ISTITUTO COMPRENSIVO TIFONI PONTREMOLI · Conoscere il proprio ambiente di vita dal punto di vista...

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PROGETTO AMBIENTE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO "TIFONI" PONTREMOLI LE COSE DI OGNI GIORNO RACCONTANO SEGRETI A CHI SA INTERROGARLE ED ASCOLTARLE. G. Rodari

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PROGETTO AMBIENTE

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO "TIFONI"

PONTREMOLI

LE COSE DI OGNI GIORNO RACCONTANO

SEGRETI A CHI SA INTERROGARLE ED

ASCOLTARLE. G. Rodari

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“La castagna”: Sc.dell’Infanzia di Arpiola : sez.A e B ; Sc.Primaria “Galanti”:

cl.1^,2^,4^

“L’olio” Sc.Primaria “Galanti”: cl.3^ ; Sc.Primaria “Tifoni”:3^B

“Il mais” Sc.Primaria “Tifoni” : 4^A, 4^B

“Le api e il miele”: Sc.Primaria “Tifoni”:1^A,1^B,1^C, 2^A, 2^B, 2^C,3^A

“L’orto”:Sc.Primaria “ Galanti”:cl. 2^ e 4^ /Sc. “Tifoni”: cl.4 A^

“I funghi”: Sc.Primaria “Tifoni” : 5^A, 5^B ,5^C^ ; Sc. “Galanti”: 4^

“Il rifiuto fa…. la differenza”: tutte le classi/sezioni dell’Istituto.

FINALITA’

Riconoscere la complessità della questione ambientale;

Comprendere che la conoscenza del proprio territorio di vita è la base per l’interpretazione

delle problematiche ambientali;

Valorizzare gli aspetti culturali e le tradizioni del proprio ambiente;

Conoscere il proprio ambiente di vita dal punto di vista geografico, scientifico e storico

Sensibilizzare all’acquisizione di uno stile di vita compatibile con l’ambiente e quindi

favorire gradualmente comportamenti in sintonia con uno sviluppo sostenibile;

Educare tutti i componenti della scuola ad assumere comportamenti concreti che evitino gli

sprechi di risorse e ne incentivino il risparmio;

Stimolare all’acquisizione di una mentalità ecologica promuovendo nelle giovani

generazioni comportamenti rispettosi dell’ambiente in tutti gli ambiti della loro vita;

Sollecitare i bambini /ragazzi ad atteggiamenti di consumo critico e responsabile che tenga

conto della qualità dei prodotti, della loro provenienza, della tutela della salute e

dell’ambiente;

Capire l’importanza e i vantaggi dell’alimentazione “biologica” e le caratteristiche dei cibi a

filiera corta;

Conoscere le coltivazioni del proprio territorio;

Sperimentare a scuola attività di semina.

METODOLOGIE E STRUMENTI

Lezioni frontali con l’ausilio di sussidi multimediali.

Incontri con esperti e uscite sul territorio per partecipare alla raccolta dei prodotti

tipici delle nostra terra.

Esperienze di laboratorio.

Lavori di gruppo.

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Utilizzo di risorse multimediali per attività di documentazione e approfondimento.

Attività di semina in classe e all’aperto.

Produzione in classe di piatti della tradizione.

COLLABORAZIONI ESTERNE

Cooperativa Natour

Associazione micologica Apuana

Aziende agricole locali

Cooperativa “Il Pungiglione”

TRE GIORNI IN LOGARGHENA

CLASSI ADERENTI: SC. PRIMARIA “TIFONI”: cl.4^A,4^B, 5^A, 5^B, 5^C.

SCUOLA SECONDARIA”ALIGHIERI”: cl.1^,2^, 3^.

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L’iniziativa, che intende riprendere l’esperienza, molto positiva , delle “settimane verdi” del

maestro Giulio Tifoni, prevede un soggiorno di tre giornate presso il Rifugio “E.Mattei” di

Logarghena , località caratterizzata da spazi aperti ed ondeggianti con vista sulle Alpi Apuane e

sull’ Appennino, dominata dal Monte Orsaro e dal monte Marmagna.

I Prati di Logarghena, che si trovano sui più alti versanti del Monte Braiola, un tempo furono

sfruttati per l’alpeggio del bestiame, oggi sono meta di appassionati di montagna, di trekking, di

amanti della natura, di cercatori di funghi, di pastori con i loro greggi nel periodo estivo.

A Logarghena sono sopravvissuti all’ abbandono preziosi prati-pascolo umidi con laghetti, torbiere,

inghiottoi carsici, moltissime orchidee e in primavera s’imbiancano di migliaia di narcisi spontanei.

Sui versanti verdeggianti di queste montagne si trovano brughiere di mirtilli, more e fragoline di

bosco.

COMPETENZE

Osservare un paesaggio naturale e coglierne le caratteristiche peculiari.

Conoscere la flora e la fauna di questo paesaggio di montagna.

Effettuare “etno-percorsi”, che permettono di scoprire come viveva un tempo la gente di

queste montagne.

Conoscere il territorio, le caratteristiche, gli scopi del Parco nazionale dell’Appennino

Tosco-Emiliano.

Ascoltare una conoscenza antica: le esperienze, la storia,la vita di pastori, di uomini e donne

abitanti di questi territori.

Adattarsi a vivere in situazioni differenti da quelle quotidiane, a stretto contatto con la

natura, lontano dalle comodità offerte dalla vita moderna.

Scoprire il valore della collaborazione con i compagni per affrontare situazioni di vita

nuove.

Sviluppare autonomia e senso di responsabilità nell’ambito del contesto uomo-natura.

TEMPI D’ ATTUAZIONE Mese di maggio 2014

L’ALBERO DEL PANE….IL CASTAGNO

CLASSI ADERENTI: Sc. Primaria “GALANTI”:1^,2^,4^; Sc. Infanzia

Arpiola: sez. A e B

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CONTENUTI Osservazione dell’ ambiente campagna in autunno e riproduzione grafica delle

trasformazioni fisiche rilevate.

Osservazioni delle attività che i contadini svolgono in autunno nell’ ambiente campagna.

Osservazione e descrizione scientifica della pianta del castagno e del suo frutto.

Osservazione diretta della raccolta manuale delle castagne.

Conoscenza del percorso che porta alla produzione della farina di castagno.

Assaggio della farina di castagno e di vari tipi di castagne, osservazione delle loro

caratteristiche e scoperta delle proprietà nutrizionali.

Storia della castagna e della sua importanza per l’economia e l’alimentazione della nostra

comunità.

La geografia del castagno e la sua coltivazione.

Osservazione degli utensili relativi alla raccolta, lavorazione e preparazione di cibi

tradizionali della nostra civiltà contadina.

Preparazione di cibi del nostro passato con la farina di castagne e utilizzo di questo

ingrediente nei cibi attuali.

VALUTAZIONE Schede, giochi didattici, testi bucati, piccole esperienze pratiche, per rispondere alle seguenti

domande:

i bambini, dopo il percorso didattico, sono in grado di comprendere il processo attraverso il quale si

arriva alla produzione di farina fatta con le castagne?

I bambini sanno descrivere l’albero del castagno e i suoi frutti?

Sanno porre domande ai genitori, ma soprattutto ai nonni per scoprire la storia di questo albero?

ATTIVITA’ CORRELATE Uscita al castagneto, per osservare e partecipare alla raccolta manuale delle castagne.

Visita ad un essiccatoio ed ad un vecchio gradile per osservare metodi vecchi e nuovi per

seccare le castagne.

Visita ad un mulino ad acqua ed elettrico.

Produzioni in classe: frittelle, castagnaccio, dolce con farina di castagne

Visita al Museo Etnografico per l’osservazione di strumenti utili per la lavorazione delle

castagne e di utensili usati nelle cucine dei nostri nonni.

Intervista alla mamma e alla nonna per scoprire come e quanto viene utilizzata la farina

nella loro cucina.

DISCIPLINE COINVOLTE Scienze, geografia, storia, italiano, immagine, tecnologia, informatica, matematica.

TEMPI D’ ATTUAZIONE Ottobre 2013/maggio 2014

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L’ORTO

CLASSI ADERENTI: Sc. Primaria “Galanti” cl. 2^e 4^; Sc. “Tifoni” 5^A

COMPETENZE Potenziare la capacità di osservare e conoscere, attraverso l’esperienza diretta.

Sviluppare la capacità di osservazione sistematica, di analisi e presa di coscienza del

processo di trasformazione dei semi e della loro utilità.

Conoscere l’ambiente orto: animali, piante e il loro equilibrio naturale.

Interiorizzare il concetto di successione temporale: i tempi della natura e i tempi dell’uomo.

Sensibilizzare al problema della sana alimentazione.

Progettare e realizzare esperienze concrete.

Riconoscere le trasformazioni fisiche naturali.

“Ascoltare” una conoscenza antica: la ciclicità della natura, il lavoro dei contadini.

Osservare ed esplorare l’ambiente campagna, individuare gli elementi in esso presenti e le

attività che vi si svolgono.

Saper distinguere gli esseri viventi dai non viventi presenti nell’orto.

Saper operare classificazioni e seriazioni di materiali raccolti nell’orto.

Sviluppare forme di rispetto verso l’ambiente.

Imparare ad osservare, raccontare oralmente, per iscritto e graficamente quanto osservato,

sperimentato ed appreso.

CONTENUTI Piccola storia dell’orto.

La campagna, il contadino e il lavoro manuale.

Gli strumenti usati per il lavoro nell’orto.

Osservazione e descrizione di semi, piante e bulbi

Osservazione e descrizione di ortaggi e loro utilizzo.

Osservazione dei piccoli animali dell’orto e loro utilità.

L’importanza del suolo, dell’acqua, del sole per la coltivazione delle piante.

L’importanza della concimazione naturale.

Ortaggi e frutta in inverno.

Ortaggi e frutta in primavera ed estate.

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Consumo di ortaggi e frutta fresca.

L’orto in classe.

Varietà di frutta e verdure presenti nel nostro ambiente.

VALUTAZIONE Schede, giochi didattici, testi bucati, piccole esperienze pratiche per rispondere alle seguenti

domande:

i frutti e gli ortaggi conosciuti e consumati nelle nostre case sono esseri viventi?

Ogni parte della pianta ha una sua funzione?

Le piante si muovono?

ATTIVITA’CORRELATE Produzioni in classe: torta d’erbi, piatto tipico della cucina lunigianese

Attività di preparazione del terreno.

Attività di semina nell’orto ed in classe.

Raccolta dei frutti dell’orto. Visita ad una fattoria didattica per vedere metodi e strumenti di coltivazione.

Visita ad un mercato ortofrutticolo. Attività di compravendita

DISCIPLINE COINVOLTE Scienze, storia, italiano, educazione all’immagine, musica, educazione motoria, tecnologia ed

informatica, matematica .

PERIODO D’ ATTUAZIONE Novembre 2013/ maggio 2014

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IL MAIS

CLASSI ADERENTI: Sc. Primaria “Tifoni” 4^A, 4^B

COMPETENZE Potenziare la capacità di osservare e conoscere, attraverso l’esperienza diretta.

Sviluppare la capacità di osservazione sistematica, di analisi e presa di coscienza del

processo di trasformazione di alcune materie prime e della loro utilità.

Interiorizzare il concetto di successione temporale: i tempi della natura e i tempi dell’uomo.

Sensibilizzare al problema della sana alimentazione.

Progettare e realizzare esperienze concrete.

Riconoscere le trasformazioni fisiche naturali.

“Ascoltare” una conoscenza antica: la ciclicità della natura, il lavoro dei contadini.

Osservare ed esplorare l’ambiente campagna, individuare gli elementi in esso presenti e le

attività che vi si svolgono.

Sviluppare forme di rispetto verso l’ambiente.

Imparare ad osservare, raccontare oralmente, per iscritto e graficamente quanto osservato,

sperimentato ed appreso.

Identificare in sequenza gli stadi di vita di una pianta di mais e individuare le parti principali

della pianta.

Conoscere diversi tipi di cereali e diverse varietà di grano.

Conoscere la storia del mais.

Conoscere le trasformazioni che portano alla produzione della farina mais.

Scoprire il luogo della trasformazione del mais e degli altri cereali: i mulini, ieri ed oggi.

Comprendere l’utilizzo del mais e della farina gialla nelle preparazioni alimentari.

Conoscere i componenti della farina gialla e il suo valore nutrizionale

CONTENUTI

Osservazione dell’ambiente campagna in autunno e riproduzione grafica, orale e scritta

delle trasformazioni fisiche rilevate.

Osservazione delle attività che gli agricoltori contadini in autunno.

Osservazione e descrizione delle parti principali della pianta.

Osservazione e descrizione delle fasi vegetative del mais: semina, germinazione,

maturazione.

Vari tipi di cereali, farine diverse ed usi alimentari delle stesse.

Conoscenza del percorso che porta alla produzione della farina gialla e suo utilizzo nella

cucina del passato e in quella odierna

Struttura, funzione ed energia dei mulini del passato.

La coltivazione del mais e la sua geografia.

La storia del mais.

Cibi tradizionali e non che contengono farina gialla.

Vari tipi di cereali, farine diverse ed usi alimentari delle stesse.

L’importanza del grano e dei cereali nella dieta mediterranea.

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VALUTAZIONE Schede, giochi didattici, testi bucati, piccole esperienze pratiche, per rispondere alle seguenti

domande:

I bambini, dopo il percorso didattico effettuato, sono in grado di ricostruire le fasi attraverso

le quali si arriva alla produzione della farina gialla e del pane?

I bambini sanno perché ci sono vari tipi di farine e perché i cereali sono così importanti per

la nostra dieta?

I bambini sono in grado di scoprire sulla cartina geografica dell’Italia le regioni nelle quali

si coltiva di più granoturco?

ATTIVITA’CORRELATE Produzione in classe di pop -corn

Visita ad un mulino ad acqua.

Visita al Museo Etnografico per l’osservazione di strumenti utili per la lavorazione del

granoturco e di utensili usati nelle cucine dei nostri nonni.

Intervista alla mamma e alla nonna per scoprire come e quanto viene utilizzata la farina

gialla nella loro cucina.

DISCIPLINE COINVOLTE Scienze, geografia, storia, italiano, immagine, tecnologia, informatica, matematica.

TEMPI D’ ATTUAZIONE Novembre 2013/ maggio2014

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DAI FIORI AL MIELE

CLASSI ADERENTI: Sc. Primaria “TIFONI”: Cl. 1^A, 1^B, 1^C, 2^A, 2^B,

2^C,3^A

COMPETENZE

Potenziare la capacità di osservare e conoscere, attraverso l’esperienza diretta. Sviluppare la capacità di osservazione sistematica, di analisi e presa di coscienza del

processo di trasformazione dei semi e della loro utilità.

Interiorizzare il concetto di successione temporale: i tempi della natura e i tempi dell’uomo.

Sensibilizzare al problema della sana alimentazione.

Progettare e realizzare esperienze concrete.

Riconoscere le trasformazioni fisiche naturali.

“Ascoltare” una conoscenza antica: la ciclicità della natura, il lavoro dei contadini.

Osservare ed esplorare l’ambiente campagna, individuare gli elementi in esso presenti e le

attività che vi si svolgono.

Sviluppare forme di rispetto verso l’ambiente.

Imparare ad osservare, raccontare oralmente, per iscritto e graficamente quanto osservato,

sperimentato ed appreso.

CONTENUTI

Descrizione scientifica dell’insetto ape. La famiglia dell’ape

I prodotti dell’alveare.

La struttura sociale di un alveare.

Le api fondamentali per l’agricoltura.

L’importanza delle api per l’impollinazione.

I passaggi attraverso i quali le api producono il miele.

Il miele tra storia e leggende.

Le infinite qualità del miele.

Il miele e i regolamenti comunitari.

Apicoltore, un mestiere interessante.

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VALUTAZIONE Schede, giochi didattici, testi bucati, piccole esperienze pratiche, per rispondere alle seguenti

domande:

i bambini dopo il percorso didattico effettuato sono in grado di ricostruire le fasi attraverso

le quali si arriva alla produzione del miele?

I bambini sono in grado di stabilire dei paragoni tra la struttura sociale delle api e quella

umana?

ATTIVITA’ CORRELATE Visita ad un apicoltore per vedere in che modo è organizzato il suo lavoro.

Visita ad un azienda agricola per vedere la lavorazione dei prodotti “fabbricati” dalle api.

Intervista ad un fornaio o ad un pasticcere per scoprire in quali prodotti è utilizzato il miele.

Intervista alla mamma o alla nonna per conoscere l’uso che si fa nella cucina casalinga del

miele.

Produzioni in classe: le candele, dolce con il miele.

DISCIPLINE COINVOLTE.

Italiano, geografia, storia, scienze, arte e immagine, tecnologia e informatica, matematica.

TEMPI D’ ATTUAZIONE Primavera 2014

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L’OLIO

CLASSI ADERENTI: Sc. Primaria “GALANTI” 3^; “TIFONI” CL.3^B, 4^A e

4^B

COMPETENZE Potenziare la capacità di osservare e conoscere, attraverso l’esperienza diretta.

Sviluppare la capacità di osservazione sistematica, di analisi e presa di coscienza del

processo di trasformazione di alcune materie prime e della loro utilità.

Interiorizzare il concetto di successione temporale : i tempi della natura e i tempi dell’uomo.

Sensibilizzare al problema della sana alimentazione.

Progettare e realizzare esperienze concrete.

Riconoscere le trasformazioni fisiche naturali.

“Ascoltare” una conoscenza antica: la ciclicità della natura, il lavoro dei contadini.

Osservare ed esplorare l’ambiente campagna, individuare gli elementi in esso presenti e le

attività che vi si svolgono.

Sviluppare forme di rispetto verso l’ambiente.

Imparare ad osservare, raccontare oralmente, per iscritto e graficamente quanto osservato,

sperimentato ed appreso.

Conoscere la pianta olivo e il suo ambiente naturale.

Conoscere le fasi di produzione dell’olio.

Conoscere le diverse tipologie di olio.

Conoscere le principali caratteristiche scientifiche dell’olio.

Conoscere l’importanza dell’olio e dell’olivo nelle civiltà greco e romana.

Comprendere l’utilizzo dell’olio nella dieta mediterranea.

Conoscere l’impiego dell’olio nella cucina locale.

CONTENUTI

Osservazione dell’ambiente campagna in autunno e osservazione delle attività che i

contadini svolgono in autunno.

Osservazione e descrizione della pianta dell’olivo e del suo frutto.

Raccolta manuale e meccanica delle olive e relativi strumenti usati.

Conoscenza del percorso che porta alla produzione di olio.

L’olio: profumo, sapore, consistenza, vari tipi di olio e relative proprietà nutritive.

La coltivazione dell’olivo e la sua geografia.

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La storia dell’olivo e dell’olio.

L’importanza dell’olio nella dieta mediterranea.

Cibi tradizionali e non che contengono olio.

VALUTAZIONE Schede, giochi didattici, testi bucati, piccole esperienze pratiche, per rispondere alle seguenti

domande:

I bambini, dopo il percorso didattico effettuato, sono in grado di ricostruire le fasi attraverso

le quali si arriva alla produzione dell’olio?

I bambini sanno perché ci sono vari tipi di olio e perché l’olio di oliva è così importante per

la nostra dieta?

I bambini sono in grado di scoprire sulla cartina geografica dell’Italia le regioni nelle quali

si coltiva di più l’olivo?

ATTIVITA’CORRELATE Osservazione diretta della pianta dell’olivo e dei suoi frutti.

Raccolta delle olive presso azienda agricola locale.

Visita ad un frantoio in funzione durante la frangitura delle olive.

Produzione in classe di un cibo della tradizione: la focaccia

Degustazione di vari tipi di olio e ricerca di piatti tipici della cucina lunigianese dove viene

utilizzato l’olio.

DISCIPLINE COINVOLTE Scienze, geografia, storia, italiano, immagine, tecnologia, informatica,matematica.

TEMPI D’ATTUAZIONE Novembre 2013/ maggio2014

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I FUNGHI

CLASSI ADERENTI: Sc. Primaria “Tifoni” cl. 5^A ,5^ B,5^C; 4^A, 4^B; Sc.

“L.Galanti”: cl.4^

COMPETENZE

Potenziare la capacità di osservare e conoscere, attraverso l’esperienza diretta, le forme e le

ornamentazioni fungine.

Sviluppare la capacità di osservazione sistematica, di analisi delle varie parti del fungo e

della loro utilità.

Conoscere l’ambiente di crescita dei funghi: il bosco: animali, piante, frutti e le condizioni

climatiche utili alla loro crescita.

Saper distinguere gli esseri viventi dai non viventi presenti nel bosco e il il sistema di

riproduzione dei funghi.

Saper operare classificazioni e seriazioni di funghi raccolti nel bosco.

Sviluppare forme di rispetto verso l’ambiente.

CONTENUTI

Osservazione di un fungo: parti e funzioni.

Funghi al microscopio.

La riproduzione dei funghi e il loro ambiente di crescita.

Il regno dei funghi: muffe e lieviti

Classificazione alimentare dei funghi e il loro valore nutritivo.

Classificazione dei funghi: mangerecci, non commestibili e velenosi

Il mondo dei funghi: le leggende e le superstizioni.

Conservazione e coltivazione dei funghi.

I funghi dalla primavera all’inverno e loro distribuzione geografica.

La raccolta dei funghi.

Piccolo glossario micologico.

VALUTAZIONE Schede, giochi didattici, testi bucati, piccole esperienze pratiche per rispondere alle seguenti

domande:

Il bambino conosce le varie parti del fungo e sa individuarne la funzione?

Sa osservare le trasformazioni stagionali che avvengono nel bosco e comprendere quali sono le

condizione favorevoli alla nascita dei funghi?

Conosce e distingue i funghi commestibili dai loro sosia velenosi?

Sviluppare comportamenti adeguati di rispetto e di giusta attesa nei confronti dell’ambiente bosco?

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ATTIVITA’CORRELATE Uscite nel bosco per la raccolta dei funghi.

Visita ad una Mostra Micologica.

Intervento in classe degli esperti dell’associazione micologica…….

Attività scientifiche relative alla muffa e ai lieviti.

Produzione in classe del pane utilizzando il lievito madre.

DISCIPLINE COINVOLTE Scienze, storia, geografia, italiano, educazione all’immagine, musica, educazione motoria,

tecnologia ed informatica, matematica .

PERIODO D’ ATTUAZIONE Ottobre /novembre/dicembre 2013

“IL RIFIUTO FA.. . LA DIFFERENZA”

CLASSI ADERENTI

Tutte le classi/sezioni dell’Istituto.

Il Progetto è rivolto ai bambini della Scuola dell’Infanzia, agli alunni della Scuola Primaria e agli

studenti della Scuola Secondaria di 1° Grado.

Affronterà la raccolta della raccolta differenziata dei rifiuti, con la finalità di promuovere nei

soggetti interessati una “coscienza ecologica” e di sensibilizzare gli alunni e , per loro tramite, le

famiglie all’assunzione e alla divulgazione di comportamenti, che consentano di ridurre

progressivamente l’elevato quantitativo di rifiuti, che ogni anno vengono conferiti in discarica. Gli

obiettivi saranno diversi a seconda dell’età scolare degli alunni, ma sostanzialmente l’intento è

quello di arrivare all’acquisizione di conoscenze e all’assunzione di responsabilità, per scegliere ed

agire con senso critico e propositivo.

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COMPETENZE

Usare in modo corretto le risorse, evitando sprechi e forme di inquinamento.

Comprendere le problematiche connesse alla produzione di rifiuti, rendendo partecipi gli

alunni / ragazzi nella ricerca delle possibili soluzioni.

Capire l’importanza e i vantaggi della raccolta differenziata.

Conoscere il sistema di riciclaggio e smaltimento dei rifiuti.

Scoprire le potenzialità e quindi le possibilità delle materie di trasformarsi in oggetti utili e

creativi e stimolare la creatività degli alunni nel riutilizzo dei materiali di scarto.

Promuovere nella scuola e tra le famiglie la raccolta differenziata.

MODALITA’ E CONTENUTI Sono previste lezioni sui vari materiali: origine, costi di produzione, utilizzo nella nostra società,

tempi di deperimento, possibilità di riutilizzo o di riciclo.

Saranno effettuate lezioni sull’ inquinamento: forme, cause ed effetti per la vita del nostro pianeta.

Gli alunni verranno stimolati alla ricerca di possibili soluzioni e all’assunzione di piccole

responsabilità ed impegni.

E prevista la raccolta differenziata della carta, della plastica, del tetrapak, delle pile esauste e delle

cartucce in tutte le classi/sezioni dell’Istituto per la durata dell’intero anno scolastico.

Pontremoli,10 novembre 2014 L’insegnante referente

Tonelli Patrizia

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