ISTITUTO COMPRENSIVO MATTIA PRETI - CATANZARO · 2019-01-07 · coinvolti tutti i docenti, di ogni...
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ISTITUTO COMPRENSIVO MATTIA PRETI - CATANZARO
Protocollo di e-Safety Policy
Anno scolastico 2017/18
Introduzione La recente legge 107/15 al comma 7 individua come prioritari, per le Istituzioni scolastiche, alcuni obiettivi e, nello specifico, alla lettera h recita: “ sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media…”. Nell’aprile 2015 sono state stilate anche le “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo” che inducono ad una riflessione attenta sulla necessità di promuovere un atteggiamento responsabile nell’uso della rete. Infatti non si può non considerare che la presenza sempre più massiccia delle nuove tecnologie nella vita dei ragazzi, innesca problematiche serie riguardo ad un possibile uso non opportuno e malsano della rete e degli stessi sussidi tecnologici. L’istituto Comprensivo Mattia Preti alla luce di queste indicazioni, ma anche perchè consapevole della necessità di condurre l’alunno al conseguimento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente (lifelong learning), allo sviluppo del senso di iniziativa e di imprenditorialità, per combattere il fenomeno della dispersione scolastica e garantire a tutti gli alunni la stessa qualità dell’istruzione, promuove, già da qualche anno, attività di formazione ed informazione sia per alunni che genitori sull’uso responsabile e consapevole di internet e delle nuove tecnologie e progetti curriculari ed extracurriculari che avvicinano l’alunno ad un uso corretto della rete poichè l’uso delle nuove tecnologie e soprattutto il costante rapporto che i bambini e adolescenti hanno con il mondo di internet ha sollevato la necessità di educarli ad una navigazione sicura e responsabile che li tuteli dalle possibili insidie del web.
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Attività dell’Istituto sulla sicurezza in rete La scuola ha iniziato nel 2016 un percorso legato al PNSD che ha visto coinvolti tutti i docenti, di ogni ordine e grado dell’Istituto Comprensivo Mattia Preti, in vari momenti di formazione.
● 10 docenti dell’Istituto hanno partecipato ad un corso FSE-PON su: “Formazione del personale della scuola e della formazione su tecnologie e approcci metodologici innovativi”
● Adesione della scuola Primaria al Progetto Rosetta, realizzato dall’Associazione “Soprusi Stop”, che mira all’ampliamento e ad una corretta conoscenza, da parte degli alunni, del lessico legato ad internet e al suo uso.
● Presentazione del libro “Il fragile bullo” e incontro con l’autrice. L’evento ha portato a diversi momenti di riflessione sulla tematica del bullismo e del cyberbullismo
● Adesione al progetto Generazioni Connesse, con il coordinamento dell’Animatore Digitale Prof. Luca Scrivano, al fine di redigere una Policy di E-Safety intesa come insieme di norme di comportamento, di procedure e prassi per la gestione delle problematiche legate all’uso non consapevole e responsabile della rete a tal proposito sono stati attivati dei laboratori mensili permanenti sul tema dei pericoli in rete in particolare sul cyberbullismo con scopi di natura divulgativa, informativa e formativa.
I temi trattati sono: La necessità di avere saldi concetti sulle competenze digitali, sulle piattaforme, sui social network, sui crimini possibili della rete, sulle modalità di adescamento, sull’identità digitale, in particolare si è cercato di concentrare le tematiche rivolte a tutta la comunità scolastica sui seguenti micro argomenti ritenuti fondamentali:
- Sexting - Software libero - Rispetto della diversità
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Di seguito il calendario delle attività previste per l’a.s. 2017/2018:
In particolare l’adesione al progetto Generazioni Connesse ha portato allo sviluppo dei seguenti passi:
Passo 1 - Scopri che scuola sei
1 - Compilazione del Profilo al fine di individuare il profilo di appartenenza dell’Istituto.
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2 - Compilazione Questionario per mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza della scuola al fine di individuare le aree di miglioramento e le azioni da intraprendere. A seguito della compilazione la nostra scuola è stata profilata come S2
Passo 2 - Scegli le azioni che vuoi intraprendere
Compilazione Check List in cui sono state selezionate le azioni da intraprendere e sulle quali costruire il Piano d’Azione
Passo 3 - Individua le tue priorità e compila il tuo Progetto - Piano d'Azione
L’insieme delle azioni da intraprendere hanno composto il Piano di Azione (PdM) cioè un progetto personalizzato dell’Istituto
Passo 4 - Svolgi le tue attività Realizzazione del Progetto.
Le azioni del progetto sono propedeutiche alla compilazione del documento di e-Safety Policy
Passo 5 (da terminare)
Il processo si chiuderà con:
● la condivisione dei risultati e del documento di Policy finale ● l’ autovalutazione del percorso ● il riconoscimento dei risultati raggiunti.
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Scopo della Policy - ruoli e responsabilità L’istituto Comprensivo Mattia Preti ha portato a termine due FSER-PON finalizzati all’ampliamento e adeguamento delle infrastrutture LAN/WLAN e alla diffusione della Tecnologia Mobile. La scuola, attraverso l’assistenza tecnica esterna, provvede alla periodica manutenzione dei componenti hardware e software dell’Istituto. Tutti i PC e i tablet in dotazione all’Istituto sono provvisti di software antivirus. L’Istituto ha un sito istituzionale ( www.icmattiapreti.gov.it ) aggiornato quotidianamente dalla docente con funzione strumentale: “Sostegno al lavoro dei docenti - Comunicazione” Prof.ssa Rossella Riotto. La figura del “Responsabile della pubblicazione dei dati” è stata individuata nella persona del Prof. Luca Scrivano, animatore digitale della scuola. La figura del “Responsabile della transizione digitale” è stata individuata nella persona del Dirigente Prof. Angelo Gagliardi poichè detta figura dev’essere trasversale a tutta l’organizzazione scolastica e in possesso di adeguate capacità tecnologiche. I docenti utilizzano il registro elettronico ma non ancora con tutte le potenzialità che esso offre in termini di diffusione di buone pratiche didattiche in quanto, per quest’anno scolastico, i servizi online per i genitori non saranno attivi. La scuola non ha un blog e non vi sono ad oggi situazioni formalizzate sull’uso dei social network nella didattica. Gli studenti non hanno la possibilità di collegarsi alla rete autonomamente e non possiedono account personali per l’accesso ad internet nella scuola. Il lavoro per la realizzazione del documento eSafety nasce per sviluppare alcuni punti fondamentali emersi nella policy dell’Istituto:
● Elevare il livello di competenza tecnologica e scientifica dei docenti attraverso un piano di formazione (anche attraverso reti di scuole e finanziamenti) sull’uso delle TIC nella didattica,
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stimolando la ricerca in rete di materiali e software open source per la didattica. In quest’ottica, nel periodo marzo - maggio, si terrà nell’Istituto Mattia Preti un corso di formazione di 25 ore, finanziato dalla rete d’ambito, che vede coinvolti 50 docenti di ogni ordine e grado, su: “La dimensione europea nella progettazione didattica: innovazione, multiculturalità, cittadinanza attiva” nel quale sono previsti moduli sull’eSafety ed Etwinning.
● Favorire lo sviluppo di buone pratiche, di materiali condivisi e attività formative sull’uso consapevole della rete da parte di alunni, docenti, personale amministrativo e genitori (netiquette) attraverso attività formative/informative e di sensibilizzazione.
● Implementare la conoscenza e l’uso delle applicazioni più recenti per la compensazione didattica e di sussidi specifici, da utilizzare nei casi di alunni svantaggiati al fine di contenere la dispersione scolastica collegata agli insuccessi degli alunni con BES.
L’Istituto Comprensivo Mattia Preti ha individuato, in ottemperanza alla legge 71/2017 art.4 comma3, come docente referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo il Prof. Luca Scrivano e ha anche ritenuto opportuno affidare alla Prof.ssa Santa Quattromani il ruolo di “consigliera di fiducia” allo scopo di mediare eventuali conflitti nella comunità scolastica ( tra questi anche quelli che hanno origine da un utilizzo non corretto della rete).
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Prevenzione, rilevazione e gestione dei casi di Bullismo e/o Cyber - Bullismo
COMPITI DELLA SCUOLA:
● VIGILARE ● ASCOLTARE ● ESEGUIRE ATTIVITÀ SPECIFICHE NELLE CLASSI IN CUI SI
MANIFESTANO RICHIESTE D’AIUTO ● ATTIVARE CONTATTI CON LA FAMIGLIA ● ATTIVARE CONTATTI CON IL SERVIZIO SOCIALE ● DENUNCIARE SITUAZIONI DI REATO PERSEGUIBILI D’UFFICIO
ART. 361 c.p. (se non si interviene si risponde in sede penale e civile)
● INFORMARE LA POPOLAZIONE SCOLASTICA CHE: Il noto Social Network di Mark Zuckerberg ha aggiunto la possibilità, per chi sospetta che un individuo sia vittima di bullismo e/o cyber-bullismo, di segnalare il profilo, cliccando su “segnala” in basso a destra rispetto la foto di copertina. Sarà sufficiente indicare la volontà di aiutare quella persona e specificare che si crede questa sia vittima di bullismo. Facebook reindirizzerà in una piattaforma interamente dedicata alla prevenzione contro il bullismo e potrà invitare la giovane vittima a prendere contatto con qualcuno di cui si fida.
DEVONO ESSERE DENUNCIATI i seguenti reati perseguibili d’ufficio:
● rapina ed estorsione (art 628 e art 629 c.p.) riferibili ad episodi di minacce e violenze per ottenere (o sottrarre) oggetti o somme di denaro
● lesioni gravissime (art 582 – 585 c.p.) e lesioni guaribili in più di 40 giorni o che comportano una diminuzione permanente della funzionalità di un organo
● violenza sessuale (art 609 s.p.) commessa singolarmente o in gruppo – in questo caso viene considerata più grave e punita più
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severamente ( per chiarire cosa si intende per violenza sessuale, bisogna considerare che ogni atto sessuale rientra in questa definizione, ad esempio: se un gruppo di minori blocca fisicamente una compagna palpeggiandola, rispondono tutti penalmente e non solo la persona che materialmente esegue l’atto)
● violenza o minaccia a pubblico ufficiale per alunni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età (art. 336 e art. 337 c. p.)
EPISODI DI BULLISMO PERSEGUIBILI in caso di querela:
● lesioni lievi, minacce, ingiurie, diffamazione (art. 582, 612, 591, 595 c.p.): in questi casi è necessario informare la famiglia (o eventualmente segnalare il caso ai Servizi Sociali) che può procedere alla querela, a sua discrezione. Il mancato avviso alla famiglia, da parte della Istituzione scolastica, è passibile di denuncia.
A CHI RIVOLGERSI:
● Forze dell’ordine; ● Procura presso il Tribunale dei minorenni ● n° 114 Emergenza infanzia ● n° verde 19696 di telefono azzurro
ATTIVITA’ DA SVOLGERE A CURA DELLA SCUOLA:
1) PREVENZIONE: Prevenire attraverso l’individuazione dei rischi derivanti dalla scarsa consapevolezza di ciò che si dice/fa in rete. Tali azioni sono spesso sottovalutate dagli alunni, nonostante la competenza tecnica posseduta. Per arginare il fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo occorre soprattutto “gestire”, attraverso la sensibilizzazione, Le dinamiche devianti di gruppo. In esso gli attori sono tre: il bullo, la vittima e gli spettatori. Gli spettatori ricoprono sempre un ruolo fondamentale
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perché, anche se in modo passivo o inconsapevole, supportano l’azione del bullo. Nel cyber-bullismo, anche un “mi piace” o un “condividi” definiscono la posizione del gruppo, in quanto amplificano la portata della violenza nei confronti della vittima.Occorre quindi prestare particolare riguardo alle implicazioni dei comportamenti “pericolosi” attivati o subiti quali:
● Sopraffazione fisica, verbale e/o psicologica ● Umiliazione ● Discriminazione ● Aggressività, violenza, molestia attivata o subita anche da anonimi ● Isolamento sociale
RISCHI DELLA RETE:
● Controllo da parte di terzi attraverso l’esposizione a possibili ricatti. Chi accede a immagini/video “provocanti” può facilmente utilizzarle per danneggiare volutamente la persona ritratta
● Danneggiamento della reputazione. Immagini troppo spinte o provocanti, possono nuocere alla reputazione di chi è ritratto, creare problemi con nuovi partner o addirittura influenzare i futuri rapporti di lavoro
● Perdita della Privacy. Sconosciuti possono accedere ai dati personali dei giovani utenti
● Grooming. “Adescamento di minori” (art.609 undicies c.p.) anche tramite internet
● Messaggi on-line violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali nei forum
● Spedizione reiterata di messaggi insultanti mirati a ferire la vittima
● Sostituzione di persona al fine di inviare messaggi non propri ● Esclusione deliberata di una persona da gruppi on-line ● Registrazione di video o audio con apparecchi elettronici degli atti
di bullismo e successiva pubblicazione su internet
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AZIONE ● Alfabetizzazione alla non violenza e alla gestione positiva del
conflitto e delle relazioni (non solo del singolo). ● Promuovere l’utilizzo positivo della rete. ● Dare il “buon esempio” da adulti. ● Stabilire un confronto reciproco tra giovani e adulti (insegnanti,
genitori) al fine di raggiungere un efficace scambio di idee e saperi, di digital skills e di “saggezza digitale”.
● Informare e sensibilizzare studenti e genitori sulle situazioni allarmanti e i rischi che possono incontrare nel “prendere alla leggera” un social network o un sms.
● Programmare percorsi di informazione e formazione da parte di esperti.
● Aggiornare il Regolamento d’Istituto sull’uso delle TIC con sezione dedicata all’utilizzo a scuola di pc, tablet, smartphone…
● Conoscere le sanzioni previste per chi utilizza in modo scorretto la rete
● Stabilire una netiquette ovvero l’insieme delle norme di comportamento in rete (alcuni esempi: indirizzo e-mail identificabile e personalizzato; presentare se stessi ed esplicitare l’obiettivo del messaggio; non pubblicare il contenuto di messaggi di posta elettronica, immagini, foto, video… senza il consenso delle persone coinvolte; …)
● Inserire nel Patto di Corresponsabilità comportamenti da rispettare: i genitori devono partecipare alle attività di formazione messe in atto dalla scuola; gli studenti devono assumersi la responsabilità di usare la rete in modo adeguato e segnalare immediatamente la presenza di materiali inadeguati ai propri insegnanti/genitori
● Formalizzare la Competenza di Cittadinanza Digitale Consapevole nell’uso della rete dato che si opera in un ambiente di vita virtuale
● Gestire degli account utenti (account differenziato tra alunni e insegnanti; discernimento delle singole persone)
● Aprire uno Sportello d’ascolto (online o face to face o, indirettamente, attraverso la comunicazione di richiesta di aiuto)
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● Filtrare i contenuti della rete attraverso Software e Hardware specifici al fine di creare ambienti virtuali sicuri e differenziati in base all’età
● Pianificare interventi di controllo, gestione e aggiornamento dei Pc d’adozione anche attraverso un registro delle problematiche frequenti
● Realizzare un Piano di intervento aperto alla comunità ● Stabilire progetti comuni in ambito di rete territoriale al fine di
tradurre gli obiettivi “strategici” in obiettivi operativi (educazione alla Legalità e alla Convivenza civile)
2) SEGNALAZIONE 1. Situazioni di disagio 2. Materiale inadeguato: foto “provocanti” inviate ad amici o caricate sul profilo di un Social Network (Sexting), messaggi violenti e offensivi Rilevazione attraverso:
● osservazione sistematica da parte dei docenti nelle classi ● segnalazione del caso al Coordinatore della classe, al Consiglio di
classe o al referente antibullismo ● punto di raccolta segnalazioni di disagio da parte degli alunni
attraverso l’utilizzo di una cassetta in cui inserire delle comunicazioni rivolte ai docenti; essa deve essere posta in un luogo accessibile e controllato da parte del personale ausiliario. Tale segnalazione non deve assolutamente essere scritta in forma anonima quindi deve contenente nome, cognome, classe, data ed una breve descrizione del fatto che causa disagio.
Gestione delle segnalazioni : 1-differenziare i casi avvenuti a scuola da quelli avvenuti in ambito extra-scolastico; 2- riferire il caso al Coordinatore della classe o al referente antibullismo 3- in base alla gravità :
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a) convocazione di un Consiglio di classe straordinario alla presenza del Dirigente e produrre un verbale; b)convocazione dei genitori e compilazione di un apposito modulo di segnalazione contenente una breve relazione scritta del fatto, con la firma di avvenuta segnalazione ai genitori da conservare nel registro dei verbali Procedura di segnalazione alle famiglie dei comportamenti a rischio: per segnalare comportamenti a rischio riferiti soprattutto a quelli avvenuti in orario extra-scolastico (di cui la scuola è venuta a conoscenza):
● convocazione dei genitori interessati e attivazione delle precedenti procedure 3 a/ b (convocazione del Consiglio di classe o compilazione di un modulo di segnalazione contenente una breve relazione scritta del fatto) secondo il giudizio del Dirigente Scolastico e successiva firma di avvenuta segnalazione, rilasciata dai genitori interessati, da conservare nel registro dei verbali
Definizioni delle azioni da intraprendere a seconda della specifica del caso:
1. prevenzione attraverso attività didattiche mirate 2. segnalazione alle famiglie (come previsto al precedente punto 3,
gestione segnalazioni) 3. segnalazione alle autorità competenti da parte del Dirigente
Scolastico
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