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I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI
SEZIONE TECNICA
35136 PADOVA - via M. Merlin, 1 Tel. 049 8685455 – Fax 049 8685390
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe: 5^ B
Anno scolastico: 2014-15
Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
Indirizzo : Produzioni e Trasformazioni
2
Indice
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO (estratto P.O.F.) – pag. 3
1.1 Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria
1.2 Storia e Identità dell'Istituto
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE – da pag. 4
2.1 Composizione del Consiglio di Classe con elenco dei docenti, delle discipline insegnate
e relative firme
2.2 Variazioni del Consiglio di Classe nel triennio conclusivo
2.3 Composizione della Classe e provenienza degli alunni
2.4 Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite
2.5 Quadro orario
3. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE – da pag. 8
3.1 Situazione di partenza
3.2 Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta
3.3 Situazione dei crediti scolastici nelle classi terza e quarta
3.4 Temi e progetti pluridisciplinari
3.5 Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica
3.6 Metodologia CLIL
3.7 Criteri e strumenti di misurazione e valutazione
3.8 Attività integrative ed extracurricolari
3.9 Interventi di recupero e sostegno
3.10 Orientamento in uscita
4. VALUTAZIONE FINALE – da pag.14
4.1 Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti
4.2 Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta
5. CRITERI di ATTRIBUZIONE dei CREDITI – pag. 18
6. RELAZIONI FINALI dei DOCENTI e PROGRAMMI SVOLTI - da pag. 19
7. SIMULAZIONI TERZE PROVE da pag. 72 - GRIGLIE di VALUTAZIONE.- da pag. 93
7.1 Prima simulazione terza prova
7.2 Seconda simulazione terza prova
7.3 Griglie di valutazione della prima, seconda e terza prova
8. DOCUMENTI ALLEGATI 8.1 Testo della simulazione della prima prova
8.2 Relazioni riservate per la Commissione
3
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO (estratto P.O.F.)
1.1 Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria
L’Istituto favorisce lo sviluppo della persona in tutti i suoi aspetti. Si propone di fornire agli allievi
una base culturale ampia e una preparazione tecnica e professionale spendibile direttamente nel
mondo del lavoro e contemporaneamente idonea alla prosecuzione degli studi, specialmente nei
settori delle scienze e delle scienze applicate.
Recepisce le richieste di istruzione e formazione provenienti dal territorio e favorisce le attività
didattiche rivolte a studenti che manifestino specifici interessi o particolari carenze.
Svolge attività di orientamento e prospetta agli studenti ampi e diversificati sbocchi professionali e
diverse opzioni nel proseguimento degli studi, avvalendosi anche di proficui rapporti con
l’università, gli enti e le aziende del territorio.
Sviluppa in tutte le componenti scolastiche una sensibilità all’accoglienza.
Rinforza la consapevolezza della centralità dell’ambiente e dell’uso consapevole delle risorse. Ha
intrapreso il percorso qualità ai fini del miglioramento dei servizi e dei risultati.
Opera per migliorare il proprio ruolo nel territorio, anche nell’ambito della ricerca e dell’assistenza
tecnica e dell’educazione degli adulti, e per darne adeguata visibilità.
1.2 Storia e Identità dell'Istituto
La storia più che secolare dell'I.T.A.S. "Duca degli Abruzzi" inizia con l’attenzione che i monaci
Benedettini hanno avuto per l'agricoltura nel "Padovano". Nato nel 1864 come "Scuola Agraria"con
sede a Praglia, il "Duca degli Abruzzi" divenne Istituto Provinciale Agrario di Brusegana nel1874.
Dal 1883 al 1924 fu Regia Scuola Pratica di Agricoltura e dal 1924 al 1933 fu Regia Scuola Agraria
Media; da allora si è sempre proposto come punto di riferimento agro-ambientale per chi opera nel
nostro territorio. Nel 1933 divenne Regio Istituto Tecnico Agrario e come Istituto Tecnico è
pervenuto fino ad oggi.
Nel 1952 con Decreto del Presidente della Repubblica veniva riconosciuto, primo in Italia, l’Istituto
Professionale di Stato per l’Agricoltura “San Benedetto da Norcia “, specializzato nella
ortofloricoltura, nel vivaismo, nella meccanica e nell’avicoltura. In questi settori è stato punto di
riferimento tanto da aver promosso la nascita di manifestazioni fieristiche come il Flormart e le
MAV.
Nel 1999 nasce, in ottemperanza al D.P.R. 233/98 sul dimensionamento delle Istituzioni
scolastiche, l’I.S.I.S “Duca degli Abruzzi”, comprendente la sez. tecnica “Duca degli Abruzzi” e le
sezioni prof. “San Benedetto da Norcia” di Padova e di Piove di Sacco (quest’ultima viene ceduta
all’Istituto De Nicola di Piove di Sacco nel 2006). Le due sedi cittadine dell’Istituto distano fra loro
800 metri e sono poste alla periferia ovest della città di Padova, la sede tecnica in via M. Merlin 1 e
la sede professionale in via Cave 172, entrambe facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. Oltre
alle aule utilizzate per la didattica curricolare, vi sono numerose aule speciali, laboratori. La
didattica si avvale di strumenti tradizionali e di strumenti tecnologicamente avanzati: biblioteca,
laboratorio d’informatica, lavagne luminose, aula di disegno, rete telematica con collegamento
internet. A partire dallo scorso anno scolastico, in seguito all’adozione del registro elettronico, ogni
aula è provvista di un computer, quasi ogni aula poi è fornita della LIM.
L’azienda agraria ripartita tra tre sedi con i suoi 40 ettari totali di superficie è esemplificativa della
realtà agricola padovana e consente agli allievi un percorso didattico teorico-pratico completo e
organico.
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2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2.1 Composizione del Consiglio di Classe con elenco dei docenti, delle discipline insegnate e
relative firme
Materia Docente Ore
Sett.li
Firme
Lingua e Lettere italiane
Segala Negrini Roberto 4
Storia
Segala Negrini Roberto 2
Inglese Loguercio Olga 3
Scienze motorie Maggini Nicola 2
Matematica Gallo Maristella 3
Trasformazione dei
prodotti con laboratorio
di chimica
Bottegal Mariangela (Ferrara)
Lazzarini Romeo
3 (2*)
Produzioni vegetali con
laboratorio di
Agronomia
Tiso Lorenzo
Scaffidi Maria Rosaria
4 (3*)
Produzioni animali con
laboratorio di Zootecnia
Volini Vincenzo
Agosta Roberto
2(2*)
Economia, Estimo,
Marketing e Legislazione
Frison Raffaello
Massimino Giuseppe
3 (1*)
Biotecnologie agrarie con
laboratorio di
biotecnologie agrarie
Garcea Antonio
Scaffidi Maria Rosaria
3 (2*)
Gestione dell’ambiente e
del territorio
Frison Raffaello
2
Religione Braghetto Iles
Favaro Graziano (alternativa)
1
Sostegno Simeone Giancarlo 6
*10 ore di compresenza/esercitazioni
5
2.2 Composizione dei Consigli di Classe del triennio
Nel triennio la discontinuità nella composizione del Consiglio di Classe riguarda i docenti delle
discipline di Matematica, Trasformazione dei prodotti, Produzioni vegetali, mentre i docenti di
esercitazioni tecnico-pratiche variano nella maggior parte dei casi.
Materia Docenti Classe 3 Classe 4 Classe 5
Lingua e Lettere italiane Segala Negrini Roberto X X X
Storia Segala Negrini Roberto X X X
Inglese Loguercio Olga X X X
Matematica Ferronato Federica X
Matematica Gallo Maristella X X
Complementi di Matematica Della Vedova Francesca X
Complementi di Matematica Gallo Maristella X
Scienze motorie Maggini Nicola X X X
Trasformazione dei prodotti con
laboratorio di Chimica
Pagnesi Alfonso/Scarano
Emanuela*- Laboratorio con
Lazzarini Romeo
X
Trasformazione dei prodotti con
laboratorio di Chimica
Paghera Anita – Laboratorio con
Lazzarini Romeo X
Trasformazione dei prodotti con
laboratorio di Chimica
Szathvary Serena**/Bottegal
Mariangela***-– Laboratorio con
Lazzarini Romeo
X
Produzioni vegetali con laboratorio di
Agronomia
Mazzucato Claudia/Baglieri
Francesco**** - Esercitazioni con
Di Giovanni Gaetano
X
Produzioni vegetali con laboratorio di
Agronomia
Tiso Lorenzo - Esercitazioni con
Liotta Benedetto X
Produzioni vegetali con laboratorio di
Agronomia
Tiso Lorenzo - Esercitazioni con
Scaffidi X
Produzioni animali con laboratorio di
Zootecnia
Volini Vincenzo – Esercitazioni
con Cucuzza Luigi (terza e quarta),
Agosta Roberto (quinta)
X X X
Economia, Estimo, Marketing e
Legislazione
Frison Raffaello -Esercitazioni con
Massimino Giuseppe X X X
Genio rurale con laboratorio di Genio Bortolami Silvano – Esercitazioni
con Dal Prà Luigi Maria X X
Biotecnologie agrarie con laboratorio
di Biotecnologie agrarie
Stumpo Loredana – Esercitazioni
con Scaffidi Maria Rosaria
X
Biotecnologie agrarie con laboratorio
di Biotecnologie agrarie
Garcea Antonio – Esercitazioni con
Scaffidi Maria Rosaria X
Gestione dell’ambiente e del territorio Frison Raffaello X
Religione Braghetto Iles/ Chilin Nicola***** X X X
Sostegno Simeone Giancarlo X X X
*da aprile 2013 al termine delle lezioni
** da inizio anno a 08 novembre 2014
*** dal 12 novembre 2014 al termine della lezioni
**** da gennaio 2013 a fine anno
***** dal 18 marzo al termine delle lezioni; dal 19 settembre 2013 al 15 marzo 2014
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2.3 Composizione della classe e provenienza degli alunni
La classe è composta da 26 studenti, di cui 2 femmine e 24 maschi.
Elenco studenti
1. ANTICO ALESSANDRO
2. BARBETTA GIUSEPPE
3. BATTAGLIA DENISE
4. BERTO MARCO
5. BOLDRIN GLORIA
6. BUSATTA FRANCESCO
7. CAPPUZZO GIACOMO
8. CASAROTTO FRANCESCO
9. CAVINATO DANIELE
10. DIOTTO FILIPPO
11. FARASIN RICCARDO
12. FASSINA NICOLO’
13. FRANCESCON DENIS
14. GOTTARDO MATTEO
15. GRIFALCONI MARCO
16. LAZZARETTI MATTIA
17. MANCIN EDOARDO
18. MILAN DENIS
19. MIOTTI MATTIA
20. MORELLO PIERGIORGIO
21. PARISOTTO DANIELE
22. PORCELLATO ANDREA
23. RIZZETTO NICOLO’
24. SANDONA’ MASSIMILIANO
25. SARTORE PIETRO
26. SCAVEZZON MARCO
Il percorso della classe nel triennio è rappresentato dalla seguente tabella.
Si evidenzia che, dopo un biennio difficile dove, dei 24 studenti iscritti, 6 non sono arrivati al
triennio, la composizione della classe è cambiata nella classe terza per l’inserimento di tre studenti
provenienti dalla classe 2^F e di quattro ripetenti della 3^B.
All’inizio del terzo anno uno studente si è trasferito alla sezione professionale dell’Istituto; poi,
durante il resto del percorso scolastico, la fisionomia della classe è rimasta invariata.
La componente femminile è numericamente inferiore (2 studentesse).
Sono presenti nelle classe due studenti con certificazioni.
Solo uno studente risiede nel comune di Padova, molti altri si spostano da comuni più lontani e
quotidianamente affrontano un viaggio, in qualche caso anche abbastanza lungo, per raggiungere la
sede scolastica.
Classe Iscritti stessa
classe
Iscritti da
altra classe Ritirati
Promossi a
giugno
Promossi a settembre dopo la
sospensione di giugno
Non
ammessi
Prima 24 0 1 8 11 4
Seconda 19 + 1 (2B) 0 13 6 1
Terza 27 3 (2F) + 4 (3B) 1 19 7 0
Quarta 26 0 0 21 5 0
Quinta 26 0 0 26
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2.4 Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, agroalimentare e
agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.
2. Organizzare attività produttive ecocompatibili.
3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e
assicurando tracciabilità e sicurezza.
4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi
produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.
5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto
ambientale.
6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività
agricole integrate.
7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni
ambientali e territoriali.
8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle
caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze di cui sopra sono sviluppate
coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. Nell’articolazione “Produzioni e
trasformazioni” vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione delle
produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti,
all’utilizzazione delle biotecnologie.
Il Diplomato può accedere a tutte le facoltà universitarie, con preferenza per agraria, veterinaria,
chimica, scienze forestali.
Il P.O.F. prevede anche il perseguimento dei seguenti obiettivi trasversali:
Il corso di studi promuove l’acquisizione della padronanza della lingua italiana scritta,
orale e tecnica, la conoscenza della lingua inglese e l'acquisizione di competenze logico-
matematiche per:
interpretare testi letterari, scientifici e tecnici;
imparare a porsi problemi e prospettare soluzioni;
maturare capacità logico-deduttive;
comprendere il linguaggio scientifico e tecnico;
analizzare i fenomeni naturali;
utilizzare strumenti informatici e telematici.
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2.5 Quadro orario
Gli studenti svolgono trentadue ore di lezione settimanali così suddivise:
3. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE
3.1 Situazione di partenza
Dal punto di vista valutativo la classe è approdata all’anno conclusivo del percorso di studi con una
preparazione di base mediamente quasi discreta, pur se caratterizzata da vari livelli di competenze
raggiunte. Alla fine della classe quarta, infatti, dieci studenti avevano ottenuto una media dei voti
superiori al sette ed uno valutazioni superiori all’otto, dimostrando quindi in generale un
apprezzabile impegno.
Il primo periodo scolastico, però, ha visto una certa flessione rispetto alle aspettative rilevate alla
fine del quarto anno, in quanto, allo scrutinio di fine quadrimestre, solo tre studenti presentavano
una media dei voti superiore al sette.
Attualmente la maggior parte ha ripreso un ritmo regolare di lavoro ed è in fase di recupero per
ottenere risultati più soddisfacenti.
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Viene qui di seguito sintetizzato il quadro generale relativo alla situazione di partenza della classe.
Conoscenze Diversificate ma complessivamente sufficienti. Un gruppo di alunni, in alcune
materie, dimostra conoscenze di buon livello.
Competenze Le competenze relative all’area generale sono mediamente accettabili. Sufficienti
e in alcuni casi discrete le capacità di studio sul testo e quelle espressive scritte e
orali. Si notano in alcuni alunni difficoltà dovute a carenze pregresse.
Impegno L’impegno nello studio e l’applicazione non sono stati costanti per tutti gli
studenti: per alcuni sono soltanto sufficienti, per altri sono stati invece adeguati.
Diversi alunni dimostrano particolare impegno nelle materie di indirizzo e si sono
dedicati con vivace interesse a percorsi extracurriculari o al lavoro svolto durante
gli stages.
Profitto Il profitto risulta diversificato, discreto per alcuni alunni in tutte le materie,
complessivamente più che sufficiente per la maggioranza e sufficiente per i
rimanenti allievi. I risultati scolastici sono per diversi alunni condizionati da
lacune di base mai pienamente recuperate.
3.2 Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta
Tutti i debiti formativi contratti dagli studenti nelle classi prima e seconda sono stati saldati nel
corso della classe terza.
Nella classe terza 7 studenti su 26 hanno contratto debiti, tutti sanati a settembre (dopo la
sospensione di giudizio di giugno). Nella classe quarta 5 studenti su 26 hanno contratto debiti, poi
sanati a settembre (dopo la sospensione di giudizi di giugno). Ben 16 studenti non hanno mai
contratto debiti nel terzo e quarto anno.
La tabella seguente riporta un quadro riassuntivo del numero degli studenti e delle materie che
hanno avuto sospensione del giudizio nello scrutinio di giugno.
Materie Italiano Inglese Matematica Produzioni
vegetali
Trasformazione
dei prodotti
Classe terza 1 2 7
Classe quarta 2 4 2
3.3 Situazione dei crediti scolastici nelle classi terza e quarta
La classe presenta un quadro variegato con 17 studenti che al termine della classe quarta possono
vantare crediti superiori a 9 punti.
Numero studenti Credito relativo al secondo biennio (classe terza e quarta)
1 14
6 12
4 11
6 10
9 9
10
3.4 Temi e progetti pluridisciplinari
Tutti gli studenti hanno svolto, alla fine della classe quarta, attività di stage in strutture
extra – scolastiche. Lo stage ha avuto luogo nell’ultima settimana di lezione scolastica e si
è protratto per almeno due settimane.
Nella classe quinta lo stage è stato svolto nel periodo dall’11 al 16 febbraio.
Si riporta un prospetto riassuntivo delle aziende ospitanti.
Studente Aziende di stage QUARTA Aziende di stage QUINTA
1. ANTICO ALESSANDRO Az. Agricola SCACCO – Pontelongo
(PD)
Società Agricola VALDOLMO s.r.l.-
Pernumia (PD)
2. BARBETTA GIUSEPPE BOLDRIN Vivai – Saonara (PD) Azienda DUCA DEGLI ABRUZZI -
Padova
3. BATTAGLIA DENISE Latteria sociale CENTRO – Gazzo
P.no (PD)
4. BERTO MARCO DOMINIO di Bagnoli – Bagnoli di
sopra (PD)
Distillerie BONOLLO UMBERTO
SPA – Mestino (PD)
1. BOLDRIN GLORIA Ambulatorio Vet. OLTREBRENTA
A.P.– Noventa Padovana (PD)
Ambulatorio Vet. OLTREBRENTA
A.P. – Noventa Padovana (PD)
2. BUSATTA FRANCESCO Vivai e Garden BUSATTA –
Camisano Vicentino (VI)
Vivai e Garden BUSATTA –
Camisano Vicentino (VI)
3. CAPPUZZO GIACOMO AZ. Agricola SCACCO – Pontelongo
(PD)
Azienda Agr. BATTISTINI PAOLO –
Cona (VE)
4. CASAROTTO
FRANCESCO
Az. Agricola LA COLOMBARA –
Camisano Vicentino (VI)
Az. Agricola LA COLOMBARA –
Camisano Vicentino (VI)
5. CAVINATO DANIELE Az. Agricola F.lli ZANOVELLO -
Curtarolo (PD)
Az. Agricola F.lli ZANOVELLO -
Curtarolo (PD)
6. DIOTTO FILIPPO Vivai Piante BELLU’ – S. Giustina
in Colle (PD)
Vivai Piante BELLU’ – S. Giustina in
Colle (PD)
7. FARASIN RICCARDO TERRE GAIE SRL-Vò Euganeo(PD) TERRE GAIE SRL- Vò Euganeo (PD)
8. FASSINA NICOLO’ Vivai BORDIN – Villatora (PD) Azienda DUCA DEGLI ABRUZZI -
Padova
9. FRANCESCON DENIS Az. Agricola AI PRA’ – Maserà (PD) Az. Agricola AI PRA’ – Maserà (PD)
10. GOTTARDO MATTEO Vivai FRANCASCHETTO – San
Biagio di Teolo (PD)
Cantine dei Colli TRAMONTE SRL –
Teolo (PD)
11. GRIFALCONI MARCO Nuova Agricola GIRASOLE –
Selvazzano D. (PD)
Nuova Agricola GIRASOLE –
Selvazzano D. (PD)
12. LAZZARETTI MATTIA Az. Agricola TRE VALLI
(VERONESI) – S. Pietro in Gù (PD)
Soc. Agr. LA CASA VECCHIA S.S. –
Gazzo (PD)
13. MANCIN EDOARDO Cantina Soc. di PREMAORE –
Camponogara (VE) Fioreria LAURA – Camponogara (VE)
14. MILAN DENIS Antica Azienda Agricola di Fabio
CAVINATO – Arsego (PD)
MASCHIO GASPARDO SPA –
Campodarsego (PD)
15. MIOTTI MATTIA Latteria Sociale CENTRO – Gazzo
(PD)
Soc. Agr. agricola LA CASA
VECCHIA
16. MORELLO
PIERGIORGIO VARISCO SPA - Padova Az. Agricola AI PRA’ – Maserà (PD)
17. PARISOTTO DANIELE PRATO VERDE S.N.C. – Chioggia
(VE)
PRATO VERDE S.N.C. – Chioggia
(VE)
18. PORCELLATO ANDREA Stalla Associata F.lli BARBIERO -
Carbonara di Rovolon (PD)
Stalla Associata F.lli BARBIERO -
Carbonara di Rovolon (PD)
19. RIZZETTO NICOLO’ DOMINIO di Bagnoli S.S. – Bagnoli
di Sopra
20. SANDONA’
MASSIMILIANO
Azienda Agricola GREGANIA –
Gazzo (PD)
Az. Agr. NICOLIN LUIGO E PAOLO
– San Pietro in Gù (PD)
21. SARTORE PIETRO Azienda CAPEETO - Padova Az. Agr. SARTORE ANGELO –
Cittadella (PD)
22. SCAVEZZON MARCO Az. Agricola BALDON MIRCO –
Bagnoli di Sopra (PD)
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Le attività sono state organizzate dai tutor aziendali e dai docenti del Consiglio di classe. Gli
studenti della classe si sono dimostrati interessati e hanno tenuto comportamenti adeguati
alla situazione.
Al termine degli stage gli studenti hanno elaborato una presentazione in PowerPoint
sull’esperienza svolta. Alcuni allievi si sono serviti di tale relazione per definire l’argomento
iniziale del colloquio dell’Esame di Stato.
E’ stata svolta una UDA (Unità didattica di apprendimento) in collaborazione con tutto il
Consiglio di classe, della durata complessiva di 18 ore, dal titolo Presentazione in PPT di
un’esperienza lavorativa. Essa si è articolata nella stesura delle relazioni di stage sotto
forma di presentazione multimediale, seguita poi dall’ esposizione alla classe e ai docenti
coinvolti.
Nel corso della classe quarta due studenti hanno partecipato al progetto di alternanza scuola- lavoro “La vinificazione sul territorio con particolare attenzione alle cantine annesse ad
aziende agricole di pregio”. Il progetto si è concluso nel mese di dicembre del corrente
anno scolastico.
Altri due studenti nel corso della classe quarta hanno partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro “ Agricoltura Sociale”.
Uno studente nella classe quinta ha partecipato in attività di stage alla “Fiera internazionale
della bovina da latte”, tenutasi a Cremona (22-25 ottobre).
Due studenti nella classe quinta hanno partecipato alla “Gara nazionale di valutazione dei
bovini”, tenutasi Bastia Umbra (23-24 marzo).
Uno studente nella classe quinta ha partecipato in attività di stage alla “Fiera agricola” di Reggio Emilia (24 aprile).
Una studentessa ha partecipato alla XIV Gara di giudizio sul cavallo agricolo da tiro
pesante rapido tra Istituti tecnici e professionali agrari e Facoltà di agraria e veterinaria e
prove di manegevolezza ed addestramento tenutosi presso la sezione professionale “San
Benedetto da Norcia” (9 maggio).
Nell’ambito di un progetto relativo alla viticoltura gli studenti hanno svolto le attività di
vendemmia e di potatura nei vigneti della scuola; tali attività sono state accompagnate da
lezioni di approfondimento (classe IV e V).
Nell’ambito del progetto di Educazione alla Salute gli studenti hanno partecipato al Progetto Prevenzione Andrologica con l’equipe del prof. Foresta nell’Aula Magna della sede tecnica
(incontro e visita il 4 dicembre).
Nell’ambito del progetto di Educazione alla Sicurezza Stradale e alla Convivenza Civile, gli studenti hanno partecipato all’incontro con il commissario Marcato, avente per oggetto le
responsabilità civili e l’uso di droghe (lunedì 13 aprile).
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3.5 Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica
Il Collegio dei Docenti ha approvato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri:
dall’avvio delle lezioni al 25 gennaio e dal 26 gennaio a fine lezioni.
Nell’ultimo anno di corso sono previste complessivamente 32 ore settimanali di cui 10 di
esercitazione in compresenza con l’insegnante tecnico-pratico.
Il Consiglio di Classe ha fatto propri tutti gli elementi approvati dal Collegio dei Docenti e
contenuti nel POF. In particolare gli studenti, oltre all’ausilio dei libri di testo e alla frequentazione
dei vari laboratori della scuola durante le esercitazioni didattiche, hanno potuto fare esperienze in
diversi modi (uscite didattiche, stage) presso le strutture dell’azienda della scuola (stalla bovini,
cantina, frutteto e vigneto).
La classe, inoltre, ha partecipato, nel corso del triennio, a uscite didattiche presso alcune strutture
produttive zootecniche e frutticole. Le esperienze di attività di stage hanno portato gli studenti a
contatto con aziende specifiche di settore e strutture professionali pubbliche e private accreditate.
La metodica dell’apprendimento e delle esperienze si è articolata attraverso le lezioni frontali, la
simulazione di esercitazioni, le esercitazioni pratiche con attrezzi e strumenti e l’uso di supporti
informatizzati, la didattica attiva si è risolta spesso in esposizioni e lezioni fatte dagli studenti anche
attraverso l’uso integrato del computer e del proiettore presente in classe.
Le verifiche si sono articolate attraverso interrogazioni, relazioni orali e scritte, prove scritte e
grafiche, questionari, soluzioni di casi.
3.6 Metodologia CLIL
Come indicato nella Nota MIUR 4969 del 25 luglio 2014 - Norme transitorie (2014-2015) per il
quinto anno degli Istituti tecnici, è stato attivato l’insegnamento CLIL per una DNL di area di
indirizzo veicolata in lingua straniera.
L’insegnamento CLIL ha riguardato la disciplina di Biotecnologie Agrarie; esso è stato svolto
nell’arco del secondo quadrimestre ed è consistito in numero 12 di ore svolte.
I contenuti hanno riguardato informazioni di carattere generale, con riferimento alla trattazione
bilingue parti del programma concernente le Biotecnologie; ed in particolare il modulo – ud:
Applicazioni della Ingegneria genetica alle piante; OGM: motivazioni della ricerca genetica tesa
allo sviluppo di OGM, aspetti legislativi, controindicazioni ad uno sviluppo incontrollato e
principio di prevenzione.
Per quanto riguarda le modalità di svolgimento, sono state utilizzate varie tipologie di attività, p.es.:
lezione frontale, letture individuali, ricerche e produzione finale di un testo, discussione collettiva,
ascolti di materiale audio.
Le forme di verifica hanno privilegiato domande aperte sul programma svolto, simili alle modalità
proposte per lo svolgimento della terza prova d’esame per lo scritto e discussione guidata
sull’argomento per la valutazione orale.
La disciplina CLIL è stata oggetto della seconda simulazione di terza prova: la tipologia scelta dal
Consiglio di classe è stata la “B”; sono state proposte due domande in italiano e una in lingua
inglese, sulla base dei contenuti in lingua svolti e documentati.
VALUTAZIONI SULL’ESPERIENZA: la “novità” dell’insegnamento CLIL comporta per lo
studente una doppia difficoltà: oltre a quella insita negli argomenti tecnici che vengono trattati, si
aggiunge ovviamente quella linguistica. Essa, pertanto, è stata diversamente accettata dagli studenti
oltre che in base alle rispettive attitudini allo studio, anche in base alla propensione a “mettersi in
gioco”, nelle esposizioni orali o scritte, in una lingua diversa da quella usata quotidianamente.
L’argomento scelto quest’anno (OGM) richiedeva relativamente pochi termini linguistici specifici
da aggiungere al normale lessico, tuttavia non tutti gli studenti si sono impegnati
nell’apprendimento di questo nuovo vocabolario tecnico minimo. Per il futuro si ritiene sia
importante tarare meglio il livello di complessità dei contenuti.
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3.7 Criteri e strumenti di valutazione
Il Consiglio di Classe ha fatto propri i criteri di valutazione approvati dal Collegio dei Docenti e
contenuti nel POF.
Ogni docente ha predisposto proprie griglie di misurazione e valutazione dei risultati, inserendo
indicatori specifici per la propria disciplina o griglie comprendenti la valutazione di più discipline
nel caso di prove pluridisciplinari (vedere capitolo 7 - simulazioni prove d’esame).
In sintesi i criteri mirano a valutare i seguenti aspetti:
Espressione usuale Termine corretto Definizione del termine
Sapere
…possedere alcune
conoscenze formali/astratte CONOSCENZE
Acquisizione dei contenuti, cioè di principi, teorie, concetti,
termini, regole, procedure, metodi, tecniche.
E’ l’insieme di alcune conoscenze teoriche afferenti ad una
o più aree disciplinari.
Saper fare
…saper utilizzare in concreto
date conoscenze COMPETENZE
Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere
situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti”.
E’ l’applicazione concreta di una o più conoscenze teoriche
a livello individuale.
Saper essere
… saper organizzare le
conoscenze e le competenze
anche in situazioni interattive
CAPACITA’
Utilizzazione significativa e responsabile di determinate
competenze in situazioni organizzate in cui interagiscono più
fattori (attrezzature, strumenti) e/o più soggetti e si debba
assumere una decisione.
Capacità elaborative, logiche e critiche.
3.8 Attività integrative ed extracurricolari
La scuola propone molti corsi ed attività extracurricolari, a cui alcuni studenti hanno partecipato:
o FIERA CAVALLI – Verona (6 novembre)
o MOSTRA REGIONALE ZOOTECNICA – Vicenza (27 febbraio – 01 marzo 2015): 7
studenti.
o MOSTRA NAZIONALE DELLA CHIANINA – Bastia Umbra (26/27 marzo 2015): 2
studenti.
o CORSO SPECIALISTICO DI ZOOGNOSTICA - LA VALUTAZIONE DEL CAITPR
- presso la sede tecnica (laboratorio di zootecnia e azienda ) - (6 maggio 2015): 2
studentesse.
o FIERA ZOOTECNICA (1^ edizione)- Bastia di Ravenna (16-17maggio): una
studentessa.
14
L’Istituto ospita spesso convegni e manifestazioni.
La partecipazione degli studenti a tali momenti, unitamente alle visite tecniche, gli stage di settore,
le attività aziendali produttive e di trasformazione di tutti i settori ed in particolare di quello
zootecnico e vitivinicolo, ha stimolato la presentazione di argomenti introduttivi interdisciplinari
per l’inizio del colloquio dell’Esame di Stato.
A) Conferenze
Convegno “Le nuove imprese in Agricoltura” (Aula Magna sede Tecnica – 11 novembre)
Convegno ARAV - Associazione Allevatori: “Dairy Club Padova” (Aula Magna sede
tecnica - 5 dicembre): due studenti
B) Visite e viaggi d’istruzione
PRAGA (9 – 14 marzo)
Le uscite tecniche e le visite ad aziende di settore, indicate nella programmazione annuale e previste
per l’ultimo periodo scolastico, non sono state effettuate in quanto si è preferito, nella fase
conclusiva dell’anno, lasciare spazio alla didattica, al fine di consentire agli studenti di acquisire
una preparazione più approfondita in vista dell’esame finale e, soprattutto, di favorire forme di
recupero per gli studenti ancora in difficoltà.
3.9 Interventi di recupero e di sostegno
Durante l’ultimo anno, al termine del primo periodo, per gli studenti che presentavano delle
insufficienze, è stato proposto lo studio individuale oppure, per alcune discipline con maggior
numero di studenti in difficoltà, è stato effettuato il recupero in itinere. Nel corso del secondo
quadrimestre si sono poi svolte le prove per accertare il superamento del debito.
3.10 Orientamento in uscita
Giornata di orientamento “Scegli con noi il tuo domani” che si è tenuto presso la struttura Campus Agripolis di Legnaro – Università di Padova (13 febbraio).
Attività di informazione sugli incontri di orientamento delle varie facoltà tenute dall'insegnante della funzione strumentale.
15
4. VALUTAZIONE FINALE
4.1 Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti
La classe ha raggiunto un discreto grado di socializzazione e di coesione, nonostante il permanere di
atteggiamenti individualistici da parte di alcuni alunni; anche i nuovi arrivati nel corso degli anni si
sono integrati bene.
La disciplina è stata complessivamente rispettata, e ciò è dovuto anche all’affiatamento creatosi tra
studenti ed insegnanti nel corso del triennio. In alcune materie, tuttavia, si sono avuti momenti di
tensione e di contrasto con qualche docente, anche se poi tali situazioni si sono sempre risolte in
modo positivo.
Il percorso formativo della classe è stato caratterizzato da continuità didattica per buona parte delle
materie del triennio finale. In altre, quali Biotecnologie, Matematica e Produzioni e Trasformazioni
si è, però, evidenziato un avvicendamento annuale di insegnanti e, in particolare in quest’ultima
disciplina, la componente docente è variata spesso, addirittura anche durante lo stesso anno
scolastico. Tale situazione ha avuto ricaduta negativa sia sul regolare svolgimento della
programmazione didattica, sia sull’atteggiamento degli studenti nei confronti delle suddette materie.
Gli allievi hanno, infatti, faticato ad adeguarsi ai diversi metodi di insegnamento ed hanno
accumulato diverse lacune nel corso del triennio, arrivando con difficoltà a raggiungere gli obiettivi
didattici e formativi previsti.
L’interesse, la motivazione e la partecipazione alle attività svolte, anche se non omogenei, sono
risultati nel complesso soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda le materie tecniche. Solo
alcuni, possedendo delle limitate capacità di attenzione, hanno evidenziato l’inclinazione a
mantenere un atteggiamento passivo o a partecipare, a volte, in maniera disordinata.
Una parte degli alunni si è impegnata con regolarità ed efficienza nello studio; solo alcuni alunni
hanno evidenziato un’applicazione a volte superficiale, dimostrandosi non sempre diligenti
nell’eseguire i compiti assegnati sia in classe che nel lavoro domestico. E’ stato, pertanto,
necessario stimolarli ad un maggior impegno e ad una maggiore puntualità nello svolgere i propri
compiti.
Al termine del primo quadrimestre la maggior parte degli studenti mostrava voti sufficienti e, in
diversi casi, discreti ed anche buoni; solo alcuni di essi presentavano delle fragilità in qualche
materia.
Nell’ultimo periodo, dopo i recuperi in itinere, le formali informazioni alle famiglie, gli incontri
personali tra docenti e genitori della classe, la situazione per gli studenti con profitto insufficiente è
generalmente migliorata, come si è constatato nel corso della verifica interquadrimestrale.
16
Profilo sintetico della classe al termine del primo periodo (n. studenti per classe di profitto)
MATERIE <= 5
6 7 8 9 10
Lingue e letteratura italiana 2 20 3 1
Lingua inglese 2 9 3 2
Storia 2 11 13
Matematica 10 11 3 2
Produzioni Animali 3 16 6 1
Produzioni Vegetali 15 8 2 1
Trasformazione dei prodotti 3 11 4 8
Economia, Estimo, Marketing e
Legislazione
1 14 10 1
Biotecnologie Agrarie 6 16 4
Gestione dell’ambiente e del Territorio 12 13 1
Scienze Motorie e Sportive 18 8
Religione Cattolica o Attività Alternative Buono
Comportamento 3 5 17 1
Nell’ultimo periodo il profitto raggiunto è complessivamente positivo, ma non omogeneo nella
classe.
Vi è, infatti, all’interno della classe, una gruppo di alunni i cui risultati scolastici sono di livello
medio-alto in diverse discipline e che quindi si affacciano all’Esame di Stato con una preparazione
adeguata. Un paio di elementi di questo gruppo ha raggiunto livelli di capacità buoni in tutte le aree
disciplinari, sicuramente soddisfacendo gli obiettivi del C.d.C., e idonei per un efficace ingresso
all’Università.
La maggior parte degli studenti presenta un livello mediamente sufficiente; tra questi alcuni
mantengono qualche incertezza in una situazione nel complesso discreta. Solo pochi alunni
presentano, al momento, alcune situazioni disciplinari non pienamente sufficienti.
Per quanto riguarda, infine, l’impegno per la preparazione all’esame finale, la maggior parte degli
allievi sta dimostrando interesse, impegno e anche un apprezzabile grado di autonomia.
17
4.2 Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta
La valutazione complessiva si può ritenere mediamente sufficiente, pur se abbastanza diversificata.
Per circa un terzo della classe il profitto raggiunto è discreto o, in qualche caso, decisamente buono
in termini di conoscenze, competenze, capacità sia nelle discipline tecnico-professionali che in
quelle umanistiche.
Conoscenze Le conoscenze raggiunte dal gruppo-classe sono mediamente sufficienti, ma
comunque diversificate, a seconda degli studenti e delle diverse aree disciplinari.
Alcuni alunni, grazie al costante impegno e alle buone capacità di studio,
possiedono una conoscenza completa e approfondita dei contenuti delle singole
discipline; la maggioranza dimostra di conoscere gli argomenti in programma nelle
linee fondamentali; solo pochi allievi evidenziano incertezze in alcune materie.
Competenze Le competenze relative all’area generale sono mediamente discrete, in alcuni casi
soddisfacenti, in altri solo sufficienti. Nell’area tecnico-professionale risultano nel
complesso discrete, ma anche diversificate a seconda degli interessi che si sono
manifestati progressivamente negli studenti grazie alle molteplici esperienze da loro
fatte durante il corso di studi.
Capacità Le capacità raggiunte in tutte le aree disciplinari, soprattutto in quelle pratiche, sono
decisamente buone per una parte degli studenti; diversificate, da medie a sufficienti,
nei rimanenti alunni. Solo alcuni evidenziano ancora qualche incertezza nel
compiere autonomamente i passaggi più complessi di un compito assegnato.
Impegno L’impegno ed il profitto sono stati in generale accettabili, ma non omogenei nella
classe. Diversi studenti hanno dimostrato un impegno serio e proficuo nello studio.
Solo pochi alunni hanno evidenziato un’applicazione frammentaria e superficiale e,
a volte, un atteggiamento di scarsa partecipazione e demotivazione che ha richiesto
continui richiami per una conclusione positiva dell’anno scolastico.
Profitto Diversificato, mediamente quasi discreto e buono per una parte degli studenti; solo
pochi presentano un profitto appena sufficiente in qualche disciplina.
Il lavoro svolto nella classe ha consentito di portare a buon fine quanto programmato in termini di
contenuti e di apprendimenti in quasi tutte le discipline, compatibilmente con i tempi a
disposizione. Il percorso scolastico ha permesso di conseguire obiettivi di conoscenza sufficienti per
tutti gli studenti e, per quelli più diligenti, interessati e attenti, il profitto è risultato buono. Solo per
pochi, in alcune discipline, permane una frammentarietà delle conoscenze e difficoltà, anche se non
gravi, di contestualizzazione.
Per un maggior dettaglio si rinvia alle relazioni personali sulle singole materie.
18
5. CRITERI di ATTRIBUZIONE dei CREDITI
Il Consiglio di Classe ha attribuito ad ogni alunno, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre
anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi,
denominato credito scolastico. Tale punteggio è stato dato secondo i dettami del D.M. 22/5/2007 n.
42.
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M=6 '3-4 '3-4 '4-5
6<M≤7 '4-5 '4-5 '5-6
7<M≤8 '5-6 '5-6 '6-7
8<M≤9 '6-7 '6-7 '7-8
9<M≤10 '7-8 '7-8 '8-9
Per i crediti da assegnare all'interno delle fasce di attribuzione il Consiglio di Classe prende in
considerazione i seguenti elementi:
1. frequenza alle lezioni
2. impegno, partecipazione al dialogo educativo
3. partecipazione ad iniziative complementari ed integrative della didattica curricolare ed
extracurricolare organizzate all’interno della scuola di appartenenza in quanto parte integrante
dell’offerta formativa.
In ogni caso il Consiglio di Classe valuta le singole situazioni per ogni elemento utile alla
definizione del merito scolastico in riferimento al quadro complessivo della valutazione di ogni
alunno, con riguardo a conoscenze, competenze e capacità critiche maturate.
In presenza di credito formativo il Consiglio di Classe può elevare il punteggio fino al punto più
alto della banda di oscillazione.
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza maturata al di fuori della scuola, coerente
con l’indirizzo di studi del corso cui si riferisce l’Esame di Stato e debitamente documentata dagli
enti, associazioni, istituzioni presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera.
E’ da rilevare che gli studenti hanno prodotto anche quest’anno un numero elevato di esperienze
formative sia entro la scuola (percorsi curricolari ed extracurricolari) che esterne. Le certificazioni
presentate saranno attentamente valutate dal Consiglio di Classe.
19
6. RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI E PROGRAMMI SVOLTI
Relazione finale di Italiano e Storia……………………………………………...…….pag. 20 Programma svolto di Italiano ………………………………….……………………….pag.23
Programma svolto di Storia ………………………………………….…………......….pag. 23
Relazione finale di Inglese …………………………………………..…………..…….pag. 24
Programma svolto di Inglese ………………………………………………………….pag. 30
Relazione finale di Matematica ……………………………………………………….pag. 31 Programma svolto di Matematica ……………………………………………….…….pag. 34
Relazione finale e Programma svolto di Produzioni Vegetali…………………..…….pag. 36
Relazione finale di Estimo Agrario …...……………………………………………….pag. 44 Programma svolto di Estimo Agrario ……………………………...………………….pag. 47
Relazione finale di Gestione Ambiente e Territorio ……….………………………….pag. 48
Programma svolto di Gestione Ambiente e Territorio …………...…..……………….pag. 51
Relazione finale di Produzioni Animali ……………………………………………….pag. 52
Programma svolto di Produzioni Animali …………………………………………….pag. 59
Relazione finale di Biotecnologie Agrarie …………………………………………….pag. 60 Programma svolto di Biotecnologie Agrarie ………………………………………….pag. 63
Relazione finale di Trasformazione dei Prodotti ……………………………..……….pag. 64 Programma svolto di Trasformazione dei Prodotti ………………………………...….pag. 68
Relazione finale e Programma svolto di Scienze Motorie e Sportive…………...…….pag. 70
Relazione finale di Religione Cattolica………………………………………….……………. Programma svolto di Religione Cattolica ………………………….……………(in allegato)
20
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: Lettere
Insegnante: prof. Segala Negrini Roberto
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Sono il loro insegnante di Lettere dalla classe Prima (sebbene 7-8 studenti siano arrivati più tardi,
quasi tutti nel Triennio, da altra classe).
In questa classe ci sono sempre stati dei problemi legati alla disciplina, che non si sono mai risolti
del tutto, neanche nell’ultimo periodo: difficoltà di autocontrollo, disordine, scarsa attitudine alla
concentrazione e ad uno sforzo di attenzione continuo e intenso; forte tendenza a farsi trovare fuori
dall’aula o a chiedere di uscirne per i più svariati motivi; partecipazione attiva alla lezione piuttosto
sporadica e tutt’altro che convinta … Anche gli elementi migliori, che ci sono, hanno risentito di
questo clima sfavorevole, rendendo meno di quanto avrebbero potuto, ma anche per responsabilità
propria. Che poi, sul piano strettamente umano, affettivo, della vivacità più positiva, direi simpatica,
essi abbiano fornito abbondanza di testimonianze, è un altro discorso. A loro merito, comunque, va
ascritta la capacità di auto organizzarsi i tempi e la distribuzione delle interrogazioni, essendomi
quasi sempre trovato davanti dei “volontari”.
Lo studio a casa, molto spesso, è stato, per la gran parte di loro, un impegno cui far fronte di
necessità, quindi non molto approfondito né particolarmente interessato; tuttavia questo lato del
rapporto didattico è sempre risultato accettabile, in generale.
FINALITA’ DELLE DISCIPLINE
In sintesi, sia per l’Italiano sia per la Storia, l’obiettivo è stato quello di ottenere dagli studenti la
capacità di esporre, anche per iscritto, in maniera chiara, precisa e ragionata, i contenuti delle
materie, e, per quanto possibile, di fare in modo che essi potessero riorganizzare, rielaborare
criticamente e autonomamente quanto veniva loro proposto e successivamente dovevano studiare.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI
A- Competenze di base:
- esposizione orale e scritta quanto meno corretta;
- comprensione dei testi;
- acquisizione del metodo di studio.
B- Conoscenze:
- per l’Italiano, la metrica dell’endecasillabo e la letteratura tra Otto e Novecento; per Storia, i concetti – base della storiografia, i contributi multidisciplinari necessari alla
comprensione della materia, i fatti e le idee riguardanti l’età a cavallo fra Otto Novecento.
C- Capacità:
- di sostenere un confronto, un colloquio nell’ambito letterario e storico;
- di elaborare un testo scritto. D- Obbiettivi minimi:
- su tutto quanto detto precedentemente il raggiungimento di un livello di sufficienza.
21
CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Ad oggi, le ore di lezione effettivamente svolte risultano essere:
Italiano: 121
Storia: 56
Durante queste ore di lezione ci sono state spiegazioni, interrogazioni orali, prove scritte, visioni di
film, discussioni varie.
CRITERI METODOLOGICI E STRUMENTI DI LAVORO
Ho impostato il mio lavoro , sostanzialmente, sulle lezioni frontali, l’uso degli Appunti, qualche
esercitazione a casa e a scuola, riflessioni collettive, usando molto la lavagna e talvolta dei sussidi
audiovisivi.
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
(livelli di padronanza)
INDICATORI NON
RAGGIUNTO
BASE INTERMEDIO AVANZATO
comprensione
scritta
Difficoltà più o
meno gravi
nell’interpretazione
dei testi
Capacità di
capire testi
semplici e non
troppo ampi
Discreta capacità di
comprendere testi
scritti di varia natura
Riuscire a
cogliere anche
gli aspetti più
complessi di un
testo scritto
comprensione
orale
Scarsa prontezza
nel cogliere il
significato della
comunicazione
Riuscire a
corrispondere
ad un
interlocutore
che si esprima
in modo
semplice e
concreto
Riuscire a sostenere
abbastanza
disinvoltamente un
confronto diretto con
l’interlocutore
Comprendere e
metabolizzare
anche le proposte
più ostiche e
sfaccettate
produzione
scritta
Mancanza di
precisione, ordine,
chiarezza
Elaborare un
testo
abbastanza
preciso e chiaro
pur se non
approfondito
Elaborare un testo
abbastanza
ampio,personalizzato
e sostanzialmente
preciso
Capacità di
stendere un testo
ampio
particolareggiato
e assolutamente
corretto
produzione
orale
Scarsa fluidità,
lessico povero e
difficoltà a
sostenere in un
tempo ragionevole l’elocuzione
Essere in grado
di comunicare
per un tempo
minimo con
semplice chiarezza.
N.B.: i suddetti
quattro criteri
vanno intesi
anche come
“Obiettivi
minimi”
Esporre i contenuti
delle discipline in
modo abbastanza
sicuro e autonomo
Sviluppare un
ragionamento
critico, razionale,
nel caso anche
articolato e ricco di sfumature
22
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
(griglia di valutazione)
COMPRENSIONE/PRODUZIONE CONTENUTI LINGUAGGIO
VOTO
1-2 Scarsissime scarsissimi scarsissimo
3 gravi difficoltà molto lacunosi gravemente
scorretto
4 frammentarie e carenti molto limitati scorretto
5 incomplete e parziali lacunosi e modesti incerto
6 (obiettivi
minimi)
essenziali ma accettabili adeguati ma non
approfonditi
globalmente
accettabile
7 abbastanza complete appropriati corretto
8 Complete sicuri solido e preciso
9 complete e precise approfonditi ampio, preciso e
ricco
10 notevoli approfonditi e
originali
estremamente
valido
ATTIVITA’ DI RECUPERO
- Recupero curricolare ( in itinere)
- Studio individuale
VALUTAZIONE DEGLI ESITI
Allo scopo di valutare i risultati dell’apprendimento degli studenti, ho utilizzato lo strumento
didattico delle interrogazioni orali, dei compiti scritti e del controllo dei quaderni, ma anche di
qualche contributo dal posto.
Padova, 14/05/15
L’insegnante
Roberto Segala Negrini
23
PROGRAMMA DI ITALIANO
Insegnante: Prof. Segala Negrini Roberto
Classe: VB
A.S.: 2014/2015
Libro di testo: “Letteratura +”, volume terzo, M.Sambugar-G.Salà, edizioni La Nuova Italia
L’età del Positivismo: Naturalismo e Verismo. E. Zolà, dall’Assommoir: “Gervasia
all’Assommoir”. G.Verga, da Vita dei campi: “Fantasticheria”; da Novelle rusticane: “La Roba”. La
Scapigliatura. E.Praga. da Penombre: “Preludio”. Simbolismo, Estetismo e Decadentismo.
C.Baudelaire, da I fiori del male: “Spleen” e “Corrispondenze”. A.Rimbaud, da Poesie: “Vocali”.
S.Mallarmé, da Poesie: “Brezza marina”. G.Pascoli, da Myricae: “Lavandare”, “X agosto”,
“L’assiuolo”, “Temporale”, “Novembre”, “Il lampo”; dai Canti di Castelvecchio: “La mia sera” e
“Nebbia”. G.D’Annunzio, dalle Laudi: “La sera fiesolana” e “La pioggia nel pineto”. Il
Crepuscolarismo. S.Corazzini, da Piccolo libro inutile: “Desolazione del povero poeta
sentimentale”. A.Palazzeschi, da L’incendiario: “E lasciatemi divertire”. D.Campana, dai Canti
orfici: “La chimera”. La narrativa della crisi. F.Kafka, da La metamorfosi: “Il risveglio di Gregor”.
J.Joyce, da Ulisse: “L’insonnia di Molly”. V.Woolf, da Gita al faro: “La signora Ramsay”. R.Musil,
da L’uomo senza qualità: “Ulrich e l’uso più appropriato delle sue capacità”. Le Avanguardie.
Espressionismo, Futurismo, Dadaismo, Surrealismo. F.T.Marinetti, dal Manifesto del Futurismo
(1909): “Aggressività, audacia, dinamismo”; da Zang Tumb Tumb: “Il bombardamento di
Adrianopoli”. V.Majakovskij: “La guerra è dichiarata”. T.Tzara, dal Manifesto del Dadaismo: “Per
fare una poesia dadaista”. I.Svevo, da Una vita: “L’insoddisfazione di Alfonso”; da Senilità:
“Amalia muore”; da La coscienza di Zeno: “ Prefazione e Preambolo”. L.Pirandello, da
L’umorismo: “Il sentimento del contrario”; da Novelle per un anno: “La patente” e “Il treno ha
fischiato”. G.Ungaretti, da L’allegria: “Veglia”, “Sono una creatura”, “I fiumi”, “Mattina”,
“Soldati”. E.Montale, da Ossi di seppia: “I limoni”, “Non chiederci la parola”, “Meriggiare pallido
e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”; da Le occasioni : “La casa dei doganieri”.
N.B.: di ogni autore, la vita e le opere.
PROGRAMMA DI STORIA
Insegnante: Prof. Segala Negrini Roberto
Classe: VB
A.S.: 2014/2015
Libro di testo: “Raccontare la Storia”, volume terzo, U.Diotti, edizioni De Agostini.
Sintesi riguardo a: Rivoluzione francese; età napoleonica; Restaurazione. Processo risorgimentale e
problemi dell’Italia post unitaria. L’Europa fra Otto e Novecento e in particolare la Belle Epoque.
Panorama culturale fra Otto e Novecento. Avanguardie artistiche del Primo novecento e la nuova
economia mondiale. La nascita della società di massa. I nuovi partiti politici: socialisti, anarchici,
nazionalisti; il movimento per l’emancipazione femminile. La chiesa cattolica e la modernità, in
particolare nella persona dei papi Pio IX, Leone XIII, Pio X. Imperialismo e colonialismo fra Otto e
Novecento, particolarmente per quanto concerne U.S.A., Cina e Giappone. L’età di G.Giolitti. La
Prima guerra mondiale. La Rivoluzione russa. Lo stalinismo. Il primo Dopoguerra in Europa,
segnatamente la Repubblica di Weimar. La Crisi del ’29 e la politica di F.D.Roosevelt. I
totalitarismi: il Fascismo e il Nazismo.
Padova, 14/05/15
L’insegnante Gli studenti
Roberto Segala Negrini
24
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: Inglese
Insegnante: prof. ssa Loguercio Olga
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Nel corso del triennio la classe si è dimostrata complessivamente adeguata nel comportamento e
nella partecipazione alla vita scolastica, sebbene non siano mancati momenti di tensione o vivacità
che, comunque, si sono sempre risolti in modo positivo. Molti alunni si sono mostrati interessati e
disponibili al dialogo educativo e, grazie al desiderio di migliorare le proprie competenze
linguistiche, sono riusciti in gran parte a superare le lacune e le difficoltà che li caratterizzavano
all’inizio del triennio. Un piccolo gruppo di studenti si è, invece, rivelato passivo nell’interesse e
poco disponibile al confronto ed ha avuto bisogno di continui controlli, stimoli e sollecitazioni ad
operare di più e meglio. Ciò è imputabile anche alla mancanza di elementi particolarmente trainanti
che potessero costituire da stimolo per quelli più deboli e meno motivati.
Dal punto di vista valutativo, la classe si attesta su livelli mediamente più che sufficienti. In questo
quadro sostanzialmente positivo sono, comunque, emerse delle differenze tra i singoli elementi,
alcuni dei quali si sono evidenziati per un buon rendimento scolastico e per una certa costanza e
serietà nello studio. Vi è, poi, una fascia consistente di alunni che si sono impegnati con metodo ad
affinare le proprie capacità espressive e comunicative in lingua, raggiungendo un livello
complessivo quasi discreto.
Infine solo un esiguo gruppo di studenti ha mostrato superficialità e discontinuità nell’impegno,
continuando quindi a presentare carenze espressive, lacune pregresse e preparazione appena
sufficiente.
2. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA
Lo studio della lingua inglese concorre a far conseguire, al termine del percorso quinquennale di
istruzione tecnica agraria, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale
e professionale dello studente: utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai
percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; stabilire
collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva
interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; individuare ed utilizzare le moderne
forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e
agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; utilizzare le reti e gli strumenti informatici
nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; saper interpretare il proprio
autonomo ruolo nel lavoro di gruppo.
3. RISULTATI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI
Gli obiettivi disciplinari individuati all’inizio dell’anno scolastico sono stati raggiunti da quasi tutti
gli studenti almeno in forma minima e, per alcuni, in modo soddisfacente. Nel complesso si è
rilevato un generale miglioramento di conoscenze, competenze e capacità rispetto alla situazione di
partenza che, come già evidenziato, si presentava diffusamente lacunosa.
In particolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
25
COMPETENZE DI BASE
Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi ed utilizzare i linguaggi settoriali
relativi ai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti professionali.
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediali, anche con riferimento alle strategia espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali
Individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati
per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
All’interno della classe alcuni studenti possiedono buone competenze linguistiche, si esprimono
con una certa fluidità, usando il lessico tecnico in modo appropriato e sono anche in grado di
affrontare lo studio con un adeguato metodo di lavoro.
La maggior parte della classe è in grado di comprendere in modo globale testi di argomento tecnico,
ma si esprime in modo semplice e non sempre corretto, soprattutto nella forma scritta che risulta, a
volte, poco precisa nella grammatica e nell’ortografia. Una piccola parte degli studenti presenta
ancora qualche difficoltà nell’ affrontare autonomamente lo studio di testi tecnici, si esprime in
modo incerto e talvolta poco corretto.
CONOSCENZE:
Un piccolo numero di studenti possiede una conoscenza sicura dei contenuti dell’area tecnica
specifica ed esprime i concetti basilari in modo efficace; la maggior parte ha dimostrato di
conoscere gli argomenti proposti nelle linee fondamentali; alcuni evidenziano ancora conoscenze
frammentarie che riorganizzano ed espongono con difficoltà.
CAPACITÀ:
La classe è complessivamente in grado di relazionare nella lingua straniera i contenuti svolti ed
anche le esperienze di stage. In particolare, ai vari livelli sopra indicati, gli studenti sono in grado
di:
discutere argomenti di carattere tecnico relativi al loro piano di studi, fornendo informazioni tratte dal testo in uso e dalle proprie esperienze scolastiche e lavorative, ovviamente a vari
livelli di competenza;
leggere e comprendere, almeno in modo sommario, testi tecnici di indirizzo, utili al futuro perito agrario nell’ambito delle proprie attività lavorative;
riassumere e rielaborare per iscritto i concetti appresi, anche in modo semplice, rispondendo a domande aperte o a risposta multipla;
utilizzare in modo più o meno approfondito la lingua inglese del settore agro-ambientale
riguardo a problematiche di carattere specifico.
Hanno inoltre acquisito una progressiva autonomia nella scelta e nell’organizzazione delle proprie
attività di studio.
OBIETTIVI MINIMI:
Le competenze essenziali previste nella programmazione iniziale hanno riguardato i seguenti
aspetti:
La comprensione del significato globale di testi di vario tipo, compreso quelli orali, anche riferiti agli interessi specifici di indirizzo, individuando alcune informazioni specifiche.
L’esposizione di argomenti noti anche di indirizzo, nonché la descrizione di esperienze fornendo brevi opinioni personali, usando strutture morfosintattiche basilari e servendosi di
un lessico adeguato.
26
La produzione di semplici testi scritti su argomenti noti di indirizzo, applicando con una sufficiente autonomia le regole di base di grammatica e sintassi e utilizzando un lessico
adeguato alla situazione comunicativa.
4. CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Sono stati svolti tutti gli argomenti di microlingua indicati nella programmazione iniziale,
ampliandoli ed integrandoli con informazioni tratte dalle esperienze lavorative e scolastiche degli
studenti. Sono stati affrontati i problemi riguardanti l’industria alimentare e casearia in particolare
(ottobre/novembre); esempi di prodotti tipici quali il latte, il burro, il formaggio
(dicembre/gennaio); la produzione del vino (febbraio/marzo); l’allevamento del bestiame
(aprile/maggio). Gli alunni hanno, inoltre, svolto un’attività di stage relazionandola con un breve
riassunto in lingua inglese. Tale relazione è stata poi esposta con una presentazione in Powerpoint
ed è stata valutata come prodotto finale dell’UDA pluridisciplinare indicata nella programmazione
del Consiglio di classe.
Alla data attuale sono state effettivamente svolte 84 ore di lezione.
I contenuti specifici affrontati sono elencati in dettaglio nel programma svolto firmato
dall’insegnante e dagli studenti rappresentanti di classe.
Tutti gli argomenti trattati possono essere correlati ad altre discipline di indirizzo, permettendo
quindi di affrontare in inglese argomenti già noti agli studenti, al fine di favorire un apprendimento
sempre più integrato ed approfondito.
5. CRITERI METODOLOGICI E STRUMENTI DI LAVORO
Le unità di apprendimento sono state sviluppate attorno a tre componenti fondamentali: una
componente tematica e testuale, una serie di abilità di studio, una competenza linguistica.
La metodologia proposta ha cercato di sviluppare negli studenti una capacità di lettura che permetta
loro di affrontare la documentazione tecnico-scientifica in lingua inglese. A tal fine sono stati
utilizzati i seguenti strumenti didattici:
lezione frontale, con svolgimento di esercitazioni in classe e a casa;
lettura e traduzione di testi di carattere tecnico corredati da attività di comprensione del testo;
formulazione di domande e risposte relative agli argomenti;
esercizi di sviluppo lessicale;
attività per il potenziamento delle abilità comunicative;
richiami di carattere grammaticale.
Strumenti di lavoro utilizzati: Libro di testo, documenti, immagini, riproduzioni, esercizi di diverse
tipologie, videoproiettore, computer, materiale prodotto dall’insegnante.
27
6. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
NOTA: I livelli evidenziati in grassetto si riferiscono agli obiettivi minimi.
LIVELLI DI PADRONANZA
Indicatori
NON
RAGGIUNTO
BASE INTERMEDIO AVANZATO
COMPRENSIONE
SCRITTA
Comprende
parzialmente le
informazioni
richieste,
confondendo il
significato di
termini di uso
corrente
Comprende il
significato globale
del testo pur
individuando solo
alcune
informazioni
specifiche. Sa
riconoscere il tipo
di testo e ne
individua scopo e
destinatario
Comprende il
significato globale
del testo
individuandone
tutte le
informazioni
specifiche. Sa
riconoscere il tipo
di testo e ne
individua scopo e
destinatario.
Comprende tutte le
informazioni
esplicite e implicite
e inferisce il
significato di
lessemi non noti; sa
utilizzare strategie di
lettura diversificate
ed efficaci.
COMPRENSIONE
ORALE
Comprende il
significato
globale del testo
individuando
alcune delle
informazioni
principali
Comprende il tipo
di testo ed il
contesto
comunicativo
(registro, scopo e
destinatario)
Riconosce e
comprende tutte le
informazioni
esplicite richieste
ad alcune implicite
Comprende tutte le
informazioni
implicite ed
esplicite, inferendo
il significato di
elementi non noti e
sa utilizzare
strategie di ascolto
diversificate ed
efficaci
PRODUZIONE
ORALE
Interagisce in
semplici contesti
comunicativi
usando con fatica
strutture
morfosintattiche
elementari
servendosi di un
lessico limitato
Interagisce nei
contesti
comunicativi
usando strutture
morfosintattiche
essenziali ed il
lessico essenziale
necessario alla
comunicazione
Interagisce in
situazioni
comunicative di
diversa complessità
usando strutture
morfosintattiche e
lessico adeguati
allo scopo e al
destinatario con
discreta autonomia
Interagisce in modo
autonomo ed
efficace in situazioni
diverse, offrendo
spunti di originalità
e usando strutture
morfosintattiche
articolate e lessico
ricco e pertinente
PRODUZIONE
SCRITTA
Elabora i testi
applicando, in
modo non sempre
corretto, le regole
di grammatica e
sintassi, usando
un lessico
limitato
Elabora i testi
applicando
autonomamente le
regole di base,
utilizzando un
lessico semplice e
adeguato alla
situazione
comunicativa
Elabora i testi con
discreta
padronanza delle
strutture
morfosintattiche e
una buona varietà
lessicale.
Elabora i testi con
autonomia
espressiva,
correttezza formale,
ricchezza lessicale e
spunti di originalità.
28
7. MODALITA’ DI VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE
VOTO COMPRENSIONE
PRODUZIONE
CONTENUTI MORFOSINTASSI
LESSICO
FLUENCY
PRONUNCIA
1 - 2 Scarsissima la
comprensione e
produzione di messaggi
e informazioni
Scarsissima la
conoscenza dei
contenuti
Scarsissima la
conoscenza della
morfosintassi e del
lessico
Esposizione molto
stentata con numerosi e
gravi errori di pronuncia
3 Gravi difficoltà nella
comprensione e
produzione di messaggi
e informazioni
Molto
frammentaria e
limitata la
conoscenza dei
contenuti
Uso della
morfosintassi
con gravi errori e
lessico molto
inadeguato
Esposizione molto
impacciata e contorta
con pronuncia scorretta
4 Frammentaria e carente
la comprensione e
produzione di messaggi
e informazioni
Contenuti molto
limitati e
decisamente
inadeguati
Uso scorretto della
morfosintassi e del
lessico
Esposizione difficoltosa
e poco chiara; scorretta
la pronuncia
5 Incompleta e parziale la
comprensione e
produzione di messaggi
e informazioni
Lacunosi e
modesti i
contenuti
Incerta la conoscenza
delle strutture
linguistiche e del
lessico
Poco scorrevole
l'esposizione con errori
di pronuncia
6 Essenziale ma
accettabile
la comprensione e
produzione di
messaggi e
informazioni
Adeguata ma
non
approfondita la
conoscenza dei
contenuti
Conoscenza globale
ma
non approfondita
della
morfosintassi e del
lessico
Esposizione semplice,
ma
abbastanza scorrevole
con qualche errore
nella
pronuncia
7 Abbastanza completa la
comprensione e
produzione di messaggi
e informazioni
Appropriata la
conoscenza dei
contenuti
Corretto l'uso delle
strutture linguistiche e
del lessico
Sicura l'esposizione pur
se con qualche
inesattezza nella
pronuncia
8 Completa la
compr./prod.di messaggi
e informazioni
Sicura la
conoscenza dei
contenuti
Uso sicuro e preciso
della morfosintassi e
del lessico
Fluente e chiara
l'esposizione con
qualche imprecisione
9 Completa e precisa la
compr./prod.di messaggi
e informazioni
Approfondita la
conoscenza dei
contenuti
Ampia la conoscenza
della morfosintassi e
del lessico
Sicura e personale
l'esposizione
10 Notevole la capacità di
compr./prod.di messaggi
e informazioni
Approfondita,
ampia e
personale la
conoscenza
dei contenuti
Estremamente
appropriato l'uso della
morfosintassi e del
lessico
Esposizione molto
fluente
e articolata; eventuali
imprecisioni irrilevanti
29
8. ATTIVITA’ DI RECUPERO
Per i casi di insuccesso nell’attività di apprendimento da parte degli studenti, sono state previste le
seguenti tipologie di intervento didattico:
Recupero curricolare (in itinere)
Nelle ore curricolari si è proceduto alla revisione per tutta la classe dei concetti non compresi, con
particolare attenzione a quelli fondamentali; si è effettuata la ripresa ciclica dei contenuti con
momenti di ripasso e riepilogo; si sono concentrati gli sforzi sugli obiettivi minimi; si è guidato il
metodo di lavoro e di studio e l’uso del libro di testo.
Studio individuale
Per gli studenti con difficoltà di apprendimento dovute a lacune pregresse, carenze metodologiche o
difficoltà di strutturazione logica del pensiero si è proceduto ad un intervento didattico mirato con
conseguente controllo sull’esecuzione delle consegne.
9. VALUTAZIONE DEGLI ESITI
Ogni momento dell’unità di lavoro è stato sottoposto alle verifiche: quelle di controllo sono state
continue e sono servite a chiarire se gli argomenti di studio fossero stati capiti ed assimilati. Le
verifiche di valutazione, invece, quali i compiti scritti e le interrogazioni periodiche, sono state
funzionali al grado di preparazione raggiunto dagli alunni rispetto ad un determinato periodo
scolastico e sono state svolte in numero congruo (3 verifiche scritte e almeno 2 orali per
quadrimestre).
Le suddette verifiche sono consistite principalmente in domande aperte (simili a quelle proposte per
l’esame di stato) e i parametri di giudizio sono stati la competenza linguistica di tipo grammaticale e
lessicale e la competenza comunicativa, cioè la conoscenza dell’argomento, la sinteticità e chiarezza
della produzione e l’uso prettamente tecnico del mezzo linguistico.
I criteri di valutazione per le prove orali e scritte sono stati discussi ed approvati dal Dipartimento
dell’Asse dei linguaggi ed è stata adottata una griglia di valutazione comune per gli insegnanti di
lingua straniera sia per le prove scritte (in decimi) che per la terza prova (in quindicesimi). La
griglia di riferimento per le prove scritte è quella contenuto nel presente documento.
Sono state svolte due simulazioni di Terza Prova; per entrambe le prove i risultati sono stati in
media più che sufficienti.
Padova, 14/05/2015
Il docente
Olga Loguercio
30
PROGRAMMA DI INGLESE
Classe : 5^B
Docente : Prof. Loguercio Olga
Anno scolastico : 2014/15
Libro di testo : Ilaria Piccioli – On the Farm– SAN MARCO
MODULE 9: THE FOOD INDUSTRY (settembre-dicembre)
Unit 1 - Introduction: definition, steps, workers.
Unit 2 - Food processing : definition, short history, advantages/disadvantages.
Unit 3 - Labelling : EU regulation, food labels, purpose of labels.
Unit 5 - Food storage and preservation : food storage, main techniques, canning.
Unit 6 - The Dairy Industry : definition, milk treatments, pasteurization.
Dairy products:
Milk (definition, composition)
Butter (definition, phases of production)
Cheese (definition, steps in cheese-making)
Parmigiano Reggiano.
MODULE 10: WINEMAKING (gennaio-marzo)
Unit 1 – Introduction: definition, origin, short history.
Unit 3 - How wine is made: steps in winemaking, differences between red and white wines.
Unit 4 - Italian wine classification
MODULE 7: LIVESTOCK HUSBANDRY (aprile/maggio)
Unit 1 – Introduction: definition, short history, modern techniques, specialists on farms.
Unit 2 - Cattle raising: definition, origin, types of cattle, the digestive system, the process of
digestion, general features.
Fotocopia: The Ruminant: a perfectly constructed mechanism: general features, feeding ,
the four compartments.
Fotocopia: Milking and lactation curve in ruminants: milking, lactation, the lactation curve.
Unit 5 - Pig raising: general features, diet, housing, production systems.
Gli alunni Il docente
Olga Loguercio
31
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: Matematica
Insegnante: prof.ssa Gallo Maristella
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, durante le ore di lezione, ha tenuto un comportamento non sempre corretto e la
partecipazione alle attività proposte nonché l’impegno, l’interesse ed il lavoro domestico sono stati,
nel complesso, sporadici: queste condizioni hanno portato ad un riduzione dei contenuti ed hanno
richiesto numerosi interventi di recupero in itinere.
La preparazione si presenta disomogenea per quanto riguarda le conoscenze e le capacità di
rielaborazione dei contenuti proposti.
Gli obiettivi fissati all’inizio dell’a.s. sono stati raggiunti in modo diversificato: un esiguo numero
di allievi ha fatto propri i contenuti, che è in grado di utilizzare, organizzare e rielaborare, mentre la
restante parte conosce i contenuti ma incontra qualche difficoltà nell’applicazione degli stessi.
Livelli di Partenza
La classe è estremamente vivace ed eterogenea. Alcuni componenti del gruppo dimostrano un
discreto interesse per la materia mentre la maggior parte degli alunni incontra difficoltà nel seguire
le spiegazioni e nel mantenere l’attenzione a causa delle lacune nel calcolo algebrico e letterale.
Sono mediamente insufficienti sia l’impegno che la partecipazione ed il lavoro domestico.
COMPETENZE DELL’ASSE MATEMATICO
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Utilizzare il linguaggio ed i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
Utilizzare i concetti ed i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e
naturali e per interpretare i dati.
Conoscenze Abilità Tempi
(mesi)
CAP. 11
Ripasso
Le funzioni e le
loro proprietà
Le funzioni e le loro proprietà
Il dominio di una funzione
Settembre
CAP. 12 - 13
I limiti
e le funzioni
continue
Definizione
Regole di calcolo
Forme indeterminate
Teoremi fondamentali sui limiti
(solo enunciati)
Ricerca degli asintoti orizzontali, verticali ed obliqui
Calcolare il limite di
somme, prodotti,
quozienti e potenze di
funzioni
Calcolare i limiti nelle forme indeterminate
Studiare la continuità
Ottobre
Febbraio
32
Definizione di funzione continua e teoremi (solo enunciati)
Le discontinuità
Studio della continuità di una funzione
n
o la discontinuità di
una funzione in un
punto
Calcolare gli asintoti di una funzione
Disegnare il grafico
probabile di una
funzione
CAP. 14
La derivata di
una funzione e i
teoremi del
calcolo
differenziale
La derivata di una funzione
La retta tangente al grafico di una
funzione
La continuità e la derivabilità
Le derivate fondamentali
I teoremi sul calcolo delle derivate
La derivata di una funzione composta
Le derivate di ordine superiore al primo
I teoremi sulle funzioni derivabili
Calcolare la derivata di una funzione
mediante la
definizione
Calcolare la derivata
di una funzione
mediante le derivate
fondamentali e le
regole di derivazione
Calcolare le derivate di ordine superiore
Applicare il teorema di Lagrange, di Rolle,
di De L’Hospital
Febbraio
Aprile
CAP. 15
Lo studio delle
funzioni
Massimi, minimi, flessi
Lo studio di una funzione
Determinare i massimi, i minimi e i
flessi
Tracciare il grafico di una funzione
Maggio
Obiettivi Minimi L’alunno raggiunge gli obiettivi minimi della disciplina quando è in grado di riferire correttamente i
contenuti fondamentali della disciplina e sa eseguire semplici esercizi, che non richiedono
particolari artifici, relativi a contesti già esplorati in classe.
CRITERI METODOLOGICI
Lezione:
o frontale
o multimediale utilizzando il pc, il proiettore, la LIM
o partecipata
o discussione guidata
Osservazione dell’interesse e della pertinenza delle domande; esercitazioni in preparazione delle
verifiche; analisi di immagini e grafici.
STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo: “Matematica verde” volume 4, “Bergamini, Barozzi, Trifone; Ed. Zanichelli.
Documenti scaricati da internet
Computer e proiettore
Internet
33
MODALITA’ DI VERIFICA
Interrogazione
Prove strutturate
Prove semi-strutturate
Questionari
Esercizi di varie tipologie
Test
VALUTAZIONE
Durante l’anno verranno effettuati dei controlli periodici sullo svolgimento dei compiti assegnati
per casa.
Numero e scansione temporale delle prove; criteri di valutazione
1° Quadrimestre
Tre prove scritte di Matematica
Due prove orali di Matematica (di cui eventualmente una in forma di test).
2° Quadrimestre
Tre prove scritte di Matematica
Due prove orali di Matematica (di cui eventualmente una in forma di test)
Per la valutazione, durante l’a.s., si è tenuto conto delle griglie di valutazione approvate dal
Dipartimento; per la simulazione di terza prova è stata utilizzata la griglia approvata dal c.d.c.
Padova , 14/05/2015
L’insegnante
34
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA
Insegnante: prof.ssa Gallo Maristella
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
Conoscenze Abilità Tempi
(mesi)
CAP. 11
Ripasso
Le funzioni e le
loro proprietà
Le funzioni e le loro proprietà
Il dominio di una funzione
Settembre
CAP. 12 - 13
I limiti
e le funzioni
continue
Definizione
Regole di calcolo
Forme indeterminate
Teoremi fondamentali sui limiti (solo enunciati)
Ricerca degli asintoti orizzontali, verticali, obliqui
Definizione di funzione continua e
teoremi (solo enunciati)
Le discontinuità
Studio della continuità di una funzione
n
Calcolare il limite di somme, prodotti,
quozienti e potenze di
funzioni
Calcolare limiti nelle forme indeterminate
Studiare la continuità
o discontinuità di una
funzione in un punto
Calcolare gli asintoti di una funzione
Disegnare il grafico probabile di una
funzione
Ottobre
Febbraio
CAP. 14
La derivata di
una funzione e i
teoremi del
calcolo
differenziale
La derivata di una funzione
La retta tangente al grafico di una funzione
La continuità e la derivabilità
Le derivate fondamentali
I teoremi sul calcolo delle derivate
La derivata di una funzione
composta
Le derivate di ordine superiore al primo
I teoremi sulle funzioni derivabili
Calcolare la derivata di una funzione
mediante la
definizione
Calcolare la derivata di una funzione
mediante le derivate
fondamentali e le
regole di derivazione
Calcolare le derivate
di ordine superiore
Applicare il teorema di Lagrange, di Rolle,
di De L’Hospital
Febbraio
Aprile
CAP. 15
Lo studio delle
funzioni
Massimi, minimi, flessi
Lo studio di una funzione
Determinare i
massimi, i minimi e i
flessi
Tracciare il grafico di una funzione
Maggio
35
Padova 14/5/2015
I rappresentanti di classe L’insegnante
________________________
________________________
36
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO
Materia: Produzioni Vegetali
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
DOCENTE TEORICO: prof. Tiso Lorenzo DOCENTE TECNICO- PRATICO: prof. Scaffidi Maria Rosaria
1. Valutazione della classe e comportamento
Si tratta di un gruppo di 26, ragazzi complessivamente affiatato ed esuberante, con intensa
frequentazione anche al di fuori dell’ambito scolastico. Il clima nella classe è quasi sempre allegro,
vorrei dire quasi cameratesco. Spesso è difficile fare lezione per le continue interruzioni e per il
chiacchiericcio ininterrotto. Il livello di attenzione è piuttosto basso, e difficilmente è stato possibile
protrarre la spiegazione oltre il limite di tre quarti d’ora, superato il quale il grado di recettività della
maggior parte della classe risultava prossimo allo zero. Alcuni alunni non hanno fatto mistero di un
disinteresse quasi completo verso le coltivazioni arboree, e in qualche caso addirittura verso la
scuola tout-court. Lo studio della materia è stato decisamente trascurato nel primo quadrimestre,
mentre si nota qualche cenno di ripresa a partire dalla fine delle vacanze pasquali.
Il profitto della classe è pertanto generalmente mediocre, con pochissime eccezioni rappresentate da
un solo studente con un eccellente livello di preparazione e altri 2 o 3 buoni o discreti. In linea di
massima anche i ragazzi giudicati sufficienti risultano superficiali e carenti nell’analisi delle
situazioni aziendali, limitandosi a riproporre acriticamente modelli e soluzioni standardizzate.
Risulta spesso assai carente l’esposizione scritta, dialettale e povera nella terminologia tecnica, che
li porta talvolta ad esprimere così impropriamente i concetti, da apparire più sprovvisti di
conoscenze di quanto non siano in realtà.
Nella classe sono presenti due alunni con certificazioni.
2. Livello delle conoscenze e delle competenze di partenza:
Il livello della preparazione degli alunni all'inizio dell'anno scolastico era nella media appena
sufficiente per le conoscenze agronomiche, piuttosto carente nei riferimenti alla botanica, anche a
causa dello sviluppo dei programmi imposto dall’ultima riforma scolastica, che relega questa
materia in spazi residuali all’interno di altre discipline.
37
3. Finalita’ della disciplina (linee guida quinto anno)
RISULTATI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE in termini di
Conoscenze Competenze Abilità
Caratteri morfologici,
biologici, produttivi delle
colture arbustive ed
arboree.
Cicli produttivi ed
esigenze ambientali.
Criteri di scelte di specie e
cultivar.
Impianti, allevamento,
tecniche colturali.
Calendari di maturazione.
Interventi di difesa.
Qualità dei prodotti e
criteri di valutazione.
Produzioni sostenibili e
biologiche.
Identificare e descrivere le
caratteristiche significative
dei contesti ambientali.
Organizzare attività
produttive ecocompatibili.
Gestire attività produttive e
trasformative, valorizzando
gli aspetti qualitativi dei
prodotti e assicurando
tracciabilità e sicurezza.
Interpretare ed applicare le
normative comunitarie,
nazionali e regionali, relative
alle attività agricole integrate.
identificare e applicare le
metodologie e le tecniche
della gestione per progetti;
redigere relazioni tecniche e
documentare le attività
individuali e di gruppo
relative a situazioni
professionali;
Individuare specie e
cultivar in relazione in
relazione alle situazioni
ambientali e mercantili;
Definire impianti
compatibili con esercizi
meccanizzati e con
produzioni di qualità;
Organizzare interventi
adeguati per la gestione
del suolo;
Prevedere interventi di
difesa rispettosi
dell’ambiente e della
qualità del prodotto.
4. Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità
LIVELLI DI PROFITTO INIZIALI
BASSO
(voti inferiori al 6) MEDIO
(voti 6-7) ALTO
(voti 8-9-10)
Numero alunni: 8
Numero alunni: 15
Numero alunni: 3
come termine di raffronto sintetico, la situazione può essere così riassunta:
LIVELLI DI PROFITTO FINALI
(alla data odierna diverse verifiche orali devono ancora essere effettuate)
BASSO
(voti inferiori al 6) MEDIO
(voti 6-7) ALTO
(voti 8-9-10)
Numero alunni: 15
NB: la maggior parte di loro
potrà raggiungere la
sufficienza
Numero alunni: 10
Numero alunni: 1
38
entrando maggiormente nel dettaglio:
RISULTATI RAGGIUNTI
CONOSCENZE (n. studenti)
scarse insuff. suff. discrete buone-
ottime
Caratteri morfologici, biologici,
produttivi delle colture arbustive ed
arboree.
Cicli produttivi ed esigenze
ambientali.
Criteri di scelte di specie e cultivar.
Impianti, allevamento, tecniche
colturali.
Calendari di maturazione.
Interventi di difesa.
Qualità dei prodotti e criteri di
valutazione.
Produzioni sostenibili e biologiche.
5 8 7 4 2
ABILITA’ (n. studenti) (n. studenti)
Individuare specie e cultivar in relazione in relazione alle situazioni
ambientali e mercantili; 15
Definire impianti compatibili con esercizi meccanizzati e con produzioni
di qualità; 15
Organizzare interventi adeguati per la gestione del suolo; 10
Prevedere interventi di difesa rispettosi dell’ambiente e della qualità del
prodotto. 5
5. Di conseguenza le competenze acquisite nel corso dell’a.s. 2014-15 possono essere così
riassunte
COMPETENZE (n. studenti)
1. di livello base
identificare e saper
descrivere.
(Questo livello di
competenze coincide con i
cosiddetti “obiettivi
minimi”)
2. di livello
intermedio
organizzare e
gestire
3. di livello avanzato
organizzare e gestire
39
Identificare e descrivere le caratteristiche
significative dei contesti ambientali.
Organizzare attività produttive ecocompatibili.
Interpretare ed applicare le normative
comunitarie, nazionali e regionali, relative alle
attività agricole integrate.
Valutare gli interventi per la corretta
conservazione e difesa del suolo.
Redigere relazioni tecniche e documentare le
attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
Analizzare il valore, i limiti e i
rischi delle varie soluzioni
tecniche con particolare attenzione
alla sicurezza nei luoghi di vita e
di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio.
Gestire attività produttive e
trasformative, valorizzando gli
aspetti qualitativi dei prodotti e
assicurando tracciabilità e
sicurezza.
valutare la qualità dei pro dotti
freschi tradizionali, ecocompatibili
e biologici.
(n. studenti)
16 5 1
6. Argomenti disciplinari affrontati durante l’anno
Buona parte del programma della parte speciale è stato occupato dalla viticoltura, che lo scrivente
ritiene il settore più significativo per la realtà locale, oltre che il meglio conosciuto e il più praticato
dai ragazzi nelle proprie aziende.
UNITA’ 1: MORFOLOGIA E FISIOLOGIA DELLE PIANTE ARBOREE DA
FRUTTO
1.1 SISTEMA RADICALE
MORFOLOGIA, FUNZIONE E SVILUPPO NEL TERRENO. MICORRIZE,
ESSUDATI RADICALI.
1.2: PARTE AEREA
MORFOLOGIA DI FUSTO, BRANCHE, RAMI
CLASSIFICAZIONE DELLE GEMME
DIFFERENZIAZIONE E CICLO DELLE GEMME
DOMINANZA APICALE
DORMIENZA
RAMI A LEGNO E FORMAZIONI FRUTTIFERE
INDUZIONE FIORALE
FITOREGOLATORI ENDOGENI E LORO RUOLO NEI PRINCIPALI
PROCESSI FISIOLOGICI
1.3: FIORITURA E FECONDAZIONE
FASI DELLA FIORITURA
FORMAZIONE DEI GAMETI
IMPOLLINAZIONE E FECONDAZIONE
ANOMALIE DELLA FECONDAZIONE, STERILITA’
PARTENOCARPIA E APOMISSIA
1.4: ACCRESCIMENTO DEI FRUTTI E MATURAZIONE
MODELLI E FASI DI ACCRESCIMENTO
COLATURA E CASCOLA
FATTTORI CHE INFLUENZANO LA MATURAZIONE
IL CLIMATERIO
40
TRASFORMAZIONI BIOCHIMICHE DURANTE LA MATURAZIONE
PARTE 2: PROPAGAZIONE E IMPIANTO
2.1: TECNICHE DI PROPAGAZIONE
TALEE, PROPAGGINE, MARGOTTA, INNESTO,
MICROPROPAGAZIONE
SCOPI E TECNICHE DELL’INNESTO
2.2: IMPIANTO DI UN FRUTTETO
CRITERI DI SCELTA DI SPECIE, CV. E PORTAINNESTI
LAVORAZIONI PREPARATORIE AL TERRENO
MATERIALI NECESSARI ALL’IMPIANTO
COTICO ERBOSO
PARTE 3: TECNICHE COLTURALI
U.D. 1 GESTIONE DEL TERRENO
SCOPI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO
INERBIMENTO TOTALE E PARZIALE
CONTROLLO DELLE INFESTANTI (cenni)
PACCIAMATURA
U.D.2 BILANCIO IDRICO E GESTIONE DELLA RISORSA ACQUA
FABBISOGNO IDRICO DELLE PIANTE ARBOREE E FATTORI DA CUI
DIPENDE
CALCOLO DEL FABBISOGNO IDRICO
PRINCIPALI SISTEMI DI IRRIGAZIONE IN FRUTTICOLTURA
U.D. 3. CONCIMAZIONE
FABBISOGNO NUTRIZIONALE DELLE PIANTE ARBOREE E FATTORI
DA CUI DIPENDE
U.D. 4: DIFESA DELLE PIANTE DA FRUTTO
(cenni: si rimanda al programma di Biotecnologie)
PRINCIPALI METODI DI CONTROLLO DEI PATOGENI IN
FRUTTICOLTURA (CENNI)
DIAGNOSI E LOTTA INTEGRATA (CENNI)
PARTE 4: POTATURA E RACCOLTA
(svolta all’interno della parte speciale)
PARTE 5: QUALITA’ E CONSERVAZIONE
U.D. 1: QUALITA’ (cenni) PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE MERCEOLOGICA E REQUISITI
DI QUALITA’ DELLA FRUTTA
METODOLOGIA PER L’ANALISI DI QUALITA’
TECNICHE PER LA MISURAZIONE DELLA QUALITA’
INDICI DI MATURAZIONE FISICI E CHIMICI
U.D. 2: CONSERVAZIONE DELLA FRUTTA (cenni) LAVORAZIONI E TRATTAMENTI POST RACCOLTA
FATTORI CHE INFLUENZANO LA SERBEVOLEZZA
TECNICHE DI CONSERVAZIONE
41
PARTE 6: LE COLTURE ARBOREE
U.D. 1: VITE
U.D. 2: MELO
U.D. 3: PESCO
U.D. 4: PERO (cenni)
IMPORTANZA ECONOMICA E DIFFUSIONE
ORIGINE
CLASSIFICAZIONE BOTANICA
MORFOLOGIA, FISIOLOGIA E FENOLOGIA
ESIGENZE AMBIENTALI
PRINCIPALI CULTIVAR ED EVOLUZIONE
degli STANDARD VARIETALI
CRITERI DI SCELTA CULTIVAR
PROPAGAZIONE
FORME DI ALLEVAMENTO
CRITERI DI PROGETTAZIONE DI UN NUOVO
IMPIANTO
POTATURA E TECNICA COLTURALE
INTERVENTI SPECIFICI
CARATTERISTICHE QUALITATIVE
PRODOTTO
1. Ore previste/ore di lavoro effettivo:
Sono state ad oggi complessivamente svolte 99 ore di lezione. Entro la fine dell’anno si prevede di
svolgere altre 12 ore, portando il monte ore a 111, contro le 132 previste in base al calendario
scolastico.
2. Metodi didattici
Lezione frontale, ed utilizzo di audiovisivi prevalentemente prodotti dal docente della materia.
Osservazioni in azienda solo a settembre/ottobre e poi a partire da fine aprile.
9. Strumenti di insegnamento
Strumento didattico Titolo Autore
Libro di testo: Coltivazioni arboree Bocchi, Spigarolo,
Ronzoni, Caligiore
(Poseidonia Scuola)
Video Tecniche di potatura ed
allevamento di melo, pero,
albicocco e pesco.
Informatore
Agrario
Materiali vari slides e Powerpoint il docente
Internet spazio su Google Drive per
dispense e materiali vari; siti vari
42
10. Valutazioni
Poiché il voto proposto allo scrutinio del primo quadrimestre e a quello di fine anno sarà unico, esso
sarà determinato a partire dalla media dei voti conseguiti nell’orale, nello scritto, e nel pratico,
tenendo conto inoltre di eventuali voti di recupero. Vengono valutati anche l’assiduità nello studio e
la partecipazione alle lezioni.
Obiettivi Minimi: l’alunno dimostra di aver raggiunto gli obiettivi minimi della disciplina quando è
in grado di riferire correttamente i contenuti fondamentali della disciplina e sa eseguire compiti
semplici, relativi a contesti già esplorati in classe.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Voto Descrittori
1-2 Rifiuta l’interrogazione, o fa scena muta
3 Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.
Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite
4
Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione.
Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’ applicazione degli argomenti
fondamentali.
5
Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti
fondamentali.
Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell’applicazione degli
argomenti appresi.
6
Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche
inesattezza.
Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati.
Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali
7
Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità
di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti.
8
Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e
personale.
Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti.
9
Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e
personale.
Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le
conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.
10 Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità.
Questa griglia, comune a diversi colleghi, è stata applicata nelle verifiche orali e, con opportuni
accorgimenti, anche in quelle scritte, se del tipo a risposta aperta. Tuttavia non è stata utilizzata in
occasione della simulazione di seconda prova (vedi punto 13).
11. Esercitazioni
Le esercitazioni aziendali sono state svolte raramente, di norma solo per gli interventi di
vendemmia e potatura del vigneto. Questo a causa della necessità di recuperare ore di lezione, in
parte perdute per impegni del docente che lo vedevano per alcuni periodi presente al di fuori
dell’Istituto, in parte per la scarsa produttività delle ore di lezione, come già descritto più sopra.
43
12. Visite di istruzione e convegni
Non sono state eseguite le visite didattiche programmate in aprile-maggio, per l’accavallarsi di
impegni della classe: verifiche, simulazioni, stage.
13. Simulazioni
E’ stata svolta una simulazione di seconda prova, in data 23 aprile 2015, che ha avuto come esito
medio un punteggio leggermente inferiore a 9. Lo stesso tema ed i quesiti sono stati somministrati
contemporaneamente agli studenti di questa classe e a quelli della 5C. Per la correzione è stata
prodotta specificatamente una griglia comune. La griglia e la prova stessa si sono basate sul lavoro
collegiale di diversi colleghi appartenente alla Rete delle Scuole Agrarie, incontratisi nel mese di
aprile per meglio comprendere e divulgare le novità di quest’anno riguardanti la seconda prova
dell’Esame di Stato.
14. Verifiche e criteri di valutazione
Sono state assegnate 2 verifiche scritte nel primo periodo, e 3 nel secondo quadrimestre, delle quali
una come simulazione di seconda prova. Tutti gli studenti sono anche stati sottoposti a verifiche
orali. I criteri di valutazione, nel rispetto delle griglie previste nel P.O.F. hanno preso in
considerazione le conoscenze acquisite, la proprietà di linguaggio e le capacità di collegamenti tra
argomenti correlati.
Padova, 14 maggio 2015
Prof: Tiso Lorenzo
ITP prof. Scaffidi Maria Rosaria
44
RELAZIONE FINALE
Materia: Estimo Agrario
Insegnante: Raffaello Frison
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
• VALUTAZIONE DELLA CLASSE
Ho intrapreso il percorso didattico nell'anno scolastico 2012/2013 sono quindi trascorsi tre anni da
quando ho iniziato ad insegnare in questa classe. Il rapporto instaurato si può definire buono, la
gran parte degli studenti si è sempre dimostrata educata ma non sempre disponibile al dialogo
scolastico. Il numero di allievi ( 24 ) ha condizionato la qualità del lavoro impedendomi di
interagire come avviene in gruppi classe meno numerosi alcuni ritardi o mancati approfondimenti
sono quindi riconducibili a questa motivazione. A conclusione di questa esperienza penso di poter
esprimere un giudizio approfondito e spero obiettivo sulle qualità umane e scolastiche dei singoli i
quali in alcuni casi hanno raggiunto discreti livelli di preparazione in altri appena sufficienti. Il
livello generale della classe può essere definito nel complesso sufficiente e sottolineo comunque
che le condizioni di partenza manifestate in questo gruppo si sono evolute in senso positivo. Si può
concludere ricordando che i rapporti allievo-docente risultano essere molto buoni e che il lavoro di
una parte della classe avrebbe potuto essere di migliore qualità.
• OBIETTIVI RAGGIUNTI
Le considerazioni di seguito riportate prendono in parte spunto da quanto impostato all'inizio
dell'anno in sede di programmazione didattica. Allo stato attuale dei fatti si può riscontrare nella
classe un diverso grado di preparazione che può essere classificato su tre diversi livelli
una prima fascia che ha dimostrato un discreto impegno e che sulla base delle conoscenze accumulate è in grado di svolgere il lavoro assegnato in autonomia; di norma questi allievi hanno
compreso il quesito proposto e sono stati capaci di svolgerlo commettendo in qualche caso errori di
marginale rilevanza nei confronti dello scopo estimativo (circa il 30% del gruppo)
una seconda fascia che per differenti motivazioni personali ha conseguito una preparazione sufficiente , a volte migliorando posizioni pregresse a volte dimostrando involuzione nel percorso
scolastico. Questi studenti non sono sempre in grado di svolgere il proprio lavoro in autonomia e
difettano nelle parti che richiedono approfondimenti e correlazioni nello sviluppo del quesito
proposto.(un'altro 50%)
una terza fascia che ha espresso un lavoro superficiale commettendo errori nella
rielaborazione dei compiti assegnati, tendendo a sintetizzare oltre modo i contenuti e
richiedendo spesso il supporto dell'insegnante.(il rimanente 20%).
• PROGRAMMA SVOLTO ALLA DATA DEL 15 MAGGIO
• Matematica finanziaria : riepilogo generale delle formule da utilizzare nei diversi quesiti
estimativi
• Stima dei fondi rustici ( per via sintetica e analitica)
• Stima delle scorte aziendali
• Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali
45
• Stima delle colture arboree da frutto ( frutteti coetanei, specializzati , disetanei, calcolo del
Vo - Vm -Vss )
• VAS-VIA
• Stima delle servitù prediali: acquedotto, elettrodotto, passaggio
• Stime inerenti alle espropriazioni: legge fondamentale del 1865 , legge di Napoli , sintesi
delle leggi che si sono alternate dal 1967 al 1977, normative attualmente in vigore.
• Catasto dei terreni: cenni storici , formazione , pubblicazione , attivazione documenti della
conservazione
• Successioni
• Usufrutto
• Consorzi irrigui
• Stima dei danni
• La nuova PAC
4) METODI DIDATTICI
L'anno scolastico è stato condotto seguendo un metodo d'insegnamento tradizionale , sono stati
usati sporadicamente ausili didattici quali lavagne luminose , programmi di informatica o altro in
quanto , a mio parere, l'estimo non richiede metodologie particolari applicabili invece ad altre
discipline.
Le lezioni sono sempre state quindi d'impostazione "classica" anche se da parte mia ho sempre
sollecitato lo studente con domande, cercando in questo modo di risvegliare l'interesse nei confronti
della trattazione dei temi.
La classe a questo proposito ha dimostrato una altalenante predisposizione al confronto.
Prevedendo fin dall'inizio dell'anno la trattazione dell'estimo nella terza prova e all'orale ho
fortemente privilegiato le verifiche scritte di tipologia a risposta aperta e verso la fine dell'anno le
interrogazioni Oltre a questo va ricordato che l'ora di esercitazione settimanale è stata
completamente indirizzata allo svolgimento di simulazioni alla lavagna e nel ripasso di argomenti
già trattati.
5) SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Argomento Ore sviluppate Periodo
matematica finanziaria 5ore Settembre
estimo generale 6 ore Settembre- Ottobre
stima dei fondi rustici 6 ore Ottobre
stima dei frutteti 9 ore Ottobre
stima dei frutti pendenti 4 ore Novembre
servitù prediali 9 ore Novembre
catasto terreni 8 ore Dicembre
46
Valutazione di impatto
ambientale
9 ore Gennaio
espropriazioni 8 ore Febbraio
successioni 7 ore Febbraio-Marzo
stima dei danni 6 ore Marzo
usufrutto 6 ore Aprile
La nuova PAC 3 ore Aprile-Maggio
Le ore previste in base al calendario scolastico alla data del 15 di Maggio risultavano essere 95.
Le ore totali di lavoro svolto in classe sempre alla data del 15 Maggio (esercitazioni comprese)
risultano essere 85. Le ore mancanti sono dovute ad impegni che gli studenti e l’insegnante hanno
assolto al di fuori dell’ordinario calendario scolastico.
6) MEZZI DI INSEGNAMENTO
Anche per quanto riguarda questo punto sono stati utilizzati soltanto supporti di tipo tradizionale.
Lo studio si è basato in pratica sul solo libro di testo anche se alcuni argomenti ( espropriazioni,
catasto, consorzi irrigui ) sono stati supportati da documentazioni aggiuntive raccolte
dall'insegnante.
Alcuni esercizi esplicativi sono stati ricavati da perizie professionali presenti nella bibliografia
specializzata.
7) CRITERI DI VALUTAZIONE
Le tipologie di verifica svolte in classe sono state di impostazione tradizionale , a questo proposito
ci si è basati su quesiti estimativi proposti negli anni precedenti
La verifica ha previsto di norma lo sviluppo delle seguenti fasi:
1. individuazione dello scopo della stima
2. descrizione dell'oggetto o dell'elemento in causa
3. indicazione del percorso metodologico e relativa applicazione
4. valutazione del quesito estimativo comprendente anche le eventuali aggiunte o detrazioni da
effettuare a carico del bene stimato
Le verifiche orali condotte nell'intero arco dell'anno scolastico non sono state frequenti in quanto
come precedentemente indicato ho privilegiato le valutazioni scritte a risposta aperta. I criteri di
valutazione adottati sono stati:
Verifiche scritte
• Comprensione complessiva
• Corretta impostazione dello schema del lavoro
• Ordine nello sviluppo del lavoro
• Originalità nell’interpretazione
Verifiche orali
• Padronanza del linguaggio
• Capacità di collegamento
• Spirito critico nell’interpretazione del tema trattato
• Autonomia nel condurre l’analisi
Padova, 14 maggio ’15
L’insegnante teorico L’insegnante tecnico-pratico
47
PROGRAMMA DI ESTIMO
Materia: Estimo Agrario
Insegnante: Raffaello Frison
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
Matematica Finanziaria applicata all’Estimo:
• Nozioni di interesse e capitale
• Annualità costanti
• Periodicità costanti
• Problemi sui redditi transitori e permanenti di un immobile
Richiami di Economia e concetti introduttivi all’Estimo
Stime dei fondi rustici
Stime dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali
Stime delle colture arboree da frutto
Stima dei miglioramenti fondiari
Stima dei danni
Stime inerenti all’usufrutto
Stima delle servitù prediali coattive
Stime inerenti alle espropriazioni per causa di pubblica utilità
Stima per successioni ereditarie
Catasto dei terreni
Consorzi di bonifica
La nuova PAC
Valutazione di impatto
Testo adottato:” Corso di economia,Estimo,Marketing e Legislazione “
autore “ S. Amicabile”.
L'insegnante I rappresentanti
48
RELAZIONE FINALE
Materia: Gestione Ambiente e Territorio
Insegnante: Raffaello Frison
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
VALUTAZIONE DELLA CLASSE
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Per quanto riguarda lo sviluppo dei precedenti due punti sopracitati si rimanda a quanto riportato
nella relazione relativa al programma di Estimo.
PROGRAMMA SVOLTO ALLA DATA DEL 15 MAGGIO
Biodiversità naturale
• Agrobiodiversità
• Il territorio, il paesaggio e la loro evoluzione
• La degradazione del suolo
• L'inquinamento dell'aria
• L'inquinamento dell'acqua
• L'eutrofizzazione
• L'inquinamento del suolo
• I rifiuti
• I problemi globali
• Piani territoriali ambientali e Piani regolatori
• La VAS e la VIA
• Il trattamento dei reflui
• Collegamenti tra la nuova PAC e tematiche di carattere ambientale
4) METODI DIDATTICI
L'anno scolastico è stato condotto seguendo un metodo d'insegnamento tradizionale , sono stati
usati sporadicamente ausili didattici quali lavagne luminose e si è ricorso ai collegamenti internet
soprattutto per ricercare documentazioni dei temi sviluppati sinteticamente nel testo o non presenti.
Le lezioni sono sempre state quindi d'impostazione "classica" anche se da parte mia ho sempre
sollecitato lo studente con domande , cercando in questo modo di risvegliare l'interesse nei
confronti della trattazione dei temi.
49
La classe a questo proposito ha dimostrato una discreta predisposizione al confronto. A partire dall'inizio dell'anno ho decisamente privilegiato le verifiche scritte di tipologia a risposta aperta e
verso la fine dell'anno le interrogazioni.
5) SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Argomento Ore sviluppate Periodo
Piani territoriali e
Regolatori
5ore Settembre
Il territorio il paesaggio 6 ore Settembre- Ottobre
Inquinamento dell'acqua 6 ore Ottobre
Inquinamento del suolo 9 ore Ottobre
Inquinamento dell'aria 4 ore Novembre
L'eutrofizzazione 9 ore Novembre
I rifiuti 8 ore Dicembre
VAS -VIA 9 ore Gennaio
Biodiversità naturale 8 ore Febbraio
Agrobiodiversità 7 ore Febbraio-Marzo
Degradazione del suolo 6 ore Marzo
Progetto Luppolo 7 ore Aprile
Trattamento reflui 3 ore Aprile-Maggio
Le ore previste in base al calendario scolastico alla data del 15 di Maggio risultavano essere 51
Le ore totali di lavoro svolto in classe sempre alla data del 15 Maggio risultano essere 44. Le ore
mancanti sono imputabili ad attività quali incontri di carattere tecnico convegni e alla gita di fine
corso.
6) MEZZI DI INSEGNAMENTO
Anche per quanto riguarda questo punto sono stati utilizzati soltanto supporti di tipo tradizionale.
Lo studio si è basato in pratica sul solo libro di testo anche se alcuni argomenti (Piani territoriali e
regolatori e nuova PAC) sono stati supportati da documentazioni aggiuntive raccolte
dall'insegnante o ricercate in internet.
7) CRITERI DI VALUTAZIONE
Nel corso dell'anno ho utilizzato nelle verifiche scritte la tipologia a “risposta aperta” che permette
maggiore libertà di interpretazione da parte dello studente in una disciplina che dimostra essere
piuttosto descrittiva rispetto all'Estimo
Le verifiche orali condotte nell'intero arco dell'anno scolastico non sono state frequenti questo
allo scopo di sviluppare più unità didattiche. I criteri di valutazione adottati sono stati
50
Verifiche scritte
Comprensione complessiva
• Corretta impostazione dello schema del lavoro
• Ordine nello sviluppo del lavoro
Verifiche orali
Padronanza del linguaggio
• Capacità di collegamento
• Spirito critico nell’interpretazione del tema trattato
• Autonomia nel condurre l’analisi
Padova, 14 maggio ’15 L'insegnante teorico
51
PROGRAMMA DI GESTIONE, AMBIENTE E TERRITORIO
Materia: Gestione Ambiente Territorio
Insegnante: Raffaello Frison
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
• Piani territoriali ambientali e piani regolatori comunali
• Il territorio e il paesaggio: classificazioni
• Inquinamento dell'acqua
• Inquinamento del suolo
• Inquinamento dell'aria
• L'eutrofizzazione
• I rifiuti
• VAS e VIA
• Biodiversità
• Agrobiodiversità
• Degradazione del suolo
• Trattamento dei reflui
• Collegamenti tra la nuova PAC e l'agricoltura sostenibile
• Progetto “Luppolo” in collaborazione con Confindustria di Padova
Testo adottato:” Gestione dell'ambiente e del territorio “
autori “ R.Spigarolo S.Ronzoni S.Bocchi”
L'insegnante I rappresentanti
52
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia: Produzioni Animali
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
Ore di insegnamento : 2 ore settimanali, 2 ore con compresenza
DOCENTE TEORICO: Vincenzo Volini
DOCENTE TECNICO- PRATICO: Roberto Agosta
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Caratteristiche della classe
La classe è composta da 26 studenti di cui 24 maschi e 2 femmine; sono presenti due studenti con
certificazioni. La classe si è mostrata vivace ma nel complesso gestibile; solo qualche elemento ha
avuto bisogno di richiami ad un maggior autocontrollo e all’attenzione. Tutti gli alunni hanno
mostrato interesse per la materia con una partecipazione attiva alle lezioni sia in classe che in
azienda.
Il livello di scolarizzazione è stato accettabile sia nel rispetto delle regole che delle consegne. Il
gruppo classe, pur eterogeneo nelle abilità cognitive e nelle competenze, manifesta
complessivamente adeguati prerequisiti linguistici e comunicativi.
Il vero problema è stata la cronica mancanza di tempo (2 ore settimanali) concentrate alla 5^ e 6^
ora di lezione, e con il numero elevato di studenti. Su questa situazione si è sviluppato un
programma complesso e talvolta la classe era impegnata in altre attività. Il lavoro previsto è stato
inevitabilmente contratto ed è mancato anche il tempo per un adeguato approfondimento
Conoscenze pregresse
Tutti gli studenti provengono dalla classe quarta del corso B. Le conoscenze di partenza, sia in
termini lessicali che concettuali, riguardanti la Biologia e la Chimica, la Genetica generale e
applicata, basi di tecnica di allevamento degli animali domestici, sono variegati e accettabili, come
risulta dal test di ingresso somministrato. Per sopperire alle disparità di livello, sono state utilizzate
attività di ripasso e rinforzo dei concetti di base direttamente durante lo sviluppo della disciplina.
Livelli di profitto iniziali
livello basso
(voti inferiori alla sufficienza)
livello medio
(voti 6-7)
livello alto
(voti 8-9-10)
Numero alunni: 4 Numero alunni: 17 Numero alunni: 5
Fonti di rilevazione dei dati
■ prove d’ingresso
53
2. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA (DALLE LINEE GUIDA)
Il docente di “Produzioni animali” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso
quinquennale, di istruzione tecnica i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo,
culturale e professionale: riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente
naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali,
culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; padroneggiare l’uso di
strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro,
alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli
del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria
competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;
riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di
efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
3. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
4. COMPETENZE DI BASE RAGGIUNTE (DALLE LINEE GUIDA)
Padroneggiare le conoscenze di base dell’anatomia e fisiologia animale del digerente delle
specie domestiche più diffuse, e relativi metabolismi.
Conoscere ed utilizzare al meglio le diverse fonti alimentari, con particolare riguardo a
quelle del territorio ed ecocompatibili
Valutare adeguatamente, secondo le moderne tecniche, il valore nutritivo degli alimenti
zootecnici
Stabilire collegamenti tra le tradizionali tecniche di somministrazione degli alimenti e le
moderne sia locali, che nazionali ed internazionali in una prospettiva interculturale e della
mobilità di studio e di lavoro
5. RISULTATI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI (DALLE LINEE GUIDA)
Conoscenze Abilità / Capacità
Comprensione
e produzione
Valore genetico e suo
miglioramento.
Libri genealogici e relativa gestione.
Tecniche di allevamento e metodi di
riproduzione.
Normative nazionale e comunitaria:
di settore, sulla sicurezza e
la tutela ambientale.
Definire modalità di allevamento
valorizzando gli aspetti
aziendali.
Individuare le normative relative alle
attività produttive del settore
zootecnico
Individuare le normative sulla sicurezza e
la tutela ambientale
in relazione alle attività produttive di
settore
Vocabolario
Lessico e fraseologia adeguata ad
argomenti di interesse generale, e
specifica zootecnica per gli
argomenti di studio
Utilizzare in autonomia fonti diverse di
informazione ai fini di una scelta lessicale
adeguata al contesto.
Civiltà Aspetti socio-culturali della
zootecnia locale, nazionale e
internazionale
Saper collocare all’interno del contesto
agricolo di sua provenienza tali
informazioni
54
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO
(Contenuti)
METODI MATERIE
INTERESS
ATE
TEM
PI
STRUMENTI VERFICHE
Introduzione: La
Zootecnia tra
produzione, consumo e
sostenibilità,
Lezione
frontale
Biologia,
Ecologia
6 ore Libri di testo test
Cap.1 Alimenti per gli
animali di alllevamento:
fienagione, insilamento,
preparazione
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Economia,
Agronomia
12 ore Libri di testo,
tavole plastici,.
scheletro
Orali e test
finale
Cap.2a Alimentazione
degli animali domestici.:
composizione chimica
degli alimenti
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Chimica,
Agronomia
6 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi
Orali e test
finale
Cap.2b: Alimentazione
degli animali domestici.:
Minerali e vitamine.
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Biologia,
Scienze,
Chimica e
Agronomia
6 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi
Orali e test
finale
Cap.2c: Alimentazione e
ricambio energetico;
Anabolismo e
catabolismo, digeribilità,
Valutazione chimica
standard,
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Biologia,
Scienze,
Chimica
6 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi
Orali e test
finale
Cap. 2d: Metodi di
razionamento: Unità
Amido, Unità Foraggere
Latte e Carne
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Biologia,
Scienze,
Chimica e
Agronomia
6 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi
Orali e test
finale
Cap.3a:Alimentazione
dei bovini da latte :
calcolo delle razioni da
produzione e da sciutta
(*)
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Biologia,
Scienze,
Chimica
Economia,
Agronomia
7 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi,
programma di
alimentazione
Orali e test
finale
Attività pratica in
azienda con
mantenimento del
quaderno di stalla
Lezione e
attività in
stala
Esercitazion
i agrarie
30 ore Documentazione
genealogica,
produttiva e
sanitaria, e scheda
informativa
Orali e
controllo della
tenuta
documentazio
ne con produz
di grafici
(*) parte da completare dopo il 15 Maggio fino alla chiusura dell’A.S.
55
6. STRATEGIE ORGANIZZATIVE
MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI
METODOLOGIE STRUMENTI
Lezione
o frontale
o partecipata
Discussione guidata
Lavoro
o individuale,
o di gruppo,
Visite guidate
Analisi di
o documenti
o immagini
Relazioni, ricerche
Attività di laboratorio
Visione di filmati
Libro di testo
Documenti
Immagini
Riproduzioni
Esercizi di diverse tipologie
Computer
Cd Rom, Dvd, audiocassette, videocassette
Laboratorio informatico
Internet
Attività in stalla
Quaderno di stalla
56
7. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Nota: I livelli evidenziati in grassetto si riferiscono agli obiettivi minimi.
LIVELLI DI PADRONANZA
Indicatori
NON
RAGGIUNTO
BASE INTERMEDIO AVANZATO
COMPRENSIONE
SCRITTA
Comprende
parzialmente le
informazioni
richieste,
confondendo il
significato di
termini di uso
corrente
Comprende il
significato globale
del testo pur
individuando solo
alcune
informazioni
specifiche
Comprende il
significato globale
del testo
individuandone
tutte le
informazioni
specifiche.
Comprende tutte le
informazioni
esplicite e implicite
e inferisce il
significato di
lessemi non noti; sa
utilizzare strategie
di lettura
diversificate ed
efficaci.
COMPRENSIONE
ORALE
Comprende il
significato
globale della
spiegazione
individuando
alcune delle
informazioni
principali
Comprende il
tipo della
spiegazione ed il
contesto
comunicativo
(registro, scopo e
destinatario)
Riconosce e
comprende tutte le
informazioni
esplicite richieste
ad alcune implicite
Comprende tutte le
informazioni
implicite ed
esplicite, inferendo
il significato di
elementi non noti e
sa utilizzare
strategie di ascolto
diversificate ed
efficaci
PRODUZIONE
ORALE
Interagisce in
semplici contesti
comunicativi
usando con
fatica strutture
morfosintattiche
elementari
servendosi di un
lessico limitato
per esprimere
concetti
incompleti
Interagisce nei
contesti
comunicativi
usando strutture
morfosintattiche
essenziali ed il
lessico essenziale
necessario alla
comunicazione di
concetti di base
Interagisce in
situazioni
comunicative di
diversa
complessità
usando strutture
morfosintattiche e
lessico adeguati
allo scopo e al
destinatario con
discreta autonomia
dell’uso dei
concetti
Interagisce in modo
autonomo ed
efficace in situazioni
diverse, offrendo
spunti di originalità
e usando strutture
morfosintattiche
articolate e lessico
ricco e pertinente
per correlare
adeguatamente
concetti diversi
PRODUZIONE
SCRITTA
Elabora i testi
applicando, in
modo non
sempre corretto,
le regole di
grammatica e
sintassi, usando
un lessico
limitato
Elabora i testi
applicando
autonomamente
le regole di base,
utilizzando un
lessico semplice e
adeguato al
quesito posto
Elabora i testi con
discreta
padronanza delle
strutture
morfosintattiche e
una buona varietà
lessicale in
risposta ai quesiti
posti
Elabora i testi con
autonomia
espressiva,
correttezza formale,
ricchezza lessicale e
spunti di originalità
tra i diversi
argomenti di studio.
57
7. MODALITA’ DI VALUTAZIONE E DI RECUPERO
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
PROVE E
STRUMENTI
SCANSIONE
TEMPORALE
PROVE
Vot
o
Descrittori
Interrogazione
Lezione dialogata
Simulazioni in
coppia/gruppo
Relazione
Redazione di
ricerche
specifiche
Prove strutturate
Prove semi-
strutturate
Questionari
Esercizi di pratica
di varie tipologie
Lavori di gruppo
QUADRIMES
TRE
tre prove scritte
due prove orali
due pratiche
1-2 Nessun elemento significativo per poter formulare un
giudizio
3
Scarsissima conoscenza anche degli argomenti
fondamentali.
Assenza di comprensione o incapacità di
applicazione delle conoscenze acquisite.
Gravi e numerosi errori e confusione nella
comunicazione scritta e orale.
4
Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti
significativi, difficoltà di esposizione.
Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’
applicazione degli argomenti fondamentali.
Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.
5
Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione
impacciata degli argomenti fondamentali.
Comprensione parziale con incertezze o limitata
autonomia nella applicazione degli argomenti
appresi.
Errori nella comunicazione scritta e orale
6
Conoscenza sostanziale degli argomenti
fondamentali anche se esposti con qualche
inesattezza.
Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli
argomenti trattati.
Comprensione o applicazione corretta dei contenuti
fondamentali
7
Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed
esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le
relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione ed applicazione corretta degli
argomenti richiesti.
8
Conoscenza approfondita degli argomenti,
esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.
Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni
tra i contenuti trattati.
Comprensione e applicazione corretta ed autonoma
degli argomenti richiesti.
9
Conoscenza approfondita degli argomenti,
esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.
Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche
complesse e di organizzare le conoscenze sapendo
operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.
10
Livelli e capacità del descrittore precedente con
caratteristiche di
eccezionalità.
58
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Per i casi di insuccesso nell’attività di apprendimento da parte degli studenti, sono state utilizzate
le seguenti tipologie di intervento didattico:
a. Recupero curricolare (in itinere)
Nelle ore curricolari si è proceduto alla revisione per tutta la classe dei concetti non
compresi, con particolare attenzione a quelli fondamentali; effettuando la ripresa ciclica dei
contenuti con momenti di ripasso e riepilogo; si sono concentrati gli sforzi sugli obiettivi
minimi; focalizzando il metodo di lavoro e di studio e l’uso del libro di testo.
b. Studio individuale
Per gli studenti con difficoltà di apprendimento dovute a lacune pregresse, carenze
metodologiche o difficoltà di strutturazione logica del pensiero si è proceduto ad un
intervento didattico mirato con conseguente controllo sull’esecuzione delle consegne.
8. ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI
Sono state svolte le seguenti Unità di apprendimento:
UDA (18 ore) (in collaborazione con tutto il Consiglio di classe) nella stesura delle
relazioni di stage sotto forma di tesina (Power Point) e presentazione alla classe di quelle
inerenti alle Produzioni Animali
NB: Per i modelli completi delle UDA sopra indicate si fa riferimento al POF – Allegati Assi
Culturali.
I docenti Volini Vincenzo Agosta Roberto
Padova, li 14 maggio 2015
59
PROGRAMMA SVOLTO
Materia: Produzioni Animali
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
Ore di insegnamento : 2 ore settimanali, 2 ore con compresenza
DOCENTE TEORICO: Vincenzo Volini
DOCENTE TECNICO- PRATICO: Roberto Agosta
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO
(Contenuti)
METODI MATERIE
INTERESS
ATE
TEM
PI
STRUMENTI VERFICHE
Introduzione: La Zootecnia
tra produzione, consumo e
sostenibilità,
Lezione
frontale
Biologia,
Ecologia
6 ore Libri di testo test
Cap.1 Alimenti per gli
animali di alllevamento:
fienagione, insilamento,
preparazione
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Economia,
Agronomia
12 ore Libri di testo,
tavole plastici,.
scheletro
Orali e test
finale
Cap.2a Alimentazione
degli animali domestici.:
composizione chimica
degli alimenti
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Chimica,
Agronomia
6 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi
Orali e test
finale
Cap.2b: Alimentazione
degli animali domestici.:
Minerali e vitamine.
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Biologia,
Scienze,
Chimica e
Agronomia
6 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi
Orali e test
finale
Cap.2c: Alimentazione e
ricambio energetico;
Anabolismo e catabolismo,
digeribilità, Valutazione
chimica standard,
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Biologia,
Scienze,
Chimica
6 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi
Orali e test
finale
Cap. 2d: Metodi di
razionamento: Unità
Amido, Unità Foraggere
Latte e Carne
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Biologia,
Scienze,
Chimica e
Agronomia
6 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi
Orali e test
finale
Cap.3a:Alimentazione dei
bovini da latte : calcolo
delle razioni da produzione
e da sciutta (*)
Lezione
frontale e
visite in
stalla
Biologia,
Scienze,
Chimica
Economia,
Agronomia
7 ore Libri di testo,
alimenti in uso e
animali vivi,
programma di
alimentazione
Orali e test
finale
Attività pratica in azienda
con mantenimento del
quaderno di stalla
Lezione e
attività in
stala
Esercitazioni
agrarie
30 ore Documentazione
genealogica,
produttiva e
sanitaria, e scheda
informativa
Orali e
controllo della
tenuta
documentazione
con produz di
grafici
(*) parte da completare dopo il 15 Maggio fino alla chiusura dell’A.S. il 9 giugno
Rappresentanti di classe …………………. …………………….
I docenti Volini Vincenzo Agosta Roberto
Padova, li 14 maggio 2015
60
RELAZIONE AL 15 MAGGIO
Materia: Biotecnologie agrarie
Classe: 5^B
Anno scolastico: 2014/2015
DOCENTE TEORICO: Garcea prof. Antonio
DOCENTE TECNICO- PRATICO: Scaffidi Maria Rosaria
Situazione di partenza
Sulla base delle osservazioni effettuate durante le prime lezioni frontali e dei colloqui svolti con gli
alunni nel primo periodo dell’anno e dei risultati della prima verifica effettuata, la situazione si è
presentata subito abbastanza eterogenea: a fianco di alunni sempre motivati e partecipativi si sono
riscontrati alcuni casi più scostanti.
Finalità della disciplina
L’obiettivo della disciplina è quello di raggiungere le seguenti conoscenze:
- l’azione patogena degli organismi sui vegetali coltivati;
- le biotecnologie innovative;
- alcuni esempi di processi biotecnologici nelle industrie agroalimentari.
Le competenze raggiunte hanno riguardato:
- capacità organizzativa delle attività:
o produttive a livello aziendale
o di trasformazione con valorizzazione dei prodotti
aventi caratteristiche di eco compatibilità e sostenibilità
- stesura di relazioni tecniche per la documentazione delle attività e situazioni professionali
- uso di strumenti informatici per ricerca e studio
- pianificazione di strategie di difesa delle colture a livello aziendale
Criteri metodologici
Lezione frontale, lavoro di gruppo, discussione guidata, lettura di testi, visione di filmati,
presentazioni power point, uscite didattiche ed esercitazioni.
Per le situazioni degli alunni BES DSA sono stati adottati gli strumenti dispensativi e
compensativi previsti dai piani individuali.
Strumenti di lavoro
Nel corso delle lezioni sono stati utilizzati oltre al libro di testo diversi documenti proposti dal
docente. Questi erano, a seconda del caso delle sintesi di argomenti svolti o delle tracce da seguire
per far sviluppare agli studenti l’argomento proposto. Data la tipologia di argomenti da trattare
spesso si è fatto ricorso alla proiezione di immagini o brevi filmati. Le attività pratiche hanno
riguardato il riconoscimento di alcune patologie e di alcuni insetti agenti di danno sulle principali
colture arboree trattate nel corso di Produzioni vegetali.
61
LIVELLI DI PADRONANZA DELLE COMPETENZE ed OBIETTIVI MINIMI
INDICATORI
LIVELLI DI PADRONANZA
NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO
Osserva
direttamente e
raccoglie dati o
consulta testi e
manuali.
Organizza e
rappresenta i dati
tramite semplici
elaborazioni
Evidenzia difficoltà nella
organizzazione ed
elaborazione dei dati
Osserva e
rappresenta in
modo essenziale
semplice ma
corretto
Dimostra autonoma
capacità di
organizzare la
rappresentazione dei
dati
Dimostra totale
autonomia e buona
padronanza nella
raccolta, organizzazione
e rappresentazione dei
dati.
Descrivere e
analizzare alcuni
fenomeni della
realtà naturale e
artificiale
Descrive qualche
fenomeno con alcune
lacune analizzandone le
componenti con la guida
e dell'insegnante
Descrivere in
modo completo il
fenomeno
richiesto ma sa
analizzarlo solo
parzialmente
Descrive e analizza i
fenomeni in modo
completo e autonomo
Descrive, analizza e
generalizza i fenomeni
riconducendo ai modelli
Interpretare e
commentare
immagini,
rappresentazioni,
schemi e modelli
Interpreta e commenta
immagini, schemi e
rappresentazioni solo se
aiutato con esposizione
insicura e non sempre
appropriata
Interpreta e
commenta
immagini, schemi
e rappresentazioni
in modo essenziale
e con esposizione
semplice ma
corretta
Interpreta e
commenta immagini,
schemi modelli e
rappresentazioni in
modo autonomo e
con esposizione
appropriata
Interpreta e commenta
immagini, schemi
modelli e
rappresentazioni in
modo autonomo, con
padronanza e originalità
Indagare diverse
ipotesi per la
risoluzione di
problemi di vario
genere attraverso
il ragionamento
deduttivo
Individua con difficoltà
gli elementi importanti di
un problema in situazioni
semplici e di routine. Non
formula un’ipotesi per la
risoluzione del problema
Non formalizza lo
svolgimento spiegando il
procedimento seguito
Identifica gli
elementi
importanti di un
problema in
situazioni semplici
e di routine.
Formula ipotesi
per la risoluzione
del problema
Formalizza lo
svolgimento
spiegando il
procedimento
seguito
Identifica gli elementi
importanti di un
problema in diverse
situazioni (semplici,
complesse o di
routine). Formula
ipotesi per la
risoluzione del
problema. Formalizza
lo svolgimento
spiegando in forma
scritta il
procedimento seguito
Identifica gli elementi
importanti di un
problema in diverse
situazioni (semplici,
complesse, di routine e
poco familiari). Formula
diverse ipotesi per la
risoluzione usando la
più appropriata.
Formalizza lo
svolgimento spiegando
in forma scritta il
procedimento seguito
Utilizzare la
terminologia
scientifica
specifica
Evidenzia difficoltà nel
riconoscere i termini
scientifici e non riesce a
comunicare con un
linguaggio appropriato
Conosce il
significato dei
termini
Comunica quanto
compreso con un
linguaggio
semplice
Conosce il significato
dei termini e li sa
usare in semplici
contesti, comunica
quanto compreso con
un linguaggio
semplice ma
appropriato
Conosce il significato
dei termini e li sa usare
in contesti significativi.
Conosce le differenze e
le analogie fra i diversi
termini e la loro
applicazione per la
formulazione dei
concetti. Comunica
quanto compreso con
linguaggio appropriato
In grassetto gli obiettivi minimi. In particolare: Gestisce, sotto diretta e continua supervisione, attività
produttive conosciute valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti, riconoscendo i principali elementi
caratterizzanti una produzione tipica, predisponendo nelle sue linee essenziali un protocollo di filiera di prodotti
agroalimentari tipici, fornendo indicazioni per tradurre la fase produttiva in qualità merceologica del prodotto;
gestisce sotto diretta e continua supervisione attività di protezione delle colture.
62
Modalità delle verifiche e Valutazioni
Nel corso dell’anno sono state svolte sia verifiche formative che sommative.
Le modalità utilizzate per le formative sono state per lo più lezioni dialogate sotto la guida del
docente che faceva da moderatore e conduttore degli studenti che partecipavano con i propri
contenuti. Le modalità utilizzate per quelle sommative sono state 2 prove scritte seguite da 1
interrogazione e 2 valutazioni pratiche nel corso del primo periodo didattico ed 2 prove scritte
seguite da 2 interrogazioni ed 1 valutazione pratica nel corso del secondo periodo.
Le prove scritte sono state sia del tipo a risposta libera che a completamento.
Le prove pratiche sono state di riconoscimento di sintomi e patologie oltre che la stesura di brevi
relazioni tecniche.
La media delle valutazioni del primo periodo è stata di poco sopra alla sufficienza. Nel secondo
periodo si è leggermente alzata anche se alla attualità alcuni studenti risultano ancora carenti,
mentre altri possono puntare ad un buon voto (8).
TABELLA DI VALUTAZIONE delle prove scritte ed orali
CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’
VOTO
Non vi sono
elementi di
valutazione:
verifica in bianco o
scena muta ad una
verifica orale
Assenti: non applica alcun
tipo di conoscenza e rifiuta il
colloquio o la verifica scritta
Non comunica o riferisce di essere
impreparato 1-2
Frammentarie e
gravemente
lacunose
Applica le conoscenze
minime, se guidato e con gravi
errori
Comunica in modo scorretto e
improprio 3
Superficiali e
lacunose
Applica le conoscenze
minime, se guidato, ma con
errori anche nell’esecuzione di
compiti semplici
Comunica in modo inadeguato, non
compie operazioni di analisi 4
Superficiali ed
incerte
Applica le conoscenze con
imprecisione nell’esecuzione
di compiti semplici
Comunica in modo non sempre
coerente. Ha difficoltà a cogliere i
nessi logici; compie analisi lacunose
5
Essenziali, ma non
approfondite
Esegue compiti semplici senza
errori sostanziali, ma con
alcune incertezze
Comunica in modo semplice, ma
adeguato. Incontra qualche difficoltà
nelle operazioni di analisi e di sintesi,
pur individuando i principali nessi
logici
6
Essenziali con
eventuali
approfondimenti
guidati
Esegue correttamente compiti
semplici e applica le
conoscenze anche a problemi
complessi, ma con qualche
imprecisione
Comunica in modo abbastanza
efficace e corretto. Effettua analisi,
coglie gli aspetti fondamentali,
incontra qualche difficoltà nella
sintesi
7
Sostanzialmente
complete con
qualche
approfondimento
autonomo
Applica autonomamente le
conoscenze a problemi
complessi in modo
globalmente corretto
Comunica in modo efficace ed
appropriato, compie analisi corrette
ed individua collegamenti. Rielabora
autonomamente e gestisce situazioni
nuove non complesse
8
Complete,
organiche articolate
e con
approfondimenti
autonomi
Applica le conoscenze in
modo corretto ed autonomo
anche a problemi complessi
Comunica in modo efficace ed
articolato. Rielabora in modo
personale e critico, documenta il
proprio lavoro. Gestisce situazioni
nuove e complesse
9
63
Organiche,
approfondite e
ampliate in modo
autonomo e
personale
Applica le conoscenze in
modo corretto, autonomo e
creativo a problemi complessi
Comunica in modo efficace ed
articolato. Legge criticamente fatti e
d eventi, documenta adeguatamente il
proprio lavoro. Gestisce nuove
situazioni individuando soluzioni
originali
10
CONTENUTI DISCIPLINARI
delle
Unità di Apprendimento
Alla data dell’8 maggio, nel corso dell’anno sono state tenute 72 ore di lezione, di cui 20 sono
state dedicate a verifiche sommative scritte, orali o pratiche e le restanti 52 allo svolgimento
del programma. Di queste 12 sono state svolte con metodologia CLIL
1 U.D.A
Fitopatogenesi e tecniche di
controllo dei fitopatogeni.
Meccanismi di patogenesi.
Concetto di malattia;
Rapporti di predazione e
parassitismo.
Tipi di parassitismo.
Resistenza e sensibilità.
Fasi del processo di
fitopatogenesi.
.
2 U.D.A.
Processi diagnostici e controllo
delle avversità e dei patogeni
Interventi di difesa di carattere
agronomico, fisico, chimico.
Normativa europea sulla lotta
fitosanitaria.
Sintomatologie e diagnosi delle
principali avversità elencate più
sotto con riconoscimento dei
sintomi, modalità di diffusione e
metodi di lotta.
Diagnosi e controllo dei fitofagi e
delle avversità abiotiche.
3 U.D.A.
Tecniche di ingegneria
genetica.
In modalità CLIL
Uso dei marcatori
molecolari.
Tecniche di trasformazione
genetica.
Manipolazione
dell'espressione genetica
delle piante.
OGM
3 U.D.A.
Introduzione ai processi
biotecnologici
Fermentazioni continue e
discontinue.
Principali avversità delle colture trattate nel corso dell’anno:
Afide grigio, Afide lanigero, Afide verde, Bolla, Botrite vite,
Botrite pero, Carpocapsa, Cicaline, Colpo di fuoco, Cossus,
Corineo, Cydia, Flavescenza dorata, Mal bianco melo,
Minatori fogliari, Monilia, Oidio, Peronospora, Psilla,
Ragnetto rosso, Ragnetto giallo, Scopazzo, Sharka,
Ticchiolatura
Alcune avversità sono ancora in fase di trattazione alla data di
stesura
I docenti Gli studenti rappresentanti
Garcèa prof. Antonio Barbetta Giuseppe
____________________ ________________________
Scaffidi Maria Rosaria Grifalconi Marco
____________________ ________________________
Padova, 14-05-15
64
RELAZIONE FINALE
Materia: Trasformazione dei Prodotti
DOCENTI : Mariangela Bottegal, Romeo Lazzarini
Ore di insegnamento: 3 ore settimanali (2 teoriche, 1 pratica)
Anno scolastico 2014-2015
Classe 5B
1. VALUTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 26 studenti, 24 maschi e 2 femmine. Sono presenti due studenti con
certificazioni. Gli studenti della classe sono risultati abbastanza solidali e integrati fra loro, in grado
di organizzare e svolgere lavori di gruppo sia in classe sia in laboratorio, durante le attività pratiche.
Nonostante la vivacità della classe, quasi tutti gli alunni hanno dimostrato interesse per la materia e
gli argomenti trattati. Solo un piccolo gruppo tendeva a distrarsi e doveva essere richiamato. Dal
punto di vista del profitto e dell’impegno, il livello della classe risulta eterogeneo, ma può essere
considerato mediamente sufficiente. La situazione di qualche alunno sembra dovuta anche alla
lacunosa preparazione di base, legata alla particolare storia che questa classe ha avuto, negli ultimi
anni, con questa disciplina, a causa del cambio di molti insegnanti. Per recuperare tali difficoltà,
nelle ore curricolari gli insegnanti hanno proceduto alla revisione per tutta la classe dei concetti non
compresi, con particolare attenzione a quelli fondamentali. È stata effettuata una ripresa ciclica dei
contenuti con momenti di ripasso e riepilogo.
Data la numerosità della classe, con le difficoltà riscontrate in itinere, e un vasto programma da
seguire, non è sempre stato possibile organizzare attività di approfondimento per i temi trattati.
2. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA (da programmi ministeriali)
A conclusione dell’anno scolastico, lo studente dovrà essere in grado di:
- utilizzare modelli appropriati per analizzare i fenomeni e interpretare dati sperimentali;
- padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di
lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
- intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo;
- padroneggiare gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo, riconoscendo gli aspetti
di efficacia, efficienza e qualità della propria attività lavorativa;
- riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali.
65
3. CONTENUTI DISCIPLINARI TEORICI E PRATICI
CONTENUTI DISCIPLINARI TEORICI
INDUSTRIA ENOLOGICA
Uva e mosto:
3. L'uva: composizione, maturazione, vendemmia.
4. Enopolio e vasi vinari.
5. Pigiatura, sgrondo, torchiatura.
6. Composizione del mosto.
7. Correzione del contenuto zuccherino e dell'acidità del mosto.
8. Lieviti, batteri e muffe: fattori che influenzano il loro sviluppo nel mosto. Approfondimento.
9. Proprietà e impiego dell'anidride solforosa.
Fermentazione alcolica e tecniche di vinificazione:
Fermentazione alcolica e prodotti secondari. Fermentazione gliceropiruvica.
Tecnica della fermentazione alcolica: vinificazione con macerazione in rosso, vinificazione in
bianco.
Maturazione e stabilizzazione del vino:
Fenomeni successivi alla fermentazione e cure al vino nuovo. Pratiche correttive sul vino.
Precipitazioni saline e intorbidamenti di tipo enzimatico, colloidale e biologico. Tecniche di prevenzione e cura delle varie forme d'intorbidamento.
Difetti e malattie dei vini.
Vini speciali:
Classificazione dei vini: da tavola, IGT, DOC e DOCG
Produzione di vini spumanti: metodo classico e metodo Charmat
Aceto e sottoprodotti dell’industria enologica:
Gli agenti dell’acetificazione
Chimismo dell’acetificazione
Principali processi tecnologici di produzione
Maturazione e invecchiamento
Aceto balsamico tradizionale e aceto balsamico di Modena
Limiti analitici di legge
Sottoprodotti dell’industria enologica
I reflui enologici
Alla data odierna risulta ancora da sviluppare parte del seguente programma che si svolgerà nei
rimanenti tempi scolastici:
Birra:
Operazioni fondamentali nella tecnologia di produzione della birra.
Ripasso generale sui principali temi inerenti l’INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA.
CONTENUTI DISCIPLINARI PRATICI (IN LABORATORIO DI CHIMICA)
- Determinazione degli zuccheri (Rifrattometrica, densimetrica, chimica Fehling)
- Determinazione T.A.V. (Malligand e distillazione,)
- Determinazione acidità volatile (Cazenave)
- Determinazione acidità totale
- Determinazione SO2 libera e combinata
- Determinazione estratto secco totale (met per evaporazione, Tabariè e Bosia)
- Analisi aceto (acidità totale, grado alcolico residuo, estratto secco)
- Analisi birra ( T.A.V. estratto secco e grado saccarometrico)
66
ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI INFORMATICA
- Elaborazioni dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio con le principali tecniche di analisi del
vino. Confronto tra dati teorici e dati sperimentali. Valutazione dei prodotti analizzati.
- Stesura di relazioni finali.
4. RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE,
COMPETENZE E ABILITA’
CONOSCENZE:
Conoscere le tecnologie speciali per l’enologia, gli aspetti microbiologici ed enzimatici dei
processi delle diverse filiere produttive.
Conoscere la costituzione chimica delle componenti dell’uva, e la relativa importanza per il prodotto finito
Descrivere il biochimismo della fermentazione alcolica e delle fermentazioni lattiche. Comprendere gli equilibri chimici che si instaurano nel mosto/vino e le possibili alterazioni
chimiche e microbiologiche
Descrivere le modificazioni biochimiche che avvengono durante l’invecchiamento dei vini e durante la maturazione.
Descrivere le linee tecnologiche di vinificazione( tradizionale e particolari);
Saper spiegare i processi di trasformazione e di alterazione dei prodotti caseari
Saper classificare i prodotti alimentari in base alla tecnologia di lavorazione ed alle denominazioni (vino, latte e derivati, olio)
Analisi chimico-fisiche delle materie prime e dei prodotti trasformati determinandone le
caratteristiche qualitative in termini legali.
COMPETENZE:
capacità di valutare e definire in maniera critica interventi tecnici atti a migliorare la qualità dei prodotti, da effettuare con i mezzi adeguati;
gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza;
Collegare tra loro i concetti di qualità, trasparenza, tracciabilità e sicurezza dei processi produttivi e trasformativi
Promuovere la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche
territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente
redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
gestire il corretto smaltimento e riciclaggio dei rifiuti
utilizzare strumenti e metodologie appropriate per effettuare verifiche e controlli sul
prodotto
controllare i processi biochimici che avvengono durante tutte le fasi di trasformazione di un prodotto
Individuare analiticamente eventuali frodi alimentari
Esser capaci di valutare e definire in maniera critica interventi tecnici atti a migliorare la
qualità dei prodotti, da effettuare con i mezzi adeguati
ABILITA’:
Individuare le linee trasformative più adatte alla qualità delle produzioni e ai livelli tecnici realizzabili.
Definire le modalità operative per la realizzazione dei singoli processi.
Rilevare gli aspetti microbiologici delle operazioni generali di trasformazione
Comprendere e prevenire i processi di alterazioni chimiche e microbiologiche dei prodotti
Individuare le fasi tecnologiche delle tecniche di conservazione
67
Prevedere sistemi di manutenzione ordinaria nel corso dei processi.
Individuare criteri e sistemi per il trattamento dei reflui.
Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività produttive di settore
5. STRATEGIE ORGANIZZATIVE
MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI
METODOLOGIE STRUMENTI
Lezione
frontale
multimediale
partecipata
Discussione guidata
Lavoro
di gruppo,
simulazioni
Progetti interdisciplinari: obiettivi attesi, monitoraggio in
itinere, adattamento, analisi dei risultati finali
Relazioni, ricerche
Attività di laboratorio
Libro di testo
Computer
Laboratorio di chimica
Laboratorio informatico
6. VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ESITI
Sono state scolte valutazioni orali, scritte e pratiche. Nel secondo quadrimestre è stata svolta una
simulazione di Terza Prova dell’esame di Stato, secondo la tipologia B.
Nelle valutazioni si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti, dell’uso di un linguaggio
appropriato, dell’impegno personale, del miglioramento rispetto ai livelli di partenza, della
partecipazione all’attività educativa e didattica, nonché del comportameto e del lavoro svolto
durante le attività pratiche in laboratorio, della capacità di interpretare in modo critico e rielaborare i
dati sperimentali ottenuti. Nelle valutazioni pratiche si è tenuto conto anche dell’impegno e
dell’interesse dimostrato per la disciplina.
OBIETTIVI MINIMI
Riguardo tutti gli argomenti svolti e i risultati attesi, l’alunno con obiettivi minimi è risultato in
grado di:
- Riferire gli aspetti essenziali
- Utilizzare le conoscenze per la risoluzione dei problemi proposti pur commettendo imperfezioni
e/o qualche errore di non grave rilievo
- Effettuare autonomamente i calcoli più semplici
- Formulare comunicazioni semplici, complessivamente chiare, anche utilizzando una
terminologia non sempre o non del tutto appropriata
- Operare in laboratorio in modo autonomo anche se con qualche incertezza
Padova, 14/05/15
Prof. Mariangela Bottegal
Prof. Romeo Lazzarini
68
PROGRAMMA SVOLTO
Materia: Trasformazione dei Prodotti
DOCENTE Teorico: Bottegal Mariangela
DOCENTE Tecnico Pratico: Lazzarini Romeo
Ore di insegnamento: 3 ore settimanali (2 teoriche, 1 pratica)
Anno scolastico 2014-2015
Classe 5B
Testi in adozione:
TECNOLOGIE AGRARIE 1 Operazioni tecnologiche, Enzimologia e fermentazioni.
G., Sicheri - Editrice HOEPLI
TECNOLOGIE AGRARIE 2 Industria enologica, lattiero-casearia, conserviera, olearia e molitoria.
G., Sicheri - Editrice HOEPLI
CONTENUTI DISCIPLINARI TEORICI
INDUSTRIA ENOLOGICA
Uva e mosto:
10. L'uva: composizione, maturazione, vendemmia.
11. Enopolio e vasi vinari.
12. Pigiatura, sgrondo, torchiatura.
13. Composizione del mosto.
14. Correzione del contenuto zuccherino e dell'acidità del mosto.
15. Lieviti, batteri e muffe: fattori che influenzano il loro sviluppo nel mosto. Approfondimento.
16. Proprietà e impiego dell'anidride solforosa.
Fermentazione alcolica e tecniche di vinificazione:
Fermentazione alcolica e prodotti secondari. Fermentazione gliceropiruvica.
Tecnica della fermentazione alcolica: vinificazione con macerazione in rosso, vinificazione in bianco.
Maturazione e stabilizzazione del vino:
Fenomeni successivi alla fermentazione e cure al vino nuovo. Pratiche correttive sul vino.
Precipitazioni saline e intorbidamenti di tipo enzimatico, colloidale e biologico. Tecniche di prevenzione e cura delle varie forme d'intorbidamento.
Difetti e malattie dei vini.
Vini speciali:
Classificazione dei vini: da tavola, IGT, DOC e DOCG
Produzione di vini spumanti: metodo classico e metodo Charmat
Aceto e sottoprodotti dell’industria enologica:
Gli agenti dell’acetificazione
Chimismo dell’acetificazione
Principali processi tecnologici di produzione
Maturazione e invecchiamento
69
Aceto balsamico tradizionale e aceto balsamico di Modena
Limiti analitici di legge
Sottoprodotti dell’industria enologica
I reflui enologici
Alla data odierna risulta ancora da sviluppare parte del seguente programma che si svolgerà nei
rimanenti tempi scolastici:
Birra:
Operazioni fondamentali nella tecnologia di produzione della birra.
Ripasso generale sui principali temi inerenti l’INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA.
ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI CHIMICA
- Determinazione degli zuccheri (Rifrattometrica, densimetrica, chimica Fehling)
- Determinazione T.A.V. (Malligand e distillazione,)
- Determinazione acidità volatile (Cazenave)
- Determinazione acidità totale
- Determinazione SO2 libera e combinata
- Determinazione estratto secco totale (met per evaporazione, Tabariè e Bosia)
- Analisi aceto (acidità totale, grado alcolico residuo, estratto secco)
- Analisi birra ( T.A.V. estratto secco e grado saccarometrico)
ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI INFORMATICA
- Elaborazioni dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio con le principali tecniche di analisi del
vino. Confronto tra dati teorici e dati sperimentali. Valutazione dei prodotti analizzati.
- Stesura di relazioni finali.
Padova, 14/05/15
Prof. Mariangela Bottegal Rappresentanti studenti
Prof. Romeo Lazzarini
70
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO
Materia: Scienze Motorie e Sportive
Docente: prof. Nicola Maggini
Anno scolastico 2014-2015
Classe 5B
Valutazione della classe: situazione di partenza
La classe è composta da 26 allievi, 25 maschi e 2 femmine. Tutti gli alunni posseggono buone basi
motorie. Meno della metà pratica attività agonistica. Le lezioni si sono svolte al pomeriggio del
Lunedì alla settima e ottava.
Ore di lezione svolte al 15 maggio 2012: 42 ore (previste fino a fine anno 50 ore)
a) Per evidenti motivi (lezioni pomeridiane primo pomeriggio, studenti assenti o/e giustificati)
non è stato possibile svolgere un programma impegnativo con elementi teorici ma si sono svolte
attività generali sportive.
b) Livello comportamentale: la partecipazione come pure l’interesse per la materia è stata nel
complesso buona, come pure la disponibilità al dialogo, corretto il comportamento.
c) Livello delle conoscenze e delle competenze di partenza erano buone. La classe ha sempre
partecipato alle attività sportive organizzate dalla scuola con impegno e partecipazione durante
tutti i cinque anni.
Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità.
Conoscenze: (acquisizione consolidata di termini, fatti, convenzioni, tendenze e sequenze,
classificazioni, categorie, metodologie, principi, teorie, ecc. - saperi)le conoscenze specifiche, si
possono considerare buone per la quasi totalità degli allievi.
Competenze: (capacità di usare quanto appreso in situazioni concrete, aderenti alla regola - saper fare) in generale gli allievi sono in grado di affrontare molti degli argomenti svolti con
risultati più che sufficienti.
Abilità: (conosciuto il problema, essere in grado di riconoscere gli elementi e di trovare la relativa soluzione, anche in situazioni mai incontrate, non aderenti alla regola appresa)gli allievi
sono in grado di: ricoprire ruoli vari negli sports di squadra, esprimere correttamente le proprie
attitudini nelle attività sportive individuali.
Contenuti disciplinari generali e specifici (unità di apprendimento)
Modulo n°1 “I grandi giochi sportivi” Obiettivi raggiunti: conoscere le regole dei principali giochi di squadra, i fondamentali individuali
e di squadra.
Conoscenze: presa di coscienza del concetto di squadra e di avversario; passaggi, finte, fallo,
marcamento.
Competenze: pallavolo: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, elementari schemi di attacco
e difesa. Pallacanestro: palleggio, passaggio, tiro, terzo tempo, difesa a uomo, a zona, attacco zona,
attacco uomo, uno contro uno, dai e vai, dai e cambia, dai e segui. Calcetto. Rugby (gioco al tocco).
Modulo n°2 sports individuali
Obiettivi raggiunti: conoscere le regole e i fondamentali.
Conoscenze: sviluppo della destrezza, presa di coscienza di situazioni di sano confronto agonistico.
Competenze: Badminton: dritto, rovescio, schiacciata, volè, battuta. Ping-pong: servizio, dritto,
rovescio, schiacciata, taglio. Pattinaggio: uso dei pattini in linea, andature varie, avanti, indietro,
zig-zag. Arrampicata sportiva su parete attrezzata.
71
MODULO PERIODO
Grandi giochi sportivi Tutto l’anno
Sport individuali Tutto l’anno
Criteri metodologici
Gli obiettivi sono stati sviluppati con lezioni frontali, individuali e di gruppo.
Note sul Programma: la classe ha seguito il programma di Scienze motorie e sportive con il
sottoscritto nell’arco dei cinque anni, anche in quest’ultimo anno alcuni allievi/e hanno avuto
esperienze di partecipazione ai Campionati Studenteschi.
Strumenti di lavoro (metodi, mezzi e strumenti dell’insegnamento)
Sono state utilizzate tutte le attrezzature a disposizione in palestra e gli ambienti interni ed esterni
Strumento didattico Titolo Autore
Libro di testo: Studenti Informati B.Baldoni A.Dispenza
Visite di istruzione e convegni Considerate le numerose uscite didattiche d’indirizzo non è stato possibile fare altre attività
aggiuntive di interesse sportivo.
Progetti
Progetto 5. Descrizione sintetica Ambiti disciplinari
coinvolti
Più Sport per tutti Torneo interclasse riguardo specialità sportive e
diverse attività svolte durante l’anno e
determinazione della classe più sportiva.
Competenze di
cittadinanza
Verifiche e criteri di valutazione Si è tenuto conto della conoscenza degli allievi e del loro percorso, valutando le abilità motorie
tramite osservazione e il conseguimento delle mete collettive quali: creatività, socializzazione,
impegno e partecipazione al dialogo educativo. Per alcuni alunni è stata utilizzata la produzione di
una ricerca personale su argomenti sportivi (con esposizione orale) al fine di completare la
valutazione generale quando la partecipazione alla parte pratica risultava carente.
Padova, 14/05/2015 Prof. Nicola Maggini
Firma dei rappresentanti di classe
………………………………………
………………………………………
72
7. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME
Sono state effettuate due simulazioni di terza prova; per entrambe è stata prescelta la tipologia "B"
coinvolgendo quasi tutte le discipline, ad eccezione delle materie previste per la prima e seconda
prova scritta. Tale tipologia è stata ritenuta la forma più indicata rispetto alla fisionomia composita
della classe, nonché la più adatta a verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e a
valutare nel modo più realistico il grado di conoscenze e competenze raggiunto da ogni singolo
studente nel complesso delle discipline coinvolte.
Il tempo messo a disposizione del candidato è stato di 3 ore e la valutazione è stata effettuata sulla
base di una griglia precedentemente formulata dal Consiglio di classe.
La prima simulazione di terza prova è stata eseguita il 30 marzo 2015 e ha coinvolto le discipline
di Economia, Estimo, Marketing e Legislazione – Inglese – Matematica - Produzioni Animali.
Gli esiti medi hanno riportato una votazione quasi sufficiente, con undici studenti che hanno
ottenuto valutazioni pari o superiori a 10/15.
***********************************************
La seconda simulazione di terza prova è stata eseguita il 29 aprile 2015 e ha coinvolto le
discipline di Produzione e Trasformazione dei Prodotti - Inglese - Economia, Estimo, Marketing
e Legislazione – Biotecnologie.
La valutazione media è stata più che sufficiente; otto studenti hanno ottenuto un risultato pari o
superiore a 11/15.
I testi delle prove e le griglie di valutazione sono allegati alla presente relazione.
***********************************************
E’ stata effettuata una simulazione di prima prova il 15 aprile 2015 della durata di sei ore (gli
alunni hanno potuto scegliere una tra tutte le tipologie previste dal Ministero per l’Esame di Stato).
La valutazione complessiva è risultata sufficiente; in due casi la prova ha avuto un esito ottimo.
Il testo della simulazione è allegato al presente Documento.
La simulazione di seconda prova (Produzioni Vegetali), di sei ore, è stata eseguita il 23 aprile; il
risultato complessivo non è stato del tutto sufficiente, undici studenti hanno ottenuto valutazioni
pari o superiori a 11/15.
Le valutazioni si sono basate su una griglia precedentemente formulata dal Consiglio di classe.
73
ANNO SCOLASTICO 2014 -2015
SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA
CLASSE 5^B
A. Il candidato descriva dettagliatamente le caratteristiche pedoclimatiche di una zona di
propria conoscenza, nella quale sia presente una D.O.C., e spieghi in che modo queste
diano una connotazione di pregio alle uve prodotte (terroir). Progetti inoltre in questa
zona un vigneto di 5 ha, destinato alla produzione di vini rossi da invecchiamento,
scegliendo opportunamente i vitigni, i portinnesti ed ogni altro elemento utile ad
ottenere caratteristiche di elevata qualità, nel rispetto del disciplinare della D.O.C.
(resa massima 120 q/ha, investimento 5000 piante/ha).
B. Risponda brevemente ad almeno 5 tra i quesiti proposti, utilizzando la tabella allegata:
1. Elenchi i principali cambiamenti che si verificano in un frutto durante la sua
maturazione.
2. Calcoli la carica di gemme per pianta e per ha necessaria a garantire la produzione
max prevista dal disciplinare della D.O.C. sopra indicato
3. L’innesto: significato e scopi
4. Vantaggi dell’inerbimento interfilare
5. Frutti climaterici e aclimaterici: significato ed applicazioni
6. Irrigazione a goccia del vigneto: aspetti positivi e limitazioni
7. Forme di allevamento adatte alla vendemmia meccanica (indica il tipo di
scuotimento)
8. Significato di partenocarpia e apomissia
9. Epoche e dosi della concimazione, nella fase di produzione
10. Cimatura della vite: scopo, modalità ed epoca di esecuzione
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario di italiano e di calcolatrici non programmabili.
75
ANNO SCOLASTICO 2014 -2015
PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
CLASSE 5^B
TIPOLOGIA B: 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA
DURATA DELLA PROVA: 3 ORE
MATERIE COINVOLTE:
ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE
PRODUZIONI ANIMALI
INGLESE
MATEMATICA
SUSSIDI DIDATTICI:
DIZIONARIO BILINGUE
CALCOLATRICE
PADOVA, 30 Marzo 2015
COGNOME E NOME DEL CANDIDATO:
_______________________________________________
76
Padova, 30 Marzo 2015
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE
COGNOME E NOME ………………………………………………………… CLASSE 5^ B
1^
Domanda : Riportare e descrivere nei contenuti la formula impiegata nel calcolo del Vm
con il metodo dei redditi futuri.
Risposta (10 righe max)
2^
Domanda : Quali sono le principali aggiunte e detrazioni applicate ai valori fondiari?
Risposta (10 righe max)
77
3^
Domanda : Descrivere l’espressione che permette di calcolare l’indennità per il passaggio di
acquedotto.
Risposta (10 righe max)
78
Padova, 30 Marzo 2015
PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: PRODUZIONI ANIMALI
COGNOME E NOME ………………………………………………………………. CLASSE 5^ B
1^
Domanda : I carboidrati: cosa sono, dove si trovano, come vengono utilizzati nella razione.
Risposta (10 righe max)
2^
Domanda : Spiega il ruolo delle vitamine utilizzando una di tua conoscenza (es. Vit.A).
Risposta (10 righe max)
79
3^
Domanda : Spiega il ruolo dei minerali utilizzando uno di tua conoscenza (es. Calcio).
Risposta (10 righe max)
80
Padova, 30 Marzo 2015
PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: INGLESE
COGNOME E NOME …………………………………………………………… CLASSE 5^ B
1st QUESTION: What are the main steps in butter-making?
Answer (10 lines max)
2nd
QUESTION: Outline a short history of food processing techniques.
Answer (10 lines max)
82
Padova, 30 Marzo 2015
PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: MATEMATICA
COGNOME E NOME …………………………………………………………… CLASSE 5^ B
1^
Domanda : Definisci la continuità di una funzione in un punto. La funzione è
continua nel punto ? (Giustifica la risposta.) Risposta (8-10 righe max)
2^Domanda : Determina gli asintoti della funzione .
Risposta (8-10 righe max)
84
ANNO SCOLASTICO 2014 -2015
SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
CLASSE 5^B
TIPOLOGIA B: 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA
DURATA DELLA PROVA: 3 ORE
MATERIE COINVOLTE:
ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE
TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
INGLESE
BIOTECNOLOGIE AGRARIE
SUSSIDI DIDATTICI:
DIZIONARIO BILINGUE
CALCOLATRICE
PADOVA, 28 Aprile 2015
COGNOME E NOME DEL CANDIDATO:
_______________________________________________
85
Padova, 28 Aprile 2015
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE
COGNOME E NOME ……………………………………………………………… CLASSE 5^ B
1^
Domanda : : Fornire una definizione di Valore di Mercato.
Risposta (10 righe max)
2^
Domanda : Come vengono indennizzati i danni provocati ad un fondo rustico in caso di
inquinamento temporaneo della fonte idrica.
Risposta (10 righe max)
86
3^
Domanda: Per quale motivo il catasto viene definito particellare e non probatorio.
Risposta (10 righe max)
87
Padova, 20 Aprile 2015
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
COGNOME E NOME …………………………………………………………… CLASSE 5^ B
1^
Domanda : Spiega la successione dei vari tipi di lievito durante la fermentazione.
Risposta (10 righe max)
2^
Domanda : Cosa si intende per lieviti selezionati? Come si ottengono?
Risposta (10 righe max)
88
3^
Domanda : Quali sono i tre tipi di acidità che troviamo nel vino? Come possiamo
correggere l’acidità di un vino?
Risposta (10 righe max)
89
Padova, 28 Aprile 2015
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: INGLESE
COGNOME E NOME ……………………………………………………………. CLASSE 5^ B
1st QUESTION: Outline a short history of animal husbandry from the origin to present times.
Answer (10 lines max)
2nd
QUESTION: Why is food labelling so important in the food processing industry?
Answer (10 lines max)
90
3rd
QUESTION: Describe how the pasteurization method works and give some examples.
Answer (10 lines max)
91
Padova, 28 Aprile 2015
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
MATERIA: BIOTECNOLOGIE AGRARIE
COGNOME E NOME …………………………………………………………… CLASSE 5^ B
1^
Domanda : Parla della flavescenza dorata della vite: agente eziologico, sintomo-danni,
importanza della patologia, possibilità di difesa-metodi di lotta.
Risposta (10 righe max)
2^Domanda : Parla della PSILLA: Danni, importanza, possibilità di difesa-metodi di lotta.
Risposta (10 righe max)
92
3rd
Question : Explain the difference between “improvement through selection” and
“improvement through genetic modification”
Risposta (10 righe max)
93
5. GRIGLIE DI VALUTAZIONE
6.1 Griglia di valutazione della prima prova
Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015
Classe: 5^ B
GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia A: "Analisi testuale"
INDICATORI DESCRITTORI 15/15
padronanza e uso
della lingua
Correttezza ortografica e morfologica
a) buona 2
B ) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1
Correttezza sintattica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
conoscenza dello
argomento e del
contesto
diriferimento
Conoscenza delle caratteristiche formali del testo
a) dimostra completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e
consapevolezza della loro funzione comunicativa
2,5
b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi formali 2
c) descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali del testo 1,5
d) dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali 1
Capacità logico-
critiche ed
espressive
Comprensione del testo
a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature
espressive
2,5
b) comprende in modo sufficiente brano 2–1,5
c) comprende superficialmente il significato del testo 1
Capacità di riflessione e contestualizzazione
a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con
ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali 3
b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2,5-2
c) offre sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1,5
d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento 1
Totale punteggio assegnato:
94
Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015
Classe: 5^ B
GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia B: "Articolo di giornale"
INDICATORI DESCRITTORI 15/15
padronanza e uso
della lingua
Correttezza ortografica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1
Correttezza sintattica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
conoscenza dello
argomento e del
contesto di
riferimento
Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica
a) sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le convenzioni e gli
usi giornalistici (cioè: uso dei dati, titolo, sottotitolo, riferimento al pubblico e
all’occasione)
2,5
b) padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici (…) 2
c) si attiene correttamente agli usi giornalistici (…) 1,5
d) non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico 1
Capacità logico-
critiche ed
espressive
Presentazione e analisi dei dati
a) sintetizza i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5
b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2–1,5
c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1
Capacità di riflessione e sintesi
a) dimostra capacità di riflessione critica e di approfondimento personale dei
dati
3
b) offre diversi spunti critici e di approfondimento personale dei dati 2,5-2
c) offre sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5
d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento personale 1
Totale punteggio assegnato:
95
Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015
Classe: 5^ B
GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia B: "Saggio breve"
INDICATORI DESCRITTORI 15/15
padronanza e uso
della lingua
Correttezza ortografica e morfologica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia ) 1
Correttezza sintattica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
conoscenza dello
argomento e del
contesto di
riferimento
Struttura e coerenza dell’argomentazione
a) imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la
redazione di un saggio breve
2,5
b) si serve consapevolmente degli elementi per la redazione di un saggio breve 2
c) padroneggia sufficientemente gli elementi per la redazione di un saggio
breve 1,5
d) non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve 1
Capacità logico-
critiche ed
espressive
Analisi e sintesi dei dati
a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5
b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2–1,5
c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1
Capacità di riflessione
a) dimostra buona capacità di riflessione critica e di approfondimento
personale dei dati 3
b) offre diversi spunti critici e di approfondimento personale dei dati 2,5-2
c) offre sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5
d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento personale 1
Totale punteggio assegnato:
96
Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015
Classe: 5^ B
GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia C: "Tema storico"
INDICATORI DESCRITTORI 15/15
padronanza e uso
della lingua
Correttezza ortografica e morfologica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia ) 1
Correttezza sintattica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
conoscenza
dell'argomento e
del contesto di
riferimento
Conoscenza degli eventi storici
a) piena (sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie) 2,5
b) sufficiente (sviluppa tutti i punti, sufficienti conoscenze) 2
c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve, sommarie conoscenze) 1,5
d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 1
Capacità logico-
critiche ed
espressive
Organizzazione della struttura del tema
a) Il tema è organicamente strutturato 2,5
b) il tema è sufficientemente organizzato 2–1,5
c) il tema è solo parzialmente organizzato 1
Capacità di riflessione, analisi e sintesi
a) presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e analisi personali 3
b) sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti 2,5 -2
c) ripropone correttamente la spiegazione dell’insegnante o
l’interpretazione del libro di testo senza apporti personali 1,5
d) non dimostra sufficienti capacità di analisi e sintesi 1
Totale punteggio assegnato:
97
Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015
Classe: 5^ B
GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia D: "Tema di ordine generale"
INDICATORI DESCRITTORI 15/15
padronanza e uso
della lingua
Correttezza ortografica e morfologica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5
C) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1
Correttezza sintattica
a) buona 2
b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5
c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale
a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3
b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2
c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
conoscenza
dell'argomento e
del contesto di
riferimento
Sviluppo dei punti della traccia
a) pieno (sviluppa esaurientemente tutti i punti) 2,5
b) sufficiente (sviluppa tutti i punti) 2
c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve) 1,5
d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 1
Capacità logico-
critiche ed
espressive
Chiarezza e organizzazione della struttura del tema
a) Il tema è chiaro e organicamente strutturato 2,5
b) il tema è sufficientemente chiaro e strutturato 2–1,5
c) il tema è disorganico e/o confuso (argomenti casualmente disposti) 1
Capacità di approfondimento e di riflessione
a) presenta diversi spunti di approfondimento critico personale e riflessioni
argomentate 3
b) dimostra una buona capacità di riflessione critica 2,5-2
c) dimostra sufficiente capacità di riflessione critica 1,5
d) non dimostra sufficiente capacità di riflessione/critica 1
Totale punteggio assegnato:
98
7.3 Griglia di valutazione della seconda prova
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI PRODUZIONI VEGETALI
CANDIDATO___________________________ CLASSE 5^ B
CONOSCENZE
Verifica non svolta 1
Frammentarie e gravemente lacunose 3
Superficiali 4-5
Essenziali, ma non approfondite 6-7
Sostanzialmente complete con qualche approfondimento 8
Complete, organiche articolate e con approfondimenti 9
COMPETENZE
Non applica le conoscenze minime 1
Applica le conoscenze minime in contesti semplici 2
Applica le conoscenze in modo corretto in contesti articolati 3
ABILITA’
Pur possedendo alcune conoscenze, non sa affrontare i compiti proposti, e non risolve i
problemi incontrati 0
Affronta i casi proposti in modo parziale e non sempre efficace 1
Sa risolvere semplici casi di studio 2
Risolve in maniera efficace casi di studio complessi 3
TOTALE/15
99
7.4 Griglia di valutazione della terza prova
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO___________________________ CLASSE 5^ B
MATERIA _____________________________
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO
PUNTI
(max 15)
CONOSCENZA
DEI CONTENUTI
DISCIPLINARI
Lo studente
dimostra di
possedere una
conoscenza dei
contenuti
disciplinari
Frammentaria e lacunosa Scarso 1
Parziale e poco corretta Insufficiente 2
Superficiale ed incerta Quasi
sufficiente 3
Essenziale ma corretta Sufficiente 4
Corretta e adeguata Buono 5
Completa e approfondita Ottimo 6
COMPETENZE E
ABILITA’
Lo studente
utilizza il
linguaggio
specifico ed
applica le
conoscenze in
modo
Confuso e scorretto nella
forma Scarso 1
Approssimativo ed incerto
anche nella forma Insufficiente 2
Semplice ma ordinato e
corretto Sufficiente 3
Organico e appropriato Buono 4
Sicuro e accurato anche
nella forma Ottimo 5
CAPACITA’
DI SINTESI E
RIELABORAZIONE
Lo studente
individua, collega
ed organizza i
concetti chiave in
modo
Frammentario e incompleto
Scarso 1
Semplice, con qualche
imprecisione Insufficiente 2
Coerente e
sostanzialmente corretto Sufficiente 3
Completa, efficace ed
accurata Buono 4
PUNTEGGIO TOTALE
/15
100
Il presente Documento è stato letto, discusso ed approvato dal Consiglio di Classe della 5^B nella
seduta del 14 maggio 2015.
Il Coordinatore Il Dirigente scolastico (prof.ssa Olga Loguercio) (prof.ssa Anna Bottaro)