ISOLAMENTO DI FACCIATA IL CAPPOTTO IN … Accorgimenti in fase di progettazione e posa 1....

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ISOLAMENTO DI FACCIATA IL CAPPOTTO IN LANA DI ROCCIA

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ISOLAMENTO DI FACCIATA

IL CAPPOTTO IN LANA DI ROCCIA

Le immagini contenute nella presente brochure hanno scopo puramente illustrativo e possono non rappresentare sempre fedelmente l’aspetto finale del rispettivo prodotto.

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Introduzione al sistema a cappotto

Una delle funzioni principali dell’involucro edilizio è quella di ri-durre gli scambi termici tra interno ed esterno: in inverno, quando deve evitare le perdite di calore, e in estate, quando deve ridurre il surriscaldamento dell’aria dell’ambiente interno.

Nella progettazione risulta fondamentale, quindi, stabilire quali siano questi scambi termici tra interno ed esterno, senza trascu-rare gli altri importanti aspetti legati al benessere degli occupanti, come ad esempio il comfort acustico, la capacità di controllare i flussi di vapore acqueo, la salubrità dell’aria e la sicurezza in caso d’incendio.

Una parte consistente delle dispersioni termiche di un edificio, in genere, avviene attraverso le murature perimetrali ed i ponti termici

ad esse collegati. L’isolamento delle pareti risulta, quindi, essenzia-le al fine di ridurre la dissipazione termica, ottenere notevoli econo-mie di esercizio e sensibili vantaggi in termini di comfort abitativo.

L’isolamento a cappotto consiste nell’applicazione, sull’intera su-perficie esterna verticale di un edificio, di pannelli in lana di roccia ad alta densità (mono o doppia densità) protetti sul lato esterno da uno strato di intonaco armato con rete in fibra minerale ed infine da un trattamento superficiale di finitura.

L’isolamento “a cappotto” è raccomandato sia nelle nuove costru-zioni che nelle ristrutturazioni. In questo ultimo caso ne migliora in modo duraturo il rendimento energetico e consente l’agibilità degli ambienti durante la posa in opera.

Comportamento termico e igrometrico Il sistema a cappotto consente quindi di effettuare un isolamento continuo in corrispondenza di elementi di tamponamento e struttu-rali con conseguente correzione dei ponti termici. In questo modo si riducono le dispersioni termiche attraverso le pareti perimetrali e la struttura di supporto viene posta in una condizione di comple-ta “quiete termica”, riducendo le tensioni derivanti dagli sbalzi di temperatura che si avrebbero senza questo tipo di protezione.

Grazie a tale sistema costruttivo è possibile ottenere chiusure ad alto livello prestazionale che consentono una sensibile riduzione dei consumi energetici per la climatizzazione sia invernale che estiva.

Anche dal punto di vista igrometrico l’utilizzo dei pannelli in lana di roccia assicura un ottimo comportamento grazie alla natura del

materiale stesso che presenta un coefficiente “µ” di resistenza alla diffusione del vapore acqueo uguale a 1 e garantisce un’elevata permeabilità del pacchetto di chiusura.

Attraverso l’esecuzione di un isolamento dall’esterno in lana di roc-cia correttamente dimensionato, si assicurano un efficace sfrutta-mento dell’inerzia termica della muratura e un corretto sfasamen-to temporale dell’onda termica, ottenendo così un miglior controllo delle temperature interne e rendendo il cappotto una tecnologia costruttiva adatta anche ai climi caldi, dove durante la stagione estiva risulta di particolare importanza, ai fini del benessere e del comfort abitativo, garantire un controllo del passaggio di calore dall’ambiente esterno a quello interno.

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Protezione dal fuoco

Dal punto di vista acustico il sistema di isolamento a cappotto definisce una doppia parete costituita da un paramento di base e da una controparete. Le due masse costituite dalla muratura e dallo strato di rivestimento (intonaco armato e finitura) generano il noto effetto “massa-molla-massa”. La molla è rappresentata dai pannelli in lana di roccia ROCKWOOL i quali, grazie alla struttura fibrosa a celle aperte, permettono di ottenere elevati valori di isolamento acustico. L’effetto “massa-molla-massa” porta ad un incremento del valore di potere fonoisolante che si avrebbe con la sola parete di base; tale incremento dipende oltre che dalla tipologia di isolante utilizzato, dallo spessore e dalla massa superficiale dello strato di finitura.

NORMATIVAI requisiti acustici minimi richiesti per l’isolamento acustico della fac-ciata, in conformità al DPCM 5/12/1997 - “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”, sono i seguenti:

dove D2m,nT,w è l’indice di valutazione dell’isolamento acustico norma-lizzato di facciata.

Il valore di D2m,nT,w, che si deve ritenere verificato in opera a fine lavori, viene influenzato dalla parte opaca, dai serramenti e da tutti gli even-tuali ponti acustici e fori presenti nella facciata.

Comfort acustico

Il comportamento al fuoco riveste un ruolo fondamentale nella tec-nologia a cappotto, infatti una corretta scelta del materiale isolante permette di limitare la possibilità d’innesco e di propagazione di un eventuale incendio all’intera facciata.

La tematica della sicurezza antincendio delle facciate è stata anche affrontata dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco con l’approvazione e l’emanazione nell’aprile 2013 della guida tecnica n. 5043: “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili”, in sostituzione della precedente versione emanata nel marzo 2010.

Gli obiettivi della linea guida sono i seguenti:

�� limitare la probabilità di propagazione di un incendio originato all’interno dell’edificio a causa di fiamme e fumi caldi che fuorie-scono dalle aperture;

�� limitare la probabilità di incendio di una facciata e la sua propaga-zione a causa di un fuoco di origine esterna;

�� evitare, in caso di incendio, la caduta di parti di facciata che possono compromettere la sicurezza degli occupanti e/o delle squadre di soccorso.

Una corretta soluzione progettuale nel rispetto di tale linea guida consiste nell’utilizzare un materiale isolante non combustibile, al fine di limitare e rallentare la propagazione della fiamma in facciata. La drastica riduzione della presenza di fuoco e fumo consente inoltre alle squadre di soccorso di operare in condizioni di maggiore sicurezza e visibilità.

I pannelli in lana di roccia ROCKWOOL, in quanto materiali incombustibili in Euroclasse di reazione al fuoco A1, non solo rispettano pie-namente i requisiti forniti dalla linea guida, ma garantiscono inoltre la non propagazione della fiamma come indicato tra gli obiettivi della stessa.

Categorie di ambienti abitativi D2m,nT,w

Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili 45

Edifici adibiti a residenze, alberghi, pensioni ed attività assimilabili 40

Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili 48

Edifici adibiti a uffici, attività ricreative o di culto, attività commer-ciali o assimilabili

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Durabilità

SostenibilitàUna soluzione di sistema a cappotto, sia per i nuovi edifici che per le ristrutturazioni, è un elemento principe della riduzione dei consumi energetici per dispersione delle pareti verticali opache. Un involucro performante riduce drasticamente la necessità di energia per il riscal-damento invernale e il raffrescamento estivo, permettendo inoltre di migliorare la classe energetica dell’edificio in cui viene installato.

L’utilizzo di pannelli in lana di roccia ROCKWOOL, realizzati con con-tenuto di riciclato e a loro volta infinitamente riciclabili, preserva le risorse naturali e riduce gli impatti derivanti dall’estrazione e dalla la-vorazione delle materie prime.

L’utilizzo consapevole di prodotti ROCKWOOL per sistemi a cappotto diventa un elemento di qualita’ ed efficienza dei nostri edifici. Fattore importante anche nel caso in cui si scelga di perseguire una certifica-zione energetica come l’ormai nota CasaClima o Passivhaus, piuttosto che i sistemi di valutazione ambientale quali LEED, DGNB, BREEAM o le italiane Itaca e GBC.

Si specifica che il pannello ROCKWOOL per isolamento a cappotto Frontrock Max E è provvisto di Attestato di Conformità ai criteri di compa-tibilità ambientale “CCA” rilasciato dal Politecnico di Milano, che riprende lo schema di valutazione proposto dal Regolamento CEE n. 880/92 (sostituito dal Regolamento n.1980/2000) basandosi sull’analisi degli impatti che il prodotto può avere sull’ambiente e sulla salute dell’uomo durante l’intero ciclo di vita e contempla alcuni fattori principali tra cui:

�� la riciclabilità delle materie prime impiegate;

�� la quantità di rifiuti prodotti;

�� l’assenza di sostanze pericolose nella composizione;

�� la bassa emissività e l’inquinamento nelle diverse fasi del ciclo di vita.

Il sistema di coibentazione a cappotto con lana di roccia garantisce elevate prestazioni e una durabilità tale da renderlo un sistema di riferi-mento in molti paesi europei. L’elevata stabilità dimensionale dei prodotti ROCKWOOL al variare delle condizioni termoigrometriche aiuta a preservare la facciata da dila-tazioni e fessurazioni dovute all’escursione termica che possono inficiare la continuità del cappotto dell’involucro esterno. Meno dilatazioni e fessurazioni significano un aumento della durabilità dell’intero sistema di isolamento.

In merito alla durabilità del cappotto in lana di roccia si fa riferimen-to ad un autorevole studio pubblicato nel 2006 sulla rivista scientifica ACTA e redatto dal professore Helmut Kunzel del Fraunhofer-Institute for Building Physics di Holzkirchen in Germania, esperto di tecnologie e sistemi di isolamento a cappotto. Lo studio ha l’obiettivo di indagare le caratteristiche di durabilità dei sistemi a cappotto in considerazione del fatto che, dagli anni ‘60 in poi, in Germania è diventata una delle so-luzioni più adottate per aumentare l’efficienza energetica degli edifici.

Dallo studio, basato su periodiche ispezioni e monitoraggi di un nume-ro significativo di edifici in Europa Centrale dal 1975 al 2004, è emerso che i sistemi a cappotto ispezionati realizzati con isolante in lana di roccia non hanno subito operazioni di restauro e sono stati classificati nella categoria 1 (Virtually without Defects).

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Accorgimenti in fase di progettazione e posa

1. INCOLLAGGIO

L’incollaggio dei pannelli isolanti al supporto deve essere realizzato con malte adesive (collanti), concepite specificatamente per sistemi a cappotto in lana di roccia.In caso di pannelli a doppia densità, la malta adesiva deve essere applicata sul lato a densità inferiore (lato in cui non sono presenti scritte). Successivamente i pannelli devono essere posati sulla superficie da isolare avendo cura di accostarli perfettamente tra loro e sfalsando i giunti.

Il prodotto correttamente installato presenta il lato a densità superiore, caratterizzato dalla scritta “TOP ROCKWOOL”, rivolto verso l’esterno. Si raccomanda di installare il sistema su superfici asciutte e quanto più possibile regolari e stabili.

L’elevata stabilità dimensionale dei pannelli ROCKWOOL (coefficiente di dilatazione termica lineare pari a 2x10-6 °C-1), che non genera ten-sioni di espansione-ritiro, consente l’esecuzione di due diversi schemi di disposizione del collante: “a cordoli e punti” o “a tutta superficie”.

�� Incollaggio “a cordoli e punti”: questo schema è indicato in caso sia necessario correggere difetti di planarità del supporto. La malta deve essere disposta sul retro del pannello lungo tutto il perimetro, per una larghezza di 5-10 cm, ed al centro dello stesso in uno o più punti di diametro di 10-15 cm. La superficie di contatto tra pannello/collante e collante/muratura non deve mai essere inferiore al 40% della superficie del pannello.

�� Incollaggio “a tutta superficie”: questo schema è indicato in caso di supporto sufficientemente regolare e planare. Con una cazzuola dentata (dentatura dipendente dalla planarità del sup-porto) si stende il collante su tutta la superficie del pannello.

Al fine di garantire le elevate prestazioni dei sistemi a cappotto, è necessario porre particolare attenzione sia nella fase progettuale che nella posa in opera.

Prima di iniziare la posa del sistema isolante a cappotto è opportuno eseguire un controllo del supporto sul quale verrà installato, verificando l’idoneità della superficie e l’assenza di crepe, efflorescenze, supporti polverosi ed infestazioni.

La posa del cappotto deve essere eseguita realizzando le seguenti fasi, descritte nel dettaglio di seguito:

�� Incollaggio dei pannelli

�� Tassellatura del sistema

�� Rasatura armata

�� Finitura

Durante l’intera lavorazione del sistema, la temperatura ambientale, del supporto e dei materiali deve essere di almeno 5°C e non superare i 30°C.

In entrambi i casi, la malta non deve essere applicata sulla superficie laterale del pannello, per garantire la continuità e la perfetta aderenza dell’isolamento ed evitare l’insorgenza di ponti termici. Affinché l’incollaggio sia efficace, è necessario che il collante-rasante penetri tra le fibre superficiali del pannello.

2. FISSAGGIO MECCANICO

Il fissaggio meccanico deve contrastare le forze orizzontali dovute all’azione del vento ed assicurare la stabilità del sistema nel tempo.I tasselli devono preferibilmente essere del tipo “a vite” con anima metallica e devono avere una lunghezza sufficiente ad attraversare lo spessore dell’isolante e penetrare nella muratura retrostante fino a raggiungere uno strato meccanicamente “affidabile”.

3. RASATURA ARMATA

La rasatura dei pannelli isolanti dello spessore di 3-4 mm deve es-sere effettuata con malte adesive ad elevata permeabilità al vapore, specificamente concepite per sistemi a cappotto in lana di roccia (solitamente si tratta dello stesso prodotto utilizzato per l’incollag-gio). Perché la rasatura sia efficace, è necessario che il collante/rasante penetri tra le fibre superficiali del pannello. A malta ancora bagnata si procede all’applicazione della rete di armatura ed in se-guito all’applicazione della seconda mano di rasante, in modo che la rete risulti annegata nella rasatura.

La rete di armatura ha la funzione di sopportare le tensioni che si generano nello strato di rasatura a causa degli sbalzi termici: è indispensabile per prevenire la formazione di fessure nell’intonaco. La rete, come tutte le componenti del sistema, deve essere speci-ficamente concepita per sistemi a cappotto e deve essere costituita da fibra minerale resistente agli alcali.

Gli spigoli devono essere protetti con angolari (generalmente in po-limero con rete) applicati con malta adesiva.Per quanto riguarda lo spessore degli strati, tempistiche e condi-zioni climatiche di installazione, si rimanda alle indicazioni del pro-duttore del rasante.

I tasselli devono essere concepiti specificatamente per sistemi a cappotto e la tipologia varia a seconda del tipo di supporto. I tasselli vanno applicati dopo l’indurimento della malta, in numero variabile in funzione delle caratteristiche del supporto, dell’altezza dell’edi-ficio e della ventosità. Lo schema di fissaggio prevede due varianti, a T e a W.

È preferibile adottare lo schema di tassellatura a W, poiché le prove di laboratorio dimostrano una maggiore efficacia dell’ancoraggio; tale schema risulta applicabile grazie all’elevata stabilità dimen-sionale della lana di roccia che non subisce variazioni dimensionali al modificarsi delle condizioni termoigrometriche. In entrambi i casi i tasselli vanno sempre posti in corrispondenza della porzione di pannello incollata al supporto.

4. FINITURA

La finitura esterna deve resistere alle intemperie ed agli sbalzi di temperatura. Inoltre deve essere impermeabile all’acqua ma per-meabile al vapore proveniente dall’interno dell’edificio. Può essere colorata in pasta: in tal caso deve essere caratterizzata da un indice di riflessione superiore al 20%; in caso venga tinteggiata in seguito, la pittura deve avere le medesime caratteristiche di riflessione.

Sul sito www.cortexa.it è disponibile Il “Manuale per l’appli-cazione del sistema a cappotto”. CORTEXA è il Consorzio per la cultura del sistema a cappot-to, di cui ROCKWOOL è main partner.

La tecnologia ROCKWOOL a doppia densità consente di ottenere pannelli costituiti da uno strato superficiale ad alta densità e da un corpo a densità inferiore.

Tali pannelli, idonei per la tecnologia a cappotto, grazie alla presenza dello strato superficiale più rigido, consentono la ri-partizione del carico su superfici più ampie rispetto ai pannelli monodensità, migliorandone le prestazioni meccaniche e, in par-ticolare, la resistenza a carico concentrato o puntuale e quindi agli urti.

La parte ad alta densità assicura, inoltre, ottima aderenza del ciclo di finitura al pannello isolante, mentre la parte a densità in-feriore consente una maggiore adattabilità al supporto murario.

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DOPPIA DENSITÀ

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Dettagli tecniciCompletano ed integrano la posa del sistema a cappotto la realizzazione della zoccolatura di partenza e la risoluzione di dettagli tecnici specifici, quali la protezione di angoli e spigoli, i raccordi ad altri elementi costruttivi (es. coperture, finestre, ecc.) e l’eventuale applicazione di rivestimenti speciali, per i quali devono essere rispettate le indicazioni del produttore.

L’attenzione progettuale ed esecutiva da porre nella risoluzione di questi dettagli è determinante al fine di garantire un corretto funziona-mento del sistema a cappotto e la sua durabilità nel tempo.

RACCORDO ANGOLO

RACCORDO A TERRA

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1 2In considerazione delle sollecitazioni maggiori dovute a spruzzi d’acqua, sporcizia ed eventuali azioni meccaniche, per le zone di zoccolatura è necessario utilizzare un idoneo profilo di partenza.

Il profilo metallico di partenza deve essere adeguatamente dimensionato sullo spessore del pannello isolante e fissato meccanicamente al supporto murario, con l’utilizzo di raccordi per le giunzioni tra parti di profilo. Eventuali non planarità del supporto possono essere corrette mediante l’utilizzo di specifici distanziatori.

In corrispondenza di angoli e spigoli è necessario utilizzare pannelli interi o dimezzati posati sfalsati tra loro. I pannelli vanno accostati tra loro assicurando una posa regolare che rispetti la perpendicolarità della geometria. La malta collante non deve mai essere presente tra le fughe delle lastre. Nello strato rasante deve essere annegato il profilo per la protezione degli spi-goli con rete in fibra minerale, raccordandolo alla rete di armatura con una sovrapposizione di almeno 10 cm.

1. Struttura della parete

2. Collante

3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E

4. Rasatura armata

5. Secondo strato di rasatura

6. Finitura

7. Tassello

8. Profilo di rinforzo angolare con rete

1. Struttura della parete

2. Collante

3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E

4. Rasatura armata

5. Secondo strato di rasatura

6. Finitura

7. Tassello

8. Profilo metallico di partenza

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FINESTRA MONTATA A FILO

FINESTRA INSERITA IN MURATURA

1. Struttura della parete

2. Collante

3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E

4. Rasatura armata

5. Secondo strato di rasatura

6. Finitura

7. Tassello

8. Profilo di rinforzo angolare con rete

9. Nastro di guarnizione

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1. Struttura della parete

2. Collante

3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E

4. Rasatura armata

5. Secondo strato di rasatura

6. Finitura

7. Tassello

8. Profilo di rinforzo angolare con rete

9. Nastro di guarnizione

10. Pannello ROCKWOOL Frontrock (RP-PT)

Il dettaglio di raccordo del cappotto al serramento montato all’interno della muratura deve essere progettato ed eseguito realizzando la continuità dell’i-solamento anche in corrispondenza delle spallette, al fine di evitare il formarsi di ponti termici.

Il dettaglio di raccordo del cappotto al serramento montato a filo esterno mura-tura deve essere progettato ed eseguito realizzando il sormonto dell’isolamen-to sul serramento, al fine di evitare il formarsi di ponti termici.

In entrambi i casi il sistema a cappotto deve essere completato mediante l’utilizzo di apposite guarnizioni autoespandenti poste in corri-spondenza di serramento e davanzale, profili in rete per la protezione degli spigoli e reti di armatura diagonali da posare sugli angoli delle finestra con inclinazione di circa 45°.

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COPERTURA PIANA

COPERTURA INCLINATA

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1. Struttura della parete

2. Collante

3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E

4. Rasatura armata

5. Secondo strato di rasatura

6. Finitura

7. Tassello

8. Nastro di guarnizione

9. Sistema di impermeabilizzazione

(scossaline e guaine)

1. Struttura della parete

2. Collante

3. Pannello ROCKWOOL

Frontrock Max E

4. Rasatura armata

5. Secondo strato di rasatura

6. Finitura

7. Tassello

8. Nastro di guarnizione

Il dettaglio di raccordo del cappotto alla copertura piana va realizzato eseguendo il sormonto dei pannelli isolanti agli elementi di parapetto e la loro connessione al sistema isolante della copertura. In questo modo viene data continuità all’involucro termico.

Nel collegamento agli elementi di copertura piana si rende inoltre indispensabile proteggere il cappotto con scossaline metalliche per evitare infiltrazioni di acqua all’interno del sistema.

I pannelli isolanti posti in corrispondenza delle aree di raccordo alla copertura inclinata vanno sagomati in maniera conforme all’inclinazione del tetto e posati prevedendo l’applicazione di idonee guarnizioni; in questo modo è possibile garantire l’assenza di ponti termici nella zona di collegamento al tetto e la corretta realizzazione del giunto.

Per garantire inoltre l’assenza di indesiderati effetti camino, per l’ultima fila di pannelli è possibile applicare la colla sia sul pannello che sul supporto (“Floating Buttering”).

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ReferenzeIL PROGETTO IN BREVE

Località Pinerolo (TO)

Tipo di edificio Edificio residenziale

Tipo di intervento Riqualificazione

Tipologia costruttiva Tradizionale

Isolamento a cappotto Frontrock Max E, 16 cm

Peculiarità Certificato Casa Clima Gold

ProgettistaStudio Erredi Architetti AssociatiRiccardi - Doto

IL PROGETTO IN BREVE

Località Mascalucia (CT)

Tipo di edificio Villa unifamiliare

Tipo di intervento Nuova costruzione

Tipologia costruttiva Tradizionale

Isolamento a cappotto Frontrock Max E, 20 cm

Peculiarità Certificato Casa Clima Gold e Passivhaus

Progettista Ing. Carmelo Sapienza

L’intervento consiste nella ristrutturazione di un fabbricato rurale, trasformato ad uso abitativo grazie alla realizzazione di 3 unità immobi-liari. Il progetto ha mirato a non snaturare l’esistente, conservando la valenza tipologica del manufatto, valorizzandone gli aspetti storici del tipico rustico piemontese.I principi che hanno ispirato la progettazione sono stati quelli del risparmio energetico e dell’uso delle fonti rinnovabili di energia.La geometria delle forme esistenti, a pianta rettangolare con tetto a padiglione, non è stata modificata. Le pareti perimetrali esistenti sono costituite da stratigrafie murarie eterogenee, probabilmente per via delle continue demolizioni e rico-struzioni che si sono susseguite negli anni. Il basamento in pietra, cemento, mattoni rotti, sabbia e terra lascia il posto a paramenti murari in muratura piena, semipiena a cassa vuota a due o tre mattoni; si è scelto quindi una soluzione di coibentazione esterna a cappotto.Il fabbisogno energetico annuo per il riscaldamento è pari a 15 kWh/mq e l’edificio è in Classe A+.

Il Progetto Botticelli è stato realizzato in provincia di Catania, sulle pendici dell’Etna, a 500 m slm.Sviluppato in collaborazione con il gruppo eERG del Politecnico di Milano e con il dipartimento DICA dell’Università di Catania, questo proget-to ha lanciato la sfida di implementare i protocolli già esistenti in un contesto di clima mediterraneo, adottando anche un modello progettuale di calcolo in regime dinamico ove la gestione delle alte temperature è il problema principale da affrontare. L’edificio è certificato CasaClima Gold e Passiv Haus Institute. Il progetto architettonico è basato sulla reinterpretazione in chiave contemporanea della casa rurale siciliana. Gli aspetti fondamentali tradizionali sono reinventati secondo le esigenze e le tendenze architettoniche contemporanee.L’efficienza energetica è stata garantita attraverso una progettazione particolarmente attenta, in cui la scelta del sistema di isolamento è stata abbinata ad un’attenzione alla risoluzione dei ponti termici.Il Progetto Botticelli è parte del progetto Europeo PASSReg, in collaborazione con il Passiv Haus Institut, il Politecnico di Milano - gruppo eERG, la Regione Siciliana ufficio Energy Manager e la Provincia regionale di Catania per la divulgazione e la diffusione di edifici PASSIV HAUS intelligenti di nuova generazione in conformità alle direttive Europee NZEB Zero Energy Building.

Per ulteriori informazioni su queste ed altre referenze visita il sito: www.a-classbureau.com

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Il sistema di isolamento a cappotto delle pareti verticali esterne garantisce un ottimo comportamento termico sia in regime invernale che estivo, come dimostrano le prestazioni delle seguenti stratigrafie analizzate:

1. Finitura per cappotto sp. 1,5 mm2. Rasante con rete di armatura in fibra minerale sp. 4 mm3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E incollato e tassel-

lato (cfr. tabella)4. Blocchi in laterizio sp. 250 mm5. Intonaco sp. 15 mm

®

Sp. isolante (mm) Sp. tot (cm) U (W/m2K) Yie (W/m2K)

80* 35 0.28 0.03

100 37 0.25 0.02

120 39 0.22 0.02

140 41 0.19 0.02

160 43 0.17 0.01

LIMITI DI TRASMITTANZA ( W/m2K) secondo D.P.R. 59/2009

A B C D E F

0.62 0.48 0.40 0.36 0.34 0.33

EsternoInterno

CAPPOTTO SU LATERIZIO PORIZZATO

Analisi termiche e acustiche

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)

Test eseguito con:

�� pannello ROCKWOOL Frontrock Max E spessore 80 mm;

�� parete di base costituita da blocchi forati di laterizio al-leggeriti dello spessore di 25 cm.

Prova acustica di laboratorio:

Indice di valutazione: Rw= 55 dB;

Termini correttivi C = -2 dB; Ctr= -7 dB

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CAPPOTTO SU SUPPORTO IN LEGNO MASSIVO X-LAM

1. Finitura per cappotto sp. 1,5 mm2. Rasante con rete di armatura in fibra minerale sp. 4,5 mm3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E (cfr. tabella)4. Struttura portante in x-lam sp. 100 mm5. Pannello ROCKWOOL 225 sp. 50 mm6. Elemento di tenuta aria/vapore 7. Lastra in gessofibra sp. 12,5 mm8. Lastra in cartongesso sp. 12,5 mm

* Prova acustica di laboratorio : Indice di valutazione: Rw= 65 dB;Termini correttivi C = -3 dB; Ctr= -9 dB

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Sp. isolante (mm) Sp. tot (cm) U (W/m2K) Yie (W/m2K)

80 27 0.20 0.02

100 29 0.18 0.02

120 31 0.17 0.01

140 33 0.15 0.01

160 * 35 0.14 0.01

LIMITI DI TRASMITTANZA ( W/m2K) secondo D.P.R. 59/2009

A B C D E F

0.62 0.48 0.40 0.36 0.34 0.33

Esterno Interno

1. Finitura per cappotto sp. 1,5 mm2. Rasante con rete di armatura in fibra minerale sp. 4,5 mm3. Pannello ROCKWOOL Frontrock Max E incollato e tassel-

lato (cfr. tabella)4. Intonaco sp. 20 mm5. Blocchi in laterizio forato sp. 120 mm6. Intercapedine d’aria sp. 50 mm7. Blocchi in laterizio forato sp. 80 mm8. Intonaco sp. 15 mm

Sp. isolante (mm) Sp. tot (cm) U (W/m2K) Yie (W/m2K)

80 37 0.32 0.06

100 39 0.27 0.05

120 41 0.23 0.04

140 43 0.21 0.03

160 45 0.19 0.03

LIMITI DI TRASMITTANZA ( W/m2K) secondo D.P.R. 59/2009

A B C D E F

0.62 0.48 0.40 0.36 0.34 0.33

Esterno Interno

CAPPOTTO SU MURATURA AD INTERCAPEDINE

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Pannelli ROCKWOOL per cappotto

Spessore e RD

Spessore [mm] 60 70 80 100 120 140 160 180 200 220 240*

Resistenza termica RD [m2K/W] 1,65 1,90 2,20 2,75 3,30 3,85 4,40 5,00 5,55 6,10 6,65

Dati tecnici Valore Norma

Classe di reazione al fuoco A1 UNI EN 13501-1

Conduttività termica dichiarata λD = 0,036 W/(mK) UNI EN 12667, 12939

Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 20 kPa UNI EN 826

Resistenza al carico puntuale FP ≥ 250 N UNI EN 12430

Resistenza a trazione nel senso dello spessore

σmt ≥ 7,5 kPa per spessore 60 mm; σmt ≥ 10 kPa per spessori superiori a 60 mm

UNI EN 1607

Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1 UNI EN 12086

Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN 12524

Densità (doppia densità) ρ = 90 kg/m3 circa (155/80) UNI EN 1602

*Disponibili su richiesta spessori più elevati (fino a 280 mm). Per ulteriori informazioni contattare i nostri uffici commerciali.

FRONTROCK MAX EPannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità, per isolamento ter-mico ed acustico, specificamente concepito per sistemi termoisolanti a cappotto.

Il pannello viene sottoposto ad un trattamento specifico nel processo produttivo che lo rende idoneo alle severe condizioni di utilizzo tipiche dell’isolamento dall’e-sterno. La gamma degli spessori (fino a 280 mm) lo rende ideale per la realizza-zione di edifici passivi.

Formato 1000x600 mm per spessori ≤ 20 cm;1000x500 mm per spessori > 20 cm

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Dati tecnici Valore Norma

Classe di reazione al fuoco A1 UNI EN 13501-1

Conduttività termica dichiarata λD = 0,039 W/(mK) UNI EN 12667, 12939

Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 40 kPa UNI EN 826

Resistenza a trazione nel sensodello spessore

σmt ≥ 15 kPa UNI EN 1607

Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1 UNI EN 12086

Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN 12524

Densitàρ = 165 kg/m3 per spessore 30 mmρ = 135 kg/m3 per spessori ≥ 40 mm

UNI EN 1602

FRONTROCK (RP-PT)Pannello rigido in lana di roccia non rivestito ad alta densità, per isolamento ter-mico ed acustico, specificamente concepito per sistemi termoisolanti a cappotto come elemento di completamento (spallette di serramenti, ecc.).

Il pannello viene sottoposto ad un trattamento specifico nel processo produttivo che lo rende idoneo alle severe condizioni di utilizzo tipiche dell’isolamento dall’e-sterno.

Formato 1000x600 mm.

Spessore e RD

Spessore [mm] 30 40 50**

Resistenza termica RD [m2K/W] 0,75 1,00 1,25

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**Disponibile su richiesta un’ampia gamma di spessori. Per ulteriori informazioni contattare i nostri uffici commerciali.

Il Gruppo Rockwool è leader mondiale nella fornitura di prodotti e sistemi innovativi in lana di roccia, materiale che aiuta a proteggere l’ambiente migliorando la qualità della vita di milioni di persone.

È presente prevalentemente in Europa e sta espandendo le proprie attività in Nord e Sud America oltre che in Asia.

Il Gruppo è tra i leader mondiali nell’industria dell’isolamento. Infatti, oltre alla gamma di pannelli in lana di roccia per la coibentazione termo-acustica, Rockwool propone controsoffitti acustici e rivestimenti di facciata che permettono di realizza-re edifici sicuri in caso di incendio, efficienti dal punto di vista energetico e caratte-rizzati da un comfort acustico ottimale. Rockwool offre anche soluzioni “green” per la coltivazione fuori terra, fibre speciali per l’utilizzo industriale, isolamento per l’industria di processo e per la coibentazio-ne del settore navale, così come sistemi anti-vibrazione e anti-rumore per le mo-derne infrastrutture.

Inoltre, i servizi di consulenza in fase preliminare e di realizzazione rappresentano un plus unico nel mercato dell’isolamento e rendono Rockwool il partner ideale nell’iter progettuale e costruttivo.

Il Gruppo Rockwool

Rockwool Italia S.p.A.Via Londonio, 220154 Milano02.346.13.1www.rockwool.it

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