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ZOOMPS ISIS DE NICOLA Periodico a cura della redazione dell'Istituto Statale d'istruzione Superiore Enrico De Nicola. Via E.a. Mario Napoli. Autorizzazione tribunale di napoli n°17/2005. Elaborazione Grafica a cura di Ilenia Leone. www.isisdenicola.eu di prof. Stefano Zen Dirigente Scolastico Le scuole di tutta Europa festeggiano il 5° anniversario di eTwinning Le scuole di tutta Europa si sono riunite il 5 maggio per festeggiare il anniversario di eTwinning, strumento straordinario di crescita umana e professionale che ha reso possibili nuove forme di partenariato elettronico. In questa occasione insegnanti e studenti hanno partecipato a centinaia di attività organizzate in tutta Europa per commemorare lo speciale anniversario. Il servizio eTwinning, basato sull’uso dell’inglese come strumento privilegiato di comunicazione e sull’applicazione delle Information and Communication Technologies (ICT), nel promuovere il gemellaggio elettronico tra scuole in Europa, si pone come obiettivo peculiare quello di ideare e realizzare partenariati pedagogici e didattici innovativi. Questa iniziativa fa parte del programma eLearning, approvato con decisione n. 2318/2003/CE del 5 dicembre 2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante adozione di un programma pluriennale (20042006) per contribuire all’effettiva integrazione delle TIC nei sistemi d’istruzione e formazione in Europa. scopo di questa nuova forma di partenariato è rafforzare e sviluppare la collaborazione tra istituti scolastici di nazioni diverse. Tale esperienza potrebbe dimostrarsi decisiva per conferire una dimensione europea all’istruzione nonché alla consapevolezza dei giovani del modello di società multilinguistica e multiculturale in Europa. In questo contesto, le comunità di apprendimento legate a Internet possono contribuire all’arricchimento del dialogo interculturale. I gemellaggi elettronici possono dirsi stabiliti tra almeno due scuole di due diversi paesi europei che propongano attività di peculiare interesse didattico e pedagogico e che prevedano l’utilizzo delle TIC. L’Unità Nazionale eTwinning Italia, istituita all’interno di INDIRE quale struttura di riferimento del servizio, in collaborazione con l’agenzia Socrates, ha il compito di favorire lo sviluppo di gemellaggi elettronici tra scuole europee, fornendo informazioni e supporto alle istituzioni scolastiche che partecipano al gemellaggio. L’Unità Nazionale eTwinning Italia fornisce, in particolare, i seguenti servizi: Segue a pagina 2 Fumone pag. 3 e 4 Imbecillità e razzismo negli stadi pag. 5 Le nostre squadre di Basket e Pallavolo pag. 6 e 7 Speciale Salute Pag. 8 L'abito non fà il Monaco pag.11 Recensioni pag 12 Il Mio Bilancio d'esercizio pag. 13 Maturandi 2010 classi 5°A e 5°B Pag 14 Maturandi 2010 classi 5°C e 5°D Pag 15

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ZOOMPSISIS DE NICOLA

Periodico a cura della redazione dell'Istituto Statale d'istruzione Superiore Enrico De Nicola. Via E.a. Mario Napoli. Autorizzazione tribunale dinapoli n°17/2005. Elaborazione Grafica a cura di Ilenia Leone. www.isisdenicola.eu

di prof. Stefano ZenDDiirriiggeennttee SSccoollaassttiiccoo

Le scuole di tutta Europa festeggiano il 5° anniversario dieTwinning

Le scuole di tutta Europa si sono riunite il 5 maggio perfesteggiare il 5° anniversario di eTwinning, strumentostraordinario di crescita umana e professionale che ha resopossibili nuove forme di partenariato elettronico. In questaoccasione insegnanti e studenti hanno partecipato a centinaia diattività organizzate in tutta Europa per commemorare lospeciale anniversario. Il servizio eTwinning, basato sull’usodell’inglese come strumento privilegiato di comunicazione esull’applicazione delle Information and CommunicationTechnologies (ICT), nel promuovere il gemellaggio elettronicotra scuole in Europa, si pone come obiettivo peculiare quello diideare e realizzare partenariati pedagogici e didatticiinnovativi. Questa iniziativa fa parte del programmaeLearning, approvato con decisione n. 2318/2003/CE del 5dicembre 2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio,recante adozione di un programma pluriennale (2004­2006) per

contribuire all’effettiva integrazione delle TIC nei sistemid’istruzione e formazione in Europa. scopo di questa nuovaforma di partenariato è rafforzare e sviluppare lacollaborazione tra istituti scolastici di nazioni diverse. Taleesperienza potrebbe dimostrarsi decisiva per conferire unadimensione europea all’istruzione nonché alla consapevolezzadei giovani del modello di società multilinguistica emulticulturale in Europa. In questo contesto, le comunità diapprendimento legate a Internet possono contribuireall’arricchimento del dialogo interculturale. I gemellaggielettronici possono dirsi stabiliti tra almeno due scuole di duediversi paesi europei che propongano attività di peculiareinteresse didattico e pedagogico e che prevedano l’utilizzodelle TIC. L’Unità Nazionale eTwinning Italia, istituitaall’interno di INDIRE quale struttura di riferimento delservizio, in collaborazione con l’agenzia Socrates, ha ilcompito di favorire lo sviluppo di gemellaggi elettronici trascuole europee, fornendo informazioni e supporto alleistituzioni scolastiche che partecipano al gemellaggio.L’Unità Nazionale eTwinning Italia fornisce, in particolare, iseguenti servizi:

SSeegguuee aa ppaaggiinnaa 22

Fumonepag. 3 e 4 Imbecillità erazzismo negli

stadipag. 5

Le nostre squadredi Basket ePallavolopag. 6 e 7

SpecialeSalute Pag. 8 LL''aabbiittoo nnoonn ffàà iillMMoonnaaccooppaagg..1111

Recensionipag 12

Il MioBilanciod'eserciziopag. 13

Maturandi 2010classi 5°A e 5°B

Pag 14Maturandi 2010classi 5°C e 5°D

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_aggiornamento del portale italiano e­Twinning;_produzione di materiale promozionale;_servizio di consulenza;_helpdesk per gli insegnanti;_monitoraggio della partecipazione all’azione sulterritorio;_contatti con altre agenzie nazionali.La navigazione nel portale dedicato a e­Twinning(http://www.etwinning.net) risulta agevole edestremamente interessante, ricca di stimoli perpromuovere e consolidare la dimensione europeadella cittadinanza e dell’istruzione. Dalla homepagesi può accedere a Idee e pratiche, News, Workshopeuropei, Premi, Pubblicazioni, Helpdesk, Progetti,Strumenti. Per predisporsi al gemellaggio occorreindividuare una scuola partner sul motore di ricercaon line, disponibile sul portale europeo; eTwinningconsente alle scuole gemellate di realizzare unprogetto didattico comune: un’attività innovativa eprolungata nel tempo. Per partecipare si può pensaread una collaborazione su un tema curricolare o su unargomento più generale (ad esempio, l’educazioneinterculturale, la cultura della pace, ecc.) e cercareuna scuola che condivida gli stessi interessi.L’azione eTwinning si propone dunque dicoinvolgere le istituzioni scolastiche gemellate nellaloro totalità, dal momento che si rivolge non soltantoa studenti e corpo docente, ma anche ai dirigentiscolastici e a tutte le altre componenti del personaledella scuola.Nel caso di eTwinning, il valore europeodell’esperienza è insito nelle modalità di dialogo chesi sono attivate per attuare concretamente lacollaborazione tra scuole. La qualità del progettoeTwinning consiste nel realizzare un complessointreccio di elementi, quali la progettazione, letecnologie e la documentazione, sfruttandosignificativamente le potenzialità di unacollaborazione pedagogica e didattica di respiroeuropeo. Tra gli innumerevoli vantaggi che ilsistema del gemellaggio elettronico promosso daeTwinning garantirà alle scuole partecipanti, si

possono evidenziare almeno i seguenti punti diforza:_usare le tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione (TIC) al fine di accorciare ledistanze tra le scuole dei paesi aderenti alprogramma;_verificare e analizzare in modo critico eresponsabile l’uso didattico delle TIC;_favorire la condivisione e lo scambio diconoscenze ed esperienze, contribuendoall’arricchimento culturale, linguistico e umano deipartecipanti;_contribuire allo sviluppo professionale e allaformazione dei docenti;_socializzare pratiche educative e didatticheinnovative;_consolidare la consapevolezza di vivere inun’Europa unita, multiculturale e multilinguistica;_motivare gli studenti con attività innovative einteressanti;_conoscere e approfondire i diversi sistemi scolasticiin vigore negli altri paesi europei;_accrescere le competenze linguistiche etecnologiche di docenti e allievi;_uscire da una condizione di autoreferenzialità;_realizzare la collaborazione con la scuola esterainserendola tra le finalità educative del POF;_iniziare a sviluppare un’esperienza dicollaborazione da proseguire successivamente conlo stesso partner attraverso un progetto Comenius odi altro tipo finanziato _dall’Unione Europea (per lescuole che non hanno mai sperimentato progettieuropei);_rafforzare la dimensione europea dellacittadinanza.È una iniziativa che ha reso le comunità scolastichepiù intraprendenti, più europee, più solidali ... perciòanche l’Istituto Superiore “E. De Nicola” desiderapartecipare ai festeggiamenti: Buon compleanno,eTwinning!

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FFUUMMOONNEE.. .. ..

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Fumone è un comune di circa 2.000 abitanti in provincia di Frosinone, conosciuto perché fu luogo diprigionia per papa Celestino V. Il centro storico si trova su un colle dal quale si ammira un panorama cheva dalle porte di Roma al corso del fiume Liri e, in giornate di cielo terso, addirittura fino al Vesuvio.Secondo la leggenda, le origini di Fumone risalirebbero al V secolo a.C. quando Tarquinio il Superbo visi sarebbe rifugiato dopo essere stato cacciato da Roma. Grazie alla sua collocazione geografica e peressere compreso fra i tre maggiori centri del popolo degli Ernici (Alatri, Anagni, Ferentino) ha avuto,nell'antichità, un'importante funzione di controllo del territorio: nel Medioevo il colle di Fumone diventafondamentale per la sicurezza di Roma in tempi di incursioni saracene e normanne: in caso di invasioniraccoglie i segnali di fumo dalle località vicine minacciate e li rinvia all'Urbe. Proprio a questa suafunzione si deve il nome e il detto «Si Fumo fumat/ tota Campania tremat» (dove per Campania siintendeva una divisione amministrativa dello Stato Pontificio, conosciuta anche come Campagna diRoma o Latium).

A NOI L’ULTIMA NEVE

D’INVERNO!

9 marzo 2010. Doveva essere una giornata speciale,organizzata nei dettagli con mesi di anticipo,promessa ai ragazzi dall’inizio dell’anno scolastico.Pochissimi gli assenti nelle due classi coinvolte, laIIB e la IIC del liceo scientifico dell’ISIS E. DeNicola. Tutto previsto, tutto calcolato... tranne ilMETEO!Ci avviamo, un po’ euforici. Si cantano le canzonipazientemente insegnate dalla Prof.ssa Sorge; ci sidiverte con le battute del Prof. Carofano peringannare il tempo – 3 ore di viaggio solo perl’andata! ­; vicini alla meta si ripassa un po’ di storiacon l’aiuto della Prof. De Gioia e della sottoscritta. Iragazzi sono stati preparati alla visita perché iluoghi che ci si è proposti di visitare rappresentanomomenti importanti della storia medioevale: si trattadi Fumone e Anagni, due centri scelti molto di radodai docenti napoletani per la loro didattica trasferita(... che ci vedano più giusto di noi?).Lasciamo, a Napoli, una giornata semiprimaverile,una minaccia di pioggia tanto velata che quasinessuno di noi ha portato l’ombrello. I ragazzi, poi,pur avvertiti che saremmo andati verso il freddo, sisono presentati in felpa o, al massimo, con giubbinileggeri: non sarebbero stati abbastanza trendy,altrimenti!Usciamo al casello di Frosinone e l’autobus

comincia ad arrampicarsi per la strada che conducea Fumone, la prima tappa. Il sinuoso percorso che ciporta alla cima della montagna dove sorge ilpaesino, con nostra enorme sorpresa, vaimbiancandosi di neve, solo un velo all’inizio, masiamo drammaticamente certi che sia destinata adaumentare. Si scatena, in tutti noi, una certaemozione che deriva dal gusto frizzante dellanovità: a Napoli, la neve non la vediamo mai senon, poche volte in un inverno, sulla lontanasommità del Vesuvio.Scendiamo dal pullman nel piazzale di sosta,all’ingresso del paese, e subito ci ritroviamo a doverfrenare i ragazzi che sperimentano la freschezzadell’inusuale elemento facendone delle palle dalanciare uno contro l’altro. Normale... quantoimprudente, ma è tutto a posto: sono ragazzi!Saliamo, quindi, non senza fatica, verso il castello,lungo un viottolo breve ma che comincia aghiacciarsi, piano piano, attenti a non scivolare... Adaspettarci troviamo due guide gentili e disponibiliche, però, vanno un po’ di fretta: temono di nonpoter tornare a casa se aumenta la neve. Figuriamocinoi!

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Fuori, siamo ormai allesoglie di una tormenta;tratteniamo il respiro e,comunque divertiti,cominciamo la visita.Rimaniamo affascinati dallasala degli avi dei marchesiLonghi De Paolis cuituttora appartiene ilcastello; siamo colpiti edemozionati dalla storiadella marchesa EmiliaCaetani che feceimbalsamare il corpicinodel figlio Francesco uccisodalle sorelle nel 1800. E,poi, il fatto storicoimportante, ciò che ci harichiamato in questopiccolo centro del bassoLazio: la cella dove furinchiuso nel 1295Celestino V, il papa del‘gran rifiuto’. Tutti iragazzi, a turno, entranonella minuscola prigionedomandandosi come abbiapotuto il vecchio paparesistervi anche solo ungiorno.Nonostante la fretta,scattiamo qualche foto,

magari con il cellulare:stiamo costruendo ricordiche dobbiamoassolutamente portare connoi!Alla fine lasciamo ilcastello, il paese – nonsenza la promessa diritornarvi ­ e la neve. Cidirigiamo alla nostraseconda tappa: Anagni. Equi ancora neve, tanta, dipiù. Non riusciamonemmeno a scenderedall’autobus: rischieremmodi dover restare in quellapur amena cittadina chenon riusciamo, invece,neanche a vedere. Fu sededi papi, legata alle vicendedi un altro Signore didantesca memoria,Bonifacio VIII. Non pernoi. Niente di personale...ma non abbiamo pensato aorganizzarci anche per lanotte!

PPrrooff..ssssaa SSeerreennaa AAmmeennddoollaa

Era in programma per il 9 marzo una visita guidatapreparata in ogni dettaglio dalla Prof. di Storia ma,purtroppo, questa bellissima opportunità è andata...in bianco. È nevicato ed è stato strepitoso! Venutameno la possibilità di andare ad Anagni, almeno si èpotuto visitare il castello di Fumone, un posto conuna storia interessantissima. Una delle sue ‘padronedi casa’ ebbe un figlio maschio dopo numerosefemmine che, invidiose del trattamento riservato alfratellino, lo avvelenarono quando aveva poco piùdi cinque anni; la madre impazzì per il dolore, misea lutto tutti i quadri del castello che la ritraevano, lifece ‘intristire’ e, inoltre, cercando uno stratagemmaper non staccarsi dal bambino, lo fece imbalsamaree lo conservò in una teca di vetro inserita in un

mobile. Pare che oggi il castello sia ancorafrequentato dai loro fantasmi: il bambino che giocaspiritosi scherzetti a chi ci abita e la madre che ogninotte lo va a trovare.La visita ha previsto che sipassasse anche per la piccola cappella fatta costruireaccanto al luogo dove, in una microscopicaprigione, fu tenuto prigioniero papa Celestino V perdieci mesi tra il 1295 e il 1296. All’uscita dalcastello tutti in fila a cercare di raggiungererapidamente il pullman.La meta è consigliabile, basta solo che smetta dinevicare!

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LA GITA DEI SOGNI? FUMONE EANAGNI

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STUPIDITÀ E RAZZISMONEGLI STADI ITALIANI

21 marzo2010: lo sport contro il razzismo. Neglistadi della serie A e alla Maratona di Roma unostriscione e lo spot della campagna

Rispondendo all’appello dellaCampagna ‘’Non aver paura, apritiagli altri, apri ai diritti”, il 21 marzo,Giornata Internazionale contro ladiscriminazione razziale, è statacaratterizzata da un impegnostraordinario del mondo dello sportcontro il razzismo. In tutti gli stadi èstato portato in campo, subito primadell’inizio della partita, unostriscione con la scritta “No alrazzismo”, il logo – un fantasminogiallo – e il nome della Campagna.Sui monitor è statocontemporaneamente proiettato lospot ideato e diretto dal registaMimmo Calopresti, interpretato, daFrancesca Reggiani, Lello Arena,Salvatore Marino, Cumba Sall e daViorel Samuel Cirpaciu, il bambinorom che col suo candore e il suosorriso spezza simbolicamente lacatena dell’intolleranza ed esce dallagabbia costruita dai pregiudizi.Purtroppo il razzismo è semprepresente nel nostro Paese ed anchenel mondo del calcio. Il luogocomune è lo stadio, luogo dove itifosi dovrebbero sostenere la propriasquadra del cuore con cori estriscioni augurali invece che confischi e cori contro i calciatori dicolore. Questi inqualificabili eindegni comportamenti costituisconospesso il pretesto di accesepolemiche circa la nostra capacità diaccogliere chi è di un'altra razza, lo

straniero, l'estraneo, il diverso. Ungiocatore oggetto di questi malsanibersagli è stato Mario Balotellicalciatore italiano (originario delGhana) dell’Inter. Lo stadioBentegodi a Verona e lo StadioOlimpico di Torino sono spessomenzionati dalla cronaca sportiva enon per questi spiacevoli episodi.Ultimamente tifosi della Juventushanno continuato a esprimere il loromalsano entusiasmo con cori razzistinonostante le forti sanzioni. Comedimenticare l’episodio vergognoso aRoma dove alcuni tifosi giallorossigettarono delle banane verso ilcalciatore, il quale, anche se offeso,non reagì però alla provocazione. LaUefa ha stabilito delle sanzionipesanti: se durante le partite dellecoppe europee ci saranno corirazzisti contro i giocatori, la partitasarà sospesa.Molti esperti o tifosi del calcioritengono che questo grave episodioche riguarda Super Mario Balotellidipenda dal suo carattere. Ci sono,infatti, molti altri giocatori di coloretipo Eto’o, Maicon Muntari e tantialtri ancora che non vengonofischiati.Le multe contro il razzismo nonservono a niente. Se potessi dare unconsiglio proporrei ad esempio 1punto in meno per ogni episodiorazzista che si verifica. Anche le

società dovrebbero fare la loro parteammansendo i propri sostenitori. Sepoi questi decidessero diinfischiarsene, almeno la lorosquadra del cuore retrocederebbe inserie B.A causa delle tifoserie avversarie ilcalcio moderno rappresenta unospecchio della nostra società razzistaverso le persone di colore. Spero cheil razzismo possa sparire dagli stadiitaliani e da tutti gli altri luoghi.Ultimamente le vittime diventano icolpevoli e i colpevoli diventano levittime, cioè secondo i tifosi sonoproprio i giocatori con i loroatteggiamenti a incitarli all’offesa,cosa davvero impensabile e difficileche possa accadere. Sfortunatamentequesti toni (in politica, negli stadi eper strada) e non credo di esagerare,ricordano il clima che si respirava inGermania con la salita di Hitler alpotere.Ebbene la Storia non ci ha insegnatonulla? Ci ripromettiamo di noncommettere più gli errori avvenuti inpassato e invece, purtroppo, avvieneil contrario. Il razzismo in qualsiasiluogo si manifesti è un’ingiustiziache va combattuta a tutti i costi.ddii SSaallvvaattoorree CCaarroollaaIIVV BB IIGGEEAA

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ZOOMPS || SPORTGRAZIE RAGAZZI!!!!

E alla fine è arrivata. Comenella più classica delle favole,dopo uno straordinariocammino fatto di sole vittorie (spesso nette e schiaccianti ), ilDe Nicola è riuscito adaggiudicarsi l'edizione 2010del Premio Massaro battendoin finale un coriaceo VittorioEmanuele per 59 a 46. Lacornice, com'era lecitoaspettarsi, era quella dellegrandi occasioni: unplauso,infatti, va fatto a tutti iragazzi che Sabato mattina sisono svegliati presto per venireal Palazzetto di Ponticelli aincitare la squadra finoall'ultimo secondo. Mapassiamo alla cronaca dellapartita: De Nicola che scendein campo con il quintetto dellemeraviglie, che tanto beneaveva già fatto nei gironipreliminari: Simioli, Del Duca,Ragosta, Aiello e Mammano

sono i “Magnifici 5” scelti dacoach Cicconardi per attaccaresubito gli avversari. E vaproprio cosi, con il De Nicolache comincia fortissimoportandosi dopo 5 minuti sul10 a 0, trascinato soprattuttoda uno scatenato Ragosta (particolarmente gasato dallapresenza dei suoi compagnidella 5B sugli spalti ). Colpassare dei minuti, la musicanon cambia: Simioli inventaassist e punisce gli avversaricon i suoi tiri da 3, Del Ducamacina punti e giocate, Aielloè sempre pronto a ripartire coni suoi contropiedi fulminanti. Ilmeccanismo è ben oliato, alVittorio Emanuele non restache subire. Alla fine delsecondo quarto, la partitasembra già chiusa: il distaccodi 20 punti, infatti, permette alcoach di far riposare i titolari esostituirli con le validissime

riserve che la nostra panchinaoffre. Ecco allora arrivare ilmomento degli ingressi diMontesano,Grasso e Mauriellonel 3° quarto, e subito dopoquelli di “Capitan” Guarino (autore anche di 2 punti nei 3minuti giocati ), Tranchini eMenniti. La squadra mantieneun ottimo ritmo fino alla fine,non permettendo al VittorioEmanuele di riaprire la gara innessun momento.Al fischiofinale, arriva l'abbraccio deisupporters De Nicoliani che sifiondano in campo perfesteggiare un traguardostorico e mai quanto oggimeritato: il De Nicola vince iltitolo per la prima volta nellasua storia, ( si spera ) il primodi una lunga serie.AA ccuurraa ddii UUmmbbeerrttoo BBeerrttuuccccii

FFOORRMMAAZZIIOONNEE:: In piedi,da sinitra:RobertoMammano,Marco Mauriello,Davide Aiello,Valerio Del Duca, AntonioRagosta,Salvatore Grasso, Il nostropreziosissimo inviatostampa Umberto BertucciIn ginocchio: NicolaGuarino,Alfonso Simioli, GiovanniMontesano, LuigiTranchini,Antonio Menniti.

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Spiegarlo non è semplice: come tutti gli sport disquadra ti permette di crescere, di confrontarti conpersone migliori, di accettare le sconfitte, didiventare leale. Attraverso la squadra di pallavolo diquesto istituto, si vivono nuove e bellissimeesperienze, le trasferte con i compagni son sempreun divertimento, il poter condividere le stesseemozioni (gioia o rabbia, e delusione) tutto questo tifar capire quanto la pallavolo ti entri nell’anima.

E’ uno sport che dà disciplina, impari adascoltare l’insegnante e a volte impari addiritturaad insegnare. Impari a consolare chi sbaglia, inveceche aggredire. Impari ad aspettare il tuo turnocon pazienza e dare il massimo quando arriva.

Non si può negare che è lo sport di squadra pereccellenza, ogni giocatore mette un po’ di sé . Sivince insieme così come si perde INSIEME. Ognimovimento deve essere finalizzato al successivo,difesa alzata attacco. Il sentimento cresce sempre dipiù!.

E’ bellissimo vincere, ma dalla sconfitta s'impara. A ogni partita tu che sei in panchina guardiil gioco e insieme alle tue amiche combatti perraggiungere lo stesso obiettivo CRESCERE maanche VINCERE. Nel nostro istituto abbiamo unasquadra femminile composta da:

LA NOSTRA SQUADRA DIPALLAVOLO

DE SIMONE CHIARA 3C IGEAPERCIAVALLE CLAUDIA 5 BLICEORANIERI SARA 5 B LICEOTUDORACHE DENISA PASSEMMA FEDERICA 4D LICEOSCOGNAMILLO ALESSIA 3°IGEACAPASSO GIUSY 4B LICEOIAZZETTA GIUSY 2 B LICEOPANELLA ALESSIA 4D LICEOCOSTAGLIOLA ANGELA 4 DLICEOSCHINA RITA 5B LICEOCRISPO MARTINA 5BLICEOCOMES SARA 3° IGEAPIETROPAOLO CARMEN 5° IGEA

Ognuna di noi con un pò di spirito di volontà hasuperato partite facili e difficili e anche se siamo state

sconfitte non abbiamo mai mollato e consegue dallanostra sconfitta, Questi risultati:

DE NICOLA ­ PANSINI 2 ­ 0DE NICOLA ­ D'ESTE 2 ­ 0

DE NICOLA ­ M.SAVOIA 0 ­ 2CChhiiaarraa DDee SSiimmoonnee 33 CC

ZOOMPS || SPORTZOOMPS || SPORT

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ZOOMPS || SPECIALE SALUTE

Alcuni anni fa non mi sarei mai posta ilproblema di donare i miei organi. Troppopiccola per farlo; troppo poco informata per fareuna scelta così importante.Ora invece, posso dire di essere pienamenteconvinta di donare i miei organi dopo la miamorte, anche se talvolta ho i miei dubbi, macredo sia giusto che ci siano. Il problema staprincipalmente nel fatto che oggi giorno i mass­media parlano poco, si potrebbe dire mai, diquest’atto di amore e solidarietà verso ilprossimo. Sono poche le informazioni chevengono date ai cittadini, poche le iniziativeprese dal governo, dalle istituzioni pubbliche perconvincere le persone a donare i propri organi.Ciò nonostante l’Italia è il secondo paese, dopola Spagna, con il più alto numero di donatori,seguito dalla Francia e dalla Gran Bretagna.

La domanda che la maggior parte dellepersone almeno una volta nella propria vita sipone è: “Perché donare i propri organi?”

Beh, la risposta potrebbe essere scontata seconsiderata come una semplice forma di“buonismo”, ma è la pura verità. Donare gliorgani, dopo la morte cerebrale, non èsemplicemente donare qualcosa di proprio, maqualcosa di sé per salvare o migliorare lecondizioni di vita di una persona che ne habisogno.

Tutti nella vita siamo possibili donatori, e,inevitabilmente, possibili riceventi.

Ma come convincere le persone cheun’eventuale prelievo d’organi viene effettuatosolo dopo che il paziente è considerato in statodi morte cerebrale?

Molti, infatti, si considerano contrari alladonazione perché convinti che il pazientecollegato a delle macchine che mantengono in

vita gli organi, sia in uno stato di comareversibile; in realtà la decisione di prelevare gliorgani viene presa solo dopo che è stataaccertata la totale assenza di funzionicerebrali,per cui il donatore non può , respirarese non con l’ausilio delle macchine.

Una volta accertata la morte cerebrale da partedi un’equipe di tre medici (legale, unrianimatore e un neurologo), ci si informa se erad’accordo o meno a donare i suoi organi Nelcaso in cui non fosse mai espresso ,in proposito,sono i suoi familiari a decidere.Limiti persalvare la vita altrui non ci sono: è possibiledonare gli organi sin dalla nascita. I limitiesistono solo quando si tratta di donare i tessuti(60 anni) o le cornee (70 anni). Poi basta solostabilire l’idoneità degli organi ripercorrendo lastoria medica del defunto per accertarsi che nonci siano malattie che potrebbero complicare iltrapianto.

Nessuna religione è contraria al trapiantod’organi, infatti la donazione è consideratacome un atto di puro amore e generosità.. LaChiesa, quindi, non solo cattolica, si dice piùche favorevole al trapianto di organi.

Mio padre, infermiere professionale delreparto di cardiochirurgia del Monaldi diNapoli, fa parte dell’équipe prelievo d’organi(principalmente cuore) di quell’ospedale. Sonoquasi due anni che lavora presso ilcoordinamento trapianti della regioneCampania. Sono ormai più che convinta cheimiei organi dovranno essere donati. Si può direche sia abbastanza informata sul perché e in chemodo avvengano queste operazioni.

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DONAZIONE DEGLIORGANI: ATTO DIAMORE E DI CIVILTÀ.

Tutti nella vita siamo possibili donatori, e, inevitabilmente,possibili riceventi.

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Sono tante le storie di giovani donatori che hovissuto indirettamente grazie ai racconti di miopadre. Tante le storie di giovani che hannoricevuto un cuore che ha donato loro una nuovavita.

Come dimenticare la storia di NicholasGreen, bambino americano, ucciso in Calabriadurante un viaggio con la sua famiglia? Ladonazione del cuore, delle cornee, del fegato edei reni del piccolo Nicholas è stata un esempioper tutti. Altre quattro vite sono state salvate conquesto bellissimo gesto. Nicholas, così cometutti gli altri donatori, piccoli e grandi, sono unesempio di grande solidarietà, di amore per la

vita.Tutto ciò di cui i cittadini hanno bisogno, è

solo più informazione e meno pregiudizi;chiarire loro le idee, rispondere a tutti i loroquesiti, eliminare dubbi ed incertezze.

Insegnare loro a vedere in modo diverso lavita, ad aprire gli occhi su un mondo che oggigiorno ha tanto bisogno soprattutto dimanifestazioni di solidarietà e di amore. Donaregli organi è dare la vita .ddii BBAARRBBAARRAA AARRPPAAIIAAeexx ddeenniiccoolliiaannaa ccoorrssoo DD IIGGEEAA

L’acne è una malattia della pelle chesi manifesta con infiammazioni delbulbo pilo­sebaceo. La forma piùdiffusa è quella di noi giovani, checolpisce entrambi i sessi in un’etàcompresa tra i quattordici e i diciottoanni, per poi migliorare o scomparire,quasi sempre, verso i venticinque.La causa principale dell’acne è losquilibrio nella quantità degli ormoniandrogeni, cioè di quegli ormonimaschili che vengono prodotti,seppure in piccola quantità, anchedalle donne. Tale squilibrio genera unaumento di sebo (grasso) che sideposita sulla pelle provocando veri epropri “tappi” sui follicoli piliferi.All’interno dei follicoli ostruiti, ibatteri trasformano il grasso insostanze irritanti, con conseguentiinfiammazioni e infezioni.L’acne è localizzata principalmentesu viso, collo, torace e spalle, partidel corpo dove sono presenti inmaggior numero le ghiandolesebacee. Le forme più lievicolpiscono lo strato superficiale della

cute e si manifestano sotto forma dicomedoni (punti neri) e foruncoli.Quelle più gravi attaccano invece lostrato profondo della pelle e possonoprovocare l’insorgere di vere eproprie formazioni solide comenoduli e cisti.Benchè molto antiestetica, l’acne nonè una malattia grave, anche se puòlasciare cicatrici indelebili e causarenotevoli problemi sul pianopsicologico.Pertanto è sempre buona normarivolgersi a un medico, checonsiglierà i rimedi del caso. No,quindi, ai rimedi fai­da­te e alle “cureemulative”, ossia all’assunzione diquesto o quel prodotto solo perché hagiovato a un’amica o a unconoscente.Mai come in campo medico ènecessario ricordare che ogni personaè un individuo a sé.La scelta dello specialista è moltoimportante: una tecnica chirurgica oparachirurgica dà buoni risultati soloquando viene eseguita con

scrupolosità e competenza. In ognicaso è necessaria la collaborazionedel paziente: le terapie sono spessolunghe e i risultati non sempreimmediati. Noi adolescenti (quasicertamente anche tu che staileggendo!) siamo spesso impazienti,mentre in questo tipo di cura ènecessaria la perseveranza.L’acne in una minoranza di casiinteressa anche l’età adulta. Nelledonne può inoltre ripresentarsiciclicamente in prossimità dellemestruazioni e di gravidanza.L’acne può migliorare nei periodiestivi grazie all’esposizione al sole,ma se si stanno utilizzando prodottispecifici per la cura, non va protrattaa lungo per evitare

allergie e irritazioni.Fondotinta, creme colorate e fardprovocano l’ostruzione dei pori epertanto peggiorano la situazione enon viceversa.Ai AMALIA AMICO III G

TORMENTO GIOVANILEL'acne è una patologia molto comune, interessa circa l’ 80% degli adolescenti

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Onicofagia: bisognoinespresso d’amoreImmagina che stai buono,buono perso nei tuoi pensieri enel frattempo ti rosicchi leunghiette strappando via quelche resta di una pellicinascampata ad altreincursioni…..ed immagina cheimprovvisamente una persona,puntando il dito verso di te,afferma con decisione: SEIUN ONICOFAGO; Tu comereagisci? Ti offendi? Pensi chequella persona non si devepermettere tanta confidenzanei tuoi confronti?…Tranquillo,mantieniti calmoadesso ti speghiamo chi èl’onicofago e potrai capire setu lo sei o no e forse ,dopo tifermerai a riflettere un pò sudite ….e sarà la volta buonache la smetti….L’onicofagia è quell’impulsoche spinge le persone amordicchiarsi le unghie.Almeno il 5% dellapopolazione è affetto daquesta abitudine, che nasce inetà prescolare, raggiungel’apice durante l’adolescenzae, talvolta, persiste anche inetà adulta.Sono colpite da questo piccoloma fastidioso disturbosoprattutto le persone (inmaggioranza donne) timide,remissive, ansiose. In altreparole, i soggetti che simangiano le unghie nonreagiscono alle offese o a ciò

che considerano ingiusto neorientano su se stessi gliimpulsi aggressivi. Questoatteggiamento autolesionisticonon si esprime soltanto controunghie e pellicine: talvolta simanifesta nella tendenza atormentare i capelli finostrapparli, oppure nelmordicchiarsi le labbra ol’interno delle gote. In tuttiquesti casi, quanto piùl’ambiente esterno (scuola,famiglia, ecc.) sarà portatoredi divieti, negazioni, punizionio prove difficili da superare,tanto più il soggetto ricorrerà acomportamenti autopunitivi.Le ragioni scatenanti ilproblema sono molte, ma tuttericonducibili a un'unica sfera:l’affettività. Spessol’onicofagia compare neibambini il cui ambientefamiliare è disturbato da litigie incomprensioni tra i genitorie talvolta può coincidere conla nascita di un fratellino.Negli adolescenti, in genere, simanifesta quando leaspettative dei genitori neiloro confronti sono troppoalte. Oppure è legataall’incapacità dei giovanissimidi accettare, in se stessi,l’esistenza di sentimenti diribellionesenza provare sensi di colpa.In questo caso, l’onicofagiainsorge nell’esatto momento incui i soggetti sentono dentro disé sentimenti inaccettabili,

quando cioè si vedonocostretti a fare qualcosa chedetestano o li fa sentire adisagio. La maggioranza dellepersone colpite, inoltre, nonsente a sufficienza l’amore deigenitori e questa carenzasfocia nell’ansia.Ma il gesto di rosicchiare, equindi di portare qualcosa allabocca, richiama anchel’esperienza del seno maternoe genera in chi lo compie uneffetto tranquillizzante.L’onicofagia, perciò, è uncomportamento di contenutoambivalente: da un latoautolesionista, dall’altroconsolatorio e rassicurante.Con la fine dell’adolescenza iconflitti interpersonali cessanoo, almeno, regrediscono, perlasciare il posto a un nuovotipo di rapporto tra genitori efigli fondato sulla complicità esull’affetto, e questocambiamento porta, quasisempre, al superamento delproblema. Certo, l’abitudinedi mangiarsi le unghie nonpassa da un giorno all’altro,ma, venendo meno il disagioscatenante, regredisce fino ascomparire, salvo poiripresentarsi nei momenti didifficoltà e ansia, anche in etàadulta.

AMELIA AMICO III G

SEI UN ONICOFAGO? FATTI LADOMANDA E DATTI LA RISPOSTALe statistiche dicono che 5 italianisu 100 è onicofago!

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LL’’AABBIITTOO NNOONN FFAA IILL MMOONNAACCOOVoglio essere alla moda, voglio essereme stesso

Cosa significa essere alla moda?La risposta più scontata potrebbe essere vestirsi inmodo trendy, secondo i suggerimenti degli stilisti diturno. Noi oggi vorremmo dare una risposta un po’diversa e speriamo che essere contro corrente diventi lavera moda di noi giovani.I giovani di oggi sono abituatia vivere in una società, a mio avviso, troppoprotagonista e per affermarsi cercano di uniformarsi almodello proposto loro dai media, seguendo anche lemode più stravaganti e bizzarre. Un attore, una velina,un calciatore, rappresentano i punti di riferimento e imodelli da imitare. Oggi, gli adolescenti si sentonoinutili e insignificanti perché la società continua atrasmettere valori insignificanti. Essere alla moda nonsignifica soltanto abbigliarsi con capi più o meno ditendenza, ma soprattutto saper valorizzare la propriapersona, saper indossare valori, idee, sentimenti che cirendono veramente unici. Le persone nascondono il

proprio io dentro l’abito che a volta tende a coprirel’autenticità di una persona. Sicuramente, richiedemeno sforzo indossare un vestito griffato nellasperanza di essere accettati e diventare parte di ungruppo, piuttosto che mostrare agli altri ciò che unorealmente. È necessario sforzarsi di migliorare ognigiorno la capacità di relazionarsi, di comunicare, disaper esprimere senza vergogna i propri sentimenti.Sicuramente è più difficile, perché significa mettersi indiscussione, entrare in conflitto non solo con gli altri,ma anche con se stessi. Vi immaginate che delusione eche squallore , se sotto il vestito, poi non si trovaniente? È proprio vero che: "non faciunt melioremequum aurei freni" ("le briglie d’oro non fanno miglioreil cavallo"), motto con cui il filosofo Seneca biasimavacoloro che credono di rendere migliore la loropersonalità ostentando grandi ricchezze o adornandosidi vistosi gioielli.

Nell'aprile del 2009 sono state girate alcune sequenze a LosAngeles ed altre in Nuova Zelanda. Il film è composto per un60% da elementi virtuali creati al computer e per il restante40% da elementi live­action. Oscar 2010: Miglior Scenografia,Miglior Fotografia, Miglior Effetti Speciali. Nel 2154, nelsistema stellare Alfa Centauri, la RDA ( una compagniainterplanetaria terrestre ), ha intenzione di sfruttare igiacimenti minerari del pianeta Pandora.Pandora è un mondoprimordiale, ricoperto da foreste pluviali ed abitato da creaturedi tutti i tipi, fra cui degli umanoidi dalla pelle blu striatachiamati Na’vi. Per questa missione,sono state sviluppate delleparticolari tecnologie fantascientifiche, gli avatar,grazie aiquali la RDA intende infiltrarsi nella civiltà dei Na’vi. Percompiere questa missione, viene incaricato l’ex marineinvalido Jake Sully per sostituire il gemello scienziato a cui erastato assegnato l’avatar, successivamente morto in una rapina.Durante la missione nella foresta, Sully incontra Neytiri, unaguerriera Na’vi che lo introduce nella tribù e che lo aiuta a

comprendere meglio gli usi e i costumi del luogo; tra i due, coltempo, sboccerà un amore che porterà Sully davanti a unbivio: restare fedele alla RDA, oppure aiutare gli indigeni adopporsi alla invasione umana. È il film che è costato di più ditutta la storia del cinema, gli esperti azzardano un costo, lanciocompreso, tra i 400 e i 500 milioni di dollari, in compensoperò, forse èanche il più redditizio.MMii èè ppiiaacciiuuttoo ppeerrcchhéé

Avatar ci porta in un mondo nuovo al di là di ogniimmaginazione, tra sogno, realtà, passione, rabbia, e moltealtre emozioni. L'esperienza della visione di questo film, in3D è stata fenomenale.

ddii UUmmbbeerrttoo BBeerrttuuccccii VV CCLLuuiiggii CCiiooffffii VV BB

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ZOOMPS || ATTUALITA'

Di Ciro Morra IIi CFederica Notaro V CIlaria Camillo V C

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ZOOMPS || RECENSIONI

La musica è fonte di espressione, dilibertà, la musica è poesia, la musicaè arte. Le nostre vite sono colmateogni giorno dalla musica perchéquest'ultima è in grado di farcivolare. I musicisti per i ragazzi sonodei modelli da seguire, masopratutto sono coloro che ciconfortano nei momenti più difficiliattraverso i loro componimenti. Noivogliamo scrivere di Gigi Finizioche tra tutti i cantanti è quello chesentiamo più vicino e che più ciemoziona.

Vi sembrerà sicuramenteesagerato, per Luigi sono stateimportanti le canzoni di Finizio persuperare un suo periodo buio, perClaudio, Finizio è in grado di darglila carica attraverso le sue poesie.Luigi Finizio conosciuto da tutticome Gigi è nato il 31 maggio 1965nella città del sole. Lui come lamaggior parte dei ragazzini diNapoli era un classico scugnizzo egià all'età di 5 anni si dilettava nelcantare. La sua carriera come moltiartisti napoletani si è costruita dopofeste di piazza, presenze in tv locali,partecipazione come special guest inmatrimoni.

A mio avviso, ma credo diinterpretare il pensiero di molti,Finizio è un artista completo, egli èriuscito ad emergere dal mare diNapoli, che stringe stretto a se tutti isuoi cantanti. Napoli è come unamamma, è legata troppo ai suoi figli

e come tutte le mamme possessivelimita la loro crescita, così è per lamusica, per molti cantanti Napoli èla città dove nascono e muoionoartisticamente..

Noi siamo convinti che il suoultimo album sarà il boom per Gigi,perché come non mai tutte le nuovecanzoni si avvicinano ad uno stilepiù italiano,pur conservando ancorauna voce e un modo di cantaretipico partenopeo.

Le nuove canzoni sono giàintonate da molti ragazzi nei pressidelle fermate della metro, presso lescuole, in macchina il sabato sera,fuori gli chalet e tra non moltosicuramente la voce di Finizio saràtrasmessa anche nelle emittentiradiofoniche italiane.

In particolar modo Gigi è ingrado di unire la Napoli bella conquella della periferia, i ragazzineomelodici con quelli pop, igenitori e i figli. Fanno parte delnuovo album: Voglio dirti che...,Non posso, Regalarti l'anima, Lamia stella, In te, Il cuore in gioco,Non durerà, Storie da poco, Albariflessa, E tu mi manchi.

di Claudio Marzano &Luigi Stallone VC

ZOOMPS || RECENSIONIREDAZIONE ZOOMPS

Direttore EditorialeDirigente Scolastico

Prof. Stefano ZenDocenti

Prof.ssa Laura D’Eliseo(responsabile progetto)

Prof.ssa Carla CrescenziProgetto graficoIlenia Leone V AAlunni Redattori

Ilenia Leone VALuigi Stallone V C

Roberta Chianese V ASalvatore Carola IV B

Antonio Carola IV BAlex Iasello V B

Federica Anastasio III CConcetta Balestriere III E

Nadia Bashir III ELuisa Esposito III E

Marco Conforto III ECarmen Sara Melucci V C

Gaetano Frascogna V CLuigi Cioffi V B

Umberto Bertucci V CCiro Morra III C

Chiara De Simone III CElisa Nardi III C

Amelia Amico III GValeria Laino IV D L. Scientifico

Nicola Liccardo IV D LiceoScientifico

Roberta Solaria Ciaglia IV D L.Scientifico

Giovanna Sanzone IV D L.Scientifico

Simone Morgio ID D L. ScientificoRossella Iacolare IV A L. Scientifico

Roberto Gargiulo IV D L.Scientifico

Monica Di Stasio III CFederica Notaro V C

Ilaria Camillo V CClaudio Marzano V C

Carmela Chianese V CGuido Ciccarelli V CAndrea Esposito V C

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IL MIO BILANCIO DI ESERCIZIOLa certificazione di bilancio dopo la revisionedegli ultimi cinque anniSi sta avvicinando…sonocinque anni ormai chepensando all’esame mi dico“vabbè c’è tempo! saròpreparata a questo evento,studierò appropriatamente”…einvece quel giorno è quasiarrivato e io sono qui,trepidante e timorosa e piena didubbi … chissà forse non sonoancora pronta.A me sembra ieri che sonoarrivata in questa scuola,sembra ieri che entrai nellapalestra esterna e miindirizzarono verso il gruppo diragazzi che non sapevo sarebbediventato un gruppo di amiciunici.Avevo appena sostenutol’esame di licenza media evedevo l’esame di stato comeuna cosa lontanissima, eracome se non mi sarebbe maitoccata…e invece sonotrascorsi cinque anni senza chenemmeno io ne accorgessi.Se guardo dietro di me, vedospensieratezza, amicizia,gioia…se guardo il miopresente vedo una ragazza nonpienamente consapevole dellesue capacità, delle sueambizioni, dei suoi sogni, masoprattutto una ragazza ignaradel suo futuro.I miei occhi non vedono oltrel’esame di stato, è comeun’enorme montagna…dietrodi essa non riesco a vederenulla. Non so cosa mi aspetta,

non ci sarà più questofantastico gruppo di amici, nonci sarà più la pressione, l’ansiaper una interrogazione, per uncompito, non ci saranno piùquei riti abituali svolti ognigiorno: imitazioni di alcunicompagni, canzoni, frasi cheriescono sempre, in un modo onell’altro, a farmi rispuntare ilsorriso, anche quando “sonogiù di corda”.Adesso, eccomi, sono qui apensare a cosa sarà dopo, cosasarà di me, e sorgono in metanti dubbi, tante domande“riuscirò ancora ad essere mestessa?" Riuscirò a ridere ebuttarmi tutto alle spalle comefaccio ora?”... molti dicono chei giovani sono superficialiirresponsabili, ma credo chesiano proprio queste cose checi caratterizzano, che cirendono “felici”! Gli adultiperdono queste caratteristiche ediventano tristi, infelici,angosciati, io non voglio chesucceda anche a me!Non ho ancora preso coscienzadi ciò che mi aspetta, ma credoche l’esame serva un po’ anchea questo, a responsabilizzarci afarci capire che ci sarannomolti ostacoli nella nostra vita,che dovremmo essere semprepronti a superare.Non oso nemmeno immaginareil mio giorno prima degliesami…sarò terrorizzata, miverranno mille paranoie,

dimenticherò tutto e mi dirò…“domani a quest’ora saròlibera, starò festeggiando senzapensieri!”. Di sicuro non saràun traguardo ma un punto dipartenza per il mio futuro: Conquesto esame concludo uncapitolo meraviglioso, ma illibro della mia vita ha ancoramolte pagine da sfogliare. Cisaranno pagine belle, mainevitabilmente so anche che cisaranno pagine meno belle, chesarebbe troppo facile nonsfogliare o addiritturaeliminare, strappandole inmille pezzi, facendo finta chenon esistano, ma so che anchequesto è impossibile. So chefarò tante nuove esperienze chemi faranno crescere e che micambieranno come mi hacambiata la scuola, riuscirò adiventare una donna, anchegrazie agli insegnanti che mihanno seguita in questopercorso.Sono sicura che col temporicorderò solo i lati positivi,dimenticherò la stanchezza, leansie, i brutti voti, leingiustizie, le cattiveriericevute da pseudo ­ amici, piùpasseranno il tempo e più misembrerà bello perché è bello ilperiodo che sto ancora vivendoperché è il capitolo della miaGIOVINEZZA!

di Roberta ChianeseVA IGEA

ZOOMPS || PIANETA GIOVANI

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Barile Giuseppe, Brancati Mario, Chianese Daniela, Chianese Roberta, Cimmino Emma, Favarolo Alessandra,Fazio Mirko Fortunato,Gelormini Francesco, Grilli Walter, Leone Ilenia, Liccardo Sara, Maggi Marco, Mattera Antonio, Moga Gabriel, Pietropaolo Carmen,

Rocco Rosa, Russo Antonio, Tasso Rosario, Tranfici Ilaria.

Bianco Domanico, BrunoSerena, Cibelli Davide,

Cioffi Luigi, Della RoccaAlessandro, De Cesare

Letizia, De MartinoSimona, Errico Raimondo,Fucci Francesco, Garofalo

Giuseppe, GramegnaFrancesco, Iasiello Alex,Imperatore Domenico,Mazzacane Veronica,

Paliotti Valeria, RagostaAntonio, Russo Antonio e

Zurro Davide

Classe 5 Sezione AIndirizzo IGEA

Classe 5 Sezione BIndirizzo IGEA

MATURANDI2010!

ZOOMPS || DeNicoliani

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Umberto Betrtucci, Camillo Ilaria, Capuozzo Marco, CarditoLuisa, Chianese Carmen, Ciccarelli Guido, Cozzolino Luca, Di

Somma Giuseppe, Di Stazio Giuseppe, Di Stazio Michele ­ a cuiva un elogio speciale per l'atteso 6.5 in economia!­, Esposito

Andrea, Esposito Roberto, Frascogna Gaetano, Guarino Alfonso,Iandoli Nicola, Iervolino Raffaele, Luongo Felicita, Marzano

Claudio, Mellucci Sara, Morabello Martina, NotaroFederica,Perrone Vincenzo, Ronga Antonello, Stallone Luigi,

Vollero Irene.

Classe 5 Sezione CIndirizzo IGEA

Classe 5 Sezione DIndirizzo IGEA

Classe 5 Sezione EIndirizzo IGEA

Buonocore, capo, , Capolupo, cascio,cirino,faiella f., faiella g., grasso,

gottardo, imperatore d., imperatore m.,ingenito, marinelli, martella, passarelli,peluso, piemonte, pietroluongo, spinosa,

tammaro, tavassi, ventre.

ZOOMPS || DeNicoliani

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Attanasio Valentina, Aurigemma Alessio, Aveta Alessia, Buschel Francesca, D'auria Anna, De Pietro Lidia, Del Duca Valeria, Difenza Anna, Di marino Raffaele, Giannini Carmela, Iodice Vincenzo, Iannelli Marco, Liberti Jacopo, Minervini Antonia,

Ruggiero Stefano, Schettini Alessia, Tesone Ilaria, Toriello Veronica, Ventresimo Federica, Visconti Luisa.

Classe 5 SezioneAIndirizzo LiceoScientifico

Classe 5 Sezione BIndirizzo LiceoScientifico

claudia perciavalle , sara ranieri , stefania cerullo, elisa castellone, rita schina, martina crispo, immacerullo, tammaro domenico , dario de rosa , gianluca barrese , miriam liccardo, ilaria chiarolanza , alessiade luca , simona d'angelo, alberico rizzo , alessandro ruoppolo, davide passarelli, micillo francesco, mattia

chianese, niccolò de stasio, zecchino domenico, chiara iodice, mellino federico, luigi famà

ZOOMPS || DeNicoliani