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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “ENZO FERRARI” 10059 Susa (TO), Corso L. Couvert 21 Tel. 0122 622381 SEZIONE IPSIA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5 a P E-M Professionale Tecnico delle Industrie Elettriche e Tecnico delle Industrie Meccaniche A. S. 2012/13

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE

“ENZO FERRARI”

10059 Susa (TO), Corso L. Couvert 21 Tel. 0122 622381

SEZIONE IPSIA

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5aP E-M

Professionale

Tecnico delle Industrie Elettriche e Tecnico delle Industrie Meccaniche

A. S. 2012/13

Sam Notebook
Timbro
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)

1. STORIA DELL’ISTITUTO

L'Istituto è nato nell'anno scolastico 1964/65, per iniziativa del prof. Giuseppe Perino, quale sezione staccata dell'ITIS "C. Olivetti" di Ivrea. Successivamente è diventato sezione staccata dell'ITIS "G.B. Pininfarina" di Moncalieri a cui è rimasto aggregato per molti anni.

Dall'anno scolastico 1985/86 è diventato autonomo con personalità giuridica ed autonomia amministrativa. All'inizio del 1995 è stato intitolato all'Ing. "Enzo FERRARI".

I corsi tradizionali sono quelli di PERITO MECCANICO e di PERITO in ELETTRONICA e TELECOMUNICAZIONI a cui si accede dopo un BIENNIO comune a tutti gli Istituti Tecnici italiani. Nel 1994 è stato attivato un corso di LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO (Brocca).

Dal 1° settembre 1996 ha acquisito due sedi coordinate a Bussoleno, precedentemente dipendenti da due Istituti di Torino; si tratta di un Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato con corsi per OPERATORI MECCANICI ed OPERATORI ELETTRICI e di un Istituto Professionale per i Servizi Commerciali con un corso per OPERATORI AZIENDALI.

Si è venuto quindi a creare un Polo Scolastico.

Dall'anno scolastico 2003/2004 sono stati attivati i corsi di TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE. di TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE e di TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE INFORMATICA, che portano ad un esame di Stato e sono il naturale completamento dei corsi professionali.

Nell’anno scolastico 2009/10 si sono diplomati i primi allievi del corso serale a seguito dell’attivazione dei corsi POLIS sezione aziendale e , successivamente, sezione tecnico delle industrie elettriche rispondendo così alle forti necessità del territorio in ambito di riqualificazione professionale.

Nel dicembre 2010 viene chiusa la sede di Bussoleno per ristrutturazione e gli studenti vengono ospitati nella sede di Susa a partire da gennaio.

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2. PROFILO DI INDIRIZZO

La classe professionale 5a P è articolata in due indirizzi: Tecnico delle Industrie Elettriche e Tecnico delle Industrie Meccaniche.

2.1 TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE – 5a P E

La figura professionale del tecnico delle industrie elettriche deve essere tale da inserirsi in realtà produttive differenziate ed in rapida evoluzione sia dal punto di vista delle tecnologie che dell’organizzazione del lavoro. Pertanto, attraverso la conoscenza dei principi fondamentali di tutte le discipline, il tecnico delle industrie elettriche deve possedere capacità progettuali di organi elettrici, abilità linguistico-espressive e logico-matematiche di base, nonché saper utilizzare gli strumenti informatici ai fini della progettazione e della gestione della produzione elettrica.

2.2 TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE - 5a P M

La figura professionale del tecnico delle industrie meccaniche deve essere tale da inserirsi in realtà produttive differenziate ed in rapida evoluzione sia dal punto di vista delle tecnologie che dell’organizzazione del lavoro. Svolge un ruolo di organizzazione e coordinamento operativo nel settore produttivo. Per adempiere a questa funzione deve essere in grado di gestire sistemi di automazione, attrezzare le relative macchine, agendo direttamente su macchine (CNC– CAD– CAM), coordinando i controlli qualitativi e gestire la manutenzione. Tale processo formativo, atto a determinare una mentalità di operatore di processo, contiene i prerequisiti utili sia per ulteriori approfondimenti, sia per il raccordo con la formazione in azienda.

3. OBIETTIVI SPECIFICI E TRASVERSALI

Di seguito gli obiettivi specifici e trasversali per l’indirizzo Tecnico delle Industre Elettriche (5a P E) e l’indirizzo Tecnico delle Industrie Meccaniche (5a P M).

3.1 OBIETTIVI SPECIFICI DELLA 5a P E

Per quanto riguarda l’area scientifico-tecnologica, gli obiettivi specifici sono i seguenti: • Saper dimensionare e verificare organi elettrici avvalendosi correttamente di manuali e

documentazione tecnica • Dimostrare la conoscenza dei materiali e dei processi di lavorazione nonché la conoscenza

della regolazione e del controllo dei processi automatici • Acquisire capacità di utilizzazione di metodi, strumenti, modelli (matematici,informatici) ai

fini tecnico-professionali.

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Per quanto riguarda l’area linguistico-storico-letteraria gli obiettivi specifici sono: • Saper formulare correttamente ed in modo chiaro e coerente il proprio • Saper comprendere testi di vario genere e saperli contestualizzare • Sfruttare le conoscenze acquisite per costruire ragionamenti motivati e per esprimere fondati

giudizi critici e personali.

3.2 OBIETTIVI TRASVERSALI DELLA 5a P E

• Saper utilizzare correttamente manuali tecnici o documentazione tecnica ai fini della progettazione, della verifica e dello studio di fabbricazione delle parti elettriche.

• Dimostrare capacità di lettura ed interpretazione di schemi funzionali, disegni di particolari e complessivi elettrici, di disegni di impianti elettrici .

• Possedere capacità di calcolo nelle applicazioni numeriche e capacità logico–deduttive e di sintesi interdisciplinare.

• Acquisire competenza tecnica e capacità linguistica di base per saper stendere una relazione tecnica corretta sia dal punto di vista espressivo che dello sviluppo delle frasi.

3.3 OBIETTIVI SPECIFICI DELLA 5a P M

Per quanto riguarda l’area scientifico-tecnologica, gli obiettivi specifici sono i seguenti: • Dimostrare la conoscenza dei materiali e dei processi di lavorazione nonché la conoscenza

della regolazione e del controllo dei processi automatici. • Acquisire capacità di utilizzazione di metodi, strumenti, modelli (matematici,informatici) ai

fini tecnico-professionali. • Acquisire versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento in relazione alla

continua evoluzione della professione. • Saper cogliere la dimensione economica dei problemi.

A livello lavorativo, terminati gli studi, deve conoscere i principi di base del settore meccanico

ed in particolare: • Le caratteristiche d’impiego, i processi di lavorazione e il controllo di qualità dei materiali • Le caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili • L’organizzazione della produzione industriale • I principi di funzionamento delle macchine a fluido • Le norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro

Per quanto riguarda l’area linguistico-storico-letteraria gli obiettivi specifici sono: • Saper formulare correttamente ed in modo chiaro e coerente il proprio • Saper comprendere testi di vario genere e saperli contestualizzare • Sfruttare le conoscenze acquisite per costruire ragionamenti motivati e per esprimere fondati

giudizi critici e personali. 3.4 OBIETTIVI TRASVERSALI DELLA 5a P M

• Utilizzare strumenti informatici per progettazione, la lavorazione e la movimentazione di elementi meccanici

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• Saper utilizzare correttamente manuali tecnici o documentazione tecnica ai fini della progettazione, della verifica e dello studio di fabbricazione delle parti meccaniche.

• Possedere capacità di calcolo nelle applicazioni numeriche e capacità logico–deduttive e di sintesi interdisciplinare.

• Acquisire competenza tecnica e capacità linguistica di base per saper stendere una relazione tecnica corretta sia dal punto di vista espressivo che dello sviluppo delle frasi.

4. METODOLOGIE DIDATTICHE

o Lezioni frontali tradizionali con lavagna e gesso. o Proiezione di video. o Utilizzo dei laboratori di Informatica, Elettronica-Elettrotecnica, Meccanica e Disegno per la 5a

P M.

5. STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Per le materie scritte sono previste almeno due prove scritte per quadrimestre, anche di tipo strutturato o semi-strutturato; le valutazioni orali sono attribuite sulla base di un minimo di due interrogazioni per materia per ciascun periodo, eventualmente sostituibili da prove scritte di tipo strutturato/ semi-strutturato. Per le materie che includono applicazioni pratiche la valutazione si basa anche sulla realizzazione di programmi e progetti.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE Per la valutazione degli allievi si fa riferimento a quanto indicato nel POF, qui di seguito riportato: “Il Collegio dei docenti, al fine di rendere omogenei i comportamenti, ha deliberato i seguenti criteri generali di comportamento per lo svolgimento degli scrutini finali. Nella formulazione delle proposte di voto da parte dei singoli docenti, che documenteranno adeguatamente le proprie valutazioni, e nell'assegnazione dei voti da parte del consiglio di classe si terrà conto, per ogni singolo studente: a) della situazione di partenza; b) della risposta agli stimoli educativi; c) dei progressi ottenuti durante l'anno, anche in relazione agli interventi integrativi attivati; d) del grado di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento formulati all'inizio dell'anno nella programmazione didattica; e) nel caso di un non pieno conseguimento di tutti gli obiettivi dell’anno, della possibilità di raggiungerli nell'anno successivo, con l'eventuale supporto di corsi integrativi; f) del livello complessivo della classe; g) della difficoltà e dei problemi eventualmente riscontrati nell'attività didattica nel corso dell'anno scolastico; h) della positiva partecipazione ai lavori dell’area di progetto. Nella valutazione dei singoli studenti si terrà conto non soltanto degli obiettivi per materia ma anche di quelli "trasversali" ed in particolare a) delle finalità educative generali della programmazione educativa e didattica di Istituto,

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cioè della - acquisizione, da parte dello studente, di capacità di orientarsi e di fare libere scelte; - capacità di socializzazione, di rispetto dell'altro, di abitudine al confronto delle idee e alla revisione critica delle proprie posizioni; - acquisizione di un metodo di lavoro e della capacità di risolvere problemi nuovi; - acquisizione di capacità linguistiche e comunicative; b) degli obiettivi "di classe" stabiliti all' inizio dell'anno dai singoli Consigli di Classe; c) della frequenza e della partecipazione attiva alla vita della scuola. Il giudizio finale, scaturito da un attento esame dei singoli elementi, non può prescindere da una valutazione complessiva della personalità dello studente e dovrà pertanto tener conto di tutti quei fattori extrascolastici, ambientali e socioculturali, che possono influire sul comportamento intellettuale e sul rendimento dello studente stesso. In considerazione del fatto che potranno essere promossi anche studenti che non raggiungono con le proprie forze un risultato positivo in tutte le materie, i docenti, nella fase propositiva, e di conseguenza i Consigli di Classe, nella fase di assegnazione dei voti, utilizzeranno un ventaglio ampio di voti (da uno a dieci), evidenziando le lacune e le molte sfumature di profitto e di capacità”.

7. OBIETTIVI SPECIFICI DI CIASCUNA DISCIPLINA

7.1 ITALIANO L’allievo dovrà saper formulare in forma grammaticalmente corretta il proprio pensiero, sia

nell’esposizione orale che in quella scritta; saper affrontare come lettore autonomo e consapevole testi di vario genere; sviluppare le capacità di analisi testuale e saper contestualizzare i testi letterari, saper cogliere le linee fondamentali della prospettiva storica nelle tradizione letteraria italiana

7.2 STORIA

L’allievo dovrà esporre in forma chiara e coerente fatti a problemi relativi agli eventi storici studiati, comprendere ed usare il linguaggio specifico, saper leggere grafici, tabelle, tavole cronologiche, saper ricavare dai vari tipi di documento dati ed informazioni, conoscere gli eventi storici e saperne individuare cause e conseguenze, stabilire relazioni tra fatti storici e distinguerne i diversi aspetti ( politici, economici, sociali, culturali), saper utilizzare le conoscenze storiche delle età passate ai fini di una corretta interpretazione del presente nelle tradizione letteraria italiana

7.3 INGLESE Alla fine del V anno lo studente dovrà dimostrare di comprendere in maniera globale ed analitica testi orali e scritti relativi al settore d’indirizzo, dovrà sostenere semplici conversazioni su argomenti generali e specifici adeguati al contesto ed alla situazione di comunicazione, dovrà essere in grado di comprendere e tradurre in italiano testi scritti di argomento tecnico.

7.4 MATEMATICA Gli allievi dovranno acquisire capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse; riconoscere il contributo della matematica allo sviluppo delle scienze

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sperimentali; comprendere il rapporto tra scienza e tecnologia ed il valore delle più importanti applicazioni tecnologiche.

7.5 EDUCAZIONE FISICA Lo studente deve essere consapevole del percorso effettuato per il miglioramento delle qualità fisiche condizionali ( forza, velocità, coordinazione, resistenza, mobilità articolare, equilibrio) e per lo sviluppo di una coscienza cinetica che permetta una continua rielaborazione di schemi motori già acquisiti. Egli deve possedere una conoscenza operativa e teorica di attività motorie e sportive che favorisca l’acquisizione di capacità trasferibili all’esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute).

7.6 RELIGIONE

Lo studente deve acquisire le seguenti competenze: • Capacità di leggere senza pregiudizi il dato religioso • Capacità di confrontare i dati essenziali di religioni diverse • Capacità di confrontare forme di pensiero diverse in ordine all’etica

7.7 SISTEMI, AUTOMAZIONE ED ORGANIZZ. DELLA PRODUZIONE (5a PE)

L’allievo deve acquisire le basi per poter utilizzare consapevolmente e razionalmente i sistemi di automazione impiegati nell’industria sia a tecnologia elettronica che a tecnologia mista. Deve conoscere la struttura ed il funzionamento dei sistemi robotizzati. Inoltre deve sapere i principi fondamentali sulle leggi che regolano i sistemi di controllo e di regolazione.

7.8 ELETTROTECNICA, ELETTRONICA E APPLICAZIONI (5a PE)

L’insegnamento tende a far acquisire diverse competenze e abilità: • saper intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo e conduzione di semplici

impianti industriali, anche automatici; • saper scegliere ed utilizzare dispositivi elettrici, elettronici e programmabili offerti dal

mercato, per applicazioni di automazione industriale; • descrivere e documentare il lavoro svolto; • consultare manuali d’uso, fogli di specifiche, documenti tecnici vari e software applicativi

nel campo elettrico. 7.9 TECNICA DELLA PRODUZIONE (5a PM)

Lo studente dovrà aver acquisito capacità tecniche relative alla stesura di cicli di lavorazione per particolari meccanici, evidenziando gli aspetti tecnologici corredati dai relativi aspetti di valutazione e di fattibilità economica. Lo studente con le competenze acquisite, e con l'ausilio del manuale, dovrà dimostrare di saper operare in maniera autonoma, nella risoluzione delle problematiche proposte.

7.10 MECCANICA E MACCHINE (5a PM)

La disciplina “Meccanica e macchine” si pone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti necessari alla conoscenza delle leggi fondamentali della meccanica, della termodinamica e delle più significative applicazioni pratiche. Vengono studiati i più significativi componenti delle macchine e degli impianti, allo scopo di far acquisire i principi fisici alla base del funzionamento

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delle principali macchine. Particolare attenzione viene rivolta alle procedure di calcolo per il dimensionamento di semplici organi meccanici o degli elementi delle macchine a fluido.

8. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

8.1 GLI ALUNNI Gli alunni della classe, articolata nella sezione PE “Professionale tecnico delle industrie Elettriche” (13 studenti) e nella sezione PM “Professionale tecnico delle industrie Meccaniche” (7 studenti), è composta da alunni provenienti da contesti culturali e linguistici estremamente diversi e corrisponde in linea di massima al gruppo che ha superato l’esame di qualifica in terza. Nel seguito viene riportato l’elenco degli alunni della classe PE e PM con la relativa provenienza.

ELENCO DEGLI ALUNNI DI 5a PE

COGNOME NOME PROVENIENZA 1 Barello Carlo Classe quarta. Ha frequentato il triennio all’Arte e Mestieri 2 Benlamlih Najib Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 3 Borgis Matteo Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe

facendo il biennio al Liceo 4 Caltabiano Biagio Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 5 Circhirillo Andrea Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 6 Di Blasi Daniele Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 7 Gavrila Alexandru Classe quarta. Ha frequentato il primo anno all’ITIS, dal

secondo anno è all’IPSIA 8 Giuglardo Damiano Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 9 Lo Bianco Alessio Classe quarta. Ha frequentato il primo anno all’ITIS, dal

secondo anno è all’IPSIA 10 Marcu Daniel Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 11 Moubtassim Soufiane Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 12 Scoleri Stefano Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 13 Tonda Denis Classe quinta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe

ELENCO DEGLI ALUNNI DI 5a PM

COGNOME NOME PROVENIENZA 1 Di Giulio Cesare Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 2 Fabris Luca Classe quarta. Ha frequentato il triennio alla Casa Carità di

Grugliasco 3 Guido Riccardo Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 4 Gunetto Matteo Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe

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5 Hoxha Endrit Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe facendo il biennio all’ITIS

6 La Notte Simone Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe 7 Valle Gustavo Classe quarta. Ha frequentato il triennio alla Casa Carità di

Grugliasco La sezione PE e PM ha avuto un percorso abbastanza regolare con una dispersione non particolarmente elevata negli ultimi tre anni scolastici anche considerata la presenza di alunni stranieri. Per molti è mancata una costante applicazione allo studio domestico, l’impegno e la partecipazione durante lo svolgimento delle lezioni sono stati discontinui. Un piccolo gruppetto di persone ha manifestato invece molto interesse per le materie tecniche ed avendo raggiunta una notevole autonomia è stato in grado di raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati realizzando degli oggetti dimostrativi molto interessanti. Si sono inseriti positivamente tre studenti, provenienti da altre scuole, che, grazie all’impegno e alla partecipazione dimostrati, hanno avuto anche un positivo influsso sulla classe. La frequenza è stata pressoché regolare, anche se, in alcuni casi, è stato registrato un certo numero di assenze e ingressi posticipati ed uscite anticipate. Per quanto riguarda l’area tecnica la classe ha dimostrato, tranne per un numero modesto di allievi, una partecipazione adeguata. Nell’area umanistica ha dimostrato buon interesse per gli argomenti presentati anche se mediati da riferimenti culturali molto limitati. La progressione nell’apprendimento si è però rivelata disomogenea. Alcuni docenti, pertanto, hanno dovuto adattare le proprie proposte didattiche riducendone la consistenza, laddove possibile, in rapporto ai ritmi degli allievi. Una fascia di studenti ha evidenziato carenze e lacune in alcune discipline e non tutti hanno saputo pienamente approfittare delle occasioni di recupero che, in vari modi, sono state loro offerte dai docenti. Il rapporto tra alunni e docenti è stato in genere sempre rispettoso dei ruoli. Il Consiglio di Classe non è intervenuto con provvedimenti disciplinari di rilievo scegliendo invece di parlare con i singoli allievi e con le famiglie per cercare di affrontare insieme le problematiche dei singoli studenti. Nell’ultima parte dell’anno, l’impegno scolastico è sostanzialmente peggiorato soprattutto per alcuni alunni.

8.2 DOCENTI

Nel seguito viene riportato l’elenco dei docenti.

ELENCO DEI DOCENTI

COGNOME NOME MATERIA CLASSE 1 FISCONE Floriana Italiano e Storia 5a PE-M 3 VERCELLINO Patrizia Inglese 5a PE-M 2 PEROTTINO Roberta Matematica 5a PE-M 3 MARCEDULA Nunzio Ed. Fisica 5a PE-M

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4 GIRARDI Giorgio Religione 5a PE-M TELARO Giovanni Attività Alternativa alla Religione 5a PE-M 5 PETINO Samuele Sistemi Automazione ed

Organizzazione della Produzione 5a PE

6 MUSELLA Salvatore Elettrotecnica Elettronica e Applicazioni

5a PE

7 RUSSO Francesco ITP di Sistemi e di Elettrotecnica 5a PE 8 TORCHIO Mauro Tecnica della Produzione 5a PM 9 GIUFFRE’ Paolo ITP di Tecnica della Produzione 5a PM 10 TORCHIO Mauro Meccanica e Macchine 5a PM

Nel quarto e quinto anno la classe ha purtroppo visto l’avvicendarsi di più insegnanti, per le materie umanistiche è cambiato il docente di Italiano, per le materie tecniche della classe PM sono cambiati i docenti di Tecnica della Produzione e di Meccanica e Macchine mentre per la sezione PE è cambiato il docente di Elettrotecnica, e l’ITP di Sistemi e di Elettrotecnica.

9. SITUAZIONE IN INGRESSO DEGLI ALUNNI

9.1 RISULTATI DELL’ESAME DI QUALIFICA DELLA CLASSE 3a

COGNOME NOME VOTO DI QUALIFICA

1 PE Barello Carlo 60/100 2 PE Benlamlih Najib 73/100 3 PE Borgis Matteo 73/100 4 PE Caltabiano Biagio 67/100 5 PE Circhirillo Andrea 60/100 6 PE Di Blasi Daniele 80/100 7 PE Gavrila Alexandru 72/100 8 PE Giuglardo Damiano 68/100 9 PE Lo Bianco Alessio 60/100 10 PE Marcu Daniel 60/100 11 PE Moubtassim Soufiane 67/100 12 PE Scoleri Stefano 66/100 13 PE Tonda Denis 64/100 1 PM Di Giulio Cesare 64/100 2 PM Fabris Luca 60/100 3 PM Guido Riccardo 60/100 4 PM Gunetto Matteo 63/100 5 PM Hoxha Endrit 67/100 6 PM La Notte Simone 60/100 7 PM Valle Gustavo 60/100

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9.2 RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DI CLASSE 4a

Le seguenti informazioni sono desunte dai risultati dello scrutinio dell’anno precedente.

Alunni della classe 21 Alunni scrutinati 20 Alunni respinti 1 Alunni promossi a giugno 10 Alunni con giudizio sospeso 10 Alunni con giudizio sospeso promossi dopo le prove 10 Alunni con giudizio sospeso non promossi dopo le prove 0

Nella seguente tabella le percentuali sono calcolate sugli alunni promossi a giugno

Materie Livello alto

(Voti 8-9-10)

Livello medio

(Voti 6-7)

Livello basso

(Voti < 6)

N° alunni con giudizio

sospeso

N° alunni con giud.

sosp. promossi

Italiano 15% 85%

Storia 25% 70% 5% 1 1

Inglese 5% 50% 45% 9 9

Matematica 20% 40% 40% 8 8

Ed. Fisica 85% 25%

5a PE: Sistemi Automazione ed

Organizzazione della produzione

54% 46%

5a PE: Elettrotecnica Elettronica ed Applicazioni

38% 62%

5a PM: Tecnologia Meccanica e

Laboratorio

14% 86%

5a PM: Meccanica Applicata

14% 86%

5a PM: Elettrotecnica ed Elettronica

100%

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9.3 TABELLA DEI CREDITI SCOLASTICI PER LA CLASSE 3a E 4a COGNOME NOME CREDITI 3a CREDITI 4a TOTALE 3a E 4a 1 PE Barello Carlo 3 6 9 2 PE Benlamlih Najib 6 6 12 3 PE Borgis Matteo 6 6 12 4 PE Caltabiano Biagio 5 5 10 5 PE Circhirillo Andrea 3 4 7 6 PE Di Blasi Daniele 6 7 13 7 PE Gavrila Alexandru 6 6 12 8 PE Giuglardo Damiano 5 5 10 9 PE Lo Bianco Alessio 3 4 7 10 PE Marcu Daniel 3 4 7 11 PE Moubtassim Soufiane 5 6 11 12 PE Scoleri Stefano 5 4 9 13 PE Tonda Denis 4 4 8 1 PM Di Giulio Cesare 4 4 8 2 PM Fabris Luca 3 7 10 3 PM Guido Riccardo 3 4 7 4 PM Gunetto Matteo 4 5 9 5 PM Hoxha Endrit 5 5 10 6 PM La Notte Simone 3 4 7 7 PM Valle Gustavo 3 5 8

10. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Avendo avuto conferma dei fondi di Terza Area per l’Alternanza di Scuola Lavoro solo alla fine dell’anno scolastico, non è stato possibile effettuare dei corsi pomeridiani come preventivato. Alcuni allievi sono stati mandati per una settimana in stage in azienda mentre altri sono rimasti a scuola per lavorare su alcuni progetti di gruppo che saranno ultimati durante le ore curriculari di Sistemi. Tali progetti riguardano la costruzione di un ascensore, di una villetta con cancello automatico, di una casetta con sistema di allarme, di un ponte motorizzato.

Figura 1– Alcuni progetti di Alternanza Scuola Lavoro in fase di realizzazione

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Nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro, va evidenziata la partecipazione da parte di diversi allievi alle seguenti attività:

- Convegno organizzato dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) presso la sede dell’Unione Industriale di Torino sull’aggiornamento della Normativa Elettrica

- Un ciclo di tre lezioni presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino relative alla programmazione di Scratch, Scratch per il microcontrollore Arduino, AppInventor per la programmazione di Tablet e cellulare con sistema Android.

11. STAGE INDIVIDUALI

La scuola ha provveduto al quarto anno, per la totalità della classe, ad inviare gli studenti in stage in azienda, al quinto anno diversi studenti hanno effettuato uno stage di una settimana, una parte è rimasta a scuola per lavorare sui progetti d’esame.

COGNOME NOME AZIENDA CONTATTATA

1 PE Barello Carlo A.S Distribuzione Alimentare SNC Rivoli TO

2 PE Benlamlih Najib Stage a scuola 3 PE Borgis Matteo Azienda Agricola di Cibrario Antonio –

Bruzolo (TO) 4 PE Caltabiano Biagio Samic di Gambato Frabrizio e C. S.A.S.

– Avigliana (TO) 5 PE Circhirillo Andrea Stage a scuola 6 PE Di Blasi Daniele Stage a scuola 7 PE Gavrila Alexandru Falsh di Baretta Alessandro –

Chiomonte (TO) 8 PE Giuglardo Damiano SAMIC di Gambato Fabrizio e C.

S.A.S. – Avigliana 9 PE Lo Bianco Alessio Stage a scuola 10 PE Marcu Daniel Stage a scuola 11 PE Moubtassim Soufiane Stage a scuola 12 PE Scoleri Stefano Stage a scuola 13 PE Tonda Denis Moretta Roberto Impianti Elettrici –

Meana di Susa (TO) 1 PM Di Giulio Cesare F.G. Automazione s.r.l. Umipersonale

Torino 2 PM Fabris Luca VDS s.n.c. di Decataldo e C. Alpignano

(TO) 3 PM Guido Riccardo Croce Rossa Comitato Locale di Susa 4 PM Gunetto Matteo JMC s.a.s. di Poncellini e C. Avigliana

(TO) 5 PM Hoxha Endrit Cossa s.r.l. SUSA

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6 PM La Notte Simone T.E.K. Max di Dipasquale s.a.s. – Sant’Ambrogio di Susa (TO)

7 PM Valle Gustavo VDS s.n.c. di Decataldo e C. Alpignano (TO)

12. VISITE DI ISTRUZIONE

Nel seguito è riportato un elenco comprensivo di finalità didattiche delle visite di istruzione effettuate negli ultimi due anni.

• 01.02.2013 - Centrale idroelettrica Iren Energia di Susa

• 27.03.2013 - Visita stabilimento FINDER di Almese

• 23.04.2013 – visita città di Pavia

• Progetto Devon, gemellaggio con Barnstaple (UK)

Finalità Visita Centrali Elettriche

Entrare in un impianto mentre sta lavorando è un'opportunità unica per capirne il funzionamento: da come le fonti energetiche sono trasformate in elettricità, a quante persone ci lavorano, ai sistemi di sicurezza e di monitoraggio. Il contatto diretto con tecnici del settore consente poi di approfondire tematiche non strettamente legate al funzionamento delle centrali, come l'uso delle differenti fonti di energia, il risparmio energetico e la filiera dell'elettricità dalla centrale alle nostre case.

Finalità Visita Stabilimento FINDER di Almese (TO)

Ad Almese ha sede una delle più grosse aziende al mondo che producono relè e temporizzatori, apparecchiature che vengono installate da elettricisti e che vengono prodotte anche dalla sinergia di tecnici elettici e meccanici. Per gli alunni di un professionale tale visita costituisce un importante occasione per conoscere una grande realtà lavorativa che ha saputo superare con determinazione e larghezza di vedute la crisi economica di questi anni.

Finalità Visita Città di Pavia e della Certosa

La città di Pavia è stata capitale del regno longobardo. Dal Medioevo Pavia è sede di una delle più antiche università italiane. La Certosa di Pavia è uno dei più belli monasteri d’Italia che contiene beni artistici ed ecclesiastici di immenso valore. Tali visite costituiscono un’esperienza di approfondimento culturale e di verifica sul campo di conoscenze, abilità e competenze, di socializzazione tra studenti e tra studenti e insegnanti.

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Progetto Devon

A settembre e a marzo sono stati effettuati due viaggi di istruzione nel Regno Unito nella cittadina di Barnstaple (Devon), città gemellata con Susa. Lo studente Carlo Barello ha partecipato ad entrambi i viaggi anche con funzione di tutor per gli studenti delle classi inferiori. L'attività ha previsto il soggiorno in famiglie inglesi, la visita ad una scuola superiore locale e la partecipazione ad alcune lezioni presso l'istituto inglese.

ATTIVITA’ INTEGRATIVE

12.1 RECUPERO Nel corso dell’anno scolastico gli insegnanti, sulla base delle proprie valutazioni, hanno attuato interventi di recupero in itinere, in piccoli gruppi o individualizzati, attuati a loro discrezione durante le ore di lezione e/o in orario extra-scolastico.

12.2 APPROFONDIMENTO Prima simulazione delle prove d’esame:

1a prova 28.02.2013 2a prova 14.03.2013 3a prova 08.03.2013

Seconda simulazione delle prove d’esame: 1a prova 20.05.2013 2a prova 17.05.2013 3a prova 09.05.2013.

• Ricerca di materiale e stesura delle tesine d’esame (periodo gennaio-maggio)

13. VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA SVOLTA

Per quanto riguarda l’area storica-linguistica-letteraria gli obiettivi prefissati sono stati complessivamente raggiunti anche se alcuni allievi, avendo limitate capacità critiche e linguistiche, si affidano ancora ad una ripetizione mnemonica. Nella classe si distingue un piccolo gruppo di ragazzi che hanno dimostrato sensibilità ed interesse per le materie letterarie nelle quali hanno conseguito risultati buoni. Discreto l’impegno degli studenti stranieri nell’affrontare lo studio della lingua inglese nonostante le comprensibili difficoltà. Per quanto riguarda l’area scientifico-tecnologica, gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti solo da un limitato numero di allievi che hanno partecipato assiduamente alle lezioni impegnandosi nello studio personale. La maggior parte degli allievi ha profuso un impegno volto al raggiungimento di obiettivi minimi, finalizzati per lo più alle verifiche periodiche ma non al raggiungimento di una preparazione consolidata, pertanto il livello di conoscenze e competenze non può ritenersi omogeneo.

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13.1 VALUTAZIONI NELLE SINGOLE DISCIPLINE

ITALIANO La classe ha avuto non poche difficoltà ad approcciare alla disciplina, ai suoi contenuti e a raggiungere gli obiettivi fondamentali che le sono propri. Il programma è stato svolto con lentezza e farraginosità, soprattutto per le difficoltà intrinseche che gli studenti hanno incontrato nel metodo di studio e nell’approccio, assolutamente non adeguato.

STORIA Gli alunni si sono mostrati mediamente più attratti dalla disciplina storia e hanno, pertanto, partecipato con maggiore interesse personale alle lezioni. Questo probabilmente è stato determinato dal fatto che la maggior parte degli argomenti trattati già rientra nel loro feedback culturale avendo svolto il medesimo programma nella terza professionale; Se l’interesse è stato così vivo, non sempre vivo ed adeguato alle consegne e ai momenti didattici è risultato l’impegno e la costanza nello studio a casa.

INGLESE La classe, piuttosto disomogenea, con la presenza di cinque studenti di madrelingua straniera, ha seguito con discreto interesse la materia. L’impegno è stato tuttavia discontinuo per alcuni studenti sia nello studio che nello svolgimento dei compiti assegnati. Sono stati attuati interventi di recupero in itinere per far fronte alle necessità specifiche degli studenti in difficoltà. Nell’ambito del Progetto di integrazione culturale Devon, A settembre e a marzo sono stati effettuati due viaggi di istruzione nel Regno Unito nella cittadina di Barnstaple (Devon), città gemellata con Susa. Lo studente Carlo Barello ha partecipato ad entrambi i viaggi anche con funzione di tutor per gli studenti delle classi inferiori.L'attività ha previsto il soggiorno in famiglie inglesi, la visita ad una scuola superiore locale e la partecipazione ad alcune lezioni presso l'istituto inglese.

MATEMATICA La classe presenta numerose lacune relative agli anni precedenti ed una preparazione frammentaria e non sempre sufficiente. Nonostante il ripasso di argomenti trattati in precedenza e le attività di recupero proposte in itinere gli studenti hanno dimostrato notevole difficoltà nella materia e quindi gli argomenti di quest'anno sono stati trattati nel modo più semplice possibile dando poco spazio alla teoria ma risolvendo molti e semplici esercizi in classe.

ELETTROTECNICA, ELETTRONICA E APPLICAZIONI La classe ha avuto un comportamento a tratti vivace ma nel complesso sempre corretto. Tuttavia solo un esiguo gruppo di alunni ha dimostrato interesse ed un reale desiderio di crescita culturale e di miglioramento,si è impegnato nello studio e ha partecipato alle attività curricolari. La restante parte della classe ha seguito con alterno interesse le lezioni svolte. Una parte della classe ha mostrato molto interesse per le attività di laboratorio, riuscendo a realizzare piccoli progetti di automazione industriale.

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SISTEMI ED AUTOMAZIONE La classe, in media, presenta alcune lacune a livello matematico ed elettrotecnico. E’ quindi difficile spiegare liberamente gli argomenti inerenti il programma senza ricorrere a continui richiami sui principali concetti di base. Alcuni allievi hanno mostrato poco interesse per la materia, mentre altri allievi, manifestando uno spiccato interesse per le attività pratiche di laboratorio, hanno raggiunto degli ottimi risultati. ELETTRONICA La scarsa propensione verso spiegazioni teoriche e lo scarso interesse nei confronti della materia ha costretto l’insegnante a ridurre il programma all’essenziale cercando di far comprendere i concetti base. Nel complesso gli allievi hanno raggiunto una preparazione sufficiente per il superamento degli esami di stato. TECNICA DELLA PRODUZIONE La classe presenta disomogeneità in merito al livello di preparazione acquisito e si riscontrano diverse lacune dovute ad una scarsa preparazione di base. Solo un gruppo ristretto di studenti ha raggiunto le competenze necessarie per affrontare in maniera autonoma le diverse problematiche tecniche proposte. Per il resto della classe, conseguentemente all'impegno discontinuo, risulta un parziale raggiungimento degli obiettivi. MACCHINE A FLUIDO Nonostante alcune singole difficoltà,soprattutto nella fase iniziale dell'anno scolastico,la classe ha dimostrato in sufficiente impegno e una buona partecipazione alle lezioni in aula. Gli argomenti trattati sono stati seguiti con discreto interesse e conseguentemente al momento di verificare le conoscenze e l'apprendimento delle nozioni di base della materia gli studenti hanno dimostrato di aver raggiunto risultati nella media al di sopra della sufficienza.

EDUCAZIONE FISICA Gli allievi hanno dimostrato un discreto impegno e una discreta partecipazione alle lezioni instaurando con l’insegnante un buon rapporto di collaborazione rafforzato dalla capacità di confrontarsi in maniera positiva e costruttiva con l’attività fisica. Il programma è stato globalmente svolto e i risultati raggiunti sono complessivamente più che sufficienti.

RELIGIONE La classe ha sempre avuto un interesse costante evidenziando un buon coinvolgimento nelle varie tematiche proposte. Il percorso dell’anno è stato crescente anche nel campo disciplinare denotando una buona maturità degli alunni. La classe ha risposto positivamente anche a proposte didattiche alternative come la bioetica confermata dal giudizio degli esperti che hanno tenuto le lezioni. Gli stessi ragazzi musulmani presenti hanno quasi sempre partecipato attivamente alle lezioni dando una connotazione migliore alla disciplina che deve aprirsi ad un dialogo inter-religioso. In conclusione il giudizio sulla classe è buono sotto entrambi gli aspetti didattico e disciplinare.

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DOC UMENTO DEL CONSIGLIO 01 CLASSE A.S. 2012-13 - CLASSE 5' P E-M - liS E. FERRARI di Susa (T O)

15. FIRME DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DOCENTI

I

COGNOME FlSCONE

NOME Floriana

MATERIA Italiano e Storia

FI ~MA 4 /'

~ ... ~

3 VERCELLINO Patrizia Inglese ~~~~ekfULlL -c

2 PEROITINO Roberta Matematica

~we~ 3 MARCEDULA Nunzio Ed. Fisica

At---p;v~ 4

6

GIRARDI

TELARO

Giorgio

Giovanni

Religione

Attivita Altemativa alia

Religione

6rJ!&' .a C;;()>Vaf..

rf-t4re l6ev~~ 7

8

9

PETINO

MUSELLA

RUSSO

Samuele

Salvatore

Francesco

Sistemi Automazione ed

Organizz . della Produzione

Elettrotecnica Elettronica e

Applicazioni

ITP di Sistemi e di

Elettro tecnica

j~(/lf~ ...,

I ~ ~ ~lA.,f"...o /I f.v~

10 TORCHIO Mauro Tecnica della Produzione l~ / ~

II GIUFFRE' Paolo ITP di Tecnica della

Produzionc .~~ -12

13

TORCHIO

PETINO

Mauro

Samuele

Meccanica e Macchine

Elettrotecnica ed

Elettronica

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I Rappresentanti degli Studenti

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Susa, 15 maggio 20 I3

ILE

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15. PROGRAMMI SVOLTI NELLE SINGOLE MATERIE

Si veda l’Allegato A

16. SIMULAZIONI D’ESAME CON GRIGLIE DI VALUTAZIONE

Si veda l’Allegato B

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ALLEGATO A

PROGRAMMI SVOLTI NELLE SINGOLE MATERIE

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AMBITO STORICO – LETTERARIO

OBIETTIVI (della programmazione disciplinare) Obiettivi formativi: - consapevolezza della letteratura come esperienza artistica nella quale si manifestano simbolicamente i grandi temi dell’esistenza e della civiltà; - fruizione estetica della letteratura come esperienza, dialogo, processo conoscitivo che il testo traccia per il lettore; - consapevolezza della relativa autonomia dell’ opera d’arte; - consapevolezza della possibilità di collegamento tra le opere letterarie prodotte e i periodi storici di riferimento; - consapevolezza dell’importanza dei principali fenomeni storici che hanno caratterizzato la nostra storia, in un ‘ottica diacronica e sincronica; - formazione di una cultura storica attraverso l’acquisizione di conoscenze specifiche dei meccanismi generativi dei fatti storici e l’utilizzazione di conoscenze acquisite anche in aree disciplinari diverse; - attitudine critica a formulare domande, a elaborare giudizi consapevoli sul presente attraverso l’incontro col passato e l’impegno verso il futuro. Obiettivi di apprendimento: 1) Analisi e contestualizzazione dei testi, di natura letteraria o storiografica: - condurre una lettura diretta del testo, come prima forma di interpretazione del suo significato; - collocare il testo in un quadro di confronti e relazioni riguardanti: le tradizioni dei codici formali e le istituzioni letterarie; altre opere dello stesso e di altri autori, coevi o di altre epoche, eventualmente anche appartenenti a letterature straniere; altre espressioni artistiche e culturali; il più generale contesto storico del tempo; - mettere in rapporto il testo con le proprie esperienze e la propria sensibilità e formulare un proprio motivato giudizio critico. abitudine a identificare i soggetti sociali, la natura degli eventi (economici, sociali, politici, culturali) e le relazioni tra essi; - attenzione agli aspetti propri della mentalità (valori, pregiudizi, attese) di un gruppo e di un’epoca; 2) Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica: - riconoscere i caratteri specifici del testo letterario e la sua fondamentale polisemia, che lo rende oggetto di molteplici ipotesi interpretative e di continue riproposte nel tempo; - riconoscere gli elementi che, nelle diverse realtà storiche, entrano in relazione a determinare il fenomeno letterario; - conoscere ed utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere letterarie; - saper cogliere, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi più rappresentativi, le linee fondamentali della prospettiva storica nelle tradizioni letterarie italiane. 3) Conoscenze e competenze: - eseguire il discorso orale in forma corretta, efficace e priva di stereotipi; - affrontare, come lettore autonomo e consapevole, testi di vario genere, utilizzando le diverse tecniche di lettura (esplorativa, estensiva, di studio) in relazione ai diversi scopi per cui si legge;

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- produrre testi scritti di diverso tipo, rispondendo alle diverse funzioni, disponendo di adeguate tecniche compositive e sapendo padroneggiare anche il registro formale e i linguaggi specifici; - saper oggettivare e descrivere le strutture della lingua e i fenomeni linguistici, mettendoli in rapporto anche con i processi culturali e storici della realtà italiana; - capacità di inquadrare, comparare, periodizzare i diversi fenomeni utilizzando gli strumenti fondamentali del lavoro storico; - uso di termini e concetti propri del linguaggio storico e letterario PRESENTAZIONE DELLA CLASSE - ITALIANO Obiettivi cognitivi specifici raggiunti –obiettivi formativi (l'elenco dei contenuti svolti viene allegato a parte) La classe presenta una situazione, pertinente la disciplina ITALIANO, piuttosto eterogenea. Prescindendo dalla situazione specifica di ogni singolo studente – che è visibile nei tabelloni della valutazione intermedia di fine aprile – la classe ha avuto non poche difficoltà ad approcciare alla disciplina, ai suoi contenuti e a raggiungere gli obiettivi fondamentali che le sono propri. Il programma è stato svolto con lentezza e farraginosità, non tanto per problematiche legate alla condotta o al parametro formativo, che risulta essere claudicante solo in alcuni studenti e non omogeneamente in tutto il gruppo classe, ma soprattutto per le difficoltà intrinseche, che gli studenti hanno incontrato nel metodo di studio e nell’approccio, assolutamente non adeguato, ad una disciplina dall’epistemologia complessa e problematica (che nel quinto anno presupporrebbe dei livelli di partenza cognitivamente più solidi e stabili). Gli studenti, infatti, sono arrivati alla classe quinta con molte lacune pregresse non colmate e con dei forti buchi concettuali e cognitivi, che hanno destabilizzato il fluido e aproblematico lavoro letterario. Forti difficoltà sono state riscontrate nella conoscenza dei testi letterari, nell’approccio ai testi e alla loro analisi; nelle categorie filosofiche, estetiche e stilistico-formali, che rappresentano un po’ un prerequisito per una corretta attività letteraria. Una disciplina, l’Italiano, che nel quinto anno dà come scontati dei prerequisiti storici, filosofici e culturali, che in un istituto professionale non sempre rappresentano un’acquisizione. A queste difficoltà vanno aggiunti altri elementi non poco trascurabili: gli interessi degli studenti, poco sensibili alle questioni artistico-culturali e certamente più proiettati verso le discipline caratterizzanti il loro percorso formativo; un impegno non sempre costante e maturo, in linea con le richieste e le consegne contestuali, da parte di alcuni studenti. Sono stati fatti, pertanto, tagli al programma; si è lavorato sui nuclei concettuali portanti, cercando di snellire, con il rischio a volte di depauperare la disciplina, con lo scopo di fare restare delle categorie di riferimento; sono stati abbassati gli standard e i livelli della sufficienza, per permettere agli studenti di raggiungere dei livelli di accettabilità in linea con le loro reali capacità cognitive e le loro potenzialità, non per abituarli a richieste più basse, ma soprattutto per non essere troppo velleitari e creare disillusione negli studenti. E’stato pertanto operato un adeguamento nel lavoro disciplinare e didattico, quanto a contenuto e metodologie, nel tentativo di rendere il lavoro sui contenuti più fruibile e più in linea con gli stili cognitivi degli alunni. Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi prefissati nella programmazione iniziale, in relazione alle conoscenze, competenze e abilità previste per l’insegnamento in questione.

- Conoscenze: Gli alunni conoscono in maniera spesso globale i nuclei concettuali portanti della disciplina e riescono, alcuni non senza difficoltà, a cogliere le relazioni esistenti tra i concetti; - Competenze: Riescono a discutere di un nucleo concettuale analizzato, anche se indispensabili risultano le linee guida fornite dal docente o dai libri di testo; sanno svolgere esercizi di tipo soprattutto strutturato, ma hanno più difficoltà a realizzare tabelle, schemi o lavori di sintesi di matrice più

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autonoma e libera; - Capacità: Espongono, più o meno consapevolmente, i contenuti disciplinari, ma hanno in taluni casi difficoltà a rielaborare in maniera critica le conoscenze, non riuscendo a strutturarle in un sistema conoscitivo più latamente inteso, se non dopo un lavoro strutturato e condiviso con il docente; sanno lavorare sui concetti base, ma restano troppo spesso impelagati in un’impostazione mnemonica, che finisce con il diventare per loro uno strumento imprescindibile di approccio alla disciplina, non considerata come un ambito di ragionamento e di riflessione a più ampio spettro; utilizzano poco e con difficoltà la terminologia specifica e il lessico proprio del settore disciplinare. In particolare si sottolinea quanto segue: - Lettura e metodo di studio: conoscono le diverse strategie di lettura e le sanno utilizzare più o meno consapevolmente in relazione ai diversi scopi e alle diverse caratteristiche del testo; producono raramente testi scritti utili allo studio – schemi, sintesi, mappe concettuali - ma sanno districarsi abbastanza bene nella lettura di schemi e tabelle, forniti loro già completi; risultano in grado di memorizzare i contenuti, ma presentano più difficoltà nella fase di rielaborazione personale e dell’esposizione orale dei contenuti, che risulta troppo inficiata dall’impalcatura mnemonica; - Scrittura: riconoscono gli elementi costitutivi del testo e riescono a produrre testi mediamente accettabili; ci sono tuttavia alcuni studenti che incontrano ancora non poche difficoltà nella stesura di testi morfologicamente corretti caratterizzati da coesione, accordi morfologici, sostituenti lessicali - pronominali e connettivi. Le diverse tipologie testuali legate alla prima prova dell’esame di Stato sono state ampiamente trattate e discusse in classe: tuttavia, trattandosi di un lavoro nuovo, di approccio a una produzione testuale mai prima esperita, le difficoltà, incontrate in particolare da parte di qualche alunno più debole, sono da considerarsi qui come fisiologiche. - Produzione orale: intervengono in maniera adeguata nelle conversazioni e producono testi orali abbastanza coerenti; sanno portare avanti delle discussioni, di natura diversa, in maniera piuttosto problematica, aprendosi al confronto e alla dialettica, nel rispetto delle alterità e delle diverse posizioni. Il livello dell’esposizione orale su contenuti disciplinari resta, invece, a volte troppo legato ad un’impalcatura mnemonica, che rende difficile agli studenti la problematizzazione personale e la creazione di collegamenti interdisciplinari. - Tipologie testuali:

Testo espositivo-argomentativo-regolativo-espositivo: conoscono le caratteristiche salienti dei testi su menzionati; Testo poetico: conoscono le caratteristiche fondanti di un testo poetico – verso, schemi di rime, figure di suono e di significato, livello denotativo, connotativo e stilistico-formale di una poesia; sanno fare la parafrasi e il commento di poesie di bassa e media difficoltà - se guidati dal docente. Hanno spiccate difficoltà a cogliere l’aspetto morale, filosofico, ideologico e letterario presente in un testo letterario sia in prosa sia in poesia. Quanto alle abilità di scrittura, si sono sviluppate soprattutto le seguenti modalità di prova: “analisi e commento di un testo dato” (tipologia A), “saggio breve” e, facoltativamente, “articolo” di fondo: • dell'analisi e commento” si sono curate la capacità di riassumere ordinatamente il testo e comprenderne il contenuto letterale e il tema chiave; di rispondere in modo preciso alle domande formulate e sviluppare le risposte in un’analisi coerente unitaria; di cogliere le espressioni topiche e collegarle o alla poetica dell’autore (se noto) o alle questioni, alle idee e ai temi di altri testi letti, in modo coerente e argomentato e secondo le proprie sensibilità ed esperienza; • del “saggio breve” sono state curate la capacità di cogliere i punti fondamentali dei documenti presentati, la capacità di collegarli alle conoscenze acquisite, la precisione delle informazioni, la capacità di elaborare una propria interpretazione dell'argomento o almeno di esporlo in modo

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coerente. • dell’“articolo” sono state curate l'uso corretto del dossier dei documenti, la brevità e l’efficacia dell’esposizione, oltre alla presenza di una “tesi” identificabile e chiaramente argomentata. Sono stati curati, più in generale, l'ordine e la coerenza espositive: la suddivisione in paragrafi (ove richiesto), l'esaustività, le connessioni, il registro lessicale, la validità dei nuclei ideativi e la capacità di rielaborare i contenuti in modo appropriato e, ove possibile, criticamente. Procedure didattiche, metodi e strategie di insegnamento; metodi, modalità e tempi di recupero; attività di approfondimento; mezzi utilizzati; utilizzo laboratori……. Sono state portate avanti lezioni, che hanno fatto uso di metodologie diverse contestuali alle necessità e ai bisogni: lezioni frontali, lezioni problematico-dialogiche, discussioni, brain-storming. Sono state attivate diverse strategie didattiche: va sottolineata la difficoltà di trovare strategie adatte al livello cognitivo e metodologico degli studenti, con i quali sono state necessarie lezioni caratterizzate dalla lettura e sottolineatura del libro di testo, mancando in una grande parte della classe un metodo di studio autonomo e consapevole. Gli strumenti utilizzati sono stati: libri di testo e materiali forniti in supporto cartaceo dal docente. Si è fatto riferimento a dei supporti filmici e all’utilizzo del web per ricerche ed approfondimenti. Sono state effettuate ore di recupero in itinere, su alcuni punti focali del programma. Sono state inoltre effettuate diverse verifiche orali di recupero, laddove necessario per permettere agli studenti di recuperare alcuni moduli, in cui erano risultati insufficienti. Attività di approfondimento sono state portate avanti durante le ore curricolari sulla base della necessità contestuale. Valutazione: Sono state effettuate verifiche scritte e orali, secondo quanto programmato. Le verifiche scritte in forma di simulazione per la prima prova dell’esame di maturità; verifica semistrutturate sulla letteratura, valide per la valutazione orale; verifiche orali propriamente dette su parti di programma prestabilite. Molte verifiche orali sono state concordate in maniera programmata con gli studenti, per dare loro modo di studiare in maniera più tranquilla e per poter raggiungere livelli di resa maggiormente accettabili. Sono state fatte inoltre delle verifiche di recupero, laddove necessario. Eventuali altre osservazioni in merito allo svolgimento del programma (limitazioni di tempo, problemi pregressi…..) Il programma ha subito dei tagli, non soltanto per delle motivazioni squisitamente formative, ma anche di tipo logistico: sono saltate diverse ore per motivi legati allo stage o alle visite di istruzione. Libro di testo: M. Sambugar, G. Salà, LM, Letteratura Modulare, Il Novecento, La Nuova Italia CONTENUTI

1) Decadentismo ed età delle Avanguardie: cornice storico-culturale - il contesto storico-politico - il contesto socio-culturale - movimenti culturali: il Decadentismo - tendenze letterarie: la letteratura decadente - movimenti culturali: le Avanguardie

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- tendenze letterarie: la letteratura nell’età delle Avanguardie Letture: Sergio Corazzini, Piccolo libro inutile, Desolazione del piccolo poeta sentimentale; Aldo Palazzeschi, L’incendiario, E lasciatemi divertire; Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto del Futurismo; Filippo Tommaso Marinetti, Zang Tumb Tumb, Il bombardamento di Adrianopoli

2) L’Europa e il mondo. Dalla fine dell’Ottocento al primo Novecento: la narrativa - Il romanzo estetizzante

Letture: O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, Lo splendore della giovinezza

- La narrativa della crisi Letture: E. Kafka, La metamorfosi, Il risveglio di Gregor

3) Giovanni Pascoli - La vita, le opere, il pensiero e la poetica

Letture: G. Pascoli, Il fanciullino, E’ dentro di noi un fanciullino; G. Pascoli, Myricae, Lavandare; G. Pascoli, Myricae, X agosto; G. Pascoli, Myricae, Novembre; G. Pascoli, La grande Proletaria si è mossa, Sempre vedendo in alto…il nostro tricolore.

4) Gabriele D’Annunzio - La vita, le opere, il pensiero e la poetica

Letture: G. D’Annunzio, Il Piacere, Il ritratto di un esteta: Andrea Sperelli; G. D’Annunzio, Laudi del cielo, della terra, del mare, degli eroi, La sera fiesolana; G. D’Annunzio, Laudi del cielo, della terra, del mare, degli eroi, La Pioggia nel Pineto

5) Luigi Pirandello - La vita, le opere, il pensiero e la poetica

Letture: L. Pirandello, L’Umorismo, Il sentimento del contrario; L. Pirandello, Novelle per un anno, La patente.

6) Italo Svevo - La vita, le opere, il pensiero e la poetica

Letture: I.Svevo, La coscienza di Zeno, L’ultima sigaretta; I.Svevo, La coscienza di Zeno, Una catastrofe inaudita.

7) Cornice storico culturale: la produzione letteraria tra le due guerre - Il contesto storico-politico - Il contesto socio-economico

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- Movimenti culturali: la letteratura dell’impegno e l’Esitenzialismo - La letteratura nell’età dei Totalitarismi - La poesia pura e la poesia metafisica - L’Ermetismo - La narrativa italiana: la tendenza al realismo – Riferimenti a Moravia, Alvaro,

Vittorini e Gadda)

8) Giuseppe Ungaretti - La vita, le opere, il pensiero e la poetica Letture: G. Ungaretti, L’Allegria, Veglia; G. Ungaretti, L’Allegria, Il porto Sepolto; G. Ungaretti, L’Allegria, Sono una creatura;

G. Ungaretti, L’Allegria, San Martino del Carso.

9) Eugenio Montale - La vita, le opere, il pensiero e la poetica

Letture: E. Montale, Ossi di seppia, Spesso il male di vivere ho incontrato

P. S. Le sezioni evidenziate sono in corso di svolgimento nel mese di Maggio. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE - STORIA Obiettivi cognitivi specifici raggiunti – debiti scolastici – obiettivi formativi (l'elenco dei contenuti svolti viene allegato a parte) La classe, presenta una situazione, pertinente la disciplina storia, non troppo dissimile da quella dell’italiano per gli obiettivi raggiunti, ma diversa sotto il profilo dell’impegno e dell’interesse: gli alunni si sono mostrati mediamente più attratti dalla disciplina storia e hanno, pertanto, partecipato con maggiore interesse personale alle lezioni. Questo probabilmente è stato determinato dal fatto che la maggior parte degli argomenti trattati già rientra nel loro feedback culturale ‐ avendo svolto il medesimo programma nella terza professionale; il livello di problematizzazione storica e di collegamento diacronico con molti aspetti della nostra attualità ha permesso di stimolare una partecipazione più viva da parte di un congruo numero di studenti. Il programma è stato svolto con lentezza, un po’ per venire incontro alle esigenze cognitive di tutti – esigenze chiaramente dissimili ed eterogenee – e in parte per la presenza di attività di stage e di visite di istruzione che hanno rallentato i tempi. Se l’interesse è stato così vivo, non sempre vivo ed adeguato alle consegne e ai momenti didattici è risultato l’impegno e la costanza nello studio a casa. Si è lavorato, anche in storia, sui nuclei concettuali portanti, cercando almeno di fare restare delle categorie di riferimento; si è fatto ricorso direttamente a fonti storiografiche per stimolare interesse verso questioni di tipo sociale, economico e culturale, che sono più apprezzate dagli studenti;

- Conoscenze: Gli alunni conoscono in maniera spesso globale eventi e processi, e riescono con più o meno difficoltà a cogliere le relazioni esistenti tra i fatti e le questioni più generali, pertinenti il mondo delle istituzioni o della vita sociale, civile e politica delle civiltà prese in considerazione. Sanno individuare i concetti chiave dei testi di argomento storico, e se guidati lavorano alle sintesi, alle rielaborazione e riconsiderazione dei contenuti attraverso tabelle e schemi; ‐ Competenze: Riescono a ricostruire un evento storico, un processo o i caratteri di una civiltà attraverso l’applicazione della categorie di causa‐effetto, anche se con linee guida fornite dal docente o dai libri di testo; sanno svolgere esercizi di tipo soprattutto strutturato, ma hanno più difficoltà a realizzare tabelle, schemi o lavori di sintesi in maniera autonoma;

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- Capacità: Espongono più o meno consapevolmente un fatto, un processo storico o gli aspetti delle civiltà prese in considerazione, ma hanno difficoltà a rielaborare in maniera critica i contenuti; sanno lavorare sui concetti base, ma restano troppo spesso impelagati in un’impostazione mnemonica, che finisce con il diventare per loro uno strumento imprescindibile di approccio alla disciplina, non considerata come un ambito di ragionamento e di riflessione a più ampio spettro; utilizzano poco e con difficoltà la terminologia specifica e il lessico proprio della disciplina.

Procedure didattiche, metodi e strategie di insegnamento; metodi, modalità e tempi di recupero; attività di approfondimento; mezzi utilizzati; utilizzo laboratori……. Come per l’Italiano Valutazione: numero e tipologie di verifiche scritte effettuate modalità e tempi – verifiche orali Sono state effettuate verifiche scritte, di tipo semistrutturato e verifiche orali, molto spesso con data programmata (onde facilitare uno studio più sicuro e sereno per lo studente). Sono state fatte anche delle verifiche di recupero, laddove necessario.

Eventuali altre osservazioni in merito allo svolgimento del programma (limitazioni di tempo, problemi pregressi…..) Il programma ha subito dei tagli, non essendo stato possibile svolgere l’ultimo modulo relativo al periodo successivo alla fine della Seconda guerra mondiale, se non in maniera sintetica, con l’ausilio di schemi riassuntivi. Libro di testo: A. Rossi, M. Palazzo, M. Bergese, “Portale di storia, dall’antico regime alla globalizzazione”, Corso di storia per gli istituti professionali, Editrice La Scuola. CONTENUTI PROGRAMMA SVOLTO: I nuclei tematici 1) I caratteri della società di massa. 2) Dalla belle époque alla prima guerra mondiale. 3) L'Italia dalla crisi di fine secolo al fascismo. 4) Le esperienze dei totalitarismi in Europa e in Russia. 5)La seconda guerra mondiale 7) Dopo la guerra il nuovo ordine mondiale e la nascita dell'ONU Contenuti: La società di massa: Masse, partiti di massa, industria, nazionalismo, razzismo, questione femminile, riforme e legislazione sociale e istruzione, sindacati, cattolici e questione sociale. Letture: Il Vangelo sociale dell’'Enciclica Rerum Novarun; L'Europa della belle époque e le potenze extraeuropee; La Russia e la rivoluzione del 1905; Positivismo e irrazionalismo. L'Italia dalla crisi di fine secolo al sistema giolittiano:

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Temi: la questione meridionale, l'immigrazione, la conflittualità sindacale e il progresso sociale e civile, l'istruzione, il decollo industriale, la riforma elettorale e la guerra di Libia. La politica di Giolitti, cattolici, socialisti e liberali. Letture: G. Pascoli, “La grande proletaria si è mossa”; G.Piazza, “Un’oasi fiorita”; L. Caetani, “Un deserto polveroso”; G. Salvemini, “Mai nessuno è così brutale e cinico”, da “Il ministro della malavita e altri scritti”; B. Croce, “ Il decennio felice”, da “Storia d’Italia dal 1870 al 1915” La prima guerra mondiale: Cause profonde e cause occasionali della guerra. Tratti generali degli eventi bellici, il problema dell'interventismo italiano, la crisi del '17, l'intervento dell'America e la conclusione della guerra. Gli Stati Uniti e la politica di Wilson dai 14 punti all'isolamento; trattati di pace, società delle nazioni e nuova geopolitica d'Europa. Letture: Dal Programma di San Sepolcro; La rivoluzione russa e lo stalinismo: La rivoluzione di febbraio e quella di ottobre; la teoria del socialismo in un solo paese;dittatura, guerra civile e conflitti esterni; La Terza Internazionale; dal comunismo di guerra alla Nep; da Lenin a Stalin; l'industrializzazione forzata; lo stalinismo. La crisi del primo dopoguerra in Italia e in Europa: il biennio rosso; la crisi economica e la riconversione industriale, il ruolo della donna; i danni di guerra e la crisi politico-economica nella Germania nella repubblica di Weimar e la sua risoluzione; la ricerca della distensione in Europa alla fine degli anni '20; parola chiave: inflazione. L'Italia dalla crisi del primo dopoguerra allo scoppio della seconda guerra mondiale: il primo dopoguerra tra aspettative e delusioni; la crisi dello Stato liberale e la radicalizzazione politica. Ascesa del fascismo: genesi e presa del potere, il regime dittatoriale. L'Italia fascista, una società totalitaria; la politica del consenso e il regime; la politica economica e sociale. Parole chiave: corporativismo e consenso. Dalla politica coloniale-imperiale alla seconda guerra mondiale. Apogeo e declino del regime. Dalla grande crisi alla seconda guerra mondiale: economia e società negli USA e in Europa; la crisi del '29, Roosevelt e il New Deal; il nuovo ruolo che assume lo stato nell'economia; la crisi della democrazia e i fascismi; l'avvento del nazismo e il Terzo Reich; l'Europa verso la catastrofe; cause e scoppio della seconda Guerra Mondiale; eventi bellici (tratteggiati); l'Italia in guerra, il '43: caduta del fascismo, armistizio, guerra civile, resistenza e liberazione; la fine della guerra. Letture: Documenti: “Il protocollo di Wannsee”; Documenti:“Il processo di Norimberga”. Il nuovo ordine mondiale: le conseguenze della seconda guerra mondiale; la nascita dell'ONU; la fine della “grande alleanza”e la divisione dell'Europa. P. S. Le sezioni evidenziate sono in corso di svolgimento nel mese di Maggio.

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MATEMATICA

PROGRAMMA SVOLTO

Anno Scolastico: 2012/2013

Classe: 5P-EM

Docente: Perottino Roberta

Libro di testo: Scaglianti, Bruni - Linee essenziali IPIA 4/5

La Scuola Editrice

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METODOLOGIE DIDATTICHE:

Lezioni frontali, esercitazioni alla lavagna ed assegnazione di esercizi per casa.

METODOLOGIE E STRUMENTI DI VALUTAZIONE:

La verifica sommativa dei livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni è avvenuta per mezzo di:

Verifiche scritte di tipo tradizionale: compito in classe di una o due ore, con vari esercizi.

Verifiche scritte di tipo strutturato (test a completamento, a scelta multipla, corrispondenze

vero/falso, ecc.): il numero di item è stato variabile a seconda della prova e della durata.

Verifiche scritte di tipo semistrutturato (esercizi brevi, domande a risposta aperta breve, test a

completamento, tabelle da completare, ecc.): i criteri sono stati gli stessi usati per le verifiche

strutturate.

Interrogazioni orali (colloquio con esercizi alla lavagna) che ha tenuto conto dell’impegno a casa e

della capacità di esprimersi e di utilizzare un linguaggio corretto

Nel secondo quadrimestre alcune prove sono state proposte in forma analoga a quella che potrà essere

adottata nella terza prova d’esame.

CRITERI DI VALUTAZIONE:

È stata utilizzata la scala aperta (voti da 2 a 10), valutando con 2 chi, pur essendo presente, ha

consegnato una verifica “in bianco” o ha rifiutato di farsi interrogare.

Alle verifiche scritte è stata associata una griglia di valutazione, esplicitata agli alunni, secondo la

quale ogni esercizio o item aveva un valore definito. Sulla base degli obiettivi disciplinari, per

ciascun modulo è stato valutato il raggiungimento degli obiettivi minimi e il grado di conoscenza

raggiunto, premiando l’impegno serio e continuo.

Ha raggiunto gli obiettivi minimi l’alunno con una conoscenza completa anche se non approfondita,

che ha dimostrato, se guidato, di aver compreso i concetti in modo elementare e di saperli applicare

senza commettere errori nell’esecuzione di compiti semplici.

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MODULO 1 Le disequazioni.

Disequazioni algebriche di I° e di II° grado.

Disequazioni algebriche frazionarie e sistemi di disequazioni.

MODULO 2 Le funzioni e le loro proprietà Le funzioni e la loro classificazione.

Dominio di una funzione, simmetrie, intersezioni con gli assi, segno.

Metodi algebrici per la ricerca dei domini di semplici funzioni algebriche razionali ed irrazionali.

MODULO 3 I limiti.

Approccio intuitivo al concetto di limite.

Le operazioni sui limiti.

Le forme indeterminate + ∞-∞, ∞/∞, 0/0: calcolo di limiti di funzioni polinomiali per x→∞, di funzioni

razionali fratte per x→∞, di funzioni razionali fratte per x→c con numeratore e denominatore

scomponibili con la regola del trinomio speciale.

Funzioni continue e discontinue.

Limite destro e sinistro.

MODULO 4 Le funzioni e i limiti.

Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui.

Grafico probabile di una funzione.

MODULO 5 La derivata di una funzione. Definizione di rapporto incrementale e suo significato geometrico.

Definizione di derivata e suo significato geometrico.

Derivate di funzioni elementari.

Derivate di una somma, di un prodotto e di un quoziente.

Derivate di semplici funzioni composte.

Derivate di ordine superiore.

Teorema di De l’Hospital per il calcolo di limiti nelle forme indeterminate ∞/∞ e 0/0.

MODULO 6 Lo studio delle funzioni.

* Funzioni crescenti e decrescenti, massimi e minimi relativi ed assoluti.

* Ricerca dei massimi e minimi.

* Ricerca dei punti di flesso.

* Schema generale per lo studio di funzione.

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Materia: Lingua inglese Classe:5aPEM (articolata) Insegnante: prof.ssa Patrizia Vercellino

Anno scolastico 2012-2013

PROGRAMMA SVOLTO

Libri di testo e tesina.

Take the Wheel, I.Piccioli, Ed. San Marco sezione M MakeContact, I. Piccioli, Ed. San Marco sezione E IntoGrammar, Gallagher-Galuzzi, Ed. PearsonLongman Cultura: selezione di materiale autentico, articoli su libri e riviste, articoli tratti da Internet.

Essendo la classe articolata, è stato necessario selezionare argomenti di comune interesse adatti per le sezioni meccanici ed elettricisti. Poiché non esiste un testo unico adatto per i due indirizzi, la classe ha lavorato su due testi dell’Editrice San Marco che hanno il vantaggio di avere alcune parti in comune. Sono inoltre stati proposti agli studenti testi autentici tratti principalmente da internet. Per quanto riguarda la tesina finale, la maggior parte degli studenti ha approfondito un aspetto in lingua inglese. Gli studenti sono stati esortati ad effettuare la ricerca del materiale impostando la ricerca con termini in inglese al fine di reperire del materiale direttamente in lingua straniera. Alcuni studenti hanno trovato del materiale autentico scritto in inglese (opuscoli, manuali…) e lo hanno utilizzato per il loro lavoro finale. Nel corso dell’anno scolastico sono stati effettuati due viaggi nel Regno Unito (progettiDevon 1 e Devon 2) ai quali ha partecipato lo studente di 5PE Carlo Barello. Competenze Nel corso del triennio gli studenti hanno lavorato su testi tecnici di diverso genere e su articoli che riguardano la società anglofona. E’ stata sollecitata progressivamente l’esposizione autonoma degli argomenti studiati. Gli studenti del quinto anno sono in grado di esprimere in lingua straniera i contenuti appresi nel corso dell’anno scolastico, ognuno secondo le proprie capacità individuali. Sono inoltre in grado di comprendere un testo in L2 di media difficoltà, almeno nelle sue linee essenziali. Grammatica E’ stato effettuato il ripasso dei principali argomenti grammaticali degli anni precedenti con particolare riferimento all’uso dei tempi verbali Present Simple, -ING form, PresentContinuous, Past Simple dei verbi regolari e irregolari, PastContinuous, il PastParticiple, Present e Past Simple di CAN, il Present Perfect, the Present and Past Passive, Passive con i principali verbi modali,i

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“connectors”, condizionale con WOULD, i principali tipi di futuro, la struttura della frase inglese, should e ought to. The first phase of Industrial revolution: from agriculture to industry

• The first Industrial Revolution: the textile industry • New inventions: the Spinning Jenny and the steam engine • Life in New Industrial Districts: Slums and workhouses • The Rise of Social Novel: Charles Dickens and Elisabeth Gaskell

The second phase of the industrial revolution: electricity is here to stay.

• The use of electricity in industry • The invention of the light bulb • From electricity to electronics

Motor Vehicles

• Fuel Engine (Four Stroke and Two Stroke Internal Combustion Engine) • The Diesel Engine • The Engine Subsystems (translation) • The braking system and the ABS • Car types

Cultural insight The Age of Media

• The invention of transistor • The evolution in the world of music: portable radios, record and cassette players, CD

players, i-pods. • Electronics in everyday life: the Internet, electronic mail, online shopping, new

technologies. Cultural insight: aspects of the English speaking world:

• New York • California and Los Angeles • Australia

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---

"Enzo FERRARI" - SUSA(TO)

ISTITUTO STATALE Dr ISTRUZIONE TECNICA,SCIENTIFICA E PROFESSIONALE

Indirizzi tecnici : PERITI MECCANICI ed ELETTRONICI C.so Couvert, 21 Indirizzo scientifico: LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO 10059-SUSA (TO) Indirizzi professionali (Sedi coordinate di Bussoleno): Tel 0122/622.381 I.P.Servizi CommerciaIi: OPERATORI COMMERCIALI Fax 0122/622.984 I.P.Industria ed Artigianato: OPERATORI ELETTRlCI e MECCANICI E-mail:[email protected]

PIANO DI LAVORO (MODULI)

del singolo docente

Anno Scolastico _201~2013 _

Disciplina _ED. FISICA, _

Classe Sezione PG r1

Docente MARCEDULA NUNZIO

(Documento per la classe Y') (Compi1are un fascico1o per ogni c1asse)

89

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- ---

Moduli didattici (da com pilare a eura dei smgoli docent i-so stituisc e iI vecchio piano di lavoro)

~o modulo 1__­

Titolo: Corsa di resistenza -Test di cooper _

:ontenutj: Esercizi di potenziamento - Corsa di resistenza ( 12 rninuti ) _

Jbiettivi dilattici: Conoscere le caratteristiche tecnico didattiche

Metodologie didattiche: Migliorare le finalita fisiche di resistenza e di potenziamento _

Laboratori o spazi utilizzati : Palestra spazio all 'aperto

Materiali 0 apparecchiature utilizzati: Cronometro

Metodologie e strumenti di valutazione: Schede di valutazione test

Criteri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione): Si tiene conto della preparazione del comportamento e dell'impegno

Interventi di recupero individuale: nelle ore di lezione

Tempi:

90

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".

,.­; " j Moduli didattici I

(da compiJare a cura dei singoh docenri-scstit uisce il vecchio piano di lavoro)

I'-~ N° modulo 2

Titolo: TEST SULLA VELOCITA' •

Contenuti: TEST SUL TAPPING - TEST SULLA PUNTEGGIATURA - TEST SUI 60 METro. ESERCIZI DI VELOCITA' DEGLI ARTI SUPERIORI E DEGLI ARTI INFERIORI

Obiettivi didattici: VALUTARE LA VELOCITA' DI ESECUZIONE DI ENTRAMBI GLI ARTI _

Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITil FISICHE DI RESISTENZA E DI POTENZIAiVIENTO

Laboratori 0 spazi utilizzati: PALESTRA - SPAZIO ALL'APERTO

Materiali 0 apparecchiature utilizzati: CRONOMETRO - PICCOLI ATTREZZI

Metodologi e e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST

Criteri di valutazione (compresa 1a definizione dei livelli di valutazione) :SI TIENE CONTO DELLA PREPARAZIONE, DEL COMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO

Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE

Tempi :

J '] 91

1,

1 1

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lVloduli didattici (da compilare a cura dei singoli doccnti-sostituisce il vecchio piano di lavoro)

N<modulo 3

Tiolo: GIOCHI DI SQUADRA: CALCIO A 5 _

C()ntenuti: ESERCIZI DI COORDINAZIONE E VISIONE DEL GIOCO DIJ S()UADRA - TATTICHE E TECNICA

Oliettivi didattici : CONOSCERE CARATTERISTICHE TECNICO-TATTICHE DEL C~lCIOA5,

Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITa FISICHE, DI RESISTENZA, DI POTENZIAMENTO E DI GRUPPO

Laloratori 0 spazi utilizzati: PALESTRA - SPAZIO ALL'APERTO

Maeriali 0 apparecchiature utilizzati : CRONOMETRO - PICCOLI E GRANDI ATTREZZI

Me.odologie e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST

Cri teri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione):SI TIENE CONTO DE LA PREPARAZIONE, DEL COMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO

Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE

Tempi:

92

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- - - ----

Moduli didattici (da cornp ilare a cura dei singoli docenti-sostiiuiscc il vccchio piano di lavoro)

N° modulo 4

Titolo: POTENZIAMENTO - ESERCIZI ALLA SPALLIERA

-------_.- - - - - - - - - - - ---- - - _.__._ ­

Contenuti: ESERCIZI DI POTENZIAMENTO DEGLI ARTI SUPERIOR ED INFERIOR! ESERCIZIO ALLA SPALLIERA SVEDESE: ENTRATA

I SOSPENSIONE GAl\1BE A SQUADRA USCITA. '"

Obiettivi didattici: CONOSCERE LE CARATTERISTICHE TECNICHE ...l

Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITa FISICHE, DI RESISTENZA E DI POTENZIAMENTO

,,0

Laboratori 0 spazi utilizzati: PALESTRA

Materiali 0 apparecchiature utili zzati: PICCOLI E GRANDI ATIREZZI - (SPALLIERA SVEDESE)

Metodologie e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST

Criteri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione):SI TIENE CONTO DELLA PREPARAZIONE, DEL COMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO

Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE

Tempi :

93

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Moduli didattici (da co mpilare a cura dci singo li docen ti-scstituiscc if vecch io pia no di lavoro)

N° modulo 5

Iitolo: GrOCHI 01 SQUADRA: PALLAVOLO - PALLACANESTRO­ PALLAMANO - HIT-BALL

Contenuti: ESERCIZI DI COORDINAZIONE E VISIONE DEL GIOCO DI ~QUADRA .

Obiettivi didattici: CONOSCERE LE CARATIERlSTICHE TECNICO-DIDATTICHE DEI GIOCHI DI SQUADRA

Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITa FISICHE, MIGLIORARE LE c.~ACITA' PERCETTIVO-COORDINATIVE DI SQUADRA

Lzboratori 0 spazi utilizzati: PALESTRA - SPAZI ALL'APERTO

M a'eriali 0 apparecchi ature utilizzati : PICCOLI E GRANDI ATTREZZI

Metodologie e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST

Criteri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione):SI TIENE CONTO DELLA PREPARAZIONE, DEL COMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO

Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE

Tempi :

94

i

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- --- --- - - - - - - - - - - - - - --- -

1

Moduli didattici (da comp ilare a cura dci sing oli doccn ti-sost ituisce il vecchi o pia no di lavoro)

Titdo: ATLETICA

COlltenuti: ESERcrZI Dr PREATLETICA - POTENZIAMENTO E VELOCITA'.

Ob.ettivi didattici : CONOSCERE LE CARATIEIUSTICHE TECNICO-DIDATTICHE

Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITa FISICHE, DI RESISTENZA E DI POTENZIA.iVIENTO.

Laboratori 0 spazi utilizzati: PALESTRA - SPAZI ALL' APERTO

Ma:eriali 0 apparecchiature utilizzati : PICCOLI E GRANDI ATTREZZI

Metodologie e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST

J Criteri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione):SI TIE .. CONTO

I DELLA PREPARAZIONE, DELCOMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO

Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE

I Tempi:

I

95

I

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Docente _GIRARDI Materia RELIGIONE Classe 5P - ME Modulo n. _1__ / __

Titolo del modulo :

CONCETTO DI LIBERTA’- COSCIENZA- RESPONSABILITA’

Contenuti :

CONFRONTO TRA REALTA QUOTIDIANA E VALORI RELIGIOSI.

RIFLETTERE SULLE PROPRIE SCELTE ALLA LUCE DELLE PROPOSTE OFFERTE DALLA

RELIGIONE.

VIVERE LE SCELTE LAVORATIVE E NON CONSAPEVOLMENTE E CON

RESPONSABILITA’.

Obiettivi (cosa lo studente conosce e cosa sa fare al termine del modulo, eventuali prodotti / eventi realizzati come

articoli, relazioni, Cd multimediali, filmati, spettacoli, stand per mostre, collaborazioni con associazioni locali, … ) L’OBIETTIVO E’ QUELLO DI DARE ALLO STUDENTE LA POSSIBILITA’ DI RIFLETTERE

SULLE PROPRIE SCELTE AFFETTIVE,LAVORATIVE,ECC… METTENDO IN DISCUSSIONE

LE PROPRIE CONVINZIONI CONFRONTANDOSI CON VALORI CHE DANNO

IMPORTANZA ALLA PERSONA;IN QUESTO SONO AIUTATI DA COLLABORAZIONI CON

REALTA TERRITORIALI E ESPERIENZIALI.

Metodologie (lezioni frontali, cooperative learning, mappe concettuali, formulario, lavori di gruppo, ricerche, visite

guidate, mostre, spettacoli, confronti con territorio, area di progetto, …)

LEZIONI FRONTALI, BRAIN-STORMING,UTILIZZO DI STRUMENTI TECNOLOGICI (TESTI

MUSICALI CINE-FORUM,INTERNET).________

Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software – …( appunti, fotocopie, lavagna, audiovisivi,

dizionari, manuali, giornali, riviste, computer, software dedicati, CD-rom specifici, wikipedia, siti di riferimento, …)

FOTOCOPIE,LAVAGNA,SITI AD ES. SUL VOLONTARIATO IN

VALLE,RIVISTE,RADIO,AUDIOVISIVI

Strumenti e criteri di valutazione (compito scritto, test, interrogazione, prova pratica, ricerca, relazione, …)

QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA E APERTA,INTERESSE DIMOSTRABILE

ATTRAVERSO INTERVENTI APPROPRIATI IN CLASSE E IMPEGNO DILIGENTE.

Interventi di recupero (ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca, relazione, …)

NON SONO PREVISTI

Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri

SETTEMBRE – DICEMBRE . LE ORE PREVISTE SARANNO 8

Libri di testo di riferimento e relativi capitoli

VARI TESTI ( CULTURA E RELIGIONE- CONFRONTI ),VARIE RIVISTE ( DIMENSIONE

NUOVA- CONOSCERSI NEGLI ANNI GIOVANILI ). (Allegare eventuale griglia di valutazione se più completa/dettagliata di quella discussa in Collegio Docenti)

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Docente _GIRARDI Materia RELIGIONE Classe 5P-ME Modulo n. _2__ / __

Titolo del modulo :

VOLONTARIATO: LA SCALA DI VALORI NELLA SCELTA GIOVANILE

Contenuti :

CONFRONTO TRA REALTA QUOTIDIANA E VALORI RELIGIOSI.

RIFLETTERE SULLE PROPRIE SCELTE ALLA LUCE DELLE PROPOSTE OFFERTE DALLA

RELIGIONE.

Obiettivi (cosa lo studente conosce e cosa sa fare al termine del modulo, eventuali prodotti / eventi realizzati come

articoli, relazioni, Cd multimediali, filmati, spettacoli, stand per mostre, collaborazioni con associazioni locali, … )

FAR CONOSCERE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SUL TERRITORIO.

FAR RIFLETTERE SULLE MOTIVAZIONI PERSONALI.

DARE RIFERIMENTI CONCRETI A CHI VUOLE VIVERE ESPERIENZE DI VOLONTARIATO.

Metodologie (lezioni frontali, cooperative learning, mappe concettuali, formulario, lavori di gruppo, ricerche, visite

guidate, mostre, spettacoli, confronti con territorio, area di progetto, …)

LEZIONI FRONTALI, BRAIN-STORMING,UTILIZZO DI STRUMENTI TECNOLOGICI (TESTI

MUSICALI CINE-FORUM,INTERNET).________

Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software – …( appunti, fotocopie, lavagna, audiovisivi,

dizionari, manuali, giornali, riviste, computer, software dedicati, CD-rom specifici, wikipedia, siti di riferimento, …)

FOTOCOPIE,LAVAGNA,SITI AD ES. SUL VOLONTARIATO IN

VALLE,RIVISTE,RADIO,AUDIOVISIVI

Strumenti e criteri di valutazione (compito scritto, test, interrogazione, prova pratica, ricerca, relazione, …)

QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA E APERTA,INTERESSE DIMOSTRABILE

ATTRAVERSO INTERVENTI APPROPRIATI IN CLASSE E IMPEGNO DILIGENTE.

Interventi di recupero (ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca, relazione, …)

NON SONO PREVISTI

Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri

GENNAIO-MARZO . LE ORE PREVISTE SARANNO 11

Libri di testo di riferimento e relativi capitoli

VARI TESTI ( CULTURA E RELIGIONE- CONFRONTI ),VARIE RIVISTE ( DIMENSIONE

NUOVA- CONOSCERSI NEGLI ANNI GIOVANILI ). (Allegare eventuale griglia di valutazione se più completa/dettagliata di quella discussa in Collegio Docenti)

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Docente _GIRARDI Materia RELIGIONE Classe 5P-ME Modulo n. _3__ / __

Titolo del modulo :

LE DOMANDE DELL’UOMO CIRCA I PROBLEMI SULLA MORALE DELLA VITA FISICA

Contenuti :

CONFRONTO TRA PROPOSTA UMANA E PROPOSTA RELIGIOSA

RIFLETTERE SULLE PROPRIE SCELTE ALLA LUCE DELLE RIFLESSIONI OFFERTE

DALLA RELIGIONE.

Obiettivi (cosa lo studente conosce e cosa sa fare al termine del modulo, eventuali prodotti / eventi realizzati come

articoli, relazioni, Cd multimediali, filmati, spettacoli, stand per mostre, collaborazioni con associazioni locali, … ) L’OBIETTIVO E’ QUELLO DI DARE ALLO STUDENTE LA POSSIBILITA’ DI RIFLETTERE

SULLE SCELTE PERSONALI METTENDO IN DISCUSSIONE LE PROPRIE CONVINZIONI

CONFRONTANDOSI CON VALORI CHE DANNO IMPORTANZA ALLA PERSONA.

Metodologie (lezioni frontali, cooperative learning, mappe concettuali, formulario, lavori di gruppo, ricerche, visite

guidate, mostre, spettacoli, confronti con territorio, area di progetto, …)

LEZIONI FRONTALI, BRAIN-STORMING,UTILIZZO DI STRUMENTI TECNOLOGICI (TESTI

MUSICALI CINE-FORUM,INTERNET).________

Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software – …( appunti, fotocopie, lavagna, audiovisivi,

dizionari, manuali, giornali, riviste, computer, software dedicati, CD-rom specifici, wikipedia, siti di riferimento, …)

FOTOCOPIE,LAVAGNA,SITI AD ES. SUL VOLONTARIATO IN

VALLE,RIVISTE,RADIO,AUDIOVISIVI

Strumenti e criteri di valutazione (compito scritto, test, interrogazione, prova pratica, ricerca, relazione, …)

QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA E APERTA,INTERESSE DIMOSTRABILE

ATTRAVERSO INTERVENTI APPROPRIATI IN CLASSE E IMPEGNO DILIGENTE.

Interventi di recupero (ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca, relazione, …)

NON SONO PREVISTI

Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri

APRILE-GIUGNO . LE ORE PREVISTE SARANNO 9

Libri di testo di riferimento e relativi capitoli

VARI TESTI ( CULTURA E RELIGIONE- CONFRONTI ),VARIE RIVISTE ( DIMENSIONE

NUOVA- CONOSCERSI NEGLI ANNI GIOVANILI ). (Allegare eventuale griglia di valutazione se più completa/dettagliata di quella discussa in Collegio Docenti)

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE (Classi Quinte)

Classe: V PE - V PM Anno scolastico: 2012/13

DOCENTE: Telaro Giovanni MATERIA: Ora Alternativa

OBIETTIVI CONSEGUITI

1. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’: I tre soggetti della classe che non si avvalgono dell’insegnamento della religione Cattolica hanno partecipato con costruttivo interesse a quello che si presentava come un nuovo modo di strutturare un percorso didattico alternativo. Le intenzioni iniziali di utilizzare il laboratorio di informatica come punto di incontro e di sviluppo dei temi da trattare, sono state abbandonate o per il fatto che questi, nell’ora di riferimento erano già occupati o perché i ragazzi hanno richiesto di poter approfondire temi che li vedevano impegnati nel raggiungimento di una preparazione adeguata ad affrontare interrogazioni dell’ora successiva o perché è parso opportuno che il tema da trattare fosse dibattuto in classe. Ho comunque constatato che le conoscenze di base sulla struttura e gestione di un Personal Computer dei singoli, erano pur se di tipo autodidatta, sufficienti per affrontare le varie tematiche previste . I temi trattati, sono stati spesso condivisi con gli altri compagni che partecipavano all’ora di religione. Considerato l’esiguo numero di alunni che fanno materia alternativa, di grande supporto nel trattare i vari temi è stato, il poter condividere le varie esperienze e confrontarsi durante i dibattiti che man mano emergevano con gli altri compagni di classe. La sinergia con l’insegnante di religione e l’utilizzo di varie attrezzature quali “TV, DVD, TEST, LIM” hanno permesso di stimolare le capacità espressive e comportamentali, rivelando il vero stato d’animo di ogni singolo alunno nei confronti delle varie tematiche. Si è constatata anche una presa di coscienza dei rispettivi ruoli ed una raggiunta maturità nel districarsi fra le innumerevoli insidie tecnologiche. 2. CONTENUTI DISCIPLINARI:

I temi trattati durante le ore di lezione si possono riassumere nelle seguenti attività: Internet / la rete globale I social network Musica dalla rete Sport e doping Violenza negli stadi Test on line “Droga e alcool” Incontri on line Dibattiti a sfondo sociale: droga, alcool, sesso, razzismo, religione, violenza, bullismo ecc.

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Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2011 : 16

Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2012/13: 20

OBIETTIVI FORMATIVI: L’impegno mostrato è da considerare soddisfacente. La partecipazione è stata costruttiva. Elevato è stato il rispetto dell’insegnante e dei compagni, dell’ambiente di lavoro e del materiale e messo a disposizione. METODOLOGIE: Le lezioni sono state di tipo frontale coadiuvate da interventi di approfondimento da parte dell’insegnante rivolti ai singoli che affrontavano di volta in volta il problema specifico. MATERIALI DIDATTICI: Non è previsto un libro di Testo quindi si è fatto ricorso agli spunti tratti dai vari filmati visionati per impostare i conseguenti dibattiti. L’orario è stato di 1 ora settimanale TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Non si è proceduto a prove di verifica, ma spesso sono stati sottoposti dei test anonimi a sfondo sociale le cui risposte hanno dato spunto a vari dibattiti. Susa, 15 maggio 2013 Firma del Docente

_________________________

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ELETTROTECNICA A.S. 2012/13

Relazione finale La classe ha avuto un comportamento a tratti vivace ma nel complesso sempre corretto. Tuttavia solo un esiguo gruppo di alunni ha dimostrato interesse ed un reale desiderio di crescita culturale e di miglioramento,si è impegnato nello studio e ha partecipato alle attività curricolari. La restante parte della classe ha seguito con alterno interesse le lezioni svolte. E’ stato necessario effettuare continui e ripetuti ripassi sia di nozioni base che di concetti completamente dimenticati. Nel programma svolto si è integrata una parte di programma svolta nell’anno precedente, per cui il lavoro è stato rallentato. La scarsa propensione alle dimostrazioni matematiche, ha costretto il docente a ridurre al minimo l’uso di formule complesse. Nel corso dell’anno alcuni obiettivi programmati sono stati, ulteriormente, ridimensionati sia nel numero sia nel grado di sviluppo ed approfondimento, con la conseguenza che i risultati ottenuti sono stati valutati in relazione al raggiungimento degli obiettivi minimi. Una parte della classe ha mostrato molto interesse per le attività di laboratorio, riuscendo a realizzare piccoli progetti di automazione industriale. In conseguenza della situazione generale descritta in precedenza, solo un gruppo ristretto di allievi è riuscito a raggiungere risultati buoni, mentre la restante parte della classe si è divisa tra risultati sufficienti e appena sufficienti. Obiettivi: il tecnico delle industrie elettriche deve essere in grado di:

- progettare impianti elettrici civili ed industriali di comune applicazione; - capire ed utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed agli

impianti elettrici; - intervenire sul controllo dei sistemi di potenza; - saper scegliere ed utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale - gestire la conduzione (come titolare o responsabile tecnico) d’imprese installatrici di

impianti elettrici. Libri di testo adottati

1) Corso di Elettrotecnica, Elettronica ed Applicazioni vol. 1 e 2 ed. HOEPLI AA.VV. 2) Manuale di Elettrotecnica e Automazione ed. HOEPLI – Ortolani, Venturi.

Metodo di insegnamento: Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati come supporto ed integrazione al libro di testo. Strumenti di verifica:

- Almeno due colloqui orali e tre verifiche scritte per ogni trimestre/pentamestre. - Relazioni scritte relative alle esercitazioni effettuate in laboratorio.

Spazi utilizzati:

- aula assegnata alla classe; - laboratorio di misure elettriche ed elettroniche del piano terra;

Nel seguito è riportato il programma che si è effettivamente svolto.

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MODULO 1: RETI IN CORRENTE ALTERNATA TRIFASE( Ripasso) UNITÀ DIDATTICA 1.1: SISTEMI TRIFASE 1.1.1 Generatore trifase simmetrico 1.1.2 Collegamento a stella con filo neutro 1.1.3 Tensioni concatenate 1.1.4 Carico trifase collegato a triangolo 1.1.5 Carico a stella squilibrato senza filo neutro 1.1.6 Potenza nei sistemi trifase 1.1.7. Misura di potenza nei sistemi trifase tramite inserzione Aron MODULO 2 : MACCHINE ELETTRICHE UNITÀ DIDATTICA 2.1: TRASFORMATORE MONOFASE 2.1.1 Aspetti costruttivi 2.1.2 Principio di funzionamento 2.1.3 Trasformatore ideale a vuoto e a carico 2.1.4 Trasformatore reale a vuoto e a carico 2.1.5 Circuiti equivalenti 2.1.6 Funzionamento in corto circuito 2.1.7 Dati di targa 2.1.8. Caduta di tensione da vuoto a carico UNITÀ DIDATTICA 2.2: TRASFORMATORE TRIFASE 2.2.1 Aspetti costruttivi 2.2.2 Tipi di collegamento 2.2.3 Studio del trasformatore trifase UNITÀ DIDATTICA 2.3: MOTORE ASINCRONO TRIFASE 2.3.1 Aspetti costruttivi 2.3.2 Cenni sul campo magnetico rotante 2.3.3 Principio di funzionamento 2.3.4 Scorrimento 2.3.5 Tensioni indotte negli avvolgimenti 2.3.6 Circuiti equivalenti 2.3.7 Potenze e loro bilancio 2.3.8 Funzionamento e prova a rotore bloccato 2.3.9.Funzionamento e prova a vuoto 2.3.10 Dati di targa 2.3.11 Caratteristica meccanica UNITÀ DIDATTICA 2.4: MOTORE IN CORRENTE CONTINUA 2.4.1.Aspetti costruttivi 2.4.2 Principio di funzionamento 2.4.4 Funzionamento a vuoto 2.4.5 Funzionamento a carico 2.4.5 Bilancio delle potenze e coppia 2.4.6 Caratteristica meccanica 2.4.7 Funzionamento da motore, generatore, freno 2.4.8 Dati di targa

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MODULO 3: AZIONAMENTI CON MOTORI ELETTRICI UNITÀ DIDATTICA 3.1: AZIONAMENTI CON MOTORI ASINCRONI 3.1.1 Regolazione della velocità 3.1.2 Regolazione della velocità mediante variazione delle coppie polari 3.1.3 Regolazione della velocità mediante variazione dello scorrimento 3.1.4 Regolazione della velocità mediante variazione della frequenza 3.1.5 Frenatura del motore UNITÀ DIDATTICA 3.2: AZIONAMENTI CON MOTORI IN CORRENTE CONTINUA( da svolgere) 3.2.1 Considerazioni generali 3.2.2 Regolazione reostatica 3.2.3 Regolazione di armatura 3.2.4 Regolazione di campo MODULO 4: PRODUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA UNITÀ DIDATTICA 6.1: CENTRALI IDROELETTRICHE( da svolgere) 4.1.1 Energia primaria 4.1.2 Trasformazioni energetiche 4.1.3 Tipi di centrale 4.1.4 Opere di sbarramento, di presa e di adduzione 4.1.5 Turbine idrauliche 4.1.6 Centrali di generazione e pompaggio MODULO 5: ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI MISURE 5.1 Inserzione Aron 5.2 Prova a vuoto di un trasformatore monofase 5.3 Prova in corto-circuito di un trasformatore monofase 5.4 Prova a vuoto di un motore asincrono trifase 5.5 Progetti di automazione industriale Susa, 03 maggio 2012 Prof. Salvatore Musella e

Prof. Francesco Russo

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I.I.S. “Ferrari” di Susa (To)

Piano di lavoro (suddiviso in moduli)

Docente PETINO SAMUELE FRANCESCO RUSSO

Materia SISTEMI, AUTOMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE

Anno scolastico 2012 / 2013

Corso di studi: TECNICO INDUSTRIE ELETTRICHE Susa : Liceo ST, Biennio ITIS,Triennio Periti meccanici, Triennio Periti in elettronica e telecomunicazioni BussolenoQualifica: Operatori aziendali, Operatori meccanici,Operatori elettrici Bussoleno Diploma : Tecnici gestione aziendale, Tecnici industrie meccaniche,.Tecnici industrie elettriche ed elettroniche

Classe V sezione PE

Susa 15/05/2013

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Docente PETINO SAMUELE

Materia SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Classe VPE

Modulo n. 1 / 3

Titolo del modulo

SISTEMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE

Contenuti

Concetto di funzione di trasferimento – Regolazione ad anello aperto e chiuso – Regolatori industriali di tipo

On/Off, PID – Concetto di stabilità – Modelli matematici – Principi di funzionamento di SCR, GTO, DIAC,

TRIAC - Esempi di attuatori: motori passo-passo e motori brushless

Obiettivi

Saper ricavare un modello rappresentativo schematizzandolo con un diagramma a blocchi funzionale -

Saper ricavare la funzione di trasferimento – Saper definire le condizioni di stabilità – Conoscere le

caratteristiche funzionali e d’impiego dei dispositivi elettronici per il comando, il controllo e la regolazione

delle macchine elettriche

Metodologie

Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati

come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.

Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –

Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.

Strumenti e criteri di valutazione

Almeno due colloqui orali e due verifiche scritte Interventi di recupero

Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.

Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri

Mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre

Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)

- Corso di Sistemi Automazione e Organizzazione della Produzione vol.2 – Autori: Bufalino, Fratangelo e Lepanto – Hoepli editore

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Docente PETINO SAMUELE

Materia SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Classe VPE

Modulo n. 2 / 3

Titolo del modulo

SISTEMI DI CONTROLLO PROGRAMMABILI

Contenuti

Differenza tra logica cablata e programmata – Struttura di un PLC: CPU, BUS, Memorie, Dispositivi di

ingresso/uscita – Interfacciamento di un PLC con sistemi elettromeccanici ed elettropneumatici –

Definizione del software: analisi del problema, assegnazione ingresso/uscita, impostazione e traduzione

schema, messa a punto – Linguaggio di programmazione ladder, simulazioni svolte col programma di

simulazione Trilogy: avviamento avanti-indietro motore asincrono trifase; montacarichi, semaforo pedonale;

smistamento bagagli nazionali/internazionali con nastro trasportatore; cancello automatico.

Obiettivi

Conoscere la struttura fondamentale del PLC – Identificare le caratteristiche funzionali di un PLC e dei suoi

moduli di interfaccia in funzione dell’impiego – saper progettare il comando di un circuito elettrico – Saper

programmare un PLC per il monitoraggio e il controllo di un semplice sistema.

Metodologie

Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati

come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.

Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –

Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.

Strumenti e criteri di valutazione

Almeno un colloquio orale e una verifica scritta Interventi di recupero

Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.

Periodo di svolgimento del modulo comprese le valutazioni e i criteri

Mesi di gennaio, febbraio e marzo

Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)

- Corso di Sistemi Automazione e Organizzazione della Produzione vol.2 – Autori: Bufalino, Fratangelo e Lepanto – Hoepli editore

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Docente PETINO SAMUELE

Materia SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Classe VPE

Modulo n. 3 / 3

Titolo del modulo

APPLICAZIONI

Contenuti :

Controllo di velocità di un motore a corrente continua sia a potenza costante sia a coppia costante –

Controllo di velocità di un motore a corrente alternata sia a potenza costante sia a coppia costante –

Controllo di temperatura – Controllo di posizione – Controllo di luminosità

Obiettivi

Saper individuare il problema e scegliere il modello – Saper scegliere, studiare ed analizzare il trasduttore –

Saper scegliere i sistemi di controllo – Saper ottimizzare il sistema sia dal punto di vista tecnico che

economico

Metodologie

Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati

come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.

Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –

Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.

Strumenti e criteri di valutazione

Almeno un colloquio orale e una verifica scritta

Interventi di recupero

Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.

Periodo di svolgimento del modulo comprese le valutazioni e i criteri

Mesi di aprile e maggio

Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)

- Corso di Sistemi Automazione e Organizzazione della Produzione vol.2 – Autori: Bufalino, Fratangelo e Lepanto – Hoepli editore

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Istituto Professionale di Stato "FERRARI" - SUSA

PIANO DI LAVORO

Anno Scol. 2012/2013 Classe: 5° A Meccanica Materia: MACCHINE A FLUIDO Docente: TORCHIO Mauro Libro di testo adottato: ELEMENTI DI MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO – Ed.Hoepli - Autore ZANON Ore di lezione previste n. 144 ore previste.

Obiettivi

Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare) -Conoscere le caratteristiche dei fluidi, pressione assoluta, atmosferica e idrostatica, la spinta idro-statica, regimi di corrente, equazione di continui-tà, teorema di Bernoulli per fluidi ideali e le ipotesi e che introducono il teorema di Bernoulli . -Conoscere le varie tipologie di pompe: centrifu-ghe, volumetriche e le varie tipologie di turbine idrauliche: turbine ad azione ( Pelton ), turbine a reazione Francis. -Conoscere legge dei gas, il primo e il secondo principio della termodinamica e le trasformazioni elementari. -Conoscere i Cicli termodinamici: Otto e Diesel e il funzionamento del turbocompressore di un mo-tore Otto. -Cenni di Turbine a gas ed a vapore.

-Saper applicare il principio di Bernoulli e la e-quazione di portata nei casi elmentari. -Saper calcolare la potenza di una pompa i-draulica e leggere la curva caratteristica. -Calcolo delle pompe centrifughe, triangoli delle velocità. -Saper calcolare il numero di giri caratteristico e leggere la curva caratteristica della turbina. -Saper applicare legge di stato dei gas perfetti, il primo e il secondo principio della termodina-mica e le trasformazioni elementari. -Descrivere i Cicli termodinamici -Applicare la Termodinamica del ciclo OTTO e la tecnica del motore ad accensione comanda-ta. -Applicare la Termodinamica del ciclo ciclo DIESEL e la tecnica del motore ad accensione spontanea. Ciclo a vapore e a gas.

Contenuti

UNITA’ 1: Meccanica dei Fluidi Periodo: Settembre-Ottobre • Caratteristiche dei fluidi, pressione assoluta, atmosferica e idrostatica. • Formula di Torricelli • Spinta idrostatica, leggi fondamentali, regime di corrente permanente.

• Equazione di continuità della portata, teorema di conservazione dell’energia • di Bernoulli. • Perdite di carico distribuite e localizzate nelle condotte.

UNITA’ 2: Macchine Idrauliche Operatrici Periodo: Ottobre-Novembre • Portata di una pompa e prevalenza in un impianto. • Potenza utile di una pompa, potenza assorbita e rendimenti. • Pompe centrifughe, triangoli delle velocità, curve caratteristiche.

UNITA’ 3: Macchine Idrauliche Motrici Periodo: Dicembre-Gennaio • Utilizzazione dell’energia idraulica di caduta, potenza disponibile, rendimenti. • Turbine ad azione Pelton , turbine a reazione Francis. • Numero di giri caratteristico.

UNITA’ 4: Termodinamica Periodo: Febbraio_Marzo • Leggi della termodinamica: legge dei gas, primo principio della termodinamica, entalpia ed entropia. Secondo principia della termadinamica

• Trasformazioni elementari, isocora, isobara, isoterma e adiabatica

• Termodinamica dei gas reali, cicli termodinamici UNITA’ 5: Cicli termodinamici applicati Periodo: Aprile-Maggio • Termodinamica del ciclo Otto e tecnica del motore ad accensione comandata • Termodinamica del ciclo Diesel e tecnica del motore ad accensione spontanea

• Cenni di Turbine a gas e turbine a vapore

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Istituto Professionale di Stato "FERRARI" - SUSA Strumenti per il test di ingresso finalizzato alla valutazione del livello di preparazione e di capacità della classe (prove scritte e orali, questionario, ….) All’ingresso si sono svolte interrogazioni orali su argomenti dell’anno precedente. Settore tecnologico dei materiali e macchine utensili a) Metodologie –

Lezioni frontali, con verifiche periodiche e per argomenti. Tematiche e problemi complessi di produzione industriale

b) Strumenti -

Libro di testo, manuale del perito. Sono stati utilizzati laboratori.

c) Tipologie di verifiche e criteri di valutazione

Interrogazioni scritte e orali

d) Interventi di recupero (ad esempio ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca,

relazione, …)

Recupero in itinere con ripetizione di argomenti, esercizi proposti

Spazio per eventuali esempi di prove e relative griglie di valutazione

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Susa, ……/……/………… Firma del Docente …………………………………………..

Firma degli alunni

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Istituto Professionale di Stato "FERRARI" - SUSA

PIANO DI LAVORO

Anno Scol. 2012/2013 Classe: 5° A Meccanica Materia: TECNICA DELLA PRODUZIONE Docente: TORCHIO Mauro Libro di testo adottato: TECNICA DELLA PRODUZIONE - Ed. HOEPLI - Autore MAURO OLMASTRONI Ore di lezione previste : n. 210 ore

Obiettivi

Conoscenze (sapere) Competenze – Capacità (saper fare) -Conoscenza dei significati di tempi attivi, tempi accessori, tempo ciclo, tempo macchina e tem-po manuale, dei metodi di calcolo dei tempi at-tivi per le varie lavorazioni per asportazione di truciolo. -Conoscenza dei materiali utilizzati nelle co-struzioni meccaniche e principali trattamenti termici. -Elementi di costo di produzione: costi fissi, va-riabili, costo della materia prima e ammorta-mento macchinari, spese generali. -Conoscere la struttura organizzativa dell’impresa -Conoscere i concetti base di qualità e costi del-la qualità. -Conoscere le varie tipologie di controlli: totali e parziali, per attributi e per variabili (curva gaus-siana)

-Scelta dei parametri di taglio delle lavorazioni meccaniche, calcolo della potenza di taglio. -Esecuzione ciclo di lavorazione con le scelte dei tempi di attrezzaggio e dei tempi accessori da tabelle. -Valutazione e calcolo dei costi di produzione, della manodopera e dell’ ammortamento. -Esecuzione del ciclo di lavorazione suddivisio-ne in fasi di lavoro, utilizzo del Controllo Nume-rico nella produzione. -Applicazione delle macchine nelle lavorazioni meccaniche. -Esecuzione di Layout di macchinari, diagrammi di flusso e di gannt. -Leggere il piano di campionamento (per il con-trollo di accettazione, per attributi, in fondo li-nea) e lettura delle carte di controllo per variabi-li in linea di produzione.

Contenuti

UNITA’ 1: Principi di organizzazione industriale Periodo: Settembre-Ottobre • Struttura delle aziende: organigramma e settori aziendali. • Settori tecnico, amministrativo, produttivo, controlli e collaudo. • Layout di macchinari. Diagramma di produzione e flusso dei materiali. • Bilanciamento della linea. Lotto economico di produzione e magazzini • Produzione a lotti: diagrammi di Gannt e di Flusso. • Sicurezza sui luoghi di lavoro: principi organizzativi. UNITA’ 2: Controlli e Collaudi Periodo: Novembre • Concetto di qualità e costi. • Tipologie di controlli: totali e parziali. • Premesse su controllo statistico e piani di campionamento. Collaudi intermedio e di controllo

finale per accettazione dei lotti. UNITA’ 3: Analisi dei tempi di lavorazione Periodo: Novembre-Dicembre • Tempi attivi e passivi, tempo ciclo, tempo macchina e tempo manuale. • Stima del tempo di preparazione e dei tempi accessori. • Calcolo dei tempi attivi per le varie lavorazioni per asportazione di truciolo: tornitura, fresatu-

ra, foratura e maschiatura. • Calcoli dello sforzo e della potenza di taglio. • Analisi critica del progetto. Materiali utilizzati nelle costruzioni meccaniche. UNITA’ 4: Cicli di lavoro Periodo: Dicembre-Gennaio • Ciclo di lavorazione: definizione, significato, e suddivisione in fasi di lavora e operazioni. • Fattori che influenzano il ciclo di lavorazione. • Cartellino di lavorazione e foglio analisi fase. • Attrezzature: riferimenti appoggi, bloccaggi, manuali o pneumatiche

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Istituto Professionale di Stato "FERRARI" - SUSA UNITA’ 5: Contabilizzazione dei costi di produzione Periodo: Febbraio-Marzo • Elementi del costo di produzione: costi fissi, variabili. • Costo della materia prima. • Ammortamento macchinari. Obsolescenza • Costo della manodopera. • Spese generali e Spese variabili. • Determinazione del costo di produzione. • Determinazione del lotto economico. UNITA’ 6: Principi di programmazione delle macchine utensili a Controllo Numerico Periodo: Aprile-Maggio • Disegno Automatico CAD. Vantaggi. • Utilizzo del Controllo Numerico nella produzione metalmeccanica. • Istruzioni base. Funzioni preparatorie G e miscellanee M.. • Esempi applicativi e considerazioni sull’utilizzo delle macchine utensili CNC

Strumenti per il test di ingresso finalizzato alla valutazione del livello di preparazione e di capacità della classe (prove scritte e orali, questionario, ….) All’ingresso si sono svolte interrogazioni orali su argomenti dell’anno precedente. Settore tecnologico dei materiali e macchine utensili a) Metodologie –

Lezioni frontali, con verifiche periodiche e per argomenti. Tematiche e problemi complessi di produzione industriale

b) Strumenti -

Libro di testo, manuale del perito. Sono stati utilizzati laboratori.

c) Tipologie di verifiche e criteri di valutazione

Interrogazioni scritte e orali

d) Interventi di recupero (ad esempio ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca,

relazione, …)

Recupero in itinere con ripetizione di argomenti, esercizi proposti. Proposta di relazioni per esame di stato

Spazio per eventuali esempi di prove e relative griglie di valutazione

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Susa, ……/……/………… Firma del Docente …………………………………………..

Firma degli alunni

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I.I.S. “Ferrari” di Susa (To)

Consuntivo del piano di lavoro (suddiviso in moduli)

Docente PETINO SAMUELE

Materia ELETTRONICA

Anno scolastico 2012 / 2013

Corso di studi: TECNICO INDUSTRIE MECCANICHE Susa : Liceo ST, Biennio ITIS,Triennio Periti meccanici, Triennio Periti in elettronica e telecomunicazioni BussolenoQualifica: Operatori aziendali, Operatori meccanici,Operatori elettrici Bussoleno Diploma : Tecnici gestione aziendale, Tecnici industrie meccaniche,.Tecnici industrie elettriche ed elettroniche

Classe VP-M SUSA 15/05/2013

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Docente PETINO SAMUELE

Materia ELETTRONICA Classe VP-M Modulo n. 1 / 3

Titolo del modulo

COMPONENTI ELETTRONICI

Contenuti

Il diodo a semiconduttore: polarizzazione del diodo - il diodo come componente circuitale - soluzione dei

circuiti con diodo mediante i modelli approssimati - circuiti raddrizzatori - rivelatore di picco - il circuito

fissatore – circuiti limitatori – diodo di ricircolo nei circuiti induttivi – i parametri dei diodi – il diodo zener –

il diodo LED – il fotodiodo

SCR (Silicon Controlled Rectifiers)

I transistor: il transistor bipolare BJT, il transistor MOSFET

Obiettivi

Valutare e interpretare le caratteristiche di funzionamento dei principali dispositivi elettronici e

risolvere e dimensionare semplici circuiti.

Metodologie

Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati

come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.

Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –

Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.

Strumenti e criteri di valutazione

Almeno un colloquio orale e due verifiche scritte Interventi di recupero

Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.

Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri

Mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre.

Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)

- Titolo: Fondamenti di elettrotecnica ed elettronica; autori: Maurizio Cottignoli e Stefano Mirandola;

editore: Calderini

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Docente PETINO SAMUELE

Materia ELETTRONICA Classe VP-M Modulo n. 2 / 3

Titolo del modulo

QUADRIPOLI, AMPLIFICATORI, FILTRI E TRASDUTTORI

Contenuti

Quadripoli: definizione di quadripoli – collegamento in cascata di quadripoli

Amplificatore operazionale: le caratteristiche dell’amplificatore operazionale ideale – l’amplificatore

invertente – l’amplificatore non invertente – il sommatore invertente – l’inseguitore di tensione (buffer) –

l’amplificatore differenziale – il convertitore corrente-tensione (I-V)

Filtri: filtri del primo ordine RC ed RL

Trasduttori: Trasduttori di temperatura – trasduttori di posizione – trasduttori di deformazione, forza e

pressione – trasduttori di intensità luminosa – trasduttori piezoelettrici (uscita in tensione)

Obiettivi

Valutare e interpretare le caratteristiche di funzionamento di quadripoli, amplificatori operazionali, filtri e

trasduttori cercando di risolvere semplici configurazioni circuitali.

Metodologie

Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati

come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.

Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –

Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.

Strumenti e criteri di valutazione

Almeno un colloquio orale e una verifica scritta Interventi di recupero

Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.

Periodo di svolgimento del modulo comprese le valutazioni e i criteri

Mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile

Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)

- Titolo: Fondamenti di elettrotecnica ed elettronica; autori: Maurizio Cottignoli e Stefano Mirandola;

editore: Calderini

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Docente PETINO SAMUELE

Materia ELETTRONICA Classe VP-M Modulo n. 3 / 3

Titolo del modulo

MACCHINE ELETTRICHE E SISTEMI DI CONTROLLO

Contenuti :

Macchina a corrente continua: principio di funzionamento – cenni costruttivi – vari tipi di eccitazione –

caratteristiche dei motori a corrente continua – perdite e rendimento – regolazione di velocità

Cenni sul funzionamento della macchina a corrente alternata

Obiettivi

Conoscere il principio di funzionamento delle macchine elettriche più importanti – conoscere e saper

interpretare i dati di targa – conoscere le principali prove di collaudo delle macchine elettriche – saper

scegliere la macchina più idonea in relazione al suo impiego relativamente ai casi più comuni – conoscere gli

aspetti generali dei regolatori e degli azionamenti con motori elettrici in corrente continua

Metodologie

Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati

come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.

Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –

Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.

Strumenti e criteri di valutazione

un colloquio orale e una verifica scritta

Interventi di recupero

Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.

Periodo di svolgimento del modulo comprese le valutazioni e i criteri

Mesi di maggio e giugno

Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)

- Titolo: Fondamenti di elettrotecnica ed elettronica; autori: Maurizio Cottignoli e Stefano Mirandola;

editore: Calderini

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)

ALLEGATO B

SIMULAZIONI D’ESAME CON GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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1

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Vediamo dunque, senz’altro, qual è il processo da cui risulta quella particolar rappresentazione che si suol chiamare umoristica; se questa ha peculiari caratteri che la distinguono, e da che derivano: se vi è un particolar modo di considerare il mondo, che costituisce appunto la materia e la ragione dell’umorismo. Ordinariamente, - ho già detto altrove [3], e qui m’è forza ripetere – l’opera d’arte è creata dal libero movimento della vita interiore che organa le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti gli elementi han corrispondenza tra loro e con l’idea-madre che le coordina. La riflessione, durante la concezione, come durante l’esecuzione dell’opera d’arte, non resta certamente inattiva: assiste al nascere e al crescere dell’opera, ne segue le fasi progressive e ne gode, raccosta i varii elementi, li coordina, li compara. La coscienza non rischiara tutto lo spirito; segnatamente per l’artista essa non è un lume distinto dal pensiero, che permetta alla volontà di attingere in lei come in un tesoro d’immagini e d’idee. La coscienza, in somma, non è una potenza creatrice, ma lo specchio interiore in cui il pensiero si rimira; si può dire anzi ch’essa sia il pensiero che vede sé stesso, assistendo a quello che esso fa spontaneamente. E, d’ordinario, nell’artista, nel momento della concezione, la riflessione si nasconde, resta, per così dire, invisibile: è, quasi, per l’artista una forma del sentimento. Man mano che l’opera si fa, essa la critica, non freddamente, come farebbe un giudice spassionato, analizzandola, ma d’un tratto, mercé l’impressione che ne riceve. Questo, ordinariamente. Vediamo adesso se, per la natural disposizione d’animo di quegli scrittori che si chiamano umoristi e per il particolar modo che essi hanno di intuire e di considerar gli uomini e la vita, questo stesso procedimento avviene nella concezione delle loro opere; se cioè la riflessione vi tenga la parte che abbiamo or ora descritto, o non vi assuma piuttosto una speciale attività. Ebbene, noi vedremo che nella concezione di ogni opera umoristica, la riflessione non si nasconde, non resta invisibile, non resta cioè quasi una forma del sentimento, quasi uno specchio in cui il sentimento si rimira; ma gli si pone innanzi, da giudice; lo analizza, spassionandosene; ne scompone l’immagine; da questa analisi però, da questa scomposizione, un altro sentimento sorge o spira: quello che potrebbe chiamarsi, e che io difatti chiamo il sentimento del contrario. Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s’inganna che parata così, nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico.

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2

L.Pirandello, da L’UMORISMO 1 Comprensione del testo Riassumi i temi affrontati da Pirandello all’interno di questa parte del saggio, soffermandoti sui seguenti punti: 1.1 il ruolo che la riflessione occupa nella realizzazione delle opere artistiche e letterarie; 1.2 il ruolo che la riflessione ha nella creazione di opere caratterizzate da umorismo; 1.3 il concetto di avvertimento del contrario e di sentimento del contrario 2. Analisi del testo 2.1 in che tipologia testuale rientra il brano appena letto dal candidato? 2.2 qual è il significato che Pirandello attribuisce al termine “riflessione”?Che cosa rappresenta essa nel processo di creazione artistica e letteraria? 2.3 la “riflessione” ora è parte integrante ora è elemento opposto alla creazione artistico e letteraria: quando queste due situazioni. 2.4 nel brano prevale un lessico artificioso o colloquiale? Il candidato motivi la risposta, facendo opportuni riferimenti al testo. 3 Interpretazione complessiva ed approfondimenti 3.1 Dopo aver letto attentamente l’esempio della vecchia signora, cerca di esporre con parole tue la differenza tra comico ed umoristico secondo Pirandello. Ti sembra che egli dia al termine “umorismo” il significato corrente o un significato diverso? Quale? 3.2 In che modo questo saggio si collega a tutta la filosofia di Pirandello, relativa al contrasto tra forma e vita; al concetto di maschera e di relativismo culturale; all’inconoscibilità del reale e all’ incomunicabilità che ne deriva? Il candidato tracci un quadro della poetica pirandelliana, facendo riferimento a quanto sopra proposto. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE: Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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3

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Amore, odio, passione.

G. KLIMT, Il bacio, 1907-08

G.DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917

P. PICASSO, Gli amanti, 192

Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.» Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42

«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo: - Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo! - Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci. Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.» Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880

«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla. – Ma vieni! Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso. – No, no, no... Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando.

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4

– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo? Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore. – No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti... Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo. – Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami! Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte. – Assassino! – urlò allora furibonda. E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera. – Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta. Il cane latrava contro il viluppo. Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo dell’anima un odio supremo. E precipitarono nella morte avvinti.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894

«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.»

Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi. DOCUMENTI «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012 «Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).

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La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica - http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. » Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune. DOCUMENTI «Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.» S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996 «Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una somma di volontà particolari […]. Ma quando si creano fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […] Importa dunque, per aver

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veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.» Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972 «Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.» Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949 «La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune”, una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci “motore primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato”.» Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media. DOCUMENTI «Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della vostra Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la mia vita!” Bene, se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.» M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 2007

«C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso i media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche immersive e grammatiche connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i rapporti consolidati tra produzione e consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni culturali, ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi educativi, ecc. [...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha consentito di sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del capitale sociale.» G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins, Prefazione a H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era digitale, Milano 2008 «Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che per

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ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo, sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità.» Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org «Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.» D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale “Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001 «Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio di chi pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando vai a chiederli non ci sono più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a finire dentro una banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet [...] che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza età.» A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO L’assassinio del principe ereditario austriaco Francesco Ferdinando, avvenuto il 28 giugno del 1914 ad opera di un nazionalista serbo, è il motivo occasionale dello scoppio della prima guerra mondiale. L’Italia si proclama inizialmente neutrale, mentre al suo interno le forze politiche si dividono tra contrari e favorevoli all’intervento. Il candidato illustri i contrasti che disgregarono l’opinione pubblica italiana nel periodo precedente alla sua entrata in guerra. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale .Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

SIMULAZIONE

PRIMA PROVA SCRITTA

PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.

1- Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il 5 - naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. 10 - Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...

Dottor S.

Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.

1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.

2. Analisi del testo

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2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il labirinto.

DOCUMENTI

P. PICASSO, Minotauromachia, 1935

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J. POLLOCK, Pasiphaë, 1943

M.C. ESCHER, Relatività, 1953 «[…] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari marmi con suttil lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d’oro / con la donzella in braccio il cavalliero. / Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e fiero. / Orlando, come è dentro, gli occhi gira; / né più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e fulminando passa / dove più dentro il bel tetto s’alloggia: / corre di qua, corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera, ogni loggia. / Poi che i segreti d’ogni stanza bassa / ha cerco invan, su per le scale poggia; / e non men perde anco a cercar di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l’opra. // D’oro e di seta i letti ornati vede: / nulla de muri appar né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son da cortine ascose e da tapeti. / Di su di giù va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi mai lieti / che riveggiano Angelica, o quel ladro / che n’ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or quinci or quindi invano il passo / movea, pien di travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi ritrovò ch’andavano alto e basso, / né men facean di lui vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio / invisibil signor di quel palagio. // Tutti cercando il van, tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor fatt’abbia: / del destrier che gli ha tolto, altri è in affanno; / ch’abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri d’altro l’accusa: e così stanno, / che non si san partir di quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno presi, / stati le settimane intiere e i mesi.»

Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7‐12

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«Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un edificio costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale fine. Nel palazzo che imperfettamente esplorai, l’architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il corridoio senza sbocco, l’alta finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s’apriva su una cella o su un pozzo, le incredibili scale rovesciate, coi gradini e la balaustra all’ingiù. Altre aereamente aderenti al fianco d’un muro monumentale, morivano senza giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle tenebre superiori delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho enumerati siano letterali; so che per molti anni infestarono i miei incubi; non posso sapere ormai se un certo particolare è una trascrizione della realtà o delle forme che turbarono le mie notti.»

Jorge Luis BORGES, L’immortale, in “L’Aleph”, Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. “ElAleph”, 1949)

«La gente che s’incontra, se gli chiedi: – Per Pentesilea? – fanno un gesto intorno che non sai se voglia dire: “Qui”, oppure: “Più in là”, o: “Tutt’in giro”, o ancora: “Dalla parte opposta”. – La città, – insisti a chiedere. – Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, – ti rispondono alcuni, e altri: – Noi torniamo qui a dormire. – Ma la città dove si vive? – chiedi. – Dev’essere, – dicono, – per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di poliedri opachi, all’orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d’altre cuspidi. – Allora l’ho oltrepassata senza accorgermene? – No, prova a andare ancora avanti. Così prosegui, passando da una periferia all’altra, e viene l’ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada per uscire dalla città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene notte; s’illuminano le finestre ora più rade ora più dense. Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e ricordabile da chi c’è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni luogo, hai rinunciato a capirlo. La domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa: fuori da Pentesilea esiste un fuori? O per quanto ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo all’altro e non arrivi a uscirne?»

Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972

«“Ragioniamo,” disse Guglielmo, “Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una finestra ciascuna, che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare elementare. Siamo nel torrione orientale, ogni torrione dall’esterno presenta cinque finestre e cinque lati. Il conto torna. La stanza vuota è proprio quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della chiesa, la luce del sole all’alba illumina l’altare, il che mi sembra giusto e pio. L’unica idea astuta mi pare quella delle lastre di alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di notte non lasciano trasparire neppure i raggi lunari. Non è poi un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due porte della stanza eptagonale. Credo che ci orienteremo facilmente.” Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della biblioteca erano stati più abili di quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne, ma come abbandonammo il torrione, l’ordine delle stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre tre porte. Tutte avevano una finestra, anche quelle che imboccavamo partendo da una stanza con finestra e pensando di andare verso l’interno dell’Edificio. Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell’ordine ammassati sembravano tutti uguali e non ci aiutavano certo a riconoscere il luogo con un colpo d’occhio.»

Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed. 1980)

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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo?

DOCUMENTI

«“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe, presidente della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è un rischio per il cuore. Se a questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola, trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero giudicare la salubrità di un alimento, molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto, dichiara che il pranzo è il pasto più importante, ma poi l’80 per cento sceglie una pasta molto condita accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni grasse più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana. Uno su tre, poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che la salute del cuore si costruisce mattone dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il paziente possono imparare a fare prevenzione”.»

Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la Repubblica” – 1 aprile 2011

«Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO [...] ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale dell’umanità). [...] La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.»

CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www.unesco.it

«La politica alimentare [...] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intensivi altamente insostenibili, e dall’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore del cibo a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a

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quanto costa, ma non più al suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è una merce non importa se lo sprechiamo. In una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve sostituire. Ma il cibo non funziona così.»

Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010

«Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla nostra forma fisica. [...] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of ClinicalNutrition, chi mangia svolgendo altre attività, sia questa navigare in internet o sui profili degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le quantità in quanto non ha il senso delle calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [...] Quindi nonostante sia costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a noi, per chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare l’attenzione su quello che si sta consumando.»

Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: 60 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione. Un bilancio dei suoi valori attuali e delsuo rapporto con la società italiana.

DOCUMENTI

“Ma fu significativo dell’ampiezza di consensi raggiunta dall’impostazione programmatica della costituzione il fatto che un grande giurista membro del partito d’Azione, Piero Calamandrei, che poi all’elaborazione del testo costituzionale dette un contributo assai rilevante, dichiarasse di essere stato convinto dall’argomento di Togliatti che i costituenti dovevano fare, secondo i versi danteschi, «come quei che va di notte, / che porta il lume dietro e a sé non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte.”

E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, vol. IV, Einaudi, Torino, 1976

“Preme ora mettere in rilievo un aspetto determinato, relativo a quella problematica del «nucleo fondamentale» della costituzione. È certamente degno di nota il fatto che quella problematica…torni a riaffermarsi con forza. Alla dottrina del «nucleo fondamentale» ha fatto ricorso anche la nostra Corte costituzionale, indicando la presenza nella nostra costituzione di «alcuni principî supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale o da altre leggi costituzionali»; si tratta di «principi che, pur non essendo espressamente menzionati fra quelli non assoggettabili al procedimento di revisione costituzionale, appartengono all’essenza dei valori supremi sui quali si fonda la costituzione italiana.”

M. FIORAVANTI, Le dottrine dello Stato e della costituzione, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995

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“Proprio sul terreno delle libertà e dei diritti, infatti, l’innovazione costituzionale è grande, così come è profondo il mutamento degli strumenti che devono garantirne l’attuazione. Non vi è soltanto una restaurazione piena dei diritti di libertà, e un allargamento del loro catalogo. Cambia radicalmente la scala dei valori di riferimento, dalla quale scompare proprio quello storicamente fondativo, la proprietà, trasferita nella parte dei rapporti economici, spogliata dell’attributo della inviolabilità, posta in relazione con l’interesse sociale (art. 42.).”

S. RODOTÀ, La libertà e i diritti, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995

“ La Costituzione - soprattutto nella prima parte - ha una forte ispirazione internazionalistica e può contare su un maggior numero di norme relative ai rapporti internazionali rispetto allo Statuto Albertino…Si guarda con grande interesse a organizzazioni come le Nazioni Unite…Si ribadisce con forza la volontà pacifista di un popolo costretto, suo malgrado, a entrare nel vortice di una guerra non voluta e ancora sconvolto dalle conseguenze devastanti della sconfitta bellica. In questo contesto nasce il famoso articolo 11 della Costituzione che proclama solennemente il ripudio della guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e stabilisce, al tempo stesso, che l’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

G. MAMMARELLA-P. CACACE, La politica estera dell’Italia, Roma-Bari, Laterza, 2006

“La carta costituzionale è estesa, cioè ampia e per quanto possibile dettagliata nelle sue prescrizioni. Una caratteristica innovativa, questa, espressamente voluta dai costituenti. Altre costituzioni, quella statunitense per esempio (7 Articoli più 27 Emendamenti), sono meno ampie perché si limitano a dare indicazioni di massima ai legislatori e ai giudici. La costituzione italiana, pur non essendo tra le più lunghe (ve ne sono anche con più di trecento articoli come quella indiana), consta di 139 articoli, più diciotto disposizioni finali….L’innovazione rappresentata dall’estensività della costituzione non consiste solo nel fatto che è più “lunga”. Consiste piuttosto nel tentativo di regolare in dettaglio il maggior numero di aspetti possibili. È frutto di una scelta precisa dei costituenti l’avere per esempio elencati uno per uno i diritti inviolabili dell’individuo, quando sarebbe bastato l’art. 2 che recita: “ La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”

P. CASTAGNETTI, La costituzione italiana tra prima e seconda repubblica, Bologna, 1995

“In primo luogo, come, cosa doveva essere la costituzione? La costituzione della repubblica democratica italiana doveva essere una costituzione programmatica, cioè un insieme di regole fondamentali precise e valide immediatamente, ma anche un programma di sviluppo, un insieme di direttive per la riforma della società, da realizzare gradualmente nel tempo. Per esempio la costituzione doveva garantire al massimo diritti e doveri dei cittadini e, contemporaneamente, impegnarsi a rendere concreti dei veri e propri diritti sociali, assolutamente nuovi nella storia italiana e piuttosto recenti nella storia costituzionale contemporanea europea.”

P. CASTAGNETTI, ibidem, Bologna, 1995

“La ricorrenza del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione ci sollecita a un grande impegno comune per porre in piena luce i principi e i valori attorno ai quali si è venuta radicando e consolidando l’adesione di grandi masse di cittadini di ogni provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica o culturale al patto fondativo della nostra vita democratica. Quei principi vanno quotidianamente rivissuti e concretamente riaffermati: e, ben più di quanto non accada oggi, vanno coltivati i valori – anche e innanzitutto morali – che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti dalla Costituzione. Nei doveri non meno che nei diritti. Doveri, a cominciare da quelli “inderogabili” di solidarietà politica, economica e sociale, che

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debbono essere sollecitati da leggi e da scelte di governo, ma debbono ancor più tradursi in comportamenti individuali e collettivi.”

Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella seduta comune del Parlamento in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Costituzione, 23 gennaio 2008

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico.

Documenti

«Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo lavoro. Il primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di un determinato settore della ricerca scientifica e dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la scoperta delle interazioni deboli. Una seconda valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di particelle — al CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra nei programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso, quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli è ormai confluita nella più generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È però importante ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant’anni, e che ancora li impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande maestro.»

Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere Fermi nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001

«Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua morte nel 1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la gravitazione e l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni. A metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro, con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della materia subisce un mutamento così radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle conoscenze acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono profondamente questo trentennio, non solo per la quantità e l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e che coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno straordinarie che obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici e

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conoscenze unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario di scienziato […] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.»

Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007

«Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una guerra che minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo usato tra l’altro per molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.»

Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all’America, Editori Riuniti, Roma 1997)

«Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa crisi è dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera così vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una grande penuria di uomini di scienza ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.»

Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita della fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946‐1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della Fisica e dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001)

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Cittadinanza femminile e condizione della donna nel divenire dell’Italia del Novecento. Illustra i più significativi mutamenti intervenuti nella condizione femminile sotto i diversi profili (giuridico, economico,sociale, culturale) e spiegane le cause e le conseguenze. Puoi anche riferirti, se lo ritieni, a figure femminili di particolare rilievo nella vita culturale e sociale del nostro Paese.

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TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».

Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).

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CLASSE _____________________________ DATA ___________ ALUNNO ____________________________ TIPOLOGIA DELLA PROVA : ANALISI DEL TESTO

Griglia di valutazione della prima prova scritta Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Punti Competenze linguistiche di base

Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale)

Si esprime in modo: appropriato corretto sostanzialmente corretto impreciso e/o scorretto gravemente scorretto

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

4

3,53 2 1

1-4

Efficacia argomentativa

Capacità di sviluppare le proprie argomentazioni

Argomenta in modo: ricco e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

3 2,5 2 1,5 1

1-3

Analisi dei nodi concettuali e delle strutture formali

Capacità di analisi d'interpretazione

Sa analizzare e interpretare Sa descrivere ed analizzare Sa solo individuare Individua in modo

incompleto Individua in modo errato

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

6 5 4 3 2

2-6

Rielaborazione, collegamenti e riferimenti

Capacità di rielaborare, di effettuare collegamenti e fare riferimenti, di contestualizzare

Rielabora … in modo: critico personale essenziale parziale non rielabora

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

2 1,51 0,5 0

0-2

Valutazione complessiva

Totale punteggio

15

TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO

GIUDIZIO VOTO PUNTEGGIO

NEGATIVO 1-3 1-4

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 4 5-7

INSUFFICIENTE 5 8-9

SUFFICIENTE 6 10

DISCRETO 7 11-12

BUONO 8-9 13-14

OTTIMO 10 15

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CLASSE _____________________________ DATA ___________ ALUNNO ____________________________ TIPOLOGIA DELLA PROVA : SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE

Griglia di valutazione della prima prova scritta Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Punti Competenze linguistiche di base

Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale)

Si esprime in modo: appropriato corretto sostanzialmente corretto impreciso e/o scorretto gravemente scorretto

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

4

3,53 2 1

1-4

Efficacia argomentativa

Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare le proprie argomentazioni

Argomenta in modo: ricco e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

3 2,5 2 1,5 1

1-3

Competenze rispetto al genere testuale

Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli del genere testuale

Rispetta consapevolmente tutte le consegne

Rispetta le consegne Rispetta in parte le consegne Rispetta solo alcune

consegne Non rispetta le consegne

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

6

5 4 3

2

2-6

Originalità Creatività

Capacità di rielaborazione critica e personale dei documenti e delle fonti

Rielabora in modo: critico personale essenziale parziale non rielabora

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

2

1,51 0,5 0

0-2

Valutazione complessiva

Totale punteggio

15

TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO

GIUDIZIO VOTO PUNTEGGIO

NEGATIVO 1-3 1-4

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 4 5-7

INSUFFICIENTE 5 8-9

SUFFICIENTE 6 10

DISCRETO 7 11-12

BUONO 8-9 13-14

OTTIMO 10 15

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CLASSE _____________________________ DATA ___________ ALUNNO ____________________________ TIPOLOGIA DELLA PROVA : TEMA STORICO

Griglia di valutazione della prima prova scritta Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Punti Competenze linguistiche di base

Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale)

Si esprime in modo: appropriato corretto sostanzialmente corretto impreciso e/o scorretto gravemente scorretto

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

4

3,53 2 1

1-4

Efficacia argomentativa

Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare le proprie argomentazioni

Argomenta in modo: ricco e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

3 2,5 2 1,5 1

1-3

Pertinenza e conoscenza dell'argomento

Conoscenza degli eventi storici Capacità di sviluppare in modo pertinente la traccia

Conosce e sa sviluppare in modo: pertinente ed esauriente pertinente e corretto essenziale poco pertinente e incompleto non pertinente (fuori tema)

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

6 5 4 3 2

2-6

Originalità Creatività

Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze storiche

Rielabora in modo: critico personale essenziale parziale non rielabora

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

2

1,51 0,5 0

0-2

Valutazione complessiva

Totale punteggio

15

TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO

GIUDIZIO VOTO PUNTEGGIO

NEGATIVO 1-3 1-4

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 4 5-7

INSUFFICIENTE 5 8-9

SUFFICIENTE 6 10

DISCRETO 7 11-12

BUONO 8-9 13-14

OTTIMO 10 15

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CLASSE _____________________________ DATA ___________ ALUNNO ____________________________ TIPOLOGIA DELLA PROVA : TEMA DI ORDINE GENERALE

Griglia di valutazione della prima prova scritta Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Punti Competenze linguistiche di base

Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale)

Si esprime in modo: appropriato corretto sostanzialmente corretto impreciso e/o scorretto gravemente scorretto

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

4

3,53 2 1

1-4

Efficacia argomentativa

Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare le proprie argomentazioni

Argomenta in modo: ricco e articolato chiaro e ordinato schematico poco coerente inconsistente

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

3 2,5 2 1,5 1

1-3

Pertinenza e conoscenza dell'argomento

Capacità di sviluppare in modo esauriente e pertinente la traccia

Conosce e sa sviluppare in modo: pertinente ed esauriente pertinente e corretto essenziale poco pertinente e incompleto non pertinente (fuori tema)

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

6 5 4 3 2

2-6

Originalità Creatività

Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze

Rielabora in modo: critico personale essenziale parziale non rielabora

Ottimo/Eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Nettamente insufficiente

2

1,51 0,5 0

0-2

Valutazione complessiva

Totale punteggio 15

TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO

GIUDIZIO VOTO PUNTEGGIO

NEGATIVO 1-3 1-4

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 4 5-7

INSUFFICIENTE 5 8-9

SUFFICIENTE 6 10

DISCRETO 7 11-12

BUONO 8-9 13-14

OTTIMO 10 15

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pag. 1/1 Sessione ordinaria 2011 28858.2.1/1o" —

Seconda prova scritta

e

M045 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

CORSO DI ORDINAMENTO

Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE

Tema di: SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE

Si desidera automatizzare il ciclo di trattamento e stoccaggio di alimenti. I prodotti scorrono su unnastro trasportatore che si deve prima fermare sotto la stazione di lavaggio per un tempo TI, per poiripartire e rifermarsi sotto la seconda stazione per la fase di asciugatura di durata T2. Dopol'asciugatura, il nastro si rimette in moto per trasportare il prodotto sotto un pistone che lo spingedentro una scatola per l'imballaggio. Una volta riempita la scatola con N prodotti, questa vieneportata via da un secondo nastro trasportatore.Il motore del primo nastro è inserito in un sistema di controllo della velocità ad anello chiuso. Lefunzioni di trasferimento del motore e del sistema di comando valgono rispettivamente

Gmot (S) = -^ — Gè ( S ) = 62,5<1 + —)(! + — )

50 500

La funzione di trasferimento della catena di reazione presenta un guadagno pari a 0,0625 V s / rad eun polo con costante di tempo T = 0,2 IO"4 s.Il candidato, fatte eventuali ipotesi aggiuntive,

• descriva il sistema di controllo tramite uno schema a blocchi inserendo un regolatoreproporzionale Kp = 3,2 e calcoli la funzione di trasferimento totale;

• verifichi la stabilità del sistema di controllo ad anello chiuso ricavando margini di ampiezza e difase;

• calcoli la velocità di rotazione del motore sapendo che la tensione di riferimento VR relativa allavelocità desiderata vale 5V;

• illustri gli effetti sulla precisione, la velocità e la stabilità del sistema di controllo se la costantedel regolatore viene incrementa fino a avere K? = 8;

• descriva una possibile configurazione del sistema automatico di trattamento e stoccaggio,indicando di conseguenza i dispositivi necessari, integrandolo eventualmente con altrefunzionalità e illustri una soluzione dell'automatismo usando un linguaggio di sua scelta.

Durata massima della prova: 6 ore.È consentito soltanto l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili.Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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I.I.S.S. “Enzo FERRARI” – Susa (TO)

TECNICI DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: SISTEMI, AUTOMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE

N. Candidato Classe Punteggio Cognome Nome

1 ADERENZA E PERTINENZA ALLA TRACCIA Punti a Completa 3 b Parziale 2 c Lacunosa 1 2 CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO PROPOSTO Punti a Ampia 3 b Superficiale 2 c Carente 1 3 ANALISI CRITICA Punti a Ricca e approfondita 3 b Limitata ma originale 2 c Parziale / superficiale / povera 1 4 ITER PROGETTUALE Punti a Completo e dettagliato 3 b Limitato 2 c Parziale e disordinato 1 5 UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO Punti a Corretto e appropriato 3 b Corretto ma generico 2 c Stentato / elementare 1

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IPSIA FERRARI SUSA (To) -MACCHINE Classe V meccanica SIMULAZIONE II PROVA: MACCHINE

COGNOME E NOME:…………………………………………………….. DATA:…………………………..................................

Una turbina idraulica (a reazione Gr=0,55) collegata ad un generatore, con z=3 paia di poli, è posta in un impianto idroelettrico con un salto geodetico Hg=60m. La condotta doppia è composta da due tubazioni accoppiate lunghe L=200m e di diametro ɸ=0,65m. Questa alimenta la turbina con una portata volumetrica Qv=1,7 mq/sec. Si assumano i valori per i rendimenti totale ɳtot=0,72, volumetrico ɳvol=0,8 e meccanico ɳmecc=0,89, anche con l’aiuto del grafico in figura. Si determini: 1. La perdita di carico nella condotta doppia di alimentazione

2. La potenza e la coppia motrice disponibile all’albero 3. Individuare il punto di funzionamento della turbina sul diagramma caratteristico

determinando la conseguente apertura del distributore e verificare l’effettivo rendimento della macchina.

4. Verificare Il tipo di turbina da impiegare (calcolando il numero caratteristico di giri) 5. La velocità dell’acqua all’ingresso della girante (C1) e la velocità periferica (u) 6. Il diametro della girante 7. Schematizzare la macchina nelle sue parti, con particolare attenzione alle palettature (triangolo delle velocità)

Curve caratteristiche della turbina francis

Il candidato ricavi opportunamente ogni dato mancante dal manuale giustificando tale scelta

ɳ=0,8

ɳ=0,6

ɳ=0,4

ɳ=0,2

ɳ

ɳ=1 linea tratteggiata ɳ(4/4)

ɳ(3/4)

ɳ(1/4) ɳ(2/4)

P(4/4)

P(3/4)

P(2/4)

P(1/4)

P in Mw linea continua

0,5

1

2

25 50 75 100 125 150 ῳ rad/sec

Apertura del distributore: ¼ ; 2/4 ; ¾ ; 4/4

1

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Istituto “FERRARI”- SUSA (TO) Simulazione seconda prova d’esame: Macchine a fluido

Allievo...........................................................................................................

Classe.................................................Data…………....................................

Il candidato scelga i dati mancanti utilizzando il manuale meccanico e motivi teli scelte

Un compressore centrifugo viene azionato da un motore endotermico a ciclo Otto ad accensione comandata, a 4 tempi e 3 cilindri, con cilindrata V=1000cm^3. La pressione media effettiva è pme=1,6MPa con n=1800 giri/min. Potere calorifico del combustibile Pci=42000 kJ/kg. Il rendimento effettivo del motore endotermico vale ɳ=0,3 Il compressore (adiabatico) porta l’aria aspirata in condizioni normali p1=1 atm alla pressione p2=10 bar. Calcolare:

1) la potenza effettiva del motore endotermico 2) Il consumo specifico Csp in gr/kwh 3) la portata di combustibile Gc in kg/h 4) il diametro del cilindro del motore endotermico 3. la massima portata d’aria del compressore centrifugo (con n=2000 giri/min) compatibile con la

potenza del motore.

1

2

v

p

Pressione 1 atm in condizioni normali

motore

---1

--2

compressore

Aria in condizioni normali

Aria in pressione

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I.I.S.S. “Enzo FERRARI” – Susa (TO)

TECNICI DELLE INDUSTRIE MECCANICHE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: MACCHINE A FLUIDO

N. Candidato Classe Punteggio Cognome Nome

1 ADERENZA E PERTINENZA ALLA TRACCIA Punti a Completa 3 b Parziale 2 c Lacunosa 1 2 CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO PROPOSTO Punti a Ampia 3 b Superficiale 2 c Carente 1 3 ANALISI CRITICA Punti a Ricca e approfondita 3 b Limitata ma originale 2 c Parziale / superficiale / povera 1 4 ITER PROGETTUALE Punti a Completo e dettagliato 3 b Limitato 2 c Parziale e disordinato 1 5 UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO Punti a Corretto e appropriato 3 b Corretto ma generico 2 c Stentato / elementare 1

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1

I.I.S. “ ENZO FERRARI” – Susa Simulazione terza prova – Esami di Maturità

Anno scolastico 2012/13

Disciplina Storia Alunno…………………………………………………

1. Il primo atto di presa del potere da parte di Mussolini è la famigerata “marcia su Roma”, considerata dagli storici come un preludio a quanto accaduto in seguito in Italia. Il 24 ottobre 1922 Mussolini riunì a Napoli migliaia di camicie nere in vista della marcia su Roma per assumere il potere attraverso un’attenta opera di diplomazia politica con il capo del governo Facta e con il re Vittorio Emanuele III. L’azione diplomatica, così accuratamente preparata, non potè che avere esito positivo. Il 24 ottobre del 1922 Mussolini riunì a Napoli migliaia di camicie nere per marciare su Roma con l’intenzione di ottenere il potere attraverso la forza e la violenza. Il capo del governo Facta chiese al re la proclamazione dello stato di assedio, ma Vittorio Emanuele III rifiutò. Il 28 ottobre le colonne fasciste entrarono a Roma e il 30 ottobre del 1922 Mussolini ricevette l’incarico di formare il nuovo governo. Il 22 ottobre del 1925 Mussolini riunì a Napoli uno sparuto e limitato numero di militanti fascisti che fece marciare sulla capitale, come atto intimidatorio nei confronti del governo di Facta e della monarchia di Vittorio Emanuele III. Grazie a questa azione, Mussolini ottenne l’incarico di formare il nuovo governo. Il 24 ottobre del 1922 Mussolini organizzò la sua marcia su Roma, che di fatto avvenne il 30 dello stesso mese. Facta chiese repentinamente lo stato di assedio al re Vittorio Emanuele III, che diede subito ordine di schierare l’esercito per sedare la momentanea ribellione. Grazie a questo atto si riuscì a rimandare, almeno per qualche tempo, la presa di potere da parte dei fascisti. 2. Filippo Turati, leader del socialismo e convinto assertore di una politica antifascista, in un momento particolarmente complicato per la democrazia italiana, pronunciò le seguenti parole: “Noi parliamo da quest’aula parlamentare, mentre non v’è più un Parlamento. I suoi eletti stanno sull’Aventino delle loro coscienze, donde nessun adescamento li rimuove, sinchè il sole della libertà non albeggi, l’imperio della legge non sia restituito, cessi la rappresentanza del popolo di essere la beffa atroce a cui l’hanno ridotta”. L’azione politica, cui fanno evidentemente riferimento le parole del politico italiano, è la Secessione dell’Aventino. Di cosa si trattò? La Secessione dell’Aventino è un gesto di protesta dei parlamentari italiani dopo la marcia su Roma, effettuata da Mussolini e dalle sue truppe La Secessione dell’Aventino è una protesta da parte dei parlamentari italiani dopo l’uccisione di Matteotti: si trattava di un modo per sollecitare il re vittorio Emanuele III a ritirare la fiducia al governo di Mussolini – cosa che effettivamente il re fu obbligato tempestivamente a fare

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2

La Secessione dell’Aventino è un gesto di protesta da parte dei parlamentari italiani dopo l’omicidio di Matteotti per mano fascista. Si voleva con tale azione convincere il re Vittorio Emanuele III a ritirare l’incarico dato a Mussolini. Ma il re rimase sordo alle richieste dei parlamentari e di fatto Mussolini ebbe carte bianca per imporsi definitivamente sulla scena politica italiana La Secessione dell’Aventino è un gesto di protesta dei parlamentari italiani dell’opposizione dopo l’approvazione delle Leggi fascistissime e la loro applicazione. 3.Il Nazismo, sotto la guida di Hitler, concepì un velleitario progetto di potere che comprendeva nazionalismo violento, imperialismo spregiudicato, antisemitismo e razzismo e uso generale della violenza come unico strumento di equilibrio e di governo. Il grande disegno di Hitler, tuttavia, necessitava per realizzarsi di tanti piccoli passi, di tante mirate azioni spregiudicate che gli assicurassero appoggio incondizionato in politica interna. Per questo la sua politica fu molto accorta ad eliminare sin da subito avversari politici, oppositori al suo progetto di potere e tutti i personaggi in qualche modo politicamente scomodi. Tra questi potenziali nemici c’erano i rappresentanti dell’esercito tedesco, guidato da Rohm e le SS. Una violenta azione militare cancellò queste figure scomode alla politica del Fuhrer. Essa viene ricordata come: La notte dei cristalli La notte dei lunghi coltelli La notte della Gestapo La notte delle lunghe spade

4.Le leggi di Norimberga segnano un momento estremamente delicato e tristissimo per la democrazia mondiale. Furono realizzate nel 1939 per sancire l’occupazione della Polonia da parte dei Tedeschi Furono elaborate nel 1935 e, su basi biologico‐razziali, escludevano gli Ebrei dalla comunità nazionale tedesca, vietando loro dei diritti inalienabili e naturali Furono realizzate per sancire in maniera definitiva la “Soluzione finale” per gli Ebrei con la realizzazione dei campi di sterminio Furono realizzate alla fine della seconda guerra mondiale, per riportare equilibrio dopo le atrocità e gli sconvolgimenti bellici. 5.L’antisemitismo fu sempre uno dei pilastri dell’ideologia nazionasocialista tedesca. Giunto al potere, Hitler fece dell’odio razziale il cemento del suo potere e del nuovo ordine da lui imposto. Tre possono essere considerate le tappe che videro gli Ebrei vessati e perseguitati dai Tedeschi. Riassumile qui di seguito.

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3

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 6.Big crash e New Deal: due congiunture economiche e sociali legate tra loro, vissute dagli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni venti. Traccia le linee generali di questi fenomeni, facendo riferimento non solo a quanto accaduto negli USA, ma anche all’influenza che essi ebbero sugli altri Stati. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

Griglia di valutazione

domanda punteggio1 …/2 2 …/2 3 …/2 4 …/2 5 …/3,5 6 …/3,5 Tot. …./15

Firma del docente………………………………………….

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SIMULAZIONE TERZA PROVA – MATEMATICA

Alunno: Classe: Data:

1. Il limite lim a0xn + a1xn–1 + …an è infinito se: x→ ∞ b0xm + b1xm–1 + …bm

n > m n < m

n = m se n ≠ m

2. La funzione y = x2 + 2x + 1 x2 – x

ha due asintoti verticali di equazione x = 1 e x = 0 e un asintoto orizzontale di equazione y = 1 ha due asintoti verticali di equazione x = 1 e x = 0 e un asintoto obliquo di equazione y = x ha due asintoti orizzontali di equazione x = 1 e x = 0 e un asintoto verticale di equazione y = 1 non ha asintoti

3. La funzione y = x2 – 4 incontra gli assi nei punti: O(0;0) A(2;0) B(-2;0) A(2;0) B(-2;0) C(-4;0)

A(2;0) B(-2;0) A(2;0) B(-2;0) C(0;-4)

4. Una delle seguenti funzioni è pari. Quale? y = 1 + x y = x2

y = 5x y = 1 – x3

5. Trova gli asintoti della funzione: y = 3 – x

2x – 4

6. Calcola:

lim x2 – 3x + 2 x→ 1

x2 – 4x + 3

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SIMULAZIONE TERZA PROVA – MATEMATICA

Alunno: Classe: Data:

La derivata di y = x lnx è: lnx + 1 1/x

lnx + x 1

La derivata di y = cos3x è: -3cos2x -3sen2x

-3cosx senx -3 cos2x senx

Il limite lim a0xn + a1xn–1 + …an è zero se: x→∞ b0xm + b1xm–1 + …bm

n > m n < m

n = m se n ≠ m

Se una funzione y = f(x) soddisfa la condizione lim f(x) = ∞, allora la funzione ha x→k

un asintoto orizzontale di equazione x = k un asintoto orizzontale di equazione y = k

un asintoto verticale di equazione y = k un asintoto verticale di equazione x = k

Calcola la derivata della funzione: y = x2 – x + 3

x4 + 3

Calcola lim x2 – 3x + 2

x→ 1

x2 – 4x + 3

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

Classe 5a P T.I.E. e T.I.M A.S. 2012/2013

DISCIPLINA: MATEMATICA CANDIDATO:……………………………………………..

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA

Domanda N° 1

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…….……

Domanda N° 2

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 3

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 4

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)

Tot.R.M. =…………/15,00

DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA

Domanda N° 5

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 6

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)

Tot.R.A.=……………/15,00

TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.

TOTp. =……………./15,00

TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi) TOTd.

TOTd. =……………/15,00

NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.

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9oSCALE COMPARISON SPACE SHIP ONE - SPACE SHIP TWO

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A NEW FRONTIER FOR TECHNOLOGY: SPACE TOURISM

SpaceShipTwo

SpaceShipTwo uses all the same basic technology, carbon composite construction and design as SpaceShipOne. However it is around twice as large as that vehicle and will carry six passengers and two pilots. It is 60ft long with a 90" diameter cabin which is similar in size to a Falcon 900 executive jet albeit with no floor dissecting the cabin allowing maximum room for the astronauts to float in zero gravity. Each passenger gets the same seating position with two large windows: one side window and one overhead, so that, if you don't want to float free in space, and you'd rather just remain in your seat, you still get a great chance to see the view. No more squabbling over who has the best seat!

The View Your view of Earth will be maximised by large windows.

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The flight

The spaceship can be thought of as an air launched glider with a rocket motor and a couple of extra systems for spaceflight. Just like any conventional flying machine, it requires aerodynamic forces to provide its stability and control which, clearly, it only has whilst in the atmosphere. In space it follows a purely ballistic trajectory, but here it can use small thrusters known as the reaction control system (RCS) which allow the pilots to maneuver the vehicle in space and provide a changing view for the passenger astronauts.

The spaceship is powered by a hybrid rocket motor. This type of system is not a new idea but offers important safety and environmental advantages over liquid or solid systems that are more commonly used on manned space vehicles. In particular, it means that the pilots will be able to shut down the SpaceShipTwo rocket motor at any time during its operation and glide safely back to the runway.

Perhaps the most radical feature employed by SpaceshipOne and now SpaceShipTwo is the unique way it returns into the dense atmosphere from the vacuum of space. Burt Rutan designed the unique feathering system which does away with the need for sophisticated computer driven flight control systems or the need to rely on the pilots. Instead it uses aerodynamic design and the laws of physics for a carefree and heat free re-entry followed by a glide runway landing.

Our Space launch system.

Virgin Galactic's commercial space launch system is based on the world's first private manned spaceship which successfully flew to space and back three times during 2004.

The system radically overturns much of the traditional thinking behind 50 years of space launch and as a result is cleaner, cheaper and safer by design.

• Air launch - avoids the need for large, dirty ground-based rocketry. • Carbon composite construction - four times the strength of steel but one third of the weight. • Hybrid rocket motor - benign, non-toxic fuels with a high altitude and short burn time due to air launch. • Unpowereddescent and landing. • Fully reusable

Taken from:http://www.virgingalactic.com/

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NAME ____________________ SURNAME ____________________

DATE ___________________CLASS _______________________

ENGLISH TEST

Reading comprehension

A) Multiple choice

1. Space Ship Two is...

o 60 ft. long. o 28 ft. long. o as long as Space Ship One. o completely different from Falcon 900.

2. How many people can Space Ship Two carry?

o Two astronauts. o Ten tourists. o Six passengers and two pilots. o Six pilots.

3. How many windows are therein total for the passengers?

o Twelve. o Four. o Two. o One.

4. The spaceship is powered by a

o steam engine. o diesel engine. o Otto cycle. o hybridrocketmotor.

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B) Questions

Read the passage about Space Ship Two from the Virgin official site and answer the questions below:

1. Describe the most important characteristics of Space Ship Two (size,windows, flight and motor).

2. How is Virgin Galactic’s space launch system overturning the traditional thinking behind 50 years of space launch?

1_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Benefits of offshore wind

Surrounded as it is by sea, the UK has the largest offshore wind energy resource in the world, estimated to be more than a third of the total European potential. This is equivalent to three times the nation’s annual electricity consumption.

Conservative calculations show that offshore wind alone could meet the latest government target of producing 15% of its energy needs from renewable sources by 2020. Every unit of electricity generated from the wind saves a unit generated from fossil fuels, therefore reducing emissions of greenhouse gases, pollutants and waste products as well as our reliance on international supplies of coal, gas and oil.

Britain’s relatively shallow waters and strong winds extend far into the North Sea. This unlimited natural resource, combined with government support and an established offshore regime, mean offshore wind farm development is set to increase steadily.

This puts the UK in a good position to achieve its renewable targets.

The offshore wind energy industry, particularly the huge projects planned as part of The Crown Estate’s Round 3 development round, could also provide up to 70,000 jobs over the coming years – in the construction of components, installation process or longer-term operation and maintenance phases.

For further information about the benefits of offshore wind power, please visit the Renewable UK website: www.renewableuk.com

The UK has the largest wind energy resource in the world.

© Sheringham Shoal | Site map

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NAME ____________________ SURNAME ____________________

DATE ___________________CLASS _______________________

ENGLISH TEST

Reading comprehension

A) Multiple choice

1. The UK has...

o the largest o the smallest offshore wind energy resource in the world. o the shortest o the longest

2. Offshore wind farms could produce...

o electricity only before 2020. o dangerous pollutants and waste products. o 15 % of energy needs. o emissions of greenhouse gases.

3. Britain lies in an ideal position when we consider offshore wind farms because there are...

o shallow waters and strong winds. o deep waters. o deep waters and strong winds. o tidal waves.

4. The offshore wind energy industry could provide…

o thousands of jobs in agriculture. o a reliance on international supplies of fossil fuels. o no further jobs. o 70,000 jobs over the coming years.

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B) Questions

Read the passage about offshore wind farms from the Stateoil official site and answer the questions below:

1. What are the positive effects of offshore wind energy on environment? In your

opinion, are there any disadvantages?

2. Why could offshore wind energy provide so many jobs?

1___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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CANDIDATO:……………………………………………………………………Classe ……………………

DATA: A.S.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

LINGUA INGLESE

QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

EXERCISE A PUNTI Quesiton.° 1

Risposta corretta Punti 1,50 Risposta mancante/errata Punti 0,00

…………………………

Quesito n.° 2

Risposta corretta Punti 1,50 Risposta mancante/errata Punti 0,00

…………………………

Quesito n.° 3

Risposta corretta Punti 1,50 Risposta mancante/errata Punti 0,00

…………………………

Quesito n.° 4

Risposta corretta Punti 1,50 Risposta mancante/errata Punti 0,00

…………………………

Tot. ………../15

EXERCISE B Quesito 1

Per ciascuna risposta aperta si valutano i seguenti aspetti: Comprensione: Il testo è stato compreso

• in modo completo ed approfondito Punti 2,00 • in modo completoPunti 1,50 • nelle sue linee essenzialiPunti 1,00 • limitatamente ad alcuni aspetti Punti 0,50 • risposta mancante o errata.Punti 0,00

Produzione:

• Testo corretto e articolatoPunti 2,00 • Testo sostanzialmente corretto Punti 1,50 • Qualche errore di forma non ostacola la comprensione della

risposta. Punti 1,00 • Gravi errori ostacolano la comprensione di alcune frasi

……………………………………………………….Punti 0,50 • Risposta mancante o errata. Punti 0,00

Rielaborazione

• Rielaborazione personale e coerente con il testo. …………………………………………………….Punti 0,50

• Risposta mancante o errata Punti 0,00

Quesito n.°1 C…………………….. P ……………………. R ………………….... Tot.…………/15

Quesito 2

Quesito n.°2 C…………………... P …………………... R …………………... Tot.……….…/15

Totale complessivo della prova:

………………../15 Eventuale arrotondamento: ………………../15

NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA D’ESAME – ED. FISICA

La pallavolo

1) La partita è diretta da: ‐ Un arbitro coadiuvato da un segnapunti ed un cronometrista ‐ Due arbitri, coadiuvati da quattro giudici di linea e da un segnapunti ‐ Un arbitro, coadiuvato da un segretario e da un cronometrista ‐ Un primo arbitro, coadiuvato da un secondo arbitro

2) L’altezza della rete dal suolo, nelle partite maschili (categorie superiori ai 15 anni),

raggiunge i: ‐ 210 cm ‐ 225 cm ‐ 243 cm ‐ 304 cm

3) La palla può essere giocata con:

‐ Le mani ‐ Le mani soltanto ‐ Le mani e con qualsiasi parte del corpo ‐ Ogni parte del corpo, ad eccezione delle ginocchia

4) Una squadra guadagna un punto quando la palla:

‐ Cade nel campo avversario ‐ Cade fuori dal proprio campo dopo essere stata toccata da un avversario ‐ Tocca la rete e cade nel campo avversario ‐ Cade nel campo avversario o viene inviata fuori da un giocatore avversario

5) Nella schiacciata la palla viene colpita con:

6) Nel secondo set di una partita, se le due squadre sono in parità a 24 punti, vince la squadra che…

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

Classe 5a P T.I.E. e T.I.M A.S. 2012/2013

DISCIPLINA: ED. FISICA CANDIDATO:……………………………………………..

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA

Domanda N° 1

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…….……

Domanda N° 2

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 3

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 4

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)

Tot.R.M. =…………/15,00

DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA

Domanda N° 5

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 6

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)

Tot.R.A.=……………/15,00

TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.

TOTp. =……………./15,00

TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi) TOTd.

TOTd. =……………/15,00

NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.

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ELETTROTECNICA Simulazione terza prova VPE ALUNNO: ………………………………………. DATA: ……………… Rispondere ai seguenti quesiti:

1. In un trasformatore ideale;

A. Le Perdite nel ferro sono elevate

B. Il rapporto di trasformazione vale 1

C. Il rendimento vale 0.5

D. I flussi dispersi sono nulli.

2. Per un m.a.t. con 6 poli e scorrimento s=5%, la velocità del rotore n vale:

A. 100 giri/min B. 950 giri/min C. 1500 giri/min D. 1000 giri/min

3. In un m.c.c si può regolare la velocità agendo su:

A. Tensione e coppie polari

B. Tensione e frequenza

C. Frequenza e resistenza rotorica

D. Tensione e flusso

4. Un trasformatore sta erogando su di un carico una potenza Pc=2,5 Kw. Sapendo che Pfe=1000 w e PCU=1500 w , il suo rendimento vale:

A. η= 0,96 B. η=0,9 C. η=1 D. η=0,5

5. Disegnare il circuito equivalente di un m.c.c. ad eccitazione indipendente e scrivere le equazioni elettriche.

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6. Disegnare la caratteristica meccanica di un m.a.t. in funzione del numero di giri e indicare il tratto stabile della caratteristica, motivandone la scelta

GRIGLIA DI VALUTAZIONE:

1 2 3 4 5 6 punteggio voto

2 2,5 2 2,5 3 3 15

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IPSIA FERRARI SUSA (To) - SIMULAZIONE TERZA PROVA di TECNICA PRODUZIONE Classe V meccanica

COGNOME E NOME:…………………………………………………….. DATA:…………………………...

1 Visto il piano di campionamento in figura, spiegare i significati dei simboli “N”; “n”; “NA” ; “NR”. Dire nel caso di un lotto di 1000 pezzi e 5 scarti se è possibile accettare (Grado normale-semplice).

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………….

2. Scrivere il programma in CNC di fresatura per il profilo esterno della piastra forata

3. La velocità di taglio a) decresce con l’aumento della durata utensile e della sezione di truciolo del pezzo b) cresce se aumentano la velocità di taglio e la sezione di truciolo del pezzo c) decresce se riduco la forza di taglio e aumento la sezione di truciolo del pezzo d) decresce con la forza di taglio e la sezione di truciolo del pezzo 4. L’aliquota di costo di preparazione macchina dipende a) dal rapporto tra il costo di preparazione macchina standard e il costo di magazzino dell’attrezzatura b) dal rapporto tra il costo di preparazione macchina standard e il lotto economico di produzione c) dal rapporto tra il costo di preparazione macchina standard e il costo di qualità per il particolare prodotto d) dal rapporto tra il costo di preparazione macchina standard e il lotto di produzione 5. La SPA è un tipo di azienda in cui a) I soci hanno una responsabilità illimitata b) I soci hanno una responsabilità limitata alla quota azionaria detenuta c) I soci non hanno una responsabilità particolare d) I soci sono tutti uguali 6. I controlli di Qualità possono essere di due tipi: a) sono di tipo “a piani di campionamento b) in linea sono di tipo “parziale”, a fondo linea sono di tipo “complessivo” c) in linea sul semilavorato sono di tipo “a variabile”, a fondo linea sul finito sono di tipo “ad attributo” d) in linea sono di tipo “ad attributo”, a fondo linea sono di tipo “a variabile”

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

30

20

x

y

z

ɸ16

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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1

Istituto “FERRARI”- SUSA (TO) Simulazione seconda prova d’esame: Macchine a fluido

Allievo...........................................................................................................

Classe.................................................Data…………....................................

Il candidato scelga i dati mancanti utilizzando il manuale meccanico e motivi teli scelte

Un compressore centrifugo viene azionato da un motore endotermico a ciclo Otto ad accensione comandata, a 4 tempi e 3 cilindri, con cilindrata V=1000cm^3. La pressione media effettiva è pme=1,6MPa con n=1800 giri/min. Potere calorifico del combustibile Pci=42000 kJ/kg. Il rendimento effettivo del motore endotermico vale ɳ=0,3 Il compressore (adiabatico) porta l’aria aspirata in condizioni normali p1=1 atm alla pressione p2=10 bar. Calcolare:

1) la potenza effettiva del motore endotermico 2) Il consumo specifico Csp in gr/kwh 3) la portata di combustibile Gc in kg/h 4) il diametro del cilindro del motore endotermico 3. la massima portata d’aria del compressore centrifugo (con n=2000 giri/min) compatibile con la

potenza del motore.

1

2

v

p

Pressione 1 atm in condizioni normali

motore

---1

--2

compressore

Aria in condizioni normali

Aria in pressione

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

Classe 5a P T.I.M. A.S. 2012/2013

DISCIPLINA: TECNICA DELLA PRODUZIONE CANDIDATO:……………………………………………..

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA

Domanda N° 1

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…….……

Domanda N° 2

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 3

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 4

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)

Tot.R.M. =…………/15,00

DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA

Domanda N° 5

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 6

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)

Tot.R.A.=……………/15,00

TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.

TOTp. =……………./15,00

TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi) TOTd.

TOTd. =……………/15,00

NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.

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IIS Enzo Ferrari – SUSA

SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

DATA: 09‐05‐2013 CLASSE: VP‐M

ALUNNO: __________________________________________________________________

Barrare la risposta esatta.

1) Un segnale è analogico: ‐ se possiede un certo numero di campi di valori significativi ‐ se ogni valore assunto è considerato significativo ‐ se rispetta il teorema di Fourier ‐ se si mantiene stabile

2) Il Diodo Zener, quando viene utilizzato come stabilizzatore viene fatto funzionare:

‐ con polarizzazione diretta ‐ con polarizzazione inversa ‐ con nessuna polarizzazione ‐ con corrente costante

3) La zona di funzionamento lineare del BJT è caratterizzata da una proporzionalità diretta tra:

‐ VBE e IB ‐ IB e VCE ‐ IB e IC ‐ VBE e IC

4) Sapendo che R1 = 4kΩ e R2 = 2kΩ, e che vi = 12V, la tensione in uscita vO vale: ‐ 10V ‐ 14V ‐ 18V ‐ 20V

5) Descrivere il funzionamento dei sensori di temperatura

6) Spiegare la differenza tra un encoder assoluto ed incrementale

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

Classe 5a P T.I.E. A.S. 2012/2013

DISCIPLINA: ELETTRONICA CANDIDATO:…………………………………………….. DATA: 09 / 05 / 2013

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA

Domanda N° 1

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…….……

Domanda N° 2

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 3

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 4

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)

Tot.R.M. =…………/15,00

DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA

Domanda N° 5

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 6

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)

Tot.R.A.=……………/15,00

TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.

TOTp. =……………./15,00

TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi) TOTd.

TOTd. =……………/15,00

NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.

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IIS Enzo Ferrari – SUSA

SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME

III AREA ‐ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

DATA: 09‐05‐2013 CLASSE: VP‐E

ALUNNO: ___________________________________________ BARRARE LA RISPOSTA ESATTA

1) Che cos’è un PLC: o Un particolare elaboratore specializzato per risolvere problemi di controllo ed automazione, utilizzato

sempre di più in ambienti industriali o Un microprocessore che esegue ciclicamente le istruzioni di un programma o Un apparecchio che svolge le stesse funzioni di un PC o Un PC industriale compatto che elabora segnali analogici e digitali

2) A cosa servono i moduli di ingresso?

o Ad acquisire segnali analogici o digitali provenienti dai trasduttori o Ad inviare verso gli attuatori segnali digitali ed analogici o A pilotare il funzionamento della CPU o A creare un interfaccia della memoria RAM con i segnali esterni

3) La memoria di sistema che contiene il programma fisso che sovrintende al funzionamento generale del PLC è

conservata sulla o RAM o ROM o Su RAM e ROM o Su nessuna delle due

4) Qual è il modo di operare del PLC?

o Esecuzione del programma utente ‐ Acquisizione degli ingressi ‐ Aggiornamento delle uscite o Acquisizione degli ingressi – Esecuzione del programma utente – Aggiornamento delle uscite o Acquisizione degli ingressi ‐ Aggiornamento delle uscite ‐ Esecuzione del programma utente o Esecuzione del programma utente ‐ Aggiornamento delle uscite ‐ Acquisizione degli ingressi

5) Illustrare con uno schema la struttura di un PLC

6) Creare in linguaggio ladder un programma che controlli un motore in modo che parta manualmente, si arresti dopo un tempo t, riparta e poi si arresti definitivamente.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

Classe 5a P T.I.E. A.S. 2012/2013

DISCIPLINA: TERZA AREA – ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CANDIDATO:…………………………………………….. DATA: 09/ 05 / 2013

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA

Domanda N° 1

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…….……

Domanda N° 2

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 3

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 4

• Risposta corretta………….………………. Punti 2,00 • Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)

Tot.R.M. =…………/15,00

DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA

Domanda N° 5

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Domanda N° 6

• Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50 • Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50 • Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00 • Stesura con gravi errori concettuali o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50 • Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00

Punti…………

Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)

Tot.R.A.=……………/15,00

TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.

TOTp. =……………./15,00

TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi) TOTd.

TOTd. =……………/15,00

NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.