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L’istruzione dei ragaz-
zi è sempre stata alla
base della società e
ancora oggi, nella
vita moderna, è molto
importante. Tuttavia i
metodi di apprendi-
mento sono molto
cambiati cercando di
adeguarsi ad un mon-
do che cambia velo-
cemente. Anche nei
piccoli centri come
Calimera, un piccolo
paese della provincia
di Lecce in Puglia, i
ragazzi che frequen-
tano l’Istituto Com-
prensivo sono sem-
pre stati guidati per
trovare il proprio po-
sto nella società e
tutto ciò grazie a del-
le persone che si im-
pegnano ad insegna-
re loro 3 regole im-
portanti nella vita: il
rispetto;
l’educazione; lo stu-
dio.
Le opportuni-
tà che questa
scuola offre
sono vera-
mente tante,
sin dalla
Scuola per
l’Infanzia. U-
na volta ap-
prodati nella
Scuola Secon-
daria, si ha la possibi-
lità di scegliere
l’indirizzo musicale,
con l’apprendimento
di alcuni strumenti:
chitarra;
pianoforte;
flauto tra-
verso e
violino.
Inoltre vari
sono i pro-
getti messi
in atto per
permette-
re agli a-
lunni di
crescere in armonia.
Molto valida, per e-
sempio, è
l’opportunità offerta
dai PON (che
quest’anno ha per-
messo la nascita del
giornalino scolastico)
che spaziano dalle
conoscenze matema-
tiche e linguistiche a
quelle informatiche in
un contesto istruttivo
ma allo stesso tempo
giocoso e divertente.
E’ un luogo dove po-
ter lasciare i propri
figli con fiducia se si
vuole sperare in un
futuro in cui non re-
gni l’ignoranza ma
trionfi la cultura. Nicolò Sicuro 5C
La scuola di Calimera oggi Un’opportunità di crescita per il territorio
Sommario:
La pagina degli esteri 2
La pagina degli interni 7
Per ridere un po’... 9
Intervista al Dirigente Scola-
stico
10
Lettere al giornale 11
Cultura e spettacolo 12
La lettura ti fa grande 14
La pagina dello sport 16
Calimera
Istituto Comprensivo Calimera-Martignano
Numero Unico
A.S. 2013/2014
Calimera– Scuola Secondaria Inferiore di I grado
Calimera—Scuola Primaria
KALIMERA NEWS
Calimera– Parco La Mandra, entra-
ta
Il 31 marzo 2014 la classe 5°
C della Scuola Primaria di Cali-
mera, si è recata al parco co-
munale “LA MANDRA” per
fare una ricognizione immer-
gendosi nella natura piena di
colori e profumi che rallegrano
l’umore! Nel parco è stato cre-
ato un Percorso Natura Sprint
che consiste in un programma
di attività motorie da eseguire
con l'aiuto di attrezzi ginnici
situati in loco.
All’ ingresso si possono osser-
vare fiori, piante, uccelli e far-
falle variopinte, alberi con le
loro maestose chiome simili a
tanti capelli ricci.
Si possono anche guardare le
casette di legno per i pipistrelli
e tutta la natura variopinta
Calimera– Parco La Mandra
con i colori dell’arcobaleno
che dà l’idea di vivere in un
mondo popolato da fantasti-
che creature naturali …
Però non tutto è così idilliaco,
infatti, all’inizio del tragitto si
può notare un cartellone but-
tato a terra perché è stato rot-
to da alcuni ragazzi che non
conoscono il vero significato
del rispetto per la natura!
Calimera– Parco La Mandra
Tuffandosi nelle piccole stradi-
ne del parco si vedono, inol-
tre, vari attrezzi non utilizzabili
perché rotti e pericolosi per la
gente che frequenta il parco.
Calime-
ra–
Parco
La
Mandra
Indubbiamente il parco pre-
senta altri punti di forza: le
giostre usate dai bambini per
giocare, un bar in costruzione
per offrire servizi di ristorazio-
ne, le aree per i pic-nic.
Per contro vi sono rifiuti ab-
bandonati per terra che fanno
sembrare questo posto un im-
mondezzaio (carte di caramel-
le, mozziconi di sigaret-
ta,fazzoletti, addirittura cibo),
Calimera– Parco La Mandra
la staccionata che delimita il
sentiero a tratti è rotta per
non parlare del sottobosco
che dovrebbe essere maggior-
mente curato per evitare con-
seguenze pericolose.
Calimera– Parco La Mandra
Continua a pag.3
Pagina 2 Numero Unico
Memorie di viaggio
La Mandra Un’immersione favolosa nella natura
La pagina degli esteri
Kalimera news
Questa uscita per i ragazzi è
stata davvero interessante
perché ha insegnato loro che
se si vuole godere delle bellez-
ze della natura è necessario
difenderle e preservarle da
atti vandalici. Ora finalmente
hanno potuto capire che per
l’ambiente e il paese bisogna
avere un gran rispetto!!!
Cali-
mera
– Par-
co La
Man-
dra
Calimera– Parco La Mandra
Daniele Capone 5C
Chiara Colrianò 5C
Giorgia Friolo 5C
Silvia Longo 5C
Foto di: Matteo Tommasi 5C
Pagina 3
Il centro storico di Calimera: un piccolo gioiello da
valorizzare
a, l’occhio dell’attento osser-
vatore non può fare a meno di
notare l’assenza totale di ve-
getazione.
Calimera-Piazza del Sole
Prospiciente alla piazza si tro-
va la Chiesa Madre dedicata a
S.Brizio, patrono della città,
costituita da un edificio rico-
struito nel 1689 sulle rovine
di un antico tempio greco.
Complessivamente le sue con-
dizioni sono buone pur eviden-
ziando, all’interno, delle mac-
chie di umidità.
Calimera– Chiesa Madre, interno
Uscendo dalla Chiesa e im-
boccando via Costantini, è
possibile osservare diversi e-
sempi di case a corte, dimora
contadina tipica del passato.
Essa era composta da un por-
ticato (“samportu” in griko)
che la collegava alla strada e
da un cortile aperto a tutti
Continua a pag.4
Il centro storico è il cuore pul-
sante della città, esso contie-
ne le memorie del passato
tramandandole alle generazio-
n i f u t u r e . S o l l e c i t a t i
dall’esperta e dalle tutor, gli
alunni della 5^C dell’Istituto
Comprensivo di Calimera han-
no effettuato un sopralluogo
presso i luoghi più significativi
del centro storico, rilevandone
tutta la bellezza ma anche al-
cuni punti critici. Il punto di
snodo delle vie cittadine è
Piazza del Sole che è stata
recentemente ricostruita e
dove prospettano edifici mo-
derni a più piani dotati di ampi
porticati la cui funzione oggi
ricorda quella che in passato
aveva l’Agorà per gli antichi
greci. Qui, infatti, la gente si
raduna per chiacchierare e
per concludere affari essendo-
ci diversi bar e negozi. Tuttavi-
La pagina degli esteri
Anastasia
De Matteis
(“avli”) dove si affacciavano
le porte dei vari nuclei familia-
ri.
Calimera– Via Costantini, casa a
corte
Tuttavia spesso si vedono ri-
maneggiamenti non sempre
rispettosi delle antiche struttu-
re.
Tornando indietro ed
uscendo da via Co-
stantini si imbocca via
Montinari, la via più
importante del paese,
dove è possibile am-
mirare, oltre la cappel-
la del Carmine, il bel-
lissimo portale di pa-
lazzo Montinari che fu
l a r e s i d e n z a
dell’ultimo protopapàs
di rito greco.
Sempre nella stessa
via si incontra la Chie-
sa di S.Antonio accan-
to alla quale, un tem-
po sorgeva un
“Hospitale” che dava
ristoro ai pellegrini e
alla gente di passag-
gio.
Questi sono solo una parte dei
meravigliosi gioielli che Cali-
mera conserva, ce ne sono
altri pieni di storia e di un pas-
sato magnifico che aspetta
solo di essere scoperto.
Calimera– Via Montinari
Chiara Corlianò 5C
Benedetta Mazzei 5C
NiKola Nikolov 5C
Marzia Perrone 5C
Foto di: Daniele Capone 5C
Pagina 4 Numero Unico
La pagina degli esteri
Centro storico: Cappella del Crocifisso, Casa Museo
Lunedì 14 aprile le classi del
pon di Italiano hanno attraver-
sato Calimera per scoprirne
un pezzo di storia accompa-
gnati da una bravissima gui-
da.
La prima cosa che hanno visi-
tato è stata la Cappella del
Crodifisso, appartenente alla
famiglia Licci, arrivata a Cali-
m e r a p e r r i f u g i a r s i
dall’attacco dei Turchi a O-
tranto. Si tratta di una stanza
molto piccola ma ricchissima
di affreschi che per molti se-
coli sono stati ricoperti di into-
naco. Realizzata nel 1698 è
stata oggetto di restauro nel
1997, intervento grazie al
quale è stato possibile recupe-
rare gli affreschi originali e un
prezioso Crocifisso ligneo attri-
buito a Placido Buffelli. Il tema
iconografico degli affreschi è
costituito dagli ultimi istanti di
vita del Cristo. Alle spalle del
crocifisso la vergine Maria e
San Giovanni piangono la ter-
ribile esecuzione del figlio di
Dio mentre il cielo è diviso tra
luce e tenebre. Il sole e la luna
compaiono l’uno accanto
all’altra, ad indicare che an-
che il mondo e la natura sono
sconvolti nell’ordinario corso
degli eventi. Dalla volta i quat-
tro evangelisti scrutano e ac-
compagnano la discesa dello
Spirito Santo, con sembianze
di colomba che completa la
santissima Trinità con la raffi-
gurazione del Creatore. Suc-
cessivamente, incamminando-
ci verso la casa museo abbia-
mo scoperto una delle case
Kalimera news
più antiche di Calimera, una
delle poche costituite da due
piani poiché la nostra città era
a “Casale Aperto”, ovvero si
estendeva in superficie non
avendo mura di protezione.
Casa Museo
Sulle finestre ci sono due iscri-
zioni in latino “tutte le cose
vengono da Dio”; non dare per
certo quello che può cambia-
re, sii umile”.
Le case a corte nascevano
con una sola stanza, successi-
vamente altre stanze veniva-
no aggiunte, ma non per in-
grandire la proprietà, serviva-
no come dimora per i figli pri-
mogeniti che, divenuti adulti si
sposavano e avevano figli.
Infine siamo andati a visitare
la casa museo della civiltà
Contadina e della cultura Gri-
ka, allestita in una caratteristi-
ca casa a corte. E’ sostanzial-
mente un punto d’incontro
con la cultura della Grecia Sa-
lentina. Gli ambienti sono ar-
redati a tema e ospitano og-
getti della cultura materiale
che vanno dalla casa,
all’artigianato, alle tradizioni,
f ino a l l ’a rcheologia e
all’architettura. La casa muse-
o vanta
i n o l t r e
una bi-
blioteca
in cui
s o n o
conser-
vate cir-
ca tre-
mile pubblicazioni di Ghetonia
e i volumi delle biblioteche di
V.N. Palumbo e di A. Codardo,
un’emeroteca e una mediate-
ca. Vi si svolgono progetti per
il servizio civile nazionale, tiro-
cini formativi universitari, ri-
cerche per elaborazione di
tesi di laurea e dottorato. La
casa museo si presenta come
un ponte tra generazioni e cul-
ture, un patrimonio da valoriz-
zare e accrescere, giorno do-
po giorno.
Valerio Spedicato, Sara De Riccar-
dis, Gloria Renato (2^ Martignano)
Tiziano Spagnolo 2B
Pagina 5
La pagina degli esteri
Cappella del Cro-
cifisso
Casa Museo
A Martignano durante il perio-
do natalizio viene organizzata
una gara di presepi in miniatu-
ra. Quest’anno ho partecipato
e ho costruito un presepe bel-
lissimo: ho rappresentato Ge-
sù e la sua famiglia in una
grotta di paglia, all’esterno ho
inserito i Re Magi e varie figu-
re di pastori.
Oltre a me hanno partecipato
alla gara anche gli alunni
della scuola secondaria di
Calimera che sono arrivati
primi mentre io mi sono clas-
sificato al terzo posto e ho
vinto trenta euro. Per me è
stata una bellissima espe-
rienza.
Giorgiolino Di Lecce 2A
Pagina 6 Numero Unico
La pagina degli esteri
ARCIMBOLDI
Giuseppe Arcimboldi nato a
Milano nel 1526 e’ noto per le
sue grottesche “Teste Compo-
ste”, ritratti burleschi eseguiti
combinando tra loro oggetti o
elementi dello stesso genere
( p r o d o t t i o r t o f r u t t i c o -
li,pesci,uccelli,libri,ecc…).
Le sue opere più celebri sono
in effetti le otto tavole raffigu-
ranti, in forma di ritratto alle-
gorico,le quattro stagio-
ni(Primavera, Estate,Autunno
e Inverno) e i quattro elementi
(Aria ,Fuoco,Terra,Acqua).
SUMMER (ESTATE)
Il volto è costituito da frut-
ti,verdure e ortaggi,che orna-
no tutto il viso con molti parti-
colari.
Il vestito è formato interna-
mente da grano; sul collo si
nota la scritta “Giuseppe Ar-
cimboldi” mentre sulla manica è inciso l’anno: “1573”.
In quest’opera l’Arcimboldi ha creato una sorta di gioco che
corre tra l’irreale ed il fantastico che suscita un certo fascino.
Martina Montinari 2C
Laura Castrignano’ 2B
Franceso Aprile 2B
Presepi in miniatura
La rubrica dell’arte
Kalimera news
Che fatica! Ma dobbiamo am-
mettere che, quella del Pon di
italiano del modulo 7
2013/14, è stata proprio un’
esperienza unica e fondamen-
tale per approfondire le nostre
conoscenze linguistiche.
A dir la verità, le prime lezioni,
a cominciare dal 13 Gennaio,
ci sono sembrate un po’ noio-
se, perché facevamo solo veri-
fiche e brani di comprensione
che, seppur utili, non ci coin-
volgevano; ora però, ripensan-
doci, ci siamo resi conto che,
in realtà, quelle attività sono
state molto utili per migliora-
re le competenze lessicali da
mettere in uso nella verifica
finale. La parte più bella è sta-
ta quella dei giochi linguistici,
che ci hanno permesso di la-
vorare in gruppo facendo nuo-
ve amicizie e stimolando il no-
stro spirito di sana competizio-
ne.
Nella parte finale del corso
PON ci siamo dedicati alla ste-
sura del copione dell’opera
teatrale: “ME RICORDU” che
poi abbiamo drammatizzato.
In essa viene raccontata una
giornata scolastica degli anni
’50. Abbiamo inserito, anche,
una storia d’amore, nata tra i
banchi e destinata a durare
nel tempo. E’ stato interessan-
te, alcune ricerche, uscite nel
centro storico di Calimera (la
casa museo e varie chiesette
risalenti ad epoche molto anti-
che) con la guida di uno stu-
dioso innamorato della realtà
storico-culturale del nostro
paese. Questa esperienza, è
ormai giunta al termine, ma
siamo sicuri che in noi rimar-
ranno tutte le cose e gli inse-
gnamenti che da essa abbia-
mo appreso.
…………….. ah dimenticavamo,
volevamo ringraziare i due do-
c e n t i c h e c i h a n n o
“sopportato” fino alla fine, la
nostra cara prof.essa Di Mitri
Silvia e il prof. Vito Santo Mar-
zano.
Gli alunni del PON mod.7
Pagina 7
La pagina degli interni
50 ORE DI DURO LAVORO Amarcord: uno spettacolo d’altri tempi
Pubblicità Il futuro è nelle tue mani,
studiando e impegnandoti po-
trai realizzare i tuoi sogni e
avere così un futuro migliore!
RICORDA: il futuro...è
nelle tue mani!!!
Il tuo futuro… lo costruisci tu!!!
Benedetta Mazzei 5C
A Calimera, mercoledì 19
febbraio, gli alunni candidati
della classe 5^ della scuola
primaria hanno svolto le prove
per formare la classe musica-
le per la Scuola Secondaria di
I grado. Essi si sono recati in
sala di musica, al piano supe-
riore della scuola primaria, per
svolgere alcuni esercizi tra
cui: riprodurre col battito delle
mani ritmi diversi, ripetere
sempre con le mani una can-
zoncina accompagnata dal
pianoforte, riconoscere le note
acute e quelle gravi, individua-
re le note suonate col piano-
forte. Di se-
guito i profes-
sori di musica
hanno analiz-
zato le prove
e tre giorni
dopo, sabato
22 febbraio,
hanno reso
noti i risultati; gli alunni scelti
sono stati entusiasti, anche se
c’è stato un po’ di malconten-
to tra quelli a cui non è stato
assegna-
to lo
strumen-
to richie-
sto.
Jacopo
Rollo 5C
Pagina 8 Numero Unico
Per un anno pieno di musica
Le classi musicali
La pagina degli interni
Nella scuola primaria di Cali-
mera, il giorno 12 marzo c.a.,
si sono svolte le elezioni per il
Sindaco e il Consiglio Comu-
nale dei Ragazzi.
I candidati a Sindaco erano:
Bray Lorenzo, esponente della
lista “UNA SCUOLA E UN PAE-
SE MIGLIORE… SI PUO’ “ e Si-
curo Nicolò, a capo della lista
“INSIEME PER MIGLIORARE E
MIGLIORARCI”.
La tensione era alta e durante
lo spoglio il silenzio nell’aula
faceva percepire l’ansia
dell’attesa.
Dopo circa un’ora le classi 5^
hanno avuto il loro SINDACO,
Sicuro Nicolò, e il loro consi-
glio comunale: Aprile Luca,
Badiali Clara, Corlianò Chiara,
Creti Luigi, Marsella Luisa,
Pensa Gloria, Za Aurora i con-
siglieri eletti della lista di Nico-
lò, mentre Bray Lorenzo con
Corlianò Francesco e Mazzei
Benedetta, della lista non vin-
cente, completano il CONSI-
GLIO COMUNALE
DEI RAGAZZI.
Il nuovo sindaco ha
anche nominato i
suoi assessori: am-
biente Badiali Clara,
scuola e cultura
Corlianò Chiara ,
sport Cretì Luigi,
urbanistica Marsel-
la Luisa.
Ora non rimane altro da fare
che rimboccarsi le maniche e
impegnarsi per MIGLIORARE
la nostra comunità dei ragaz-
zi!
Matteo Tommasi 5C
Calimera: elezioni a scuola
Viva il sindaco!
Scuola Primaria– Il Consiglio Comunale dei Ragazzi
Kalimera news
La lettura ti fa grande” è il
c o n c o r s o o r g a n i z z a t o
dall’Istituto comprensivo di
Calimera, e dalla Libreria il
Giardino delle Nuvole. ll festi-
val è realizzato grazie al lavoro
e all'impegno delle insegnanti
dell'Istituto Comprensivo di
Calimera è dell'Assessore alla
Cultura Leo Palumbo. Tra gli
ospiti di questa edizione gli
scrittori: Francesco D’Adamo,
Giuseppe Festa ,Erminia
Dell’Oro, Viviana Mazza, Caro-
lina Capria, Carlo Marconi.
Quattro giorni di incontri, spet-
tacoli, letture e laboratori de-
dicati al mondo dei piccoli let-
tori e una grande mostra mer-
cato con i libri delle case edi-
trici italiane specializzate in
letteratura per ragazzi. Il Festi-
val è un'occasione di promo-
zione della lettura
per i ragazzi a cui
la nostra scuola da
anni partecipa. IL
Premio Città di Cali-
mera è stato asse-
gnato a Silvia Sac-
co Stevanella, per-
ché è stata l’autrice
più votata dai pic-
coli lettori tra tutti
gli scrittori presenti
in concorso nella
scorsa edizione.
Alla premiazione
sono intervenuti
l’Assessore alla cul-
tura del Comune di
Calimera Leo Pa-
lumbo, il Dirigente dell’Istituto
Comprensivo di Calimera Pie-
ra Ligori.
Anna Berrino, Beatriz Dos Santos,
Francesco Tagliafierro 2B
Pagina 9
La pagina degli interni
Per ridere un po’...tra una lezione e l’altra
Pierino dice ad un amico:
”Amo le aule rotonde” e
l’amico gli chiede: “Perché?”
“Perché la maestra non ci può
mettere all’angolo, per puni-
zione! ”
Freddure
Qual e’ il colmo per un pomo-
doro?
Ballare la salsa.
Qual e’ il colmo per un pizza-
iolo?
Avere una figlia di nome mar-
gherita che fa la capricciosa
ogni quattro stagioni.
Qual e’ il colmo per un pesce
palla?
Finire nella rete dello stadio.
A domanda... rispondo!
Cosa fa un budino nel deser-
to?
Attraversa il dessert del Saha-
ra.
Qual e’ il sogno per un verme?
Andare a Newyork, la grande
mela.
Matteo Tommasi 5C
Daniele Capone 5C
La lettura ti fa grande
Il nostro Dirigente Scolastico,
Prof.ssa Piera Ligori, è una
donna cordiale e sempre di-
sponibile a confrontarsi con i
suoi studenti, l’abbiamo inter-
vistata per conoscere qualco-
sa di più di lei, sia riguardo ai
suoi gusti personali che alla
sua vita lavorativa.
Qual è il suo colore preferito?
Il giallo
E il suo piatto preferito?
Mi piace mangiare di tut-
to, amo anche cucinare
sia piatti della tradizione
che della cucina innovati-
va.
Che tipo di musica le pia-
ce ascoltare?
Mi piacciono tutti i generi
musicali pur non avendo
una cultura musicale, nel
senso che non so suona-
re uno strumento. La mu-
sica mi fa stare bene,
rende più leggere le mie
giornate: classica, pop,
tradizionale, ogni genere
coglie una sfumatura del
mio carattere.
Le piace leggere i giorna-
li? Qual è il suo preferi-
to?
Leggo molti giornali: Repubbli-
ca, Il Corriere della sera, la
Gazzetta del Mezzogiorno, Va-
nity Fair, non ce n’è uno prefe-
rito, perché ogni giornale met-
te in evidenza determinati a-
spetti della realtà ed è neces-
sario leggerne molti per farsi
una propria opinione.
Che tipo di studentessa era?
Attenta, puntuale, un po’ sec-
chiona, leggevo molto e aiuta-
va i compagni in difficoltà. Mi
piacevano molto la matemati-
ca e le scienze pur avendo
frequentato il Liceo Classico.
Ricordo che quando frequen-
tavo la scuola media (ora Se-
condaria di I grado) il preside
elogiava la mia classe perché
c’erano molte eccellenze in
matematica, tra cui io.
In che cosa è laureata?
In matematica.
Come mai ha deciso di fare il
Dirigente Scolastico?
Ho iniziato a lavorare nella
scuola nel 1986, prima solo
come docente di matematica,
poi responsabile di sede, fin-
ché, quando mi sono trasferi-
ta all’Istituto “A.De Pace” a
Lecce, la Dirigente mi ha scel-
ta come collaboratrice, da lì
l’idea.
Da quanti anni è in servizio
come Dirigente Scolastico?
Questo è il primo anno.
Le piace il suo lavoro?
Sì, mi piace molto stare insie-
me ai ragazzi; penso che il la-
voro dell’insegnante e della
dirigente sia difficile, ma per-
mette di stare sempre a con-
tatto con le nuove generazioni
e quindi di stare al passo con i
cambiamenti della società. Di
conseguenza ci si sente sem-
pre giovani.
Cosa pensa delle nuove gene-
razioni?
Penso che voi siate molto più
svegli di noi alla vostra età,
più vivaci, più attenti alle novi-
tà, più tecnologici, ma siete
anche più critici, nel senso
che non sempre accettate ciò
che vi viene proposto dai do-
centi e dai genitori; ai miei
tempi questo non succedeva.
Cosa pensa dell’uso dei social
network da parte dei minoren-
ni?
Penso che debba essere mol-
to limitato e monitorato dai
genitori, perché molto spesso
i ragazzi non hanno una reale
conoscenza di quello che può
significare mettere un conte-
nuto su Facebook o su Twitter.
Cosa intende fare per miglio-
rare la nostra scuola?
Intendo continuare a svolgere
le attività già avviate negli an-
ni precedenti dalla Dirigente
Enza Ingrosso, apportando
delle novità: migliorare la co-
noscenza delle lingue stranie-
re, dell’informatica, volgendo
uno sguardo più attento alla
multimedialità.
Gli alunni della 5C
Pagina 10 Numero Unico
Intervista al Dirigente Scolastico
Kalimera news Pagina 11
Calimera, 10 marzo 2014
Egregia Dirigente,
sono un’alunna della 5^C della Scuola Pri-
maria di Calimera. Io vorrei che in questa
scuola e in tutte le altre scuole non ci fosse-
ro litigi tra di noi, vorrei che tutti andassero
d’accordo e si volessero bene. Quindi, cara
Dirigente, la ringrazio per tutto quello che si
fa in questa scuola per insegnare a noi bam-
bini a rispettare gli altri, le regole della scuo-
la e della società civile.
Tanti saluti.
Giulia Nocco 5C
Calimera, 16 aprile 2014
Cara Dirigente,
vorrei chiederLe se noi ragazzi durante la
ricreazione, possiamo andare nella sala poli-
funzionale per parlare, conoscerci, fare ami-
cizia e mangiare in tranquillità. Secondo me
questa sarebbe un’occasione per poter co-
struire rapporti più solidi.
Cordiali saluti
Anastasia De Matteis 5C
Calimera, 10 Marzo 2014
Egregia Dirigente,
sono un’alunna della scuola Primaria di Cali-
mera e Le scrivo perché vorrei che nella mia
scuola ci fossero più spazi verdi. Noi stessi
potremmo “adottare” una parte del giardino,
per creare dei piccoli orti e impegnarci a
mantenerli e curarli durante l’anno. Sarebbe
un’esperienza bellissima da fare con le inse-
gnanti di scienze, che ci permetterebbe di
assistere da vicino alla nascita e alla crescita
di alcune piante.
La ringrazio per la sua disponibilità….
Cordiali Saluti
Chiara Corlianò 5C
Calimera, 16 aprile 2014
Egregia Dirigente,
sono un’alunna della classe 5^C della scuola Pri-
maria di Calimera e Le scrivo per dirle che sono
molto contenta del lavoro che facciamo in classe
con le maestre, tuttavia, molti di noi vorrebbero
dedicare più tempo a fare lavori di pittura e cono-
scere meglio il mondo delle nuove tecnologie at-
traverso l’uso del computer.
Augurandomi che ciò si possa realizzare Le porgo
distinti saluti
Elide Cafaro 5C
Calimera, 10 marzo 2014
Caro Sindaco,
sono un’alunna della classe 5^ C della Scuola
Primaria di Calimera. Nella scuola va tutto benis-
simo, certo, ma vorrei chiederle una piccola co-
sa. I muri dei corridoi, delle aule, degli atri e dei
bagni, sono rovinati, scrostati, pieni di scotch e di
buchi, pieni di scritte e graffi fatti dagli alunni
che sono venuti prima di noi in questa scuola, lei
potrebbe intervenire facendo in modo che i muri
diventassero più colorati e quindi più adatti ad
accogliere bambini della nostra età? Bisognereb-
be anche ricoprire i buchi e poi passare sopra dei
bei colori; come ho detto in precedenza. Così sì
che sarebbe un posto pieno di vita.
Spero che provvederà a fare qualcosa.
Distinti saluti
Benedetta Mazzei 5C
Lettere al giornale
TITOLO: Il passaggio dell’orso
G E N E R E : n a r r a t i v a
d’avventura per ragazzi
AUTORE: Giuseppe Festa
PROTAGONISTI: Karhu (orso),
Kevin e Viola (due volontari)
EDITORE: Salani Editore, Mila-
no
Il libro è ambientato nel Parco
Nazionale d’Abruzzo. Una mat-
tina al parco nascono due or-
si, Karhu e Suuri e, contempo-
raneamente, viene alla luce
anche il figlio di Sandro un
guardaparco. Le vite dei cuc-
cioli d’orsa e del cucciolo di
uomo scorrono parallelamen-
te fino a quando il loro destino
si intreccia tragicamente. In-
tanto, Kevin, uno studente
milanese e Viola, amante del-
la natura, si offrono volontari
per lavorare nel parco e diven-
tano testimoni di un vero e
proprio giallo: qualcuno, spin-
to dalla fame di denaro, sta
cercando di uccidere gli ultimi
esemplari di orsi marsicani.
Grazie all’aiuto del guardapar-
co Sandro, di Viola e di Kevin
la carneficina viene fermata,
ma Karhu muore vittima an-
che egli dell’incoscienza
dell’uomo. Il libro è un omag-
gio alla natura protetta che è
la vera protagonista della sto-
ria; con le sue leggi, i suoi e-
quilibri, insegna all’uomo co-
me vivere in armonia con se
stesso e con l’ambiente che lo
circonda.
La frase che ci ha ispirato di
più: “Un cuore di pietra e bo-
sco che pulsava vivo e miste-
rioso, con i suoi mille volti, le
sue leggi ancestrali. Così vici-
ne a quelle dell’Uomo, così
lontane da quelle degli uomi-
ni”. Elide Cafaro 5C
Luigi Colica 5C
Antonio De Santis 5C
Graziano Curlante 5C
Jacopo Rollo 5C
Aurora Za 5C
Pagina 12 Numero Unico
LE NOSTRE RECENSIONI
Libri (La lettura ti fa grande! Libro in concorso)
Cultura e spettacolo
Film
TITOLO: Mr. Magorium e la
bottega delle meraviglie
REGISTA: Zach Helm
PROTAGONISTA: Dastin Hof-
fmman e Natalie Portman
PERSONAGGI: Eric, Mahoney,
Henry
GENERE: commedia
Il film racconta di un uomo
magico, Mr. Magorium, di 243
anni. Possiede una bottega
magica dove lavora una ragaz-
za di nome Mahoney che è
una pianista. Lei da piccola
era bravissima a suonare il
piano, ma arrivata all’età di
23 anni, non crede più in se
stessa. In quella bottega
“lavora” anche un bambino
Eric, che è solo, senza amici,
ma poi succede qualcosa di
magico. Nella bottega arriva
anche un contabile, molto se-
rio, che non crede nella magi-
a, anche se tutto attorno a sé
è magico. Dopo però accadrà
qualcosa…Questo film è molto
bello, lo consiglio vivamente
agli adolescenti e anche alle
famiglie, perché questa storia
trasmette l’amore tra persone,
ma è anche divertente e credo
proprio che sia adatto a tutti!
Benedetta Mazzei 5C
Illustrazione: Jacopo Rollo 5C
Kalimera news
A Calimera, piccolo paese in
provincia di Lecce, la Pasqua
è più unica che mai.
Ogni anno al suo arrivo è clas-
sico fare un grande pranzo
con amici e familiari e i piatti
tipici sono: l’agnello della non-
na al forno con contorno di
patate, ma soprattutto la
“cuddhura “ un piatto tipico
pasquale preparato dai conta-
dini con pasta frolla e al cen-
tro un uovo sodo.
La mattina di Pasqua si apro-
no le uova di cioccolata e tutti
i bimbi, insieme ad adulti e
anziani festeggiano allegra-
mente.
Il giorno dopo Pasqua, detto
“Pasquetta”, si mangia in
campagna e si passa dalla
pietra di San Vito una pietra
con un buco al
centro (largo solo
30 centimetri!) in
simbolo di augu-
rio. Questa pietra
è situata nella
chiesetta rurale di
San Vito, Si tratta
di un grosso mas-
so calcareo con
un foro nel mezzo
che emerge diret-
tamente dal pavi-
mento. Secondo il
culto cristiano, chi ci passa
attraverso verrebbe purificato,
rinascendo a nuova vita, ma
secondo il culto pagano il pas-
saggio
è sim-
bolo di
ferit l i -
tà.. Nicolò
Sicuro
5C
Pagina 13
Tradizioni del mio paese
Pasqua a Calimera
Cultura e spettacolo
Cuddhure
Pubblicità
Venite alla scuo-la di Calimera
e la cultura sarà sempre vera!
Aurora Za 5C
Viviana Mazza “Storia di Mala-
la”.
Lo studio è alla base della vi-
ta. Per noi ragazzi che fre-
quentiamo l’ultimo anno della
scuola primaria, lo studio è
come le fondamenta di un pa-
lazzo. Ci dobbiamo ritenere
fortunati perché molti bambini
del mondo, come per esempio
Malala che viveva in Pakistan,
non hanno potuto completare
i loro anni di studio con tran-
quillità, a causa della guer-
ra.“Che senso ha rispondere
sempre alla violenza con la
violenza, alla morte con la
morte?”. Questa è una delle
tante frasi, ma tra le più signi-
ficative, pronunciate
da Malala nel libro di
Viviana Mazza.Ogni
bambino che vive la
guerra dovrebbe ave-
re il coraggio di dire:
“L’ISTRUZIONE E’ UN
NOSTRO DIRITTO!”.
Molti uomini impon-
gono la loro volontà
con la violenza, passando dal-
la ragione al torto. Malala, in-
vece, ha saputo far valere i
suoi diritti lottando con le pa-
role, non con la violenza, e ha
alzato la voce per difendere
ciò in cui credeva, non solo
per se stessa, ma anche in
nome delle altre ragazze e
l’ha fatto rischiando tutto, an-
che la sua stessa vita.
L’istruzione per lei era ed è un
diritto di tutti e, nonostante
abbiano tentato di ucciderla,
non si è arresa perché non
poteva lasciare che la paura
sconfiggesse il suo amore per
la vita. I talebani volevano im-
porre a Malala e alle sue ami-
che di non andare a scuola,
per noi questo è sbagliato.
Ognuno ha dei diritti ed è libe-
ro di fare le proprie scelte e di
svolgere il lavoro che fin da
piccolo ha desiderato fare e
nessuno è padrone di ostaco-
larlo; infatti,Malala dice che i
talebani possono fare del ma-
le alle persone, ma “non pos-
sono cancellare i ricordi felici
dalle loro menti e dal loro cuo-
re”. Ella è stata molto corag-
giosa perché, oltre a lottare
per sé stessa, ha lottato per
tutte le persone del mondo
con lo stesso problema e ha
sacrificato la propria vita, per-
ché si è messa contro persone
più grandi e potenti di lei. Per
noi è stata un ottimo esempio
di coraggio e sicurezza, anche
in futuro nell’educazione dei
figli.
Gli alunni della 5^A
Pagina 14 Numero Unico
…grazie allo studio!
La lettura ti fa grande! Libri in concorso
il cammino
La lettura...
Pubblicità
ti facilita...
Marzia Perrone 5C
Kalimera news
Francesco D’Adamo “Oh, free-
dom!”.
E’ la storia di Tommy e la sua
famiglia che, grazie all’aiuto di
Peg Leg Joe ‘the drinking
gourd’, riescono a raggiungere
la libertà dalla schiavitù. Il vi-
aggio ha rappresentato per
Tommy un percorso di crescita
interiore infatti, da ragazzo
che pensava solo a correre
nei campi e a pescare si ritro-
va pronto ad imparare tutto
ciò che serve per diventare
una guida: saper leggere e
scrivere, suonare il banjo e
inseguire con determinazione
le proprie ambizioni.
I ragazzi della 5^B immagina-
no di intervistare i due prota-
gonisti del racconto.
PEG LEG JOE
Signor Peg Leg Joe, da dove
viene e perché si trova qui in
Alabama?
Vengo da lontano e rappre-
sento per tanti una opportuni-
tà…verso la libertà…
Cosa intende per “opportunità
verso la libertà”?
Sono qui per portar via la mia
gente dalla schiavitù e
dall’oppressione. E’ un viaggio
lungo e pieno di ostacoli…ma
ne vale la pena…
Che cos’è quella specie di zuc-
ca che ha sulle spalle?
Questo è il mio banjo , uno
strumento a corda simile alla
chitarra ricavato da una zuc-
ca. Lo uso per accompagnare
le mie canzoni…
Ma le sue sono canzoni parti-
colari?
Si tratta di Spirituals, dei canti
che nascondono un messag-
gio che pochi colgono e sono
indizi per raggiungere la liber-
tà “Steel away, steel away
home”.
Quali sono state le difficoltà
maggiori del tuo cammino?
Sicuramente…tenere unito il
gruppo, lontano dai bianchi,
dai cacciatori di taglie e dai
neri che tradiscono la loro
gente per poche monete…
Secondo lei riuscirà la sua
gente a portare a termine il
viaggio verso la libertà?
Secondo me sì, perché la mia
gente ha coraggio e fede e
perché sono sicuro che quel
ragazzino lì riuscirà a continu-
are dove io lascerò.
TOMMY
Sei stato designato come il
successore di Peg Leg Joe in
questa straordinaria avventu-
ra…credi di farcela, nonostan-
te la tua giovane età?
Sì perché Peg Leg Joe e la mia
famiglia mi hanno trasmesso
forza, coraggio e lealtà.
Che emozioni hai provato
quando sei stato eletto come
successore di Peg Leg Joe?
Ho provato un’emozione gran-
dissima, anche se avevo pau-
ra di non essere all’altezza del
compito che mi è stato asse-
gnato, di lasciare la mia fami-
glia e di diventare grande
all’improvviso dovendomi oc-
cupare della mia gente.
Tommy, cos’è per te la liber-
tà?
No, a questa domanda vorrei
rispondeste voi…Noi
l’abbiamo vissuta sulla nostra
pelle…per voi, dopo aver cono-
sciuto la nostra storia, cos’è
la libertà?
Beh…per noi la Libertà è dirit-
to e rispetto…non essere pro-
prietà di alcuno! Libertà è giu-
stizia ma anche musica, pas-
sione, emozione… è il senso
della vita stessa…perché una
vita senza Libertà…non è vi-
ta…
Ecco ragazzi, avete capito per-
chè è così importante per me
e la mia gente questo lungo
viaggio…
….Sei forte Tommy… siamo
davvero felici di averti cono-
sciuto… Gli alunni della 5^B
Pagina 15
Oh freedom!
La lettura ti fa grande! Libri in concorso
La ginnastica ritmica è una
disciplina sportiva solo femmi-
nile. È uno sport totalmente
diverso dalla danza perché
nella ritmica si usano gli at-
trezzi: la palla, il cerchio, il na-
stro, le clavette e la fune. È
uno sport molto complesso
perché si devono coordinare i
movimenti del corpo e con-
temporaneamente il movi-
mento dell’attrezzo; ma è an-
che divertente.
Io, Benedetta Mazzei, la prati-
co ed ho imparato molte cose.
Ho imparato che quando non
si riesce a fare una cosa si
deve riprovare, non ci si deve
mai scoraggiare e prima o poi
ti riuscirà; ho imparato a sod-
disfare ogni mio desiderio im-
pegnandomi al massimo e,
allenandomi, potrò diventare
qualcuno.
A Melendugno c’è una pale-
stra di ritmica, si chiama LIFE.
Io vado lì a praticare la ritmica
e le allenatrici sono Maria De
Rinaldis e Milena Piccinno.
Sono bravissime, ci incorag-
giano sempre, sanno cosa è
opportuno fare, ci fanno senti-
re il vero spirito di squadra e
ci trasmettono il coraggio per
continuare ad andare avanti
dopo qualsiasi incidente.
Diverse sono le competizioni
che affrontiamo ogni anno e
quest’anno è arrivata una
grande soddisfazione, la LIFE
ha partecipato alle gare di hip
hop e ritmica e con grande
stupore... SIAMO ARRIVATE
PRIME!!!
Dopo le gare io e le mie com-
pagne abbiamo intervistato
una delle nostre allenatrici
MILENA PICCINNO:
Quando è nata la sua passio-
ne per la ritmica e dove?
A Lecce quando ero piccola
Ha partecipato a delle gare
interregionali?
Sì, ho partecipato a tante ga-
re.
Ha mai vinto delle gare? Se
sì, a che posto si è qualifica-
ta?
Sì, ho vinto diverse gare, piaz-
zandomi anche al 1° posto.
Come mai ha deciso di diven-
tare allenatrice?
Perché volevo divulgare e tra-
smettere la mia passione per
la ginnastica ritmica.
Quali sono le ginnaste più bra-
ve del 1°, 2°,3° e 4° grup-
po?
Per me sono tutte brave.
Cosa direbbe alle ragazze che
non praticano la ritmica per
incitarle a praticarla?
Direi che è una disciplina mol-
to affascinante.
Cosa vuol dire per lei
“Ritmica”?
Per me ritmica è: passione e
dedizione.
Chi sono state le sue prime
allieve?
La mia prima allieva è stata la
mia collega Maria.
Quanti anni aveva quando
l’ha allenata?
Aveva 21 anni.
Benedetta Mazzei 5C
Pagina 16 Numero Unico
Ritmica: uno sport affascinante Passione e dedizione per arrivare prime.
La pagina dello sport
Basket e calcio: che passione! Due discipline molto amate a Calimera, sentiamo cosa ne pensano i
rispettivi allenatori
A Calimera lo sport è una di-
sciplina molto praticata dagli
sportivi di tutte le età. In effet-
ti, non c’è che l’imbarazzo del-
la scelta, essendoci alcune
Società Sportive fortemente
radicate sul territorio che atti-
rano atleti anche dai paesi
limitrofi. Tra le discipline più
praticate vi sono il basket e il
calcio, sport completi che faci-
litano il corretto sviluppo fisico
di bambini e adolescenti.
BASKET. Allenatore storico
dell’A.S.D. basket Calimera, è
Federico Quarta, nato 45 anni
fa a Calimera, dove abita e
svolge il suo lavoro di allena-
tore da ben 23 anni. Il suo co-
lore preferito è il rosso e pre-
ferisce mangiare pesce e riso.
Ascolta musica diversa, a se-
conda del suo stato d’animo,
ma non gli piacciono sicura-
mente i generi: rap, hip hop e
rock. Nel tempo libero, quan-
do non allena, gli piace legge-
Kalimera news
re, guardare i film e, natural-
mente, seguire il basket. Per
conoscerlo meglio gli abbiamo
posto alcune domande.
Com’ è nata la sua passione
per il basket?
È incominciata a scuola a 17
anni.
Cosa l’ha portato a di-
ventare allenatore?
Ero un giocatore valido
e, quindi, ho voluto tra-
smettere quello che sa-
pevo ad altri giocatori.
In quale squadra ha gio-
cato e in quale ruolo?
Ho giocato soprattutto
nella squadra del Maglie
ricoprendo il ruolo di
guardia essendo più bra-
vo in difesa.
Ha allenato altre squadre ol-
tre al Calimera ?
Sì: il Lecce il Maglie, Nardò e
San Cesareo.
Quando scade il suo mandato
di allenatore del Calimera?
Il mio contratto non ha termi-
ni.
Fino ad ora qual è stato la
squadra più dura da sostene-
re?
Quella del Galatina under 19.
Se la squadra è in svantaggio
cosa fa per tirare su il morale
ai suoi giocatori ?
Grido per incoraggiarli e consi-
gliarli.
Quale schema usa?
Dipende dai giocatori e dalle
circostanze. La squadra è dut-
tile, capace di fare molte cose,
non abbiamo uno schema fis-
so di attacco e difesa, è una
squadra poliedrica.
Chi sono i giocatori più forti
della squadra serie D?
Andrea Saracino e Gaetano
Montinaro perché hanno più
esperienza.
Farà salire il Calimera in serie
D ?
Se si impegna ci riuscirà, si
spera tra un paio d’anni.
Se dovesse consigliare a noi
ragazzi di fare basket quali
argomentazioni sceglierebbe?
Il basket è uno sport molto
spettacolare e divertente che
permette di fare gruppo con i
compagni di squadra, quindi è
consigliato anche ai fini della
socializzazione.
CALCIO. Andrea Panico ha 35
anni, è nato a Napoli, ama il
colore blu e il suo piatto prefe-
rito sono gli spaghetti con le
vongole. Si è diplomato presso
l’Istituto Tecnico Commerciale
dopodiché si è dedicato piena-
mente alla sua grande passio-
ne: il calcio. Si definisce un
buono con la tendenza a pren-
dere decisioni affrettate. Ben
volentieri si è prestato ad es-
sere intervistato dagli alunni
della 5^C molti dei quali sono
suoi allievi.
Come, quando e dove è nata
la sua passione per il calcio?
In un campo di calcio in cam-
pagna. È una passione di fa-
miglia, infatti mio padre era
un portiere.
Secondo lei, a che età biso-
gnerebbe incominciare a pra-
ticare il calcio?
Intorno ai 5 o 6 anni.
Per quale squadra di serie
A tifa e perché?
Per il NAPOLI perché sono
nato a Napoli.
Qual è stata la prima squa-
dra che ha allenato?
Il Lecce Calcio.
È vero che allena la
“PRIMAVERA” del Lecce?
Si è vero.
Quanti anni aveva quando
ha iniziato a fare
l’allenatore?
Avevo 33 anni, ho preso la
decisione dopo aver avuto un
infortunio grave.
Quali sono i migliori giocatori
che allena?
Guadalupi e Chironi.
Che studi ha fatto?
Ho frequentato e mi sono di-
plomato all’Istituto Tecnico
Commerciale.
I suoi figli praticano il calcio?
Solo mio figlio maggiore, Mat-
teo.
Che tipo di schema usa?
Lo schema 4-2: 4 difensori, 4
centrocampisti e 2 attaccanti.
Secondo lei, perché un ragaz-
zo dovrebbe praticare il cal-
cio?
Perché è un gioco di gruppo,
dà molto dal punto di vista
fisico e insegna il rispetto del-
le regole. Gli alunni della 5^C
Pagina 17
La pagina dello sport
E’ in continuo aumento il nu-
mero delle persone che prati-
cano un’attività sportiva. Si
iniziò a parlare di sport nel
776 a.C. quando i Greci per
primi inventarono i giochi o-
limpici. Oltre per divertire lo
sport è importante per
l’educazione del carattere, per
contenere la rabbia e lo
stress. Inoltre lo sport crea
occasioni di condivisione e
consente di fare amicizie. Pra-
ticando sport si impara lo spi-
rito di squadra, infatti nel cal-
cio, nel basket, nella danza, è
molto importante essere uniti
e non lasciarsi indebolire dalle
altre squadre.
Con le nuove tecnologie si so-
no superati anche i limiti fisici
dando così la possibilità an-
che ai disabili di praticare
sport e di gareggiare alle para-
olimpiadi.
Noi pratichiamo sport fin da
quando eravamo bambini, e
consigliamo a tutti, grandi e
piccoli, di praticare uno sport,
Per gli sportivi è molto impor-
tante la nutrizione, e dobbia-
mo ricordarci che
tutto ciò che intro-
duciamo nel no-
stro organismo
deve servire come
b e n z i n a
(CALORIE), come
proteine (VITAMINE, MINERA-
LI, FIBRE, ANTIOSSIDANTI), e
per la regolazione termica
(L’ACQUA DELLE BEVANDE E
DEI CIBI). Il motore umano ha
bisogno di una miscela di ma-
c r o n u t r i e n t i
(CARBOIDRATI ,PROTEINE,
GRASSI). Alimentazione bilan-
ciata significa introdurre ogni
giorno una buona varietà di
alimenti (CEREALI, LEGUMI,
CARNE).
Alessandro Boghiu 2B
Alessia Calogiuri 2B
Sofia Longo 2B
Giorgia Puzzovio 2B
e corse. E’ da qui che ho capi-
to cosa mi sarebbe piaciuto
fare nella vita, ovvero curare
gli animali e la natura.
Il ricordo più bello che ho è
quello della gara in cui sono
arrivata prima, ma ci sono sta-
ti anche momenti difficili, per
esempio una caduta in segui-
to alla quale mi sono rotta un
ginocchio.
Nel periodo di convalescenza
ho scoperto l’esistenza
dell’ippoterapia, insieme di
tecniche che utilizzano il ca-
vallo per migliorare lo stato di
Per me lo sport significa liber-
tà. Mi piace andare a cavallo,
con questi animali ho instau-
rato un rapporto di vera amici-
zia.
Questa passione è nata grazie
al mio amico Stefano, un ra-
gazzo disabile amante anche
lui dei cavalli. Quando un gior-
no mio zio mi regalò una ca-
valla, sono stata felicissima,
non credevo ai miei occhi, era
tutta mia, non avevo mai visto
un animale così grande.
Con il mio amico Stefano
spesso facevamo lunghe pas-
seggiate a cavallo, gare, salti
salute di persone affette da
autismo, sindrome di Down, o
altre patologie.
Diletta Martano 2^ Martignano
Pagina 18 Volume 1, Numero 1
Lo sport: un valido aiuto per vivere bene
La pagina dello sport
Per me lo sport è….
Titolo notiziario Pagina 19
I campioni e lo sport
La pagina dello sport
Il fisico risente dello stress che subisce il cor-po e anche di quello psi-cologico. E' naturale che il pubblico e la compa-gnia che aspettano l'ar-tista ospite abbiano gli occhi puntati su di lui e
si aspettino la grande performance. Bisogna stringere i denti e ma-scherare qualsiasi pro-blema fisico. Non si può sbagliare.
( ROBERTO BOLLE) BALLERINO
Il talento ti fa vincere una partita. L'intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.
(MICHAEL JORDAN)
GIOCATORE DI BASKET
La libertà è un valore
fondamentale. Appena
mi sento costretta, mi
ribello e faccio il contra-
rio.
(FEDERICA PELLEGRINI)
NUOTATRICE
Faccio una cosa molto
bene, ma il talento non
basta. E' il primo inse-
gnamento che mi ha
trasmesso il coach.
Puoi aver talento, ma
se non lavori dura-
mente non diventi un
campione.
Tra me e il pallone c’è un rapporto speciale. Ancora
oggi, come quando ero bambino, so già come dovrò
trattarlo e cosa dovrò farne prima ancora che mi ar-
rivi tra i piedi. (LIONEL MESSI) CALCIATORE
Alessandro Boghiu, Alessia Calogiuri, Sofia Longo, Giorgia Puzzovio 2B
via Ugo Foscolo, 1 tel. 0832.872014
E-mail: [email protected]
Istituto Comprensivo Calimera-
Martignano (LE)
Scuola Primaria 5C Cali-
mera
Direttore: Sicuro Nicolò
Grafici: Berrino Brizio,
Ciccarese Franceso, Cor-
lianò Chiara, De Matteis
Anastasia, Nocco Giulia,
Perrone Marzia, Rollo Ja-
copo, Za Aurora.
Fotografi: Capone Daniele,
Curlante Graziano, Friolo
Giorgia, Tommasi Matteo
Redattori: Cafaro Elide,
Colica Luigi, De Santis
Antonio, Longo Silvia, Maz-
zei Benedetta, Nikola Ni-
kolov.
Tutor: Marsella Antonella,
Tommasi Alessandra
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Maria Lucia
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no, Dos Santos Beatriz,
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fierro Francesco .
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Lorella
La redazione