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1 Istituto comprensivo di Sant’onofrio SCUOLA.LIBERI DI VOLARE Piano triennale dell’offerta formativa 2016-2019 Aggiornamento 2017/18 “Un Uomo che coltiva il SUo giardino, come voleva voltaire. Chi è contento che sulla terra esista la musica. Chi scopre con piacere una etimologia. Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi. Il ceramista che intuisce un colore e una forma. Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace. Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto. Chi accarezza un animale addormentato. Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto. Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson. Chi preferisce che abbiano ragione gli altri. tali PerSone, che Si ignorano, Stanno Salvando il mondo.” dirigente scolastico Ing. Raffaele Vitale

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Istituto comprensivo di Sant’onofrio

SCUOLA.…LIBERI DI VOLARE

Piano triennale dell’offerta formativa 2016-2019 Aggiornamento 2017/18

“Un Uomo che coltiva il SUo giardino, come voleva voltaire. Chi è contento che sulla terra esista la musica. Chi scopre con piacere una etimologia. Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi. Il ceramista che intuisce un colore e una forma. Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace. Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto. Chi accarezza un animale addormentato. Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto. Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson. Chi preferisce che abbiano ragione gli altri. tali PerSone, che Si ignorano, Stanno Salvando il mondo.”

dirigente scolastico

Ing. Raffaele Vitale

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INDICE ARTICOLAZIONE INTERNA P.t.O.F.

PREMESSA pag 4

Aggiornamento del p.t,o.f. a.s, 2017/18 pag 5 PRIORITà STRATEGICHE e RIFERIMENTI NORMATIVI pag 6

FINALITà EDUCATIVE pag 8 COERENZA CON IL RAV E IL PDM pag 13

Analisi del contesto territoriale pag 18 Profilo dell’iStitUto pag 33 pROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRA-CURRICOLARE,

EDUCATIVA, ORGANIZZATIVA

l’organico dell’aUtonomia pag 41 NUOVE TECNOLOGIE pag 44

LA FORMAZIONE del personale docente pag 47 amPliamento dell’offerta formativa pag 48 Progetto Unico d’iStitUto “ScUola PaleStra di vita” pag 49

“percorso di legalità” pag 53 Progetti dell’area didattica traSverSali alle VARIE SCUOLE pag 54 progetto e-twinning pag 55 Progetti PON 2014-2020 pag 58

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PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO pag 61

accoglienza , inclusione alunni stranieri pag 66 bisog bisogni educativi speciali pag 72 pag 72

CARTA DEI SERVIZI pag 78 PIANO DIDATTICO/FORMATIVO E CULTURALE pag 88 La famiglia e la scuola: sinergie educative pag 96 Il nuovo sistema di valutazione pag 101

Quadro normativo pag 102

Sezione ALLEGATI: ( Link al sito web) piano delle attività A.S. 2017/18 atto di indirizzo del dirigente scolastico 2017/18

rapporto di autovalutazione

piano di miglioramento

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

.

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PREMESSA

“Una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed

innovazione didattica, una scuola orientata verso l’educazione alla cittadinanza attiva, per

garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione

permanente dei cittadini” (Legge 107/2015)

Un triennio impegnativo ,caratterizzato da profonde trasformazioni

quello che stiamo affrontando.

Con un P.T.O.F “sospeso” tra una necessaria continuità con il passato

rappresentato dal D.P.R. n.275 del 1999 (Regolamento sull'autonomia

delle istituzioni scolastiche) che alla fine degli anni 90 ribaltò

l’assetto del nostro sistema di istruzione, e un anticipo di cose nuove

introdotte dalla legge 107. Cosa conserviamo dell’esperienza fin qui

maturata? Certamente l’apertura al territorio, al dialogo con le

famiglie, teso ad incrementare un rapporto di fiducia, tanto necessario

quanto continuamente da alimentare. E alcune idee guida: scuola

dell’autonomia didattica, organizzativa, di spazi e di tempi, scuola di

tutti e di ciascuno, scuola inclusiva, didattica personalizzata e

individualizzata, scuola come modello di socializzazione .Il futuro ci

chiama a nuove sfide, a nuovi traguardi: un diverso rapporto con il

territorio, un rinnovamento complessivo dell’ambiente di

apprendimento, con al centro una didattica “potenziata” ,arricchita

di nuove metodologie, più attiva, motivante, fondata

sull’apprendimento cooperativo, aperta alle nuove tecnologie digitali,

alle arti ,allo sviluppo di nuove competenze in lingue straniere e di

nuove competenze interculturali, una didattica che accolga i due

fondamentali bisogni degli studenti di oggi: essere protagonisti ed

essere competenti. Infine, un curricolo d’Istituto sempre più unitario e

plurale, coerente e integrato, verticale e continuo.

Il P.T.OF. 2016-2019 tiene conto di questi cambiamenti, della necessità

di adeguamento agli stessi, nella consapevolezza che ciò che si impara

oggi a scuola sarà decisivo per affrontare le sfide che ci riserva il

domani.

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Il piano triennale dell’offerta formativa L’art. 1, comma 14, della Legge n. 107/2015, novellando l’art. 3 del D.P.R. 8 marzo 1999, n.

275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni Scolastiche,

prevede che le Istituzioni Scolastiche predispongano collegialmente il “Piano Triennale

dell’Offerta Formativa” (P.T.O.F.), “il documento fondamentale costitutivo dell’identità

culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche che esplicita la progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della

loro autonomia”. Esso, muovendo dalle linee di indirizzo dell'Istituto e coerentemente con i

bisogni emersi nell'attività di autovalutazione della scuola mediante il R.A.V. (Rapporto di

Autovalutazione) declina tutti gli interventi educativi e didattici da realizzarsi nel corso di

ciascun triennio di riferimento. Coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a

livello nazionale per ogni tipo di scuola, il P.T.O.F. riflette le esigenze del contesto culturale,

sociale ed economico della realtà locale tenendo conto anche dell’offerta formativa

programmata a livello territoriale. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, pertanto,

rappresenta la dichiarazione di ciò che la scuola intende fare per svolgere al meglio la

propria funzione istituzionale, del perché e come intende farlo. Si caratterizza come il

documento progettuale in cui le istituzioni scolastiche presentano le scelte educative,

didattiche e organizzative che hanno deciso di adottare nell’esercizio delle responsabilità

loro conferite dall’autonomia scolastica.

Il P.T.O.F dunque con la legge 107 oltre ad essere un documento programmatico diviene un

atto dichiarativo d'intenti, un patto tra scuola, famiglie e territorio. Un progetto aperto e

modificabile nel corso degli anni, per rispondere in maniera sempre più efficace alle

esigenze degli alunni, alle proposte delle famiglie, alle richieste del territorio.

Aggiornamento del Piano dell’offerta formativa Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/19 ,in linea con le indicazioni contenute nella nota MIUR 06/10/2017, è stato rivisto in sede collegiale in data 27 ottobre 2017. Sono state apportate modifiche in relazione a:

● Dati numerici di classi, alunni e docenti; ● Revisione dei progetti in atto nell’anno precedente; ● Presentazione delle nuove progettualità 2017–2018 ,che si inseriscono

coerentemente all’interno del piano di miglioramento, mirando a raggiungere obiettivi considerati prioritari e comunque ribaditi all’interno delle linee di indirizzo definite dal dirigente scolastico per l’anno scolastico 2017/18;

● Organizzazione e fasi del percorso di accoglienza ,integrazione e inclusione degli alunni stranieri;

● Nuovo sistema di valutazione.

Le variazioni introdotte non sono strutturali, quanto piuttosto volte all’adeguamento alla situazione della scuola nell’anno scolastico 2017/2018, e confermano di fatto le azioni previste per il Piano di Miglioramento, che verranno implementate per proseguire nell’efficace percorso migliorativo intrapreso.

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Priorita’ strategiche Riferimenti normativi Il P.T.O.F. è elaborato, dal punto di vista didattico, dal Collegio dei docenti; viene proposto

con la partecipazione di tutte le componenti presenti all’interno della scuola e sulla base

degli indirizzi generali di gestione e amministrazione definiti in Consiglio d’istituto, viene

adottato dal Consiglio di Istituto stesso. Il Piano che in questo documento viene presentato è

il progetto di studio, di formazione curricolare e di organizzazione che il nostro istituto

propone e s’impegna a predisporre in favore della collettività scolastica.

Piano Triennale dell’Offerta formativa dell’Istituto Comprensivo di Sant’Onofrio si fonda sui

principi ineludibili delle seguenti fonti normative:

Costituzione Italiana – art 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali

davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni

politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli

di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,

impediscono il pieno sviluppo della persona umana.”

Regolamento Autonomia Istituzioni scolastiche – art. 1 DPR 275/99:

“L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di

pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di

il ptof

Rende trasparenti Le regole del funzionamento e della gestione

valorizza l’aPertUra nei confronti delle altre agenzie formative del territorio

Analizza e rielabora le esigenze del territorio e dell’Utenza

Esplicita le scelte educative, didattiche e organizzative adottate

formalizza l’imPegno Per l’amPliamento ed il miglioramento del servizio offerto in vista del successo formativo

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educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai

diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti

coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo”.

Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 - Una Scuola di Tutti e di Ciascuno –

“La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi

dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza

della diversità un valore irrinunciabile”.

Legge 107/2015– art.1 c. 1: “Affermare il ruolo centrale della scuola nella società

della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli alunni rispettandone

i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e

territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, per realizzare

una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione

didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo

studio e le pari opportunità di successo formativo.

Compito fondamentale della scuola è la formazione dell’uomo e del cittadino, volta allo

sviluppo armonico e integrale della persona, secondo il dettato costituzionale.

Coerentemente con tale principio ispiratore, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa del

nostro Istituto è finalizzato al conseguimento del successo formativo di tutti e di ciascuno,

secondo le potenzialità e attitudini individuali, attraverso una proficua azione di raccordo tra i

diversi ordini di scuola e la valorizzazione delle risorse umane interne ed esterne.

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Finalità educative

“Imparare a essere,

imparare a conoscere,

imparare a fare,

imparare a vivere insieme. ”

Jacques Delors

Attraverso il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, l’Istituto Comprensivo di Sant’Onofrio

intende garantire l’esercizio del diritto degli alunni al successo formativo e alla migliore

realizzazione di sé in relazione alle caratteristiche individuali, secondo principi di equità e di

pari opportunità. L’offerta formativa dell’Istituto, coprendo e accompagnando con uno

sguardo lungo le fasi più delicate e significative dell’età evolutiva degli alunni, ricche di

trasformazioni e cariche di problematicità, apporta il proprio contributo al sereno ed

armonioso sviluppo della loro personalità ed al miglioramento della loro preparazione

culturale di base, rafforzando la padronanza degli alfabeti di base, dei linguaggi, dei sistemi

simbolici, ampliando il bagaglio di esperienze, conoscenze, abilità e competenze che

consentono agli alunni di stare al passo con il progresso culturale e tecnologico,

preparandosi ad affrontare con gli strumenti necessari le sfide del nostro tempo.

Accanto alla crescita ed alla formazione culturale, il Piano dell’Offerta Formativa organizzerà

le proprie attività in funzione di un’altra irrinunciabile finalità: l’educazione ad una

cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, democratica e solidale, che rafforzi negli

alunni il rispetto di se stessi, degli altri, delle diversità intese come arricchimento, la

conoscenza critica della realtà ed il senso di appartenenza alla comunità.

Le finalità del nostro Istituto pertanto, sono:

Promuovere il successo formativo attraverso:

l’acquisizione delle competenze chiave europee per la cittadinanza e l’apprendimento

permanente;

l’acquisizione di una solida formazione culturale attraverso la sistematica acquisizione

di competenze;

la risposta individualizzata e personalizzata alle esigenze e ai bisogni degli alunni

attraverso mirati piani didattici specifici interventi e iniziative culturali integrate;;

la motivazione all’apprendere;

la capacità di risolvere problematiche complesse (problem solving);

l’acquisizione di un metodo di ricerca e di studio efficace che consenta agli alunni di

orientarsi nella complessità ed effettuare scelte consapevoli (imparare a imparare);

l’integrale formazione dell’alunno attraverso una stretta correlazione tra le dimensioni

morale,sociale, linguistica, espressiva, motoria, storica, geografica, estetica;

lo sviluppo dello spirito critico e del pensiero divergente;

l’acquisizione di un’autonomia individuale;

la valorizzazione dell’identità di ogni singolo alunno;

l’offerta di opportunità di apprendimento uguali per tutti gli alunni;

l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa;

la prevenzione dell’insuccesso scolastico

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Promuovere una cittadinanza attiva educando:

ai valori individuali e sociali;

alla responsabilità civile;

al rispetto di sé e dell’altro;

all’accettazione e alla valorizzazione della diversità;

ad un approccio ecologico della realtà;

Promuovere il benessere a scuola educando:

al riconoscimento del proprio essere anche con l’accettazione dei propri limiti;

all’affettività;

alla salute e a una sana alimentazione;

alla prevenzione delle dipendenze, del bullismo, del cyber bullismo e di ogni forma di

violenza e discriminazione

Obiettivi Formativi

In coerenza con la legge n. 107 relativa alla Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione, in sintonia con il Piano di Miglioramento, tenuto conto del contesto sociale e

culturale di appartenenza e dei bisogni e delle richieste che vengono dal territorio, sono stati

individuati i seguenti obiettivi formativi:

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea,

anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning;

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e

nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di

diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e

degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso

la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze

e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della

solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della

legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

attività culturali;

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Alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle

immagini;

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile

di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo

sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività

sportiva agonistica;

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione

e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto

allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi

individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi

socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione

delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal

Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado

di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,

comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;

Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per

classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal

regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e

degli studenti;

Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione

del merito degli alunni e degli studenti;

Riduzione del fenomeno del cheating;

Rimozione delle ragioni sistemiche della varianza tra classi al fine del conferimento di

di una piena organicità alle azioni promosse in tema di

prevenzione,accompagnamento,recupero e potenziamento;.

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MISSION ISTITUTO COMPRENSIVO S.ONOFRIO

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VISION ISTITUTO COMPRENSIVO S. ONOFRIO

● La nostra scuola lavora affinché ogni alunno sviluppi:

● il piacere di conoscere

● la curiosità intellettuale

● l’acquisizione di un metodo di studio e di ricerca per poter

● agire in maniera autonoma

● la partecipazione attiva nelle attività proposte

● la consapevolezza di sé attraverso la conoscenza,

● l’operatività e la collaborazione

● l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità

● il senso di appartenenza, la capacità di capire e di mettersi in

relazione con l’ambiente in cui si vive

● il piacere di essere a scuola e di vivere insieme con gli altri

● l’attenzione nei confronti delle tematiche correlate

● all’inclusione e all’integrazione

● la consapevolezza dei propri interessi e dei propri limiti .

Nel rispetto delle differenze di tutti e nella valorizzazione dell’identità di ciascuno, la scuola promuove il benessere e il successo formativo degli alunni

”Sentirsi cittadini attivi e consapevoli dell’Europa”

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Le finalità educative del nostro Istituto mirano dunque, prioritariamente ,a garantire le pari opportunità di successo formativo, potenziando le competenze degli alunni e la motivazione allo studio, rispettando i tempi e gli stili di apprendimento di ognuno; intendono contrastare le diseguaglianze socio-culturali, al fine di prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica e realizzare una scuola accogliente ed aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva. Per portare a compimento la missione istituzionale, il nostro Istituto, nell’ambito della comunità in cui opera, si pone come finalità imprescindibile la formazione completa, dal punto di vista culturale e sociale, degli alunni dai 3 ai 14 anni, armonizzando la consapevolezza dell’identità culturale di appartenenza con l’apertura all’internazionalizzazione, al fine di preparare gli studenti alla cittadinanza in una dimensione locale e globale. Nel quadro dei riferimenti europei (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006) la progettazione curricolare, infatti, persegue lo sviluppo delle otto competenze chiave di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione:

● comunicazione nella madrelingua ● comunicazione nelle lingue straniere ● competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia ● competenza digitale ● imparare ad imparare ● competenza sociale e civica ● spirito d'iniziativa e imprenditorialità

consapevolezza ed espressione culturale

L’attenzione nel conferire un taglio europeo al nostro modo di intendere l’istruzione, inoltre, si è consolidata nel tempo, con la graduale apertura all’innovazione delle metodologie didattiche, con la loro finalizzazione all’acquisizione di competenze chiave, con la valutazione e la certificazione delle competenze in base ai parametri comunitari per le sezioni e classi uscenti di tutti e tre gli ordini di Scuola del nostro Istituto, con la partecipazione a bandi e programmi europei.

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COERENza con l’aUtovalUtazione

E IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

“...il futuro è decisamente aperto. Esso dipende da

noi... da quello che facciamo e faremo, oggi,

domani, dopodomani..” K. L. Popper.

Le finalità educative del nostro POFT si allineano con le priorità e i traguardi inseriti nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), elaborato e pubblicato ai sensi del D.P.R. n. 80/2013, recante Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione, pubblicato sul sito web www.icsantonofrio.gov.it e reperibile sul portale

Scuola In Chiaro del MIUR.

Priorità, traguardi ed obiettivi con riferimento al RAV

Dall’analisi dei dati emersi dal Rapporto di Autovalutazione relativamente al contesto, agli esiti e ai processi educativi, didattici, gestionali del nostro Istituto sono emersi punti di forza e punti di debolezza.,sia nell’assetto organizzativo, sia nell’azione educativo-formativa che riesce a mettere in atto Per quanto riguarda gli esiti degli alunni,sono state riscontrate leggere criticità nelle prove standardizzate, con livelli eterogenei nelle prestazioni degli alunni. Il gruppo di autovalutazione concorda che una delle priorità dell’Istituto, in coerenza con le finalità educative sopra descritte, è ridurre la varianza dei risultati fra le classi, al fine di garantire a tutti gli alunni pari opportunità di successo formativo e potenziare le competenze. In particolare il RAV ha consentito ,attraverso i descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di evidenziare punti di forza e criticità nelle seguenti aree: AREA CONTESTO E RISORSE: L’istituzione scolastica opera in un contesto socio-economico alquanto disagiato poiché con la crisi economica degli ultimi anni è aumentata la disoccupazione ed è ripresa l’emigrazione. Nella scuola si incontrano e si confrontano allievi con storie personali e bisogni educativi molto diversi. Nel territorio vi è una forte comunità straniera, in particolare marocchina, che a causa delle differenze socio-culturali e religiose, tende ad integrarsi molto lentamente nel tessuto sociale. I gruppi di studenti che presentano maggiori difficoltà di apprendimento sono quelli stranieri e quelli provenienti da famiglie con svantaggio socio-economico.

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AREA ESITI: Nella scuola Primaria, nessun alunno ha abbandonato gli studi nel corso dell'anno scolastico; nella secondaria di I grado il tasso di abbandoni coincide, sostanzialmente, con le medie registrate a livello provinciale, regionale e nazionale. La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale e scolastico con attività progettuali ben strutturate Le prove standardizzate nazionali hanno evidenziato che le votazioni attribuite a seguito dell'esame di fine I ciclo, registrano alcune differenze, rispetto alle medie fatte registrare a livello nazionale, regionale e provinciale: i voti, infatti, sono polarizzati verso l'alto e verso il basso ,ciò è controbilanciato dall'attribuzione di una modesta percentuale di candidati che hanno conseguito dei voti intermedi. Nonostante i punteggi, sia di italiano che di matematica ,alle prove INVALSI siano sostanzialmente in linea con quelli di scuole ESCS, si registrano differenze significative nella variabilità delle prestazioni fra le classi, nelle prove sia di italiano che matematica, nelle classi quinte, oltre che nelle seconde della scuola primaria e nelle classi terze della scuola secondaria. Ciò emerge rispetto alle medie territoriali, e, soprattutto, nazionali .Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è accettabile; sono presenti, tuttavia, alcune situazioni (classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). In generale gli studenti raggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Solo alcuni studenti non riescono ad acquisire un regolare e sistematico metodo di studio: i gruppi di studenti che presentano maggiori difficoltà di apprendimento sono quelli stranieri e quelli provenienti da famiglie con svantaggio socio-economico. L’istituto si prefigge un intervento finalizzato al miglioramento delle competenze di base, vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento attraverso attività di recupero, consolidamento e potenziamento da espletare durante tutto l’anno scolastico. Alla fine del primo quadrimestre è prevista una pausa didattica : un momento formativo di grande importanza durante la quale, operando attraverso metodologie didattiche innovative (e interrompendo la regolare programmazione che sarà regolarmente ripresa al termine di tale attività), si struttureranno e si offriranno moduli di recupero per gli alunni carenti e moduli di consolidamento e potenziamento per quelli che mostrano un certo grado di partecipazione ed interesse. AREA PROCESSI–PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: L’istituto per quanto riguarda l’inclusione ha attivato percorsi finalizzati alla prevenzione del disagio e all’inclusione, coinvolgendo alunni stranieri e svantaggiati, al fine di contribuire a creare e rafforzare il senso della legalità e della solidarietà. La scuola è costantemente impegnata a favorire l'inclusione degli alunni diversamente abili nel gruppo dei pari. Questo grazie anche agli insegnanti curricolari e di sostegno che utilizzano adeguate metodologie didattiche con risultati incoraggianti. Alla stesura del PEI partecipano sia gli insegnanti curricolari che quelli di sostegno e il raggiungimento degli obiettivi viene monitorato con regolarità .Poiché sono i gruppi di studenti che presentano maggiori difficoltà di apprendimento, la scuola deve intervenire in modo sempre più incisivo per aiutare gli alunni stranieri e quelli provenienti da famiglie con forte disagio socio-economico anche con la stesura di Piani Didattici Personalizzati.

AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: Positiva l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie anche attraverso il sito. La scuola promuove iniziative formative per i docenti. Le proposte formative sono di qualità anche se incontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti. Sono presenti spazi per la condivisione di materiali didattici, ma la varietà e qualità dei materiali è da incrementare. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti è presente ma non diffuso (es. riguarda solo alcune sezioni o solo alcuni dipartimenti)

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RISULTATI A DISTANZA: Nel passaggio fra la scuola secondaria di primo e di secondo grado si rileva una difficoltà diffusa da parte dei ragazzi a confrontarsi con il cambiamento di richieste della nuova scuola, che si traduce in una notevole quota di insuccessi scolastici. Tale problema risulta particolarmente significativo per gli alunni che non seguono il consiglio orientativo. Una delle criticità che emergono è comunque l’assenza di dati completi relativi al successo scolastico nel passaggio alla Scuola Secondaria di Secondo Grado. È necessario dunque costruire un database degli esiti a distanza degli alunni.

Si riprendono in forma esplicita, gli elementi conclusivi del RAV e cioè:

Priorità, Traguardi di lungo periodo e Obiettivi di breve periodo.

PRIORITA’ e TRAGUARDI

ESITI DEGLI

DESCRIZIONE

DELLA DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

STUDENTI PRIORITA’

Risultati scolastici Implementare le l Incrementare il numero degli studenti che si collocano

competenze in Italiano

e e nelle fasce 3,4 e 5 dei livelli di apprendimento.

Matematica

Competenze

Sviluppare le

competenze sociali e

civiche Elaborare il curricolo delle competenze sociali e civiche.

chiave e di

Elaborare un progetto per ogni classe dell’Istituto

cittadinanza

Comprensivo.

Risultati a distanza

Favorire

l’aggiornamento Realizzare percorsi di formazione destinati a soddisfare

l’autoaggiornamento e le esigenze dei docenti e del personale. Monitoraggio

Formazione del

personale degli esiti degli alunni

Il miglioramento degli esiti scolastico-formativi e delle prestazioni degli allievi nelle prove standardizzate nazionali agevolerà l’accrescimento sia dell’autostima che dell’autonomia nella gestione dello studio. Ulteriori benefici verranno registrati nell'ambito delle competenze chiave e nei risultati a distanza (percorsi di studio e/o sbocchi lavorativi successivi).Pertanto, si ritiene che i

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miglioramenti impatteranno positivamente sia la performance scolastica che le competenze sociali degli alunni in formazione. L'innalzamento dei livelli di apprendimento è un dato che consente di misurare il miglioramento del servizio scolastico offerto. Accanto ad esso si è scelto di puntare sullo sviluppo delle competenze sociali e civiche, per il loro indiscusso valore formativo e per favorire il benessere a scuola, e sulla formazione del personale, per accrescere la professionalità dei singoli e per creare un clima di maggiore condivisione.

OBIETTIVI DI PROCESSO:

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e

Potenziare i dipartimenti disciplinari, con priorità per le materie

afferenti alle prove standardizzate (italiano e matematica)

valutazione

Ridurre la frammentazione progettuale, privilegiando le azioni che

possano accrescere le competenze di base (italiano e matematica)

Ambiente di Adottare metodologie didattiche innovative

apprendimento

Inclusione e Progettare percorsi disciplinari specifici destinati a particolari categorie

differenziazione di alunni. Aumentare interventi individualizzati nel lavoro d’aula.

Orientamento strategico e

Prevedere la pausa didattica (a fine primo quadrimestre per le necessità

degli studenti: recupero, potenziamento, valorizzazione delle eccellenze).

organizzazione della scuola

Sviluppo e

valorizzazione

Realizzare percorsi di formazione per il personale docente sulla didattica

per competenze e su altri argomenti di interesse del personale. Incontri

periodici di continuità interna al fine di uniformare l’azione didattica

delle risorse umane

Integrazione con il Favorire il coinvolgimento di enti ed associazioni.

territorio e con le

famiglie

Sviluppo e

valorizzazione Migliorare la comunicazione interna ed esterna al fine di incrementare il

senso di appartenenza e condivisione della mission della scuola

delle risorse umane

Integrazione con il

Aprirsi alle realtà territoriali realizzando un mutuo scambio di idee ed

iniziative progettuali

territorio e con le

famiglie

Gli obiettivi di processo, indicati sulla base di un'attenta analisi della situazione della scuola, dovrebbero essere utili, realisticamente, al raggiungimento delle priorità selezionate. La loro individuazione è stata effettuata dopo avere avviato una profonda riflessione su questi temi; le attività proposte sono state ritenute le più idonee a favorire il conseguimento di quei traguardi.

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IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

La definizione del piano di miglioramento spetta al Dirigente scolastico, in collaborazione con il nucleo di autovalutazione e in accordo con la comunità professionale. Essa si caratterizza come azione di responsabilità e di autonomia, finalizzata alla realizzazione di una migliore performance dell’organizzazione nel suo complesso e dei singoli operatori. Il PIANO di MIGLIORAMENTO (PdM) del nostro Istituto (ALLEGATO AL PTOF) è una pianificazione sistematica ed integrata, finalizzata a migliorare il funzionamento complessivo dell’Istituzione Scolastica. Esso prende le mosse dal Rapporto di Auto Valutazione (RAV) e si fonda sulla valorizzazione dei punti di forza e la riduzione (o eliminazione) dei punti di debolezza. Per ogni priorità o traguardo individuato, basato su evidenze e dati forniti dalla stessa istituzione scolastica, vengono indicate specifiche azioni di miglioramento, fondate su obiettivi definiti e monitorati dal Dirigente Scolastico. Il PIANO di MIGLIORAMENTO (PdM) scaturisce dalla lettura critica della realtà scolastica e si sostanzia nella individuazione di alcuni obiettivi strategici di sviluppo e nella precisazione di alcuni indicatori attraverso cui valutare i risultati del piano Il Collegio dei Docenti, sulla base degli esiti del RAV, delle priorità e dei traguardi individuati, e delle azioni declinate nel PdM ha individuato le seguenti aree progettuali di intervento: PRINCIPALI AZIONE E LINEE STRATEGICHE DEL PIANO: 1) Migliorare i risultati nella prove standardizzate nazionali – italiano e matematica; accrescere le competenze di base (italiano e matematica) Ridurre la variabilità fra le classi,attraverso il confronto sulle metodologie didattiche e l’adozione di prove comuni in ingresso,in itinere,in uscita. 2) Favorire una didattica di tipo laboratoriale, inclusiva, personalizzata, attenta all'innovazione e all'uso delle TIC

3) Curare la formazione in servizio dei docenti e favorire la loro collaborazione e scambio professionale Le attività progettuali da attivare sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di processo individuati dal Nucleo interno di Valutazione e indicati nel RAV: • Migliorare gli ambienti di apprendimento e renderli più innovativi; • Implementare la qualità e volgere al successo formativo degli allievi, mediante percorsi meta cognitivi, nuove competenze, anche digitali e tecnologiche, che siano finalizzati alla più autentica sfera polifunzionale dell’apprendimento. • Utilizzare criteri e schede di valutazione omogenei e comuni in tutti plessi • Rendere sistematico il monitoraggio del processo d’apprendimento degli alunni DSA e BES, attraverso la verifica degli obiettivi stabiliti nei Piani Didattici Personalizzati. • Favorire una formazione mirata alla valorizzazione dei docenti, l’acquisizione di strategie didattiche innovative.

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Analisi del contesto territoriale

Il contesto sociale, culturale, economico: risorse del territorio e bisogni formativi.

L’Istituto Comprensivo abbraccia quattro plessi scolastici dislocati nei comuni di Sant’Onofrio, Stefanaconi, Maierato e Filogaso, piccoli centri che sorgono nell’immediata periferia del capoluogo di provincia Vibo Valentia, incastonati in un territorio dalla natura variegata, a pochi Km di distanza dalle spiagge bianche e suggestive della Costa Degli Dei e dai boschi secolari delle Serre e i paesaggi naturali e incontaminati di Mongiana e Fabrizia. Il territorio del bacino d’utenza è inserito in un’area prevalentemente agricola in cui è presente un modesto tessuto di piccole e medie imprese e una ristretta zona industriale che negli ultimi anni ha risentito pesantemente della crisi economica che ha investito il nostro Paese. Il territorio è stato,

Sant’Onofrio

Stefanaconi

Filogaso

Maierato

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comunque ,oggetto di un notevole sviluppo urbanistico che da un lato ha visto crescere in modo disordinato le borgate di periferia abitate da operai piccolo -borghesi e da una sempre crescente comunità di immigrati, dall’altro lato ha assistito alla nascita di centri residenziali abitati da ceti economicamente e culturalmente medio-borghesi :l’utenza si presenta, pertanto, notevolmente diversificata per provenienza, appartenenza sociale e culturale, condizioni economiche.

Pur beneficiando nella maggior parte dei casi di condizioni economiche dignitose molte famiglie vivono ancora, una realtà alquanto complessa su cui pesano le contraddizioni culturali ed economiche, i fenomeni della globalizzazione, i fenomeni legati alla convivenza multiculturale, all’economia di mercato, alle nuove forme di povertà che la crisi economica porta con sé. Va, inoltre, sottolineato che, nonostante le importanti radici storico-culturali e le numerose e sentite tradizioni popolari che caratterizzano quest’area e nonostante il forte sviluppo urbanistico registrato, a ciò non ha fatto seguito un adeguato sviluppo dei servizi sociali, di spazi e culturali significativamente complementari alla scuola.

All’utenza i paesi in cui sono ubicate le scuole non offrono, infatti, importanti risorse formative né opportunità di promozione socio-culturale dal momento che sono assenti musei, cinema, teatri o associazioni culturali rilevanti e le uniche agenzie educative o aggregative sono rappresentate da società sportive di calcio, gruppi scouts, oratori parrocchiali, palestre o sale da ballo private.

In tale contesto, la scuola si pone come una presenza educativa forte e determinante per la crescita e la formazione di tutti gli alunni e in particolari di quelli che, proprio a causa della mancanza, al di fuori dell’ambito familiare, di luoghi di socializzazione, di aggregazione, di integrazione rischiano una percezione limitata della propria identità che in molti casi si manifesta in una scarsa fiducia di sé, rifiuto delle proposte formative e d’apprendimento, comportamenti devianti o condizioni di disagio e abbandono.

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Quadro storico e geopolitico

SANT’ONOFRIO

E’ il comune a più alta densità demografica, punto di passaggio per raggiungere Vibo Valentia, e sede dell’omonimo svincolo dell’A3. Abitato in origine da monaci brasiliani che in seguito edificarono un monastero, ,il comune prende il nome da un eremita ,Onofrio del Cao, che aveva scelto questo nome in onore di S. Onofrio Anacoreta divenuto il santo protettore del luogo.

I frati erano soliti costruire i loro conventi in luoghi lontani dal mare, su colline difficilmente accessibili, e facilmente difendibili dalle incursioni dei Saraceni. L’esempio di questi frati che, oltre a portare con sé preziosi documenti delle civiltà greca e romana studiavano, pregavano e lavoravano per rendere fertili quelle terre, fu guida ed esempio per gli aborigeni che ancora vivevano in grotte scavate nel tufo ,o in villaggi come Chaos(burrone),situato a nord del convento in una località tanto incolta e scoscesa da meritare quel nome e di cui oggi rimane un avvallamento in cui si trova la “fontana del Cao”. Iniziò così un continuo raggruppamento demografico intorno al convento dei frati i quali, in occasione del fortissimo terremoto del 1550 che rase al suolo tutti i casolari, furono di largo aiuto ai terremotati e li accolsero nelle capanne e nelle case che usavano costruire intorno ai conventi per accoglienza e ospitalità. Così, nel segno della solidarietà umana si sviluppò e crebbe la comunità di Sant’Onofrio di rito greco-bizantino. Oggi il comune mantiene le caratteristiche di territorio prevalentemente agricolo e conta circa 3000

abitanti .L’utenza delle scuole di Sant’Onofrio ,come quella degli altri comuni dell’Istituto, è diversificata per provenienza ,appartenenza sociale e culturale: i flussi migratori, provenienti per la maggior parte da India, Pakistan, Marocco, Cina ed Europa Centrale, hanno contribuito ad accrescere il numero dei lavoratori nel campo dell’edilizia e della piccola i ndustria e a rendere la scuola una realtà multiculturale sempre più protesa a valorizzare le diversità riconoscendo in esse un’opportunità di crescita e arricchimento.

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In Via Del Signore, strada che funge da spartiacque tra il territorio di Sant’Onofrio e Stefanaconi, è ubicata la sede centrale dell’Istituto che ospita nell’edificio centrale gli uffici della dirigenza, della segreteria, e un ampio spazio utilizzato per le riunioni dipartimentali, per gli scrutini, gli incontri per gli esami finali. Affiancano l’edificio centrale le sezioni della scuola dell’infanzia e i locali della scuola primaria.

SCUOLA SEC DI PRIMO GRADO

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SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA DELL’INFANZIA

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MAIERATO

Sede territoriale dell’Oasi Naturale del Lago Angitola, situata nella parte settentrionale della provincia di Vibo Valentia, Maierato era in origine un casale appartenente a Crissa, città fondata dai greci sbarcati sul Tirreno in cerca di terre da colonizzare. Da questo territorio denominato in seguito Rocca Niceforo e Rocca Angitola, ebbe origine “Macherato” (battaglia sacra).

SuIla storia dello sviluppo del primo casale non si sa nulla d preciso, pare che sia stato scelto questo posto sia per la grande abbondanza di tufo,con cui venivano costruiti i mattoni pieni utilizzati costruire le case , sia per la vicinanza del fiume Nia..Si tramanda ancora che le prime case sorsero in prossimità della” Fontana Vecchia” dando vita al primo rione detto” Lupia. “Dal 1500 Maierato ,ancora casale di Rocca Angitola, iniziò ad avere un’amministrazione propria, con poteri giurisdizionali e territoriali propri. Tra il 1700 e il 1720 il casale di Maierato fu elevato a capoluogo comunale. Maierato fu ricostruita sempre sugli stessi luoghi dove era sorta , anche dopo il catastrofico terremoto del 1783 :furono di nuovo costruite le case ,riedificate e ristrutturate le attuali chiese, sviluppandosi e allargando sempre di più il proprio territorio fino ad assumere intorno al 1800 la connotazione di comune autonomo con più di 1700 abitanti. Dopo aver vissuto ,nel dopoguerra ,il dramma dell’emigrazione in America ,il paese subisce un notevole calo demografico ed economico attenuatosi solo a partire dagli anni 80 con la nascita della “zona industriale”.

Nato come centro rurale, pur conservando le sue origini, è il paese che ha avuto la

maggiore evoluzione di tipo industriale a cui ha fatto seguito sia un incremento delle attività lavorative sia una rapida trasformazione delle condizioni socio-economiche.

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SCUOLA DELL ‘INFANZIA

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SCUOLA ELEMENTARE

AULA DIDATTICA ESTERNA

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SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO

1 SCUOLA SEC DI PRIMO GRADO

FILOGASO

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Sul crinale di una collina, su una striscia di terra pianeggiante e soleggiata, tra i versanti del Mesima e dell’Angitola, sorge Filogaso il cui nome si può far risalire al greco “terra amabile” o come riportato, in relazione al suo aspetto topografico, da vari documenti dal Seicento all’Ottocento: ”filo di case”, come in effetti ancora oggi, appare ,visto dall’alto , questo paese dalle origini antichissime risalenti al periodo della Magna Grecia. Casale per un lunghissimo periodo di tempo di Rocca Angitola, nel 1496 insieme alla vicina Panaghia ,località sita ad Est prima del vallone che porta a San Nicola da Crissa e appartenente alla contea di Arena ,fu costituita come baronia a sé comprendente i casali di Sant’Onofrio, San Demetrio, Stefanaconi, e Belfrate, e fu affidata dai dominatori spagnoli alla nobile famiglia dei Carafa di Nocera che l’amministrarono per quasi due secoli .Nel 1653 la baronia di Filogaso, passò ai Ruffo di Sicilia fino al 1816 quando, in seguito alla soppressione della feudalità divenne comune autonomo con un proprio ordinamento sia giuridico che politico. Il paese nacque, pertanto, dalla fusione di due antiche terre del Regno di Napoli :Filogaso e Panaghia, abitate da persone nobili e virtuose ,circondate da boschi pieni di ogni tipo di selvaggina, e da fertilissime campagne .Qui furono edificati suntuosi palazzi, imponenti chiese, e furono fondati i Conventi Domenicani e i primi Conventi dei Cappuccini in Calabria .Ricostruito ,in un luogo poco distante ,dopo il terremoto del 1638 che rase al suolo l’intero centro abitato, Filogaso, ai tempi della Repubblica Partenopea fu a lungo comune di Monteleone; all’inizio dell’Ottocento, i Francesi prima ne fecero un’Università del Governo ,poi la retrocessero a villaggio di Panaghia nel territorio di Pizzo. Solo con la nuova destinazione data dai Borboni alla Regione, con l’istituzione delle province di Reggio Calabria e Catanzaro il paese, riacquistò autonomia amministrativa e Panaghia tornò ad essere sua località.

Con i suoi 1400 abitanti Filogaso è oggi un moderno e comodo centro della provincia di Vibo Valentia, grazie alla posizione topografica che lo colloca tanto vicino al mare quanto alla montagna, equidistando da questi luoghi meno di 20 Km e solo 15 dal capoluogo di provincia.

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SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

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SCUOLA DELL’INFANZIA

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STEFANACONI

A soli 2,5 km,5 km dal capoluogo di provincia,il territorio di Stefanaconi, attraversato dal fiume Mesima,e dai torrenti Levrise e Pagliocastro,immerso in una vegetazione ricca di uliveti e frutteti, rappresenta fin dai tempi dei Greci, come i paese limitrofi, un importante crocevia di collegamento,un luogo di transito per gli scambi commerciali tra l’antica Hipponion e le popolazioni delle colonie locresi che vi giungevano attraversando la valle del Mesima .Il ritrovamento in località Motta San Demetrio di reperti neolitici come pietre appiattite, mattoni e cocci di vasi simili a quelli rinvenuti con gli scavi archeologici, nella vicina Vibo, fanno risalire la data di nascita di Stefanaconi intorno al IV secolo A.C. in seguito al distacco di nuclei familiari greci da Hipponion verso il territorio vicino più fertile e ricco di acqua. Proprietà, fino al 1496, della Contea di Arena, fu governato prima dai Conclubeth, poi dai Carafa e infine nel 1770, insieme alla vicina Terra di San Demetrio ,fu acquistata dal duca Nicola Caracciolo i cui discendenti la possedettero fino alla soppressione de feudi.Stefanaconi venne riconosciuta comune autonomo nel 1811 dopo essere state dichiarata dai Francesi

“Luogo del Governo di Monteleone”. Attualmente conta circa 2500 abitanti compresi quelli della frazione Morsillara che confina con Sant’Onofrio e faceva parte anticamente di Motta San Demetrio, Nel centro storico si possono osservare antichi palazzi nobiliari e chiese di notevole valore architettonico; apre il paese il palazzo municipale di fronte al quale è ubicata la scuola secondaria di primo grado quasi in continuità con la scuola d’infanzia, costituite da un solo piano terra adibito ad aule e laboratori ludici, informatici artistici. La scuola primaria, invece, è ubicata in via Santa Maria, una delle tre lunghe direttrici che attraversano l’abitato, L’edificio consta di due piani: il piano superiore adibito a mensa, e il piano terra dove ,di fronte alle aule, si trova l’atrio ,ampio e spazioso, utilizzato per mostre e attività teatrali e collettive.

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SCUOLA SECONDARIA

SCUOLA ELEMENTARE

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AULA INFORMATICA SCUOLA ELEMENTARE

La Scuola dell’infanzia è ubicata presso i locali della scuola primaria per la ristrutturazione della stessa.

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PreSentazione dell’istituto pROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRA-CURRICOLARE, EDUCATIVA, ORGANIZZATIVA..

Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere

bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che

marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo

triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing, la cosa

importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo

triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro

contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla

fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica.

DANIEL PENNAC

iStitUto comPrenSivo Statale Sant ’onofrio

- Via Del Signore

- C. A.P. 89843

- Città Sant’onofrio

- Provincia Vibo Valentia

- Tel. 0963/ 262102

- Cod. meccanografico VVIC82000T

- SITO WEB: WWW.ic.santonofrio.it

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DIRIGENTE SCOLASTICO: ING. RAFFAELE VITALE

I COLLABORATORE PROF C.ARCOVIO IICOLLABORATORE :INS M.LO BIANCO

AREA ORGANIZZATIVA STAFF DEL DIRIGENTE

PROF .C.ARCOVIO INS. M.LO BIANCO PROF. O.PROFITI PROF. M.SCOLIERI

AREA DIDATTICO-ORGANIZZATIVA FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1 AREA2 AREA 3 AREA 4 AREA 5 PROF R.M.SUPPA PROF C.MAZZA PROF R.CALAFATI PROF A.MARCELLO PROF G.ANELLO

RESP.SICUREZZA ANIMATORE DIGITALE REF. SOSTEGNO PROF V.CERAVOLO PROF O.PROFITI INS M.LO BIANCO

RESPONSABILI DI PLESSO

Sant’onofrio INFANZIA:

D.ADDESI

PRIMARIA:

A.POLICARO

SEC I GRADO:

C.ARCOVIO

FILOGASO INFANZIA:

R.MANTELLA

PRIMARIA:

M.LO. BIANCO

SEC I GRADO:

G.FERRARO

MAIERATO INFANZIA:

T.SCALAMOGNA

PRIMARIA:

F.IMBARLINA

SEC I GRADO:

M.SCOLIERI

STEFANACONI INFANZIA:

A.MONTESANO

PRIMARIA:

A.FRANZE’

SEC I GRADO:

M,LUBERTO

AREA AMMINISTRATIVA DSGA: IMINEO ROSARIA

AA:C.CACACE ,D.VACIRCA,R.VIRDO’,S.VANGELI.

0rganigramma 2017/18

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LA PARTECIPAZIONE: GLI ORGANI COLLEGIALI

ORGANI DA CHI E’ COMPETENZE

COLLEGIALI COMPOSTO

CONSIGLIO DI ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO • Indica gli indirizzi generali

- Docenti

-Genitori

-Personale ATA

e approva il PTOF

ING. R.VITALE

DIRIGENTE SCOLASTICO

MESSINA GIUSEPPE

PRESIDENTE

DOCENTI • Delibera il bilancio e il

• Barbieri Roberto conto consuntivo

• Imineo Sarina Francesca

• Policaro Antonietta

• Defina Rosaria • Dispone in ordine

• Lopreiato Francesca

all’impiego dei mezzi •

Marcello Caterina

Cugliari Maria

GENITORI finanziari per il

funzionamento della scuola

Messina Giuseppe

• Pensanti Immacolata

• Addesi Domenica

• Foti Maria Grazia

• Predispone e gestisce il • Barbalaco Rosaria

Profiti Onofrio

Direnzo Lorenzo Antonio programma di bilancio sulla

PERSONALE ATA base del PTOF

Minore Onofrio

Cacace Carmine

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Predispone il programma

GIUNTA ESECUTIVA

DIRIGENTE SCOLASTICO annuale e il conto consuntivo,

DOCENTI

Imineo Sarina Francesca

Barbieri Roberto

DSG

Rosaria Inìmineo

GENITORI

Barbalaco Rosaria

Greco Domenica

Prepara i lavori del Consiglio di

Istituto, esprime pareri e

proposte di delibera

Cura l’esecuzione delle

delibere

Propone al C.d.I. il programma delle

attività

finanziarie

allegando un’apposita relazione

e il parere di regolarità

contabile del

Collegio dei

Revisori

-Dirigente scolastico -Ha potere deliberante in materia di

COLLEGIO DEI DOCENTI - Docenti

funzionamento didattico

-Adotta e promuove iniziative di

sperimentazione

-Delibera iniziative di aggiornamento

per i docenti

-Adotta i libri di testo

-Programma e attua iniziative per il

sostegno degli alunni portatori di

handicap

-Designa i docenti responsabili delle

funzioni- strumentali

CONSIGLIO -Dirigente Scolastico Discute i problemi educativi,

d’interSezione - Docenti Del Plesso organizzativi, relazionali della scuola

(scuola Infanzia) - Rappresentanti Di Classe

CONSIGLIO DI Dirigente Scolastico Discute i problemi educativi,

INTERCLASSE - Docenti Del Plesso organizzativi, relazionali della scuola

(scuola primaria) - Rappresentanti Di Classe

CONSIGLIO DI CLASSE Dirigente Scolastico

- Docenti di ogni - Formula al Collegio proposte in ordine

(scuola secondaria primo grado) singola classe e i 4 all’azione educativa e di sperimentazione Rappresentanti dei - Agevola i rapporti tra docenti, genitori, Genitori eletti alunni

- Stabilisce una programmazione curricolare

- Valuta

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l’iStitUto

L’Istituto Comprensivo di Sant’Onofrio nasce nell’anno 2000/2001 dalla fusione delle scuole

d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Sant’Onofrio con quelle di Stefanaconi alle

quali si sono aggiunte nell’anno 2013/2014 le sedi di Maierato e Filogaso. L’Istituto assume

dall’inizio la connotazione di scuola verticalizzata sui tre ordini di scuola, garantendo

all’alunno, attraverso il raccordo e la condivisione di finalità, metodi e strategie, un percorso

formativo organico e completo, uno sviluppo articolato e multidimensionale, un apprendimento

lineare e continuo.

l’indirizzo mUSicale del noStro iStitUto

Con l’attivazione dell’Indirizzo Musicale avvenuta nell’anno scolastico 2001-2002 l’Istituto

Comprensivo di Sant’Onofrio è entrato nel novero di quelle scuole che hanno il privilegio di

poter offrire questa importante opportunità formativa. Gli alunni che frequentano i corsi si

rendono protagonisti di esperienze musicali gratificanti come saggi,concerti,manifestazioni

culturali e il loro entusiasmo e il loro impegno contribuiscono a rendere il nostro Istituto un

importante centro di diffusione della cultura musicale.I corsi ad Indirizzo Musicale nel nostro

Istituto sono attivi nei plessi di Sant’Onofrio, Filogaso e Maierato e consistono nell'inserimento

di lezioni di strumento (pianoforte , clarinetto, flauto, chitarra classica) nel curricolo degli

alunni, consentendo, di acquisire, alla fine del triennio, una solida competenza di base nello

strumento prescelto e una formazione musicale completa grazie anche alle attività di musica

d’insieme e orchestrali. Le lezioni di strumento, vengono svolte individualmente e/o a piccoli

gruppi. Accanto al momento di insegnamento individuale, l’attività di Musica d’Insieme assume

un’importanza particolare, poiché nel corso degli anni i docenti hanno in essa ravvisato una

particolare valenza formativa: sviluppa il senso ritmico, le capacità di concentrazione e di

ascolto e il rispetto delle regole di convivenza civile, aiuta la socializzazione, rafforza il senso

di responsabilità dal momento che il ruolo di ognuno è fondamentale nel conseguimento di un

buon risultato finale., concorsi e rassegne .Nel contesto in cui opera, l’Istituto Comprensivo di

Sant’Onofrio realizzando la sua funzione di centro di promozione culturale, sociale e civile al

fine di .instaurare un più stretto rapporto tra scuola e territorio,intende valorizzare anche con la

musica l’offerta formativa della scuola e realizzare un concreto contributo per una qualificata

azione di integrazione e di contrasto al disagio giovanile., promuovere iniziative di raccordo

con le Scuole Primarie e gli Istituti superiori del territorio, in una visione più ampia di continuità

e individuare nella musica l’elemento aggregante delle energie propulsive esistenti nella

scuola.In una scuola ad indirizzo musicale, formativa più che professionalizzante, la musica

d’insieme rappresenta l’ambito privilegiato nel quale operare: le nozioni acquisite a livello

teorico e tecnico-strumentale trovano infatti il loro più adeguato compimento nella

preparazione di brani che spaziano dalla musica da camera (duo, trio, quartetto e gruppi più

numerosi) fino all’orchestra. La costituzione di un’orchestra scolastica fa crescere in tutti i

sensi l’Istituto che la ospita e ne costituisce senza dubbio una delle attività più qualificanti,

considerando anche il fatto che la sua presenza può fungere da traino per l’avvio di una

pratica musicale più qualificata anche tra gli alunni non frequentanti le attività di indirizzo

musicale..

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I modelli orari e organizzativi

PLESSO S. ONOFRIO

. N. sezioni/classi N. Alunni N. Docenti

posto comune N. Docenti

sostegno I.R.C.

Scuola Infanzia 4 100 8 1 1

Laboratori, Aula psicomotricità, Androne per attività collettive, Piccoli spazi esterni

Scuola Primaria 10 158 21 4 1

Aula multimediale, Aula psicomotricità, Aula polifunzionale, Biblioteca alunni, Cortile esterno

Scuola secondaria

di 1° grado

6

75

19

6

1

Palestra coperta, Campetti esterni per la pallavolo e il basket, Aula d’informatica, Laboratorio

scientifico, Laboratorio per l’Educazione Tecnica ed Artistica, Laboratorio musicale, Aula per il teatro

Sono, inoltre, attivati n. 4 corsi di strumento: chitarra, flauto, pianoforte e violino

PLESSO FILOGASO

Sono, inoltre, attivati n. 4 corsi di strumento: clarinetto, pianoforte, chitarra e flauto traverso.

N. sezioni/classi N. Alunni N. Docenti

posto comune N. Docenti

sostegno I.R.C

Scuola Infanzia 2 27 4 0 1

Laboratori, Laboratorio multimediale, Sala mensa, Sala giochi, Androne per attività collettive

Scuola Primaria 5 61 11 3 1

Laboratorio multimediale, Laboratorio artistico, Sala mensa, Sala riunioni

Scuola secondaria di 1°

grado

3 41 16 1 1

Laboratorio multimediale, Laboratorio ceramica, Laboratorio linguistico con sistema di

videoconferenza

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PLESSO MAIERATO

N. N. Alunni N. Docenti N. Docenti I.R.C. sezioni/classi posto sostegno

comune

Scuola 2 42 6 0 1 Infanzia Laboratori, Laboratorio multimediale, Sala mensa, Sala giochi, Androne per attività collettive

Scuola 6 80 12 2 1 Primaria

Laboratorio multimediale, Biblioteca, Palestra, Sala mensa

Scuola 3 69 13 1 1 secondaria

di 1° grado

Laboratorio multimediale, Laboratorio scientifico, Laboratorio musicale, Palestra, Sala mensa, Sala riunioni

Sono, inoltre, attivati n. 4 corsi di strumento: clarinetto, chitarra, violino e flauto.

PLESSO STEFANACONI

N. sezioni/classi N. Alunni N. Docenti posto comune

N. Docenti sostegno

I.R.C.

Scuola Infanzia

2 34 4 0 1

Laboratori, Aula psicomotricità, Androne per attività collettive, Piccoli spazi esterni

Scuola Primaria

5 40 8 1 1

Aula multimediale, Aula psicomotricità, Aula lettura, Androne per attività collettive

Scuola secondaria di 1° grado

3 38 12 1 1

Personale docente 152 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 4

COLLABORATORI 21 ALUNNI: 740

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TABELLA TEMPO SCUOLA E FASCIA ORARIA

Nei plessi in cui è attivato, il servizio mensa viene prestato a carico dei Comuni, mentre la sorveglianza degli alunni è rimessa al personale docente incaricato

Scuola dell’Infanzia Tempo scuola Scuola dell’infanzia Tempo scuola S. Onofrio settimanale: ore 40 Stefanaconi settimanale: ore 45

Orario 8-16 Orario 8-16

Sabato chiusa Sabato 8-13

Scuola dell’Infanzia Tempo scuola Scuola dell’Infanzia Tempo scuola Maierato settimanale: ore 40 Filogaso settimanale: ore 40

Orario 8-16 Orario 8-16

Sabato chiusa Sabato chiusa

Scuola Primaria S. Onofrio, Filogaso, Classi: prima, seconda, terza, quarta e Stefanaconi e Maierato quinta

Tempo scuola: 30 ore settimanali

Orario 8,30-13,30 Orario S.Onofrio: 8,25—13,25

Scuola secondaria di 1° grado di S. Onofrio Classi: prima, seconda e terza

Tempo scuola: 30 ore settimanali

Orario 8,10-13,10

Scuola secondaria di 1° grado di Classi: prima, seconda e terza

Stefanaconi Tempo scuola: 36 ore settimanali

Orario 8,10-13,10

Lunedì e mercoledì 8,10-16,10

Scuola secondaria di 1° grado di Classi: prima, seconda e terza

Maierato Tempo scuola: 38 ore settimanali

Orario 8,10-13,10

Lunedì, mercoledì e venerdì 8,10-16,10

Scuola secondaria di 1° grado di

Classi: prima, seconda e terza

Filogaso Tempo scuola: 36 ore settimanali

Orario 8,10-13,10

Lunedì e mercoledì 8,10-16,10

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organico dell’aUtonomia

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle

sezioni previste e le loro

caratteristiche (tempo pieno e

normale, pluriclassi….)

Posto Posto di sostegno

comune

Scuola a.s. 2016-17: n. N 20 1 + 12 ore Si prevedono n. 10 sezioni (su

dell’infanzia quattro plessi) attivate con un

tempo scuola di 40/45 ore

settimanali.

a.s. 2017-18: n. N 20 1+12ore Si prevedono n. 10 sezioni (su

quattro plessi) attivate con un

tempo scuola di 40/45 ore

settimanali.

a.s. 2018-19: n. 20 1+12ore Si prevedono n. 10 sezioni (su

quattro plessi) attivate con un

tempo scuola di 40/45 ore

settimanali.

Scuola a.s. 2016-17: n. 35 8

primaria

a.s. 2017-18: n. 35 8

a.s. 2018-19: n. 35 7

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO

Classe di a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle

concorso/s classi previste e le loro

ostegno caratteristiche

11 ( 7 ore) 10 (10 ore) 11 (7 ore)

A043

Lettere

A059 6 (15 ore) 6 (6 ore) 6 (6 ore)

Matematica

A345 2 (12 ore) 2 (9 ore ) 2 (9 ore )

Inglese

A245 1 (14 ore) 1 (12 ore) 1 (14 ore)

Francese

A028 Ed. 1 (14 ore) 1 (12 ore) 1 (14 ore)

Artistica

A033 1 (14 ore) 1 (12 ore) 1 (14 ore)

Tecnologia

A032 Ed. 1 (14 ore) 1 (12 ore) 1 (14 ore)

Musicale

A030 Ed. 1 (14 ore) 1 (12 ore) 1 (14 ore)

Fisica

A077 8 8 8

2 chitarra 2 chitarra 2 chitarra

2flauto 2flauto 2flauto

2pianoforte 2pianoforte 2pianoforte

1violino 1violino 1violino

1clarinetto 1clarinetto 1clarinetto

SOSTEGNO 10 10 10

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La presente previsione tiene conto della situazione di organico definita nell’anno scolastico

2015/16 ed è confermata per il triennio successivo sulla base di un andamento demografico che

si prevede costante. Tutte le variazioni in aumento o diminuzione che si dovessero registrare

saranno tempestivamente comunicate all’ATP per le determinazioni di competenza

Posti per il potenziamento

Tipologia (es. posto comune n. docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al

primaria, classe di concorso scuola capo I e alla progettazione del capo III)

secondaria, sostegno…)*

Posto Comune primaria 1

Implementare le competenze in Italiano e Matematica

Sviluppare le competenze sociali e civiche

Area linguistica

Implementare le competenze in Italiano

Sviluppare le competenze sociali e civiche

Area logico-matematica 1 Implementare le competenze in Italiano e Matematica

Area motoria 1 Promozione del benessere scolastico scuola primaria

Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.

Direttore SGA 1

Assistente amministrativo 4

Collaboratore scolastico 18+3

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FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Infrastruttura/ Motivazione, in riferimento alle Fonti di finanziamento

attrezzatura

priorità strategiche del capo I e alla

progettazione del capo III

Dotare tutte le aule di questi Fondi Europei LIM dispositivi

Reti LAN e WLAN Agevolare la connessione rapida Fondi Europei

BIBLIOTECA

Comunali MEDIATECA

ATTREZZATURE Integrare le attrezzature sportive Progetti CONI SPORTIVE

NUOVE TECNOLOGIE

La Scuola, all’interno del proprio mandato istituzionale, deve essere attenta a cogliere i cambiamenti sociali, economici e tecnologici del contesto specifico e generale in cui opera; deve muovere i propri processi nella direzione dell’innovazione, adeguandoli alle attese dei portatori di interesse visti anche come cittadini-utenti di una società del futuro. L’Atto di Indirizzo del MIUR sottolinea come la digitalizzazione è ormai una necessità in tutti i settori e diventa una “parola chiave” nell’ambito delle Istituzioni scolastiche, nelle quali, appunto, si formano i cittadini del futuro, destinati a vivere in un ambiente in cui tutto viene gestito attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Al fine di colmare il divario digitale della Scuola, mediante la digitalizzazione amministrativa e una politica strutturale di innovazioni degli ambienti e della didattica, per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico delle competenze in generale, come previsto dal D.M. 851/2015, è adottato e attuato il Piano Nazionale per la Scuola Digitale(PNSD), in sinergia con la programmazione europea e regionale e con il Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga. Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale per la Scuola Digitale, l’Istituto Comprensivo di Sant’Onofrio persegue i seguenti obiettivi:

realizzare attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche in

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collaborazione con Enti e associazioni del territorio;

potenziare gli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle Istituzioni scolastiche;

adottare strumenti compensativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti, e tra Istituzioni scolastiche e articolazioni amministrative del MIUR;

formare i docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti;

formare il personale amministrativo per l’innovazione digitale nell’amministrazione;

potenziare le infrastrutture di rete;

definire criteri e finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiale per la didattica, anche prodotti autonomamente dalle Istituzioni scolastiche. In tal modo verrà messa in atto l’opportunità di rinnovare la Scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento, non solo luogo fisico, e come piattaforma che metta gli studenti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita, attraverso l’adeguamento delle strutture tecnologiche a disposizione, nonché le metodologie e le strategie didattiche usate con gli alunni. Le tecnologie diventano allora abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica e di tutti i suoi ambienti, coinvolgendo sia le attività orientate alla formazione e all’apprendimento, sia l’amministrazione, con ricadute estese al territorio. Gli obiettivi resteranno immutati: le competenze degli studenti, i loro apprendimenti, i loro risultati e l’impatto che avranno nella società come individui e cittadini; tali obiettivi saranno aggiornati nei contenuti e nei modi, per rispondere alle sfide di un mondo in rapido cambiamento, che richiede agilità mentale, competenze trasversali e un ruolo sempre più attivo da parte dei giovani. A tal fine sarà necessario che tutto il personale scolastico sia coinvolto in sfide metodologico-didattiche per i docenti e sfide organizzative per il Dirigente Scolastico e il personale amministrativo. Gli obiettivi che il PNSD pone sono:

promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie digitali

sviluppare standard efficaci, sostenibili e continui nel tempo per la formazione all’innovazione didattica

rafforzare la formazione all’innovazione didattica per tutti i docenti, a prescindere dal livello di carriera;

rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali, raggiungendo tutti gli attori della comunità scolastica; La formazione sarà pertanto diretta al Dirigente Scolastico, al DSGA e a tutti i docenti; per questi ultimi, l’approccio individua come priorità la formazione riguardante:

l’ innovazione didattica e metodologica, attraverso l’apprendimento pratico di una varietà di modelli e metodologie identificati come i più efficaci (didattica digitale, sperimentazione metodologica e didattica)

abilità e conoscenze informatiche, con particolare riferimento all’aggiornamento di competenze disciplinari od ordinamentali;

saper fare ricerca e autoaggiornamento; Le iniziative di formazione rientreranno in un nuovo modello di formazione sul tema del digitale, inteso come progetto formativo, con indirizzo nazionale e regionale, conferendo un ruolo fondamentale ai territori (con la creazione di snodi formativi), e attribuendo un ruolo importante alla formazione interna alla Scuola grazie alla presenza dell’animatore digitale, he opererà sulla base dei bisogni comuni. Come evidenziato tra gli obiettivi di processo del nostro Piano di Miglioramento, si procederà con la verifica dei livelli di competenza dei

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docenti per individuare i percorsi di formazione più idonei, da attuare in rete con altri Istituti del territorio; gli interventi potranno riguardare:

formazione di base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a Scuola

formazione di base sulle metodologie e sull’uso degli ambienti per la didattica digita-le integrata;

utilizzo, nella Scuola Primaria, delle ore di programmazione per avviare in forma di ricerca-azione l’aggiornamento sulle tematiche del digitale;

formazione al migliore uso degli ampliamenti digitali dei testi in adozione;

realizzazione di una comunità online con famiglie e territorio, anche attraverso ser-vizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della Scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia;

studio e formazione su nuove modalità di educazione ai media con i media;

studio sull’utilizzo di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi nel corso del triennio. Sarà sostenuta anche la formazione dedicata al personale ATA per rafforzare e aggiornare le competenze richieste dal profilo di appartenenza. Le attività formative verranno declinate annualmente sulla base del Piano Nazionale di Formazione del MIUR .

UN ANIMATORE DIGITALE IN OGNI SCUOLA L’istituto Comprensivo di Sant’Onofrio, come previsto dalla nota MIUR prot. n. 17791 del 19/11/2015 e a seguito di bando interno per il conferimento del suddetto incarico, ha individuato nel prof. Onofrio Profiti il docente che ricoprirà il ruolo di “animatore digitale” e gestirà, durante il triennio, il coordinamento delle attività del comma 57 della legge 107/2015 nonché l’attuazione del PNSD. L’animatore digitale, insieme al Dirigente Scolastico e al DSGA, affiancati progressivamente da un piccolo staff in ciascun plesso, costituito da coloro che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze, dopo anche corsi di formazione/aggiornamento mirati, in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione, costituendo il nodo di raccordo tra il livello centrale e la nostra Scuola. Inoltre, l’animatore digitale sarà formato, attraverso un percorso dedicato, su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD, così da poter favorire il processo di digitalizzazione dell’I. Comprensivo, diffondere le politiche legate all’innovazione didattica e sviluppare le competenze e le capacità dell’animatore nei suoi compiti principali. L’animatore digitale, per la realizzazione delle azioni previste in questo Piano Triennale dell’Offerta Formativa, potrà sviluppare progettualità su

formazione interna: stimolare la formazione interna alla Scuola negli ambiti del PNSD, sia organizzando laboratori formativi, sia favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative;

coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di attività sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e altri attori del territorio per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della Scuola, coerenti con l’analisi dei fabbisogni della stessa. L’animatore, al quale sono dunque richieste spiccate capacità di coordinamento, di leadership e di coinvolgimento, sarà affiancato da altri docenti dello staff dell’area digitale,sia per fornire pronte risposte ai bandi che vengono via via emanati dal MIUR sia per la realizzazione delle attività previste dal Piano con la stesura di progetti che supportino il Dirigente nelle attività specificatamente destinate alla realizzazione del PNSD. All’animatore spetta, infine, presentare un progetto, il Piano d’Intervento dell’Animatore Digitale,inserito nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa,e pubblicato sul sito della scuola.

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LA FORMAZIONE del personale docente Il personale della scuola è l’essenza dell’organizzazione e il suo completo coinvolgimento favorisce il fatto che le sue capacità siano usate per il beneficio dell’organizzazione. Il contributo del personale deve essere massimizzato attraverso il suo sviluppo e il coinvolgimento, attraverso la creazione di un ambiente di valori condivisi e una cultura di fiducia, apertura, responsabilizzazione e riconoscimento. La formazione continua mette al centro il personale della scuola, che fa innovazione attraverso lo scambio fra pari ed è riconosciuta quale momento apicale attraverso cui si promuove la qualità e lo sviluppo professionale. La forte esigenza di formazione, sia su competenze didattico – pedagogiche sia su quelle digitali e gestionali – amministrative, prevede la predisposizione di interventi specifici, accuratamente programmati dalla scuola, la quale si impegna a scegliere i contenuti e le modalità più coerenti. I momenti formativi sono intesi come tasselli di un unico processo gestito nell'ottica della continuità della formazione permanente, come chiaramente indicato nei documenti nazionali (Legge 107/2015) ed europei (Strategia di Lisbona 2010 ed Europa 2020). Le tre competenze chiave, individuate a livello europeo, che il personale della scuola deve possedere per garantire standard di qualità elevati, sono condivise dal nostro Istituto e supportano la prospettiva di creare un efficace profilo professionale: ● saper lavorare con gli altri e per gli altri nella prospettiva di una collaborazione professionale permanente, dell’attenzione all’individuo per una società equa e inclusiva; ● saper lavorare con l’informazione, le tecnologie e la pluralità delle conoscenze; ● saper lavorare con e nella società a livello locale, regionale, nazionale, europeo. LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE L'elaborazione del piano di formazione per i/le docenti del nostro Istituto muove dalla rilevazione dei bisogni formativi del personale e del contesto socio culturale dell'istituzione scolastica rilevati da figure professionali individuate al suo interno, con l'obiettivo di ● assicurare ai docenti il possesso delle conoscenze, degli atteggiamenti, degli strumenti e delle competenze pedagogiche necessarie per svolgere il proprio lavoro in modo efficace; ● assicurare il coordinamento, la coerenza e l’adeguato finanziamento di tutte le iniziative riguardanti la formazione e lo sviluppo professionale degli insegnanti; ● promuovere la diffusione tra gli insegnanti di una cultura della ricerca e della riflessione; ● promuovere la valorizzazione e il riconoscimento sociale della professione docente; In base al comma 124 L.107/15 la formazione del corpo docente è “obbligatoria, permanente e strutturale”; l’Istituto Comprensivo di Sant’Onofrio ha considerato prioritario lo sviluppo dei seguenti ambiti di formazione: ● Metodologie sulla didattica digitale e le competenze tecnologie TIC. ● Percorso sulle emozioni. ● Adesione al progetto “Dislessia amica” realizzato dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) con Fondazione TIM e di intesa con il MIUR Le proposte formative sono dedicate alla valorizzazione professionale e volte a migliorare la qualità lavorativa del personale e l’organizzazione interna al fine di indirizzare positivamente le competenze, la professionalità, le risorse culturali, il senso di appartenenza, il ruolo e le responsabilità di ogni singolo verso gli scopi e le finalità dell’Istituzione scolastica.

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AMPLIAMENTO dell’offerta formativa ANNO SCOLASTICI 2017/18

I progetti di ampliamento/arricchimento dell’offerta formativa I progetti, proposti e deliberati dal Collegio dei Docenti assumono una particolare importanza all’interno dell’offerta formativa dell’Istituto e ne rappresentano uno degli aspetti più qualificanti. L’Autonomia scolastica (D.P.R. 275/99) permette di articolarne tempi, modalità, mezzi, contenuti, sfruttando al meglio le opportunità offerte dalle nuove scelte organizzative(flessibilità oraria, modularità, compensazione…) e calandole nella realtà e nelle esigenze specifiche dell’utenza. Finalità educative e didattiche generali: ● Introdurre nuovi saperi e arricchire le abilità degli alunni con strumenti diversi(visivi, informatici, grafici, multimediali…) ● Realizzare percorsi formativi diversificati e adeguati alle varie esigenze e aspettative degli studenti nella fascia dell’obbligo, in senso interdisciplinare e pluridisciplinare, in funzione anche delle priorità emerse dal RAV. ● Realizzare la flessibilità degli ’interventi didattici proposti dal Consiglio di Interclasse e di Classe, con particolare riguardo al recupero e al sostegno individualizzato. ● Arricchire l’offerta formativa attraverso attività motivanti che potenzino le abilità strumentali di base, le competenze trasversali e disciplinari. La nostra scuola amplia la propria offerta formativa attraverso la realizzazione di molteplici iniziative progettuali. L'istituto organizza attività diversificate, presentate sotto forma di progetti, che possono essere svolte in orario scolastico o extrascolastico allo scopo di integrare i contenuti disciplinari. I progetti da implementare e promuovere si realizzano sulla base di precise scelte educative della scuola che, valorizzando al meglio le risorse professionali interne, tengono conto delle opportunità formative proprie del Territorio. L’ampliamento dell’offerta formativa rappresenta quindi un significativo momento di crescita e di approfondimento grazie anche alla consulenza di esperti del settore, che in alcuni casi affiancano i docenti nelle attività. I progetti variano annualmente sulla base dell'analisi dei bisogni e sono soggetti all'approvazione degli organi collegiali. In conformità a quanto stabilito dalla legge 107/2015 in relazione ai progetti di implementazione delle competenze chiave logico-matematiche, linguistiche, motorie e tecnico-scientifiche, l’Istituto farà riferimento all’organico di potenziamento e alle graduatorie formalizzate per reclutare risorse professionali funzionali al potenziamento e al consolidamento delle macroaree d’interesse individuate in sede di collegio. Anche per l’anno scolastico 2017-2018 il Collegio dei docenti nella seduta del 12/09/2017 ha deliberato di privilegiare i progetti d’istituto che arricchiscono e personalizzano l’offerta formativa sulla base delle scelte d’indirizzo del PTOF, degli esiti del RAV, e delle tematiche e delle peculiarità contestuali che renderanno possibili anche mediazioni con enti ed associazioni esterni alla scuola. In particolare ,al fine di promuovere fin dalla scuola dell’infanzia la pratica motoria fisica e sportiva, l’Istituto aderisce ai seguenti progetti promossi dal MIUR e dal CONI :

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Per la scuola primaria: “Sport in classe” Per la scuola dell’infanzia e primaria: “Regione in movimento” Per la scuola secondaria:”Campionati studenteschi.” Un’articolazione progettuale ricca e variegata , che sarà realizzata secondo criteri di interdisciplinarietà e di verticalizzazione dei curricoli. In piena rispondenza a queste linee programmatiche si collocano le due macroaree tematiche ,ambiente e legalità, che l’Istituto ha individuato per il miglioramento nel triennio della propria offerta formativa. Per l’anno scolastico 2017/18 i docent i facenti parte della commissione progetti istituita ad inizio anno dal DS , sulla base dell'analisi dei bisogni, dopo un’attenta valutazione delle situazioni oggettive nei diversi plessi ed ordini di scuola, con riferimento agli Obiettivi f inali contemplati dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa, 2016/ 2019, relativi alle tematiche “ambiente e legalità” hanno strutturato un progetto d’Istituto,unico per tutti gli ordini di scuola ,dal titolo : “Scuola: palestra di democrazia ”definendo in un’ottica di continuità e verticalizzazione dei processi formativi, obiettivi generali ,finalità ed attività trasversali intorno a cui ruoterà l’articolazione delle attività aggiuntive di ogni ordine di scuola che realizzerà il Progetto con modalità che saranno programmate e contestualizzate alla realtà delle sezioni e delle classi interessate. I progetti si pongono come obiettivo principale quello di educare l’individuo ad un comportamento corretto e responsabile nei confronti dell’ambiente che lo circonda, attraverso un processo che lo renda consapevole del patrimonio ambientale a disposizione. A tal fine verranno svolte tutte quelle attività, come uscite didattiche, collaborazione con associazioni ambientaliste, incontri con esperti, laboratori pratici, in grado di sviluppare le capacità di osservazione, potenziare la sensibilità, favorire il rispetto, stimolare la riflessione, elaborare proposte volte alla salvaguardia delle risorse ambientali di cui si dispone. I progetti pertinenti alla seconda area tematica traggono origine dalla necessità di sviluppare una cultura della legalità nell'ottica della prevenzione e del contrasto del disagio adolescenziale e del "bullismo"; sviluppare una cultura dell'accoglienza, della solidarietà e della cittadinanza attiva.

PROGETTO “ScUola: PaleStra di democrazia”

PROGETTO UNICO D’ISTITUTO “SCUOLA: PALESTRA DI DEMOCRAZIA”

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SANT’ONOFRIO

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO-

Docenti Scuola dell’Infanzia

Docenti Scuola Primaria

Docenti Scuola Secondaria di 1° Grado

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Classi/ Sezioni TUTTE

Descrizione

L’attività progettuale extra-curriculare è un’esperienza che si caratterizza per lo stare insieme, per la partecipazione attiva, la gioia e la condivisione. La finalità del progetto “SCUOLA: PALESTRA DI DEMOCRAZIA”, consiste nello sviluppare, nell’alunno cittadino, il senso di appartenenza ad una comunità residente in un determinato territorio, alla cui vita sociale egli deve contribuire in modo attivo e competente, secondo le regole proprie della Democrazia. Il concetto di Cittadinanza serve a formare cittadini italiani che siano allo stesso tempo, cittadini dell’Europa e del Mondo. Gli alunni sono giovani menti che esercitano diritti inviolabili e rispettano i diritti inderogabili della società di cui fanno parte ad ogni livello, da quello famigliare, a quello scolastico, da quello regionale a quello nazionale, da quello europeo a quello mondiale, nella vita quotidiana, nella studio e nel mondo del lavoro. Ogni alunno dovrebbe conoscere anche i principi fondamentali della Costituzione, che è il documento fondamentale della nostra Democrazia e mappa dei valori, utile ad esercitare la cittadinanza. La scuola italiana può e deve essere una “Palestra di Democrazia”, dove ogni studente si esercita a dare un significato nuovo alla convivenza, intesa come un percorso che, con il contributo delle altre agenzie formative, costruisce, contemporaneamente, identità personale e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione.

Obiettivi Formativi

Neutralizzare i messaggi negativi indirizzando gli alunni a comportamenti ispirati alla bontà, all’amicizia, alla collaborazione, all’aiuto reciproco, alla pace. Acquisire la consapevolezza che ogni alunno è titolare di diritti, ma, al tempo stesso, rispettoso di regole. Riflettere sul concetto di “Libertà”, inteso come spazio di convivenza: “la mia libertà finisce laddove inizia quella dell’altro”. Comprendere i meccanismi che regolano la società in cui viviamo. Saper assumere responsabilità personali e di gruppo.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Competenze Attese Scoprire, conoscere, interiorizzare e rispettare le regole. Stimolare la conoscenza reciproca e l’appartenenza ad un gruppo. Prendere consapevolezza del proprio mondo (la famiglia, la scuola, la parrocchia…) Comprendere l’importanza di aiutarsi e volersi bene, rafforzando il sentimento di amicizia.

Metodologia Modalità Organizzative Attività

Tutti gli obiettivi saranno presentati sotto forma di gioco. L’acquisizione delle regole avverrà attraverso l’utilizzo di: filastrocche, letture, canti, disegni, immagini ed attività pratiche. Uscite Didattiche sul Territorio. Attività frontale con Gruppo - sezione - Attività a Sezioni aperte.

Mezzi e strumenti Utilizzo di materiale manipolativo. Lettore CD e DVD Schede strutturate: colori, carta, cartoncino, forbici, colla e altro

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SCUOLA PRIMARIA

Competenze Attese

CLASSI PRIMA E SECONDA

Riflettere sul concetto di “DIRITTO”. Conoscere il significato della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Conoscere i principali diritti dei Bambini.

CLASSI TERZA, QUARTA, QUINTA

Conoscere se stessi. Rispettare l’altro nella sua diversità. Rispettare le regole dei vari ambienti in cui si vive (famiglia, scuola, spazi, pubblici). Usare comportamenti corretti nei diversi contesti di vita. Comprendere l’importanza dei simboli dell’identità nazionale e locale. Esercitare i propri diritti e doveri. Comprendere alcuni articoli della “Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo” e della “Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia”.

Metodologia Modalità Organizzative Attività

Conversazioni, discussioni, riflessioni. Lezioni frontali, lavori di gruppo. Uscite sul territorio Visione di filmati, immagini e foto. Produzione di lavori individuali e/ o di gruppo con tecniche diverse.

materiale di facile consumo. Mezzi di trasporto

Spazi Aule- Atrio- Ambiente Esterno

Tempi Tutto il corso dell’anno scolastico

Prodotti Commemorazione del 4 Novembre: giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Visita guidata al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia. Visita ad una Fattoria Didattica. Giornata ecologica in occasione della “Giornata Mondiale della Terra” Manifestazione Finale

Eventuali rapporti con altre scuole e con il territorio

Enti Locali – Scuola Primaria – Scuola Secondaria di 1° Grado -

Indicatori di successo per il successivo monitoraggio

Interiorizzazione delle principali regole di comportamento sociale.

Ore previste per attività aggiuntive

15 ore ad insegnante

Risorse finanziarie necessarie

Acquisto del materiale necessario.

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Mezzi e strumenti Lettore CD, DVD; LIM; Materiale manipolativo. Mezzi di trasporto

Spazi Aule; ambiente esterno ed interno alla scuola.

Tempi Tutto l’anno scolastico

Prodotti Commemorazione del 4 Novembre: giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Visita guidata al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia. Visita guidata alla Cittadella Regionale di Reggio Calabria o Catanzaro. Visita ad una Fattoria Didattica. Giornata ecologica in occasione della “Giornata Mondiale della Terra”

Eventuali rapporti con altre scuole e con il territorio

Enti Locali – Scuola dell’Infanzia- Scuola Secondaria di 1° Grado.

Indicatori di successo per il successivo monitoraggio

Arricchimento culturale, acquisizione del senso civico, assunzione di comportamenti legalmente corretti.

Ore previste per attività aggiuntive

15 ore ad insegnante

Risorse finanziarie necessarie

Acquisto del materiale necessario. Partecipazione dei collaboratori Scolastici

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

COMPETENZE ATTESE

Conoscere le forme di governo attuali e passate. Conoscere la divisione del potere. Conoscere la storia della Democrazia Antica. Conoscere la storia della Costituzione italiana. Conoscere l’importanza del diritto- dovere del voto. Conoscere l’organizzazione politica italiana, locale e nazionale.

Metodologia Modalità Organizzative Attività

Momenti di discussione, riflessione e ricerca sui vari argomenti proposti. Apprendimento esperienziale con compiti concreti. Giochi di simulazione. Interviste. Questionari. Testi scritti. Produzione creative. Lezioni frontali, lavori di gruppo Visione di filmati, immagini e foto.

Mezzi e strumenti Lettore CD, DVD; LIM; Materiale manipolativo.

Spazi Aule; ambiente esterno ed interno alla scuola.

Tempi Tutto l’anno scolastico

Prodotti Commemorazione del 4 Novembre: giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Visita guidata al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia. Visita guidata alla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina Giornata ecologica in occasione della “Giornata Mondiale della

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Terra”

Eventuali rapporti con altre scuole e con il territorio

Enti Locali – Scuole

Indicatori di successo per il successivo monitoraggio

Arricchimento culturale, acquisizione del senso civico, assunzione di comportamenti legalmente corretti.

Ore previste per attività aggiuntive

15 ore ad insegnante

Risorse finanziarie necessarie

Acquisto del materiale necessario. Partecipazione dei collaboratori Scolastici

Percorso di educazione alla legalità

Nell’ambito delle iniziative di Educazione alla legalità previste per gli alunni del nostro

Istituto ,in ottemperanza all’articolo 1 comma 7 della legge 107 che punta alla

“valorizzazione della scuola intesa come comunita' attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le associazioni ,le famiglie e la comunita' locale“ è

stato voluto e pianificato dal Dirigente Scolastico e approvato dal Collegio dei Docenti, un percorso di formazione specifica sulla legalità e la costituzione del senso civico, che prevede una serie di incontri nelle varie sedi scolastiche, con esponenti territoriali delle Istituzioni: Sindaci, Forze dell’ordine, Comando provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia,Polizia di Stato, Polizia Postale, esponenti di associazioni e federazioni sportive impegnate nella diffusione della cultura della legalità. Tra le tappe più importanti del percorso,per le classi della Scuola Secondaria di primo grado e le quinte classi della Scuola Primaria , sono stati programmati incontri con i Carabinieri della Compagnia Speciale di Vibo Valentia presso il G.O.C. un’ampia struttura nella quale opera un reparto di uomini appartenenti all’Arma dei carabinieri particolarmente addestrati e qualificati nella cattura dei latitanti e nella gestione dell’ordine pubblico; un reparto.che, per gli equipaggiamenti speciali quali l’uso di elicotteri e di unità cinofile e per i servizi particolari che offre nel controllo del territorio e nel contrasto alla criminalità comune e organizzata, rappresenta un’eccellenza al servizio della nostra regione, un luogo dove la parola “legalità” acquista concretamente forma e contenuto. Tali momenti interistituzionali mirano al confronto e al dialogo con i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle Istituzioni allo scopo di stimolare negli alunni la cultura alla legalità e la formazione di una sana coscienza civile, costituzionale e democratica.

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PROGETTI INTERAREALI IN RETE

I nostri PROGETTI IN RETE :

Cultura Musicale. Progetto”Musica insieme”

Orientamento e Dispersione. Progetto “Scuola amica”

Cyberbullismo Scuola capofila “LICEO CAPIALBI”

Museo E Territorio Progetto didattico “Nei musei,nei siti di interesse archeologico-

storico-culturale”

Progetto teatro “Teatro in classe

Progetto sport “Correndo e calciando”.

PROGEtti dell’area didattica traSverSali ALLE VARIE SCUOLE

PROGETTO UNICEF

PROGETTO E-TWINNING

PROGETTO CONTINUITA’

PROGETTO “UNITI COME UNA PIGNA”

PROGETTO UNESCO

PON (Programma operativo Nazionale)2014-2020

Progetto Unicef Responsabile del

progetto e docenti

coinvolti

Primerano Anna

Attività Illustrazione articoli Convenzione O.N.U. per i diritti dell ‘infanzia

Attivita’teatrali e di cineforum “in occasione della Giornata

mondiale dei diritti dell’infanzia e relativo dibattito.

Manifestazione conclusiva: marcia dei diritti.

Obiettivi

(specifici e

trasversali)

Sviluppare una conoscenza consapevole dei diritti umani e in

particolare, dei diritti dell’infanzia.

Promuovere la piena conoscenza della Convenzioe dei diritti

dell’infanzia e dell‘adolescenza nel mondo della scuola

Favorire il senso critico,la capacità di riflessione le abilità di

comunicazione e integrazione sociale

Destinatari Tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo

Durata Novembre –Maggio 2017

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progetto e-twinning Al fine di motivare gli alunni con iniziative innovative e interessanti e promuovere in essi lo sviluppo di una combinazione di competenze che li renda capaci di affrontare la vita adulta, nel corrente anno scolastico sarà attivato nelle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado,il PROGETTO E-TWINNING di cui è viene di seguito riportata la dettagliata articolazione. Gli studenti coinvolti in eTwinning impareranno a comunicare in lingua francese selezionando e utilizzando le ITC per i diversi scopi comunicativi, facendo della dimensione europea, della coesione sociale e della capacità di lavorare in gruppo, realtà concrete della vita scolastica-

Referente del progetto: Prof.ssa Tiziana Rubino Durata del progetto:

Fase preparatoria: ottobre-novembre 2017

Fase esecutiva: dicembre-aprile 2018 Premessa

L’azione e-twinning (gemellaggio attraverso l’uso di strumenti digitali), é la principale iniziativa nell’ambito del programma e-learning dell’Unione Europea. Nasce per consentire una collaborazione a lungo termine tra due o più scuole dei Paesi dell’Unione Europea, che realizzano un progetto comune mediante l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. I gemellaggi possono riguardare:

a) semplici attività di scambio di informazioni o documentazione attraverso l’uso della comunicazione digitale (e-mail, videoconferenza, chat);

b) la realizzazione di progetti di ricerca da realizzare ciascuno nel proprio territorio di appartenenza per poi scambiare esperienze e valorizzare specificità e obiettivi formativi e didattici.

Destinatari:

Saranno coinvolti, in orario curriculare, tutti gli allievi delle classi seconde e terze. Saranno coinvolti in orario extra curriculare solo gli allievi con una votazione in francese superiore a 7 nel caso l’Agenzia E TWINNING approvi un progetto con numerosi partners che preveda una fase esecutiva particolarmente complessa. Durata:

Dal mese di dicembre 2017 al mese di aprile 2018.

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Lingua di comunicazione: francese. Obiettivi generali:

Sviluppare una vera identità europea.

Integrare le TIC all’insegnamento.

Approfondire la conoscenza di sistemi educativi e didattici diversi.

Creare un ambiente di apprendimento accattivante per gli insegnanti, gli studenti e l’intera scuola.

Obiettivi specifici:

Scoprire nuove culture e prendere coscienza delle analogie e delle differenze del modo di vita dei giovani provenienti da altri paesi.

Accrescere la motivazione all’apprendimento della lingua francese.

Utilizzare le TIC per accorciare le distanze.

Produrre informazione facendo conoscere la propria identità.

Far dialogare le scuole e in particolar modo i discenti in prospettiva di uno sviluppo delle conoscenze da spendere nel mercato del lavoro comunitario.

Capire i concetti di “relazione”, “accordo”, “rapporto con gli altri”.

Presentare, condividere e confrontare le informazioni sulla propria cultura con quelle dei paesi partner.

Sviluppare l’immaginazione e la capacità di parlare ad altri anche attraverso gli strumenti digitali e della comunicazione (internet, forum, blog).

Strumenti:

E-mail, chat, twinspace, twinblog, software elaborazione testi, immagini, video, suono, macchina fotografica digitale.

Procedura di lavoro

Il partenariato si svolgerà durante l’anno scolastico 2017-2018 e gli scambi avverranno tramite il twin space (luogo virtuale “protetto” dove potranno accedere soltanto i partner del progetto e in cui tutti gli allievi navigheranno sotto l’attenta supervisione dei propri docenti). Fasi di sviluppo del progetto: tempi e risultati attesi per ciascuna fase

L’attività didattica verrà organizzata in tre moduli di lunghezza non eccessiva: preliminarmente si cercherà di suscitare motivazione nei ragazzi per l’argomento da trattare; gli obiettivi attesi verranno adeguatamente esplicitati ed infine ragazzi verranno guidati verso una costante pratica di auto-valutazione. I FASE (Ottobre/novembre)

Predisposizione di tutte le attività del modulo. Lancio dell’intero progetto. Attività finalizzata alla raccolta di bisogni, aspettative ed interessi dei ragazzi. Informazione sul percorso, sulle modalità di conduzione e sui risultati attesi. Definizione del quadro di competenze possedute dagli allievi. Presentazione dei ruoli e compiti da attivare nel/nei gruppo/i.

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Predisposizione del Calendario dei lavori. II FASE (dicembre/febbraio): Ogni scuola si presenta: realizzazione di una presentazione in power point degli

alunni (informazioni personali, studi, hobby) e della propria scuola. Partecipazione ad eventuali concorsi promossi dall’agenzia europea.

III FASE (marzo/aprile) Cura e pubblicazione dei lavori realizzati nel twinspace e nel twinblog.

Gli allievi verranno suddivisi in gruppi e ciascun gruppo si occuperà della compilazione di una sezione. I lavori digitali prodotti saranno condivisi nel twin space e gli allievi dei vari paesi potranno commentarli. Risultati attesi

I discenti dovranno: Migliorare le competenze linguistiche. Incrementare l’uso informativo e creativo delle nuove tecnologie. Approfondire la conoscenza di diversi modi di vivere. Sviluppare le capacità creative e comunicative. Acquisire nuove competenze: comunicazione e presentazione, decisione,

soluzione dei problemi e gestione dei conflitti, creatività, lavoro di squadra e solidarietà.

Prodotto finale

Raccolta dei lavori finali prodotti dalle varie scuole in formato digitale. Creazione di un “diario digitale” dei giovani europei.

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PON (Programma Operativo Nazionale) 2014 – 2020

Al fine di rafforzare il sistema dell’istruzione e della formazione, il Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca, per il periodo di programmazione 2014-2020, sarà responsabile

dell’attuazione del Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola. Competenze e ambienti per

l’apprendimento”, che prevede interventi di sviluppo delle competenze, finanziati dal FSE, ed

interventi per il miglioramento degli ambienti e delle attrezzature per la didattica, finanziati dal FESR

Il PON “Per la Scuola – Competenze e Ambienti per l’Apprendimento” interviene sul contrasto alla

dispersione scolastica, sul miglioramento della qualità del sistema di istruzione e dell’attrattività degli

istituti scolastici, potenziando gli ambienti di apprendimento, favorendo la diffusione di competenze

specifiche e sostenendo attraverso la garanzia di sicurezza e qualità delle attrezzature,il processo di

innovazione e digitalizzazione della scuola. Alle scuole è richiesto di proporre approcci innovativi che

mettano al centro l’alunno e i propri bisogni e valorizzino gli stili di apprendimento e lo spirito

d’iniziativa per affrontare in maniera efficace e coinvolgente lo sviluppo delle competenze di base

Vista la concreta opportunità offerta dal Programma PON nel potenziamento dell’offerta formativa ,il

rafforzamento delle competenze degli studenti e l’innovazione degli ambienti di apprendimento e

della didattica il nostro Istituto ha aderito alle iniziative di attuazione del Programma Operativo

Nazionale sia nelle sue articolazioni del Fondo Sociale Europeo (FSE) per la formazione e il

miglioramento delle competenze che del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) per gli

interventi strutturali.

AREA FSE In relazione all’Avviso pubblico 10862 del 16/09/2016 “Progetti di inclusione sociale e lotta al

disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto

nella aree a rischio e in quelle periferiche”. Asse I - Istruzione - Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo specifico 10.1. - Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione

scolastica e formativa, con nota del MIUR prot. n. _AOODGEFID/31698 del 24/07/2017 il nostro

Istituto è stato autorizzato alla realizzazione del progetto 10.1.1A-FSEPON-CL-2017-193 Azione 10.1.1 - Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità ,

PROGETTO:”PIU’ SCUOLA PER UN FUTURO MIGLIORE”

Sotto- Codice identificativo progetto Titolo modulo Importo

azione autorizzato

10.1.1A 10.1.1A-FSEPON-CL-2017-193 PIU’ SCUOLA PER UN FUTURO MIGLIORE €. 39.719,10

CUP B29G16001500007

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Il progetto 10.1.1A-FSEPON-CL-2017-193 si articolerà nei seguenti percorsi formativi:

Modulo Sede Corso Plessi coinvolti

LO SPORT È’ VITA 1 Scuola Primaria Sant’Onofrio Primarie Sant’Onofrio e

Stefanaconi

LO SPORT È’ VITA 2 Primaria Maierato Primarie Maierato e Filogaso

MATEMATICA 1 Secondaria di I grado Sant’Onofrio Secondarie Sant’Onofrio e

Stefanaconi

MATEMATICA 2 Secondaria I Grado Maierato Secondarie Maierato e Filogaso

ITALIANO 1 Secondaria di I grado Sant’Onofrio Secondarie Sant’Onofrio e

Stefanaconi

ITALIANO 2 Secondaria I Grado Maierato Secondarie Maierato e Filogaso

CRESCERE NELL’ERA DIGITALE Scuola Secondaria di I grado Sant’Onofrio Tutte le scuole Primarie

PROGETTO 10.2.2A.-FSEPON-CL-2017-152

Azione 10.1.2 azioni di integrazione e potenziamento delle aree di base

Il progetto 10.2.2A.-FSEPON-CL-2017-152 prevede i seguenti percorsi formativi

Codice identificativo progetto Titolo del modulo Totale autorizzato

10.2.2A.-FSEPON-CL-2017-152

ItaliAmo Stranieri

Euro 44.905,20

GiocoMatica Primaria 1

GiocoMatica Primaria 2

GiocoMatica Secondaria 1

GiocoMatica Secondaria 2

ItaliAmo Primaria 1

ItaliAmo Primaria 2

ItaliAmo Secondaria 1

ItaliAmo Secondaria 2

PROGETTO“A CHE GIOCO GIOCHIAMO”

In relazione all’Avviso pubblico “Competenze di base”. Asse I-Istruzione-Fondo Sociale

EuropeoObiettivo specifico 10.2.1 Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia(linguaggi e

multimedialità,espressione creativa,espressività corporea)sono stati programmati i seguenti moduli:

Codice identificativo del progetto Titolo del modulo Importo autorizzato Totale autorizzato

10.2.1A-FSEPON-CL 2017-84

Musicando 1 Euro 4.977,90

Euro 19.911,60 Ritmando 1 Euro 4.977,90

Musicando 2 Euro 4.977,90

Ritmando 2 Euro 4.977,90

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Programma Operativo Regionale AREA FERS

PROGETTO “FARE SCUOLA FUORI DALLE AULE”

In relazione all’’Avviso Pubblico POR Calabria “Fare Scuola fuori dalle aule”, pubblicato sul BURC n.

4574, è stato presentato ed ammesso a finanziamento il progetto:

Fare scuola fuori dalle aule “Laboratori dei beni culturali nella Sibaritide”

CUP B26D17000150002

l progetto prevede la realizzazione di itinerari didattici integrativi e flessibili da svolgersi in contesto extra-scolastico e in modalità laboratorio (campi scuola), con particolare attenzione alla scoperta delle peculiarità del territorio regionale.Il progetto è compreso nella tipologia dei viaggi d'integrazione culturale, finalizzati alla conoscenza del territorio o dei viaggi nei parchi e nelle riserve naturali considerati come momenti conclusivi di progetti in cui siano sviluppate attività connesse alle problematiche ambientali.

PROGETTO MONDI 3D

In seguito all’’Avviso Pubblico prot. n° 3148 del 23\04\2017, avente ad oggetto la realizzazione di

“Dotazioni Tecnologiche, Aree Laboratoriali e Sistemi Innovativi di Apprendimento On-Line a

supporto della Didattica nei percorsi di istruzione” –Programma Operativo Regionale 2014-2020

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale-FESR Obiettivo Specifico 10.8 “Diffusione della società della

conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” del

POR Calabria 2014/2020 ,

è stato presentato ed ammesso a finanziamento il progetto:

“Mondi 3D”

Codice 2017.10.8.1.012

CUP B24D17000040007

Azione 10.8.1- Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per

l’apprendimento delle competenze chiave .Azione 10.8.5- Sviluppare piattaforme web e risorse di

apprendimento on-line a supporto della didattica nei percorsi di istruzione, di formazione

professionale –

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PROGETTO “SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO” UNO SPAZIO PROTETTO IN CUI APRIRSI

La scuola, insieme alla famiglia, rappresenta la principale agenzia di formazione e di

socializzazione dell'individuo, uno dei pilastri su cui agire per promuovere il benessere fisico,

psicologico, relazionale degli alunni, Nell’Anno Scolastico 2017/18 il P.T.O.F. del nostro

Istituto si arricchisce con l’attivazione di uno Sportello di Ascolto Psicologico che all’interno

della scuola rappresenta una grande opportunità per affrontare e risolvere problematiche

inerenti la crescita, oppure legate all’insuccesso, alla dispersione scolastica, al bullismo, o

ancora tipicamente connesse al periodo dell’adolescenza.

L’adolescenza e la preadolescenza costituiscono fasi del percorso di crescita caratterizzate

da importanti cambiamenti fisici, psicologici e relazionali che richiedono una ristrutturazione

dell'immagine di sè. I ragazzi, in questa fase, si trovano di fronte a complessi compiti di

sviluppo come la costruzione di un'identità , la ricerca di indipendenza e di autonomia.

Nell'affrontare questi compiti molti ragazzi possono sentirsi confusi e disorientati e questa

situazione spesso si unisce alla difficolta nel comunicare e condividere le proprie

esperienze. La scuola secondaria di primo grado riveste, in questa fase, un’importanza

cruciale sia per i ragazzi che per le loro famiglie, poiché, oltre a curare il profilo

dell’apprendimento, è un luogo di vita dove si sperimentano molteplici situazioni relazionali,

dove si impara la convivenza civile e si strutturano le relazioni con il gruppo dei pari.

RUOLO

Lo Sportello di Ascolto offre ai ragazzi uno spazio protetto nel quale poter esprimere le

proprie difficoltà scolastiche ed i propri disagi legati ai compiti di vita (la ricerca di autonomia,

e di indipendenza dalla famiglia; il confronto con i pari; le prime scelte legate al proprio

futuro; la definizione di una immagine di sé fisica e psicologica;) senza essere giudicati ma

sentandosi accolti e sostenuti, è altresì ,un possibile spazio di incontro e confronto per i

genitori per capire e contribuire a risolvere le difficoltà che naturalmente possono sorgere

nel rapporto con un figlio che cresce.

Lo Psicologo Scolastico è a disposizione degli studenti, dei genitori, degli insegnanti che

desiderino un confronto con un esperto di relazioni e comunicazione tenuto al segreto

professionale. Il colloquio che si svolge all’interno dello Sportello d’Ascolto non ha fini

terapeutici ma di consulenza, per aiutare il ragazzo a individuare i problemi e le possibili

soluzioni, collaborando con gli insegnanti in un’area psicopedagogia di intervento integrato.

Rispetto alle azioni messe in campo a favore degli studenti, sono previsti incontri di gruppo

che si svolgono in classe e che sono parte integrante del progetto di counseling attivato

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dalla scuola. Si tratta di interventi mirati alla mediazione dei conflitti, all'integrazione, alla

prevenzione del bullismo, alla motivazione all'impegno scolastico.

Finalità

In prima battuta ,il servizio di Sportello d’Ascolto è stato pensato con la finalità di prevenire o

contenere condotte a rischio, fisiologiche all’età adolescenziale ed al contesto storico e

culturale odierno(fenomeni di bullismo, difficoltà relazionali tra pari e con gli adulti,

abbandono scolastico)In una prospettiva sistemica e in senso più ampio, lo Sportello di

Ascolto è teso a promuovere il benessere integrale (fisico ,psicologico, e socio-

relazionale)degli alunni ,a migliorare la qualità della vita degli studenti, insegnanti e genitori,

a favorire il, successo formativo e a promuovere quelle capacita relazionali che portano ad

una comunicazione assertiva e collaborativa. Attraverso la valorizzazione dell’individuo nella

sua interezza e i colloqui motivazionali e di sostegno i ragazzi avranno la possibilità di

apprendere modalità di funzionamento più vantaggiose per la propria crescita cognitiva ed

emozionale e per il proprio benessere.

Obiettivi

Offrire agli alunni uno spazio d’ascolto e di confronto dove poter esprimere i propri

disagi, raccontare le proprie emozioni, e confrontarsi su situazioni –problema

all’interno di una relazione di aiuto accogliente e non giudicante.

Prevenire i comportamenti a rischio legati al periodo adolescenziale

Offrire ai genitori uno spazio d’ascolto, di consulenza, di riflessione relativa

all’esperienza educativa favorendo l’espressione del proprio vissuto genitoriale.

Sostenere i docenti nel lavoro con gli alunni più problematici.

Spazi

Lo sportello di Ascolto sarà ubicato in una stanza dell’edificio scolastico che rispetti le

esigenze di riservatezza per tutelare l’anonimato degli utenti. Si cercherà di mantenere la

stessa aula per tutta la durata del servizio così da non ostacolare l’accesso al servizio e

favorire la percezione di uno spazio protetto nel quale potersi confrontare e confidare.

Tempi Lo sportello d’ascolto sarà svolto nel periodo scolastico febbraio-maggio 2018,secondo un

calendario da concordare con le Scuole Secondarie di primo grado dell’istituto

Metodologia

Alunni, genitori ed insegnanti potranno accedere allo Sportello di Ascolto su prenotazione,

Gli alunni potranno prenotarsi lasciando un bigliettino (con su scritto nome, cognome,

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classe) in un’opposita “cassetta postale” situata all’interno della scuola: genitori ed

insegnanti potranno ,invece, consultare l’esperto tramite e-mail.

Ai sensi degli articoli 24 e 31 del Codice Deontologico degli Psicologi, considerata la minore

età degli studenti, sarà necessario che ,tramite opposito modulo, entrambi i genitori o chi ne

esercita la tutela, autorizzino l’alunno ad accedere al servizio. Tutti gli incontri saranno

registrati attraverso delle schede di raccolta dati al fine di poter monitorare lo svolgimento

del progetto ,effettuare una valutazione finale, informare sullo” stato di salute” e dare

indicazioni per promuovere, eventualmente, ulteriori iniziative di prevenzione-intervento.

L’apertura dello Sportello seguirà ad una prima giornata di presentazione del progetto

tramite un incontro plenario che coinvolgerà docenti ed alunni, mentre ai genitori il servizio di

Sportello sarà presentato attraverso una nota informativa .Come già precisato, lo psicologo

condurrà brevi colloqui individuali o di piccoli gruppi ,con l’obiettivo di supportare ed

orientare e non avranno alcun carattere terapeutico. Sarà cura dello psicologo indirizzare

verso i servizi pubblici presenti sul territorio qualora dovessero emergere situazioni da

approfondire.

Strumenti

Nota informativa da consegnare ai genitori allo scopo di presentare lo sportello di

Ascolto

Consenso informato

Scheda registrazione utenti.

Cassetta postale per accogliere le richieste di colloquio da parte degli alunni,

Valutazioni

L’esperto si impegna a fornire alla scuola una relazione successivamente ai primi tre incontri

di Sportello. Nella relazione saranno indicati il numero di colloqui effettuati e le

problematiche emerse così da poter ,eventualmente ,apportare immediate correzioni alla

gestione dello Sportello e programmare ulteriori interventi psicologici(ad esempio laboratori

esperenziali condotti in piccoli gruppi o nelle singole classi incontri con il gruppo docenti;

seminari con i genitori)Tutto ciò nell’ottica di perseguire la finalità del progetto, ovvero,

promuovere il benessere e migliorare la qualità della vita scolastica. Entro quindici giorni dal

termine dello Sportello, lo psicologo presenterà una valutazione finale sulla base

dell’elaborazione delle schede di registrazione. Si sottolinea che ,nonostante l’utilizzo delle

schede di registrazione, in ottemperanza all’etica deontologica e alla professionalità,

saranno garanti l’anonimato dei colloqui e la riservatezza dei contenuti (art 1 e 17 C.D.)

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progetto continuità tra gli ordini di scuola

In sintonia con la C. M. 339/92 riguardante la continuità educativa, la scuola ,a cura della

funzione strumentale AREA 3 Prof. Rosalba Calafati ,propone la realizzazione di momenti

d’incontro tra gli alunni e gli insegnanti dei tre ordini di scuola,Infanzia, Primaria, Secondaria

di primo grado, per facilitare il passaggio da una esperienza e da un contesto conosciuto ad

una nuova realtà che segna l’inizio di un nuovo periodo dell’esistenza.

Ogni esperienza di cambiamento, infatti, genera negli individui momenti d’incertezza e stati

d’ansia, difficoltà ad elaborare un distacco; è importante perciò che il contesto scolastico

sappia accogliere insicurezze e disagi, tipici di questi momenti, costruendo le condizioni per

l’elaborazione dei vissuti individuali e di gruppo, attraverso occasioni ed attività che

consentano di affrontare ciò che è nuovo in un processo di crescita e favoriscano la

comunicazione tra gli alunni e gli insegnanti degli anni ponte.

Obiettivi: ● Promuovere la conoscenza reciproca.

● Diminuire l’ansia e l’insicurezza davanti al “cambiamento”.

Facilitare l’integrazione nel nuovo contesto scolastico.

Attività previste per gli alunni ● Visita e conoscenza degli ambienti scolastici.

● Attività ludico-didattiche elaborate annualmente.

● Interviste e scambi di informazioni tra alunni.

Classi e sezioni coinvolte

Tutti i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia statale e privata e le classi prime e

quinte della Scuola Primaria.

Le classi quinte della Scuola Primaria e la prima classe della Scuola Secondaria di primo

grado

Uscite e visite guidate

Basandosi sulla consolidata capacità organizzativa del Prof Giuseppe Anello , Funzione

Strumentale AREA 5, l’Istituto Comprensivo, amplia la propria offerta educativa anche

attraverso iniziative altamente formative quali uscite didattiche, visite guidate e viaggi di

istruzione attuati in orario scolastico o nell’arco di un’intera giornata, partecipazione ad

iniziative proposte da enti esterni (manifestazioni, spettacoli …). Tali esperienze

rappresentano una validissima opportunità di apprendimento e di crescita per tutti gli alunni,

infatti, oltre ad ampliare il patrimonio di conoscenze e di esperienze, si configurano come

un’importante occasione di socializzazione, di dialogo, di confronto e di condivisione. Alcune

di esse sono state inserite nel progetto unico d ‘istituto “Scuola palestra di vita”altre

saranno realizzate in coerenza con le finalità del PTOF e la progettazione educativa della

classe, allo scopo di consolidare obiettivi didattico-formativi e di approfondire conoscenze

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relative ad argomenti di studio. Il piano delle uscite didattiche, visite guidate e viaggi di

istruzione programmati per l’anno scolastico 2017/2018, sarà altresì redatto sulla base delle

proposte avanzate consigli di intersezione/interclasse/classe e deliberato dal Collegio

Docenti e dal Consiglio d’Istituto; esso prevede uscite della durata massima di un giorno per

la scuola dell’Infanzia e viaggi di più lunga durata per la scuola Primaria e la Secondaria di I

grado.

Drammatizzazione La scuola affianca le attività curriculari di potenziamento con esperienze integrate di

drammatizzazione e di teatro come complemento necessario ai percorsi didattico ducativi

programmati per le dinamiche sociative e di esplorazione della personalità in divenire degli

alunni, soggetti attivi e dialettici di una “rappresentazione” partecipata delle conoscenze che

si inserisce nelle attivìtà culturali del territorio e coinvolge scuola, famiglie, istituzioni locali.

Concerti, teatro, convegni e dibattiti, intermezzi musicali sono solo alcune delle attività

previste e deliberate in sede di collegio nella forma interareale e trasversale con durata

annuale e impegno delle risorse logistiche e professionali.

Didattica laboratoriale integrata

Tra le attività progettuali finalizzate al potenziamento vi sono anche quelle sviluppate nei

laboratori scientifici e linguistici della scuola. Le esperienze di didattica laboratoriale

integrata rappresentano un valido supporto per ridurre fenomeni di dispersione scolastica e

concorrono a determinare processi di apprendimento metacognitivo attraverso dinamiche di

problem solving e di didattica partecipata.

Orientamento in uscita e continuità

Il progetto relativo all’orientamento in uscita e all’orientamento in itinere si inserisce nella

costruzione del percorso identitario degli alunni e contribuisce alla definizione di scelte e di

esperienze di studio spendibili nel proprio futuro scolastico e professionale. L’Istituto

promuove attività di open day in collaborazione con le istituzioni scolastiche di riferimento

del territorio vibonese, incontri con referenti orientamento per avere informazioni dettagliate

su curricoli, strutture e prospettive delle varie scuole, motiva, attraverso percorsi autonomi di

consapevolezza delle proprie attitudini, ad una scelta responsabile e maturata in accordo

con le famiglie. Il progetto coinvolge tutte le scuole di ogni ordine e grado e prevede la

collaborazione degli enti locali per la fase logistica di trasporto degli alunni nelle scuole

superiori che organizzano open day, incontri, didattica laboratoriale partecipata.

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Accoglienza ,integrazione,inclusione degli alunni STRANIERI

...senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni

personali e sociali.

Art. 3 della Costituzione Italiana

L’immigrazione negli ultimi anni ha assunto una dimensione nuova e più ampia: essa infatti non rispecchia più gli aspetti di un processo migratorio a breve termine come nel passato. I nuclei familiari sono aumentati e i periodii di soggiorno sono diventati a lungo termine. Il conseguente mutamento dello scenario scolastico, con l’arrivo costante di alunni stranieri, impegna la scuola nella individuazione di nuovi strumenti e interventi tendenti alla valorizzazione della persona come paradigma dell’identità della scuola stessa. La costruzione di un clima favorevole e accogliente costituisce la condizione fondamentale per rendere possibile la pacifica convivenza e la convergenza verso valori comuni attraverso il dialogo e il confronto costruttivo L’inserimento scolastico dei bambini stranieri e migranti avviene sulla base della Legge

40 del 1988 e sul D.P.R. 349/99, e delle Linee Guida per l’accoglienza degli alunni-

stranieri C.M.4233del19.02.2014.

Nell'intento di facilitare l’ingresso degli alunni stranieri, favorire un clima di accoglienza e

promuovere la comunicazione fra scuola-famiglia e territorio, il nostro Istituto ha

predisposto un protocollo di accoglienza per alunni stranieri al fine di definire pratiche

condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza, facilitando così l’integrazione e

riducendo il disagio degli alunni e degli insegnanti

.

Nel Protocollo di Accoglienza viene predisposta una procedura pianificata e riproducibile

con la quale affrontare e guidare l’inserimento degli alunni stranieri, in particolare di quelli

che si iscrivono ad anno scolastico iniziato o che sono di recentissima immigrazione o

non hanno alle spalle un percorso scolastico regolare nella scuola italiana.

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Il protocollo d’accoglienza:

Contiene criteri ed indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni

stranieri;

Definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici;

Individua le modalità dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per

l’apprendimento dell’italiano come L2 (seconda lingua).

Finalità

Il protocollo di accoglienza si propone di:

Definire pratiche condivise in tema di accoglienza di alunni stranieri;

Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi stranieri nella scuola;

Sostenere gli alunni neoarrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;

Savorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e

rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione;

Costruire un contesto favorevole per il riconoscimento reciproco e dell’identità di

ciascuno;

Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi

dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo

integrato.

Il protocollo delinea prassi /fasi condivise di carattere:

Amministrativo e burocratico (l’iscrizione);

Comunicativo e relazionale (prima conoscenza);

Educativo-didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza,

educazione interculturale, insegnamento dell’italiano seconda lingua).

Sociale

1) Area amministrativa (l’iscrizione)

L’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei

modi e alle condizioni previste per i minori italiani e può essere richiesta in qualunque

periodo dell’anno scolastico. I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente

all’età anagrafica, salvo, in attuazione dell’art. 45, comma 2, del DPR 394/99, che il

collegio dei docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:

Dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare

l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella

corrispondente all’età anagrafica;

Del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza;

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Del titolo di studio eventualmente posseduto;

Dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione.

Al fine di realizzare nella maniera più idonea l’integrazione dei minori stranieri e creare i

presupposti per un’effettiva funzionalità ed efficacia dell’attività didattica, la loro

ripartizione nelle classi avverrà in modo da evitare la costituzione di classi in cui risulti

predominante la loro presenza ( di norma non superiore al 30%).

L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d’accoglienza dell’alunno straniero

e della sua famiglia.

Al momento dell’iscrizione sarà opportuno:

fornire la modulistica bilingue necessaria;

dare alle famiglie le informazioni utili per garantire il diritto/dovere allo studio

(informativa sull’Istituto, sul diritto allo studio, ecc.);

raccogliere la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente) o

una dichiarazione del genitore attestante la classe e il tipo di istituto frequentato.

Il Dirigente assegna l'alunno alla classe tenendo conto

della complessità dei gruppi-classe (periodo dell’anno scolastico nel quale viene

effettuata l’iscrizione (iscrizioni richieste verso la fine del secondo quadrimestre

devono evitare situazioni che sfocino inevitabilmente in cambio classe per

ripetenza).

di eventuali situazioni problematiche delle classi accoglienti in presenza di alunni

disabili, situazioni di svantaggio, numero eccessivo di alunni stranieri già inseriti,

alunni ripetenti, dinamiche di gruppi particolari.

La scelta della seconda lingua non deve essere vincolante ai fini dell’inserimento nella

classe, fermo restando la continuità per gli alunni che hanno già avviato lo studio della

lingua

2)Area comunicativo-relazionale (prima conoscenza)

L’accoglienza dell’alunno e della famiglia

Per quanto concerne l’accoglienza degli alunni stranieri, i docenti di classe raccolgono

una serie di informazioni di merito sull’alunno, che consente di adottare decisioni

adeguate sia sulla classe in cui deve essere inserito, sia sui percorsi di facilitazione che

dovrebbero essere attivati.

La prima conoscenza si articola attraverso un incontro con i genitori e un colloquio con

l’alunno.

In particolare, il docente coordinatore predispone le seguenti azioni:

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un colloquio con la famiglia (eventualmente alla presenza di un mediatore linguistico di

un docente alfabetizzatore);

raccolta di informazioni sul ragazzo, sul suo percorso scolastico, sulla sua biografia

linguistica;

utilizzazione di questionari bilingue, come Hibiscus e tecniche non verbali, per facilitare

oltre la conoscenza anche le aspettative e le ansie dell’alunno e della famiglia;

somministrazione di prove per accertare abilità e competenze linguistiche (italiano, lingua

straniera) e logico-matematiche, facendo ricorso, se possibile, all’intervento di un docente

disciplinare.

3)Area educativo-didattica (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza,

educazione interculturale, insegnamento dell’italiano, seconda lingua).

L’inserimento nella classe

La decisione sull’assegnazione ad una classe viene accompagnata dall’individuazione

dei percorsi di facilitazione, quali:

progettare specifiche attività di benvenuto e conoscenza fra l’alunno straniero e la

classe accogliente;

attivare interventi di sostegno alla classe attingendo a risorse professionali ed

economiche sia interne (ore di compresenza, di progetto, aggiuntive di

insegnamento) sia esterne, mediante accordi e convenzioni con enti locali, e varie

associazioni;

favorire la partecipazione degli insegnanti della classe accogliente agli incontri del

gruppo di lavoro, per progettare interventi facilitanti l’apprendimento dell’italiano,

come L2 (seconda lingua).

Per favorire l’integrazione nella classe, gli insegnanti promuovono momenti di

insegnamento individualizzato, attività di piccolo gruppo di laboratorio, percorsi di

educazione interculturale, uso di strumenti informatici, individuando modalità di

semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina.

Un’accoglienza “amichevole” potrebbe anche concretizzarsi nell’individuazione per ogni

nuovo alunno straniero di un ragazzo/bambino italiano – o immigrato da tempo o nato in

Italia da genitori stranieri – che svolga la funzione di tutor, di “compagno di viaggio”,

specialmente nei primi tempi.

Si sottolinea, inoltre che, per un completo inserimento, è necessario che l’alunno

trascorra tutto il tempo scuola nel gruppo classe, fatta eccezione per progetti didattici

specifici, previsti dal piano di studio personalizzato.

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L’immersione in un contesto di seconda lingua parlata da adulti e compagni facilita infatti

l’apprendimento del linguaggio funzionale.

L’insegnamento dell’italiano ed altri apprendimenti linguistici

Uno degli obiettivi prioritari dell’integrazione degli alunni stranieri è quello di promuovere

l’acquisizione di una buona competenza dell’italiano scritto e parlato, nelle forme ricettive

e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico e di inclusione

sociale.

Gli alunni stranieri, al momento del loro arrivo, si devono confrontare con due diverse

strumentalità linguistiche:

la lingua italiana nel contesto concreto, indispensabile per comunicare nella vita

quotidiana (la lingua per comunicare);

la lingua italiana specifica, necessaria per comprendere ed esprimere concetti, sviluppare

l’apprendimento delle diverse discipline e una riflessione sulla lingua stessa (la lingua

dello studio).

La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da

un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente

extrascolastico.

La lingua dello studio può richiedere invece alcuni anni, considerato che si tratta di

competenze specifiche. Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella

quotidianità dell’apprendimento e della vita scolastica degli alunni stranieri, con attività di

laboratorio linguistico e percorsi e strumenti per l’insegnamento intensivo dell’italiano;

L’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve essere al

centro dell’azione didattica. Occorre quindi che tutti gli insegnanti della classe, di

qualsivoglia disciplina, siano coinvolti.

E’ necessario, pertanto, una programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio

dei progressi di apprendimento della lingua italiana acquisita via via dall’alunno straniero.

Nella fase iniziale ci si può valere di strumenti e figure di facilitazione linguistica (cartelloni

alfabetieri, carte geografiche, testi semplificati, strumenti educativi multimediali…),

promuovendo le capacità dell’alunno di sviluppare la lingua per comunicare.

Una volta superata questa fase, va prestata particolare attenzione all’apprendimento

della lingua per lo studio, perché rappresenta il principale ostacolo per l’acquisizione delle

varie discipline.

In una prospettiva di globalizzazione, il plurilinguismo europeo può rispondere alle

esigenze anche dei ragazzi immigrati. E’ necessario, tuttavia, che lo studente straniero,

impegnato nella prima fase dello studio dell’italiano, venga introdotto con un’equilibrata

successione all’apprendimento di altre lingue.

4) Fase Sociale(rapporti con il territorio)

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La scuola si attiverà per varare progetti e laboratori utili all’inserimento, alla

socializzazione e al recupero delle competenze linguistiche e culturali (alfabetizzazione,

partecipazione a progetti d’istituto, giochi sportivi, recupero e potenziamento,) sfruttando

le risorse interne alla scuola. Si promuovono inoltre, i rapporti con le associazioni che

possano offrire sostegno ai ragazzi e alle loro famiglie, la comunicazione e la

collaborazione con altre scuole (in particolare con le scuole della Rete) dei distretti vicini

e si avvale delle risorse del territorio, mantenendo i contatti con le istituzioni ed enti che

operano nell’ambito dell’accoglienza degli alunni stranieri.

Valutazione

Per la valutazione delle competenze di alunni immigrati arrivati da poco in Italia sarà utile

far riferimento ai parametri di valutazione del “quadro comune europeo”, soprattutto ai

livelli A1 e A2 (focalizzando maggiormente l’attenzione su aspetti comunicativi che su

aspetti formali) e gradualmente, puntare ai livelli B1 (con possibili sporadici errori ed

incertezze).

Una volta valutato il livello di competenze raggiunto dall’alunno, il docente può

predisporre un adeguato intervento scolastico, condiviso anche con gli insegnanti

alfabetizzatori ed eventualmente i mediatori culturali, di sviluppo, supporto e

potenziamento delle abilità linguistiche dell’alunno.

Il ruolo del Referente interculturale consiste nel promuovere e coordinare incontri

informativi e propositivi (in fase iniziale, in itinere e in fase finale) fra docenti coordinatori,

alfabetizzatori e mediatori culturali per gli alunni interessati, in sintonia con i pareri

espressi dal team docenti.

Sul documento di valutazione, laddove non si abbiano indicazioni chiare sul

conseguimento degli obiettivi, e, a seconda della data di arrivo dell’alunno e delle

informazioni raccolte sulle sue abilità e conoscenze scolastiche, negli spazi riservati alle

discipline o agli ambiti disciplinari, possono essere espressi enunciati di questo tipo o

simili:

“La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di

alfabetizzazione in lingua Italiana” (1^fase di alfabetizzazione)”;

La valutazione espressa si riferisce ad un percorso di apprendimento disciplinare

facilitato e semplificato, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua

italiana” (2^fase di alfabetizzazione)”.

Se si valuta che il ragazzo nel corso dell’anno non abbia raggiunto né gli obiettivi minimi

relativi all’apprendimento della lingua stabiliti dal docente alfabetizzatore né gli obiettivi

mirati stabiliti dalla programmazione dei docenti di classe, non è opportuno permettergli il

superamento alla classe superiore, al fine di garantirgli la possibilità di approfondire la

conoscenza della lingua italiana, L2.

Qualora invece si valuti che il ritardo dell’alunno nel conseguimento di alcuni obiettivi sia

comunque recuperabile, si può optare per una valutazione biennale.

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E’ opportuno allegare alla scheda di valutazione un modulo che indica il percorso di

alfabetizzazione che l’alunno straniero sta seguendo.

La sospensione della valutazione permane fino a quando l’alunno, fatti regolarmente i

test di italiano, (attraverso la predisposizione di verifiche e schede di studio semplificate),

non abbia raggiunto il livello superiore.

Per quanto concerne la valutazione finale è possibile, almeno per il primo anno

dell’inserimento scolastico degli alunni non italofoni, avere una visione ed un uso più

elastico del documento di valutazione, utilizzando giudizi globali che mettano in evidenza

i progressi nell’acquisizione del lessico disciplinare e le operazioni mentali che lo

sottendono, facendo riferimento agli obiettivi programmati per il singolo piano didattico

personalizzato e tenendo conto dei dati di partenza di ciascun alunno.

4)Orientamento

L’Istituto promuove attività di orientamento per tutti gli alunni della scuola secondaria di

1o grado e con particolare attenzione per gli studenti stranieri, affinché siano sostenuti e

“accompagnati” nelle proprie scelte scolastiche al fine di contenere il più possibile il

rischio di dispersione o abbandono scolastico particolarmente elevato fra gli studenti

stranieri.

.

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Con la definizione bisogni educativi speciali si intende descrivere tutta la gamma delle

particolari situazioni che ostacolano gli alunni nell’apprendimento e nello sviluppo.

Queste possono essere riconducibili a deficit motori, cognitivi, organici, ma anche a

problemi comportamentali, a svantaggi socio-culturali, familiari, linguistici. Un BES può

presentarsi in molteplici forme: globali e pervasive oppure specifiche e circoscritte, gravi o

leggere, permanenti o transitorie; in ogni caso è un disagio che si manifesta nell’età

evolutiva ostacolando lo sviluppo delle competenze, il benessere e la partecipazione alla

vita sociale. La scuola, per realizzare la sua finalità istituzionale, ha il dovere di acquisire

competenze e di costruirsi strumenti adeguati per affrontare con efficienza ed efficacia le

problematiche poste dagli alunni con bisogni educativi speciali. Ogni insegnante, quindi,

oltre a saper conoscere e classificare i BES deve anche saperli riconoscere precocemente

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nella realtà scolastica, poter contare su un sistema di supporto, attivare le corrette

procedure e possedere strumenti per l’intervento didattico- educativo.

LE INDICAZIONI PER L’INTERVENTO DIDATTICO IN RELAZIONE AI BES

Tutti gli alunni con bisogni educativi speciali hanno il diritto all’apprendimento ed è compito

degli insegnanti realizzare un’azione didattica finalizzata alla conquista degli obiettivi

formativi descritti nelle indicazioni nazionali e perseguiti attraverso i percorsi previsti nel

curricolo d’istituto. A tal fine gli insegnanti utilizzano strategie di lavoro mirate e, quando

necessario, adottano misure e strumenti dispensativi e compensativi.

La nostra rete di supporto ai BES per una reale inclusione di tutti gli alunni

ASL

DIRIGENTE

SCOLASTICO

CENTRO

TERRRITORIALE

DI SUPPORTO

STESURA

PEI PDP

ASSISTENTI

EDUCATIVI

FAMIGLIA

TEAM DOCENTI

CONSIGLIO DI

CLASSE

FUNZIONE

STRUMENTALE E

REFENTE PER IL

SOSTEGN0

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LE STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE :

Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi diversi dal codice scritto attraverso

l’uso di mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce;

Utilizzare schemi e mappe concettuali proporre contenuti essenziali e semplificati:

Favorire l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) e

l’acquisizione di strumenti per la discriminazione delle informazioni essenziali stimolare

l’individuazione di inferenze e collegamenti tra le conoscenze e le discipline suddividere

gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi;”

Privilegiare la didattica esperienziale, laboratoriale, per gruppi di lavoro, con le

TICprevedere tempi più lunghi per il consolidamento degli apprendimenti;

Prevedere compiti per casa personalizzati utilizzare forme di tutoraggio tra pari

promuovere l’apprendimento collaborativo;

LE MISURE DISPENSATIVE E GLI STRUMENTI COMPENSATIVI

A seconda dei casi e delle problematiche è opportuno dispensare da:

lettura ad alta voce;

scrittura sotto dettatura;

copiatura dalla lavagna;

prendere appunti;

esecuzione di alcuni compiti assegnati per casa;

il rispetto della tempistica per esecuzione dei compiti scritti e delle prove di verifica

lo studio mnemonico di filastrocche, poesie, formule, definizioni, etc.

Per quanto riguarda gli strumenti compensativi utili ad una rifunzionalizzazione

metodologica si riportano alcune strategie d’intervento:

la lettura, da parte dell’insegnante o di un tutor, di testi e consegne,

anche nelle verifiche l’uso di testi ridotti e semplificati e/o scritti con caratteri ingranditi,

l’uso di testi corredati di immagini

l’uso di schemi e mappe tematiche e, sia nella fruizione sia nella produzione personale, del

carattere stampato maiuscolo,

un tempo maggiore per l’esecuzione dei compiti e delle verifiche,

la riduzione e/o la diversificazione dei compiti assegnati per casa,

l’uso di mediatori didattici (tavola pitagorica, formulari, glossari, etc.)

l’uso di supporti digitalizzati l’uso del registratore MP3 o di altri dispositivi per la

registrazione delle lezioni,

l’uso del PC per la videoscrittura con correttore ortografico, per l’ascolto di audio testi,

l’uso di software didattici e della calcolatrice

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IL CURRICOLO Il curricolo delle discipline L’educazione è: “Proporre una risposta a una domanda che hai tu” (Don Giussani), il fine educativo, quindi, deve mirare, in ogni ordine e grado, a suscitare quelle domande necessarie alla scoperta di sé e della realtà circostante. La continuità nasce dall’ esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, cost ruisce la sua identità. Il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale per individuare linee culturali comuni tra l’oggetto delle attività delle diverse scuole per giungere alla de finizione di "obiettivi-cerniera" su cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola L’attività di insegnamento,inoltre per essere efficace e significativa, deve trovare riscontro nell’apprendimento degli studenti configurato in termini di competenze, ovvero di un “sapere agito”: che una volta acquisito, può essere utilizzato in modo trasversale per gestire situazioni e risolvere problemi. Le Indicazioni per il curricolo del 2012 indicano i traguardi per lo sviluppo delle competenze da doversi conseguire al termine di ciascun segmento di scolarizzazione (infanzia, primaria, secondaria di I grado) e delineano il PROFILO delle COMPETENZE al termine del I ciclo di Istruzione .

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

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Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Il Curricolo d’Istituto è, dunque, il percorso che la scuola progetta e segue per far conseguire gradualmente agli alunni gli obiettivi di apprendimento, le competenze specifiche disciplinari e quelle trasversali, così come definite nel Profilo dello studente al termine del primo ciclo d’istruzione. È un percorso unitario, dai 3 ai 14 anni, che contiene le scelte didattiche, metodologiche e valutative funzionali al successo formativo futuro degli alunni. Il Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo di Sant’Onofrio sta lavorato sulla costruzione di un curricolo centrato sulle competenze elencate , nell’ottica della continuità educativa e in rapporto ai documenti nazionali e internazionali che rappresentano i quadri di riferimento della nostra progettazione curricolare. Il nostro

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curricolo vuole superare la logica di un semplice elenco di obiettivi e competenze suddivisi per ordine di scuola. Intende caratterizzarsi, invece, come un percorso formativo unitario e proiettato verso il fururo dove si integrano competenze disciplinari e trasversali, scelte didattiche, organizzative e metodologiche coerenti con il concetto di competenza e procedure di valutazione conformi alle scelte effettuate. Il lavoro di stesura e di approfondimento delle UDA e delle rubriche valutative è in via di completamento. Il risultato sarà un testo aperto, flessibile, frutto della ricerca sul campo e indispensabile documento di riferimento per l’azione didattica. Si è scelto di organizzare il curricolo partendo dalla lettura dei documenti: - Indicazioni Nazionali per il curricolo Profilo dello studente (2012); - Competenze chiave europee per l’apprendimento permanente (2006) - Nuovo obbligo d’istruzione Competenze chiave di cittadinanza (2007) - Legge n. 107 del 13 luglio 2015. La “competenza”, nella Raccomandazione del 2006, viene descritta come «comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche» nei più diversi contesti di vita, di studio e di lavoro. Essa è “sape re agito”, la capacità di mobilitare il sapere per risolvere problemi e gestire situazioni. Nella competenza sono implicati gli aspetti relazionali, sociali, interpersonali. E, infine, la competenza è descritta, e sostanziata, da «responsabilità e autonomia». Insegnare per competenze, ovvero avvicinarsi al sapere attraverso l’esperienza, non significa abbandonare i contenuti, giacché essi rappresentano proprio il campo di esperienza in cui esercitare abilità e competenze. Essi, però, vanno accuratamente vagliati e selezionati, poiché non tutto è ugualmente rilevante e non tutto si può imparare; vanno proposti i contenuti irrinunciabili e fondamentali e la didattica deve fare il possibile perché essi si trasformino in conoscenze, ovvero in patrimonio permanente dell’allievo.

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LA SCUOLA : ORGANIZZAZIONE STRUTTURATA E FLESSIBILE La scuola è consapevole della centralità della persona, con i suoi diritti inviolabili, le sue libertà e, insieme, con le sue responsabilità e i suoi doveri verso gli altri e verso la società. L’Istituto si muove ed opera, oltre che partendo da questa consapevolezza, anche nella considerazione che la scuola costituisce un’organizzazione strutturata di elevata complessità, nella quale occorre coniugare procedure rigorosamente standardizzate con la flessibilità. Flessibilità, quindi capacità di adattarsi quotidianamente ad una complessità di variabili che derivano dai processi stessi di formazione, dalla gestione del personale, nonché dalla atipicità della struttura rispetto a qualsiasi altra. Ecco perché è necessario integrare e coordinare costantemente diverse competenze: professionalità intellettuale, professionalità amministrativo/gestionale, coordinamento funzionale e didattico. L’Istituto si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli studenti, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali ed alle situazioni di necessità e di disagio . INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI Il continuo mutamento dello scenario scolastico, con l’arrivo costante di alunni stranieri, impegna la scuola nella individuazione di nuovi strumenti e interventi tendenti alla valorizzazione della persona come paradigma dell’identità della scuola stessa. La costruzione di un clima favorevole e accogliente costituisce la condizione fondamentale per rendere possibile la pacifica convivenza e la convergenza verso valori comuni attraverso il dialogo e il confronto costruttivo. Da qui la necessità di predisporre un Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri al fine di definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza, facilitando così l’integrazione e riducendo il disagio degli alunni e degli insegnanti.

Nello svolgimento della propria attività ogni operatore dell’Istituto si ispira al principio del rispetto reciproco fra le componenti scolastiche. E’ dovere della scuola assicurare sempre parità di trattamento a tutti gli alunni, riservando particolare attenzione ai più deboli che devono essere messi in condizione di esprimere appieno - come tutti gli altri - le loro potenzialità.

Gli alunni diversamente abili e stranieri devono dunque essere al centro della progettualità didattico-educativa ed essere coinvolti nelle dinamiche relazionali sia con i docenti sia con i compagni.

IMPARZIALITA’, REGOLARITA’ E TRASPARENZA

Tutti gli operatori della scuola si impegnano ad agire in modo equo ed imparziale. L’Istituto

Comprensivo si impegna a garantire per quanto possibile un servizio e attività didattiche

regolari e continue

Tutte le componenti dell’Istituto, nell’esercizio e nel rispetto dei ruoli e delle funzioni,

lavorano per costruire una vita scolastica improntata sulla democrazia e sulla trasparenza.

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FREQUENZA E DIRITTO ALLO STUDIO La scuola si impegna a favorire la regolarità della frequenza e l’esercizio del diritto allo studio

attraverso interventi di motivazione allo studio ed alla partecipazione attiva alla vita

scolastica; controllo sui comportamenti ed informazione alle famiglie; verifiche sulla crescita

culturale e formativa degli studenti.

Particolare attenzione è riservata agli interventi di prevenzione, recupero e supporto al

disagio o alle difficoltà nei processi di apprendimento. La scuola intende anche ampliare

l’offerta formativa, attraverso una molteplicità di esperienze integrative offerte ai ragazzi in

orario curricolare ed extracurricolare, per superare le carenze, potenziare le capacità,

migliorare la socializzazione, favorire il successo scolastico.

LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO

La scuola garantisce la libertà d’insegnamento. Essa è espressione della professionalità

docente e riguarda la scelta dei contenuti e della metodologia. Naturalmente, tale libertà non

va disgiunta dal rispetto di tutta la normativa relativa alla didattica e deve assicurare il diritto

degli alunni all’apprendimento. La professionalità docente si manifesta - tra l’altro - nella

fedeltà alle verità scientifiche e nell’attività di ricerca e di aggiornamento che costituiscono un

impegno costante per il Personale dell’istituto. L’aggiornamento è condizione indispensabile

per un servizio di qualità. Il personale tutto si aggiorna attraverso Corsi in sede – come i

Corsi Sul primo soccorso, sull’uso degli strumenti multimediali (LIM, Aula informatica) (Corsi

di approfondimento su DSA, Disabilità, Integrazione Multiculturale e Multilinguistica, etc.).

CONTINUITA’

Il nostro Istituto Comprensivo, si impegna ad integrare le iniziative e le competenze, i

progetti, le attività e i curricoli dei diversi ordini scolastici al fine di individuare una traiettoria

educativa che ponga al centro l’idea di un percorso curricolare sull’apprendimento che – pur

nelle molteplici esperienze educative – sia unitario e coerente. La continuità sottolinea il

diritto di ogni bambino e di ogni adolescente ad un percorso scolastico organico e completo

e si pone l’obiettivo di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra le

scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado e, al tempo stesso, è tesa a

riconoscere la pari dignità educativa di ogni grado scolastico.

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AREE D’INTERVENTO FS

Al fine di sostenere e coordinare il lavoro del team degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo,

il Collegio dei docenti nella seduta del 27 ottobre 2016 ha deliberato l’attivazione delle

seguenti Funzioni Strumentali:

Area 1 (PTOF) Area 2 (Sito Web e sostegno lavoro docenti) Area 3 (Inclusione, integrazione, sostegno e continuità) Area 4 (Valutazione ed autovalutazione) Area 5 (Viaggi d’istruzione)

affidandone la cura e l’espletamento ai docenti di seguito indicati:

Area 1: Prof.ssa Suppa Rosamaria Area 2 : Prof.ssa Mazza Caterina Area 3: Prof.ssa Calafati Rosalba Area 4: Prof.ssa Marcello Anna Area 5 :Prof. Anello Giuseppe

ISTRUZIONE ED EDUCAZIONE

L’Istituto, con l’apporto delle competenze professionali del Personale e con la collaborazione

di studenti, famiglie ed istituzioni, è responsabile della qualità dell’attività educativa e si

impegna a determinarne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli studenti,

nonché alle esigenze della società civile. Individua ed elabora le strategie per ricercare la

continuità educativa tra i vari gradi dell’istruzione, al fine di favorire l’armonico sviluppo della

personalità degli studenti. L'attività di orientamento in uscita si attua attraverso iniziative di

raccordo con le scuole superiori. L’Istituto si impegna a guidare gli alunni nella conoscenza

della loro possibilità e delle loro tendenze, nella scoperta dei diversi indirizzi scolastici, nel

confronto con altri ambienti scolastici e con docenti delle scuole superiori. La continuità con

le scuole secondarie di secondo grado intende favorire e migliorare il raccordo sulle

metodologie e sulla valutazione e la conoscenza dei ragazzi in uscita, prevenendo il disagio

nel passaggio alla scuola superiore.

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TESTI E STRUMENTI DIDATTICI

L’Istituto si assume la responsabilità di scelta dei libri di testo, delle attrezzature didattiche e

di ogni strumentazione e sussidio atto a favorire i processi formativi e di apprendimento. Il

quadro normativo a cui le istituzioni scolastiche devono attenersi per l’adozione dei libri di

testo è riassunto nella nota del MIUR prot. 2581 del 9/4/2014.In base ad essa, è abolito il vincolo

temporale di adozione dei libri, ovvero sì può procedere a nuove adozioni per le classi prime e quarte

della scuola primaria e per le classi prime della scuola secondaria di 1° grado. I testi sono disponibili

in duplice forma: cartacea ed elettronica.

COORDINAMENTO DIDATTICO

Nell’ambito dei Consigli di classe, nella programmazione e nell’intersezione tecnica i Docenti

impostano la propria azione didattica tenendo nel dovuto conto la necessità del

coordinamento, allo scopo di garantire l’efficacia dell’apprendimento ed il rispetto di tempi

produttivi di applicazione e di studio da parte degli studenti.Obiettivo: realizzare una

costruttiva interazione fra Istituzione scolastica famiglia e territorio. (cfr. Patto Educativo di

Corresponsabilità).

RAPPORTO EDUCATIVO

L’Istituto fonda sul rispetto reciproco il rapporto tra Personale e Studenti. I docenti

improntano il loro rapporto sul dialogo che permette all’azione formativa di essere

trasparente, chiara e dunque più efficace, anche nei casi in cui si applichino provvedimenti

disciplinari.

PROGRAMMAZIONE E PROGETTUALITA’

L’Istituto si dota dei documenti progettuali e programmatici fondamentali, annuali e/o

pluriennali: Piano dell’Offerta Formativa, Programma Annuale Finanziario, Regolamento di

Istituto, Contratto Integrativo di Istituto. Tali documenti devono tenere conto di quanto

previsto da leggi, norme e contratti nazionali. Quanto non previsto esplicitamente, trova

riferimento nella legislazione generale e nella contrattazione nazionale.

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AREA GESTIONALE

Per il raggiungimento degli obiettivi e per garantire un servizio di qualità, considerata la

complessità della scuola sul territorio e le difficoltà di coordinamento e di gestione, l’Istituto si

è dotato di una struttura organizzativa così articolata:

UFFICIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

L’Ufficio è composto dal Dirigente Scolastico e dai due Docenti Collaboratori ,Prof

Cornelio Arcovio e ins.Lo Bianco Marisa,i quali cooperano con il Dirigente per il corretto

funzionamento della scuola e, in sua assenza, assicurano l’ordinato svolgimento della vita

scolastica . Il Collaboratore vicario del D.S. prof. Cornelio Arcovio, beneficiando del

semiesonero dall’insegnamento, oltre a supportare il D.S. nelle funzioni

organizzative,amministrative e gestionali, dà il proprio apporto anche nel servizio di

ricevimento del pubblico.

Il D.S. Ing Raffaele Vitale, guida il nostro Istituto dall’anno scolastico 2013/14, figura

sempre presente ,rappresenta un punto di riferimento per alunni e docenti. Autorevole ma

mai autoritario indirizza i nostri studenti al rispetto delle regole e della convivenza civile

percorrendo sempre la strada del dialogo schietto e sincero; riceve preferibilmente per

appuntamento; è comunque sempre disponibile a ricevere in prima persona anche senza

preavviso, salvo impedimenti dovuti ad impegni in atto, in sede o fuori sede. In tal caso è

comunque sempre possibile rivolgersi al Docente Collaboratore o alla Segreteria. UFFICIO DI SEGRETERIA

E’ composto dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi ,Rosaria Imineo e dai Collaboratori amministrativi. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, Capo dei servizi di Segreteria, riceve per appuntamento oltre che in orario standard determinato annualmente. L’Ufficio si articola in segreteria amministrativa e segreteria didattica ed è ubicato nella sede

centrale. La Segreteria amministrativa cura l'aspetto contabile-amministrativo dell'Istituto; redige il

bilancio di previsione e il conto consuntivo. La Segreteria didattica cura, conserva e gestisce i fascicoli personali e l'archivio degli

studenti. Provvede a redigere schede di valutazione, quadri dei risultati di fine anno e gli

attestati di licenza media. A tale ufficio si devono rivolgere i genitori per il rilascio di certificati

di iscrizione, frequenza, promozione, nullaosta per l'iscrizione presso altri Istituti.

TRASPARENZA (LEGGE 241/90)

Per la trasparenza degli atti amministrativi di qualunque tipo, l’Istituto fa doveroso riferimento

alla Legge sulla trasparenza (241/90) ed alle altre disposizioni ministeriali in merito. In

generale assicura la presa visione dei documenti da parte dell’utenza. L’Istituto si impegna

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nell’assicurare tempestività ed esaustività dell’informazione. L’informazione in loco è

assicurata attraverso i seguenti strumenti:

• albo d’Istituto • albo del Consiglio d’Istituto • segnaletica • bacheche sindacali • bacheche di informazione su attività ed iniziative dell’Istituto • registro delle circolari del Dirigente Scolastico al Personale • registro delle circolari del Dirigente Scolastico alle classi • registro del Personale con circolari e documenti vari di provenienza

esterna relativi a problemi amministrativi e di stato giuridico.

COORDINATORI DI CLASSE E TEAM DOCENTI

Il coordinatore di classe viene eletto, nella scuola secondaria di 1° grado, dal Dirigente Scolastico all’interno del consiglio di classe. I suoi compiti sono:

● raccordo con le famiglie ● coordinamento fra colleghi in ordine alla programmazione e valutazione ● predisposizione programmazione didattica annuale ● predisposizione documento finale per le terze

Nella scuola primaria i lavori, la programmazione e la valutazione sono predisposti

dall’intero team di classe. COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei Docenti è composto dal Dirigente Scolastico e da tutti i docenti, di ruolo e non,

in servizio presso l'Istituto scolastico. E' convocato presso la scuola secondaria di Sant‘

Onofrio ogni volta che il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità, oppure quando almeno

un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. Di seguito si riportano i suoi principali

compiti e le competenze richieste:

Formula proposte, esprime pareri sullo svolgimento delle attività scolastiche:

Delibera in materia di funzionamento didattico Cura la programmazione dell’azione educativa Adegua i programmi alle specifiche esigenze territoriali Approva il PTOF e ne delibera gli aspetti educativo-didattici Favorisce il coordinamento interdisciplinare Designa le aree delle Funzioni strumentali e delle Commissioni Formula le proposte in merito alla formulazione dell’orario delle lezioni Delibera criteri, modalità e strumenti per la valutazione degli alunni Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’attività didattica Adotta iniziative di sperimentazione didattica Promuove iniziative di formazione dei docenti Elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto e i docenti per il Comitato di valutazione Ratifica l’utilizzo dei docenti tutor per l’anno di formazione Delibera in merito alla divisione dell’a.s. in trimestri o quadrimestri

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Programma e attua iniziative per il sostegno degli alunni disabili e per l’integrazione degli alunni stranieri.

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO E LA GIUNTA ESECUTIVA

Il Consiglio d'Istituto è eletto ogni tre anni ed è costituito dal Dirigente Scolastico, da n. 8 rappresentanti dei docenti, da n. 8 rappresentanti dei genitori, da n.2 rappresentanti dei Personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA). Il presidente è un rappresentante dei genitori. Funzioni e compiti principali: elabora e adotta gli indirizzi generali dell’Istituto delibera il bilancio di previsione e il conto consuntivo stabilisce come impiegare i mezzi finanziari adotta il Regolamento d’Istituto acquista tutti i beni necessari alla vita della scuola delibera in merito alla partecipazione ad attività culturali, sportive, ricreative indica i criteri generali per la formazione delle classi adotta il PTOF La Giunta esecutiva (un docente, un impiegato ATA, 2 genitori, il DSGA e il Dirigente scolastico che la presiede) prepara i lavori del Consiglio d’Istituto e cura l’esecuzione delle relative delibere. Ha inoltre il compito di proporre al Consiglio d’istituto il programma delle attività finanziarie dell’Istituto scolastico.

I CONSIGLI DI INTERSEZIONE, DI INTERCLASSE, DI CLASSE

Riguardano la scuola materna (di intersezione), la primaria (di interclasse), la scuola

secondaria di 1° grado (di classe). Hanno il compito di formulare la programmazione

educativa, si confrontano sull’andamento didattico e disciplinare della classe, formulano

proposte al collegio docenti in merito all’azione educativa e didattica, a progetti, a iniziative di

sperimentazione. Hanno inoltre il compito di agevolare i rapporti e la comunicazione tra

docenti, genitori e alunni. Ai Consigli partecipano tutti i docenti della classe e:

n.1 rappresentante dei genitori, nel Consiglio di intersezione,

n.1 rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate del

Consiglio di interclasse,n.4 rappresentanti dei genitori, nel Consiglio di classe.

Sono presieduti dal Dirigente Scolastico o, in sua vece, dal coordinatore di

classe o da un docente da lui delegato. IL COMITATO DI VALUTAZIONE

Il Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti è presieduto dal Dirigente

Scolastico ed è composto da tre docenti eletti dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio

d’Istituto, da un membro esterno e da due genitori. Ha i compiti previsti dalla recente legge

107/2015.

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RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA (RSU)

E’ l’organismo di rappresentanza sindacale che garantisce un equilibrio tra potere

decisionale del Dirigente Scolastico e quello del Personale. E’ costituito da almeno tre

persone elette da tutti i lavoratori, sia iscritti che non iscritti al sindacato. Si forma con le

elezioni: la procedura prevede la partecipazione al voto di almeno il 50% più uno degli

elettori, altrimenti la RSU non si forma. Dura in carica tre anni.

RISORSE FINANZIARIE

I fondi per la Scuola vengono erogati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della

Ricerca (MIUR) in base alla legge 440/97 (“Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento

dell’offerta formativa”). Altre risorse finanziarie vengono accreditate all’Istituto Comprensivo

di Sant’Onofrio da:

Ufficio Scolastico Regionale (USR)

Amministrazione Comunale,

Contributi volontari

Finanziamenti aggiuntivi provenienti sotto forma di donazioni e sponsorizzazioni, da soggetti

esterni all’Amministrazione o da Privati.

CONDIZIONI AMBIENTALI, SICUREZZA, PRIVACY PULIZIA E MANTENIMENTO DEI LOCALI

L’Istituto si adopera affinché l’ambiente scolastico sia pulito ed accogliente. A tal fine, attiva

tutte le procedure tese ad impegnare gli Enti competenti all’osservanza degli obblighi nel

sostenere la scuola con l’assegnazione delle risorse necessarie. Il Personale ausiliario è

impegnato ad assicurare gli opportuni e possibili livelli di pulizia ed igiene. A tal fine è dotato

degli strumenti e materiali di consumo adeguati, rispondenti alle norme di legge. Per il

conseguimento di tali obiettivi è fondamentale la collaborazione della componente

studentesca, attraverso comportamenti improntati al rispetto dei beni comuni.

SICUREZZA

L’Istituto è impegnato nell’ osservanza delle norme di sicurezza degli pubblici (Decreto

Legislativo 81/2008 e norme collegate) ed assicura, compatibilmente con le risorse

finanziarie, la manutenzione ordinaria di servizi, infrastrutture, locali. Esso si impegna inoltre

a favorire, con un’adeguata segnaletica (targhe e cartelli) negli spazi scolastici, le possibilità

di orientamento e di individuazione rapida di servizi, percorsi, risorse, divieti. Le figure

sensibili previste dalla normativa sulla sicurezza sono:

Responsabile della Sicurezza (Prof Vito Ceravolo) Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Servizio Prevenzione e Protezione

Squadra addetti antincendio Squadra addetti Primo soccorso

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PRIVACY

L’Istituto è impegnato nella osservanza delle norme - nonché di criteri di buon senso e tutela

delle persone - relative al rispetto della privacy. A tal fine è dotato (come da Decreto L.vo

196/03) del Documento della privacy (con le relative procedure organizzativo/funzionali di

garanzia e sicurezza) e delle risorse tecnologiche atte a proteggere archivi informatici, data

base ecc.

VIGILANZA

Nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti determinati dalla consistenza dell’organico ausiliario, l’Istituto esercita la vigilanza sullo svolgimento dell’attività scolastica e sui comportamenti, al fine di tutelare persone e cose.

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PIANO DIDATTICO/FORMATIVO

E CULTURALE

AREA PEDAGOGICA E DIDATTICA

Le scelte formative e il percorso identitario dell’Istituto

La Scuola dell’Infanzia accoglie gli alunni dai tre ai sei anni; le Indicazioni Nazionali le riconoscono, a pieno titolo, un ruolo fondamentale nel sistema educativo nazionale di istruzione e formazione e nel percorso educativo, coerente e unitario, dai tre ai quattordici anni. La sua finalità è quella di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Promuovere lo sviluppo dell’identità, in questa fase dell’età evolutiva, rappresenta un obiettivo di primaria importanza perché è proprio in questa età che si creano le condizioni per la conquista della sicurezza, dell’autostima, della fiducia in sé, le condizioni cioè di un’emotività positiva, aperta alle nuove esperienze, orientata al riconoscimento del valore dell’unicità individuale. Altrettanto importante è l’obiettivo dell’autonomia, che mira a sollecitare nel bambino il piacere della scoperta, della partecipazione attiva, della sperimentazione, dell’esplorazione, dell’espressione di sé. Promuovere lo sviluppo della competenza vuol dire guidare gli

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alunni alla conquista di apprendimenti significativi e strutturati, una conquista che si realizza attraverso il gioco, la manipolazione, l’esplorazione, attività privilegiate per favorire l’osservazione e la riflessione dalle quali, con la guida degli insegnanti mediatori e facilitatori, origina la conoscenza. Promuovere il senso della cittadinanza è anch’esso obiettivo fondamentale, vuol dire infatti porre le basi per la conquista di uno spirito democratico, aperto al confronto, all’accoglienza, alla comprensione. A tal fine gli insegnanti favoriscono, nei modi più opportuni, l’interazione, la collaborazione tra pari e con gli adulti, la comprensione dei propri e degli altrui bisogni, l’acquisizione delle giuste modalità per la gestione dei conflitti, la scoperta e il rispetto di regole condivise.

Nella scuola dell’infanzia le attività didattico formative vengono organizzate per campi

d’esperienza, essi costituiscono i luoghi del fare e dell’agire del bambino: il sé e l’altro; il corpo e il

movimento; immagini, suoni e colori; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo. Ogni campo di

esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della

nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.

Per ogni campo di esperienza, i docenti individuano gli obiettivi di apprendimento, stabiliscono i percorsi,

procedono alla scelta delle attività, delle metodologie e delle modalità di verifica divise per fasce di età: tre,

quattro, cinque anni. Nella scuola dell’infanzia l’organizzazione delle attività educative e didattiche si fonda

su una continua e responsabile flessibilità creativa degli insegnanti, in relazione alla variabilità individuale

dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento, nonché in relazione alle motivazioni e agli interessi dei

bambini.

La Scuola Primaria accoglie gli alunni dai sei agli undici anni e il suo compito è quello di promuovere la

formazione della persona in tutte le sue componenti, attraverso un percorso educativo e didattico attuato

nel rispetto delle specificità individuali. Essa riveste un’importanza fondamentale sia per lo sviluppo degli

apprendimenti, sia per la maturazione dell’identità personale: è in questa scuola che gli alunni

acquisiscono gli alfabeti di base della cultura, ed è qui che si gettano le fondamenta per una conquista

essenziale: quella di imparare ad imparare, di imparare che imparare è un compito che si protrae e si

sviluppa per l’intero corso della vita. La scuola primaria innesta il suo intervento su un preesistente

patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale acquisito nella scuola dell’infanzia di cui rappresenta

il naturale proseguimento. Ed è proprio nell’ottica del proseguimento del processo di maturazione

(maturazione dell’identità, dell’autonomia, delle competenze, del senso della cittadinanza), che la scuola

primaria articola la propria azione formativa. In particolare, relativamente all’identità la scuola primaria,

operando in un clima positivo, orientato all’accoglienza e al benessere degli alunni, stimola la conoscenza

e la consapevolezza di sé attraverso il dialogo, la discussione, il coinvolgimento attivo, la partecipazione,

l’incoraggiamento all’iniziativa personale, la motivazione. Lavorare sull’identità è un compito che richiede

agli insegnanti professionalità e sensibilità, perché vuol dire accogliere e valorizzare le differenze,

rispettare le specificità individuali, assecondare le attitudini, guidare gli alunni a scoprire i propri bisogni, le

proprie aspettative, i propri limiti, insegnare loro a leggere le emozioni e a gestirle, vuol dire proiettare nei

bambini di oggi gli adulti che saranno domani. Relativamente all’autonomia intesa nella sua accezione più

completa e pertanto attinente agli aspetti del fare ma anche a quelli dell’essere, la scuola primaria

fornisce agli alunni gli strumenti per l’organizzazione del lavoro, li guida all’acquisizione di un metodo di

studio, favorisce la capacità di affrontare e gestire le difficoltà nel lavoro e nella vita scolastica ed

extrascolastica, agevola la capacità di trasferire conoscenze e abilità apprese in contesti nuovi e

significativi, promuove la responsabilità e l’impegno. Ma oltre a ciò, pone le basi per un’autonomia di

pensiero e di giudizio, guidando gli alunni, attraverso la pratica agita, a rifiutare gli stereotipi intellettuali,

l’omologazione passiva del pensiero, l’allineamento ai luoghi comuni, orientandoli verso un percorso che li

condurrà a pensare ed elaborare un progetto di vita nel pieno esercizio dell’autodeterminazione.

Relativamente allo sviluppo delle competenze il ruolo della scuola primaria è fondamentale e decisivo, è

infatti in questa scuola che gli alunni passano gradualmente da un'impostazione pre-disciplinare

all’acquisizione di conoscenze declinate nelle diverse discipline di studio. Sviluppare le competenze

significa pertanto realizzare un processo complesso e articolato che parte dalle abilità primarie di lettura,

scrittura e calcolo e dagli alfabeti di base delle varie discipline e progressivamente si arricchisce di

significati – e non di meri contenuti- per far sì che ogni alunno possa raggiungere i traguardi previsti nelle

Indicazioni Nazionali al termine della scuola primaria. Relativamente allo sviluppo del senso della

cittadinanza la Scuola Primaria avanza lungo il percorso tracciato dalla Scuola dell’Infanzia e, attraverso la

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pratica agita della cittadinanza, persegue il traguardo di formare personalità eticamente consapevoli,

educate alla responsabilità e all’impegno attivo, orientate ai valori della convivenza civile e democratica e

del bene comune.

La Scuola Secondaria di primo grado accompagna gli alunni fino al termine del primo ciclo

dell’istruzione. Essa favorisce la progressiva maturazione della personalità del preadolescente mediante l’acquisizione di conoscenze e competenze, lo sviluppo di capacità logiche, scientifiche ed operative tali da stimolarne il processo educativo di responsabilizzazione e di convivenza civile. La Scuola Secondaria di Primo grado,“concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva”. Essa, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio, al rafforzamento delle attitudini, all’interazione sociale. Inoltre: organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione; promuove l’utilizzo delle competenze verso l’esercizio di una cittadinanza attiva, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.

LA STRATIGRAFIA DEL PROGETTO EDUCATIVO

Le nuove Indicazioni Nazionali (D.M. 254/2012) disegnano un quadro chiaro e preciso della scuola

dell’infanzia e delle scuole del primo ciclo d’istruzione. Ne definiscono da una parte il delicatissimo ruolo

all’interno della società - una società caratterizzata dal cambiamento, dalla discontinuità, dalla varietà

culturale, dalla complessità, rispetto alla quale la scuola ha il compito di ridurre la frammentazione e di

dare un senso alla molteplicità delle esperienze -, dall’altra la necessità irrinunciabile dell’istituzione

scolastica di conservare la propria identità di ambiente d’apprendimento. Ne consegue che l’attuazione di

un progetto realmente educativo presuppone, da parte dei docenti dei tre ordini di scuola, un impegno

rinnovato alla collaborazione e alla condivisione di intenti, di finalità, di metodologie e di strategie in vista di

una meta d’arrivo comune che è quella di formare l’individuo.

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GLI INTENTI CONDIVISI: PRINCIPI E VALORI

I docenti in servizio nel nostro istituto si impegnano a conformare la propria azione educativa ad alcuni

fondamentali principi e valori, ispirati alla Costituzione Italiana e indicati nelle Indicazioni Nazionali e

ribaditi dalla Carta dei Servizi. Gli insegnanti si adoperano affinché essi siano agiti dagli alunni nella realtà

quotidiana, per diventare forma mentis e modus vivendi. pari opportunità accoglienza e integrazione

trasparenza inclusione i principi e i valori agiti nel nostro Istituto uguaglianza imparzialità rispetto della

libertà personale.

STANDARD DI QUALITÀ

Gli standard di qualità rappresentano i punti di riferimento a cui tutti i docenti dell’Istituto accettano di

conformare la propria azione educativa; essi costituiscono una guida sia per gli insegnanti e sia per le

famiglie verso le quali la scuola assume il proprio impegno di qualità nell’erogazione del servizio. Gli

standard di riferimento condivisi e assunti nel nostro istituto sono di seguito descritti.

LA CENTRALITÀ DELL’ALUNNO

Il presente piano dell’offerta formativa è stato definito ed elaborato in ogni sua parte senza mai perdere di

vista i destinatari a cui esso è rivolto, ossia tutti gli alunni, ognuno con la propria storia e la propria unicità.

Gli insegnanti dell’istituto si impegnano a prestare la propria opera educativa e didattica tenendo sempre

conto della singolarità di ogni alunno, della sua particolare identità, delle sue peculiarità, delle sue capacità

e dei suoi limiti, del suo specifico modo di essere, di relazionarsi, di apprendere; mirano a uno sviluppo

armonico e strutturato della personalità nei suoi vari aspetti (affettivo, relazionale, cognitivo, fisico),

promuovono una significativa maturazione dell’autonomia (intesa come autonomia di scelta, di pensiero, di

progetto) e della consapevolezza personale.

IL SUCCESSO SCOLASTICO

Ogni insegnante, nell'esercizio della propria libertà professionale, stabilisce tempi, ritmi e strategie di

insegnamento finalizzati al successo scolastico di tutti gli alunni, nel rispetto delle specifiche modalità d'

apprendimento di ciascuno e nella consapevolezza che il buon esito del proprio operato non è attestato

dai risultati conseguiti dagli alunni che non presentano particolari criticità, ma è comprovato

preminentemente dalla sorte degli alunni problematici. Al fine di promuovere il successo scolastico di tutti

gli alunni, gli insegnanti si impegnano a favorire l'obiettivo dello star bene a scuola e del sentirsi parte

integrante e necessaria della comunità, nonché a valorizzare i contributi personali apportati da ognuno. Ogni insegnante adotta atteggiamenti e comportamenti affermativi, evita apprezzamenti di biasimo e

giudizi negativi gratuiti, agisce sullo stimolo della motivazione, sul riconoscimento delle attitudini, sul

rinforzo della valorizzazione e della gratificazione.

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LA RIDUZIONE DEL DISAGIO

Ogni insegnante coglie e accoglie i bisogni educativi di ciascun alunno e persegue l'agio scolastico di tutti,

particolarmente di quelli che evidenziano un'emotività fragile, un'autostima carente, un'insicurezza di base.

Ogni insegnante presta costante attenzione ai comportamenti e alle manifestazioni degli alunni al fine di

captare ogni possibile segnale di disagio e di attivare tempestivamente adeguate iniziative di

compensazione, ricorrendo alle risorse dell'istituto. Gli insegnanti inoltre attuano iniziative di screening atte

ad agevolare l'identificazione precoce dei soggetti a rischio di disturbi specifici o con difficoltà di

apprendimento. Il benessere degli alunni con bisogni educativi speciali Gli insegnanti favoriscono, con

l'esercizio della loro sensibilità e con ogni strategia educativa in loro possesso, l'inclusione, il benessere e

il successo scolastico degli alunni con bisogni educativi speciali. Mostrano una particolare attenzione per

ogni tipo di bisogno e, andando oltre la certificazione di disabilità, pianificano procedimenti per il

riconoscimento precoce e per il trattamento dei bisogni speciali, sia che si tratti di bisogni causati da

disturbi dell'apprendimento, sia che si tratti di bisogni dovuti a svantaggi socio culturali, sia che si tratti di

bisogni legati a difficoltà linguistiche. Gli insegnanti si impegnano a rimuovere gli ostacoli che frenano

l'apprendimento e lo sviluppo della personalità attraverso la progettazione e la realizzazione di una

didattica personalizzata, tagliata a misura delle diverse situazioni, a tal fine realizzano interventi vari e

differenziati: interventi specialistici e/o informali, individuali e/o inseriti all'interno delle normali attività

scolastiche, di breve durata e /o protratti nel tempo; redigono, quando opportuno, un piano didattico

personalizzato che serva come strumento di lavoro e che abbia la funzione di documentare e condividere

con le famiglie le strategie di intervento programmate. Ogni prassi di cui gli insegnanti si avvalgono sarà

sempre e comunque fondata sul rispetto e sulla valorizzazione delle attitudini, delle intelligenze, degli stili

cognitivi e sarà sempre e comunque tesa allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità, affinché gli alunni

con bisogni speciali possano pervenire al raggiungimento dei traguardi curricolari previsti in uscita per tutti

gli alunni. Gli insegnanti collaborano con le famiglie, con i centri territoriali, con gli specialisti presenti nel

territorio, si impegnano inoltre a partecipare a iniziative di formazione professionale per ampliare e

arricchire la propria capacità di risposta a tali bisogni. Riguardo ai numerosi alunni stranieri iscritti nelle

scuole dell'istituto, gli insegnanti si impegnano a favorire, con opportune strategie, l'integrazione e

l'inclusione in primo luogo attraverso la realizzazione di un clima d'accoglienza tale da evitare all'alunno

straniero la percezione di sé come minoranza. Adottano concretamente e nel vissuto quotidiano la cultura

dell'uguaglianza nella differenza, guidano gli alunni a comprendere che ogni diversità è per tutti

un'occasione di arricchimento e di crescita e a considerare la presenza in classe di culture diverse come

un valore aggiunto, una condizione privilegiante. Prediligono le attività atte a suscitare il confronto tra le

culture, a stimolare il racconto e la comparazione delle esperienze personali, a valorizzare le diverse radici

culturali. Sul piano più prettamente didattico gli insegnanti utilizzano strategie atte a facilitare

l'apprendimento della e nella lingua italiana. Programmano interventi individualizzati, promuovono progetti

finalizzati all'alfabetizzazione, alla conoscenza, all'interazione. Gli insegnanti garantiscono agli alunni

diversamente abili un'effettiva uguaglianza delle opportunità formative, si adoperano affinché essi possano

sviluppare al meglio le loro capacità e le loro attitudini e affinché possano conquistare un livello di

maturazione globale tale da consentire una buona qualità della vita. Gli insegnanti assumono l'impegno di

progettare e porre in esecuzione percorsi formativi che facilitano l'integrazione degli alunni diversamente

abili non solo nella realtà scolastica ma anche in quella extrascolastica. Predispongono il piano educativo

individualizzato, progettano e realizzano pratiche d'accoglienza per sostenere gli alunni nella fase di

adattamento, individuano e applicano strategie operative finalizzate all'acquisizione dell'autonomia, della

socializzazione, della partecipazione, prevedono l'uso di sistemi e strumenti compensativi e di misure

dispensative, si adoperano alla facilitazione degli apprendimenti per l'acquisizione di abilità cognitive,

comunicative, espressive, percettive, psicomotorie e per la conquista degli strumenti operativi di base

linguistici e logico-matematici. Cooperano non solo all'individuazione degli obiettivi, dei metodi e delle

risorse, ma anche al coinvolgimento delle famiglie, dei compagni di classe, del personale ausiliario e di

segreteria, nonché a un graduale e agile passaggio al successivo ordine di scuola dell'obbligo.

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LA CITTADINANZA

Gli insegnanti realizzano un ambiente di lavoro e d'apprendimento in grado di conferire un senso alla

molteplicità delle esperienze vissute dagli alunni, fanno sì che la scuola rappresenti il luogo in cui

l'educazione alla cittadinanza non sia un sapere impartito ma un valore agito nella pratica e nei rapporti

quotidiani; un valore agito attraverso un clima sociale propositivo, fondato sul rispetto degli altri e delle

norme di convivenza condivise, sul confronto, sulla collaborazione, sulla solidarietà, sulla partecipazione

all'organizzazione dei percorsi d'apprendimento e alla risoluzione dei problemi; un valore agito che

promuova la relazione interpersonale e la comprensione con tutta la gamma delle possibili differenze:

differenze di lingua, di religione, di cultura, di provenienza sociale, di condizione personale. Un valore

agito finalizzato alla conquista del pensiero divergente, alla capacità di giudizio e di scelte autonome e

consapevoli, all'esercizio della partecipazione responsabile e dell'impegno attivo. In ultima istanza un

valore agito che conduca gli alunni alla conquista di una forma mentis in grado di renderli cittadini del

mondo e del tempo, nel mondo e nel tempo della complessità.

LA COMUNICAZIONE

Gli insegnanti costruiscono un'articolata rete di relazioni - tra gli alunni della classe, tra questi e gli alunni

di classi diverse, tra insegnanti di classe e insegnanti di classi diverse, tra insegnanti e alunni, tra

insegnanti e genitori, ecc. - il cui canale privilegiato è quello del dialogo. Essi adottano, con gli alunni, con i

genitori, con i colleghi e con gli altri soggetti coinvolti nel processo formativo, uno stile comunicativo

improntato alla comprensione e all'ascolto, assecondano e incoraggiano l'espressione di idee, di vissuti, di

dubbi, di difficoltà; forniscono risposte, consulenze, consigli e chiarimenti, soprattutto si impegnano a

reiterare, con i modi opportuni, la loro disponibilità ad offrire ad alunni e genitori tutte le spiegazioni di cui

hanno bisogno, nel rispetto delle loro esigenze individuali e senza mai assumere atteggiamenti

mortificatori. La ricerca come stile d'apprendimento Gli insegnanti, consapevoli che il loro compito non può

limitarsi alla trasmissione delle conoscenze, si impegnano affinché gli alunni acquisiscano il metodo della

ricerca come stile d'apprendimento. A tal fine fanno sì che gli alunni possano vivere la scuola come il

luogo più adatto a esprimere i loro “perché” e a trovare stimoli e strumenti utili per cercare le risposte.

Facilitano la strutturazione di nuove conoscenze attraverso l'esercizio del problem solving, abituando cioè

gli alunni a riconoscere, focalizzare e analizzare i problemi, a individuare e formulare ipotesi risolutive

degli stessi, a pianificare e attuare procedimenti di verifica. Considerano il processo di insegnamento-

apprendimento come un sistema aperto in cui gli alunni divengono attori dell'indagine e gli insegnanti

fungono da facilitatori, Utilizzano i contenuti delle discipline non come fine bensì come mezzo per

giungere, attraverso l'elaborazione delle informazioni, alla risoluzione dei problemi. Promuovono la

conquista di attitudini e atteggiamenti mentali che consentiranno agli alunni di rivedere, adeguare,

ampliare le proprie conoscenze per tutta la vita.

LA CONTINUITÀ DEI PERCORSI FORMATIVI

Gli insegnanti dell'istituto garantiscono la consecutività e la coerenza del processo di formazione degli

alunni. Si impegnano perché la maturazione delle abilità e delle competenze avvenga in modo graduale e

armonico, attraverso un continuum tra i tre ordini di scuola e fanno sì che il passaggio da un ordine all'altro

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rappresenti per gli alunni una naturale evoluzione, scongiurando strappi, incongruenze, avvicendamenti

traumatici. A tal fine organizzano giornate dell'accoglienza nella scuola primaria per i bambini di cinque

anni della scuola dell'infanzia e nella scuola secondaria per gli alunni di quinta classe della primaria;

elaborano e realizzano progetti integrati di continuità educativa; redigono un curricolo in verticale per la

pianificazione delle abilità e delle competenze attese alla fine del ciclo dell'obbligo; progettano attività e

iniziative didattiche di collegamento tra i vari segmenti scolastici.

LA COLLABORAZIONE

Gli insegnanti dell'istituto si impegnano a realizzare forme di collaborazione il più possibile efficaci con le

famiglie e con tutte le realtà territoriali che abbiano un ruolo nel processo formativo degli alunni. Gli

insegnanti instaurano con le famiglie un rapporto fondato sul dialogo, sul confronto, sulla condivisione, sul

mutuo sostegno ai fini del raggiungimento della finalità educativa che le accomuna; adottano un

comportamento di disponibilità e di accoglienza integrando attivamente le famiglie alla vita della scuola e

coinvolgendole nella progettualità didattica e nelle scelte riguardanti l'ampliamento dell'offerta formativa;

realizzano momenti di incontro, sia quelli previsti nel piano annuale delle attività, sia convocando

l'assemblea dei genitori o sollecitando incontri individuali ogni qualvolta se ne rilevi l'esigenza. Gli

insegnanti inoltre accolgono e promuovono forme di cooperazione con le altre scuole, con le

amministrazioni locali, con le istituzioni pubbliche e private, con le associazioni culturali e sportive presenti

sul territorio, nonché con educatori ed esperti, nella convinzione che ogni valida cooperazione possa

essere utile per arricchire l'offerta formativa e che integrare scuola e territorio nell'elaborazione di progetti

educativi risulti fondamentale per la lotta contro il disagio giovanile. Il nostro istituto accoglie ogni valida

iniziativa esterna rivolta a genitori e alunni, anche mediante intese, accordi o convenzioni; partecipa a

iniziative esterne a livello locale e nazionale, promuove attività di ricerca e di esplorazione del territorio, si

impegna a usare le tecnologie multimediali come veicolo di conoscenza e di connessione con altre realtà,

divulga le iniziative e il materiale della scuola attraverso il suo sito web, si impegna affinché la scuola

stessa divenga centro di promozione culturale e sociale.

LE COMPETENZE CHIAVE Dalla “Strategia di Lisbona”, approvata dall'Unione Europea nell'anno 2000, emerge chiaramente il ruolo

fondamentale dell'istruzione quale parte integrante delle politiche economiche e sociali di ogni singolo

stato. Per far fronte al cambiamento continuo e alle richieste di competenze sempre più elevate,

l'apprendimento deve, quindi, diventare una condizione permanente dell'individuo e la Scuola deve

attivarsi per costruire percorsi flessibili di formazione il cui obiettivo prioritario non è il percorso d'

apprendimento seguito, ma l'acquisizione effettiva di competenze. Queste ultime vengono definite

“competenze chiave”, una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto di cui

tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e

l'occupazione in una società basata sulla conoscenza. Tali competenze vanno intese come capacità da

sviluppare progressivamente, le cui basi però devono essere fondate a partire dalla scuola dell'infanzia e

sviluppate in un processo d'apprendimento strutturato e continuo che dura l'intero corso della vita►

comunicazione nella madrelingua che è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri,

sentimenti fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul

piano linguistico in un'intera gamma di contesti culturali e sociali; ► comunicazione nelle lingue straniere

che, oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede anche abilità

quali la mediazione e la comprensione interculturale; ► competenza matematica e competenze di base in

scienza e tecnologia la competenza matematica è l'abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico

per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, ponendo l'accento sugli aspetti del processo,

dell'attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico e tecnologico riguardano la

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padronanza e l'applicazione di conoscenze e metodologie riguardo al mondo naturale e all'uso di

strumenti e mezzi tecnologici; ► competenza digitale che consiste nel saper utilizzare con dimestichezza

e spirito critico le tecnologie della società dell'informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base relative

alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC); ► imparare a imparare che è la

competenza collegata all'apprendimento, all'abilità di perseverare nell'apprendimento, di organizzare il

proprio apprendimento sia a livello individuale che in gruppo, a seconda delle proprie necessità e nella

consapevolezza dei metodi e delle opportunità; ► competenze sociali e civiche che includono

competenze personali, interpersonali e interculturali e si riferiscono a tutte le forme di comportamento che

consentono alle persone di partecipare efficacemente e costruttivamente alla vita sociale, in modo

particolare alla vita in società differenti tra loro, come anche a risolvere i conflitti dove necessario; ► spirito

d'iniziativa e imprenditorialità tale competenza riguarda la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi,

nonché la capacità di pianificare e gestire progetti; ► consapevolezza ed espressione culturale a questa

competenza fanno capo le competenze specifiche relative all'identità storica; alla consapevolezza delle

scelte umane relative all'ambiente di vita; al patrimonio artistico e letterario; all'espressione corporea. Il

profilo delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione secondo le Indicazioni Nazionali Dalle

Indicazioni Nazionali: “Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a

scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di

iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età,

riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

LA VALUTAZIONE COME PROCESSO DI SINTESI DIALETTICA

VALUTAZIONE INTERNA E L’AUTOVALUTAZIONE

Il nostro Istituto si impegna a realizzare al suo interno un sistema complessivo di monitoraggio del servizio

scolastico, nella consapevolezza che valutare è operazione necessaria al fine di migliorare e che, nella

scuola dell’autonomia, l’autovalutazione rappresenta uno strumento indispensabile al fine di migliorare la

qualità, l’efficacia e l’efficienza del servizio erogato dalla scuola Pertanto, tale sistema di monitoraggio si

esplica in attività di: - valutazione, intesa come luogo di incontro di tutti i momenti dell’attività scolastica in

quanto presupposto indispensabile di ogni agire didattico(valutazione diagnostica, iniziale), risultato

conclusivo (valutazione sommativa, finale), verifica del processo di insegnamento-apprendimento

(valutazione formativa, in itinere). - autovalutazione, intesa come strumento indispensabile per controllare

la validità e l’efficacia del servizio erogato e di individuare i settori che necessitano di interventi migliorativi.

La valutazione degli apprendimenti effettuata nel nostro istituto ha una finalità formativa e orientativa, il

suo scopo non è quello di fornire un giudizio di valore sul rendimento degli alunni né tantomeno

sull’operato degli insegnanti, bensì quello di verificare, attraverso un sistema il più possibile rigoroso e

attento, il livello di conoscenze, abilità e competenze al fine di individuare i punti di forza e soprattutto i

punti di debolezza della proposta didattico - formativa e, di conseguenza, regolare l’intervento. Si tratta

quindi di una valutazione intesa come momento qualificante del processo didattico, di cui risulta essere la

dimensione autoregolativa per eccellenza, una valutazione coerente con un’idea e una pratica di scuola in

cui è più importante imparare che dimostrare di aver imparato, che produce e promuove atteggiamenti di

ricerca-azione e di sperimentazione in relazione ai processi di insegnamento/apprendimento e favorisce

quindi la riflessione e la crescita professionale.

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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La valutazione nella scuola dell’infanzia rappresenta lo strumento che consente di comprendere e valutare

i livelli raggiunti da ciascun bambino in relazione allo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della

competenza e della cittadinanza, al fine di favorirne la maturazione. Il suo scopo quindi non è quello di

formulare classificazioni o giudizi, ma esclusivamente quello di conoscere e interpretare il livello di

maturazione di ogni alunno e le sue particolari esigenze educative. Il metodo privilegiato per la valutazione

nella scuola dell’infanzia è senz’altro “l’osservazione” sia occasionale che sistematica; essa permette di

raccogliere e documentare informazioni fondamentali circa le specificità individuali e di organizzare in loro

funzione l’azione formativa. Altri mezzi efficaci sono i colloqui e le conversazioni con i bambini, gli elaborati

grafici, le schede strutturate, etc.. Nella valutazione gli insegnanti usano come indicatori gli obiettivi

programmati per i vari campi d’esperienza. La raccolta delle informazioni valutative viene effettuata

sistematicamente, in particolare nei seguenti momenti del percorso formativo: all’inizio dell’anno scolastico

per conoscere la situazione di partenza e individuare i bisogni formativi dei bambini; nel corso dell’anno

scolastico per verificare i risultati raggiunti dai bambini e per valutare la qualità dell’azione educativa; al

termine dell’anno scolastico per verificare i risultati raggiunti dai bambini e per valutare la qualità

dell’azione educativa; al termine del ciclo di formazione per compilare il documento di valutazione,

secondo un’ottica di continuità con la scuola primari

La famiglia e la scuola: sinergie educative

Nel corso degli anni i genitori hanno collaborato attivamente e fattivamente alla crescita educativa e

culturale della scuola con colloqui, con la presenza in Consiglio di Istituto o con quella dei loro

rappresentanti nei Consigli di classe, negli incontri con il Dirigente Scolastico o con il contributo alle feste

di fine anno, nonché con proposte di attività e con l’autovalutazione di Istituto. La Scuola, dal canto suo,in tutti gli ordini di scuola, accoglie le proposte dei genitori, individua i bisogni

segnalati, elabora ed attiva il percorso formativo didattico avvalendosi della loro collaborazione nonché di

quella degli enti e delle associazioni esistenti sul territorio (Comune, Proloco, Associazioni culturali e

sportive, la Parrocchia e l’Oratorio), e stipula il patto di corresponsabilità.

Scuola dell’Infanzia

Incontro con le famiglie per la presentazione delle attività e dell’organizzazione della scuola

prima delle iscrizioni nel mese di gennaio.

Riunione con i genitori nel mese di giugno/settembre per i bambini nuovi iscritti.

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Nell’incontro i docenti illustrano le principali regole del vivere nella comunità scolastica attraverso la

scheda personale o un questionario sottoposto alle famiglie. e consegnano un opuscolo informativo ai

genitori. Colloqui individuali a ottobre/novembre con i genitori dei bambini iscritti al primo anno.

Conoscenza del bambino

Colloqui individuali calendarizzati attraverso i quali i genitori possono conoscere il livello

evolutivo sotto il profilo cognitivo, socio-affettivo e psicomotorio del bambino. I docenti sono disponibili a

concordare altri colloqui individuali, qualora si presentassero particolari necessità o urgenze.

Consigli d’intersezione (n. 3 nell’arco dell’anno scolastico) cui partecipano i rappresentanti dei

genitori. In tale contesto vengono illustrate e verificate le attività scolastiche; i genitori possono avanzare

proposte che saranno esaminate dagli organi collegiali competenti.

Iniziative varie, feste, momenti di incontro da realizzare durante l’anno.

Scuola Primaria

● Incontro con le famiglie per la presentazione delle attività e dell’organizzazione della scuola

prima delle iscrizioni nel mese di gennaio.

● Assemblee di classe per illustrare ai genitori la programmazione e l’organizzazione delle attività

educativo – didattiche.

● Colloqui individuali periodici attraverso i quali si comunica ai genitori il profilo dell’alunno (i

docenti sono disponibili a concordare altri colloqui individuali, qualora si presentassero particolari

necessità o urgenze).

● Consigli d’Interclasse (3 nell’arco dell’anno scolastico) cui partecipano i rappresentanti dei

genitori e i docenti. In tale contesto vengono illustrate e verificate le attività scolastiche; i genitori possono

avanzare proposte che saranno esaminate dagli organi collegiali competenti.

● Consegna schede di valutazione a febbraio e giugno.

● Incontri formativi per genitori, su tematiche educative, condotti da psicologi e specialisti per:

● favorire la comunicazione tra genitori e figli,

● prevenire situazioni di disagio,

● prendere coscienza dei bisogni educativi dei propri figli.

Scuola Secondaria di primo grado

● Incontro con le famiglie per la presentazione delle attività e dell’organizzazione della scuola

prima delle iscrizioni nel mese di gennaio.

● Assemblea dei genitori nel mese di ottobre, per illustrare alle famiglie la programmazione e

l’organizzazione delle attività didattico-educative.

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● Colloqui con gli insegnanti previo appuntamento da parte dell’interessato.

● Due colloqui generali quadrimestrali durante i quali si comunica il livello di apprendimento, la

maturazione e l’evoluzione psico-affettiva dell’alunno. Le date sono calendarizzate all’inizio dell’anno

scolastico. I docenti sono disponibili a concordare altri colloqui individuali, qualora si presentassero

particolari necessità o urgenze.

● Consigli di Classe (3 nell’arco dell’anno scolastico) cui partecipano i rappresentanti dei genitori e

i docenti. In tale contesto vengono illustrate e verificate le attività scolastiche; i genitori possono avanzare

proposte che saranno esaminate dagli organi collegiali competenti.

● Consegna documenti di valutazione a febbraio e giugno.

● Assemblea con i genitori nel mese di febbraio per verifica e programmazione II quadrimestre.

È previsto l’invio di comunicazioni alle famiglie nel caso di situazioni difficili comportamentali e

cognitive.

Il Patto formativo realizzato nel PTOF vincola l’istituzione scolastica, le famiglie e gli

studenti ad alcuni fondamentali doveri, alle regole del vivere e del convivere e in cui ognuno si

impegna secondo precise responsabilità.

LA SCUOLA SI IMPEGNA A : Garantire un piano formativo basato su iniziative volte a promuovere il benessere dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale. RELAZIONALITA’ Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo favo rendo l’integrazione e l’accoglienza. Comunicare con le famiglie per informarle sull’andamento scolastico degli studenti. PARTECIPAZIONE Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie per favorire il successo formativo . Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni. INTERVENTI EDUCATIVI Favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili e degli studenti stranieri. Fare rispettare le norme di comportamento, il regolamento, i divieti, in particolare relativamente all’utilizzo dei telefonini e altri dispositivi elettronici. Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni.

I DOCENTI SI IMPEGNANO A: Progettare itinerari di apprendimento in sintonia con gli obiettivi e le finalità del POF.

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Ad essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne e negli adempimenti previsti. RELAZIONALITA’ Essere attenti nella sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo. Comunicare alla famiglia ed agli allievi gli obiettivi educativi e didattici, i temp i e le modalità di attuazione. Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali e scritte e comunicare a studenti e genitori ,con chiarezza di linguaggio, i risultati delle verifiche effettuate PARTECIPAZIONE Lavorare in modo collegiale nelle riunioni dei diversi organi . Realizzare un clima scolastico sereno , leale, fondato sul dialogo e sul rispetto.

INTERVENTI EDUCATIVI Pianificare il proprio lavoro e prevedere attività di sostegno personalizzate. Effettuare, almeno, il numero minimo di verifiche, come previsto dai Dipartimenti Disciplinari. Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni dall’effettuazione della verifica.

IL PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A: Conoscere l’Offerta formativa della scuola . RELAZIONALITA’ Favorire la collaborazione e il rispetto tra tutte le componenti operanti nella scuola. Offrire la propria professionalità nell’accogliere l’utenza e nel rispondere alle sue esigenze. PARTECIPAZIONE Collaborare per realizzare, per quanto di competenza, il piano dell’offerta formativa. INTEVENTI EDUCATIVI Garantire il necessario supporto alle attività didattiche con puntualità e diligenza.

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: Conoscere l’offerta formativa nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise. RELAZIONALITA’ Rispettare la scuola,favorendo la frequenza assidua dei propri figli alle lezioni. Rispettare le regole relative alla gestione dei tempi, degli orari (entrata -uscita ,per non creare difficoltà ai collaboratori), degli spazi, dei servizi offerti dalla scuola. PARTECIPAZIONE Partecipare attivamente agli organismi collegiali per esprimere proposte e osservazioni. Collaborare con i docenti informandosi costantemente sul percorso didattico-educativo dei propri figli. INTERVENTI EDUCATIVI

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Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola. Controllare sul libretto le giustificazioni ed i ritardi, contattando la scuola per accertamenti. Rivolgersi ai Docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di situazioni di conflitto e di criticità

LO STUDENTE SI IMPEGNA A: Conoscere l’offerta formativa presentata dagli insegnanti.

Conoscere e rispettare il regolamento d’Istituto. RELAZIONALITA’ Mantenere un comportamento corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso coinsieme di persone, spazi e arredi. Non usare mai in classe il cellulare. PARTECIPAZIONE Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo con spirito costruttivo e responsabile.Essere puntuali ed assidui alle lezioni assolvendo agli impegni di studio. INTERVENTI EDUCATIVI Riferire in famiglia le comunicazioni della scuola e degli insegnanti. Favorire il rapporto ed il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI IMPEGNA A: Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo docenti, personale non docente studenti e genitori nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo.

RELAZIONALITA’

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione ed il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica.

PARTECIPAZIONE Garantire e valorizzare le potenzialità di tutti .

INTERVENTI EDUCATIVI

Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate

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Il nuovo sistema di valutazione “La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni. concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo. Documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione in relazione all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.” La valutazione è un processo sistematico e continuo, ha un’evidente finalità formativa e concorre,

attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuno ,considerati i livelli di

partenza, al miglioramento dei livelli di conoscenza ed al successo formativo di tutti. La

valutazione, equa e coerente con gli obiettivi di apprendimento stabiliti nel PTOF e nelle

programmazioni di classe e disciplinari, trasparente, e tempestiva, è volta a modificare la

situazione di partenza e a promuovere lo sviluppo integrale della persona .

Si valuta:

Il processo di apprendimento

Il rendimento scolastico

Il comportamento.

La valutazione ha ,altresì, l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti e a

innalzare i traguardi formativi. Ogni docente esprime la propria proposta di voto negli scrutini

intermedi e finali sulla base dei seguenti criteri:

-Livello di competenze acquisite

-Maturazione e preparazione conseguita in relazione alla situazione di partenza

-Partecipazione, interesse ed impegno dimostrati alle attività proposte, sia curricolari che

integrative

-Valutazioni effettuate da docenti della stessa disciplina di classi parallele su prove oggettive

concordate in sede dipartimentale.

La valutazione prevede:

Una fase iniziale diagnostica per mezzo della quale si procederà ad impostare, per fasce

di livello, il piano di studio personalizzato attraverso cui raggiungete gli obiettivi formativi

stabiliti dalla scuola; -Dall’anno scolastico in corso,la fase iniziale prevede,inoltre, la

somministrazione di prove d’ingresso/iniziali comuni per tutte le classi parallele

dell’Isttiuto.

Una fase intermedia formativa (in itinere) per avere informazioni continue ed analitiche

sul modo in cui l’alunno procede nel percorso formativo, per introdurre per tempo quelle

modifiche o integrazioni che risultassero opportune al fine di attivare tempestivamente gli

eventuali interventi compensativi o di recupero.Essa accerta il raggiungimento degli

obiettivi attraverso la somministrazione di prove intermedie comuni per classi parallele,di

prove strutturate semistrutturate e non strutturate

Una fase finale sommativa (conclusiva – certificativa) per avere informazioni sintetiche

sulle Unità d’Apprendimento concluse e poter verificare lo scarto tra la formazione degli

alunni e lo standard di riferimento, individuando il livello delle competenze conseguite dagli

alunni: sapere (conoscenze), saper fare (abilità), saper essere (competenze).La fase finale

prevede la somministrazione di prove finali comuni per classi parallele

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Il quadro normativo Il decreto legislativo n. 62/2017, a partire dal corrente anno scolastico, ha introdotto

importanti novità relative alla valutazione e alla certificazione delle competenze nel primo ciclo e

agli esami di Stato di scuola secondaria di I grado .

Al decreto n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015, è seguito il DM n. 741/2017, dedicato a

disciplinare in modo organico gli esami di Stato di scuola secondaria di I grado, il DM n.

742/2017, con il quale sono stati adottati i modelli nazionali di certificazione nazionale delle

competenze, e la nota n. 1865 del 10 ottobre 2017, volta a fornire indicazioni in merito a

valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di

istruzione

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione degli alunni è affidata ai docenti dei Consigli di interclasse e di classe. Essa

assolve ad una funzione formativa ed orientativa e non semplicemente sanzionatoria ed avviene

secondo criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, nel pieno rispetto delle norme vigenti.

Per gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado è prevista una valutazione

periodica quadrimestrale e una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti,

sia al comportamento.

La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentre per le classi terminali (terzo

anno di scuola secondaria di I grado) avviene per esame di Stato.

I criteri e le modalità della valutazione sono definiti dal Collegio dei Docenti, per assicurare

omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di

insegnamento.

Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze

ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione (dalla nota

n. 1865 del 10 ottobre 2017)

Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, ha apportato le prime importanti modifiche alle modalità

di valutazione degli apprendimenti per le alunne e gli alunni di scuola primaria e secondaria di

primo grado, di svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione e di

rilascio della certificazione delle competenze, modifiche che hanno effetto già a partire dall'anno

scolastico 2017/18. Con il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 741, sono stati disciplinati in

modo organico l'esame di Stato del primo ciclo e le operazioni ad esso connesse.

In questo anno scolastico anche le prove Invalsi presentano novità rilevanti, come ad esempio

l'introduzione delle prove standardizzate in inglese che, per la terza classe di scuola secondaria

di primo grado, prevedono la somministrazione al computer (computer based testing).

Alla luce di tali importanti modifiche , vengono di seguito riportate tutte le indicazioni

contenute negli ultimi decreti legislativi al fine di orientare da subito le attività valutative in

coerenza con le novità introdotte dalla normativa.

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La valutazione nel primo ciclo di istruzione

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita a ciascuna delle discipline di studio

previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di

istruzione (decreto ministeriale n. 254/2012) e alle attività svolte nell'ambito di "Cittadinanza e

Costituzionedei d". Per queste ultime, la valutazione trova espressione nel complessivo voto delle

discipline dell'area storico-geografica, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 169/2008.

La valutazione viene espressa con voto in decimi e viene effettuata collegialmente dai docenti

contitolari della classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di

primo grado.

I docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività nell'ambito del potenziamento e o

dell'arricchimento dell'offerta formativa, forniscono elementi di informazione sui livelli di

apprendimento conseguiti dalle alunne e dagli alunni e sull'interesse manifestato.

Al fine di garantire equità e trasparenza, il collegio dei docenti delibera i criteri e le modalità di

valutazione degli apprendimenti e del comportamento che vengono inseriti nel PTOF e resi

pubblici, al pari delle modalità e dei tempi della comunicazione alle famiglie. In particolare,

considerata la funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di

stimolo al miglioramento continuo, il collegio dei docenti esplicita la corrispondenza tra le

votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento (ad esempio definendo descrittori, rubriche

di valutazione, ecc.). Definisce, altresì, i criteri generali per la non ammissione alla classe

successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nel caso di voto inferiore a

6/10 in una o più discipline.

La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni (articolo 2) viene espressa, per

tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle

competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo

Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione

scolastica. Il collegio ocenti definisce i criteri per la valutazione del comportamento, determinando

anche le modalità di espressione del giudizio.Il nostro Istituto avrà cura di adeguare i propri

modelli di documento di valutazione periodica e finale tenendo conto delle novità

introdotte.

La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative, per le

alunne e gli alunni che si avvalgono di tali insegnamenti, viene riportata su una nota separata dal

documento di valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico riferito all'interesse

manifestato e ai livelli di apprendimento conseguiti.

L'ammissione alla classe successiva nella scuola primaria

L'articolo 3 del decreto legislativo n. 62/2017 interviene sulle modalità di ammissione alla classe

successiva per le alunne e gli alunni che frequentano la scuola primaria.

L'ammissione alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado è

disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima

acquisizione. Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di

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scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, da

riportare sul documento di valutazione.

A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente

ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di apprendimento

parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia

didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei

livelli di apprendimento.

Solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, sulla base dei criteri definiti dal

collegio dei docenti, i docenti della classe. in sede di scrutinio finale presieduto dal dirigente

scolastico o da suo delegato, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva.

La decisione è assunta all'unanimità.

L'ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado

L'articolo 6 del decreto legislativo n. 62/2017 interviene sulle modalità di ammissione alla classe

successiva per le alunne e gli alunni che frequentano la scuola secondaria di primo grado.

L'ammissione alle classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è disposta, in via

generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o

più discipline. Pertanto l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di

scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da

riportare sul documento di valutazione.

A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente

ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di apprendimento

parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia

didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei

livelli di apprendimento.

In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, il consiglio di

classe, con adeguata motivazione e tenuto conto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, può

non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva nel caso di parziale o mancata

acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore a 6/10). La non

ammissione viene deliberata a maggioranza; il voto espresso nella deliberazione di non

ammissione dall'insegnante di religione cattolica o di attività alternative - per i soli alunni che si

avvalgono di detti insegnamenti - se determinante per la decisione assunta dal consiglio di classe

diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

Si rammenta che è stata abrogata la norma che prevedeva la non ammissione alla classe

successiva per gli alunni che conseguivano un voto di comportamento inferiore a 6/10. Come è

stato già precisato, infatti, la valutazione del comportamento viene espressa mediante un giudizio

sintetico.

È stata invece confermata la non ammissione alla classe successiva, in base a quanto previsto

dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, nei confronti di coloro cui è stata irrogata la

sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (articolo 4, commi 6 e 9 bis del DPR n.

249/1998).

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Ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

Gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017 individuano le modalità di ammissione

all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione delle alunne e degli alunni frequentanti

scuole statali e paritarie. In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo

delegato, l'ammissione all'esame di Stato è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o

mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline e avviene in presenza dei

seguenti requisiti:

a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le

eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;

b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato prevista

dall'articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998;

c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese

predisposte dall'Invalsi.

Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il

consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto dei

criteri definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di

Stato conclusivo del primo ciclo, pur in presenza dei tre requisiti sopra citati.

Il voto espresso nella deliberazione di non ammissione all'esame dall'insegnante di religione

cattolica o dal docente per le attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti

insegnamenti - se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce, ai soli alunni ammessi all'esame di

Stato, sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato e in conformità con i

criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel PTOF, un voto di ammissione

espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in

una o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione anche inferiore a 6/10.

Si rammenta che per le alunne e gli alunni frequentanti le scuole italiane all'estero l'ammissione

all'esame di Stato non prevede la partecipazione alle prove Invalsi.

L'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

Oltra ad importanti novità in merito alle modalità di valutazione degli alunni, a nuove

modalità di somministrazione delle prove Invalsi e nuove certificazioni delle competenze il

decreto legislativo n. 62/2017 ha introdotto diverse modifiche allo svolgimento dell'esame

di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, di seguito riportate.

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Sedi d'esame e commissioni

Sono sedi di esame di Stato tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie che organizzano corsi

di scuola secondaria di primo grado.

Presso ogni istituzione scolastica viene costituita una commissione d'esame, composta da tutti i

docenti assegnati alle terze classi, che si articola in tante sottocommissioni quante sono le classi

terze. Si precisa che fanno parte della commissione d'esame tutti i docenti delle classi terze cui è

affidato l'insegnamento delle discipline indicate nel DPR n. 89/2009, art. 5 (commi 5 e 8),

compresi eventuali docenti di sostegno e di strumento musicale, mentre non ne fanno parte i

docenti che svolgono attività nell'ambito del potenziamento e dell'arricchimento dell'offerta

formativa.

Le sottocommissioni sono composte dai docenti dei singoli consigli di classe.

I lavori della commissione e delle sottocommissioni si svolgono sempre alla presenza di tutti i loro

componenti. Eventuali sostituzioni di componenti assenti sono disposte dal Presidente della

commissione tra gli altri docenti in servizio presso l'istituzione scolastica.

Presidente della commissione d'esame

Per ogni istituzione scolastica statale le funzioni di Presidente della commissione sono svolte dal

dirigente scolastico preposto.

In caso di sua assenza o di impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica. le funzioni di

Presidente della commissione sono svolte da un docente collaboratore del dirigente scolastico,

individuato ai sensi dell'articolo 25, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165,

appartenente al ruolo della scuola secondaria di primo grado.

Per ogni istituzione scolastica paritaria le funzioni di Presidente della commissione sono svolte

dal coordinatore delle attività educative didattiche.

3. Riunione preliminare e calendario delle operazioni

L'articolo 5 del decreto ministeriale n. 741/2017 fornisce puntuali indicazioni sulle attività

preliminari allo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.

Si precisa che tutte le operazioni, dalla riunione preliminare della commissione alla pubblicazione

degli esiti dell'esame, si svolgono nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno

dell'anno scolastico di riferimento.

Spetta al dirigente scolastico o al coordinatore delle attività educative e didattiche definire e

comunicare al collegio dei docenti il calendario delle operazioni d'esame e in particolare le date di

svolgimento della riunione preliminare, delle prove scritte - che devono essere svolte in tre giorni

diversi, anche non consecutivi - e del colloquio, nonché delle eventuali prove suppletive. Tali

prove suppletive devono concludersi entro il 30 giugno e comunque, solo in casi eccezionali,

entro il termine dell'anno scolastico.

La commissione, tenuto conto del numero di alunni delle singole classi terze e dopo aver

esaminato la documentazione presentata, assegna gli eventuali candidati privatisti alle singole

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sottocommissioni. Nel caso siano presenti candidati privatisti con disabilità certificata, gli stessi

vengono assegnati ad una o più sottocommissioni in cui sia presente un docente di sostegno.

Durante la riunione preliminare, la commissione definisce gli aspetti organizzativi delle attività

delle sottocommissioni individuando, tra l'altro, un coordinatore all'interno di ciascuna di esse.

Ogni coordinatore è delegato dal Presidente a sostituirlo nei lavori della propria sottocommissione

in caso di assenza temporanea o contestuale impegno presso altra sottocommissione.

In sede di riunione preliminare, la commissione definisce inoltre la durata oraria, che non deve al

superare le quattro ore, di ciascuna delle prove scritte, il loro ordine di successione e quello delle

classi per i colloqui.

Spetta alla commissione, sempre nell'ambito della riunione preliminare, predisporre le tracce

delle prove d'esame sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte e in coerenza

con i traguardi di sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni nazionali, nonché definire

criteri comuni per la correzione e la valutazione delle prove stesse.

La commissione individua gli eventuali strumenti che le alunne c gli alunni possono utilizzare

nello svolgimento delle prove scritte, dandone preventiva comunicazione ai candidati.

La commissione definisce inoltre le modalità organizzative per lo svolgimento delle prove

d'esame per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n. 104/1992, o con

disturbo specifico di apprendimento, certificato ai sensi della legge n. 170/2010.

Le prove d'esame

L'articolo 8 del decreto legislativo n. 62/2017 e l'articolo 6 del decreto ministeriale n. 741/2017

ridefiniscono e riducono nel numero le prove scritte dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo.

La novità più rilevante è costituita dall'esclusione dalle prove d'esame della prova Invalsi, di cui si

farà cenno più avanti, che si rinnova nei contenuti, nei tempi di somministrazione c nelle modalità

di valutazione.

Le prove scritte relative all'esame di Stato, predisposte dalla commissione, sono pertanto tre:

1) prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento;

2) prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche;

3) prova scritta articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate.

Per ciascuna delle prove scritte il decreto ministeriale n. 741/2017 individua le finalità e propone

diverse tipologie; la commissione sceglie le tipologie in base alle quali definire le tracce, in

coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo,

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La prova di italiano

Da giugno, con il prossimo esame di terza media, cambia anche la prova di Italiano. IL

16/01/2018 in presenza della ministra Fedeli è stato presentato al Miur, il “Documento di

orientamento per la redazione della prova d’italiano nell’Esame di Stato conclusivo del

primociclo”.

La nuova prova di italiano all’esame di scuola media si avvicina a quella dell’esame di maturità,

provando ad allontanarsi dalla forma tradizionale del tema classico d’italiano

.Le tipologie previste per le prove scritte di italiano saranno tre:

testo narrativo o descrittivo;

testo argomentativo;

comprensione e sintesi di un testo, anche mediante richiesta di riformulazione, quindi un

riassunto.

Le tracce d’esame – che possono essere presentate attraverso un breve testo di carattere

letterario (che serva da spunto), una frase chiave, un’immagine – dovranno contenere indicazioni

precise relative alla situazione (contesto), all’argomento (tematica), allo scopo (l’effetto che si

intende suscitare), al destinatario (il lettore a cui ci si rivolge). Tali indicazioni non dovranno

essere percepite come una limitazione della libertà ideativa quanto piuttosto come strumenti che,

insieme alla correttezza linguistica, aiutino ad indirizzare la creatività delle alunne e degli alunni

verso una migliore e più efficace forma espressiva. Secondo la ministra Fedeli, si tratta di «tre

tipologie di prove che, se ben strutturate, consentono ai docenti di verificare le diverse

competenze linguistiche di cui si compone la padronanza della lingua italiana, padronanza verso

cui la scuola deve traguardare studentesse e studenti per farne, davvero, cittadine e cittadini attivi

e competenti».

Prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche

Per la prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche, intesa ad accertare la "capacità

di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite

dalle alunne e dagli alunni", tenendo a riferimento le aree previste dalle Indicazioni nazionali

(numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni§; dati e previsioni), le commissioni predispongono

almeno tre tracce (1), riferite ad entrambe le seguenti tipologie:

1. Problemi articolati su una o più richieste

2. Quesiti a risposta aperta

Nella predisposizione delle tracce, la commissione può fare riferimento anche ai metodi di analisi,

organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale qualora sia

stato oggetto di specifiche attività durante il percorso scolastico.

Nel giorno calendarizzato per l'effettuazione della prova, la commissione sorteggia la traccia che sarà

proposta ai candidati.

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Prova scritta per ciascuna delle lingue straniere studiate.

Per la prova scritta relativa alle lingue straniere, che si articola in due sezioni distinte ed è intesa

ad accertare le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili al Livello A2 per

l'inglese e al Livello A1 per la seconda lingua comunitaria, come previsto dalle Indicazioni

nazionali, le commissioni predispongono almeno tre tracce (1), costruite sulla base dei due livelli

di riferimento (A2 per inglese e A1 per la seconda lingua), scegliendo tra le seguenti tipologie,

che possono essere anche tra loro combinate all'interno della stessa traccia:

1. Questionario di comprensione di un testo

2. Completamento, riscrittura o trasformazione di un testo

3. Elaborazione di un dialogo

4. Lettera o email personale

5. Sintesi di un testo.

Nel giorno calendarizzato per l'effettuazione della prova, la commissione sorteggia la traccia che

sarà proposta ai candidati riferita sia all'inglese che alla seconda lingua studiata.

Si ricorda che per le alunne e gli alunni che utilizzano le due ore settimanali di insegnamento

della seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per potenziare

l'insegnamento dell'italiano (solo per gli alunni con cittadinanza non italiana), la prova scritta fa

riferimento ad una sola lingua straniera.

Attraverso il colloquio, la commissione valuta il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e

competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il

curricolo.

Il colloquio è condotto collegialmente da parte della sottocommissione e si sviluppa in modo da

porre attenzione soprattutto alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di

pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico tra le varie discipline di studio.

Come previsto dal decreto legislativo n. 62/2017, il colloquio tiene conto anche dei livelli di

padronanza delle competenze connesse alle attività svolte nell'ambito di Cittadinanza e

Costituzione.

Nulla è innovato per le alunne e gli alunni iscritti a percorsi ad indirizzo musicale, per i quali è

previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.

Valutazione delle prove d'esame e determinazione del voto finale

L'articolo 8 del decreto legislativo n. 62/2017 modifica sostanzialmente le modalità di definizione

del voto finale dell'esame di Stato.

La valutazione delle prove scritte e del colloquio viene effettuata sulla base di criteri comuni

adottati dalla commissione, attribuendo un voto in decimi a ciascuna prova, senza frazioni

decimali.

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Alla prova scritta di lingua straniera, ancorché distinta in sezioni corrispondenti alle due lingue

studiate, viene attribuito un unico voto espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

Il voto finale viene determinato dalla media del voto di ammissione con la media dei voti attribuiti

alle prove scritte e al colloquio.

La sottocommissione, quindi, determina in prima istanza la media dei voti delle prove scritte e del

colloquio, esprimendo un unico voto, eventualmente anche con frazione decimale, senza alcun

arrotondamento.La media di tale voto con il voto di ammissione determina il voto finale che, se

espresso con frazione decimale pari o superiore a 0.5, viene arrotondato all'unità superiore.

Su proposta della sottocommissione, la commissione delibera il voto finale per ciascun alunno.

Supera l'esame l'alunno che consegue un voto finale non inferiore a 6/10.

La commissione può, su proposta della sottocommissione, con deliberazione assunta

all'unanimità, attribuire la lode agli alunni che hanno conseguito un voto di 10/10, tenendo a

riferimento sia gli esiti delle prove d'esame sia il percorso scolastico triennale.

L'esito dell'esame è pubblicato all'albo dell'istituto con indicazione del voto finale conseguito

espresso in decimi; per i candidati che non superano l'esame è resa pubblica esclusivamente la

dicitura "Esame non superato" senza esplicitazione del voto finale conseguito.

Tutte le norme sullo svolgimento dell'esame di Stato, unitamente alle modalità di valutazione e

attribuzione del voto finale, si applicano anche alle alunne e agli alunni delle scuole italiane

all'estero

La valutazione e gli esami di Stato degli alunni con disabilità e

disturbi specifici di apprendimento

L'articolo 11 del decreto legislativo n. 62/2017 non introduce sostanziali novità nella valutazione

periodica e finale delle alunne e degli alunni con disabilità e con disturbi specifici di

apprendimento, ai fini dell'ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato, che viene

effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 2, 3, 5 e 6 del citato decreto, tenendo a

riferimento, rispettivamente, il piano educativo individualizzato e il piano didattico personalizzato.

Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove Invalsi di cui agli articoli 4 e 7 del

decreto legislativo n. 62/2017. I docenti contitolari della classe o il consiglio di classe possono

prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove

non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero disporre, in casi di

particolare eccezionalità, l'esonero dalla prova.

La sottocommissione, tenendo a riferimento le modalità organizzative definite dalla commissione

in sede di riunione preliminare, e tenuto conto del piano educativo individualizzato, predispone,

se necessario, prove d'esame differenziate che hanno valore equivalente a quelle ordinarie per

l'alunna e l'alunno con disabilità certificata ai sensi della legge n. 104/1992 ai fini del superamento

dell'esame e del conseguimento del diploma.Per lo svolgimento delle prove dell'esame di Stato,

le alunne e gli alunni con disabilità utilizzano attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni

altra forma di ausilio professionale e tecnico loro necessario, dei quali hanno fatto uso

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111

abitualmente nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato o

comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove.Il voto finale viene determinato sulla

base dei criteri e delle modalità previste dall'articolo 8 del decreto legislativo n. 62/2017.

Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento (DSA) partecipano alle prove

Invalsi di cui agli articoli 4 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017. Per lo svolgimento delle suddette

prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano

didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua

straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale

di lingua inglese.

Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento sostengono le prove d'esame

secondo le modalità previste dall'articolo 14 del decreto ministeriale n. 741/2017, utilizzando, se

necessario, gli strumenti compensativi indicati nel piano didattico personalizzato - dei quali hanno

fatto uso abitualmente nel corso dell'anno scolastico o comunque ritenuti funzionali allo

svolgimento delle prove - ed usufruendo, eventualmente, di tempi più lunghi per lo svolgimento

delle prove scritte. In ogni caso, l'utilizzazione di strumenti compensativi non deve pregiudicare la

validità delle prove scritte.Per le alunne e gli alunni dispensati dalle prove scritte di lingua

straniera, la sottocommissione individua le modalità e i contenuti della prova orale sostitutiva

della prova scritta.Nel caso di alunne e alunni esonerati dall'insegnamento di una o entrambe le

lingue straniere, se necessario, vengono definite sulla base del piano didattico personalizzato

prove differenziate con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del

conseguimento del diploma.Nel diploma finale rilasciato alle alunne e agli alunni con disabilità o

con disturbo specifico di apprendimento che superano l'esame (voto finale non inferiore a 6/10)

non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove.

Analogamente, non ne viene fatta menzione nei tabelloni affissi all'albo dell'istituto.

La certificazione delle competenze

L'articolo 9 del decreto legislativo n. 62/2017 indica la finalità e i tempi di rilascio della

certificazione delle competenze.In particolare, si rammenta che la certificazione delle competenze

è redatta in sede di scrutinio finale e rilasciata alle alunne e agli alunni al termine della scuola

primaria e della scuola secondaria di primo grado (in quest'ultimo caso soltanto ai candidati che

hanno superato l'esame di Stato).Il decreto precisa che i modelli sono adottati con provvedimento

del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e che i principi generali per la loro

predisposizione fanno riferimento al profilo dello studente, cosi come definito dalle Indicazioni

nazionali per il curricolo vigenti, alle competenze chiave individuate dall'Unione europea e alla

descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze medesime. Il modello consente

anche di valorizzare eventuali competenze ritenute significative dai docenti della classe o dal

consiglio di classe, sviluppate in situazioni di apprendimento non formale e informale.Il modello

nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e il modello

nazionale di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione, di seguito

riportati, sono allegati al decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742.

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Istituzione scolastica

……………………………………………..……………………………….

SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della

scuola primaria;

tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,

nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,

ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità;

propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le

conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

D – Iniziale

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di

saper applicare basilari regole e procedure apprese.

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

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Competenze chiave

europee1

Competenze dal Profilo dello studente

al termine del primo ciclo di istruzione2

Livello

1 Comunicazione nella

madrelingua o lingua di

istruzione

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di

adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

2 Comunicazione nelle lingue

straniere

È in grado di affrontare in lingua inglese una comunicazione

essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

3 Competenza matematica e

competenze di base in scienza

e tecnologia

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche

per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

4 Competenze digitali Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati

e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in

grado di ricercare nuove informazioni. Si impegna in nuovi

apprendimenti anche in modo autonomo.

6

Competenze sociali e civiche

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole

condivise e collabora con gli altri. Si impegna per portare a

compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli altri.

7 Spirito di iniziativa e

imprenditorialità

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare

semplici progetti. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto

quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

8

Consapevolezza ed espressione

culturale

Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo

ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in

un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime

negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono più congeniali.

9

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,

relativamente a:

......................................................................................................................................................................................

Data …………………….. Il Dirigente Scolastico

……………………………………………

1 Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.

2 Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n. 254 del 16

novembre 2012.

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Istituzione scolastica

_____________________________________________

SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di

classe in sede di scrutinio finale;

tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo di

istruzione;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,

nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,

ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze

e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni

consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di

saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità

fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Competenze chiave europee3

Competenze dal Profilo dello studente

al termine del primo ciclo di istruzione4

Livello

3 Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.

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1

Comunicazione nella madrelingua o

lingua di istruzione

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere

e produrre enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie

idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

2

Comunicazione nelle lingue straniere E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del

Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua europea,

di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita

quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le tecnologie

dell’informazione e della comunicazione.

3 Competenza matematica e

competenze di base in scienza e

tecnologia

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per

analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di analisi

quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico-scientifico per

affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Ha

consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni

complesse.

4 Competenze digitali Utilizza con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare

le informazioni in modo critico. Usa con responsabilità le tecnologie per

interagire con altre persone.

5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo

stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informazioni. Si

impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.

6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita

sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una

convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a compimento

il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.

7 Spirito di iniziativa e

imprenditorialità Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi. Si

assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e

sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto ad analizzare se stesso e a

misurarsi con le novità e gli imprevisti.

8 Consapevolezza ed espressione

culturale Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose,

in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e culturali

della società.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime e

dimostra interesse per gli ambiti motori, artistici e musicali.

9 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,

relativamente a:

......................................................................................................................................................................................

Data. ………………. Il Dirigente Scolastico

………………………….

4 Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n. 254 del 16

novembre 2012.

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Per le alunne e gli alunni con disabilità la certificazione redatta sul modello nazionale può essere

accompagnata, se necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di

competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.

La certificazione delle competenze rilasciata al termine del primo ciclo è integrata da una sezione,

predisposta e redatta a cura di Invalsi, in cui viene descritto il livello raggiunto dall'alunna e

dall'alunno nelle prove a carattere nazionale per italiano e matematica, e da un'ulteriore sezione,

sempre redatta da Invalsi, in cui si certificano le abilità di comprensione ed uso della lingua

inglese. Il repertorio dei descrittori relativi alle prove nazionali è predisposto da Invalsi e

comunicato annualmente alle istituzioni scolastiche.Poiché la certificazione delle competenze è

definita in sede di scrutinio finale, non è rilasciata alle alunne e agli alunni che partecipano

all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione in qualità di candidati privatisti.

Come cambiano le prove Invalsi

Le novità per la scuola primaria

L'articolo 4 del decreto legislativo n. 62/2017 conferma la presenza della prova d'italiano e

matematica nelle classi II e V primaria e introduce, solo nella classe quinta, una prova di inglese

sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerente con il QCER, Quadro Comune Europeo

di Riferimento delle lingue (comma 4).

La prova di inglese della V primaria

La prova Invalsi di inglese per l'ultimo anno della scuola primaria è finalizzata ad accertare il

livello di ogni alunna e alunno rispetto alle abilità di comprensione di un testo letto o ascoltato e di

uso della lingua,.Conseguentemente, sulla base di quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali per

il curricolo, il livello di riferimento è A1 del QCER con particolare riguardo alla comprensione della

lingua scritta e orale ("capacità ricettive") e alle prime forme di uso della lingua, puntando

principalmente su aspetti non formali della lingua.

La prova è somministrata in modo tradizionale ("su carta") in una giornata diversa dalle due

previste per le prove di italiano e matematica, comunque sempre all'inizio del mese di maggio.

Essa si articola principalmente nella lettura di un testo scritto e nell'ascolto di un brano in lingua

originale di livello A1.È quindi necessario che le istituzioni scolastiche adottino le opportune

soluzioni e modalità organizzative per la riproduzione audio del brano che verrà fornito alle scuole

in diversi formati, scelti tra i più comuni e di più facile uso Sul sito dell'Invalsi, a partire dal mese di

ottobre, saranno fornite tutte le indicazioni operative per facilitare la somministrazione della prova

di inglese. Inoltre, entro il mese di gennaio 2018, saranno resi disponibili alcuni esempi di prova

affinché i docenti possano prenderne visione e acquisire tutte le informazioni necessarie per

facilitare lo svolgimento della prova.

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Le novità per la scuola secondaria di primo grado

L'articolo 7 del decreto legislativo n. 62/2017 prevede importanti novità per le prove Invalsi a

conclusione del primo ciclo d'istruzione.

Le prove non sono più parte integrante dell'esame di Stato, ma rappresentano un momento

distinto del processo valutativo conclusivo del primo ciclo di istruzione.

Esse riguardano italiano, matematica e inglese e fanno riferimento ai traguardi di sviluppo delle

competenze previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo.

Le prove Invalsi si svolgono entro il mese di aprile di ciascun anno scolastico (comma 4) e sono

somministrate mediante computer (comma 1).

Si ribadisce che la partecipazione alle prove Invalsi è un requisito indispensabile per

l'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione; i livelli, in forma

descrittiva, conseguiti da ogni alunna e alunno nelle prove di italiano e matematica sono allegati,

a cura di Invalsi, alla certificazione delle competenze, unitamente alla certificazione delle abilità di

comprensione e uso della lingua inglese (articolo 9, lettera f).

Per quanto riguarda l'inglese, l'Invalsi accerta, in coerenza con i traguardi fissati dalle Indicazioni

nazionali per il curricolo, i livelli di apprendimento attraverso la somministrazione di prove centrate

sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il QCER (comma 3).

Calendario delle prove

Tenuto conto del numero di alunne e di alunni delle classi terze di ciascuna scuola secondaria di

primo grado, le prove Invalsi si svolgono durante il mese di aprile in un arco temporale di durata

variabile, come descritto successivamente.

Le singole istituzioni scolastiche potranno scegliere tra diverse alternative possibili, proposte a

ciascuna scuola all'interno dell'area riservata sul sito Invalsi.

Per le alunne e gli alunni assenti per gravi motivi documentati è prevista l'organizzazione di una

sessione suppletiva (articolo 7. comma 4) che si svolgerà con le stesse modalità previste per le

sessioni ordinarie in un arco temporale comunicato dall'Invalsi.

Modalità di somministrazione

La somministrazione Computer Based Testing (di seguito CBT) delle prove Invalsi costituisce un

elemento di novità di particolare rilievo e richiede che le istituzioni scolastiche adottino

tempestivamente le opportune soluzioni e modalità organizzative per renderla possibile.

Non è richiesta una dotazione di computer (o di tablet) con caratteristiche tecniche

particolarmente avanzate né sono necessarie licenze di particolari programmi, salvo la

disponibilità di una buona connessione Internet.

Il passaggio alle prove CBT modifica in modo significativo l'approccio alla somministrazione.

Infatti, le istituzioni scolastiche organizzano la somministrazione delle prove in modo

estremamente flessibile, venendo meno il requisito della contemporaneità del loro svolgimento.

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A seconda del numero di computer (o di tablet) disponibili e collegati a Internet, e sulla base delle

proprie esigenze organizzative, ciascuna istituzione scolastica potrà prevedere un adeguato

numero di sessioni per lo svolgimento delle prove. Ogni sessione potrà coinvolgere una o più

classi contemporaneamente, o anche parte di una classe, in un arco temporale compreso, di

norma, tra cinque e quindici giorni.

In base alle caratteristiche delle singole istituzioni scolastiche (numero di alunni, dotazioni

tecniche, ecc.) l'Invalsi comunicherà il periodo di somministrazione delle prove che potrà,

comunque, essere modificato dalla scuola stessa.

Entro il mese di ottobre 2017 l'Invalsi invierà alle istituzioni scolastiche una nota tecnica in cui

saranno fornite tutte le informazioni necessarie per la somministrazione CBT delle prove.

Entro il mese di gennaio 2018 saranno, inoltre, resi disponibili alcuni esempi di prova di italiano,

matematica e inglese, affinché i docenti possano prenderne visione e acquisire tutte le

informazioni necessarie per il sereno svolgimento delle prove in modalità CBT.

La prova di inglese

La prova Invalsi di inglese per il terzo anno della scuola secondaria di primo grado è finalizzata

ad accertare i livelli di apprendimento riferiti alle abilità di comprensione e uso della lingua, in

coerenza con il livello A2 QCER (5), così come previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo.

La prova riguarda la comprensione della lingua scritta (reading) e orale (listening) e l'uso della

lingua (6) ed e somministrata in formato elettronico (CBT) secondo le modalità e i tempi illustrati

nel punto precedente.

Poiché comprende anche una sezione dedicata alla comprensione orale (listening and

comprehension) è necessario che le istituzioni scolastiche adottino le opportune soluzioni e

modalità organizzative e che, in particolare, si dotino degli strumenti di base per l'ascolto dei più

diffusi formati di file audio, comprese le audiocuffie. Per consentire alle istituzioni scolastiche di

verificare la funzionalità della strumentazione disponibile, l'Invalsi pubblicherà entro il 30

novembre2017 sul proprio sito (www.invalsi.it) esempi di file audio.

La partecipazione alle prove degli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento

(DSA)

Le alunne e gli alunni con disabilità e con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) partecipano

alle prove predisposte dall'Invalsi.

Per le alunne e gli alunni con disabilità possono essere previste dai docenti contitolari della

classe o dal consiglio di classe adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento

di tali prove; nel caso tali misure non fossero sufficienti, il consiglio di classe può predisporre

specifici adattamenti della prova ovvero disporre l'esonero dalla prova.

Per lo svolgimento delle prove da parte delle alunne e degli alunni con disturbi specifici di

apprendimento, i docenti contitolari di classe o il consiglio di classe possono disporre adeguati

strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato e/o prevedere tempi più

lunghi per il loro svolgimento.

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Le alunne e gli alunni con DSA frequentanti la quinta classe di scuola primaria e la terza classe di

scuola secondaria di primo grado dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati

dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese.

Anche per le alunne e gli alunni con DSA la partecipazione alle prove Invalsi è requisito di

ammissione all'esame di Stato.

I Dm 62 e 742, nel rispetto della libertà di insegnamento,definiscono,infine, in maniera specifica

le competenze del Collegio dei docenti in merito a criteri e modalità di valutazione.

“Al fine di garantire equità e trasparenza, il collegio dei docenti delibera i criteri e le

modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento che vengono inseriti nel

PTOF e resi pubblici, al pari delle modalità e dei tempi della comunicazione alle famiglie. In

particolare, considerata la funzione formativa di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo, il collegio dei docenti esplicita la

corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento (ad esempio

definendo descrittori, rubriche di valutazione, ecc.). Definisce, altresì, i criteri generali per la

non ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di

istruzione nel caso di voto inferiore a 6/10 in una o più discipline.

Valutazione del comportamento

Il giudizio sintetico di comportamento è da considerarsi un messaggio pedagogico finalizzato a

stimolare la correttezza degli atteggiamenti, la partecipazione al dialogo educativo, a limitare le

assenze , allo sviluppo delle competenze di cittadinanza.La sua valutazione ha sempre, quindi,

una valenza educativa.L'elaborazione del giudizio spetta all'intero Consiglio di Classe, riunito per

gli scrutini, su proposta del docente che nella classe ha il maggior numero di ore o dal

coordinatore, sentiti i singoli docenti, in base dal livello raggiunto nell’acquisizione delle

competenze di cittadinanza, stabilite dall’Unione Europea, al termine del primo ciclo

d’istruzione, all'osservanza dei doveri stabiliti dallo Statuto delle studentesse e degli

studenti, dal Patto educativo di corresponsabilità, dal Regolamento d’Istituto. Il Consiglio di

Classe vaglia con attenzione le situazioni di ogni singolo alunno e procede all’elaborazione

considerando la prevalenza dei seguenti indicatori:

partecipare, interazione nel gruppo, disponibilità al confronto, rispetto dei diritti altrui; agire in

modo autonomo e responsabile: conoscenza del sé (limiti e capacità), assolvere agli obblighi

scolastici, rispetto delle regole.

sse e partecipazione al dialogo educativo.

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Criteri e descrittori per la valutazione del comportamento

COMPETENZE

SOCIALI E

CIVICHE AL

TERMINE DEL

PRIMO CICLO

DESCRITTORI

INDICATO

RI DI

VALUTAZIONE

LIVELLO

AVANZATO

Ottimo

LIVELLO

INTERMEDI

O

Distinto

LIVELLO

BASE

Buono

LIVELLO

INIZIALE

Sufficiente

GRAVI

CARENZE

(CASI

PARTICOLARI)

Ha cura e

rispetto di sé e

degli altri

come

presupposto di

uno stile di

vita sano e

corretto.

È consapevole

della necessità

del rispetto di

una

convivenza

civile, pacifica

e solidale.

Si impegna per

portare a

compimento il

lavoro iniziato,

da solo o

insieme ad

altri.

CURA E

RISPETTO DI SE’,

DEGLI ALTRI E

DELL’AMBIENTE

È consapevole della

necessità di rispettare

le regole e i diritti

altrui nei vari contesti.

Rispetta le

regole e i diritti

altrui nei vari

contesti.

Rispetta

generalmente le

regole e i diritti

altrui nei vari

contesti.

Necessita di

guida/

richiami per

rispettare le

regole

scolastiche e

della

convivenza

civile.

Incontra difficoltà

a rapportarsi

correttamente agli

altri e all’ ambiente /

a rispettare le regole

scolastiche e della

convivenza civile.

CONVIVENZA

CIVILE,

PACIFICA E

SOLIDALE

Collabora

costruttivamente

nell’attività comune e

sa assumere

atteggiamenti solidali.

Collabora

nell’attività

comune ed è

disponibile al

dialogo.

Collabora

sufficientemente

nell’attività

comune.

Partecipa alle

attività che

suscitano un

suo maggiore

interesse.

Partecipa solo

saltuariamente alle

attività proposte.

IMPEGNO NELLE

ATTIVITÀ E NEL

LAVORO

SCOLASTICO

Svolge in modo

responsabile e

autonomo tutti i

compiti scolastici.

Si impegna

regolarmente a

svolgere i

compiti

richiesti.

Svolge, non

sempre in modo

accurato/

puntuale, i compiti

richiesti.

Svolge i

compiti

richiesti

sollecitato

/guidato/

aiutato dal

docente/ dai

compagni…

Necessita di guida e

stimolo costanti

per avviare le attività

richieste.

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CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA - CRITERI DI VALUTAZIONE

Classi prime, seconde, terze e quarte

Indicatore Descrittore Valutazione

Conoscenze ampie e particolarmente approfondite.

Capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente.

Esposizione rigorosa, ricca e ben articolata.

Capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale

creativa ed originale. 10 Abilità complete e senza errori di lettura e scrittura.

Applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in

situazioni anche nuove.

Autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.

Conoscenze complete e approfondite.

Capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale.

Esposizione chiara e ben articolata.

Capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali. 9 Abilità corrette e sicure di lettura e scrittura. Applicazione

sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni

anche nuove.

Conoscenze complete.

Conoscenza Capacità di comprensione precisa e sicura.

Esposizione chiara, precisa e articolata.

dei contenuti

Abilità corrette di lettura e scrittura.

disciplinari. 8 Applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via Capacità di

via più complesse.

comprensione Capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali

e di analisi. anche apprezzabili.

Abilità di Conoscenza corretta deI nuclei fondamentali delle discipline,

lettura e Capacità di comprensione/analisi puntuale.

scrittura. Esposizione chiara e abbastanza precisa.

Applicazione Sintesi parziale con alcuni spunti critici. 7

delle nozioni Abilità solide di lettura e scrittura.

Applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche

matematiche.

senza gravi errori in situazioni semplici e note.

Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari.

Capacità di analisi/comprensione elementare.

Esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata. 6 Abilità essenziali di lettura e scrittura.

Applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in

situazioni semplici e note.

Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali da

consentire un graduale recupero.

Capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o

inconsistente.

Esposizione ripetitiva e imprecisa. 5 Povertà lessicale.

Abilità di lettura e di scrittura ancora incerte ma in graduale

miglioramento rispetto alla situazione di partenza.

Applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori.

Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti 4 minimi disciplinari.

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SCUOLA PRIMARIA - CRITERI DI VALUTAZIONE

Classi quinte

Indicatore Descrittore Valutazione

Conoscenza completa, approfondita, organica ed

interdisciplinare degli argomenti.

Esposizione scorrevole, chiara ed autonoma tanto da

padroneggiare lo strumento linguistico.

Efficace e personale la componente ideativa: uso appropriato e

critico dei linguaggi specifici. 10 Interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di porsi di

fronte a problemi e risolvere quelli nuovi.

Metodo di lavoro efficace, propositivo e con apporti di

approfondimento personale ed autonomo, nonché di analisi

critica.

Conoscenza approfondita ed organica dei contenuti anche in

modo interdisciplinare.

Capacità di rielaborazione che valorizza l’acquisizione dei

contenuti in situazioni diverse.

Stile espositivo personale e sicuro con utilizzo appropriato del 9 linguaggio specifico.

Sa cogliere, nell’analizzare i temi, i collegamenti che sussistono

con altri ambiti disciplinari e in diverse realtà, anche in modo

problematico.

Conoscenza dei Metodo di lavoro personale, rigoroso e puntuale.

contenuti Conoscenza completa ed organizzata dei contenuti.

Sa riconoscere problematiche chiave degli argomenti proposti.

disciplinari.

Vi è padronanza di mezzi espressivi ed una efficace componente

Capacità di

ideativa.

esposizione.

L’esposizione è sicura con uso appropriato del linguaggio 8 Capacità di specifico.

analisi.

Uso autonomo delle conoscenze per la soluzione di problemi.

Capacità intuitive che si estrinsecano nella comprensione

organica degli argomenti.

Conoscenza puntuale dei contenuti ed assimilazione dei

concetti

Adesione alla traccia e corretta l’analisi.

Esposizione chiara con corretta utilizzazione del linguaggio

specifico. 7 Applicazione guidata delle conoscenze acquisite nella soluzione

dei problemi e nella deduzione logica.

Metodo di lavoro personale ed uso consapevole dei mezzi e

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delle tecniche specifiche realizzative.

Complessiva conoscenza dei contenuti ed applicazione

elementare delle informazioni.

Esposizione abbastanza corretta ed uso accettabile della

terminologia specifica.

Se guidato l’alunno riesce ad esprimere i concetti e ad 6 evidenziare i più importanti.

Capacità adeguate di comprensione e di lettura degli elementi

di studio.

Sufficienti capacità di analisi, confronto e sintesi anche se non

autonome.

Utilizza ed applica le tecniche operative in modo adeguato, se

pur poco personalizzato.

Conoscenze parziali e/o frammentarie dei contenuti.

Anche se guidato l’alunno ha difficoltà ad esprimere i concetti e

ad evidenziare quelli più importanti.

Anche se guidato non riesce ad applicare i concetti teorici a

situazioni pratiche. 5 Comprensione confusa dei concetti.

Uso impreciso dei linguaggi nella loro specificità.

Applicazione parziale ed imprecisa delle informazioni.

Metodo di lavoro poco produttivo.

I contenuti specifici delle discipline non sono stati recepiti.

Lacune nella preparazione di base.

Difficoltà ad utilizzare concetti e linguaggi specifici.

Esposizione imprecisa e confusa. 4 Difficoltà ad eseguire semplici procedimenti logici, a classificare

ed ordinare con criterio

Difficoltà ad applicare le informazioni.

Metodo, uso degli strumenti e delle tecniche inadeguati.

Gravi carenze di base.

Estrema difficoltà a riconoscere gli elementi fondamentali ed

elementari degli argomenti trattati.

Difficoltà a memorizzare e a riconoscere concetti specifici. 3 Difficoltà di assimilazione dei metodi operativi impartiti.

Lavori e verifiche parziali e comunque non sufficienti ad

esprimere un giudizio sull’iter formativo.

Difficoltà nell’esecuzione di operazioni elementari.

Gravissime carenze di base.

Anche se guidato non è in grado di riferire le esperienze

proposte. 2 Ha prodotto lavori e/o verifiche parziali e assolutamente

insufficienti per esprimere una valutazione complessiva dell’iter

formativo.

Totale rifiuto della materia e dei suoi contenuti.

Gli elementi acquisiti accertano la totale assenza di competenze

specifiche disciplinari. 1 Ha prodotto lavori e svolto verifiche che non forniscono alcun

elemento per riconoscere l’acquisizione di specifiche abilità.

L’insegnante non è in possesso di sufficienti elementi di NC valutazione.

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SCUOLA PRIMARIA - CRITERI DI VALUTAZIONE

Religione Cattolica

Indicatore Descrittore Valutazione

Pieno raggiungimento degli obiettivi. Padronanza dei contenuti ed abilità nel trasferirli ed elaborarli ottimo autonomamente.

Conoscenza precisa dei contenuti. Capacità di creare collegamenti interdisciplinari. distinto Partecipazione alle attività con impegno costante.

Conoscenza dei

Conseguimento delle mete previste e delle capacità di base con

contenuti. Capacità di acquisizione stabile.

buono elaborazione Non pienamente sviluppata la capacità di elaborazione delle

personale. conoscenze.

Conseguimento in linea di massima delle mete previste e delle sufficiente capacità di base.

Possesso insufficiente di quanto programmato ed attuato nello non sufficiente svolgimento delle attività scolastiche.

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove Scritte Italiano

Indicatore Descrittore Valutazione

Conoscenza completa ed approfondita 9-10

Conoscenza e

Conoscenza completa dei contenuti fondamentali 7-8 pertinenza

dell’argomento. Conoscenza essenziale dei contenuti fondamentali 6

Conoscenza lacunosa e frammentaria 4-5

Espressione Coesione e coerenza argomentative efficaci 9-10

organica e Coesione e coerenza argomentative pertinenti 7-8 coerenza

espositiva Coesione e coerenza argomentative adeguate 6 argomentativa.

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Coesione e coerenza argomentative non adeguate 4-5

Esposizione chiara, corretta sintassi, proprietà di linguaggio 9-10 buona, ampio lessico

Correttezza

Esposizione chiara ed articolata nella sintassi 7-8 ortografica,

lessicale e

Esposizione chiara e semplice nella sintassi 6 sintattica.

Esposizione poco chiara,con vari errori morfosintattici, 4-5 improprietà di linguaggio

Capacità critica e rielaborazione personale dei contenuti 9-10

Capacità di

Sviluppo di un giudizio personale originale 7-8 giudizio

Giudizi personali espressi in modo sintetico

personale. 6

Riferimento a luoghi comuni, senza espressione di giudizi 4-5 personali

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove scritte Matematica

Indicatore Descrittore Valutazione

Conoscenza dei Ad ogni esercizio verrà attribuito un punteggio in

base alle conoscenze e abilità richieste. La 100% - 98% = 10 contenuti

misurazione prevede la percentualizzazione dei Applicazione delle 97% - 90% = 9

punteggi ottenuti dagli alunni, calcolata secondo il formule 89% - 80% = 8

seguente esempio: Capacità di calcolo 79% - 70% = 7

Punteggio massimo della prova 16/16 Punteggio Capacità 69% - 60% = 6

ottenuto dall’alunno 13/16 Determinazione della nell’individuazione 59% - 50% = 5

percentuale con la proporzione x: 100= 13 : 16 dei procedimenti < 49% = da 4 a 0

risolutivi. x=81%

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove scritte Inglese e Francese

Indicatore Descrittore Valutazione

Comprensione completa ed approfondita di tutti i punti 9-10

Comnprensione Comprensione abbastanza precisa e completa della traccia 7-8

della traccia

Comprensione complessivamente corretta dei vari punti richiresti 6

Comprensione lacunosa e frammentaria di pochi punti 4-5

Capacità di Impostazione tecnica efficace, appropriata e ben articolata 9-10

Coesione e coerenza argomentative pertinenti con adeguata

strutturare frasi 7-8 impostazione tecnica

logiche, coerenti

Frasi espresse in modo non sempre adeguato e coerente,

e conoscenza dei con impostazione formale talvolta poco corretta in alcune 6

caratteri formali componenti

della lettera

Coerenza espositiva non adeguata e conoscenza dei 4-5 caratteri formali della lettera difficoltosa o imprecisa

Esposizione chiara, sintassi corretta, scelte lessicali ricche ed 9-10 appropriate

Correttezza Esposizione chiara e quasi sempre corretta, appropriato il

7-8 lessico

grammaticale,

ortografica e Esposizione quasi chiara e semplice con alcuni errori

conoscenza morfosintattici. Scelta lessicale limitata, presenza di 6

lessicale

ripetizioni

Esposizione poco chiara, con vari errori di ortografia e 4-5

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grammatica, raramente appropriato il lessico

Organizzazione personale della lettera in modo preciso e 9-10 corretto

Capacità di

Abbastanza precisa. Apprezzabile la rielaborazione 7-8 rielaborazione personale

personale

Rielaborazione personale semplice, espressa in modo 6 accettabile

Difficoltosa o inesistente la rielaborazione personale 4-5

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Discipline orali

Indicatore Descrittore Valutazione

Conosce in modo completo ed approfondito i contenuti propri della

disciplina.

Rielabora autonomamente i contenuti. 10 Comprende e si esprime utilizzando il linguaggio specifico con molta

padronanza.

Conosce in modo completo i contenuti propri della disciplina

Rielabora i contenuti 9 Comprende e si esprime utilizzando i linguaggi specifici con buona

padronanza.

Conoscenza, Conosce in modo soddisfacente i contenuti propri della disciplina

comprensione e Relaziona in modo chiaro i contenuti 8

rielaborazione Comprende e si esprime utilizzando correttamente il linguaggi

specifico

dei contenuti.

Conosce i contenuti della disciplina

Utilizzo del

Relaziona discretamente i contenuti 7 linguaggio

Comprende e utilizza solo in parte il linguaggio specifico.

specifico della

Conosce sufficientemente i contenuti fondamentali della disciplina 6 disciplina Utilizza le conoscenze senza rielaborarle

Comprende e utilizza solo in parte il linguaggio specifico

Conosce parzialmente i contenuti fondamentali della disciplina

Non utilizza le conoscenze, anche se guidato 5 Comprende e usa in modo poco sicuro il linguaggio specifico

Conosce in modo lacunoso i contenuti minimi disciplinari e dimostra abilità di base

molto carenti 4 Non utilizza le minime conoscenze, anche se guidato.

Comprende e usa in modo inadeguato il linguaggio specifico

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Storia e geografia

Indicatore Descrittore Valutazione

Ha compreso in modo approfondito gli aspetti fondamentali e

specifici della questione e crea collegamenti in modo 10

autonomo.

Ha compreso in modo approfondito gli aspetti fondamentali e

8-9

specifici della questione.

Conoscenza e

Ha compreso gli aspetti fondamentali e specifici della

7-8 comprensione questione.

dei contenuti

Ha compreso gli aspetti fondamentali della questione. 6

Ha compreso gli aspetti fondamentali della questione in modo

5

parziale e frammentario.

Non risponde o da prova di non avere compreso per nulla gli aspetti

3-4

fondamentali della questione.

Espone in modo coerente, chiaro, ordinato e proprietà di linguaggio,

10

mostrando di conoscere il lessico e di sapere interpretare i termini

Esposizione

Espone in modo coerente, chiaro, ordinato e proprietà di linguaggio,

chiara e 8-9 mostrando di conoscere il lessico di base.

consequenziale

con utilizzo del

Espone in modo coerente, chiaro, ordinato e proprietà di linguaggio. 7-8

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lessico

Espone in modo coerente, con una certa proprietà di linguaggio.

specifico 6

Espone in modo parziale e frammentario con scarsa proprietà di

5

linguaggio.

Non risponde o non formula un discorso coerente. 3-4

Propone un’analisi ordinata ed approfondita ed una valutazione

10

critica ed approfondita. Crea quadri interpretativi in modo autonomo.

Capacità di Propone un’analisi ordinata ed approfondita ed una valutazione

8-9 critica ed approfondita.

analisi e di

valutazione

Propone un’analisi ordinata ed una valutazione critica 7-8 critica dei

processi

Analizza il fenomeno geostorico in modo ordinato. 6 geostorici

Propone analisi e valutazione critica parziali e frammentarie. 5

Risponde ed analizza gli argomenti in modo confuso ed incoerente. 3-4

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Inglese e francese

Indicatore Descrittore Valutazione

L’alunno coglie pienamente il significato del messaggio e ne 9-10 ricava tutte le informazioni, sia implicite che esplicite

L’alunno coglie il significato preciso del messaggio e ne ricava 8 tutte le informazioni esplicite

Ascolto –

L’alunno coglie il significato globale del messaggio e ne ricava

comprensione 7

orale. alcune informazioni specifiche

Lettura –

L’alunno coglie il significato globale del messaggio

6 comprensione

L’alunno coglie solo parzialmente il significato globale del

scritta.

5 messaggio

L’alunno coglie solo in modo molto frammentario il significato 4 globale del messaggio

L’alunno non è in grado di cogliere nessuna delle informazioni 1-3 richieste

Si esprime in modo appropriato ed articolato,usando un 10 lessico ricco, con pronuncia e intonazione corrette

Si esprime in modo appropriato ed articolato, con una 9 pronuncia corretta

Si esprime in modo quasi sempre corretto ed adeguato alla 8 situazione su argomenti noti

Parlato –

L’alunno si esprime in modo abbastanza corretto ed adeguato

produzione 7

orale, alla situazione su argomenti noti

interazione

L’alunno si esprime in modo semplice e comprensibile su 6 orale. argomenti noti

L’alunno si esprime in modo semplice ma non sempre 5 comprensibile.

L’alunno si esprime in modo frammentario ed inadeguato. 4

L’alunno si esprime in modo incomprensibile su argomenti 3 noti

L’alunno non è in grado di comunicare e interagire in lingua 1-2 straniera

L’alunno costruisce testi con padronanza di lessico, strutture

Scrittura – grammaticali e funzioni linguistiche. Mostra capacità di 9-10

produzione rielaborazione personale

L’alunno costruisce testi con un uso quasi sempre corretto di

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scritta 8 lessico, strutture grammaticali e funzioni linguistiche

L’alunno costruisce testi con un uso abbastanza corretto di 7 lessico, strutture grammaticali e funzioni linguistiche

L’alunno costruisce brevi testi semplici e comprensibili 6

L’alunno produce semplici messaggi usando lessico e strutture 5 grammaticali in modo non sempre corretto

L’alunno produce messaggi molto scorretti e non sempre 4 comprensibili

L’alunno produce messaggi incomprensibili 3

Non è in grado di formulare neppure semplici messaggi 1-2

L’alunno sa utilizzare in modo corretto e sicuro il lessico, le 9-10 strutture e le funzioni linguistiche

L’alunno sa utilizzare in modo quasi sempre corretto il lessico, 8 le strutture e le funzioni linguistiche

L’alunno sa utilizzare in modo abbastanza corretto il lessico, le 7 strutture e le funzioni linguistiche

L’alunno conosce e sa utilizzare in modo essenziale il lessico, le 6

Riflessione strutture e le funzioni linguistiche di base

sulla lingua. L’alunno conosce in modo parziale i contenuti e li utilizza in

5

modo non sempre corretto

L’alunno conosce in modo parziale i contenuti ma li utilizza in 4 modo scorretto

L’alunno conosce in modo molto frammentario e confuso 3 lessico, funzioni e strutture

L’alunno non conosce alcun contenuto lessicale, funzionale e 1-2 strutturale

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Matematica

Indicatore Descrittore Valutazione

Partecipa attivamente alle lezioni e si impegna sempre con

contributi personali.

Ha conoscenze approfondite ed organiche che gli permettono

di affrontare con profitto eccellente tutti i compiti proposti.

Riesce a sviluppare autonomamente analisi molto approfondite 10 e sa usare con sicurezza e precisione i metodi di calcolo.

Dimostra attitudine ad effettuare valutazioni personali ed

eccellenti capacità di operare sintesi puntuali e complesse.

Possiede un'eccellente padronanza della terminologia specifica

e sa argomentare in modo chiaro, completo e preciso.

Partecipa alle lezioni e si impegna anche con contributi

personali.

Ha conoscenze approfondite ed organiche che gli permettono

di affrontare con profitto i compiti proposti.

Riesce a sviluppare autonomamente analisi approfondite e sa 9 usare con sicurezza i metodi di calcolo.

Impegno e Rivela attitudine ad effettuare valutazioni personali ed ottime

capacità di operare sintesi puntuali e complesse.

partecipazione.

Possiede un'ottima padronanza della terminologia specifica e sa

Acquisizione argomentare in modo chiaro e preciso.

delle

E’ costante e preciso nell'impegno e nella partecipazione in

conoscenze.

classe.

Utilizzazione Ha buone conoscenze sui vari argomenti che sa applicare

delle consapevolmente in situazioni anche complesse.

competenze. Sa applicare correttamente le conoscenze ed effettua analisi 8 Rielaborazione approfondite.

critica. Dimostra buone capacità di riflessione critica e sa elaborare

Abilità autonomamente valide sintesi.

Si esprime con una terminologia adeguata ed un'esposizione

linguistiche ed

fluida e coerente nell'argomentazione.

espressive.

E’ abbastanza assiduo nell'impegno personale e nella

partecipazione alla lezione.

Ha conoscenze abbastanza complete che sa utilizzare

correttamente nella maggior parte delle situazioni.

Sa effettuare analisi autonomamente ed applicare le sue 7 conoscenze, anche se con qualche imprecisione.

E’ autonomo nella sintesi degli argomenti sia pure senza

particolari approfondimenti personali.

Sa esporre in modo abbastanza chiaro e coerente facendo uso

di un linguaggio in genere adeguato

Assolve gli impegni personali e partecipa alle lezioni con

sufficiente regolarità.

Ha conoscenze sia pure essenziali e non commette gravi errori

nell'esecuzione di compiti semplici. 6 E’ in grado di analizzare le situazioni meno complesse e di

applicare le sue conoscenze senza gravi errori.

Pur con qualche spunto di autonoma rielaborazione ha qualche

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difficoltà nell'operare valide sintesi.

Possiede una terminologia accettabile ed è poco fluido ma

coerente nell'esposizione.

E’ discontinuo nell'impegno e nella partecipazione alle lezioni.

Ha conoscenze mediocri dei contenuti ed incertezze

nell'esecuzione di compiti semplici.

Ha difficoltà ad usare coerentemente le sue conoscenze ed è

impreciso nell'analisi. 5 Manca di autonomia nella rielaborazione ed ha difficoltà

nell'effettuare sintesi significative.

Usa una terminologia non sempre appropriata e si esprime in

modo frammentario

E’ assai discontinuo nell'impegno e nella partecipazione alle

lezioni.

Ha scarsa conoscenza dei contenuti e difficoltà nell'esecuzione

di compiti anche semplici.

Ha notevoli difficoltà ad applicare le conoscenze per la 4 risoluzione e l'analisi di problemi anche non complessi.

Ha difficoltà di rielaborazione e non è in grado di operare

coerenti sintesi degli argomenti.

Fa uso di una terminologia inadeguata e di un linguaggio

incerto e confuso nelle argomentazioni.

Non rispetta gli impegni e non partecipa quasi mai alla lezione.

Presenta gravi lacune sulla maggior parte degli argomenti

trattati

Non è in grado di affrontare neppure semplici problemi. 1-3 Non esprime nessun tentativo di rielaborazione critica né

alcuna capacità di sintesi.

Non ha conoscenza della terminologia specifica e manca di

coerenza nell'argomentazione.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Scienze

Indicatore Descrittore Valutazione

Conoscenze complete, organiche, particolarmente

approfondite, senza errori, eccellente capacità di comprensione

e di analisi, corretta ed efficace applicazione di concetti, regole

e procedure. Esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata

con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico 10 appropriato. Autonomia di sintesi, di organizzazione e di

rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici

originali e creativi, capacità di operare collegamenti tra

discipline e di stabilire relazioni.

Conoscenza dei contenuti completa e approfondita. Autonomia

nell'applicare le conoscenze ai vari contesti, relativi anche ad

altre aree disciplinari. Autonomia nell'usare strumenti 9 concettuali e nell'elaborare idee e modelli interpretativi.

Capacità di esprimere valutazioni personali.

Conoscenza dei contenuti omogenea e approfondita. Parziale

autonomia nell'applicare con pertinenza le conoscenze ai vari

contesti, e nell'effettuare analisi. Efficacia nella sintesi. Buona 8 padronanza dei mezzi espressivi, con un vocabolario specifico

Conoscenza dei abbastanza ricco.

contenuti. Conoscenza dei contenuti omogenea anche se non

Autonomia di approfondita. Generale capacità di applicare le conoscenze ai

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applicazione. vari contesti proposti e di effettuare analisi, anche se con 7 qualche imprecisione.

Esposizione chiara e corretta, anche se con un limitato

vocabolario specifico

Conoscenze dei contenuti essenziali, anche se poco

approfondite. Qualche limite nella comprensione, che non

impedisce di compiere semplici ma pertinenti applicazioni dei

contenuti. 6 Capacità essenziali di individuare collegamenti spazio-temporali

e causali. Esposizione chiara, anche se non precisa nell'uso de!

linguaggio specifico della disciplina.

Conoscenze frammentarie e mediocri dei contenuti.

Qualche errore di comprensione e di applicazione delle

conoscenze. Incertezza nell'individuazione di collegamenti 5 spazio-temporali e causali.

Incertezza nell'uso del linguaggio

Conoscenze molto frammentarie dei contenuti, con errori gravi 4

Nessuna conoscenza dei contenuti 1-3

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Tecnologia

Indicatore Descrittore Valutazione

L’elaborato è completo, ordinato e preciso 9-10

L’elaborato è completo e ordinato 7-8

Ordine e

L’elaborato è sostanzialmente completo e ordinato

6 completezza

L’elaborato è impreciso 5

L’elaborato è molto impreciso ed incompleto 4

Precisa ed approfondita 9-10

Corretta e completa 7-8

Conoscenza Adeguata 6

Incompleta 4-5

Non conosce i contenuti trattati 4

Usa il linguaggio specifico e simbolico con sicurezza e rapidità 9-10

Linguaggio

Usa il linguaggio specifico e simbolico in modo accurato e

specifico – 7-8

regole, corretto

procedure,

Usa il linguaggio specifico e simbolico in modo corretto

6 calcolo, termini

tecnici Usa il linguaggio specifico e simbolico in modo incompleto ed 5

impreciso

Non usa il linguaggio specifico e simbolico 4

LA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Arte e immagine

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Indicatore Descrittore Valutazione

Esposizione corretta, autonoma ed approfondita dei contenuti

proposti, con attenzione alla terminologia specifica.

Buone capacità grafiche, conoscenza approfondita della 9-10 tecnica, uso del linguaggio visivo poer produrre elaborati

personali e creativi.

Esposizione corretta della maggior parte dei contenuti proposti

attuata con l’uso del linguaggio specifico ed in parziale

Conoscenza dei autonomia. 7-8 Buone capacità grafiche, uso adeguato della tecnica e del

contenuti linguaggio visivo.

Conoscenza

Esposizione semplice ma corretta dei contenuti essenziali, attuata con

delle tecniche

la guida dell’insegnante.

artistiche 6 Elaborati semplici ma rispondenti alle richieste, uso elementare della

tecnica e del linguaggio visivo.

Esposizione frammentaria dei contenuti, con presenza di errori. 5 Disegno, uso delle tecniche e del linguaggio visivo approssimativi.

Esposizione dei contenuti molto breve, frammentaria e con numerosi errori.

1-4 Elaborati parzialmente completi, esecuzione frettolosa, uso della

tecnica e del linguaggio visivo molto approssimativi.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Scienze motorie e sportive

Indicatore Descrittore Valutazione

Conosce le funzioni e le finalità delle attività motorie in modo 9-10 completo ed approfondito.

Pertinenza e Conosce le funzioni e le finalità delle attività motorie in modo 7-8

conoscenza completo.

dell’argomento Conosce le funzioni e le finalità delle attività motorie in modo 6 essenziale.

Conosce le funzioni e le finalità delle attività motorie in modo 4-5 frammentario.

Utilizza le abilità apprese in diverse situazioni ambientali in 9-10

Capacità ideo- modo efficace e produttivo.

Utilizza le abilità apprese in diverse situazioni ambientali in

senso-motoria 7-8 modo efficace.

e

Utilizza le abilità apprese in diverse situazioni ambientali in

organizzazione 6

motoria modo abbastanza efficace.

Utilizza le abilità apprese in diverse situazioni ambientali in 4-5

modo non efficace.

Nel gruppo e nei giochi collabora e si confronta con i compagni 9-10

in modo attivo ed essenziale.

Capacità di

collaborazione Nel gruppo e nei giochi collabora e si confronta con i compagni 7-8 con i compagni in modo attivo e produttivo.

nel gruppo e

Nel gruppo e nei giochi collabora e si confronta con i compagni

nei giochi 6 in modo abbastanza attivo.

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Nel gruppo e nei giochi collabora e si confronta con i compagni 4-5 in modo poco attivo.

Conosce e rispetta le regole del gruppo e dei giochi in modo 9-10 consapevole e giudizioso.

Conoscenza e Conosce e rispetta le regole del gruppo e dei giochi in modo 7-8 giudizievole.

rispetto delle

Conosce e rispetta le regole del gruppo e dei giochi in modo

regole 6 adeguato.

Conosce e rispetta le regole del gruppo e dei giochi in modo 4-5 approssimativo.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Musica – Classi prime

Indicatore Descrittore Valutazione

Conosce la simbologia, ne comprende la funzione, la applica

9-10 correttamente. Comprensione

Conosce la simbologia, ne comprende la funzione, ma non

ed uso del 7-8 sempre la applica correttamente. linguaggio

Conosce solo pochi simboli, li applica con difficoltà 5-6 specifico

Non comprende la funzione della simbologia. 4

Esegue correttamente con lettura autonoma e/o a memoria. Si 9-10 autocorregge.

Espressione Esegue abbastanza correttamente, autocorreggendosi. Va guidato 7-8

vocale ed uso nella lettura.

dei mezzi Esegue soprattutto per imitazione. Necessita di correzione e guida. 5-6

strumentali

Incontra difficoltà nelle esecuzioni. Anche se corretto, fatica a 4 migliorarsi. Non esegue.

Capacità di Sa ascoltare e discriminare perfettamente i parametri sonori. 9-10

ascolto e Ascolta con discreta attenzione e discrimina abbastanza

7-8 comprensione correttamente i parametri sonori. dei fenomeni

Si dimostra attento se stimolato. Non riesce a discriminare i parametri

sonori e dei 5-6 sonori.

messaggi

Fa fatica a concentrarsi nell’ascolto ed incontra difficoltà nel

musicali 4 discriminare i parametri.

Sa utilizzare creativamente ed in maniera autonoma i parametri ed i 9-10 materiali sonori.

Rielaborazione

Non sempre sa utilizzare in maniera autonoma i parametri ed i 7-8 personale di materiali sonori.

materiali sonori Se guidato, sa utilizzare i parametri ed i materiali sonori. 6-7

Non riesce ad utilizzare creativamente i parametri ed i materiali sonori. 4-5

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Musica – Classi seconde

Indicatore Descrittore Valutazione

Comprende ed usa con sicurezza il linguaggio specifico. 9-10

Comprensione

Riconosce le note, le figure, le pause ed i segni convenzionali. 7-8 ed uso del

linguaggio

Conosce solo pochi simboli e li applica con difficoltà. 5-6 specifico

Non comprende la funzione della simbologia. E non distingue il 4 codice.

Esegue correttamente con lettura autonoma e/o a memoria. Si 9-10 autocorregge.

Espressione Esegue abbastanza correttamente, autocorreggendosi. Sa intonare un 7-8

vocale ed uso brano con la voce.

dei mezzi Esegue soprattutto per imitazione. Necessita di correzione e guida. 5-6

strumentali

Incontra difficoltà nelle esecuzioni. Anche se corretto, fatica a 4 migliorarsi. Non esegue.

Capacità di Sa analizzare, riconoscere e prendere coscienza in modo completo

9-10 degli elementi costitutivi dei fenomeni sonori esaminati. ascolto e

Sa analizzare e riconoscere gli elementi costitutivi dei fenomeni sonori

comprensione 7-8 esaminati.

dei fenomeni

Analizza e riconosce in modo impreciso gli elementi costitutivi dei

sonori e dei 5-6 fenomeni sonori esaminati.

messaggi

Fa fatica a concentrarsi nell’ascolto ed incontra difficoltà ad

musicali 4 individuare gli elementi costitutivi..

Sa analizzare e rielaborare in modo personale il materiale sonoro. 9-10

Rielaborazione

Non sempre sa utilizzare in maniera autonoma il materiale sonoro. 7-8 personale di

Se guidato, sa riconoscere e scrivere qualche schema ritmico-melodico. 6-7 materiali sonori

Non riesce ad utilizzare creativamente i parametri ed i materiali sonori. 4-5

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Musica – Classi terze

Indicatore Descrittore Valutazione

Conosce e comprende la simbologia musicale, ne comprende la

funzione, la applica correttamente. Usa correttamente la 9-10

Comprensione terminologia musicale.

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ed uso del Conosce gli elementi del codice e li applica con sicurezza. 7-8 linguaggio

Sa decodificare una semplice partitura.

specifico 5-6

Non comprende la funzione della simbologia musicale e non usa la 4 terminologia musicale e tecnica.

Esegue correttamente con lettura autonoma e/o a memoria brani di 9-10 media difficoltà e difficili.

Espressione

Esegue abbastanza correttamente, autocorreggendosi, brani di media 7-8 vocale ed uso difficoltà.

dei mezzi Esegue soprattutto per imitazione. Necessita di correzione e guida 5-6 strumentali nella lettura.

Incontra difficoltà nelle esecuzioni e maniesta notevoli imprecisioni. 4 Fatica migliorarsi.

Capacità di Riconosce facilmente gli elementi compositivi di un brano. Sa collocare

9-10 un brano nel suo contesto storico-sociale. ascolto e

Sa analizzare e riconoscere gli elementi costitutivi dei fenomeni sonori

comprensione 7-8 esaminati.

dei fenomeni

Se guidato riconosce alcuni elementi compositivi. Incontra difficoltà

sonori e dei 5-6 nel collocare un brano nel suo contesto storico-sociale. messaggi

Non riconosce, anche se guidato, gli elementi compositivi. Non sa

musicali 4 collocare un brano nel suo contesto storico-sociale.

Sa utilizzare creativamente ed in maniera autonoma i parametri ed i 9-10 materiali sonori.

Rielaborazione Utilizza con una certa sicurezza i parametri ed i materiali sonori.. 7-8 personale di

Se guidato, sa utilizzare i parametri ed i materiali sonori. 6-7 materiali sonori

Non riesce ad utilizzare creativamente i parametri ed i materiali sonori. 4-5

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Laboratori

Indicatore Descrittore Valutazione

Ha lavorato in modo costante, preciso ed attivo conseguendo 10

risultati completi ed approfonditi.

Ha lavorato con cura ed attenzione conseguendo risultati 9

completi.

Ha lavorato in modo costante conseguendo risultati positivi. 8

Ha portato a termine i compiti assegnati con risultati abbastanza 7

completi.

Ha lavorato in modo non sempre efficace conseguendo risultati 6

superficiali.

Ha lavorato in modo non adeguato conseguendo risultati non 5

completi.

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Non ha lavorato in modo adeguato nonostante le sollecitazioni e non

ha conseguito risultati minimi. 4

Ha eseguito le consegne con sollecitazioni ed ha conseguito risultati

solo parziali.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Strumento musicale

Indicatore Descrittore Valutazione

Conosce in modo approfondito i contenuti. L’esecuzione risulta ottima.

10 Si esprime con chiarezza ed interpreta rielaborando in

maniera personale.

Conosce bene i contenuti. L’esecuzione risulta valida sotto tutti gli aspetti. 9 Interpreta in modo autonomo.

Conosce i contenuti. L’esecuzione risulta corretta in tutte le sue componenti. 8 Interpreta quando guidato.

Conosce discretamente i contenuti. 7 L’esecuzione risulta abbastanza corretta a livello ritmico-melodico.

Conosce in modo generico i contenuti. L’esecuzione risulta sufficientemente corretta a livello ritmico-melodico, ma senza 6 autonomia interpretativa.

Conosce in maniera molto superficiale i contenuti. Esegue in modo 5 incerto e con numerosi errori.

Dimostra di non conoscere i contenuti. L’esecuzione dei brani musicali è completamente errata sia dal punto di vista ritmico che 4

melodico.

Religione Cattolica

Indicatore Descrittore Valutazione

Pieno raggiungimento degli obiettivi. Padronanza dei contenuti ed abilità nel trasferirli ed elaborarli ottimo autonomamente.

Conoscenza precisa dei contenuti. Capacità di creare collegamenti interdisciplinari. distinto Partecipazione alle attività con impegno costante.

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Conoscenza dei

Conseguimento delle mete previste e delle capacità di base con

contenuti. Capacità di acquisizione stabile.

buono elaborazione Non pienamente sviluppata la capacità di elaborazione delle

personale. conoscenze.

Conseguimento in linea di massima delle mete previste e delle sufficiente capacità di base.

Possesso insufficiente di quanto programmato ed attuato nello non sufficiente svolgimento delle attivitò scolastiche.

Prove d’esame – Scritto Italiano

Indicatore Descrittore Valutazione

Conoscenza completa ed approfondita 9-10

Conoscenza e

Conoscenza completa dei contenuti fondamentali

7-8 pertinenza

dell’argomento. Conoscenza essenziale dei contenuti fondamentali 6

Conoscenza lacunosa e frammentaria 4-5

Espressione Coesione e coerenza argomentative efficaci 9-10

organica e Coesione e coerenza argomentative pertinenti

7-8 coerenza

espositiva Coesione e coerenza argomentative adeguate

6

argomentativa.

Coesione e coerenza argomentative non adeguate

4-5

Esposizione chiara, corretta sintassi, proprietà di linguaggio buona, 9-10 ampio lessico

Correttezza

Esposizione chiara ed articolata nella sintassi

7-8 ortografica,

lessicale e

Esposizione chiara e semplice nella sintassi

6 sintattica.

Esposizione poco chiara,con vari errori morfosintattici, 4-5 improprietà di linguaggio

Capacità critica e rielaborazione personale dei contenuti 9-10

Capacità di

Sviluppo di un giudizio personale originale

7-8 giudizio

Giudizi personali espressi in modo sintetico

personale. 6

Riferimento a luoghi comuni, senza espressione di giudizi 4-5 personali

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove d’esame – Scritto Matematica

Indicatore Descrittore Valutazione

Completa ed approfondita 9-10

Conoscenza dei Completa 7-8

contenuti.

Essenziale 6

Lacunosa e frammentaria 4-5

Individuazione Applicazione di formule e procedimenti corretta e consapevole 9-10

delle principali Risoluzione di proplemi complessi mediande riproduzione di

7-8 situazioni note fasi delle

Risoluzione di semplici problemi

procedure 6

risolutive

Difficoltà nella risoluzione di semplici problemi 4-5

Correttezza e Prova corretta e completa con preciso utilizzo delle terminologia

9-10 specifica completezza di

Prova completa con adeguato utilizzo della terminologia specifica

esecuzione. 7-8 Utilizzo di

Prova con lievi errori 6 terminologia e

simbologia Prova incompleta e con numerosi errori.

4-5 specifica. Scarso utilizzo della terminologia e simbologia specifica

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove d’esame – Scritto Inglese e Francese - Lettera

Indicatore Descrittore Valutazione

Comprensione completa ed approfondita di tutti i punti 9-10

Comnprensione Comprensione abbastanza precisa e completa della traccia 7-8

della traccia

Comprensione complessivamente corretta dei vari punti richiresti

6

Comprensione lacunosa e frammentaria di pochi punti 4-5

Capacità di Impostazione tecnica efficace, appropriata e ben articolata 9-10

strutturare frasi

Coesione e coerenza argomentative pertinenti con adeguata 7-8 logiche, impostazione tecnica

coerenti e

Frasi espresse in modo non sempre adeguato e coerente, con

conoscenza dei

impostazione formale talvolta poco corretta in alcune 6 caratteri componenti

formali della

Coerenza espositiva non adeguata e conoscenza dei caratteri

4-5 lettera formali della lettera difficoltosa o imprecisa

Esposizione chiara, sintassi corretta, scelte lessicali ricche ed 9-10 appropriate

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Correttezza Esposizione chiara e quasi sempre corretta, appropriato il 7-8

grammaticale, lessico

ortografica e

Esposizione quasi chiara e semplice con alcuni errori 6 conoscenza morfosintattici. Scelta lessicale limitata, presenza di ripetizioni

lessicale

Esposizione poco chiara, con vari errori di ortografia e 4-5

grammatica, raramente appropriato il lessico

Organizzazione personale della lettera in modo preciso e 9-10 corretto

Capacità di

Abbastanza precisa. Apprezzabile la rielaborazione personale

7-8 rielaborazione

personale

Rielaborazione personale semplice, espressa in modo 6 accettabile

Difficoltosa o inesistente la rielaborazione personale 4-5

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove d’esame – Scritto Inglese e Francese - Riassunto

Indicatore Descrittore Valutazione

Comprensione Comprensione completa e approfondita di tutti gli elementi 9-10

del brano e

Comprensione abbastanza precisa e completa del testo 7-8 capacità di

cogliere gli

Comprensione complessivamente corretta delle informazioni 6 elementi

essenziali Comprensione lacunosa e frammentaria dei fatti essenziali 4-5

Sequenza degli eventi ricostruiti appropriata, ben articolata con 9-10

Capacità di i connettivi del discorso l’organizzazione del testo

Riduzione del testo abbastanza coesa e coerente, con adeguata

strutturare frasi 7-8 logiche e organizzazione delle notizie riportate

coerenti. Frasi espresse in modo non sempre adeguato e coerente, 6

Organizzazione riportate spesso testualmente dal brano del testo Coerenza espositiva non adeguata e organizzazione del testo

difficoltosa o imprecisa 4-5

Esposizione chiara, sintassi corretta, scelte lessicali ricche e 9-10 appropriate

Correttezza

Esposizione chiara e quasi sempre corretta, appropriato il lessico 7-8 grammaticale,

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ortografica e

Esposizione quasi chiara e semplice con alcuni errori

conoscenza

morfosintattici. Scelta lessicale limitata, presenza di ripetizioni

6 lessicale

Esposizione poco chiara e con vari errori di ortografia e 4-5 grammatica, raramente appropriato il lessico

Rielaborazione personale scorrevole e appropriata 9-10

Capacità di

Abbastanza precisa e chiara la rielaborazione personale

rielaborazione

7-8

personale

Rielaborazione personale semplice espressa in modo accettabile 6

Contorta o inesistente la rielaborazione personale 4-5

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove d’esame – Scritto Inglese e Francese - Dialogo

Indicatore Descrittore Valutazione

Comprensione esauriente e approfondita 9-10

Comprensione

Comprensione abbastanza precisa e completa della traccia 7-8 del

testo/traccia Comprensione quasi completa dei vari punti richiesti 6

Comprensione lacunosa e frammentaria 4-5

Costruzione del Testo costruito con coerenza e coesione appropriate. Scorre 9-10

testo. fluentemente l’organizzazione del dialogo

Il testo risulta quasi sempre coerente e abbastanza scorrevole 7-8

Capacità di nello scambio di battute

Frasi espresse in modo non sempre adeguato e coerente, il

strutturare frasi 6

logiche e dialogo scorre faticosamente

Il testo costruito risulta incoerente, difficoltosa o imprecisa la

coerenti 4-5 strutturazione delle frasi. La comunicazione frammentaria

Esposizione chiara e corretta, varia la scelta lessicale, adeguata 9-10 alla situazione tracciata

Correttezza

Esposizione abbastanza chiara, ortografia quasi sempre

7-8 grammaticale, corretta, scelta lessicale appropriata

ortografica e

Esposizione quasi chiara e semplice con alcuni errori

conoscenza

morfosintattici. Scelta lessicale talvolta poco adeguata. Presenza 6 lessicale di molte ripetizioni

Esposizione poco chiara e con vari errori di ortografia e 4-5 grammatica, non appropriato il lessico

Organizzazione del dialogo precisa e corretta esaurendo la 9-10 traccia con arricchimenti personali

Completezza e

Traccia seguita attentamente. Abbastanza precisa la

capacità di 7-8

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rielaborazione personale

rielaborazione

Rielaborazione personale semplice espressa in modo

personale 6 accettabile. Poche indicazioni sono state eseguite

La traccia non è stata seguita. Difficoltosa la rielaborazione 4-5 personale

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove d’esame – Scritto Inglese e Francese - Questionario

Indicatore Descrittore Valutazione

Comprensione completa e approfondita 9-10

Comprensione Comprensione abbastanza completa del testo 7-8 del testo

Comprensione globale delle informazioni richieste 6

Comprensione lacunosa e frammentaria 4-5

Capacità di Coesione e coerenza argomentative efficaci. Precisa l’inferenza 9-10 formulare del lessico

risposte Coesione e coerenza argomentative pertinenti con adeguata 7-8 coerenti e inferenza lessicale

appropriate e Coesione e coerenza argomentative adeguate con inferenza di 6

di inferire il lessico accettabile

Coerenza argomentativa non adeguata e inferenza lessicale

lessico non 4-5

noto difficoltosa

Esposizione chiara, sintassi corretta, lessico ricco e appropriato 9-10

Correttezza Esposizione chiara e quasi sempre corretta. Abbastanza 7-8

grammaticale, appropriato il lessico

ortografica e

Esposizione chiara e semplice della sintassi con alcuni errori

lessicale 6 morfosintattici. Complessivamente appropriato il lessico

Esposizione poco chiara e con vari errori di morfosintattici, 4-5

raramente appropriato il lessico

Rielaborazione personale dei contenuti precisa e corretta 9-10

Capacità di

rielaborazione

Abbastanza precisa / apprezzabile la rielaborazione personale 7-8 personale del

testo Rielaborazione personale modesta, espressa in modo 6 accettabile

Difficoltosa o inesistente la rielaborazione personale 4-5

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CRITERI DI VALUTAZIONE

Prove d’esame - Colloquio

Indicatore Descrittore Valutazione

Conoscenza approfondita e ben organizzata nei collegamenti 9-10

Argomento Conoscenza ampia con collegamenti pertinenti 7-8

proposto dal

Conoscenza assimilata con qualche collegamento tra le discipline

candidato. 6 coinvolte

Conoscenza incerta e frammentaria con interpretazione poco corretta 4-5

Conoscenze complete ed approfondite, con capacità critica e di 9-10 rielaborazione

Conoscenze adeguatamente approfondite e rielaborazione 7-8

Tematiche chiara

disciplinari.

Conoscenze disciplinari sufficienti 6

Conoscenze disciplinari lacunose 4-5

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Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di

Sant’Onofrio, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la

“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti”.

Il piano è stato elaborato attraverso il lavoro coordinato del Collegio dei Docenti e della Funzione

strumentale a ciò designata sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di

gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo.

Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 16/01/2016

Il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nell ultima seduta del 27/10/2017 .

Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge.

Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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