per il quale si rimanda alle relazioni dei docenti di sostegno ed al PEI.

PARTE A : alcuni riferimenti al passato

La classe 5R deriva dalla fusione della 3R e della 3S che nell'anno scolastico 2010-2011 hanno dato vita alla 4R.

In realtà continuano a vivere, nonostante i due anni trascorsi insieme mantenendo ognuno le sue caratteristiche riguardo ad interesse, vivacità ed impegno.

Alla domanda degli utenti sempre più orientata verso nuove figure professionali, i vari cdc hanno pensato di rispondere, per quanto nelle loro possibilità, in maniera nuova e diversificata, prevalentemente mirata ad un'accurata prestazione di servizi, con un intervento formativo di rinnovamento. Lo sbocco occupazionale degli studenti di questo corso saranno le strutture di servizi socio-sanitari e socio-assistenziali pubbliche e private dove dovranno inserirsi con sicure competenze.

E' principalmente per questo motivo che nello svolgimento dei programmi delle discipline di indirizzo sono stati trattati temi relativi al settore di sbocco ed al conseguimento del diploma di tecnico che dovrà avere gli strumenti adeguati per inserirsi con responsabilità autonome nelle strutture sociali, recependo i bisogni dell'utenza e programmando interventi mirati.

L'obiettivo del cdc è stato la formazione degli studenti conseguita anche attraverso la conoscenza dei contenuti teorici; per ovviare alle difficoltà che i ragazzi potessero incontrare con gli aspetti più astratti delle discipline, si è sempre fatto ricorso all'esemplificazione, attraverso la presentazione di "casi pratici" tratti dalla comune esperienza quotidiana.

L'alternarsi di parti teoriche e di questioni concrete ha reso più agevole l'acquisizione dei concetti fondamentali dei programmi e ne ha facilitata la comprensione.

Dalla classe terza i docenti non hanno escluso l'obiettivo della quotidiana informazione. Inoltre: 1. nelle uscite effettuate, per visite a strutture locali, gli studenti hanno mostrato

serietà, grande interesse e consapevolezza del lavoro che andranno a svolgere; 2. per l'obbligo formativo degli istituti professionali prevede di effettuare attività di

"tirocinio", attuata su indicazione del cdc ed approvazione del Collegio dei docenti, sono state organizzate SETTIMANE di STAGE suddivise in tre moduli:

° anziani ° infanzia ° handicap

Detta esperienza di tirocinio produsse risultati buoni; i giudizi dei ricettori misero in evidenza la volontà, la serietà degli studenti nell'applicazione pratica dei saperi acquisiti in ambito scolastico, il sapersi relazionare con l'utenza, l'attuare –insieme con il personale addetto- interventi mirati in ordine alle esigenze fondamentali della vita quotidiana ed ai momenti di svago, curandone, talvolta, l'attuazione.

3. nella classe quarta gli studenti hanno partecipato a lezioni curate da esperti esterni alla scuola per un'ora settimanale di Diritto, Psicologia, Cultura Medico Sanitaria; l'esperienza si è conclusa con un esame nel mese di Maggio 2011. (PROGETTO STAGE –ex terza area-).

Nel ribadire i fabbisogni e gli obiettivi di ogni anno scolastico, e consapevoli dell'importante ruolo che gli allievi andranno a ricoprire i docenti hanno sempre posto in essere strategie didattiche mirate al recupero ed al sostegno.

Gli obiettivi: sviluppare un progetto di crescita personale che permetta la preparazione

degli studenti all'esercizio della professione, sperimentando in modo graduale le tecniche apprese;

comprendere i rapporti con l'utenza applicando le conoscenze-competenze ai rapporti nel luogo di tirocinio svolgendo la propria attività a sostegno di persone di diversa età (perché l'operatore deve essere in grado di sviluppare al massimo l'autonomia e l'autosufficienza di ogni soggetto, di agire a sostegno del singolo, della famiglia, delle comunità e deve essere in grado di verificare l'attività programmata);

potenziare le conoscenze nell'ambito delle scienze sociali, le abilità tecniche di osservazione, di comunicazione interpersonale: l'allievo deve infatti approfondire le tematiche relative al funzionamento della nostra società in modo da poter operare adeguatamente all'interno di essa. Deve essere altresì consapevole dell'importanza e del funzionamento del rapporto di lavoro, anche attraverso confronto con altri Paesi europei;

potenziare le conoscenze dell'organismo umano con particolare attenzione all'educazione alimentare;

analizzare e risolvere "casi della realtà operativa".

PARTE B) L'ANNO in corso— ( Comportamento, partecipazione, preparazione, profitto)

Nel complesso la classe è parsa disponibile, si è impegnata nello studio lavoro e quindi i docenti sono sempre stati concordi nel delineare un quadro complessivamente positivo, anche se il livello delle competenze di base è risultato differenziato e sono emerse fragilità e lacune in alcune discipline.

Gli alunni hanno continuato a seguire le regole comportamentali stabilite e ad essere rispettosi nei confronti degli insegnanti e dei compagni.

Non emergendo problemi disciplinari, le lezioni si sono potute svolgere regolarmente ed in media gli studenti hanno seguito le spiegazioni degli insegnanti. Da non trascurare che tutti gli allievi si sono mostrati sensibili nei confronti dei due alunni diversamente abili, con

caratteristiche particolarmente gravi, che fanno parte della classe solo da questo anno. Questi ragazzi sono completamente inseriti nel gruppo.

Per quanto riguarda la partecipazione il gruppo classe è apparso eterogeneo: certi studenti non sempre hanno partecipato attivamente alle lezioni e l'impegno individuale talvolta non è stato adeguato. Altri, invece, hanno contribuito con diversi interventi alle spiegazioni dimostrando interesse.

La classe è risultata piuttosto diligente nelle verifiche e nell'organizzazione e gestione del materiale didattico ; il lavoro individuale a casa è da ritenersi regolare; non sempre lo è stata la frequenza: alcuni studenti, per svariati motivi si sono assentati per un certo numero di giorni che comunque non compromette l'esito dell'anno scolastico. Un'alunna invece —M.L.- non si presenta in classe dal mese di marzo, avendo alternato la presenza nei mesi precedenti.

Relativamente alla preparazione ed al profitto, la classe si presenta eterogenea: diversi alunni, avendo anche basi più solide e grazie ad un metodo di studio adeguato, hanno potuto raggiungere una preparazione completa ed approfondita; per alcuni studenti si segnalano incertezze nella comprensione e nella rielaborazione dei contenuti o nell'espressione; altri, principalmente per la loro discontinuità, non hanno mostrato capacità di recupero in diverse materie. In particolare si sono registrate per alcuni difficoltà logico-matematiche per sopperire alle quali sarebbero opportuni una maggiore partecipazione ed un impegno più costante.

Gli studenti hanno continuato nella classe 4 l'esperienza di stage all'interno del contesto della "ex terza area", conseguendo una valutazione decisamente buona.

La classe ha partecipato a CORSI di RECUPERO ed ATTIVITA' di POTENZIAMENTO organizzati dalla Scuola nel mese di Febbraio 2012 con sospensione dell'attività didattica.

E' stata poi effettuato dai singoli docenti RECUPERO in ITINERE. In conclusione, i docenti sono concordi nell'asserire che gli obiettivi trasversali individuati

e deliberati dal consiglio di classe, sono stati raggiunti. Inoltre, il giudizio sulla classe può considerarsi discreto.

SI RIMANDA ALLE RELAZIONI PERSONALI DEI DOCENTI CURRICULARI per ulteriori analisi e per stabilire il raggiungimento o meno degli OBIETTIVI DISCIPLINARI.

5) PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ED EDUCATIVE

Anno scolastico 2011/2012

CLASSE 50 R indirizzo Servizi Sociali

Diploma di Tecnico dei servizi sociali

Data di approvazione del c.d.c 10/Ottobre/2011

Coordinatrice Prof.ssa Gigliola Ulivari

SITUAZIONE D'INGRESSO

Il c.d.c. elabora questo progetto ad appena una settimana dal rientro degli studenti dal tirocinio e nella consapevolezza che negli anni di corso gli alunni hanno visto l'avvicendarsi di più docenti così come in questo anno scolastico (Lettere, psicologia, Matematica, Diritto/Economia).

In questi primi giorni di lezione, prevalentemente mirati alla conoscenza degli alunni, sono stati effettuati in particolare colloqui, discussioni collettive mirati a fornire un livello generale di partenza.

La classe risulta composta da 29 studenti (4maschi e 25 femmine), provenienti dall'ex 4^ R. Del gruppo fa parte anche una alunna certificata, che segue un percorso differenziato, per il quale si rimanda alla relazione dei docenti di sostegno che sarà redatta nella riunione del PEI. Ne fanno inoltre parte due alunni certificati: uno proveniente dalla 5°S e l'altro dalla 5°R dell'a.s. scorso —con percorso differenziato-.

Dal punto di vista disciplinare la classe mantiene un comportamento corretto durante le lezioni e disponibile al dialogo educativo, per cui il lavoro svolto in classe è generalmente proficuo.

Il grado di partecipazione e di interesse appare nella media soddisfacente, anche se non manca qualche episodio di vivacità (dovuto soprattutto alla numerosità della classe) che però al momento non pregiudica la correttezza del rapporto educativo.

Dal punto di vista cognitivo, desunto da un primo approccio, emerge un gruppo di studenti motivati e con discrete capacità rielaborative; altri appaiono un po' fragili. Dal punto di vista relazionale e socio -affettivo gli studenti evidenziano disponibilità e motivazione; la socializzazione appare adeguata ed i rapporti tra di loro e nei confronti dei docenti sono improntati alla collaborazione.

L'impegno nel lavoro a casa risulta in generale regolare.

PER LE PROVE DI INGRESSO ed e RELATIVI METODI di RILEVAZIONE, SI RIMANDA Al PIANI PERSONALI DI LAVORO DEI DOCENTI

STRATEGIE da METTERE in ATTO per il SUPPORTO ed il RECUPERO I docenti si assumono il compito di sollecitare gli alunni in modo tale da motivarli verso una

partecipazione attiva alle lezioni. Oltre a ciò, concordano sui seguenti punti:

1) dedicare una parte iniziale al ripasso per consolidare le conoscenze ritenute fondamentali; 2) intensificare il lavoro in classe con esercitazioni specifiche delle discipline; 3) inserire pause didattiche e di recupero in itinere in base alle necessità o richieste che si evidenzieranno; 4) attivare corsi di recupero e/o sportelli per le situazioni più preoccupanti. Nel piano annuale delle attività sono previsti interventi di recupero, da Lunedì 6 Febbraio a Sabato 11 Febbraio 2012, secondo le modalità che andrà a stabilire il Collegio dei Docenti.

COMPORTAMENTI nei CONFRONTI della CLASSE Il c.d.c.. fa proprie le regole fissate dal Regolamento d'Istituto e si impegna a farle

rispettare con fermezza, puntualità e coerenza, senza per questo cadere nella rigidità. I docenti si impegneranno a creare un clima di lavoro quanto più possibile sereno e

improntato al dialogo e alla disponibilità reciproca; nella consapevolezza dei loro diritti e doveri, avranno comunque un atteggiamento fermo nel richiedere rispetto.

In particolare si punterà in questo anno al rafforzamento della responsabilità individuale ed alla motivazione nei confronti dello studio in modo da portare i ragazzi al raggiungimento dei livelli minimi prefissati in vista degli esami di Stato. A tal fine i docenti presteranno particolare cura nell'assegnazione dei compiti per casa e ne evidenzieranno l'importanza per la qualità delle competenze scolastiche da raggiungere.

OBIETTIVI TRASVERSALI I docenti, in previsione degli esami, concordano sulla necessità di perseguire i seguenti

obiettivi: !C OGN I TIV II

• migliorare il metodo di studio e le capacità di analisi, sintesi e schematizzazione dei concetti;

• consolidare la capacità di autonomia organizzativa; • promuovere la capacità di operare autonomamente riflessioni e connessioni

interdisciplinari; • potenziare le capacità di espressione linguistica sia a livello generale che nell'uso del

lessico specifico delle discipline. ICOMPORTAMENTALII

• promuovere un atteggiamento rispettoso delle regole, delle scadenze e degli impegni; • favorire un atteggiamento rispettoso dei compagni, degli insegnanti e dell'ambiente

scolastico.

STRATEGIE da METTERE in ATTO per il LORO CONSEGUIMENTO Per il conseguimento degli obiettivi precedentemente citati, i docenti concordano di:

• comunicare in modo chiaro, ordinato e corretto spiegando il significato dei termini tecnici e specifici delle varie discipline;

• verificare spesso con domande rivolte alla classe se le spiegazioni sono state recepite; • stabilire, quando possibile, rapporti tra i contenuti delle discipline e la realtà attuale; • fornire spiegazioni utili per lo studio di un argomento; • spingere gli alunni a ragionare autonomamente e ad elaborare riflessioni personali;

• fare molte esercitazioni anche su quesiti a risposta aperta, in classe e a casa, per migliorare la capacità di sintesi.

STRUMENTI di OSSERVAZIONE, di VERIFICA e di VALUTAZIONE Ogni docente utilizzerà per l'osservazione e la valutazione tutti gli strumenti ritenuti più

opportuni (si adotta la griglia presente nel registro insegnanti —inerente la valutazione dei comportamenti relazionali e degli obiettivi cognitivi afferenti alle varie discipline-, eventuali griglie personali e griglie utilizzate per le prove d'esame), usando tutte le voci che concorrono alle verifiche formative e sommative.

Per la valutazione del comportamento si terrà conto dell'interesse, dell'impegno e della partecipazione degli alunni, non solo in classe ma in tutto l'ambiente scuola, per tutto il periodo scolastico.

Per valutare l'apprendimento si analizzerà il livello di comprensione degli argomenti, delle conoscenze apprese e delle competenze acquisite.

Le verifiche periodiche saranno momenti fondamentali per osservare il processo di apprendimento ed, eventualmente, rivedere la programmazione individuale e collegiale.

Il coordinatore del c.d.c.. terrà sotto osservazione i dati relativi alla frequenza ed informerà le famiglie.

STRUMENTI per la VERIFICA FORMATIVA Il controllo in itinere si realizzerà attraverso la misurazione dei test, degli elaborati scritti,

delle prove pratiche, delle verifiche strutturali ed orali e di tutti gli altri strumenti che l'insegnante riterrà opportuni (correzione dei compiti svolti a casa, attività di ricerca per gruppi, interventi orali guidati e spontanei, ecc.).

STRUMENTI per la VERIFICA SOMMATIVA Saranno utilizzati sia compiti scritti che verifiche orali, prove strutturate e semi strutturate. Per la valutazione delle competenze raggiunte a fine percorso (ammissione agli esami) si

terrà conto, oltre che della media dei risultati conseguiti, anche del progresso ottenuto individualmente rispetto ai livelli di partenza. In sintesi:

"controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione" "media delle singole valutazioni".

FATTORI che CONCORRONO alla VALUTAZIONE PERIODICA e FINALE Oltre ai risultati oggettivi delle verifiche, si terranno in considerazione altri elementi come:

• Attenzione e partecipazione durante le ore di lezione • Puntualità nel rispetto degli impegni assunti • Correttezza nel comportamento • Attenzione al processo di apprendimento ed alle abilità conseguite in rapporto alle

potenzialità ed al livello di partenza dello studente • Uso di un linguaggio pertinente • II profitto e la frequenza nella eventuale ex area di specializzazione-stage aziendale-

DEFINIZIONE di CRITERI COMUNI per la CORRISPONDENZA tra VOTI e LIVELLI di CONOSCENZA e ABILITA'

Per la valutazione delle singole materie si farà riferimento a quanto stabilito nelle riunioni dei dipartimenti, fermo restando l'adeguamento ai criteri generali stabiliti nel POF. [tabella! Segue!

DEFINIZIONE di CARICHI MASSIMI di LAVORO SETTIMANALE Gli insegnanti concordano di controllare il registro di classe in modo da evitare per gli

studenti un carico di lavoro eccessivo. Se possibile, si eviterà di far svolgere agli alunni più compiti scritti nell'arco della stessa

mattinata.

Verranno utilizzate anche le ore delle lezioni mattutine per il ripasso, eventuali approfondimenti e chiarimenti.

ATTIVITA' INTEGRATIVE PREVISTE Durante l'anno scolastico saranno proposte agli alunni varie attività integrative, quali

seminari, conferenze, spettacoli teatrali e cinematografici, mostre, uscite sul territorio, visite guidate, viaggi d'istruzione, ecc..

Si prevedono inoltre: • incontri al Centro per l'impiego di Empoli -16/11/2011 o 12/01/2012- • progetti di educazione alla salute • tutoraggio nelle attività formative per i ragazzi d.a. (attività in orario scolastico).

PERCORSI PLURIDISCIPLINARI Gli insegnanti propendono, anche in funzione della terza prova d'esame, ad educare gli

alunni ad esercitazioni, la cui interpretazione e soluzione presuppone di fatto l'applicazione di conoscenze e l'esercizio di più abilità e competenze.

In funzione di ciò, verranno svolte simulazioni nel corso dell'anno scolastico, in particolare: - una per la prima prova - una per la seconda prova - due per la terza prova (mesi di Febbraio ed Aprile; date da stabilire)

ex AREA DI SPECIALIZZAZIONE Tutti gli alunni hanno partecipato al TIROCINIO terminato il giorno 1 Ottobre 2011.Inoltre,

dallo scorso anno scolastico le classi quarte e quinte degli Istituti Professionali, in materia di terza area, hanno il solo obbligo di frequentare 132 ore annuali di stage aziendale.

Come deliberato dal Collegio dei Docenti, l'Istituto ha studiato e poi realizzato interventi mirati a far svolgere ai propri studenti delle classi quarte lezioni preparatorie allo stage da parte di esperti esterni in orario curriculare, in compresenza con gli insegnanti delle materie coinvolte nell'esperienza formativa.

Il documento è stato letto ed approvato dai docenti del c.d.c. nella riunione del 10 Ottobre 2011.

6) SCHEDA CON INFORMAZIONI SULLE PROVE SIMULATE A) Prove pluridisciplinari (simulazione terza prova)

Criteri seguiti per la progettazione delle prove multidisciplinari

La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso ed in particolare:

q Diritto ed economia

q Cultura medico-sanitaria

q Inglese

q Matematica

B) Simulazione Prima e Seconda prova scritta q E' stata effettuata una simulazione della I° prova ( Italiano ) in data 24 aprile 2012. q E' stata effettuata una simulazione della II° prova ( Psicologia generale e applicata ) in

data 7 maggio 2012.

Tipologia della prova: sulla base delle simulazioni svolte dai singoli insegnanti nel corso dell'anno, i cui risultati sono stati discussi collegialmente, il consiglio di classe ha deliberato di somministrare, per la simulazione della terza prova, la tipologia B.

q E' stata effettuata una simulazione della III° prova (materie indicate) in data 2 maggio 2012

q Valutazione della prova: ciascuna disciplina coinvolta riceverà un punteggio massimo in quindicesimi e la valutazione globale della prova scaturirà dal totale dei punteggi.-griglia allegata-

Nello svolgimento della prova: a) è consentito l'uso del dizionario della Lingua Inglese b) non è consentito l'uso del codice civile. c) tempo concesso: 2 ore e mezzo

C) Simulazione Colloquio

Una simulazione del colloquio non è stata effettuata per motivi di tempo e organizzazione.

6.1) Griglia di valutazione della prima prova

Griglia di correzione PRIMA PROVA SCRITTA Esame di Stato

Indicatori Punteggio disponibile Punti attribuiti STRUTTURAZIONE DEL TESTO: - presenza di un piano espositivo predisposto,

logico e coerente - corrispondenza dell'elaborato alla tipologia

testuale scelta

Da 1 a 3

CORRETTEZZA LINGUISTICA: - sintassi - lessico (generale e settoriale) - morfologia e ortografia

Da 1 a 4

CONOSCENZE RELATIVE AL TEMA PROPOSTO:

- pertinenza delle informazioni - ricchezza ed esattezza delle informazioni - adeguato utilizzo e rielaborazione dei dati

offerti al candidato

Da 1 a 5

RIELABORAZIONE CRITICA: - capacità di ordinare in modo non scontato le

informazioni - originalità e compatibilità delle opinioni

espresse - adeguatezza delle motivazioni addotte a

supporto

Da 1 a 3

PUNTEGGIO TOTALE

15

Scala di valutazione

GIUDIZIO (corrispettivo in decimi) PUNTEGGIO in quindicesimi Gravemente insufficiente (4<) 1 — 5

Insufficiente (4) 6 — 7 Mediocre (5) 8 — 9

Sufficiente (6) 10 Più che sufficiente (6,5) 11

Discreto (7) 12 Buono (8) 13

Molto buono (9) 14 Ottimo (10) 15

La commissione d'esame:

IISS "ENRICO FERMI"

SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO

A.S. 2011/12

CLASSE 5 R — TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923

Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.

Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di

psico-analisi s'intende, sa dove piazzare l'antipatia che il paziente mi dedica.

Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver

indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il

5 naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si

rinverdisse, che l'autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi

pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più

bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste

memorie.

10 Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch'io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava

tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch'egli ha qui accumulate!...

Dottor S.

1. Comprensione del testo

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.

2. Analisi del testo

2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?

2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?

2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?

2.4 II Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?

2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: "novella" (r. 1), "autobiografia" (r. 4), "memorie" (r. 9).

2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.

TIPOLOGIA B - SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE

Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo 'pezzo'. Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

~h' enng...~c.a3 l AMBITO' RTiSTICO=LEITE

ARGOMENTO: Pirandello e l'Umorismo

DOCUMENTO 1

"Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d'abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s'inganna che, parata così, nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l'amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l'umoristico."

L. Pirandello, L'umorismo; i corsivi sono nel testo

DOCUMENTO 2

"Un poeta epico o drammatico può rappresentare un suo eroe, in cui si mostrino in lotta elementi opposti e repugnanti; ma egli di questi elementi comporrà un carattere, e vorrà coglierlo coerente in

ogni suo atto. Ebbene, l'umorista fa proprio l'inverso: egli scompone il carattere nei suoi elementi; e mentre quegli cura di coglierlo coerente in ogni suo atto, questi si diverte a rappresentarlo nelle sue incongruenze."

L. Pirandello, ivi; i corsivi sono nel testo.

DOCUMENTO 3

"L'umorista si sente segretamente solidale con le sproporzioni che mette in evidenza, è implicato nelle deformazioni che scopre nelle cose e nei personaggi, si lascia lacerare dalla contraddizione, dal contrasto tra 'vita' e 'forma', in un impasto di riso e di pianto."

G. Ferroni

DOCUMENTO 4

"L'umorismo indicava una nuova funzione dell'arte all'interno di una cultura della crisi, in un mondo al quale il dominio tecnico-scientifico non garantiva necessarie certezze."

N. Borsellino

2 Ailffitta-gaiNke;

ARGOMENTO: La condizione giovanile fragile e spavalda.

DOCUMENTO 1

Mentre da una parte ultimamente si nota una stabilizzazione del consumo medio pro-capite per la popolazione adulta, dall'altra si assiste ad un preoccupante incremento dell'uso o dell'abuso di bevande alcoliche fra i giovani. In Italia solo il 26% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni

dichiara di non avere bevuto negli ultimi tre mesi, ciò significa che il 74 % ha bevuto almeno

una volta alcolici o superalcolici. (...) Le caratteristiche principali dei giovani a rischio rispetto

all'utilizzo di alcolici sono: l'iperattivismo, la paura della quotidianità e della noia il che orienta

la loro vita verso l'avventura, l'imprevisto, I'iperstimolazione e le condotte trasgressive a tutti i

costi. Tutti i dati rilevati fino ad ora evidenziano l'aumento del consumo di alcol al crescere

dell'età e in particolare un salto significativo dopo i 18 anni, il che evidenzia una correlazione

positiva con l'aumentare della capacità economica, l'ingresso nel mondo del lavoro e la

maggior possibilità di occasioni di incontro sociale. Un dato particolarmente preoccupante è

che se si confrontano i consumi dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni con quelli della popolazione

adulta si può notare come i primi mostrino una frequenza più episodica, ma un consumo

generalmente più elevato, con forti bevute che si prolungano magari per intere nottate.

http://www.sostanze.info/articoloialcolismo-e-giovani-statistiche

DOCUMENTO 2

Chi è lo sconosciuto seduto sui banchi delle nostre scuole, sperduto nel labirinto dei centri

commerciali, intento ad ascoltare e produrre una musica mai sentita prima d'ora, in cerca di se

stesso, apparentemente disinteressato a ciò che gli adulti hanno da dirgli? Malato di fragilità

narcisistica, sostenuto da una spavalderia irriverente e da un'indifferenza corrosiva, il nuovo adolescente ha una creatività inattesa che lo aiuterà a crescere.

Gustavo Pietropolli Charmet, Fragile e spavaldo, Ritratto dell'adolescente di oggi

DOCUMENTO 3

Il primo grande ostacolo che deve risolvere un ragazzo è quello di separarsi dagli oggetti più

cari e abbandonare la rappresentazione infantile che ha di sé stesso. In queste circostanze può

venire in soccorso della mente adolescente un processo di splendente creatività, che dà vita a

nuovi ed impensati oggetti, spalanca nuovi canali espressivi. I processi cognitivi sono così

indirizzati verso la speranza che esista un futuro in cui si realizzerà il progetto e il valore segreto che lo porterà verso l'età adulta.

Gustavo Pietropolli Charmet, La mente adolescente che crea e distrugge

DOCUMENTO 4

LE DIFFERENZE TRA TRASGRESSIONE E VIOLENZA IN ADOLESCENZA. Per capire il significato

psicologico dei comportamenti violenti nel corso dell'adolescenza, innanzitutto è opportuno distinguere tra la normale tendenza dell'adolescente alla trasgressione e le più gravi

manifestazioni di comportamenti violenti che indicano la presenza nell'adolescente di una vera e propria personalità antisociale. La trasgressività, infatti, è una caratteristica normale e

generalizzata durante l'adolescenza. Essa solitamente si manifesta attraverso l'uso di droghe

leggere, piccoli atti di vandalismo, il non pagare il biglietto sull'autobus, il bere alcolici, il

commettere piccoli furti nei negozi, ecc.. Statisticamente 7/8 ragazzi su 10 commettono reati

perseguibili penalmente. La maggioranza dei reati commessi dagli adolescenti sono i furti. I crimini violenti sono meno del 10%. il 50% degli adolescenti considera un valore positivo il commettere un'azione rischiosa, mentre il 60% considera giusto ubriacarsi durante il fine

settimana. (...) Durante l'adolescenza il rapporto con le norme familiari e sociali viene ripensato e rielaborato in vista della costruzione di un proprio "Ideale dell'lo", cioè di quell'insieme di

norme di riferimento definite in modo personale e consapevole da parte del soggetto. Questa

struttura, nella mente del giovane adulto, dovrebbe sostituire quell'insieme di norme rigide e

poco pensate inculcate nella sua mente dalla famiglia e dagli altri ambiti educativi prima dell'adolescenza. In questo senso, la maggioranza delle azioni violente degli adolescenti esprime soltanto un esigenza evolutiva, una tensione ad essere più che un bisogno ad avere,

un modo per affermare la propria autonomia e il proprio coraggio, più che il desiderio di negare le regole del mondo adulto. La presenza dell'adulto, al contrario, è sempre fortemente evocata all'interno del gesto trasgressivo, che assume quindi anche il significato di una "funzione di appello" per richiamare l'adulto alle sue responsabilità educative.

Diego Miscioscia , Adolescenza, trasgressione e violenza

DOCUMENTO 5

L'azione educativa dell'adulto con gli adolescenti trasgressivi dovrebbe essere finalizzata a restituire un senso educativo al gesto provocatorio, riaffermando il valore della norma

trasgredita, ma anche, al tempo stesso, esplicitando e riconoscendo il valore sotteso all'azione

trasgressiva, in modo da offrire alle legittime esigenze evolutive una possibilità alternativa alla

trasgressione. Altre volte, invece, l'azione violenta è più grave ed è espressione di un blocco evolutivo più importante e più difficile da risolvere. In questo caso, essa esprime il disagio di un soggetto che ha una vera e propria personalità violenta e antisociale, correlata con un

disagio psichico che nella maggioranza dei casi è direttamente percepibile. I ragazzi con una

personalità antisociale, infatti, hanno in genere uno stile di vita irresponsabile,

un'aggressività soprattutto reattiva, molto spesso, inoltre, essi hanno serie problematiche sociali ed emotive

Diego Miscioscia , Adolescenza, trasgressione e violenza

DOCUMENTO 6

I giovani oggi formano quella che qualcuno ha chiamato una "generazione invisibile". Scorrendo i risultati delle ricerche italiane sull'argomento, dagli anni ottanta in avanti, ci si accorge che è comune una costante, allarmata denuncia del progressivo ritiro delle giovani generazioni nel privato. Dopo l'euforia movimentista, la maggioranza degli studi non può far altro che sottolineare il fascino che il lato personale, intimo, famigliare dell'esperienza, impietosamente, esercita su di loro: scomparsi i cortei dalle piazze, i giovani abitano il sotterraneo. Nelle profondità impenetrabili del loro "privato" i ragazzi fanno moltissime cose, alcune delle quali estremamente visibili e dalla forte valenza pubblica. Non si tratta quindi di denunciare una degenerazione o una caduta di valori, ma di prendere atto di un conflitto tra visioni differenti del mondo e della società. Per sostenere questa tesi, occorre riflettere sulle crescenti distanze culturali che separano le generazioni: mondi giovanili e mondi adulti

evidenziano universi simbolici ed attribuzioni di senso vistosamente diversi, con tutto ciò che ne consegue sul piano della costruzione delle identità individuali. I giovani, agli occhi adulti, si sono trasformati in stranieri.

Luca Mori, Laboratorio sociologico - Ricerca empirica ed intervento sociale

DOCUMENTO 7

Sono sempre di più i ragazzi che si fanno un piercing o un tatuaggio, ma quali sono le persone che sono più attratte da questa moda? Il popolo dei tatuati oggi non comprende solo gli adolescenti ma anche giovani e adulti di entrambi i sessi, appartenenti a contesti sociali ed economici eterogenei, che utilizzano il corpo per motivazioni diverse sia individuali che di gruppo. Coesistono infatti fenomeni di imitazione, di identificazione con modelli, di ricerca individuale, di critica e di opposizione al sistema, di trasgressione, di conformismo, di

individuale malessere profondo, ma anche di semplice estetica.

http://www.flashgiovani.it/sessualita/approfondimenti/pagina/64/

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ARGOMENTO: Sicurezza e libertà, due esigenze complementari della società contemporanea

DOCUMENTO 1

La paura di vivere nel nostro tempo

Si accentua nel nostro tempo una forma di insicurezza collettiva indotta dalla situazione pericolosa, violenta e incontrollabile in cui si trova una società globale allo sbando, sotto la guida di élite politiche e finanziarie in grave crisi. Da questa insicurezza, sempre più evidente, hanno origine disagi nel comportamento individuale e collettivo che vale la pena di indagare. La paura delle responsabilità della vita adulta, l'ansia di controllo sulla realtà circostante, la diffidenza verso il prossimo, i rituali ossessivi come garanzia scaramantica, l'angoscia senza apparente motivo, la rimozione della morte, gli attacchi di panico, il culto ridotto a idolatria, il distacco dagli istinti, la violenza senza movente e certe disperate fasi depressive sono solo alcuni diffusi segnali che l'inconscio ci invia per aiutarci a riconoscere la gravita della situazione collettiva. Cambiare forse si può ancora, ma per una trasformazione sociale sembra necessario tenere conto anche di che cosa vuoi dire, dal punto di vista psicologico, quello che sta succedendo a ognuno di noi e nel mondo intero.

Marina Valcarenghi, L'insicurezza, 2009

DOCUMENTO 2

I rischi che minacciano la società europea e le misure da perseguire per debellarli.

Fino a che punto la libertà può essere limitata a vantaggio della sicurezza personale? Partendo dal presupposto che la sicurezza è la base di un'esistenza libera bisogna però concentrarsi sulla percezione del "limite alla libertà", che è tanto maggiore quanto più questo limite ci coinvolge da vicino. «Se ai fini di tutelare la nostra sicurezza poniamo un limite alla libertà di qualcuno che percepiamo diverso da noi — esordisce il ministro Amato —, consideriamo quel limite meno restrittivo. Ma se esso riguarda noi stessi lo avvertiamo. Un esempio plausibile è dato dalla disputa in corso tra Usa e Ue sulle norme di controllo volute dal governo americano nei confronti di chi entra negli Stati Uniti. Per gli europei sono limitazioni eccessive ai diritti della persona».

«Non sempre capiamo quello che la metà degli imam predicano. In qualità di giudice posso espellere dal Paese coloro che sono considerati artefici di disegni terroristici futuri. Ma l'espulso può ricorrere alla Corte europea di Strasburgo se nel Paese di destinazione c'è violazione dei diritti umani». Insomma, ci troviamo a un bivio. «Da una parte ci sono i diritti umani dell'espulso. Dall'altro, invece, una questione: che cosa succederebbe se non decretassi l'espulsione?». C'è la presa di coscienza, allora, che esiste un profilo della sicurezza che porta a misure che possono mettere a repentaglio diritti che noi consideriamo non tangibili. Una via a senso unico, dunque.

Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5- 2007

DOCUMENTO 3

La prevenzione internazionale del terrorismo.

«Ai giorni nostri il problema sicurezza si è decisamente complicato (...): il terrorismo internazionale, il post 11 settembre, il fenomeno dell'immigrazione, la facilità di una comunicazione internazionale capace di creare reti. In questo scenario la semplice distinzione noi-altro è diventata illusoria». Di conseguenza nasce spontaneo domandarsi cosa sia ragionevole chiedere a tutti, a "noi" e agli "altri", ai fini di prevenire il terrorismo, essendo quest'ultimo un fenomeno completamente nuovo per il nostro paese. «Il terrorismo ha introdotto in Europa una minaccia, non esterna come quella alla quale eravamo abituati si tratta di gruppi privati dal potenziale illimitato che possono disporre di arsenali, chimici o nucleari, in grado di provocare stragi di massa»

Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5- 2007

DOCUMENTO 4

Garantire i diritti fondamentali all'interno dell'UE

L'Unione europea si fonda sul rispetto dei diritti dell'uomo, delle istituzioni democratiche e dello Stato di diritto. La Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti i diritti - personali, civili, politici, economici e sociali - dei cittadini dell'Unione. L'Agenzia europea per i diritti fondamentali aiuta i politici a elaborare la normativa in questo campo e a sensibilizzare l'opinione pubblica ai diritti fondamentali. Il cosiddetto "accordo di Schengen" garantisce il diritto di spostarsi liberamente da un paese all'altro. Oggi, dunque, i cittadini europei non devono più esibire il passaporto o la carta d'identità quando si recano in un altro paese dell'UE. Importanti diritti sono riconosciuti anche ai cinque milioni di cittadini di paesi terzi che attualmente lavorano nell'Unione europea. Sono state elaborate procedure comuni per agevolare, per esempio, il ricongiungimento familiare o l'integrazione dei nuovi arrivati.

Mentre sempre più persone tentano di raggiungere l'Unione europea per sfuggire a guerre, persecuzioni e catastrofi naturali o semplicemente nella speranza di una vita migliore, gli Stati membri cercano soluzioni comuni a sfide comuni. In particolare, stanno elaborando norme minime e procedure per i richiedenti asilo, che determinino le modalità per presentare la domanda di asilo e le autorità competenti per esaminarla, lo status del beneficiario e il ruolo delle autorità nazionali nell'assolvere queste responsabilità.

Nel 2008 i leader dell'UE hanno siglato un patto europeo sull'immigrazione che fissa i principi alla base di diverse normative europee. L'obiettivo è gestire l'immigrazione regolare in maniera tale da tener conto delle priorità e delle esigenze dei singoli paesi europei e da promuovere l'integrazione. I controlli alle frontiere esterne dell'UE saranno resi più efficaci. L'UE punta anche a creare partenariati con i paesi di origine e di transito al fine di migliorare le condizioni di vita in tali paesi. L'Unione europea è anche determinata a dare un giro di vite all'immigrazione clandestina. Nel 2005 ha istituito l'agenzia Frontex, con il compito di organizzare la collaborazione operativa tra gli Stati membri nel campo della sicurezza delle frontiere esterne. La libera circolazione all'interno dell'UE è possibile soltanto se sono in atto controlli efficaci ed efficienti in tutti i punti d'ingresso.

Viviane Reding, Direzione generale Giustizia, libertà e sicurezza

http://europa.eu

DOCUMENTO 5

Lotta alla criminalità

Garantire la sicurezza dei cittadini è una delle priorità assolute dell'Unione. Ciò significa servirsi di strumenti pratici e giuridici per impedire che le organizzazioni criminali — baroni della droga, trafficanti di esseri umani, riciclatori di denaro sporco, terroristi - approfittino delle libertà garantite nell'Unione. All'atto pratico, cresce la cooperazione fra le forze di polizia nazionali, specie nel quadro dell'Europol. Un'apposita legislazione è stata adottata per lottare contro il riciclaggio. Essa permette di confiscare i proventi di reati e fa obbligo agli istituti creditizi e finanziari e a determinate categorie professionali, come avvocati, contabili e case da gioco, di dichiarare le operazioni di valore pari o superiore a 15 000 euro.

Viviane Reding, ivi

DOCUMENTO 6

Diritto alla privacy

I ministri dell'interno dei Paesi UE, non hanno le idee chiare sulla conservazione dei dati del traffico telefonico e telematico. Ma il nostro Ministro dell'interno Pisanu non ha manifestato incertezze e ha detto semplicemente che il signor Rossi deve accettare qualche limitazione della sua privacy per avere maggiore sicurezza. Tutto qui? Se il problema fosse solo questo non ci sarebbe nulla da ridire: la difesa dal terrorismo vale bene una limitata compressione del diritto alla riservatezza. In realtà i problemi sono molti e molto seri. Esiste una cornice allarmante: quella della "autorizzazione di polizia" per svolgere l'attività, con il corredo delle ispezioni e dell'acquisizione dei dati da parte delle forze dell'ordine. Il che comporta la possibilità che i dati acquisiti con la finalità di combattere il terrorismo vengano usati anche per procedimenti per la presunta commissione di altri reati. Inoltre si deve valutare il fatto, non secondario, che la presenza di una sterminata quantità di archivi di dati personali, nelle mani di titolari che non possono essere tutti onesti, rigorosi e preparati, costituisce un rischio per la riservatezza degli utenti. Ma c'è di più. Le attività di cui stiamo parlando costituiscono il motore stesso della società dell'informazione: fornitura e acquisizione di servizi per via telematica, scambio di corrispondenza, ricerca di informazioni. Sottoporre queste attività ad una "autorizzazione di polizia" è intollerabile in una società che si dice libera e democratica. Contravvenire all'obbligo della richiesta di autorizzazione è un illecito punibile. "Autorizzazione di polizia" significa che "Gli ufficiali e gli agenti di pubblica sicurezza hanno facoltà di accedere in qualunque ora nei locali destinati all'esercizio di attività soggette ad autorizzazione di polizia" (art. 16 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).

Assoggettare a restrizioni di questo genere attività ormai quotidiane nella nostra società è tipico dei Paesi dove non c'è una democrazia compiuta (la Cina, per esempio). E' vero che il terrorismo internazionale è una minaccia gravissima, incombente. Per combatterlo si deve arrivare a misure di questa gravità? Perché, nella sostanza, queste norme impongono pesanti limitazioni al nostro essere cittadini nella società dell'informazione. Basta riflettere sul fatto che i dati delle nostre "navigazioni" possono rivelare le nostre idee politiche, le nostre tendenze sessuali, le nostre convinzioni religiose il nostro stato di salute. Se si aggiungono gli header delle nostre e-mail, si aggiunge la possibilità di ottenere la "mappa" completa dei nostri rapporti personali e di lavoro: è il caso di dire "privacy addio".

Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE, 12-09-2005

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ARGOMENTO: Il problema energetico oggi

DOCUMENTO 1

"Le grandi reti energetiche hanno questo in comune: configurano un nuovo mercato dell'energia e sono fondate su sistemi tecnici esportatori di attività motrici e generatori di bisogni nuovi ... Il

prototipo di queste reti di ridistribuzione è quello del carbone britannico ... La filiera energetica del

vento, quale era stata sfruttata dal XVI al XVIII secolo, era certamente 'illimitata', per quanto

riguardava le quantità di energia eolica captabili, ma era limitata nello spazio dall'esistenza di venti dominanti (alisei, venti dell'ovest, ecc.) e nel tempo dalla probabilità più o meno grande di 'periodi

di bonaccia'. Al sistema tecnico del veliero si sostituì, nel XIX secolo, un altro sistema tecnico legato alla macchina a vapore ... che, essendo basato sul carbone, consentiva di superare i limiti spazio-

temporali della navigazione a vela. Il ruolo svolto dalla ferrovia, sul piano nazionale e globale, fu

dunque progressivamente garantito, sul piano internazionale e marittimo, dalle navi a vapore ...

Spostare il limite naturale della giornata era diventato possibile, alla fine del secolo XVIII, grazie alla

scoperta del gas illuminante. Non si trattava di una nuova energia primaria, ma di una fonna

secondaria ricavata dalla distillazione del carbone a legna o del carbon fossile ... L'irruzione del

petrolio nel sistema energetico industriale procede con l'esperienza acquisita in fatto di gas illuminante e con il precedente del carbone."

J.C. DEBIER-J.P. DEL:LAGE-D. @MERY, Storia dell'energia, 1993

DOCUMENTO 2

"La maggior parte del petrolio è usata dai paesi industriali dell'OCSE, i cui consumi continuano a

crescere: nel periodo 1994-98 sono passati da 39,8 a 42 milioni di barili al giorno; ... mentre nei

paesi non facenti parte dell'OCSE i consumi sono passati, nello stesso periodo, da 28,9 ad oltre 33

milioni di barili al giorno ... Si calcola che, dall'inizio dello sfruttamento industriale del petrolio nella seconda metà del XIX secolo, siano stati estratti dalle riserve petrolifere mondiali all'incirca 800

miliardi di barili di greggio e che restino ancora circa 1000 miliardi, sfruttabili nelle attuali condizioni

economiche e tecnologiche ... La stima sulla durata delle riserve si basa sull'ipotesi che agli attuali

1000 miliardi di barili se ne possano aggiungere, con la scoperta di nuovi giacimenti, altri 550

miliardi ... In base a tale ipotesi, le riserve totali ... si esaurirebbero completamente tra il 2036 e il 2056."

M. DINUCCI, Il sistema globale, Bologna, Zanichelli 1998

DOCUMENTO 3

" Il vantaggio di costruire centrali nucleari civili che, mentre producevano energia elettrica,

potessero fornire plutonio e altro materiale fissile per uso militare, apparve evidente a politici e

militari, sia negli Stati Uniti che nei paesi che successivamente cominciarono a costruire armi nucleari (Unione Sovietica, Gran Bretagna, Francia, Cina e altri) ... Il nucleare civile è dunque nato come ricaduta tecnologica del nucleare militare ed è servito, a sua volta, allo sviluppo di

quest'ultimo, fornendo materiale fissile per le armi nucleari e permettendo ai paesi che le costruiscono di ammortizzarne in parte i costi con la vendita di energia elettrica e di intere centrali elettronucleari."

E. TURRIM, La Via del Sole, Ed. Cultura della Pace, 1990

DOCUMENTO 4

"Le windfarm (fattorie del vento) sono centrali eoliche collegate alla rete elettrica ... Gli impianti

eolici producono inquinamento acustico ... e interferenze elettromagnetiche: due inconvenienti ai

quali si può rimediare attraverso una opportuna scelta dei siti, come è stato fatto in California

installando gli aerogeneratori in zone desertiche. Occorre inoltre considerare che una centrale

eolica richiede uno spazio molto maggiore rispetto a una centrale a combustibili fossili ... Il costo

dell'energia elettrica prodotta da centrali eoliche è ancora superiore a quello dell'energia prodotta da centrali termoelettriche a combustibili fossili, ma sta rapidamente calando di pari passo con l'aumento dell'efficienza degli impianti. Occorre considerare che, nel definire il costo dell'energia

prodotta da centrali termoelettriche a combustibili fossili e termonucleari, non si tiene conto del

costo dell'inquinamento e dello smaltimento delle scorie, che invece è nullo nelle centrali eoliche."

Dati dell'ENEL, 1995

TIPOLOGIA C— TEMA DI CARATTERE STORICO

Il primo dopoguerra vede nel peggioramento delle condizioni di vita degli strati della media e della piccola borghesia e nella radicalizzazione dei contrasti sociali le sue dinamiche più specifiche. E' in questo ambito che avverranno la lenta crisi dello stato liberale e la nascita di movimenti eversivi, che porteranno all'affermazione di regimi totalitari.

TIPOLOGIA D — TEMA DI CARATTERE GENERALE

Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e- mali. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata. Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti che ritieni più significativi.

6.2) Griglia di valutazione della seconda prova

GRIGLIA CORREZIONE SECONDA PROVA SCRITTA: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

COMMISSIONE

CLASSE 5 R - TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGIO

Espresso in quindicesimi PUNTI

Insufficiente 1 Mediocre 2

Sufficiente 3 Conoscenza e sviluppo degli argomenti proposti. Discreto 4

Buono 5 Ottimo 6 Eccellente 7

Insufficiente 1 Mediocre 2

Capacità di elaborazione critica e collegamenti. Sufficiente 3

Discreta 4

Buona/ottima 5

Sufficiente 1 Pertinenza, organicità e correttezza formale. Buona/discreta 2

Ottima 3

TOTALE 15

Scala di valutazione

GIUDIZIO (corrispettivo in decimi) PUNTEGGIO in quindicesimi Gravemente insufficiente (4<) 1— 5

Insufficiente (4) 6 —7 Mediocre (5) 8 — 9

Sufficiente (6) 10 Più che sufficiente (6,5) 11

Discreto (7) 12 Buono (8) 13

Molto buono (9) 14 Ottimo (10) 15

FIRME della COMMISSIONE ESAMINATRICE

IISS "ENRICO FERMI"

Psicologia generale e applicata a.s. 2011/12

VERIFICA SCRITTA classe 5 R

Cognome e Nome: Data:

Simulazione della seconda prova scritta dell'esame di Stato

Tema di: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

Il candidato svolga, a scelta, uno degli argomenti proposti:

I)

Sono state individuate varie teorie per studiare i disturbi mentali e comportamentali quali: • Il modello psicoanalitico

• Il modello comportamentista

• Il modello umanistico-esistenziale

• Il modello relazionale

• Il modello cognitivista

Il candidato, dopo aver illustrato le differenze di fondo dell'approccio alla malattia psichica che caratterizzano la visione medica da quella prettamente psicologica, indichi come ciascun modello psicologico spieghi e cerchi di intervenire nelle varie forme di disagio psichico.

II)

Invecchiare non è un accidente. È una necessità della condizione umana; ed è l'anima a volerlo. L'invecchiamento è iscritto nella nostra fisiologia; eppure, il fatto che la vita umana duri troppo a lungo dopo l'età feconda e ben oltre la funzionalità dei muscoli e di acuità dei sensi ci rende perplessi. Per questo motivo si sente il bisogno di idee immaginative capaci di "aggraziare" il diventare vecchi e di parlare di esso con l'intelligenza che esso si merita. (James Hillman, La forza del carattere, Adelphi, 2000)

Il candidato, prendendo spunto dalla citazione riportata sopra, si esprima sui seguenti punti: • Che cosa è l'invecchiamento e perché si invecchia? • Quali trasformazioni subisce il carattere da anziani? • Quali sono i disturbi del carattere più frequenti durante la vecchiaia? • Quali sono i pregiudizi sui difetti dei vecchi? • Quale considerazione ha la società attuale (politica, economia, mass media etc.) dei vecchi? • Quali sono le strategie per meglio affrontare la vecchiaia?

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l'uso del dizionario di italiano.

Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

6.3) Griglia di valutazione della terza prova

TERZA PROVA ESAME DI STATO A.S. 2011/12

COMMISSIONE

DISCIPLINA:

ALUNNO: CLASSE 5 R — TSS

GRIGLIA DI CORREZIONE

Indicatori Livelli Punti 1 quesito

Punti 2 quesito

Punti 3 quesito

Conoscenza degli argomenti

• Gravemente lacunosa • Frammentaria e imprecisa • Poco approfondita • Sufficiente • Ampia • Dettagliata

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Livello di sufficienza: 10/15

CLASSE 5°R Simulazione terza prova -PARTE GIURIDICO-ECONOMICA-STUDENTE/ESSA Criterio di valutazione: lo studente deve rispondere ad ogni quesito in modo esatto, motivato ed esauriente. OBIETTIVI: verificare l'apprendimento globale e la capacità di analisi e sintesi Quesito n. 1 —11/la candidato/a: a) definisca lo SVILUPPO ECONOMICO; b) elenchi ed analizzi i fattori che consentono ad un sistema di crescere. 1

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Quesito n. 2- I contratti stipulati tra il soggetto che produce beni ed offre servizi ed i propri clienti, sono i contratti per la PRODUZIONE di beni, II/la candidato/a, dopo avere elencato i contratti appartenenti a questa categoria, parli del c. di DEPOSITO (artt. 1766 e segg. c.c.) mettendo in evidenza la funzione economica, gli obblighi delle parti, le caratteristiche giuridiche e le varie tipologie esaminate.

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Quesito n. 3-I contratti bancari si caratterizzano per essere contratti per adesione; l'ABI quindi ha predisposto delle norme uniformi che valgono per i contratti tipici e per quelli atipici. 11/1a candidato/a : a) definisca il contratto di ANTICIPAZIONE BANCARIA (artt. 1846-1851 c.c.); b) analizzi i caratteri essenziali del contratto; c) esamini le principali differenze tra apertura di credito e anticipazione bancaria.

CLASSE VR - CULTURA MEDICO-SANITARIA

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO 2011/2012

CANDIDATO DATA

(Ogni risposta in un massimo di 10 righe)

1) II/Ia candidato/a descriva la composizione del latte materno indicando i vantaggi dell'allattamento naturale.

2) II/la candidato/a descriva la distrofia muscolare di Duchenne.

3) II/la candidato/a fornisca la definizione di cardiopatia ischemica e poi illustri il quadro clinico dell'infarto miocardico.

Simulazione terza prova Materia: Inglese Classe VR Data: Allievo:

Answer the following questions in no more than 10 lines

1)How can we define disability?

2)What is autism?

3)Can you speak about Down syndrome?

Simulazione terza prova di matematica 5r I.I.S. "FERMI"

Prof. Fabio SAVOCA

In accordo al metodo sperimentale, osserva i dati nella tabella che segue, riferiti ai caratteri, X; Y e:

a) formula una ipotesi di relazione;

b) verifica l'ipotesi;

c) se l'ipotesi è confermata, analizza la relazione e trai delle brevi conclusioni.

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7) Attività integrative ed extracurriculari svolte nell'ambito della programmazione didattica:

a. 132 ore di stage nell'ambito della Ex-Terza area presso RSA, Centri diurni per disabili e Nidi d'infanzia.

b. Attività di orientamento post-diploma presso il Centro per l'Impiego di Empoli. c. Attività di orientamento universitario: open day delle facoltà di ambito medico, fiera

dell'orientamento universitario a Empoli organizzata dal Circondario Empolese-Valdelsa. d. Attività di educazione alla salute promosse dalla Ausl 11. e. Donazione del sangue da parte di un gruppo di allievi della classe. f. Partecipazione al laboratorio teatrale della scuola da parte di due allievi. g. Partecipazione al progetto "Walking Together" organizzato dagli insegnanti di sostegno

della scuola e basato sul cooperative learning.

8) Schede informative relative al metodologie didattiche

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Testimonianze

Conferenze

Lezione con supporto software di autoistruzione

Ricerche su Internet X X

8.1) Informazioni relative ai contenuti trasversali

DISCIPLINANE ARGOMENTO/I

Inglese Psicologia Cultura medico-sanitaria ANZIANI

INFANZIA DISABILITA'

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Diritto Tecnica Amministrativa

TITOLI di CREDITO CONTRATTO di LAVORO

8.2) Esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante

Progetto ampliamento Offerta formativa per l'anno scolastico: 2010 - 2011 Classi coinvolte nel progetto: 4 R

Inizio: Ottobre 2010; Fine: 30 Settembre 2011

1-DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L'attivazione dell'Area di Professionalizzazione, o terza Area ha avuto inizio con il 'Progetto 92', a seguito della legge 845/78, dove si è cercato di adottare dei provvedimenti intesi a promuovere e sviluppare la cooperazione con il sistema scolastico attraverso la realizzazione di itinerari tra le iniziative di formazione professionale e le istituzioni di istruzione secondaria superiore. A partire dall'anno scolastico 2010-2011, L'Area di Professionalizzazione (Terza Area), da decreto ministeriale, viene sostituita, nelle classi Quarte e Quinte superiori, con 132 ore annuali di attività di Stage. Considerato che l'area di professionalizzazione è stata parte integrante del percorso scolastico e professionale dei nostri studenti delle classi quarte e quinte; Considerato che tale segmento di percorso formativo è stato qualificante per il profilo conclusivo degli studenti; Considerato che ha costituito un'occasione importante per avvicinarsi al mondo del lavoro; questa Istituzione Scolastica ritiene estremamente fondamentale che tale patrimonio, negli anni accumulato e valorizzato, vada riqualificato e continui ad essere parte integrante del percorso formativo curriculare dei nostri alunni. In considerazione di quanto sopra, si propone come soluzione alternativa alla ex Terza Area, il progetto denominato "Preparazione Stage Classi Quarte", progetto di formazione all'esperienza di stage che gli alunni/e delle classi quarte, e successivamente quinte, dovranno obbligatoriamente assolvere come da decreto ministeriale.

2- DURATA DEL PROGETTO Inizio: Ottobre 2010 - Fine attività: 30 Settembre 2011

3-STRUTTURA DEL PROGETTO

Nella Classe 4R soc. sono previste circa 70 ore di lezione frontale, di cui: 4 ore di compresenza mensile per la disciplina di Psicologia; 4 ore al pomeriggio di Tecniche di animazione; 2 ore di compresenza mensile per la disciplina di Educazione fisica; 2 ore di compresenza mensile per la disciplina di Diritto.

4— STAGE:

TIPOLOGIA: Orientativo — Conoscitivo - Applicativo Gli studenti accedono allo STAGE dopo aver fatto circa 90 ore di lezioni.

La finalità del percorso di tirocinio aziendale è quella di introdurre gli studenti nel complesso mondo del lavoro, di sperimentazione dei ritmi dell'attività produttiva, di confronto con la realtà del settore. Si propone, in sintesi, agli studenti una esperienza di lavoro, di orientamento e soprattutto di applicazione delle conoscenze acquisite. DURATA TOTALE ORE: 264

• 132 ore da effettuarsi in classe quarta, dalla seconda decade del mese di Maggio 2011 alla seconda decade (circa) del mese di Giugno;

• 132 ore da effettuarsi in classe quinta durante tutto il mese di Settembre 2011.

6- REGISTRI E VALUTAZIONI L'attività verrà documentata in un registro con firma degli alunni, assenze, contenuti, note. Al termine dell'attività è prevista una verifica orale su tutto il programma svolto. L'attività di Stage viene valutata dal tutor aziendale. La valutazione viene assegnata in centesimi dopo Io scrutinio di promozione dell'alunno/a e spalmata sulle materie della compresenza. Es.: voto valutazione finale (curriculum + verifica orale + stage) 60; 60 x 3 materie = 180 o 1,8 in decimi; 180 o 1,8 = 2 punti da aggiungere nelle materie di compresenza (se a Diritto e a Economia Aziendale (materie di compresenza) i voti del docente sono 5 e 6, con il voto 60 del Progetto, essi diventano 6 e 7).

7-VALUTAZIONE FINALE (alla conclusione dello Stage del mese di Settembre 2011):

Baldi Giulia 60/100

Enogie Ekunwe 85/100

Maltinti Filippo 80/100

Ippolito Gessica 85/100

Piasecka Karolina 85/100

Sorrenti Giulia 100/100

Buiani Lia 80/100

Salvadori Linda 100/100

Fabbri Camilla 95/100

Porciani Elena 95/100

Borselli Giada 90/100

Rocchi Rita 95/100

Manetti Leila 95/100

Lancellotti Francesca 70/100

Morelli Giada 95/100

Muga llirjana 85/100

Bischoff Saranya 100/100

Monti Virginia 100/100

Gonnelli Gianmarco 90/100

Garacci Alessia 100/100

Giannerini Giulia 90/100

Grimaldi Carmela 90/100

Omeri Subriela 90/100

Perazzi Ilaria 90/100

Bruschini Federica 90/100

Ferraro Daniela 90/100

Raimondo Sara 75/100

9) Schede analitiche dei programmi svolti nelle singole discipline e sugli eventuali approfondimenti

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ra a

ffro

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to a

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de

lla s

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me

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sid

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ifica

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poss

ono e

ssere

ragg

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div

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ien

dali.

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i fin

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e e

d e

conom

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itua

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i pa

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lass

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rese

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ncip

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io.

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ito g

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pete

nza e

conom

ica de

i p

rinc

ipa

li co

s ti e

ric

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Ob

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ra a

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ese

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ess

or i

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cere

le c

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ni d

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dito

C

onos

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le

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ie

dei t

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to

Com

pila

re g

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seg

ni

Conosc

ere

il s

iste

ma

az

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da

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i e

lem

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s

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cl

ass

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re le

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de in

re

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ri c

r ite

ri in c

ui

poss

ono essere

ragg

rupp

ate.

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osce

re le

fon d

amen

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i az

ien

dali.

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ne, i suo

i se

ttori e g

l i a

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lizza

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Il p

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mo

n io

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e i

suo

i e

lem

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finanz

iam

ent

i. L'

inve

nta

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Il r

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ito d

'ese

rciz

io e

la

com

pet

enz

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ica

de

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sti

e de

i ric

avi.

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la-s

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he

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Mac

roarg

om

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t i s

vo

lti n

ell

'an

no

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cum

en t

i de

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pra

ven

dita

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tito

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Il s

iste

ma

az

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la g

estio

ne

azie

nda

le

Il p

a tri

mon

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dale

e

l'inv

enta

rio.

Il re

ddito

d'im

pre

sa e

la s

ua

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rmin

azio

ne

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acro

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om

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pro

gra

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ma

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ffro

nta

to a

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ento

de

lla s

tesu

ra d

el p

rese

nte

do

cum

ento

.

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azio

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ro, r

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ibu

z io

ne.

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do

tta

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ion

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nte

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terr

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ion

i)

Ve

rific

a s

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a (tra

ttaz

ion

i s

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tich

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he o

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mp

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nze

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hie

ste

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zare

in m

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morf

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gle

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ico

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orm

a p

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l mo

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diz

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zio

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lle

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tolo

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iche d

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i, sa

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he f

on

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en

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e s

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ble

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lla v

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na n

ella

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Sap

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i esp

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in

mo

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rbi a

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ici

de

ll'a

do

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Sap

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i esp

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pro

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iano

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la c

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enza

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lle s

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tture

m

orf

osin

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iche

fo

nda

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tali

de

lla li

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, in

pa

rtic

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a p

ass

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il m

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iona

le

Conosc

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le n

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de

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cess

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iam

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re le

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tali

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ei p

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lla

vita

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ell'

anz

iano

Conosc

ere

i d

istu

rbi a

lime

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ri t

ipic

i de

ll'a

do

lesce

nza

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one

desc

rive

re l

e ca

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stic

he

Conosc

ere

le

pro

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i de

l se

tto

re s

oc

iale

re

lati

ve a

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e a

ll'ass

iste

nz

a de

ll'anz

iano

Att

ivit

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teg

rat i

ve

o

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asco

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o

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roar

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svo

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ento

g

ram

ma

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le

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ce:

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g

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Ca

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rs

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he s

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ial

sec

tor:

e

lder

ly p

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care

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ista

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rrog

az

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Sap

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i esp

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ere

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etto

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part

ico

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ll'au

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o e

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lla s

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ow

n

Sap

ers

i esp

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orr

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sulle

noz

ioni b

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ilari

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ve a

lla

cura

e a

ll'ig

iene d

el b

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o

Conosc

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dis

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ilità

C

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ere

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lati

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iene d

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o

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azio

ni g

loba

li di

la

voro

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i ese

rciz

i pa

rtic

olar

i

Prop

osta

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azio

ni g

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li di

la

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o d

i ese

rciz

i pa

rtico

lari

.

• Prop

osta

di

situ

azio

ni g

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li di

la

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o d

i ese

rciz

i pa

rtic

olar

i

Prop

osta

di

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azio

ni g

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li di

i l

avor

o o

di e

serc

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parti

cola

ri

.

Prop

osta

di

situ

azio

ni g

loba

li di

la

voro

o d

i ese

rciz

i pa

rtic

olar

i

.

Prop

osta

di

situ

azio

ni g

loba

li di

la

voro

o d

i ese

rciz

i pa

rtic

olar

i

.

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Ob

iett

ivi m

inim

i p

er

con

sid

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re i

l m

od

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/macr

oarg

om

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/u

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à d

ida

ttic

a s

up

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ta

Com

pren

dere

ed

eseg

uire

i m

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più

sem

plic

i pe r

rius

cire

a s

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ropr

ie p

oten

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Alla

ver

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deg

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t i di

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lun n

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mos

tra d

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imp e

gna

rsi c

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suffi

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te p

adro

nanz

a ed

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gue

i ge

sti

con

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inim

o sf

orzo

Esp

rimer

e se

mp

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rest

azio

ni d

i for

za e

es

egu i

re e

serc

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n cu

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erve

ngon

o va

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stre

tti m

u sco

lari

in m

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cont

inua

tivo

Porsi in

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pos

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ront

e al

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ezzo

e la

vora

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n m

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to e

coo

rdin

ato

Supe

rare

pro

blem

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rdin

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icol

ogic

o e

adat

tars

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quili

brio

pre

cario

e

in c

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ua v

aria

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Con

osce

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egui

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amen

tali di

sq

uadr

a e

dim

ostra

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ispe

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elle

re

gole

e d

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omp a

gni

Dim

ostr

a di

co

nosc

ere

i con

cetti

!A no

mo

Pre

sa d

i cos

c ien

za d

elle

pro

prie

po

tenz

ialit

à

Mig

liora

men

to,c

onso

lidam

ento

e

riela

bora

z ion

e

Ton

ifica

z ion

e d

el s

iste

ma

mus

cola

re

Sper

imen

tare

, co

nosc

ere

e ac

qui

sire

nu

ove

situ

azio

ni a

llo s

copo

di

mig

liora

re le

qua

lità

mot

orie

Supe

ram

ento

del

l'ans

ia e

del

la p

aura

pe

r cre

scer

e e

mig

liora

rsi

e mot

ivam

ente

Con

osce

nza

tecn

ica

del g

esto

e

aspe

tti d

el v

iver

e ci

vile

Con

osce

nza

del s

iste

ma

Att

ivit

à i

nte

gra

tive

o

extr

asc

ola

-st i

ch

e sv

olt

e a

su

pp

ort

o

o ....,'- — Q> <L>

2 S = c

i 0 '5 3 o

Mac

roar

gom

enti

svo

lti

ne

ll'a

nn

o

- T

es

t mot

ori e

mov

imen

t i at

ti al

la

cono

scen

za d

i sé

- S

che

mi m

o tor

i e

qual

ità m

o tor

ie d

i ba

se

- P

ote

nzia

men

to m

usco

lare

Picc

o li e

gra

ndi a

ttrez

zi

epileqam

aid

- A

ttiv

it à s

porti

ve d

i sq

uadr

a

- S

is

tem

a m

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lare

ED

UC

AZ

ION

E F

ISIC

A

Per v

iver

e in

per

fet to

equ

ilibr io

Li

bro

di te

sto

ado

ttato

:

Altr

i sus

sid

i did

att

ici:

csi

3 O ,

ques

tiona

ri a

ris

post

a m

ulti

pla

e do

man

de a

pert

e es

egui

ti in

cla

sse

ewels!s lap

iiemaw

epuo; Dim

ostra

di c

o nos

cere

i co

ncet

ti fo

ndam

enta

li de

ll'app

ara t

o, d

ei g

rupp

i sa

ngui

gni e

de l

la d

onaz

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del

san

gue

Con

osce

nza

dell'a

rgom

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- S

tru

ttura

dei

mus

coli

sche

letr i

ci

Ore

ass

eg

na

te p

er

cia

scu

na

pro

va

T. o co c o

2 o m c o •

• W., •

••n n

•• 1••

•••

O 1-

E

0 >

0 U) -C )- '''' 3 0 C)

> o c 3 •••••• ..- -

3 73 t

q 5 2 va .

C o

E .N

o o 5 Eu 2, ,

(1) a> C o

o

ii °O) o C1) C

o .R1

(1> o

Tip

olo

gia

de

lle

pro

ve

di

ve

r ifi

ca

Ese

rcita

zio

ni i

n c

lass

e

pe

rsona

lizza

te s

ull'

ulti

mo

arg

om

en

to f

atto (

og

nuna

div

ers

a d

all'

altr

a). V

eri

fiche

scri

tte s

u q

uan

to f

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com

ple

ssiv

am

ent

e a

lla

da

ta d

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veri

fica.

Eserc

itaz

ion

i in

cla

sse

pers

ona

lizz

ate

su

ll'u

ltim

o

arg

om

en

to f

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og

nuna

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a d

all'

altr

a).

Ve

rific

he

scri

tte s

u q

ua

nto f

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com

ple

ssiv

am

en

te a

lla

da

ta d

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veri

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Ese

rcita

zio

ni i

n c

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e

pers

on

aliz

za

te s

ull'

ulti

mo

arg

om

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o f

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og

nuna

Co

mp

ete

nze

ric

hie

s te

per

con

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era

re

il m

od

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/ma

cro

arg

om

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/un

ità

did

att

ica s

up

era

ta

De

finiz

ione d

i re

laz

ione li

neare

. R

iso

luz

ione d

i eq

uaz

ion

i e d

iseq

uaz

ion

i lin

ea

ri. S

iste

mi l

ineari

in d

ue e

tre

va

ria

bili

. S

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mi d

i dis

eq

uaz

ion

i lin

eari

. Il p

iano

cart

esia

no: de

finiz

ione; corr

isp

on

denza

tr

a c

opp

ie d

i nu

meri

e p

unt

i de

l pia

no;

rapp

rese

nta

zio

ne g

r afic

a d

i re

laz

ion

i lin

eari

. So

luz

ione g

rafic

a d

i eq

uaz

ion

i, dis

eq

uaz

ion

i e s

iste

mi l

ineari

.

De

finiz

ione d

i re

laz

ione q

uadra

tica

: ne

lla

fatt

isp

ecie

ax2

+bx

+c

=y.

Ris

olu

zio

ne d

i eq

uaz

ion

i e d

iseq

uaz

ion

i di s

eco

ndo

g

rado

. R

iso

luz

ione

di s

iste

mi d

i seco

ndo

gra

do d

i eq

uaz

ion

i e d

iseq

uaz

ion

i. R

app

rese

nta

zio

ne g

rafic

a d

i re

laz

ion

i q

ua

dra

tic

he.

So

luz

ione g

rafic

a d

i eq

uaz

ion

i, d

iseq

uaz

ion

i e s

iste

mi d

i se

con

do g

rado

.

De

finiz

ione d

i vari

abi

le c

asu

ale

. A

sseg

naz

ione d

i pro

ba

bili

tà (

a p

rio

ri, a

poste

riori

) e v

inco

li ne

lla r

ela

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Ob

iett

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Sap

er

rico

nos

cere

e r

icerc

are,

in u

na

seq

uenza

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qua

ntit

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vi r

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tiv

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ue

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tte

ri g

eneri

ci, u

na e

ven

tua

le r

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zio

ne

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ipen

denza

lin

eare

, p

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po

i ana

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rla

per

trarr

e d

elle

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rmaz

ion

i opp

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une

o

ut iliz

zarl

a p

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futu

re p

rev

isio

ni.

Sap

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dis

ting

uere

un

a re

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ne li

neare

da

una

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dra

t ica

. S

ap

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rice

rca

re, in

una s

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nti

tativ

i re

lati

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du

e ca

ratt

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generi

ci,

una

eve

ntu

ale

re

laz

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i dip

ende

nza

q

uadra

tica

, p

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po

i ana

lizza

r la

per

trarr

e

de

lle in

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az

ion

i opp

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une

o u

tiliz

zarl

a p

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re p

revi

sio

ni.

Sap

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dis

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una

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laz

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casu

ale

da

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ete

rmin

ist ic

a.

Sap

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r ice

rcare

, in

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ue

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i da

ti

o ,-- I) cv

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Macr

oarg

om

enti

svo

lti

ne

ll'a

nn

o

Ric

erc

a e s

tudio

de

lla

dip

en

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lineare

de

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inis

tica t

ra

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tteri

quan

tita

t iv

i.

Ric

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a e

stu

dio

de

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qu

adra

tica

(a

x2+

bx

+c

=y

) de

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inis

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tra

ca

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ri q

uan

tita

tivi

.

Ric

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de

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dip

en

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casu

ale

tra

cara

tteri

qua

lita

tivi.

Cla

sse

V R

— a

.s. 2

011

/12

Fabi

o S

AV

OC

A

Ma

teri

a: M

ate

ma

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Lib

ro d

i tes

to a

dott

ato

: Le

con

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tra

sfo

rmaz

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i ne

l pia

no

cart

esia

no (

Zan

iche

lli);

La p

roba

bili

tà e

la s

tatis

tica

(Zan

iche

lli).

Cla

ss

e 5

R

Tutti i c

olo ri d

ella

vita

Altr

i sus

sidi d

idat

tici:

Mat

eria:

Rel

igio

ne

Libr

o d i

test

o ad

otta

to:

Appu

nti p

e rso

nali

Anno

Sco

last

ico: 2

011-

2012

Inse

gnan

te:

Prof

. Giu

lio M

arin

o

Ore

ass

egna

te

per

cia

scu

na

pro

va

Num

ero

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rove

sv

olt

e (e

sclu

so

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fich

e d

i re

cuje

ro)

n

Tip

olo

gia

de

lle p

rov

e d

i ve

rifi

ca

agio

a) 2 o

Com

pete

nze

rich

iest

e p

er

con

side

rare

il

mo

dulo

/mac

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go

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to/u

nità

did

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sup

erat

a

Con

osce

nza

ed e

labo

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pers

onal

izza

ta

Con

osce

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ed e

labo

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ta

!AlU

e!c10

- C

ono

scer

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sig n

ificat

o di

Et

ica

e s a

perlo

app

licar

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le v

arie

pro

blem

atic

he d

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tura

bio

etica

- C

onos

cere

il s

igni

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o di

Au

tocr

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, Dem

ocra

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D

iritti

Um

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Dig

nità

U

man

a;

- Sa

per c

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rtanz

a de

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ore

della

dem

ocra

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de

i diri

tti u

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i e d

el

ricon

osci

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to d

ella

dig

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um

ana

Att

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inte

gra

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o

extr

asco

la-s

tich

e sv

olte

a s

upp

orto

Eve

ntu

ali

altr

e d

isc

iplin

e co

invo

lte

E O

(.0 •CI-

OULledia

ll 1110AS RU

OW

O6JC

0.13eVli

LA B

IOET

ICA

E L

E SU

E PR

OBL

EMA

TIC

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Eut

anas

ia,

Feco

ndaz

ione

Ass

istit

a, L

a Q

uest

ione

del

Gen

der,

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lule

St

amin

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Clo

nazi

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AUTO

CRAZ

IA —

DEM

OC

RA

ZIA

DIRI

TTI U

MAN

I — D

IGN

ITA

'

UM

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il ri

cono

scim

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del

la

dign

ità u

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a co

me

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amen

to

della

giu

stiz

ia e

pac

e ne

l mon

do

Altr

i sus

sid

i did

att

ici:

Libr

o di

tes t

o a

dotta

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Inse

gna

nte

: Pro

f. A

nast

asia

Bru

no

.-

O È

n-•

O . E

Tip

olo

gia

d

ell

e p

rove

di

ver

ific

a

-1-1. 2 O o Ri ca e c» -C O o I-

c--. = c ( .o o Ri m O 0) -C O O n-

Mig

liora

re c

ap

acità

di a

nalis

i, si

ntes

i e s

che

ma

tizz

azio

ne d

ei

conc

ett

i.

Con

osce

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li as

pe

tti e

ssen

zia

li ch

e co

ntr

add

istin

gu o

no il

qu

a dro

eu

rop

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gli

iniz

i de

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tes

imo

seco

lo.

Cor

rela

re

Cor

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i eve

nti

del p

erio

do.

Com

pre

nde

re le

conca

ten

azio

ni

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ten

ti tr

a i v

ari a

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imen

ti.

Co

mp

rend

ere

le c

ause

ec

onom

iche

, po

litic

he e

soc

iali

c he

port

aron

o a

l con

flitto

..

Com

pre

nde

re l

'imp

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li as

pe t

ti cu

ltura

li e

le t

ras

form

az

ion

i de

lla m

en

talit

à co

llett

iva.

Con

osce

re l

e di

vers

e fa

si e

l'e

sito

de

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uerr

a in

Eur

opa.

Ric

ostr

uire

le d

inam

iche

soc

iali,

ec

onom

iche

e p

olit

iche

de

lla

Rus

sia

fin

o a

lla R

ivo

luz

ione

.

Ana

lizza

re i

mo

tivi d

e c

rollo

de

l re

gim

e za

rist

a e la

din

am

ica

stori

ca

Ob

iett

ivi

Il co

nte

s to

stori

co d

om

ina

nte

in

Eur

opa

agli

iniz

i de

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tes

imo

seco

lo.

La s

ituaz

ione

in F

ranc

ia.

L'a

ffaire

Dre

y fus

.

La s

ituaz

ione

in G

erm

an

ia.

La s

ituaz

ione

in I

ng

hilt

erra

.

L ' Ita

lia g

iolit

t iana

.

•La

cri

s i d

egli

equ

ilibr

i in

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azio

nali.

La c

ris i

ba

lcan

ica.

L 'as

sass

inio

di S

ara

j evo

: sc

opp

ia la

gue

rra.

L 'in

izio

de

lle o

pe

raz

ion

i mi li

tari

.

Da

lla g

uerr

a-la

mp

o a

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uerr

a di

pos

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ne.

L'Ita

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ra n

eu

tra

lism

o e

in

terv

entis

mo.

L'en

tra

ta in

gue

rra

de

ll'Ita

lia.

La s

volta

de

l 19

17.

La

Riv

olu

zio

ne R

uss

a.

Att

ività

inte

gra

tiv

e o

extr

asc

ola

- sti

ch

e sv

olt

e a

sup

po

r to

,...

— O o

= = 7) €9 a > 2 TS o -13 o

Italia

no

C-) c,

Mac

roar

gom

enti

sv

olt

i n

ell

'an

no

L'E

uro

pa

ag

li e

sor

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de

l X

X s

eco

lo

dis

pense

ela

bora

te d

all'

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nte

, r i

cerc

he i

n in

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et,

film

u,

lki t

O E

,C) 1—

Oi 5

O E

U,

.— a; 5

O E

‘- — --

,--- is .

W,o

O O

0 a> ..c o

SE '(-6

-.-.. r.. .-•c To o O N

o> ci) ..c

F,.. 2'-

Veri

fiche

ora

li (in

terr

ogaz

ion

i)

della

riv

olu

zio

ne.

Ana

lizza

re i

l nu

ovo

ass

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g

eop

olit

ico

dell'

Eur

opa

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t-be

llica

e i

suo

i pro

blem

i.

Ind

ivid

uare

le c

ara

tteris

tich

e de

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ovo

ass

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geo

-po

litic

o de

ll'E

urop

a dop

o la

Gra

nde

Gu

err

a.

Por

re in

re

laz

ione

le

cara

tteri

stic

he

dell'

asse

tto

pos

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llico

con l

e fo

rmaz

ion

i po

litic

o-is

titu

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dei

pae

si e

uro

pe

i neg

li an

ni v

enti.

Ana

lizza

re la

situ

azio

ne

econ

omic

a, p

olit

ica

e s

oci

ale

in

Eur

opa

e n

egli S

tati

Un

iti n

el

dop

ogue

rra

Ana

lizz

are

le c

ause

de

lla g

ran

de

cris

i.

a.) a)

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E 3 a) ct, E E tu CD • E <5 E 2 9. Tu 0 17) .,- c c g o v> 7) : 'o To. 5 E E °- <-2 t; F• 5 - - < 8 5- 2 = 3 mu) ° Ta .2 a -5 g a „> • a) 13 • .-u CI :6_• 'O = • 0. 4= • ._ C> .= • Cc O CL • u)

Ana

lizza

re l

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iffic

ile s

ituaz

ione

ec

ono

mic

a euro

pea

e l

e te

nsio

ni

che

cara

tteri

zzan

o i

rap

port

i in

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iona

li.

Ev

iden

zia

re le

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de

lla

Se

con

da

Gue

rra M

ond

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.

La d

isfa

tta it

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na d

i C

apor

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.

La f

ine d

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nde

Gu

err

a.

Il nuovo

ass

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geo

-po

litic

o de

ll'E

urop

a.

La c

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i eu

rop

ea a

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min

e de

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tto.

La d

iffic

ile s

ituaz

ione

te

desc

a.

Le a

gita

zio

ni o

per

aie

.

La c

ond

izio

ne d

ella

don

na.

L'in

flaz

ione

.

L'o

ccup

azio

ne f

ranc

ese d

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R

uhr

.

Il ra

ffor

zam

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de

lla p

oten

za

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tati

Un

iti.

La c

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ork

de

l 192

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10) Relazione finale a cura di ogni docente che specifichi composizione della classe, metodologie adottate, tipologie di verifica e valutazioni (voti, giudizi, livelli di apprendimento)

RELAZIONE SULLA CLASSE 5° R indirizzo servizi sociali Prof.ssa Gigliola Ulivari DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA

- PREMESSA ed OSSERVAZIONI IN TEMA DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATICI DELLE DISCIPLINE -

E' il primo anno che insegno a questi ragazzi ed a fine anno, confermo tutto quanto contenuto nella relazione introduttiva al piano di lavoro, aggiungendo che, nel percorso didattico, una volta constatata la situazione generale di acquisizione dei contenuti del programma della classe precedente, ho affrontato gli argomenti della classe quinta privilegiando da un lato, più diffusamente, la preparazione teorica,dall'altro, la parte applicativa rappresentata da considerazioni sulla realtà operativa ed analisi di fatti avvenuti o ipotizzati. Il lavoro didattico è stato attuato con lezioni frontali, lavori individuali e di gruppo, discussioni in classe , che hanno affrontato gli argomenti con l'obiettivo di attualizzare e trasferire quindi le regole teoriche nella vita quotidiana e nell'operatività delle imprese e delle Autorità preposte. Il lavoro ha avuto l'intento di trasmettere agli alunni non solo la conoscenza dei contenuti ma la flessibilità e la disponibilità all'aggiornamento, la consapevolezza dei processi evolutivi della società ed il riscontro continuo con la realtà aziendale ed istituzionale.

Il programma di Diritto si è basato prevalentemente sull'analisi del diritto civile e commerciale (imprenditore, impresa, azienda, segni distintivi, contratto, elementi, patologia, contratti COMMERCIALI. titoli di credito....)

Il programma di Economia politica e Politica economica ha avuto come oggetto prevalentemente il Sistema economico internazionale e lo Sviluppo economico.

Le verifiche sono state scritte ed orali. Quelle scritte programmate e svolte sono state prevalentemente di tipologia equivalente a quella della terza prova d'esame deliberata poi dal cdc. Le verifiche orali hanno teso ad accertare, oltre al livello di conoscenza, le capacità espressive, di rielaborazione, di analisi critica dell'argomento proposto ed un adeguato uso del linguaggio proprio delle discipline, anche con specifiche analisi degli articoli del c.c..

li obiettivi disciplinari di conoscenza sono stati raggiunti da tutti gli alunni; per alcuni si registrano fragilità nella rielaborazione e nell'analisi.

- LA CLASSE - Il livello della classe può definirsi complessivamente discreto; gli studenti hanno seguito

con regolarità le attività educative e si sono applicati nello studio individuale in modo continuo. Un certo numero di allievi si contraddistingue per l'impegno nel lavoro, per la disponibilità, per spirito di collaborazione e per la frequenza regolare alle lezioni.

Si è però registrato per alcuni un certo calo nell'impegno e nella partecipazione —nel corso di questo anno scolastico- con conseguente ricaduta sul profitto; infatti alcuni ragazzi si sono applicati in modo discontinuo non dimostrando sempre adeguate capacità di recupero Li ho stimolati sollecitandoli a maggiore partecipazione durante le lezioni, intensificando le verifiche, specialmente orali, assegnando esercitazioni per casa ed in classe consistenti anche semplicemente nel ripetere o nello schematizzare un argomento. Grazie agli interventi descritti, sul finire del pentamestre, è emerso un certo miglioramento, permettendo nel complesso un recupero non completo dell'iniziale svantaggio. Questi alunni presentano una preparazione superficiale e, su alcune tematiche, frammentaria; fragilità nella rielaborazione e nell'analisi.

La classe ha continuato a seguire le regole comportamentali mostrando rispetto nei confronti delle persone e delle cose.

L'interesse per le discipline è sempre stato elevato anche se la classe talvolta è stata carente nella discussione in aula; infatti anche gli elementi migliori non sono riusciti a trainare gli altri verso il dibattito sulle tematiche proposte, specialmente quelle economiche.

9 Maggio 2012

Prof.ssa Gigliola Ulivari

RELAZIONE FINALE CLASSE 5 R — TSS A.S. 2011/12

Disciplina: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA Docente: Prof.ssa STEFANIA BANDINI

La classe, molto numerosa, è composta da ben 29 allievi, di cui 25 femmine e 4 maschi. Tre allievi sono diversamente abili e seguono una programmazione differenziata con

obiettivi personalizzati e stabiliti in sede di PEI: Bianchi Niccolò, Buiani Lisa e Giaconia Daniele. L'allieva Buiani, sebbene con obiettivi differenziati, partecipa attivamente a tutte le lezioni della classe, esegue le verifiche scritte e orali nei tempi e nei modi dei compagni sebbene su argomenti opportunamente ridotti e adattati. Gli altri due allievi, al contrario, sono stati purtroppo presenti solo in modo sporadico in classe a causa di un'organizzazione del tempo scuola che ha previsto quasi del tutto lezioni personalizzate in aule esterne e in laboratori specializzati.

La numerosità della classe deriva dalla fusione effettuata in quarta tra allievi provenienti dalle sezioni R ed S. Gli allievi provenienti dalla sezione R sono stati studenti della sottoscritta nelle classi prima e seconda.

Dal punto di vista della disciplina, nonostante la numerosità, la classe si è dimostrata abbastanza attenta, motivata, partecipe e nel complesso corretta e rispettosa nei confronti degli impegni e delle consegne concordate.

Le presenze, con l'eccezione di alcuni allievi, sono state abbastanza regolari. Un'allieva ha cessato la frequenza a gennaio per motivi di salute.

In base ai risultati dei test d'ingresso e delle prove di valutazione successive, dal punto di vista cognitivo la classe si è dimostrata di discreto livello, con alcuni studenti che si distinguono per interesse, adeguate capacità di analisi, sintesi ed espressione sia scritta che orale, sorrette da un efficace metodo di studio. In alcuni, invece, permangono evidenti fragilità sia nella comprensione che nelle capacità di rielaborazione.

Nel primo trimestre sono state effettuate tre verifiche scritte e una orale; nel pentamestre 4 verifiche scritte e due orali. Inoltre sono state visionate e analizzate tesine e mappe concettuali per l'esame di stato.

Le verifiche scritte sono state domande aperte e temi per simulare la seconda prova dell'esame di stato. Nelle verifiche orali si è cercato non solo di accertare il livello di conoscenze degli argomenti di lezione ma anche e soprattutto la capacità di analisi critica, rielaborazione personale ed espressione.

Il testo di tutte le verifiche scritte è stato consegnato agli studenti corredato da una griglia di correzione per rendere espliciti i criteri di valutazione.

La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livello di apprendimento prevista dal POF, considerando gli obiettivi prefissati; la valutazione finale ha tenuto conto dell'interesse, della partecipazione, dell'impegno mostrato, dei progressi di ogni singolo alunno rispetto al livello di partenza.

Empoli, 09/05/2012 L'insegnante Prof.ssa Stefania Bandivi

Relazione finale Classe 5 R Anno Scolastico 2011/2012

Materia: Tecnica amministrativa Docente: Roggi Pablo

La classe 5 R è composta da 29 alunni, 25 femmine e 4 maschi di cui 2 alunni e una alunna seguono una programmazione differenziata in quanto portatori di handicap. Una alunna ha smesso di frequentare la scuola da febbraio. La classe ha dimostrato una partecipazione al dialogo educativo attiva, seria ed interessata; nel complesso ha evidenziato un sufficiente interesse per la disciplina. Lo studio della tecnica amministrativa mira a fornire allo studente conoscenze adeguate e aggiornate delle strutture pubbliche e private, delle modalità del loro funzionamento e degli adempimenti a cui sono tenute. Questa disciplina, prevista negli ultimi due anni del corso di studio (due ore in quarta e tre ore in quinta), viene trattata in modo non molto approfondito dato l'esiguità delle ore e la sostanziale differenza da tutte le altre materie oggetto di studio, eccettuato un legame interdisciplinare con l'insegnamento di diritto ed economia. Questa "estraneità" della disciplina rispetto alle altre ha creato notevoli ostacoli a molti studenti che hanno incontrato difficoltà d'apprendimento, soprattutto nella parte applicativa, non avendo assimilato nel corso di studio un ragionamento logico di stampo economico. L'impegno nello studio non è sempre stato soddisfacente in quanto caratterizzato da una certa discontinuità: gli alunni hanno concentrato lo studio nei periodi immediatamente precedenti alle verifiche scritte e/o orali. Pertanto la conoscenza della materia, nel complesso, risulta mediamente più che sufficiente in quanto solo alcuni alunni riescono a cogliere gli aspetti fondamentali della materia di studio e a fare gli opportuni collegamenti interdisciplinari utilizzando un adeguato linguaggio tecnico, proprio della disciplina. Una parte delle classe possiede un metodo di studio efficiente e ben organizzato ma l'altra parte evidenzia una certa dispersività. Ha utilizzato, infatti, un metodo di studio prevalentemente mnemonico e quindi non è in grado di rielaborare in modo completamente autonomo gli argomenti svolti. Un ristretto numero di alunni ha acquisito un buon livello di competenze e capacità, inteso come gestione autonoma delle competenze acquisite e buone abilità nelle limitate applicazioni tecnico operative; gli altri trovano a volte difficoltà sia nell'esprimere che nell'applicare in modo personale i contenuti proposti. Sul piano della metodologia didattica adottata, il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, dialogate e induttive, proponendo anche esempi reali volti a suscitare la curiosità degli allievi. Sono state svolte esercitazioni relative alla parte applicativa della materia. In linea di massima, il programma è stato svolto in aderenza alla traccia ministeriale e al Piano di Lavoro presentato all'inizio dell'anno scolastico. Gli strumenti didattici utilizzati sono costituiti principalmente dal libro di testo e dalle esercitazioni svolte in classe. Le verifiche sono state scritte e orali. Per le verifiche scritte sono state adottate diverse modalità: prove strutturate, semi-strutturate, a risposta a aperta e esercizi da svolgere. In tema di valutazione è stata adottata la griglia di corrispondenza tra giudizi e valutazioni prevista dal POF, come concordato dal consiglio di classe in sede di stesura del documento di classe ad ottobre 2011; relativamente agli obiettivi minimi, sono stati applicati i criteri stabiliti di comune accordo con i colleghi di dipartimento nella riunione per materie di settembre 2011. Il comportamento della classe, infine, non ha evidenziato particolari problemi disciplinari nei confronti del docente né problemi di convivenza tra gli studenti.

Empoli, 9 maggio 2012

Prof. Pablo Roggi

RELAZIONE FINALE CLASSE V R Professionale Servizi sociali

Docente: Schipani Concetta Materia: Cultura medico-sanitaria a.s.: 2011/2012

La classe è composta da 29 alunni (25 femmine e 4 maschi), di cui tre con programmi differenziati per i quali si rimanda alle relazioni dei docenti di sostegno e ai PEI.

Complessivamente la partecipazione alle lezioni, l'interesse per la disciplina e l'impegno individuale sono stati positivi nel corso di tutto l'anno scolastico, per cui il lavoro svolto in classe è risultato generalmente proficuo.

Nel gruppo sono presenti: studenti con buone o discrete capacità di rielaborazione e di confronto tra i diversi contenuti disciplinari, che hanno raggiunto un buon livello di preparazione; allievi con risultati meno costanti dovuti a discontinuità nell'impegno; e alcuni che, per carenze di base o per metodo di studio piuttosto inadeguato, hanno difficoltà di rielaborazione e di espressione orale e scritta, ma si sono impegnati dimostrando buona volontà ed interesse che hanno permesso loro di ottenere risultati nel complesso sufficienti.

Per quanto concerne il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la classe presenta mediamente una discreta conoscenza dei contenuti trattati.

Dal punto di vista disciplinare non sono mancati episodi di distrazione, ma nel complesso tutti hanno mantenuto un comportamento corretto e disponibile al dialogo.

La frequenza alle lezioni è risultata piuttosto regolare, tranne per Manetti che ha frequentato in modo saltuario e si sta assentando in modo continuativo dal mese di marzo.

Il programma è stato svolto, in linea di massima, secondo quanto previsto nel piano di lavoro, l'insegnante avrebbe voluto dedicare più tempo anche agli ultimi argomenti (primo soccorso) ma l'elevato numero di studenti ha comportato maggior tempo per le verifiche orali.

Per quanto concerne la metodologia, oltre alla lezione frontale interattiva e all'uso del libro di testo come strumento base per lo studio dei contenuti specifici, si è fatto ricorso a letture di approfondimento su altri testi, analisi di casi clinici, esercitazioni scritte (test strutturati, domande aperte, schemi, riassunti), brevi ricerche in Internet, visione di un film sulla disabilità. Nel mese di febbraio è stata effettuata una settimana di interruzione della programmazione curricolare dedicata al recupero per l'intera classe.

Le verifiche scritte sono state sia a tipologia mista (vero/falso, scelta multipla, completamento, corrispondenze, saggio breve) che a trattazione sintetica di argomenti, di tipologia equivalente a quella della terza prova d'esame. Le verifiche orali sono avvenute tramite interrogazioni.

Per quanto riguarda gli obiettivi minimi sono stati applicati i criteri stabiliti con i colleghi di dipartimento, nella riunione per materie di ottobre 2011. Nella stessa rinione sono state predisposte le griglie di correzione delle prove scritte, approvate dal Collegio Docenti. La valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livello di apprendimento prevista dal POF.

La valutazione finale ha tenuto conto dell'interesse, della partecipazione, dell'impegno mostrato, dei progressi di ogni singolo alunno rispetto al livello di partenza.

Empoli, 9 maggio 2012

L'insegnante

Concetta Schipani

RELAZIONE FINALE CLASSE 5 R — TSS A.S. 2011/12

Disciplina: MATEMATICA Docente: Fabio SAVOCA

La classe risulta composta da 29 studenti (4maschi e 25 femmine), provenienti dall'ex 4^ R. Del gruppo fanno parte anche tre alunni certificati, che segue un percorso differenziato per il quale si rimanda alla relazione dei docenti di sostegno. Dal punto di vista disciplinare la classe ha mantenuto un comportamento corretto durante le lezioni e disponibile al dialogo educativo, per cui il lavoro svolto in classe è stato generalmente proficuo. Il grado di partecipazione e di interesse è apparso nella media, comunque soddisfacente, anche se non è mancato qualche episodio di vivacità (dovuto soprattutto alla numerosità della classe). Dal punto di vista cognitivo è emerso un gruppo di studenti motivati e con buone capacità elaborative, altri appaiono un po' fragili. Dal punto di vista relazionale e socio-affettivo gli studenti evidenziano disponibilità e motivazione. La socializzazione appare adeguata, ed i rapporti tra di loro e nei confronti dei docenti sono improntati alla collaborazione. L'impegno nel lavoro a casa è risultato in generale regolare.

Empoli, 09/05/2012 L'insegnante Prof. Fabio Savoca

Anno scolastico 2011-2012

Religione

Relazione sulla classe V R

Gli obiettivi disciplinari di conoscenza sono stati complessivamente raggiunti da tutti gli alunni.

Gli alunni avvalentesi si sono proposti nei confronti della materia, e dell'attività di studio, con un atteggiamento serio, responsabile e maturo. Il lavoro didattico è stato attuato con lezioni frontali, discussioni, riflessioni scritte, supporti multimediali. Non ci sono mai stati fenomeni di natura disciplinare. Il grado che hanno raggiunto in termini di conoscenza degli argomenti e di elaborazione, è da ritenersi buono — molto buono Ottimo il giudizio sul comportamento , che è risultato corretto e rispettoso.

Prof. Giulio Marino

9 Maggio 2012

RELAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA a.s. 2011/12 classe 5 R

La classe è costituita da 29 studenti ( 25 femmine e 4 maschi ). La metodologia per sviluppare le varie unità di lavoro, ha visto l'uso di attività libere e spontanee, globali e analitiche, di tipo intuitivo e deduttivo. Le varie unità didattiche sono state ripetute più volte nel corso dell'anno e comunque organizzate in successione temporale in modo da dare a tutti più occasioni di lavoro. Nel corso dell'anno sono state svolte numerose verifiche per controllare se l'obiettivo intermedio o finale dell'attività svolta era stato raggiunto totalmente, parzialmente o non era stato conseguito. Accanto a strumenti di verifica come test che hanno permesso di tradurre in dati numerici il livello conseguito, è stato dato particolare rilievo all'osservazione degli alunni in situazioni più globali, nelle quali essi hanno potuto mettere in evidenza la loro abilità di gestione dello spazio e del tempo. Nell'insieme la valutazione è risultata essere sommativa di elementi oggettivi e di altri quali il comportamento, l'impegno e la partecipazione. Il livello di apprendimento raggiunto è generalmente piuttosto buono. La motivazione e le discrete capacità motorie degli studenti hanno dato luogo ad un lavoro di palestra assiduo e attivo. L'impegno costante ha influenzato positivamente anche lo studio degli argomenti teorici. Dal punto di vista comportamentale, l'atteggiamento della classe è sempre stato corretto e rispettoso sia all'interno del gruppo che nei confronti dell'insegnante. Nel gruppo sono presenti 3 studenti ( 2 maschi e 1 femmina ) diversamente abili che hanno seguito una programmazione differenziata riferita al PEI. Sono risultati ben inseriti nella classe e hanno partecipato volentieri e con entusiasmo alle varie attività di palestra. Tenuto conto del livello di partenza dei 3 studenti, i risultati conseguiti sono da considerarsi molto buoni.

L'insegnante Lucia Del Frate

RELAZIONE FINALE CLASSE V R - TSS A.S. 2011/2012

DISCIPLINE: ITALIANO E STORIA DOCENTE: Prof.ssa ANASTASIA BRUNO

La classe, molto numerosa, è composta da ben 29 allievi, di cui 25 femmine e 4 maschi. Tre alunni sono diversamente abili e seguono una programmazione differenziata con obiettivi personalizzati e stabiliti in sede di PEI: Bianchi Niccolò, Buiani Lisa e Giaconia Daniele. L'allieva Buiani, sebbene con obiettivi differenziati, partecipa attivamente a tutte le lezioni della classe, esegue le verifiche scritte e orali nei tempi e nei modi dei compagni, sia pure su argomenti opportunamente ridotti e adattati. Gli altri due allievi, al contrario, sono stati purtroppo presenti solo in modo sporadico in classe, a causa di un'organizzazione del tempo scuola che ha previsto, quasi del tutto, lezioni personalizzate in aule esterne e in laboratori specializzati. La numerosità della classe deriva dalla fusione, effettuata in quarta, tra alunni provenienti dalle sezioni R ed S. Dal punto di vista della disciplina, nonostante la numerosità, la classe si è dimostrata abbastanza attenta, motivata, partecipe e, nel complesso, corretta e rispettosa nei confronti degli impegni e delle consegne concordate. Le presenze, con l'eccezione di alcuni allievi, sono state abbastanza regolari. Un'alunna ha cessato la frequenza a gennaio per motivi di salute. In base ai risultati delle prove di valutazione, dal punto di vista cognitivo la classe si è dimostrata di discreto livello, con alcuni studenti che si distinguono per interesse, adeguate capacità di analisi, sintesi ed espressione, sia scritta che orale, sorrette da un efficace metodo di studio. In alcuni, invece, permangono evidenti fragilità, sia nella comprensione che nella capacità di rielaborazione. Nel primo trimestre sono state effettuate, per quanto riguarda l'italiano, due verifiche scritte ed una orale, mentre, per la storia, una verifica orale; nel pentamestre tre scritti ed un orale di italiano, mentre per storia un orale. Le verifiche scritte concernevano diverse tipologie di produzione testuale (analisi del testo, temi di argomento generale, saggi brevi, articoli di giornale, temi storici o argomentativi), modellate sugli esempi predisposti dal Ministero come priva prova d'Esame. Nelle verifiche orali si è cercato non solo di accertare il livello di conoscenza degli argomenti delle lezioni, ma anche e soprattutto la capacità di analisi critica, rielaborazione personale ed espressione. Il testo delle verifiche scritte è stato consegnato agli studenti corredato da una griglia di correzione, per rendere espliciti i criteri di valutazione. La scala di valutazione si è basata sulla tabella di corrispondenza tra voti e livello di apprendimento prevista dal POF, considerando gli obiettivi prefissati, la valutazione finale ha tenuto conto dell'interesse, della partecipazione, dell'impegno mostrato, dei progressi di ogni singolo allievo rispetto al livello di partenza.

Empoli, 10/05/2012

L'insegnante Prof.ssa Anastasia Bruno

Dal 2 maggio è rientrata in servizio la docente titolare, pertanto la relazione finale si riferisce a un periodo molto limitato dell'anno scolastico. La classe si è dimostrata inizialmente in difficoltà per il cambio di insegnante e nel proseguire il programma sia di italiano che di storia. Qualche alunno ha dimostrato di avere ancora delle lacune nelle verifiche orali di italiano e di storia. Si ritiene opportuno pertanto motivare gli studenti in maniera da affrontare le ultime verifiche in maniera adeguata. Nell'ultimo mese l'insegnante ha potuto programmare una verifica orale per italiano e una per storia e completare, per quanto possibile, il programma parzialmente svolto in entrambe le discipline. L'insegnante titolare

Prof.ssa Barbara Brogi