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ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SEGATO BELLUNO ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (DPR N° 323 DEL 23.07.1998) FASCICOLO ALLEGATI Prove di simulazione Griglie di valutazione DIPLOMA IN ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA

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ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA

SEGATO

BELLUNO

ESAME DI STATOANNO SCOLASTICO 2017/2018

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

(DPR N° 323 DEL 23.07.1998)

FASCICOLO ALLEGATI

Prove di simulazione

Griglie di valutazione

DIPLOMA IN ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA

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Indice generaleSIMULAZIONI 1A PROVA......................................................................................................................................... 3

1A SIMULAZIONE................................................................................................................................................... 32A SIMULAZIONE................................................................................................................................................... 92A SIMULAZIONE PER STUDENTI DSA..................................................................................................................14

SIMULAZIONE 2A PROVA D’ESAME – SISTEMI AUTOMATICI...........................................................................21

PROVA N. 1........................................................................................................................................................... 21PROVA N. 2........................................................................................................................................................... 23

SIMULAZIONE DI 3A PROVA................................................................................................................................. 24

SIMULAZIONE N. 1............................................................................................................................................. 24SIMULAZIONE N. 1 DSA..................................................................................................................................... 25SIMULAZIONE N. 2............................................................................................................................................. 26SIMULAZIONE N. 2 DSA..................................................................................................................................... 27SIMULAZIONE N. 3............................................................................................................................................. 28SIMULAZIONE N. 3 DSA..................................................................................................................................... 30

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA – CLASSE 5ª...........................................32

TIPOLOGIA A: ANALISI TESTUALE.........................................................................................................................32TIPOLOGIA A: ANALISI TESTUALE - DSA...............................................................................................................33TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE............................................................................................................................. 34TIPOLOGIA B: ARTICOLO DI GIORNALE..................................................................................................................35TIPOLOGIE C E D: TEMA..................................................................................................................................... 36

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA.....................................................................................37

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA..........................................................................................38

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SIMULAZIONI 1a PROVA

1a SIMULAZIONE

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infniito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.

"Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali,culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altronella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarranola strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto defnisconouna realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – masenza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifci di sangue.Saperle fessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne diessere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, nonoccasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte.Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anchescoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri,ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerramondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre leorigini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi inquanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentivaminacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera chevedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e allanormalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro,che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e ilnoto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso imperodi Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto,perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fne della guerra, avevano fattoparte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Unastessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la primavolta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggioimplica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembravavicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, unpaesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano afni e parenti.Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolosee piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette agirare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andandoda una riva all’altra fno a non sapere più bene da quale parte o in quale paese sisia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo."

Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della culturamitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testinarrativi e teatrali.

1. Comprensione del testoDopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del

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mondo”.2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufciente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva e approfondimentiProponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento adaltri testi di Magris e/o di altri autori dell’Ottocento e/o Novecento. Puoi fareriferimento anche a tue esperienze personali.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando idocumenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuniriferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividiloin paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul qualepensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne dimetà di foglio protocollo

1. 1. AMBITO ARTISTICO- LETTERARIOARGOMENTO: L’amicizia DOCUMENTIEntrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto disecolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l'assenza della speranza ha reso tuttiugualmente vuoti – giorni e anni, molti dei quali morti come le foglie secche su un albero inaridito.Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che dovevadiventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione.[…] Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, manon ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io nonavevo avuto amici. Nella mia classe non c'era nessuno che avrebbe potuto rispondere all'idearomantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado dicomprendere il mio bisogno di fducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei datovolentieri la vita.

[…] Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, maanche ora, a trent'anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che nonsolo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia.

[…] Afferrai l’opuscolo con l’intenzione di stracciarlo, ma… all’ultimo momento, mi trattenni.Facendomi forza, quasi tremando, lo aprii alla lettera “H” e lessi: “VON HOHENFELS, Konradin,implicato nel complotto per uccidere Hitler. Giustiziato”. (F. Uhlman, L’amico ritrovato, trad. it. Di M.G. Castagnone, Feltrinelli, Milano 1986)

Qual è il conitenuito del sorrisoe d’una sitreitita di mano?Nel dare il benvenuitonon sei mai lonitanacome a volite è lonitanol’uomo dall’uomoquando dà un giudizio ositilea prima visita?Ogni umana soriteapri come un librocercando emozionenon nei suoi caraititeri,non nell’edizione?Con ceritezza ituitito,afferri della genite?Risposita evasiva la itua,insincera,uno scherzo da nienite-i danni li hai calcolaiti?Irrealizzaite amicizie,mondi ghiacciaiti.Sai che l’amicizia vaconcreaita come l’amore?

C’è chi non ha reitito il passoin quesita dura faitica.E negli errori degli amicinon c’era colpa itua?C’è chi si è lamenitaito e consigliaito.Quanite le lacrime versaiteprima che itu poritassi aiuito?Corresponsabiledella feliciità di millenni-forse iti è sfuggiitoil singolo minuitola lacrima, la smorfa sul viso?Non scansi mail’alitrui faitica?Il bicchiere era sul itavoloe nessuno lo ha noitaito,fnché non è caduitoper un gesito disitraitito.Ma è ituitito così semplicenei rapporiti fra la genite?

Domande Poste a me stessa (1954) di Wisława Szymborska 4/38

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Caro amico ti scrivo Così mi distraggo un po' E siccome sei molto lontano Più forte ti scriverò Da quando sei partito C'è una grossa novitàL'anno vecchio è fnito ormai Ma qualcosa ancora qui non vaSi esce poco la sera Compreso quando è festa E c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla fnestraE si sta senza parlare per intere settimane E a quelli che hanno niente da dire del tempo ne rimane[…] Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico E come sono contento di essere qui in questo momentoVedi, vedi, vedi, vediVedi caro amico cosa si deve inventare Per poter riderci sopra Per continuare a sperareE se quest'anno poi passasse in un istante Vedi amico mio come diventa importante Che in questo istante ci sia anch'ioL’anno che verrà (2002) di Lucio Dalla

Italia e Germania, 1811-1828Friedrich Overbeck

L’amicizia al tempo di Facebook: non più una frequentazione continua fatta di serate, discussioni,reciproche consolazioni. Casomai, un dialogo virtuale fatto di battute tra individui che quando vabene si sono visti due volte. E allora: se abbiamo 768 «amici» su Fb, in che senso li abbiamo? […] Inquesti tempi di social neitworking «l’amicizia si sta evolvendo, da relazione a sensazione. Daqualcosa che le persone condividono a qualcosa che ognuno di noi abbraccia per conto suo;nell’isolamento delle nostre caverne elettroniche, armeggiando con i tanti piccoli pezzi diconnessione come una bambina solitaria gioca con le bambole». Eccoci sistemati tutti. Ecco perché,magari, dopo certi pomeriggi domenicali passati a chattare, non ci si sente appagati, casomailievemente angosciati e col mal di testa. La cupa frase è di William Deresiewicz, ex professore diYale e saggista, autore di un saggio su The Chronicle of Higher Educaition e una conferenza sullaNaitional Public Radio dedicata alle «false amicizie». La preoccupazione è di molti, in America e fuori.Se ne è occupato persino il Wall Sitreeit Journal. La serie tv di nicchia «In Therapy» ha fornito labattuta-pietra tombale (speriamo di no): «Le famiglie sono ormai andate e gli amici stanno andandovia per la stessa strada». Deresiewicz inferisce: «Essendo state relegate agli schermi dei computer,le amicizie sono qualcosa di più di una forma di distrazione? Quando sono ridotte alle dimensioni diun post in bacheca, conservano qualche contenuto? Se abbiamo 768 "amici", in che senso liabbiamo? Facebook non include tutte le amicizie contemporanee; ma di certo mostra il loro futuro».Morale: «L’immagine del vero amico, un’anima afne rara da trovare e molto amata, ècompletamente scomparsa dalla nostra cultura».M.L. Rodotà, L’amicizia svuotata nell’era di Facebook. Meno tempo assieme e afnitàtpiù dialoghi tra (quasi) sconosciuti, in Corriere della sera, 27/12/2009

2. AMBITO SOCIO-ECONOMICOARGOMENTO: La comunicazione 2.0DOCUMENTI

Il Manifesto della comunicazione non ostile!1 Virtuale è realeDico o scrivo in Rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona2 Si è ciò che si comunicaLe parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano3 Le parole danno forma al pensieroMi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso4 Prima di parlare bisogna ascoltareNessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura

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5 Le parole sono un ponteScelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri6 Le parole hanno conseguenzeSo che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi7 Condividere è una responsabilitàCondivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi8 Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettareNon trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare9 Gli insulti non sono argomentiNon accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi10 Anche il silenzio comunicaQuando la scelta migliore è tacere, taccio su Facebook 17:54 - 17 Feb 2017

La ragione principale della diffusione di false notizie attraverso i social media non sarebbe il mancatocontrollo delle fonti ma la tendenza degli utenti a raggrupparsi in comunità relativamente separate cheprivilegiano fonti d'informazione che confermano le loro convinzioni, evitando il confronto con punti divista differenti.<lescienze.it> del 7/3/2017

Ed è notizia recentissima che proprio la Germania stia per portare a segno la più severa legge anti-fakenews del mondo. Approvata dal governo, se dovesse passare anche la prova del Bundestag, il paese guidatoda Angela Merkel potrebbe vararla ancora prima delle elezioni del 24 settembre. Un appuntamentoevidentemente temutissimo, che ha spinto la cancelliera ad accelerare i tempi affinché il web sia "vigilato"prima che i tedeschi accedano alle urne.Questa legge non fa sconti: prevede che i social network come Facebook, Twitter o i siti come YouTubeche non rimuovono velocemente link e pagine con contenuti penalmente rilevanti o notizie palesementefalse possano essere puniti con sanzioni fino a 50 milioni di euro. Per i responsabili dei siti, invece, siarriverebbe a multe fino a 5 milioni. Il provvedimento annunciato nelle scorse settimane dal ministrofederale della Giustizia Heiko Maas è stato inoltre arricchito di due articoli che costringeranno i socialmedia anche a ripulire velocemente le pagine da contenuti pedopornografici o filo-terroristi. Nei casi piùeclatanti – come gli interventi dei negazionisti che non riconoscono l'esistenza dei campi di sterminio enegano la Shoah - Facebook & Co. saranno costretti a cancellarli entro 24 ore. Fra le nuove condizioni c'èinoltre quella di dover indicare un responsabile per i siti non solo negli Stati Uniti ma anche in Germania,in modo da semplificare e velocizzare i reclami.«L’Huffington Post», 6/4/2017

Ora i ragazzi non scrivono neanche più abbreviato, ma utilizzano direttamente Instgram e SnapChat,Whatsapp, Wechat, su cui postano solo foto di quello che fanno o di dove sono ed evitano di comunicarecon la lingua italiana.Il linguista David Crystal in un libro del 2008 dal titolo Txtng: the gr8 db8, ha analizzato il linguaggiotestuale utilizzato dai ragazzi con il cellulare e ha rilevato che esistono due forme di comunicazione: iltexting e il txtng. gli aspetti più interessanti sono relativi all’uso di una nuova forma di comunicazionebasata sui simboli o abbreviazioni che comprende: le vowel-free words (che corrisponde al txtng), lacombinazione tra lettere e numeri (come per esempio ‘gr8’ che sta per ‘great’), acronimi (come peresempio ‘TTUL’ che sta per ‘talk to you later’) ed emoticons o smileys.Maura Manca, Uso dello smart-linguaggio: adolescenti e pre-adolescenti a confronto, su<AdoleScienza.it> dell’8/7/2014

3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: La tragedia, il lutto e la memoria collettiva della grande guerra DOCUMENTI «La ricerca di un “senso” della Grande Guerra ebbe inizio con la guerra stessa. Per alcuni, quella ricerca non è ancora finita. Manifestazioni visibili di quell’anelito sono rintracciabili in città grandi e piccole di ogni angolo d’Europa, e praticamente in ciascuna di esse si trovano monumenti ai caduti: sculture, targhe, o opere d’altro genere che rammentano la guerra del 1914-18 e i sacrifici che comportò. [ .... ] Dall’Acropoli all’Arc de Triomphe, i monumenti ispirati alla guerra hanno avuto un ruolo centrale nella storia dell’architettura e della statuaria pubblica europea, e sono stati simboli importanti delle glorie nazionali. Tuttavia per quanto forte sia stato il messaggio estetico o politico da essi veicolato o richiamato, per la generazione che era passata per il trauma della guerra possedevano un altro significato. Esso era tanto esistenziale quanto politico o artistico, legato ai momenti della perdita individuale e del lutto come alle forme artistiche o alle rappresentazioni collettive, alle aspirazioni e ai destini nazionali. I monumenti dedicati ai caduti in guerra erano luoghi dove le persone manifestavano il proprio dolore, in forme individuali e in cerimonie collettive. Le modalità in cui ciò avveniva non sono mai state documentate come si conviene. Per chiunque risieda in Europa, questi “documenti” fanno parte del paesaggio: per

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trovarli basta guardarsi intorno. I segni ancora visibili di questo momento di lutto collettivo sono quelle opere, al tempo stesso utili e decorative, prosastiche e sacrali, collocate nei mercati cittadini, agli incroci, sui sagrati delle chiese, e sugli edifici pubblici o nelle loro vicinanze a partire dal 1914. Alcune furono costruite all’epoca del conflitto, la maggior parte nel decennio successivo. Posseggono ciascuna una propria biografia, e come altri monumenti hanno perso una parte del proprio significato ma, al contempo, ne hanno acquistati di nuovi col passare degli anni. J. WINTER, Il lutto e la memoria. La grande guerra nella storia culturale europea, Il Mulino, Bologna 1998 «La guerra di massa produsse una morte di massa e, di conseguenza, un lutto di massa in milioni di famiglie. Mai, nel corso della sua storia, l’umanità aveva vissuto contemporaneamente una così vasta esperienza collettiva del lutto per la perdita in guerra di un marito, di un padre, di un fratello, di uno o più figli. Un dolore incommensurabile fu il marchio indelebile che la Grande Guerra impresse nella coscienza di milioni di famiglie: un dolore che si perpetuò nella memoria personale e collettiva, e forse ebbe un labile conforto dalla trasfigurazione mitica dei congiunti caduti in nuovi martiri, che avevano sacrificato la vita per la salvezza della propria patria e della propria famiglia. Il cordoglio di massa per la morte di massa generò un culto di massa, il culto dei caduti, comuni a tutti i paesi e a tutte le popolazioni che avevano preso parte alla guerra». E. GENTILE, Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo Storia illustrata della Grande Guerra, Laterza, Roma-Bari 2014 «All’indomani del primo conflitto mondiale, le nazioni vittoriose (Francia e Gran Bretagna nel 1920, Italia e Stati Uniti nel 1921, successivamente le altre) resero “onori sovrani” ad un simbolo nuovo che subito s’impose come oggetto di culto: l ‘Eroe ignoto. A distanza di due o tre anni dalla conclusione della guerra, dunque, si tornò sui luoghi delle battaglie, là dove giaceva “l’esercito dei morti”, per disseppellire alcuni corpi di combattenti non identificati e per “eleggere” tra questi la Salma del soldato ignoto. L’Eroe ignoto viaggiò quindi accompagnato con solenne e partecipe rito funebre, verso un nuovo luogo di sepoltura: l’Arco di trionfo a Parigi, Westminster a Londra, l’Altare della patria a Roma, il cimitero nazionale di Arlington a Washington. E’ stato scritto (Vovelle 1986) che il nuovo personaggio del soldato ignoto sorge in seguito ai perfezionamenti dei mezzi di sterminio che moltiplicano enormemente il numero dei caduti non identificati. Causa ed effetto, infrastruttura e sovrastruttura? Indubbiamente, questa particolare dimensione della morte di massa nella prima guerra mondiale costituì un gigantesco fatto sociale ed un trauma difficile da esprimere con i tradizionali culti mortuari […].» V. LABITA, “Il Milite ignoto. Dalle trincee all'Altare della patria" in Gli occhi di Alessandro. Potere sovrano e sacralità del corpo da Alessandro Magno a Ceausescu, Firenze, PONTE ALLE GRAZIE, 19904. AMBITO TECNICO –SCIENTIFICO ARGOMENTO: Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro. DOCUMENTI«L’applicazione della robotica a fni educativi [...] è una tendenza in continua crescita anche nel nostro Paese e sta attirando sempre di più l’attenzione da parte di docenti e persone attive nel campo della formazione. Attraverso questo metodo, gli studenti diventano protagonisti dell’apprendimento e creatori del proprio prodotto e si sentono più coinvolti nel processo di apprendimento. La robotica li aiuta a sviluppare le competenze cognitive tipiche del pensiero computazionale, a imparare a progettare il loro lavoro e a incrementare le competenze di problem solving. Essa non rientra esclusivamente nel campo dell’informatica e della matematica, al contrarioha dimostrato di essere un’attività interdisciplinare in grado di stimolare gli alunni a mettere in pratica e quindi rafforzare anche le capacità logiche, di analisi e di sintesi.» Fabiana BERTAZZI, All’Indire un incontro sulla robotica educativat sito web INDIRE, 6 aprile 2016«La crescente necessità di robot nelle attività sociali, in ambienti non strutturati, a contatto con gli esseri umani, sta aprendo nuovi scenari che puntano a superare la struttura rigida dei robot, a favore dell’introduzione di parti robotiche “morbide”, facilmente malleabili, capaci di adattarsi a vari contesti. Da qui si sviluppa la Sofit Roboitics, campo interdisciplinare che si occupa di robot costruiti con materiali morbidi e deformabili, in grado di interagire con gli esseri umani e l’ambiente circostante. La Sofit Roboitics non è solo una nuova frontiera dello sviluppo tecnologico, ma un nuovomodo di avvicinarsi alla robotica scardinando le convenzioni e sfruttando un potenziale tutto nuovo per la produzione di una nuova generazione di robot capaci di sostenere l’uomo in ambienti naturali.» Dal sito web della Scuola Universitaria Superiore “Sant’Anna” di Pisa –Soft Robotics Area«Un nuovo quadro di norme comunitarie per disciplinare l'ascesa di robot e intelligenza artifciale in Europa, soprattutto nei suoi sviluppi più delicati: la responsabilità civile delle macchine, l'impatto sulmercato del lavoro e i risvolti etici, dalla privacy alla tutela dei dati acquisiti e trasmessi da tecnologie che invadono sempre di più la vita dei cittadini. È quanto chiedono i deputati Ue alla Commissione europea, con una risoluzione approvata ieri (396 voti favorevoli, 123 contrari, 85 astenuti) in materia di “Norme di diritto civile sulla robotica”.

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La relazione […] insiste su alcuni pilastri: la creazione di uno status giuridico per i robot, con la prospettiva di classifcare gli automi come “persone elettroniche” responsabili delle proprie azioni; una vigilanza continuativa delle conseguenze sul mercato del lavoro e gli investimenti necessari per evitare una crisi occupazionale; un codice etico per gli ingegneri che si occupano della realizzazione di robot e, in prospettiva, il lancio di una Agenzia europea per la robotica e l'intelligenza artifciale che sia “incaricata di fornire le competenze tecniche, etiche e normative necessarie”.» Alberto MAGNANI, Robot e intelligenza artifcialet i deputati Ue chiedono norme europeet«Il Sole 24 ore», 17 febbraio 2017TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO La storia italiana di inizio Novecento è stata sicuramente segnata dalla fgura di Giolitti. Dopo aver adeguatamente contestualizzato il periodo di riferimento, il candidato analizzi l’età giolittiana evidenziandone potenzialità e limiti. Si faccia esplicito riferimento alla linea politica seguita, alle riforme attuate, alle modalità di acquisizione del consenso, alla posizione dell’Italia nel contesto internazionale.TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Spiega i motivi per i quali il Positivismo, l’ideologia tipica della borghesia in ascesa, contribuì ad alimentare la fducia nel progresso dell’umanità e a sostenere la convinzione di poter controllare il corso della natura e degli stessi processi sociali. Pensi che un’ideologia di questo tipo possa ancora avere un valore nel mondo contemporaneo? Motiva la tua risposta, anche sulla base dei cambiamenti a livello sociale ed ecologico innescati dallo sviluppo tecnologico e scientifco nel corsodel XX secolo.

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2a SIMULAZIONE

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Il fu Mattia Pascal, Luigi Pirandello.

Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E mene approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino alpunto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e glirispondevo: - Io mi chiamo Mattia Pascal. - Grazie, caro. Questo lo so. - E ti par poco? Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppurquesto, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza: - Io mi chiamo Mattia Pascal. Qualcuno vorrà bene compiangermi (costa così poco), immaginando l'atroce cordoglio d'un disgraziato, al qualeavvenga di scoprire tutt'a un tratto che... sì, niente, insomma: né padre, né madre, né come fu o come non fu; evorrà pur bene indignarsi (costa anche meno) della corruzione dei costumi, e de' vizii, e della tristezza dei tempi,che di tanto male possono esser cagione a un povero innocente. Ebbene, si accomodi. Ma è mio dovere avvertirloche non si tratta propriamente di questo. Potrei qui esporre, di fatti, in un albero genealogico, l'origine e ladiscendenza della mia famiglia e dimostrare come qualmente non solo ho conosciuto mio padre e mia madre, mae gli antenati miei e le loro azioni, in un lungo decorso di tempo, non tutte veramente lodevoli. E allora? Ecco: il mio caso è assai più strano e diverso; tanto diverso e strano che mi faccio a narrarlo. Fui, per circa due anni, non so se più cacciatore di topi che guardiano di libri nella biblioteca che un monsignorBoccamazza, nel 1803, volle lasciar morendo al nostro Comune. E' ben chiaro che questo Monsignore dovetteconoscer poco l'indole e le abitudini de' suoi concittadini; o forse sperò che il suo lascito dovesse col tempo e conla comodità accendere nel loro animo l'amore per lo studio. Finora, ne posso rendere testimonianza, non si èacceso: e questo dico in lode de' miei concittadini: Del dono anzi il Comune si dimostrò così poco grato alBoccamazza, che non volle neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse, e i libri lasciò per molti e molti anniaccatastati in un vasto e umido magazzino, donde poi li trasse, pensate voi in quale stato, per allogarli nellachiesetta fuori mano di Santa Maria Liberale, non so per qual ragione sconsacrata. Qua li affidò, senz'alcundiscernimento, a titolo di beneficio, e come sinecura, a qualche sfaccendato ben protetto il quale, per due lire algiorno, stando a guardarli, o anche senza guardarli affatto, ne avesse sopportato per alcune ore il tanfo dellamuffa e del vecchiume. Tal sorte toccò anche a me; e fin dal primo giorno io concepii così misera stima dei libri, sieno essi a stampa omanoscritti (come alcuni antichissimi della nostra biblioteca), che ora non mi sarei mai e poi mai messo a scrivere,se, come ho detto, non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servire d'ammaestramento a qualchecurioso lettore, che per avventura, riducendosi finalmente a effetto l'antica speranza della buon'anima dimonsignor Boccamazza, capitasse in questa biblioteca, a cui io lascio questo mio manoscritto, con l'obbligo peròche nessuno possa aprirlo se non cinquant'anni dopo la mia terza, ultima e definitiva morte. Giacché, per il momento (e Dio sa quanto me ne duole), io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per errore, ela seconda... sentirete.

1. Comprensione del testo 1.1. Nella Premessa del romanzo Il fu Mattia Pascal il protagonista narratore si presenta al lettore: quale immaginefornisce di sé? Delinea un profilo del personaggio facendo precisi riferimenti al testo qui proposto.2. Analisi del testo 2.1. Che effetto suscitano sul lettore le informazioni e le anticipazioni che il protagonista dà di sé?2.2. Il protagonista cerca di instaurare un dialogo con il lettore: fai riferimento ad alcune parti del testo in cui troviquesto atteggiamento.2.3. In base a quali elementi testuali si può dire che la storia è raccontata a posteriori?3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti 3.1. Spiega il relativismo pirandelliano.3.2. Collega questo brano ad altri testi di Pirandello in cui emergano le stesse tematiche.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliereuno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte,e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tueconoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Sescegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolodebba essere pubblicato.

Page 10: ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SEGATO - itisegato.it · sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo." Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista,

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIOARGOMENTO: La rappresentazione dello scrittore nella letteratura italiana del Novecento. DOCUMENTI«Oh! questa vita sterile, di sogno! Meglio la vita ruvida concreta del buon mercante inteso alla moneta, meglio andare sferzati dal bisogno, ma vivere di vita! Io mi vergogno, sí, mi vergogno d’essere un poeta!» G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero La Felicità, versi 302-307, in I colloqui (1916); Einaudi, Torino,1990

«Io penso che la vita è una molto triste buffoneria, poiché abbiamo in noi, senza poter sapere né come né perchéné da chi, la necessità di ingannare di continuo noi stessi con la spontanea creazione di una realtà (una perciascuno e non mai la stessa per tutti) la quale di tratto in tratto si scopre vana e illusoria. Chi ha capito il giuoco, non riesce più a ingannarsi; ma chi non riesce più a ingannarsi non può più prendere négusto né piacere alla vita. Così è. La mia arte è piena di compassione amara per tutti quelli che si ingannano; ma questa compassione non può nonessere seguita dalla feroce irrisione del destino, che condanna l’uomo all’inganno. Questa, in succinto, la ragione dell’amarezza della mia arte, e anche della mia vita». L. PIRANDELLO, Lettera autobiografica (1924), in Saggi, poesie, scritti vari, Mondadori, Milano, 1993«Raccomando ai miei posteri (se ne saranno) in sede letteraria, il che resta improbabile, di fare un bel falò di tutto che riguardi la mia vita, i miei fatti, i miei non fatti. Non sono un Leopardi, lascio poco da ardere ed è già troppo vivere in percentuale. Vissi al cinque per cento, non aumentate la dose. Troppo spesso invece piove sul bagnato». E. MONTALE, Per finire, in Diario del ’71 e del ’72 (1973); edizione L’opera in versi, Einaudi, Torino, 1980«L’io dell’autore nello scrivere si dissolve: la cosiddetta “personalità” dello scrittore è interna all’atto dello scrivere,è un prodotto e un modo della scrittura. Anche una macchina scrivente, in cui sia stata immessa un’istruzioneconfacente al caso, potrà elaborare sulla pagina una “personalità” di scrittore spiccata e inconfondibile, oppurepotrà essere regolata in modo di evolvere o cambiare “personalità” a ogni opera che compone. Lo scrittore quale èstato finora, già è macchina scrivente, ossia è tale quando funziona bene: quello che la terminologia romanticachiamava genio o talento o ispirazione o intuizione non è altro che il trovar la strada empiricamente, a naso,tagliando per scorciatoie, là dove la macchina seguirebbe un cammino sistematico e coscienzioso, ancorchévelocissimo e simultaneamente plurimo». I. CALVINO, Cibernetica e fantasmi (1967), in Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società, Einaudi, Torino, 1980

Due maschere, 1926 (Giorgio De Chirico)

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: La società di fronte al fenomeno del cyberbullismo: responsabilità e spazi di intervento.

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DOCUMENTILegge 29 maggio 2017, n. 71. “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno delcyberbulismo”. Art. 1 1. La presente legge si pone l'obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni,con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minoricoinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventisenza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche. 2. Ai fini della presente legge, per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione,molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita,manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché ladiffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopointenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso,un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo. […]Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017, n. 127

«Ma l’elemento determinante, potenzialmente in grado di condurre a esiti drammatici, suicidio compreso, sembraessere la visibilità senza confini offerta dalla rete. Un atto di bullismo, per compiersi, richiede una vittima, unpersecutore e la presenza di spettatori, che possono inconsapevolmente alimentare l’intensità della violenzaattraverso una presenza silenziosa o, ancor peggio, riprendendo la scena e caricando il video in rete. Sempre glispettatori potrebbero far cessare l’atto di bullismo non solo intervenendo in modo concreto per favorirnel’interruzione, ma anche semplicemente voltando le spalle alla scena. […] Il web, per sua stessa natura,rappresenta un non luogo, ovvero uno spazio astratto che ha però ripercussioni concrete e da dove non èpossibile fuggire. Nel web la visibilità non è più prigioniera dello spazio e quindi non ha senso cambiare classe,scuola o città. Svincolata dalla presenza fisica dell’altro, la visibilità sul web occupa ogni spazio disponibile; diconseguenza, è impossibile sottrarvisi.» Federico TONIONI, Cyberbullismo. Come aiutare le vittime e i persecutori, Mondadori, Milano 2014

«La maggior parte degli attacchi di cyberbullismo avviene su Internet. Allo stesso tempo, Internet è uno dei primiluoghi dove le persone coinvolte in questo tipo di episodi cercano informazioni, aiuto, suggerimenti e contatti utili.Mentre i casi più tragici arrivano alle prime pagine dei giornali, in Internet anche le esperienze meno estreme esensazionali trovano uno spazio dove poter essere condivise. Raven Days è un esempio di sito Internet volto allaprevenzione di bullismo e cyberbullismo e al supporto delle vittime. Il sito riporta un impressionante numero distorie personali, in cui le vittime di bullismo e cyberbullismo raccontano le loro esperienze, e condividono le loroemozioni.» Giulia MURA, Davide DIAMANTINI, Il cyberbullismo, Guerrini e Associati, Milano 2012

«Gli studenti, anche i più giovani, rappresentano spesso l’avanguardia tecnologica all’interno della scuola, graziealla loro capacità di utilizzare le opportunità offerte da smartphone, tablet e altri strumenti che consentono laconnessione in rete. Tuttavia alla capacità tecnologica non corrisponde spesso eguale maturità nel comprenderela necessità di difendere i propri diritti e quelli di altre persone, a partire dagli stessi compagni di studio. I giovanidevono essere consapevoli che le proprie azioni in rete possono produrre effetti negativi anche nella vita reale eper un tempo indefinito.»Garante per la protezione dei dati personali, La scuola a prova di privacy, http://www.garanteprivacy.it/

3. AMBITO STORICO – POLITICOARGOMENTO: Razzismo. DOCUMENTI razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondatasull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate alcomando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro diqueste, e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesarazza superiore: il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaboratain funzione prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione razzialesancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anchea minoranze diverse dalla maggioranza egemone. Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti diintolleranza originati da profondi e radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo edemarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spessoritenute inferiori: episodi di r. contro gli extracomunitari. http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo

«Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione universalista […]. Questorazzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici degli individui e destinate a creare unagerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva una solida base per lo sfruttamento dei gruppirazzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contattocon il gruppo razzializzato e presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, edelabora categorie analoghe – gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma fondate sui

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tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione, che pretendono di spiegarese non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli atteggiamenti delle persone o dei gruppi, mamentre il razzismo biologico tendeva a sottomettere, quello culturale tende ad allontanare, a separare.» Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa, Contro ilrazzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016

«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di Hitler. […] Hitlerin realtà si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che ponessero l’accento sulle forzespirituali, sia che tentassero di collegarlo con la scienza. I miti razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano auna speranza per il futuro, ma dando rilievo agli stereotipi rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipirazzisti fecero sì che la teoria diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. […] Il paragone tra il tipodell’uomo virile, ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalleproporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui fattori visivi; equesta insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente comprendere la critica violentadell’ideologia.» George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori Laterza, Roma-Bari 1992

«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i bambini che si puòintervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più difficile. - Perché, babbo? - Perchéun bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello che dicono i suoi parenti,più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli altri bambini. Non si pone il problema sequel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui è prima di tutto un compagno di giochi. Possono andared’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della pelle. Per contro, se i suoigenitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si comporterà in un altro modo.» Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mondadori, Milano 1999

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICOARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana.DOCUMENTI“Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienzaai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la natura deisuoi problemi - e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un’idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre,l’iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per igiovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità ecapacità della mente umana.…La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere) dellamente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone diintelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall’opera dei predecessori rende la vicendaancor più straordinaria, e non meno.”J. GRIBBIN, L’avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002

“Francesco Bacone concepì l’intera scienza come operante in vista del benessere dell’uomo e diretta a produrre,in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell’uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volledare l’immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica maimmaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo.…La tecnica, sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella societàcontemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo. Il suo processo di sviluppoappare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero semprecrescente degli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita.”N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971

“Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente eancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l’esistenza umana. Ilsecondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esamefrettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L’effetto pratico più appariscente dellascienza è il fatto che essa rende possibile l’invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo lacomplicano.”A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965

“Questa idea dell’incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l’hachiamata «misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell’era del computer o nell’era nucleare, succeduteall’era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino allastoria primitiva dell’uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi alsopravvenire d’un’età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria correntel’evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell’impatto della tecnica sulle faccende umane, eraramente indaghiamo sul processo contrario.…Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorreintendere solamente l’influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l’intero ventaglio delle «forzereciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso

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un altro studioso dell’evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosaal di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l’una dell’altra».”A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986

“Non intendo certo sbrogliare l’intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi,soprattutto grazie all’impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire hasuperato di molto la nostra capacità di prevedere.…La tecnologia è importante per ciò che ci consente di fare, nondi capire.…A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere avolte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovatitecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radicidell’accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all’interno dello sviluppo scientifico, bensì nell’ambito dellatecnologia stessa. Infatti è stata l’informatica che, con il calcolatore, ha fornito all’innovazione uno strumento, omeglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impressoun’accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione.”G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006

“Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimicinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO (ChiefExecutive Officer), nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l’era digitaleavrebbe imposto al mondo imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggiofferti dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di un’azienda devono combattere tuttii giorni. In che modo la tecnologia può contribuire a migliorare la gestione di un’impresa? In che modo trasformeràle aziende? In che modo può aiutarci a mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?”B. GATES, Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICOUno degli elementi che maggiormente hanno caratterizzato e agevolato la conquista del potere da parte dei regimitotalitari nella prima metà del XX secolo (fascismo, nazismo e stalinismo) è stato il ricorso sistematico allapropaganda e ai mass media come strumento di “costruzione” del consenso. Il monopolio dei mezzi dicomunicazione da parte dello stato-partito ha sostanzialmente negato ogni libertà di espressione e diinformazione. Sviluppa il tema dell’uso manipolatorio e strumentale dei media nei regimi totalitari e chiarisci, allaluce delle tue esperienze e conoscenze, l’attuale rapporto esistente tra propaganda politica e mass-media.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Bellezza esteriore e bellezza interiore.«Oggi si coltiva molto la bellezza esteriore del corpo e si fa bene, è giusto che la si coltivi, già per gli antichi grecinon si poteva dare cura dell’anima senza cura del corpo, comprensiva di regolare ginnastica. Credo però che oggi,troppo spesso, si trascuri la bellezza interiore, la grazia, il tratto più prezioso della personalità. Così facendo sielude la grande lezione dell’estetica classica secondo cui la bellezza non è mai indipendente dalla verità e dallabontà d’animo, ovvero, per stare alla concretezza dell’esistenza umana, non è mai indipendente dalla veridicità inquanto desiderio di verità e di sincerità.»

V. MANCUSO, Io amo. Piccola filosofia dell’amore, Garzanti, Milano 2014

Rifletti criticamente su questo passo di Vito Mancuso, argomentando e motivando le tue considerazioni e convinzioni al riguardo.

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2a SIMULAZIONE per studenti DSA

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Il fu Mattia Pascal, Luigi Pirandello.

Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo: - Io mi chiamo Mattia Pascal. - Grazie, caro. Questo lo so. - E ti par poco? Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza: - Io mi chiamo Mattia Pascal. Qualcuno vorrà bene compiangermi (costa così poco), immaginando l'atroce cordoglio d'un disgraziato, al quale avvenga di scoprire tutt'a un tratto che... sì, niente, insomma: né padre, né madre, né come fu ocome non fu; e vorrà pur bene indignarsi (costa anche meno) della corruzione dei costumi, e de' vizii, e della tristezza dei tempi, che di tanto male possono esser cagione a un povero innocente. Ebbene, si accomodi. Ma è mio dovere avvertirlo che non si tratta propriamente di questo. Potrei qui esporre, di fatti, in un albero genealogico, l'origine e la discendenza della mia famiglia e dimostrare come qualmente non solo ho conosciuto mio padre e mia madre, ma e gli antenati miei e le loro azioni, in un lungo decorso di tempo, non tutte veramente lodevoli. E allora? Ecco: il mio caso è assai più strano e diverso; tanto diverso e strano che mi faccio a narrarlo. Fui, per circa due anni, non so se più cacciatore di topi che guardiano di libri nella biblioteca che un monsignor Boccamazza, nel 1803, volle lasciar morendo al nostro Comune. E' ben chiaro che questo Monsignore dovette conoscer poco l'indole e le abitudini de' suoi concittadini; o forse sperò che il suo lascito dovesse col tempo e con la comodità accendere nel loro animo l'amore per lo studio. Finora, ne posso rendere testimonianza, non si è acceso: e questo dico in lode de' miei concittadini: Del dono anzi il Comune si dimostrò così poco grato al Boccamazza, che non volle neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse, e i libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e umido magazzino, donde poili trasse, pensate voi in quale stato, per allogarli nella chiesetta fuori mano di Santa Maria Liberale, non so per qual ragione sconsacrata. Qua li affidò, senz'alcun discernimento, a titolo di beneficio, e come sinecura, a qualche sfaccendato ben protetto il quale, per due lire al giorno, stando a guardarli, o anche senza guardarli affatto, ne avesse sopportato per alcune ore il tanfo della muffa e del vecchiume. Tal sorte toccò anche a me; e fin dal primo giorno io concepii così misera stima dei libri, sieno essi a stampa o manoscritti (come alcuni antichissimi della nostra biblioteca), che ora non mi sarei mai e poi mai messo a scrivere, se, come ho detto, non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servired'ammaestramento a qualche curioso lettore, che per avventura, riducendosi finalmente a effetto l'anticasperanza della buon'anima di monsignor Boccamazza, capitasse in questa biblioteca, a cui io lascio questo mio manoscritto, con l'obbligo però che nessuno possa aprirlo se non cinquant'anni dopo la mia terza, ultima e definitiva morte. Giacché, per il momento (e Dio sa quanto me ne duole), io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per errore, e la seconda... sentirete.

1. Comprensione del testo 1.1. Nella Premessa del romanzo Il fu Mattia Pascal il protagonista narratore si presenta al lettore: qualeimmagine fornisce di sé? Delinea un profilo del personaggio facendo precisi riferimenti al testo quiproposto.2. Analisi del testo

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2.1. Che effetto suscitano sul lettore le informazioni e le anticipazioni che il protagonista dà di sé?2.2. Il protagonista cerca di instaurare un dialogo con il lettore: fai riferimento ad alcune parti del testo incui trovi questo atteggiamento.2.3. In base a quali elementi testuali si può dire che la storia è raccontata a posteriori?3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti 3.1. Spiega il relativismo pirandelliano.3.2. Collega questo brano ad altri testi di Pirandello in cui emergano le stesse tematiche.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIOARGOMENTO: La rappresentazione dello scrittore nella letteratura italiana del Novecento. DOCUMENTI«Oh! questa vita sterile, di sogno! Meglio la vita ruvida concreta del buon mercante inteso alla moneta, meglio andare sferzati dal bisogno, ma vivere di vita! Io mi vergogno, sí, mi vergogno d’essere un poeta!» G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero La Felicità, versi 302-307, in I colloqui (1916); Einaudi,Torino, 1990

«Io penso che la vita è una molto triste buffoneria, poiché abbiamo in noi, senza poter sapere né come né perché né da chi, la necessità di ingannare di continuo noi stessi con la spontanea creazione di una realtà (una per ciascuno e non mai la stessa per tutti) la quale di tratto in tratto si scopre vana e illusoria.Chi ha capito il giuoco, non riesce più a ingannarsi; ma chi non riesce più a ingannarsi non può più prendere né gusto né piacere alla vita. Così è. La mia arte è piena di compassione amara per tutti quelli che si ingannano; ma questa compassione non può non essere seguita dalla feroce irrisione del destino, che condanna l’uomo all’inganno. Questa, in succinto, la ragione dell’amarezza della mia arte, e anche della mia vita». L. PIRANDELLO, Lettera autobiografica (1924), in Saggi, poesie, scritti vari, Mondadori, Milano, 1993«Raccomando ai miei posteri (se ne saranno) in sede letteraria, il che resta improbabile, di fare un bel falò di tutto che riguardi la mia vita, i miei fatti, i miei non fatti. Non sono un Leopardi, lascio poco da ardere ed è già troppo vivere in percentuale. Vissi al cinque per cento, non aumentate la dose. Troppo spesso invece piove sul bagnato». E. MONTALE, Per finire, in Diario del ’71 e del ’72 (1973); edizione L’opera in versi, Einaudi,Torino, 1980

«L’io dell’autore nello scrivere si dissolve: la cosiddetta “personalità” dello scrittore è interna all’atto delloscrivere, è un prodotto e un modo della scrittura. Anche una macchina scrivente, in cui sia stata immessa un’istruzione confacente al caso, potrà elaborare sulla pagina una “personalità” di scrittore spiccata e inconfondibile, oppure potrà essere regolata in modo di evolvere o cambiare “personalità” a ogni opera che compone. Lo scrittore quale è stato finora, già è macchina scrivente, ossia è tale quandofunziona bene: quello che la terminologia romantica chiamava genio o talento o ispirazione o intuizione

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non è altro che il trovar la strada empiricamente, a naso, tagliando per scorciatoie, là dove la macchina seguirebbe un cammino sistematico e coscienzioso, ancorché velocissimo e simultaneamente plurimo».I. CALVINO, Cibernetica e fantasmi (1967), in Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società, Einaudi, Torino, 1980

Due maschere, 1926 (Giorgio De Chirico)

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: La società di fronte al fenomeno del cyberbullismo: responsabilità e spazi di intervento. DOCUMENTILegge 29 maggio 2017, n. 71. “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbulismo”. Art. 1 1. La presente legge si pone l'obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazionenei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche. 2. Ai fini della presente legge, per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo. […]Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017, n. 127

«Ma l’elemento determinante, potenzialmente in grado di condurre a esiti drammatici, suicidio compreso, sembra essere la visibilità senza confini offerta dalla rete. Un atto di bullismo, per compiersi, richiede una vittima, un persecutore e la presenza di spettatori, che possono inconsapevolmente alimentare l’intensità della violenza attraverso una presenza silenziosa o, ancor peggio, riprendendo la scena e caricando il video in rete. Sempre gli spettatori potrebbero far cessare l’atto di bullismo non solointervenendo in modo concreto per favorirne l’interruzione, ma anche semplicemente voltando le spalle alla scena. […] Il web, per sua stessa natura, rappresenta un non luogo, ovvero uno spazio astratto che ha però ripercussioni concrete e da dove non è possibile fuggire. Nel web la visibilità non è più prigioniera dello spazio e quindi non ha senso cambiare classe, scuola o città. Svincolata dalla presenza fisica dell’altro, la visibilità sul web occupa ogni spazio disponibile; di conseguenza, è impossibile sottrarvisi.»

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Federico TONIONI, Cyberbullismo. Come aiutare le vittime e i persecutori, Mondadori, Milano 2014

«La maggior parte degli attacchi di cyberbullismo avviene su Internet. Allo stesso tempo, Internet è uno dei primi luoghi dove le persone coinvolte in questo tipo di episodi cercano informazioni, aiuto, suggerimenti e contatti utili. Mentre i casi più tragici arrivano alle prime pagine dei giornali, in Internet anche le esperienze meno estreme e sensazionali trovano uno spazio dove poter essere condivise. Raven Days è un esempio di sito Internet volto alla prevenzione di bullismo e cyberbullismo e al supporto delle vittime. Il sito riporta un impressionante numero di storie personali, in cui le vittime di bullismo e cyberbullismo raccontano le loro esperienze, e condividono le loro emozioni.» Giulia MURA, Davide DIAMANTINI, Il cyberbullismo, Guerrini e Associati, Milano 2012

«Gli studenti, anche i più giovani, rappresentano spesso l’avanguardia tecnologica all’interno della scuola, grazie alla loro capacità di utilizzare le opportunità offerte da smartphone, tablet e altri strumenti che consentono la connessione in rete. Tuttavia alla capacità tecnologica non corrisponde spesso eguale maturità nel comprendere la necessità di difendere i propri diritti e quelli di altre persone, a partire dagli stessi compagni di studio. I giovani devono essere consapevoli che le proprie azioni in rete possono produrre effetti negativi anche nella vita reale e per un tempo indefinito.»Garante per la protezione dei dati personali, La scuola a prova di privacy,http://www.garanteprivacy.it/

3. AMBITO STORICO – POLITICOARGOMENTO: Razzismo. DOCUMENTI razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone. Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori: episodi di r. contro gli extracomunitari. http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo

«Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione universalista […]. Questo razzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici degli individui e destinate a creare una gerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, ed elabora categorie analoghe – gerarchichee finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione, che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico tendeva a sottomettere, quello culturale tende ad allontanare, a separare.» Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa,Contro il razzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016

«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di Hitler. […] Hitler in realtà si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che ponessero

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l’accento sulle forze spirituali, sia che tentassero di collegarlo con la scienza. I miti razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il futuro, ma dando rilievo agli stereotipi rendevanoconcreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la teoria diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. […] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile, ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalle proporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui fattori visivi; e questa insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente comprendere la critica violenta dell’ideologia.»George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori Laterza, Roma-Bari1992

«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i bambiniche si può intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più difficile. - Perché, babbo? - Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello che dicono i suoi parenti, più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino giocacon gli altri bambini. Non si pone il problema se quel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui è prima di tutto un compagno di giochi. Possono andare d’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della pelle. Per contro, se i suoi genitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si comporterà in un altro modo.» Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mondadori, Milano 1999

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICOARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società umana.DOCUMENTI“Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della scienza ai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo modernoe valutare la natura dei suoi problemi - e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un’idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre, l’iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità e capacità della mente umana.…La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall’opera dei predecessori rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno.”J. GRIBBIN, L’avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002

“Francesco Bacone concepì l’intera scienza come operante in vista del benessere dell’uomo e diretta a produrre, in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell’uomo sulla terra. Quando nella Nuova Atlantide volle dare l’immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare forme perfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo.…La tecnica, sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che ha assunto nella società contemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita.”N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971

“Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l’esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L’effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l’invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano.”A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965

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“Questa idea dell’incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l’ha chiamata «misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell’era del computer o nell’era nucleare, succedute all’era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante, risalendo fino alla storia primitiva dell’uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenire d’un’età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente l’evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell’impatto della tecnica sulle faccende umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario.…Così nello sviluppo della tecnologia moderna, non occorre intendere solamente l’influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l’intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell’evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l’una dell’altra».”A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986

“Non intendo certo sbrogliare l’intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi, soprattutto grazie all’impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere.…La tecnologia è importante per ciò che ci consente di fare, non di capire.…A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più che le radici dell’accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all’interno dello sviluppo scientifico, bensì nell’ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l’informatica che, con ilcalcolatore, ha fornito all’innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un’accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione.”G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006

“Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO (Chief Executive Officer), nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l’era digitale avrebbe imposto al mondo imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di un’azienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia può contribuire a migliorare la gestione di un’impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo può aiutarci a mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?”B. GATES, Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICOUno degli elementi che maggiormente hanno caratterizzato e agevolato la conquista del potere da partedei regimi totalitari nella prima metà del XX secolo (fascismo, nazismo e stalinismo) è stato il ricorso sistematico alla propaganda e ai mass media come strumento di “costruzione” del consenso. Il monopolio dei mezzi di comunicazione da parte dello stato-partito ha sostanzialmente negato ogni libertà di espressione e di informazione. Sviluppa il tema dell’uso manipolatorio e strumentale dei medianei regimi totalitari e chiarisci, alla luce delle tue esperienze e conoscenze, l’attuale rapporto esistente tra propaganda politica e mass-media.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Bellezza esteriore e bellezza interiore.«Oggi si coltiva molto la bellezza esteriore del corpo e si fa bene, è giusto che la si coltivi, già per gli antichi greci non si poteva dare cura dell’anima senza cura del corpo, comprensiva di regolare ginnastica. Credo però che oggi, troppo spesso, si trascuri la bellezza interiore, la grazia, il tratto più prezioso della personalità. Così facendo si elude la grande lezione dell’estetica classica secondo cui la

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bellezza non è mai indipendente dalla verità e dalla bontà d’animo, ovvero, per stare alla concretezza dell’esistenza umana, non è mai indipendente dalla veridicità in quanto desiderio di verità e di sincerità.» V. MANCUSO, Io amo. Piccola filosofia dell’amore, Garzanti, Milano 2014

Rifletti criticamente su questo passo di Vito Mancuso, argomentando e motivando le tue considerazioni e convinzioni al riguardo.

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SIMULAZIONE 2a PROVA D’ESAME – SISTEMI AUTOMATICI

Prova n. 1

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

Si :vuole dotare un braccio di un robot, provvisto di una pinza all'estremità, della capacità di misurare ladistanza che separa la pinza dall'oggetto da prelevare. Per evitare di sovraccaricare il meccanismo, ilbraccio deve anche rilevare la forza peso dell'oggetto da sollevare. A tale scopo il braccio è dotato di untrasduttore di posizione e di uno in grado di rilevare la forza peso. Il trasduttore di posizione è formatoda una coppia emettitore-ricevitore di luce infrarossa, ha .un'uscita in tensione con caratteristica linearecome descritta:

a. alla distanza massima di 80 cm eroga 0,4 V

b. alla distanza minima di 5 cm eroga 2,3 V

II trasduttore di forza peso è una cella di carico a ponte resistivo e possiede un'uscita di tipo differenziale:alimentando il ponte con una tensione di 12 V e applicando la forza peso massima pari a 80 N si ottieneuna tensione differenziale di 0,25 V, mentre in assenza di peso si ottiene una tensione di 0 V.

I segnali provenienti dai due trasduttori devono essere condizionati nell'intervallo di tensione da 0 a5 V e convertiti in segnali numerici per essere inviati ad una scheda di controllo a microcontrolloreo PLC che gestisce la pinza, tenendo conto del fatto che il sistema deve valutare la posizione dell'oggetto con un errore massimo di 2 mm e misurare la forza peso con un errore massimo di 0,2 N.

Le grandezze misurate, oltre ad essere acquisite dal sistema, devono poter essere visualizzate localmentesu dei display o visori LCD.

II candidato, utilizzando un sistema di propria conoscenza e fatte le ipotesi aggiuntive ritenute idonee:

Disegni lo schema a blocchi del sistema di acquisizione descrivendo la funzione dei singoliblocchi e identificandone le relazioni ingresso/uscita.

Individui la risoluzione ed il tipo di convertitore analogico-digitale necessario a garantire lecondizioni di precisione richieste, scegliendo un intervallo di campionamento idoneo alcontrollo in oggetto e motivandone la scelta.

Realizzi il diagramma di flusso di gestione del sistema e ne codifichi un segmento significativo.

SECONDA PARTE

II candidato risponda a due, e solo due, dei seguenti quesiti e, fatte eventuali ipotesi aggiuntive ritenutenecessarie, presenti per ognuno le linee operative e le motivazioni delle soluzioni prospettate.

QUESITO N. l

II candidato, con riferimento al tema proposto nella prima parte, descriva il circuito di condizionamentodel segnale proveniente da una cella di carico posta in corrispondenza di ogni ingresso al f ine dil imitare il peso.

QUESITO N.2

II regolatore di un sistema di controllo è di tipo PID. Si illustrino le caratteristiche del regolatore mettendo in evidenza gli'effetti prodotti da una variazione dei coefficienti: Kp, Kd e Ki.

3) Un motore in corrente continua a magneti permanenti, a cui è applicato un carico di momentod'inerzia JM = 0,14 10-3 kg-m2, è caratterizzato dai seguenti parametri:

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a. Costante di coppia KT = 0,044 Nm/A;•

b. Costante di tempo meccanica Tm- 2,05 ms;

e. Costanti di armatura: Ra = 1,88 Q , La = 10 mH.

Il candidato, dopo aver ricavato la funzione di trasferimento del motore, ne determinil'andamento della risposta armonica; successivamente calcoli la risposta nel tempo per uningresso a gradino unitario.

4) Si vuole misurare la velocità di rotazione di un motore utilizzando un encoder. Il candidato rappresenti il sistema di acquisizione della velocità e ne descriva gli elementi rappresentativi motivando le scelte effettuate.

Durata massima della prova: 6 ore.E consentito l'uso di calcolatrice non programmabile, manuali, prontuari tecnici e del dizionario di lingua italiana.E consentito l'uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Prova n. 2

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.Parte primaIn un pastificio si deve progettare un sistema per lo smistamento di colli, di dimensione differenti, contenenti pacchi di pasta. I colli di dimensione più piccola sono destinati al mercato nazionale, gli altri aquello internazionale. Il sistema è costituito da: 1. un primo nastro trasportatore sul quale vengono convogliati i colli da chiudere;2. una stazione di chiusura;3. due successivi nastri trasportatori per lo smistamento e il conteggio.L’impianto viene avviato tramite un dispositivo che rileva l’arrivo del collo sul primo nastro alla fine del quale, attraverso il movimento di discesa di un pistone, viene apposto un sigillo di chiusura antieffrazione. Durante tale operazione il nastro viene fermato per 5 secondi. Successivamente il collo prosegue il cammino verso un secondo nastro trasportatore alla cui estremità è presente un dispositivo che, rilevandone l’altezza, smista l’oggetto secondo due possibili percorsi: i colli di altezza inferiore continuano il loro percorso sul medesimo nastro, quelli di altezza superiore vengono deviati attraverso un pistone espulsore verso il terzo nastro trasportatore, posto perpendicolarmente al precedente.Al termine dei due nastri sono collocati opportuni dispositivi necessari al conteggio dei colli destinati ai due mercati. L’impianto deve essere provvisto di pulsanti di STOP all’inizio e al termine della catena di lavorazione, necessari all’arresto immediato di emergenza dell’impianto e di opportune lampade per la segnalazione del sistema in lavorazione o in ARRESTO/STOP.Il candidato, fatte le ulteriori ipotesi aggiuntive che ritiene necessarie:1. descriva l'impianto attraverso uno schema e individui i dispositivi necessari alla suarealizzazione, fornendo una tabella di I/O rappresentante i principali segnali elettrici dicontrollo;2. rappresenti, mediante un diagramma di flusso di propria conoscenza, l’algoritmo digestione dell’impianto;3. elabori il programma in grado di gestire l'automatismo utilizzando un sistema programmabile di propria conoscenza.Inoltre progetti un sistema in grado di selezionare pacchi di due tipi di pasta differenti da inserire nei collie di provvedere alla relativa etichettatura di questi ultimi nella fase che precede la loro chiusura.

Parte seconda1) Con riferimento alla prima parte della prova, il candidato fornisca un algoritmo per il conteggio del numero di colli contenenti i prodotti destinati al mercato nazionale e a quello internazionale.2) Supponendo di disporre di un opportuno pannello operatore (HMI: Human MachineInterface), il candidato fornisca un layout che, attraverso opportuni indicatori e controlli grafici che visualizzano gli input/output nelle varie attività del processo di controllo dell’impianto, consenta di controllare visivamente e monitorare in tempo reale il funzionamento dell’impianto descritto nella prima parte della prova.3) Un motore in corrente continua a magneti permanenti, a cui è applicato un carico di momento d’inerzia JM = 0,14 10-3 kg m2, è caratterizzato dai seguenti parametri: a. Costante di coppia KT = 0,044 Nm/A;b. Costante di tempo meccanica τm= 2,05 ms;c. Costanti di armatura: R a = 1,88 Ω , L a = 10 mH.Il candidato, dopo aver ricavato la funzione di trasferimento del motore, ne determini l’andamento della risposta armonica; successivamente calcoli la risposta nel tempo per un ingresso a gradino unitario.4) Si vuole misurare la velocità di rotazione di un motore utilizzando un encoder. Il candidato rappresenti il sistema di acquisizione della velocità e ne descriva gli elementi rappresentativi motivando le scelte effettuate.

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SIMULAZIONE di 3a PROVA

SIMULAZIONE N. 1

ELETTROTECNICA1) Un motore asincrono trifase ha i seguenti dati di targa: Vn=400 V, 2p=8, f=50 Hz,, Pn=120 KW, cos φn= 0,68, Pav=0,6 KW, Pfe=2,2 KW, η=0,9, fasi a stellaLa resistenza statorica vale 0,012 Ω.

Determinare: lo scorrimento percentuale nominalela coppia trasmessa nominale

2) Come si rilevano le perdite per attrito e ventilazione nel motore asincrono

3) Descrivere la caratteristica meccanica del motore asincrono

MATEMATICA1 ) Risolvere il seguente problema di Cauchy

y '=2 x+1

yIdentificando il tipo di equazione differenziale e spiegando quali sono i procedimenti di risoluzione che occorre utilizzare.

2) Dopo avere fatto un breve trattato sul “calcolo delle aree di superfici piane”, calcolare l’area della

parte di piano compresa tra il grafico della curva di equazione y=−4 x2+1 , l’asse delle ascisse

nell’intervallo [−1 ;1 ] .

3) Dimostrare la formula di integrazione per parti e risolvere il seguente integrale: ∫ ( x+3 ) sen2xdx=

STORIA1 ) Il DELITTO MATTEOTTI e le dirette conseguenze in ambito politico.2) Contestualizza e delinea le linee generali dei PATTI LATERANENSI3) Il crollo della Borsa di WallStrett e le conseguenze in ambito europeo

TPSE1) Si abbia una linea in partenza dal quadro generale di un impianto alimentato mediante un sistema TN-S e che alimenta un quadro di distribuzione secondaria, alimentante a sua volta generici carichi trifasi e monofasi. La linea è realizzata in conduttori isolati in PVC. Indicare le grandezze che si devono conoscere per dimensionare opportunamente l’interruttore automatico magnetotermico posto sul quadro generale a protezione della linea stessa. Riportare le relazioni da verificare anche per il calcolo della caduta di tensione in fondo alla linea.

2) Dovendo rifasare una generica linea trifase, riportare,commentata, la relazione che determina la potenza reattiva di rifasamento e spiegare come vanno collegate tra di loro le singole capacità per ottenere il valore desiderato.

3) Quali sono i motivi per le quali si è chiamati ad interrompere un circuito elettrico?

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SIMULAZIONE N. 1 DSA(erogate con opportune formattazioni e strumenti dispensativi compensativi)

ELETTROTECNICAUn motore asincrono trifase ha i seguenti dati di targa: Vn=400 V, 2p=8, f=50 Hz,, Pn=120 KW, cos φn= 0,68, Pav=0,6 KW, Pfe=2,2 KW, η=0,9, fasi a stellaLa resistenza statorica vale 0,012 Ω.Determinare: la resistenza rotoricalo scorrimento percentuale nominale2) Come si rilevano le perdite per attrito e ventilazione nel motore asincrono3) Descrivere la caratteristica meccanica del motore asincrono

MATEMATICA1) Risolvere il seguente problema di Cauchy

y '=2 x+1

yIdentificando il tipo di equazione differenziale.2) Dopo avere fatto un breve trattato sul “calcolo delle aree di superfici piane”, calcolare l’area della

parte di piano compresa tra il grafico della curva di equazione y=−4 x2+1 , l’asse delle ascisse

nell’intervallo [−1 ;1 ] .

3) Risolvere il seguente integrale: ∫ ( x+3 ) sen2xdx=

STORIA1) Il DELITTO MATTEOTTI e le dirette conseguenze in ambito politico.2) Delinea le linee generali dei PATTI LATERANENSI3) Il crollo della Borsa di WallStrett e le conseguenze in ambito europeo

TPSE1) Si abbia una linea in partenza dal quadro generale di un impianto alimentato mediante un sistema TN-S e che alimenta un quadro di distribuzione secondaria, alimentante a sua volta generici carichi trifasi e monofasi. La linea è realizzata in conduttori isolati in PVC. Indicare le grandezze che si devono conoscere per dimensionare opportunamente l’interruttore automatico magnetotermico posto sul quadrogenerale a protezione della linea stessa.

2) Dovendo rifasare una generica linea trifase, riportare, commentata, la relazione che determina la potenza reattiva di rifasamento.

3) Quali sono i motivi per le quali si è chiamati ad interrompere un circuito elettrico?

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SIMULAZIONE N. 2

ELETTROTECNICA1) Di un motore asincrono trifase sono note:

Vn=400 V, f=50 Hz,, In=227 A, cos φn= 0,89, Pav=0,9 KW, Pfe=0,9 KW, Pj1=3,8 KW, Pj2=2,4 KWTrascurando le perdite addizionale, determinare: la potenza trasferita elettromagneticamente da statore a rotore la potenza convertita da elettrica in meccanica la potenza meccanica resail rendimento 2) Illustra il funzionamento di un motore asincrono trifase.

3) Descrivi il bilancio delle potenze assorbite dal mat evidenziando le perdite e le loro dipendenze.

MATEMATICA

1) Esporre il metodo per risolvere una equazione differenziale del secondo ordine del tipoy ''+ay ' +by=s ( x ) eαx . Risolvere l’equazione y ''−4 y=2ex

2) Enunciare e dimostrare il Teorema di Torricelli3) Determinare le soluzioni particolari dell’equazione differenziale del secondo ordine:

y ''+4 y '+4 y=0Evidenziando la differenza tra integrale generale e integrale particolare.

TPSE

1) Si abbia una linea in partenza dal quadro generale di un impianto alimentato mediante un sistema TN-S lunga 30m e che alimenta un quadro di distribuzione secondaria. La linea è realizzata in conduttori isolati in PVC. Dovendo scegliere l’interruttore automatico di protezione della linea, si deve calcolare la corrente massima di cortocircuito nel punto di installazione (nel quadro generale). Riportare nello spazio sottostante lo schema elettrico equivalente e le relazioni che vanno utilizzate per il calcolo dei vari elementi dello schema stesso.(Trascurare le caratteristiche della rete a monte)

2) Dopo aver riportato e commentato la relazione da utilizzare per il calcolo della potenza di rifasante, spiegare quali sono i vari tipi di rifasamento che si possono adottare.

3) Si richiede la stesura del grafcet, con la tabella dei simboli utilizzati, relativo alla seguente automazione:L’avvio del motore M1 è determinata manualmente mediante l’utilizzo di un pulsante di marcia;Il motore M2 si avvia dopo un tempo di 10s computato da quando viene alimentato M1.I due motori si arrestano contemporaneamente attraverso l’azionamento del pulsante di arresto.

Le macchine devono essere adeguatamente e singolarmente protette. L’intervento di uno dei due relè termici deve fermare entrambi i motori. Prevedere, inoltre, la segnalazione di motore fermo o in marcia sia per M1 che per M2.

LINGUA INGLESE

1) Explain the most important things to check when carrying out basic maintenance of electric motors. (about 150 words)

2) Make a brief summary of the passage from “I Know Why The Caged Bird Sings”by Maya Angelou and describe how little Margaret rebels against racism.(about 150 words)

3) Explain the causes and the consequences of global warming; give at least five ideas on how we can reduce our ecological footprint. (about 150 words)

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SIMULAZIONE N. 2 DSA

(erogate con opportune formattazioni e strumenti dispensativi compensativi)

1) Un motore asincrono trifase ha i seguenti dati di targa: Vn=400 V, 2p=8, f=50 Hz,, Pn=120 KW, cos φn= 0,68, Pav=0,6 KW, Pfe=2,2 KW, η=0,9, fasi a stellaLa resistenza statorica vale 0,012 Ω.

Determinare: la resistenza rotoricalo scorrimento percentuale nominale

2) Come si rilevano le perdite per attrito e ventilazione nel motore asincrono3) Descrivere la caratteristica meccanica del motore asincrono

MATEMATICA

1) Risolvere l’equazione y ''−4 y=2ex

2) Enunciare e dimostrare il Teorema di Torricelli3) Determinare le soluzioni particolari dell’equazione differenziale del secondo ordine:

y ''+4 y '+4 y=0y−1=−3 e2

TPSE1) Si abbia una linea in partenza dal quadro generale di un impianto alimentato mediante un sistema TN-S lunga 30m e che alimenta un quadro di distribuzione secondaria. La linea è realizzata in conduttori isolati in PVC. Dovendo scegliere l’interruttore automatico di protezione della linea, si deve calcolare la corrente massima di cortocircuito nel punto di installazione (nel quadro generale). Riportare nello spazio sottostante lo schema elettrico equivalente e le relazioni che vanno utilizzate per il calcolo dei vari elementi dello schema stesso.(Trascurare le caratteristiche della rete a monte)

2) Riportare e commentare la relazione da utilizzare per il calcolo della potenza di rifasante.

3) Si richiede la stesura del grafcet, con la tabella dei simboli utilizzati, relativo alla seguente automazione: • L’avvio del motore M1 è determinata manualmente mediante l’utilizzo di un pulsante di marcia; • Il motore M2 si avvia dopo un tempo di 10s computato da quando viene alimentato M1. • I due motori si arrestano contemporaneamente attraverso l’azionamento del pulsante di arresto.Le macchine devono essere adeguatamente e singolarmente protette. L’intervento di uno dei due relè termici deve fermare entrambi i motori.

LINGUA INGLESE

scegli due quesiti tra quelli proposti e rispondi.

1) Explain the most important things to check when carrying out basic maintenance of electric motors.Spiega le cose più importanti da controllare nella manutenzione di base dei motori elettrici.

2) Make a brief summary of the passage from “I Know Why The Caged Bird Sings”by Maya Angelou and describe how little Margaret rebels against racism.Riassumi brevemente il brano tratto da “I Know Why The Caged Bird Sings” di Maya Angelou e spiega come la piccola Margaret si ribella al razzismo.

3) Explain the causes and the consequences of global warming; give some ideas on how we can reduceour ecological footprint.Spiega le cause e le conseguenze del riscaldamento globale; proponi alcune idee per ridurre il nostro impatto sull’ambiente.

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SIMULAZIONE N. 3

INGLESE1) Explain the main dangers from electricity and give some advice about the things you should and you should't do when working with electricity. (120-150 words)

2) Explain how a hybrid car is different from both a petrol-engine car and a standard electric car; point out the main advantages of the hybrid. (120-150 words)

3) The job interview:make a list of the questions an interviewer would probably ask (4 questions at least);

– answer the questions as if you were the candidate;– make a list of Dos and Don'ts for an interview.

MATEMATICA1) Esporre la differenza esistente tra integrale indefinito ed integrale definito. Disegnare le curve di equazione y=− x2

+1 e y=x2 −1. Dopo avere trovato le coordinate dei loro punti d’intersezione calcolare l’area della parte di piano racchiusa tra esse.

2) Esporre brevemente la teoria sugli integrali impropri e verificare se il seguente integrale è convergente o divergente

3) Risolvere il seguente problema di Cauchy spiegando quali sono i procedimenti di risoluzione che occorre utilizzare.

TPSE1) In riferimento ad una linea generica, che fa parte di un sistema TN-S, e che alimenta un carico trifase, realizzata in conduttori isolati in PVC, riportare di seguito le relazioni che si devono verificare per dimensionare opportunamente l’interruttore automatico magnetotermico posto a protezione di tale linea e definirne la posizione di installazione.

2) Indicare quali sono i vari tipi di rifasamento e le loro caratteristiche principali.

3) Si richiede la stesura del diagramma SFC relativo alla seguente automazione costituita da due nastritrasportatori per la movimentazione di pezzi meccanici:

• L’avvio del motore M1, relativo al primo nastro, è determinata manualmente mediante l’utilizzo diun pulsante di marcia. Su tale nastro viene caricato un pezzo meccanico alla volta;

• Il motore M2, secondo nastro, si avvia dopo un tempo di 15s computato da quando viene alimentato M1 e riceve il pezzo dal primo nastro;

• Il passaggio di un pezzo meccanico su di una fotocellula ad impulso buio posta al termine del secondo nastro, determina il fermo dei due nastri;

• I due nastri si possono arrestare contemporaneamente attraverso l’azionamento del pulsante di arresto o dell’intervento di uno dei due relè termici. Prevedere, inoltre, la segnalazione di motore fermo o in marcia sia per M1 che per M2.

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∫o

+∞x

1+x2 dx

y '=x+1

y

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ELETTROTECNICA

1) Il motore la cui caratteristicameccanica è indicata in figura, ècollegato a un carico meccanico deltipo C=0,6 n.Sapendo che f=50 Hz, Pj1=1/4 Pj2,Po=800 W, perdite meccanichetrascurabili.Calcolare:lo scorrimento, la potenza all’asse,la potenza assorbita e il rendimento

2) Come si determinano i parametrilongitudinali del circuito equivalente semplificato con la prova a rotore bloccato per un motore asincrono?

3) Come si può usare un motore asincrono come generatore?

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SIMULAZIONE N. 3 DSA

(erogate con opportune formattazioni e strumenti dispensativi compensativi)

INGLESE

SCEGLI DUE QUESITI TRA QUELLI PROPOSTI E RISPONDI.

Explain the main dangers from electricity and give some advice about the things you should and you should't do when working with electricity. (120-150 words)Spiega i principali rischi legati all'elettricità e da' qualche consiglio sulle cose da fare e da non fare quando si lavora con l'elettricità.

Explain how a hybrid car is different from both a petrol-engine car and a standard electric car; point out the main advantages of the hybrid. (120-150 words)Spiega in che modo una automobile ibrida è differente sia da un'auto elettrica standard sia da un'auto a benzina; metti in evidenza i principali vantaggi dell'auto ibrida.

The job interview:make a list of the questions an interviewer would probably ask (4 questions at least);- answer the questions as if you were the candidate;- make a list of Dos and Don'ts for an interview. Il colloquio di lavoro: fai una lista delle possibili domande di un intervistatore; rispondi alle domande come se fossi tu il candidato; fai una lista di cose da faree da non fare durante un colloquio.

MATEMATICA

1) Disegnare le curve di equazione y=− x2+1 e y=x2 −1. Dopo avere trovato le coordinate dei loro

punti d’intersezione calcolare l’area della parte di piano racchiusa tra esse.

2) Verificare se il seguente integrale è convergente o divergente.

3) Risolvere il seguente problema di Cauchy spiegando quali sono i procedimenti di risoluzione che occorre utilizzare.

TPSE

1) In riferimento ad una linea generica, che fa parte di un sistema TT, e che alimenta un carico trifase, realizzata in conduttori isolati in PVC, riportare di seguito le relazioni che si devono verificare per dimensionare opportunamente l’interruttore automatico magnetotermico posto a protezione di tale linea.

2) Indicare quali sono i vari tipi di rifasamento e le loro caratteristiche principali.

3) Si richiede la stesura del diagramma SFC relativo alla seguente automazione costituita da un nastro trasportatore per la movimentazione di pezzi meccanici:• L’avvio del motore M1, relativo al primo nastro, è determinata manualmente mediante l’utilizzo di

un pulsante di marcia. Su tale nastro viene caricato un pezzo meccanico alla volta;• Il passaggio di un pezzo meccanico su di una fotocellula ad impulso buio posta al termine del

nastro, determina il fermo del nastro stesso;• Il nastro si può arrestare mediante l’azionamento del pulsante di arresto o dell’intervento del relè

termico.

Prevedere, inoltre, la segnalazione di motore fermo o in marcia.

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∫o

+∞x

1+x2 dx

y '=x+1

y

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ELETTROTECNICA

1) Il motore la cui caratteristicameccanica è indicata in figura, ècollegato a un carico meccanico deltipo C=0,6 n.Sapendo che f=50 Hz, Pj1=1/4 Pj2,Po=800 W, perdite meccanichetrascurabili.Calcolare:lo scorrimento, la potenza all’asse,la potenza assorbita e il rendimento

2) Come si determinano i parametrilongitudinali del circuito equivalentesemplificato con la prova a rotore bloccato per un motore asincrono?

3) Come si può usare un motore asincrono come generatore?

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Griglia per la valutazione della prima prova scritta – Classe 5ª

TIPOLOGIA A: Analisi testuale

Criteri Punteggio

15 14-13 12-11 10 9-7 6-21(nullo)

Comprensione del testo Completa eapprofondita

EsaurientePiù che

sufficiente

Sufficiente, ma conalcune

inesattezzeIncompleta

Gravementeincompleta

AnalisiCompleta e

accurataAbbastanza

precisa

Adeguata, conqualche

incertezza

Abbastanzaadeguata,

anche se a volteimprecisa

SuperficialeMolto

superficiale

Inquadramentostorico-letterarioApprofondimenti

Completo eapprofondito

Adeguato, manon sempreapprofondito

Sufficientemente

sviluppatoEssenziale

Piuttostoschematico

Vago e/o errato

Strutturadeldiscorso

Coerente edefficace

OrganicaDiscretamente

articolataOrdinata, ma poco

articolata

Spessodisordinata eframmentaria

Moltodisordinata eincoerente

FormaCorretta e

precisaChiara elineare

Nel complessocorretta

Chiara, ma conalcuni errori

Con frequentierrori

Molto scorretta

Proprietà e varietà lessicale

Lessicopertinente e

ampioAppropriato

Elementare, masostanzialmente

corretto

Elementare e/o conalcune inesattezze

Povero etrascurato

Improprio e/oripetitivo

voto

Altri elementi da valorizzare: valutazioni critiche. Note-------------------------------------------------------

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TIPOLOGIA A: Analisi testuale - DSA

Criteri Punteggio

15 14-13 12-11 10 9-7 6-21(nullo)

Comprensione del testo Completa eapprofondita

EsaurientePiù che

sufficiente

Sufficiente, ma conalcune

inesattezzeIncompleta

Gravementeincompleta

AnalisiCompleta e

accurataAbbastanza

precisa

Adeguata, conqualche

incertezza

Abbastanzaadeguata,

anche se a volteimprecisa

SuperficialeMolto

superficiale

Inquadramentostorico-letterarioApprofondimenti

Completo eapprofondito

Adeguato, manon sempreapprofondito

Sufficientemente

sviluppatoEssenziale

Piuttostoschematico

Vago e/o errato

Strutturadeldiscorso

Coerente edefficace

OrganicaDiscretamente

articolataOrdinata, ma poco

articolata

Spessodisordinata eframmentaria

Moltodisordinata eincoerente

Forma

Proprietà e varietà lessicale

Lessicopertinente e

ampioAppropriato

Elementare, masostanzialmente

corretto

Elementare e/o conalcune inesattezze

Povero etrascurato

Improprio e/oripetitivo

voto

Altri elementi da valorizzare: valutazioni critiche. Note-------------------------------------------------------

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TIPOLOGIA B: Saggio Breve

Criteri Punteggio

15 14-13 12-11 10 9-7 6-21(nullo)

valutazione

Sviluppo critico delle questioni proposte e costruzione di un discorso organico e coerente

Rispetto delle consegne (tipologia testuale)

Completoed efficace

SoddisfacenteAbbastanza

adeguatoSostanziale Incompleto

Gravementeincompleto

Utilizzazione della documentazione

Moltoampia eprecisa

Pertinente Accettabile Limitata Molto limitataScorretta /Inesistente

Individuazione Tesi

Evidente eben

formulataEvidente

Abbastanzaevidente

Sufficientementericonoscibile

Appenaaccennata

Nonespressa

Presentazione dell’argomento/

Articolata eapprofondit

a

Adeguatamente sviluppata

Abbastanzasviluppata

EssenzialeSchematica epoco organica

Superficiale/Poco

coerente

o/ArgomentazioneRigorosa

ed efficaceValida ecoerente

Nel complessoarticolata

Sufficientementearticolata

Pocoindividuabile

Confusa/contraddittor

ia

Struttura discorso Coerente Organica escorrevole

OrdinataOrdinata, ma con

qualcheincongruenza

Spessoincoerente

Disordinata/Incoerente

Correttezza e proprietà nell’uso della lingua

FormaCorretta e

precisaChiara elineare

Nel complessocorretta

Chiara, ma conalcuni errori

ScorrettaMolto

scorretta

LessicoPertinentee ampio

AppropriatoElementare, masostanzialmente

corretto

Elementare e/ocon qualcheinesattezza

Povero etrascurato

Improprio e/o ripetitivo

Media

Voto

Altri elementi da valorizzare: apporto personale, linguaggio efficace. FirmeNote:................................................................................................

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TIPOLOGIA B: Articolo di giornale

Criteri Punteggio

15 14-13 12-11 10 9-7 6-21(nullo)

valutazione

Sviluppo critico delle questioni proposte e costruzione di un discorso organico e coerente

Rispetto delle consegne (tipologia testuale)

Completo edadeguato

Soddisfacente

Abbastanzaadeguato

Sostanziale Incompleto Inesistente

Utilizzazione della documentazione

Molto ampiae precisa

PertinenteAbbastanza

adeguataLimitata Molto limitata

Scorretta /Inesistente

Individuazione tesi Evidente eben formulata

EvidenteRiconoscibil

ePer lo più

riconoscibileAppena

accennataNon espressa

Presentazione dell’argomentoRicca e

approfonditaAmpia

Discretamente

strutturataAccettabile Modesta Scadente

Correttezza e proprietà nell’uso della lingua

FormaCorretta e

precisaChiara elineare

Nelcomplesso

corretta

Chiara, conalcuni errori

ScorrettaMolto

scorretta

LessicoAmpio edefficace

AppropriatoAbbastanzaappropriato

Elementare e/o con qualche

inesattezza

Povero etrascurato

Improprio e/oripetitivo

Media

Voto

Altri elementi da valorizzare: efficacia comunicativa, linguaggio giornalistico. FirmeNote:

----------------------------------------------------------

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TIPOLOGIE C e D: Tema

Criteri Punteggio

15 14-13 12-11 10 9-7 6-21(nullo)

valutazione

Conoscenze relative all’argomento

InformazioneEsauriente Ampia

Più chesufficiente

SufficienteMolte imprecisioni

Molto limitataScorretta/inesistente

Sviluppo critico delle questioni e costruzione di un discorso organico e coerente

AderenzaTraccia

Completa AdeguataAbbastanza

adeguataSostanziale

Superficiale/incompleta

Fuoritema/scarsa

Sviluppo dei contenuti Approfondito

AmpioAbbastanzaesauriente

Accettabile Carente Mediocre

StrutturaDiscorso Coerente organica

Ordinata

Sufficientemente ordinata

Talvoltaincoerente

Disordinata/incoerente

Correttezza e proprietà nell’uso della linguaForma

CorrettaNel complesso

correttaChiara

Chiara, macon alcuni

errori

Con frequentierrori

Molto scorretta

LessicoPertinentee ampio

AppropriatoSemplice, ma

corretto

Elementare e/o

con alcuneinesattezze

Povero etrascurato

Improprio e/oripetitivo

Media

Voto

Altri elementi da valorizzare: originalità, personalizzazione. FirmeNote

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA

DESCRITTORI MODALITÀ PUNTIPUNTI LIVELLOSUFFICIENZA

PUNTIASSEGNATI

Aderenza allatraccia

2. Non aderente3. Aderente in parte4. Aderente

012

2

Conoscenzadegli argomentiproposti dalla

traccia

5. Assente6. Superficiale7. Sufficiente8. Discreta9. Buona

01234

2

Analisi erielaborazione

10.Assente11.Parziale e frammentaria12.Sufficiente, ma non completa13.Completa14.Completa e approfondita

012

34

2

Correttezza dellasoluzioneproposta eutilizzo dellinguaggiospecifico

15.Stentata e contorta16.Poco chiara17.Semplice e con termini a

volte non appropriati18.Chiara e con termini

generalmente appropriati19.Chiara e precisa nei termini

adottati.

123

4

5

4

VALUTAZIONE FINALE DELL’ELABORATO1

Il voto finale sarà la somma dei singoli indicatori.

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Griglia di valutazione per la terza prova

Domande a risposta singola (tipologia B)Ogni docente può operare una scelta tra i possibili elementi di giudizio inseriti nella seguente griglia per costruirne una adeguata ai quesiti da valutare.

N.B. Le griglie utilizzate per la correzione delle terze prove hanno una veste grafica diversa, ma presentano glistessi indicatori e punteggi.

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