Istituto Comprensivo “Belforte Del Chienti” - Roma · Il giro del mondo in 80 giorni N U M E R...

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Cari genitori, è per me un grande piacere pre- sentare il primo numero del giorna- lino scolastico dell’I.C. “Belforte del Chienti”, che raccoglie gli articoli prodotti dalle alunne e dagli alunni nel cor- so del corrente anno scolastico. Tali articoli sono frutto di un grande impegno didattico all’interno delle classi e delle sezioni, non- ché di un ingente la- voro di coordinamen- to tra i docenti dei diversi ordini di scuo- la. Pertanto, vorrei innanzitutto rin- graziare l’intero gruppo di lavoro (i miei collaboratori, le funzioni stru- mentali, i docenti delle classi e se- zioni), per averne curato l’ideazione, la realizzazione e la pubblicazione, spesso offrendo vo- lontariamente il proprio tempo per garantire un’ulteriore opportunità di formazione e di apprendimento ai vostri figli. Ma, naturalmente, il mio più since- ro apprezzamento va a tutti gli alunni che con il loro impegno sono riusciti a confi- gurarsi come una ve- ra e propria redazio- ne giornalistica, com- posta dai “piccoli” dell’infanzia che han- no dato il loro prezio- so contributo, e dai ragazzi della scuola primaria e seconda- ria, che si sono cimentati nel confe- zionamento degli articoli. Mi auguro che questa iniziativa possa contribuire a far conoscere, anche fuori dell’edificio scolastico, le molteplici esperienze educativo- didattiche realizzate du- rante l’anno in corso. Il 21 maggio alle ore 9.00 tutte le classi della scuola “Palatucci” si sono recate nella biblioteca per assiste- re alla “Lettura Condi- visa”. Questo evento si svolge nelle scuole del lll e IV municipio, da molti anni, coinvolgen- do tutti i gradi di scuola a partire dall’infanzia fino alle scuole medie. Il libro letto quest’anno è sta- to “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne. Sono intervenuti molti genitori che hanno da- to la loro disponibilità a leggere alle classi, la Presidente dell’Associazione dei Genitori Elisabetta Valente, la Dirigente del nostro Istituto, Angela Minerva, e la Di- rigente dell’I.C “Via Nicolai”, Gabriella Ro- mano. Per concludere l’esperienza, la nostra Dirigente ha ricordato che una comunità che apre insieme un libro, quando lo chiude è mol- to più unita. Classi VA e VB primaria Lettera della Dirigente per presentare il nuovo giornalino dell’ Istituto Comprensivo Belforte del Chienti UNA NUOVA AVVENTURA Sommario Lettera della Dirigente 1 Presentazione della scuola 2 Uscite, attivi- tà, progetti 4 Eventi 14 Notizie 16 Giochi, sport, lettere 18 Biblioteca, curiosità, app 19 Un viaggio fantastico in un classico della letteratura dell’infanzia Il giro del mondo in 80 giorni Giugno 2014 NUMERO 0 Istituto Comprensivo “Belforte Del Chienti” - Roma P.3

Transcript of Istituto Comprensivo “Belforte Del Chienti” - Roma · Il giro del mondo in 80 giorni N U M E R...

Cari genitori, è per me un grande piacere pre-

sentare il primo numero del giorna-lino scolastico dell’I.C. “Belforte del Chienti”, che raccoglie gli articoli prodotti dalle alunne e dagli alunni nel cor-so del corrente anno scolastico.

Tali articoli sono frutto di un grande impegno didattico all’interno delle classi e delle sezioni, non-ché di un ingente la-voro di coordinamen-to tra i docenti dei diversi ordini di scuo-la.

Pertanto, vorrei innanzitutto rin-graziare l’intero gruppo di lavoro (i miei collaboratori, le funzioni stru-mentali, i docenti delle classi e se-zioni), per averne curato l’ideazione, la realizzazione e la pubblicazione, spesso offrendo vo-

lontariamente il proprio tempo per garantire un’ulteriore opportunità di formazione e di apprendimento ai vostri figli.

Ma, naturalmente, il mio più since-ro apprezzamento va a tutti gli alunni che con il loro impegno sono riusciti a confi-gurarsi come una ve-ra e propria redazio-ne giornalistica, com-posta dai “piccoli” dell’infanzia che han-no dato il loro prezio-so contributo, e dai ragazzi della scuola primaria e seconda-

ria, che si sono cimentati nel confe-zionamento degli articoli.

Mi auguro che questa iniziativa possa contribuire a far conoscere, anche fuori dell’edificio scolastico, le molteplici esperienze educativo-didattiche realizzate du-rante l’anno in corso.

Il 21 maggio alle ore 9.00 tutte le classi della scuola “Palatucci” si sono recate nella biblioteca per assiste-re alla “Lettura Condi-visa”.

Questo evento si svolge nelle scuole del lll e IV municipio, da molti anni, coinvolgen-do tutti i gradi di scuola a partire dall’infanzia fino alle

scuole medie. Il libro letto quest’anno è sta-to “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne. Sono intervenuti molti genitori che hanno da-to la loro disponibilità a leggere alle classi, la Presidente dell’Associazione dei Genitori Elisabetta Valente, la Dirigente del nostro Istituto,

Angela Minerva, e la Di-rigente dell’I.C “Via Nicolai”, Gabriella Ro-mano.

Per concludere l’esperienza, la nostra Dirigente ha ricordato che una comunità che apre insieme un libro, quando lo chiude è mol-to più unita. Classi VA e VB primaria

Lettera della Dirigente per presentare il nuovo giornalino dell’Istituto Comprensivo Belforte del Chienti

UNA NUOVA AVVENTURA Sommar io

Lettera della

Dirigente 1

Presentazione

della scuola 2

Uscite, attivi-

tà, progetti 4

Eventi 14

Notizie 16

Giochi, sport,

lettere 18

Biblioteca,

curiosità, app

19

Un viaggio fantastico in un classico della letteratura dell’infanzia

Il giro del mondo in 80 giorni

G i u g n o 2 0 1 4 N U M E R O 0

Istituto Comprensivo “Belforte Del Chienti” - Roma

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San Basilio: la scuola tra vecchio e

nuovo.

mensa, teatro palestra e laboratori. La sua apertura permise di trasferire alcune classi delle scuole vicine in modo da non fare più i doppi turni. La scuola media di Via Belforte del Chienti venne aperta il 1 settembre del 1993 e costruita proprio dove sorgeva l'ex Fosso di San Basilio. La scuola dell'infanzia di Via Montemonaco fu inaugurata nel 1995. Queste scuole operano in un territorio socialmente difficile e sono frequentate da alunni provenienti dai quartieri vicini che si sono sviluppati negli ultimi 30 anni, come Torraccia e Casal Monastero. Inizialmente questi alunni non avevano le scuole nei loro quartieri, ma ora che le hanno, in molti hanno scelto di continuare a frequentare quelle di San Basilio, per la ricchezza della loro offerta formativa e la qualità dell’insegnamento.

Nel quartiere di San Basilio a Roma ci sono molte scuole. Quella in cui noi frequentiamo la 4° elementare si chiama Giovanni Palatucci. Questa scuola fa parte dell’Istituto Comprensivo Belforte del Chienti; oltre alla nostra scuola ci sono anche la scuola media Federico Fellini e la scuola materna Montemonaco. Nel passato c’erano pochissime scuole e i bambini erano costretti ad andare lontano dal quartiere. Prima nelle scuole non c’erano le mense, i laboratori e le palestre. I bambini mangiavano a casa. A volte era permesso portare del cibo da casa e fermarsi a scuola nel pomeriggio per fare i compiti. Oggi noi possiamo andare a scuola fino alle 16:30, mangiamo nella mensa scolastica, e facciamo molte attività oltre l’ orario scolastico: attività sportive per grandi e piccoli (danza, karate, balli di gruppo). Le scuole Montemonaco, Palatucci e Fellini si sono unite nel 2012. La Montemonaco è la scuola dell’ infanzia. Ha un parco verde

attrezzato con giochi ed aule spaziose. La scuola ha un grande salone dove si svolgono attività motorie e teatrali. La Palatucci ha classi di elementari e di scuola dell’infanzia. Ha la palestra (con bagni,docce e spogliatoi), il laboratorio multimediale, il laboratorio di musica, quello teatrale e quello scientifico dove c’è un forno per cuocere la ceramica ed uno per cucinare. Nel giardino c’è un campo dove poter giocare a calcio o a basket. Il giardino interno ha il terreno di sabbia per evitare che i bambini (piccoli) si facciano male. La Fellini è la scuola media che prende nome dal famoso regista. Lì c’è la presidenza delle tre scuole. Nella scuola si può imparare, iscrivendosi alle sezioni musicali, a suonare uno strumento e poi partecipare all’orchestra. Molte classi hanno una LIM (lavagna multimediale) che è collegata a Internet. Nel teatro multimediale si tengono spettacoli scolastici o concerti.

La nostra scuola

SCUOLA NEWS P a g i n a 2

San Basilio venne per molti anni considerata una zona rurale tanto è vero che la legge 577 del 1928 che prevedeva l'istruzione obbligatoria per tutti bambini dai sei anni,non veniva considerata per San Basilio quindi le scuole non vennero istituite. Nel 1936 venne aperta la prima scuola per i bambini di 6-7 anni ma la popolazione della borgata era ostile e ribelle all'educazione scolastica e tutte le insegnanti abbandonarono l'incarico. Poi i fascisti aprirono una scuola con due maestri militari ma nel 1940 venne chiusa per la guerra. Solo le suore Sacramentine nel 1941 seppero stare vicino alla popolazione e piano piano istruirla. Nel 1954 venne aperta la scuola elementare di Via Fabriano che rappresentò lo sforzo di scolarizzare la borgata contemporaneamente alla ricostruzione dei lotti delle case popolari. La scuola elementare di Via Pollenza venne inaugurata nel 1976 ed ospitava sia l'elementare che la media. Aveva

Articoli a cura delle classi

IVA e IVC

Scuola primaria

In quest’ottica, è nostra intenzione continuare a curare gli ambiti nei quali la scuola si è distinta per capacità innovativa: il potenziamento dei percorsi curricolari e di educazione alla legalità, i progetti volti a sostenere l’integrazione scolastica dei bambini

non italofoni che popolano il nostro territorio, l’inserimento degli alunni diversamente abili, il potenziamento della lingua inglese, le attività di continuità tra la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, le iniziative a più decisa valenza orientativa, indirizzate ad accompagnare i ragazzi nella delicata fase di passaggio al secondo ciclo di istruzione. Il prossimo anno scolastico nel Plesso Fellini verrà avviata la sperimentazione della classe 2.0, che contribuirà ad innovare l’ambiente di apprendimento attraverso l’integrazione delle nuove tecnologie nella didattica. Il progetto è molto ambizioso e non consiste nella mera sostituzione dei libri cartacei con i tablet, ma si propone di sperimentare, giorno dopo giorno, nuove modalità di insegnamento per potenziare l’apprendimento e motivare ulteriormente i nostri alunni. Continueremo a incrementare le proposte volte ad arricchire l’Offerta Formativa, anche grazie all’apporto prezioso di Enti e Associazioni che collaborano costantemente con la scuola. Ci impegneremo affinché le attività didattiche, con una particolare attenzione allo sport, alla musica e al teatro, possano in maniera sempre più efficace, incontrare gli stili cognitivi dei nostri alunni, prevenire e ridurre i fenomeni di disagio e dispersione scolastica, promuovere il successo formativo di ognuno di loro. Insieme cercheremo di fare sempre di più e sempre meglio. L’auspicio, quindi, è che questa iniziativa stimoli tutti al confronto, dia vita ad ulteriori occasioni di riflessione e di proposta, concorra a segnare percorsi comuni di condivisione e di crescente responsabilizzazione. In questo spirito, la pubblicazione del giornalino non può che creare un clima di entusiasmante condivisione intorno al nostro affascinante progetto. Buona lettura! Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Angela Minerva

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“Il prossimo

anno scolastico

nel Plesso

Fellini verrà

avviata la

sperimentazion

e della classe

2.0”

Lettera della Dirigente per presentare il nuovo giornalino dell’Istituto Comprensivo Belforte del Chienti

UNA NUOVA AVVENTURA (continua)

SCUOLA NEWS

Il 7 maggio due classi di terza media dell’I.C.Belforte del Chienti sono andate a visitare il Museo della Resistenza di Via Tasso e le Fosse Ardeatine, accompagnate da alcuni professori.

Siamo andati a visitare questi luoghi prima di tutto perché rientrano nel programma di storia di questo anno, ma soprattutto perché sono una testimonianza particolarmente significativa di un periodo tragico vissuto dalla nostra città. Infatti lo scopo di questa uscita didattica era quello di far capire a noi ragazzi che la città, se la si sa ascoltare, riesce a parlarti e darti qualcosa. I monumenti, le opere d'arte, i luoghi legati alla memoria del passato sono muti solo per chi non conosce la loro storia. Personalmente, quando sono entrata nel palazzo che ha ospitato il comando generale della Gestapo durante l'occupazione tedesca nel corso della seconda guerra mondiale e quando sono entrata nelle cave dove sono

stati fucilati per rappresaglia oltre 350 cittadini romani, mi sono sentita come oppressa da un senso di tristezza e angoscia. Ho anche provato ad immedesimarmi in quelle persone che vi erano state uccise, alcune giovanissime, tutte senza alcuna colpa se non, in alcuni casi, quella di aver messo in gioco la loro vita per permettere a noi di vivere in un mondo migliore. Se vi fossi andata senza prima aver parlato a scuola di questo argomento sicuramente non sarei riuscita a capire l'atmosfera di questi luoghi e il messaggio che trasmettono. Invece così ho apprezzato questa esperienza, che è stata secondo me davvero utile e interessante. Marta Rosati III B Scuola Media F. Fellini

Visita al Museo della Resistenza e alle Fosse Ardeatine Una pagina tragica della nostra Storia

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Se comprendere è impossibile,

conoscere è necessario.

Primo Levi, Se questo è un uomo

VISITA ALLA MOSCHEA DI ROMA

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La conoscenza della religione islamica

La moschea di Roma è situata vicino ai Monti Parioli e lo scorso 30 aprile le classi I A e III A della Scuola Media Fellini sono andate a visitarla. Appena si entra nel cortile della moschea si vede una fontana che ricorda ai fedeli la funzione purificatrice dell’acqua: infatti i musulmani, prima di entrare in moschea a pregare, devono aver fatto le “abluzioni”, cioè devono aver lavato alcune parti del corpo. Fuori dalla moschea abbiamo anche visto il minareto, una torre molto alta da dove il muezzin richiama i fedeli alla preghiera. Solo che questo a Roma non viene fatto per non disturbare gli altri cittadini che non sono di religione islamica. Prima di entrare in moschea tutti quanti abbiamo dovuto toglierci le scarpe e noi ragazze abbiamo messo un velo in testa per coprire i

nostri capelli, proprio secondo l’usanza del mondo islamico. L’interno della moschea è molto grande, tutto il pavimento è ricoperto di tappeti inoltre non ci sono panche né sedie. Su uno dei lati è raffigurata una porta decorata con un mosaico: essa indica la direzione verso cui devono rivolgersi i musulmani quando pregano, cioè la direzione in cui si trova La Mecca, la città santa della religione islamica. Nella moschea le donne sono divise dagli uomini, infatti loro pregano nel matroneo, una zona a parte. I musulmani recitano sempre le loro preghiere in arabo. Ci sono molte differenze fra la religione cattolica e quella islamica. Per esempio per i musulmani non esistono i sacramenti, infatti quando nasce un bambino gli vengono solo sussurrati dei versetti del Corano all’orecchio; inoltre i musulmani i

non rappresentano in alcun modo il loro Dio, infatti nella moschea non c’erano né statue, né dipinti. Ho imparato che alla base della religione islamica ci sono i cosiddetti cinque pilastri ovvero i cinque doveri fondamentali che ogni musulmano deve osservare: testimoniare la fede in Allah, pregare cinque volte al giorno, fare l’elemosina, fare il digiuno durante il mese del Ramadan, andare almeno una volta nella vita in pellegrinaggio a La Mecca. Questa visita mi è piaciuta molto perché mi ha fatto conoscere una cultura diversa e affascinante e mi ha aiutato a capire meglio le abitudini e i riti di coloro che professano la religione musulmana. Cristina Troiani III A Scuola Media F. Fellini

Le ragazze

della III A e

le loro inse-

gnanti con il

capo coperto

secondo

l’usanza musul-

mana

Progetto Unplugged to anche un progetto che ci ha aiutato a co-noscere meglio tutti i nostri compagni. In più di una unità, infatti, ognuno doveva esprime-re la propria opinione sull’argomento che sta-vamo trattando. È stato un modo per capire come ragionano tutti i nostri compagni. Unplugged ha tirato fuori da ognuno di noi la capacità di capire quando è oppurtuno dire no; quando è opportuno distaccarsi dal grup-po, che, magari, sta prendendo una strada sbagliata. Un’altra unità che ci ha colpito è stata quella che parlava del tabagismo ossia del fumo. Abbiamo capito perché il fumo fa male. Unplugged è stato davvero un grande progetto che ci ha dato molte informazioni utile per capire che alcune scelte non vanno prese!!! Alice Capparella III E Scuola media F.Fellini

Non avete voglia, durante l'ora di Scienze motorie, di giocare a pallavo-lo o fare ginnastica? La nostra scuola ha la soluzione: "Nuoto in cartella". Tre parole e tanto divertimento! Fun-ziona così: durante le due ore di Scienze motorie, accompagnati dalle professoresse Quinci o Salese, gli alunni che aderiscono all’iniziativa, si recano alla piscina del vicino centro sportivo Wellness Village. In acqua per un’ora e mezza ogni settimana per due anni gli alunni imparano le basi e migliorano gli stili: stile libero, dorso, rana e delfino. Invece, in terza media, oltre a perfezionare gli stili, i ragazzi partecipano ad un corso di "Salvamento in acqua": attraverso lezioni pratiche e teoriche, degli es-perti ci descrivono i pericoli che si corrono in acqua e i migliori modi per intervenire a salvare chi è in pericolo.

Grazie a questo corso, a sedici anni, chi vorrà potrà diventare bagnino. I primi due anni, ci si reca in piscina per circa 4 mesi (da gennaio ad aprile), l’ultimo anno invece per due mesi circa (da febbraio a marzo). Oltre ad essere un’ ottima alternativa alle ore di scienze motorie, questo pro-getto è anche una grande opportunità per imparare e perfezionare il nuoto che è uno sport bello, divertente e so-prattutto completo. Noi, alunni della 3E, abbiamo aderito all’iniziativa sin dalla prima media. Ci siamo trovati molto bene e abbiamo imparato nozio-ni fondamentali per nuotare e per aiu-tare persone che necessitano di un aiu-to in acqua. Il progetto "Nuoto in car-tella" é un’opportunità imperdibile! Ve lo consigliamo! Alice Capparella IIIE Scuola Media F. Fellini

Nuoto in cartella

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Il progetto Unplugged, si pone l'obiettivo di far conoscere, a noi ragazzi, i rischi che

si corrono quando si fa uso di droga o si fuma. La nostra classe, la IIIE, vi ha aderito. Il progetto è diviso in 12 unità, ognuna con argomento diverso. In questo progetto abbiamo anche discusso ri-guardo al fare o non fare parte di un gruppo, cioè capire se, in un gruppo, siamo coerenti con noi stessi oppure se ci facciamo influenzare dagli altri. Noi crediamo che sia importante ragionare con la propria testa perché ognuno deve essere respon-sabile di se stesso e delle scelte che prende. L’uni-tà che ci ha più colpito è stata la nona, nella quale si parlava della droga. È molto importante conos-cere i pericoli che si possono correre perché ti spingono a stare lontano da qualsiasi tipo di sos-tanze stupefacenti, anche quando magari, proprio nel tuo gruppo, c’è chi ne fa uso. Unplugged è sta-

Un progetto utile e divertente

Visita a Palazzo Montecitorio

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Il giorno 22 maggio 2014, le classi 2A e 3A della scuola media Federi-co Fellini, hanno avuto la magnifica occasione di visitare uno dei luoghi del potere di Roma: Palazzo Mon-tecitorio. La storia di questo edifi-cio, sede della Camera dei deputa-ti, risale al 1653 quando il papa Innocenzo X commissionò a Gian Lorenzo Bernini la realizzazione di una residenza privata da donare ad una sua nipote che andava in sposa ad un membro della famiglia Ludovisi. Dopo qualche anno, in seguito alla morte del papa e dello stesso Bernini, i lavori del palazzo furono sospesi. Furono ripresi qualche anno dopo dall'architetto Carlo Fontana ma fu cambiata la destinazione del palazzo che di-venne la sede del tribunale pontifi-cio. Montecitorio cominciò ad ospitare la Camera dei deputati quando Ro-ma diventò capitale del Regno d'I-talia. Tuttavia, già nel 1900, la sala delle riunioni venne chiusa poiché l’acustica non era buona, inoltre d’inverno faceva molto freddo e d’estate molto caldo. Allora la struttura del palazzo venne modifi-cata da Ernesto Basile, un architet-to palermitano esponente dello stile liberty. Egli costruì una nuova ala del palazzo collegata a quella precedente da un lungo e ampio corridoio rettangolare sopranno-minato Transatlantico per via delle decorazioni e dell'arredamento simili a quelli di una nave; in ques-ta nuova ala costruì l'attuale sala

delle riunioni dei Deputati della Camera. Abbiamo visitato in particolare quattro luoghi di Palazzo Monteci-torio: il Transatlantico, dove i poli-tici sostano, in attesa di entrare nella Camera, discutono o stringo-no alleanze; il Corridoio dei busti che conserva i busti dei più noti politici italiani; la Sala Gialla, dedi-cata ad Aldo Moro, con le decora-zioni in oro zecchino e un meravi-glioso lampadario; infine siamo entrati nell'aula delle riunioni. Essa é a forma di semicerchio, e ospita 315 deputati divisi per partiti. Ogni partito occupa un posto preciso a "destra" o a "sinistra" del Presi-dente della Camera. Nella parte alta dell'aula ci sono alcuni palchi riservati ai giornalisti e altri ai cit-tadini in quanto le sedute sono

pubbliche e chiunque, dopo aver superati vari controlli, può assistervi. Al di sopra dei palchi c'é un meraviglioso dipinto che corre per tutto il perimetro della sala e raffigura le virtù dell'Italia e alcune scene della sua storia. La sala è coperta da un meraviglioso velario cioè un soffitto in vetro decorato in stile liberty. Questa visita è stata di certo molto interessante e anche molto importante, infatti è be-ne che noi ragazzi vediamo da vicino i luoghi in cui si prendo-no decisioni importanti per la nazione e per i cittadini. Sofia Milian Villa III A Scuola Media F. Fellini

Bicinfanzia

Alla fine del nostro percorso "Star be-ne insieme" con le maestre abbiamo esplorato il museo dei bambini. En-trando abbiamo affinato i nostri sensi, fatto la spesa al supermercato, pian-tato i pomodori, fatto un salto in ban-ca, al distributore per la benzina e tornati a scuola pronti per raccontare la nostra avventura. Noi pensiamo che le nostre scuole, anche se non sono strutture

moderne, siano scuole buone fatte da bravi insegnanti che ci aiutano a crescere e condividere, ci aprono la mente, ci insegnano a vivere e le consigliamo anche ai nostri amici. Scuola dell’Infanzia—Palatucci

Explor...iamo

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Anche quest'anno noi bambini dell'ul-timo anno scuola dell'Infanzia, portia-mo le bici a scuola per esibirci in un piccolo percorso organizzato dalla maestra Paola, che ogni anno si di-verte a farlo sempre più impegnativo. Ma noi, alcuni senza rotelle, altri con 2 e persino qual-cuno con una sola rotellina, siamo riusciti a percorrerlo tutto. Alla fine

siamo stati premiati con la medaglia "dorata". Scuola dell’Infanzia—Palatucci

L’ORCHESTRA: IL FIORE ALL’OCCHIELLO

DELLA NOSTRA SCUOLA

Rientrati dalle vacanze, in classe ab-biamo trovato una grande sorpresa: la LIM! La lavagna interattiva multimediale ci ha permesso di navigare in internet (vedere il telegiornale della BBC, lo sceneggiato di Oliver Twist in inglese e canzoni su Youtube), di vedere film in dvd e condividere file con nostre esperienze personali, in classe e sen-za spostarci. Ci è piaciuto molto ve-dere il saggio di pianoforte di Noemi. Grazie a questa novità abbiamo cam-biato il nostro modo di studiare e fare ricreazione. Per l’italiano e la storia la maestra ha comprato due libri con esercizi interattivi…ma in realtà erano proprio facili per noi e più che studia-re ci siamo fatti un sacco di risate. A Natale abbiamo visto il musical tea-trale “Scrooge” di Charles Dickens e poi tante altre cose come ad esempio due versioni de “Il giro del mondo in 80 giorni” in cartone e in film, il docu-mentario in inglese “Planet ocean”,

documentari sul Big Bang e sui dino-sauri della National Geographic. A ricreazione abbiamo usato la LIM per disegnare, scrivere filastrocche inven-tate da noi e ascoltare canzoni in ingle-se. Dobbiamo dire però che questa lava-gna è utile anche alla maestra. Prima quando scriveva con il gesso si doveva alzare invece ora la mia maestra colle-ga il PC, oppure lo lascia montare a noi per farci divertire, e finalmente scrive e spiega senza alzarsi! 3 C

La L.I.M.

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La scuola media Federico Fellini è una scuola ad indirizzo musicale ovvero, oltre alle comuni lezioni mattutine, offre corsi pomeridiani di strumento: clarinetto, tromba, violino, pianoforte e percussioni, tenuti da docenti specializzati e bravissimi. Ma non solo. La scuola, ormai da anni, ha costi-tuito una orchestra che, sotto la direzione del Maestro Di Virgilio, si esibisce sia nel teatro della scuola (in occasione dei vari eventi organizzati dall’Istituto), sia nel territorio: quest’anno infatti la nostra orchestra ha tenuto concerti al Centro culturale Aldo Fabrizi e addirittura all’Auditorium Par-co della musica, riscuotendo sempre un grande consenso di pubblico. Gli orchestrali sono ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni e, come tutti i loro coetanei, amano scherzare e divertirsi; quando però c’è bisogno di suonare diventano serissimi ed esprimono il meglio di sé. L’opportunità che of-

fre la nostra scuola è davvero speciale, sono pochissime, nel nostro territorio, le scuole medie ad indirizzo musicale e noi abbiamo la fortuna di essere una di quelle. Tommaso De Maio III A Scuola Media F. Fellini

... e il canneto

L’orto...

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I bambini della scuola dell’infanzia di Montemonaco a contatto con la natura(osservano, esplorano, manipolano e racconta-

…… i bambini dicono…..”Siamo andati in giardino con le maestre, con l’aiuto di qualche nonno e papà e mamme,abbiamo cominciato a pulire la terra dalle erbacce, abbiamo cominciato a scavare con delle grosse pale e poi metterci diversi semi..piselli, seda-no , insalata…”.

Maestra: ..lo sapete cos’è? Emanuele: cos’è? Marco: no , non lo sappiamo. Giulio: è un frutto. Tiziano: una pianta, piccola con i fiori. Emanuele: una pianta grande, piena di frutti, forse arancioni, che si possono mangiare con la buccia. Marco: una pianta media che è piena di foglie, il canneto può essere di colo-re marrone, e forse si può anche man-giare il dentro. Valentina: non lo so! Lorenzo: il canneto è una pianta con tutti i fiori belli. Andrea: una cosa lunga. Valerio S.: il canneto può essere un cannone, oppure un canottino……

Visita alle scuderie della Polizia

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PROGETTO SANBA: ARTE PUBBLICA

A SCUOLA

particolare noi allievi della scuola me-dia abbiamo seguito un laboratorio di serigrafia, sotto la guida dell’illustratrice Irene Rinaldi. Inizialmente abbiamo realizzato alcuni disegni su un telaio,

che poi abbiamo riportato su un fo-glio. Raggruppando tutte le nostre proposte, abbiamo ideato un poster di promozione della manifestazione, che poi abbiamo esposto in molte vie del quartiere. Infine, agli inizi di mag-gio, tre famosi artisti nazionali e inter-nazionali hanno realizzato dei mura-les sulle facciate di alcuni edifici di San Basilio. E' stata un'esperienza molto coinvol-gente che mi ha fatto osservare il quartiere con occhi diversi! Romina Scamolla II C

Realizzare murales nella scuola, nella quale noi alunni abbiamo trascorso tante delle nostre giornate, è servito a cambiarne l’aspetto. Prima le pareti erano tristemente bianche, senza nessun disegno ed era poco entusiasmante studiare in un ambiente anonimo. Invece ora la nostra scuola ha cam-biato aspetto! Le immagini dipinte, colorate ed allegre rendono l’ambiente caloroso ed accogliente. E’ un piacere passare attraverso l’atrio, i corridoi, le scale perché le

tinte calde ed accese ci trasmettono stati d’animo giocosi ed allegri. Inoltre da quando abbiamo cominciato a fare i murales abbiamo ricevuto tanti complimenti! Siamo molto contenti di aver fatto que-sta esperienza perché, con un’attività divertente, abbiamo abbellito la nostra scuola, l’abbiamo valorizzata e resa più festosa. Venite tutti ad ammirarla! Federica Caputo, Sara Dalena, Alessio

Dogana, Do-riana Pelone Classe III C

Abbelliamo la nostra scuola!

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Il Progetto Sanba è stato ideato per rivalutare il quartiere di San Basilio, lontano dal centro di Roma. La prima fase ha coinvolto i ragazzi delle scuole della zona, impegnandoli in laboratori trasversali di arti con-temporanee, tenuti da artisti ed esperti del settore. In

Anche quest'anno, come gli altri già trascorsi, noi alunni della scuola se-condaria di primo grado abbiamo par-tecipato al progetto FAI, introdotto dalla nostra insegnante di Arte. FAI è l'acronimo di Fondo Ambiente Italia-no, che promuove il rispetto della na-tura, dell'arte, della storia e delle tra-dizioni d’Italia. Questa fondazione, quindi, tutela un patrimonio che è par-te fondamentale delle nostre radici e della nostra identità di italiani, rispet-tando quanto si afferma nell'articolo 9 della Costituzione Italiana: “La Re-pubblica tutela il paesaggio e il patri-monio storico e artistico della Nazio-ne”. Ogni anno il FAI propone alle scuole interessate una tematica da affrontare e da analizzare in classe: questa volta si è parlato di acquedotti. In classe abbiamo studiato come so-no stati costruiti questi imponenti edi-fici dell'antichità, a cosa servivano, quanti attraversavano la città di Ro-

ma,

quando e dove furono realizzati. Abbia-mo, inoltre, visitato il Parco degli Ac-quedotti e Porta Maggiore, dove con-fluivano molti di essi. Una guida ci ha illustrato e spiegato tutto quello che ancora dovevamo sapere. In classe, poi, abbiamo eseguito dei disegni, prendendo spunto dalle inqua-drature scattate in quella bella giornata di sole. Nel frattempo abbiamo studiato il valore espressivo della poesia e ab-biamo provato a creare dei semplici componimenti poetici sulla stessa te-matica. La nostra creatività ha quindi suggerito un'idea di nostra invenzione: la produzione di un libro tridimensiona-le, che potesse restituire la magia del parco appena visitato, accompagnato dai nostri commenti poetici. Un compa-gno di classe ha anche disegnato dei piccoli ritratti di alcuni di noi che decla-mavano la poesia! Alessio Di Spirito IIE

La nostra scuola

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“La Repubblica tutela il

paesaggio e il

patrimonio storico e

artistico della Nazione”

articolo 9 della

Costituzione Italiana

Una danza del sole contro la guerra

alcuni ragazzi e adulti hanno pronun-ciato delle parole, come "solidarietà", ed hanno mimato le azioni che ogni persona compie nella vita quotidiana, durante la quale siamo spesso concen-trati sui nostri problemi, senza renderci conto di quello che succede intorno a noi. L'evento si è concluso con la "danza del sole", ovvero un girotondo che rappresentava la solidarietà e l'u-nione tra i popoli. Questa giornata ci ha lasciato un im-portante messaggio: se non vogliamo essere coinvolti nuovamente in una logica di guerra, dobbiamo aprirci ed essere solidali l'uno con l'altro. Valentina Capece IIE

Quest’anno noi alunni delle classi VA e VB della Scuola “Palatucci” abbia-mo partecipato al progetto “La scuo-la… all’Opera” organizzato dal Teatro dell’Opera di Roma. Il melodramma proposto per questa edizione è stato la “Tosca” di Giacomo Puccini. Il giorno 20 Maggio alle ore 11.30, presso la sede del Teatro Nazionale, è stato messo in scena lo spettacolo. Abbiamo così avuto l’occasione di esibirci insieme a vari cantanti lirici e di condividere questa esperienza con i tanti genitori che hanno parte-cipato. Dal mese di Mar-zo, in classe, ci siamo preparati leggendo la tra-ma, conoscendo i personaggi, dram-matizzando la sto-

ria. Poi abbiamo provato con una inse-gnante di coro alcune arie per prepa-rarci al grande evento. Una bella im-presa, dato che una era in latino! E’ stata una grande emozione immer-gerci nel mondo della lirica, per noi ra-gazzi abituati alla musica rap ed elet-tronica!

La scuola… all’Opera!

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Il giorno 30 gen-naio 2014 la clas-se IIE della scuo-la Secondaria di Primo Grado ha assistito ad un evento organizza-to presso il centro culturale Aldo Fa-brizi, finalizzato a commemorare il 27 gennaio, Gior-

nata della memoria, una ricorrenza internazionale che ricorda la liberazione del campo di concentra-mento di Auschwitz, avvenuta appunto il 27 gen-naio 1945, e le vittime dell'Olocausto. In un primo momento sono state proiettate su uno schermo alcune scene tratte da film che hanno narrato la persecuzione antisemita e la tragica e-sperienza della seconda guerra mondiale. Quindi

Lo scorso 21 maggio, come é ormai tradizione, presso la nostra scuola si è svolta la giornata della lettura condivisa, un giorno in cui alunni, insegnanti e genitori di scuole diverse leggono nello stes-so tempo, lo stesso libro. Quest'anno é stato scelto il romanzo "Il giro del mondo in 80 giorni" del-lo scrittore francese Jules Verne. Il libro racconta il tentativo di mister Fogg, un ricco gentleman inglese, e del suo servo Passepartout, di vincere una scommessa: fare il giro del mondo in 80 gior-ni. Fogg parte da Londra e passando per la Francia e l'Italia, arriva a Brindisi. Qui prende il piroscafo, passa per lo stretto di Suez e raggiunge l'India, attraversandola da Bombay a Calcutta. Poi va in Cina, in Giappone, in America e infine ritorna a Londra. In questo viaggio, Fogg affronta molti imprevisti e avventure per esempio ci sarà il salvataggio della bella Audà, una principessa indiana destinata ad essere bruciata viva in onore della dea Kalì. Abbiamo suddiviso la giornata in quattro momenti, ognuno dedicato ad una tappa importante del viaggio. Ogni turno era introdotto da un simpatico video, che illustrava le tappe del viaggio, e dall'intervento di una nostra insegnante che dava notizie sia sul contesto storico del romanzo, sia sui fatti antecedenti a quelli oggetto di lettura di ogni turno. Abbiamo letto soprattutto noi alunni, ma anche qualche insegnante e qualche genitore. Sul palco del teatro abbiamo messo un grande planisfero sul quale abbiamo disegnato tutto l'itinerario del viaggio. È stata una giornata fantastica, il libro si è rivelato molto bello e divertente ed è riuscito a coinvol-gere tutti. A qualcuno è venuta voglia di leggerlo per intero!

Chiara Flauto

LA GIORNATA DELLA LETTURA CONDIVISA

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Il giro del mondo in 80 giorni

TUTTI A SANBA!!!

guardare con orgoglio! Certo che ric-chezza per noi di San Basilio il nostro centro culturale “Aldo Fabrizi”! E' lì che abbiamo imparato a realizzare queste creazioni ( la serigrafia), è lì, che alcuni tra noi hanno scoperto di possedere delle attitudini fino ad allora sconosciu-te? E' lì, forse, che abbiamo incontrato nuovi amici? Sì!... Oggi noi ragazzi di San Basilio ci sentiamo arricchiti: siamo consapevoli di vivere in un quartiere finalmente più accogliente, che dobbia-mo amare, aiutare a crescere e miglio-rare con il contributo di tutti noi, insie-me. Ma la festa non finisce qui!... La manifestazione continuerà fino al pros-simo mese, ma non potrà mai finire nei nostri cuori e nel nostro impegno a con-tribuire a far evolvere San Basilio. -Sara Dalena, Elisa Incognito

Nuove forme e colori stanno cambiando il volto di San Basilio. Si trat-ta del progetto Sanba che sta percorrendo le

strade e i lotti di questo quartiere, gra-zie al talento di alcuni street artist che si esprimono attraverso i loro graffiti. Il primo affresco, che è stato dipinto da un artista spagnolo di 34 di nome Liqen, si intitola "El renacer", cioè "Il rinascere". Nel graffito è rappresenta-to un rastrello che raccoglie tutto ciò che inquina, macchine rotte, detriti industriali e spazzature varie, per per-mettere a fiori e piante nuove di sboc-ciare e crescere sane e fresche. Un altro graffito, dipinto sempre da Liqen, rappresenta un insieme di fiori colorati, simpatici da vedere, che dan-no un tocco di allegria al quartiere.

Questa entusiasmante iniziativa cerca di valorizzare il quartiere di San Basilio, una zona della città da anni trascurata e poco curata anche da chi ci abita. Ogni persona che vive in questo quar-tiere, però, ora si è stancata di essere considerata non come individuo ma come massa, e di essere esclusa da iniziative e progetti. Sanba, coinvolgen-do giovani e meno giovani, scuole e famiglie, tutti insieme, restituisce la vo-ce a tutte le persone che tengono al bene pubblico e che vogliono costruire un futuro migliore. Greta Rinaldi IIC

La rinascita di San Basilio

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Che grande opportunità per San Basilio, il nostro quartie-re di periferia!!! Avete mai sentito parlare del progetto “SANBA”? Vi han-no partecipato tantissimi ragazzi, piccoli e grandi, delle diverse scuole di zona. Quest'iniziativa per noi è stata grandiosa, ma l'abbiamo capito solo dopo, quando ci sia-mo resi conto che per migliorare il nostro quartiere ba-stava un “pizzico” di volontà, fantasia e creatività! E, ancora, avete mai provato a passeggiare piacevol-mente per le strade di San Basilio? E con un forte entu-siasmo suscitato dall'ammirare i bellissimi murales, con cui sono stati ricoperti i nostri palazzi? NOI SI'! E anco-ra...quanto il divertimento!! Siamo andati noi giovani stessi, artefici ormai esperti, di realizzazioni artistiche (i bellissimi poster), ad affiggerle in vari posti del quartiere: quante risate! “Le attacchiamo qui?” “No, lì!” , “No! Quì si vedono di più, dopotutto lo scopo è di promuovere questa manife-stazione!” E trovato l'accordo tra noi , su dove posizio-narli, eccoli attaccati i nostri lavori! E ora li possiamo

Mercoledì 14 Maggio le classi terze della nostra scuola media sono an-date in teatro per partecipare ad un incontro con la dott.ssa Rubeo, una nutrizionista che ci ha parlato dei di-sturbi dell’alimentazione. La dotto-ressa, che fa parte dell’AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell’a-limentazione e del Peso) ci ha parla-to dell'anoressia e della bulimia. Ci ha detto che l’anoressia nervosa è uno dei più grandi problemi alimenta-ri dei giovani, infatti si presenta so-prattutto nella fascia di età compresa tra i 12 e i 25 anni. Direttamente col-legata all’anoressia nervosa, c’è la bulimia nervosa, che consiste nell’in-gerire cibo e poi, attraverso qualsiasi mezzo, non metabolizzarlo. Questi disturbi sono presenti, in maggioran-za nei paesi occidentali, sin dal do-poguerra, quando, soprattutto il cor-po femminile, iniziò ad essere guar-dato con occhi diversi e in modo di-verso. Oggi molti adolescenti guar-dano il proprio corpo come un qual-cosa di estraneo, di imperfetto, di brutto. Tutto ciò è dovuto in gran par-te ai Media, che riempiono la testa dei ragazzi con foto e pubblicità di corpi perfetti, senza un “filo di pan-cia”. Il motivo però non è solo ques-to. Soprattutto nei ragazzi dai 14 ai 17 anni c’è un diffuso pensiero di “magro=bello” e spesso chi ha qual-che chiletto in più diventa oggetto di insulti e prese in giro. Alcuni ragazzi (pochi purtroppo) rimangono indiffe-

renti e continuano tranquillamente per la loro strada fregandosene di tutto quello che gli viene detto; altri invece ne risentono moltissimo e iniziano a soffrire dei due disturbi alimentari, ano-ressia o bulimia, che spesso portano alla depressione e, talvolta, al suicidio. I disturbi dell’alimentazione sono infatti il secondo tipo di morte tra i giovani dopo gli incidenti stradali. La dottores-sa ha concluso dicendo che bisogne-rebbe quindi, tra i ragazzi, evitare qual-che “battutina” che potrebbe essere fuori luogo, mentre tra i genitori, controllare un po’ di più i propri figli per capire quando essi iniziano ad avere un comportamento strano. “Never care for what they say, Never care for games they play, Never care for what they do...” Metallica – Nothing Else Matter Isacco Borra IIIA Scuola Media F. Fellini

I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE

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In queste ultime settimane di scuola

si è svolto il torneo di pallavolo, una

competizione amichevole tra tutte le classi terze della nostra scuola media

e pochi giorni fa si è giocata la finale

del torneo tra 3°A e 3°E. Queste due

squadre sono di certo le più preparate

e le più brave, non a caso sono state

le due finaliste. La prima partita del

torneo è stata quella tra 3C e 3E con

una schiacciante vittoria della sezione

E per 3-0. La partita successiva è sta-

ta di nuovo giocata dalla 3E che que-sta volta ha affrontato la squadra del-

la 3D: anche qui la 3E si è riaffermata

vincendo nuovamente per 3-0. L’

ultima partita prima della finale è stata

giocata dalla 3B contro la 3A e quest’

ultima ha dominato la partita vincen-dola per 2 set a zero. La finale, 3A

contro 3E, è stata letteralmente domi-

nata dalla 3A per 2 set a zero. Il primo

set è stato vinto dalla 3A per venticin-

que a cinque. Nel secondo set invece, sia per disattenzioni della 3A, sia per

bravura della 3E, quest’ultima è passa-

ta in vantaggio; ma la 3A ha saputo

riprendersi ed è riuscita a conquistare il

titolo di campione! Congratulazioni alla 3A! Valerio Roccia IIIA Scuola Media F. Fellini

IL TORNEO DI PALLAVOLO

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Una sfida avvincente tra le classi terze

Un altro film molto bello che noi alunni della IIIE abbiamo visto in classe si intitola "Invictus". Inizia presentando la difficile situazione del Sudafrica dopo l’elezione di Nelson Mandela. Il compito che si assume il presidente è quello di unire la nazione, che lui stesso definisce arcobaleno ossia forma-ta da persone sia bianche sia di colore. Mandela per fare questo fa ricorso ad ogni mezzo, perfino ad uno sport: il rugby. Fino ad allora, il rugby, era stato uno sport predi-letto dai bianchi ma lui inserisce giocatori di colore e affida alla squadra la difficile missione di creare un tifo trasversale, che can-celli gli odi tra le persone. Questo sogno si realizza grazie al capita-no che porta l’intera squadra in giro per il Sudafrica acquistando così la simpatia di tutti. Una delle scene più belle è quella in cui la squadra va nella prigione in cui stava Mandela. In questa scena si sente in sottofondo la poesia IN-

VICTUS, del poeta inglese ottocen-tesco William Ernest Henley, quella che durante i duri anni del carcere sostenne l'animo di Mandela: Dal profondo della notte che mi av-volge, / nera come un pozzo che va da un polo all’altro, / ringrazio qua-lunque dio esista / per la mia anima invincibile. / Nella feroce morsa del-le circostanze/ non ho arretrato né gridato./ Sotto i colpi d’ascia della sorte/ il mio capo è sanguinante ma non chino./ Oltre questo luogo d’ira e lacrime/ incom-be il solo orrore delle ombre, /e an-cora la minaccia degli anni/ mi trova e mi troverà senza paura./ Non im-porta quanto stretto sia il passag-gio, /quanto piena di castighi la vi-ta,/ io sono il padrone del mio desti-no: /il capitano della mia anima. Questo film mi è davvero piaciuto perché affronta un tema difficile, co-me il razzismo, ma in un contesto meno duro, quale quello del rugby. È un film che ti spinge a riflettere sulle ingiustizie che c’erano e che purtroppo ci sono ancora nel mon-do. È davvero bello, assolutamente da vedere! Alice Capparella IIIE Scuola Media F. Fellini

INVICTUS

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IL CINEMA A SCUOLA

Via Belforte del Chienti, 24 - 00156 Roma T

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Fax

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I.C. "VIA BELFORTE DEL CHIENTI"

UN SALUTO DAL CAMPO SCUOLA - CLASSI V - POZZUOLI

anfiteatro Flavio-pozzuoli

Se ho potuto vedere più lontano

è perché stavo sulle spalle di

giganti [Isaac Newton]

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