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1 Istituto Europeo Paritario “Fabrizio De Andre’” Via Stazione di Albanella, 12 - Capaccio Paestum (SA) Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-economico AFM Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-tecnologico CAT Istituto di istruzione secondaria di secondo grado professionale Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera IPSEOA Piano triennale dell’offerta formativa Anno Scolastico triennio 2015/2018 ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DELIBERATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO AGGIORNATO NOVEMBRE 2016 PDM IN ALLEGATO

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Istituto Europeo Paritario

“Fabrizio De Andre’”

Via Stazione di Albanella, 12 - Capaccio Paestum (SA)

Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-economico AFM

Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-tecnologico CAT

Istituto di istruzione secondaria di secondo grado professionale Servizi per

l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera IPSEOA

Piano triennale dell’offerta formativa

Anno Scolastico triennio 2015/2018

ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

DELIBERATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI

APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO

AGGIORNATO NOVEMBRE 2016

PDM IN ALLEGATO

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Indice

Introduzione 3

L’istituto 4

Contesto 5

Territorio 6

L’organizzazione scolastica 7

Mission 8

Vision 9

Organigramma ed organi collegiali 10

Piano delle attività 13

Priorità, traguardi ed obiettivi PDM 13

Gestione piano dell’offerta formativa 15

Indirizzi di studio 17

Amministrazione, Finanza e Marketing 18

Costruzioni, Ambiente e Territorio 21

Istituto Professionale Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera 25

Piano di ampliamento PTOF 29

Alternanza scuola-lavoro, Book in Progress, Matematica & Realtà,Concorso Letterario 29

Piano digitale dell’Istituto 34

Criteri di formazione dell’orario scolastico e delle lezioni 38

Progetto educativo 40

Dipartimenti Disciplinari 43

Esami di Stato 46

Prove INVALSI 46

Didattica e valutazione 47

Criteri di attribuzione voti disciplinari 50

Crediti scolastici 53

Esami di Idoneità 54

Esami Preliminari Degli Esami di Stato 56

Criteri per la formazione delle classi 58

Iscrizioni 61

Assi Culturali 62

La formazione della cl@sse 2.0 64

Funzioni strumentali e coordinatori di classe 65

Risorse umane e strutturali 67

Servizi Amministrativi 70

Viaggi di Istruzione e Uscite Didattiche 72

Calendario Scolastico 72

Contatti 73

Allegati 73

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Introduzione

Il Piano Triennale dell’Offerta formativa (PTOF), è un documento fondamentale, grazie al quale

l’istituto esplicita la sua identità, presenta il progetto educativo e l’offerta formativa. Il PTOF è lo

strumento attraverso il quale la scuola rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. E'

coerente con gli obiettivi cognitivi ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze

del contesto territoriale locale nei suoi aspetti culturali, sociali ed economici. Il PTOF interessa tutti

gli operatori e gli utenti della scuola, in particolare gli alunni e i genitori ai quali è rivolto ed

impegna le istituzioni scolastiche e l'intera comunità nel raggiungimento delle finalità individuate.

La sua funzione fondamentale è quella di:

Informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;

Presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in

atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;

Orientare rispetto alle scelte fatte, e quelle da compiere durante il percorso ed al termine di

esso.

Completano il documento, in allegato, il Regolamento di Istituto, il Patto di

Corresponsabilità educativa, la Carta dei servizi scolastici.

Chi era Fabrizio De Andrè

Fabrizio Cristiano De André (Genova, 18 febbraio1940 – Milano, 11 gennaio1999) è stato un cantautore

italiano. Considerato da parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, viene spesso

soprannominato anche con l'appellativo "Faber", datogli dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio in

riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matite della Faber-Castell (oltre che per consonanza con il

suo nome). In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso tredici album in studio, più alcune

canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano

storie di emarginati e ribelli e sono considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie, tanto da essere

inserite in varie antologie scolastiche di letteratura

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L’istituto

Sede: Via Stazione di Albanella 12, 84047 Capaccio SA, (località Ponte Barizzo).

Direzione Salerno

Direzione Sapri

L’Istituto è raggiungibile:

Da Salerno, procedere in direzione sud verso SS 166, prendere la SS 166, in direzione Via Scigliati

a Vuccolo di Maiorano, seguire via Scigliati in direzione Ponte Barizzo, alla rotonda prendere la

secondo uscita e dopo 160 m girare a destra per via Stazione di Albanella.

Da Sapri, procedere per la SP 430 fino a Prignano Cilento, prendere la SS 18var ad Agropoli,

seguire per la SS 18 in direzione Via Stazione di Albanella a Ponte Barizzo, dopo 18 KM svoltare a

destra per Via Stazione di Albanella.

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Contesto

L’Istituto “F. De Andrè” è ubicato nel comune di Capaccio in provincia di Salerno. La realtà socio-

economica in cui opera la scuola, pur risentendo del problema della disoccupazione che investe l’intera

regione, appare, in parte, dinamica e comunque in costante evoluzione.

L’economia della zona in cui è situata la scuola si basa sul settore primario, sull’edilizia e sul

commercio. L’andamento dell’occupazione è sostanzialmente in linea con quello regionale. Il

territorio è ad alto potenziale turistico grazie alle ricchezze naturalistiche e al patrimonio culturale e

archeologico. La presenza sul nostro territorio del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e

Alburni apre nuovi spazi anche nel settore agricolo e in quello turistico: i prodotti biologici nel settore

agricolo sono di grosso interesse sui mercati nazionali. Nuove forme di accoglienza nel campo turistico

ecocompatibile sono in grado di accrescere l’immagine del territorio come oasi protetta e sensibilizzare

il patrimonio artistico nel campo culturale. Il “sistema ambiente” è considerato come risorsa economica

di base e contesto di nuove opportunità di lavoro. Obiettivo della nostra scuola è formare una giovane,

nuova e diversa classe dirigente capace di orientarsi con disinvoltura nella fitta rete delle

Amministrazioni, nelle complesse branche della finanza con esperienza nell’uso delle tecniche di

marketing per valorizzare le potenzialità negli ambienti di lavoro.

Il nostro istituto, vuole affermare una propria identità, con una offerta didattico - educativa che sia

in grado di coinvolgere i propri discenti suscitando entusiasmo, interesse e curiosità.

La denominazione “Scuola Europea” sta ad indicare che l’impostazione didattica e il percorso

educativo, sono finalizzate a formare il futuro cittadino europeo.

Pertanto una simile realtà deve essere in grado di fornire un paniere di offerta culturale con

contenuti di alto livello e di qualità in tutti i settori della didattica.

Inoltre, la dimensione europea ed internazionale, come elemento che contraddistingue la scuola

Fabrizio De Andrè e la sua offerta formativa, vengono evidenziate attraverso l’individuazione di

alcuni fattori fondamentali:

Lo studio delle lingue;

L’educazione internazionale ed interculturale;

Una specifica formazione professionale.

L’istituto, attento alle esigenze del territorio in cui opera, ha sempre garantito un’offerta formativa

che tenesse conto delle esperienze degli anni precedenti, delle richieste delle famiglie degli alunni e

di tutto il personale scolastico. Il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, avvenuto a norma

dell’articolo 8, comma 3, del regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n.

88 del 15 marzo 2010, impone oggi un’attenta riflessione e revisione degli schemi organizzativi e

didattici anche per il nostro Istituto.

Il P.T.O.F., pertanto, si adegua ai vari cambiamenti delle normative e alle esigenze provenienti dal

territorio per far sì che l’Istituto si presenti come scuola dell’innovazione.

Una scuola ove si realizza il giusto equilibrio tra acquisizione delle competenze di base,

indispensabili per svolgere qualsiasi attività professionale o per continuare gli studi universitari, e

acquisizione di una solida preparazione professionale facilmente spendibile nel mondo del lavoro.

L’importanza dello sviluppo della formazione tecnica e professionale ha determinato, quindi, la

necessità di strutturare un sistema educativo innovativo ed integrato con quello economico e

produttivo mediante forme di collaborazione, di concertazione, di cooperazione e la costruzione di

nuove leadership aperte ai cambiamenti, sensibili alle diverse iniziative sociali e culturali promosse

dalle varie associazioni esistenti sul territorio.

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Territorio: La Piana Del Sele

L’Istituto Fabrizio de Andre’ è situato al centro di un vasto e particolare territorio: La Piana del

Sele. E’ una pianura di oltre 600 kmq che si estende lungo il percorso del fiume Sele nella provincia

di Salerno, è una delle zone più industrializzate del sud Italia. Comprende importanti Comuni:

Agropoli, Altavilla Silentina, Albanella, Battipaglia, Bellizzi, Campagna, Capaccio, Eboli,

Pontecagnano F. Serre. Per 40Km si snoda la litoranea che va da Salerno ad Agropoli e che ospita

lungo il percorso famose località di indubbio valore archeologico e culturale. L’Heraion e i templi

di Paestum.

Un territorio molto interessante anche dal punto di vista naturalistico e gastronomico: basta

ricordare la mozzarella di bufala dop, il carciofo di Paestum igp e la mela annurca.

La piana del Sele è, infatti, uno straordinario paesaggio, culla della cucina tradizionale la “dieta

mediterranea”, che si armonizza in uno straordinario continuum con il paesaggio circostante: un

connubio tra arte e natura vecchio di oltre quattro mila anni.

Turismo, artigianato, industria ed agricoltura, affiancati dal commercio e dal terziario, sono le basi

su cui poggia l’economia della Piana del Sele.

In un simile contesto sociale, però, non risultano ancora risolti i problemi strutturali legati alle

questioni ambientali , al capitale sociale e alle problematiche legate alla sicurezza.

La dispersione e l’evasione scolastica, infatti, si attesta su percentuali molto alte, intorno al 21%,

anche se le politiche di lotta contro la dispersione hanno ridotto l’intensità del fenomeno.

Le manifestazioni negative che di più generano il fenomeno della dispersione possono essere, le

frequenze irregolari, le bocciature, i cambiamenti di sede, casi di analfabetismo e di scarso

apprendimento, di bullismo e di condotte devianti.

Dobbiamo, però, aver chiaro che c’è una dispersione che va attribuita a cause di tipo socio-culturali,

legate al contesto in cui vive lo studente, ma c’è anche una dispersione prodotta dal sistema di

istruzione.

L’abbandono precoce dalla scuola che si registra nell’obbligo d’istruzione, in particolare nell’arco

che va dagli 11 ai 16 anni, e che investe da un lato la scuola secondaria di primo grado e dall’altro il

primo biennio della scuola superiore, è uno dei nodi non risolti della politica scolastica del nostro

paese. L’obiettivo dovrebbe essere quello di azzerare la dispersione, di “rimuovere gli ostacoli” che

limitano di fatto “l’uguaglianza dei cittadini,” che “impediscono il pieno sviluppo della persona”

(art. 3 della Costituzione).

L’Istituto De Andre’ è in linea con gli obiettivi che l’Unione Europea ha indicato nei FSE del

2014/2020, come prioritaria per il nostro Paese è la lotta contro la dispersione scolastica.

Se si osserva però più attentamente, il fenomeno della dispersione nel primo biennio della

secondaria di secondo grado (nell’età compresa tra i 14 e i 16 anni),e più in generale quello

dell’abbandono nel successivo triennio, inteso come bocciature, ripetenze, numero di assenze

nell’arco dell’anno, frequenze irregolari, la percentuale arriva in alcune realtà oltre il 30%,

superando quello generale sopra richiamato.

Il problema può essere potenzialmente risolto, o almeno attutito, solo conoscendo le situazioni che

determinano questo fenomeno, così da aiutare i ragazzi della scuola ad accrescere la stima su se

stessi, a sviluppare le proprie potenzialità , migliorando quindi il proprio rendimento scolastico.

Ed è su questo aspetto che l’Istituto De Andre’ interviene con nuove proposte di politica scolastica,

proponendo a tutte le Famiglie del vasto territorio della Piana del Sele la sua proposta di Scuola.

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L’Organizzazione scolastica

La fascia di utenza della scuola, appare alquanto eterogenea; alcuni allievi abitano nel centro

cittadino o in periferia, altri provengono dai paesi limitrofi, vivendo quotidianamente la situazione

del pendolarismo. Proprio questo fenomeno, che riguarda la maggior parte degli studenti, è causa

anche di serie difficoltà per le famiglie che difficilmente partecipano alle iniziative della scuola e/o

collaborano con essa. L’Istituto facendosi interprete di queste problematiche, si è fatto carico di

adottare tutte le strategie e le metodologie più idonee, al fine di motivare allo studio gli allievi che

hanno avuto una storia o un vissuto scolastico disagiato, contrastando i fenomeni di assenteismo e

abbandono e facendo rispettare le regole della convivenza civile e democratica. Gli obiettivi che

dell’Istituto “De Andrè” si prefigge di raggiungere, in aderenza con le finalità della scuola in

generale e tenendo conto delle istanze locali, sono:

Promozione dell’apprendimento e potenziamento delle eccellenze, per consentire a ciascun

allievo la costruzione dell’identità personale e la realizzazione di sé;

Formazione di uomini e di cittadini che abbiano una coscienza civile ed etica, che

interiorizzino i principi di appartenenza e di tutela del bene comune, che sappiano inserirsi

consapevolmente e in maniera propositiva nel contesto di una società in continua

trasformazione, capaci di convivere con altri, rispettando i valori democratici;

La scuola organizza la programmazione per assi culturali e, dell’attuale anno scolastico, sono stati

definiti gli obiettivi di apprendimento per classi parallele e per ambiti disciplinari; tuttavia non

ancora vengono utilizzate prove comuni per la valutazione. I docenti, usano modelli comuni per la

progettazione didattica e recentemente si sono anche personalizzati i modelli di certificazione per il

biennio.

Le aule e i laboratori sono adeguatamente attrezzati ma il loro utilizzo non sempre viene pianificato

in maniera adeguata. Non si riscontra un impegno di strategie metodologiche differenziate, anche in

riferimento alle linee guida dei nuovi ordinamenti scolastici e l’uso organizzato della tecnologia

nella didattica. Gli interventi educativi, per il recupero delle carenze, vengono svolti in orario

curriculare. La scuola investe sui progetti ritenuti strategici per il raggiungimento della mission

d’Istituto incentivando soprattutto la padronanza delle lingue straniere e l’utilizzo costruttivo del

Pc.

Uno dei punti di debolezza può essere considerato la limitata azione di informazione e

comunicazione a supporto delle attività di gestione organizzativa e della didattica. Per quanto

riguarda l’attenzione alla dinamica relazionale tra allievi e insegnanti e alle relazioni tra pari, i

risultati dei questionari somministrati rilevano risultati soddisfacenti che rientrano nella media delle

altre scuole, con valori di deviazione standard molto bassi. La valutazione esterna ha evidenziato

che risultano conosciute e applicate le regole di comportamento che la scuola ha definito

(Regolamento d’Istituto, Patto di corresponsabilità).

Le relazioni sono complessivamente buone sia tra studenti e docenti che tra gli studenti.

Pur in possesso di adeguati strumenti tecnologici, non risulta sistematico l’uso delle nuove

tecnologie nella didattica, per problemi logistici relativo all’uso di laboratori e per la mancanza di

competenze digitali in alcuni docenti.

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Mission

Dall’analisi del contesto sociale, e dall’ambiente di provenienza, risulta che l’utenza del nostro

Istituto sia particolarmente eterogenea, ciò rende l’approccio educativo, a dir poco, vivace sul quale

i Docenti si interrogano affinchè la proposta scolastica sia improntata alla realizzazione di un

ambiente educativo e di apprendimento idoneo per ciascuno dei suoi alunni, allo scopo di renderli

partecipi del “proprio” progetto educativo.

Questo ha fatto si che effettivamente la diversità, e la provenienza da ambienti diversi, potesse

essere considerata una risorsa per tutta la comunità, una spazio in cui gli alunni, a prescindere da

abilità e cultura, possano essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali

opportunità

La Mission del De Andre’ è una sfida inevitabile che dobbiamo assolutamente vincere affinchè le

nuove generazioni possano dare un contributo concreto alla costruzione della futura società

europea.

Per questi obbiettivi è importante il coinvolgimento delle aziende territoriali, la conoscenza dei

processi di lavoro e i cambiamenti nel mondo del lavoro per formare delle figure professionali “al

passo con i tempi”

Istruzione e Formazione

L’Istituto De Andrè, è, dunque, una scuola dove si realizza il giusto equilibrio tra acquisizione

delle competenze di base, indispensabili per svolgere qualsiasi attività professionale, ma anche

acquisire una solida preparazione facilmente spendibile nel mondo del lavoro o continuare gli

studi universitari.

Tale mission si concretizza nel perseguimento dei seguenti obiettivi:

Garantire la centralità dello studente nell’azione didattica;

Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro;

Sviluppare competenze che permettano l’apprendimento permanente;

Progettare e valutare per competenze;

Sviluppare l’alternanza scuola lavoro;

Utilizzare proficuamente gli strumenti digitali;

Utilizzare il laboratorio come metodologia di apprendimento;

Conoscere il proprio ambiente e territorio per sapersi meglio relazionare con contesti

diversi consapevoli che il futuro professionista deve avere un quadro di riferimento europeo

ed un orizzonte professionale allargato;

Realizzare “alleanze formative” con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca.

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Vision

Innovazione e Formazione.

La nostra scuola è un luogo di innovazione e di formazione culturale e professionalizzante.

La scuola si impegna a realizzare:

Una “didattica orientativa” volta a far emergere le potenzialità dell'alunno;

Percorsi didattici personalizzati;

Flessibilità didattica ed organizzativa con un approccio laboratoriale;

Una comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione;

L’uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature;

Un sistema organizzativo che cura il miglioramento continuo;

L'aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari;

Il ruolo dei Docenti è visto come orientatori e facilitatori. Gli insegnanti, infatti, rappresentano uno

snodo strategico per orientare correttamente al lavoro: accompagnano gli studenti nel processo di

costruzione della loro formazione professionale; questo può avvenire perché nel corso degli anni

scolastici hanno preso consapevolezza delle proprie attitudini, competenze e aspirazioni.

Lo studente, invece, è il soggetto dell'educazione e la scuola realizza un'attività educativa che si

propone di stimolarne la crescita umana, civile e culturale. Il clima relazionale per il

conseguimento di tale fine è basato sulla condivisione delle finalità educative e sulla

collaborazione attiva tra i soggetti interessati.

La costruzione di un clima educativo richiede una assunzione di responsabilità da parte degli

insegnanti, che attraverso il loro impegno professionale si occupano di favorire il processo

educativo e forniscono strumenti per una seria formazione scolastica dello studente, il cui diritto

a imparare si coniuga direttamente con il dovere di garantire un adeguato impegno ad

apprendere.

Questa indispensabile assunzione di responsabilità rende lo studente "soggetto" attivo della sua

crescita. Su questa base, improntata ai valori della consapevolezza e della reciproca

responsabilità, costruiamo il nostro patto formativo.

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Organigramma

DIRIGENTE SCOLASTICO

COLLABORATORI DI

DIRIGENZA

COLLEGIO DEI

DOCENTI

AREA

ORGANIZZATIVA

ED

AMMINISTRATIVA

CONSIGLIO DI

ISTITUTO

DIPARTIMENTI

FUNZIONI

STRUMENTALI

CONSIGLI DI

CLASSE

LABORATORI

COMMISSIONI

ASSISTENTI

AMMINISTRATIVI

ASSISTENTI

TECNICI

COLLABORATORI

SCOLASTICI

NUCLEO

AUTOVALUTAZIONE

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Dirigente Scolastico

È il rappresentante legale dell’Istituto;

Ne assicura la gestione unitaria;

È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del

servizio;

Ha autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, nel

rispetto delle competenze degli organi collegiali;

Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa;

Promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione con

il territorio;

Garantisce l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e

innovazione metodologica e didattica;

Garantisce l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e l’attuazione del diritto

di apprendimento da parte degli alunni.

Collaboratori di presidenza

I collaboratore con funzione vicarie

Sostituisce il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi;

Redige l’orario di servizio dei docenti in base alle direttive del D.S. e dei criteri emersi nelle

sedi collegiali preposte.

Assicura il rispetto del regolamento di istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite

anticipate ecc.);

Assicura il coordinamento delle attività in collaborazione con il D.S.G.A e il secondo

collaboratore;

Cura la documentazione relativa all’organico dei docenti;

Mantiene in collaborazione con i coordinatori di classe rapporti con studenti e genitori;

Assicura in coordinazione con il Secondo Collaboratore il controllo nei corridoi.

II collaboratore

Sostituisce il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi in

caso di assenza o impedimento del Collaboratore Vicario;

Collabora con il D.S. ed con il Docente Vicario nelle sostituzioni giornaliere dei docenti

assenti;

Coordina le attività delle aree INVALSI, qualità, autovalutazione d’Istituto;

Coordina e verifica l’attuazione delle attività previste nel POF;

Con il Collaboratore Vicario è responsabile della comunicazione interna ed esterna

all’Istituto;

Assicura in coordinazione con il Collaboratore Vicario il controllo nei corridoi;

Controlla le firme per presa visione delle circolari e ne verifica l’attuazione;

In collaborazione con il Collaboratore Vicario assicura il rispetto del regolamento di istituto

da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate ecc.);

Coordina la progettazione e la realizzazione dei progetti d’Istituto tesi all’ampliamento

dell’offerta formativa;

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Collabora nella cura dei rapporti con studenti e genitori;

Trasmette ai coordinatori di classe informazioni e comunicazioni relative agli alunni;

Altri Collaboratori del dirigente scolastico :

Coordinatori dei Consigli di classe,

Funzioni strumentali,

Nucleo autovalutazione

Docenti Tutor

Docente- tutor della classe alternanza scuola - lavoro.

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PRIORITA, TRAGUARDI ED OBIETTIVI IN RELAZIONE AL RAPPORTO DI

AUTOVALUTAZIONE (RAV) E AL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)

Il presente Piano tiene conto dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul

portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è

reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,

l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale, gli esiti

documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici

messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi

conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo e Obiettivi di breve periodo.

Le priorità in rapporto agli esiti del RAV che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio, sono

state individuate dal Nucleo di valutazione della scuola e condivise dal collegio docenti:

1) Sviluppare in tutti gli attori della comunità scolastica la sensibilità verso le competenze

di cittadinanza attiva.

2) Migliorare la rilevazione e l’analisi dei dati riguardanti gli sbocchi dei percorsi di studio

attivi nella scuola.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1) Formalizzare in sede di valutazione dello studente l’acquisizione di competenze di

cittadinanza attiva a conclusione del Primo e Secondo Biennio.

2) Realizzare un report con cadenza triennale sulle scelte dei diplomati sia in chiave

occupazionale sia in chiave di prosecuzione degli studi.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

1. Le competenze di cittadinanza attiva non sono ancora pienamente integrate nell’azione

didattica quotidiana e si richiedono pertanto azioni che concretamente realizzino in pieno

quanto già previsto dalla progettazione dell’Istituto.

2. Una più attenta analisi degli sbocchi dei diplomati può facilitare la ridefinizione della

“mission” della scuola in rapporto alle scelte e alle opportunità rilevate.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi

sono:

1) Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e valutazione per le competenze di

cittadinanza attiva.

2) Implementazione delle aule tematiche in alcune sezioni della scuola.

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3) Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e /o di prosecuzione

degli studi degli studenti diplomati.

4) Aumentare il n. di occasioni d’incontro con le famiglie

Il Piano di miglioramento è finalizzato a garantire l’erogazione di un servizio scolastico di maggiore

qualità rimuovendo o cercando di ridurre le criticità emerse in sede di compilazione del RAV e con

lo scopo, anche in linea con il percorso di qualità che la scuola persegue da alcuni anni attraverso la

certificazione, di diffondere tra tutti gli operatori scolastici, la cultura del miglioramento continuo

delle prestazioni (si veda la versione integrale del PDM ALLEGATO al PTOF).

Le priorità e i traguardi che la scuola si pone in rapporto agli esiti del processo di autovalutazione

d’istituto, trovano piena integrazione con le finalità generali che la scuola si è assegnata con il

presente Piano dell’offerta triennale e che sono state illustrate nel paragrafo precedente e anzi

costituiscono, senza esaurirle, una specificazione di alcune delle priorità generali indicate ma più in

generale si integrano in maniera diretta o indiretta con tutte le nove priorità.

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Piano delle attività

Il piano delle attività prevede un progetto unitario ed integrato, elaborato in coerenza con il PTOF,

nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio per una proposta formativa organica,

sistematica e attenta alle peculiarità di ogni indirizzo di studio.

Il piano si articola in:

Curricolo;

Attività integrative e/o aggiuntive facoltative di ampliamento dell’offerta formativa;

Iniziative di orientamento scolastico e professionale;

Iniziative di continuità;

Iniziative di formazione;

Iniziative di sostegno e integrazione;

Iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica.

Ispirandosi agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana,

vengono affermati i seguenti principi:

Uguaglianza, in quanto garanzia di pari opportunità per tutti gli allievi;

Educazione alla civile convivenza democratica;

Imparzialità e regolarità del servizio scolastico;

Accoglienza ed integrazione ai fini del superamento delle situazioni di difficoltà e di disagio

degli alunni;

Efficienza e trasparenza da parte di tutti gli operatori dell'istituzione scolastica;

Coinvolgimento delle famiglie nelle problematiche della vita scolastica;

Libertà di insegnamento e di formazione in servizio del personale;

Valutazione ed autovalutazione dell’efficienza e dell’efficacia dell’offerta formativa.

Gestione del Piano dell’Offerta Formativa

Coordinamento delle attività del piano

Coordinamento della progettazione curricolare

Valutazione delle attività del piano

In particolare gli obiettivi si realizzano e si eseguono nelle seguenti Aree :

AREA PTOF

1) Coordinamento Stesura PTOF;

2) Coordinamento di attività Progettazione curriculare disciplinare e di classe per Competenze

Disciplinari in collaborazione con i Dipartimenti Disciplinari al fine di:

Redigere programmazioni comuni disciplinari per competenze nel rispetto delle

indicazioni ministeriali;

Redigere criteri di valutazioni condivisi e comuni;

Modificare , ampliare, adeguare il PTOF alle esigente degli studenti, dei docenti,

delle famiglie, del Territorio;

Coordinamento Monitoraggio PTOF.

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AREA INVALSI

Coordinamento attività di formazione e aggiornamento dei docenti nei confronti degli

impegni-Invalsi;

Coordinamento Piano di miglioramento (Quadri di riferimento- simulazione prove) ;

Lettura, analisi e restituzione dati;

AREA AUTOVALUTAZIONE

Questa sezione consente di realizzare la Diagnosi dell’Istituto Scolastico per ottenere informazioni

necessarie per:

Coordinamento delle commissioni Autoanalisi e Autovalutazione d’Istituto e monitoraggio

PTOF;

Definire i punti di forza e di debolezza della scuola;

Individuare, nei processi chiave del servizio scolastico, gli ambiti dove

apportare miglioramenti;

Scegliere gli obiettivi più appropriati in funzione delle caratteristiche della scuola

per pianificare e programmare le azioni e progetti necessari per raggiungerli.

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Interventi e Servizi per gli Studenti, Rapporti con Istituzioni ed Enti esterni

alla Scuola, Orientamento in ingresso, Sostegno al lavoro degli Studenti

In particolare, tale area, si interessa di:

Curare l’accoglienza dei nuovi studenti;

Coordinare e gestire le attività di orientamento in ingresso;

Monitorare e qualificare le eccellenze;

Collaborare con il Dipartimento;

Promuovere attività culturali ed educative per gli studenti;

Produrre materiale informativo;

Organizzare eventi per presentare l’Istituto al territorio;

Curare accordi con le scuole secondarie di primo grado;

Predisporre il calendario degli incontri nelle scuole e le uscite presso i vari istituti;

Organizzazione incontri docenti – genitori – alunni scuole secondarie.

Piano dell’offerta formativa dell’Istituto Europeo “F. De Andrè”

Indirizzi di studio

Classe Quota ministeriale + Quota autonomia *

I AFM 33 ore ministeriali

II AFM 33 ore ministeriali

III AFM 32 ore ministeriali

IV AFM 32 ore ministeriali

V A AFM 32 ore ministeriali

V B AFM 32 ore ministeriali

I CAT 33 ore ministeriali

II CAT 33 ore ministeriali

III CAT 32 ore ministeriali

IV CAT 32 ore ministeriali

V A CAT 32 ore ministeriali

V B CAT 32 ore ministeriali

I IPSE 33 ore ministeriali

II IPSE 33 ore ministeriali

III IPSE 32 ore ministeriali

IV IPSE 32 ore ministeriali

V A IPSE 32 ore ministeriali

V B IPSE 32 ore ministeriali

*L’aggiunta della quota di autonomia permette di inserire nei curricula lo studio della seconda e

terza lingua comunitaria (francese - spagnolo).

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Istituto Economico Paritario Europeo

Articolazione: Amministrazione, finanza e marketing (ex Ragioneria)

Tale percorso formativo è finalizzato alla formazione dei futuri periti tecnici in Amministrazione,

Finanza e Marketing, con competenze ancora più specifiche e moderne rispetto alla figura del

“ragioniere tradizionale”. Serve, oggi, un professionista con spiccate competenze nel campo dei

macrofenomeni nazionali ed internazionali, dei sistemi e dei processi aziendali, quali

l’organizzazione, la pianificazione, l’amministrazione finanziaria, il controllo della

programmazione, ma soprattutto gli strumenti di Marketing.

Con specifico riferimento al Marketing, esso riguarda anzitutto l’individuazione dei prodotti-

mercato e dei segmenti potenziali.

Obiettivi da perseguire

Competenze dei fenomeni gestionali utilizzando metodi e tecniche contabili;

Competenze contabili e finanziarie in linea con le esigenze nazionali ed internazionali;

Capacità a gestire le trattative contrattuali delle diverse aree aziendali;

Saper interpretare i documenti finanziari dell’azienda;

Saper comunicare in modo fluente nelle lingue straniere;

Saper usare correttamente le tecnologie informatiche;

Competenze nel campo della gestione e delle risorse, umane e non, di analisi e di sintesi.

Strumenti di formazione extra curriculare A.F.M.

Laboratorio di conversazione nelle lingue straniere;

Laboratorio di Amministrazione, Finanziaria e Aziendale;

come realizzare un’azienda in laboratorio esercitandosi su tutte le operazioni gestionali

(Impresa Formativa Simulata);

Scuola di stage-lavoro per la verifica delle esercitazioni;

Laboratorio di Marketing strategico e di vantaggio competitivo.

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Profilo del diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”

Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei

macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei

sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,

finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e

dell’economia sociale.

Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche

per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al

miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.

Attraverso il percorso generale, è in grado di:

Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed

extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;

Redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;

Gestire adempimenti di natura fiscale;

Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;

Svolgere attività di marketing;

Collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;

Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione,

finanza e marketing.

1 ° Biennio

Alla fine del biennio gli alunni devono aver acquisito:

La capacità di lavorare in gruppo, di esprimere le proprie idee, di conoscere e rispettare le

regole, di rapportarsi con i docenti e le istituzioni;

Il possesso di adeguate strategie e di autonomia di apprendimento;

Le competenze disciplinari;

Le conoscenze informative delle discipline professionalizzanti.

2° Biennio e 5° Anno

Il triennio è dedicato all’acquisizione di conoscenze e competenze specialistiche diversificate,

nonché alle esigenze del mercato del lavoro.

Al raggiungimento di tale obiettivo contribuiscono:

Le discipline curriculari;

Metodologie didattiche diversificate quali le lezioni interattive.

Mediante l’utilizzo di queste lezioni gli studenti vengono guidati all’acquisizione di ampie

conoscenze e competenze in ambito economico-aziendale, che rendono possibile il raggiungimento

di una formazione completa, in linea con le richieste di un mercato di lavoro globale, in rapida e

continua evoluzione.

Il monte ore dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è articolato secondo il seguente:

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QUADRO ORARIO

DISCIPLINA 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO

I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (scienze della terra e 2 2

biologia)

Scienze integrate (fisica) 2

Scienze integrate (chimica) 2

Geografia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Informatica 2 2 2 2

Seconda lingua comunitaria (francese) 3 3 3 3 3

Terza lingua comunitaria (Spagnolo) 2 2

Economia aziendale 2 2 6 7 8

Diritto 3 3 3

Economia politica 3 2 3

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 33 33 32 32 32

Sbocchi:

L’indirizzo offre possibilità di:

Accesso a tutte le facoltà universitarie; le più affini sono: Economia aziendale, Economia e

commercio, Giurisprudenza; Scienze Manageriali. Accesso ai percorsi di specializzazione tecnica

superiore, brevi o biennali, ai percorsi di studio per le iscrizioni agli Albi Professionali.

Occupazione:

Inserimento nelle aziende di qualsiasi tipo, pubblico o privato, nel settore amministrativo-contabile.

Attività autonoma

Corsi specifici consentono di esercitare la professione promotore finanziario, consulente

assicurativo. Per il diplomato con l’indirizzo generale di “Amministrazione, Finanza e Marketing”

il mercato del lavoro presenta tra l’altro professioni emergenti e in forte espansione nel campo della

gestione dei patrimoni immobiliari e della rendicontazione della gestione aziendale.

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Istituto Tecnico Paritario Europeo

Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio – CAT (ex Geometra)

Costruire in Europa: rispettare l’ambiente, valorizzare il territorio

Valorizzare la “costruzione” in un ambiente di grande interesse sociale, economico e turistico: la

vasta area della Piana del Sele e del Cilento. Va formata ed educata una nuova generazione di

tecnici capaci di pensare al futuro rispettando l’ambiente e valorizzando il territorio. Il profilo del

diplomato CAT è quello di un professionista con una preparazione che si basa prevalentemente sul

possesso di capacità grafico-progettuali relative ai settori del rilievo delle costruzioni e di concrete

conoscenze inerenti l’organizzazione, la gestione, la produzione edilizia, la gestione del cantiere, gli

aspetti del terreno, gli aspetti economici, amministrativi, estimativi ed il rilievo grafico. Il livello di

formazione sarà orientato verso una concreta operatività professionale e sarà raggiunto tramite

l’acquisizione di principi e metodi fondamentali delle aree di competenza.

Obiettivi da perseguire

La formazione riguarda, la capacità a pianificare ed organizzare le misure opportune e

salvaguardare la salute, la sicurezza dei luoghi di lavoro e il rispetto dell’ambiente anche in

relazione alle soluzioni opportune per il risparmio energetico. La progettazione sostenibile è ormai,

un approccio globale alla creazione di prodotti e di sistemi favorevoli all’ambiente, socialmente

equi e realizzabili anche dal punto di vista economico.

Il piano di studi del geometra tiene presente:

La continua trasformazione nella struttura delle professioni, che richiede il costante

adattamento degli itinerari formativi;

Il profondo mutamento dei saperi e lo sviluppo dei processi tecnologici;

La necessità di potenziare gli elementi di formazione generale, necessari per una migliore

comprensione della realtà, e dunque per un più responsabile inserimento nella vita sociale e

professionale.

Il sapere tecnologico è obiettivo centrale dell’esperienza formativa, con la consapevolezza che la

flessibilità oggi richiesta può derivare solo da una base formativa culturale sufficientemente ampia.

Strumenti per la formazione extra-curriculare

Laboratorio tecnico con uso del software CAD (disegno tecnico assistito);

Laboratorio tecnologico in un cantiere didattico (learning by doing);

Laboratorio di conversazione per le lingue straniere (inglese, francese e spagnolo);

Laboratorio di Topografia e Progettazione.

Particolare attenzione sarà posta alle innovazioni nel campo dei nuovi prodotti della tecnologia e

dell’innovazione, specie nelle materie caratterizzanti come Costruzione e Disegno.

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Profilo del diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”

Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”:

Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle

industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi

informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed

economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle

risorse ambientali;

Possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del

cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;

Ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio,

nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;

Ha competenze relative all’amministrazione di immobili.

È in grado di:

Collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e

realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;

Intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di

organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;

Prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il

risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la

valutazione di impatto ambientale;

Pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e

sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;

Collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le

attività svolte.

1° Biennio

Il biennio fornisce le competenze tecniche di base per l'uso delle nuove tecnologie informatiche

rivolte al disegno e alla comunicazione, competenze apprese in aula di informatica specifiche e ben

attrezzate.

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le

potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico;

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità.

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2° Biennio e 5° Anno

Formare la figura di un tecnico preparato all'organizzazione e gestione del cantiere e della

sua sicurezza, secondo le normative attuali del mondo del lavoro e sensibile alla cultura

della sicurezza;

Integrare il percorso con visite, stage-laboratori curricolari ed extracurricolari in cantieri

della zona, scelti in collaborazione con le associazioni delle Imprese Edili;

Favorire la comunicazione multimediale nelle varie sfaccettature e le attività di laboratori di

compresenza per meglio seguire ed indirizzare lo studente;

Orientare verso una professionalità qualificata per l'inserimento nel mondo del lavoro sia (

Enti pubblici, imprese, studi tecnici, agenzie immobiliari);

Preparare adeguatamente per gli studi universitari in qualsiasi facoltà (in particolare

Ingegneria ed Architettura) o in corsi post-diploma.

Quadro orario

Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio

DISCIPLINA 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO

I II III IV V

Lingua e letteratura italiana e geografia 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Seconda lingua comunitaria (francese) 3 3

Terza lingua comunitaria (spagnolo) 2 2

Storia cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Matematica e complementi 4 4 4 4 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (scienze della terra e 2 2

biologia)

Scienze integrate (fisica) 2 2

Scienze integrate (chimica) 2 2

Tecnologie informatiche 2

Tecnologie e tecniche di rappresentazione 2 2

grafica

Scienze e tecnologie applicate 2

Progettazione, Costruzioni, Impianti 7 6 7

Geopedologia, Economie ed Estimo 3 4 4

Topografia 4 4 4

Gestione del cantiere e Sicurezza 2 2 2

dell’ambiente di lavoro

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 33 33 32 32 32

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Sbocchi professionali

Il diploma CAT permette di accedere a qualunque corso universitario, in particolare alla facoltà di:

Ingegneria Edile, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Gestionale, Architettura, Scienze della Terra,

dell’Ambiente e delle Risorse, Matematica, Fisica, Scienze e Tecnologie Agrarie, Informatica,

Scienze Geo-Cartografiche ed Estimative, Pianificazione Urbanistica e Territoriale; inoltre tutti i

corsi universitari costituiti da apprendimenti di materie tecniche.

Il diplomato può trovare lavoro in aziende pubbliche e private:

Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine utilizzate nelle costruzioni;

Possiede competenze grafiche e progettuali nel campo edilizio e nell’organizzazione del

cantiere;

Possiede competenze nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;

Ha competenze nella stima dei terreni e dei fabbricati;

Ha competenze nell’amministrazione di immobili e nello svolgimento di operazioni

catastali;

Sa pianificare ed organizzare tutte le misure per la sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro.

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Istituto Professionale Paritario Europeo

Servizi per L’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

Il settore della ristorazione è in continua crescita, soprattutto grazie al turismo e alla valorizzazione

dei prodotti locali e quindi ha sempre bisogno di nuove figure professionali da inserire nelle

strutture sparse sul territorio nazionale ed estero. Per gli alunni e le alunne iscritte alla nostra scuola,

le lezioni non si svolgono esclusivamente in aula, ma nell’equilibrio didattico e formativo degli

alunni che frequentano questa scuola, assume un ruolo di primaria importanza il tempo speso nei

laboratori della scuola, che sono una vera e propria cucina, una vera e propria sala-ristorante, un

vero e proprio bar, in cui gli studenti possono esercitarsi alla professione. L’Istituto De Andrè

presenta una completa offerta formativa per il settore alberghiero e per il settore enogastronomico

adeguata al contesto di riferimento e perfettamente integrata con le aziende, enti ed istituzioni

presenti sul territorio. L’Istituto per rafforzare la sua vocazione europea e consolidare

l’apprendimento delle lingue straniere, organizza per i suoi allievi un servizio hostess per fiere,

manifestazioni, congressi ed eventi.

Obiettivi da perseguire

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità

alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere

dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di

organizzazione e gestione dei servizi.

Utilizza le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della

commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

Reperisce ed elabora dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il

ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;

Attiva sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;

Cura la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse

ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

L'attività laboratoriale costituisce il fulcro dell'attività didattica dell'Istituto Alberghiero “F. De

Andrè”. Questa consapevolezza ha indotto tutto il personale, dalla Dirigenza al personale ausiliario,

a partecipare ad un processo di modernizzazione informatica che fa dell'Istituto una delle scuole

pioniere dei processi di modernizzazione scolastica.

Strumenti per la formazione extra-curriculare

Laboratorio, a libera scelta dello studente e della famiglia e in orario extra-curriculare, per

l’apprendimento della terza lingua straniera, elemento predominante ai fini occupazionali;

Laboratorio di conversazione nelle lingue estere;

Laboratorio di informatica, per l’acquisizione della Patente Europea – ECDL.

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Profilo del diplomato nell’indirizzo “Enogastronomia ed Ospitalità alberghiera”

Il Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze

tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei

cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.

E’ in grado di:

Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione

della commercializzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità;

Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle

risorse umane;

Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità,

la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate

all’ottimizzazione della qualità del servizio;

Comunicare in almeno due lingue straniere;

Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con

il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;

Attivare sinergie tra servizi di ospitalità accoglienza e servizi enogastronomici

valorizzando, anche attraverso la progettazione e programmazione di eventi, il patrimonio

delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali e di costume del territorio;

Documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.

Nella filiera dell’enogastronomia:

Agisce nel sistema di qualità per la trasformazione, conservazione, presentazione e servizio dei

prodotti agroalimentari;

Integra le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche e comunicative;

Opera nel sistema produttivo sia promuovendo le tradizioni locali, nazionali ed internazionali sia

individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell’articolazione Enogastronomia, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,

produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici, operare

nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando

le nuove tendenze enogastronomiche.

1° Biennio

Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano

su metodologie laboratoriali che favoriscono l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure

funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da

sviluppare nel triennio. L’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza previste a

conclusione dell’obbligo di istruzione consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di

accrescere il suo valore anche in termini di occupabilità.

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2° Biennio e 5° Anno

Nel secondo biennio, gli aspetti scientifico-tecnologici, tecnici e professionali sviluppati dalle

discipline d’indirizzo assumono le connotazioni specifiche del settore di riferimento. Le discipline,

nell’interazione tra le loro peculiarità, promuovono l’acquisizione progressiva delle abilità e

competenze professionali.

Il ricorso al ‘laboratorio’, come luogo elettivo per l’ apprendimento, consente di introdurre

progressivamente lo studente ai processi e ai contesti produttivi e organizzativi aziendali, nonché

alle figure professionali di riferimento. Questa metodologia, insieme all’alternanza scuola-lavoro e

agli stage aziendali, costituisce un elemento fondamentale del continuo processo di orientamento

che, nel secondo biennio, favorisce la riflessione degli studenti sulle scelte operate e le rende più

fondate e consapevoli. Il quinto anno si caratterizza per essere il segmento del percorso formativo in

cui si compie quell'affinamento della preparazione culturale, tecnica e professionale che fornisce

allo studente gli strumenti idonei ad affrontare le scelte per il proprio futuro di studio o di lavoro.

Esso punta infatti a sviluppare una conoscenza sistemica della filiera economica di riferimento,

idonea anche ad orientare la prosecuzione degli studi a livello terziario, con particolare riferimento

agli Istituti Tecnici Superiori.

Sbocchi professionali

Nell’articolazione dell’enogastronomia, il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,

produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare

nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le

nuove tendenze.

È possibile l’iscrizione a qualsiasi corso universitario, in particolare alla facoltà di Lingue e culture

moderne, Scienze e Tecniche alimentari, Economia e Commercio, Università della Ristorazione;

Scienze dei servizi giuridici, Scienze delle investigazioni pubbliche e private, Scienze del servizio

sociale e del non profit; Giurisprudenza.

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Quadro orario indirizzo IPSEOA

Articolazione: Enogastronomia

DISCIPLINA 1°BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO

I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Seconda lingua comunitaria (francese) 3 3 3 3 3

Terza lingua straniera (spagnolo) 2 2

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (scienze della terra e 2 2

biologia)

Scienze integrate (fisica) 2

Scienze integrate (chimica) 2

Laboratorio dei servizi enogastronomici 2 2 6 4 4

settore Cucina

Laboratorio dei servizi enogastronomici 2 2 2 2

settore Sala e Vendita

Laboratorio dei servizi di Accoglienza 1 1

Turistica

Scienze degli alimenti 1 1

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3

Diritto e tecniche amministrative della 4 5 5

struttura ricettiva

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 33 33 32 32 32

Orientamento formativo in itinere e post diploma

Particolare attenzione viene posta all’orientamento, inteso come un intervento finalizzato a rendere

lo studente partecipe e responsabile della propria scelta post-diploma. L'attività, che l’Istituto offre

ai propri studenti già a partire dal quarto anno, ha come obiettivo fondamentale quello di far loro

acquisire gli strumenti per scelte consapevoli e motivate finalizzate al successo personale e

professionale. In tale prospettiva la scuola propone le seguenti iniziative:

Attività di informazione finalizzate alla scelta dei corsi di laurea universitari, corsi di

specializzazione post-diploma, sbocchi nel mondo del lavoro;

Attività di supporto per l’ingresso nel mondo del lavoro (analisi del mercato del lavoro con

particolare riferimento alla nostra realtà territoriale; elaborazione di un curricolo, tecniche di ricerca

attiva del lavoro; incontri individuali di preselezione del personale).

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Piano Ampliamento dell’Offerta Formativa dell’Istituto “De Andrè”

Ogni progetto nasce da un’ idea che, dovrà poi essere tradotta in procedure ed attività affinché

diventi realizzabile. Uno dei primi passi da fare è quello di condividere con altri l’idea e cercare

consenso e supporto. Progettare significa fermarsi a riflettere ed organizzarsi per fare quel salto

avanti che sta dentro al significato etimologico della parola progettare (gettare pro, davanti a..). un

progetto può essere paragonato ad un ponte lanciato tra la realtà di un dato momento e il

cambiamento da raggiungere.

I progetti in attuazione presso l’Istituto Europeo Paritario “F. De Andrè” sono:

Alternanza scuola-lavoro;

Book in progress;

Matematica e realtà;

Concorso letterario.

Alternanza scuola lavoro

DESTINATARI: Alunni di tutte le classi del Secondo biennio e Quinto anno IPSE.

Premessa

L’alternanza scuola-lavoro viene istituzionalizzata con la legge n.53 del 2003; il D.Lgs. n.77/2005

ne stabilisce le norme generali e definisce l'alternanza “una modalità di realizzazione dei corsi del

secondo ciclo, sia nei sistemi dei licei sia nei sistemi dell’istruzione e della formazione

professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze

spendibili nel mercato del lavoro” (art. 1, comma 1°, D.Lgs. n. 77/2005)

Ulteriori riferimenti normativi sono il D.M. 234 del 26.6.2000 e il D.M. 47 del 13.06.2006, che

prevede la “flessibilità organizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, sperimentazione e

sviluppo, secondo quanto previsto dal Piano dell’Offerta Formativa di ciascuna istituzione

scolastica”, utilizzando – nell’ambito del monte ore curricolare – la flessibilità, prevista fino al

massimo del 20%. E’ da considerare, inoltre, la Legge 296/06 comma 622 che eleva l’età per

l’accesso al lavoro da 15 a 16 anni.

Coerentemente con i DD.PP.RR. 87.88 e 89 del 15 marzo 2010 e con le successive linee guida,

l’alternanza scuola lavoro valorizza, attraverso un percorso co-progettato, la formazione congiunta

tra scuola e mondo del lavoro, finalizzata all’innovazione didattica e all’orientamento degli studenti,

introducendo l’Alternanza Scuola Lavoro come metodo sistematico da introdurre nella didattica

curriculare e declinata a seconda dei diversi indirizzi di studio. La legge n.128/2013 rafforza

l'alternanza scuola-lavoro per gli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria e pone

particolare attenzione alle attività di orientamento (Linee guida nazionali per l'orientamento

permanente).

Recenti provvedimenti legislativi, legge 107 del 13 luglio 2015, tendono a potenziare l'offerta

formativa in Alternanza Scola Lavoro inserendo organicamente questa strategia didattica nell'offerta

formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte

integrante dei percorsi di istruzione (art.1.commi 33-45)

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Finalità

L’alternanza è una metodologia basata sullo sviluppo di processi di apprendimento che promuovono

la cultura del lavoro e privilegiano la dimensione dell’esperienza, in tal senso essa contribuisce ad

orientare il Piano dell’Offerta Formativa perché si stabiliscano e si rafforzino i rapporti tra

scuola/lavoro/territorio.

L’Alternanza Scuola-Lavoro è quindi una didattica innovativa, uno stile di insegnamento e di

apprendimento che ha la finalità di valorizzare, come momenti interdipendenti di formazione lo

studio e la pratica lavorativa, rendendo così possibile un’integrazione efficace tra le acquisizioni

maturate in entrambi i contesti.

Il nostro Istituto attua l’Alternanza Scuola-Lavoro, cioè percorsi flessibili e personalizzati di

integrazione tra Formazione e mondo del lavoro per garantire agli studenti una preparazione

professionale aggiornata con le esigenze del Territorio.

Le attività si realizzeranno all’interno dei percorsi curriculari e non, attuando un modello di

alternanza come approccio metodologico che possa contribuire allo sviluppo delle competenze

trasversali e professionali in uscita.

La struttura del progetto alternanza si basa su diverse forme di intervento come visite guidate, stage

di osservazione, incontri con figure professionali, interviste ad esperti aziendali, simulazione

d’impresa, inserimento in azienda, realizzazione di progetti concreti e si svilupperà su un piano

triennale.

La progettazione dei percorsi in alternanza fornisce elementi per sviluppare le competenze richieste

dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza,

“comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e

personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento

formale non formale o informale”, presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e

relazionali; la didattica può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e

assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per

elaborarla/rielaborarla.

Risultano costituire elementi significativi da tradurre in indicatori per la valutazione del progetto,

i seguenti elementi:

Il Territorio: la presenza di un’analisi del territorio che permetta di comprendere i

fabbisogni professionali. Sulla base di questa analisi, vengono realizzati accordi scuola

territorio, che permettono di definire i compiti e i ruoli dei soggetti coinvolti a sostegno del

progetto, e di promuovere una programmazione pluriennale, che non si esaurisca nel singolo

percorso;

La struttura organizzativa: la presenza di un gruppo di progetto supporta le istituzioni

scolastiche nello svolgimento delle attività connesse alla progettazione, gestione,

monitoraggio e diffusione del progetto.

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La progettazione: elementi come la cultura del lavoro, l’economia del territorio,

l’organizzazione aziendale, la comunicazione in contesti informali e non formali

arricchiscono ed integrano il curricolo. La tipologia di percorso varia per i diversi ordini di

studio, assumendo, a seconda dei casi, un carattere più orientativo o più professionalizzante;

La realizzazione: le fasi significative di un percorso in alternanza sono l’attività d’aula e il

periodo di stage/tirocinio di cui occorre specificare il “peso” sul totale delle ore del

percorso. Fondamentali sono le modalità di esercizio delle funzioni del tutor interno e del

tutor esterno;

La valutazione: rappresenta un elemento fondamentale nella verifica della qualità degli

apprendimenti;

La certificazione: la presenza e la qualità di un certificato che attesti ed espliciti le

competenze acquisite, spendibili in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo

professionale e personale, è l’atto conclusivo del percorso.

Nel nostro Istituto sono state previste azioni diversificate per i vari indirizzi, volte a verificare

l’efficacia della preparazione scolastica rispetto alle richieste dell’Impresa/Ente, a favorire

l’orientamento dopo il diploma, ad agevolare l’inserimento nella realtà produttiva e ad orientare

nella scelta delle specializzazioni universitarie.

Il progetto, che si svilupperà in un triennio, ha come finalità :

La realizzazione di un organico collegamento con il mondo del lavoro. Avvicinare gli allievi al mondo del lavoro per favorire l’orientamento e sviluppare

idee imprenditoriali.

Rimotivare allo studio e valorizzare le eccellenze.

Sviluppare le competenze comunicative e organizzative. Favorire la realizzazione di percorsi che colleghino in modo biunivoco la formazione in

aula con l'esperienza pratica.

Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione

di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro.

Sintesi attività proposte

Classe III - IV formazione in aula - tot ore 150 ore per ciascuna classe

Le attività di stage saranno organizzate attraverso una metodologia che impegnerà gli alunni

durante le ore del sabato o si svolgerà nelle giornate in cui non è prevista la presenza a scuola.

Alcune giornate saranno dedicate alla formazione in aula, con la partecipazione di docenti interni

nelle seguenti materie

Sicurezza in azienda (corso di n. 8 ore);

Promozione all’imprenditorialità (n. 4 ore);

Diritto del lavoro e formazione del CV (n. 8 ore)

Inglese (n. 10 ore)

STAGE AZIENDALI (120 ore totali) da realizzarsi il sabato a partire da dicembre 2017

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Classe V formazione in aula - tot ore 100 ore

Alcune giornate saranno dedicate alla formazione in aula, con la partecipazione di docenti interni

nelle seguenti materie

Sicurezza in azienda (corso di n. 2ore);

Promozione all’imprenditorialità (n. 2 ore);

Diritto del lavoro e formazione del CV (n. 2 ore)

Inglese (n. 4 ore)

STAGE AZIENDALI (90 ore totali) da realizzarsi il sabato a partire da dicembre 2017

La principale finalità del nostro progetto Alternanza, quindi, consiste nell’alternare la teoria alla

pratica, facendo interagire gli studenti con il mondo del lavoro, sia con la loro presenza azienda sia

con la presenza di esperti nella scuola per corsi di aggiornamento, apprendimenti e preparazione

agli stage, sia mettendoli alla prova nella realizzazione di un progetto di lavoro, deciso dal consiglio

di classe di ogni singola classe.

Book in progress

Sono libri di testo, di elevato spessore scientifico e comunicativo, scritti dagli 800 docenti della rete

nazionale con capofila l’ITIS Majorana di Brindisi e stampati all’interno delle scuole.

Con tale iniziativa si migliora significativamente l’apprendimento degli allievi e,

contemporaneamente, si fornisce una risposta concreta ai problemi economici delle famiglie e del

caro libri. La struttura del Book in Progress, consente di variare, sulla base delle esigenze didattiche

e formative, gli apprendimenti degli allievi ed i contenuti da trasmettere. Con tale iniziativa, si

valorizza la funzione docente e si concretizza la personalizzazione degli interventi formativi. Altro

elemento positivo, che tale iniziativa porta con se, è quello di consentire alle famiglie un risparmio

di spesa sulla dotazione libraria di circa € 400,00 rispetto ai tetti di spesa previsti dal Ministero.

A tale iniziativa, sempre nell’ottica della promozione del successo formativo, si affiancano

videolezioni, ed assistenza on line a favore degli alunni. Ciò al fine di consentire un più pronto

recupero degli apprendimenti.

Matematica e realtà

Matematica&Realtà (M&R) è un progetto di innovazione didattica che promuove l'interazione

dinamica tra mondo reale e mondo matematico come elemento chiave del processo di

insegnamento-apprendimento. In sintonia con la Matematica per il cittadino, si propone di stimolare

i ragazzi ad utilizzare le conoscenze e le competenze matematiche acquisite a scuola, per orientarsi

nella moderna società della conoscenza e gestire le proprie scelte in modo consapevole e attivo.

Matematica&Realtà (M&R) è un progetto nazionale finalizzato a stimolare una profonda

innovazione didattica in Matematica, rivolto a Docenti e Studenti di ogni ordine e grado. Nato nel

2005, si avvale dall’esperienza pluriennale acquisita dal progetto pilota Innovamatica in tema di

ricerca e sperimentazione didattica. La struttura base in cui si articola M&R sono i laboratori di

sperimentazione didattica attivati dalle varie Unità Locali disseminate sul territorio nazionale. I

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Docenti possono collaborare ad M&R in qualità di coordinatore dell’unità, responsabile di un

laboratorio o docente-tutor oppure aderire in forma light (come Amico M&R).

La struttura base di M&R sono i laboratori di sperimentazione didattica che si svolgono al livello

nazionale, nelle varie unità locali. Lo spirito con cui M&R si rivolge a Docenti e Studenti è quello

di un approccio sperimentale alla Matematica e propone una educazione alla modellizzazione come

motore di innovazione didattica. Forte di una esperienza sul campo sin dal 1994, M&R offre alle

Scuole di ogni ordine e grado l'opportunità di conoscere, progettare, ricercare e sperimentare;

propone una educazione alla modellizzazione con strumenti elementari, fondata su un approccio

sperimentale alla Matematica. L'esperienza ha dimostrato che lo spirito M&R si è rivelato idoneo ed

efficace per una dinamica didattica volta all'acquisizione e alla certificazione delle competenze.

I candidati parteciperanno alla “Staffetta Creativa di modellizzazione matematica”, una

competizione di gruppo, gestita dai ragazzi che sono i partecipanti, autori e valutatori. La staffetta è

un gara di gruppo di modellizzazione matematica che intende stimolare la creatività dei ragazzi, in

un sano spirito di competizione. La gara è suddivisa in tre fasi, che vedono i ragazzi come

protagonisti:

1. Iscrizione;

2. Ricevimento e passaggio del testimone.

3. Votazione.

Due giurie concorrono equamente al punteggio finale:

Giuria popolare, ciascun gruppo potrà esprimere il proprio giudizio sia sulla soluzione

dei quesiti, sia sui quesiti originali della propria sezione (ad eccezione dei quesiti risolti e

proposti dal gruppo).

Giuria di esperti (anonima), ciascun commissario esprimerà il proprio voto sia sulla

soluzione dei quesiti, sia sui quesiti originali, secondo le modalità e i criteri specificati

nella scheda di votazione.

Saranno premiati i primi tre gruppi migliori classificati di ciascuna sezione. La cerimonia di

premiazione si terrà a Perugia, trasmessa in streaming.

Concorso letterario

Si tratta di un’opera di narrativa originale ed inedita, in forma di romanzo o di raccolta di racconti,

di vario genere tra cui giallo, fantasy etc. . L’iniziativa si propone di stimolare nei giovani la lettura

e la scrittura creativa ed è rivolta alle studentesse e agli studenti degli istituti di istruzione

secondaria di secondo grado italiani, statali e paritari, delle scuole italiane all’estero e delle sezioni

italiane presso le scuole straniere, che non abbiano compiuto vent’anni alla data del 31 dicembre

2016. L’opera vincitrice sarà premiata con la pubblicazione all’interno della collana “Scintille”,

Minerva Edizioni. Ciascun istituto che partecipa al concorso potrà segnalare un numero massimo di

tre opere di narrativa in italiano.

La favola verrà tradotta in tre lingue, francese, spagnolo e inglese e la stesura finale sarà in fumetti.

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Piano digitale dell’Istituto

Competenze digitali

Il Piano di sviluppo digitale deve promuovere azioni per sviluppare e migliorare le competenze

digitali degli studenti. Lo sviluppo delle competenze digitali riguarda anche il personale docente e il

personale tecnico-amministrativo.

Obiettivi chiave

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

Potenziamento degli strumenti didattici elaboratori necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;

Adozione di strumenti organizzativi tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e

la condivisione di dati;

Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;

Formazione del personale amministrative tecnico per l’innovazione digitale

nell’amministrazione;

Potenziamento delle infrastrutture di rete;

Valorizzazione delle migliori esperienze nazionali

Definizione dei criteri per l’adozione dei test didattici digitale e per la diffusione di materiali

didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Finalità

Pianificazione delle attività di formazione formale e informale sulle competenze digitali;

Realizzazione dell’incontro tra domanda e offerta di docenti e competenze digitali;

Introduzione nelle programmazioni elementi di cultura digitale;

Sviluppo delle conoscenze digitali a tutti: alunni, docenti, personale.

Obiettivi specifici

Diffusione di lavagne interattive multimediali (LIM);

Allestimento di classi tecnologicamente avanzate (rif. Azioni classi 2.0 “non più la classe in

laboratorio, ma il laboratorio in classe”) con l’obiettivo di stimolare l’ideazione e la

realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi;

Processo di digitalizzazione della scuola

Il processo di digitalizzazione dell’istituto deve avvenire mediante una serie di iniziative:

Organizzazione di attività sulle nuove tecnologie;

Creazione di ambienti dell’apprendimento integrati;

Creazione di biblioteche multimediali;

Ammodernamento del sito web dell’istituto;

Produzione di azioni per la diffusione della cultura digitale.

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Sviluppo delle competenze digitali trasversali

Insieme alle competenze digitali utili a chi lavora (i dati, le applicazioni, le reti, la sicurezza) è

necessario diffondere una maggiore conoscenza delle tematiche digitali emergenti (cittadinanza

digitale, e-government e open government).

L’istituzione scolastica, per garantire pieni diritti di cittadinanza digitale a tutti i cittadini, deve fare

propri i principi della società della conoscenza e della democrazia digitale (accesso all’informazione

e ai contenuti digitali pubblici, inclusione digitale sia culturale che tecnologica, protezione dei dati

personali).

Per superare la difficoltà dei cittadini ad accedere ai servizi pubblici on- line deve crescere la

capacità della PA di migliorare i servizi di e-government in termini di: qualità e semplicità,

pervasività e tempestività, accessibilità e usabilità. Si deve anche affermare un nuovo rapporto tra

cittadini e istituzioni scolastiche, mediante un cambiamento strettamente legato all'affermazione e

diffusione dei principi dell’open government: trasparenza e dati aperti, integrità e accountability,

partecipazione e collaborazione.

Le modalità d’intervento devono articolarsi in un mix di percorsi ed eventi, azioni di affiancamento,

trasferimento di esperienze e collaborazione in rete. In particolare, l’offerta di formazione on-line

deve essere ricca e articolata nelle diverse forme di apprendimento e di erogazione della formazione

in rete.

Sviluppo delle competenze digitali verticali

Una buona azione di digitalliteracy per i cittadini può risultare vana se l’istituzione scolastica non è

in grado di fornire servizi all’altezza delle aspettative. L’offerta dei servizi online è ancora parziale

e disomogenea e questa azione deve portare a una maggiore efficienza ed efficacia nell’erogazione

dei servizi digitali. Insieme alla domanda di istituzione scolastica digitale deve crescere l’utilità e

l’usabilità dei servizi.

Questo risultato può essere raggiunto sviluppando le competenze digitali degli operatori che

presidiano funzioni e servizi ad alto contenuto tecnologico. Figure dotate di conoscenze e

competenze specifiche, alle quali è necessario offrire opportunità di miglioramento attraverso

approfondimenti e continuo aggiornamento professionale.

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Misure operative

Si prevede il potenziamento delle infrastrutture di rete e della connettività nella scuola, la

valorizzazione delle esperienze e riferimenti alla rete nazionale di centri di ricerca e di formazione,

con l’utilizzo dei testi didattici in formato digitale e incentivando la produzione e la diffusione di

opere e materiali per la didattica, prodotti autonomamente dai docenti.

Si prevede una nuova figura del docente coordinatore delle competenze digitali che l’istituzione

scolastica deve individuare, nell’ambito dell’organico, e a cui sarà affidato il coordinamento delle

attività delle competenze digitali. Per favorire lo sviluppo della didattica la scuola dovrà, anche

attraverso i poli tecnico-professionali, dotarsi di laboratori territoriali da aprire alla partecipazione di

co-finanziatori che potranno essere gli enti pubblici locali, la camera di commercio, l’Università, le

associazioni, le fondazioni, gli enti di formazione professionale, le imprese private.

Amministrazione digitale

La vita digitale della scuola, come per un’amministrazione pubblica di dimensioni simili, passa da

una migliore gestione dell’organizzazione scolastica, e dal rafforzamento di servizi digitali

innovativi che la scuola offre al territorio, alle famiglie, agli studenti, al proprio personale, o anche

dalla maggiore collaborazione con altre scuole.

Occorre investire in maniera mirata per superare la frammentazione della situazione corrente per

raggiungere due risultati:

Migliorare il lavoro di chi fa l’amministrazione scolastica ogni giorno;

Migliorare sostanzialmente i servizi digitali delle scuole, a partire dal registro elettronico;

Migliorare i servizi digitali scuola-famiglia-studente;

Aprire i dati e i servizi della scuola ai cittadini e alle imprese.

Spazi e ambienti per l’apprendimento

La sfida dell’educazione nell’era digitale non può più essere una mera funzione della quantità di

tecnologie disponibili; piuttosto, essa deve coniugare la crescente disponibilità di tecnologie e

competenze abilitanti, la rapida obsolescenza tecnologica, e le nuove esigenze della didattica.

Comprendere questa relazione significa aiutare la scuola ad acquisire soluzioni digitali che facilitino

ambienti propedeutici agli apprendimenti attivi e laboratoriali. Tutti gli spazi della scuola, e oltre,

devono essere allineati a questa visione di cambiamento.

In un regime di risorse contenute, gli interventi ad essi associati si pensa che debbano essere

prevalentemente di tipo conservativo; occorre, invece, che ci sia un’idea di spazi - a partire dagli

interventi a favore dell’edilizia scolastica e includendo una riconfigurazione funzionale degli

ambienti per l’apprendimento - che vadano nella direzione di una visione sostenibile, collaborativa

e aperta di scuola, in cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque e in cui gli spazi

comuni e gli ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale. A questo si deve accompagnare

un’idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l’obiettivo di renderli

ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale.

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Identità digitale e formazione dei docenti

La formazione digitale dei docenti va attuata mediante il raggiungimento di obiettivi

Rafforzare la preparazione in materia di competenze digitali;

Promuovere un legame sinergico tra innovazione didattica e tecnologie digitali;

Sviluppare standard qualitativi per la formazione all’innovazione didattica digitale.

Competenze digitali degli studenti

L’acquisizione di competenze digitali degli studenti va attuata mediante il raggiungimento di

obiettivi:

Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare;

Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori dei percorsi didattici innovativi, al fine di

potenziare le competenze chiave;

Coinvolgere gli studenti mediante format didattici innovativi e innovando i curricoli

scolastici.

Didattica laboratoriale

E’ necessario valorizzare il metodo scientifico e il sapere tecnologico ovvero trasmettere agli

studenti il “metodo della ricerca” affinché possano acquisire competenze per:

Costruire dei prodotti utili (lavori multimediali, ricerche, tesine, ipertesti, ecc.);

Proiettare nel futuro professionale l’impegno scolastico contestuale;

Realizzare la propria personalità sul piano culturale, umano e sociale.

Tale raggiungimento è possibile solo con una didattica laboratoriale, avendo il vantaggio di essere

facilmente inseribile in tutti gli ambiti disciplinari e la particolarità di poter essere strutturata

mediante un piano di lavoro che si articoli attraverso azioni ben organizzate e pianificate.

Per l’attivazione concreta di una didattica laboratoriale è necessario riqualificare i laboratori,

migliorandone la sicurezza, e ammodernare hardware e software per poter rispondere ad una

formazione adeguata al mondo del lavoro.

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Criteri per la formazione dell’orario scolastico

L'avvicendamento degli insegnanti e la razionale distribuzione delle materie nel tempo, hanno il

preciso scopo di rendere più efficiente l'azione didattica, per cui si terranno presente i seguenti

criteri:

Equilibrata distribuzione delle discipline nell’arco della giornata e della settimana;

Alternanza di materie teoriche e di materie pratiche nel corso della mattinata;

Abbinamenti orari così come indicati dai gruppi disciplinari;

Utilizzo razionale di tutti gli spazi;

Nella formulazione dell'orario si terrà conto degli insegnanti che hanno due o più scuole.

L’orario annuale complessivo è determinato in 1059 ore per il secondo biennio ed il quinto anno e

1089 ore per il primo biennio, corrispondente a 33 ore settimanali di lezione, in base al

regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, D.P.R.

88/2010, volti ad una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali

disponibili, tali da conferire efficacia ed efficienza nel tempo.

I percorsi hanno la seguente struttura:

Un primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di

istruzione generale e 396 ore di insegnamenti obbligatori di indirizzo;

Un secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di

istruzione generale e 561 ore di insegnamenti obbligatori di indirizzo;

Un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 561

re di insegnamenti obbligatori di indirizzo.

Ai fini del comma 1 è possibile utilizzare la quota di autonomia dei 20% dei curricoli, sia per

potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, sia per attivare ulteriori insegnamenti.

Inoltre nell' ambito della autonomia, in base a quanto previsto dal DPR 88/2010 art. 5-8 per poter

valorizzare l'impronta Europea dell' Istituto, è stato deciso di potenziare, per i tre indirizzi di studio,

l' insegnamento della seconda lingua comunitaria portando l'orario complessivo annuale da 1056 a

1089 ore per il primo biennio, ovvero a 33 ore settimanali.

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Orario delle lezioni

DIURNO-ANTIMERIDIANO

Classi prime e seconde, dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno in modo

articolato da orario di seguito precisato:

09,00-10,00

10,00-11,00

11,00-12,00

12,00-13,00

13,00-13,50 intervallo

13,50-14,40

14,40-15,30

15,30-16,20

Classi terze e quarte dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno in modo

articolato da orario di seguito precisato:

08,10-09,00

09,00-10,00

10,00-11,00

11,00-12,00

12,00-13,00

13,00-13,50

13,50-14,40

Classi quinte dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno come da orario di

seguito precisato:

08,10-09,00

09,00-10,00

10,00-11,00

11,00-12,00

12,00-13,00

13,00-13,50

13,50-14,40

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Il progetto educativo

Finalità formative

L’istituto “De Andrè”, con il consenso e la condivisione di tutto il personale che vi opera persegue

costantemente le seguenti finalità formative:

Lo sviluppo della formazione individuale;

L’acquisizione di una solida preparazione culturale;

L’acquisizione organica di competenze tecnico-professionali;

Il rispetto delle regole della vita associata e la formazione di una cittadinanza attiva;

La promozione di valori condivisi quali: la valorizzazione della diversità come ricchezza, le

pari opportunità, il rispetto per l’ambiente e la solidarietà.

Obiettivi educativi e didattici generali

Comprendere l’organizzazione scolastica e i ruoli di ogni componente;

Educare al confronto e al dialogo con gli altri;

Educare all’ascolto attivo e produttivo;

Far comprendere l’importanza del dovere e della responsabilità verso sé e gli altri;

Far rispettare le norme condivise del Regolamento d’Istituto;

Promuovere lo “stare bene” a scuola, individuale e di gruppo cooperativistico;

Promuovere l’abbandono precoce della scuola.

Obiettivi specifici dell’area scientifica

L’insegnamento delle discipline scientifiche mira a promuovere e stimolare la strutturazione del

pensiero logico, fornendo propri strumenti di lettura e di interpretazione della realtà; un

approfondimento progressivo e organico delle conoscenze e delle competenze dell’area scientifica.

L’attività didattica mira a promuovere le facoltà intuitive dell’alunno e a favorire la strutturazione

dei processi di astrazione e di formalizzazione dei concetti e dell’impostazione del ragionamento

induttivo e deduttivo, formando alla precisione, al rigore espositivo ed alla coerenza argomentativa.

Gli obiettivi principali sono:

Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure

tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono

alla base della descrizione matematica della realtà;

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,

biologia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi

orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado anche di utilizzare strumenti

informatici come attività di approfondimento, comprendendo la valenza metodologica nella

formalizzazione e modellizazione di processi e nell’individuazione di procedimenti

risolutivi;

Maturare una buona capacita di argomentare e di risolvere diverse tipologie di problemi

anche distanti dalle discipline specificamente studiate;

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Saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper

collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.

Obiettivi specifici dell’area umanistica

Nel profilo educativo dell’Istituto sono valorizzati gli obiettivi attraverso cui le discipline

umanistiche promuovono una formazione globale dei giovani studenti. Gli obiettivi principali sono:

La capacità di valorizzare il dialogo interculturale;

Un profondo senso di appartenenza nazionale, attraverso la promozione del patrimonio

storico, archeologico, culturale, letterario e linguistico;

Trattare un tema complesso di una lettera, articolo di giornale, saggio breve o relazione,

sottolineandone gli aspetti salienti;

Interpretare in modo critico e personale qualsiasi tipologia testuale, dimostrando capacità

lessicale e la capacità di comprendere il messaggio linguistico formulato;

Formulare un messaggio linguistico articolato, dimostrando capacità di cogliere nessi

interdisciplinari anche in modo semplice e lineare per poi acquisire progressivamente la

capacità trasversale;

Comprendere il cambiamento dell’uomo nella diversità dei tempi storici attraverso il

confronto fra epoche ed aree geografiche e culturali;

Elaborare in modo corretto dal punto di vista ortografico, sintattico e lessicale un testo

articolato in lingua italiana ed in lingua straniera;

Partecipare a gare ginniche e/o sportive.

Obiettivi specifici dell’area linguistica

Conoscere le strutture linguistiche di base (Regole grammaticali fondamentali);

Acquisire una graduale competenza comunicativa utilizzando la lingua in modo adeguato al

contesto;

Leggere con adeguata pronuncia, ritmo ed intonazione;

Potenziare la conoscenza degli usi, dei costumi e della cultura di altri popoli;

Conoscere i generi letterari e le loro finalità;

Comprendere e produrre messaggi in lingua attraverso lo sviluppo delle quattro

abilità fondamentali( ascoltare, parlare, leggere e scrivere);

Esprimersi in modo efficace su temi e problemi di attualità sia oralmente che per iscritto;

Analizzare, sintetizzare, schematizzare, riferire, commentare testi letterari appartenenti

alle tre grandi partizioni : poesia, teatro e romanzo;

Acquisire capacità argomentative.

Obiettivi specifici dell’area scientifica-tecnologica

Acquisizione di conoscenze tecniche e tecnologiche: riferite a campi di conoscenza relative

ai prodotti, ai processi produttivi, ai principi scientifici utilizzati, ai sistemi di produzione, a

problemi ambientali, sociali, antinfortunistici ed economici connessi ai medesimi, alle

possibili soluzioni concretamente realizzabili;

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Acquisizione di capacità operative: da intendersi come capacità di lavorare intellettualmente

manualmente per raggiungere un risultato intenzionale e verificabile affrontando ogni

situazione tecnologica;

Analizzare la situazione e individuare il problema;

Formulare una ipotesi di soluzione;

Porre in essere la soluzione;

Verificare l’effetto della soluzione adottata;

Acquisizione di capacità logico-scientifiche: di analisi, sintesi, comparazione, di rilevare ed

elaborare dati, di formulare ipotesi, di confrontare fenomeni, di comunicare utilizzando in

modo corretto i linguaggi specifici.

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Dipartimenti disciplinari

I Dipartimenti, nella loro autonomia, fungono da articolazioni funzionali del collegio dei docenti, da

supporto alla didattica e alla progettazione. Con il passaggio dall’apprendimento per discipline

all’apprendimento per competenze la funzione dei Dipartimenti assume valenza strategica per

valorizzare la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti.

I Dipartimenti hanno carattere permanente e sono formati da tutti i docenti della stessa disciplina o

della stessa area insieme agli insegnanti tecnico-pratici ove previsti e vengono coordinati da un

docente designato dal Dirigente.

Compiti dei Dipartimenti

Predisporre le linee didattiche di indirizzo generale che la scuola intende adottare per ogni

singola materia:

Programmazione disciplinare;

Definizione degli obiettivi d’istituto;

Definizione dei criteri di valutazione e delle griglie;

Predisposizione delle prove da effettuare.

Funzioni del Coordinatore

Il Coordinatore collabora con la dirigenza, il personale, i colleghi;

Rappresenta il proprio dipartimento;

Fissa l’ordine del giorno;

Su delega del Dirigente Scolastico, presiede il Dipartimento le cui sedute vengono

verbalizzate da un segretario designato di volta in volta;

È punto di riferimento del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun

docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento.

L’Istituto “F. De Andrè”, organizzando i dipartimenti disciplinari per aree, mira a ottimizzare

l’efficienza della Scuola attraverso il potenziamento delle risorse umane e professionali.

Le Aree Dipartimentali scelte in seguito a delibera Collegio dei Docenti del verbale n° 2 del 14

Settembre 2016, sono così costituite:

Dipartimento Letterario-Linguistico;

Dipartimento Scientifico;

Dipartimento Tecnico.

Obiettivi del dipartimento letterario-linguistico

La capacità di valorizzare il dialogo interculturale;

Un profondo senso di appartenenza nazionale, attraverso la promozione del patrimonio

storico, archeologico, culturale, letterario e linguistico;

Trattare un tema complesso di una lettera, articolo di giornale, saggio breve o relazione,

sottolineandone gli aspetti salienti;

Interpretare in modo critico e personale qualsiasi tipologia testuale, dimostrando capacità

lessicale e la capacità di comprendere il messaggio linguistico formulato;

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Formulare un messaggio linguistico articolato, dimostrando capacità di cogliere nessi

interdisciplinari anche in modo semplice e lineare per poi acquisire progressivamente la

capacità trasversale;

Comprendere il cambiamento dell’uomo nella diversità dei tempi storici attraverso il

confronto fra epoche ed aree geografiche e culturali;

Elaborare in modo corretto dal punto di vista ortografico, sintattico e lessicale un testo

articolato in lingua italiana.

Conoscere le strutture linguistiche di base (Regole grammaticali fondamentali);

Acquisire una graduale competenza comunicativa utilizzando la lingua in modo adeguato al

contesto;

Leggere con adeguata pronuncia, ritmo ed intonazione;

Potenziare la conoscenza degli usi, dei costumi e della cultura di altri popoli;

Conoscere i generi letterari e le loro finalità;

Comprendere e produrre messaggi in lingua attraverso lo sviluppo delle quattro abilità

fondamentali( ascoltare, parlare, leggere e scrivere);

Esprimersi in modo efficace su temi e problemi di attualità sia oralmente che per iscritto;

Analizzare, sintetizzare, schematizzare, riferire, commentare testi letterari appartenenti alle

tre grandi partizioni : poesia, teatro e romanzo;

Acquisire capacità argomentative.

Obiettivi del dipartimento Scientifico

Studiare figure geometriche sul piano cartesiano dal punto di vista analitico.

Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo algebrico, rappresentandole in forma grafica.

Determinare le soluzioni più appropriate per la risoluzione analitica dei problemi.

Sviluppare procedimenti di deduzione ed induzione.

Rappresentare dati ed informazioni, usando gli strumenti logici e grafici più opportuni,

anche informatici, analizzarli ed interpretarli.

Eseguire semplici misure, comprendendo i metodi usati e conoscendo gli strumenti utilizzati

Avanzare ipotesi e controllarne la validità, utilizzando i metodi propri della Fisica

Conoscere gli aspetti fondamentali della fenomenologia della Fisica

Utilizzare i simboli degli elementi chimici.

Utilizzare le formule dei composti anche per classificarli.

Usare la tavola periodica per spiegare e identificare gli elementi attraverso le loro proprietà

fisiche e chimiche.

Obiettivi del dipartimento Tecnico

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della persona, della collettività

e dell’ambiente;

Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio;

Conoscere gli elementi costitutivi, le condizioni ambientali e organizzative del sistema

azienda;

Saper utilizzare i principali titoli di credito in uso nella pratica commerciale;

Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale;

Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse

tipologie d’impresa ricettiva e di viaggio.

Conoscere problematiche relative alla gestione delle risorse umane e dell’impresa turistica.

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Saper compiere le principali operazioni di fronte back-office nelle imprese alberghiere.

Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa alberghiera

Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di esercizio.

Riconoscere e applicare le strategie di marketing.

Conoscere i principali istituti di diritto privato e pubblico attinenti allo specifico settore

professionale;

Essere consapevole della rilevanza pratica del contratto quale fonte di obbligazioni nella vita

quotidiana e nell’attività professionale.

Per l’Anno Scolastico 2016/2017, secondo quanto deliberato nel Collegio dei Docenti n° 2 del

14/09/2016, i responsabili dei Dipartimenti sono:

Dipartimento Letterario – Linguistico Prof.ssa Anna Manganiello

Prof.ssa Graziella Vairo

Dipartimento Scientifico Prof. Luigi Polito

Dipartimento Tecnico Prof. Annamaria di Giacomo

Stage formativi

L’Istituto sostiene e promuove sostiene e promuove l’esperienza di “formazione sul campo”.

La scuola offre ai giovani la possibilità di misurarsi con il mondo del lavoro attraverso gli stage con

l’intento di:

Verificare il grado di preparazione raggiunto dallo studente;

Orientare lo studente verso una più consapevole scelta riguardo al futuro professionale;

Migliorare atteggiamenti e comportamenti attraverso l'assunzione di responsabilità operative

in azienda.

Lo stage assume un elevato valore formativo sia per quanto riguarda le competenze specifiche che

quelle generali dello studente e costituisce un momento di forte integrazione con il mondo del

lavoro: una preziosa opportunità per conoscere l’ambiente esterno, farsi conoscere e porre le basi

per un qualificato sbocco professionale.

Permette agli studenti di ampliare e consolidare le proprie conoscenze tecnico professionali ed una

più consapevole scelta relativa al proprio futuro. La scuola segue l'inserimento dello studente in

azienda pubblica o privata attraverso un insegnante tutor, che si affianca a quello aziendale.

La scuola può, in questo modo, verificare se il percorso formativo è consono alle aspettative

dell’ambiente produttivo e se ha promosso negli studenti i necessari aspetti di maturità, conoscenza,

competenza, abilità, affidabilità, flessibilità e disponibilità utili alla formazione umana e

professionale.

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Esami di Stato

Le prove scritte dell’Esame di Stato si svolgeranno nei giorni:

Mercoledì 21 giugno 2017: Prima Prova

Giovedì 22 giugno 2017: Seconda Prova

Lunedì 26 giugno 2017: Terza Prova

Sono ammessi agli esami di Stato gli studenti che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione

non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina (voto unico) e un voto di comportamento non

inferiore a sei decimi; il voto di comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici.

Per la valutazione di ciascuno studente nello scrutinio finale è richiesta la frequenza di almeno ¾

del monte ore di lezioni. La deroga alle assenze si applica solo se queste ultime sono documentate e

continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del C.d.C. la possibilità di

procedere a valutazione.

Le prove INVALSI

Anche per l’anno scolastico 2016/2017 l’INVALSI ha avviato le fasi inerenti il Sistema Nazionale

di Valutazione (SNV) nelle quali sono individuate le priorità strategiche del Governo per il sistema

educativo di istruzione ed i relativi obiettivi di miglioramento. Il SNV è visto come “una risorsa

strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e

sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e

l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione”. Nella valutazione delle Istituzioni

scolastiche l’obiettivo prioritario, per questi primi anni di lavoro, è promuovere in modo capillare e

diffuso su tutto il territorio nazionale, una cultura della valutazione finalizzata al miglioramento

della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli

studenti. Gli studenti delle seconde classi, oltre alla valutazione interna dei loro apprendimenti, sono

sottoposti, a cura dell’Invalsi, anche ad una valutazione esterna con prove standardizzate a livello

nazionale in alcune discipline fondanti (Italiano; Matematica). Queste prove sono

contemporaneamente uno strumento di misura e di confronto: misura la qualità del processo di

insegnamento-apprendimento e confronta realtà scolastiche di-verse al fine di valorizzare i punti di

forza e di individuare i punti debolezza.

Le prove per l’anno 2017, si terranno il 9 Maggio.

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Didattica e valutazione

Criteri e modalità di valutazione degli studenti

Il Regolamento sulla valutazione, DPR n. 122 del 22.6.2009, recita testualmente:

“La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento

scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e

attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di

autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo

formativo”

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere

coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa e devono tener

conto degli standard di riferimento, sia a livello nazionale che internazionale.

Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno

conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non

promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline e' comunicato alle

famiglie.

A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il

consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero

delle carenze formative procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione

del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe

successiva e l'attribuzione del credito scolastico.

Valutazione delle competenze

Con il D.M. n. 9 del 27/01/2010 è stato adottato un modello di certificazione basato sui livelli

di competenza raggiunti dagli allievi nell’assolvimento dell’obbligo scolastico.

“Una competenza, secondo le Linee Guida, si manifesta quando uno studente è in grado di

affrontare un compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse

personali e quelle, se disponibili, esterne utili o necessarie.”

Per costruire una reale pratica valutativa delle competenze, bisogna tener conto della qualità

delle conoscenze e delle abilità che risultano componenti essenziali delle competenze.

Le conoscenze, per poter essere valorizzate nello sviluppo di una competenza, devono

manifestare tre caratteristiche: significatività, stabilità e fruibilità.

Una conoscenza, per essere significativa, deve essere collegata a ciò che il soggetto sa attraverso

una riorganizzazione dei suoi schemi concettuali; questo processo le permette anche di diventare

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stabile. Una conoscenza, inoltre, deve essere fruibile, deve poter essere utilizzata per

interpretare situazioni e compiti diversi da quelli nei quali essa è stato costruita.

Un’abilità deve essere collegata a quelle che sono denominate conoscenze condizionali (sapere

dove, quando, perché) in modo che possa essere attivata in maniera consapevole di fronte a una

questione o un compito. Le fonti informative sulla base delle quali verrà espresso un giudizio di

competenza, saranno di tre tipi:

Il primo relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella realizzazione

del prodotto;

Il secondo relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati;

Il terzo relativo alla percezione che lo studente ha del suo lavoro.

Molto importanti saranno le prove comuni elaborate dai Dipartimenti per classi parallele sulla base

dei livelli rilevati e degli standard di riferimento.

Secondo quanto stabilito dal già citato DPR n. 122/2009, la nostra istituzione assicurerà alle

famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli

alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico. A tale fine intende avvalersi, nel

rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle

moderne tecnologie: è in fase di elaborazione il registro elettronico per la gestione dei voti, degli

scrutini e delle comunicazioni scuola/famiglia via web, attraverso l'accesso con account personale.

Criteri generali

I criteri generali di conduzione dell'attività didattica, sono delineati in base alla sequenza di seguito

riportata:

Programmazione didattico-educativa di Istituto approvata dal Collegio dei Docenti;

Programmazione didattico-educativa di Classe approvata dal Consiglio di Classe;

Programmazione didattico-educativa di ogni singolo Docente.

Sviluppo della capacità di autovalutazione: gli alunni devono essere messi in grado di

percepire i loro progressi e le loro difficoltà, per raggiungere un più efficace metodo di

apprendimento;

Corrispondenza tra i livelli raggiunti e i voti: tutti i docenti adottano una scala dei voti,

deliberata dal Collegio Docenti, che mira a rendere omogenei i criteri di valutazione sia

degli apprendimenti che del comportamento.

Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale

Metodo di studio;

Partecipazione all’attività didattica;

Impegno;

Progressi rispetto al livello iniziale;

Livello della classe;

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Assenze e ritardi;

Situazione personale (solo in sede di scrutinio finale).

I voti espressi in decimi rispettivamente assegnati, in sede di scrutinio finale, al giudizio di idoneità,

nonché a ciascuna disciplina e al comportamento sono riportati nel documento di valutazione e nel

registro finale dei voti.

I possibili criteri per la determinazione del giudizio di idoneità sono stabiliti in base:

Media delle valutazioni del triennio;

L’eventuale arrotondamento per eccesso terrà conto del percorso di miglioramento,

dell’impegno, dell’interesse e della regolarità e qualità dei compiti.

Valutazione periodica degli apprendimenti e tipologia di prove

La C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012 (prot. MIURAOODGOS/6751) fornisce precisazioni sulla

tipologia di prove e sulle corrispondenti modalità di espressione del voto in sede di scrutini

intermedi, relative a ciascun insegnamento delle classi degli istituti di istruzione secondaria di

secondo grado:

“Alla luce di quanto sopra si indica alle istituzioni scolastiche l’opportunità di deliberare che negli

scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia

formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale”.

La Circolare mira a precisare che anche nel caso di insegnamenti ad una prova, il voto potrà essere

espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non

strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc.; inoltre sollecita a

esplicitare, nei rispettivi piani dell’offerta formativa, le tipologie delle verifiche adottate, al fine di

rendere l’intero processo valutativo trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di

apprendimento.

Il Collegio dei docenti, sempre nell’ambito del rispetto dell’autonomia professionale propria della

funzione docente, delibera di adottare le seguenti prove di verifica:

N. 3 prove scritte per ogni quadrimestre nelle tipologie stabilite nei singoli dipartimenti;

Almeno 2 prove orali per ogni quadrimestre.

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Criteri di attribuzione dei voti disciplinari

Tabella di corrispondenza tra voti in decimi e livelli di conoscenze e di abilità

0≤ M ≤ 3

NESSUNA CONOSCENZA

Rifiuta la verifica.

Non ha alcuna capacita di orientarsi.

4

CONOSCENZA GRAVEMENTE LACUNOSA

Non sa individuare i concetti chiave.

Commette gravi errori relativi ai contenuti.

L’esposizione è priva di articolazione coerente.

CONOSCENZA LACUNOSA

4 < M < 5

Conosce in modo frammentario gli argomenti proposti e commette errori

rilevanti.

Sa applicare solo parzialmente regole e principi a casi specifici.

L’esposizione è difficoltosa.

5

CONOSCENZA SCARSA

Conosce in modo approssimativo gli argomenti.

Ha conseguito qualche abilità, ma non sa utilizzarle in modo adeguato.

Espone con fatica.

CONOSCENZA INCERTA

5 < M < 6

Conosce parzialmente gli argomenti proposti.

L’utilizzo della terminologia e/o della simbologia è incerta.

Se guidato riesce tuttavia ad orientarsi per portare a termine i compiti

assegnati.

L'esposizione è incerta.

LIVELLI MINIMI ACCETTABILI DI CONOSCENZA E

6 PADRONANZA

Individua i concetti chiave e stabilisce, guidato, semplici collegamenti.

L’esecuzione di compiti semplici è corretta cosi come è semplice l’espressione.

DISCRETA PADRONANZA

6 < M ≤ 7

Sa analizzare gli aspetti significativi e stabilisce i collegamenti essenziali

anche

Se non sempre in modo autonomo.

Commette pochi errori e non sostanziali, esprimendosi con sufficiente

proprietà.

7 < M ≤ 8

BUONA PADRONANZA

Conosce e sviluppa in modo analitico i contenuti e le procedure proposte.

Nell’applicazione non commette errori, ma solo imprecisioni.

Si esprime in modo adeguato, anche se non sempre debitamente

argomentato.

8 < M ≤ 9

OTTIMA PADRONANZA

Sa operare collegamenti fra i vari aspetti del problema anche in situazioni

nuove. L’esecuzione è puntuale in ogni sua fase e l’esposizione è organica.

9 < M ≤ 10

OTTIMA PADRONANZA CON VALUTAZIONE CRITICA

Le conoscenze sono ampie, solide e ben organizzate.

La rielaborazione è articolata e autonoma. Sa anche esprimere valutazioni

critiche. L’esposizione è precisa e ricca; l’espressione è fluida.

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Finalità della valutazione del comportamento degli studenti

Il Collegio dei Docenti fa proprie le finalità della valutazione del comportamento espresse nel

Decreto ministeriale n. 5/2009 :

Accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico

riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

Verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita

di ciascuna istituzione scolastica;

Diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della

comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei

propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al

riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;

Dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.

La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo

studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al

successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

La nostra Istituzione, pertanto, pone particolare cura sia nell’elaborazione del Patto educativo di

corresponsabilità, sia nell’informazione tempestiva e nel coinvolgimento attivo delle famiglie in

merito alla condotta dei propri figli. I criteri di attribuzione del voto di condotta approvati dal

Collegio dei Docenti sono i seguenti:

Voto Criterio di attribuzione

10 Alunni con frequenza regolare, caratterizzati da partecipazione attiva/

costruttiva, atteggiamento propositivo ed impegno assiduo.

9

Alunni con frequenza regolare, rispettosi delle regole, caratterizzati da

partecipazione attiva/ricettiva, atteggiamento collaborativo ed impegno

costante.

8

Alunni con frequenza regolare; caratterizzati da impegno regolare;

comportamento vivace, ma controllato o partecipazione diligente e

attenta, anche se silenziosa.

7

Alunni con frequenza sostanzialmente regolare, con possibili ritardi nelle

giustificazioni, uso improprio e/o alterazione del badge personale, caratterizzati

da comportamento vivace e/o non controllato, impegno discontinuo;

possono aver conseguito avvertimenti sul registro di classe.

6

Alunni con frequenza irregolare e ritardi nelle giustificazioni, uso improprio e/o

alterazione del badge personale, caratterizzati da comportamento di disturbo e

da impegno superficiale e discontinuo; hanno conseguito una o più

ammonizioni o sospensioni nel corso del quadrimestre.

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Strumenti di verifica e di valutazione

PROVE SEMISTRUTTURATE

Questionari a risposta libera;

Analisi del testo;

Saggi brevi;

Relazione su traccia;

Riassunti;

Problemi;

Traduzioni;

Tema;

Elaborazione e lettura di grafici e tabelle.

PROVE STRUTTURATE

Domande con risposta a scelta multipla;

Brani da completare;

Corrispondenze;

Affermazioni vero/falso;

PROVE APERTE

Verifica orale;

Relazione;

Presentazioni multimediali.

Metodologie didattiche ed attività per conseguire gli obiettivi

Lezione frontale;

Lezione interattiva;

Discussione guidata;

Lavori in coppia/di gruppo;

Esercitazioni guidate;

Utilizzo mappe concettuali;

Sviluppo ed elaborazione di ricerche e/o approfondimenti personali anche con l’uso di

strumenti informatici;

Utilizzo LIM (Lavagna interattiva multimediale);

Utilizzo tablet;

Visite guidate;

Viaggio di istruzione.

Periodo valutativo

L’anno scolastico è diviso in quadrimestre.

Il primo quadrimestre ha inizio il 15 Settembre 2016 e termina il 31 Gennaio 2017.

Il secondo quadrimestre ha inizio il 1 Febbraio 2017 e termina il 9 Giugno 2017.

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Crediti scolastici e formativi

Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito

formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con

l’indirizzo di studi e debitamente documentate.

E’ un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di II grado e che dovrà

essere sommato al punteggio ottenuto alle prove scritte e alle prove orali per determinare il voto

finale dell’esame di maturità. Ai fini dell’attribuzione concorrono: la media dei voti di ciascun anno

scolastico, il voto in condotta, l’assenza o presenza di debiti formativi. Il punteggio massimo così

determinato è di 25crediti.

E’ possibile integrare i crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività

extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive). Il

riconoscimento dei crediti formativi viene riportato sul certificato allegato al diploma.

Credito Scolastico (punti)

Media dei voti

I Anno II Anno III Anno

M = 6 3 – 4 3 – 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 – 5 4 – 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 – 7 6 – 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 – 8 7 – 8 8 – 9

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REGOLAMENTO ESAMI DI IDONEITÀ ED INTEGRATIVI Gli esami di idoneità sono esami che si sostengono per accedere ad una, o più, classi successive a quella per

cui si possiede il titolo di ammissione; riguardano i programmi integrali delle classi precedenti quella a cui il

candidato aspira. Possono presentare la domanda per gli esami di idoneità:

I candidati esterni che siano in possesso di licenza media e siano trascorsi tanti anni quanti ne siano

previsti dal corso per l’ammissione alla classe richiesta.

Gli alunni che compiono diciotto anni il giorno prima del primo scritto, per loro è richiesto, il solo

possesso del diploma di terza media.

I candidati esterni che abbiano compiuto o compiono nell’anno in corso il 23° anno di età, sono

dispensati dall’obbligo dell’intervallo e dalla presentazione di qualsiasi titolo di studio studio

inferiore

Sono considerati candidati esterni anche gli alunni che cessano di frequentare la scuola prima del 15

marzo.

Possono partecipare agli esami di idoneità anche gli alunni che intendono sostenere, ai sensi

dell'art.192, comma 6, del D. L.vo n. 297, esami di idoneità per la classe immediatamente superiore a

quella successiva alla classe da essi frequentata, purché abbiano ottenuto da questa la promozione

per effetto di scrutinio finale e subordinatamente al possesso dei requisiti d’età.

I candidati sostengono le prove d’esame sui programmi integrali delle classi precedenti a quella a cui

aspirano.

I candidati già in possesso di un diploma di maturità, sostengono le prove di esame sui programmi

delle classi precedenti quella alla quale aspirano, limitatamente alle materie, o parti di materie.

Possono partecipare agli esami integrativi gli studenti già iscritti ad una scuola secondaria di II

grado che chiedono il passaggio a scuola di diverso ordine, tipo o indirizzo.

Le domande di ammissione agli esami di idoneità vanno presentate al Dirigente scolastico della nostra

scuola nel termine indicato dalla CM . Ulteriori domande tardive, motivate, possono essere prese in

considerazione dal Dirigente Scolastico se compatibili con l’organizzazione degli esami.

I bocciati a giugno dell’anno corrente possono presentare domanda di integrazione/idoneità per la stessa

classe di altro indirizzo di studi , entro il 30 giugno, fermo restando l’intervallo di anni previsto .

Il Dirigente, avvalendosi della collaborazione del responsabile della segreteria didattica, analizza le domande

di idoneità e le indirizza a secondo le necessità didattiche, non escludendo colloqui con i candidati per

eventuali chiarimenti.

La segreteria iscrive le domande al protocollo e con questa successione i candidati vengono ammessi a

partecipare agli esami, fino al completamento dei posti disponibili del nostro istituto.

Le domande, infatti, sono conseguenza, per la maggior parte, della diffusa dispersione e abbandono

scolastico, già sopra analizzato, nella Piana del Sele. Con questo tipo di successione, la scuola predispone

l’elenco dei candidati e delle materie, su cui si svolge l’esame, per la classe richiesta da ciascun candidato.

Il Dirigente predispone il calendario degli esami , con inizio fine agosto - primi giorni del mese di settembre,

comunque entro l’inizio dell’anno scolastico; nomina la commissione e il Presidente.

Nella riunione plenaria che precede l’inizio degli esami, si stabiliscono le prove scritte e/o orali, le modalità ,

la tipologia delle stesse e tutte le regole atte per un corretto funzionamento.

Considerata la particolare tipologia dei partecipanti e per consentire un sereno svolgimento degli Esami, ed

anche per venire incontro a particolari esigenze ambientali, familiari e lavorative (soprattutto degli ultra

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ventitreenni), il presidente, per mettere a proprio agio i candidati, può autorizzare gli esami orali in un giorno

diverso da quello prestabilito nel calendario, su loro espressa richiesta scritta e ritenuti validi i motivi.

Nel caso le richieste di modifica del calendario delle prove orali dovessero risultare in numero eccessivo, da

non poter essere soddisfatte senza creare scompensi organizzativi, si procederà secondo l’acquisizione delle

domande al protocollo. La valutazione viene effettuata in uno scrutinio finale, lo studente è ritenuto idoneo

se ottiene la sufficienza in tutte le materie. Di tutte le operazioni si redige il verbale.

Tabella crediti esami di idoneità

Media dei voti Credito scolastico

M = 6 3

6 < M ≤ 7 4 – 5

7 < M ≤ 8 5 – 6

8 < M ≤ 9 6 – 7

9 < M ≤ 10 7 – 8

Riferimenti normativi:

D.Lvo n° 297/1994 art. 192, 193

O.M. n° 90/ 2001 art.18 , 19, 24

C.M n 31/ 2003

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56

Esami preliminari dei candidati esterni all’Esame di Stato

Lo studente che intenda presentarsi all’esame di Stato come candidato esterno deve presentare la

domanda all’Ufficio scolastico provinciale entro novembre (o altra data indicata dalla relativa

OM).L’ufficio scolastico Provinciale o l’ufficio Regionale comunica alla scuola i candidati

privatisti assegnati. L’Esame preliminare è sostenuto davanti al consiglio di classe dell’istituto

collegato alla commissione alla quale il candidato è assegnato. Nel caso in cui il candidato non sia

idoneo a sostenere l’Esame di Stato, la commissione può assegnare l’idoneità a una classe diversa

(5^, 4^, 3^). Le prove d’esame sostenute alla presenza di un solo commissario sono nulle e devono

essere ripetute.

Regolamento Esami Preliminari

Il candidato dovrà sostenere un esame su tutte le discipline dell’ultimo anno o degli anni per i quali

non siano in possesso della promozione o dell'idoneità alla classe successiva.

Successivamente, il candidato potrà richiedere alla segreteria didattica dell’Istituto l’acquisizione,

anche in formato digitale, dei programmi delle discipline oggetto di prove d’esame.

Per ottenere l’ammissione all’Esame di Stato il candidato deve raggiungere la sufficienza in tutte le

discipline. L’esito dell’esame viene affisso all’albo dell’Istituto il giorno successivo allo

svolgimento degli scrutini.

Tabella crediti Esami di Preliminari

Media dei voti Credito scolastico

M = 6 3

6 < M ≤ 7 4 – 5

7 < M ≤ 8 5 – 6

8 < M ≤ 9 6 – 7

9 < M ≤ 10 7 – 8

Modalità di gestione degli scrutini e criteri di promozione

In sede di scrutinio, ogni docente propone il voto in base a:

Congruo numero di verifiche effettuate durante il 1° quadrimestre e 2° quadrimestre;

Valutazione complessiva dell’impegno e interesse mostrato dall’alunno;

Progressi curriculari;

I voti sono espressi da ogni singolo docente in decimi (voto intero);

Il docente può stilare un giudizio brevemente motivato per ogni allievo corrispondente alla

sua proposta di voto numerico.

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Criteri generali da adottare in sede di scrutinio per il Consiglio di Classe

Nel rispetto della normativa vigente, ed in particolare del comma 7, art 14 del DPR 122/09, il quale

indica che per procedere alla valutazione finale è richiesta la frequenza di almeno 3/4 dell’orario

annuale. I criteri generali sono:

Raggiungimento degli obiettivi fondamentali (verificati con un congruo numero di prove

scritte e/o orali e/o pratiche) relativamente a conoscenze, competenze e abilità in ciascuna

disciplina;

Profitto raggiunto in sede di scrutinio intermedio ed esiti delle verifiche relative ad eventuali

iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati (art. 6 O.M.

92/07);

Comportamenti scolastici in merito a: impegno, interesse e partecipazione dimostrati

nell’intero percorso formativo; progressione dei risultati nell'intero anno scolastico; capacità

di organizzare il proprio lavoro; rispetto delle regole e delle consegne; frequenza (anche ai

corsi di recupero); situazioni extrascolastiche che possono aver influito sul processo di

apprendimento.

Criteri specifici da adottare per il passaggio alla classe successiva

Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che, in sede di scrutinio finale, conseguono un voto

di comportamento (voto di condotta) non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei

decimi in ciascuna disciplina (art. 4 comma 5 DPR 122/09 e art 193 comma 1 D.L.vo 297/94).

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Criteri per la formazione delle classi

Il Dirigente Scolastico organizza le classi iniziali di ciclo (prima e terza), con riferimento al numero

complessivo degli iscritti e assegna ad esse gli alunni secondo le diverse scelte effettuate. Il numero

minimo e massimo di alunni costitutivo delle classi può essere incrementato o ridotto del 10%,nel

rispetto di quanto previsto ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.

81.

Criteri generali

L’assegnazione degli studenti alle classi deve avvenire nel rispetto dei principi di

trasparenza ed imparzialità;

Gli studenti delle prime dovranno essere inseriti nelle classi relative agli indirizzi scelti in

fase di iscrizione, restando salva la possibilità di accogliere la seconda opzione in caso di

non attivazione o di esubero dell’indirizzo prescelto. L’eventuale spostamento in classi di

altro indirizzo dovrà avvenire su base volontaria o di graduatoria predisposta tenendo conto

della tabella resa nota all’atto dell’iscrizione. A parità di punteggio si dovrà procedere per

sorteggio;

Gli studenti iscritti provenienti da altro tipo di scuola saranno inseriti in classi dell’anno e

dell’indirizzo richiesto previo superamento di prove volte ad accertare la padronanza delle

competenze e delle conoscenze di discipline di cui è privo di valutazione, perché non facenti

parte del curricolo della scuola di provenienza o diverse per programma;

Non potranno essere assegnati studenti alle classi dove insegna un docente con il quale lo

stesso ha un rapporto di parentela.

Criteri di formazione delle classi prime

Gli studenti, saranno assegnati alle classi prime in modo che esse risultino eterogenee riguardo ad i

livelli di valutazione conseguiti negli esami di Stato dell’ultimo anno della scuola secondaria di

primo grado.

La preferenza di uno studente, segnalata all’atto dell’iscrizione, è presa in considerazione a

patto che essa rispetti i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto; tale preferenza non è

vincolante;

Gli studenti stranieri sono distribuiti in modo uniforme e vario, al fine di agevolarne

l’integrazione linguistica e sociale;

Gli studenti sono distribuiti in modo numericamente omogeneo nelle classi, uniformando,

per quanto possibile, il numero di studenti e studentesse in ogni classe.

Criteri per la formazione delle classi successive alla prima

Le classi successive alla prima, dei vari indirizzi, non subiranno variazioni nella loro

composizione se non interessate ad accorpamenti e fatto salvo l’inserimento di studenti neo-

iscritti provenienti da altra scuola dello stesso tipo o diversa, garantendo l’equivalenza in

termini numerici delle stesse;

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L’inserimento di alunni ripetenti avverrà a seguito di valutazione da parte del Dirigente

Scolastico e dal Coordinatore della classe già frequentata.

La formazione della “Cl@sse 2.0”

L’azione “Cl@ssi 2.0” viene promossa dal MIUR con l’intenzione di offrire la possibilità di

innovare l’apprendimento attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella pratica

didattica quotidiana.

Il progetto è stato sviluppato con l’intenzione di fare un ulteriore passo in avanti nell’integrazione di

nuovi strumenti tecnologici sempre più avanzati quali notebook, e Book reader, tablet, che si

affiancano alla LIM nella didattica quotidiana. Il nostro obiettivo è quello di integrare nuovi modelli

di conoscenza che sostituiscano la trasmissività della lezione frontale.

La metodologia

Nella [email protected] gli insegnanti, avvalendosi degli strumenti del web1.0 e 2.0, attraverso l’impegno e

la collaborazione sperimentata personalmente, conducono i ragazzi in percorsi di condivisione e

costruzione comune del sapere verso un apprendere collaborativo.

L’attività del consiglio di classe si focalizza pertanto sullo sviluppo di metodologie che liberandosi

dai limiti della lezione frontale:

Forniscono un approccio esperienziale, interattivo e realistico;

Potenziano le dimensioni collaborative e la circolarità della comunicazione;

Utilizzano la multimedialità, i codici verbali e non verbali, l’interdisciplinarità, l’apertura al

territorio;

È una classe come le altre, tranne per il fatto di lasciare più spazio alle risorse gratuite del

web;

È un ambiente in cui gli studenti lavorano anche in gruppi cooperativi.

La tecnologia utilizzata

La lavagna interattiva multimediale (LIM) è una lavagna elettronica su cui vengono proiettati

contenuti digitali.

Vi sono molti tipi di lavagna interattiva, che operano con software e strumenti diversi; con tutte le

lavagne, però, si può interagire con i contenuti proiettati toccando la superficie della lavagna.

Per funzionare, la LIM deve essere collegata a un computer e a un proiettore. Quello che compare

sullo schermo del computer viene proiettato sulla lavagna: file, programmi, pagine Web. Invece di

usare il mouse si usano le mani oppure penne speciali, a seconda del tipo di lavagna.

Con la LIM si può fare tutto quello che si fa con una lavagna tradizionale: scrivere, disegnare e

cancellare. Ma si possono fare anche molte altre cose:

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Proiettare dei testi, sottolinearli ed evidenziarli;

Mostrare immagini, ingrandirle e spostarle;

Fare esercizi interattivi;

Mostrare presentazioni in PowerPoint;

Vedere e ascoltare file multimediali, audio, video e animazioni;

Navigare su internet;

Creare contenuti nuovi utilizzando i software specifici di ogni lavagna interattiva.

Anche se il libro rimane il punto di riferimento fondamentale nell'insegnamento, la LIM è uno

strumento dalle grandi potenzialità perché sfrutta un linguaggio visivo e interattivo, vicino a quello

degli studenti, abituati a computer, console, telefoni e lettori mp3, touchscreen. Con la lavagna

interattiva gli studenti si sentono più coinvolti nel processo formativo e, grazie alle loro spiccate

abilità informatiche, possono sentire la scuola più vicina.

I tablet tenuti in classe sono collegati alla rete wireless e permettono la realizzazione di

esercitazioni, di verifiche o di prodotti multimediali, hanno la funzione di libro/quaderno

multimediale su cui studiare ed organizzare gli appunti.

I Book in Progress sono libri di testo, di elevato spessore scientifico e comunicativo, scritti dagli800

docenti della rete nazionale con capofila l’ITIS Majorana di Brindisi e stampati all’interno delle

scuole.

Il piano editoriale del Book in Progress prevede la consegna dei libri di testo per le seguenti

discipline: Italiano, Storia, Geografia, Chimica, Economia Aziendale, Inglese, Scienze integrate

Fisica, Diritto ed Economia, Matematica, Informatica, Tecnologia e Disegno, Scienze Naturali per

le prime e seconde classi dei Licei, degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali.

Il caro-libri colpisce ogni anno le famiglie disincentivando il proseguimento degli studi dei figli nati

in famiglie economicamente in difficoltà. Il problema diventa particolarmente insostenibile per le

famiglie numerose. Per risolvere il problema sono state messe in atto diverse soluzioni ma nessuna,

perlomeno finora, ha portato ad una radicale riduzione del costo dei libri scolastici. Book in

Progress è un'iniziativa di alcune scuole italiane tra cui la nostra.

Criteri di formazione delle classi “Cl@sse 2.0”

Gli studenti, saranno assegnati alle classi prime in modo che esse risultino eterogenee riguardo ad i

livelli di valutazione conseguiti negli esami di Stato dell’ultimo anno della scuola secondaria di

primo grado.

La preferenza di uno studente, segnalata all’atto dell’iscrizione, è presa in considerazione,

tale preferenza, però, non è vincolante;

Gli studenti stranieri sono distribuiti in modo uniforme e vario, al fine di agevolarne

l’integrazione linguistica e sociale;

Gli studenti sono distribuiti in modo numericamente omogeneo nelle classi, uniformando,

per quanto possibile, il numero di studenti e studentesse in ogni classe.

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ISCRIZIONI ALLA SCUOLA PARITARIA

L’iscrizione alla prima classe avviene on line nei tempi indicati dalle C.M.

E’ altresì possibile nella scuola paritaria l’iscrizione cartacea sottoscritta da uno Genitori allegando

la documentazione richiesta;

L’alunno di scuola statale che intende trasferirsi in corso d’anno all’ istituzione scolastica paritaria,

presenta un’ istanza corredata del nulla osta derivante dalla richiesta di disponibilità della scuola di

partenza e dalla conseguente possibilità di accoglienza del nostro istituto;

L’iscrizione agli anni successivi al primo avviene in automatico per effetto delle promozioni, oppure

per effetto degli esami di idoneità;

Le classi sono formate da un numero adeguato di alunni, tale da rendere efficace l’organizzazione

degli insegnamenti e delle attività didattiche;

La scuola ha facoltà di accogliere domande motivate di iscrizione fuori termine ma nei limiti della

disponibilità di posti della classe richiesta.

La scuola ha facoltà di accogliere, per effetto degli esami di idoneità o integrativi, le domande

tardive degli alunni.

L’istruzione parentale

L’istituto De Andre’, come da riferimento normativo DLgs 76/2005 (art. 1 comma 4), si fa carico

dell’istruzione parentale in quanto, non è la scuola ad essere obbligatoria ma l’istruzione. Alcune

famiglie, da qualche anno, per contrastare fenomeni di abbandono e devianze minorili, stanno

passando da una istruzione tradizionale, svolta nelle scuole, ad una educazione parentale, tenuta in

casa dagli stessi genitori o da tutor.

L’istituto si pone come “tutor” in sostituzione e su delega delle famiglie. I motivi che spingono le

famiglie a provvedere diversamente ad istruire i propri figli sono quelli di una educazione

sostenibile, che va incontro alle necessità dei ragazzi, spesso in ritardo sui tempi di un normale

percorso scolastico. Si tratta di una educazione diversa, in cui gli allievi imparano i concetti

basilari, o più complessi, attraverso una istruzione rispettosa di tempi e peculiarità di ciascuno.

Solitamente i genitori che scelgono questo tipo di formula sono convinti che l’ apprendimento

individualizzato è più proficuo, a scuola, invece, ogni cosa è preimpostata e studiata per la

maggioranza senza andare incontro alle specifiche esigenze dei singoli. Alla fine di ogni anno sono

previsti degli esami per passare alla classe successiva.

Per tutto quanto non stabilito si rimanda alla normativa di riferimento.

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Assi culturali

L’asse dei linguaggi

L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana

come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la

conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato

utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Padronanza della lingua italiana:

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

e letterario;

Utilizzare e produrre testi multimediali.

L’asse matematico

L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano

nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare

consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo.

Competenze di base:

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole

anche sotto forma grafica;

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le

potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

L’asse scientifico-tecnologico

L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo

circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale

e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un

campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad

interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità,

problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e

l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo.

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Competenze di base:

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di

energia a partire dall’esperienza;

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e

sociale in cui vengono applicate.

L’asse storico-sociale

L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le

competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici

nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate

spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.

Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono distinguibili,

più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati.

Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione

diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra

aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia.

Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito

in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla

sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.

La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare i

suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori

dell’inclusione e dell’integrazione.

Competenze di base:

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica

attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra

aree geografiche e culturali;

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività

e dell’ambiente;

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel

tessuto produttivo del proprio territorio.

Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente

con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza:

Imparare ad imparare (costruzione del sé);

Progettare (costruzione del sé);

Comunicare (relazione con gli altri da sé);

Collaborare e partecipare (relazione con gli altri da sé);

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Risolvere problemi (rapporto con la realtà naturale e sociale);

Individuare collegamenti e relazioni (rapporto con la realtà naturale e sociale);

Acquisire e interpretare l’informazione (rapporto con la realtà naturale e sociale).

Discipline e competenze formano la parte più importante del processo di insegnamento ed apprendi-

mento. Pertanto, i singoli Consigli di Classe, nel pieno esercizio dell’autonomia docente,

programmano ad inizio anno scolastico, per competenze, conoscenze ed abilità, tutte le linee guida.

Le programmazioni e i programmi svolti sono consultabili da genitori e studenti

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Funzioni strumentali

I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di quei particolari settori

dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse,

monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. I docenti con funzioni

strumentali vengono designati con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il Piano

Triennale dell'Offerta Formativa in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità

relazionali; la loro azione è indirizzata a garantire la realizzane del PTOF ed il suo arricchimento.

Gruppo elaborazioni e progetti StefanyPascale

Docente con funzione strumentale PTFO Rossella Nappi

StefanyPascale

Luigi Polito

Docente con funzione strumentale area s. StefanyPascale

Docenti

Docente con funzione strumentale area s. Luigi Polito

Alunni

Il coordinatore di classe

I Coordinatori dei Consigli di classe sono il punto di riferimento dei docenti e degli alunni della

classe e dei rispettivi genitori. Del loro lavoro riferiranno al Dirigente, al Consiglio di classe e al

Collegio dei docenti.

L’incarico, volto a facilitare il processo di interazione fra docenti, di circolarità delle

informazioni, di progettazione condivisa, nonché la costruzione dei percorsi educativi e didattici

che consentano il raggiungimento da parte degli studenti del successo formativo sia in termini di

acquisizione di conoscenze, competenze e capacità che di crescita morale e civile, ha ad oggetto

l’affidamento, in collaborazione con l’ufficio di dirigenza, delle seguenti attività:

Presiede, su delega del Dirigente Scolastico i consigli di classe, organizzandone il lavoro;

Coordina la programmazione di classe per quanto riguarda le attività sia curriculari che

extra-curriculari e la relativa verifica sia in itinere che finale;

Convoca il Consiglio di Classe in via straordinaria, previa consultazione con il D.S. e con

gli altri docenti della classe;

E’ responsabile in modo particolare degli studenti e della classe e si tiene regolarmente

informato sul loro profitto tramite i frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio;

Mantiene i contatti con i genitori, fornendo loro informazioni globali sul profitto,

sull’interesse e sulla partecipazione degli studenti, fornisce, inoltre, suggerimenti specifici in

collaborazione con gli altri docenti della classe soprattutto nei casi di irregolare frequenza ed

inadeguato rendimento;

Si preoccupa della regolare tenuta del giornale di classe, controlla regolarmente le assenze

ed i ritardi degli studenti annotandole sugli appositi registri;

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Si fa portavoce delle esigenze delle tre componenti del Consiglio ( docenti – alunni -

genitori);

Informa il Dirigente e i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi della classe;

Coordina l’accoglienza ( per le sole classi 1° );

Predispone la bozza del documento del 15 maggio da presentare al Consiglio di classe ( per

le sole classi 5°.

Indirizzo AFM CAT IPSEOA CLASSI Articolate

Coordinatore classe I Prof.ssa Lucia Pellegrino

Prof.ssa Graziella Vairo

Coordinatore classe II Prof.ssa Graziella Vairo

Coordinatore classe III Prof.ssa Maria Antonietta Cupolo

Coordinatore classe IV Prof.ssa Daniela Meluccio

Indirizzo AFM Coordinatore classe V A Prof.ssa Anna Manganiello

Coordinatore classe V B Prof.ssa Annalisa De Vita

Indirizzo CAT Coordinatore classe V A Prof. Felice Elia Infante

Coordinatore classe V B Prof. Giorgio Luigi

Indirizzo IPSE Coordinatore classe V A Prof.ssa StefanyPascale

Coordinatore classe V B Prof.ssa Rossella Nappi

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Le risorse umane e strutturali

La valorizzazione delle risorse umane verrà attuata attraverso le seguenti iniziative:

Sensibilizzazione e coinvolgimento, il più ampio possibile, delle risorse umane a

disposizione, in particolare di quelle, non poche nella scuola, a vario titolo demotivate;

Articolazione del Collegio, con incarichi specifici, connessi ad obiettivi altrettanto specifici;

Responsabilizzazione, attraverso l'istituto della delega, da esercitare sempre, in particolare

fino ad acquisizione degli strumenti richiesti dall'incarico, in stretta collaborazione con il

dirigente;

Sensibilizzazione e formazione del personale ATA ausiliario nell'ambito della tenuta

dell'edificio e della vigilanza sugli alunni. Iniziative di aggiornamento per tutto il personale

ATA: collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti tecnici;

Gratificazione, attraverso gli incentivi previsti dal contratto.

Piano di formazione degli insegnanti

La formazione del personale

L’aggiornamento costituisce un diritto fondamentale ed elemento essenziale della professione

docente e del personale ATA. Va inteso come continuo adeguamento delle conoscenze,

approfondimento della preparazione didattica e come partecipazione alla ricerca e all’ innovazione

didattico- pedagogica. La Formazione è uno strumento di innovazione, di sviluppo delle

competenze a sostegno dei processi di innovazione e di riforma, uno strumento più che mai utile per

governare il cambiamento. Attraverso un adeguato piano di formazione ed aggiornamento la Scuola

si propone di offrire servizi sempre più competitivi adeguandosi, altresì, ai continui cambiamenti.

La Formazione e l’autoaggiornamento sono elementi costitutivi dell’identità dell’insegnante come

sancito anche nella L. 107/15 dove la formazione dei docenti assume un carattere obbligatorio,

permanente e strutturale, rientrando all’interno degli adempimenti della funzione docente.

Il monte ore annuale di formazione formale obbligatoria che dovranno essere certificati è fissato a

30 ore per i docenti e 20 ore per il personale ATA.

È inoltre fondamentale anche prevedere durante l’anno scolastico momenti informali di

aggiornamento pedagogico-didattico attraverso l’organizzazione di laboratori formativi anche senza

la presenza di un formatore, favorendo in tal modo la partecipazione di tutta la comunità scolastica

alle attività.

La formazione del personale docente

Nell’ottica del piano di miglioramento dell’Istituto, assumerà carattere prioritario la formazione dei

docenti centrata sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno

per la realizzazione dei nuovi sistemi educativi.

Il Piano nazionale per la scuola digitale indica tra gli obiettivi da perseguire quello di cui all’art 58

comma d) “formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per

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l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali

degli studenti”.

Si privilegeranno, altresì, corsi di formazione in ambito pedagogico, linguistico, sicurezza sul

lavoro e d’inclusione.

Piano formazione insegnanti

Le cose da precisare sono essenzialmente:

L’indicazione delle priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti;

Le tematiche “comuni”, cioè quelle che tutti sono impegnati a seguire;

L’indicazione se tali tematiche saranno svolte “a scuola”, cioè con corsi organizzati dalla

stessa;

Misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare a fine

anno;

Eventuale indicazione della misura triennale complessiva (per consentire oscillazioni

annuali);

Si possono prevedere attività di istituto e anche attività individuali che ognuno sceglie.

Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia,

potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari.

Attrezzature didattiche e laboratori

L'Istituto è dotato di attrezzature e laboratori moderni e continuamente aggiornati.

L’utilizzo pianificato dei laboratori garantisce una fruizione ottimale da parte di tutti gli utenti.

Le esercitazioni laboratoriali riguardano tutte le discipline ed in particolare Informatica di base,

Informatica e Lingue.

L’istituto dispone di:

1 Laboratori di Informatica.

Le aule speciali sono:

1 Laboratorio dei servizi enogastronomici settore cucina;

1 Laboratorio dei servizi enogastronomici Sala e vendita;

1 Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica;

1 Bar;

1 Salone per assemblee e conferenze attrezzato con maxi-video e postazione PC con

collegamento ad Internet;

1 Teatro;

2 classi 2.0.

Tutti i laboratori e le aule, fruiscono della rete Internet sulla base di connessione ad alta velocità.

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Responsabili dei laboratori

I Responsabili dei laboratori, in collaborazione con gli assistenti tecnici e con l’ufficio tecnico, quali

sub consegnatari, sono incaricati di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei

laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione

tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente.

Piano attrezzature, infrastrutture e materiali

Le finalità d’intervento del fabbisogno delle attrezzature e infrastrutture scolastiche devono avere

principalmente alcune priorità riguardanti:

Interventi periodici migliorativi della qualità delle attrezzature e infrastrutture scolastiche;

Interventi migliorativi della qualità degli ambienti scolastici per l’attuazione di esperienze

educative sperimentali e innovative per la riduzione del tasso di dispersione scolastica;

Interventi di eco-sostenibilità e sicurezza dell’edificio scolastico;

Interventi di manutenzione ordinaria delle infrastrutture scolastiche come garanzia di

sensibilità ed efficienza da parte dell’istituzione nei confronti dell’utenza.

Interventi di potenziamento delle strutture per garantire la partecipazione delle persone

diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti;

Interventi migliorativi degli ambienti per l'apprendimento (aule, laboratori, spazi comuni,

ecc.);

Interventi di riqualificazione degli spazi esterni l’edificio scolastico, affinché possano

diventare fruibili dagli studenti per le attività extrascolastiche.

Collaborazioni

L’Istituto De Andrè:

Opera in un rapporto attivo e funzionale con il territorio e le sue istituzioni;

Attento alle richieste culturali e professionali;

Aperto a cogliere le risorse e le opportunità che da esso provengono.

Collaborazione con le famiglie

La collaborazione con le famiglie è ritenuta di fondamentale importanza per la rilevazione di

eventuali difficoltà, per l’elaborazione di strategie d’intervento quanto più possibile efficaci, per la

condivisione di scelte. Ai genitori è, infatti, garantito un ruolo partecipe ed attivo all’interno degli

organismi istituzionali: Consiglio d’Istituto, Consigli di classe, Assemblee dei genitori.

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Servizi Amministrativi

Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (indicato anche come personale ATA) è il personale

non docente, che lavora nella scuola italiana. La disciplina generale è contenuta nel d.lgs. 16 aprile

1994, n. 297 ("Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione").

Comprende:

Il Collaboratore scolastico è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di

accoglienza e di sorveglianza degli alunni, nei periodi antecedenti e successivi alle attività

didattiche, di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi, di vigilanza e assistenza

durante il pasto, di custodia e di sorveglianza generica sui locali della scuola e di

collaborazione con i docenti.

L’Assistente amministrativo può essere addetto, con responsabilità diretta, alla custodia e

alla registrazione del materiale. Ha competenza nella tenuta dell'archivio e del protocollo.

L’Assistente tecnico dà supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche.

Garantisce l'efficienza e la funzionalità dei laboratori.

Il Cuoco lavora nella mensa delle scuola.

L’ufficio tecnico

L’Ufficio tecnico si occupa di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a

fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica,

nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente

In base al Regolamento per il riordino degli Istituti tecnici e professionali il nostro Istituto si è

dotato, per gli indirizzi del settore tecnologico, dei servizi, e dell'industria e artigianato di un ufficio

tecnico con il compito di “sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini

didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché

per la sicurezza delle persone e dell’ambiente”.

Nell’ambito della direttiva del Dirigente Scolastico:

Assicura la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro

adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la

sicurezza delle persone e dell’ambiente;

Collabora con la direzione dell’istituto, in raccordo con gli insegnanti impegnati nello

svolgimento delle esercitazioni pratiche e con il personale A.T.A., per l’individuazione, lo

sviluppo e il funzionamento ottimale delle attrezzature tecnologiche e delle

strumentazioni necessarie a supporto della didattica;

Predispone un piano di attività per l’uso programmato degli spazi e delle attrezzature;

Ricerca le soluzioni logistiche e organizzative più funzionali alla didattica ed anche per la

condivisione in rete delle risorse umane, professionali e tecnologiche disponibili;

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71

Si raccorda con tutte le strutture previste, in particolare con i dipartimenti, per la gestione e

la realizzazione di progetti didattici condivisi contribuendo alla loro realizzazione;

Assicura una adeguata gestione dell’archiviazione e della documentazione ai fini della piena

fruibilità delle conoscenze esistenti e di quelle accumulate nel tempo;

Rileva le necessità evidenziate dai responsabili dei dipartimenti e dei laboratori e individua

le categorie di beni o di servizi da approvvigionare e le comunica al Dirigente Scolastico;

Assicura interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;

Collabora nell’Integrazione delle risorse disponibili sul territorio anche in rete con altri

istituti.

Si raccorda con il DSGA e con i Docenti sub consegnatari dei beni esistenti nei laboratori.

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Viaggi di istruzione ed uscite didattiche

L’Istituto offre ampie possibilità di effettuare viaggi di istruzione ed uscite didattiche (ad esempio

in occasione di spettacoli teatrali e cinematografici in italiano ed in lingua straniera, mostre, visite

ad aziende, convegni), che si inseriscono nella programmazione curricolare integrando il percorso

didattico e formativo della classe.

I viaggi si svolgono in Italia e sono organizzati secondo le normative ministeriali. L’obiettivo

costante e quello di creare un turismo scolastico di qualità, partendo dall’idea del viaggio per

arrivare alla sua realizzazione.

Calendario Scolastico

Le lezioni hanno inizio il 15 Settembre 2016 e terminano il 9 Giugno 2017.

Giorni di chiusura previsti dalla Giunta Regionale Campana:

il 31 ottobre 2016, ponte di tutti i Santi;

Il 2 novembre 2016 giorno della commemorazione dei defunti;

il 7 gennaio 2017 ponte dell’Epifania;

dal 23 al 31 dicembre 2016 e dal 2 al 5 gennaio 2017, vacanze natalizie;

dal 13 al 18 aprile 2017, vacanze pasquali;

il 27 ed il 28 febbraio 2017, lunedì e martedì di Carnevale;

25 Aprile, anniversario della liberazione;

1 Maggio, festa del Lavoro;

2 Giugno, festa nazionale della Repubblica;

Festa del Santo Patrono.

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DOCUMENTI ALLEGATI

Piano di miglioramento (Allegato 1)

Riferimenti Legislativi

Legge 107/2015

DPR 88/10 art. 5 e 8

direttiva 57/10 punto 1.2.1

Direttiva 4/12 punto 2.3.1

DPR 275/99

CM 25/12

Contatti

Dirigente Scolastico: Prof. Carmine Pietro Nese

Codice Istituto A.F.M. SATD30500E

Codice Istituto C.A.T. SATLO6500Z

Codice Istituto I.P.S.E.O.A. SARHV4500U

Codice Fiscale/P iva Istituto: 05036230653

Indirizzo Posta Elettronica: [email protected]

Indirizzo Posta Elettronica Certificata: [email protected]

Indirizzo Web http://www.istitutiparitarideandre.com/

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ALLEGATO 1

ISTITUTO EUROPEO PARITARIO “Fabrizio De André”

Istituto Tecnico Economico - Amministrazione Finanza e Marketing Istituto Tecnologico - Costruzioni Ambiente e Territorio

Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (D.M. 38/S2 – 18/S2 – 19/S2 ) SATD30500E – SATLO6500Z – SARHV4500U

Piano di Miglioramento 2015 - 2016

COMPONENTI IL NUCLEO DI VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

PASCALE STEFANY POLITO LUIGI

NAPPI ROSSELLA ERRICO ANTONIO

MANGANIELLO ANNA VAIRO GRAZIELLA

DI GIACOMO ANNAMARIA

Dirigente Scolastico

Prof. CARMINE PIETRO NESE

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CONTESTO DI RIFERIMENTO Caratteristiche , vincoli e opportunità interne ed esterne

L’Istituto De Andrè situato nel comune di Capaccio, comprende 3 indirizzi di studio:

1. Tecnico Economico Amministrazione Finanza e Marketing;

2. Tecnico Tecnologico Costruzioni Ambiente e Territorio;

3. Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

L’Istituto è inserito in un tessuto sociale in continuo movimento-mutamento, con

tanta ricchezza culturale, attento quindi all’accoglienza, non solo in termini di

ingresso e accettazione ma soprattutto come luogo di aggregazione e arricchimento.

Il Piano di Miglioramento (PdM) del nostro Istituto ha come fine ultimo quello di

adeguarsi in maniera continua alle esigenze degli allievi, con un’attenzione non solo

alla loro preparazione, ma anche alla necessità di creare un ambiente scolastico

privo di componenti ansiogene per una crescita psicologica serena; nella nostra

scuola esiste il confronto quotidiano che si esplica principalmente in aula (tra

docenti e alunni), ma anche nei Collegi dei Docenti, nei Consigli di Classe e nelle

Riunioni Dipartimentali (tra docenti stessi).

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MOTIVAZIONI DELLE SCELTE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il presente Piano di miglioramento è finalizzato a garantire l’erogazione di un

servizio scolastico di maggiore qualità rimuovendo o cercando di ridurre le criticità

emerse in sede di compilazione del RAV e con lo scopo, anche in linea con il

percorso di qualità che la scuola persegue da alcuni anni , di diffondere tra tutti gli

operatori scolastici, la cultura del miglioramento continuo delle prestazioni.

Le priorità, riferite agli esiti degli studenti, individuate dal Nucleo di valutazione

della scuola e condivise dal collegio docenti risultano le seguenti:

Esiti degli studenti

Priorità

Competenze chiave e di

cittadinanza

1) Sviluppare in tutti i discenti la sensibilità verso le competenze di

cittadinanza attiva.

Risultati a distanza 2) Migliorare la rilevazione e l'analisi dei dati riguardanti gli

sbocchi dei percorsi di studio attivi nella scuola.

L’individuazione delle citate priorità consegue all’analisi condotta in sede di

redazione del RAV con riferimento alle pratiche educative e didattiche e alle pratiche

gestionali, e ai relativi processi attuativi, avendo rilevato che:

1. Le competenze di cittadinanza attiva non sono ancora pienamente integrate

nell’azione didattica quotidiana e si richiedono pertanto azioni che

concretamente realizzino in pieno quanto già previsto dalla progettazione

dell’Istituto.

2. Una più attenta analisi degli sbocchi dei diplomati può facilitare la

ridefinizione della mission della scuola in rapporto alle scelte e alle

opportunità rilevate.

Partendo da queste priorità il Nucleo di valutazione ha definito le azioni di

miglioramento, cioè le attività che possono consentire, tramite i successivi progetti di

miglioramento, a partire dalle criticità rilevate di conseguire o di tendere al

conseguimento (attraverso miglioramenti dello stato rilevato) nell’arco del triennio

dei seguenti traguardi con riferimento agli esiti:

1. Formalizzare in sede di valutazione dello studente l'acquisizione di competenze

di cittadinanza attiva a conclusione del ciclo di studi.

2. Realizzare un report con cadenza triennale, sulle scelte dei diplomati sia in

chiave occupazionale sia di prosecuzione degli studi.

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PRIORITÀ DI MIGLIORAMENTO E TRAGUARDI DI PERIODO

Nello schema sotto riportato si evidenziano, in rapporto agli esiti attesi degli studenti, i traguardi

prefissati rispetto alle priorità strategiche individuate in sede di RAV. L’individuazione di traguardi

intermedi nel corso del triennio di riferimento favorirà il monitoraggio e il conseguente

adeguamento del piano in corso d’opera.

Esiti degli

studenti

Priorità Traguardi

Finali del

triennio

Risultati

attesi

Primo anno

Risultati

attesi

Secondo anno

Risultati

attesi

Terzo anno Competenze

chiave di

cittadinanza

Priorità 1

Sviluppare in tutti

i discenti la

sensibilità verso le

competenze di

cittadinanza

attiva.

Formalizzare in

sede di valutazione

dello studente

l'acquisizione di

competenze di

cittadinanza attiva a

conclusione del

ciclo di studi.

Sperimentare nelle

classi del primo

biennio una griglia

di osservazione e

valutazione delle

competenze di

cittadinanza.

Sperimentare nelle

classi del secondo

biennio una griglia

di osservazione e

valutazione delle

competenze di

cittadinanza.

Generalizzare a

tutte le classi

dell’istituto una

griglia di

osservazione e

valutazione delle

competenze di

cittadinanza.

Risultati a

distanza Priorità 2

Migliorare la

rilevazione e

l'analisi dei dati

relativi agli

sbocchi dei

percorsi di studio

attivi nella scuola.

Realizzare un report

con cadenza

triennale, sulle

scelte dei diplomati

sia in chiave

occupazionale che

di prosecuzione

degli studi.

Predisporre una

griglia di

rilevazione dei dati

relativi alle scelte

di prosecuzione

degli studi o degli

sbocchi

occupazionali dei

diplomati.

Iniziare la

rilevazione dei dati

con riferimento al

biennio precedente.

Realizzazione di un

primo REPORT

triennale

RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITÀ DI

MIGLIORAMENTO

Nella tabella sotto indicata si mettono in relazione gli obiettivi di processo relativi alle aree di

processo previste dal RAV con le priorità strategiche individuate dalla scuola in sede di stesura del

rapporto di autovalutazione.

Area di processo

RAV

Obiettivi di processo Priorità

1 2 Curricolo, progettazione e

valutazione

Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e

valutazione per le competenze di cittadinanza attiva. X

Ambiente di apprendimento Implementazione delle aule tematiche all’interno della

scuola. X

Continuità e orientamento Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi

occupazionali e /o di prosecuzione degli studi degli

studenti diplomati.

X

Sviluppo e valorizzazione

delle risorse umane.

Realizzare percorsi di formazione del personale docente X

Integrazione con il territorio

e rapporti con le

famiglie

Aumentare il numero di occasioni di incontro con le

famiglie. X

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PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI

Nella tabella seguente in rapporto ad ogni singolo obiettivo di processo si indicano le azioni

previste con la relativa tempificazione, l’individuazione dei responsabili delle azioni e l’indicazione

dei risultati attesi per singola azione. Le ultime tre colonne saranno utilizzate in sede di

monitoraggio e adeguamento del piano e a conclusione in sede di valutazione e verifica conclusiva

del Piano stesso.

Priorità : 1

Area di processo RAV

Obiettivo di processo: Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e valutazione per le

competenze di cittadinanza attiva Azioni previste Soggetti

responsabili

dell’attuazi

one

Termine

previsto di

conclusione

Risultati

attesi per

ciascuna

azione

Monitoraggio

in itinere

processo

(strumenti)

Adeguame

nti in

itinere

Azione

realizzata

entro il

termine

stabilito

Risultati

effettivam

ente

raggiunti

per

ciascuna

azione

1. Predisposizione

di una griglia di

osservazione e

valutazione

delle

competenze di

cittadinanza in

uscita dal 1°

biennio e

somministrazio

ne della griglia

ad alcune classi

seconde

2. Predisposizione

di una griglia di

osservazione e

valutazione

delle

competenze di

cittadinanza in

uscita dal 2°

biennio e

somministrazio

ne della griglia

ad alcune classi

quarte

3. Revisione

griglie

4. Compilazione

griglia da parte

dei consigli di

classe 2^ e 4^

Dirigente

scolastico

Dirigente

scolastico

Dirigente

scolastico

Consigli

delle classi

2^ e 4^

Entro giugno

2016

Entro giugno

2017

Entro

gennaio

2018

Entro giugno

2018

Produzione

della griglia e

compilazione

della stessa

per alcune

classi 2^

Produzione

della griglia e

compilazione

della stessa

per alcune

classi 2^

Produzione

griglie

definitive

Compilazione

griglie di

rilevazione e

valutazione

Convocazione

riunioni di

apposito

gruppo di

lavoro (verbali

delle riunioni)

Convocazione

riunioni di

apposito

gruppo di

lavoro (verbali

delle riunioni)

____________

_

____________

_

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79

Priorità: 1

Area di processo RAV

Obiettivo di processo: Implementazione delle aule tematiche in alcune sezioni della scuola

Azioni previste Soggetti

responsabili

dell’attuazi

one

Termine

previsto

di

conclusio

ne

Risultati

attesi per

ciascuna

azione

Monitorag

gio

processo in

itinere

(strumenti)

Adeguame

nti in

itinere

Azione

realizza

ta entro

il

termine

stabilito

Risultati

effettivame

nte

raggiunti

per

ciascuna

azione

1. Organizzazio

ne per aree

tematiche

della

didattica nel

primo e

secondo

biennio di un

indirizzo

della scuola

Dirigente

scolastico

Termine

a. s.

2016-17

Realizzazion

e delle aule

tematiche e

sperimentazi

one della

modalità

didattica

Valutazione

delle

attività da

parte di

studenti,

genitori e

docenti

(griglie di

valutazione

)

Priorità : 2

Area di processo RAV

Obiettivo di processo: Aumentare il numero di occasioni d’incontro con le famiglie

Azioni

previste

Soggetti

responsabili

dell’attuazi

one

Termine

previsto di

conclusione

Risultati

attesi per

ciascuna

azione

Monitoraggio

processo

in itinere

Adeguame

nti in

itinere

Azione

realizza

ta entro

il

termine

stabilito

Risultati

effettivame

nte

raggiunti

per

ciascuna

azione

1. Aumenta

re le

occasioni

d’incontr

o e di

partecipa

zione dei

genitori

alla vita

della

scuola

Dirigente

scolastico

Fine

triennio di

validità del

piano di

migliorame

nto

Realizzazio

ne di

incontri

sistematici

di

informazion

e e di

partecipazio

ne alle

decisioni

della scuola

, dentro e

fuori gli

organi

collegiali

Verifica

dell’effettuazi

one degli

incontri

( circolari di

convocazione

degli incontri

e

determinazion

e del numero

di

partecipanti)

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Priorità: 2

Area di processo RAV

Obiettivo di processo: Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e

/o di prosecuzione degli studi degli studenti diplomati Azioni previste Soggetti

responsabili

dell’attuazio

ne

Termine

previsto

di

conclusio

ne

Risultati

attesi per

ciascuna

azione

Monitorag

gio

processo in

itinere

(strumenti)

Adeguame

nti in

itinere

Azione

realizza

ta entro

il

termine

stabilito

Risultati

effettivame

nte

raggiunti

per

ciascuna

azione

1. Organizzare

la raccolta

di

informazion

i sulle scelte

dei

diplomati

dell’istituto

2. Rilevazione

dei dati

3. Realizzazio

ne di un

report

Dirigente

scolastico e

funzione

strumentale

orientamento

in uscita

DSGA

Dirigente

scolastico e

funzione

strumentale

orientamento

in uscita

Febbraio

2016

1° fase

agosto

2016

2° fase

agosto

2017

Settembre

2018

Predisposizi

one di una

griglia di

rilevazione

delle

informazioni

Disponibilità

dei dati

relativi ad

almeno un

triennio

relativi alle

scelte in

uscita dei

diplomati

Report e sua

pubblicazion

e sul sito e

diffusione

________

Verifica del

numero di

ex studenti

interpellati

da

effettuarsi a

marzo 2017

e a febbraio

2018

(Report da

parte della

segreteria

alunni sullo

stato )

_________

_

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MONITORAGGIO ESITI E RIESAME

La realizzazione del Piano prevede un’attività di monitoraggio delle varie azioni previste, al fine di

verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale messa a punto in corso d’opera, ove se ne

presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi di processo.

Il monitoraggio avverrà tramite i seguenti strumenti:

1. Riunioni periodiche del Nucleo di valutazione (di norma periodicità bimestrale)

2. Somministrazione di questionari ai destinatari delle azioni al termine di ciascun anno del

triennio di riferimento del Piano

I componenti del Nucleo di valutazione svolgono, dall’adozione del piano di miglioramento,

riunioni periodiche bimestrali per controllare il percorso del piano e applicare le dovute revisioni

quando necessarie. Negli incontri, pertanto, hanno forte peso la discussione sulle criticità emerse

in corso di attuazione del progetto e l’elaborazione di soluzioni in grado di agire sulle criticità e di

consentire il raggiungimento dell’obiettivo finale.

Si prevede anche un incontro, a fine di ciascun anno di validità del presente Piano, con il Gruppo

che si occupa della Qualità in cui il responsabile dell’azione aggiorna sullo stato di avanzamento

del Piano, sul rispetto delle scadenze previste nonché, a fronte di eventuali criticità emerse in corso

d’opera, sull’individuazione delle necessarie azioni correttive anche in relazione alle procedure

adottate dalla scuola per il mantenimento della Certificazione di qualità.

RISORSE UMANE PER LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Risorse umane interne

Risorse umane interne

della scuola

Tipologia di attività

Dirigente scolastico Coordinamento del nucleo di valutazione e delle attività del PdM.

Docenti Partecipazione a nucleo di valutazione, monitoraggio PdM.,

partecipazione a laboratori di formazione

Personale ATA Gestione amministrativo contabile del piano, coordinamento priorità ,

area di processo RAV , sistematizzazione e raccolta informazioni

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MODALITA’ DI LAVORO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

Il Nucleo di valutazione PRESIEDUTO da NESE CARMINE PIETRO - dirigente scolastico, ha

prevalentemente operato in modo collegiale con incontri periodici finalizzati alla traduzione degli

obiettivi strategici e di processo individuati in sede di RAV in azioni da realizzare nel corso del

triennio e intende procedere con uguale modalità per il monitoraggio e la revisione del presente

Piano, individuando nella periodicità bimestrale degli incontri il periodo di riferimento adeguato

per tenere sotto controllo la sequenza dei passi attuativi del Piano.

I singoli componenti del Nucleo, con riferimento alla specificità dell’attività di coordinamento che

svolgono all’interno della scuola, avranno altresì cura di mantenere i contatti e di socializzare lo

stato di avanzamento del Piano con i propri colleghi favorendo i processi di condivisione interna

delle singole azioni e della globalità del PdM stesso.

AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO CONNESSE CON LA

REALIZZAZIONE DEL PIANO

Nella tabella di seguito riportata si indicano le specifiche azioni, secondo la classificazione di cui

al comma 93, della L.107/2015 che il dirigente metterà in atto per la realizzazione degli obiettivi di

processo in precedenza indicati, mettendole in relazione con le dimensioni professionali indicate

nella Tabella 5 dell’Allegato alla nota Miur 7904 del 2 settembre 2015.

Priorità: 1

Area di processo RAV

Obiettivo di processo: Realizzare percorsi di formazione del personale docente

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

1. Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico

degli studenti e dei processi organizzativi e didattici (lett.

d,art.93,L.107/2015)

2. Valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del

personale dell’istituto, sotto il profilo individuale e negli ambiti

collegiali (lett. b, art.93, L.107/2015)

1. Definizione dell’identità,

dell’orientamento strategico e

della politica dell’istituzione

scolastica (punto 1 Nota

7904/2015)

3. Gestione, valorizzazione e

sviluppo delle risorse umane

(punto 2 Nota 7904/2015)

Priorità: 1

Area di processo RAV

Obiettivo di processo: Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e valutazione per le competenze

di cittadinanza attiva

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

1. Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico

degli studenti e dei processi organizzativi e didattici (lett. d,

art.93, L.107/2015)

1. Definizione dell’identità,

dell’orientamento strategico e

della politica dell’istituzione

scolastica (punto 1 Nota

7904/2015)

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Priorità: 1

Area di processo RAV

Obiettivo di processo: Implementazione delle aule tematiche in alcune sezioni della scuola

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate

1. Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico

degli studenti e dei processi organizzativi e didattici(lett.

d,art.93,L.107/2015)

1. Gestione, valorizzazione e sviluppo

delle risorse umane (punto 2 Nota

7904/2015)

1. Gestione delle risorse strumentali e

finanziarie(punto 4 Nota 7904/2015)

Priorità: 1

Area di processo RAV

Obiettivo di processo: Aumentare il n° di occasioni di incontro con le famiglie soprattutto nelle classi iniziali

del 1°biennio e del 2° biennio

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali interessate

1. Direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione

e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità

scolastica(lett.e,art.93,L.107/2015)

1. Promozione della partecipazione,

cura delle relazioni(punto 3 Nota

7904/2015)

Priorità : 2

Area di processo RAV

Obiettivo di processo: Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e /o di

prosecuzione degli studi degli studenti diplomati

Azioni del dirigente scolastico Dimensioni professionali

interessate

1.competenze gestionali ed organizzative finalizzate al

raggiungimento dei risultati(lett. a,art.93,L.107/2015)

1.Monitoraggio , valutazione e

rendicontazione(punto 5 Nota

7904/2015)

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DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il presente Piano e le sue successive modifiche e/o integrazioni saranno oggetto di informazione e

dibattito preliminare in Collegio docenti e in consiglio d’istituto prima della definitiva adozione

con provvedimento del dirigente.

Il Piano sarà portato a conoscenza degli stakeholder interni e esterni attraverso i canali di

comunicazione utilizzati dalla scuola:

Inserimento sul sito internet

Comunicazioni ,sempre attraverso il sito, a docenti, studenti e genitori

Coinvolgimento diretto di tutte le figure di staff (collaboratori del dirigente e referenti

d’indirizzo, funzioni strumentali ) nella condivisione del Piano

Con tale sistema di comunicazione si ritiene di poter realizzare uno scambio di informazione

tempestivo ed una proficua interazione tra IS e stakeholder con lo scopo di rafforzare la

comunicazione interna ed esterna che permetta la crescita della collegialità e della condivisione,

costruendo sinergie fra i diversi attori e favorendo il senso di appartenenza ad una comunità

educativa.

Si prevede anche, per la fine del triennio di validità del Piano, di procedere ad un’integrazione del

questionario che all’interno del sistema certificato di qualità della scuola viene somministrato a

studenti , genitori e docenti per la valutazione del servizio scolastico con una domanda in grado di

fornire una misurazione del grado di apprezzamento ed efficacia delle azioni di diffusione del

Piano intraprese.

DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEGLI ESITI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Gli Esiti del Piano e la sua progressiva realizzazione , nonché gli eventuali adattamenti e

adeguamenti, saranno portati a conoscenza dell’intero corpo docente e, a fine triennio, si prevede

di socializzare gli esiti anche con il resto della comunità scolastica realizzando momenti

d’incontro che vedano coinvolti studenti , ex studenti e famiglie oltre agli organi collegiali della

scuola e al comitato scientifico-didattico.