ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE continuità nella (scuola dell‟infanzia) nelle sc. sec. di IUtilizzo...

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA 1° GRADO “LUIGI SETTEMBRINI” SAN LEUCIO DEL SANNIO (BN) Tel./Fax 0824 45016 e-mail:[email protected] sito web: www.icsanleuciodelsannio.gov.it Elaborato dal Collegio dei Docenti il 28/10/2015 Delibera n. 10/3 Approvato dal Consiglio d‟Istituto il 30/10/2015Delibera n. 50/12 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Polito

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

SCUOLA INFANZIA – PRIMARIA E SECONDARIA 1° GRADO “LUIGI SETTEMBRINI”

SAN LEUCIO DEL SANNIO (BN)

Tel./Fax 0824 45016 e-mail:[email protected]

sito web: www.icsanleuciodelsannio.gov.it

Elaborato dal Collegio dei Docenti il 28/10/2015 Delibera n. 10/3 Approvato dal Consiglio d‟Istituto il 30/10/2015Delibera n. 50/12

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Anna Polito

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San Leucio

del Sannio

Ceppaloni

Apollosa

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…è l’arte suprema dell’insegnante

risvegliare la gioia della creatività

e della conoscenza…

(A. Einstein)

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO 2015-2016

Ognuno è un genio. Ma se giudichiamo

un pesce dalla sua capacità di scalare

un albero,

passerà la sua intera vita a sentirsi stupido.

(A. Einstein)

INDICE

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I PARTE IL P.O.F.E LA CENTRALITA’ DELL’ALUNNO

1.1 IL NOSTROP.O.F. …………………………………………………… 8 1.2 TERRITORIO …………………………………………………………. 9 1.3 MISSION E VISION: CENTRALITÀ DELL‟ALUNNO…………….………. 10 1.4 BISOGNI FORMATIVI: INTERVENTI E SCELTE ………………………… 12 1.5 CURRICOLO: LA MAPPA DEL CURRICOLO ……………………………. 14 1.6 VALUTAZIONE ………………………………………………………. 18 1.7 CONTINUITÀ ……………………………………………………....... 19 1.8 PIANO DI MIGLIORAMENTO………….……….…………………....... 21 1.9 ORIENTAMENTO ……………………………………………………… 22 1.10 FORMAZIONE SULLA SICUREZZA…………………………………....... 23 1.11 NORMATIVABESE INCLUSIONE ……………………………………. 24 1.12 RECUPERO E POTENZIAMENTO………………………………………. 30 1.13 GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI……………………………………. 31

II PARTE IL NOSTRO ISTITUTO

2.1 SCUOLA DELL‟INFANZIA ……………………………………………. 33

PLESSI…………………………………………………………33

ORARIO……………………………………………………….34

CURRICOLO…………………………………………………..34

CORE CURRICULUM………………………………………….36

PROGETTI……………………………………………………..39

USCITE DIDATTICHE…………………………………………40

2.2 SCUOLA PRIMARIA ………………………………………………… 41

PLESSI………………………………………………………..41

ORARIO………………………………………………………42

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

NELLA SCUOLA PRIMARIA…………………………………………45 5

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CORE CURRICULUM .............................................................................. 48

SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE……… 51

CRITERI PER IL GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO……………53

CRITERI DI VALUTAZIONE VOTO DI PROFITTO

PER TUTTE LE DISCIPLINE……………………………………54

PROGETTI………………………………………….………..56

VISITE GUIDATE……………………….……………………56

2.3 SCUOLA SECONDARIAdi I grado……………………………....….. 57

PLESSI………………………………...……………………..57

ORARIO………………………………………………………58

INDIRIZZO MUSICALE………..………………………………61

CORE CURRICULUM .............................................................................. 63

SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE…………67

CRITERI GENERALI PER L‟ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI

COMPORTAMENTO……………………………………………68

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

DISCIPLINARI……………………….…………………………71

PROFILO IN USCITA…………………………………………..73

PROGETTI……………………………….. …….……………..74

USCITE DIDATTICHE E VISITE GUIDATE……………..…… 75

ALLEGATI:

- All.1 -Regolamento d‟Istituto

- All.2 - Patto di corresponsabilità educativa e Carta dei servizi

- All.3 - Regolamento uscite didattiche e visite guidate.

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ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO

Dirigente Scolastico

Prof.ssa Anna Polito

Direttore D.S.G.A.

Rag. Pellegrino Formato

4 Assistenti amministrativi

Insieme coordinano e collaborano con il DSGA per le seguenti aree:

Area Bilancio Area Protocollo Affari Generali

Area Personale Patrimoniale

Reclutamento Personale Area Alunni

Staff dirigenziale

I collaboratore: Mirella Bocchicchio

II collaboratore:Giovanna Parente

Collaboratori

Iolanda Biondi

Grazia Castiello Autilia Giovanniello

Stefania Lubrano Laura Maio

Rosalia Saccone

Docenti Scuola Infanzia: n° 24 Docenti Scuola Primaria: n° 40

Docenti Scuola Secondaria I grado: n° 52

Funzioni strumentali

AREA 1: Elvira Feleppa,Giuseppina Piccirillo, Letizia Rumolo

AREA 2: Maria

AssuntaGagliarde, Emma Riccio

AREA 3: Donato D’Alessio,Francesca Ozzella

Docenti di Sostegno: n° 13 Personale Amministrativo: n° 5 Collaboratori Scolastici: n° 16

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1.1 IL NOSTROP.O.F.

Il POF è la carta d‟identità di ciascuna istituzione scolastica, in quanto esemplifica la

specificità organizzativa culturale, progettuale e operativa dalla scuola per concretizzare il

diritto all‟apprendimento di ogni singolo alunno. In termini di formazione e di educazione, attraverso un rapporto di collaborazione e di intesa

con l‟opera delle famiglie e con le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della

realtà locale, il nostro I.C. persegue le seguenti finalità:

- differenziare la proposta educativa adeguandola alle esigenze di ciascuno;

- permettere a ciascuno di sviluppare al meglio le proprie potenzialità;

- rafforzare il senso di cittadinanza e di rispetto delle regole democratiche e di

convivenza civile. Il Piano dell‟Offerta Formativa nasce sulla base dei dati emersi dal monitoraggio del POF del

precedente anno scolastico in un‟ottica di riflessività ricorsiva che consente, attraverso una

efficace individuazione ed analisi dei bisogni educativi della nostra comunità, una

progettazione mirata alla soddisfazione dell‟utenza in termini di piena condivisione e

cooperazione del progetto educativo. In attuazione della Legge n. 107 del 13 luglio 2015, al fine di dare piena attuazione al

processo di realizzazione dell‟autonomia, ogni istituzione scolastica predispone, con la

partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano Triennale dell’ Offerta Formativa che

riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, comprende

e riconosce le diverse opzioni metodologiche, valorizza le corrispondenti professionalità e

indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire il fabbisogno dell‟organico

dell‟autonomia e dei posti del potenziamento. Il piano è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d‟istituto. Il piano definito PTOF verrà elaborato entro la prima decade di gennaio 2016 ed entrerà in

vigore dal primo settembre 2016. Pertanto, limitatamente all‟anno scolastico 2015/2016, è

vigente il presente POF.

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1.2 TERRITORIO Il contesto ambientale e territoriale risulta elemento ineludibile per una efficace progettualità

formativa ed educativa nella intrinseca dimensione di scuola della comunità, che dialoga con

gli enti locali, che interagisce con i genitori che si caratterizza come istituzione di “prossimità”. L‟I.C. opera su un bacino di utenza costituito da 3 Comuni: S. Leucio, Ceppaloni, Apollosa territorialmente limitrofi e, dal punto di vista morfologico essenzialmente collinari. Gli abitanti del territorio sono circa 3.316, disposti per un terzo nel centro urbano. La vicinorietà dei tre comuni al capoluogo di provincia ha consentito un graduale passaggio da

un‟economia basata su un‟agricoltura tradizionale ad un‟economia più ossigenata e caratterizzata da imprese di piccole dimensioni. Il livello culturale delle famiglie è medio: la maggior parte della popolazione è in possesso

del diploma del I ciclo di istruzione e c‟è anche una discreta presenza di diplomati e laureati.

Diversi professionisti ed impiegati lavorano a Benevento. Vi sono piccole imprese, studi

professionali di commercialisti, di medici, tecnici e assicurativi. L‟area, dal punto di vista

demografico, fa comunque registrare un crescente tasso di senilizzazione della popolazione,

con una contrazione demografica che riguarda in particolare fasce di popolazione attiva,

conseguenza diretta di una crescente progressione del tasso di disoccupazione in linea con le

tendenze nazionali e più precisamente meridionali. Nel territorio sono presenti Biblioteche Comunali, parrocchie, comunità. Le iniziative

culturali sono promosse dalle PRO LOCO, finalizzate alla conservazione e alla

valorizzazione delle tradizioni. Di rilevanza storica e culturale è la Biblioteca Comunale,

intitolata a Leone XIII da Gioacchino Pecci, delegato Apostolico di Benevento divenuto

Pontefice con il nome di Benedetto XIII.

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1.3 MISSION E VISION: CENTRALITÀ DELL’ALUNNO MISSION Esprimere identità significa rispondere al perché esistiamo e qual è la nostra visione di

sviluppo nel breve – medio termine. La MISSION del nostro Istituto mira a garantire il successo formativo di ogni allievo favorendo:

la maturazione e la crescita umana

lo sviluppo delle potenzialità e personalità

le competenze sociali e culturali

VISION La vision deve dare un senso all‟identità e identificare gli obiettivi, così come spiegare quali

strumenti vengono messi in atto per raggiungerli, in stretta relazione con i valori condivisi.

La VISION del nostro Istituto ha come Obiettivi Prioritari:

raggiungimento dell’equità degli esiti

valorizzazione delle eccellenze

successo scolastico

crescita sociale

CENTRALITÀ DELL‟ALUNNO La Costituzione Italiana, all‟art. 3, sancisce il diritto di ciascun soggetto a vedersi rimuovere

gli ostacoli che “di fatto” impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Tale principio

cardine in termini giuridici, non lontani da quelli psico-pedagogici, stabilisce l‟innegabile

garanzia di ogni soggetto di veder garantito lo sviluppo delle proprie potenzialità; coniugata

in termini educativo-didattici, tale istanza implica e conduce al fine ultimo dell‟azione

didattica, che è quella del SUCCESSO FORMATIVO (DPR 275/99), della

VALORIZZAZIONE DELLA PERSONA (L.53/2003) e dello SVILUPPO DELLE POTENZIALITA‟ PERSONALI (DM. 31/07/07 e INDICAZIONI NAZIONALI 2013). La

scuola deve contemplare come inderogabile la propria funzione istituzionale di mediatrice

culturale, sociale e morale, in quanto si pone come sito organicamente concepito, che

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raccoglie le diverse istanze territoriali attraverso gli studenti, ma anche attraverso le

sollecitazioni che caratterizzano gli ambiti di apprendimento, con un‟ottica che la spinge oltre

tali confini. “VISION” e “MISSION” definiscono le ipotesi sostanziali che determinano la

progettualità della scuola; ad armonizzarle interviene proprio la dimensione progettuale, che

assume il complesso obiettivo dello “SVILUPPO DELLA PERSONA NELLA

SUAINTEREZZA, CIOE’ DELLA PERSONA CHE IMPARA AD ESSERE”. Dunque, per

garantireil successo del nostro progetto educativo, è necessario:

- affermare la centralità dell‟alunno nel processo di formazione e di educazione

assicurando a tutti e a ciascuno pari opportunità di successo, nel pieno riconoscimento

delle diversità e delle peculiarità di ognuno.

- Predisporre un apprendimento attivo e critico attraverso la promozione delle diverse

tipologie di competenze:

Monocognitive (conoscenze e linguaggio).

Metacognitive (padronanze intellettuali superiori).

Fantacognitive (l‟alunno è costruttore di conoscenze, sia su un terreno euristico che

estetico). Con il concorso funzionale e strategico dell‟analisi disciplinare, è altresì fondamentale:

- prestare attenzione al territorio attraverso un‟ottica storica, artistica, economica e

sociale e attraverso il raccordo e la collaborazione con Enti, Istituzioni ed Esperti:

- porre attenzione all‟efficacia garantendo all‟interno dei curricoli nuove dimensioni di

operatività, di autonomia e di responsabilità personali.

- Aprirsi all‟Europa e al Contesto Internazionale attraverso la capitalizzazione

irreversibile di competenze chiave opportunamente graduate e di competenze

trasversali.

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1.4 BISOGNI FORMATIVI: INTERVENTI E SCELTE

BISOGNI EDUCATIVI INTERVENTI FORMATIVI

Riorganizzazione dei curricoli di scuola.

Insegnamento di

Diritto allo studio

strumento musicale.

Attività di recupero,

e qualità dell‟offerta formativa.

consolidamento e potenziamento.

Sviluppo delle nuove tecnologie.

Orientamento alle scelte future.

Studio di

“Cittadinanza e Costituzione”.

Prevenzione del disagio socio-

Arricchimento dell’offerta formativa:

giochi sportivi studenteschi, olimpiadi

culturale e della dispersione

dell’italiano, della matematica e

scolastica.

dell’inglese,

musica, cinema, teatro.

Progetti provinciali e regionali. P.O.N.

Integrazione degli alunni portatori di Accoglienza.

handicap. Piani educativi individualizzati.

Accoglienza.

Inclusione alunni DSA, BES e Individuazione alunni BES tramite I.C.F.

extracomunitari. Interventi individualizzati e

personalizzati.

Promozione interculturale.

Organizzazione efficace

Ampliamento del tempo scuola.

Attività laboratoriali.

del tempo-scuola.

Progetti.

Salvaguardia delle tradizioni Percorso di ricerca-azione.

storico-culturali locali. Indagini, interviste, laboratori.

Continuità verticale.

Continuità educativa

Continuità orizzontale.

Orientamento alle scelte.

Alfabetizzazione informatica.

Utilizzazione nuove tecnologie

Attività multimediali di supporto

all’apprendimento.

Sviluppo delle TIC e utilizzo delle LIM.

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Partecipazione ad eventi e manifestazioni

promossi dai Comuni di

S. Leucio del Sannio, Ceppaloni e

Collaborazione Apollosa,

Enti e Associazioni locali dalla Provincia di Benevento,

dalle Associazioni locali e dall’USP di

Benevento.

Interventi di esperti su attività specifiche.

Collaborazione scuola-famiglia Valorizzazione della partecipazione

dei genitori negli organi collegiali.

Alla luce dell‟individuazione di tali bisogni educativi, il nostro I.C. opera le seguenti scelte:

Le scelte Le scelte Le scelte Le scelte di

educative didattiche organizzative gestione

La centralità Progettazione Tempo pieno sc. pr. Coerenza tra l‟uso

dell‟alunno. curricolare per di Ceppaloni. delle risorse e le

Campi di scelte del POF.

La continuità nella esperienza Tempo prolungato

formazione: (scuola dell‟infanzia) nelle sc. sec. di I Utilizzo ottimale

accoglienza Discipline grado delle risorse

inclusione Aree disciplinari attraverso:

orientamento

(scuola del primo Attività pomeridiane

curricolo verticale ciclo) extracurricolari.

Carta dei servizi

Regolamento

La definizione dei Recupero e Impiego dei docenti d‟istituto

curricoli di scuola: potenziamento. in funzione delle

Patto di

Curricolo attività. corresponsabilità

nazionale Studio di uno

Piano annuale

Curricolo locale strumento musicale Articolazione del delle attività

Ampliamento (indirizzo musicale). Collegio dei docenti:

Programma

Arricchimento annuale

Attività laboratoriali.

staff del dirigente.

Contratto

funzioni integrativo di

Valutazione formativa strumentali scuola

e sommativa degli

docenti

Piano di

alunni. responsabili di sicurezza

Metodologie e progetti

strumenti:

gruppi di lavoro

ricerca-azione,

dipartimenti aree

cooperative disciplinari

learning

commissioni con

problemsolving compiti e funzioni

tutoring

didattica

laboratoriale

utilizzo delle TIC

utilizzo funzionale

delle LIM

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1.5 CURRICOLO: LA MAPPA DEL CURRICOLO Le Indicazioni Nazionali sono il documento programmatico nel quale vengono fissati gli

obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento, i relativi traguardi per lo sviluppo delle

competenze per ciascuna disciplina o campi di esperienza e il profilo delle competenze

dell‟allievo al termine del primo ciclo di istruzione, assoluta novità del documento. Tale profilo si innesta su un più ampio profilo del cittadino europeo per rispondere proprio ad

un criterio “ordinatore” delle diverse opportunità educative (formali, non formali, informali).

Le Indicazioni Nazionali perseguono l‟obiettivo di promuovere le competenze culturali di

base per il raggiungimento delle competenze chiave nella prospettiva di una formazione

permanente. Spetta proprio alla scuola, attraverso un curricolo di qualità, compiere una

lettura unitaria delle diverse esperienze educative e innestare su di esse le esperienze culturali

tipiche del setting scolastico. L‟orientamento verso le “competenze” (sia dentro i saperi

disciplinari, sia nella dinamica trasversale) conferma l‟esigenza di un apprendimento di

qualità, dove una più sicura padronanza delle strumentalità di base non può essere disgiunta

dal contesto e dai processi che danno valore e senso a quelle abilità. La verticalità

dell‟impianto curriculare, cifra essenziale delle Indicazioni Nazionali del 2012, si esplica

compiutamente nell‟impianto unitario della progettualità dei tre segmenti scolastici presenti

all‟interno dell‟Istituto Comprensivo. La configurazione del campo di esperienza opera

decisamente verso l‟incontro con i saperi, in un‟ottica di progressione di ogni campo verso

un‟organizzazione più sistematica delle conoscenze. Il curricolo verticale di otto anni (dai 6

ai 14 anni) si articola in periodi biennali, ciascuno caratterizzato da una specifica identità

pedagogica, da un compito formativo preciso, connesso alle fasi dello sviluppo degli allievi,

attraverso una graduale differenziazione degli impegni didattici; ad ogni biennio è attribuita

una “missione conoscitiva”: a. unitarietà e integrazione dei processi di prima alfabetizzazione (6 – 7 anni) b. consolidamento degli apprendimenti per aree didattiche integrate (8 – 9 anni) c. incontro con le discipline attraverso la mediazione degli specialisti (10 – 11 anni) d. flessibilità, arricchimento e opzionalità delle scelte (12 – 13 anni) . Il curricolo si articola attraverso:

- I campi di esperienza nella Scuola dell‟Infanzia

- Aree disciplinari nella Scuola Primaria

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- Discipline nella Scuola Secondaria di primo grado. Alla luce di queste linee abbiano progettato il nostro percorso educativo e formativo,

declinando gli obiettivi intermedi per ogni disciplina e per ogni classe.

LA “MAPPA” per il curricolo verticale L‟Istituto Comprensivo è ambiente elettivo per lo sviluppo pieno del curricolo verticale. E‟

possibile descrivere le valenze del Comprensivo seguendo tre grandi macro-indicatori: . il territorio (scuola di comunità)

. l‟organizzazione (comunità professionale)

. il curricolo (scuola della continuità, del curricolo verticale, della discontinuità utile).

Queste tre dimensioni possono essere scandite in una serie di elementi di osservazioni e riflessioni utilizzando lo schema SWOT, che consente da un lato di individuare le principali

caratteristiche di forza e debolezza riscontrate nell‟esperienza ormai decennale dell‟I.C.,

dall‟altro di orientare l‟attenzione verso azioni di miglioramento future, sia in termini di

opportunità e risorse, sia di difficoltà e vincoli. Attraverso questa mappa, il tema del curricolo verticale viene contestualizzato nelle sue

diverse componenti sistemiche (ambientali, organizzative, didattiche).

Il TERRITORIO (La scuola di prossimità)

Punti di forza Punti di debolezza

rafforzamento identità scuola e senso - aggregazioni casuali o di appartenenza alla comunità “opportunistiche” (che non

visibilità dei legami con gli enti locali assicurano continuità di frequenza

affidabilità all‟istituzione nei degli allievi dai 3 ai 14 anni)

confronti dell‟utenza (genitori) - eccessiva dispersione sul territorio

degli insediamenti scolastici

Opportunità/risorse Rischi/vincoli

possibilità per la scuola di svolgere la - meccanismi fragili di governance funzione di sviluppo locale territoriale

stipula di accordi di programma IC- - ruolo degli enti locali nella gestione

Enti locali di riferimento dell‟offerta formativa educativa

elaborazione di un piano dell‟offerta

formativa del territorio

conoscenza diretta e contatti con

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Stakeholder significativi

propensione della scuola a realizzare Esperienze di rete

L‟ORGANIZZAZIONE (la comunità professionale)

Punti di forza Punti di criticità

committment (legame, appartenenza) - formalità e superficialità della vita dei diversi soggetti rispetto alla “comune” di istituto

propria organizzazione; - persistenza di diverse culture e codici

orientamento della leadership del professionali (es.:materno/paterno).

dirigente alla vita educativa

dell‟istituto;

maggiore responsabilità dello staff

intermedio;

presenza di momenti di

organizzazione collaborativa

(dipartimenti, ecc.);

propensione alla formazione in

servizio.

Opportunità/risorse Rischi/vincoli

sviluppo comunità di pratica - sovradimensionamento dell‟istituto e

implementazione di strategie di difficoltà di scambi relazionali knowledgemanagment - rigidità dell‟organizzazione didattica e

adozione dell‟organico funzionale di oraria nella scuola primaria e

istituto ed utilizzo integrato delle secondaria

competenze - tempi differenziati e culture diverse in

rafforzamento delle figure intermedie materia di collegialità, condivisione,

di sistema per presidiare nodi vitali team teaching

della organizzazione

sviluppo professionale e

miglioramento dell‟impegno

didattico dei docenti

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IL CURRICOLO (curricolo verticale: continuità/discontinuità)

Punti di forza Punti di criticità

adozione di curricoli verticali - ampliamento dell‟offerta formativa in

ricerca sulla valutazione (criteri un‟ ottica solo aggiuntiva condivisi, certificazione delle - giustapposizione di contenuti

competenze) disciplinari lungo l‟asse verticale

miglioramento degli esiti di - scarsa innovazione nelle metodologie

apprendimento e nelle forme di gestione delle classi

curvatura del POF sulle risorse - diversità nella cultura, nei criteri,

culturali locali; negli strumenti di valutazione

incremento del rapporto scuola- - marginalità nell‟istituto comprensivo

extrascuola. della presenza pedagogica della

scuola dell‟ Infanzia

Opportunità/risorse Rischi/vincoli

articolazione progressiva dei - resistenze al cambiamento in forma curricoli in ottica verticale (con di “difesa”dell‟identità di ogni

spostamento del baricentro verso segmento scolastico

l‟alto) - prevalenza di stereotipi (la scuola

sperimentazione di snodi biennali, dell‟infanzia come “scuola della

in particolare nel rapporto tra 5^ socializzazione”, la primaria di primo

Primaria e 1^ secondaria di I grado come “scuola del fare” e la

grado secondaria di I grado come “scuola

differenziazione “coordinata” delle discipline”)

degli ambienti di apprendimento; - differenze consolidate nella cultura e

sviluppo di una cultura della nei criteri di valutazione.

valutazione finalizzata al

miglioramento

forme di accountability o di

rendicontazione sociale

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1.6 VALUTAZIONE

Il comune denominatore della valutazione, a tutti i livelli, è dato dal carattere diagnostico, in

quanto essa rappresenta un momento determinante della progettualità della scuola ed è anche

il momento iniziale della progettazione, poiché ogni progettualità - per essere efficace - deve

partire dagli esiti del ciclo progettuale precedente. Quindi, nell‟ottica della riflessività, la

valutazione è il momento del controllo di tutto ciò che accade nella scuola, poiché, attraverso

e grazie ad essa, si controllano non solo gli esiti di apprendimento degli alunni, ma si

controlla anche l‟efficacia dei risultati conseguiti e l‟efficienza dei mezzi, ossia l‟uso ottimale

delle risorse.

In ambito scolastico istituzionale la valutazione può essere considerata come:

- misurazione degli esiti di apprendimento;

- Misurazione del sistema nazionale scolastico ;

- Valutazione della professionalità dei docenti.

La valutazione si articola su più livelli:

- Livello dato dal sistema internazionale ed europeo;

- Livello nazionale, che misura la qualità del sistema nazionale d‟istruzione;

- Livello dell‟istituto scolastico.

Se nella fase di progettazione si fanno convergere le risorse verso il successo formativo, nella

fase della valutazione, si parte dagli esiti formativi degli alunni, per arrivare a stabilire, in

base ad essi, il grado di efficienza di tutto il sistema delle risorse (valutazione di sistema e

autovalutazione di istituto - RAV) al fine di riprogettare in vista di risultati efficaci.

Valutazione formativa dell’alunno che rinvia all’autovalutazione

di sistema dell’Istituto

Progettazione

utilizzo del tempo - scuola

Spazi di

Docenti autonomia e di flessibilità

Il grado di successo

formativo raggiunto dal singolo alunno comporta la verifica dell’efficienza

delle risorse utilizzate

Discipline e Spazi

ampliamenti

Attività laboratoriali

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La valutazione degli alunni trova le sue fonti normative nel DPR 275/1999 art. 14; DL

137/2008, convertito in L. 169/2008 e nel DPR 122/2009. La valutazione del comportamento introdotta dal DL 137/2008, necessita di indicatori di

utilizzo che rendano omogenea, pertinente e congrua tale valutazione nei diversi ordini di

scuola. Nella norma stessa si ravvede il diritto dello studente all‟apprendimento che,

attraverso una valutazione “tempestiva, trasparente e autentica” e attraverso l‟azione

sistematica e intenzionale dei docenti, come corpo professionale e tecnico, ottiene la

personalizzazione dell‟offerta formativa, che garantisce il raggiungimento della destinazione

di scopo della scuola. Il Collegio dei Docenti concorda gli indicatori di valutazione delle competenze disciplinari,

che, in quanto rilevazioni di valutazioni tecniche, convergeranno unitariamente verso il

successo formativo di tutti e di ciascuno.

1.7 CONTINUITÀ

L‟unitarietà istituzionale e culturale della scuola si realizza attraverso: la continuità verticale, che esprime l‟esigenza di impostare una formazione

progressiva, che possa poi continuare lungo l‟intero arco della vita;

la continuità orizzontale, che indica la necessità di un‟attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni educative, in primo luogo la famiglia.

L‟integrazione di questi due aspetti definisce la scuola come sistema. Il primo offre agli allievi un passaggio guidato e coerente dalla scuola dell‟infanzia alla

scuola di base e da essa alla scuola secondaria, e contribuisce a promuovere uno sviluppo

organico, attutisce le ansie, sostiene tutta quella popolazione scolastica che accusa ritardi e

disagi. Ha come traguardo l‟uguaglianza delle opportunità formative. La continuità verticale è realizzata dal curricolo di scuola, nel senso che le finalità formative generali, nonché le

strategie e le procedure metodologiche, esprimono un denominatore comune di natura

pedagogica e didattica, e assicura anche la discontinuità, nel senso che ciascun percorso

didattico possiede una propria specificità formativa, in coerenza con le diverse età evolutive

degli alunni. Il secondo aspetto della continuità, la continuità orizzontale, assicura una scuola aperta alla

reciprocità e alla interdipendenza con le risorse e le opportunità culturali dell‟ambiente

sociale e naturale circostante. Ha come traguardo la cittadinanza attiva e il rispetto delle diversità di lingua, di cultura, di

etnia.

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La continuità definisce, in tal modo, un sistema di sincronie istituzionali, organizzative,

pedagogiche, didattiche, che realizza le opportunità nelle quali l‟alunno ri-organizza

ciclicamente, integra e sviluppa in modo continuo le sue esperienze e le sue competenze.

CONTINUITA‟ SCUOLA SCUOLA SCUOLA

SECONDARIA

NELLAFORMAZIONE DELL‟INFANZIA PRIMARIA

DI 1°GRADO

Sviluppare in modo Conseguire Porre le premesse

equilibrato le l‟alfabetizzazione per l‟educazione

FINALITA‟ componenti cognitive culturale e permanente e

e affettive della sviluppare la ricorrente.

personalità. convivenza

sociale.

Formazione della Esercizio Sviluppo di

coscienza di sé, della consapevole delle capacità di scelta e

propria identità in capacità cognitive di decisione, basate

rapporto al e sociali. su una ben fondata

COSTRUZIONE DELLA comportamento degli Promozione delle e verificata

PROPRIA IDENTITA‟ altri. capacità di conoscenza di sé.

iniziativa e

autodecisione,

responsabilità

personale.

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1.8 PIANO DI MIGLIORAMENTO Il MIUR con nota prot. n° 7904 del 01/09/2015, ha fornito i primi orientamenti per il Piano di

Miglioramento. Nella nota si precisa che “a partire dall’A.S. 2015/2016 tutte le scuole

sonotenute a pianificare un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi

connessi alle priorità indicate nel Rapporto di Autovalutazione” (RAV). Le azioni

dimiglioramento saranno realizzate già a partire dal corrente anno scolastico. Il piano di

miglioramento e tutte le iniziative connesse ad esso si ritengono parte integrante del presente

POF, sotto forma di Allegati ad esso (L. 107/2015).

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1.9 ORIENTAMENTO Una finalità propria della scuola è l‟orientamento. Come si evince dall‟etimologia del

termine, che deriva dal latino oriri (= sorgere), la scuola ha il compito di aiutare i propri

alunni a “sorgere alla vita”, nel senso che deve fornire loro gli strumenti per

conoscere se stessi

leggere la realtà

affrontare e risolvere i problemi

entrare nel mondo come cittadini capaci di prendere decisioni e compiere scelte.

Lo studio e l‟apprendimento sono rilevanti perché necessari all‟acquisizione di conoscenze e

competenze trasferibili, essenziali per affrontare la vita sociale. Dall‟anno scolastico „95/‟96 la nostra scuola secondaria di 1° grado ha avviato una

collaborazione con il Centro Orientamento Professionale, Servizio Formazione Professionale,

della Regione Campania, settore provinciale di Benevento: dalle prime esperienze di

orientamento, limitate alla scelta della scuola superiore, si è passati ad una formulazione diun

percorso di orientamento che si è esteso fino a comprendere tutti e tre gli ordini di scuola

dell‟Istituto. L‟orientamento si esplica perciò in un insieme di attività, previste in continuità dalla scuola

dell‟infanzia all‟ultimo anno del primo ciclo di istruzione. A partire dallo sviluppo dell‟identità personale del bambino, attraverso l‟immagine di sé,

costituita dall‟io, dagli altri, dall‟ambiente in cui vive, si guida l‟alunno alla formulazione di

un personale progetto di vita ed a relazionarsi con gli altri in modo attivo, paritario,

responsabile. Gli studenti sono aiutati a valorizzare il loro patrimonio di esperienze, a individuare i loro

bisogni, a scoprire le risorse e le attitudini personali, a conoscere il proprio territorio, il

mondo produttivo e il funzionamento del mercato del lavoro. Si tratta, come indicato nella Direttiva ministeriale n.487 del 6.8.1997, di considerare l‟orientamento non come attività

distinta dalle discipline curricolari, ma come azione formativa trasversale a tutte le discipline,

che pervade tutto il processo di insegnamento – apprendimento a partire dalla scuola

dell‟infanzia. Un‟azione educativa efficace può far sì che il futuro degli individui sia

realmente scelto e non determinato dai modelli e dalle condizioni familiari. Perciò occorre

predisporre le condizioni di apprendimento necessarie ad acquisire le capacità di scelta e di

decisione. In questa prospettiva è importante anche la capacità della scuola di coinvolgere le famiglie

per condividere modalità e criteri per aiutare gli alunni ad orientarsi, sia rispetto a se stessi che rispetto alla complessità del mondo che li circonda.

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1.10 FORMAZIONE SULLA SICUREZZA Il Piano dell‟offerta formativa prevede attività per la formazione sulla sicurezza, rivolte agli

alunni della scuola secondaria di I grado. Infatti al c. 10 della Legge 107/2015, si prevede che “nelle scuole secondarie di primo e secondo grado siano realizzate … iniziative di

formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo

soccorso …”. Si tratta di un impegno importante da realizzare anche in collaborazione con il Servizio di

emergenza territoriale 118 e con il contributo delle realtà del territorio, comunque senza

nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

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1.11 NORMATIVABESE INCLUSIONE La Scuola Italiana pensata nella Costituzione è una scuola che si fonda su equità, promozione

sociale e valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e

sociale, una scuola cioè profondamente inclusiva. Da quell‟ideale normativo ad oggi,

molteplici sono stati i passi verso la piena realizzazione di quell‟obiettivo:

A partire dalla Legge 104 del 1992, poi con il DPR 275/99, “l'autonomia

delleistituzioni scolastiche si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di

interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona

umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche

specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo,

coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione”.

Anche la Legge Delega n° 53 del 2003, con la quale ha avuto inizio la riforma del

sistema scolastico italiano, indica come principio fondante del nostro sistema di

istruzione e formazione professionale “lacrescita e la valorizzazione della

personaumana, nel rispetto dei ritmi dell'età evolutiva, delle differenze e dell'identità

di ciascuno “.

Negli ultimi anni, (nel 2010 con la Legge 170, nel 2012 con la Direttiva Ministeriale

del 27 dicembre e la successiva Circolare del 6 marzo 2013), si è assistito ad un

decisivo punto di svolta nel processo dell‟inclusione; con questo iter normativo è stata

finalmente delineata con precisione la strategia inclusiva della scuola italiana, al fine

di realizzare appieno il diritto all‟apprendimento per tutti gli alunni in situazione di

difficoltà.

A partire da queste istanze ministeriali e per rispondere alle concrete esigenze formative che

emergono dai nuovi contesti della Scuola italiana, l‟I.C. L. Settembrini è impegnato

nell'accoglienza di tutti gli studenti, mediante l‟adozione sempre più condivisa e

professionalmente competente, di una didattica inclusiva, intesa come denominatore comune,

capace di leggere la storia personale di ciascun allievo, i suoi trascorsi scolastici, di

rispettarne i tempi, i ritmi di apprendimento, di comprenderne il linguaggio e potenziarne il

bagaglio culturale personale. Le azioni didattiche e le metodologie educative della scuola

sono guidate dalla consapevolezza che l'educazione inclusiva sia un processo continuo che

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mira ad offrire a tutti un' educazione di qualità nel rispetto delle diversità e delle abilità di

ciascuno. Cambiato l‟approccio all‟integrazione scolastica, dunque, il campo di intervento e la

responsabilità dell‟inclusione è esteso a tutta la comunità educante, ed è rivolto all‟intera area

dei Bisogni educativi speciali, comprendenti tre microaree:

1. BES 1 (disabilità);

2. BES 2 (disturbi specifici di apprendimento (DSA) e/o disturbi evolutivi specifici);

3. BES 3 (svantaggio socio-economico, linguistico, culturale). E‟ compito di ciascun consiglio di Classe l‟individuazione dei casi in cui sia opportuna e

necessaria l‟adozione di una personalizzazione della didattica, in base ad un protocollo

d‟intervento elaborato dal Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione d‟Istituto. Area della disabilità L'Istituto assicura il diritto allo studio anche ad alunni con diverse abilità e pone la disabilità

come occasione di crescita per studenti ed insegnanti. La diversità è vissuta come risorsa da valorizzare, come stimolo sia per il rinnovamento della

didattica, sia per la diversa attenzione nell'ambito delle relazioni, facendo dell'integrazione un

momento di crescita e di arricchimento comune. Nell'ambito dell'Istituto, l'integrazione degli alunni con diverse abilità è coordinata dal

Gruppo dei docenti di sostegno,formato da docenti specializzati che da anni operano nel

campo della disabilità. L'attività scolastica si svolge in stretta collaborazione tra i docenti di

sostegno, i docenti curricolari, gli educatori assistenziali e le famiglie degli alunni

diversamente abili, rispondendo così ai bisogni educativi degli studenti con interventi

calibrati sulle condizioni personali di ciascun allievo. Gli insegnanti di sostegno mantengono inoltre i rapporti con le famiglie, gli operatori sanitari

e con i comuni di residenza dei ragazzi perché, grazie alla collaborazione delle diverse forze

presenti sul territorio, si realizzi il “ progetto di vita” dell'allievo. Area dei disturbi evolutivi specifici di apprendimento La legge dell' 8.10.2010, n. 170 (cui ha fatto seguito il Decreto ministeriale del 12.7.2011 con

le importanti “Linee guida”), riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la

discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema

nazionale di istruzione il compito di “individuare le forme didattiche e le modalità

divalutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il

successo formativo”.

Il tipo di intervento per l‟esercizio del diritto allo studio, previsto dalla normativa su

richiamata, si articola sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti

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compensativi (mezzi di apprendimento alternativi e tecnologie informatiche), sulle misure

dispensative (interventi che consentono all‟alunno o allo studente di non svolgere alcune

prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non

migliorano l‟apprendimento) e su adeguate forme di verifica e valutazione. Il Consiglio di classe esplicita e formalizza gli strumenti compensativi e le misure

dispensative al fine di promuovere le potenzialità e il successo formativo di ogni allievo. Le metodologie didattiche vengono condivise con la famiglia ed il patto educativo si

concretizza attraverso il Piano Didattico Personalizzato (PDP). Area svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale In ogni classe ci sono studenti che manifestano difficoltà che non risultano tra quelle

certificabili ai sensi della legge 104/92, ma non rientrano nemmeno tra i Disturbi specifici di

apprendimento. Tali studenti necessitano comunque di speciali attenzioni e le motivazioni

possono essere molto diverse tra loro: alunni stranieri di prima o seconda alfabetizzazione,

alunni italiani che presentano comunque problemi di linguaggio, alunni che manifestano

deficit di attenzione, problemi nel comportamento o problemi psicologici. Studenti stranieri Per quanto riguarda gli studenti stranieri, già da qualche anno nel nostro istituto è attivo un

progetto di integrazione e di sostegno didattico. Esso si è evoluto nel tempo, in base alle

indicazioni recepite dalle nuove normative e viene di volta in volta adeguato in base alle

necessità rilevate nel contesto specifico della nostra scuola. Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale L'Istituto, attraverso i singoli Consigli di classe è attento alle varie situazioni di svantaggio,

consapevole che ogni allievo/a partecipa al percorso formativo con propri stili di

apprendimento dettati anche da caratteristiche cognitive personali. In queste attività di monitoraggio e programmazione, i Consigli sono supportati dai docenti

referenti delle Funzioni strumentali e si raccordano con gli operatori dei servizi sociali. In applicazione della direttiva Ministeriale del 27 marzo 2013, della nota Ministeriale prot.

1551 del 27giugno 2013, l‟I.C. “Settembrini” continuerà a mantenere procedure metodologie,

pratiche organizzative con l‟obiettivo comune di migliorare sempre più la qualità

dell‟inclusione, in termini di accoglienza , solidarietà, equità, valorizzazione della diversità e

delle potenzialità di ciascun alunno. La nostra scuola: ritiene che la diversità, in tutte le sue manifestazioni, non sia un limite ma

una ricchezza; si impegna a rispettare le diversità individuali; amplia progressivamente gli

orizzonti interculturali; considera fondamentale l'integrazione; facilita l'integrazione degli

alunni diversamente abili.

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Poiché la scuola è luogo di apprendimento e, insieme, di costruzione dell‟identità personale,

civile e sociale, si ritengono prioritari: l‟impegno per la persona con disabilità; gli interventi

intensivi nei confronti degli stranieri, la loro accoglienza e il loro equilibrato inserimento a

scuola. In particolare, per gli alunni diversamente abili, scuola e famiglia elaborano un Piano

Educativo Individualizzato (P.E.I.) da realizzare con il contributo dei servizi territoriali, in

collaborazione con l'Ente Locale, al fine di creare una rete di opportunità ricreative per i

bambini e di promuovere occasioni di incontro e socializzazione. E' inoltre costituito un Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione (GLI) formato da insegnanti,

genitori, operatori dell'A.S.L. e dei Comuni che ha il compito di collaborare alle iniziative

educative e di integrazione predisposte dai Piani Educativi Individualizzati, di promuovere i

rapporti con gli enti Pubblici e le altre Agenzie Formative del territorio, per stipulare

eventuali accordi. Gruppo GLHO per alunni con disabilità. Questo gruppo di lavoro coadiuva il docente di

sostegno nell‟elaborazione del P.E.I. e nella lettura del P.D.F, propone sperimentazioni, si

incontra periodicamente con il personale dell‟A.S.L.

- Scuola Secondaria di 1° grado: con i docenti di lettere - matematica – inglese +

Rappresentanti A.S.L.+ Rappresentanti EE.LL.

- Scuola Primaria: Con i docenti di classe + Rappresentante ASL , Rappresentante

EE.LL.

- Scuola Infanzia: con i docenti di sezione + Rappresentanti A.S.L. + Rappresentanti

EE.LL

INTEGRAZIONE/INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI da LINEE GUIDA SULL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA (MIURprot. 4274 del 4/08/2009 ) L'inserimento degli alunni diversamente abili nelle sezioni/classi è finalizzato alla piena

integrazione di ognuno, offrendo agli alunni disabili ogni possibile opportunità formativa. La

scuola si propone l'obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie

potenzialità. Nell‟assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri di

utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature), l‟Istituzione Scolastica presta

particolare attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni in situazione di

handicap. Per ciascun alunno la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del

servizio territoriale del gruppo H, predispone un apposito "Piano Educativo Individualizzato"

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in base alla normativa vigente (L.104 del 05/02/1992- C.M. n.199 del 28/07/1979- C.M.

n.250 del 03/09/1985). Per i bambini la cui comunicazione è assente o disturbata, il Piano individualizzato può

prevedere anche attività abilitative che includano l‟utilizzo della “Comunicazione Facilitata”,

strategia che, grazie all‟acquisizione di tecniche e meccanismi facilitati dal supporto fisico ed

emotivo dell‟insegnante, consente di creare canali di comunicazione alternativi per superare

le disabilità del soggetto. Tale modalità di intervento garantisce a ciascuno la possibilità di

affermare il proprio sé, di incrementare il bisogno di condivisione e di relazione, presupposto

indispensabile per ogni sviluppo affettivo e cognitivo. Per favorire l'integrazione, la scuola si avvale di insegnanti specializzati, docenti di classe e

dei collaboratori scolastici. Nell'Istituto funziona un apposito gruppo di lavoro GLI (formato da alcuni docenti delle

classi, da docenti di sostegno coinvolti nelle attività di integrazione, da un genitore di un

alunno diversamente abile e dal Presidente del Consiglio d‟Istituto) che si riunisce

periodicamente sia in seduta plenaria sia in sottogruppi tecnici (GLHO) con lo scopo di

migliorare l'efficacia dell'intervento. Il gruppo predispone anche progetti di interventi mirati, avvalendosi, per questo scopo, delle

risorse finanziarie opportunamente destinate.

INTEGRAZIONE/INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Allo scopo di favorire la frequenza e l‟integrazione scolastica degli alunni stranieri, la nostra Scuola si impegna a realizzare iniziative volte a: • Creare un clima d‟accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino non autoctono o

neoautoctono, la percezione di sé come minoranza; • Facilitare l'apprendimento linguistico non solo dal punto di vista comunicativo- funzionale

ma come lingua per lo studio; • Inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne la prestigiosità dei valori peculiari; • Attingere al patrimonio letterario e artistico del paese, o dell'area di riferimento, per

valorizzare le radici culturali; • Attuare “Le Linee Guida per l‟accoglienza e l‟integrazione degli alunni stranieri” emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione con riferimento alla Legge sull‟immigrazione n. 4

del06/03/98 art.36 e al D. L. n.286 del 25/07/98. La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche un‟occasione importante per

favorire, fra adulti e bambini, la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà.

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L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella

già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica. Al termine della

classe quinta ogni alunno avrà un certificato attestante le competenze sviluppate, ai sensi del

D.P.R.122/09.

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1.12 RECUPERO E POTENZIAMENTO Lo svantaggio socio-culturale è uno stato di sofferenza che, per quanto possibile, dovrebbe

essere eliminato o, almeno, contenuto al fine di non compromettere le potenziali capacità di

apprendimento e di relazione dell'alunno. Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni

per l‟uguaglianza offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni familiari

ed ambientali deprivate. Tale possibilità deve essere affidata a strategie operative

accuratamente elaborate e definite. L'intervento dovrebbe essere rivolto agli alunni partendo dal presupposto che la

valorizzazione mirata delle risorse che la scuola, come sistema socio-culturale, può offrire,

permette di ridurre le problematiche e di lavorare in un‟ottica processuale più ampia. Tutto ciò dovrebbe agevolare l'emergere nei bambini di una loro "disponibilità ad

apprendere", nel rispetto e nella tutela del pieno sviluppo delle proprie capacità, e prevenire

fenomeni di insuccesso, dispersione scolastica ed eccessive future disuguaglianze sul piano

sociale. Si rende quindi necessario articolare l'attività scolastica in modo che siano accettate e

valorizzate le diversità, per assicurare a tutti gli alunni il conseguimento dei livelli minimi di

apprendimento nel rispetto dei personali tempi di crescita e di sviluppo. Per affrontare e superare lo svantaggio, la scuola mette in atto un modello organizzativo e

didattico flessibile e ricorre a metodologie pluraliste favorendo l‟uso di più linguaggi e

promuovendo la partecipazione di tutti i bambini a laboratori, uscite sul territorio, visite

guidate. Il recupero e il potenziamento, sia per la Primaria che per la Secondaria di I grado, nel

corrente anno scolastico sarà realizzato con l‟organico dell‟autonomia, costituito

dall‟organico di fatto più l‟organico potenziato (reclutamento docenti fase C Legge 107/15). Si precisa che gli OO.CC. competenti hanno deliberato, tenuto conto delle necessità e dei

traguardi emersi nel RAV, le seguenti priorità:

1. Potenziamento umanistico – socio – economico e per la legalità

2. Potenziamento linguistico

3. Potenziamento scientifico

4. Potenziamento motorio

5. Potenziamento laboratoriale

6. Potenziamento artistico - musicale Pertanto, per quanto innanzi esposto, le attività di recupero e potenziamento, saranno

realizzate mediante attività innovative e di tipo laboratoriale nei vari ambiti disciplinari.

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La scuola ha realizzato specifici progetti riferiti alle singole aree di richiesta dell‟organico

potenziato. I progetti sono depositati agli atti della scuola e si ritengono parte integrante del

seguente POF.

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1.13 GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO. Attraverso giochi e gare sportive si offrono ai ragazzi opportunità di aggregazione sociale e

civile con la finalità di: contribuire agli aspetti comunicativo - relazionali e

sociali dell‟educazione motoria, fisica e sportiva;

concorrere al processo di formazione della persona anche in correlazione con l‟educazione alla salute,

l‟educazione alimentare, l‟educazione ambientale.

Gli obiettivi specifici sono:

promozione di uno spirito di sana competizione

consolidamento del carattere

promozione del senso di solidarietà e di appartenenza ad un gruppo.

Le attività proposte sono: atletica leggera

corsa campestre

atletica leggera su pista

pallavolo

calcio

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II PARTE: IL NOSTRO ISTITUTO 2.1 SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSI

CL.

SCUOLA INFANZIA SAN LEUCIO SEZ. ALUNNI F. M. Alunni H

1U 17 8 9

TOTALI 1 17 8 9 0

SCUOLA INFANZIA CASALE CL.

MACCABEI SEZ. ALUNNI F. M. Alunni H

1U 18 9 9

TOTALI 1 18 9 9 0

CL.

SCUOLA INFANZIA VIGNE SEZ. ALUNNI F. M. Alunni H

1U 12 7 5

TOTALI 1 12 7 5 0

CL.

SCUOLA INFANZIA CEPPALONI SEZ. ALUNNI F. M. Alunni H

1U 18 9 9 1

TOTALI 1 18 9 9 1

CL.

SCUOLA INFANZIA SAN GIOVANNI SEZ. ALUNNI F. M. Alunni H

1U 13 8 5

TOTALI 1 13 8 5 0

CL.

SCUOLA INFANZIA BELTIGLIO SEZ. ALUNNI F. M. Alunni H

1U 20 11 9

2U 20 10 10

TOTALI 2 40 21 19 0

CL. ALUNNI SEZ. ALUNNI F. M. H

SCUOLA INFANZIA APOLLOSA 1U 21 12 9

2U 20 14 6

3U 25 10 15

TOTALI 3 66 36 30 0

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ORARIO SETTIMANALE

Plessi di SAN LEUCIO Vigne- Casale

La scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 16,10 - il sabato chiuso.

Plesso di CEPPALONI

La scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 16,15 - il sabato chiuso.

Plesso di BELTIGLIO- SAN GIOVANNI

La scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,00 - il sabato chiuso.

Plesso di APOLLOSA La scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00 - il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.15.

CURRICOLO La Scuola dell‟Infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto di educazione. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell‟Infanzia si pone le seguenti finalità: il consolidamento dell‟Identità, la conquista dell‟autonomia, il riconoscimento e lo sviluppo della competenza, l‟acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile.

FINALITA’

IDENTITA’ CITTADINANZA

AUTONOMIA COMPETENZE

Consolidare l’identità significa:

- imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell‟affrontare nuove esperienze in un

ambiente sociale allargato;

- vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e

irripetibile;

- vuol dire sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno,

compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio.

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La conquista dell’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di:

- interpretare e governare il proprio corpo

- partecipare alle attività di diversi contesti

- realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi

- esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni

- esplorare le realtà e comprendere le regole della vita quotidiana

- assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppare la competenza significa:

- tendere verso un crescente livello di padronanza delle capacità di trasferire le

esperienze e i saperi in campi diversi da quelli appresi e cominciare a riflettere

sull‟esperienza attraverso l‟esplorazione, l‟osservazione e l‟esercizio al confronto

- descrivere la propria esperienza

- sviluppare l‟attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. Educare alla cittadinanza significa:

- scoprire gli altri e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise

- porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e

rispettoso del rapporto uomo-mondo-natura. La Scuola dell‟Infanzia si propone come contesto di relazioni, di cura e di apprendimento.

Propone una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta nella:

- capacità di ascolto e di attenzione a ciascun bambino

- cura dell‟ambiente, dei gesti e delle cose

- accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene attraverso:

- l‟esperienza

- l‟esplorazione

- i rapporti tra i bambini, gli oggetti, l‟arte, il territorio e le sue tradizioni

- attraverso le rielaborazioni individuali e collettive delle esperienze e attraverso il

gioco. Attraverso il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e

combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.

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CORE CURRICULUM (per campi di esperienza)

Gli insegnanti accolgono,valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte

dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l‟organizzazione di ciò che i

bambini vanno scoprendo. L‟esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori,

permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli

apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e

linguaggi riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare,

accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.

CAMPI DI ESPERIENZA

I DISCORSI E LE PAROLE

IL SE’ E L’ALTRO IMMAGINI, SUONI E COLORI

IL CORPO E IL MOVIMENTO

LA CONOSCENZA DEL MONDO Oggetti, fenomeni, viventi Numero e spazio

Il sé e l’altro

Sviluppo del senso dell‟identità personale

Consapevolezza e rispetto delle differenze

Sviluppo del senso di appartenenza

Sviluppo del senso morale

Ascolto degli altri e confronto

Il corpo, il movimento

Raggiungere una buona autonomia personale nell‟alimentarsi, vestirsi e cura di sé

Conoscere il proprio corpo con le sue diverse parti

Giocare rispettando le regole

Capacità di espressione corporea.

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Immagini, suoni e colori

Acquisizione della fiducia nelle proprie capacità di comunicazione ed espressione

Conoscenza, comprensione ed utilizzo delle diverse modalità di comunicazione

Esprimersi attraverso linguaggi anche non verbali (musicale, grafico, manipolativo,

mimico….)

Ascolto e comprensione

Inventare e raccontare I discorsi e le parole

Sviluppare la padronanza d‟uso della lingua italiana;

Arricchire e precisare il proprio lessico;

Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura delle storie;

Dialogare, discutere, chiedere spiegazioni;

Riflettere sulla lingua;

Confrontare lingue diverse

Formulare ipotesi sulla lingua scritta;

Sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura anche utilizzando

le tecnologie. La conoscenza del mondo Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi

contare e misurare

collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone

orientarsi nel tempo della vita quotidiana

confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.

Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise

che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, o l‟espressione del proprio pensiero,

l‟attenzione al punto di vista dell‟altro, pone le fondamenta di un abito democratico

eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo - mondo - natura. I discenti della scuola dell‟Infanzia svilupperanno, in continuità con gli altri ordini di scuola,

il “Progetto Legalità” con l‟obiettivo di far acquisire ai bambini (3-4-5 anni) le prime forme

di educazione alla cittadinanza, partendo dalle prime esperienze di convivenza responsabile

(riconoscimento degli altri, condivisione delle regole, dialogo, espressioni di opinioni,

riconoscimento di diritti e doveri, responsabilità ambiente, gestione dei contrasti).

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Molta attenzione sarà rivolta all‟educazione linguistica e all‟educazione scientifico-

matematica nell‟attuazione della progettazione curricolare, attraverso i campi di esperienza.

Essi sono: I Discorsi e le Parole, Immagini, Suoni, Colori, la Conoscenza del Mondo e il

Corpo e il Movimento. Durante l‟anno scolastico si promuoveranno contesti educativi nei quali verrà valorizzato

l‟ambiente in cui i bambini vivono creando, giorno per giorno, le condizioni di scambio e di

arricchimento. Sarà potenziata la fiducia nella possibilità di esprimersi in modo personale con

pensieri ed emozioni; riflettere sull‟esperienza, descriverla e tradurla in modo personale. Sarà

sostenuto lo sviluppo di una cittadinanza allargata, ponendo domande, mettendo attenzione

sul punto di vista dell‟altro. Durante l‟anno scolastico i bambini saranno coinvolti in

situazioni matematiche concrete, che richiedono iniziativa, creatività, autonomia, capacità di

pensare. Una matematica non solo di numeri e regole geometriche, ma che si costruisca gradualmente

insieme, come modo di pensare. In tal modo i bambini a fine anno saranno in grado di

confrontare e valutare quantità, di riflettere sulle misure, sull‟ordine, sulle relazioni. Saranno

in grado di esplorare, conoscere, organizzare le loro dimensioni spaziali in modo autonomo,

confrontare le proprie esperienze con quelle degli altri, collaborare e interagire.

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LABORATORI E PROGETTI

Accanto alle attività curricolari per campi di esperienza, vengono svolte le seguenti attività laboratoriali: ATTIVITA’ LABORATORIALI

(In orario curricolare)

SCUOLA LABORATORI

-SAN LEUCIO -LABORATORIO DI CREATIVITA‟

(San Leucio “Capoluog” -LABORATORIO DI ANIMAZIONE

TEATRALE E MUSICALE

Vigne e Casale)

-LABORATORIO DI EDUCAZIONE

-SAN GIOVANNI ALIMENTARE

-BELTIGLIO -LABORATORIO DI EDUCAZIONE

-APOLLOSA AMBIENTALE

PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA • PROGETTO DI PSICOMOTRICITA’(in tutti i plessi e in orario curricolare) • PROGETTO INGLESE (in tutti i plessi tranne San Giovanni e in orario curriculare) • PROGETTO INFORMATICA (plesso di Apollosa) PROGETTI COMUNI • ACCOGLIENZA • CONTINUITA’ • ORIENTAMENTO • INCLUSIONE BES (derivante da attività esplicitate nel PAI) • PROGETTO NATALE (in orario curricolare ed extra curricolare) • PROGETTO DI FINE ANNO (in orario curricolare ed extra-curricolare)

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USCITE DIDATTICHE

Le uscite didattiche sono un valido supporto ai progetti che si svolgono nella scuola. Le

esperienze di scoperta, osservazione e ricerca in ambienti naturali e sociali sono occasioni di

stimolo, emozioni, divertimento, ma anche strategie di apprendimento nei diversi ambiti. Le

Scuole dell'Infanzia effettueranno uscite didattiche (in orario scolastico) entro il Comune di

appartenenza e territori limitrofi (visita a parchi naturali, partecipazione a spettacoli teatrali,

aziende agrituristiche ecc.), come da Regolamento d'istituto.

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2.2 SCUOLA PRIMARIA

PLESSI

SCUOLA PRIMARIA SAN LEUCIO CL. SEZ. ALUNNI F. M. Alunni H

1 A 13 5 8 1

1 B 14 9 5 1

2 A 18 8 10

3 A 13 6 7

3 B 12 6 6

4 A 13 6 7

4 B 17 8 9

5 A 18 8 10 2

TOTALI 6/7 118 56 62 4

SCUOLA PRIMARIA CEPPALONI CL. SEZ. ALUNNI F. M. Alunni H

1 13 5 8 1

2 12 6 6

3 13 7 6 1

4 13 9 4

5 13 8 5 2

TOTALI 5 64 35 29 4

SCUOLA PRIMARIA BELTIGLIO CL. SEZ. ALUNNI F. M. Alunni H

1 9 5 4 1

2 11 3 8

3 12 3 9

5 13 7 6 1

TOTALI 4 45 18 27 2

CL SEZ. ALUNNI F. M.

SCUOLA PRIMARIA APOLLOSA 1 15 7 8

2 20 8 12

3 13 10 3

4 18 8 10

5 12 4 8

TOTALI 5 78 37 41 0

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ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE

SCUOLA PRIMARIA SAN LEUCIO DEL SANNIO

CLASSE I CLASSE II CLASSE CLASSE CLASSE V

III IV

ITALIANO 8 8 7 7 7

MATEMATICA 6 6 6 6 6

SCIENZE 2 2 2 2 2

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

INGLESE 2 2 3 3 3

RELIGIONE 2 2 2 2 2

ARTE E

IMMAGINE 1 1 1 1 1

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

EDUCAZIONE

FISICA 1 1 1 1 1

TOTALE MONTE 28 28 28 28 28

ORE

LUNEDI‟, MERCOLEDI‟, GIOVEDI‟ E VENERDI‟ DALLE ORE 8.30 ALLE ORE 13.30;

MARTEDI‟ E SABATO DALLE ORE 8.30 ALLE ORE 12.30.

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SCUOLA PRIMARIA CEPPALONI CAPOLUOGO

MODELLO TEMPO PIENO

DISCIPLINE CLASSE CLASSE II

CLASSE CLASSE CLASSE V

OBBLIGATORIE I III IV

ORE ORE

ORE ORE ORE

ITALIANO 8 8 8 8 8

MATEMATICA 7 7 7 7 7

INGLESE 2 2 3 3 3

STORIA 3 3 3 3 3

GEOGRAFIA 3 3 3 3 3

SCIENZE 2+1 2+1 2+1 2+1 2+1

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2

MUSICA 1 1 1 1 1

EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1

RELIGIONE 2 2 2 2 2

TOTALE ORE 35 35 35 35 35

CURRICOLARI

MENSA 5 5 5 5 5

TOTALE ORE 40 40 40 40 40

SETTIMANALI

DAL LUNEDI‟ AL VENERDI‟ DALLE 8.15 ALLE 16.15; SABATO CHIUSO

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SCUOLA PRIMARIA BELTIGLIO

MODELLO 27,30 ORE SETTIMANALI

DISCIPLINE CLASSE CLASSE II

CLASSE CLASSE CLASSE V

OBBLIGATORIE I III IV

ORE ORE

ORE ORE ORE

ITALIANO 8 8 7 7 7

MATEMATICA 7 6 6 5 5

INGLESE 1 2 3 3 3

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

SCIENZE 1 1 1 2 2

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1

RELIGIONE 2 2 2 2 2

TOTALE ORE 27,30 27,30 27,30 27,30 27,30

SETTIMANALI

DAL LUNEDI‟ AL VENERDI‟ DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 13.30; SABATO CHIUSO

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SCUOLA PRIMARIA APOLLOSA

MODELLO 30 ORE SETTIMANALI

DISCIPLINE CLASSE CLASSE II

CLASSE CLASSE CLASSE V

OBBLIGATORIE I III IV

ORE ORE

ORE ORE ORE

ITALIANO 8 8 8 8 8

MATEMATICA 6 6 6 6 6

INGLESE 2 2 2 2 2

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

SCIENZE 2 2 2 2 2

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAG. 1 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

CORPO MOV. SP. 1 1 1 1 1

RELIGIONE 2 2 2 2 2

MENSA 2 2 2 2 2

TOTALE ORE

SETTIMANALI 30 30 30 30 30

LUNEDI‟ E MERCOLEDI‟ DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 16.00; MARTEDI‟ E GIOVEDI‟ DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 13.00; VENERDI‟ DALLE 8.00 ALLE 12.00

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SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

NELLA SCUOLA PRIMARIA

(PREREQUISITI PER LA CLASSE 1A

DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO) AREA DEL SAPERE

Osservare e ascoltare

L’alunno:

Osserva e ascolta in modo attento,

selezionando e descrivendo fatti e fenomeni

Memorizzare contenuti

Sa padroneggiare i contenuti e i metodi L’alunno:

delle discipline e li sa trasformare in possiede adeguate conoscenze dei contenuti

competenze personali e occasioni di

disciplinari

crescita

Comprendere, analizzare, applicare

L’alunno:

mostra di padroneggiare i contenuti e i

metodi delle discipline, applicandoli in

contesti noti

AREA DEL SAPER ESSERE

Relazionarsi con se stesso

L’alunno:

Affronta la vita scolastica con responsabilità

assolvendo gli obblighi scolastici

Sa gestire il proprio vissuto scolastico Relazionarsi con l’ambiente

dando un senso alla propria esperienza L’alunno:

ed è consapevole che la partecipazione e ha dimostrato disponibilità verso gli altri e

la collaborazione alle attività scolastiche rispetto per l’ambiente adeguandosi alle

sono uno strumento per l’elaborazione regole della convivenza.

di un personale progetto di vita.

Collaborare e partecipare per elaborare la

propria esperienza

L’alunno:

sa confrontarsi con gli altri rispettando le

diversità.

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è in grado di gestire i diversi aspetti della

propria esperienza partecipando al lavoro

scolastico

AREA DEL SAPERE FARE

Utilizzare comportamenti adeguati, organizzare

ed eseguire il lavoro in maniera efficace

L’alunno:

utilizza materiali, tempi, metodi in modo

funzionale;

sa gestire le scadenze riconoscendo i propri

errori.

Esprimere, comunicare e produrre

L’alunno:

Sa scegliere strategie adeguate per la è in grado di esprimere le proprie

soluzione dei problemi conoscenze e utilizza il contributo delle varie

discipline per ricavare opportune

informazioni.

Riorganizzare le conoscenze per risolvere

problemi

L’alunno:

sa comprendere testi e contenuti delle varie

discipline, ricavandone opportune

informazioni per affrontare e risolvere

situazioni problematiche.

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CORE CURRICULUM

Relativamente alle competenze l‟Istituto ha intrapreso un percorso di elaborazione operativa

del Curricolo centrato sullo sviluppo di alcune competenze fondamentali che andranno a

costituire il “core curriculum” della nostra scuola. Il suddetto percorso operativo è supportato da un‟attività di “ricerca – azione”. Le competenze fondamentali previste per il nostro Istituto sono le seguenti:

ITALIANO

Ascoltare e comprendere testi orali di ogni tipo.

Esprimersi oralmente in modo corretto, utilizzando registri linguistici adeguati alle

diverse situazioni.

Leggere e comprendere testi di diverso tipo, dalla letteratura per l‟infanzia ai testi di

studio.

Produrre testi scritti di diverso tipo, in relazione ai differenti scopi comunicativi,

Riconoscere le strutture della lingua e rispettare le sue regole nella produzione orale e

scritta. STORIA

Orientare e collocare nel tempo fatti ed eventi.

Conoscere ed esporre i contenuti studiati, individuando relazioni tra gruppi umani e

contesti spaziali.

Comprendere e produrre semplici testi storici. GEOGRAFIA

Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti

topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.

Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi.

Conoscere e localizzare i principali aspetti fisici ed antropici dell‟Italia. LINGUA INGLESE

Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente.

Interagire nel gioco e comunicare in modo comprensibile.

Descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.

Conoscere aspetti di culture diverse.

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MATEMATICA

Effettuare calcoli per iscritto e mentali, operazioni con numeri naturali e decimali.

Descrivere e classificare figure geometriche e determinarne perimetro e area.

Effettuare misure e stime utilizzando le principali unità di misura.

Riconoscere situazioni di incertezza, parlarne utilizzando espressioni verbali adeguate

(in casi semplici quantificarle).

Utilizzare rappresentazioni di dati in situazioni significative per ricavare informazioni.

Risolvere problemi utilizzando strategie differenti e riconoscendo che in diversi casi

possono esistere diverse soluzioni. SCIENZE

Esplorare la realtà utilizzando le procedure dell‟indagine scientifica ed esporre con

linguaggio scientifico.

Riconoscere e descrivere i fenomeni principali del mondo fisico e biologico.

Conoscere la struttura, lo sviluppo e il funzionamento del proprio corpo e dei

suoi organi.

Conoscere ed applicare in modo consapevole le regole basilari di igiene personale. TECNOLOGIA

Conoscere la correlazione tra la trasformazione delle risorse, il consumo di energia

e il relativo impatto ambientale.

Conoscere ed utilizzare le tecnologie informatiche e i mezzi di comunicazione per

apprendere e comunicare.

Avviarsi al riconoscimento delle funzioni e dei limiti della tecnologia. MUSICA

Discriminare ed elaborare eventi sonori.

Esprimersi con voce, corpo e strumenti in modo codificato e/o personale e creativo.

Riconoscere gli elementi costitutivi di un semplice brano. ARTE E IMMAGINE

Sfruttare conoscenze e abilità per produrre testi visivi di vario genere.

Osservare, leggere e descrivere immagini.

Conoscere il patrimonio artistico-culturale del proprio territorio e tutelarne

la salvaguardia.

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EDUCAZIONE FISICA

Percepire in modo consapevole il proprio corpo usandone il linguaggio

per comunicare ed esprimere stati d‟animo.

Curare il proprio benessere psico-fisico.

Riconoscere il valore delle regole e l‟importanza di rispettarle. RELIGIONE

Riflettere sulla vita di Gesù, cogliendo il significato del Natale e della Pasqua.

Riconoscere la Bibbia come testo sacro per cristiani ed ebrei distinguendola dai testi

sacri delle altre religioni.

Riconoscere la Chiesa come comunità dei cristiani.

Cogliere il significato e il valore dei Sacramenti nella vita di un cristiano.

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CERTIFICAZIONE COMPETENZE CIRCOLARE MINISTERIALE n. 3 DEL 13 FEBBRAIO 2015

I.C. San Leucio del Sannio

SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d‟ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria;

tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;

CERTIFICA che l‟alunn …

………………………………………………...………………………………….......,

nat … a ………………………………………………….…………….…

il………………..………,

ha frequentato nell‟anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Indicatori esplicativi

Livello A – Avanzato L‟alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell‟uso delleconoscenze e

delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L‟alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrandodi saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L‟alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze eabilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L‟alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

D – Iniziale

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Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

Ha una padronanza della lingua italiana tale da Comunicazione nella Tutte le discipline, con

consentirgli di comprendere enunciati, di madrelingua o lingua particolare riferimento a:

1 raccontare le proprie esperienze e di adottare un di istruzione. …………………………..

registro linguistico appropriato alle diverse

situazioni.

È in grado di esprimersi a livello elementare in Comunicazione nelle Tutte le discipline, con

2 lingua inglese e di affrontare una comunicazione lingue straniere. particolare riferimento a:

essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. …………………………..

Utilizza le sue conoscenze matematiche e Competenza Tutte le discipline, con

3 scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare matematica e particolare riferimento a:

soluzioni a problemi reali. competenze di base in …………………………..

scienza e tecnologia.

Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti Competenze digitali. Tutte le discipline, con

4 per ricercare dati e informazioni e per interagire particolare riferimento a:

con soggetti diversi. …………………………..

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

5 descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, Consapevolezza ed particolare riferimento a:

fenomeni e produzioni artistiche. espressione culturale. …………………………...

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

6 base ed è in grado di ricercare ed organizzare particolare riferimento a:

nuove informazioni. …………………………...

Utilizza gli strumenti di conoscenza per Consapevolezza ed Tutte le discipline, con

7 comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le espressione culturale. particolare riferimento a:

diverse identità, le tradizioni culturali e religiose,

…………………………...

in un‟ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio Consapevolezza ed Tutte le discipline, con

8 talento si esprime negli ambiti motori, artistici e espressione culturale. particolare riferimento a:

musicali che gli sono congeniali. …………………………...

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in Spirito di iniziativa e Tutte le discipline, con

9 grado di realizzare semplici progetti. imprenditorialità. particolare riferimento a:

…………………………...

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

10 propri limiti. Competenze sociali e particolare riferimento a:

Si impegna per portare a compimento il lavoro civiche. …………………………...

iniziato da solo o insieme ad altri.

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri Competenze sociali e Tutte le discipline, con

per la costruzione del bene comune. civiche. particolare riferimento a:

11 Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto …………………………...

quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi

lo chiede.

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell‟ambiente Competenze sociali e Tutte le discipline, con

12 come presupposto di un sano e corretto stile di civiche. particolare riferimento a:

vita. …………………………...

L‟alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,

13 relativamente a:

………………………………………………………………………………………………………………………...

………………………………………………………………………………………………………………………………

Data …………………….. Il Dirigente Scolastico

……………………………………………

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CRITERI GENERALI PER IL GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO La scuola oltre che nell‟istruzione e nell‟educazione degli alunni, è impegnata in un costante

processo di formazione che aiuti l‟alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che

disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il voto di comportamento ha la funzione di registrare e di valutare l‟atteggiamento e il

comportamento dell‟allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di

eventuali comportamenti negativi. Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico Frequenza e puntualità

Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo

Rispetto dei doveri scolastici

Collaborazione con i compagni e docenti

Rispetto delle persone, dell‟ambiente scolastico, del regolamento interno d‟Istituto.

INDICATORI GIUDIZIO

Assenze minime - Vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni -

Costante adempimento dei lavori scolastici - Comportamento corretto -

Ottima socializzazione - Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo Ottimo

classe - Pieno rispetto di sé, degli altri e dell‟ambiente - Consapevole

accettazione delle diversità - Scrupoloso rispetto delle regole di classe,

del regolamento d‟Istituto, delle norme di sicurezza.

Assenze saltuarie, ma sempre giustificate - Attenzione e partecipazione

alle attività scolastiche - Non sempre regolare svolgimento dei compiti

assegnati -Comportamento per lo più corretto - Buona socializzazione e

normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe - Rispetto Distinto

di sé, degli altri e dell‟ambiente - Accettazione della diversità -

Osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica.

Episodi d‟inosservanza del regolamento interno (assenze ingiustificate

e frequenti anche dall‟ aula, permanenza nei corridoi e fuori dal proprio Buono

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banco, mancanza ai doveri scolastici, negligenza abituale, ecc.) -

Disinteresse e minima partecipazione alle attività scolastiche -

Frequente disturbo delle lezioni - Comportamento non sempre corretto

nel rapporto con compagni e personale scolastico - Inadeguata

socializzazione e funzione poco collaborativa all‟interno della classe.

Episodi frequenti d‟inosservanza del regolamento interno -

Disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche - Assiduo

disturbo delle lezioni, rapporti problematici e comportamento poco Sufficiente

corretto verso compagni e personale scolastico - Difficoltosa

socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe.

Per tale valutazione si fa esplicito riferimento a quanto previsto dalla Insufficiente

normativa vigente.

CRITERI DI VALUTAZIONE VOTO DI PROFITTO PER TUTTE LE DISCIPLINE

Giudizio di profitto Livello di profitto Voto

in riferimento a: conoscenze, abilità,

competenze disciplinari

Conoscenze complete, organiche,

approfondite.

Eccellenti capacità di comprensione, di analisi

e di sintesi, esposizione fluida con uso di

terminologia corretta e linguaggio specifico

appropriato. Eccellente 10

Rielaborazione delle conoscenze acquisite con

apporti critici, originali e creativi.

Corretta ed efficace applicazione di concetti,

regole e procedure.

Orientamento sicuro nella risoluzione di un

problema con risultati esaurienti.

Conoscenze complete e approfondite, ottime Ottimo 9

capacità di comprensione, di analisi e di

sintesi, efficace applicazione di concetti,

regole e procedure, anche in situazioni nuove.

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Orientamento sicuro nella risoluzione di un

problema.

Esposizione chiara, articolata, con uso di

terminologia corretta e linguaggio specifico

appropriato.

Conoscenze complete e integrate con qualche

apporto personale, buona capacità di

comprensione e di analisi.

Idonea applicazione di concetti, regole e Distinto 8

procedure.

Orientamento sicuro nella soluzione di un

problema, con risultati apprezzabili.

Esposizione chiara,con uso di terminologia

corretta e linguaggio specifico appropriato.

Conoscenze generalmente buone, adeguata

capacità di comprensione e di analisi, discreta

applicazione di concetti regole procedure.

Orientamento nella risoluzione di un problema Buono 7

con risultati apprezzabili, esposizione

sostanzialmente corretta, parziale autonomia di

sintesi e di rielaborazione delle conoscenze

acquisite.

Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette

dei contenuti disciplinari più significativi,

elementare ma pertinente capacità di

comprensione e di analisi, accettabile

applicazione di concetti, regole e procedure, Sufficiente 6

esposizione semplificata con qualche errore a

livello linguistico e grammaticale, imprecisione

nell‟effettuare sintesi, con qualche spunto di

autonomia nella rielaborazione delle conoscenze

acquisite.

Conoscenze generiche e parziali, limitata

capacità di comprensione e di analisi, modeste

applicazioni di concetti, regole e procedure.

Orientamento incerto nell‟analisi e nella Mediocre 5

soluzione di un problema, esposizione non

sempre lineare, errori a livello grammaticale,

bagaglio minimo di conoscenze lessicali,

difficoltà di rielaborazione delle conoscenze

acquisite.

55

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PROGETTI

PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ACCOGLIENZA

ORIENTAMENTO

ED. ALIMENTARE

Frutta nella scuola

Crescere felix

AUTONOMIA PERSONALE

Inclusione BES derivanti da attività esplicitate nel PAI

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

Incontro con arma dei Carabinieri e Polizia Municipale

Attività di prevenzione al bullismo con esperti esterni

ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO

Attività con la Pro Loco

Artigianato locale e attività produttive

PROGETTO MUSICA

Propedeutica e avviamento allo studio dello strumento musicale

San Leucio del Sannio

PROGETTO LETTURA

Un libro da leggere … amico libro

PROGETTO FARE PER IMPARARE

Ceramica

Ceppaloni

NATALE INSIEME

Canto corale e attività teatrale

VISITE DIDATTICHE

Come da regolamento d‟istituto, per le scuole primarie saranno realizzate uscite

didattiche e visite guidate entro il Comune di appartenenza e territori limitrofi (in

orario scolastico) e/o visite guidate nella Provincia di Benevento e/o provincie

limitrofe.

56

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2.3 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

PLESSI

SCUOLA SEC. I GRADO SAN LEUCIO CL.

ALUNNI F. M. Alunni

SEZ. H

1 A 22 10 12

2 A 23 16 7

3 A 13 6 7

3 B 12 5 7 1

TOTALI 4 70 37 33 1

SCUOLA SEC. I GRADO CEPPALONI CL.

ALUNNI F. M. Alunni

SEZ. H

1 A 21 9 12 3

2 A 26 16 10

3 A 20 9 11 2

TOTALI 3 67 34 33 5

SCUOLA SEC. I GRADO APOLLOSA CL.

ALUNNI F. M. Alunni

SEZ. H

1 A 13 4 9

2 A 13 7 6

3 A 23 8 15

TOTALI 3 49 19 30 0

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ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE

SAN LEUCIO DEL SANNIO

DISCIPLINE OBBLIGATORIE CLASSE I CLASSE II CLASSE III

ORE ORE ORE

ITALIANO, STORIA, 14 14 14

GEOGRAFIA

MATEMATICA E SCIENZE 6 6 6

TECNOLOGIA 2 2 3

INGLESE 3 3 3

FRANCESE 2 2 2

ARTE E IMMAGINE 2 2 2

SCIENZE MOT. E SPORTIVE 2 2 2

MUSICA 2 2 1

RELIGIONE CATTOLICA 1 1 1

MENSA 2 2 2

TOTALE ORE 36 36 36

SETTIMANALI

LUNEDI‟, MERCOLEDI‟, GIOVEDI‟ E SABATO DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 13.00;

MARTEDI‟ E VENERDI‟ DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 16.00.

STRUMENTO MUSICALE IN ORARIO POMERIDIANO

PIANOFORTE 18 H

VIOLINO 18 H

FLAUTO 18 H

CHITARRA 18 H

LE LEZIONI SONO INDIVIDUALI E, IN OCCASIONE DI CONCERTI, SI

EFFETTUANO ORE DI MUSICA D‟INSIEME

58

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CEPPALONI

DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III

OBBLIGATORIE

ORE ORE ORE

ITALIANO STORIA 13 13 13

GEOGRAFIA

MATEMATICA E SCIENZE 7 7 7

TECNOLOGIA 2 2 3

INGLESE 3 3 3

FRANCESE 2 2 2

ARTE E 2 2 2

IMMAGINE

SCIENZE MOTORIE 2 2 2

E SPORTIVE

MUSICA 2 2 2

RELIGIONE CATT. 1 1 1

MENSA 2 2 2

TOTALE ORE 36 36 36

SETTIMANALI

LUNEDI‟, MERCOLEDI‟, GIOVEDI‟ E SABATO DALLE ORE 8.15 ALLE ORE 13.15;

MARTEDI‟ E GIOVEDI‟ DALLE ORE 8.15 ALLE ORE 16.15.

STRUMENTO MUSICALE IN ORARIO POMERIDIANO

PIANOFORTE 18 H

VIOLINO 18 H

CLARINETTO 18 H

CHITARRA 18 H

LE LEZIONI SONO INDIVIDUALI E, IN OCCASIONE DI CONCERTI, SI

EFFETTUANO ORE DI MUSICA D‟INSIEME

59

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APOLLOSA

DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III

OBBLIGATORIE ORE ORE ORE

ITALIANO STORIA 13 13 13

GEOGRAFIA

MATEMATICA E SCIENZE 7 7 7

TECNOLOGIA 2 2 3

INGLESE 3 3 3

FRANCESE 2 2 2

ARTE E 2 2 2

IMMAGINE

SCIENZE MOTORIE 2 2 2

E SPORTIVE

MUSICA 2 2 2

RELIGIONE CATT. 1 1 1

MENSA 2 2 2

TOTALE ORE 36 36 36

SETTIMANALI

LUNEDI‟,MERCOLEDI‟, VENERDI‟, SABATO DALLEORE 8.10 ALLE ORE 13.10;

MARTEDI‟ E GIOVEDI‟ DALLE ORE 8.10 ALLE ORE 16.10

STRUMENTO MUSICALE IN ORARIO POMERIDIANO

CHITARRA 12 H

FLAUTO 12 H

PIANOFORTE 12 H

VIOLINO 12 H

LE LEZIONI SONO INDIVIDUALI E, IN OCCASIONE DI CONCERTI, SI

EFFETTUANO ORE DI MUSICA D‟INSIEME

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INDIRIZZO MUSICALE Le scuole secondarie di primo grado dell‟Istituto comprensivo “L. Settembrini” sono tutte ad

Indirizzo Musicale. Oltre alle materie comuni a tutte le scuole secondarie di primo grado, gli alunni studiano uno

strumento: la chitarra, il flauto, il pianoforte, il violino nelle scuole secondarie I grado di San

Leucio e Apollosa; la chitarra, il clarinetto, il pianoforte e il violino nella scuola secondaria di

I grado di Ceppaloni. Per accedere allo studio di uno degli strumenti musicali previsti, il singolo alunno della classe

quinta primaria svolge un esame attitudinale, generalmente nel mese di febbraio. Tale esame

non considera in alcun modo la capacità o meno di suonare uno strumento, ma propone

alcune semplici esperienze musicali (ad esempio, valutare l‟altezza di un suono, riprodurre un

semplice ritmo, cantare una canzone a scelta ecc.) per determinare la rispondenza personale

al mondo dei suoni. Gli alunni vengono, poi, ripartiti in quattro gruppi per l'insegnamento dei

quattro diversi strumenti musicali. Le lezioni si svolgono in orario pomeridiano: settimanalmente è prevista una lezione frontale

di strumento ed una collettiva. Durante la lezione frontale, l‟alunno studia gli aspetti della

tecnica e della letteratura dello strumento, mentre nella lezione collettiva i contenuti sono

diversi in relazione alle attività musicali programmate dalla scuola. La normativa che regola l‟indirizzo musicale prevede che lo studio dello strumento non

rimanga fine a se stesso, ma venga inserito all‟interno di contesti musicali più ampi, quali ad

esempio l‟orchestra della scuola, oppure gruppi strumentali misti. Durante la lezione

collettiva si ha modo di studiare brani di gruppo, di interesse generale, di affrontare

argomenti teorici comuni e soprattutto di svolgere le prove di orchestra. Per far fronte a

questi impegni (studio dello strumento e attività connesse), si richiede alle famiglie di tener

presente che l‟allievo partecipa alla lezione di strumento in una fascia oraria compresa tra le

14.30 e le 16.30 nei giorni dal lunedì al venerdì. E‟ necessaria da parte delle famiglie

flessibilità nel programmare le attività extrascolastiche del proprio figlio, in modo da non

creare conflitti con gli impegni scolastici. La scuola non fornisce gli strumenti musicali, i

leggii, gli spartiti, o altro materiale connesso. Per lo studio a casa, le famiglie dovranno

acquistare quanto necessario. Perché imparare a suonare uno strumento musicale?

Lo studio strumentale:

promuove la formazione globale dell'individuo offrendo, attraverso un'esperienza

musicale resa più completa dallo studio di uno strumento, occasioni di maturazione

logica, espressiva, comunicativa;

61

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integra il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi

evolutivi dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-

operativa, estetico -emotiva, compositiva;

offre all'alunno, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di

sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e

del modo di rapportarsi al sociale;

fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in

situazione di svantaggio. L'esperienza socializzante del fare musica insieme:

accresce il gusto del vivere in gruppo;

abitua i ragazzi a creare, a verificare e ad accettare le regole, a rispettare le idee degli

altri e ad accoglierle in senso costruttivo, a recepire possibilità di cambiamento dei

ruoli e, non ultimo, a superare l'individualismo e ad essere autonomi nel gruppo

stesso.

62

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CORE CURRICULUM

Riportiamo in sintesi le competenze che l‟alunno acquisisce attraverso lo studio delle diverse

discipline e che costituiranno il suo bagaglio culturale alla fine della Scuola Secondaria di I

grado. Ciascun allievo sarà poi in grado di sviluppare queste competenze a diverso livello, a

seconda delle sue attitudini e del suo impegno. ITALIANO

Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie

idee con testi orali e scritti.

Leggere con interesse e con piacere; cominciare a manifestare gusti personali per

quanto riguarda opere, autori e generi letterari.

Utilizzare la lingua come strumento attraverso il quale esprimere stati d‟animo,

rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali.

Utilizzare le conoscenze morfologiche e sintattiche per migliorare la comunicazione

orale e scritta. STORIA

Conoscere gli eventi storici.

Stabilire relazioni tra fatti storici.

Conoscere ed usare linguaggio e strumenti della disciplina. GEOGRAFIA

Conoscere l‟ambiente fisico e umano anche attraverso l‟osservazione.

Cogliere relazioni tra situazioni ambientali, culturali, sociali, politiche ed economiche.

Conoscere e usare linguaggio e strumenti della disciplina. CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Conoscere almeno nelle linee essenziali, la propria carta costituzionale e quella

dell‟UE.

Conoscere almeno nelle linee essenziali, l‟organizzazione politica ed economica

dell‟UE e dei principali organismi internazionali. Sviluppare competenze personali e

sociali che consentano di partecipare in modo efficace alla vita civile della propria

comunità locale e nazionale, anche attraverso l‟esperienza partecipata dei propri diritti

e doveri di cittadino all‟interno dell‟istituzione scolastica.

INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Comprendere termini ed espressioni di uso corrente e il significato globale di una

situazione.

63

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Comunicare in modo comprensibile e globalmente corretto.

Conoscere il lessico legato ad alcune situazioni della vita quotidiana ed esprimere

la propria opinione.

Riconoscere in un testo scritto termini ed espressioni legati alla vita quotidiana ed

al contesto scolastico.

Produrre messaggi corretti legati a un contesto noto e inserire parole legate al

lessico appreso in un testo.

Conoscere e utilizzare le principali strutture grammaticali e le funzioni legate ad un

contesto noto. MATEMATICA

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica.

Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando analogie, varianti e

relazioni e determinarne perimetro,area e volume.

Effettuare misure e stima utilizzando le diverse unità di misura

Usare correttamente i connettivi, i quantificatori nel linguaggio naturale, nonché le

espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è impossibile.

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche

con l‟ausilio di rappresentazioni grafiche.

Riconoscere e risolvere con diverse strategie problemi di vario genere analizzando la

situazione e traducendola in termini matematici, mantenendo il controllo sia sul

processo risolutivo, sia sui risultati. SCIENZE

Conoscere gli elementi specifici della disciplina.

Esprimersi in modo chiaro, rigoroso e sintetico.

Osservare e descrivere fatti e fenomeni anche con l‟uso di grafici e di strumenti.

Formulare ipotesi e verificarle anche con semplici esperimenti..

Acquisire senso di responsabilità nei confronti della natura e nella gestione delle

sue risorse.

Essere consapevole della continua evoluzione delle problematiche e delle

conoscenze scientifiche. TECNOLOGIA

Osservare l‟ambiente, collegando i concetti e le nozioni del testo alla realtà e

organizzare lo studio.

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Conoscere ed applicare le tecniche grafiche e manuali secondo i procedimenti

specifici.

Usare gli strumenti (compresi quelli informatici) e organizzare il proprio lavoro. MUSICA

Essere in grado di utilizzare voce e strumento. Ascoltare e comprendere messaggi

musicali.

Leggere correttamente in chiave di violino, indicando l‟altezza e la durata dei

suoni.

Ascoltare brevi brani tratti da alcune celebri composizioni. Conoscere le

caratteristiche delle forme musicali più importanti.

Distinguere i diversi generi musicali.

Conoscere elementi di storia della musica.

Collegare i vari argomenti di storia della musica con altre discipline scolastiche. ARTE E IMMAGINE

Conoscere ed usare le tecniche grafiche, pittoriche, materiche, fotografiche.

Sviluppare ed utilizzare fantasia e creatività nell‟interpretazione di un tema e

rappresentare gli aspetti percettivi di un soggetto.

Leggere e decodificare gli elementi dell‟immagine e collocarla nel suo contesto

culturale.

Collegare gli argomenti di storia dell‟arte al contesto storico e letterario. EDUCAZIONE FISICA

Conoscere l‟anatomia, la fisiologia del corpo umano e l‟accrescimento psico-

motorio.

Conoscere gli schemi motori di base.

Verificare e utilizzare le proprie qualità fisiche (mobilità articolare, forza, velocità,

resistenza) ed essere in grado di affinare il gesto motorio per una migliore

esecuzione.

Rispettare le regole, l‟avversario e l‟arbitro.

RELIGIONE

Riconoscere che la risposta religiosa al senso della vita, del male, della morte, è un

elemento portante della cultura e della civiltà di ogni popolo.

Essere tollerante e sospendere il giudizio nei confronti dell‟altro e delle sue

esperienze culturali e religiose.

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Realizzare un cammino di crescita comune. STRUMENTO MUSICALE

Riconoscere e descrivere gli elementi fondamentali dello strumento musicale.

Riconoscere e descrivere i generi musicali, forme elementari e semplici condotte

compositive.

Essere capace di collocare in ambito.

Produrre e/o riprodurre melodie attraverso lo strumento. Filo rosso del “core curriculum” della nostra scuola che tiene insieme le diverse

intenzionalità dei docenti, indipendentemente dalle discipline oggetto di insegnamento , sono

le otto Competenze Chiave di cittadinanza da conseguire, secondo il disposto del DM. n 139/2007, al termine dell‟obbligo di istruzione, ma da promuovere sin dalla scuola primaria,

quindi da sei a sedici anni. Le otto Competenze Chiave di Cittadinanza, inoltre, orientano l‟insegnamento verso la sua

dimensione di unitarietà e riconducono al senso originario del nuovo insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”:

Imparare ad imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e consapevole

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare le informazioni.

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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

CIRCOLARE MINISTERIALE n. 3 DEL 13 FEBBRAIO 2015

Istituzione scolastica I.C. SAN LEUCIO DEL SANNIO

SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d‟ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal

Consiglio di classe in sede di scrutinio finale;

tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;

CERTIFICA che l‟alunn … ………………………………………………………………………………………..., nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,

ha frequentato nell‟anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di

…. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L‟alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell‟uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L‟alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L‟alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L‟alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

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Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di Comunicazione nella Tutte le discipline, con

1 comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le madrelingua o lingua particolare riferimento a:

proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle di istruzione. ………………………...

diverse situazioni.

Nell‟incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di Comunicazione nelle Tutte le discipline, con

esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una lingue straniere. particolare riferimento a:

2 comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in ………………………...

una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell‟uso delle

tecnologie dell‟informazione e della comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli Competenza Tutte le discipline, con

consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare matematica e particolare riferimento a:

l‟attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. competenze di base in ………………………...

3 Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare scienza e tecnologia.

problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere

consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni

complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per Competenze digitali. Tutte le discipline, con

ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere particolare riferimento a:

4 informazioniattendibilidaquellechenecessitanodi ………………………...

approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con

soggetti diversi nel mondo.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

5 ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e Consapevolezza ed particolare riferimento a:

produzioni artistiche. espressione culturale. ………………………...

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

6 allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente particolare riferimento a:

nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in ………………………...

modo autonomo.

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli Consapevolezza ed Tutte le discipline, con

7 altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni espressione culturale. particolare riferimento a:

culturali e religiose, in un‟ottica di dialogo e di rispetto reciproco. ………………………...

Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in Consapevolezza ed Tutte le discipline, con

8 ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. espressione culturale. particolare riferimento a:

………………………...

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie Spirito di iniziativa e Tutte le discipline, con

9 responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire imprenditorialità. particolare riferimento a:

aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi Competenze sociali e ………………………...

con le novità e gli imprevisti. civiche.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

10 Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare Competenze sociali e particolare riferimento a:

a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. civiche. ………………………...

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione Competenze sociali e Tutte le discipline, con

11 del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e civiche. particolare riferimento a:

sensibilità. ………………………...

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile Competenze sociali e Tutte le discipline, con

di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civiche. particolare riferimento a:

civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa ………………………...

12 nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi

informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,

occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,

manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

13 L‟alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:

……………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Sulla base dei livelli raggiunti dall‟alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe

propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i:

..……………………………………………………………………………

Data. ………………. Il Dirigente Scolastico

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CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI

COMPORTAMENTO

La scuola, oltre che nell‟istruzione e nell‟educazione degli alunni, è impegnata in un costante

processo di formazione che aiuti l‟alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che

disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il voto di comportamento ha la funzione di registrare e di valutare l‟atteggiamento e il

comportamento dell‟allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di

eventuali comportamenti negativi.

Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico Frequenza e puntualità

Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo

Rispetto dei doveri scolastici

Collaborazione con i compagni e docenti

Rispetto delle persone, dell‟ambiente scolastico, del regolamento interno d‟Istituto.

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Scuola Secondaria di Primo Grado Indicatori Voto di

comportamento

Assenze irrilevanti, interesse costante e partecipazione assidua alle

lezioni - Responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico e

domestico - Comportamento corretto - Eccellente socializzazione e 10

interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe con ruolo di leader.

Pieno rispetto di sé, degli altri e dell‟ambiente - Consapevole

accettazione della diversità - Scrupoloso rispetto delle regole di classe,

del regolamento d‟Istituto, delle norme di sicurezza.

Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni -

Costante adempimento dei lavori scolastici - Comportamento corretto,

ottima socializzazione, ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe 9

- Pieno rispetto di sé, degli altri e dell‟ambiente - Consapevole

accettazione delle diversità - Scrupoloso rispetto delle regole di classe,

del regolamento d‟Istituto, delle norme di sicurezza.

Assenze saltuarie, ma sempre giustificate - Attenzione e partecipazione

alle attività scolastiche - Non sempre regolare svolgimento dei compiti

assegnati - Comportamento per lo più corretto, buona socializzazione e 8

normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe - Rispetto di

sé, degli altri e dell‟ambiente - Accettazione della diversità, osservanza

regolare delle norme relative alla vita scolastica.

Episodi di inosservanza del regolamento interno (assenze ingiustificate e

frequenti anche dall‟aula, permanenza nei corridoi e fuori dal proprio

banco, mancanza ai doveri scolastici, negligenza abituale, ecc.) - 7

Disinteresse e minima partecipazione alle attività scolastiche, frequente

disturbo delle lezioni - Comportamento non sempre corretto nel rapporto

con compagni e personale scolastico, inadeguata socializzazione e

funzione poco collaborativa all‟interno della classe.

Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno - Disinteresse

e scarsa partecipazione alle attività scolastiche, assiduo disturbo delle 6

lezioni, rapporti problematici e comportamento poco corretto verso

compagni e personale scolastico - Difficoltosa socializzazione e

funzione non collaborativa nel gruppo classe

Per tale valutazione si fa esplicito riferimento a quanto previsto dalla < 6

normativa vigente.

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CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI

Giudizio di profitto Livello di profitto Voto

in riferimento a: conoscenze, abilità,

competenze disciplinari

Conoscenze complete, organiche, approfondite.

Eccellenti capacità di comprensione, di analisi e di

sintesi, esposizione fluida con uso di terminologia

corretta e linguaggio specifico appropriato.

Rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti Eccellente 10

critici, originali e creativi.

Corretta ed efficace applicazione di concetti,

regole e procedure.

Orientamento sicuro nella risoluzione di un problema

con risultati esaurienti.

Conoscenze complete e approfondite, ottime capacità

di comprensione, di analisi e di sintesi, efficace

applicazione di concetti, regole e procedure, anche in Ottimo 9

situazioni nuove.

Orientamento sicuro nella risoluzione di un problema.

Esposizione chiara, articolata, con uso di terminologia

corretta e linguaggio specifico appropriato.

Conoscenze complete e integrate con qualche apporto

personale, buona capacità di comprensione e di

analisi.

Idonea applicazione di concetti, regole e procedure. Distinto 8

Orientamento sicuro nella risoluzione di un problema,

con risultati apprezzabili.

Esposizione chiara,con uso di terminologia corretta e

linguaggio specifico appropriato.

Conoscenze generalmente buone, adeguata capacità di

comprensione e di analisi, discreta applicazione di

concetti regole procedure.

Orientamento nella risoluzione di un problema con 7

risultati apprezzabili, esposizione sostanzialmente Buono

corretta, parziale autonomia di sintesi e di

rielaborazione delle conoscenze acquisite.

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Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei

contenuti disciplinari più significativi, elementare ma

pertinente capacità di comprensione e di analisi,

accettabile applicazione di concetti, regole e

procedure, esposizione semplificata con qualche 6

errore a livello linguistico e grammaticale, Sufficiente

imprecisione nell‟effettuare sintesi, con qualche

spunto di autonomia nella rielaborazione delle

conoscenze acquisite.

Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di

comprensione e di analisi, modeste applicazioni di

concetti, regole e procedure.

Orientamento incerto nell‟analisi e nella soluzione di Mediocre 5

un problema, esposizione non sempre lineare , errori a

livello grammaticale, bagaglio minimo di conoscenze

lessicali, difficoltà di rielaborazioni delle conoscenze

acquisite.

Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata

capacità di comprensione e di analisi, difficoltosa

applicazione di concetti, regole e procedure, Insufficiente 4

esposizione superficiale e carente, errori a livello

grammaticale, povertà lessicale con utilizzo di termini

ripetitivi e generici, non appropriati ai linguaggi delle

singole discipline.

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PROFILO IN USCITA

La didattica per competenze alla quale i documenti ministeriali costantemente richiamano, (mentre orientano l‟azione educativa dell‟intero sistema scolastico) è finalizzata al raggiungimento di quell‟orizzonte di sviluppo personale coerente, armonico e integrale che costituisce la finalità stessa della Scuola, ed ha per scopo ultimo e ineludibile la realizzazione di sé, la cittadinanza attiva, l‟inclusione sociale e l‟occupazione. La logica del curricolo per competenze, dunque, è il profilo finale: che ragazzo/a dovrà essere al termine della Scuola Secondaria? Le Indicazioni nazionali per il curricolo, a tal proposito, definiscono in maniera chiara ed esaustiva il profilo in uscita dell‟alunno competente. Esso si connota per l‟espressione delle seguenti competenze:

Ha sviluppato l‟autonomia personale e l‟autostima.

Ha acquisito un‟adeguata capacità di autocontrollo sia del proprio corpo che della

propria emotività.

Adotta atteggiamenti equilibrati, adeguati al contesto ed indipendenti.

Assume atteggiamenti di confronto costruttivo con persone, anche di diverse etnie e

culture.

Ha maturato una personalità che dimostra autonomia di giudizio, senso di

responsabilità e capacità decisionale.

Possiede un patrimonio di conoscenze e competenze disciplinari che costituiscono il

punto di partenza per affrontare il ruolo di futuri cittadini del mondo.

Ha acquisito un patrimonio di conoscenze culturali di base su cui costruire il proprio

avvenire .

Ha acquisito capacità di autoanalisi della propria personalità e delle proprie modalità

di apprendimento e sa orientarsi nella scelta degli studi futuri.

Sa accostarsi con consapevolezza alle tematiche dominanti della società

contemporanea; sa arricchire la riflessione sui valori, sul ruolo di ciascuno, per

creare un ambiente migliore in ambiti ristretti (famiglia, casa, scuola) e allargati

(comunità locale, stato e in generale nel mondo).

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PROGETTI

PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ACCOGLIENZA

ORIENTAMENTO

ED. ALIMENTARE

AUTONOMIA PERSONALE Inclusione BES

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

Incontro con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Municipale

19 marzo - Commemorazione Don Giuseppe Diana

BULLISMO

ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO

Attività con la Pro Loco

Artigianato locale e attività produttive

I GIORNI DELLA MEMORIA

Per non dimenticare

Shoah – 27 gennaio

Foibe – 10 febbraio

I MAESTRI DEL LAVORO

RECUPERO E POTENZIAMENTO

Organico potenziato

NATALE INSIEME

CURRICOLO LOCALE

Raccontando Ceppaloni e Benevento - Longobardo anch’io – Ceppaloni

PROGETTO LETTURA

GARE MATEMATICHE

Apollosa

MANIFESTAZIONE E CONCERTO DI FINE ANNO

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USCITE DIDATTICHE E VISITE GUIDATE Come da Regolamento d’Istituto, per la scuola secondaria di primo grado si realizzeranno

uscite didattiche e visite guidate entro il Comune di appartenenza e territori limitrofi (in

orario scolastico) e visite guidate nella Provincia e/o nella Regione di appartenenza o Regioni

limitrofe (1 giorno). Le uscite saranno precedute da progetto didattico per classi parallele.

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