Istituto Comprensivo Procida · Web viewLa Scuola Secondaria di Primo Grado, sita in via Flavio...

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Istituto Comprensivo Statale “1° CD - CAPRARO” Scuola dell'Infanzia – Primaria – Secondaria di I° Grado Via Largo Caduti, 2 – 80079 Procida (Na) Codice Fiscale: 91012460639 – Tel./Fax: 0818967261 Codice Meccanografico: NAIC8FN00Q - Sito web:www.comprensivocapraroprocida.gov.it E-mail: [email protected] [email protected] PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

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Istituto Comprensivo Statale

“1° CD - CAPRARO”

Scuola dell'Infanzia – Primaria – Secondaria di I° Grado

Via Largo Caduti, 2 – 80079 Procida (Na)

Codice Fiscale: 91012460639 – Tel./Fax: 0818967261

Codice Meccanografico: NAIC8FN00Q - Sito web:www.comprensivocapraroprocida.gov.it

E-mail: [email protected][email protected]

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 21/01/2016

SommarioPremessa4Priorità, traguardi ed obiettivi4UN TERRITORIO PARTICOLARE:L’ISOLA5CHI SIAMO6LE NOSTRE PRIORITÀ7AUTOVALUTAZIONE E STRATEGIE DI INTERVENTO A.S. 2017-20188ANALISI E STRATEGIE DI INTERVENTO PER L’A.S. 2017/20189AZIONI REALIZZATE CON ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO10PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA10SCELTE GESTIONALI13POPOLAZIONE SCOLASTICA:18Tempo scuola19SCELTE ORGANIZZATIVE19SCELTE METODOLOGICHE21CURRICOLO E TERRITORIO23IL CURRICOLO23TEMATICHE PROGETTUALI PER UNITÀ DI APPRENDIMENTO MULTIDISCIPLINARI27CRITERI PER LA VALUTAZIONE29VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA' LIEVE e DSA42CRITERI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA54VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO57PROGETTAZIONE POTENZIAMENTO AREA LINGUISTICA E LOGICO MATEMATICA58AREA MUSICALE61AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA61AREA MOTORIA62AREA LINGUISTICA PRIMARIA (E INFANZIA)62AREAUMANISTICA62PROGETTO LEGALITA’65SCUOLA VIVA66FABBISOGNO ORGANICO AUTONOMIA NECESSARIO PER LA REALIZZAZIONE DEL CURRICOLO67FABBISOGNO ORGANICO ATA70FABBISOGNO INFRASTRUTTURE ED ATTREZZATURE PER LA REALIZZAZIONE DELL’AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA71FABBISOGNO INFRASTRUTTURE73AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE74PIANO FORMAZIONE DOCENTI75PIANO FORMAZIONE ATA77CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO78Continuità.78Orientamento.78PIANO PER L’INCLUSIONE E LA DIFFERENZIAZIONE78LE RETI80INTEGRAZIONE CON TERRITORIO, ENTI LOCALI E FAMIGLIE80

Allegati

· Atto d’indirizzo Ds al Collegio su PTOF

· PdM

· Piano digitale

· Pai

· Atto d’indirizzo su trasparenza

· Programma Triennale Trasparenza

· Griglie valutazione

Premessa

· Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “I° C.D.Capraro” diProcida, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

· il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestionee di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 6655/D9 del 15.12.2015;

· il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 20.01.2016;

· il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 21.1.2016delibera n .78 (prot.278/D3);

· il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

· il piano è stato rimodulato ed approvato dal collegio docenti nella seduta del 25.10.2016;

· il piano rimodulato è stato approvato dal consiglio d’istituto del 28/10/2016;

· il piano, per l’A.S. 2017.2018 è stato rimodulato ed approvato dal collegio docenti il 26.10.2017

· il piano rimodulato è stato approvato dal consiglio d’istituto il 30.10.2017 (delibera n.57)

· è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

Priorità, traguardiedobiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), aggiornato al corrente anno scolastico,pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/NAIC8FN00Q/procida-cdcapraro/valutazione

UN TERRITORIO PARTICOLARE:L’ISOLA

Esigenze attuali e risposte educative

L’Istituto Comprensivo “I° C-D A. Capraro” opera sull’isola di Procida,chehauna superficie di 4 km2,situata nel Golfo di Napoli, tra Capo Miseno e Ischia e conta oltre 10.000 abitanti.

L’Istituto è articolato in tre ordini di scuola: Scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria di 1°, su 4diversi plessi.

La sede principale, di via largo Caduti, denominata Capoluogo, che ospita sia la Primaria che l’Infanzia, è dotata di palestra coperta, laboratori di informatica, musica, ceramica, biblioteca e aula multimediale.

Il plesso di via Libertà, dove è allocata la scuola dell’infanzia, possiede un'area giochi, spazi verdi ed un laboratorio di psicomotricità.

Il Plesso“Chiaiolella” è dotato al piano terra di un cortile per le attività esterne e di un laboratorio informatico. Le infrastrutture e le aree a verde necessitano di interventi di manutenzione da parte dell'ente locale.

La Scuola Secondaria di Primo Grado, sita in via Flavio Gioia, è dotata di laboratori informatici, linguistici, musicali, falegnameria, biblioteca, palestra coperta e spazi scoperti per le attività

L’Istituto opera in un contesto socio-culturale positivo.

La scuola mobilita il capitale sociale disponibile per poter utilizzare sinergicamente le risorse e le competenze presenti nella comunità.

Particolarmente significative sono le intese raggiunte e le esperienze maturate con l’Ente locale; in particolar modo, con: l’Assessorato all’Istruzione, con cui si condividono le scelte generali sull’inclusione, sul sostegno alle famiglie in condizioni disagiate socialmente ed economicamente, sull’orientamento e sulla programmazione dell’offerta formativa, anche riguardo al tempo scuola; l’Assessorato alla Cultura, con cui si co-progettano azioni ed eventi e l’Assessorato all’Ambiente, con cui si co-gestisce un progetto di sensibilizzazione all’ambiente e alla raccolta differenziata.

Positivo il rapporto della scuola con l’associazionismo presente sul territorio, che utilizza le palestre dell’istituto attraverso convenzioni: la disponibilità delle associazioni verso la scuola è testimoniata anche dalle donazioni di beni da queste effettuate.

L’associazionismo culturale utilizza diversi spazi della scuola per eventi e/o spettacoli.

Un gruppo di volontariato presente sull’isola collabora e presta attività a favore della scuola.

Il livello socio-economico dei procidani risulta complessivamente medio-alto.

Mancano sull’isola spazi pubblici adibiti a parco – giochi, mentre sono stati organizzati centri ricreativi e strutture sportive, sia pubblici che privati, come: oratori, gruppi di Azione Cattolica, banda musicale, scuole di danza, palestre che costituiscono un’occasione importante di incontro per i bambini e i ragazzi procidani.

CHI SIAMO

Dal 1° settembre 2013 il Circolo Didattico e la Scuola Secondaria di 1° grado, presenti sull’isola, sono stati accorpati in un unico Istituto: l’Istituto Comprensivo “I° C.D. Capraro”.

L’edificio centrale dell’Istituto, il plesso Capoluogo, è stato scelto dalla Dirigenza come sede della Direzione e degli uffici amministrativi; un’altra sede con uffici di “segreteria” e spazio di direzione è a via Flavio Gioia; le altre sedi sono diventate plessi distaccati.

Scuola primaria – Scuola dell’infanzia

(Plesso Capoluogo)

Via Largo Caduti, 2

Tel. e fax 0818967261

“Capoluogo”accoglie 9 sezioni della scuola dell’infanzia e 18 classi della scuola primaria; dispone di aule mediamente ampie e in parte luminose, laboratori adeguatamente attrezzati in cui si sviluppano i nostri progetti curricolari multidisciplinari, un refettorio, un cortile e una palestra coperta abbastanza spaziosa; a destra dell’edificio centrale vi è uno spazio verde, allestito con giochi per gli alunni più piccoli.

Scuola primaria

(Plesso Chiaiolella)

Via G. da Procida

Tel. e fax 0818960447

Scuola dell’Infanzia

(Plesso Via Libertà)

Via Libertà

Tel. e fax 0818967281

Altre 6 sezioni della scuola dell’Infanzia e 10 classi della scuola Primaria sono, rispettivamente, situate in due diversi plessi (V. Libertà e Chiaiolella), in zone distanti dalla sede centrale.

La Scuola Secondaria di 1°grado è una struttura di recente costruzione rispetto all’edificio centrale: accoglie 15 classi rispondenti ai criteri della normativa vigente, sia per quanto riguarda lo spazio, che la luminosità. Questo plesso è dotato di ampi spazi esterni, un ampio atrio utilizzato per le rappresentazioni teatrali non solo dalla scuola, ma anche dalle associazioni culturali presenti sul territorio; una palestra, laboratori attrezzati ed utilizzati per l’espletamento delle attività informatiche e scientifiche.

Scuola Secondaria di 1° grado

Via Flavio Gioia

Tel. e fax 0818968786

PTOF

2016-2019

LE NOSTRE PRIORITÀ

L’accettazione delle regole e della legalità come

forma mentis

La capacità di risolvere problemi reali, proponendo soluzioni

La consapevolezza di sé e delle proprie radici culturali, sociali e storiche

La capacità di scegliere gli strumenti per organizzare il proprio apprendimento

Il benEssere

psico-fisico

Il riconoscimento della diversità come risorsa

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

AUTOVALUTAZIONE E STRATEGIE DI INTERVENTO A.S. 2017-2018

PIANO TRIENNALE 2016-2019

Costruire curricolo verticale e relative prove per la verifica e strumenti per la valutazione delle competenze chiave e trasversali alle discipline che sia comune per classi parallele.

Le priorità

1. Competenze chiave e di cittadinanza

a) Migliorare la capacità di contribuire alla vita della comunità favorendo un clima di fiducia e collaborazione osservando i patti condivisi

b)Organizzare il proprio apprendimento scegliendo tempi, modi e strumenti adeguati per affinare la ricerca personale e di gruppo.

c) Risolvere problemi reali, proponendo soluzioni e utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline.

2. Risultati a distanza

a)Favorire il successo scolastico negli studi secondari di secondo grado di un numero sempre più alto di alunni

I traguardi

1. Aumentare la media dei voti di comportamento

2. Aumentare il numero di studenti in grado di ricercare e gestire in modo autonomo e appropriato i diversi supporti utilizzati e scelti.

3. Aumentare il numero di alunni in grado di individuare problemi in situazioni reali e trovare soluzioni nuove e opportune

4. Diminuire il numero di alunni che nel successivo grado di scuola presentano carenze nell'apprendimento.

Formulare criteri condivisi per l’osservazione oggettiva del comportamento dell’alunno in vari contesti e spazi dell'apprendimento.

Elaborare progettazione sistematica di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti (recupero e potenziamento)

Promuovere una progettualità di istituto che valorizzi l'aspetto sociale e cooperativo dell'apprendimento in continuità orizzontale e verticale.

Le motivazioni degli obiettivi di processo

consentono di creare una comunità professionale per attuare, monitorare e ottimizzare l'utilizzo delle risorse coinvolte.

Si è ritenuto che tali obiettivi, individuati tra le pratiche educative, didattiche ed organizzative (tenendo conto delle criticità emerse) possano determinare una serie di cambiamenti necessari per il raggiungimento delle priorità indicate.

Le motivazioni delle scelte effettuate sono le seguenti:

dall'analisi dei dati è emerso che gli studenti della nostra scuola raggiungono buoni risultati sia nelle prove nazionali che in quelle curricolari, mentre devono migliorare le loro modalità di lavoro relative sia alle competenze “imparare ad imparare” che a quelle relative alla vita sociale. Dalla lettura del questionario alunni emerge la necessità di migliorare il clima di fiducia e collaborazione degli stessi all'interno della comunità scolastica.

ANALISI E STRATEGIE DI INTERVENTO PER L’A.S. 2017/2018

Dall’analisi Rav 2017 è emerso che la nostra scuola ha migliorato le proprie azioni in alcune aree. Precisamente nell’ambito della valutazione di processo risulta migliorata l’area definita “curricolo, progettazione e valutazione” in quanto essa ha costituito il nucleo centrale del Piano di miglioramento della nostra scuola. Si evidenziano i miglioramenti nell’area “ orientamento strategico e organizzazione della scuola”, registrati grazie agli interventi costanti ed efficaci messi in atto dalla Dirigente scolastica nel corso dell’anno scolastico. Risultano, invece, inalterati i punteggi bassi in altre aree quali: Ambienti di apprendimento e Continuità e orientamento.

Nell’area Invalsi invece la scuola è peggiorata in quanto è passata da un punteggio 5 ad una valutazione 4.Da una attenta analisi dei dati Invalsi emerge che, oltre a dati estremamente superiori al dato nazionale, continua a persistere un problema di varianza fra le classi sia nella scuola primaria che nella secondaria. Difatti a classi che registrano prestazioni eccezionali nelle prove, si alternano classi in cui si registrano valori significativamente al di sotto della media nazionale. Inoltre, esaminando anche gli esiti scolastici registrati dalle varie classi al termine del percorso di studio, appare chiara la varianza fra alcune classi. La Dirigente sottolinea, nell’Atto di indirizzo, ha sottolineato la necessità di mettere in atto azioni decisive per risolvere tale problematiche.

Le altre criticità emerse dal Rav riguardano l’area relativa all’ambiente di apprendimento e l’area della continuità e dell’orientamento.

Si propone:

· Revisione criteri e modalità di formazione classi con l’utilizzo, anche, dei dati Invalsi

· Utilizzo di metodologie, quali le classi aperte, che consentano alle classi già esistenti, una migliore eterogeneità di composizione

· Istituzione di laboratori per il recupero ed il potenziamento specie nell’area matematico-scientifico

· Implementazione dell’uso sostanziale e non formale delle griglie di valutazione

· Miglioramento della cultura valutativa all’interno della scuola

· Elaborazione di una nuova azione da inserire nel Pdm volta a migliorare le pratiche didattiche di continuità

· Iniziale sperimentazione di una flessibilità organizzativa e didattica.

PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza, i quali hanno avanzato una serie di proposte:

Il Comune di Procida, con gli Assessorati all’Istruzione e all’Ambiente, ha proposto una campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, da attivare sia nelle classi dell’Infanzia, che della Primaria e della Secondaria di Primo Grado, a partire da una giusta differenziazione sin dalle aule. Tale campagna è partita nella primavera dell’A.S. 2016-2017 e si è articolata in una serie di incontri, che saranno riproposti anche per l’A.S. 2017-2018.

Il Comune di Procida, negli assessorati al Turismo e alla Cultura, ha proposto alla scuola un progetto di collaborazione, in occasione del “Maggio dei Monumenti”, denominato “O..maggio a Procida” che vede gli allievi come vere e proprie guide turistiche, protagonisti dell’” adozione” di uno o più monumenti dell’isola.

AZIONI REALIZZATE CON ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO

1) Intesa con la Caritas, per i casi di decesso di parenti del personale della scuola: la scuola devolverà all’ente in oggetto parte dei fondi che si usa raccogliere per i necrologi.

2) Convenzioni sottoscritte con associazioni sportive e culturali per l’uso di spazi della scuola per attività extracurricolari promosse dalle stesse associazioni.

3) Partenariato ampio per la presentazione e realizzazione del progetto “Oltre le frontiere” II edizione - finanziato dal Programma “Scuola viva” della Regione Campania con: Associazione Amici della Musica− Associazione Infrà−Associazione l’Isola dei Misteri− Associazione I ragazzi dei Misteri−Associazione Vivara – Lega navale – Circolo canottieri Procida –Compagnia di George

4) Convenzioni con associazioni presenti sulla città di Napoli e sull’isola di Ischiaper la presentazione e realizzazione del progetto “Oltre le frontiere” - II edizione - finanziato dal Programma“Scuola viva” della Regione Campania: Exploratorium – Altro sguardo – Orpheus

5) Adesione al progetto “Procida, il mondo salvato dai ragazzini – Elsa Morante”, con intesa con le associazioni: Kolibrì – Andersen – Agita – L’Isola di Graziella

2016-2019

La produzione e pubblicazione del RAV non è stata vissuta dalla nostra scuola come un puro adempimento formale, ma è stata seguita e realizzata per poter individuare i punti di forza e di debolezza dell’Istituto.

La valutazione ha consentito l’individuazione delle aree di miglioramento e ha permesso alla scuola di elaborare un Piano di miglioramento in vista dell’implementazione dei cambiamenti necessari e di sviluppare la propria capacità di apprendimento per ottimizzare l’efficacia dell’azione educativa (si veda il Piano di Miglioramento allegato).

Ad ottobre 2017 è stata definita una nuova azione di miglioramento relativa all’area “Continuità ed Orientamento” con le seguenti finalità:

A .Arricchire, a beneficio della comunità scolastica, la cultura e la pratica della progressione educativa, nel rispetto dell’unicità della persona.

B. Progettare secondo logiche di sviluppo coerente, nel rispetto della crescita fisica, cognitiva, psicologica degli alunni.

C.Contenere fenomeni di “disagio” sociali all’interno della scuola, coinvolgendo genitori e portatori di interesse pubblico nel campo educativo.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, introdotto dalla L.107/2015, comma 2, costituisce il documento di identità della scuola, in grado di garantire “il potenziamentodeisaperie delle competenze delle studentesse e degli studenti e ….l'aperturadellacomunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimentodelle istituzioni e delle realtà locali (comma 2.)

La L.107/2015 conferma e rafforza quanto già introdotto con la L.59/97 sull’autonomia scolastica e nelle sue finalità (commi 1-4)afferma “il ruolo centrale dellascuolanellasocietà della conoscenza e l’obiettivo di innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stilidi apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersionescolastica,incoerenzaconilprofiloeducativo,culturalee professionale dei diversi gradi diistruzione,perrealizzareunascuolaaperta,qualelaboratoriopermanentediricerca,sperimentazione e innovazionedidattica,dipartecipazioneedi educazione alla cittadinanza attiva, per garantire ildirittoallostudio, le pari opportunità di successo formativoediistruzionepermanente dei cittadini.

Le istituzioni scolastiche garantiscono la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali la loro organizzazione è orientataallamassimaflessibilità',diversificazione, efficienza ed efficacia del servizioscolastico, nonché all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse edellestrutture,all'introduzioneditecnologieinnovativee al coordinamento conilcontestoterritoriale.

Lapienarealizzazionedelcurricolodellascuola,la valorizzazione delle potenzialitàedeglistilidiapprendimento nonché' della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertàd’insegnamento,la collaborazione e la progettazione, l'interazione con le famiglie e il territorio.”

La Legge 107 consente, in tale ottica, “

a) l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e insegnamenti interdisciplinari;

b) il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelliei quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia di cui al comma 5, tenuto conto delle sceltedeglistudentiedelle famiglie;

c) la programmazione plurisettimanaleeflessibiledell'orariocomplessivodel curricolo edìn

quellodestinatoallesingole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe.”

SCELTE GESTIONALI

La “squadra”

È costituita dai docenti incaricati di funzioni strumentali dell’offerta formativa e dai collaboratori deldirigente scolastico; realizza momenti di elaborazione e di coordinamento di progetti didattici chevalorizzano le risorse professionali all’interno della scuola ed il territorio, predispone materiali di analisi ediscussione per consentire agli organi collegiali di operare il monitoraggio e la revisione in itinere delPiano dell’Offerta Formativa.

DIRIGENTE SCOLASTICO: GIOVANNA MARTANO

LA SQUADRA

I Collaboratrice

II Collaboratrice

RESPONSABILI DEI 3 ORDINI DI SCUOLA

RESPONSABILI SUPPORTO PROGETTO D’ISTITUTO

RESPONSABILI DI PLESSO

FUNZIONI STRUMENTALI

F.S. PTOF,CURRICOLO e VALUTAZIONE

F.S.

SOSTEGNO ALLA PROGETTAZIONE

F. S.

BEN-ESSERE

F.S.

SITO WEB E COMUNICAZIONE

PERSONALE SCOLASTICO

FUNZIONI

I E II

COLLABORATORE

· Con le stesse funzioni previste nei decreti di nomina per l’anno scolastico 2016.2017

RESPONSABILI

DI ORDINE: 3

· Segnalazione delle necessità strutturali e didattiche al Dirigente scolastico (in collaborazione con i responsabili di plesso)

· Coordinamento attività didattica dei rispettivi ordini

· Coordinamento docenti dei diversi ordini, in sinergia con il primo e il secondo collaboratore

· Controllo del regolare funzionamento delle attività didattiche

· Coordinamento prove INVALSI (in sinergia con le docenti del gruppo organizzativo a supporto del progetto d’istituto e la referente Invalsi)

· Coordinamento prove parallele e d’istituto (in sinergia con le docenti del gruppo organizzativo a supporto del progetto d’istituto)

· Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche del Regolamento d’Istituto

· Firma di circolari e ordini di servizio (previa autorizzazione del DS)

· Controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale docente (in collaborazione con i resp. di plesso) e segnalazione eventuali criticità al DS

· Monitoraggio mensile dei permessi dei docenti (in collaborazione con i responsabili di plesso) da inviare al DS

· Monitoraggio (in collaborazione con i responsabili di plesso) dell’uso dei rilevatori di presenza del personale scolastico ed è tenuto a segnalare al DS eventuali usi impropri o guasti delle apparecchiature

· Relazione con famiglie allievi

· Relazioni col personale

· Segnalazioni esigenze didattiche e/o organizzative dei diversi ordini

· Collaborazione al coordinamento formazione classi (insieme a primo e secondo collaboratore)

· Collaborazione alla costruzione dell’orario

· Proposta di predisposizione calendarizzazione di scrutini, Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione (in collaborazione con le docenti del gruppo organizzativo a supporto del progetto d’istituto)

· Supporto all’individuazione dei coordinatori e/o segretari di classe e dei responsabili laboratori

· Partecipazioni alle riunioni di staff

· Ricopre il ruolo di preposto ai sensi del Dlgs. 81/2008

· Partecipazione agli incontri con il Dirigente, i suoi collaboratori, e gli altri responsabili di plesso, per individuare i punti di criticità dei servizi, della qualità dei servizi e/o formula proposte per la loro soluzione.

FIGURE A SUPPORTO ORGANIZZATIVO PROGETTO DI ISTITUTO: 2

· Fabbisogno formativo docenti e predisposizione piano formazione

· Monitoraggio attività di formazione docenti

· Supporto alla dirigenza e ai docenti sui processi di valutazione apprendimenti e competenze e sugli strumenti di verifica

· Coordinamento predisposizione prove parallele (in collaborazione con resp. ordini)

· Predisposizione attività tutoraggio neo immessi e coordinamento tutor

· Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche del Regolamento d’Istituto

· Presidenza riunioni interne o partecipazione riunioni esterne con delega del DS

· Proposta di predisposizione calendarizzazione di scrutini, Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione (in collaborazione con primo e secondo collaboratore e/o resp. di ordine)

· Supporto alla dirigenza sugli organici

· Partecipazioni alle riunioni di staff

· Ricopre il ruolo di preposto ai sensi del Dlgs. 81/2008

RESPONSABILI LABORATORI: 15

NIV

· Monitoraggio dei processi di miglioramento attivati e le loro interconnessioni con il PTOF.

GRUPPO “GLI”

· Lavoro per favorire l’inclusione e monitoraggio delle situazioni di “disagio”.

COORDINATORI DI CLASSE

· Coordinamento delle azioni delle classi della Secondaria di Primo Grado. Le funzioni di queste figure sono le stesse previste nei decreti di nomina dell’A.S. 2016-2017

SEGRETARI

· Coordinamento delle azioni delle intersezioni dei 2 plessi dell’Infanzia e delle interclassi per la Primaria. Le funzioni di queste figure sono le stesse previste nei decreti di nomina dell’A.S. 2016-2017

ANIMATORE DIGITALE

· Informazione, sensibilizzazione e “diffusione” di proposte e metodologie innovative.

REFERENTE LEGALITA’ E CYBERBULLISMO

· Prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo

· Azioni di sensibilizzazione alla cultura della legalità

REFERENTI

per i 4 assi culturali (asse dei linguaggi, matematico, -scientifico – tecnologico, storico-sociale)

· Coordinamento della progettazione per i 3 diversi ordini di scuola, funzionale, appunto, a una progettazione verticale

COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI, CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO

COMMISSIONE VIAGGI E VISITE GUIDATE

COMMISSIONE ELETTORALE

(composte da tre docenti rappresentativi dei tre segmenti scolastici)

· Attuazione delle specifiche attività relative alle diverse aree di applicazione del Ptof

INFRASTRUTTURE E SPAZI

Scuola primariaScuola dell’InfanziaCapoluogo

Scuola PrimariaChiaiolella

Scuola dell’infanziaVia Libertà

Scuola Secondaria I grado

Laboratorio ceramica

SI

SI

NO

SI

Laboratorio falegnameria

No

No

NO

SI

Laboratorio artistico

SI

SI

Laboratorio psicomotricità

SI

SI

SI

NO

Laboratorio linguistico

SI (11 PC)

NO

NO

SI

Laboratorio informatica

1 (8 PC)

6 PC

NO

SI

Biblioteca

SI

NO

SI

SI

Palestra coperta

SI

NO

NO

SI

Aula multimediale

NO

NO

NO

SI

Laboratorio scientifico

SI

NO

NO

SI

Cortile

SI

SI

SI

SI

Refettorio

SI

NO

SI

SI

Servizi igienici hand.

SI

SI

NO

SI

Laboratorio musicale

SI

NO

NO

SI

Lim x classi

N°9 CLASSI

N°9 CLASSI

NO

TUTTE

Cablaggio Internet

SI

SI

NO

SI

Comitato per La Valutazione dei Docenti

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

- della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica,

nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

- dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

- delle responsabilità' assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Il comitato esprime altresì' il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti ed è' integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.

Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto.

POPOLAZIONE SCOLASTICA:

Totale alunni: 1009

Totale docenti: 134 di cui 128 di diritto

SCUOLA DELL’INFANZIA

PERSONALE ATA

Collaboratori scolastici (13): 2 Chiaiolella, 2 via Libertà, 4 Flavio Gioia, 5 Capoluogo

Assistenti amministrativi: 5 + 2 utilizzate +Dsga

Totale Ata: 19 + 2

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ALLIEVI N° 273

CLASSI N° 15

DOCENTI N°37

INDIRIZZO: VIA

FLAVIO GioiGIOIA,43

ALUNNI N° 343

CLASSI N° 18

DOCENTI N°39

INDIRIZZO:

LARGO CADUTI,2

PLESSO CAPOLUOGO

ALUNNI N° 148

CLASSI N° 10

DOCENTI N°19

INDIRIZZO:VIA

G.DA PROCIDA

PLESSO

CHIAIOLELLA

SCUOLA PRIMARIA

PLESSO CAPOLUOGO

BAMBINI N° 145

CLASSI N° 8

DOCENTI N°20

INDIRIZZO:

LARGOCADUTI,2

PLESSO VIA LIBERTA’

BAMBINI N° 100

CLASSI N° 7

DOCENTI N°19

INDIRIZZO:

VIA LIBERTA’

SCELTE ORGANIZZATIVE

Tempo scuola

Il Collegio dei docenti ha deliberato la ripartizione dell’anno scolastico in due quadrimestri; al

termine di ogni quadrimestre si procede allo scrutinio e alla valutazione degli alunni: il

giudizio sintetico e analitico relativo ad ogni alunno è espresso sul Documento di Valutazione

che viene illustrato alle famiglie in appostiti incontri individuali.

Gli incontri tra scuola e famiglia, relativi al Documento di Valutazione, sono preceduti da

colloqui individuali, che si svolgono mensilmente secondo il calendario di ricevimento visibile

anche sul sito web dell’Istituto, nel Piano Annuale Attività.

In continuità con gli anni scolastici precedenti, i tempi e le modalità di svolgimento delle

attività didattiche sono i seguenti:

SCUOLA DELL’INFANZIA

Tempo pieno - h.8:20-16:20 (dal lunedì al venerdì)

SCUOLA PRIMARIA

Tempo a 27h (8,20-13,20 dal lunedì al venerdì) con un giorno di

prolungato settimanale +1h di mensa

Tempo pieno a 40h (8,20-16,20dal lunedì al venerdì)

SCUOLA SECONDARIA 1°grado

Tempo normale a 30h (dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 14.00)

Tempo Prolungato a 36h (dal lunedì al venerdì con due giorni di prolungamento settimanali 8.00-14.00/8.00-16.30).

Grazie alla possibilità previste dalla L.107/2015 l’organico dell’autonomia ci ha consentito di:

· confermare 2 classi alla Primaria, ossia 2 classi quinte;

· attività in lingua inglese alla Secondaria di Primo Grado con didattica laboratoriale a classi aperte per gruppi di alunni delle Prime, Seconde e Terze del T.P.; attività in lingua per le Prime della Primaria; progetti di potenziamento al servizio dell’intero istituto.

Per rispondere alle diverse criticità emerse dal Rav riguardanti le scelte organizzative della scuola e per contrastare i fenomeni di varianza fra le classi e le problematiche relative all’acquisizione delle competenze matematiche, così come emerge dai dati Invalsi, la scuola ha deciso di adottare, per il corrente anno scolastico, in modo sperimentale, alcune strategie di intervento di seguito elencate:

per la Scuola Secondaria di 1°:

- si è rimodulata l’attribuzione delle discipline relative all’ambito matematico scientifico preferendo affidare l’insegnamento delle stesse a docenti diversi;

· per le classi prime del tempo prolungato si è provveduto ad una diversa distribuzione oraria di alcune discipline. Sono state spostate nel pomeriggio rispettivamente un’ora di arte e un’ora di musica mentre le ore di italiano, di solito presenti nel pomeriggio, sono state spostate al mattino;

· si prevede l’apertura pomeridiana della scuola per lo svolgimento di progetti funzionali all’arricchimento dell’offerta formativa ( Scuola viva, ecc. ecc.) e per attività di recupero e potenziamento per gruppi di alunni, come previsto dal Decreto attuativo n.62 della L.107/2015;

per la Scuola Primaria:

- è stato elaborato un apposito progetto, allegato al PTOF, relativo al recupero e al potenziamento delle competenze di base Madrelingua Italiano / Matematica con la seguenti finalità:

· Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche e logico-matematiche, curandone gli aspetti di trasversalità, obiettivi e conoscenze, realizzando alcuni principi dell’autonomia organizzativa.

Le modalità attuative prevedono:

· Scomposizione dell’unitarietà del gruppo classe, con l’organizzazione di gruppi eterogenei, aperti a livello di interclasse nel plesso

· Modalità autonome di impiego dei docenti, di base e di sostegno, presenti in orario o disponibili ad un tempo aggiuntivo di 1-2 h settimanali, per incentivare sotto il profilo del recupero e dell’arricchimento, competenze di :

· ascolto e verbalizzazione

· acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

· elementi di grammatica esplicita e riflessione sull’uso della lingua

· numeri e calcolo, spazio e figure, relazioni, dati e previsioni, contestualizzati in compiti significativi o ludici.

·

·

SCELTE METODOLOGICHE

Per rispondere in maniera sempre più efficace alle complesse sfide che la società pone alle agenzie educative, in primis alla scuola, il nostro Istituto punta a sperimentare e diffondere quanto più possibile nuove forme di lavoro didattico: classe capovolta, organizzazione di gruppi a classi aperte per abilità e capacità diverse, forme di lavoro peer to peer.

METODOLOGIE presenti, ad oggi, nell’istituto:

· classi parallele;

· classi aperte: modalità utilizzata specialmente nelle ore pomeridiane per la realizzazione di attività laboratoriali e progettuali, o per l’allestimento di spettacoli in occasione del Natale o di altri eventi programmati;

· didattica laboratoriale: realizzata sia negli appositi spazi/laboratorio presenti nella scuola, sia come modalità di lavoro ordinario in classe, anche con il supporto delle LIM;

· flipped classroom;

· angoli strutturati.

DIDATTICA LABORATORIALE A CLASSI APERTE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO.

La scuola secondaria di primo grado adotta per il quarto anno consecutivo, la metodologia laboratoriale a classi aperte nelle ore del tempo prolungato. Tale decisione è scaturita dalla convinzione che, in scenari pedagogici complessi come quelli attuali, sia sempre più necessario andare incontro ai bisogni formativi degli allievi, facilitare l’apprendimento e valorizzare le loro abilità, passando da una metodologia didattica basata sull’ascolto e sul “frontale” ad una metodologia centrata sull’operatività da attuare sia nelle aule che nei laboratori. La personalizzazione dei percorsi di apprendimento è centrata sulla didattica laboratoriale e quindi sulla realizzazione di esperienze significative attuando i principi del learning by doing (apprendere attraverso il fare), del problem solving e del cooperative learning. Essa include, pertanto, aspetti del curricolo implicito ed esplicito, attiva dimensioni operative, cognitive, relazionali ed emotive, innesca dinamiche motivazionali, presuppone un diverso ruolo del docente, esige consapevolezza e responsabilità, richiede la predisposizione dei compiti, dei materiali e dei gruppi, rende necessaria l’organizzazione e la gestione dei tempi.

L’attività laboratoriale a classi aperte dà inoltre ampio spazio al lavoro di gruppo. I gruppi di lavoro, finalizzati al consolidamento e alla personalizzazione degli apprendimenti, possono essere di livello, di compito, elettivi. I laboratori prevedono un’attività cooperativa degli insegnanti che mettono a frutto e valorizzano al massimo le loro “differenti competenze professionali” a vantaggio di tutti gli alunni

Le classi aperte permettono di liberare molte energie creative, sia negli insegnanti sia negli studenti, per esempio attraverso l’emulazione e una sana competizione tra alunni di classi diverse. Gli stessi docenti hanno la possibilità di monitorare in maniera organica e sistematica la loro attività grazie al confronto costruttivo tra colleghi, uscendo dai confini di una didattica autoreferenziale e migliorando lo stile di insegnamento.

Pertanto i laboratori sono così organizzati:

· Classi prime: laboratorio informatico, scientifico, teatrale, artistico-creativo-letterario, di lingue.

· Classi seconde: laboratorio scientifico, linguistico, artistico-letterario, informatico, falegnameria, latino

· Classi terze: laboratori finalizzati alla realizzazione del percorso storico della Shoah e alla preparazione delle prove Invalsi

Nel Piano di miglioramento è esplicitato che l’impegno assunto dalla scuola per il prossimo triennio è proprio quello di elaborare un nuovo curricolo d’Istituto. Un curricolo verticale per competenze capace di affrontare le sfide nuove poste dalla complessità sociale.IL CURRICOLO

CURRICOLO E TERRITORIO

Dai risultati evidenziati nel RAV emergono bisogni formativi da realizzare nell’ambito delle seguenti competenze trasversali

Consapevolezza della propria identità personale e culturale

Autonomia, responsabilità e senso di iniziativa

Competenze sociali e civiche

Pensiero funzionale e critico Imparare ad imparare

Obiettivi multidisciplinari

· L’alunno conosce e utilizza, consapevolmente, gli indicatori spazio-temporali, i nessi causali, in contesti di apprendimento sempre più complessi.

· E’capace di ricercare fonti e leggerle, utilizzarle secondo necessità di contesto.

· Organizza le informazioni secondo diversi criteri comunicativi e di studio.

· Sa concatenare cronologicamente eventi, individuando i nessi logici.

CAMPI DI ESPERIENZA E DISCIPLINE DI RIFERIMENTO

Il sé e l’altro-Conoscenza del mondo-I discorsi e le parole

Storia-Geografia-Cittadinanza

· E’ sensibile ai linguaggi musicali, iconici, plastici, letterari, teatrali, cinematografici.

· Coglie il senso della memoria storica nel patrimonio artistico che lo circonda o che conosce per studio o piacere.

· Coglie il senso della specificità paesaggistica…ambientale, culturale dei luoghi che lo circondano o che conosce per studio o piacere.

· Riconosce stili o mode riconducibili a trascorsi e contemporanei periodi storici.

· E’ onestamente critico rispetto a ciò che ascolta, legge, guarda

· Partecipa a giochi e gare, rispettando regole e ruoli.

· E’ consapevole del rapporto fra scelte d’ascolto musicale, stati d’animo e movimento del corpo come stato emozionale.

· Conosce, comprende e applica regole di vita ispirate ad igiene e sicurezza.

· Ascolta e comunica, comprendendo i linguaggi specifici, nell’obiettivo di essere efficace rispetto allo scopo, corretto, completo.

CAMPI DI ESPERIENZA E DISCIPLINE DI RIFERIMENTO

Corpo e movimento-Immagini, suoni e colori-I discorsi e le parole.

Corpo Movimento e Sport-Scienze motorie e sportive-Arte e Immagine-Musica –Italiano-Logica

Obiettivi multidisciplinari

· L’alunno è consapevole dei propri limiti.

· Sa progettare una procedura per verificare eventuali errori commessi.

· Sa rimodulare una procedura rispetto ad esigenze sopravvenute.

· Sa valutaretempi, strumenti, risorse, rispetto ad un compito.

· Sa decidere per sé e per il gruppo.

CAMPI DI ESPERIENZA E DISCIPLINE DI RIFERIMENTO

Il sé e l’altro

Logica- Tecnologia e Informatica-Cittadinanza.

Obiettivi multidisciplinari

· L’alunno ascolta e rispetta il turno per l’azione e la parola.

· Si assume, consapevolmente, la responsabilità dei comportamenti relazionali.

· E’ capace di proporre idee, progetti e si adopera per la condivisione.

· Partecipa a quanto gli viene proposto nei suoi ambiti di interesse, di studio, e/o piacere, mostrandosi inclusivo.

· Ha un corretto rispetto delle regole di uso comune ed argomenta sul senso della loro efficacia e funzione.

· Nutre interesse per il proprio territorio e le sue problematiche.

· Conosce le agenzie di servizio pubblico del proprio territorio.

· Conosce i principali organi di governo locale,dello stato.

· Conosce i principali temi presenti nella Carta Costituzionale.

· Conosce, denominazione e funzione degli organi di governo nazionali e sovranazionali.

CAMPI DI ESPERIENZA E DISCIPLINE DI RIFERIMENTO

Il sé e l’altro- La conoscenza del mondo

Cittadinanza-Storia-Geografia-Scienze

Obiettivi multidisciplinari

· Sa porre domande pertinenti e scegliere interlocutori funzionali alle richieste.

· Sa reperire e assemblare informazioni provenienti da varie fonti.

· Sa organizzare le informazioni recuperate (ordina, confronta, collega).

· Applica le strategie di studio più adatte allo scopo.

· Argomenta in modo critico le conoscenze acquisite.

· Sa autovalutare il proprio processo di apprendimento individuando punti di forza e di debolezza.

CAMPI DI ESPERIENZA E DISCIPLINE DI RIFERIMENTO

Il sé e l’altro- La conoscenza del mondo

Storia-Geografia-Scienze, Matematica, Logica, Italiano

Si allega anche schema di curricolo elaborato per l’A. S. 2017/18, che rappresenta un vero e proprio work in progress rispetto alla progettazione per competenze e si concentra sul rafforzamento di 3 competenze chiave, nell’ambito del quadro europeo delle 8 competenze.

Le competenze chiave su cui, pertanto, sarà curvato il curricolo d’istituto sono:

· Competenze sociali e civiche

· Spirito di iniziativa

· Consapevolezza ed espressione culturale.

SCHEMA DI SINTESI DELLA PROGETTAZIONE CURRICOLARE I.C. CAPRARO – A.S. 2017-2018

Evidenze oggetto di verifica

Traguardi di competenza trasversali verticali

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Obiettivi di miglioramento e fattori di qualità

Abilità e conoscenze

Dalle competenze dei traguardi alla Progettazione-valutazione (n

Tematiche per unità di apprendimento multidisciplinare

Traguardi di competenza in uscita in continuità verticale

Identità territoriale e appartenenza al mondo:

Mare, madre primordiale, culla di vita, memoria di rotte.

A.s. 2017/2018 in continuità verticale

DALLE COMPETENZE DEI TRAGUARDI

ALLA PROGETTAZIONE VALUTAZIONE

- Griglia riassuntiva delle competenze

- Griglia di valutazione degli atteggiamenti sociali/comportamento

- Rubriche di valutazione

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO E FATTORI DI QUALITÀ

Obiettivi di miglioramento della professionalità docente

Obiettivi di miglioramento della metodologia

Obiettivi di miglioramento degli ambienti di apprendimento

- Costruzione di un sistema verticale di valutazione di istituto

- Valutazione per competenze cognitive e formative

- Scelte di obiettivi formativi, di processo, ancorati agli assi metodologico-culturali della testualità e problematicità

- Riduzione del numero di obiettivi per evitare rischi di dispersione nell’auto ed eterovalutazione

- Individuazione dei nuclei fondanti, delle macrocompetenze, delle finalità di ogni disciplina

- Raccordare i traguardi per le competenze con le strategie e i contenuti, con gli obiettivi trasversali di processo, con le tematiche e le conoscenze più adeguate ai livelli cognitivi, socio-affettivi e motivazionali degli alunni

- Predisporre elementi di orizzontalità fra campi di esperienza/discipline nella progettazione di sezione e classe

- Pianificare coesione e coerenza fra unità di apprendimento in verticale, con particolare attenzione alle classi ponte.

- Esplicitazione delle modalità di personalizzazione intese come strategie e tecniche

- Esplicitazione delle modalità di personalizzazione intese come strategie e tecniche

- Realizzazione di unità di apprendimento “autoconsistenti”, disciplinari e multidisciplinari

- Individuazione di FOCUS TEMATICI ad interesse verticale e territoriale

- Uso e realizzazione di strumenti semplificati per alunni svantaggiati (disabili, BES, stranieri in fase di prima accoglienza)

- Prevedere interventi ricorsivi nelle attività, per evidenziare oggetti di studio rispetto a più punti di vista

- puntualizzazione di prospettive man mano che cresce lo stato cognitivo degli alunni, con percorsi d’apprendimento a spirale, più che lineari.

- Uso flessibile ma regolato di spazi, tempi, gruppi di alunni

- Riorganizzazione delle aule secondo criteri di comunità (disposizione di banchi, angoli, uso sistematico di LIM, tablet, calcolatrici, personal computer)

- Percorsi di lavoro complessi, segmentati, che richiedono progettualità e cooperazione

- Potenziamento degli spazi fissi e laboratoriali attrezzati : laboratorio di psicomotricità – palestre – cortili – biblioteche – laboratorio informatico – laboratorio linguistico – scientifico – musicale – grafico pittorico – manipolativo costruttivo (ceramica e falegnameria).

TEMATICHE PROGETTUALI PER UNITÀ DI APPRENDIMENTO MULTIDISCIPLINARI

· Gioco, sport, manipolazione creativa, attività grafico-pittoriche, animazione, teatro, musica, scrittura creativa, logica risolutiva.

PAROLE E LINGUAGGI

· Emozioni, sentimenti, valorialità, elementi connotativi della persona.

· Territori, insediamenti, gruppi, culture locali e segni di appartenenza.

· Accoglienza, cooperazione, integrazione e interculturalità.

· Patrimoni naturali, culturali e trasmissione di memoria.

UOMO, TERRITORIO,CITTADINANZA E COSTITUZIONE

· Patrimoni naturali, culturali e trasmissione di memoria.

· Regole, tutele e salvaguardia di identità

· Il progresso fra risorse e limiti: funzionalità dei servizi, sviluppo e consumo sostenibile

· Salute, benessere, sicurezza e legalità

UNITA’ DI APPRENDIMENTO E COMPETENZE

· Numeri, figure, spazi, procedure di lavoro e rappresentazioni

NUMERI, NATURA E TECNOLOGIA

· Contestualizzato in una esperienza significativa, reale, simulata

CARATTERISTICHE

DEL COMPITO

AUTENTICO-REALE-SIMULATO

· Rilevante nella vita quotidiana

· Parzialmente definito per stimolare nuovi percorsi e soluzioni

· Complesso, perciò realizzato per fasi in tempi distesi

· Oggetto di prospettiva disciplinare e multidisciplinare

· Oggetto di cooperazione e riflessione, di conoscenza intersoggettiva

· Parte integrante della valutazione

· Prodotto-attività conclusa

TIPOLOGIA DEI COMPITI DI REALTA’NELL’AMBITO DI:

PAROLE E LINGUAGGI

UOMO-TERRITORIO-CITTADINANZA E COSTITUZIONE

NUMERI –NATURA-TECNOLOGIA

· Immagini statiche e dinamiche(Fotografie –video)

· Suoni (composizioni soliste, corali, strumentali)

· Parole giochi linguistici e creativi: enigmistica

· Testi scrittura funzionale e creativa, narrazioni, favole, brevi saggi, regolamenti, ricettari di cultura locale ed etnica, poesie e filastrocche, canzoni e copioni.

· Ricerche attive con l’uso diretto delle fonti per la conoscenza del proprio ambiente/territorio/altre culture

· Forme specifiche di accoglienza

· Eventi mostre stabili o itineranti-percorsi di varia natura fra scuola e territorio

· Costruzioni e plastici a scopo didattico

· Soluzione di problemi legati a vissuti di esperienze varie, pertinenti alle discipline di studio e ai progetti da realizzare

· Mercatini e compravendite per gli scambi e l’attribuzione di valore

· I cataloghi per ordinare e classificare

· Orti, giardini e prati della scuola da creare e curare

· I materiali in gioco con gli esperimenti…

CRITERI PER LA VALUTAZIONE

Delibera del Collegio dei Docenti del 26.10.2017

Rendere trasparente, il più possibile oggettiva e omogenea la valutazione è uno degli obiettivi che persegue la nostra comunità scolastica. Questo processo coinvolge tutti i docenti della scuola nel desiderio di favorire la continuità educativa e superare gli effetti/rischio dell’autoreferenzialità didattica e valutativa. A tal fine si condividono i criteri applicati nella valutazione degli apprendimenti, rilevati attraverso prove di verifica e osservazioni sistematiche, nonché nell'attribuzione del voto decimale e del relativo giudizio. La scuola recepisce la nuova normativa vigente in materia di valutazione: la legge n. 107/2015, il D.lgs. n. 62/2017, il DM n. 741/2017, il DM n. 742/2017 e la nota n. 1865/2017 che hanno introdotto importanti novità in materia in questo ambito.

Definizioni comuni

Un autorevole riferimento per definire gli oggetti della valutazione è la proposta di Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni:

1. “Conoscenze”, indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Gli obiettivi di conoscenza possono quindi riguardare: - conoscenza di elementi specifici: termini specifici della disciplina, simboli; - conoscenza di fatti specifici: dati, date, eventi, persone, luoghi, fonti di informazione, proprietà; - conoscenza di metodi: convenzioni (ad esempio: i simboli delle carte geografiche, regole sintattiche e grammaticali, regole matematiche, regole sociali); - conoscenza di classificazioni, categorie, criteri, idee astratte, principi, teorie.

2. “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Un'abilità richiede che l’allievo, dopo aver compreso una procedura, un concetto, una regola, ecc., la sappia applicare correttamente in una nuova situazione. Si richiede quindi una abilità di trasferimento di un apprendimento. Ad esempio: abilità di applicare regole, principi, teoremi a situazione problematiche; impiego di procedure sperimentali per trovare la soluzione a problemi.

3. “Competenze”, indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. La competenza, osservata in situazione, comprende in sé le conoscenze acquisite, le abilità dimostrate e le disposizioni ad agire, intese come attitudini che lo studente dimostra in relazione alla realtà in cui agisce.

LIVELLIDELLE COMPETENZE E VALUTAZIONE

A - LIVELLO AVANZATO

B - LIVELLO INTERMEDIO

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C - LIVELLO BASE

D - LIVELLO INIZIALE

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Questa scala descrive gradi di competenza in situazioni contestualizzate, osservate e valutate durante i compiti significativi assunti come momento di verifica.

Le evidenze, declinate in rapporto ai traguardi, rappresentano le specificità a cui il livello si riferisce.

Valutare la competenza vuol dire operare una raccolta sistematica delle prove che testimoniano l’esercizio della competenza stessa.

Essere competente significa:

· svolgere attività

COMPITI A COMPLESSITÀ CRESCENTE

· risolvere problemi

· lavorare in situazioni note e nuove

· lavorare con il supporto gradualmente distante della guida

· applicare conoscenza e abilità

· prendere decisioni in modo consapevole

· esprimere posizioni personali

· assumere responsabilità

CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

“La valutazione è una forma di intelligenza pedagogica” (Bruner) e come tale un atto educativo rivolto prettamente al soggetto, uno strumento per orientare e formare il soggetto”

· La valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso formativo, perseguendo l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti.

· I processi valutativi mirano a sviluppare nello studente una sempre maggiore responsabilizzazione rispetto ai traguardi prefissati e a garantire la qualità del percorso formativo in coerenza con gli obiettivi specifici previsti per ciascun anno dell’indirizzo seguito (art.1,O.M.92/2007)

La valutazione comporta l’unificazione di tutti i dati raccolti.

Si articola in tre momenti: iniziale – formativo – sommativo.

COSA VALUTIAMO:

· L’apprendimento: cioè il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e meta cognitivi, con particolare attenzione al processo e non solo al prodotto; quindi il miglioramento rispetto alla situazione di partenza

· Aspetti del comportamento: cioè il raggiungimento di obiettivi relazionali quali il livello di rispetto delle persone, delle norme e regole condivise e dell’ambiente scolastico, l’atteggiamento dello studente.

· Le competenze: cioè la capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali nei diversi contesti.

La valutazione degli aspetti del comportamento tiene in considerazione, oltre alle eventuali precise e motivate osservazioni presentate dai singoli docenti, i seguenti indicatori: interesse e partecipazione, impegno, socialità e comportamento, frequenza.

L’ impegno si intende riferito alla capacità di organizzare il proprio lavoro, con riferimento anche ai compiti a casa, con continuità, puntualità e precisione.

La partecipazione si intende riferita al complesso degli atteggiamenti dello studente nel lavoro comune durante le lezioni, nelle attività di laboratorio, in particolare per: l’attenzione dimostrata – la capacità di concentrazione mantenuta nel perseguire un dato obiettivo – l’ interesse verso il dialogo educativo, dimostrato attraverso interventi, domande.

La socialità e il comportamento intesi come: rispetto dell’ambiente scolastico – rispetto delle norme comportamentali –rispetto delle persone – rispetto delle consegne – rispetto dei ruoli.

La frequenza intesa come grado di presenza alle lezioni.

FUNZIONI

Condizioni irrinunciabili

Affinché la valutazione dell’apprendimento risulti efficace, trasparente e tempestiva (comma 2 art.1 DPR 122/09), il Collegio Docenti si impegna a garantire alcune condizioni:

· informare preventivamente gli studenti della tipologia della prova che dovranno sostenere e del significato di tale prova;

· avere la collaborazione, la consapevolezza e la disponibilità degli studenti;

· stabilire sempre con esattezza quali obiettivi si intendono porre a verifica;

· abolire indicatori della valutazione che presentino ambiguità: + - , uso della matita;

· usare le prove, dopo la correzione, come strumento di crescita;

· accettare l’idea che anche la correzione e la valutazione possano essere oggetto di discussione;

· esplicitare i criteri di correzione relativi alle prove di verifica e allegare le griglie di valutazione alle prove;

· esplicitare subito la valutazione assegnata ai colloqui orali;

· consegnare le prove corrette e valutate in tempo utile perché la valutazione sia funzionale all’apprendimento: max. entro 15 gg. dalla somministrazione e comunque prima delle valutazioni intermedie (scrutinio);

· assegnare le prove in maniera calibrata ed equilibrata ;

· predisporre prove equipollenti per i soggetti diversamente abili o DSA (anche in concertazione con l’insegnante di sostegno), che prevedano corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto realizzato (PDP);

· utilizzare sempre le griglie di valutazione.

VERIFICHE

PROVE SOMMATIVE GIORNALIERE, SETTIMANALI, QUADRIMESTRALI

Massimo numero prove sommative giornaliere

Scritte

1

Orali

1

Pratiche

1

Massimo numero prove sommative settimanali

Scritte

3

Orali

3

Pratiche

3

Minimo numero prove sommative quadrimestrali

Scritte

2

Orali

2

Pratiche

2

Per ottemperare alla nuova normativa secondo cui la valutazione è espressa in decimi, ma i voti vanno accompagnati da una descrizione dei livelli di apprendimento, sono stati elaborati i documenti in cui sono chiarite ed esplicitate le modalità di attribuzione del voto numerico e dei relativi descrittori.

· Art 2 comma 1 D.lgs. n. 62/2017 (attuativo della L.107/2015): la valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni nel primo ciclo, ivi compresa la valutazione dell'esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, e' espressa con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento

· Art 2 comma 3 D.lgs. n. 62/2017(attuativo della L.107/2015): la valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto.

· Nota n. 1865/2017: al fine di garantire equità e trasparenza, il collegio dei docenti delibera i criteri e le modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento che vengono inseriti nel PTOF e resi pubblici, al pari delle modalità e dei tempi della comunicazione alle famiglie. In particolare, considerata la funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo, il collegio dei docenti esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento (ad esempio definendo descrittori, rubriche di valutazione, ecc.). Definisce, altresì, i criteri generali per la non ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nel caso di voto inferiore a 6/10 in una o più discipline.

VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

Criteri per l’attribuzione dei voti in decimi, trasversali alle discipline

L’ALUNNO:

10

Consegue, in maniera approfondita e completa, l’insieme degli obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità) così come declinati nella progettazione curricolare.

Memorizza ed interiorizza, in modo rapido e selettivo, durevole

Riflette, rielabora ed espone, con raffinata accuratezza lessicale e sintattica

Rappresenta con modalità efficaci, funzionali agli scopi e al contesto

Opera collegamenti appropriati, originali, di diverso ordine

Personale e creativo nella produzione, riconoscibile nella cifra espressiva e rappresentativa

Si applica, si impegna e realizza in completa autonomia operativa.

9

Consegue, in maniera approfondita ed esauriente, la maggioranza degli obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità) così come declinati nella progettazione curricolare.

Memorizza ed interiorizza, in modo rapido e durevole

Riflette, rielabora ed espone, con linguaggio sicuro, chiaro, corretto appropriato e funzionale agli scopi e al contesto

Rappresenta con modalità funzionali agli scopi e al contesto

Opera collegamenti di diverso ordine

Personale e creativo nella produzione

Si applica, si impegna e realizza in completa autonomia operativa.

8

Consegue, in maniera appropriata l’insieme degli obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità) così come declinati nella progettazione curricolare.

Memorizza ed interiorizza, in modo durevole

Riflette, rielabora ed espone, con linguaggio sicuro e appropriato

Rappresenta con modalità adeguate

Opera parziali ma significativi collegamenti

Personale e creativo se motivato e gratificato

Si applica, si impegna e realizza in autonomia operativa.

7

Consegue, in maniera pertinente la maggior parte degli obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità)

Memorizza ed interiorizza parte delle conoscenze e delle abilità

Rielabora ed espone, con linguaggio chiaro e comprensibile, qualche volta appropriato

Opera qualche collegamento

Si applica, si impegna anche se non sistematicamente e realizza, generalmente, in sostanziale autonomia operativa.

6

Consegue, in maniera essenziale e parziale la maggior parte degli obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità)

Non sempre memorizza, non sempre interiorizza contenuti d’apprendimento che fondono processi di costruzione dei concetti

Organizza ed espone conoscenze elementari utili al compito, spesso semplificato e supportato

Rappresenta, spesso, per imitazione

Non opera collegamenti significativi

Si applica, si impegna e realizza secondo modalità proprie in parziale autonomia operativa.

5

Consegue, in maniera frammentaria e poco significativa conoscenze e abilità

Non memorizza, non interiorizza i contenuti d’apprendimento

Non organizza le esposizioni verbali

Si esprime con estrema genericità ed incompletezza, in modo non corretto nel contenuto e nella forma

Non interiorizza alcun modello di lavoro

Opera con limitata e scarsa autonomia.

VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI 1°

Criteri per l’attribuzione dei voti in decimi, trasversali alle discipline

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CLASSI PRIMA – SECONDA – TERZA

GIUDIZIO DI PROFITTO

In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

Voto

Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori, ottima capacità di comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti, esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi, capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.

10

Conoscenze ampie, complete e approfondite, spiccata capacità di comprensione e di analisi, efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati pienamente soddisfacenti, esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali, capacità di operare collegamenti tra discipline.

9

Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona capacità di comprensione e di analisi, idonea applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati apprezzabili, esposizione chiara e articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali.

8

Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di comprensione e di analisi, discreta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti, esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel linguaggio specifico, parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

7

Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi, elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi, accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro se guidato nell’analisi e nella soluzione di un

problema, esposizione semplificata ma sostanzialmente corretta, lessico povero ma appropriato, imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite in autonomia.

6

Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi, modesta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema, esposizione non sempre lineare e coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile, poca autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

5

Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e di analisi, difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione superficiale e carente, povertà lessicale con utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole discipline.

4

Conoscenze non rilevate

3

SI RIMANDA ALLE GRIGLIE DI VALUTAZIONE ALLEGATE LA VISIONE DEI DESCRITTORI E INDICATORI RELATIVI ALLE SPECIFICHE DISCIPLINE.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La valutazione del comportamento è espressa per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di Cittadinanza. Nella Scuola Secondaria di Primo Grado, il giudizio fa riferimento, oltre allo sviluppo delle competenze di Cittadinanza, anche allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dalla scuola.

- art 2 comma 5 D.lgs. n. 62/2017: La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, secondo quanto specificato nel comma 3 dell'articolo 1. Per le alunne e gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998, n. 249

- Nota Miur1865/2017: La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni (articolo 2) viene espressa, per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla Scuola Secondaria di Primo Grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato.

- art 2 comma 5 D.lgs. n. 62/2017: La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, secondo quanto specificato nel comma 3 dell'articolo 1. Per le alunne e gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado resta fermo quanto previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998, n. 249.

GRIGLIA ADOTTATA PER LA SCUOLA PRIMARIA

COMPORTAMENTO

INDICATORI

· Autonomia e responsabilità

· Relazione, collaborazione,partecipazione

· Consapevolezza di sé

· Rispetto delle regole

COMPETENZE

· Competenze sociali e civiche

· Spirito d’iniziativa e intraprendenza

· Consapevolezza ed espressione culturale

PROFILO CRITICO/NON SUFFICIENTE

Osservazioni circostanziate, registrate, relazionate e condivise:

· nei consigli di classe

· con i genitori o con il D.S.

· o con le F.S. di riferimento

SUFFICIENTE

· L’alunno frequenta: -in modo assiduo ma inconsapevole

- In modo discontinuo e poco consapevole

· L’impegno non è durevole né significativo ma limitato alle specifiche attività, più o meno gradite.

· La correttezza si manifesta nell’assenza di atteggiamenti e comportamenti sistematicamente ed esplicitamente irrispettosi verso pari e adulti.

· La partecipazione -non è attiva né motivata in riferimento allo studio

-è al limite del di disturbo

· Il rispetto delle regole è discontinuo, scarsamente motivato e consapevole, subordinato allo sguardo del docente.

BUONO

· L’alunno frequenta con: -assiduità

-qualche saltuario ritardo all’ingresso

(si ricorda che da regolamento non sono ammessi più di 10 ritardi all’anno)

· L’impegno si manifesta in aula e negli spazi d’apprendimento su sollecitazione del docente.

· La correttezza si manifesta nell’assenza di conflittualità esplicita, dunque, nel formale riconoscimento dell’altro, in presenza dello sguardo adulto .

· La partecipazione è discontinua.

· Il rispetto delle regole è essenziale e legato ai contesti abituali di lavoro.

DISTINTO

· L’alunno frequenta in modo assiduo, giustificando puntualmente assenze e ritardi.

· Partecipa in modo adeguato alle attività.

· L’impegno si manifesta nell’applicazione individuale e nella disponibilità solidale verso i compagni.

· Il rispetto delle regole è preciso e puntuale a livello individuale, in classe, nell’istituto.

· Ricorda, autonomamente, l’insieme degli impegni da assolvere.

OTTIMO

· L’alunno frequenta in modo assiduo, motivato e propositivo.

· È leale e collaborativo con tutti i compagni.

· Esprime una partecipazione critica ed originale.

· È puntuale e preciso nella consegna degli elaborati di lavoro, mostrando di saper organizzare in modo ottimale il tempo disponibile.

· Rispetta le regole, ne comprende la funzione, esprime consapevolezza.

· È in grado, all’occorrenza, di assumere ruoli di sostegno al gruppo e/o tutoraggio verso i compagni in difficoltà.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI 1°

INDICATORI

DESCRIZIONE

COMPETENZE

Convivenza civile

Rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture

· Competenze sociali e civiche

· Spirito d’iniziativa e intraprendenza

· Consapevolezza ed espressione culturale

Rispetto delle regole

Rispetto delle regole convenute e del Regolamento d’Istituto

Partecipazione

Partecipazione costruttiva alla vita di classe e alle attività scolastiche

Responsabilità

Assunzione dei propri doveri scolastici e frequenza

Relazionalità

Relazioni positive (collaborazione/disponibilità nel gruppo – classe e di lavoro)

Indicatori

Descrittori Eccellente

Convivenza civile

Comportamento pienamente rispettoso delle persone, ordine e cura ineccepibile degli ambienti e dei materiali della Scuola.

Rispetto delle regole

Consapevole e completo rispetto delle regole convenute nel Regolamento d'Istituto e nel Patto di corresponsabilità.

Partecipazione

Partecipazione attiva e propositiva alla vita della classe e alle attività scolastiche.

Responsabilità

Assunzione puntuale e responsabile dei propri doveri scolastici; frequenza assidua, rispetto degli orari , assenza di ritardi.

Relazionalità

Sensibilità e attenzione per i compagni, diventando un elemento trainante del gruppo.

Indicatori

Descrittori Ottimo

Convivenza civile

Comportamento rispettoso delle persone, ordine e cura degli ambienti e materiali della Scuola.

Rispetto delle regole

Piena osservanza delle regole convenute nel Regolamento d'Istituto e nel Patto di corresponsabilità.

Partecipazione

Partecipazione con interventi personali alla vita della classe e alle attività scolastiche.

Responsabilità

Assunzione costante dei propri doveri scolastici; frequenza puntuale e rispetto degli orari.

Relazionalità

Disponibilità a collaborare con docenti e compagni per il raggiungimento delle competenze.

Indicatori

Descrittori Distinto

Convivenza civile

Comportamento generalmente rispettoso delle persone, degli ambienti e dei materiali della Scuola.

Rispetto delle regole

Rispetto delle regole fondamentali convenute nel Regolamento d'Istituto e nel Patto di corresponsabilità.

Partecipazione

Interesse e partecipazione costante alla vita della classe e alle attività scolastiche.

Responsabilità

Assunzionedeiprincipali doveri scolastici; frequenza abbastanza regolare,episodi di ritardo.

Relazionalità

Partecipazione al dialogo educativo e alle attività scolastiche.

Indicatori

Descrittori Buono

Convivenza civile

Comportamento non sempre rispettoso verso le persone, gli ambienti e i materiali della Scuola.

Rispetto delle regole

Rispetto parziale delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto e nel Patto di corresponsabilità con richiami e/o note scritte.

Partecipazione

Partecipazione discontinua alla vita della classe e interesse selettivo nelle attività scolastiche.

Responsabilità

Parziale assunzione dei propri doveri scolastici; discontinuità e/o settorialità nello svolgimento dei lavori assegnati. Frequenza irregolare: spesso entra in ritardo.

Relazionalità

Partecipazione sufficientemente collaborativa al dialogo educativo e alle iniziative del gruppo classe.

Indicatori

Descrittori Sufficiente

Convivenza civile

Comportamento spesso poco rispettoso verso le persone, gli ambienti e i materiali della Scuola.

Rispetto delle regole

Ha violato alcune regole convenute e del Regolamento d'Istituto con presenza di provvedimenti disciplinari.

Partecipazione

Scarso interesse alla vita della classe e alle attività proposte.

Responsabilità

Scarsa assunzione dei propri doveri scolastici. Frequenza discontinua e irregolare, ricorrenti ritardi e anticipi nell’uscita.

Relazionalità

Minima partecipazione alle lezioni e disturbo condizionante lo svolgimento delle attività didattiche.

Indicatori

Descrittori Insufficiente

Convivenza civile

Comportamento NON rispettoso delle persone; danneggiamento degli ambienti e/o dei materiali della Scuola.

Rispetto delle regole

Gravi episodi contrari alle indicazioni contenute nel Regolamento d’Istituto e nel patto di corresponsabilità, che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari con sospensione.

Partecipazione

Completo disinteresse al dialogo educativo e mancato assolvimento degli impegni scolastici .

Responsabilità

Mancata assunzione dei propri doveri scolastici nella maggior parte delle discipline, frequenta in modo saltuario le lezioni ed entra sistematicamente in ritardo.

Relazionalità

Funzione negativa nel gruppo. Atteggiamento gravemente scorretto nei confronti di adulti e/o compagni.

PROFILO CRITICO/NON SUFFICIENTE

VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DEGLI INSEGNAMENTI FINALIZZATIALL’AMPLIAMENTO E ALL’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il comma 3 dell’art.2 del decreto 62/2017 stabilisce che i docenti che svolgono attività e insegnamenti per tutte le alunne e tutti gli alunni o per gruppi, finalizzati all’ampliamento e all’arricchimento dell’offerta formativa, forniscono elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e sul profitto conseguito da ciascuno alunno. Pertanto la scuola elabora un documento per la rilevazione comune degli interessi e dei profitti manifestati nel corso delle attività legate all’ampliamento dell’offerta formativa.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA' LIEVE e DSA

VALUTAZIONE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI CON DISABILITA'

E DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

(PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE)

In fase di valutazione degli alunni e studenti con BES e DSA, si dovrà tener conto della relazione tra risultati della prova e soggetto che li ha determinati, della situazione di partenza dell’apprendente, della personalità e delle condizioni psico-fisiche dell’alunno, in un’ottica formativa e non puramente sommativa, affinchè il momento valutativo non si riduca a una mera misurazione delle performance.

La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata frequentanti il primo ciclo di istruzione e' riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall'articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992 n. 104; trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli da 1 a 10.

Alla base di tutto la scuola deve attuare le norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 parla all’art. 1 di inclusione:

L’inclusione riguarda le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti. Risponde ai differenti bisogni educativi e si realizza attraverso strategie educative didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno nel rispetto del diritto all’autodeterminazione e all’accomodamento ragionevole, nella prospettiva della migliore qualità di vita.

L’inclusione si realizza nell’identità culturale, educativa, progettuale, nell’organizzazione e nel curricolo delle istituzioni scolastiche, attraverso la definizione e la condivisione del progetto individuale fra scuole, famiglie e altri soggetti, pubblici e privati operanti sul territorio.

L’inclusione scolastica è attuata attraverso la definizione e la condivisione del Piano Educativo Individualizzato (PEI), come parte integrante del Progetto Individuale.

L’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), insieme all’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, definiscono gli indicatori per la valutazione della qualità dell’inclusione scolastica sulla base dei seguenti criteri:

1. Livello di inclusivitàdel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) come concretizzato nel Piano per l’Inclusione scolastica;

1. Realizzazione di percorsi per la personalizzazione, l’individuazione e la differenziazione dei processi di educazione, istruzione e formazione definiti ed attivati dalla scuola in funzione delle caratteristiche specifiche di ciascun bambino, alunno e studente;

1. Livello di coinvolgimento dei diversi soggetti nell’elaborazione per il Piano dell’Inclusione e nell’attuazione dei processi di inclusione;

1. Iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del personale della scuola, comprese le attività formative;

1. Utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati dell’apprendimento;

1. Grado di accessibilità e fruibilità delle risorse. (Art. 4 D. Lgs. N. 66/2017)

PER ALUNNI DISABILI

La domanda per l’accertamento della disabilità resta di competenza dell’INPS. Alla L.104/1992 vengono apportate queste modifiche:

Profilo di Funzionamento (art.5 D.Lgs N. 66/2017)

1. È propedeutico alla predisposizione del PEI e del Progetto Individuale;

1. Definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure del sostegno e delle risorse per l’inclusione scolastica;

1. Si redige dopo l’accertamento della condizione di disabilità;

1. È redatto secondo i criteri del modello bio-psico-sociale dell’ICF adottato dall’OMS;

1. È redatto con la partecipazione dei genitori e degli insegnanti;

1. Comprende la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale;

1. È aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione.

Progetto Individuale (Art. 6 D. Lgs. N. 66/2017)

Già presente nella Legge 8 novembre 2000, n. 328, è redatto dall’Ente locale sulla base del Profilo di funzionamento, su richiesta dei genitori, in collaborazione con l’istituzione scolastica.

Piano Educativo Individualizzato (1)( Art. 7 D. Lgs. N. 66/2017)

Alcune modifiche rispetto alla L. 104/1992:

1. È elaborato ed approvato dai docenti contitolari o dal consiglio di classe con la partecipazione dei genitori, delle figure professionali specifiche interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con il bambino, l’alunno e lo studente con disabilità.

1. Viene elaborato con il supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare;

1. Tiene conto della certificazione di disabilità e del Profilo di Funzionamento;

1. Individua strumenti, strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento funzionale alle autonomie;

Piano Educativo Individualizzato (2)( Art. 7 D. Lgs. N. 66/2017)

· Esplicita le modalità didattiche e di valutazione in relazione alla programmazione individualizzata;

1. Definisce gli strumenti per lo svolgimento dell’attività di alternanza scuola-lavoro;

1. Indica le modalità di coordinamento degli interventi ivi previsti e la loro relazione con il Progetto Individuale;

1. È redatto all’inizio di ogni anno scolastico di riferimento, a partire dalla scuola dell’infanzia ed è aggiornato in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona.

1. Nel passaggio tra i diversi gradi scolastici (o di trasferimento) è assicurata l’interlocuzione tra i docenti della scuola di provenienza e quelli della scuola di destinazione;

1. È soggetto a verifiche periodiche per accertare il raggiungimento degli obiettivi ed apportare eventuali modifiche.

Piano per l’inclusione (Art. 8 D. Lgs. N. 66/2017)

L’istituzione scolastica, nell’ambito della definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa predispone il Piano per l’Inclusione che definisce:

1. Le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse;

1. Il superamento delle barriere;

1. L’individuazione dei facilitatori;

1. La programmazione degli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica.

Progettazione della didattica individualizzata:

1. adattamento del curricolo: obiettivi minimi, semplificati, alternativi, aggiuntivi, utilizzo delle TIC;

1. adattamento delle strategie di insegnamento: aggiunta di aiuti (input), nelle risposte (output) dell’alunno/a:

1. eterocromia dei tempi di apprendimento dentro la classe: lavori di gruppo

1. individualizzazione; in laboratori;

1. adattamento dei contesti in cui avviene l’apprendimento: dove, quando, con chi.

1. Uso di griglie di valutazione commisurate alle prestazioni

PER ALUNNI CON DSA

Le modalità di valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento sono stabilite nell’art.11 del D.Lgs. 62 del 2017 recante norme in materia di valutazione.

Buona parte della norma in questione è stata desunta direttamente dal Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011, n.5669, emanato ai sensi dell’art.7, comma 2, della Legge 170 del 2010 che ha riconosciuto i disturbi specifici di apprendimento e a cui sono allegate le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA. L’art.6 del citato decreto ministeriale, dedicato alle forme di verifica e di valutazione, rimane un riferimento imprescindibile, le indicazioni del decreto si armonizzano infatti a quelle disposte nel decreto 62.

Ad un’ attenta disamina dell’articolo 11 del decreto 62 si rileva quanto segue:

· “per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento certificati ai sensi della Legge 170 del 2010, la valutazione degli apprendimenti, incluse l’ammissione e la partecipazione all’esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe” (comma 9 art.11).

La valutazione deve essere coerente con il piano didattico personalizzato che contiene le attività didattiche individualizzate e personalizzate, gli strumenti compensativi e le misure dispensative, le forme di verifica e valutazione personalizzate.

· “Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le scuole adottano modalità che consentano all’alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l’applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi” (comma 10 art.11).

Per ciascuna disciplina si stabiliscono gli strumenti compensativi e le misure dispensative che verranno adottate al fine di permettere all’alunno di dimostrare l’apprendimento conseguito. Nel decreto 5669, l’art.4 afferma che i percorsi didattici individualizzati e personalizzati articolano gli obiettivi (…) sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dell’alunno, adottando proposte di insegnamento che tengano conto delle abilità possedute e potenzino anche le funzioni non coinvolte nel disturbo.

Misure dispensative e interventi di individualizzazione rispetto al profilo di funzionamento

· Dispensa dalla presentazione dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento (corsivo maiuscolo e minuscolo, stampato maiuscolo e minuscolo)

· Dispensa dall’uso del corsivo

· Dispensa dall’uso dello stampato minuscolo

· Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti

· Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna

· Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie (in quanto vi è una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici e definizioni)

· Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

· Dispensa dai tempi standard (preveden