ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREVALLE Progetti delle Funzioni ... · N° di insegnanti che collaborano...
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ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREVALLE Progetti delle Funzioni Strumentali
Funzione strumentale Valutazione-Invalsi
TITOLO DEL PROGETTO: CURRICOLO VERTICALE E VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI
Responsabile del progetto
Maria Antonietta Natale – Raffaella Polini
Data prevista di attuazione definitiva
ottobre 2018
I componenti della Commissione Valutazione:
Infanzia: Annaida Verdelli –Marilia Drera – Livia Picchieri
Primaria: Piera Antonioli
Secondaria I° Grado: Barbara Crescini, Lidia Siracusa
I componenti della commissione INVALSI
Primaria: Sinini Doris- Lombardi Melissa
Secondaria I° Grado: Quinzani Stefano- Sissa Irene- Ferretti Clara
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
1. Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e
le ragioni della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa rispetto ad
altre possibili)
L’attività di autovalutazione ha messo in evidenza alcune criticità:
✓ varianza dei risultati tra le classi nelle prove standardizzate nazionali; ✓ discrepanza tra i risultati conseguiti dagli stessi alunni alla fine della scuola Primaria e alla
fine del primo quadrimestre della scuola Secondaria; ✓ valutazioni finali in genere basse per i licenziati della scuola Secondaria (soprattutto a
Prevalle):
Dall’analisi di queste criticità nasce la proposta di elaborare un curricolo verticale rispondente all’esigenza di costruire un percorso comune in cui, dati i traguardi fissati dalle Indicazioni Nazionali, si condividano modalità di verifica e criteri di valutazione degli apprendimenti e delle competenze acquisite.
Collegata e rispondente a questo criterio di omogeneità, è la necessità di costruire prove di verifica (iniziale, intermedia, finale) da somministrare per classi parallele il cui fine sarà quello di verificare l’equilibrio nella composizione delle classi, di monitorare l’andamento del percorso didattico e di guida nella progettazione di eventuali interventi correttivi di recupero, consolidamento e potenziamento
Sempre riconducibile al criterio sopra indicato dell’omogeneità è l’individuazione di compiti di realtà significativi e la predisposizione di griglie di osservazione degli stessi per verificare e
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certificare il conseguimento delle competenze chiave e di cittadinanza, fermo restando la necessità di una revisione dei criteri di valutazione del comportamento.
2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di
interesse) del progetto.
Il progetto è direttamente rivolto ai docenti e agli studenti del primo ciclo di istruzione , ma il percorso coinvolge anche le famiglie e il personale ATA.
3. Definire per ciascuna attività obiettivi, indicatori e target attesi.
Attività
Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso (es.
obiettivi di traguardo)
Creazione di un curricolo verticale
Creazione di un curricolo verticale con chiara esplicitazione delle competenze che, come da Indicazioni nazionali, devono essere raggiunte alla fine di ogni ciclo di studi
N° di insegnanti che collaborano alle attività propedeutiche alla creazione
50%
Creazione di prove di ingresso , intermedie e di uscita per la rilevazione oggettiva degli standard raggiunti
Adozione di criteri condivisi di rilevazione e valutazione delle performance scolastiche
N.° di prove prodotte
90%
Individuazione di compiti di realtà necessari per la rilevazione delle competenze chiave e di cittadinanza
Creazione di griglie oggettive, conformi agli standard nazionali, per la misurazione delle performance scolastiche e delle competenze raggiunte
N° delle griglie prodotte 70% delle griglie di cui è prevista la produzione*
* il numero delle griglie attese verrà quantificato realisticamente, dopo la creazione del format del curricolo verticale.
La Commissione INVALSI provvederà a:
- Organizzare la somministrazione delle prove INVALSI;
- Raccogliere e restituire i dati delle prove;
- Prendere contatti con scuole di uguale background al fine di condividere strategie volte al
miglioramento dei risultati.
Attività
Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso (es. obiettivi di traguardo)
Coprogettazione di
compresenza didattiche
Introduzione di pratiche
didattiche innovative
(cooperative learning, Eas,
UDL, compiti di realtà)
N° docenti
N° classi coinvolte 20% classi
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Ipotizzare possibili
declinazioni nella didattica
Connettere le competenze-
chiave con i traguardi per lo
sviluppo delle competenze
nelle varie discipline
N° docenti
N° classi coinvolte 20 % delle classi
Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance
della scuola
I risultati del progetto permetteranno di realizzare un percorso didattico-educativo comune e condiviso
che porterà a ridurre la distanza oggi esistente tra la realtà scolastica di Prevalle e quella di Villanuova
s/Clisi, senza però scadere nell’appiattimento.
4. Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e
mantenere le stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Responsabile
Data
Attività prevista di
conclusione
Creazione di un curricolo verticale
Funzione strumentale
Valutazione fine anno scolastico 2018
Creazione di prove di ingresso , intermedie e di uscita per la rilevazione oggettiva degli standard raggiunti
Funzione strumentale
Valutazione fine anno scolastico 2018
Individuazione di compiti di realtà necessari per la rilevazione delle competenze chiave e di cittadinanza
Funzione strumentale
Valutazione Ottobre 2018
Fase di DO – REALIZZAZIONE
1. Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche l’eventuale
apporto delle parti interessate esterne e, più in dettaglio descrivere il contenuto delle
diverse azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi “fase di Plan”)
ATTIVITÀ 1: CREAZIONE DI UN CURRICOLO VERTICALE
1. Revisione delle competenze in uscita: incontri per classi parallele e dipartimento.
Utilizzando il format predisposto dalla Commissione, i gruppi di lavoro (classi parallele, riunioni per materia, Commissione valutazione) procederanno alla costruzione effettiva del curricolo verticale nel quale saranno declinati, a partire dai materiali e documenti prodotti sulle Indicazioni Nazionali, i livelli di padronanza delle competenze chiave e saranno rivisti i criteri di valutazione.
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ATTIVITÀ 2: CREAZIONE DI PROVE DI INGRESSO, INTERMEDIE E DI USCITA PER LA RILEVAZIONE
OGGETTIVA DEGLI STANDARD RAGGIUNTI
1. Elaborazione di prove comuni, sulla base delle Indicazioni Nazionali, per tutte le classi della
scuola primaria e secondaria di primo grado: Commissione Valutazione, incontri per classi
parallele e dipartimento
La Commissione Valutazione procederà alla raccolta delle prove già disponibili, precedentemente somministrate per classi parallele in diverse discipline nei plessi che costituiscono l’I.C. Si procederà poi all’individuazione delle prove mancanti e alla predisposizione delle stesse attraverso dei gruppi di lavoro per garantire la maggior condivisione possibile A partire dall’a.s. 2017-18 sarà possibile la somministrazione delle prove comuni Sarà necessario ripensare la didattica disciplinare in modo da “includere” la prova INVALSI, ossia fornire ai ragazzi le strumentalità necessarie ad affrontarla con consapevolezza e padronanza delle competenze che vengono verificate.
2. Elaborazione di griglie di valutazione comuni relative alle prove suddette: Commissione
Valutazione, incontri per classi parallele e dipartimento .
Contestualmente alla condivisione delle prove disponibili e alla predisposizione di quelle mancanti, si procederà alla costruzione di griglie di correzione e di valutazione affinché le competenze acquisite da tutti gli alunni possano essere misurate oggettivamente e si possano ottenere dati di confronto all’interno del nostro Istituto
3. Revisione dei criteri di valutazione per le discipline: Commissione Valutazione, incontri per classi
parallele e dipartimento .
L’adozione di un curricolo verticale per competenze sarà accompagnata dall’attività di revisione dei criteri di valutazione delle discipline affinché vi sia un’adeguata corrispondenza tra i voti decimali e i livelli di padronanza delle competenze raggiunte e vengano adottati criteri di valutazione omogenei e condivisi.
ATTIVITÀ 3: INDIVIDUAZIONE DI COMPITI DI REALTÀ NECESSARI PER LA RILEVAZIONE DELLE
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
1. Ridefinizione delle competenze chiave e di cittadinanza (contestuale alla predisposizione del
format).
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Successivamente alla predisposizione del format si procederà alla ridefinizione della competenze chiave e di cittadinanza di cui si verificherà il raggiungimento attraverso attività (compiti unitari -di realtà) che coinvolgono più discipline e mettono in gioco la capacità degli alunni di far fronte ad un problema con soluzioni diversificate
2. Creazione di rubriche/griglie di osservazione delle competenze chiave e di cittadinanza :
Commissione Valutazione
Al fine di poter documentare il percorso didattico-educativo e di poter esprimere una valutazione
sul livello di padronanza delle competenze raggiunto, si sperimenterà la costruzione di strumenti di
osservazione relativamente ai compiti unitari individuati come particolarmente significativi.
L’esperienza della Commissione Valutazione sarà successivamente condivisa (a.s. 2018-19) con tutti
i colleghi che lavoreranno alla predisposizione delle griglie che verranno adottate a livello di
Istituto.
3. Revisione dei criteri di valutazione per il comportamento: incontri di autoformazione su base
volontaria ,DS, collaboratori, funzioni strumentali .
Si procederà ad una revisione dei criteri per la valutazione del comportamento affinché vi sia coerenza con la valutazione delle competenze di cittadinanza di cui sarà documentato il livello di padronanza.
2. Definire per ciascuna attività gli eventuali responsabili e le modalità di attuazione
Attività Eventuale
responsabile Modalità di attuazione
Creazione di un curricolo verticale
Funzione strumentale
Valutazione
Incontri di gruppi di lavoro/della Commissione Valutazione/dei dipartimenti Riunioni collegiali
Creazione di prove di ingresso , intermedie e
di uscita per la rilevazione oggettiva degli
standard raggiunti
Funzione strumentale
Valutazione
Incontri di gruppi di lavoro/della Commissione Valutazione/dei dipartimenti Riunioni collegiali
Individuazione di compiti di realtà necessari per la rilevazione delle competenze chiave e
di cittadinanza
Funzione strumentale
Valutazione
Incontri di gruppi di lavoro/della Commissione Valutazione/dei dipartimenti Riunioni collegiali
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
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Il monitoraggio dell’andamento del progetto verrà effettuato durante gli incontri calendarizzati della Commissione Valutazione, durante i quali verrà verificato lo status corrente di ogni attività attraverso la
compilazione di apposite griglie . Gli incontri della Commissione saranno anche occasione per prendere in considerazione indicazioni, critiche, suggerimenti raccolti dai membri della Commissione nei rispettivi plessi e per condividere materiali prodotti dai sottogruppi di lavoro La predisposizione, il coordinamento della somministrazione delle Prove Invalsi verranno effettuati durante gli incontri calendarizzati della Commissione INVALSI.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Nelle riunioni calendarizzate per verificare l’effettivo andamento del processo (fase di check), la Commissione Valutazione e invalsi potrà apportare eventuali modifiche e adeguamenti alle singole attività al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati. I responsabili di ogni attività, tenendo conto delle eventuali criticità emerse nelle fase di check, dovranno, con l’aiuto della funzione strumentale, trovare nuove strategie, magari confrontandosi con altre istituzioni scolastiche, con reti di scuole, facendo ricorso all’aggiornamento o all’autoaggiornamento individuale o collettivo. Qualora la situazione risultasse gravemente critica, si potrà ricorrere ad un esperto esterno, risorse permettendo.
Le Funzioni Strumentali per Valutazione – INVALSI
Natale Maria Antonietta
Raffaella Polini
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Funzione strumentale Continuita’
TITOLO DEL PROGETTO:
LA SCUOLA IN CONTINUITA’
Responsabile del progetto
Anna CELESTE
Data prevista di attuazione definitiva
Ottobre 2018
I componenti del Gruppo di progetto :
Infanzia/Primaria:Fusi Stefania -Murgioni Marcella -Chiodi Elvira -Sbei Katia
Primaria/Secondaria:Celeste Anna-Ferraboli Vanna-Sinini Doris- Piccinelli Rosa
Secondaria Primo Grado: Prof.ssa Piccinelli Rosae, nelle sottocommissioni di lavoro, i coordinatori delle classi prime.
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
I presupposti pedagogici, ovvero che il bambino debba essere considerato nella sua globalità, sono alla base
di varie normative scolastiche prodotte dai legislatori a partire dal 1977(L. 517/77) fino ai nostri giorni. Con
la legge 148 del 516/90, si pone la scuola primaria in una posizione centrale rispetto a questo discorso,
infatti, all’articolo 1 delle finalità generali, si afferma. Pertanto, la scuola si deve porre in continuità e
complementarietà con le esperienze che il bambino compie nei vari ambiti di vita e scolastici. Questa
premessa deve trovare la propria applicazione nei seguenti punti che riteniamo imprescindibili ai fini di una
continuità efficace:
1. Identificazione di curricoli comuni 2. Momenti di collaborazione incrociata in conformità a progetti specifici 3. Incontri e attività in comune tra gli alunni delle classi ponte
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Per concretizzare questi obiettivi è necessaria un’azione congiunta tra i vari ordini di scuola. Sarà compito della commissione continuità organizzare le modalità e la tempistica di
➢ Incontri fra le funzioni strumentali e i docenti delle “classi ponte”; ➢ Incontri tra gli alunni per una prima conoscenza dell’ambiente, ➢ Organizzazione di “giornate di accoglienza”; ➢ Compilazione di schede informative per gli alunni in uscita. È presente una scheda informativa degli
alunni in uscita dalla Scuola dell’Infanzia.
Attività
Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso (es. obiettivi di traguardo)
Uniformazione e revisione delle pratiche di continuità Infanzia-Primaria e Primaria-Secondaria dei plessi dell’Istituto Comprensivo.
-rendere più sereno il passaggio tra i vari ordini di scuola -miglioramento delle azioni di accoglienza -passaggio di informazioni fra i docenti delle classi ponte
-soddisfazione dei portatori di interesse: alunni, famiglie, docenti -miglioramento del processo di continuità - progettazione condivisa tra i docenti delle attività di accoglienza per gli alunni delle prime classi
70%
REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
Responsabile
Data
Attività prevista
Verrà tracciata la prima bozza per
un Progetto da attuare, in
continuità verticale, tra le scuole
dell’infanzia anche private e le
Scuole Primarie e tra quest’ultime
con la Scuola Superiore di primo
grado. In questo primo incontro si
definiranno i tempi e le modalità
di svolgimento del Progetto.
Commissione continuità Novembre 2017
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Si riunirà una sottocommissione costituita dai docenti della scuola primaria e secondaria per definire il progetto di accoglienza delle future classi prime della Scuola Superiore di primo grado.
Commissione continuità Dicembre 2017
Attività Responsabile Data prevista
I docenti della scuola primaria e
secondaria di primo grado
attueranno i Progetti ponte che
permetteranno agli alunni di
conoscere i nuovi ambienti e
incontrare i futuri compagni
compagni e professori.
Commissione continuità Gennaio 2018
I docenti della scuola dell’infanzia e
della primaria, riuniti in
sottocommissione, definiranno le
modalità del progetto accoglienza
che sarà attuato in maggio.
Commissione continuità Marzo 2018
I docenti della Scuola dell’Infanzia,
con le loro classi, si recheranno
presso la Scuola Primaria per
l’attuazione del Progetto ponte
definito in marzo.
Inoltre, in questo periodo, i docenti
della Scuola Primaria e della Scuola
Secondaria di primo grado,
effettueranno il passaggio delle
informazioni sugli alunni. Sarà cura
dei referenti delle classi accordarsi
sulle date.
Commissione continuità
Maggio 2018
I docenti della Scuola Primaria e
dell’Infanzia, effettueranno il
passaggio delle informazioni sugli
alunni. Sarà cura dei referenti delle
classi/sezioni accordarsi sulle date.
Commissione continuità
Giugno 2018
I docenti della Scuola dell’infanzia
incontreranno quelli della Primaria
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per un confronto sul passaggio
degli alunni (criticità, aspetti da
valorizzare maggiormente, ecc). I
socenti della Primaria
incontreranno anche i coordinatori
delle classi prime della Scuola
Superiore di primo grado.
Sarà cura dei referenti delle
classi/sezioni accordarsi sulle date.
Commissione continuità
Ottobre/novembre 2018
In occasione della giornata del
progetto INSUPERABILI la scuola
dell’infanzia di Prevalle si recherà,
con i bambini dell’ultimo anno,
presso le classi prime della scuola
primaria per condividere giochi,
racconti, ecc….
Docenti dell’Infanzia e della
Primaria interessati.
Date da definirsi
La scuola dell’infanzia di Villanuova
riceve le educatrici dell’asilo nido e
i bambini facendo varie attività
ludiche e una riunione di passaggio
delle informazioni.
Docenti dell’Infanzia ed educatrici
dell’asilo nido di Villanuova sul
Clisi.
Date da definirsi
La Funzione Strumentale
Anna Celeste
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Funzione strumentale Orientamento
TITOLO DEL PROGETTO: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Responsabile del progetto
Norma Di Cianni –Cristina Turconi
Data prevista di attuazione definitiva
Ottobre 2018
I componenti del Gruppo di progetto :
Secondaria I° Grado:Turconi - Crescini -Candrina-Savoldi -Venturi-Marchiori
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e le ragioni della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa rispetto ad altre possibili)
Alla luce delle criticità emerse relative alla mancanza di una modalità condivisa di gestione del passaggio tra Scuola Secondaria di primo e secondo grado, ai dati elaborati a livello provinciale attinenti al disagio e alla dispersione scolastica, alla discrepanza tra il Consiglio Orientativo elaborato dai Consigli di Classe e la scelta delle famiglie, che sempre più spesso disattendono le indicazioni fornite dai docenti, riflettendo infine sui dati elaborati che evidenziano un significativo calo di performance prestazionali in ingresso alle superiori con importante divario rispetto alle competenze acquisite in uscita, consapevoli che punto fondamentale di uno "star bene a scuola" sia la certezza di entrare in una struttura “accogliente” e “attenta” ai bisogni di alunni e genitori, si ritiene che l’azione dell’accompagnamento formativo debba essere finalizzata a
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rimuovere il disagio e le ansie dovute all'ingresso o al passaggio ad altro ordine di scuola e alla promozione di studenti efficaci nell’ottica della continuità formativa e di orientamento alla scelta.
Per garantire, quindi, un percorso formativo sereno, improntato sulla coerenza/continuità educativa e didattica, si propone un itinerario scolastico che:
• crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella scuola fino al termine del percorso di studi (continuità verticale);
• eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extrascolastica facendo sì che la scuola si ponga come perno di un sistema allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale)
• potenzi i progetti in continuità Primaria/Secondaria
Il progetto si articolerà su due livelli paralleli: Continuità e Orientamento, nello specifico si prevedono le seguenti azioni:
1. migliorare le attività di accoglienza per gli studenti delle classi prime e incentivare la collaborazione con gli insegnanti della scuola primaria affinché gli alunni possano sentirsi accolti al loro ingresso nella scuola Secondaria
2. monitorare l’adesione al Consiglio Orientativo e il successo scolastico successivo 3. istituire un sistema di monitoraggio per raccogliere gli esiti degli alunni nel 1° anno della Scuola
Secondaria di II Grado e costruire un trend di dati 4. supportare gli alunni di seconda e terza classe della scuola di primo grado nella conoscenza di sé,
delle proprie abilità e del mondo lavorativo del territorio dove vivono 5. porre in atto percorsi di orientamento e autovalutazione delle competenze 6. implementare l’uso delle strategie metacognitive 7. incrementare l’attivazione di buone prassi (già in uso) per contrastare il disagio e la dispersione
scolastica 8. promuovere azioni di ri-orientamento (come passaggio ad un altro percorso che offra la prospettiva
di un successo formativo) 9. stabilire un’alleanza educativa con i le famiglie
1.Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di
interesse) del progetto.
Personale docente della scuola d’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. Famiglie,
studenti, imprenditori del territorio.
5. Definire per ciascuna attività obiettivi, indicatori e target attesi.
Attività
Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso (es.
obiettivi di traguardo) 1. attività di accoglienza per gli studenti delle classi prime
-rendere più sereno il passaggio tra i vari ordini di scuola -miglioramento delle azioni di accoglienza -passaggio di informazioni fra i docenti delle classi ponte
-soddisfazione dei portatori di interesse: alunni, famiglie, docenti -miglioramento del processo di continuità - progettazione condivisa tra i docenti delle attività di accoglienza per gli alunni delle prime classi
75%
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2. monitoraggio adesione al Consiglio Orientativo.
- migliorare il percorso di maturazione del consiglio orientativo per raggiungere una maggiore condivisione tra scuola e famiglia per il successo formativo -migliorare la continuità in uscita
-soddisfazione delle famiglie - adesioni/non adesioni al Consiglio Orientativo.
85%
3. istituzione di un repertorio di feedback per raccogliere gli esiti degli alunni nel 1° anno della Scuola Secondaria di II° e costruire un trend di dati attraverso la realizzazione di tabelle e grafici.
-diminuzione della dispersione scolastica e del ri-orientamento
-successo scolastico degli alunni che hanno seguito i Consigli orientativi -esiti finali trasmessi dagli istituti secondari situazioni di criticità in entrata
50%
4.attività tese a rilevare attitudini, interesse e propensioni (es. compiti di realtà, EAS, apprendimento cooperativo).
- presentazione dell’offerta formativa del territorio e dell’ordinamento scolastico nazionale.
-partecipazione a progetti mirati alla conoscenza del mondo del lavoro
- sviluppare le Life Skills -riflettere sui propri interessi, le proprie attitudini, punti di forza, fragilità, rendimento scolastico -valutare interessi e aspirazioni personali -conoscere il mondo del lavoro e le nuove figure professionali
-scelta consapevole -flessibilità e adattamento -gestione dell’insuccesso
80%
5. interventi di informazione per genitori sui percorsi formativi della Secondaria di II grado
-coinvolgere la famiglia anche durante l’elaborazione del consiglio orientativo in itinere con incontri specifici individuali
- stabilire un’alleanza educativa con le famiglie
-partecipazione incontri con coordinatori per costruzione del Consiglio Orientativo -adesione incontri presentazione Offerta Formativa -partecipazione percorso sostegno all’Orientamento per genitori (cl.2°) - miglioramento
dell’adesione delle famiglie
al consiglio orientativo della
scuola.
60%
Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance
della scuola
Il presente progetto avrà delle ripercussioni positive sull’Istituto in quanto mira ad un’ottimizzazione ed un’armonizzazione delle risorse già presenti nella scuola stessa: infatti si sfrutteranno le esperienze svolte singolarmente dai due plessi scolastici cercando di trarne il meglio. Finalità del progetto è una maggiore omogeneità nel percorso scolastico dalla scuola dell’Infanzia sino alla Secondaria di primo grado ed un successivo passaggio alla
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Secondaria di secondo grado realizzato con una maggiore consapevolezza delle proprie competenze ed inclinazioni. Alla base la convinzione sincera che la scuola sia luogo di Benessere e il POTER ESSERE diventi l’epilogo del sapere, saper fare e saper essere. L’augurio è che ogni allievo possa sentirsi sempre accolto nella nostra comunità scolastica e che nel futuro possiamo fungere da opportuno punto di riferimento, come un’ancora a cui aggrapparsi per percorrere tutti i sentieri della vita, senza escludere ovviamente il mondo del lavoro.
3.Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse
azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Responsabile
Data
Attività prevista di
conclusione
1. attività di accoglienza per gli studenti delle classi prime
Commissioni continuità-orientamento Ottobre 2018
2.monitoraggio adesione al Consiglio Orientativo e il successo scolastico successivo F.S. orientamento Marzo 2018
3. istituzione di un repertorio di feedback per raccogliere gli esiti degli alunni nel 1° anno della Scuola Secondaria di II° e costruire un trend di dati
F.S. orientamento
Giugno 2018
4. attività tese a rilevare attitudini, interesse e propensioni (es. compiti di realtà, EAS, apprendimento cooperativo).
- presentazione dell’offerta formativa del territorio e dell’ordinamento scolastico nazionale.
-partecipazione a progetti mirati alla conoscenza del mondo del lavoro.
Coordinatori, team docenti,esperti
esterni,enti del territorio Febbraio 2018
5. interventi di informazione per genitori sui percorsi formativi della Secondaria di II grado
Coordinatori, team docenti Febbraio 2018
Fase di DO – REALIZZAZIONE
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2. Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche l’eventuale
apporto delle parti interessate esterne e, più in dettaglio descrivere il contenuto delle
diverse azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi “fase di Plan”)
1. Attività di accoglienza per gli studenti delle classi prime
Durante una serie di incontri collegiali svolti dai membri della commissione si esamineranno le pratiche in uso per assicurare la continuità tra i diversi plessi delle scuole del primo ciclo. I diversi protocolli saranno esaminati e si cercherà di ottenerne uno che raccolga il meglio delle esperienze svolte nei plessi di Villanuova sul Clisi e di Prevalle. L’obiettivo è quello di permettere agli alunni di affrontare serenamente e con risultati omogenei il passaggio tra i diversi ordini di scuole.
2.Monitoraggio adesione al Consiglio Orientativo e il successo scolastico successivo
Durante una serie di incontri collegiali svolti dai membri della commissione si esamineranno le pratiche svolte per accompagnare e consigliare gli alunni durante il passaggio tra il primo ed il secondo ciclo di istruzione. I diversi protocolli saranno esaminati e si cercherà di ottenerne uno che raccolga il meglio delle esperienze svolte nei plessi di Villanuova sul Clisi e di Prevalle. In base a quanto concordato, verrà preparato un nuovo protocollo di attuazione delle attività di orientamento che raccolga, oltre al meglio delle esperienze maturate nei due plessi, anche le raccomandazioni fornite dall’UST di Brescia. Rispetto al passato si cercherà di coinvolgere maggiormente le famiglie lungo la strada della scelta della scuola Secondaria di secondo grado più adatti ai diversi alunni. I dati relativi alle iscrizioni effettuate presso le scuole secondarie di secondo grado saranno poi confrontati con i giudizi orientativi espressi dai consigli di classe in modo da evidenziare le discordanze ed analizzarle in modo critico.
3. Istituzione di un repertorio di feedback per raccogliere gli esiti degli alunni nel 1° anno della Scuola Secondaria di II° e costruire un trend di dati
Al termine dell’anno scolastico 2017-18 si richiederanno alle scuole Secondarie di secondo grado le valutazioni ottenute dagli ex-alunni di Prevalle e Villanuova sul Clisi in modo da poter creare una banca dati di riferimento che possa permettere un confronto con i dati ottenuti l’anno successivo dagli alunni che sono stati orientati nella scelta della scuola superiore mediante le metodologie aggiornate.
4. Attività tese a rilevare attitudini, interesse e propensioni (es. compiti di realtà, EAS, apprendimento cooperativo) e presentazione dell’offerta formativa del territorio e del mondo del lavoro
Per quanto riguarda l’orientamento verso la scuola Secondaria di secondo grado, oltre alle usuali attività: somministrazione di questionari e di test attitudinali, comunicazione delle diverse tipologie di scuole presenti nel territorio, dei loro “open day” e dell’organizzazione di giornate di stage al loro interno, saranno organizzate le seguenti attività aggiuntive: incontri dei docenti delle classi terze con i referenti delle diverse scuole secondarie di secondo grado in modo da aver ben noti i diversi corsi di studio; incontri con imprenditori che illustrino ai ragazzi le opportunità lavorative offerte dal territorio al termine degli studi sia delle scuole secondarie di secondo grado che delle successive facoltà universitarie, incontri con le famiglie in modo da analizzare le loro aspettative, confrontandole con i “desiderata” dei loro ragazzi ponendosi come intermediari attenti e consapevoli, sia delle abilità e competenze sviluppate dai singoli ragazzi, partecipazione ad incontri e corsi organizzati dall’UST di Brescia riguardanti l’orientamento.
5. Interventi di informazione per genitori sui percorsi formativi della Secondaria di II grado
Le famiglie verranno rese partecipi del progetto educativo attraverso la partecipazione a incontri territoriali di presentazione dell’offerta formativa. In questo modo concorreranno alla costruzione di una scelta sensata, saranno incentivati a riflettere sul suo significato, nella consapevolezza che questa potrebbe non essere definitiva né univoca, ma soggetta ad aggiustamenti in itinere.
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2.Definire per ciascuna attività gli eventuali responsabili e le modalità di attuazione
Attività Eventuale responsabile Modalità di attuazione
1. attività di accoglienza per gli studenti delle classi prime
Di Cianni-Celeste Riunioni collegiali
2.monitoraraggio l’adesione al Consiglio
Orientativo e il successo scolastico successivo Di Cianni-Turconi Riunioni collegiali
3. istituzione di un repertorio di feedback per
raccogliere gli esiti degli alunni nel 1° anno
della Scuola Secondaria di II° e costruire un
trend di dati
Di Cianni-Turconi Raccolta ed elaborazione dati
4. attività tese a rilevare attitudini, interesse e
propensioni (es. compiti di realtà, EAS,
apprendimento cooperativo).
- presentazione dell’offerta formativa del
territorio e dell’ordinamento scolastico
nazionale.
-partecipazione a progetti mirati alla
conoscenza del mondo del lavoro.
Team docenti e FS Percorsi strutturati,attività
didattica
5. interventi di informazione per genitori sui percorsi formativi della Secondaria di II grado
Coordinatore Incontri di condivisione e
concertazione di strategie efficaci
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
L’andamento del progetto verrà monitorato mediante riunioni collegiali e mediante la verifica della produzione degli elaborati ad esso connessi. La frequenza di verifica del corretto avanzamento sarà correlata alla durata prevista delle singole attività. Gli elaborati ed i dati attesi dal progetto saranno confrontati con i dati attesi indicati nella tabella riportata al Punto 3 della fase di Plan. I dati di feed-back provenienti dall’esterno saranno anch’essi confrontati con i dati attesi indicati nella tabella riportata al Punto 3 della fase di Plan.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
La commissione Orientamento verificherà il raggiungimento degli obiettivi e presenta esiti al Collegio dei Docenti. Partecipazione dei docenti agli incontri per il PDM di rete e agli incontri di formazione provinciale per l’orientamento. Nel caso in cui si dovessero evidenziare degli scollamenti durante i controlli periodici, verranno intraprese le opportune azioni correttive, sia in termini di tempi che di metodo, in modo da cercare di non disattendere le aspettative previste al termine del progetto. In base ai risultati ottenuti al termine delle singole attività verranno decisi eventuali passi correttive e miglioramenti da inserire nelle attività di continuità ed orientamento dell’anno successivo in modo da fare tesoro dell’esperienza acquisita.
Le Funzioni Strumentali
Norma Di Cianni Cristina Turconi
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Funzione strumentale Nuove Tecnologie
TITOLO DEL PROGETTO: NUOVE TECNOLOGIE A SUPPORTO DELLA DIDATTICA
Responsabile del progetto Animatore Digitale
MORA ANGELO Data prevista di attuazione definitiva
GIUGNO 2018
I componenti del Gruppo di progetto :
Primaria: MORETTINI BEATRICE, FRANCHINI CINZIA, BARBIERI ANDREA
Secondaria I° Grado: BERTELLA MARIA, RAINONE MARIA ANTONIETTA, BURRINI DANIELE
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Lo scopo della FS e relativo gruppo di lavoro è quello di SOSTENERE L’INTRODUZIONE e
l’IMPLEMENTAZIONE nell’Istituzione Scolastica delle cosiddette TIC (Tecnologie dell’Informazione
e della Comunicazione), ai fini di migliorare
• La DIDATTICA in primis – l’introduzione di strumenti tecnologici costituisce una premessa
all’innovazione della didattica (non la crea, ma ne permette e favorisce l’attuazione)
• La COMUNICAZIONE – tra docenti, tra plessi, tra alunni, tra classi; con segreteria e
Direzione, con genitori, con istituzioni
Le azioni che verranno intraprese saranno perciò a SUPPORTO
• degli acquisti che l’Istituzione potrà attuare, mediante l’elaborazione di LINEE DI INDIRIZZO
per la scelta dei materiali
• di ORIENTAMENTO all’uso di nuovi strumenti o applicazioni nella didattica
• controllo e completamento delle installazioni degli stessi negli ambienti scolastici
• ai docenti per istruzioni all’uso o formazione specifica
• di RACCORDO tra le esigenze dei docenti e la Segreteria/Dirigenza
• di controllo del funzionamento e raccordo con eventuali interventi tecnici
• di introduzione di sistemi di sicurezza informatica
Tra le azioni pratiche previste, durante quest’as si procederà a implementare la piattaforma G-
SUITE, lavoro già introdotto lo scorso anno
Si provvederà a riattivare la nostra partecipazione all’iniziativa ministeriale GENERAZIONI
CONNESSE (sulla sicurezza informatica ed il cyberbullismo), in collaborazione con il referente per il
cyberbullismo Andrea Grumi.
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La Funzione Strumentale
Angelo Mora
Funzione strumentale Inclusione
TITOLO DEL PROGETTO:
VERSO UN'EDUCAZIONE INCLUSIVA
Responsabile del progetto
Prof.ssa Maria Mola coadiuvata da ins. Carparelli
Data prevista di attuazione definitiva
Ottobre 2018
I componenti del Gruppo di progetto :
A.S. 2017/18
FLOCCHINI – CAINI (SCUOLA DELL’INFANZIA)
GRUMI – CALAMUSA – MOSCARIELLO (SCUOLA PRIMARIA)
LOCATELLI – MORENI (SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO)
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
• Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e
le ragioni della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa rispetto ad altre
possibili)
L’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) è un processo continuo, complesso, che
richiede competenze, risorse e lavoro di coordinamento con i servizi pubblici, con le famiglie e con i docenti,
in una logica di rete, di interscambio di esperienze e di ricerca-azione.
La Scuola, elemento centrale di riferimento, è chiamata a rispondere ai bisogni formativi di tutti gli alunni e a
collaborare alla realizzazione di un ampio progetto il cui obiettivo principale sia la realizzazione della persona
nel contesto sociale. La scuola è luogo di educazione, socializzazione, convivenza dove si incontrano soggetti
con esigenze e richieste molteplici. Ogni individuo è infatti diverso dall’altro nel vissuto, nelle potenzialità e
nei limiti, nelle motivazioni, nello stile cognitivo e nelle competenze acquisite. Per questo motivo devono
essere garantite pari opportunità ad ognuno, realizzare un processo di inclusione e di integrazione di alunni
con bisogni educativi speciali in classe, all’interno dell’Istituto e nella realtà sociale di appartenenza.
Attraverso il lavoro della Commissione BES, gli obiettivi del progetto presente nel PO F -area Inclusione- sono
stati raggiunti, in particolare:
• Uniformare scadenze e Piani di lavoro per tutto l’Istituto in merito agli alunni con bisogni educativi
speciali (PEI, PDP).
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• Condividere ed uniformare attività di rilevazione delle situazioni di complessità (Griglie di rilevazione BES);
• Mettere in atto e condividere attività di identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento e monitoraggio degli indicatori di rischio dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) in tutti e tre gli ordini di scuola.
• Promuovere la collaborazione tra scuola, famiglia ed esperti socio-sanitari, secondo i rispettivi ruoli, al fine di realizzare un efficace lavoro di rete.
• Mettere in atto azioni sistematiche programmate in accordo con il “Progetto continuità ed
orientamento” al fine di accompagnare gli studenti con fragilità nei passaggi tra i vari ordini di
scuola.
Il raggiungimento di tali obiettivi ha fatto emergere quanto fosse necessario, per le due realtà scolastiche che
si sono unificate (Prevalle e Villanuova sul Clisi), intraprendere una direzione comune in merito alla
complessa tematica della valorizzazione delle differenze ed all’attenzione verso gli alunni con bisogni
educativi speciali.
Le pratiche ed i servizi appena elencati sono stati proposti a partire dall'a.s. 2015/16, modificati ed
aggiornati ove necessario.
Visti i vantaggi acquisiti , tali pratiche verranno riproposte annualmente.
Il progetto prevede inoltre le seguenti azioni:
• Avviarsi verso un utilizzo sempre più diffuso e condiviso di modalità di personalizzazione didattica efficaci e di
educazione inclusiva adatte ad affrontare le situazioni complesse presenti nel nostro Istituto. Ciò prevede la necessità di:
• Creare opportunità di condivisione, all’interno dell’Istituto, delle competenze maturate in termini di didattica inclusiva.
• Sensibilizzare e promuovere la partecipazione ad interventi formativi e la realizzazione di progetti in collaborazione con altri enti e figure di esperti esterni, che possano aiutare a favorire la realizzazione di una cultura dell'inclusione.
• Costruire un approccio sistemico nei confronti dell’inclusione da realizzare:
a livello macro:
• Commissione BES. • Gruppo di lavoro per l’Inclusione (GLI). • Piano annuale dell’Inclusività (PAI) .
a livello micro:
• GLHO dei singoli alunni disabili • GLHO di plesso /d’Istituto • Programmazione di modulo/sezione e Riunione dei Consigli di classe
• Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori
di interesse) del progetto.
I destinatari del Progetto sono gli alunni, i docenti, le famiglie e tutto il personale direttamente e indirettamente
coinvolto nelle attività scolastiche.
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• Definire per ciascuna attività obiettivi, indicatori e target attesi.
Attività
Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso (es.
obiettivi di
traguardo) A) Avviarsi verso un utilizzo sempre più diffuso e condiviso di modalità di personalizzazione didattica efficaci e di educazione inclusiva adatte ad affrontare le situazioni complesse presenti nel nostro Istituto.
Creare opportunità delle competenze maturate in termini di didattica inclusiva all’interno dell’Istituto.
Sensibilizzare e promuovere la partecipazione ad interventi formativi e la realizzazione di progetti in collaborazione con altri enti e figure di esperti esterni, che possano aiutare a favorire la realizzazione di una cultura dell'inclusione.
Condivisione all’interno dei team docenti/Consigli di classe delle buone prassi in tema di inclusione e rimando nel Collegio docenti
80%
Partecipazione ad iniziative di formazione-aggiornamento e progetti sulla tematica dell’inclusione.
80%
Partecipazione alla formazione attivata dal CTI di Salò .
60%
B)
Costruire un approccio sistemico
nei confronti dell’inclusione
Stesura di un Vademecum per alunni
con DSA
Approfondimento del decreto
legislativo n.66/2017: Norme per la
promozione dell'inclusione scolastica
degli studenti con disabilità'.
Lavoro sull’inclusivitàa livello micro
COMMISSIONE BES: Svolgimento di almeno 3 incontri (iniziale, intermedio e finale).
100%
GLI: Riunione del gruppo di lavoro per l’inclusione con componenti afferenti alle due realtà scolastiche
100%
PAI: Raccolta finale dei dati relativi alla situazione dell’Istituto in merito ad alunni con BES (Giugno 2018)
100%
Elaborazione e condivisione del PAI nell’ultimo collegio docenti dell’anno scolastico (Giugno 2018)
100%
Partecipazione dei docenti agli incontri del GLHO relativi ad alunni disabili presenti nelle proprie classi.
100%
Condivisione delle tematiche inerenti agli alunni disabili/con BES all’interno dellaprogrammazione dei team docenti/Riunioni dei Cons classe
90%
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Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della
scuola.
Il presente progetto avrà ripercussioni positive sul nostro Istituto, in quanto continuerà a favorire una cultura
dell’accoglienza, del dialogo e dell’interazione; contribuirà alla costruzione di relazioni positive tra tutti i soggetti
coinvolti nel sistema educativo, nel rispetto e nell’accettazione della diversità; favorirà la comunicazione e la
collaborazione tra scuola, famiglia e Servizio Sanitario Locale attraverso incontri programmati e non; garantirà il diritto
allo studio agli alunni assicurando, attraverso programmazioni e Progetti didattico-educativi, un’azione formativa ed
educativa congrua con i bisogni, le difficoltà e le potenzialità che presentano; favorirà il dialogo e la collaborazione tra
scuola ed Enti Locali.
• Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse
azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Attività Responsabile Data prevista di conclusione
A) Avviarsi verso un utilizzo sempre più diffuso e condiviso di modalità di personalizzazione didattica efficaci e di educazione inclusivaadatte ad affrontare le situazioni complesse presenti nel nostro Istituto.
Commissione BES, docenti, esperti, enti sul
territorio Giugno 2018
B) Costruire un approccio sistemico nei confronti dell’inclusione
Commissione BES, funzione strumentale BES Giugno 2018
Fase di DO – REALIZZAZIONE
• Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche
l’eventuale apporto delle parti interessate esterne e, più in dettaglio descrivere il contenuto delle
diverse azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi “fase di Plan”)
Un aspetto importante del Progetto sarà quello di iniziare a creare opportunità e modalità di condivisione
delle buone prassi maturate in tema di inclusione e di sensibilizzare alla partecipazione ad iniziative di
formazione-aggiornamento, per arrivare col tempo a costruire un “Protocollo di buone prassi inclusive”.
Sarà un lavoro a più mani che vedrà il coinvolgimento di diverse realtà presenti sul territorio: Ente Locale,
cooperative, CTI, ecc.
Il lavoro sull’inclusione sarà attivato secondo una prospettiva sistemica, che possa mettere in atto un livello
macro (Commissione BES - stesura vademecum DSA-, Gli - stesura del PAI) ed anche un livello micro
(programmazione dei team docenti/Riunioni dei Cons classe/incontri di verifica delle attività di sostegno con
la DS).
• Definire per ciascuna attività gli eventuali responsabili e le modalità di attuazione
Attività Eventuale responsabile Modalità di attuazione
A) Avviarsi verso un utilizzo sempre più diffuso e condiviso di modalità di personalizzazione didattica efficaci e di educazione inclusiva adatte ad affrontare le situazioni complesse presenti nel nostro Istituto.
FUNZIONE STRUMENTALE BES
Riunioni /incontri di programmazione/iniziative di formazione-aggiornamento/progetti Attività didattica.
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B) Costruire un approccio sistemico nei confronti dell’inclusione.
FUNZIONE STRUMENTALE BES
Riunioni /incontri di programmazione/incontri di Commissione/ GLI/ GLHO/ incontri per stesura PAI/ incontri di verifica attività sostegno
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
I componenti delle Commissioni Inclusione si riuniranno periodicamente per confrontarsi sul corretto avanzamento del progetto: saranno evidenziate eventuali criticità e apportate le giuste modifiche. La verifica delle attività per la Commissione BES avverrà tre volte durante l'anno (ottobre-febbraio- maggio).
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
In base ai risultati ottenuti al termine delle singole attività verranno decisi eventuali correzioni e miglioramenti e farne
te
La Funzione Strumentale
Maria Mola
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Funzione strumentale Intercultura
TITOLO DEL PROGETTO:
Responsabile del progetto
Biemmi Mara Progetti Virginia
Data prevista di attuazione definitiva
Agosto 2018
I componenti del Gruppo di progetto :
Infanzia: Venturelli Carmela Verdelli Anna Ida
Primaria: De Nicolo Anna Lombardi Melissa
Secondaria I° Grado: Apostoli Andrea. Bordiga Paola
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
6. Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e
le ragioni della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa rispetto ad
altre possibili)
Il nostro Istituto Comprensivo si colloca in una realtà a forte processo migratorio.
Perciò risulta sempre necessario attivare un progetto di alfabetizzazione volto a realizzare l'integrazione
degli alunni stranieri. L’acquisizione della lingua, infatti, è lo strumento fondamentale del processo di
comunicazione e di integrazione, soprattutto nel caso di alunni che si trovano a confrontarsi con una realtà
scolastica per molti aspetti diversa da quella d'origine.
L'inserimento di un alunno straniero in classe richiede un intervento didattico immediato di prima
alfabetizzazione in Lingua italiana che gli consenta di acquisire le competenze minime per comprendere e
farsi capire.
In seguito, dovrà imparare a gestire i diversi usi e registri nella nuova lingua:l’italiano per comunicaree
l'italiano per studiare, attraverso il quale apprendere le altre discipline e riflettere sulla lingua stessa.
I mediatori linguistici forniscono un servizio di supporto complementare alle attività di insegnamento,
principalmente utilizzando la lingua madre o con una comunicazione bilingue.
Promuovono contatti tra la scuola e la famiglia, ad esempio fare da interpreti nei colloqui individuali, nelle
assemblee di classe/ sezione…
7. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di
interesse) del progetto.
Studenti dei tre ordini di scuola,personale docente dei tre ordini di scuola, personale ATA, genitori
stranieri e italiani, realtà del territorio, DSGA,Dirigente Scolastico.
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8. Definire per ciascuna attività obiettivi, indicatori e target attesi.
Attività
Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso (es.
obiettivi di traguardo)
1Percorsi di alfabetizzazione Apprendere i primi elementi della lingua italiana per comunicare. Acquisire una graduale padronanza delle parole riguardanti il contesto di vita( ( scolastico, familiare e sociale). Sviluppare abilità comunicative. Stimolare ascolto e comprensione. Favorire la socializzazione. Fornire gli strumenti necessari al successo scolastico.
Numero alunni che hanno raggiunto i livelli corrispondenti al Framework europeo, sulla base di osservazioni e prove strutturate.
Lettura e scrittura in lingua italiana
2Laboratori interculturali. Conoscere strumenti a percussione africani. Sperimentare gli stessi. Conoscere sapori di etnie diverse. Conoscere odori di etnie diverse.
Numero di alunni che partecipano alle proposte.
Favorire nuove conoscenze etniche.
3 Percorsi interdisciplinari Promuovere la comunicazione, la socializzazione e la valorizzazione della diversità.
Numero di alunni che partecipano alle proposte.
Conoscenza di etnie diverse.
Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance
della scuola
Le azioni previste mirano a rafforzare l’identità culturale e progettuale del nostro istituto, tenendo presenti i seguenti elementi costitutivi:
1 continuità: unitarietà del percorso formativo dell’ alunno;
2 integrazione: Favorire un'efficace integrazione e socializzazione di tutti gli alunni nel percorso scolastico;
3 multietnicità: configurare la scuola come luogo di integrazione per le nuove generazioni.
9. Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e
mantenere le stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Responsabile
Data
Attività prevista di conclusione
1 Percorsi di alfabetizzazione F.S e la commissione Dicembre 2017
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2 Laboratori interculturali Mediatori linguistici e F.S e docenti coinvolti Giugno 2018
3 Percorsi interdisciplinari Docenti referenti dei sotto progetti Giugno 2018
Fase di DO – REALIZZAZIONE
3. Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche l’eventuale
apporto delle parti interessate esterne e, più in dettaglio descrivere il contenuto delle
diverse azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi “fase di Plan”)
I percorsi di alfabetizzazione si attivano tenendo presente il numero degli alunni non italiani da alfabetizzare e delle risorse sia finanziarie, sia del personale docente. I laboratori interculturali si attiveranno nella scuola dell'infanzia e primaria dei plessi di Villanuova
I percorsi interdisciplinaricomprendono le seguenti azioni:
BAMBINI SENZA CONFINI( scuola dell'infanzia Prevalle). I bambini e le bambine avranno la
possibilità di allargare la propria visione della realtà nella prospettiva di un'educazione multiculturale,nel
rispetto e nelle valorizzazione delle diversità.
CRESCIAMO INSIEME CON LA MUSICA (scuola dell’infanzia Prevalle). La musica rappresenta uno
dei linguaggi universali, auspicabile per tutte le etnie. I bambini e le bambine verranno guidati in
un percorso di conoscenza dell’ ascolto, del suono e del ritmo.
FORMAZIONE INSEGNANTI: la formazione didattica sarà mirata a promuovere nei docenti le
competenze necessarie per insegnare e operare in un ambiente multiculturale.
COINVOLGIMENTO GENITORI: nel mese di ottobre si è attivato il progetto “ INCONTRIAMOCI A
SCUOLA”rivolto a genitori stranieri , in particolare di lingua araba e urdu, della scuola dell’infanzia
e della scuola primaria. Totale incontri n.4 , 2 nella scuola primaria dii Villanuova e 2 nella scuola
primaria di Prevalle.
Mirato a fornire informazioni sulla vita scolastica e sul percorso scolastico dei figli.
Per la scuola secondaria di primo grado si prevedono incontri ristretti con le famiglie nel caso vi
siano problematiche da affrontare.
Presenza di mediatori linguistici per genitori stranieri, durante l'anno scolastico, nei colloqui
individuali o assemblee.
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3. Definire per ciascuna attività gli eventuali responsabili e le modalità di attuazione
Attività Eventuale responsabile Modalità di attuazione
Percorsi di
alfabetizzazione
Biemmi e Poletti. I docenti
impegnati nei percorsi di
alfabetizzazione
Già specificato nella fase di DO
Laboratori
multiculturali
Biemmi e Poletti. Mediatori
linguistici e docenti coinvolti nel
percorso
Già specificato nella fase di DO
Percorsi interdisciplinari
I docenti referenti dei sotto progetti
Già specificato nella fase di DO
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
Verifica in itinere
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Alla fine di tutti i percorsi, attraverso la verifica, i punti di criticità emersi verranno esaminati per
trovare possibili soluzioni.
La Funzione Strumentale
Mara Biemmi