iside sophia 2

20
Willi Sucher CambiaMenti Iside Sophia II Linee generali di una nuova Sapienza Stellare Traduzione e cura di Silvano Mirami

description

secondo libro di willi sucher, dove questa volta spiega il mito delle costellazioni pertendo dagli Dei per poi approfondire i singoli pianeti del sistema solare

Transcript of iside sophia 2

Page 1: iside sophia 2

Willi Sucher

CambiaMenti

Iside Sophia IILinee generali

di una nuova Sapienza Stellare

Traduzione e cura

di Silvano Mirami

Page 2: iside sophia 2

© 2011 Editrice CambiaMentiI EDIZIONE

ISBN 978-88-96029-06-0

EDITRICE CAMBIAMENTI sas40125 Bologna - Via A. Quadri, 9Tel. 051 52 24 40 - Fax 051 555 38 57

www.cambiamenti.com

Progetto grafico di collana (copertina e interni)Energia di Emanuela Crivellaro

[email protected]

Tutti i diritti di riproduzione, di traduzioneo di adattamento sono riservati per tutti i Paesi

È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essacon qualsiasi mezzo, compresa la stampa, copia fotostatica, microfilm

e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata per iscritto dall’editore,salvo piccole citazioni in recensioni o articoli.

Immagine di copertina:Statua di Iside

Età adrianea (117-138 d.C.)Marmo, cm. 179,5

Collezione Albani, inv. MC0744Sala del Gladiatore nei Musei Capitolini

Piazza del Campidoglio 1 - Roma

Titolo originale:Isis Sophia: An Outline of a New Star Wisdom© 1985 Astrosophy Research Center, Inc.

Meadow Vista, CA

Page 3: iside sophia 2

INDICE

Prefazione 7

Introduzione all’edizione del 1951 9Introduzione all’edizione del 1981 11

PARTE PRIMAL’antica mitologia greca delle costellazioni nell’Emisfero Boreale 15

PARTE SECONDALo Zodiaco e l’evoluzione 65

L’essere umano tripartito 70Lo Zodiaco come rivelazione degli stadi dell’evoluzione cosmica 80

L’evoluzione dell’Antico Saturno 80L’evoluzione dell’Antico Sole 121L’evoluzione dell’Antica Luna 141L’evoluzione della Terra 159Diagramma di riferimento degli stadi di evoluzione 180

PARTE TERZASull’origine del Sistema Solare 183

Saturno 192Giove 197Marte 205Il Sole 212

Il Sole della Creazione 212Il Sole della Profezia e della Salvezza 221Il Sole della Terra e il futuro 228

I pianeti inferiori 232Mercurio 234Venere 237La Luna 241

Page 4: iside sophia 2

Sull’Autore 247

Bibliografia 255

Appendice 257

I diagrammi presenti in questo libro sono opera originale di Willi Sucher(di Barbara Richey, pagg. 61 e 62; di Dale Hushbeck, pag. 180).

Page 5: iside sophia 2

Iside Sophia è la fonte primaria per una comprensione di una novellaAstrosophia. In essa Willi Sucher non solo attinge ai miti greci comead una base per la comprensione dei Pianeti e dello Zodiaco, bensì in-troduce altresì il lettore nelle vere origini e nell’evoluzione del nostroUniverso. La investigazione spirituale di Rudolf Steiner nell’evolu-zione cosmica e in quella umana, come presentata nel suo libro, LaScienza Occulta nelle sue linee generali, è in relazione alla formazionee all’evoluzione delle Sfere Planetarie e delle Costellazioni dello Zo-diaco.Questa edizione di Iside Sophia rappresenta il terzo libro che dovrà

essere edito e ripubblicato. Gli altri due libri, Il Cristianesimo Cosmi-co e Il Mutevole Volto della Cosmologia, furono ripubblicati in un so-lo volume nel 1993. Diverse altre opere attualmente circolanti in for-ma manoscritta, verranno ripubblicate nel corso dei prossimi annicon la speranza che nel prossimo futuro tutta l’opera scritta di WilliSucher sia disponibile a coloro che cercanouna Sapienza Stellare nuo-va e spiritualmente moderna.Sebbene Willi Sucher parlasse e scrivesse quasi interamente in in-

glese negli ultimi quarantacinque anni della sua vita, egli conservò lasintassi e le forme grammaticali del suo tedesco materno. Laddovequest’ultimo non interferiva con la comprensione delle idee, non ab-biamo fatto cambiamenti al fine di conservare, per quanto possibile,il suo stile personale. Tuttavia, abbiamo riesaminato il testo al fine diriflettere la sensibilità attuale affinché ne venisse fatto un uso appro-priato.I nostri ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno aiutato a ren-

dere possibile questa pubblicazione, in modo particolare Darlys Tur-

Prefazione

Page 6: iside sophia 2

8

ner, che dirige l’Astrosophy ResearchCenter, nel quale l’opera diWil-li è disponibile per la ricerca, e che prosegue la pubblicazione degli al-tri suoi libri in forma manoscritta; e ad Hazel Straker, che visse e la-vorò conWilli Sucher per molti anni e fece parte del gruppo origina-rio che preparò Iside Sophia per la pubblicazione nel 1951. Ella con-tinua a viaggiare attorno al mondo, tenendo conferenze e offrendo se-minari in questo suo sviluppare la nuova Sapienza Stellare.Infine, come editori di quest’opera, riconosciamo che le idee svi-

luppate da Willi Sucher costituiscono un grande balzo in avanti neiconfronti dell’approccio attuale ad una comprensione dei MondiStellari. Abbiamo fiducia che, nei prossimi anni, un maggior nume-ro di persone riconoscerà il significativo contributo di Willi Sucher,non soltanto in Iside Sophia bensì nell’intero corpus della sua ricer-ca. Per questa ragione desideriamo assicurare la disponibilità dellasua opera.

Gli Editori1996

ISIDE SOPHIA. LINEE GENERALI DI UNA NUOVA SAPIENZA STELLARE

Page 7: iside sophia 2

Introduzioneall’Edizione del 1951

Per più di ventiquattro anni l’autore di questo libro si è sforzato di tro-vare un nuovo approccio all’antico enigma del rapporto del mondoceleste delle Stelle con gli eventi terrestri. Dopo essersi occupato permolti anni dell’intero complesso dell’Astrologia, egli si è convinto cheessa non riesca a fornire una spiegazione soddisfacente della relazio-ne tra le Stelle e l’essere umano. L’Astrologia, per come essa sussisteoggi, afferma semplicemente il fatto che una tale relazione esiste, e latrova unicamente attraverso la pratica puramente empirica. A causadi questo punto di vista moderno, si deve ammettere che la praticaastrologica di qualsiasi specie cada sotto il sospetto di superstizione,ed è simile all’uso di uno strumento senza che se ne conoscano le sueproprietà e la sua affidabilità. Questa è una delle ragioni del perché lamentalità scientifica moderna respinga l’Astrologia. La supposizionedi un rapporto tra le Stelle e il destino umano non si adatta all’imma-gine moderna dell’Universo. Secondo l’Astronomia moderna il Co-smo delle stelle è come una gigantesca macchina. È ovvio, natural-mente, che una macchina, non importa quanto perfetta possa essere,non può “fare” il destino.A meno che non troviamo una concezione nuova e spirituale del-

l’Universo, non vi è speranza di riconciliare le concezioni dell’Astro-logia con la moderna mentalità scientifica. Diviene sempre più evi-dente che un’immagine puramente meccanica e matematica del Co-smo non è sufficiente. Il concetto del Cosmo come una macchina èstato sviluppato sulla base della tecnologia terrestre. Tali considera-zioni devono presto o tardi suggerire l’insufficienza di questa conce-zione dell’Universo, poiché conosciamo perfettamente bene il fattoche una macchina non crea se stessa, e nemmeno opera sulla base del

Page 8: iside sophia 2

10

suo proprio consenso. Sono indispensabili le menti dell’inventore edell’operatore, sebbene essi non possano esser visti con gli occhi.Persino le spiegazioni più ingegnose della natura dell’Universo comeunamacchina nonpossono celare il fatto che dietro ad esso stia un’in-visibile mente cosmica dominatrice, che ha messo in movimento lamacchina.Trovare l’invisibile mente cosmica dominatrice, o in altre parole,

conquistare una conoscenza di un Divino Mondo Cosmico sembraimpresa assolutamente impossibile alla moderna disciplina scientifi-co-naturale. Inoltre, l’autore, essendo stato discepolo della Scienzadello Spirito di Rudolf Steiner per trent’anni, si è convinto dell’esi-stenza di un cosmico Mondo Spirituale che non è più chiuso alla co-noscenza dell’essere umano. La pratica di ciò che da Rudolf Steinerè stato descritto essere il moderno sentiero alla conoscenza superio-re, può aprire la porta della conoscenza di questo Mondo di esisten-za ed intelligenza cosmica. Questo libro è un umile tentativo di de-scrivere esperienze e scoperte in relazione alla nuova Sapienza Stel-lare spirituale.

Willi O. Sucher1951

ISIDE SOPHIA. LINEE GENERALI DI UNA NUOVA SAPIENZA STELLARE

Page 9: iside sophia 2

Introduzioneall’Edizione del 1981

Diviene evidente in maniera crescente che gli approcci tradizionali eimetodi dell’Astrologia non dànnopiù all’umanitàmoderna ciò di cuiessa ha bisogno. Alcune persone asseriscono che l’Astrologia tradi-zionale sia semplice e facile da afferrare e dovrebbe perciò interessa-re l’umanità attuale, tuttavia dovremmo comprendere che la sempli-cità non sempre concorda con la verità. Le prospettive più sublimidell’esistenza umanadelle quali parla una Sapienza Stellare sono com-plesse. Inoltre, la coscienza umana e la posizione dell’esser umano nelmondo sono completamente mutate dall’epoca della fondazione del-l’antica Astrologia. Questi fatti richiedono un nuovo accertamento edun mutamento fondamentale in ogni dettaglio. Diversamente, l’esse-re umanomoderno viene giudicato e trattato secondo norme che nonsono più adatte a lui.Un moderno essere umano può facilmente giungere alla conclu-

sione che nei tempi antichi il rapporto tra l’umanità e le Stelle fosserosemplici, persino primitivi. Comunque, non dobbiamo trascurare ilfatto che l’umanità antica aveva una naturale chiaroveggenza istintivache procurava una visione ed una prospettiva molto più profonda delCosmo di quella che abbiamo attualmente noi col nostro intellettomoderno e con l’approccio scientifico. La Terra e tutti i suoi abitanti,inclusa la razza umana, una volta sperimentavano se stessi come gui-dati e governati dal Cosmo delle Stelle. Se torniamo abbastanza in-dietro troviamo un’Astrosophia che riconosceva i Cieli Stellari comeespressione dell’invisibile Mondo Spirituale delle Gerarchie di Esse-ri Divini che avevano creato l’Universo e tutto ciò che esiste in esso.Essi venivano sperimentati come continuamente all’opera, come po-nenti sempre di nuovo in atto la Creazione. Quest’attività veniva

Page 10: iside sophia 2

12

espressa nei ritmi e nei movimenti delle Stelle. In seguito, l’umanitàperse gradualmente la capacità di vedere le Stelle come l’espressionedelle azioni dei divini Esseri Creatori. Progressivamente, essi viderol’umanità e l’intera natura come governate dalle Stelle esteriori. Quel-lo fu il momento in cui nacque l’Astrologia e venne smarrita l’anticaAstrosophia. In un certo senso, questo può essere visto come un tra-dimento dei Sacri Misteri che venivano coltivati nei grandi, antichi,centri templari.Così per secoli e millenni guadagnò terreno una concezione che

giungeva a considerare l’essere umano come governato dalle Stelleper quel che riguarda la vita. Vi era relativamente poca ricerca circa leragioni e le spiegazioni del perché debba essere così. La maggior par-te dei dubbi che sorsero attraverso l’atteggiamento scientifico mo-derno venivano parati con le asserzioni astrologiche che i pronosticidimostravano la propria correttezzamediante prove quasi-statistiche.Difficilmente si presentava la possibilità che l’essere umano potesseessere capace di cambiare, di aprirsi il varco attraverso le leggi dellaSaggezza Stellare. Le affermazioni di questo tipo di astrologia diven-nero una questione di fato quasi infallibile e inalterabile.Nel frattempo giunse l’era moderna e con essa la scienza della na-

tura. Gli esseri umani esigevano conoscere. Essi non potevano più ac-cettare le antiche fedi. Ciò era un’espressione del fatto che l’umanitàera proceduta di un passo sulla via verso la libertà spirituale, libera datutti i legami che in tempi precedenti venivano accettati senza do-mande. Questo era un passo giustificato nell’evoluzione, sebbene imezzi per raggiungere una sana emancipazione non fossero altrettan-to soddisfacenti.Nel corsodi questi sviluppi l’Astrologia tradizionale cominciò ad es-

sere respinta perché non poteva sostenere le sue asserzioni su una ba-se strettamente scientifica. È vero che i grandi pionieri della modernaastronomia, come Keplero, si preoccuparono anche dell’Astrologia,ma è proprio per questa specie di attaccamento che la scienza moder-na li avversa. Persino in tempi precedenti, l’Astrologia venne conside-rata da taluni come qualcosa di nocivo, di empio, e di sinistro, da evi-tarsi con ogni mezzo. È documentato che nel 1108 d.C. all’Arcivesco-

ISIDE SOPHIA. LINEE GENERALI DI UNA NUOVA SAPIENZA STELLARE

Page 11: iside sophia 2

13INTRODUZIONE ALL’EDIZIONE DEL 1981

vo di York fu rifiutato un funerale cristiano perché venne trovato unlibro sull’Astrologia sotto il guanciale del suo letto di morte.Nella nostra ricerca di una nuova Sapienza Stellare o Astrosophia,

dobbiamo trovare la vera relazione tra il Mondo delle Stelle e l’essereumano, e persino tutti gli esseri e gli oggetti in natura, con metodistrettamente scientifici. Ciò può essere realizzato da una combinazio-ne sana e congeniale della scienza della natura e della Scienza delloSpirito. Sulla base della Scienza Spirituale è stato dimostrato il signi-ficato delle configurazioni celesti al momento del passaggio di un es-sere umano nel Mondo Spirituale. Le Stelle, in particolar modo i Pia-neti al momento della morte, riflettono in dettaglio la passata biogra-fia di un essere umano. È l’anima e lo spirito di un essere umano cheè divenuta significativa per le stelle. In un certo senso, le Stelle aspet-tano quel che gli esseri umani devono portare ad esse come frutti del-le loro esperienze terrestri.Su tali basi la ricerca viene portata avanti. L’impulso direttivo è l’i-

dea di creare le basi per un’Astrosophia che riconosca chiaramente escientificamente il nostro rapporto con le Stelle, che tuttavia rispettila nostra libertà e la nostra dignità. Così, le cose hanno gradualmenteplasmato se stesse. Parlare di un rapporto dell’essere umano con leStelle in senso generale non è più sufficiente. L’esperienza ha mostra-to che l’organismo umano è plasmato dal Cosmo prima e al momen-to dell’incarnazione. Ma è divenuto altresì evidente che si deve di-stinguere tra i diversi elementi principali dell’organismo al fine di for-marsene una vera immagine. Il corpo fisico, l’organismo vitale, e l’or-ganismo della coscienza hanno tutti il loro particolare rapporto colMondo delle Stelle. Essi devono venire distinti nettamente. Questirapporti non hanno bisogno di incatenare o limitare la loro libertà co-me facevano nei tempi antichi. Essi costituiscono gli strumenti e i vei-coli che gli esseri umani devono acquisire per realizzare il loro sog-giorno terrestre. La domanda cruciale e decisiva è sempre come noivogliamo usare questi strumenti. L’umanità può e deve diventare li-bera. Un abile artigiano non deve esser dominato dai suoi strumentise vuol creare un capolavoro. Le abilità non ci son date dall’inizio, noidobbiamo conquistarcele. L’eventuale abilità «per usar le nostre Stel-

Page 12: iside sophia 2

14

le» devono essere propriamente preparate già nella fanciullezza du-rante gli anni educativi, non facendo studiare in senso stretto al fan-ciullo le Stelle, ma evolvendo le dormienti capacità creative del fan-ciullo. Più tardi nella vita, negli anni dell’indipendenza, questo ope-rare con le Stelle potrà diventare una capacità scientifica. Con tali pro-spettive possiamo vedere il compimento di una novella Astrosophia.

Willi O. Sucher1981

ISIDE SOPHIA. LINEE GENERALI DI UNA NUOVA SAPIENZA STELLARE

Page 13: iside sophia 2

PARTE PRIMA

L’ANTICA MITOLOGIA GRECADELLE COSTELLAZIONINELL’EMISFERO BOREALE

Nella nostra epoca siamo posti di fronte amolti, antichi e spesso igno-ti resti, di civiltà trascorse. Non ultimo tra questi è la sedicente astro-logia, che affonda le sue radici in una tradizione antichissima. Questaastrologia pretende di poter formulare predizioni riguardo alla costi-tuzione e il destino degli esseri umani. Tali predizioni sono fondate,parlando in senso generale, sulla posizione dei pianeti del nostro si-stema solare al momento della nascita. Le relazioni tra i pianeti il So-le e la Luna, le loro posizioni nell’eclittica oltre alla loro relazione conlo spazio terrestre sono considerati una sorta di linguaggio simbolico.Si presume che questo linguaggio, letto correttamente, debba rivela-re come il futuro sia determinato dall’influenza dei corpi celesti. Sfor-tunatamente, questa astrologia convenzionale non è in grado di for-nire una soddisfacente spiegazione scientifica delle presunte influen-ze cosmiche sui fatti della terra. Esistono, naturalmente, tra gli astro-logi moderni, molte teorie riguardo a questi problemi. Ma, in tuttequeste teorie, è possibile rilevare una profonda separazione tra la vi-sione scientifica moderna del cosmo stellare e le rappresentazioniastrologiche. La scienzamoderna ha creato un’immagine spaziale del-l’universo stellare nelle cui gigantesche dimensioni il nostro pianetaTerra scompare totalmente; essa non ha niente da dire riguardo al-l’essere umano che vive su questo pianeta. Ma oltre all’apparente im-possibilità di conciliare la visione dellamoderna astronomia con quel-la dell’astrologia convenzionale, si presentano altre difficoltà. Peresempio, l’astrologia convenzionale non può spiegare perché attri-buisce al sole una certa, precisa influenza, quando questo occupa unadelle dodici ripartizioni, o segni, dell’eclittica. Non può dare una ra-gione del perché quella certa influenza venga descritta secondo le re-

Page 14: iside sophia 2

16

gole tradizionali e non in altro modo. La regola specifica viene presaper scontata e resta da vedere se l’effetto predetto si verifichi in futu-ro. In realtà, questo non accade sempre. E le biografie degli uomini,oggi, rivelano in misura crescente che le regole tradizionali dell’astro-logia si stanno allontanando sempre di più dalla realtà. Si è inclini apensare che l’umanità moderna si sia emancipata in alto grado dallespiegazioni di un’astrologia radicata in concezioni arcaiche.Valutando tutti fatti e i sintomi disponibili, diviene evidente che l’a-

strologia convenzionale, che vorrebbe atteggiarsi a scienza, in realtànon può essere considerata una scienza in senso moderno. Essa nonpuò rispondere alle grandi domande presenti nella mente dell’uomomoderno. Queste domande culminano nell’anelito ad una conoscen-za esauriente riguardo alla creazione, l’essere e il futuro dell’universoe dell’umanità. L’astrologia nonpuò rispondere a queste domande.Difatto, l’astrologia convenzionale è, molto spesso, simile ad una guidacieca che non può rispondere realmente agli scottanti problemi dallaconoscenza sulla vita e le cui indicazioni tendono a privarci della ca-pacità di modellare la nostra esistenza a partire dalle nostre risorse in-teriori. Si può obiettare che anche la scienza moderna è incapace dioffrire soluzioni per i grandi problemi e gli evidenti compiti dell’u-manità attuale.Ma la natura della scienzamoderna, specialmente del-la scienza naturale, deve essere considerata come la prova irrefutabi-le della battaglia spirituale attualmente in corso nell’umanità. Se l’a-strologia non riuscirà a trovare un modo per rispondere a questo lot-tare della mente moderna, essa diventerà sempre più obsoleta e fini-rà con l’essere messa da parte.L’astrologia convenzionale è figlia di unamadre che proviene, a sua

volta, dal più remoto passato. Gli scavi in Asia Minore, in Mesopota-mia e in Egitto, durante il XIX e XX secolo, hanno dimostrato chequelle antiche popolazioni avevano una splendida cosmologia, mi-gliaia di anni prima di Christo. Esse erano ovviamente in grado di for-nire risposte alle domande alle quali la mente moderna, inclusi i mo-derni astrologi, non riesce a fornire soluzioni convincenti. Certo, nondobbiamo dimenticare che l’essere umano in quei tempi aveva capa-cità totalmente differenti e dimorava assolutamente su un altro livel-

ISIDE SOPHIA. LINEE GENERALI DI UNA NUOVA SAPIENZA STELLARE

Page 15: iside sophia 2

17L’ANTICA MITOLOGIA GRECA DELLE COSTELLAZIONI NELL’EMISFERO BOREALE

lo di coscienza. Oggi, si può essere inclini a compatire quelle che ven-gono definite le primitive “credenze” di quei popoli. Ma una cosa ècerta: esisteva, in quelle epoche, il dono di percepire, nei movimentie nei gesti dei corpi celesti, l’esprimersi di un mondo divino. Le testi-monianze archeologiche ed etnologiche portate alla luce dalle ricer-che hanno dimostrato che imovimenti e le connessioni delle entità co-smiche erano riconosciute comemanifestazioni delle intenzioni e del-le azioni degli Dèi. Chiaramente intere comunità e nazioni erano gui-date da tali manifestazioni di un mondo divino, indicate dai movi-menti delle stelle. Non vi è dubbio che noi non possiamo più adopra-re tali metodi. Noi abbiamo perduto l’antica capacità di conoscere.Ogni tentativo di recuperare tali pratiche, nell’era modera sarebbepure sbagliato. Ma sarebbe ingiusto se ci permettessimo di condan-nare quella remota saggezza stellare come superstizione, perdonabilesoltanto grazie all’ignoranza dei popoli antichi. Non possiamo, in nes-sun modo, giudicare realmente le peculiarità e la capacità di coscien-za dei nostri antenati unicamente dal punto di vista della moderna in-tellettualità. E non abbiamo prove che l’orizzonte della mente mo-derna, con i suoi attuali limiti di conoscenza, sia una condizione mo-dello valida per tutte le epoche di evoluzione della razza umana, siapassata che futura. La storia più recente dell’umanità moderna, tal-volta, crea l’impressione che la mente odierna, con le sue magnificheconquiste in certi campi, abbia assolutamente mancato di un equiva-lente efficace dell’antica saggezza stellare per ordinare la vita socialedell’umanità moderna. Un tale equivalente, o fonte di conoscenza,può già esistere non riconosciuto tra l’umanità; nel frattempo, sareb-be più saggio non disprezzare quelle epoche, cosiddette primitive edoscure, fintanto che non avremo trovato mezzi sufficienti a mettereordine nella nostra stessa casa.L’antica saggezza stellare era, in maniera speciale, a disposizione

delle guide politiche delle nazioni, le quali, generalmente, erano gli al-ti sacerdoti. In talmodo, essi venivano resi capaci di guidare il loro po-polo nel giusto ordinamento della società. Per esempio, sappiamo concertezza che i Faraoni delle prime dinastie Egizie furono iniziati allasaggezza stellare in modo da poter adempiere tale funzione. Era pre-

Page 16: iside sophia 2

18

visto che essi comprendessero le manifestazioni degli Dèi ed eseguis-sero la loro volontà a beneficio del loro popolo. Questo fu l’inizio diquello sviluppo nell’evoluzione che portò alla convinzione che glieventi celesti fossero in relazione con l’esistenza dell’individuo, e nonsoltanto con quella delle nazioni nel loro insieme.Nel frattempo, l’antica e magnifica visione del mondo divino, at-

traverso la mediazione dell’universo stellare, era gradualmente svani-ta. Divenne progressivamente impossibile, per l’umanità, riconosce-re, nei movimenti e nei gesti dei corpi celesti, le rivelazioni e le indi-cazioni della divinità. Tuttavia, l’umanità continuò ad osservare lestelle sapendo, per tradizione, che i loro movimenti avevano, in qual-chemodo, una certa connessione con gli eventi sulla Terra.Ma le stel-le ed i pianeti vennero progressivamente sperimentati solo comeastratte entità nell’universo. La visione degli Dèi che esistono e agi-scono “dietro” le stelle, era andata perduta. Così astrologia venne len-tamente ad esistere nella forma in cui fu introdotta nella civiltà euro-pea. La posizione delle stelle, i loro segni e movimenti furono ritenu-ti i fattori del destino umano. L’umanità civilizzata divenne sempremeno capace di riconoscere la manifestazione della divinità stessa at-traverso la presenza delle stelle. L’astrologia, che così venne in essere,perse gradualmente la capacità di fornire spiegazioni soddisfacentiper le regole tradizionali che, da allora, furono utilizzate per le previ-sioni astrologiche. E questa astrologia divenne sempre più incapacedi dare risposte convincenti alla domanda: perché il mondo stellaredovrebbe avere una qualsiasi influenza sull’essere umano. L’origina-ria sapienza stellare non si sarebbe trovata in difficoltà per tali pro-blemi. Essa era capace di scrutare “attraverso” il visibile mondo stel-lare sin dentro al regno della divinità stessa, che crea e muove.L’originaria saggezza stellare ebbe un effetto profondo sullo svi-

luppo culturale dell’umanità, persino in tempi abbastanza recenti.Per esempio, troviamo ancora la sua influenza nella grandezza dellamitologia siderale greca. Quasi tutti i nomi di costellazioni che noi co-nosciamo nell’Emisfero Boreale, ci sono pervenuti dall’anticaGrecia,sebbene molti di essi siano di un’antichità persino molto maggiore.È un fatto che l’umanità moderna considera le costellazioni nel cie-

ISIDE SOPHIA. LINEE GENERALI DI UNA NUOVA SAPIENZA STELLARE

Page 17: iside sophia 2

19L’ANTICA MITOLOGIA GRECA DELLE COSTELLAZIONI NELL’EMISFERO BOREALE

lo un aggregato altamente illogico e confuso di immagini degli Dèi edEroi greci. Questo è, in parte, dovuto al fatto che abbiamo quasi com-pletamente smarrita la capacità di comprendere la profonda sapienzaspirituale contenuta nel retaggio mitologico dell’umanità. Noi consi-deriamo queste immagini l’invenzione di una fantasia abbastanza fer-tile e come l’invenzione di concezioni primitive del mondo che, nellanostra epoca illuminata, dovremmomettere da parte. Tuttavia, tente-remo, nelle pagine che seguono, di mostrare l’interconnessione rigo-rosamente logica, e la saggia ininterrotta continuità delle costellazio-ni, così come le percepiamo nel cielo. Comprenderemo, in tal modo,come il cielo greco fosse un’armoniosa ed organica struttura che rive-la l’antica visione dei cieli quale linea di coordinamento tra volontà di-vina ed evoluzione umana. Allora, il mondo della mitologia sidereagreca non apparirà più come l’invenzione di una mente primitiva,bensì come un mezzo per descrivere le profonde verità spirituali del-l’evoluzione umana.Affinché i lettori possano far combinare le nostre spiegazioni con

le attuali osservazioni delle stelle, divideremo il cielo boreale in dueparti. Il cielo, durante una notte invernale, specialmente nelle latitu-dini meridionali (in Grecia), mostra una configurazione diversa daquella di una notte estiva. Questo è dovuto ad una lieve differenza ditempo tra il giorno normale di 24 ore e il cosiddetto giorno sidereo.Spiegare, ora, questo fatto, ci porterebbe troppo lontano,ma esso puòessere studiato in un qualsiasi libro di astronomia. Abbiamo aggiun-to, alle due ultime pagine di questo capitolo, due mappe stellari chemostrano i differenti aspetti del cielo in estate e in inverno.Se noi studiamo il cielo invernale (approssimativamente all’inizio

di febbraio tra le 21 e le 23), osserviamo dapprima le familiari costel-lazioni dello Zodiaco che iniziano con l’Acquario, i Pesci e l’Ariete nelcielo occidentale. Sotto l’Ariete, verso l’orizzonte meridionale, osser-viamo Cetus, o la Balena. Sopra l’Ariete possiamo trovare il Triango-lo, ancora più in alto Andromeda e, nelle vicinanze della Stella Pola-re, vediamo Cassiopea e Cepheus. Cominciando dall’Ariete e spo-standoci verso Oriente, scorgiamo il Toro ed i Gemelli. Sotto il Toro,appare la lunga, estesa costellazione di Eridanus e sotto, nello spazio

Page 18: iside sophia 2

20

tra il Toro e i Gemelli, si trova Orione con il Cane Maggiore ed il Ca-neMinore nelle sue vicinanze (possiamo riconoscere il CaneMaggio-re grazie alla splendente stella fissa di Sirio). Tra il Toro e Cassiopeaappare la possente immagine di Perseo. Iniziando da Perseo, verso iGemelli osserviamo l’Auriga con la luminosa stella fissa di Capella.Procedendo ulteriormente verso Oriente, partendo dai Gemelli pos-siamo trovare il Cancro, che non è facilissimo da distinguere.La guida di tutto questo gruppo di costellazioni è l’Ariete. Antica-

mente, era chiamato il Principe dello Zodiaco e infatti, nelle carte stel-lari medievali, era raffigurato con la testa volta all’indietro in atto disorvegliare il gregge di costellazioni zodiacali al suo seguito. Dalla mi-tologia siderale dei Greci, apprendiamo che i Greci sperimentaronoin questa costellazione la possente figura di Zeus. Sappiamo che Zeusera considerato dai Greci il capo ed il padre degli Dei Olimpici. Perquesto, egli fu profondamente collegato con lo sviluppo della civiltàGreca. Chi era Zeus? Era soltanto un’invenzione del sacerdozio gre-co? Il popolo Greco disponeva di capacità di comprendere molto di-verse dalla nostra. Essi non parlavano e non avrebbero potuto parla-re delle idee come di pensieri astratti, esistenti solo nel cervello dellepersone. Essi le sperimentavano come esseri spirituali oggettivi e in-dividuali. Così essi nei periodi più classici testimoniarono il grandeimpulso e la forza incessante che ispirava il loro pensiero, lo sviluppodella filosofia greca, come un essere divino. Quell’essere divino eraZeus. Egli era per il popolo greco la forza divina innata in loro, che lirendeva capaci di afferrare la bellezza e la grandezza dell’universo at-traverso i loro sensi. Zeus era anche l’impulso, come essi sentivano,che permetteva loro di elevarsi sino a quella perfezione dell’arte pla-stica greca, rimasta insuperata nei successivi periodi di civiltà. Questaforza, o impulso, non era sperimentata come un’idea astratta, così co-me sarebbe accaduto nella nostra epoca, bensì come un essere indivi-duale divino. Zeus, questo essere divino, dovette percorrere una vialunga e difficile per conseguire la sua mèta finale. Battaglie tremendedovettero essere combattute prima che Zeus e coloro che lo seguiva-no potessero stabilire saldamente il loro dominio. Solo gradualmentela precedente gerarchia di Dèi, i Cronidi, venne vinta. I Cronidi era-

ISIDE SOPHIA. LINEE GENERALI DI UNA NUOVA SAPIENZA STELLARE

Page 19: iside sophia 2

21L’ANTICA MITOLOGIA GRECA DELLE COSTELLAZIONI NELL’EMISFERO BOREALE

no una generazione di esseri divini che aveva affermato il suo poterein una fase precedente dell’evoluzione umana. E per questo, le batta-glie oscillavano verso il successo di questi o di quelli. Un nuovo im-pulso ha come suoi nemici giurati le istituzioni antiche e consolidate.In una di tali occasioni, Zeus ed i suoi seguaci, furono quasi sconfittie lo stesso Zeus dovette a fuggire in Egitto, sotto mentite spoglie. Perfuggire senza essere riconosciuto egli si trasformò in un ariete. Posse-diamo ancora raffigurazioni antiche che lo mostrano munito di cornad’ariete. In conseguenza di ciò, egli fu venerato in Egitto e Libia co-me Zeus Ammone o Giove Ammone. Questa leggenda continua de-scrivendo, in unmirabile linguaggio mitologico, come un giovane im-pulso dovesse chiedere protezione ad una civiltà più antica e come, daquesta, trarre la forza necessaria per i compiti dell’umanità sulla viadello sviluppo della civiltà. Le corna dell’ariete sono una raffigura-zione o Immaginazione dello sviluppo del cervello, del suo affina-mento, delle sue circonvoluzioni. Questa fu una condizione necessa-ria per dare fondamento alla capacità tipicamente greca, di pensare edi ragionare, della percezione innamorata di un mondo colmo di luceche entrava nell’umanità attraverso i sensi. Prima dell’epoca greca,l’umanità non era stata capace di sviluppare questo tipo di percezio-ne e di pensiero. Prima di quel periodo, il cervello non era ancora di-venuto quel perfetto strumento, capace di sostenere le facoltà intel-lettive, quale esso è nell’umanità moderna. Lo sviluppo delle nuovecapacità cerebrali iniziò gradualmente durante l’era greca e Zeus rap-presentò l’esperienza greca di quella potenza divina personificata cheiniziò e diresse quei processi.Un’altra immagine mitologica che illustra questo fatto è la nascita

di Pallade Atena. Il mito dice che essa scaturì, completamente arma-ta dalla testa di Zeus, il padre degliDèiOlimpici. Possiamodire, quin-di, che Ella fosse una sorta di emissario divino della Deità che guida-va il popolo greco, il cui impulso fu quello di infondere facoltà cere-brali nei Greci. Pallade Atena fu quell’essere divino che aiutò i Grecia realizzare nella vita pratica il grande impulso che era stato imparti-to loro da Zeus e fu altresì la protettrice della loro civiltà. Per questo,divenne la Deità protettrice di Atene. La sua statua si ergeva sul Par-

Page 20: iside sophia 2

22

tenone, il tempio centrale sull’Acropoli fortificata di Atene, e la suasplendente armatura brillava nella luce del Sole, visibile da lungi perimarinai che si avvicinavano alla costa. Ella insegnò aiGreci, come di-ce il mito, pure l’arte del tessere che è un’espressione della facoltà delpensiero correlante. Si dice, inoltre, che Ella avesse insegnato all’u-manità a produrre l’olio dalle olive, a costruire città circondate damu-ra. I Greci videro tutte queste facoltà, e lo sviluppo della civiltà checondusse al loro uso da parte dell’umanità, personificati nella costel-lazione dell’Ariete dotato di corna.Nella costellazione seguente, quella del Toro, la mitologia Greca

sperimentò un’altra manifestazione di Zeus. Il mito dice che un gior-no egli vide, mentre stava guardando in basso dalle sublimi altezzedell’Olimpo, la bella Europa figlia di Agenore re di Fenicia. Ella sta-va sorvegliando, nei campi, la mandria di bestiame appartenente alpadre. Zeus decise di rapirla e di portarla nel suo regno. Per fare que-sto, egli si trasformò in un bel toro bianco e si mescolò al bestiame cu-stodito da Europa. Essa notò lo splendido animale, lo carezzò e, allafine, gli montò sul dorso. Appena ch’ella ebbe fatto ciò, il toro si tuf-fò nel mare e nuotò verso l’isola di Creta con Europa sul dorso. La ci-viltà cretese precedette la civiltà greca, un primo passo verso l’inse-diarsi della civiltà umana in Europa.Questo mito è una magnifica immagine che cerca di descrivere co-

me venne fondata la civiltà europea. La giovane civiltà greco-cretesedovette dapprima prendere a prestito dalle civiltà, molto più antiche,dell’Oriente, le più vicine delle quali erano quelle della Fenicia e del-l’Egitto. Gli elementi di origine straniera, provenienti dal retaggio ac-quisito di epoche antiche, furono superati solo gradualmente. A giu-dicare dai resti della civiltà cretese, risulta evidente che quel popoloavesse acquisito un forte retaggio, sia spiritualmente che esterior-mente, dai Fenici. È stato persino scoperto che il mito Greco di Era-cle trae le sue origini dal mito fenicio di Melkart. I Greci sperimenta-vano le forze che operavano in questa interconnessione con l’Orientecome esse si manifestino nel cielo attraverso la costellazione del Toro.Appena furono stabilite le prime fondamenta della cultura greco-

europea, le forze dell’“antico” si levarono per resistere al “nuovo”.

ISIDE SOPHIA. LINEE GENERALI DI UNA NUOVA SAPIENZA STELLARE