ISTITUTO COMPRENSIVO - ISC Monti Dauni · Ti amo tantissimo e sai quanto ci ... non voglio che tu...
-
Upload
phungthien -
Category
Documents
-
view
219 -
download
0
Transcript of ISTITUTO COMPRENSIVO - ISC Monti Dauni · Ti amo tantissimo e sai quanto ci ... non voglio che tu...
ISTITUTO COMPRENSIVO “Monti Dauni”-
Volturino (FG)
LETTERE SCRITTE DAGLI ALUNNI DELLA
CLASSE 3D
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
PREMESSA
Nell’epoca delle chat e degli sms dove tutto è
brevità, velocità e sintesi, appare sempre più
difficile comunicare la parola e i sentimenti
scrivendo una lettera. Il lavoro che noi ragazzi
abbiamo svolto ci ha sorpreso in positivo,
facendoci riscoprire l’importanza della parola
scritta e della descrizione delle nostre emozioni.
Il lavoro svolto è stato un esercizio importante
che ci ha ricordato come non si possa
prescindere dalla capacità dello scrivere. Nella
scelta degli argomenti su cui esercitarci abbiamo
pensato di privilegiare i momenti che prima degli
altri stimolavano il bisogno, una volta, di scrivere:
comunicare gli affetti e le emozioni nei momenti
più importanti della propria vita, come la
lontananza dovuta a esperienza che hanno
riguardato i nostri nonni in guerra, gli amori della
vita, l’amicizia tra i banchi di scuola.
QUESTE LETTERE SONO DEDICATE
A TUTTI COLORO CHE METTONO
IL “CUORE” DAVANTI A TUTTO.
GLI ALUNNI DELLA III D
La nostra è l’età delle scoperte,
tra queste vi è anche quella amorosa,
vissuta come sentimento sconosciuto ma
che cominciamo a capire faccia parte
del gioco della vita.
Caro amore mio , Volturino 16-09-2015
ti scrivo per dirti che senza di te fa tutto schifo e mi manchi da morire.
Sei sempre nei miei pensieri, per me, esisti solo tu. Ti scrivo questa lettera per
chiederti come va lì al liceo linguistico di Pavia, continui ancora a fare
calcetto? Sei ancora il primo nella corsa? Vai ancora in palestra ? Ti scrivo
perché un giorno , vedendo il telegiornale, ho appreso che un ragazzo di
Pavia è morto in una discoteca . Non ti voglio dire che non ci devi andare
ma chiederti di stare attento perché tu sei veramente importante per me
Ricorda che la vita è importante, non siamo immortali ma persone normali e,
se utilizziamo sostanze dannose, possiamo ammalarci. Stai attento! E’
difficile per me accettare la nostra distanza perché non so che vita fai lì. Ti
prego di rispondere a tutte le mie lettere perché ho bisogno di sentirti, ho
bisogno di sapere che tu stai bene e che sei felice .
P.S. ricorda il fumo fa male sia a te, sia a me perché mi farebbe male al
cuore, perderti .
Iasmin
Amore mio , Volturino 22-09-2015
ti scrivo questa lettera perché mi manchi tantissimo e voglio sapere come va
a Londra . Io sto bene anche se quando ci sei tu sto meglio. Qui le giornate
sono tutte uguali e penso continuamente a te. A te come va ? Ti manco
almeno un po’ ? Come ti trovi in quella scuola ? Spero tutto OK ! In questi
giorni ero un po’ preoccupata perché quando stavi qui cercavo di aiutarti a
smettere di fare uso si quel “ veleno “ ,come lo chiamo io , mentre ora non so
cosa fai e soprattutto se ne fai ancora uso .Amore , per favore , fallo per me ,
cerca di non procurarti quelle droghe, io non so che tipo di gente frequenti
ma, se te la offrono ,rifiutala sempre !!! Ti amo tantissimo e sai quanto ci
tengo a te. Se ti senti triste non utilizzare alcuna sostanza, ma scrivi una
lettera . Se continuerai a farne uso io ti perderò , perché lo sai che la droga
prima o poi porta alla morte. Non serve a niente ! Quante volte ti ho parlato
di questo ? Tante , ma veramente tante, ho fatto e sto facendo di tutto per
convincerti di quanto sia dannosa. So che per te è difficile, perché quella
crea dipendenza, ma fallo per il nostro futuro. Ora ti lascio, rispondimi sono
curiosa delle tue conoscenze e di com’è Londra .
TI AMO ! Alla prossima lettera !
P.S. Ricordati amore che la vita è molto importante, devi viverla appieno,
spero insieme a me . So che ce la puoi fare, Metticela tutta !
La tua amata Miriana.
Caro amore mio, Volturino 10-10-2015
scrivo questa lettera perché sono un po’ preoccupato per te.
So che da qualche mese fumi spinelli con le tue amiche. A me dispiace
molto perché queste sostanze fanno male non solo al fisico ma
modificano la percezione che abbiamo della realtà non facendoci
rendere conto di ciò che accade intorno a noi.
So che non è facile smettere anche perché comportarsi in modo
diverso dagli altri ci fa sentire esclusi e diversi. Ma non è così! Ti
dico questo perché ti voglio tanto bene.
Spero che questa lettera ti possa far riflettere.
Con amore, il tuo Donato
Amore mio, Volturino 15-10-2015
oggi sono dieci mesi che stiamo insieme. Lo sai che per te provo sentimenti
sinceri e profondi ed è proprio quest’amore che mi ha spinto a scrivere questa
lettera.
Spero mi aiuti a dirti quello che, guardandoti negli occhi, non sono stato
capace di fare.
Parliamo di progetti di vita insieme, di formare una famiglia, avere dei figli.
Ma tutto ciò non potrà mai accadere se tu non guarisci.
Sì, conosco il tuo segreto, fai uso di droga. Sono a conoscenza di un centro
dove potranno guarirti e ritornare ad essere una persona libera. Sì, libera!
Perché la droga ti possiede. Pensa a quanto sarà bello quando finalmente
potrai essere te stessa, libera di vivere il nostro futuro.
Ti aspetto stasera al solito posto, spero tu prenda la decisione giusta.
Il tuo Tony
Caro amore mio ,
ti scrivo una lettera perché voglio dirti una cosa importante e farti capire
quanto ti amo, Dobbiamo parlare della tua vita e di quanto tu dia tutto per
scontato,come il fatto che la vita è un dono speciale e che tu la stia buttando
via per colpa degli spinelli che il sabato sera fumi. In questo momento potrò
sembrarti una pazza o addirittura tua madre, ma devi sapere che io ci tengo
a te e,anche se un giorno non ci sposeremo, io non voglio che una persona
che ho amato, sia infelice e muoia giovane per quell’inutile sostanza che
tanto ti fa divertire. A te può sembrare una cosa da uomini , ma in realtà è
una cosa da bambini. Potrai anche sentirti a disagio quando, stando con i
tuoi compagni, rifiuterai tutto ciò ma ti sentirai altrettanto a disagio
quando un giorno ti guarderai allo specchio e non riconoscerai più quel bel
ragazzo che noi oggi vediamo .Non pensare che tirandoti indietro
dimostrerai di essere un codardo, anzi dimostrerai il contrario. Quindi amore
mio rifletti su ciò che ti ho detto e amati un pò di più . Un bacio Agnese
Ciao amore ,
Volturino 23-09-2015
ti scrivo questa lettera anche se al giorno d’oggi usiamo il cellulare e internet
per esprimerci. Amore, non riesco più ad accettare che tu faccia uso di droga.
Questa sostanza è molto pericolosa e causa molte vittime tra i ragazzi .
Voglio che tu esca da questo tunnel anche se è difficile, ma con l’aiuto di
specialisti e il mio amore, ci riuscirai. Come ti ho già detto io ti voglio bene e
non voglio che tu sia vittima di que sto grave problema. Ti ho scritto questa
lettera per convincerti a non fare uso di quelle sostanze. Se vorrai il mio
aiuto io ci sarò e se vorrai passare il resto della tua vita con me, io ne sarò
felice .
Ti amo, la tua Filomena
Caro amore mio, Volturino 25-09-2015
grande è l’amore che provo per te e non vorrei che niente e nessuno ci
separasse; non vorrei che il nostro grande amore finisse in tragedia, con
lacrime e dolore. Sai che io per te farei qualsiasi cosa e sai quanto sia legata
a te. Non ho mai scritto una lettera , ma sento il bisogno di farlo, per farti
capire che la vita è una e vorrei che la vivessi al meglio. Come te non voglio
soffrire, non voglio piangere per un amore che col tempo potrebbe
consumarsi e spegnersi in silenzio , nel buio di un angolo di qualche vicolo
sconosciuto . Ti chiedo di riflettere e pensare . Mentre starai leggendo questa
lettera forse penserai che sono una stupida o una pazza , ma non è così : lo
faccio per te, per me, ma soprattutto per il nostro futuro . Ti chiedo solo di
pensare alla pericolosità della droga , a come può essere letale, perché la vita
che ora stai vivendo non è vita,non è essere felici, ma è soccombere a
qualcosa che ti soffoca e contemporaneamente attrae . Non aggiungerti alle
tante vittime che ancora oggi straziano i cuori delle famiglie, non lasciarti
travolgere dalla bellezza di una “Venere spietata “. So che sei un ragazzo
forte e, non vorrei che un giorno, non riuscissi più a riconoscere il ragazzo
che sei stato . Saper opporsi a questa sostanza non vuol dire essere codardi ,
ma significa avere coraggio e soprattutto tanto amore per la propria vita .
Questo problema non dovrai affrontarlo da solo ma con l’aiuto di tante
persone che ti amano e, tra quelle persone , ci sono io che sarò sempre con te
qualunque sia il problema che ti tormenta, perché , ricordati che ti amo e ci
sarò sempre.
La tua amata che non ti abbandonerà mai.
Baci Giuseppina
Amore mio , Volturino 21-10-2015
tu che sei il mio primo pensiero al mattino e l’ultimo la sera , hai cambiato la
mia vita e io vorrei fare la stessa cosa con te.
Hai tanti pregi, ma anche altrettanti difetti e,quello che mi pesa di più, è
che tu sia entrata nel “ circolo della droga “ .Mi dispiace così tanto vederti
soffrire e poi stare male. Ti ho suggerito tante volte di entrare in comunità e
ti sei sempre rifiutata. Con il tempo però hai capito, ti sei fatta aiutare e sei
finalmente uscita dal “ tunnel “.
Per questo sono così felice e solo adesso riesco a scriverti quello che provo e a
dirti che ti amo.
Spero tu abbia capito,con queste parole , quanto sei importante per me.
Io ,senza di te,non riuscirei più a vivere. Manuel
Amore caro , Volturino 28-10-2105
so che ci sentiamo sempre telefonicamente ma oggi volevo scriverti una
lettera per due motivi . Il primo è che Michela, la tua amica, mi ha detto che
fumi insieme alle tue amiche Giorgia e Claudia . In nome del nostro amore
smettila,perché io non voglio vederti soffrire, sei troppo buona per stare
male. So che mi ascolterai e sappi che troverai sempre in me una spalla su
cui appoggiarti . Insieme potremo risolvere il tuo grande problema. Non
distruggere la tua vita, vedrai che tutto cambierà. Esci da quello stupido
gruppetto di ragazzi . Vivi la vita e ascolta il tuo cuore affinchè possa stare
sempre insieme al mio. Il secondo, quello più importante, è che ti voglio un
mondo di bene. Spero che resteremo sempre insieme!
P.S. Non farti del male , conta su di me! Tuo Vittorio .
Amore , Volturino 27-09-2105
non scrivo mai delle lettere, ma oggi ho deciso di farlo per farti capire che per
me sei importante. Ora,ti starai chiedendo, perché una lettera e non un
messaggio. Ho deciso di scriverti una lettera perché te ne possa ricordare ,
riflettere e pensare. Sai, l’altro giorno, ti ho visto mentre fumavi uno
spinello , quella sostanza che ti fa perdere la testa. Vederti così mi ha fatto
star male. Sono corsa a casa a piangere. con la sensazione di non poter
costruire più un futuro insieme. Sì, ammetto che ho paura che questa droga
ti possa portare via da me. Ti chiedo solo di pensare e pensarmi quando farai
uso di queste sostanze che ti porteranno solo problemi e rovineranno il
nostro rapporto. Ti chiedo di riflettere seriamente, se tieni davvero a me, a
noi. Non sprecare la tua vita con la droga , ma vivila ! Sappi comunque che
affronteremo insieme sia i momenti belli sia quelli brutti.PENSACI !!!
Baci Elisa
Caro amore mio , Volturino 25-10-2015
può sembrarti strano che questa volta ho deciso di scriverti una lettera
anziché il solito messaggio, ma voglio dirti una cosa importante e, con un
messaggio, perderebbe di significato .
So che fai uso di droga e sopporto tutto questo però, nell’ultimo periodo, ho
notato che la situazione ti sta sfuggendo di mano, come era prevedibile . Sto
riflettendo anche perché a scuola questo è uno dei principali problemi di cui
parliamo. Con ciò non sto rifiutando il tuo amore ma ti sto dicendo che non
voglio vederti diventare quel che non sei, perché a me piaci così come “eri”.
Tengo tantissimo a te e non voglio perderti per una stupidaggine del genere .
Io non sono nessuno per costringerti a smettere ma penso, che il nostro
amore, sia più forte di uno spinello e questo è un motivo in più per smettere .
Voglio che torni ad essere il ragazzo felice che eri una volta non per
l’effetto degli spinelli, ma perché lo sei veramente . Pensaci ! A presto amore
mio .
Tua Maria
Amore mio, Volturino 21-10-2015
la lettera che ti sto scrivendo è per me molto importante perché
ti vorrei parlare della droga.
Ho saputo che ne fai uso e sono molto dispiaciuto perchè è una
sostanza molto pericolosa.
Non so perché ti stai comportando così, posso solo dirti che io
per te ci sarò sempre e, se vorrai, cercheremo di affrontare
insieme questa situazione così difficile.
Ti amo tanto e sono preoccupato per la tua salute.
Se anche tu mi vuoi bene, pensaci.
Il tuo Nando
Amore mio , Volturino 22-10-2015
scriverti una lettera è il modo migliore per dirti cose importanti. Ti penso in
ogni momento e a volte mi preoccupo un po’ quando esci il sabato sera con i
tuoi amici.
Ti amo sempre di più ogni giorno che passa e spero lo stesso sia per te. Ti
ricordi quando ci incontrammo per la prima volta? Io ero molto timida e
imbarazzata. Tu scherzavi e ridevi con le mie amiche e non pensavo mai che
noi avremmo avuto una bella storia, però il destino ci ha fatto uno scherzo ,
nel senso che tu eri innamorato di me e cercavi il momento giusto per dirmi
quello che provavi. Dopo alcuni mesi ho capito che ero innamorata anch’io
di te. In questo momento parlo dell’amore che provo per te e vorrei che, la
nostra, fosse una storia lunga e duratura. C’è un punto però da chiarire e
vorrei che mi dicessi la verità, perché preferisco non credere a quello che dice
la gente. Mi è stato riferito che hai provato, con alcuni amici,a fumare uno
spinello e questo mi è dispiaciuto molto .
Ricordati che si comincia con uno spinello e si finisce con il rovinarsi la vita.
Io ti perdono ma spero che non lo farai più.
Ascolta le mie parole ,così potremo vivere serenamente .
Baci Maria
Amore mio, Volturino 30-09-2015
anche se ormai siamo soliti utilizzare, per comunicare, messaggi, e-mail e i
social, ho preferito scriverti in modo da poterti dire quel che penso, i miei
sentimenti, le mie emozioni e i miei stati d’animo con più tranquillità. Mi ha
colpito e mi ha fatto piacere che ti sia confidato con me sul problema della
droga, altri magari non l’avrebbero fatto ma tu,mi hai dato la conferma, di
essere un ragazzo fedele e questo vuol dire che ti fidi di me come io di te .
Con questa lettera voglio farti capire quanto tu sia importante per me, che la
tua vita fa parte della mia e che ogni problema lo risolveremo insieme come
in questo caso . Io ti darò una mano , anzi una grande mano, e ti aiuterò
fino a quando questa sostanza, questa parola “ droga “ o altre cose che le
appartengono verranno eliminate dalla tua vita. Ogni giorno, in un angolo
della mia casa, verso lacrime perché ho paura di perderti e penso che le nostre
vite da un momento all’altro possano dividersi,ma qualcosa mi incoraggia ,
la stessa cosa che mi spinge a scrivere questa lettera .
A presto Donatina
Amore mio , Volturino 27-10-2015
ti scrivo questa lettera per parlarti di una cosa molto importante: sono
venuto a sapere che tu hai fatto, e fai, uso di droghe. So che non riesci a
smettere perciò ti voglio aiutare, ma tu devi ascoltarmi. In Italia ci sono
molti centri dove ti potresti curare e tornare ad essere una ragazza sana.
Devi sapere che assumendo queste sostanze potresti ammalarti.
Le persone non ti vedono come una ragazza bella e simpatica, ma vedono
una ragazza tossicodipendente, con la vita rovinata . Rifletti bene su quello
che ti ho scritto perché non sono banalità .
Questo tuo comportamento, condizionerà il tuo futuro .
Baci, il tuo Pasquale.
Caro amore mio , Volturino 18-10-2015
ti scrivo anche se potrei inviarti un messaggio, ma la lettera mi sembra più
adatta perchè devo dirti una cosa abbastanza seria. Sono ormai settimane
che non ci vediamo, ma ci sentiamo solo attraverso i social e questo mi
rattrista molto. La cosa che mi ha fatto pensare è che ho saputo che fai uso
di spinelli, ho paura che la cosa possa degenerare, ho paura che tu possa
cambiare perché io ti voglio così come sei. Ho il timore che tra noi finirà
tutto perché con la droga si va incontro a molti problemi come la
depressione. Non riuscirei a sopportare di vedere quel tuo bellissimo sorriso
spegnersi.
Ancora non capisco il motivo per cui tu non mi hai informata, ma sapendo
come sei fatto forse avevi paura che ti avrei lasciato, invece no, perché io ti
voglio bene e cercherò in tutti i modi di farti smettere. Ricorda però che la
vita è una sola e devi godertela , non rovinartela!
P.S. mi manchi e ricorda che qualunque cosa accada ti amerò sempre.
La tua Manuela .
Cara amica mia , Volturino 29-10-2015
mi manchi, come stai ? Ti sto scrivendo questa lettera perché ho saputo da
amici e parenti che anche tu come altri giovani di oggi, hai iniziato a fumare
e sono rimasto molto male. Non so più cosa pensare, mi chiedo perché hai
fatto questo e la cosa mi fa soffrire. Non so i motivi che ti hanno portato a
far uso di droga. Ci ho pensato molto e penso che hai preso proprio una
brutta strada . Molti ragazzi muoiono a causa della droga e non voglio che
capiti anche a te .
Ti voglio bene e non voglio che ti accada qualcosa di brutto. Spero, che
questa mia lettera, ti possa far riflettere e cambiare idea su tutto. Pensa per
prima cosa alla tua salute.
Con tutto il mio affetto, il tuo grande amico Gabriele.
Caro amore mio , Volturino 28-10-2015
ti scrivo questa lettera per dirti che ti amo così tanto e vorrei che la
smettessi di drogarti e fumare perché la nostra relazione è così bella e non
puoi rovinarla per queste sciocchezze. La droga fa molto male, crea
dipendenza e provoca gravi malattie che danneggiano vari organi : il
cervello , il fegato e i reni , i polmoni e il cuore . Per questo voglio che tu esca
da questo tunnel e non ti faccia più coinvolgere dai tuoi amici e da chi ti
circonda.
Io lo sto facendo per te e voglio che la smetti . Cerca di non fumare più e fai
in modo che la nostra relazione continui.
P.S. Fammi sapere cosa pensi …. A presto tua Lucia
Amore mio, Volturino 20-10-2015
ti scrivo questa lettera perché tutti i messaggi che ci mandiamo non possono
trattare un argomento come quello di cui vorrei parlarti.
Tu sai quanto ti amo, ormai sono 5 anni che stiamo insieme e ti conosco
bene. Tutti i tuoi messaggi in cui scrivi “ti amo”, non mi bastano, se
veramente mi ami, come dici,devi dimostrarlo. Adesso, mentre starai
leggendo questa lettera, forse ti starai chiedendo come puoi dimostrarmi
davvero che mi ami e, nelle prossime righe, capirai come fare per rendermi
davvero felice.
Ho saputo che fai uso di droga e a me questo non piace per niente, adesso ti
starai chiedendo come lo so ma, l’importante, è che ora ti posso aiutare a
smettere di usare queste schifezze.
Lo so che per te sarà difficile ma, io credo, che tu ce la possa fare perché
confido in te e ti sosterrò in tutto quello che farai.
Vedrai che insieme ce la faremo perché l’amore può tutto.
Quando tutto sarà finito inizieremo una nuova vita insieme e non ci
lasceremo mai.
Ps: ti amo tanto, non te lo dimenticare e ricorda che sono e sarò sempre al
tuo fianco.
La tua Pia
La guerra, più che quello che la televisione,
internet e altri mezzi hanno mostrato, ci è
stata fatta capire dai racconti e dalle
esperienze dei nostri nonni .
Scrivendo queste lettere il nostro pensiero va
a loro e a ciò che hanno vissuto.
3 aprile 1916
Caro Antoniucc, non trovo le parole, mi tremano le mani, ho la bocca asciutta , immagina in che condizioni
sto e, molto spesso, perdo anche il respiro per lo spazio ristretto in cui mi trovo.
Qui non si fa altro che lottare, lottare e lottare, a nessuno importa che per terra cadono corpi,
vittime, mentre mamme con famiglia, mogli disperate non vedono l’ora che finisca la guerra per
riabbracciare i propri cari. Sogno che purtroppo non si potrà avverare perché moltissimi muoiono su
questo prato bruciato. Ora ho imparato anch’io che si deve stare attenti a questo tipo di persone, anzi
alle armi che hanno in mano. Perché si sa, la guerra non è niente se la leggiamo sui libri ma, se la
viviamo in prima persona, niente sarà più come prima. Tra un po’ suonerà un altro allarme ed io dovrò
andare ad uccidere, ci saranno altre vittime sia sul campo, sia a casa perché nessuno vuole questa
guerra.
Se riceverai la mia lettera, dammi notizie di te e dei bimbi.
Sai, qualche giorno fa ,mi sono trovata di fronte una mia nemica, entrambe mamme, ci siamo fermate,
guardate, abbracciate e tornate a combattere, ognuna con le proprie forze, con la speranza di ritornare
dalle proprie famiglie. Ora devo andare, il comandante mi sta chiamando, è finita l’ora di riposo.
Salutami i bimbi.
Ti amo antoniuccio mio. Iasmin
Dalla
3 Aprile 1917
Caro marito,
oggi ti scrivo una lettera per farti sapere come vanno le cose qui. Però, come sai,
a me non hanno insegnato a scrivere per questo sono andata dal signor Petrilli. “
u scrttor “. per farmi aiutare. Le cose qui a casa non vanno molto bene.
Giacomino chiede sempre di te, non fa che dire : “ Papà dov’è ? Quando torna”?
Non so più cosa inventare. La notte non dormiamo perché fa freddo e noi non
abbiamo legna a sufficienza per accendere il camino, la mattina mi sveglio presto
per andare a prendere l’acqua al pozzo . Non abbiamo molto cibo ma ringraziamo
il Padre Eterno perché abbiamo da mangiare. L’altro giorno stavo andando al
mulino per prendere la farina, quando ho incontrato commara Rosa che mi ha
parlato del marito della signora Mina, quello che stava in guerra ed è stato
ucciso. In quel momento ho deciso di scriverti. Sono terrorizzata. non so lì come
trascorri la giornata ma,ho paura di perderti. Amore, devi resistere. Io e
Giacomino abbiamo bisogno di te! Tutti qui in paese ti aspettano. Don Donato mi
ha detto che se avrò fede tutto si risolverà. So che stai soffrendo, anche noi ma
dobbiamo continuare a sperare e avere fede .
Ti aspetto, non vedo l’ora di riabbracciarti.
La tua Miriana e il piccolo Giacomino
7 Aprile 1916
Cara madre ,
sono mesi che combattiamo questa inutile guerra, dico inutile perché lo
spargimento di sangue non porterà a niente di buono. Siamo partiti in
tanti, ma ogni giorno muoiono tanti ragazzi come me, sotto i colpi delle
granate nemiche. Prego affinchè Dio mi faccia ritornare a casa per poter
finalmente riabbracciare te e mio padre. Le giornate sono lunghissime,
soffriamo il freddo e talvolta la fame. Ogni giorno, da mesi, ci ripetiamo
“sarà l’ultimo” ma così non è. Quando non dobbiamo combattere in
trincea, trascorriamo il tempo a guardare foto, istanti di felicità che forse
non avremo più, volti di parenti o delle persone amate. Abbiamo un’età in
cui non dovremmo pensare a salvarci dalle bombe, ma progettare il nostro
futuro, lavoro, famiglia, figli. Chissà quanti di noi potranno realizzare
questi progetti. Il giorno in cui sono partito, mi hai salutato dicendo: “
Ti affido a Dio, Lui ti proteggerà “. Continua a pregare per me, per il
mio ritorno ma, soprattutto, per la fine di questo orrore. Salutami tutti i
nostri parenti, i miei fratelli e con un bacio saluto voi, madre. A mio
padre dite che sarà orgoglioso di me, sto facendo il mio dovere d’italiano,
combatto per la Patria.
Tuo Tony
8 Giugno 1916
Cara Clara ,
come già sai sono trascorsi due anni dalla mia partenza, da quando sono partito per la guerra. Mi hanno
allontanato da te che eri la cosa più preziosa al mondo. In questi anni ho vissuto nel terrore e nella
paura, ho perso anche la stima di me stesso.. I giorni sembrano non finire mai. Sul campo di battaglia ci
sono migliaia e migliaia di cadaveri, uomini senza colpa. Ragazzi tolti con violenza dalle proprie famiglie e
portati qui in un incubo da cui solo pochi usciranno vivi.. La notte non si riesce a dormire, ognuno di noi
desidera che un giorno questo terrore finisca. Gli altri soldati, proprio come me, sono affamati ,
infreddoliti e bagnati.Le condizioni peggiorano giorno dopo giorno, il cibo arriva una volta al mese e non
basta neanche per sfamare due persone. Molti dei miei compagni sono morti nelle mie stesse braccia ,
altri piangono tutte le notti e implorano Dio di salvarli dalla morte pur sapendo il destino che li aspetta.
Ho paura e a volte non posso fare a meno di piangere e ricordare i periodi della mia infanzia, quando
sorridevo tra le braccia della nonna .Qui ho perso ogni speranza di vivere, so che prima o poi la morte
toccherà anche a me.. L’altro giorno un mio compagno mi ha salvato la vita sacrificando la sua. Come noi
anche i soldati del campo nemico sono obbligati a uccidere .Per cosa? Per essere uccisi! E’ intollerabile
che ogni persona abbia lasciato tutta la sua vita per andare incontro alla morte .
Ti voglio un mondo di bene e spero che tu possa rivedermi .
Tuo Mario
5 Aprile 1916
Caro Gonzalo,
non sai quanto mi manchi e forse non so nemmeno se leggerai questa lettera ma ne
valeva la pena perché ti parlerò di molte cose che sottovalutavo quando potevo
ancora stringerti forte tra le mie braccia. Oggi non ho avuto un attimo di pace ,
non puoi immaginare quanta gente ormai mutilata ho dovuto curare. Ora faccio
parte delle crocerossine perché voglio aiutare chi ha bisogno di cure e da quando
sei partito non faccio altro che rivederti, immaginarti, sognarti: peccato che alla
fine quel che vedo sono solo false speranze e dolore. Stamattina ho preso la tua
camicia e l’ho stretta a me, si sente ancora il tuo odore. L’Italia sta perdendo i
migliori giovani e il nostro paesino sta diventando sempre meno popolato. Volevo
dirti anche un’altra cosa che ti farà stare male ma ,devi saperlo. Iieri delle
guardie sono venute a Volturino e hanno fucilato Ernesto, il tuo migliore amico;
aveva disertato e tu sai la punizione quanto è dura! Non puoi immaginare la sua
umiliazione, per non parlare dei volti sconvolti dei famigliari. L’hanno portato in
piazza e hanno dato spettacolo urlando: “ Lui è un codardo! L’Italia ha bisogno
di veri uomini! Non prendete esempio “. Ho pregato molto, l’ho fatto per te e per
il nostro amore, che non può finire così ! Non posso più continuare a scriverti, il
sole sta per tramontare e il lavoro mi chiama. Ricorda che ti amo e che devi
combattere per noi, per dimostrare che tu sei un vero uomo. Un bacio .
Sempre tua Agnese
13 Apr4ile 1917
Caro Giovanni,
ti scrivo questa lettera perché mi manchi tantissimo. E’ quasi un anno che sei in
guerra, vorrei vederti, abbracciarti, parlarti e non vedo l’ora che torni. Come stai?
Com’è il cibo? La notte faccio dei brutti sogni, penso sempre che soffri e non riesco
a dormire. Sei sempre nei miei pensieri, ti porto con me in ogni cosa che faccio.
Alcune volte, abbiamo notizie di ragazzi che muoiono colpiti da proiettili o di
stenti, al solo pensiero che ti facciano del male manca l’aria. Ascolta il mio
consiglio, non guardare il nemico negli occhi e, se puoi, nasconditi. Mi manchi e
non smetterò mai di dirtelo. Queste sono solo poche e semplici parole ma ,c’è tutto
l’amore che provo per te .
A presto.
La tua amata Filomena .
P.S. Ho dimenticato di dirti che ti amo .
8 Aprile 1917
Caro Alfonso amore mio ,
qui la situazione nelle tende sta diventando sempre più difficile. Negli ultimi mesi le condizioni
sono critiche, tutto sta peggiorando; giorno dopo giorno arrivano decine e decine di soldati
feriti che hanno urgente bisogno di soccorso. Non è solo questo l’orrore a cui assisto, c’è di
peggio, soldati che muoiono durante il trasporto, urla incessanti, gemiti senza fine, continue
esplosioni. Ormai regnano la morte e la paura; quante notti trascorro qui tra bende sporche di
sangue di innocenti, sguardi cupi e pieni di malinconia, quante notti penso continuamente a te e
alla mia famiglia, a mia madre che ho lasciato lì in Calabria, povera la mia vecchierella, penso
a papà che ho lasciato in lacrime ma soprattutto, con il cuore distrutto dal dolore, penso a te
il mio grande amore e a Rosina e Gennaro i miei adorati bambini. Quanto mi manchi, ormai non
so più cosa significhi il calore di un abbraccio,la gioia di un sorriso .Il mio cuore è pieno di
tristezza ed è difficile vivere.Prego ogni giorno Dio di salvarci e far cessare questa pazzia ;
prego Dio di farmi ritornare a casa e riabbracciare te e i miei bambini.
Ti mando un caloroso abbraccio e un grande bacio. Ti porto per sempre nel mio cuore .
La tua amata Eleonora.
16 APRILE 1916
Cara Eleonora ,
vita mia, ormai è quasi un anno che combatto in guerra. Qui la vita è difficile, la
paura e la morte ci manipolano,hanno il controllo sulle nostre anime; ormai siamo
come giocattoli nelle mani di un bambino. Vedo cose che incutono terrore,
inimmaginabili, compagni che muoiono sotto i miei occhi, fango,polvere ma
soprattutto sangue che scorre come un fiume in piena. Ho visto giovani poco più
che bambini impugnare armi che nemmeno sapevano utilizzare, puntare e sparare.
Sai cara, qui è notte e sotto questo cielo cupo ti scrivo e penso a te, penso ai
nostri piccoli Rosina e Gennaro,a me,a noi e soprattutto penso a questa follia ,
che mi strugge e mi fa perdere ogni speranza .
Ogni giorno prego affinchè tutto ciò possa finire e io possa ritornare a casa per
riabbracciare te e i nostri piccoli.
Ti mando un caloroso e forte abbraccio, un bacio grande. Sei sempre nel mio cuore
e nella mia mente.
Ti amo, tuo Alfonso
16 Novembre 1916
Cara Romina ,
non riesco a non pensarti, mi manchi troppo, mi sento solo senza te, ma nonostante
tutto, pensandoti riesco ad andare avant. Qui, in trincea, le giornate sono lunghe
e faticose, ci sono spesso delle intemperie e siamo costretti a camminare con
l’acqua che arriva fin sopra la cintura. Ogni giorno ci sono sempre più perdite ,
vedo solamente morti e feriti. E’ un vero inferno! Tre giorni fa, la mia squadra
ed io ci siamo imbattuti in un campo minato e, in una manciata di secondi,
abbiamo vissuto un vero incubo, venti di noi sono morti tra cui il mio amico Rocco.
La notte ho incubi, non faccio che sognare i miei compagni privi di vita .
Vorrei essere vicino a te e vedere nascere il nostro bimbo che porti in grembo.
Non avrei mai pensato di finire qui a combattere per la Patria. Ti chiedo di
pregare per me affinchè questa guerra finisca. Non so se questa lettera sia un
addio o un arrivederci.
Nel caso non avrai più mie notizie sappi che sarai sempre nel mio cuore.
Il mio rammarico più grande sarà quello di non vedere nascere e crescere il mio
bambino.
Un bacio dal tuo Manuel.
16 Dicembre 1917
Cara Jolanda
sono Vittorio. E’ da tanto che non ci sentiamo, purtroppo quì la posta parte solo una volta al
mese. Sto bene, se così si può dire. Non posso scriverti dove mi trovo, fa tantissimo freddo,
nessuno di noi ha mai sentito così tanto freddo. Sono in trincea, stiamo combattendo da diversi
giorni … Qui le condizioni igieniche sono penose ma per fortuna arrivano i viveri . Ieri, mentre
stavamo combattendo, un ragazzo ha cercato di attraversare la trincea ed è stato colpito alla
gamba da un cecchino nemico. Mi sono precipitato d’impulso a salvarlo e fortunatamente è
ancora vivo. Queste emozioni sono così forti che non riesco ad esprimerle a parole. Ma tu
dimmi …come stai? Ha partorito mia sorella? I miei genitori come stanno? Non ho più notizie e
sono un po’ preoccupato. Mi manchi tanto, mi mancano i tuoi occhi, i tuoi capelli neri e lucenti .
Ogni sera mi addormento pensando a te. Ricordo quando la sera d’estate suonavo con la mia
amata armonica sotto la tua finestra, con la speranza di vederti anche solo per qualche
secondo. Rammenti la nostra canzone “ Rosamunda “ ? Spero di tornare presto da te e poterti
abbracciare. Adesso ti lascio, sicuramente hai riconosciuto che la calligrafia non è la mia, mi
ha aiutato infatti un mio amico ma le parole provengono dal mio cuore. Ciao amore mio. Tuo
Vittorio
10 Aprile 1916
Caro marito,
penso che non esistano parole per dire quanto mi manchi, vorrei parlarti, vederti, sentirti ,
abbracciarti anche se so che questo purtroppo non accadrà presto. Ho paura che tu non torni
più a casa ma trovo conforto nei sogni, ti sogno spesso, sogno che ritorni a casa e abbracci
me e i piccoli promettendoci che non ci lascerai più perché la guerra è finita. Puntualmente
però, quando mi sveglio, devo fare i conti con la realtà e immancabilmente resto delusa. Mi
manchi, ogni giorno di più. Ti chiedo solo di tornare presto, noi tutti ti aspettiamo. Sono
orgogliosa di te perché combatti per noi, per la Patria, per te stesso e soprattutto perché
ogni giorno vai avanti, senza mollare mai. Sai,anche i piccoli sono orgogliosi di te, pur avendo
solo sei e otto anni e non capendo cosa sia realmente la guerra, parlano sempre del loro papà.
Ti vogliamo bene. Un bacione da tutti noi.
Tua Elisa
2 Aprile 1916
Caro marito,
scriverti una lettera è l’unico modo che ho per poter parlare con te che stai combattendo una guerra crudele. Ancora una volta ti dico che mi manchi tantissimo.
Spero che questa lettera ti venga recapitata, non voglio immaginare che tu, non ricevendola, possa sentirti abbandonato da me. Sono molto preoccupata per te e spero tanto che tu possa tornare a casa al più presto e riabbracciarti.
È già trascorso un anno ma ti sogno ogni notte anche se qualche volta ho difficoltà a ricordare il tuo volto. È proprio in questi momenti che mi rifugio nei ricordi e penso al giorno in cui ci siamo sposati, a quando abbiamo costruito la nostra casetta con tanti sacrifici, a tutte le cose che facevamo nei campi quando eravamo ragazzini.
Tremo al solo pensiero che ti possa accadere qualcosa o che addirittura ti possano uccidere.
Quanto sono in pensiero per te!
So che stai vivendo i giorni più brutti della tua vita ma sappi che io sto vivendo nell’attesa di farteli dimenticare quando saremo di nuovo insieme. Sai, anche i miei giorni, sono lunghi e logoranti.
Prego per te continuamente, chiedo sempre a Dio di vegliare su di te.
Adesso devo lasciarti, il lavoro mi chiama.
Aspetto con ansia la tua risposta.
Ti abbraccio forte.
Tua Maria
17 Marzo 1917
Mia cara mamma ,
ti scrivo questa semplice lettera dal fronte. Sono arrivato in questo posto e non so più che giorno è .
Con i miei compagni passiamo molto tempo qui, in trincea, fermi senza fare niente. Alcune volte giochiamo
a carte alcuni pensano chissà cosa, forse alla vita di prima. Molti miei compagni scrivono lettere ai
propri cari, come sto facendo io. Troppe persone hanno perso la vita e anche i feriti sono tantissimi ,
per fortuna io non mi sono fatto niente di grave. Spero di uscire vivo da questa guerra, non posso e non
voglio morire. E’ passato molto tempo senza averti vicino. La guerra è una cosa brutta. Il cibo a volte
manca, ma immagino che anche lì, da voi sia dura. Darei tutto quello che ho per tornare alla vita di
prima, solo ora lo capisco. Ieri due ragazzi della mia età hanno provato a scappare, erano lontani da noi ,
potevano farcela, ma il comandante li ha visti e li ha puniti, mettendoli fuori, davanti alle trincee. Loro
due, da soli, con una mitragliatrice in mano. Il comandante ci ha detto di guardare, che sarebbe stata una
punizione esemplare. Così sono morti sotto mille colpi di fucile. Maledetta guerra ! Ho paura di morire e
spesso i miei compagni mi vedono piangere. Ho solo ventitré anni e una vita davanti, voglio sposarmi ,
avere tanti bambini, lavorare nei campi ed essere felice. So che quando leggerai questa lettera sarai
molto triste, ma potrei non tornare più a casa. Mi sento triste e solo, sono così stanco che non mi escono
più le parole dalla bocca anche se avrei mille cose da dirti. Ti voglio bene mamma, forse ce la farò. Ti
prego raccontami di tutte le persone che conosco, voglio sapere come stanno. Spero di rivederti presto .
Ti abbraccio .
Con il cuore, tuo figlio Nando.
3 Aprile 1917
Cara Gelsomina,
sono passate solo quattro settimane dalla mia partenza per la guerra, ma sembra un’eternità.
Qui la vita è terribile e ogni giorno è un rischio. Viviamo tutti in trincea, al freddo, nella sporcizia e
siamo molto impauriti. Dall’altra parte del fronte ci sono ragazzi che, come noi, lottano per la patria e
come noi hanno dei sentimenti.
Non mi pento di essere qui a combattere per la patria ma mi manchi tanto e spero che questo brutto
periodo passi in fretta in modo da poter riabbracciare presto te e la piccola.
Dalle un bacio da parte mia e salutami tutti.
Ci rivediamo presto.
Tuo Francesco
Maria Melito
5 Aprile 1917
Caro Stefano,
finalmente sono riuscita a ritagliarmi un po’ di tempo in questa mia giornata trascorsa a lavorare nei
campi, in casa e nelle stalle, per scriverti questa lettera. Oggi più che mai sento la distanza che ci
divide e la voglia che ho di riabbracciarti, parlarti, vederti. È quasi un anno che sei in guerra e nelle
tue lettere non mi hai mai raccontato la tua giornata, forse per proteggermi dal dolore che sicuramente
proverei se la conoscessi. Sono molto preoccupata per te perché la guerra è brutta, non porta gioia
nelle persone e temo continuamente che ti possa accadere qualcosa. Tutte le notti sogno che stiamo
insieme ma svegliandomi torno alla realtà e abbraccio il cuscino vuoto senza di te.
Ti vorrei raccontare di Luigina che sta iniziando a fare i primi passi e di come passa le sue giornate, del
suo primo dentino spuntato e della foto che ti ritrae e tiene tra le sue manine, del fatto che ogni volta
guardandola pronuncia “ pa”.
Ti vorrei parlare dei tuoi genitori che chiedono continuamente di te, due persone curvati dalla fatica e
dal duro lavoro dei campi per poter aiutare me e la bambina.
Soprattutto però vorrei ricordarti dei momenti trascorsi insieme in modo che tu possa distrarti
dall’angoscia e sofferenza che stai vivendo. Adesso devo lasciarti, Luigina ha fame; ma ti prometto che
ogni giorno scriverò una lettera parlandoti proprio come se tu fossi qui con me.
A domani, amore mio. Ti abbraccio forte.
La tua Donatina
30 Agosto 1917
Cara Maria ,
ti scrivo questa lettera per dirti quanto mi manchi, in questo momento vorrei essere lì con te.
E’ più di un anno che non ti vedo, soffro tanto senza te e non sopporto più di vedere tanta
gente morire. L’altro giorno ho visto un mio amico saltare in area a causa di una mina ,
disintegrarsi e scendere giù come fosse neve e pioggia. Qui regna la violenza, sono quasi
sicuro che non ti rivedrò più ma tu stai tranquilla perché resterai sempre nel mio cuore .
Vorrei tanto tornare a casa ma sarà difficile perché per sopravvivere devi colpire prima di
essere colpito, sparare prima di essere sparato. Non voglio più uccidere persone che non
hanno fatto niente e che, come me, sperano di rivedere la propria famiglia. Tutte le notti
sogno te e prego Dio di far finire questa guerra perché la gente vorrebbe che regnasse la
pace. Ora devo andare, i nemici stanno arrivando, ti mando un bacio e un abbraccio nella
speranza di rivederti molto presto .
Con affetto Pasquale .
5 Aprile 1916
Caro Francesco ,
beh, che dire, sono anni che sei in guerra e manchi molto sia a me che a nostra figlia Laura. In tutto
questo tempo, ogni singolo istante ti ho pensato, chiedendomi come stai, se anche tu, come me, soffri la
solitudine, se sei ferito ma soprattutto se tornerai mai da noi in modo da poter nuovamente vivere insieme.
Amore mio, sei un grande uomo, combatti per la tua Patria ma stai attento perché io ti amo e nostra
figlia piange sempre nella speranza di rivederti. Chissà come va lì ? Sai, ti verrei a prendere ora, in
questo istante, ma non posso e sai perché? Perché c’è la guerra! So che persona sei, ti conosco
benissimo, so che non vorresti mai uccidere persone innocenti, so che vorresti la pace nel mondo ma, so
anche, che faresti di tutto per il tuo popolo …
Siamo molto distanti e ti vorrei qui per sempre con me. Un po’ di tempo fa eravamo insieme; come è
potuto succedere che ci abbiano divisi? Io qui e tu lì. Tu che vivi nel terrore,nell’ansia , al freddo .
Qui la vita per noi donne non è semplice, dobbiamo procurarci cibo per i nostri figli e non c’è fuoco .
Piango al solo pensiero che forse non sarai più con me, che nostra figlia debba crescere senza un padre
ma tutto questo mi fa pensare a quanto coraggio hai! Stai attento a quei maledetti proiettili e fatti
rispettare dagli altri soldati perché ricorda che, senza il rispetto, finirai per essere ucciso e io non
riuscirei a sopportarlo. Ti aspettiamo!
Un abbraccio e un bacio tua Manuela .
.
Cara Carmela Caporetto
è bello scrivere il tuo nome su questo foglio. Pensare a te mi fa sorridere
in quest’inferno. Qui non si pensa mai, non c’è tempo di pensare e di
sognare. Il tempo non passa mai e mi fanno male le gambe a camminare
su per le montagne. Qui la morte e il dolore ci fanno tremare il corpo
dalla paura.
Parlo spesso di te al mio amico Mario che mi rassicura dicendo che presto
ci rivedremo. Mi chiedo spesso quando finirà questa maledettissima
guerra e ci sarà un futuro per noi. Solo il pensiero che presto sarò a casa
e ti vedrò mi aiuta a vivere e mi fa sentire meno solo .
Ho un ricordo di te , accarezzo il tuo viso su questa fotografia . Se non
tornerò ti resterà questa lettera con tutti i sogni dei miei 20 anni .
Portami per sempre nel tuo cuore anche se non potrò più vederti .
Tuo Gabriele.
14 aprile 1916
Caro Giuseppe,
ti scrivo questa lettera perché sento molto la tua mancanza. Sono quasi due anni che non ci vediamo ed è sempre più difficile vivere senza di te. Qui la vita è dura senza uomini in casa, mi sento sola, indifesa .mancano i soldi e crescere i bambini, come ben sai, è una grande responsabilità.
Ma, tutto sommato, sono fortunata perché posso contare sull’appoggio di molte persone che mi vogliono bene.
Pensare che tu sei solo e costantemente in pericolo mi fa star male. Come stai amore mio? Com’è la tua vita lì al fronte? Sicuramente, come me, starai soffrendo. Prego sempre Dio affinché tu possa tornare e essere nuovamente la famiglia felice che eravamo prima che scoppiasse questa maledetta guerra. Spero di poterti riabbracciare presto. Mi manchi tantissimo!
La tua cara moglie Lucia
3 APRILE 1916
Caro amore mio ,
non riesco a dire a parole quanto mi manchi, ti scrivo questa lettera anche se temo che sarà
l’ultima perché qui la vita è molto, ma molto faticosa.
Ho paura , tanta paura di morire, qui il cibo scarseggia .
Mi sento sola e in pericolo. Ci sono dei ragazzi giovanissimi ed è bruttissimo vederli morire
per un colpo di fucile del nemico. Qui la libertà non esiste anche se continuano a dirci che se
qualcuno muore, è morto per la libertà. Come me ci sono altre donne e ragazze che soffrono
e sperano. Lì come va? Come si svolgono le tue giornate? Ogni mattina spero di risvegliarmi
accanto a te ma ,puntualmente, al mattino mi ritrovo sempre nello stesso posto con accanto le
mie compagne di sventura. Sono stanca di questa vita e spero che questa guerra finisca presto
e possa finalmente tornare da te per riabbracciarti .Ora vado.E’ arrivato un soldato ferito
che ha bisogno delle mie cure .
P.S. Salutami tutti e un bacio dalla tua Pia .
Cara moglie 3.04.1918
Non trovo le parole, mi tremano le mani , ho la bocca asciutta, immagina in che condizioni sto e , molto spesso perdo
anche il respiro per lo spazio ristretto in cui mi trovo.
Qui non si fa altro che combattere, combattere; a nessuno in porta delle tante vittime. Immagino quanti soldati non
vedano l’ora che finisca la guerra per riabbracciare i propri cari. Si sa, la guerra non è niente se la leggiamo sui
libri ma, se la viviamo in prima persona , vediamo il suo vere volto ; tra un po’ suonerà un latro allarme ed io dovrò
andare ad uccidere , ci saranno altre vittime. Sai qualche giorno fa mi sono trovato di fronte un mio nemico, ci siamo
fermati , guardati , abbracciati e siamo tornati a combattere , ognuno dalla propria parte.
Ora devo andare , il comandate mi sta chiamando
Salutami e abbraccia i bambini .
Ti voglio bene , Tuo Antoniucc
Albano Jasmin
Cara moglie, 25.4.1918
oggi sono felicissimo e devo darti una notizia importante.
Circa mezz’ora fa, il comandante è entrato nella nostra camerata dove eravamo tutti presenti e ha detto”
La guerra è finita! La settimana prossima tornerete a casa. Vi terremo informati.”
Appena uscito il comandante, io e tutti i soldati, ci siamo abbracciati e abbiamo urlato al cielo “ La
guerra è finita! Evviva!”. Guardandomi intorno vedevo solo volti felici, cosa mai accaduta lì.
In me non c’era più il timore di non poter tornare a casa ma solo la voglia di rivederti.
In questo lungo periodo mi sei mancata tantissimo, pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato
ma invece è accaduto e le mie preghiere sono state esaudite.
Questo è il giorno più bello della mia vita!
Quando tornerò potremo vivere il nostro amore con serenità e pace. Non vedo l’ora di riabbracciarti.
Con affetto il tuo Antonio
Miriana Albano
Cara moglie,
ti scrivo queste poche righe per farti capire che ti penso sempre nonostante siamo lontani.
Pochi minuti fa, è arrivato il capitano dell’esercito e ci ha comunicato che tra qualche settimana potremo
tornare a casa perché la guerra è finita. Potrò finalmente riabbracciarti!
Qui, in trincea abbiamo sofferto la fame, il freddo e il pericolo di contrarre malattie in quanto, come
puoi ben immaginare, c’è pochissima igiene.
Non vedo l’ora di tornare nella nostra calda casa per recuperare tutto il tempo che siamo stati
costretti a stare lontani uno dall’altra.
Con affetto, il tuo Donato. Donato Bilancia
Cara moglie,
sono trascorsi diversi anni dalla mia partenza per questa crudele guerra. Il destino ha deciso per noi, sì,
per noi giovani sposi con tanti progetti per il futuro. A soli 5 mesi dal nostro matrimonio, ti ho dovuto
lasciare per venire a combattere una guerra che, per me, non ha senso.
Siamo massacrati di fatica e di dolore perché non abbiamo la certezza del domani.
Le cose belle le ho dovute apprendere dalle tue lettere, la nascita del nostro bambino, il matrimonio di
mia sorella.
I giorni qui, al campo, sono interminabili perché si ha paura che all’improvviso una bomba possa mettere
fine alla nostra vita.
Ieri siamo stati convocati dal superiore che, in lacrime, ha letto un telegramma nel quale ci comunicava
che possiamo tornare a casa.
Casa, l’ho sognato ogni notte questo momento! Subito sono corso a scriverti queste poche righe per
condividere con te questa mia infinita gioia.
Ho le lacrime agli occhi al pensiero di poter finalmente riabbracciare mio figlio, te e i miei cari. Non so
se questa lettera ti arriverà, spero di arrivare prima io, con tutto il mio amore, tuo marito.
Dai un bacio grande a tutti da parte mia.
Tony Bosoi
Cara Clara, 3.4.1918
sono passati ormai due lunghissimi anni da quando vivo nella paura e nel terrore, molte volte ho pensato di non farcela
più.
Oggi sembrava un giorno come tutti gli altri ,ci trovavamo sul campo nemico a combattere, a uccidere, quando sono
arrivati due superiori che ci hanno dato l’ordine di ritirarci dalle trincee e lo stesso fecero i soldati del fronte
nemico.
Era tutto strano, molti dei miei compagni si chiedevano cosa stesse succedendo, altri avevano paura.
Io non pensavo a niente, avevo vissuto così tante brutte esperienze che non credevo possibile la libertà. Tutti i giorni
passati in guerra avevo sempre lo stesso timore e cioè perdere tutto ciò che possedevo, ciò che sognavo.
I superiori ci hanno detto che sarebbe arrivato il generale per darci una notizia molto importante.
All’arrivo del generale ci siamo messi tutti sull’attenti e ci comunicò che la guerra era finita e potevamo tornare a
casa dalle nostre famiglie.
Ti ho scritto questa lettera per dirti di non preoccuparti più per me, sto per tornare a casa e potrò finalmente
stringerti e riabbracciarti.
Ti amo più di ogni cosa e ti prometto che non mi allontanerò mai più da te per nessun motivo al mondo anche se il mondo
stesso andasse in mille pezzi.
Il tuo Marco Ana Caitatu
30 Aprile 1945
Caro amore mio,
ti scrivo queste poche righe per darti una notizia che cambierà per sempre la nostra vita.
oggi, al fronte ,è arrivato il colonnello. Di solito il suo arrivo significa che ci sono problemi ma oggi,
inaspettatamente, ci ha comunicato una notizia bellissima, la più attesa, la migliore che potessimo ricevere .Urlando,
ha detto che la guerra era finita e potevamo finalmente tornare a casa. Ha iniziato a leggere i nomi di coloro i quali
avrebbero potuto far ritorno a casa ma man mano che leggeva, noi tutti, ci siamo accorti che il numero dei soldati che
mancavano all’appello era altissimo. Abbiamo preso coscienza solo allora di quanti nostri compagni erano morti in
guerra. Il mio pensiero è andato immediatamente a tutte quelle famiglie che non avrebbero potuto riabbracciare i loro
cari.
Mi sembra di sognare, ancora non riesco a credere che questo terribile incubo è finito.
Non voglio più dilungarmi. Ricorda che ti amo e finalmente da oggi resteremo sempre insieme.
Ti amo tanto. Tuo Gonzalo
Cara,
come ogni giorno ti scrivo una lettera, ma questa è speciale perché ho una notizia bellissima da darti.
Stamattina mi è arrivata una lettera che inevitabilmente mi ha messo ansia perché credevo contenesse
brutte notizie e immediatamente ho pensato a te. L’ho subito aperta e mentre i miei occhi correvano sul
foglio, mi sono soffermato sulla frase “ La guerra è finita!”. In quel momento ho realizzato che sarei
tornato a casa. A questa notizia io e gli altri miei compagni abbiamo cominciato a piangere.
Spero di essere stato il primo ad averti dato questa notizia. Finalmente regnerà la pace in questo posto
cupo e triste e io potrò riabbracciare te e i miei figli Andrea e Lucia. Mi mancate tantissimo!
Credo che la settimana prossima saremo insieme.
Vi amo e vi mando un grosso bacio, a presto.
Il tuo Antonio
Filomena D’andola
Cara Caterina, 5.2.1918
amore della mia vita, da oggi in poi potrò fare sogni tranquilli e vivere ogni giorno della mia esistenza al tuo fianco.
Non ci crederai amore mio, ma la guerra è finita e ringrazio Dio di avermi protetto mentre combattevo.
Finalmente regnerà la pace e con essa la libertà e la gioia di vivere.
Proprio questa mattina all’alba è arrivata la conferma, dal generale, che noi soldati possiamo tornare a casa. Il
tormento e la paura sono ormai un dolore superato ma che mi ha profondamente segnato.
Sai cara, non potrò mai dimenticare le urla incessanti di dolore, i gemiti senza fine, i bombardamenti che mi risuonano
nella testa.
Adesso è grandissima la felicità e la gioia.. Questi brutti ricordi svaniscono improvvisamente nel nulla al pensiero di
ritornare nella mia adorata terra, poter riabbracciare te, e i miei piccoli, mi rende davvero felice.
Non riesco a trovare le parole per esprimere ciò che provo, vorrei solo piangere come un bambino e stringerti forte
forte al petto e non separarmi più da te.
Ti saluto con un grande bacio e un forte abbraccio.
Ricorda che ti amo.
Il tuo Tanuccio
Giuseppina D’Antini
Cara Romina,
ti scrivo per dirti che la guerra è finita e tornerò tra pochi giorni. Finalmente ci rivedremo dopo quasi
due anni, anni di sacrifici e privazioni.
Ho pensato tutti i giorni a questo momento perché finalmente potrò rivederti e riabbracciarti.
Sono felice che tra un po’ potrò condividere questa esperienza con una persona che mi è sempre stata
accanto in ogni momento; l’amore che mi lega a te è stato molto fondamentale per superare gli ostacoli
quotidiani e le difficoltà che una guerra porta con sé.
Insieme alla mia gioia porto con me il dolore di tanti amici che ho conosciuto in questo periodo e che sono
stati più sfortunati di me poiché, non potranno più riabbracciare i loro cari.
La guerra è di sicuro una delle esperienze più brutte e traumatiche che una persona possa vivere perché
guardi in faccia tutti i giorni la sofferenza e la morte di tanti uomini con i quali hai condiviso tutto,
anche un pezzo di pane.
Ma ora che è tutto finito, posso finalmente pensare alla nostra vita insieme.
Un bacio e a presto. Manuel
Manuel D’ariano
Cara Iolanda, 19.10.18
sono io, il tuo amato Vittorio. Oggi è un giorno speciale per me e i nostri figli. Torno a casa! Stamattina è arrivato
il telegramma, la busta non era gialla ma bianca e questo significa che c’erano buone notizie.
Infatti amore, la guerra è finita! Entro 7 giorni sarò accanto a te. Le emozioni che porto nel cuore sono immense.
So bene che in questi momenti bisogna pensare a divertirsi ma ,per noi in trincea, non è proprio così.
Tra la gioia e l’allegria, noi pensiamo ai nostri amici caduti che ci guardano dal cielo. Sicuramente anche loro
meritano di festeggiare, più di noi. Perciò in ogni momento, penso a loro.
Sai cara, forse arriverò prima io della lettera ma, volevo informarti, che ce l’abbiamo fatta.
Ciao Jolanda, salutami tutti.
Ps: spero che quando tornerò mi avrai preparato il tuo spezzatino d’agnello perché è proprio una delizia.
Un bacio Vittorio
Cara moglie , 26.4.1918
ti scrivo per darti una buona notizia. La guerra è stata dolorosa, lunga e ci ha tenuto divisi, ma ora è finita.
Quando me lo hanno comunicato, quasi non ci credevo.
Posso tornare a casa e stare con te, con i bambini, vedere Maria per la prima volta, vedere mia sorella, mia madre e
riabbracciare mio padre che non ha mai perso la speranza ed è sempre stato orgoglioso di me.
Oggi, come tutte le mattine, mi stavo preparando ma di colpo tutto è cambiato; il generale, entrando, ci ha detto con
voce un po’ emozionata “ tutti a casa, la guerra è finita!”. Oh moglie mia, non vedo l’ora di tornare! La pace è
arrivata, non si parlerà più di guerra , tristezza , finalmente dopo tanto tempo ci sarà solo felicità. Non sai cosa ho
visto e cosa resterà per sempre impresso nella mia mente. Ormai lo so, non ci sarà un giorno che non penserò alla
guerra, a quei ragazzi che neppure maggiorenni, non potranno più tornare dalle loro famiglie.
Non so quanto tempo impiegherò per arrivare, ma ti giuro che farò in fretta perché l’attesa è stata troppo grande e
non voglio attendere un minuto in più. Il tempo è oro e voglio trascorrerlo con te e le persone che amo. Voi che siete
state la mia forza per superare questi terribili momenti.
Vi amo tantissimo, non vedo l’ora di riabbracciarvi. Un bacio.
Tuo marito
Elisa Graziano
Cara moglie, 25.4.1918
ho ricevuto la tua lettera mi manchi moltissimo e ti penso ogni giorno che passa. Oggi finalmente posso
darti una gran bella notizia che ti lascerà senza parole.
La guerra è finita e tra qualche giorno potrò tornare a casa e riabbracciarti. Quando l’ho saputo, ho
urlato come un pazzo e non vedevo l’ora dirtelo. Spero che il postino corri veloce e che tu possa
ricevere al più presto questa lettera.
Questi anni sono stati per me un inferno, senza cibo e al freddo, ora finalmente potrò riassaporare i tuoi
piatti favolosi.
Ma ciò che più conta è che finalmente è finita la guerra .
Spero tanto che questa lettera ti arrivi presto .
Ps: ricordati sempre che il mio amore per te è immenso.
Maria Graziano
16-4-1918
Cara mamma,
dopo quasi due anni di dolore, paura e lontananza, finalmente ho ricevuto una bellissima notizia.
Il comandante ieri, con voce emozionata, ci ha comunicato che presto torneremo a casa perché la guerra
è finita.
Non trovo le parole per dirti ciò che provo.
Il pensiero di poter riabbracciare te e papà, mi rende tanto felice.
Ciao mamma, ti abbraccio forte.
Il tuo Nando
Ferdinando Iorio
Cara moglie,
ti scrivo questa lettera come sempre ma, questa volta, dopo tanto tempo ti darò una bellissima notizia.
Sono trascorsi parecchi mesi dalla mia partenza e mi sono sembrati anni. Avrei voluto rimanere al tuo
fianco ma mi sono sacrificato per la Patria.
Per fortuna la guerra è finita e appena ieri il mio superiore mi ha comunicato che sono uno dei soldati
che potrà tornare finalmente a casa. Stare qui è stato un inferno, le giornate sembravano non finire mai,
è stato terribile vivere in trincea, nella sporcizia e al freddo.
Mi manchi tantissimo e non vedo l’ora di riabbracciarti; sono felicissimo di tornare a casa e passare con
te il giorno del mio compleanno. Per fortuna tutto questo è finito e potremo tornare alla normalità nella
speranza che non dovrò più allontanarmi da te.
Ci vediamo presto, un bacio.
Maria Melito
26.4.1918
Amore mio,
come sempre ti scrivo una lettere ma questa volta non per dirti sempre le stesse cose: come ho trascorso la giornata,
le persone che muoiono sotto i miei occhi, le mie paure, le mie sensazioni in questo posto. Sono stufo di darti sempre
brutte notizie che sicuramente ti fanno preoccupare, oggi voglio dirti qualcosa e non crederai a ciò che sentirai.
Stamattina, un giorno come tanti altri, ci siamo alzati e mentre ci stavamo preparando per affrontare un altro pesante
e faticoso giorno, all’improvviso il sergente apre la porta con un foglio in mano con su scritto i nomi di coloro che
potevano tornare alle loro case ed ha iniziato ad elencarli e, tra questi, c’era anche il mio. All’inizio non ci credevo a
questa stupenda ed inaspettata notizia. Subito sono corso a scriverti questa lettera e mentre la scrivevo ho cominciato
a piangere, sì, sembra strano che proprio io pianga, ma queste sono lacrime di gioia, la gioia di rivederti, abbracciarti
e stringerti forte.
Non so quando partirò ma, spero al più presto, il fardello è già pronto.
Se questa lettera non arriva in tempo, vorrà dire che sarò arrivato prima io e avrai una grandissima sorpresa.
Finalmente la guerra è finita ed è arrivata la pace.
Baci dal tuo Roberto.
Donatina Mucciacito
Cara Nicoletta,
ti voglio dare una notizia stupenda. Stamattina, come tutte le mattine, è arrivato il superiore di ottimo
umore e ci ha dato l’ordine di fare silenzio perché ci doveva comunicare una notizia importante; noi soldati
eravamo un po’ preoccupati perché non sapevamo cosa stesse succedendo.
Il superiore iniziò a leggere una lettera e, mentre leggeva, all’improvviso scoppiò in lacrime e disse che
la guerra era finita. Noi soldati abbiamo impiegato qualche attimo per realizzare che finalmente, dopo
tre anni di battaglia, era arrivata la pace. Ci siamo abbracciati gli uni con gli altri e gridammo di gioia.
Io pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato e non avrei potuto rivederti. Sono felicissimo di
poter finalmente riabbracciare la mia famiglia.
Ora scusami ma devo andare perché sta arrivando il treno che ci riporterà a casa.
Finalmente regna la pace.
A presto, il tuo Pasquale
Pasquale Ramieri
Caro amore mio, 21.4.1918
forse non ci crederai ma sto per darti una notizia che ci cambierà la vita; oggi è venuto il generale a comunicarci i
nomi di chi potrà lasciare la guerra e tornare a casa. Mentre li elencava, ad un certo punto , ha detto “ Francesco”.
Il cuore mi è arrivato in gola e ho cominciato a pensare a noi e a quello che sarà.
Non vedo l’ora di lasciare questo bruttissimo posto e correre da voi.
Saremo una vera famiglia, anche se non avremo tutto, avremo sicuramente l’amore, quello vero di una famiglia che si
vuole bene.
Quanto mi siete mancati, ho pensato tanto a voi e a come stavate, ora finalmente lo saprò.
Finalmente il terrore è finito, non dovrò più vivere al freddo e senza cibo con la paura di non vedervi più.
Se tra pochi giorni sentirai bussare, sono io con la gioia di stare con voi e vivere finalmente una vite serena.
Ho trascorso un anno di buio senza di te e nostra figlia, ho passato tutti i giorni con il timore che lei doveva
trascorrere il resto della vita senza di me, senza il suo papà!
Amore mio, è finito tutto, ricorda che ti amerò sempre, ma voi aspettate il mio ritorno.
Ps: non vedo l’ora di essere lì con voi!
Manuela Recchia
Cara mamma e caro papà,
presto tornerò a casa e sarà una grandissima emozione per me.
Non pensavo di rivedervi, qui ogni giorno è come se fosse l’ultimo ma finalmente, dopo tanti mesi, vi
rivedrò. Ho sentito molto la vostra mancanza e quella dei miei fratelli e ho avuto tanta paura per la mia
vita. La guerra porta ovunque morte, sia per i colpi nemici sia per il freddo e la fame e io ho avuto
tanta paura di non potervi più riabbracciare.
Non so se riuscirò a recuperare quello che questi anni mi hanno tolto, ho nelle orecchie il rumore dei
colpi, il freddo nelle gambe e non so se mai riuscirò a dimenticare tutto questo.
Il mio cuore scoppia al pensiero di potervi riabbracciare anche se gli occhi sono ancora pieni delle
immagini di sangue innocente.
Ora vi saluto, non so quando partirò ma, per la prima volta nella mia vita, non ho più paura.
Un saluto da Gabriele
Gabriele Salvatore
Cara moglie,
ti sorprenderà questa lettera perché fino ad oggi non ho potuto scriverti ed è passato qualche anno ma
tu sai com’è, quando si è in guerra.
Finalmente questa maledetta guerra è finita e fra qualche settimana, al massimo un mese, sarò lì da te,
dai miei amati figli, dai miei genitori e dai miei fratelli e finalmente vi potrò riabbracciare. Lo so che
questa lettera sarà uno schock perché mi credevi morto o disperso e so che mentre la leggerai,
piangerai, ma saranno lacrime di felicità.
Fortunatamente ho solo alcune lievi ferite, zoppico un po’ ma passerà. Non vedo l’ora di ritornare a casa
e dimenticare tutto quello che è successo.
Ti prego di avvisare tutta la nostra famiglia perché il giorno in cui arriverò, vorrò vedere solo facce
allegre .
Ti saluto con un abbraccio, non vedo l’ora di stringerti a me.
Il tuo caro marito
Lucia Santacroce
Caro amore mio,
ti scrivo questa lettera per darti due bellissime notizie: la prima è che è nata nostra figlia Maria e la
seconda è la più attesa e inaspettata.
L’altro giorno, come tutte le mattine, sono uscita a prendere la posta e c’era anche una lettera;
incuriosita sono subito corsa dentro ad aprirla e la prima cosa che ho fatto è stata chiamare tua madre
perché io, per l’emozione, non riuscivo a leggerla.
La lettera diceva che la guerra era finita e che tutti i soldati sopravvissuti potevano tornare a casa.
Ecco amore mio, questa era la seconda bella notizia, spero che torni presto per poter festeggiare la
nascita di nostra figlia.
Ringrazio il cielo che finalmente sia arrivata la pace perché, la pace, è colore, amore mentre la
guerra è odio e non dà frutti ma solo morte e feriti. Sono contentissima e spero che con queste poche
righe ti abbia fatto capire tutta la mia felicità.
Adesso amore mio ti devo lasciare perché la bambina ha fame e deve mangiare, spero di rivederti al più
presto.
PS: tutti noi ti aspettiamo con ansia e non vediamo l’ora che torni.
Maria Pia Santacroce
Forse solo adesso, con l’approssimarsi
della fine della scuola e del fatto che
con molti compagni ci separeremo,
cominciamo a diventare un po’ adulti
e a capire quanto è importante il
sentimento dell’amicizia
Mi trovo in terza media e come tutti i
miei amici, quest’anno, dovrò affrontare
l’esame.
Qui lascerò tutti i miei ricordi più belli, sono cresciuta con voi e
non vi dimenticherò mai.
Ricorderò ciascuno di voi per una particolarità: Miriana per i suoi bellissimi occhi azzurri, Donato per il
suo ciuffo come i The Colors, Tony per la sua altezza e per i suoi tagli di capelli, Ana e Donatina per
la loro voce vellutata, Agnese per i suoi bellissimi capelli biondi e le sue tante chiacchiere, Filomena
per la sua felicità che ci trasmette e regala ogni giorno; Giuseppina per i suoi artistici disegni, Manuel
per la sua risata, l’”esperto” Vittorio, Gabriele per la sua fissazione dei motori, le pagnotte di pane di
Nando, le risate che durante la lezione mi fa fare Manuela, la musicista Maria G e tutti gli altri,
Maria, Maria Pia, Pasquale e Lucia. Infine , a completare questa meravigliosa classe, ci sono io, seduta
alla seconda fila.
Pensare che noi, la classe più simpatica dell Iistituto,ci dovremo separare, mi provoca da una parte tanta
tristezza perché mi sono trovata bene con voi; dall’altra parte però non vedo l’ora di crescere e
sperare che i miei sogni si possano avverare.
Mi mancherete , amici miei, dalla vostra carissima Jasmin.
Ps: la 3D di Volturino, è la migliore. Non lo dimenticate mai!!!
Albano Jasmin
Agli alunni della 3D,
forse è strano scrivervi una lettera visto che ci vediamo tutti i giorni, ma voglio esprimere tutto quello
che penso di voi. Ho trascorso 3 anni di medie con voi, amici miei! Siete degli amici strepitosi, allegri e simpatici .In 1
media eravamo ancora un pò bambini perché litigavamo sempre. La prof Marzano, con tanta pazienza, ci aiutava a far
pace. Adesso siamo in 3, siamo maturati parecchio e siamo diventati un gruppo unito. Ciao Pako (Pasquale) ti chiamo
con questo nomignolo perché ormai siamo grandi amici; Gabriele, pensa ad altro! Non esiste solo il McCormicK; Tony,
te lo chiedo per favore! Non crescere più altrimenti non riuscirò più a guardarti in faccia. Vittorio, grazie per i tuoi
consigli, mi sono sempre stati utili; Nando, mi raccomando, a merenda, non più il panino ma la palata del pane (
pagnotta di pane); Donato, le tue battute durante la lezione sono sempre state mitiche; Manuel, sei arrivato
quest’anno ma è come se ti conoscessi da sempre; Manuela, io e te abbiamo un feeling particolare, insieme siamo
tremende; Elisa, non c’è stata una sola volta che io ti abbia chiamato e tu non abbia prontamente risposto; Donatina,
devi parlare di più, perché parlare fa bene! Merilin ( Maria G) il flauto c’è, ma non dimenticare la pianola; Lucia,
sei bravissima ma mi raccomando a scienze ; Agnese, complimenti! La chiacchiera è il tuo forte; Filomena, come
dimenticare i tuoi pancarrè con la nutella; Maria M, in bocca al lupo per la gara! Jasmin, non smettere con la
ginnastica ritmica perché sei bravissima; Maria pia, fai le diete perché sei troppo grassa; Ana, continua così con il
tuo francese; Giusy, che dire? Si un’artista!
È raro avere amici come voi, vi voglio bene.
Questo è l’ultimo anno che trascorreremo insieme, perché ognuno prenderà la propria strada, ma spero che la nostra
amicizia rimanga sempre così viva.
Auguro un in bocca al lupo a tutti voi per il vostro futuro.
Ps: Sem i meghiJ ( siamo i migliori).
Miriana Albano
La mia classe è molto numerosa ed è formata soprattutto da
ragazze, di maschi siamo solo in sette.
Nonostante questa differenza siamo molto uniti e compatti, a volte ci coinvolgiamo a vicenda e viene
fuori qualche marachella.
In questi tre anni passati insieme ho vissuto tanti bei momenti e mi ricorderò sempre di ciascuno di voi.
Pasquale… non dimenticherò i vari suggerimenti a tutti noi quando siamo chiamati alla lavagna e soprattutto le tue
fantastiche risate, Manuel.. anche se è solo da pochi mesi che ti conosciamo, ti voglio un gran bene. Gabriele.. come
posso dimenticare i tuoi discorsi solo sull’agricoltura? E tu Vittorio, sei proprio un modello di ragazzo da seguire
perché sei bravo e gentile con tutti. Nando.. di te mi ricorderò sempre tuoi pettegolezzi. Ana.. per il tuo silenzio e
la tua calma, Tony per la tua bravura in matematica, Jasmin per la vivacità e i tuoi capelli ricci e folti, Miriana
per la tua bravura in italiano, Elisa e Donatina per la vostra ubbidienza, Maria G. per le tue melodie nell’ora di
musica e di voi, Maria Pia e Agnese che siete delle chiacchierone. Maria M. e Lucia, voi sì che siete brave a
risolvere i problemi di classe! Filomena e Manuela voi siete delle amiche brave e sincere, e ,sicuramente, non mi
dimenticherò di te, Giuseppina con le tue opere d’arte.
Quanti ricordi e quante emozioni abbiamo vissuto insieme, spero che la nostra amicizia duri per sempre anche se tra un
po’ ognuno di noi prenderà strade diverse.
Vi voglio bene!!
Donato Bilancia
Cari amici,
sono orami sei anni che ci conosciamo, ma solo da poco siamo diventati un vero
gruppo. Sembra ieri che, per la prima volta, ho varcato il cancello della scuola media. Quanta
ansia quel giorno, tutti mi dicevano : “Stai diventando grande!”. I compagni erano in classe ed io,
intimidito, sono entrato e ho rincontrato loro e conosciuto i professori. In questi tre anni ci siamo divertiti
e abbiamo visitato tante città grazie alle gite e, sono proprio questi, i momenti che maggiormente
ricorderò. La ricreazione, le pause tra una lezione e l’altra, le attività di gruppo sono state le occasioni
che ci hanno permesso di divertirci e unirci. Adesso purtroppo è arrivato il momento di dividerci, ognuno
di noi prenderà la propria strada.
Mi mancheranno le risate di Donato, le suonate al flauto di Maria, le idee scientifiche di Vittorio, il
silenzio di Ana, Donatina e Gabriele, gli scherzi di Pasquale, l’ansia di Miriana prima delle
interrogazioni, le battute di Manuel e la pubblicità di Manuela al suo negozio.
Sono felice di far parte di questa classe, non vi dimenticherò mai. La mitica 3D.
Tony Bosoi
Siamo ormai giunti quasi alla fine della
terza media e abbiamo già fatto le
preiscrizioni per le scuole superiori.
Un po’ mi dispiace che ci separeremo perché abbiamo passato tanti bei momenti
insieme. Qualche volta abbiamo litigato ma alla fine ci siamo sempre riconciliati.
In tutti questi anni mi sono affezionata a voi.
Donatina, una ragazza sincera e calma, Filomena che mi fa sempre ridere con le sue barzellette, Jasmin
che è molto divertente, Pasquale simpaticissimo e fa ridere tutti noi. Siete tutti molto divertenti e
simpatici.
Alle superiori incontrerò nuovi amici ma non saranno per me, quello che siete stati voi.
Mi dispiace lasciare sia voi che i professori , i quali sono sempre stati molto disponibili e amichevoli nei
nostri confronti ma ,sapere che l’anno prossimo sarò in classe con alcuni di voi, mi rende felice e mi
tranquillizza.
Sicuramente farò nuove amicizie ma porterò sempre nel mio cuore la 3D di Volturino.
Non ti scorderò mai 3D!!!
Sei la migliore!!!
Ana Maria Isabella Caitatu
Cari amici miei,
sono passati ormai 11 anni e, adesso,
dopo tutti questi anni, prenderemo strade diverse e ci
separeremo definitivamente.
Alcuni di noi percorreranno la stessa strada e resteranno uniti, altri prenderanno strade
diverse, ma questo non cambierà la situazione perchè, quello che mi avete regalato, non sarà mai rimosso
dal mio cuore..
Ricorderò sempre la” ditta furti”, i tre del professor Dedda, il mio primo ed entusiasmante anno da
rappresentante di classe, non dimenticherò mai i prof, tutti, indistintamente.
E poi, inevitabilmente,ricorderò tutte le sciocchezze, i guai come quando, ad esempio, siamo stati
accusati di aver rotto il computer, i vari e divertenti scherzi ai professori, tra cui molti pesci d'aprile (
nonostante spesso essi ci abbiano portato ad avere molte note),infine come non ricordare lo scherzo che ci
ha causato la sospensione, quando ci siamo nascosti tutti nell'armadietto!
Per diventare quel che siamo oggi, ci sono voluti tanti anni di lavoro, ma ora, posso finalmente dire di
essere fiera di far parte di questa classe.
Ogni volta che ascolterò la canzone Rom-BanKong, mi ricorderò sempre di come ci divertivamo a cantarla
a squarciagola.
Sicuramente tutti noi, non dimenticheremo zio Leo e tutte le volte che abbiamo riso insieme a lui.
Ragazzi, che dire, semplicemente volevo ringraziarvi perchè ogni giornon mi avete sopportato, per tutte
le volte che vi siete preoccupati per me quando mi avete vista triste, perchè quando avevo bisogno di
sfogarmi, mi avete sempre ascoltato e non mi avete mai tradito. Un bacio! Agnese
Cari amici,
vi scrivo questa lettera perché sono ben 11 anni che stiamo insieme
e dopo tanto tempo ci dovremo separare in quanto siamo giunti quasi alla fine della
terza media.
Undici anni trascorsi in fretta, mi ricordo ancora di quando giocavamo con le costruzioni .
Ed eccoci di nuovo quì, in classe, tutti ormai cresciuti, già grandi e dovremo salutarci.
Mi ricordo tanti episodi, belli e brutti, ma siete stati degli amici sinceri a cui voglio bene. Non potrò
mai dimenticare le battute fatte durante la lezione, le urla dei professori e tante altre cose belle.
Sono stati gli anni più belli della mia vita e soprattutto quest’anno, l’ultimo che trascorrerò con voi, me
lo voglio vivere fino in fondo, con le gite, recite, rappresentazioni e tutte le attività che faremo.
Vi voglio bene ragazzi, siamo “la magnifica 3D”, quella che rimarrà nella storia.
Ecco amici, anche se sono solo poche righe, racchiudono tutto il bene che vi voglio.
Filomena D’andola
Cari amici,
siamo ormai giunti in 3 media e ci aspettano molte
scelte che, immancabilmente, comporteranno paure, ansie ma anche
tante gioie.
Non dimenticherò mai le gite, giochi e piccole marachelle che abbiamo fatto insieme.
Nel mio cuore rimarrà vivo e solido il ricordo di quando, giunti al termine delle elementari ,non eravamo
pronti a lasciare quel nido che ci ha accolti .
Poi abbiamo attraversato la soglia di quella classe che oggi è diventata parte di me, dove ho trascorso i
momenti più belli e più brutti , tra verifiche e risate, interrogazioni e rimproveri.
Sembra ieri che abbiamo iniziato le scuole medie ed è già arrivato il momento di lasciare tutto ma
soprattutto voi, compagni di mille avventure , compagni di tutta la vita.
Oltre a dedicare una lettera a voi, voglio dedicare anche delle parole ai professori.
Ringrazio loro per avermi appoggiato quando ne avevo bisogno, li ringrazio perché mi hanno sempre
sostenuta e non mi hanno lasciato cadere, per aver riso con me durante i racconti spiritosi e fantastici,
ma soprattutto per avermi resa forte e insegnato a non scoraggiarmi nel cammino della vita.
Queste parole sono poche per esprimere quello che ho nel cuore.
Forse non è il modo migliore per concludere una lettera ma adesso vorrei solo piangere ed abbracciare
tutti voi.
Vi saluto con un grande abbraccio e un grosso bacio, la vostra Peppa.
Ps: non ci sono parole per descrivere quanto vi voglio bene!
Giuseppina D’Antini
Cari amici della 3D,
ho passato con voi solo pochi mesi,
ma pochi mesi bellissimi!
All’inizio dell’anno conoscevo pochi di voi perché vi incontravo in
estate, quindi ho avuto qualche piccola difficoltà sia con voi , sia con i
professori . Mi sentivo impacciato soprattutto con la lingua francese dato che prima studiavo
lo spagnolo.
Ma tutti siete stati gentili con me e in poche settimane è cambiato tutto.
Mi sembrava di conoscervi da sempre, eravamo uniti! Sicuramente ho legato maggiormente con alcuni ma
siamo veramente una bella classe. Ho quasi dimenticato di aver frequentato i primi due anni a Brescia.
Ora mancano pochi mesi alla fine dell’anno e ognuno di noi sceglierà la scuola superiore, spero però che
la nostra amicizia non finisca.
Ringrazio tutti per avermi accolto ed accettato facendomi sentire uno di voi.
Ringrazio infine i prof per la loro gentilezza.
Ciao 3D
Manuel D’ariano
Cari compagni di classe, abbiamo
trascorso quasi 11 anni di scuola insieme.
Ricordo ancora il primo giorno della scuola d’infanzia,
eravamo tanto piccini! Molti di noi non si erano mai incontrati, pian piano ci
siamo avvicinati e abbiamo iniziato a conoscerci. Mi spaventava l’idea che noi maschietti
eravamo solo in 4, quanto chiacchieravano le femminucce! Dopo tre anni abbiamo lasciato il nostro grembiule
bianco e indossato quello blu. Le maestre ci hanno accompagnato fino alla 5 elementare.
Sono arrivati Jasmin, Tony, Gabriele e Ana e così eravamo al completo pronti per affrontare le scuole medie.
Ormai siamo cresciuti, anche il rapporto con i professori è cambiato, possiamo esprimere le nostre opinioni, i nostri
giudizi e lasciarci andare, a volte, ai pettegolezzi.
Anche tra noi adesso c’è un bel rapporto, abbiamo imparato a conoscerci.
C’è Yasmin che è un po’ peperina, Donato che è molto buono, Pasquale è spiritoso, Gabriele parla spesso del suo
motore, Miriana ripassa per ogni interrogazione, Tony è un gran giocherellone, Maria G è sempre allegra, Maria M.
è spensierata, Donatina è silenziosa come Ana ed è molto difficile farle parlare, Lucia è un genio in matematica,
Manuel ha sempre la battuta pronta, Elisa è biricchina, Maria Pia sa bene l’inglese, Agnese parla sempre ma è
divertente.
La mia è una classe speciale, anche nei momenti difficili noi ci aiuteremo l’un l’altro e lo faremo sempreVittorio Di
Pasqua
Ho deciso di fare questa lettera per
voi, ci stiamo per dividere , ma
resteranno per sempre i ricordi, non potrei mai
dimenticarli, belli, brutti, simpatici.. mi ricordo ancora in 1
elementare quando è arrivata Jasmin e noi lottavamo per chi doveva sedersi
vicino a lei, poi in 3 elementare è arrivato Tony, in 4 elementare è arrivata Ana e con
l’arrivo di Gabriele, ogni anno si aggiungeva, al nostro muro di perfetta classe, un mattoncino.
Mi ricordo come se fosse ieri, il primo giorno delle medie, ero impaurita da ciò che “Le medie” erano realmente, ma
con voi tutto mi è sembrato più facile. Avevo paura di cambiare anche prof, ma per fortuna tutto è stato semplice.
Ora siamo in 3 media è arrivato anche Manuel e ci sono tante preoccupazioni per l’esame. Mi dispiacerà lasciarvi,
siamo stati 11 anni insieme e ancora non ci credo, che l’anno prossimo non ci saranno più le risate, le chiacchiere e
anche i litigi che spesso tra noi c’erano.
Spero che anche se andremo in scuole diverse il nostro rapporto di amicizia rimarrà lo stesso.
Mi mancherete, non vi dimenticherò mai.
Baci Elisa
Cara amici,
abbiamo passato ben 11 anni insieme, nel corso degli anni si sono aggiunti nuovi amici,
abbiamo vissuto tante esperienze e ormai siamo giunti alla fine dell’ultimo anno delle scuole medie.
Dal prossimo anno, ognuno prenderà la sua strada. Ciascuno di noi sceglierà una scuola superiore e questo mi riesce
difficile da accettare perché mi mancherete tanto. Mi mancherà tutto di voi, le belle giornate trascorse insieme, le
gite, le recite, i litigi sin dalla scuola materna che però erano prontamente risolti perché ci lega un sincero
sentimento di amicizia.
Mi mancheranno le battute scherzose, le risate di Pasquale, gli scherzi tra di noi ( nascondere libri, zaini e molto
altro), mi mancherà il “freeze” , l’unica parola che aveva il potere di farci zittire. Non potrò dimenticare le artiste
Jasmin e Giuseppina, le chiacchiere di Filomena e tutti voi indistintamente.
Cara 3D, vi voglio bene! Siamo i migliori.
Ps: mi raccomando, non mi dimenticate.
Graziano Maria
Alla classe.
Vi scrivo questa lettera per dirvi che vi voglio tanto bene e questi anni passati con voi, sono stati
bellissimi.
Questo è l’ultimo anno che stiamo insieme e a me dispiace molto lasciarvi.
I momenti che ricordo con maggior affetto sono quelli delle gite scolastiche perché ci siamo divertiti
tantissimo e abbiamo giocato tanto, la preparazione per le varie rappresentazioni, le feste di compleanno.
Spesso abbiamo litigato, ci siamo arrabbiati ma subito abbiamo fatto pace e tutto è tornato come prima.
Oggi mi fa un po’ paura lasciarvi e affrontare la nuova scuola.
Spero che gli amici che incontrerò, saranno bravi come voi.
Vi voglio Bene!!
Ferdinando Iorio
Cari amici,
sembra ieri che abbiamo iniziato le scuole medie ed invece ci ritroviamo già
in terza e tra qualche mese dovremo salutarci, dopo ben 11 anni passati insieme.
Ne abbiamo fatte tante insieme, le gite, che come tutti voi non dimenticherò mai, le litigate per puntualmente
fare pace subito dopo, tutti gli intervalli passati a ridere e lanciarci palline di carta. Da sempre siamo stai una
classe divisa ma le scuole medie ci hanno cambiato e, rivedendoci ora, siamo la classe più unita.
Mi mancheranno le nostre rappresentazioni che hanno sempre fatto arrabbiare i prof perché siamo chiacchieroni ma,
alla fine, abbiamo sempre fatto bella figura e stupito chi è venuto a vederci, mi mancheranno le battute di Paky
durante le spiegazioni e Vittorio che ogni volta si sacrifica per noi alle interrogazioni, mi mancherete tutti, ciascuno
per un motivo diverso.
Sicuramente sentirò la mancanza anche dei prof, dei loro rimproveri, consigli e spiegazioni.
Tutti diciamo che non ci piace la scuola, che non vogliamo andarci ma, la mia di scuola, con voi, è stata bella,
piacevole. Spero che anche le scuole superiori saranno belle come le medie e soprattutto spero di trovare ragazzi
come voi.
La nostra mitica 3D per me è unica e non vi dimenticherò mai, spero che anche i prof e voi vi ricorderete di me.
Addio scuola media!!!
Maria Melito
Alla classe.
Ho deciso di scrivere questa lettera per
raccontarvi e rivivere questi undici e
meravigliosi anni passati con delle persone
molto speciali: voi, i miei amici.
È dalle scuole materne che ci conosciamo con
alcuni di voi, altri si sono aggiunti man mano che gli anni
passavano come Jasmin, Tony, Ana, Gabriele ed infine, in questo ultimo anno,
Manuel.
Tanti ricordi, tante avventure ,tante emozioni racchiuse nel posto più importante: nel mio cuore.
Mi ricordo quando ho iniziato a frequentare le scuole medie, avevo molta paura, ero molto agitata, avevo molte domande
alle quali man mano ho dato delle risposte; molti dubbi. Con il passare del tempo però mi sono resa conto che i
professori erano bravi, certo si studiava di più, i compiti erano il doppio ma, mi sono abituata.
In questi tre anni di medie sono cresciuta, sono diventata più autonoma e responsabile; questi anni mi sono serviti
moltissimo a riflettere, comprendere e prendere delle decisioni.
Mi dispiace molto lasciarvi, vorrei essere ancora in seconda per poter stare un altro anno con voi ma, allo stesso
tempo, mi piace andare alle superiori e scoprire nuove cose, vedere quello che mi aspetta al traguardo.
Le nostre strade presto si divideranno ma, i nostri cuori, saranno sempre vicini come lo sono stati in questi anni.
Siete stati, per me, dei veri compagni di vita, sempre al mio fianco.
Mi mancheranno le gite, le rappresentazioni, i litigi, le risate, insomma, mi mancherà tutto.
Sono fiera di essere arrivata fin quì ma , la strada è ancora lunga e faticosa.
Ringrazio infine le professoresse che mi hanno voluto bene e aiutata quando ne avevo bisogno.
Donatina Mucciacito
Cara amici,
in queste poche righe che scriverò vi voglio far capire
quanto mi mancheranno le cose vissute insieme.
Sembra ieri che abbiamo iniziato la prima media invece sono trascorsi tre anni, sono passati
velocissimi, come il vento! Le emozioni, i guai, le risate non le scorderò mai. L’anno prossimo ci
separeremo e finirà tutto, però noi dobbiamo prometterci che, anche se ognuno prenderà la propria
strada, resteremo comunque sempre uniti.
Io nella 3D lascerò il mio cuore, sono stati gli anni più belli della mia vita, i momenti più belli li ho
vissuti con voi. La nostra era, ed è, una classe dove ci sono litigi; però nel bene e nel male siamo stati
sempre uniti.
Credo che una classe così non l’avrò mai più e mi mancherete tutti indistintamente. Vi dico un’ ultima
cosa e concludo: Vi voglio un mondo di bene!!
Pasquale Ramieri
Cari amici,
siamo finalmente arrivati in 3 media, non vedevamo
l’ora…eppure siamo qui, più forti che mai.
Mi ricordo all’asilo quando ci siamo conosciuti, sono
passati tanti anni ma non ce ne siamo accorti
perché come si dice “Il tempo vola quando ci si
trova bene”. Quante ne abbiamo combinate, di tutti i colori!
Ogni giorno ne facevamo una e ancora tutt’ora perché stiamo crescendo
ma, in fondo, resteremo sempre quei bambini che litigano ma poi fanno pace.
Porterò sempre con me i ricordi, quelli non mi abbandoneranno mai, ricorderò sempre gli aiuti durante le
interrogazioni e le verifiche, i balli e i canti insieme, le nostre idee, il vedervi assonnati al mattino ma euforici all’ultima ora,
il conto alla rovescia per la ricreazione; e soprattutto una cosa che porterò con me per sempre,è il bene che vi voglio.
Non avrei mai pensato di dirlo ma, vi voglio tanto bene. Grazie amici miei perché, è grazie a voi, che ho trovato la forza di rialzarmi
nei momenti bui.
È difficile pensare che tra pochi mesi dovremo lasciare tutto questo, la nostra quotidianità; abbiamo creato una famiglia, anzi siete la
mia seconda famiglia perché è con voi che ho passato i momenti più belli e divertenti, con tutte quelle risate!
Ora manca solo un ultimo passo da fare: “l’esame” e poi metteremo un punto a una lunga storia.
Anche se ci sono stati tanti litigi, tante discussioni, la 3D, come diciamo sempre, è, e resterà sempre, la migliore.
Ragazzi è finito tutto, ci rendiamo conto? E ora chi mi sopporterà la mattina assonnata? Chi sopporterà Agnese quando dice “ Ho
fame”, Filomena che chiede sempre l’ora, Miriana ansiosa per le verifiche, Donato e Tony con le loro battute che fanno tanto ridere
e ci rallegrano le giornate, Pasquale con la sua risata? Chi sopporterà noi tutti con i nostri pregi e difetti? Siamo giunti alla fine di
un lungo racconto! Ancora pochi mesi e ci divideremo, conosceremo altri ragazzi, nuovi amici. Mi mancherete? Sicuramente sì!
È strano scrivere 11 anni di noi in un foglio, ma dovete sapere che avete un pezzo del mio cuore.
Non posso fare altro che dirvi un grande “In bocca al lupo” e aggiungere che è stato bellissimo stare con tutti voi.
Ps: vi voglio tanto bene!!
La vostra compagna Manuela Recchia
Siamo giunti quasi alla fine della terza
media, mancano solo pochi mesi. Questi
tre anni di scuole medie, sono volati e io sono diventato
più grande e maturo.
Vivo sentimenti contrastanti, da una parte mi dispiace lasciare i miei compagni e professori,
dall'altra sono curioso di affrontare quello che mi riserverà il futuro.
Sono molto orgoglioso di me stesso, di come ho affrontato questi anni di scuole medie, sono felice anche se
un pò preoccupato perchè dovrò affrontare l'esame e spero che tutto vada bene.
Ho condiviso molti bei momenti con i miei compagni e professori, come le gite scolastiche, le uscite
didattiche, le recite e i normali giorni di scuola.
In questi anni sono cambiato molto, sia fisicamente sia a livello comportamentale.
Comunque siano andati questi tre anni, essi sono stati molto importanti per me e per questo, il loro
ricordo, lo porterò sempre nel mio cuore
Gabriele Salvatore
Cari amici,
ho passato con voi 11 anni stupendi. Già alle elementari conoscevo la maggior parte
di voi, poi nel tempo se ne sono aggiunti altri. Eravamo silenziosi, tranquilli. Quando abbiamo iniziato le medie
avevamo paura del nuovo, dei prof. ma, fortunatamente, tutto è andato bene e noi siamo diventati sempre più uniti anche
se più litigiosi e chiassosi. Come è successo l’anno scorso con i nostri amici di terza, anche per noi è arrivato il
momento dei ricordi, del cambiamento, della scelta della scuola superiore che inciderà sul futuro della nostra vita. E’
l’anno che sicuramente ricorderemo di più perché siamo cresciuti , più uniti, più maturi e anche perché dovremo
affrontare i tanto temuti esami. Questo è stato anche l’’anno in cui alcuni professori sono andati via dicendoci che
potevamo farcela. Ed ora vorrei ringraziare tutti voi, la mia classe, stiamo andando avanti con il sorriso, e con tanta
forza. Ringrazio i professori che in questi tre anni ci hanno fatto crescere ed aiutato a diventare le persone che
siamo e che diventeremo, li ringrazio per i consigli, l’aiuto e soprattutto per esserci sempre stati.
Amici e professori rimarrete sempre nei miei ricordi e non dimenticate che vi voglio un mondo di bene.
A presto!
Dalla vostra compagna Lucia
Cari amici miei,
sembra strano scrivervi una lettera, ma
questo è l’ultimo anno che staremo insieme
ed è per questo che ho deciso di farlo .Eh già,
sembra ieri quando abbiamo varcato la porta di questa classe per
affrontare le scuole medie ed invece mancano solo tre mesi alla fine dell’anno e
poi ognuno di noi prenderà strade diverse.
Noi non viviamo in una grande città e anche la scuola dell’infanzia l’abbiamo fatta insieme ,sono quindi 11 anni di
amicizia. All’inizio delle medie eravamo ancora bambini ma, adesso, siamo la mitica 3D.
Non potrò mai dimenticare le battute di Paky durante le lezioni, i panini giganti di Nando e Donato, i bellissimi disegni
di Giusy e Jasmin, non dimenticherò chi nascondeva le scarpe in palestra come Maria M. e Manuela, l’ansia di
Miriana nel sapere il voto di una verifica o dell’interrogazione, le teorie di Vittorio lo “scienziato”, la risata di
Manuel, gli scherzi di Tony, l’aiuto di Lucia nei problemi di matematica, le risate con “banana”(Agnese) la miglior
amica di banco che si possa avere, il silenzio di Ana e Donatina, le urla di Filomena, la musicista della classe Maria
G., i discorsi di Gabriele sui suoi amati trattori ed Elisa che mi ha fatto impazzire per la scelta della scuola.
Tutto questo siamo noi, la fantastica 3D! Ricorderò sempre le gite , le manifestazioni, le recite durante le quali i
prof si sgolano per farci stare in silenzio. Ed infine come dimenticare la “ditta furti”, il quartiere della “mafia” e
tutti gli scherzi fatti ai prof per i quali spesso abbiamo rischiato di prendere note ma, lo abbiamo fatto sempre
insieme, nessuno escluso. Questa è la nostra forza: “ Tutti per uno, uno per tutti”.
Amici miei, mi mancherete tantissimo e ad essere sincera, mi mancheranno anche i prof. Vi terrò sempre nel mio cuore
e non vi dimenticherò mai.
Adesso vi lascio e spero che con questa lettera vi abbia dimostrato tutto ilo mio affetto. Vi voglio bene raga!!!
Ps: Credo che la 3 D nemmeno i prof la scorderanno!
3D la migliore!!
Maria Pia Santacroce
L’Amore
L’amore è il sentimento più importante della vita di un uomo; per questo, da sempre, è identificato con la vita stessa.
È totalizzante, capace di abbracciare tutto e il suo contrario: è quella
forza di attrazione che spinge gli uomini a stringere legami affettivi duraturi e a stravolgere le regole sociali, andando contro le
convenzioni e la morale del tempo.
È lenta costruzione o colpo di fulmine, uno stato di estasi che avvicina a DIO o un tormento interiore che getta nello sconforto. È
immaginazione e desiderio o piacere dei sensi, è immagine della memoria o un “faccia a faccia” con l’altro.
È inizio e fine di ogni cosa.
Il lavoro è stato svolto dagli alunni della IIID
Albano Iasmin
Albano Miriana
Bilancia Donato
Bosoi Tony
Caitatu Ana-Isabella
Ciufalo Agnese
D’ Andola Filomena
D’Antini Giuseppina
D’Araiano Manuel
Di Pasqua Vittorio
Graziano Elisa
Graziano Maria
Iorio Ferdinando
Melito Maria
Mucciaccito Donatina
Ramieri Pasquale
Recchia Manuela
Salvatore Gabriele
Santacroce Lucia
Santacroce Maria Pia
I Docenti
Marisa Marzano
Antonietta Malaspina
Diana Monaco