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1 I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI SEZIONE TECNICA 35136 PADOVA - via M. Merlin, 1 Tel. 049 8685455 Fax 049 8685390 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe: 5^ B Anno scolastico: 2014-15 Agraria, Agroalimentare e Agroindustria Indirizzo : Produzioni e Trasformazioni

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I.S.I. DUCA DEGLI ABRUZZI

SEZIONE TECNICA

35136 PADOVA - via M. Merlin, 1 Tel. 049 8685455 – Fax 049 8685390

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe: 5^ B

Anno scolastico: 2014-15

Agraria, Agroalimentare e Agroindustria

Indirizzo : Produzioni e Trasformazioni

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Indice

1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO (estratto P.O.F.) – pag. 3

1.1 Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria

1.2 Storia e Identità dell'Istituto

2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE – da pag. 4

2.1 Composizione del Consiglio di Classe con elenco dei docenti, delle discipline insegnate

e relative firme

2.2 Variazioni del Consiglio di Classe nel triennio conclusivo

2.3 Composizione della Classe e provenienza degli alunni

2.4 Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite

2.5 Quadro orario

3. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE – da pag. 8

3.1 Situazione di partenza

3.2 Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta

3.3 Situazione dei crediti scolastici nelle classi terza e quarta

3.4 Temi e progetti pluridisciplinari

3.5 Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica

3.6 Metodologia CLIL

3.7 Criteri e strumenti di misurazione e valutazione

3.8 Attività integrative ed extracurricolari

3.9 Interventi di recupero e sostegno

3.10 Orientamento in uscita

4. VALUTAZIONE FINALE – da pag.14

4.1 Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti

4.2 Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta

5. CRITERI di ATTRIBUZIONE dei CREDITI – pag. 18

6. RELAZIONI FINALI dei DOCENTI e PROGRAMMI SVOLTI - da pag. 19

7. SIMULAZIONI TERZE PROVE da pag. 72 - GRIGLIE di VALUTAZIONE.- da pag. 93

7.1 Prima simulazione terza prova

7.2 Seconda simulazione terza prova

7.3 Griglie di valutazione della prima, seconda e terza prova

8. DOCUMENTI ALLEGATI 8.1 Testo della simulazione della prima prova

8.2 Relazioni riservate per la Commissione

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1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO (estratto P.O.F.)

1.1 Linee guida del piano dell’offerta formativa e obiettivi dell’istruzione agraria

L’Istituto favorisce lo sviluppo della persona in tutti i suoi aspetti. Si propone di fornire agli allievi

una base culturale ampia e una preparazione tecnica e professionale spendibile direttamente nel

mondo del lavoro e contemporaneamente idonea alla prosecuzione degli studi, specialmente nei

settori delle scienze e delle scienze applicate.

Recepisce le richieste di istruzione e formazione provenienti dal territorio e favorisce le attività

didattiche rivolte a studenti che manifestino specifici interessi o particolari carenze.

Svolge attività di orientamento e prospetta agli studenti ampi e diversificati sbocchi professionali e

diverse opzioni nel proseguimento degli studi, avvalendosi anche di proficui rapporti con

l’università, gli enti e le aziende del territorio.

Sviluppa in tutte le componenti scolastiche una sensibilità all’accoglienza.

Rinforza la consapevolezza della centralità dell’ambiente e dell’uso consapevole delle risorse. Ha

intrapreso il percorso qualità ai fini del miglioramento dei servizi e dei risultati.

Opera per migliorare il proprio ruolo nel territorio, anche nell’ambito della ricerca e dell’assistenza

tecnica e dell’educazione degli adulti, e per darne adeguata visibilità.

1.2 Storia e Identità dell'Istituto

La storia più che secolare dell'I.T.A.S. "Duca degli Abruzzi" inizia con l’attenzione che i monaci

Benedettini hanno avuto per l'agricoltura nel "Padovano". Nato nel 1864 come "Scuola Agraria"con

sede a Praglia, il "Duca degli Abruzzi" divenne Istituto Provinciale Agrario di Brusegana nel1874.

Dal 1883 al 1924 fu Regia Scuola Pratica di Agricoltura e dal 1924 al 1933 fu Regia Scuola Agraria

Media; da allora si è sempre proposto come punto di riferimento agro-ambientale per chi opera nel

nostro territorio. Nel 1933 divenne Regio Istituto Tecnico Agrario e come Istituto Tecnico è

pervenuto fino ad oggi.

Nel 1952 con Decreto del Presidente della Repubblica veniva riconosciuto, primo in Italia, l’Istituto

Professionale di Stato per l’Agricoltura “San Benedetto da Norcia “, specializzato nella

ortofloricoltura, nel vivaismo, nella meccanica e nell’avicoltura. In questi settori è stato punto di

riferimento tanto da aver promosso la nascita di manifestazioni fieristiche come il Flormart e le

MAV.

Nel 1999 nasce, in ottemperanza al D.P.R. 233/98 sul dimensionamento delle Istituzioni

scolastiche, l’I.S.I.S “Duca degli Abruzzi”, comprendente la sez. tecnica “Duca degli Abruzzi” e le

sezioni prof. “San Benedetto da Norcia” di Padova e di Piove di Sacco (quest’ultima viene ceduta

all’Istituto De Nicola di Piove di Sacco nel 2006). Le due sedi cittadine dell’Istituto distano fra loro

800 metri e sono poste alla periferia ovest della città di Padova, la sede tecnica in via M. Merlin 1 e

la sede professionale in via Cave 172, entrambe facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. Oltre

alle aule utilizzate per la didattica curricolare, vi sono numerose aule speciali, laboratori. La

didattica si avvale di strumenti tradizionali e di strumenti tecnologicamente avanzati: biblioteca,

laboratorio d’informatica, lavagne luminose, aula di disegno, rete telematica con collegamento

internet. A partire dallo scorso anno scolastico, in seguito all’adozione del registro elettronico, ogni

aula è provvista di un computer, quasi ogni aula poi è fornita della LIM.

L’azienda agraria ripartita tra tre sedi con i suoi 40 ettari totali di superficie è esemplificativa della

realtà agricola padovana e consente agli allievi un percorso didattico teorico-pratico completo e

organico.

4

2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

2.1 Composizione del Consiglio di Classe con elenco dei docenti, delle discipline insegnate e

relative firme

Materia Docente Ore

Sett.li

Firme

Lingua e Lettere italiane

Segala Negrini Roberto 4

Storia

Segala Negrini Roberto 2

Inglese Loguercio Olga 3

Scienze motorie Maggini Nicola 2

Matematica Gallo Maristella 3

Trasformazione dei

prodotti con laboratorio

di chimica

Bottegal Mariangela (Ferrara)

Lazzarini Romeo

3 (2*)

Produzioni vegetali con

laboratorio di

Agronomia

Tiso Lorenzo

Scaffidi Maria Rosaria

4 (3*)

Produzioni animali con

laboratorio di Zootecnia

Volini Vincenzo

Agosta Roberto

2(2*)

Economia, Estimo,

Marketing e Legislazione

Frison Raffaello

Massimino Giuseppe

3 (1*)

Biotecnologie agrarie con

laboratorio di

biotecnologie agrarie

Garcea Antonio

Scaffidi Maria Rosaria

3 (2*)

Gestione dell’ambiente e

del territorio

Frison Raffaello

2

Religione Braghetto Iles

Favaro Graziano (alternativa)

1

Sostegno Simeone Giancarlo 6

*10 ore di compresenza/esercitazioni

5

2.2 Composizione dei Consigli di Classe del triennio

Nel triennio la discontinuità nella composizione del Consiglio di Classe riguarda i docenti delle

discipline di Matematica, Trasformazione dei prodotti, Produzioni vegetali, mentre i docenti di

esercitazioni tecnico-pratiche variano nella maggior parte dei casi.

Materia Docenti Classe 3 Classe 4 Classe 5

Lingua e Lettere italiane Segala Negrini Roberto X X X

Storia Segala Negrini Roberto X X X

Inglese Loguercio Olga X X X

Matematica Ferronato Federica X

Matematica Gallo Maristella X X

Complementi di Matematica Della Vedova Francesca X

Complementi di Matematica Gallo Maristella X

Scienze motorie Maggini Nicola X X X

Trasformazione dei prodotti con

laboratorio di Chimica

Pagnesi Alfonso/Scarano

Emanuela*- Laboratorio con

Lazzarini Romeo

X

Trasformazione dei prodotti con

laboratorio di Chimica

Paghera Anita – Laboratorio con

Lazzarini Romeo X

Trasformazione dei prodotti con

laboratorio di Chimica

Szathvary Serena**/Bottegal

Mariangela***-– Laboratorio con

Lazzarini Romeo

X

Produzioni vegetali con laboratorio di

Agronomia

Mazzucato Claudia/Baglieri

Francesco**** - Esercitazioni con

Di Giovanni Gaetano

X

Produzioni vegetali con laboratorio di

Agronomia

Tiso Lorenzo - Esercitazioni con

Liotta Benedetto X

Produzioni vegetali con laboratorio di

Agronomia

Tiso Lorenzo - Esercitazioni con

Scaffidi X

Produzioni animali con laboratorio di

Zootecnia

Volini Vincenzo – Esercitazioni

con Cucuzza Luigi (terza e quarta),

Agosta Roberto (quinta)

X X X

Economia, Estimo, Marketing e

Legislazione

Frison Raffaello -Esercitazioni con

Massimino Giuseppe X X X

Genio rurale con laboratorio di Genio Bortolami Silvano – Esercitazioni

con Dal Prà Luigi Maria X X

Biotecnologie agrarie con laboratorio

di Biotecnologie agrarie

Stumpo Loredana – Esercitazioni

con Scaffidi Maria Rosaria

X

Biotecnologie agrarie con laboratorio

di Biotecnologie agrarie

Garcea Antonio – Esercitazioni con

Scaffidi Maria Rosaria X

Gestione dell’ambiente e del territorio Frison Raffaello X

Religione Braghetto Iles/ Chilin Nicola***** X X X

Sostegno Simeone Giancarlo X X X

*da aprile 2013 al termine delle lezioni

** da inizio anno a 08 novembre 2014

*** dal 12 novembre 2014 al termine della lezioni

**** da gennaio 2013 a fine anno

***** dal 18 marzo al termine delle lezioni; dal 19 settembre 2013 al 15 marzo 2014

6

2.3 Composizione della classe e provenienza degli alunni

La classe è composta da 26 studenti, di cui 2 femmine e 24 maschi.

Elenco studenti

1. ANTICO ALESSANDRO

2. BARBETTA GIUSEPPE

3. BATTAGLIA DENISE

4. BERTO MARCO

5. BOLDRIN GLORIA

6. BUSATTA FRANCESCO

7. CAPPUZZO GIACOMO

8. CASAROTTO FRANCESCO

9. CAVINATO DANIELE

10. DIOTTO FILIPPO

11. FARASIN RICCARDO

12. FASSINA NICOLO’

13. FRANCESCON DENIS

14. GOTTARDO MATTEO

15. GRIFALCONI MARCO

16. LAZZARETTI MATTIA

17. MANCIN EDOARDO

18. MILAN DENIS

19. MIOTTI MATTIA

20. MORELLO PIERGIORGIO

21. PARISOTTO DANIELE

22. PORCELLATO ANDREA

23. RIZZETTO NICOLO’

24. SANDONA’ MASSIMILIANO

25. SARTORE PIETRO

26. SCAVEZZON MARCO

Il percorso della classe nel triennio è rappresentato dalla seguente tabella.

Si evidenzia che, dopo un biennio difficile dove, dei 24 studenti iscritti, 6 non sono arrivati al

triennio, la composizione della classe è cambiata nella classe terza per l’inserimento di tre studenti

provenienti dalla classe 2^F e di quattro ripetenti della 3^B.

All’inizio del terzo anno uno studente si è trasferito alla sezione professionale dell’Istituto; poi,

durante il resto del percorso scolastico, la fisionomia della classe è rimasta invariata.

La componente femminile è numericamente inferiore (2 studentesse).

Sono presenti nelle classe due studenti con certificazioni.

Solo uno studente risiede nel comune di Padova, molti altri si spostano da comuni più lontani e

quotidianamente affrontano un viaggio, in qualche caso anche abbastanza lungo, per raggiungere la

sede scolastica.

Classe Iscritti stessa

classe

Iscritti da

altra classe Ritirati

Promossi a

giugno

Promossi a settembre dopo la

sospensione di giugno

Non

ammessi

Prima 24 0 1 8 11 4

Seconda 19 + 1 (2B) 0 13 6 1

Terza 27 3 (2F) + 4 (3B) 1 19 7 0

Quarta 26 0 0 21 5 0

Quinta 26 0 0 26

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2.4 Presentazione del profilo professionale: conoscenze e competenze trasversali acquisite

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, agroalimentare e

agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.

2. Organizzare attività produttive ecocompatibili.

3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e

assicurando tracciabilità e sicurezza.

4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi

produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.

5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto

ambientale.

6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività

agricole integrate.

7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni

ambientali e territoriali.

8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle

caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze di cui sopra sono sviluppate

coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. Nell’articolazione “Produzioni e

trasformazioni” vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione delle

produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti,

all’utilizzazione delle biotecnologie.

Il Diplomato può accedere a tutte le facoltà universitarie, con preferenza per agraria, veterinaria,

chimica, scienze forestali.

Il P.O.F. prevede anche il perseguimento dei seguenti obiettivi trasversali:

Il corso di studi promuove l’acquisizione della padronanza della lingua italiana scritta,

orale e tecnica, la conoscenza della lingua inglese e l'acquisizione di competenze logico-

matematiche per:

interpretare testi letterari, scientifici e tecnici;

imparare a porsi problemi e prospettare soluzioni;

maturare capacità logico-deduttive;

comprendere il linguaggio scientifico e tecnico;

analizzare i fenomeni naturali;

utilizzare strumenti informatici e telematici.

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2.5 Quadro orario

Gli studenti svolgono trentadue ore di lezione settimanali così suddivise:

3. PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE

3.1 Situazione di partenza

Dal punto di vista valutativo la classe è approdata all’anno conclusivo del percorso di studi con una

preparazione di base mediamente quasi discreta, pur se caratterizzata da vari livelli di competenze

raggiunte. Alla fine della classe quarta, infatti, dieci studenti avevano ottenuto una media dei voti

superiori al sette ed uno valutazioni superiori all’otto, dimostrando quindi in generale un

apprezzabile impegno.

Il primo periodo scolastico, però, ha visto una certa flessione rispetto alle aspettative rilevate alla

fine del quarto anno, in quanto, allo scrutinio di fine quadrimestre, solo tre studenti presentavano

una media dei voti superiore al sette.

Attualmente la maggior parte ha ripreso un ritmo regolare di lavoro ed è in fase di recupero per

ottenere risultati più soddisfacenti.

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Viene qui di seguito sintetizzato il quadro generale relativo alla situazione di partenza della classe.

Conoscenze Diversificate ma complessivamente sufficienti. Un gruppo di alunni, in alcune

materie, dimostra conoscenze di buon livello.

Competenze Le competenze relative all’area generale sono mediamente accettabili. Sufficienti

e in alcuni casi discrete le capacità di studio sul testo e quelle espressive scritte e

orali. Si notano in alcuni alunni difficoltà dovute a carenze pregresse.

Impegno L’impegno nello studio e l’applicazione non sono stati costanti per tutti gli

studenti: per alcuni sono soltanto sufficienti, per altri sono stati invece adeguati.

Diversi alunni dimostrano particolare impegno nelle materie di indirizzo e si sono

dedicati con vivace interesse a percorsi extracurriculari o al lavoro svolto durante

gli stages.

Profitto Il profitto risulta diversificato, discreto per alcuni alunni in tutte le materie,

complessivamente più che sufficiente per la maggioranza e sufficiente per i

rimanenti allievi. I risultati scolastici sono per diversi alunni condizionati da

lacune di base mai pienamente recuperate.

3.2 Situazione dei debiti formativi nelle classi terza e quarta

Tutti i debiti formativi contratti dagli studenti nelle classi prima e seconda sono stati saldati nel

corso della classe terza.

Nella classe terza 7 studenti su 26 hanno contratto debiti, tutti sanati a settembre (dopo la

sospensione di giudizio di giugno). Nella classe quarta 5 studenti su 26 hanno contratto debiti, poi

sanati a settembre (dopo la sospensione di giudizi di giugno). Ben 16 studenti non hanno mai

contratto debiti nel terzo e quarto anno.

La tabella seguente riporta un quadro riassuntivo del numero degli studenti e delle materie che

hanno avuto sospensione del giudizio nello scrutinio di giugno.

Materie Italiano Inglese Matematica Produzioni

vegetali

Trasformazione

dei prodotti

Classe terza 1 2 7

Classe quarta 2 4 2

3.3 Situazione dei crediti scolastici nelle classi terza e quarta

La classe presenta un quadro variegato con 17 studenti che al termine della classe quarta possono

vantare crediti superiori a 9 punti.

Numero studenti Credito relativo al secondo biennio (classe terza e quarta)

1 14

6 12

4 11

6 10

9 9

10

3.4 Temi e progetti pluridisciplinari

Tutti gli studenti hanno svolto, alla fine della classe quarta, attività di stage in strutture

extra – scolastiche. Lo stage ha avuto luogo nell’ultima settimana di lezione scolastica e si

è protratto per almeno due settimane.

Nella classe quinta lo stage è stato svolto nel periodo dall’11 al 16 febbraio.

Si riporta un prospetto riassuntivo delle aziende ospitanti.

Studente Aziende di stage QUARTA Aziende di stage QUINTA

1. ANTICO ALESSANDRO Az. Agricola SCACCO – Pontelongo

(PD)

Società Agricola VALDOLMO s.r.l.-

Pernumia (PD)

2. BARBETTA GIUSEPPE BOLDRIN Vivai – Saonara (PD) Azienda DUCA DEGLI ABRUZZI -

Padova

3. BATTAGLIA DENISE Latteria sociale CENTRO – Gazzo

P.no (PD)

4. BERTO MARCO DOMINIO di Bagnoli – Bagnoli di

sopra (PD)

Distillerie BONOLLO UMBERTO

SPA – Mestino (PD)

1. BOLDRIN GLORIA Ambulatorio Vet. OLTREBRENTA

A.P.– Noventa Padovana (PD)

Ambulatorio Vet. OLTREBRENTA

A.P. – Noventa Padovana (PD)

2. BUSATTA FRANCESCO Vivai e Garden BUSATTA –

Camisano Vicentino (VI)

Vivai e Garden BUSATTA –

Camisano Vicentino (VI)

3. CAPPUZZO GIACOMO AZ. Agricola SCACCO – Pontelongo

(PD)

Azienda Agr. BATTISTINI PAOLO –

Cona (VE)

4. CASAROTTO

FRANCESCO

Az. Agricola LA COLOMBARA –

Camisano Vicentino (VI)

Az. Agricola LA COLOMBARA –

Camisano Vicentino (VI)

5. CAVINATO DANIELE Az. Agricola F.lli ZANOVELLO -

Curtarolo (PD)

Az. Agricola F.lli ZANOVELLO -

Curtarolo (PD)

6. DIOTTO FILIPPO Vivai Piante BELLU’ – S. Giustina

in Colle (PD)

Vivai Piante BELLU’ – S. Giustina in

Colle (PD)

7. FARASIN RICCARDO TERRE GAIE SRL-Vò Euganeo(PD) TERRE GAIE SRL- Vò Euganeo (PD)

8. FASSINA NICOLO’ Vivai BORDIN – Villatora (PD) Azienda DUCA DEGLI ABRUZZI -

Padova

9. FRANCESCON DENIS Az. Agricola AI PRA’ – Maserà (PD) Az. Agricola AI PRA’ – Maserà (PD)

10. GOTTARDO MATTEO Vivai FRANCASCHETTO – San

Biagio di Teolo (PD)

Cantine dei Colli TRAMONTE SRL –

Teolo (PD)

11. GRIFALCONI MARCO Nuova Agricola GIRASOLE –

Selvazzano D. (PD)

Nuova Agricola GIRASOLE –

Selvazzano D. (PD)

12. LAZZARETTI MATTIA Az. Agricola TRE VALLI

(VERONESI) – S. Pietro in Gù (PD)

Soc. Agr. LA CASA VECCHIA S.S. –

Gazzo (PD)

13. MANCIN EDOARDO Cantina Soc. di PREMAORE –

Camponogara (VE) Fioreria LAURA – Camponogara (VE)

14. MILAN DENIS Antica Azienda Agricola di Fabio

CAVINATO – Arsego (PD)

MASCHIO GASPARDO SPA –

Campodarsego (PD)

15. MIOTTI MATTIA Latteria Sociale CENTRO – Gazzo

(PD)

Soc. Agr. agricola LA CASA

VECCHIA

16. MORELLO

PIERGIORGIO VARISCO SPA - Padova Az. Agricola AI PRA’ – Maserà (PD)

17. PARISOTTO DANIELE PRATO VERDE S.N.C. – Chioggia

(VE)

PRATO VERDE S.N.C. – Chioggia

(VE)

18. PORCELLATO ANDREA Stalla Associata F.lli BARBIERO -

Carbonara di Rovolon (PD)

Stalla Associata F.lli BARBIERO -

Carbonara di Rovolon (PD)

19. RIZZETTO NICOLO’ DOMINIO di Bagnoli S.S. – Bagnoli

di Sopra

20. SANDONA’

MASSIMILIANO

Azienda Agricola GREGANIA –

Gazzo (PD)

Az. Agr. NICOLIN LUIGO E PAOLO

– San Pietro in Gù (PD)

21. SARTORE PIETRO Azienda CAPEETO - Padova Az. Agr. SARTORE ANGELO –

Cittadella (PD)

22. SCAVEZZON MARCO Az. Agricola BALDON MIRCO –

Bagnoli di Sopra (PD)

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Le attività sono state organizzate dai tutor aziendali e dai docenti del Consiglio di classe. Gli

studenti della classe si sono dimostrati interessati e hanno tenuto comportamenti adeguati

alla situazione.

Al termine degli stage gli studenti hanno elaborato una presentazione in PowerPoint

sull’esperienza svolta. Alcuni allievi si sono serviti di tale relazione per definire l’argomento

iniziale del colloquio dell’Esame di Stato.

E’ stata svolta una UDA (Unità didattica di apprendimento) in collaborazione con tutto il

Consiglio di classe, della durata complessiva di 18 ore, dal titolo Presentazione in PPT di

un’esperienza lavorativa. Essa si è articolata nella stesura delle relazioni di stage sotto

forma di presentazione multimediale, seguita poi dall’ esposizione alla classe e ai docenti

coinvolti.

Nel corso della classe quarta due studenti hanno partecipato al progetto di alternanza scuola- lavoro “La vinificazione sul territorio con particolare attenzione alle cantine annesse ad

aziende agricole di pregio”. Il progetto si è concluso nel mese di dicembre del corrente

anno scolastico.

Altri due studenti nel corso della classe quarta hanno partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro “ Agricoltura Sociale”.

Uno studente nella classe quinta ha partecipato in attività di stage alla “Fiera internazionale

della bovina da latte”, tenutasi a Cremona (22-25 ottobre).

Due studenti nella classe quinta hanno partecipato alla “Gara nazionale di valutazione dei

bovini”, tenutasi Bastia Umbra (23-24 marzo).

Uno studente nella classe quinta ha partecipato in attività di stage alla “Fiera agricola” di Reggio Emilia (24 aprile).

Una studentessa ha partecipato alla XIV Gara di giudizio sul cavallo agricolo da tiro

pesante rapido tra Istituti tecnici e professionali agrari e Facoltà di agraria e veterinaria e

prove di manegevolezza ed addestramento tenutosi presso la sezione professionale “San

Benedetto da Norcia” (9 maggio).

Nell’ambito di un progetto relativo alla viticoltura gli studenti hanno svolto le attività di

vendemmia e di potatura nei vigneti della scuola; tali attività sono state accompagnate da

lezioni di approfondimento (classe IV e V).

Nell’ambito del progetto di Educazione alla Salute gli studenti hanno partecipato al Progetto Prevenzione Andrologica con l’equipe del prof. Foresta nell’Aula Magna della sede tecnica

(incontro e visita il 4 dicembre).

Nell’ambito del progetto di Educazione alla Sicurezza Stradale e alla Convivenza Civile, gli studenti hanno partecipato all’incontro con il commissario Marcato, avente per oggetto le

responsabilità civili e l’uso di droghe (lunedì 13 aprile).

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3.5 Strumenti, metodi, spazi e tempi della didattica

Il Collegio dei Docenti ha approvato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri:

dall’avvio delle lezioni al 25 gennaio e dal 26 gennaio a fine lezioni.

Nell’ultimo anno di corso sono previste complessivamente 32 ore settimanali di cui 10 di

esercitazione in compresenza con l’insegnante tecnico-pratico.

Il Consiglio di Classe ha fatto propri tutti gli elementi approvati dal Collegio dei Docenti e

contenuti nel POF. In particolare gli studenti, oltre all’ausilio dei libri di testo e alla frequentazione

dei vari laboratori della scuola durante le esercitazioni didattiche, hanno potuto fare esperienze in

diversi modi (uscite didattiche, stage) presso le strutture dell’azienda della scuola (stalla bovini,

cantina, frutteto e vigneto).

La classe, inoltre, ha partecipato, nel corso del triennio, a uscite didattiche presso alcune strutture

produttive zootecniche e frutticole. Le esperienze di attività di stage hanno portato gli studenti a

contatto con aziende specifiche di settore e strutture professionali pubbliche e private accreditate.

La metodica dell’apprendimento e delle esperienze si è articolata attraverso le lezioni frontali, la

simulazione di esercitazioni, le esercitazioni pratiche con attrezzi e strumenti e l’uso di supporti

informatizzati, la didattica attiva si è risolta spesso in esposizioni e lezioni fatte dagli studenti anche

attraverso l’uso integrato del computer e del proiettore presente in classe.

Le verifiche si sono articolate attraverso interrogazioni, relazioni orali e scritte, prove scritte e

grafiche, questionari, soluzioni di casi.

3.6 Metodologia CLIL

Come indicato nella Nota MIUR 4969 del 25 luglio 2014 - Norme transitorie (2014-2015) per il

quinto anno degli Istituti tecnici, è stato attivato l’insegnamento CLIL per una DNL di area di

indirizzo veicolata in lingua straniera.

L’insegnamento CLIL ha riguardato la disciplina di Biotecnologie Agrarie; esso è stato svolto

nell’arco del secondo quadrimestre ed è consistito in numero 12 di ore svolte.

I contenuti hanno riguardato informazioni di carattere generale, con riferimento alla trattazione

bilingue parti del programma concernente le Biotecnologie; ed in particolare il modulo – ud:

Applicazioni della Ingegneria genetica alle piante; OGM: motivazioni della ricerca genetica tesa

allo sviluppo di OGM, aspetti legislativi, controindicazioni ad uno sviluppo incontrollato e

principio di prevenzione.

Per quanto riguarda le modalità di svolgimento, sono state utilizzate varie tipologie di attività, p.es.:

lezione frontale, letture individuali, ricerche e produzione finale di un testo, discussione collettiva,

ascolti di materiale audio.

Le forme di verifica hanno privilegiato domande aperte sul programma svolto, simili alle modalità

proposte per lo svolgimento della terza prova d’esame per lo scritto e discussione guidata

sull’argomento per la valutazione orale.

La disciplina CLIL è stata oggetto della seconda simulazione di terza prova: la tipologia scelta dal

Consiglio di classe è stata la “B”; sono state proposte due domande in italiano e una in lingua

inglese, sulla base dei contenuti in lingua svolti e documentati.

VALUTAZIONI SULL’ESPERIENZA: la “novità” dell’insegnamento CLIL comporta per lo

studente una doppia difficoltà: oltre a quella insita negli argomenti tecnici che vengono trattati, si

aggiunge ovviamente quella linguistica. Essa, pertanto, è stata diversamente accettata dagli studenti

oltre che in base alle rispettive attitudini allo studio, anche in base alla propensione a “mettersi in

gioco”, nelle esposizioni orali o scritte, in una lingua diversa da quella usata quotidianamente.

L’argomento scelto quest’anno (OGM) richiedeva relativamente pochi termini linguistici specifici

da aggiungere al normale lessico, tuttavia non tutti gli studenti si sono impegnati

nell’apprendimento di questo nuovo vocabolario tecnico minimo. Per il futuro si ritiene sia

importante tarare meglio il livello di complessità dei contenuti.

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3.7 Criteri e strumenti di valutazione

Il Consiglio di Classe ha fatto propri i criteri di valutazione approvati dal Collegio dei Docenti e

contenuti nel POF.

Ogni docente ha predisposto proprie griglie di misurazione e valutazione dei risultati, inserendo

indicatori specifici per la propria disciplina o griglie comprendenti la valutazione di più discipline

nel caso di prove pluridisciplinari (vedere capitolo 7 - simulazioni prove d’esame).

In sintesi i criteri mirano a valutare i seguenti aspetti:

Espressione usuale Termine corretto Definizione del termine

Sapere

…possedere alcune

conoscenze formali/astratte CONOSCENZE

Acquisizione dei contenuti, cioè di principi, teorie, concetti,

termini, regole, procedure, metodi, tecniche.

E’ l’insieme di alcune conoscenze teoriche afferenti ad una

o più aree disciplinari.

Saper fare

…saper utilizzare in concreto

date conoscenze COMPETENZE

Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere

situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti”.

E’ l’applicazione concreta di una o più conoscenze teoriche

a livello individuale.

Saper essere

… saper organizzare le

conoscenze e le competenze

anche in situazioni interattive

CAPACITA’

Utilizzazione significativa e responsabile di determinate

competenze in situazioni organizzate in cui interagiscono più

fattori (attrezzature, strumenti) e/o più soggetti e si debba

assumere una decisione.

Capacità elaborative, logiche e critiche.

3.8 Attività integrative ed extracurricolari

La scuola propone molti corsi ed attività extracurricolari, a cui alcuni studenti hanno partecipato:

o FIERA CAVALLI – Verona (6 novembre)

o MOSTRA REGIONALE ZOOTECNICA – Vicenza (27 febbraio – 01 marzo 2015): 7

studenti.

o MOSTRA NAZIONALE DELLA CHIANINA – Bastia Umbra (26/27 marzo 2015): 2

studenti.

o CORSO SPECIALISTICO DI ZOOGNOSTICA - LA VALUTAZIONE DEL CAITPR

- presso la sede tecnica (laboratorio di zootecnia e azienda ) - (6 maggio 2015): 2

studentesse.

o FIERA ZOOTECNICA (1^ edizione)- Bastia di Ravenna (16-17maggio): una

studentessa.

14

L’Istituto ospita spesso convegni e manifestazioni.

La partecipazione degli studenti a tali momenti, unitamente alle visite tecniche, gli stage di settore,

le attività aziendali produttive e di trasformazione di tutti i settori ed in particolare di quello

zootecnico e vitivinicolo, ha stimolato la presentazione di argomenti introduttivi interdisciplinari

per l’inizio del colloquio dell’Esame di Stato.

A) Conferenze

Convegno “Le nuove imprese in Agricoltura” (Aula Magna sede Tecnica – 11 novembre)

Convegno ARAV - Associazione Allevatori: “Dairy Club Padova” (Aula Magna sede

tecnica - 5 dicembre): due studenti

B) Visite e viaggi d’istruzione

PRAGA (9 – 14 marzo)

Le uscite tecniche e le visite ad aziende di settore, indicate nella programmazione annuale e previste

per l’ultimo periodo scolastico, non sono state effettuate in quanto si è preferito, nella fase

conclusiva dell’anno, lasciare spazio alla didattica, al fine di consentire agli studenti di acquisire

una preparazione più approfondita in vista dell’esame finale e, soprattutto, di favorire forme di

recupero per gli studenti ancora in difficoltà.

3.9 Interventi di recupero e di sostegno

Durante l’ultimo anno, al termine del primo periodo, per gli studenti che presentavano delle

insufficienze, è stato proposto lo studio individuale oppure, per alcune discipline con maggior

numero di studenti in difficoltà, è stato effettuato il recupero in itinere. Nel corso del secondo

quadrimestre si sono poi svolte le prove per accertare il superamento del debito.

3.10 Orientamento in uscita

Giornata di orientamento “Scegli con noi il tuo domani” che si è tenuto presso la struttura Campus Agripolis di Legnaro – Università di Padova (13 febbraio).

Attività di informazione sugli incontri di orientamento delle varie facoltà tenute dall'insegnante della funzione strumentale.

15

4. VALUTAZIONE FINALE

4.1 Obiettivi generali, didattici e formativi raggiunti

La classe ha raggiunto un discreto grado di socializzazione e di coesione, nonostante il permanere di

atteggiamenti individualistici da parte di alcuni alunni; anche i nuovi arrivati nel corso degli anni si

sono integrati bene.

La disciplina è stata complessivamente rispettata, e ciò è dovuto anche all’affiatamento creatosi tra

studenti ed insegnanti nel corso del triennio. In alcune materie, tuttavia, si sono avuti momenti di

tensione e di contrasto con qualche docente, anche se poi tali situazioni si sono sempre risolte in

modo positivo.

Il percorso formativo della classe è stato caratterizzato da continuità didattica per buona parte delle

materie del triennio finale. In altre, quali Biotecnologie, Matematica e Produzioni e Trasformazioni

si è, però, evidenziato un avvicendamento annuale di insegnanti e, in particolare in quest’ultima

disciplina, la componente docente è variata spesso, addirittura anche durante lo stesso anno

scolastico. Tale situazione ha avuto ricaduta negativa sia sul regolare svolgimento della

programmazione didattica, sia sull’atteggiamento degli studenti nei confronti delle suddette materie.

Gli allievi hanno, infatti, faticato ad adeguarsi ai diversi metodi di insegnamento ed hanno

accumulato diverse lacune nel corso del triennio, arrivando con difficoltà a raggiungere gli obiettivi

didattici e formativi previsti.

L’interesse, la motivazione e la partecipazione alle attività svolte, anche se non omogenei, sono

risultati nel complesso soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda le materie tecniche. Solo

alcuni, possedendo delle limitate capacità di attenzione, hanno evidenziato l’inclinazione a

mantenere un atteggiamento passivo o a partecipare, a volte, in maniera disordinata.

Una parte degli alunni si è impegnata con regolarità ed efficienza nello studio; solo alcuni alunni

hanno evidenziato un’applicazione a volte superficiale, dimostrandosi non sempre diligenti

nell’eseguire i compiti assegnati sia in classe che nel lavoro domestico. E’ stato, pertanto,

necessario stimolarli ad un maggior impegno e ad una maggiore puntualità nello svolgere i propri

compiti.

Al termine del primo quadrimestre la maggior parte degli studenti mostrava voti sufficienti e, in

diversi casi, discreti ed anche buoni; solo alcuni di essi presentavano delle fragilità in qualche

materia.

Nell’ultimo periodo, dopo i recuperi in itinere, le formali informazioni alle famiglie, gli incontri

personali tra docenti e genitori della classe, la situazione per gli studenti con profitto insufficiente è

generalmente migliorata, come si è constatato nel corso della verifica interquadrimestrale.

16

Profilo sintetico della classe al termine del primo periodo (n. studenti per classe di profitto)

MATERIE <= 5

6 7 8 9 10

Lingue e letteratura italiana 2 20 3 1

Lingua inglese 2 9 3 2

Storia 2 11 13

Matematica 10 11 3 2

Produzioni Animali 3 16 6 1

Produzioni Vegetali 15 8 2 1

Trasformazione dei prodotti 3 11 4 8

Economia, Estimo, Marketing e

Legislazione

1 14 10 1

Biotecnologie Agrarie 6 16 4

Gestione dell’ambiente e del Territorio 12 13 1

Scienze Motorie e Sportive 18 8

Religione Cattolica o Attività Alternative Buono

Comportamento 3 5 17 1

Nell’ultimo periodo il profitto raggiunto è complessivamente positivo, ma non omogeneo nella

classe.

Vi è, infatti, all’interno della classe, una gruppo di alunni i cui risultati scolastici sono di livello

medio-alto in diverse discipline e che quindi si affacciano all’Esame di Stato con una preparazione

adeguata. Un paio di elementi di questo gruppo ha raggiunto livelli di capacità buoni in tutte le aree

disciplinari, sicuramente soddisfacendo gli obiettivi del C.d.C., e idonei per un efficace ingresso

all’Università.

La maggior parte degli studenti presenta un livello mediamente sufficiente; tra questi alcuni

mantengono qualche incertezza in una situazione nel complesso discreta. Solo pochi alunni

presentano, al momento, alcune situazioni disciplinari non pienamente sufficienti.

Per quanto riguarda, infine, l’impegno per la preparazione all’esame finale, la maggior parte degli

allievi sta dimostrando interesse, impegno e anche un apprezzabile grado di autonomia.

17

4.2 Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta

La valutazione complessiva si può ritenere mediamente sufficiente, pur se abbastanza diversificata.

Per circa un terzo della classe il profitto raggiunto è discreto o, in qualche caso, decisamente buono

in termini di conoscenze, competenze, capacità sia nelle discipline tecnico-professionali che in

quelle umanistiche.

Conoscenze Le conoscenze raggiunte dal gruppo-classe sono mediamente sufficienti, ma

comunque diversificate, a seconda degli studenti e delle diverse aree disciplinari.

Alcuni alunni, grazie al costante impegno e alle buone capacità di studio,

possiedono una conoscenza completa e approfondita dei contenuti delle singole

discipline; la maggioranza dimostra di conoscere gli argomenti in programma nelle

linee fondamentali; solo pochi allievi evidenziano incertezze in alcune materie.

Competenze Le competenze relative all’area generale sono mediamente discrete, in alcuni casi

soddisfacenti, in altri solo sufficienti. Nell’area tecnico-professionale risultano nel

complesso discrete, ma anche diversificate a seconda degli interessi che si sono

manifestati progressivamente negli studenti grazie alle molteplici esperienze da loro

fatte durante il corso di studi.

Capacità Le capacità raggiunte in tutte le aree disciplinari, soprattutto in quelle pratiche, sono

decisamente buone per una parte degli studenti; diversificate, da medie a sufficienti,

nei rimanenti alunni. Solo alcuni evidenziano ancora qualche incertezza nel

compiere autonomamente i passaggi più complessi di un compito assegnato.

Impegno L’impegno ed il profitto sono stati in generale accettabili, ma non omogenei nella

classe. Diversi studenti hanno dimostrato un impegno serio e proficuo nello studio.

Solo pochi alunni hanno evidenziato un’applicazione frammentaria e superficiale e,

a volte, un atteggiamento di scarsa partecipazione e demotivazione che ha richiesto

continui richiami per una conclusione positiva dell’anno scolastico.

Profitto Diversificato, mediamente quasi discreto e buono per una parte degli studenti; solo

pochi presentano un profitto appena sufficiente in qualche disciplina.

Il lavoro svolto nella classe ha consentito di portare a buon fine quanto programmato in termini di

contenuti e di apprendimenti in quasi tutte le discipline, compatibilmente con i tempi a

disposizione. Il percorso scolastico ha permesso di conseguire obiettivi di conoscenza sufficienti per

tutti gli studenti e, per quelli più diligenti, interessati e attenti, il profitto è risultato buono. Solo per

pochi, in alcune discipline, permane una frammentarietà delle conoscenze e difficoltà, anche se non

gravi, di contestualizzazione.

Per un maggior dettaglio si rinvia alle relazioni personali sulle singole materie.

18

5. CRITERI di ATTRIBUZIONE dei CREDITI

Il Consiglio di Classe ha attribuito ad ogni alunno, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre

anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi,

denominato credito scolastico. Tale punteggio è stato dato secondo i dettami del D.M. 22/5/2007 n.

42.

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M=6 '3-4 '3-4 '4-5

6<M≤7 '4-5 '4-5 '5-6

7<M≤8 '5-6 '5-6 '6-7

8<M≤9 '6-7 '6-7 '7-8

9<M≤10 '7-8 '7-8 '8-9

Per i crediti da assegnare all'interno delle fasce di attribuzione il Consiglio di Classe prende in

considerazione i seguenti elementi:

1. frequenza alle lezioni

2. impegno, partecipazione al dialogo educativo

3. partecipazione ad iniziative complementari ed integrative della didattica curricolare ed

extracurricolare organizzate all’interno della scuola di appartenenza in quanto parte integrante

dell’offerta formativa.

In ogni caso il Consiglio di Classe valuta le singole situazioni per ogni elemento utile alla

definizione del merito scolastico in riferimento al quadro complessivo della valutazione di ogni

alunno, con riguardo a conoscenze, competenze e capacità critiche maturate.

In presenza di credito formativo il Consiglio di Classe può elevare il punteggio fino al punto più

alto della banda di oscillazione.

Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza maturata al di fuori della scuola, coerente

con l’indirizzo di studi del corso cui si riferisce l’Esame di Stato e debitamente documentata dagli

enti, associazioni, istituzioni presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera.

E’ da rilevare che gli studenti hanno prodotto anche quest’anno un numero elevato di esperienze

formative sia entro la scuola (percorsi curricolari ed extracurricolari) che esterne. Le certificazioni

presentate saranno attentamente valutate dal Consiglio di Classe.

19

6. RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI E PROGRAMMI SVOLTI

Relazione finale di Italiano e Storia……………………………………………...…….pag. 20 Programma svolto di Italiano ………………………………….……………………….pag.23

Programma svolto di Storia ………………………………………….…………......….pag. 23

Relazione finale di Inglese …………………………………………..…………..…….pag. 24

Programma svolto di Inglese ………………………………………………………….pag. 30

Relazione finale di Matematica ……………………………………………………….pag. 31 Programma svolto di Matematica ……………………………………………….…….pag. 34

Relazione finale e Programma svolto di Produzioni Vegetali…………………..…….pag. 36

Relazione finale di Estimo Agrario …...……………………………………………….pag. 44 Programma svolto di Estimo Agrario ……………………………...………………….pag. 47

Relazione finale di Gestione Ambiente e Territorio ……….………………………….pag. 48

Programma svolto di Gestione Ambiente e Territorio …………...…..……………….pag. 51

Relazione finale di Produzioni Animali ……………………………………………….pag. 52

Programma svolto di Produzioni Animali …………………………………………….pag. 59

Relazione finale di Biotecnologie Agrarie …………………………………………….pag. 60 Programma svolto di Biotecnologie Agrarie ………………………………………….pag. 63

Relazione finale di Trasformazione dei Prodotti ……………………………..……….pag. 64 Programma svolto di Trasformazione dei Prodotti ………………………………...….pag. 68

Relazione finale e Programma svolto di Scienze Motorie e Sportive…………...…….pag. 70

Relazione finale di Religione Cattolica………………………………………….……………. Programma svolto di Religione Cattolica ………………………….……………(in allegato)

20

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia: Lettere

Insegnante: prof. Segala Negrini Roberto

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Sono il loro insegnante di Lettere dalla classe Prima (sebbene 7-8 studenti siano arrivati più tardi,

quasi tutti nel Triennio, da altra classe).

In questa classe ci sono sempre stati dei problemi legati alla disciplina, che non si sono mai risolti

del tutto, neanche nell’ultimo periodo: difficoltà di autocontrollo, disordine, scarsa attitudine alla

concentrazione e ad uno sforzo di attenzione continuo e intenso; forte tendenza a farsi trovare fuori

dall’aula o a chiedere di uscirne per i più svariati motivi; partecipazione attiva alla lezione piuttosto

sporadica e tutt’altro che convinta … Anche gli elementi migliori, che ci sono, hanno risentito di

questo clima sfavorevole, rendendo meno di quanto avrebbero potuto, ma anche per responsabilità

propria. Che poi, sul piano strettamente umano, affettivo, della vivacità più positiva, direi simpatica,

essi abbiano fornito abbondanza di testimonianze, è un altro discorso. A loro merito, comunque, va

ascritta la capacità di auto organizzarsi i tempi e la distribuzione delle interrogazioni, essendomi

quasi sempre trovato davanti dei “volontari”.

Lo studio a casa, molto spesso, è stato, per la gran parte di loro, un impegno cui far fronte di

necessità, quindi non molto approfondito né particolarmente interessato; tuttavia questo lato del

rapporto didattico è sempre risultato accettabile, in generale.

FINALITA’ DELLE DISCIPLINE

In sintesi, sia per l’Italiano sia per la Storia, l’obiettivo è stato quello di ottenere dagli studenti la

capacità di esporre, anche per iscritto, in maniera chiara, precisa e ragionata, i contenuti delle

materie, e, per quanto possibile, di fare in modo che essi potessero riorganizzare, rielaborare

criticamente e autonomamente quanto veniva loro proposto e successivamente dovevano studiare.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI

A- Competenze di base:

- esposizione orale e scritta quanto meno corretta;

- comprensione dei testi;

- acquisizione del metodo di studio.

B- Conoscenze:

- per l’Italiano, la metrica dell’endecasillabo e la letteratura tra Otto e Novecento; per Storia, i concetti – base della storiografia, i contributi multidisciplinari necessari alla

comprensione della materia, i fatti e le idee riguardanti l’età a cavallo fra Otto Novecento.

C- Capacità:

- di sostenere un confronto, un colloquio nell’ambito letterario e storico;

- di elaborare un testo scritto. D- Obbiettivi minimi:

- su tutto quanto detto precedentemente il raggiungimento di un livello di sufficienza.

21

CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Ad oggi, le ore di lezione effettivamente svolte risultano essere:

Italiano: 121

Storia: 56

Durante queste ore di lezione ci sono state spiegazioni, interrogazioni orali, prove scritte, visioni di

film, discussioni varie.

CRITERI METODOLOGICI E STRUMENTI DI LAVORO

Ho impostato il mio lavoro , sostanzialmente, sulle lezioni frontali, l’uso degli Appunti, qualche

esercitazione a casa e a scuola, riflessioni collettive, usando molto la lavagna e talvolta dei sussidi

audiovisivi.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

(livelli di padronanza)

INDICATORI NON

RAGGIUNTO

BASE INTERMEDIO AVANZATO

comprensione

scritta

Difficoltà più o

meno gravi

nell’interpretazione

dei testi

Capacità di

capire testi

semplici e non

troppo ampi

Discreta capacità di

comprendere testi

scritti di varia natura

Riuscire a

cogliere anche

gli aspetti più

complessi di un

testo scritto

comprensione

orale

Scarsa prontezza

nel cogliere il

significato della

comunicazione

Riuscire a

corrispondere

ad un

interlocutore

che si esprima

in modo

semplice e

concreto

Riuscire a sostenere

abbastanza

disinvoltamente un

confronto diretto con

l’interlocutore

Comprendere e

metabolizzare

anche le proposte

più ostiche e

sfaccettate

produzione

scritta

Mancanza di

precisione, ordine,

chiarezza

Elaborare un

testo

abbastanza

preciso e chiaro

pur se non

approfondito

Elaborare un testo

abbastanza

ampio,personalizzato

e sostanzialmente

preciso

Capacità di

stendere un testo

ampio

particolareggiato

e assolutamente

corretto

produzione

orale

Scarsa fluidità,

lessico povero e

difficoltà a

sostenere in un

tempo ragionevole l’elocuzione

Essere in grado

di comunicare

per un tempo

minimo con

semplice chiarezza.

N.B.: i suddetti

quattro criteri

vanno intesi

anche come

“Obiettivi

minimi”

Esporre i contenuti

delle discipline in

modo abbastanza

sicuro e autonomo

Sviluppare un

ragionamento

critico, razionale,

nel caso anche

articolato e ricco di sfumature

22

MODALITA’ DI VALUTAZIONE

(griglia di valutazione)

COMPRENSIONE/PRODUZIONE CONTENUTI LINGUAGGIO

VOTO

1-2 Scarsissime scarsissimi scarsissimo

3 gravi difficoltà molto lacunosi gravemente

scorretto

4 frammentarie e carenti molto limitati scorretto

5 incomplete e parziali lacunosi e modesti incerto

6 (obiettivi

minimi)

essenziali ma accettabili adeguati ma non

approfonditi

globalmente

accettabile

7 abbastanza complete appropriati corretto

8 Complete sicuri solido e preciso

9 complete e precise approfonditi ampio, preciso e

ricco

10 notevoli approfonditi e

originali

estremamente

valido

ATTIVITA’ DI RECUPERO

- Recupero curricolare ( in itinere)

- Studio individuale

VALUTAZIONE DEGLI ESITI

Allo scopo di valutare i risultati dell’apprendimento degli studenti, ho utilizzato lo strumento

didattico delle interrogazioni orali, dei compiti scritti e del controllo dei quaderni, ma anche di

qualche contributo dal posto.

Padova, 14/05/15

L’insegnante

Roberto Segala Negrini

23

PROGRAMMA DI ITALIANO

Insegnante: Prof. Segala Negrini Roberto

Classe: VB

A.S.: 2014/2015

Libro di testo: “Letteratura +”, volume terzo, M.Sambugar-G.Salà, edizioni La Nuova Italia

L’età del Positivismo: Naturalismo e Verismo. E. Zolà, dall’Assommoir: “Gervasia

all’Assommoir”. G.Verga, da Vita dei campi: “Fantasticheria”; da Novelle rusticane: “La Roba”. La

Scapigliatura. E.Praga. da Penombre: “Preludio”. Simbolismo, Estetismo e Decadentismo.

C.Baudelaire, da I fiori del male: “Spleen” e “Corrispondenze”. A.Rimbaud, da Poesie: “Vocali”.

S.Mallarmé, da Poesie: “Brezza marina”. G.Pascoli, da Myricae: “Lavandare”, “X agosto”,

“L’assiuolo”, “Temporale”, “Novembre”, “Il lampo”; dai Canti di Castelvecchio: “La mia sera” e

“Nebbia”. G.D’Annunzio, dalle Laudi: “La sera fiesolana” e “La pioggia nel pineto”. Il

Crepuscolarismo. S.Corazzini, da Piccolo libro inutile: “Desolazione del povero poeta

sentimentale”. A.Palazzeschi, da L’incendiario: “E lasciatemi divertire”. D.Campana, dai Canti

orfici: “La chimera”. La narrativa della crisi. F.Kafka, da La metamorfosi: “Il risveglio di Gregor”.

J.Joyce, da Ulisse: “L’insonnia di Molly”. V.Woolf, da Gita al faro: “La signora Ramsay”. R.Musil,

da L’uomo senza qualità: “Ulrich e l’uso più appropriato delle sue capacità”. Le Avanguardie.

Espressionismo, Futurismo, Dadaismo, Surrealismo. F.T.Marinetti, dal Manifesto del Futurismo

(1909): “Aggressività, audacia, dinamismo”; da Zang Tumb Tumb: “Il bombardamento di

Adrianopoli”. V.Majakovskij: “La guerra è dichiarata”. T.Tzara, dal Manifesto del Dadaismo: “Per

fare una poesia dadaista”. I.Svevo, da Una vita: “L’insoddisfazione di Alfonso”; da Senilità:

“Amalia muore”; da La coscienza di Zeno: “ Prefazione e Preambolo”. L.Pirandello, da

L’umorismo: “Il sentimento del contrario”; da Novelle per un anno: “La patente” e “Il treno ha

fischiato”. G.Ungaretti, da L’allegria: “Veglia”, “Sono una creatura”, “I fiumi”, “Mattina”,

“Soldati”. E.Montale, da Ossi di seppia: “I limoni”, “Non chiederci la parola”, “Meriggiare pallido

e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”; da Le occasioni : “La casa dei doganieri”.

N.B.: di ogni autore, la vita e le opere.

PROGRAMMA DI STORIA

Insegnante: Prof. Segala Negrini Roberto

Classe: VB

A.S.: 2014/2015

Libro di testo: “Raccontare la Storia”, volume terzo, U.Diotti, edizioni De Agostini.

Sintesi riguardo a: Rivoluzione francese; età napoleonica; Restaurazione. Processo risorgimentale e

problemi dell’Italia post unitaria. L’Europa fra Otto e Novecento e in particolare la Belle Epoque.

Panorama culturale fra Otto e Novecento. Avanguardie artistiche del Primo novecento e la nuova

economia mondiale. La nascita della società di massa. I nuovi partiti politici: socialisti, anarchici,

nazionalisti; il movimento per l’emancipazione femminile. La chiesa cattolica e la modernità, in

particolare nella persona dei papi Pio IX, Leone XIII, Pio X. Imperialismo e colonialismo fra Otto e

Novecento, particolarmente per quanto concerne U.S.A., Cina e Giappone. L’età di G.Giolitti. La

Prima guerra mondiale. La Rivoluzione russa. Lo stalinismo. Il primo Dopoguerra in Europa,

segnatamente la Repubblica di Weimar. La Crisi del ’29 e la politica di F.D.Roosevelt. I

totalitarismi: il Fascismo e il Nazismo.

Padova, 14/05/15

L’insegnante Gli studenti

Roberto Segala Negrini

24

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia: Inglese

Insegnante: prof. ssa Loguercio Olga

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Nel corso del triennio la classe si è dimostrata complessivamente adeguata nel comportamento e

nella partecipazione alla vita scolastica, sebbene non siano mancati momenti di tensione o vivacità

che, comunque, si sono sempre risolti in modo positivo. Molti alunni si sono mostrati interessati e

disponibili al dialogo educativo e, grazie al desiderio di migliorare le proprie competenze

linguistiche, sono riusciti in gran parte a superare le lacune e le difficoltà che li caratterizzavano

all’inizio del triennio. Un piccolo gruppo di studenti si è, invece, rivelato passivo nell’interesse e

poco disponibile al confronto ed ha avuto bisogno di continui controlli, stimoli e sollecitazioni ad

operare di più e meglio. Ciò è imputabile anche alla mancanza di elementi particolarmente trainanti

che potessero costituire da stimolo per quelli più deboli e meno motivati.

Dal punto di vista valutativo, la classe si attesta su livelli mediamente più che sufficienti. In questo

quadro sostanzialmente positivo sono, comunque, emerse delle differenze tra i singoli elementi,

alcuni dei quali si sono evidenziati per un buon rendimento scolastico e per una certa costanza e

serietà nello studio. Vi è, poi, una fascia consistente di alunni che si sono impegnati con metodo ad

affinare le proprie capacità espressive e comunicative in lingua, raggiungendo un livello

complessivo quasi discreto.

Infine solo un esiguo gruppo di studenti ha mostrato superficialità e discontinuità nell’impegno,

continuando quindi a presentare carenze espressive, lacune pregresse e preparazione appena

sufficiente.

2. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA

Lo studio della lingua inglese concorre a far conseguire, al termine del percorso quinquennale di

istruzione tecnica agraria, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale

e professionale dello studente: utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai

percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; stabilire

collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva

interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; individuare ed utilizzare le moderne

forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e

agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; utilizzare le reti e gli strumenti informatici

nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; saper interpretare il proprio

autonomo ruolo nel lavoro di gruppo.

3. RISULTATI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI

Gli obiettivi disciplinari individuati all’inizio dell’anno scolastico sono stati raggiunti da quasi tutti

gli studenti almeno in forma minima e, per alcuni, in modo soddisfacente. Nel complesso si è

rilevato un generale miglioramento di conoscenze, competenze e capacità rispetto alla situazione di

partenza che, come già evidenziato, si presentava diffusamente lacunosa.

In particolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

25

COMPETENZE DI BASE

Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi ed utilizzare i linguaggi settoriali

relativi ai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti professionali.

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediali, anche con riferimento alle strategia espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali

Individuare ed utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati

per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

All’interno della classe alcuni studenti possiedono buone competenze linguistiche, si esprimono

con una certa fluidità, usando il lessico tecnico in modo appropriato e sono anche in grado di

affrontare lo studio con un adeguato metodo di lavoro.

La maggior parte della classe è in grado di comprendere in modo globale testi di argomento tecnico,

ma si esprime in modo semplice e non sempre corretto, soprattutto nella forma scritta che risulta, a

volte, poco precisa nella grammatica e nell’ortografia. Una piccola parte degli studenti presenta

ancora qualche difficoltà nell’ affrontare autonomamente lo studio di testi tecnici, si esprime in

modo incerto e talvolta poco corretto.

CONOSCENZE:

Un piccolo numero di studenti possiede una conoscenza sicura dei contenuti dell’area tecnica

specifica ed esprime i concetti basilari in modo efficace; la maggior parte ha dimostrato di

conoscere gli argomenti proposti nelle linee fondamentali; alcuni evidenziano ancora conoscenze

frammentarie che riorganizzano ed espongono con difficoltà.

CAPACITÀ:

La classe è complessivamente in grado di relazionare nella lingua straniera i contenuti svolti ed

anche le esperienze di stage. In particolare, ai vari livelli sopra indicati, gli studenti sono in grado

di:

discutere argomenti di carattere tecnico relativi al loro piano di studi, fornendo informazioni tratte dal testo in uso e dalle proprie esperienze scolastiche e lavorative, ovviamente a vari

livelli di competenza;

leggere e comprendere, almeno in modo sommario, testi tecnici di indirizzo, utili al futuro perito agrario nell’ambito delle proprie attività lavorative;

riassumere e rielaborare per iscritto i concetti appresi, anche in modo semplice, rispondendo a domande aperte o a risposta multipla;

utilizzare in modo più o meno approfondito la lingua inglese del settore agro-ambientale

riguardo a problematiche di carattere specifico.

Hanno inoltre acquisito una progressiva autonomia nella scelta e nell’organizzazione delle proprie

attività di studio.

OBIETTIVI MINIMI:

Le competenze essenziali previste nella programmazione iniziale hanno riguardato i seguenti

aspetti:

La comprensione del significato globale di testi di vario tipo, compreso quelli orali, anche riferiti agli interessi specifici di indirizzo, individuando alcune informazioni specifiche.

L’esposizione di argomenti noti anche di indirizzo, nonché la descrizione di esperienze fornendo brevi opinioni personali, usando strutture morfosintattiche basilari e servendosi di

un lessico adeguato.

26

La produzione di semplici testi scritti su argomenti noti di indirizzo, applicando con una sufficiente autonomia le regole di base di grammatica e sintassi e utilizzando un lessico

adeguato alla situazione comunicativa.

4. CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Sono stati svolti tutti gli argomenti di microlingua indicati nella programmazione iniziale,

ampliandoli ed integrandoli con informazioni tratte dalle esperienze lavorative e scolastiche degli

studenti. Sono stati affrontati i problemi riguardanti l’industria alimentare e casearia in particolare

(ottobre/novembre); esempi di prodotti tipici quali il latte, il burro, il formaggio

(dicembre/gennaio); la produzione del vino (febbraio/marzo); l’allevamento del bestiame

(aprile/maggio). Gli alunni hanno, inoltre, svolto un’attività di stage relazionandola con un breve

riassunto in lingua inglese. Tale relazione è stata poi esposta con una presentazione in Powerpoint

ed è stata valutata come prodotto finale dell’UDA pluridisciplinare indicata nella programmazione

del Consiglio di classe.

Alla data attuale sono state effettivamente svolte 84 ore di lezione.

I contenuti specifici affrontati sono elencati in dettaglio nel programma svolto firmato

dall’insegnante e dagli studenti rappresentanti di classe.

Tutti gli argomenti trattati possono essere correlati ad altre discipline di indirizzo, permettendo

quindi di affrontare in inglese argomenti già noti agli studenti, al fine di favorire un apprendimento

sempre più integrato ed approfondito.

5. CRITERI METODOLOGICI E STRUMENTI DI LAVORO

Le unità di apprendimento sono state sviluppate attorno a tre componenti fondamentali: una

componente tematica e testuale, una serie di abilità di studio, una competenza linguistica.

La metodologia proposta ha cercato di sviluppare negli studenti una capacità di lettura che permetta

loro di affrontare la documentazione tecnico-scientifica in lingua inglese. A tal fine sono stati

utilizzati i seguenti strumenti didattici:

lezione frontale, con svolgimento di esercitazioni in classe e a casa;

lettura e traduzione di testi di carattere tecnico corredati da attività di comprensione del testo;

formulazione di domande e risposte relative agli argomenti;

esercizi di sviluppo lessicale;

attività per il potenziamento delle abilità comunicative;

richiami di carattere grammaticale.

Strumenti di lavoro utilizzati: Libro di testo, documenti, immagini, riproduzioni, esercizi di diverse

tipologie, videoproiettore, computer, materiale prodotto dall’insegnante.

27

6. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

NOTA: I livelli evidenziati in grassetto si riferiscono agli obiettivi minimi.

LIVELLI DI PADRONANZA

Indicatori

NON

RAGGIUNTO

BASE INTERMEDIO AVANZATO

COMPRENSIONE

SCRITTA

Comprende

parzialmente le

informazioni

richieste,

confondendo il

significato di

termini di uso

corrente

Comprende il

significato globale

del testo pur

individuando solo

alcune

informazioni

specifiche. Sa

riconoscere il tipo

di testo e ne

individua scopo e

destinatario

Comprende il

significato globale

del testo

individuandone

tutte le

informazioni

specifiche. Sa

riconoscere il tipo

di testo e ne

individua scopo e

destinatario.

Comprende tutte le

informazioni

esplicite e implicite

e inferisce il

significato di

lessemi non noti; sa

utilizzare strategie di

lettura diversificate

ed efficaci.

COMPRENSIONE

ORALE

Comprende il

significato

globale del testo

individuando

alcune delle

informazioni

principali

Comprende il tipo

di testo ed il

contesto

comunicativo

(registro, scopo e

destinatario)

Riconosce e

comprende tutte le

informazioni

esplicite richieste

ad alcune implicite

Comprende tutte le

informazioni

implicite ed

esplicite, inferendo

il significato di

elementi non noti e

sa utilizzare

strategie di ascolto

diversificate ed

efficaci

PRODUZIONE

ORALE

Interagisce in

semplici contesti

comunicativi

usando con fatica

strutture

morfosintattiche

elementari

servendosi di un

lessico limitato

Interagisce nei

contesti

comunicativi

usando strutture

morfosintattiche

essenziali ed il

lessico essenziale

necessario alla

comunicazione

Interagisce in

situazioni

comunicative di

diversa complessità

usando strutture

morfosintattiche e

lessico adeguati

allo scopo e al

destinatario con

discreta autonomia

Interagisce in modo

autonomo ed

efficace in situazioni

diverse, offrendo

spunti di originalità

e usando strutture

morfosintattiche

articolate e lessico

ricco e pertinente

PRODUZIONE

SCRITTA

Elabora i testi

applicando, in

modo non sempre

corretto, le regole

di grammatica e

sintassi, usando

un lessico

limitato

Elabora i testi

applicando

autonomamente le

regole di base,

utilizzando un

lessico semplice e

adeguato alla

situazione

comunicativa

Elabora i testi con

discreta

padronanza delle

strutture

morfosintattiche e

una buona varietà

lessicale.

Elabora i testi con

autonomia

espressiva,

correttezza formale,

ricchezza lessicale e

spunti di originalità.

28

7. MODALITA’ DI VALUTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE

VOTO COMPRENSIONE

PRODUZIONE

CONTENUTI MORFOSINTASSI

LESSICO

FLUENCY

PRONUNCIA

1 - 2 Scarsissima la

comprensione e

produzione di messaggi

e informazioni

Scarsissima la

conoscenza dei

contenuti

Scarsissima la

conoscenza della

morfosintassi e del

lessico

Esposizione molto

stentata con numerosi e

gravi errori di pronuncia

3 Gravi difficoltà nella

comprensione e

produzione di messaggi

e informazioni

Molto

frammentaria e

limitata la

conoscenza dei

contenuti

Uso della

morfosintassi

con gravi errori e

lessico molto

inadeguato

Esposizione molto

impacciata e contorta

con pronuncia scorretta

4 Frammentaria e carente

la comprensione e

produzione di messaggi

e informazioni

Contenuti molto

limitati e

decisamente

inadeguati

Uso scorretto della

morfosintassi e del

lessico

Esposizione difficoltosa

e poco chiara; scorretta

la pronuncia

5 Incompleta e parziale la

comprensione e

produzione di messaggi

e informazioni

Lacunosi e

modesti i

contenuti

Incerta la conoscenza

delle strutture

linguistiche e del

lessico

Poco scorrevole

l'esposizione con errori

di pronuncia

6 Essenziale ma

accettabile

la comprensione e

produzione di

messaggi e

informazioni

Adeguata ma

non

approfondita la

conoscenza dei

contenuti

Conoscenza globale

ma

non approfondita

della

morfosintassi e del

lessico

Esposizione semplice,

ma

abbastanza scorrevole

con qualche errore

nella

pronuncia

7 Abbastanza completa la

comprensione e

produzione di messaggi

e informazioni

Appropriata la

conoscenza dei

contenuti

Corretto l'uso delle

strutture linguistiche e

del lessico

Sicura l'esposizione pur

se con qualche

inesattezza nella

pronuncia

8 Completa la

compr./prod.di messaggi

e informazioni

Sicura la

conoscenza dei

contenuti

Uso sicuro e preciso

della morfosintassi e

del lessico

Fluente e chiara

l'esposizione con

qualche imprecisione

9 Completa e precisa la

compr./prod.di messaggi

e informazioni

Approfondita la

conoscenza dei

contenuti

Ampia la conoscenza

della morfosintassi e

del lessico

Sicura e personale

l'esposizione

10 Notevole la capacità di

compr./prod.di messaggi

e informazioni

Approfondita,

ampia e

personale la

conoscenza

dei contenuti

Estremamente

appropriato l'uso della

morfosintassi e del

lessico

Esposizione molto

fluente

e articolata; eventuali

imprecisioni irrilevanti

29

8. ATTIVITA’ DI RECUPERO

Per i casi di insuccesso nell’attività di apprendimento da parte degli studenti, sono state previste le

seguenti tipologie di intervento didattico:

Recupero curricolare (in itinere)

Nelle ore curricolari si è proceduto alla revisione per tutta la classe dei concetti non compresi, con

particolare attenzione a quelli fondamentali; si è effettuata la ripresa ciclica dei contenuti con

momenti di ripasso e riepilogo; si sono concentrati gli sforzi sugli obiettivi minimi; si è guidato il

metodo di lavoro e di studio e l’uso del libro di testo.

Studio individuale

Per gli studenti con difficoltà di apprendimento dovute a lacune pregresse, carenze metodologiche o

difficoltà di strutturazione logica del pensiero si è proceduto ad un intervento didattico mirato con

conseguente controllo sull’esecuzione delle consegne.

9. VALUTAZIONE DEGLI ESITI

Ogni momento dell’unità di lavoro è stato sottoposto alle verifiche: quelle di controllo sono state

continue e sono servite a chiarire se gli argomenti di studio fossero stati capiti ed assimilati. Le

verifiche di valutazione, invece, quali i compiti scritti e le interrogazioni periodiche, sono state

funzionali al grado di preparazione raggiunto dagli alunni rispetto ad un determinato periodo

scolastico e sono state svolte in numero congruo (3 verifiche scritte e almeno 2 orali per

quadrimestre).

Le suddette verifiche sono consistite principalmente in domande aperte (simili a quelle proposte per

l’esame di stato) e i parametri di giudizio sono stati la competenza linguistica di tipo grammaticale e

lessicale e la competenza comunicativa, cioè la conoscenza dell’argomento, la sinteticità e chiarezza

della produzione e l’uso prettamente tecnico del mezzo linguistico.

I criteri di valutazione per le prove orali e scritte sono stati discussi ed approvati dal Dipartimento

dell’Asse dei linguaggi ed è stata adottata una griglia di valutazione comune per gli insegnanti di

lingua straniera sia per le prove scritte (in decimi) che per la terza prova (in quindicesimi). La

griglia di riferimento per le prove scritte è quella contenuto nel presente documento.

Sono state svolte due simulazioni di Terza Prova; per entrambe le prove i risultati sono stati in

media più che sufficienti.

Padova, 14/05/2015

Il docente

Olga Loguercio

30

PROGRAMMA DI INGLESE

Classe : 5^B

Docente : Prof. Loguercio Olga

Anno scolastico : 2014/15

Libro di testo : Ilaria Piccioli – On the Farm– SAN MARCO

MODULE 9: THE FOOD INDUSTRY (settembre-dicembre)

Unit 1 - Introduction: definition, steps, workers.

Unit 2 - Food processing : definition, short history, advantages/disadvantages.

Unit 3 - Labelling : EU regulation, food labels, purpose of labels.

Unit 5 - Food storage and preservation : food storage, main techniques, canning.

Unit 6 - The Dairy Industry : definition, milk treatments, pasteurization.

Dairy products:

Milk (definition, composition)

Butter (definition, phases of production)

Cheese (definition, steps in cheese-making)

Parmigiano Reggiano.

MODULE 10: WINEMAKING (gennaio-marzo)

Unit 1 – Introduction: definition, origin, short history.

Unit 3 - How wine is made: steps in winemaking, differences between red and white wines.

Unit 4 - Italian wine classification

MODULE 7: LIVESTOCK HUSBANDRY (aprile/maggio)

Unit 1 – Introduction: definition, short history, modern techniques, specialists on farms.

Unit 2 - Cattle raising: definition, origin, types of cattle, the digestive system, the process of

digestion, general features.

Fotocopia: The Ruminant: a perfectly constructed mechanism: general features, feeding ,

the four compartments.

Fotocopia: Milking and lactation curve in ruminants: milking, lactation, the lactation curve.

Unit 5 - Pig raising: general features, diet, housing, production systems.

Gli alunni Il docente

Olga Loguercio

31

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia: Matematica

Insegnante: prof.ssa Gallo Maristella

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe, durante le ore di lezione, ha tenuto un comportamento non sempre corretto e la

partecipazione alle attività proposte nonché l’impegno, l’interesse ed il lavoro domestico sono stati,

nel complesso, sporadici: queste condizioni hanno portato ad un riduzione dei contenuti ed hanno

richiesto numerosi interventi di recupero in itinere.

La preparazione si presenta disomogenea per quanto riguarda le conoscenze e le capacità di

rielaborazione dei contenuti proposti.

Gli obiettivi fissati all’inizio dell’a.s. sono stati raggiunti in modo diversificato: un esiguo numero

di allievi ha fatto propri i contenuti, che è in grado di utilizzare, organizzare e rielaborare, mentre la

restante parte conosce i contenuti ma incontra qualche difficoltà nell’applicazione degli stessi.

Livelli di Partenza

La classe è estremamente vivace ed eterogenea. Alcuni componenti del gruppo dimostrano un

discreto interesse per la materia mentre la maggior parte degli alunni incontra difficoltà nel seguire

le spiegazioni e nel mantenere l’attenzione a causa delle lacune nel calcolo algebrico e letterale.

Sono mediamente insufficienti sia l’impegno che la partecipazione ed il lavoro domestico.

COMPETENZE DELL’ASSE MATEMATICO

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare

situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

Utilizzare il linguaggio ed i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

Utilizzare i concetti ed i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e

naturali e per interpretare i dati.

Conoscenze Abilità Tempi

(mesi)

CAP. 11

Ripasso

Le funzioni e le

loro proprietà

Le funzioni e le loro proprietà

Il dominio di una funzione

Settembre

CAP. 12 - 13

I limiti

e le funzioni

continue

Definizione

Regole di calcolo

Forme indeterminate

Teoremi fondamentali sui limiti

(solo enunciati)

Ricerca degli asintoti orizzontali, verticali ed obliqui

Calcolare il limite di

somme, prodotti,

quozienti e potenze di

funzioni

Calcolare i limiti nelle forme indeterminate

Studiare la continuità

Ottobre

Febbraio

32

Definizione di funzione continua e teoremi (solo enunciati)

Le discontinuità

Studio della continuità di una funzione

n

o la discontinuità di

una funzione in un

punto

Calcolare gli asintoti di una funzione

Disegnare il grafico

probabile di una

funzione

CAP. 14

La derivata di

una funzione e i

teoremi del

calcolo

differenziale

La derivata di una funzione

La retta tangente al grafico di una

funzione

La continuità e la derivabilità

Le derivate fondamentali

I teoremi sul calcolo delle derivate

La derivata di una funzione composta

Le derivate di ordine superiore al primo

I teoremi sulle funzioni derivabili

Calcolare la derivata di una funzione

mediante la

definizione

Calcolare la derivata

di una funzione

mediante le derivate

fondamentali e le

regole di derivazione

Calcolare le derivate di ordine superiore

Applicare il teorema di Lagrange, di Rolle,

di De L’Hospital

Febbraio

Aprile

CAP. 15

Lo studio delle

funzioni

Massimi, minimi, flessi

Lo studio di una funzione

Determinare i massimi, i minimi e i

flessi

Tracciare il grafico di una funzione

Maggio

Obiettivi Minimi L’alunno raggiunge gli obiettivi minimi della disciplina quando è in grado di riferire correttamente i

contenuti fondamentali della disciplina e sa eseguire semplici esercizi, che non richiedono

particolari artifici, relativi a contesti già esplorati in classe.

CRITERI METODOLOGICI

Lezione:

o frontale

o multimediale utilizzando il pc, il proiettore, la LIM

o partecipata

o discussione guidata

Osservazione dell’interesse e della pertinenza delle domande; esercitazioni in preparazione delle

verifiche; analisi di immagini e grafici.

STRUMENTI DI LAVORO

Libro di testo: “Matematica verde” volume 4, “Bergamini, Barozzi, Trifone; Ed. Zanichelli.

Documenti scaricati da internet

Computer e proiettore

Internet

33

MODALITA’ DI VERIFICA

Interrogazione

Prove strutturate

Prove semi-strutturate

Questionari

Esercizi di varie tipologie

Test

VALUTAZIONE

Durante l’anno verranno effettuati dei controlli periodici sullo svolgimento dei compiti assegnati

per casa.

Numero e scansione temporale delle prove; criteri di valutazione

1° Quadrimestre

Tre prove scritte di Matematica

Due prove orali di Matematica (di cui eventualmente una in forma di test).

2° Quadrimestre

Tre prove scritte di Matematica

Due prove orali di Matematica (di cui eventualmente una in forma di test)

Per la valutazione, durante l’a.s., si è tenuto conto delle griglie di valutazione approvate dal

Dipartimento; per la simulazione di terza prova è stata utilizzata la griglia approvata dal c.d.c.

Padova , 14/05/2015

L’insegnante

34

PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA

Insegnante: prof.ssa Gallo Maristella

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

Conoscenze Abilità Tempi

(mesi)

CAP. 11

Ripasso

Le funzioni e le

loro proprietà

Le funzioni e le loro proprietà

Il dominio di una funzione

Settembre

CAP. 12 - 13

I limiti

e le funzioni

continue

Definizione

Regole di calcolo

Forme indeterminate

Teoremi fondamentali sui limiti (solo enunciati)

Ricerca degli asintoti orizzontali, verticali, obliqui

Definizione di funzione continua e

teoremi (solo enunciati)

Le discontinuità

Studio della continuità di una funzione

n

Calcolare il limite di somme, prodotti,

quozienti e potenze di

funzioni

Calcolare limiti nelle forme indeterminate

Studiare la continuità

o discontinuità di una

funzione in un punto

Calcolare gli asintoti di una funzione

Disegnare il grafico probabile di una

funzione

Ottobre

Febbraio

CAP. 14

La derivata di

una funzione e i

teoremi del

calcolo

differenziale

La derivata di una funzione

La retta tangente al grafico di una funzione

La continuità e la derivabilità

Le derivate fondamentali

I teoremi sul calcolo delle derivate

La derivata di una funzione

composta

Le derivate di ordine superiore al primo

I teoremi sulle funzioni derivabili

Calcolare la derivata di una funzione

mediante la

definizione

Calcolare la derivata di una funzione

mediante le derivate

fondamentali e le

regole di derivazione

Calcolare le derivate

di ordine superiore

Applicare il teorema di Lagrange, di Rolle,

di De L’Hospital

Febbraio

Aprile

CAP. 15

Lo studio delle

funzioni

Massimi, minimi, flessi

Lo studio di una funzione

Determinare i

massimi, i minimi e i

flessi

Tracciare il grafico di una funzione

Maggio

35

Padova 14/5/2015

I rappresentanti di classe L’insegnante

________________________

________________________

36

RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO

Materia: Produzioni Vegetali

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

DOCENTE TEORICO: prof. Tiso Lorenzo DOCENTE TECNICO- PRATICO: prof. Scaffidi Maria Rosaria

1. Valutazione della classe e comportamento

Si tratta di un gruppo di 26, ragazzi complessivamente affiatato ed esuberante, con intensa

frequentazione anche al di fuori dell’ambito scolastico. Il clima nella classe è quasi sempre allegro,

vorrei dire quasi cameratesco. Spesso è difficile fare lezione per le continue interruzioni e per il

chiacchiericcio ininterrotto. Il livello di attenzione è piuttosto basso, e difficilmente è stato possibile

protrarre la spiegazione oltre il limite di tre quarti d’ora, superato il quale il grado di recettività della

maggior parte della classe risultava prossimo allo zero. Alcuni alunni non hanno fatto mistero di un

disinteresse quasi completo verso le coltivazioni arboree, e in qualche caso addirittura verso la

scuola tout-court. Lo studio della materia è stato decisamente trascurato nel primo quadrimestre,

mentre si nota qualche cenno di ripresa a partire dalla fine delle vacanze pasquali.

Il profitto della classe è pertanto generalmente mediocre, con pochissime eccezioni rappresentate da

un solo studente con un eccellente livello di preparazione e altri 2 o 3 buoni o discreti. In linea di

massima anche i ragazzi giudicati sufficienti risultano superficiali e carenti nell’analisi delle

situazioni aziendali, limitandosi a riproporre acriticamente modelli e soluzioni standardizzate.

Risulta spesso assai carente l’esposizione scritta, dialettale e povera nella terminologia tecnica, che

li porta talvolta ad esprimere così impropriamente i concetti, da apparire più sprovvisti di

conoscenze di quanto non siano in realtà.

Nella classe sono presenti due alunni con certificazioni.

2. Livello delle conoscenze e delle competenze di partenza:

Il livello della preparazione degli alunni all'inizio dell'anno scolastico era nella media appena

sufficiente per le conoscenze agronomiche, piuttosto carente nei riferimenti alla botanica, anche a

causa dello sviluppo dei programmi imposto dall’ultima riforma scolastica, che relega questa

materia in spazi residuali all’interno di altre discipline.

37

3. Finalita’ della disciplina (linee guida quinto anno)

RISULTATI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE in termini di

Conoscenze Competenze Abilità

Caratteri morfologici,

biologici, produttivi delle

colture arbustive ed

arboree.

Cicli produttivi ed

esigenze ambientali.

Criteri di scelte di specie e

cultivar.

Impianti, allevamento,

tecniche colturali.

Calendari di maturazione.

Interventi di difesa.

Qualità dei prodotti e

criteri di valutazione.

Produzioni sostenibili e

biologiche.

Identificare e descrivere le

caratteristiche significative

dei contesti ambientali.

Organizzare attività

produttive ecocompatibili.

Gestire attività produttive e

trasformative, valorizzando

gli aspetti qualitativi dei

prodotti e assicurando

tracciabilità e sicurezza.

Interpretare ed applicare le

normative comunitarie,

nazionali e regionali, relative

alle attività agricole integrate.

identificare e applicare le

metodologie e le tecniche

della gestione per progetti;

redigere relazioni tecniche e

documentare le attività

individuali e di gruppo

relative a situazioni

professionali;

Individuare specie e

cultivar in relazione in

relazione alle situazioni

ambientali e mercantili;

Definire impianti

compatibili con esercizi

meccanizzati e con

produzioni di qualità;

Organizzare interventi

adeguati per la gestione

del suolo;

Prevedere interventi di

difesa rispettosi

dell’ambiente e della

qualità del prodotto.

4. Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità

LIVELLI DI PROFITTO INIZIALI

BASSO

(voti inferiori al 6) MEDIO

(voti 6-7) ALTO

(voti 8-9-10)

Numero alunni: 8

Numero alunni: 15

Numero alunni: 3

come termine di raffronto sintetico, la situazione può essere così riassunta:

LIVELLI DI PROFITTO FINALI

(alla data odierna diverse verifiche orali devono ancora essere effettuate)

BASSO

(voti inferiori al 6) MEDIO

(voti 6-7) ALTO

(voti 8-9-10)

Numero alunni: 15

NB: la maggior parte di loro

potrà raggiungere la

sufficienza

Numero alunni: 10

Numero alunni: 1

38

entrando maggiormente nel dettaglio:

RISULTATI RAGGIUNTI

CONOSCENZE (n. studenti)

scarse insuff. suff. discrete buone-

ottime

Caratteri morfologici, biologici,

produttivi delle colture arbustive ed

arboree.

Cicli produttivi ed esigenze

ambientali.

Criteri di scelte di specie e cultivar.

Impianti, allevamento, tecniche

colturali.

Calendari di maturazione.

Interventi di difesa.

Qualità dei prodotti e criteri di

valutazione.

Produzioni sostenibili e biologiche.

5 8 7 4 2

ABILITA’ (n. studenti) (n. studenti)

Individuare specie e cultivar in relazione in relazione alle situazioni

ambientali e mercantili; 15

Definire impianti compatibili con esercizi meccanizzati e con produzioni

di qualità; 15

Organizzare interventi adeguati per la gestione del suolo; 10

Prevedere interventi di difesa rispettosi dell’ambiente e della qualità del

prodotto. 5

5. Di conseguenza le competenze acquisite nel corso dell’a.s. 2014-15 possono essere così

riassunte

COMPETENZE (n. studenti)

1. di livello base

identificare e saper

descrivere.

(Questo livello di

competenze coincide con i

cosiddetti “obiettivi

minimi”)

2. di livello

intermedio

organizzare e

gestire

3. di livello avanzato

organizzare e gestire

39

Identificare e descrivere le caratteristiche

significative dei contesti ambientali.

Organizzare attività produttive ecocompatibili.

Interpretare ed applicare le normative

comunitarie, nazionali e regionali, relative alle

attività agricole integrate.

Valutare gli interventi per la corretta

conservazione e difesa del suolo.

Redigere relazioni tecniche e documentare le

attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali.

Analizzare il valore, i limiti e i

rischi delle varie soluzioni

tecniche con particolare attenzione

alla sicurezza nei luoghi di vita e

di lavoro, alla tutela della persona,

dell’ambiente e del territorio.

Gestire attività produttive e

trasformative, valorizzando gli

aspetti qualitativi dei prodotti e

assicurando tracciabilità e

sicurezza.

valutare la qualità dei pro dotti

freschi tradizionali, ecocompatibili

e biologici.

(n. studenti)

16 5 1

6. Argomenti disciplinari affrontati durante l’anno

Buona parte del programma della parte speciale è stato occupato dalla viticoltura, che lo scrivente

ritiene il settore più significativo per la realtà locale, oltre che il meglio conosciuto e il più praticato

dai ragazzi nelle proprie aziende.

UNITA’ 1: MORFOLOGIA E FISIOLOGIA DELLE PIANTE ARBOREE DA

FRUTTO

1.1 SISTEMA RADICALE

MORFOLOGIA, FUNZIONE E SVILUPPO NEL TERRENO. MICORRIZE,

ESSUDATI RADICALI.

1.2: PARTE AEREA

MORFOLOGIA DI FUSTO, BRANCHE, RAMI

CLASSIFICAZIONE DELLE GEMME

DIFFERENZIAZIONE E CICLO DELLE GEMME

DOMINANZA APICALE

DORMIENZA

RAMI A LEGNO E FORMAZIONI FRUTTIFERE

INDUZIONE FIORALE

FITOREGOLATORI ENDOGENI E LORO RUOLO NEI PRINCIPALI

PROCESSI FISIOLOGICI

1.3: FIORITURA E FECONDAZIONE

FASI DELLA FIORITURA

FORMAZIONE DEI GAMETI

IMPOLLINAZIONE E FECONDAZIONE

ANOMALIE DELLA FECONDAZIONE, STERILITA’

PARTENOCARPIA E APOMISSIA

1.4: ACCRESCIMENTO DEI FRUTTI E MATURAZIONE

MODELLI E FASI DI ACCRESCIMENTO

COLATURA E CASCOLA

FATTTORI CHE INFLUENZANO LA MATURAZIONE

IL CLIMATERIO

40

TRASFORMAZIONI BIOCHIMICHE DURANTE LA MATURAZIONE

PARTE 2: PROPAGAZIONE E IMPIANTO

2.1: TECNICHE DI PROPAGAZIONE

TALEE, PROPAGGINE, MARGOTTA, INNESTO,

MICROPROPAGAZIONE

SCOPI E TECNICHE DELL’INNESTO

2.2: IMPIANTO DI UN FRUTTETO

CRITERI DI SCELTA DI SPECIE, CV. E PORTAINNESTI

LAVORAZIONI PREPARATORIE AL TERRENO

MATERIALI NECESSARI ALL’IMPIANTO

COTICO ERBOSO

PARTE 3: TECNICHE COLTURALI

U.D. 1 GESTIONE DEL TERRENO

SCOPI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO

INERBIMENTO TOTALE E PARZIALE

CONTROLLO DELLE INFESTANTI (cenni)

PACCIAMATURA

U.D.2 BILANCIO IDRICO E GESTIONE DELLA RISORSA ACQUA

FABBISOGNO IDRICO DELLE PIANTE ARBOREE E FATTORI DA CUI

DIPENDE

CALCOLO DEL FABBISOGNO IDRICO

PRINCIPALI SISTEMI DI IRRIGAZIONE IN FRUTTICOLTURA

U.D. 3. CONCIMAZIONE

FABBISOGNO NUTRIZIONALE DELLE PIANTE ARBOREE E FATTORI

DA CUI DIPENDE

U.D. 4: DIFESA DELLE PIANTE DA FRUTTO

(cenni: si rimanda al programma di Biotecnologie)

PRINCIPALI METODI DI CONTROLLO DEI PATOGENI IN

FRUTTICOLTURA (CENNI)

DIAGNOSI E LOTTA INTEGRATA (CENNI)

PARTE 4: POTATURA E RACCOLTA

(svolta all’interno della parte speciale)

PARTE 5: QUALITA’ E CONSERVAZIONE

U.D. 1: QUALITA’ (cenni) PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE MERCEOLOGICA E REQUISITI

DI QUALITA’ DELLA FRUTTA

METODOLOGIA PER L’ANALISI DI QUALITA’

TECNICHE PER LA MISURAZIONE DELLA QUALITA’

INDICI DI MATURAZIONE FISICI E CHIMICI

U.D. 2: CONSERVAZIONE DELLA FRUTTA (cenni) LAVORAZIONI E TRATTAMENTI POST RACCOLTA

FATTORI CHE INFLUENZANO LA SERBEVOLEZZA

TECNICHE DI CONSERVAZIONE

41

PARTE 6: LE COLTURE ARBOREE

U.D. 1: VITE

U.D. 2: MELO

U.D. 3: PESCO

U.D. 4: PERO (cenni)

IMPORTANZA ECONOMICA E DIFFUSIONE

ORIGINE

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

MORFOLOGIA, FISIOLOGIA E FENOLOGIA

ESIGENZE AMBIENTALI

PRINCIPALI CULTIVAR ED EVOLUZIONE

degli STANDARD VARIETALI

CRITERI DI SCELTA CULTIVAR

PROPAGAZIONE

FORME DI ALLEVAMENTO

CRITERI DI PROGETTAZIONE DI UN NUOVO

IMPIANTO

POTATURA E TECNICA COLTURALE

INTERVENTI SPECIFICI

CARATTERISTICHE QUALITATIVE

PRODOTTO

1. Ore previste/ore di lavoro effettivo:

Sono state ad oggi complessivamente svolte 99 ore di lezione. Entro la fine dell’anno si prevede di

svolgere altre 12 ore, portando il monte ore a 111, contro le 132 previste in base al calendario

scolastico.

2. Metodi didattici

Lezione frontale, ed utilizzo di audiovisivi prevalentemente prodotti dal docente della materia.

Osservazioni in azienda solo a settembre/ottobre e poi a partire da fine aprile.

9. Strumenti di insegnamento

Strumento didattico Titolo Autore

Libro di testo: Coltivazioni arboree Bocchi, Spigarolo,

Ronzoni, Caligiore

(Poseidonia Scuola)

Video Tecniche di potatura ed

allevamento di melo, pero,

albicocco e pesco.

Informatore

Agrario

Materiali vari slides e Powerpoint il docente

Internet spazio su Google Drive per

dispense e materiali vari; siti vari

42

10. Valutazioni

Poiché il voto proposto allo scrutinio del primo quadrimestre e a quello di fine anno sarà unico, esso

sarà determinato a partire dalla media dei voti conseguiti nell’orale, nello scritto, e nel pratico,

tenendo conto inoltre di eventuali voti di recupero. Vengono valutati anche l’assiduità nello studio e

la partecipazione alle lezioni.

Obiettivi Minimi: l’alunno dimostra di aver raggiunto gli obiettivi minimi della disciplina quando è

in grado di riferire correttamente i contenuti fondamentali della disciplina e sa eseguire compiti

semplici, relativi a contesti già esplorati in classe.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Voto Descrittori

1-2 Rifiuta l’interrogazione, o fa scena muta

3 Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.

Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite

4

Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione.

Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’ applicazione degli argomenti

fondamentali.

5

Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti

fondamentali.

Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell’applicazione degli

argomenti appresi.

6

Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali anche se esposti con qualche

inesattezza.

Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati.

Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali

7

Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità

di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.

Comprensione ed applicazione corretta degli argomenti richiesti.

8

Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e

personale.

Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati.

Comprensione e applicazione corretta ed autonoma degli argomenti richiesti.

9

Conoscenza approfondita degli argomenti, esposizione chiara, corretta, appropriata e

personale.

Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le

conoscenze sapendo operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.

10 Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità.

Questa griglia, comune a diversi colleghi, è stata applicata nelle verifiche orali e, con opportuni

accorgimenti, anche in quelle scritte, se del tipo a risposta aperta. Tuttavia non è stata utilizzata in

occasione della simulazione di seconda prova (vedi punto 13).

11. Esercitazioni

Le esercitazioni aziendali sono state svolte raramente, di norma solo per gli interventi di

vendemmia e potatura del vigneto. Questo a causa della necessità di recuperare ore di lezione, in

parte perdute per impegni del docente che lo vedevano per alcuni periodi presente al di fuori

dell’Istituto, in parte per la scarsa produttività delle ore di lezione, come già descritto più sopra.

43

12. Visite di istruzione e convegni

Non sono state eseguite le visite didattiche programmate in aprile-maggio, per l’accavallarsi di

impegni della classe: verifiche, simulazioni, stage.

13. Simulazioni

E’ stata svolta una simulazione di seconda prova, in data 23 aprile 2015, che ha avuto come esito

medio un punteggio leggermente inferiore a 9. Lo stesso tema ed i quesiti sono stati somministrati

contemporaneamente agli studenti di questa classe e a quelli della 5C. Per la correzione è stata

prodotta specificatamente una griglia comune. La griglia e la prova stessa si sono basate sul lavoro

collegiale di diversi colleghi appartenente alla Rete delle Scuole Agrarie, incontratisi nel mese di

aprile per meglio comprendere e divulgare le novità di quest’anno riguardanti la seconda prova

dell’Esame di Stato.

14. Verifiche e criteri di valutazione

Sono state assegnate 2 verifiche scritte nel primo periodo, e 3 nel secondo quadrimestre, delle quali

una come simulazione di seconda prova. Tutti gli studenti sono anche stati sottoposti a verifiche

orali. I criteri di valutazione, nel rispetto delle griglie previste nel P.O.F. hanno preso in

considerazione le conoscenze acquisite, la proprietà di linguaggio e le capacità di collegamenti tra

argomenti correlati.

Padova, 14 maggio 2015

Prof: Tiso Lorenzo

ITP prof. Scaffidi Maria Rosaria

44

RELAZIONE FINALE

Materia: Estimo Agrario

Insegnante: Raffaello Frison

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

• VALUTAZIONE DELLA CLASSE

Ho intrapreso il percorso didattico nell'anno scolastico 2012/2013 sono quindi trascorsi tre anni da

quando ho iniziato ad insegnare in questa classe. Il rapporto instaurato si può definire buono, la

gran parte degli studenti si è sempre dimostrata educata ma non sempre disponibile al dialogo

scolastico. Il numero di allievi ( 24 ) ha condizionato la qualità del lavoro impedendomi di

interagire come avviene in gruppi classe meno numerosi alcuni ritardi o mancati approfondimenti

sono quindi riconducibili a questa motivazione. A conclusione di questa esperienza penso di poter

esprimere un giudizio approfondito e spero obiettivo sulle qualità umane e scolastiche dei singoli i

quali in alcuni casi hanno raggiunto discreti livelli di preparazione in altri appena sufficienti. Il

livello generale della classe può essere definito nel complesso sufficiente e sottolineo comunque

che le condizioni di partenza manifestate in questo gruppo si sono evolute in senso positivo. Si può

concludere ricordando che i rapporti allievo-docente risultano essere molto buoni e che il lavoro di

una parte della classe avrebbe potuto essere di migliore qualità.

• OBIETTIVI RAGGIUNTI

Le considerazioni di seguito riportate prendono in parte spunto da quanto impostato all'inizio

dell'anno in sede di programmazione didattica. Allo stato attuale dei fatti si può riscontrare nella

classe un diverso grado di preparazione che può essere classificato su tre diversi livelli

una prima fascia che ha dimostrato un discreto impegno e che sulla base delle conoscenze accumulate è in grado di svolgere il lavoro assegnato in autonomia; di norma questi allievi hanno

compreso il quesito proposto e sono stati capaci di svolgerlo commettendo in qualche caso errori di

marginale rilevanza nei confronti dello scopo estimativo (circa il 30% del gruppo)

una seconda fascia che per differenti motivazioni personali ha conseguito una preparazione sufficiente , a volte migliorando posizioni pregresse a volte dimostrando involuzione nel percorso

scolastico. Questi studenti non sono sempre in grado di svolgere il proprio lavoro in autonomia e

difettano nelle parti che richiedono approfondimenti e correlazioni nello sviluppo del quesito

proposto.(un'altro 50%)

una terza fascia che ha espresso un lavoro superficiale commettendo errori nella

rielaborazione dei compiti assegnati, tendendo a sintetizzare oltre modo i contenuti e

richiedendo spesso il supporto dell'insegnante.(il rimanente 20%).

• PROGRAMMA SVOLTO ALLA DATA DEL 15 MAGGIO

• Matematica finanziaria : riepilogo generale delle formule da utilizzare nei diversi quesiti

estimativi

• Stima dei fondi rustici ( per via sintetica e analitica)

• Stima delle scorte aziendali

• Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali

45

• Stima delle colture arboree da frutto ( frutteti coetanei, specializzati , disetanei, calcolo del

Vo - Vm -Vss )

• VAS-VIA

• Stima delle servitù prediali: acquedotto, elettrodotto, passaggio

• Stime inerenti alle espropriazioni: legge fondamentale del 1865 , legge di Napoli , sintesi

delle leggi che si sono alternate dal 1967 al 1977, normative attualmente in vigore.

• Catasto dei terreni: cenni storici , formazione , pubblicazione , attivazione documenti della

conservazione

• Successioni

• Usufrutto

• Consorzi irrigui

• Stima dei danni

• La nuova PAC

4) METODI DIDATTICI

L'anno scolastico è stato condotto seguendo un metodo d'insegnamento tradizionale , sono stati

usati sporadicamente ausili didattici quali lavagne luminose , programmi di informatica o altro in

quanto , a mio parere, l'estimo non richiede metodologie particolari applicabili invece ad altre

discipline.

Le lezioni sono sempre state quindi d'impostazione "classica" anche se da parte mia ho sempre

sollecitato lo studente con domande, cercando in questo modo di risvegliare l'interesse nei confronti

della trattazione dei temi.

La classe a questo proposito ha dimostrato una altalenante predisposizione al confronto.

Prevedendo fin dall'inizio dell'anno la trattazione dell'estimo nella terza prova e all'orale ho

fortemente privilegiato le verifiche scritte di tipologia a risposta aperta e verso la fine dell'anno le

interrogazioni Oltre a questo va ricordato che l'ora di esercitazione settimanale è stata

completamente indirizzata allo svolgimento di simulazioni alla lavagna e nel ripasso di argomenti

già trattati.

5) SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Argomento Ore sviluppate Periodo

matematica finanziaria 5ore Settembre

estimo generale 6 ore Settembre- Ottobre

stima dei fondi rustici 6 ore Ottobre

stima dei frutteti 9 ore Ottobre

stima dei frutti pendenti 4 ore Novembre

servitù prediali 9 ore Novembre

catasto terreni 8 ore Dicembre

46

Valutazione di impatto

ambientale

9 ore Gennaio

espropriazioni 8 ore Febbraio

successioni 7 ore Febbraio-Marzo

stima dei danni 6 ore Marzo

usufrutto 6 ore Aprile

La nuova PAC 3 ore Aprile-Maggio

Le ore previste in base al calendario scolastico alla data del 15 di Maggio risultavano essere 95.

Le ore totali di lavoro svolto in classe sempre alla data del 15 Maggio (esercitazioni comprese)

risultano essere 85. Le ore mancanti sono dovute ad impegni che gli studenti e l’insegnante hanno

assolto al di fuori dell’ordinario calendario scolastico.

6) MEZZI DI INSEGNAMENTO

Anche per quanto riguarda questo punto sono stati utilizzati soltanto supporti di tipo tradizionale.

Lo studio si è basato in pratica sul solo libro di testo anche se alcuni argomenti ( espropriazioni,

catasto, consorzi irrigui ) sono stati supportati da documentazioni aggiuntive raccolte

dall'insegnante.

Alcuni esercizi esplicativi sono stati ricavati da perizie professionali presenti nella bibliografia

specializzata.

7) CRITERI DI VALUTAZIONE

Le tipologie di verifica svolte in classe sono state di impostazione tradizionale , a questo proposito

ci si è basati su quesiti estimativi proposti negli anni precedenti

La verifica ha previsto di norma lo sviluppo delle seguenti fasi:

1. individuazione dello scopo della stima

2. descrizione dell'oggetto o dell'elemento in causa

3. indicazione del percorso metodologico e relativa applicazione

4. valutazione del quesito estimativo comprendente anche le eventuali aggiunte o detrazioni da

effettuare a carico del bene stimato

Le verifiche orali condotte nell'intero arco dell'anno scolastico non sono state frequenti in quanto

come precedentemente indicato ho privilegiato le valutazioni scritte a risposta aperta. I criteri di

valutazione adottati sono stati:

Verifiche scritte

• Comprensione complessiva

• Corretta impostazione dello schema del lavoro

• Ordine nello sviluppo del lavoro

• Originalità nell’interpretazione

Verifiche orali

• Padronanza del linguaggio

• Capacità di collegamento

• Spirito critico nell’interpretazione del tema trattato

• Autonomia nel condurre l’analisi

Padova, 14 maggio ’15

L’insegnante teorico L’insegnante tecnico-pratico

47

PROGRAMMA DI ESTIMO

Materia: Estimo Agrario

Insegnante: Raffaello Frison

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

Matematica Finanziaria applicata all’Estimo:

• Nozioni di interesse e capitale

• Annualità costanti

• Periodicità costanti

• Problemi sui redditi transitori e permanenti di un immobile

Richiami di Economia e concetti introduttivi all’Estimo

Stime dei fondi rustici

Stime dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali

Stime delle colture arboree da frutto

Stima dei miglioramenti fondiari

Stima dei danni

Stime inerenti all’usufrutto

Stima delle servitù prediali coattive

Stime inerenti alle espropriazioni per causa di pubblica utilità

Stima per successioni ereditarie

Catasto dei terreni

Consorzi di bonifica

La nuova PAC

Valutazione di impatto

Testo adottato:” Corso di economia,Estimo,Marketing e Legislazione “

autore “ S. Amicabile”.

L'insegnante I rappresentanti

48

RELAZIONE FINALE

Materia: Gestione Ambiente e Territorio

Insegnante: Raffaello Frison

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

VALUTAZIONE DELLA CLASSE

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Per quanto riguarda lo sviluppo dei precedenti due punti sopracitati si rimanda a quanto riportato

nella relazione relativa al programma di Estimo.

PROGRAMMA SVOLTO ALLA DATA DEL 15 MAGGIO

Biodiversità naturale

• Agrobiodiversità

• Il territorio, il paesaggio e la loro evoluzione

• La degradazione del suolo

• L'inquinamento dell'aria

• L'inquinamento dell'acqua

• L'eutrofizzazione

• L'inquinamento del suolo

• I rifiuti

• I problemi globali

• Piani territoriali ambientali e Piani regolatori

• La VAS e la VIA

• Il trattamento dei reflui

• Collegamenti tra la nuova PAC e tematiche di carattere ambientale

4) METODI DIDATTICI

L'anno scolastico è stato condotto seguendo un metodo d'insegnamento tradizionale , sono stati

usati sporadicamente ausili didattici quali lavagne luminose e si è ricorso ai collegamenti internet

soprattutto per ricercare documentazioni dei temi sviluppati sinteticamente nel testo o non presenti.

Le lezioni sono sempre state quindi d'impostazione "classica" anche se da parte mia ho sempre

sollecitato lo studente con domande , cercando in questo modo di risvegliare l'interesse nei

confronti della trattazione dei temi.

49

La classe a questo proposito ha dimostrato una discreta predisposizione al confronto. A partire dall'inizio dell'anno ho decisamente privilegiato le verifiche scritte di tipologia a risposta aperta e

verso la fine dell'anno le interrogazioni.

5) SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Argomento Ore sviluppate Periodo

Piani territoriali e

Regolatori

5ore Settembre

Il territorio il paesaggio 6 ore Settembre- Ottobre

Inquinamento dell'acqua 6 ore Ottobre

Inquinamento del suolo 9 ore Ottobre

Inquinamento dell'aria 4 ore Novembre

L'eutrofizzazione 9 ore Novembre

I rifiuti 8 ore Dicembre

VAS -VIA 9 ore Gennaio

Biodiversità naturale 8 ore Febbraio

Agrobiodiversità 7 ore Febbraio-Marzo

Degradazione del suolo 6 ore Marzo

Progetto Luppolo 7 ore Aprile

Trattamento reflui 3 ore Aprile-Maggio

Le ore previste in base al calendario scolastico alla data del 15 di Maggio risultavano essere 51

Le ore totali di lavoro svolto in classe sempre alla data del 15 Maggio risultano essere 44. Le ore

mancanti sono imputabili ad attività quali incontri di carattere tecnico convegni e alla gita di fine

corso.

6) MEZZI DI INSEGNAMENTO

Anche per quanto riguarda questo punto sono stati utilizzati soltanto supporti di tipo tradizionale.

Lo studio si è basato in pratica sul solo libro di testo anche se alcuni argomenti (Piani territoriali e

regolatori e nuova PAC) sono stati supportati da documentazioni aggiuntive raccolte

dall'insegnante o ricercate in internet.

7) CRITERI DI VALUTAZIONE

Nel corso dell'anno ho utilizzato nelle verifiche scritte la tipologia a “risposta aperta” che permette

maggiore libertà di interpretazione da parte dello studente in una disciplina che dimostra essere

piuttosto descrittiva rispetto all'Estimo

Le verifiche orali condotte nell'intero arco dell'anno scolastico non sono state frequenti questo

allo scopo di sviluppare più unità didattiche. I criteri di valutazione adottati sono stati

50

Verifiche scritte

Comprensione complessiva

• Corretta impostazione dello schema del lavoro

• Ordine nello sviluppo del lavoro

Verifiche orali

Padronanza del linguaggio

• Capacità di collegamento

• Spirito critico nell’interpretazione del tema trattato

• Autonomia nel condurre l’analisi

Padova, 14 maggio ’15 L'insegnante teorico

51

PROGRAMMA DI GESTIONE, AMBIENTE E TERRITORIO

Materia: Gestione Ambiente Territorio

Insegnante: Raffaello Frison

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

• Piani territoriali ambientali e piani regolatori comunali

• Il territorio e il paesaggio: classificazioni

• Inquinamento dell'acqua

• Inquinamento del suolo

• Inquinamento dell'aria

• L'eutrofizzazione

• I rifiuti

• VAS e VIA

• Biodiversità

• Agrobiodiversità

• Degradazione del suolo

• Trattamento dei reflui

• Collegamenti tra la nuova PAC e l'agricoltura sostenibile

• Progetto “Luppolo” in collaborazione con Confindustria di Padova

Testo adottato:” Gestione dell'ambiente e del territorio “

autori “ R.Spigarolo S.Ronzoni S.Bocchi”

L'insegnante I rappresentanti

52

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia: Produzioni Animali

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

Ore di insegnamento : 2 ore settimanali, 2 ore con compresenza

DOCENTE TEORICO: Vincenzo Volini

DOCENTE TECNICO- PRATICO: Roberto Agosta

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Caratteristiche della classe

La classe è composta da 26 studenti di cui 24 maschi e 2 femmine; sono presenti due studenti con

certificazioni. La classe si è mostrata vivace ma nel complesso gestibile; solo qualche elemento ha

avuto bisogno di richiami ad un maggior autocontrollo e all’attenzione. Tutti gli alunni hanno

mostrato interesse per la materia con una partecipazione attiva alle lezioni sia in classe che in

azienda.

Il livello di scolarizzazione è stato accettabile sia nel rispetto delle regole che delle consegne. Il

gruppo classe, pur eterogeneo nelle abilità cognitive e nelle competenze, manifesta

complessivamente adeguati prerequisiti linguistici e comunicativi.

Il vero problema è stata la cronica mancanza di tempo (2 ore settimanali) concentrate alla 5^ e 6^

ora di lezione, e con il numero elevato di studenti. Su questa situazione si è sviluppato un

programma complesso e talvolta la classe era impegnata in altre attività. Il lavoro previsto è stato

inevitabilmente contratto ed è mancato anche il tempo per un adeguato approfondimento

Conoscenze pregresse

Tutti gli studenti provengono dalla classe quarta del corso B. Le conoscenze di partenza, sia in

termini lessicali che concettuali, riguardanti la Biologia e la Chimica, la Genetica generale e

applicata, basi di tecnica di allevamento degli animali domestici, sono variegati e accettabili, come

risulta dal test di ingresso somministrato. Per sopperire alle disparità di livello, sono state utilizzate

attività di ripasso e rinforzo dei concetti di base direttamente durante lo sviluppo della disciplina.

Livelli di profitto iniziali

livello basso

(voti inferiori alla sufficienza)

livello medio

(voti 6-7)

livello alto

(voti 8-9-10)

Numero alunni: 4 Numero alunni: 17 Numero alunni: 5

Fonti di rilevazione dei dati

■ prove d’ingresso

53

2. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA (DALLE LINEE GUIDA)

Il docente di “Produzioni animali” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso

quinquennale, di istruzione tecnica i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo,

culturale e professionale: riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente

naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali,

culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; padroneggiare l’uso di

strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro,

alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli

del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria

competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali

dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di

efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

3. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

4. COMPETENZE DI BASE RAGGIUNTE (DALLE LINEE GUIDA)

Padroneggiare le conoscenze di base dell’anatomia e fisiologia animale del digerente delle

specie domestiche più diffuse, e relativi metabolismi.

Conoscere ed utilizzare al meglio le diverse fonti alimentari, con particolare riguardo a

quelle del territorio ed ecocompatibili

Valutare adeguatamente, secondo le moderne tecniche, il valore nutritivo degli alimenti

zootecnici

Stabilire collegamenti tra le tradizionali tecniche di somministrazione degli alimenti e le

moderne sia locali, che nazionali ed internazionali in una prospettiva interculturale e della

mobilità di studio e di lavoro

5. RISULTATI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI (DALLE LINEE GUIDA)

Conoscenze Abilità / Capacità

Comprensione

e produzione

Valore genetico e suo

miglioramento.

Libri genealogici e relativa gestione.

Tecniche di allevamento e metodi di

riproduzione.

Normative nazionale e comunitaria:

di settore, sulla sicurezza e

la tutela ambientale.

Definire modalità di allevamento

valorizzando gli aspetti

aziendali.

Individuare le normative relative alle

attività produttive del settore

zootecnico

Individuare le normative sulla sicurezza e

la tutela ambientale

in relazione alle attività produttive di

settore

Vocabolario

Lessico e fraseologia adeguata ad

argomenti di interesse generale, e

specifica zootecnica per gli

argomenti di studio

Utilizzare in autonomia fonti diverse di

informazione ai fini di una scelta lessicale

adeguata al contesto.

Civiltà Aspetti socio-culturali della

zootecnia locale, nazionale e

internazionale

Saper collocare all’interno del contesto

agricolo di sua provenienza tali

informazioni

54

CONTENUTI DISCIPLINARI

MODULO

(Contenuti)

METODI MATERIE

INTERESS

ATE

TEM

PI

STRUMENTI VERFICHE

Introduzione: La

Zootecnia tra

produzione, consumo e

sostenibilità,

Lezione

frontale

Biologia,

Ecologia

6 ore Libri di testo test

Cap.1 Alimenti per gli

animali di alllevamento:

fienagione, insilamento,

preparazione

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Economia,

Agronomia

12 ore Libri di testo,

tavole plastici,.

scheletro

Orali e test

finale

Cap.2a Alimentazione

degli animali domestici.:

composizione chimica

degli alimenti

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Chimica,

Agronomia

6 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi

Orali e test

finale

Cap.2b: Alimentazione

degli animali domestici.:

Minerali e vitamine.

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Biologia,

Scienze,

Chimica e

Agronomia

6 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi

Orali e test

finale

Cap.2c: Alimentazione e

ricambio energetico;

Anabolismo e

catabolismo, digeribilità,

Valutazione chimica

standard,

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Biologia,

Scienze,

Chimica

6 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi

Orali e test

finale

Cap. 2d: Metodi di

razionamento: Unità

Amido, Unità Foraggere

Latte e Carne

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Biologia,

Scienze,

Chimica e

Agronomia

6 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi

Orali e test

finale

Cap.3a:Alimentazione

dei bovini da latte :

calcolo delle razioni da

produzione e da sciutta

(*)

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Biologia,

Scienze,

Chimica

Economia,

Agronomia

7 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi,

programma di

alimentazione

Orali e test

finale

Attività pratica in

azienda con

mantenimento del

quaderno di stalla

Lezione e

attività in

stala

Esercitazion

i agrarie

30 ore Documentazione

genealogica,

produttiva e

sanitaria, e scheda

informativa

Orali e

controllo della

tenuta

documentazio

ne con produz

di grafici

(*) parte da completare dopo il 15 Maggio fino alla chiusura dell’A.S.

55

6. STRATEGIE ORGANIZZATIVE

MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI

METODOLOGIE STRUMENTI

Lezione

o frontale

o partecipata

Discussione guidata

Lavoro

o individuale,

o di gruppo,

Visite guidate

Analisi di

o documenti

o immagini

Relazioni, ricerche

Attività di laboratorio

Visione di filmati

Libro di testo

Documenti

Immagini

Riproduzioni

Esercizi di diverse tipologie

Computer

Cd Rom, Dvd, audiocassette, videocassette

Laboratorio informatico

Internet

Attività in stalla

Quaderno di stalla

56

7. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

Nota: I livelli evidenziati in grassetto si riferiscono agli obiettivi minimi.

LIVELLI DI PADRONANZA

Indicatori

NON

RAGGIUNTO

BASE INTERMEDIO AVANZATO

COMPRENSIONE

SCRITTA

Comprende

parzialmente le

informazioni

richieste,

confondendo il

significato di

termini di uso

corrente

Comprende il

significato globale

del testo pur

individuando solo

alcune

informazioni

specifiche

Comprende il

significato globale

del testo

individuandone

tutte le

informazioni

specifiche.

Comprende tutte le

informazioni

esplicite e implicite

e inferisce il

significato di

lessemi non noti; sa

utilizzare strategie

di lettura

diversificate ed

efficaci.

COMPRENSIONE

ORALE

Comprende il

significato

globale della

spiegazione

individuando

alcune delle

informazioni

principali

Comprende il

tipo della

spiegazione ed il

contesto

comunicativo

(registro, scopo e

destinatario)

Riconosce e

comprende tutte le

informazioni

esplicite richieste

ad alcune implicite

Comprende tutte le

informazioni

implicite ed

esplicite, inferendo

il significato di

elementi non noti e

sa utilizzare

strategie di ascolto

diversificate ed

efficaci

PRODUZIONE

ORALE

Interagisce in

semplici contesti

comunicativi

usando con

fatica strutture

morfosintattiche

elementari

servendosi di un

lessico limitato

per esprimere

concetti

incompleti

Interagisce nei

contesti

comunicativi

usando strutture

morfosintattiche

essenziali ed il

lessico essenziale

necessario alla

comunicazione di

concetti di base

Interagisce in

situazioni

comunicative di

diversa

complessità

usando strutture

morfosintattiche e

lessico adeguati

allo scopo e al

destinatario con

discreta autonomia

dell’uso dei

concetti

Interagisce in modo

autonomo ed

efficace in situazioni

diverse, offrendo

spunti di originalità

e usando strutture

morfosintattiche

articolate e lessico

ricco e pertinente

per correlare

adeguatamente

concetti diversi

PRODUZIONE

SCRITTA

Elabora i testi

applicando, in

modo non

sempre corretto,

le regole di

grammatica e

sintassi, usando

un lessico

limitato

Elabora i testi

applicando

autonomamente

le regole di base,

utilizzando un

lessico semplice e

adeguato al

quesito posto

Elabora i testi con

discreta

padronanza delle

strutture

morfosintattiche e

una buona varietà

lessicale in

risposta ai quesiti

posti

Elabora i testi con

autonomia

espressiva,

correttezza formale,

ricchezza lessicale e

spunti di originalità

tra i diversi

argomenti di studio.

57

7. MODALITA’ DI VALUTAZIONE E DI RECUPERO

MODALITA’ DI VALUTAZIONE

PROVE E

STRUMENTI

SCANSIONE

TEMPORALE

PROVE

Vot

o

Descrittori

Interrogazione

Lezione dialogata

Simulazioni in

coppia/gruppo

Relazione

Redazione di

ricerche

specifiche

Prove strutturate

Prove semi-

strutturate

Questionari

Esercizi di pratica

di varie tipologie

Lavori di gruppo

QUADRIMES

TRE

tre prove scritte

due prove orali

due pratiche

1-2 Nessun elemento significativo per poter formulare un

giudizio

3

Scarsissima conoscenza anche degli argomenti

fondamentali.

Assenza di comprensione o incapacità di

applicazione delle conoscenze acquisite.

Gravi e numerosi errori e confusione nella

comunicazione scritta e orale.

4

Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti

significativi, difficoltà di esposizione.

Comprensione limitata o difficoltà evidente nell’

applicazione degli argomenti fondamentali.

Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale.

5

Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione

impacciata degli argomenti fondamentali.

Comprensione parziale con incertezze o limitata

autonomia nella applicazione degli argomenti

appresi.

Errori nella comunicazione scritta e orale

6

Conoscenza sostanziale degli argomenti

fondamentali anche se esposti con qualche

inesattezza.

Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli

argomenti trattati.

Comprensione o applicazione corretta dei contenuti

fondamentali

7

Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed

esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le

relazioni tra i contenuti trattati.

Comprensione ed applicazione corretta degli

argomenti richiesti.

8

Conoscenza approfondita degli argomenti,

esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.

Capacità di cogliere in maniera organica le relazioni

tra i contenuti trattati.

Comprensione e applicazione corretta ed autonoma

degli argomenti richiesti.

9

Conoscenza approfondita degli argomenti,

esposizione chiara, corretta, appropriata e personale.

Capacità di padroneggiare argomenti e problematiche

complesse e di organizzare le conoscenze sapendo

operare gli opportuni collegamenti interdisciplinari.

10

Livelli e capacità del descrittore precedente con

caratteristiche di

eccezionalità.

58

ATTIVITA’ DI RECUPERO

Per i casi di insuccesso nell’attività di apprendimento da parte degli studenti, sono state utilizzate

le seguenti tipologie di intervento didattico:

a. Recupero curricolare (in itinere)

Nelle ore curricolari si è proceduto alla revisione per tutta la classe dei concetti non

compresi, con particolare attenzione a quelli fondamentali; effettuando la ripresa ciclica dei

contenuti con momenti di ripasso e riepilogo; si sono concentrati gli sforzi sugli obiettivi

minimi; focalizzando il metodo di lavoro e di studio e l’uso del libro di testo.

b. Studio individuale

Per gli studenti con difficoltà di apprendimento dovute a lacune pregresse, carenze

metodologiche o difficoltà di strutturazione logica del pensiero si è proceduto ad un

intervento didattico mirato con conseguente controllo sull’esecuzione delle consegne.

8. ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI

Sono state svolte le seguenti Unità di apprendimento:

UDA (18 ore) (in collaborazione con tutto il Consiglio di classe) nella stesura delle

relazioni di stage sotto forma di tesina (Power Point) e presentazione alla classe di quelle

inerenti alle Produzioni Animali

NB: Per i modelli completi delle UDA sopra indicate si fa riferimento al POF – Allegati Assi

Culturali.

I docenti Volini Vincenzo Agosta Roberto

Padova, li 14 maggio 2015

59

PROGRAMMA SVOLTO

Materia: Produzioni Animali

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

Ore di insegnamento : 2 ore settimanali, 2 ore con compresenza

DOCENTE TEORICO: Vincenzo Volini

DOCENTE TECNICO- PRATICO: Roberto Agosta

CONTENUTI DISCIPLINARI

MODULO

(Contenuti)

METODI MATERIE

INTERESS

ATE

TEM

PI

STRUMENTI VERFICHE

Introduzione: La Zootecnia

tra produzione, consumo e

sostenibilità,

Lezione

frontale

Biologia,

Ecologia

6 ore Libri di testo test

Cap.1 Alimenti per gli

animali di alllevamento:

fienagione, insilamento,

preparazione

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Economia,

Agronomia

12 ore Libri di testo,

tavole plastici,.

scheletro

Orali e test

finale

Cap.2a Alimentazione

degli animali domestici.:

composizione chimica

degli alimenti

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Chimica,

Agronomia

6 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi

Orali e test

finale

Cap.2b: Alimentazione

degli animali domestici.:

Minerali e vitamine.

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Biologia,

Scienze,

Chimica e

Agronomia

6 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi

Orali e test

finale

Cap.2c: Alimentazione e

ricambio energetico;

Anabolismo e catabolismo,

digeribilità, Valutazione

chimica standard,

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Biologia,

Scienze,

Chimica

6 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi

Orali e test

finale

Cap. 2d: Metodi di

razionamento: Unità

Amido, Unità Foraggere

Latte e Carne

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Biologia,

Scienze,

Chimica e

Agronomia

6 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi

Orali e test

finale

Cap.3a:Alimentazione dei

bovini da latte : calcolo

delle razioni da produzione

e da sciutta (*)

Lezione

frontale e

visite in

stalla

Biologia,

Scienze,

Chimica

Economia,

Agronomia

7 ore Libri di testo,

alimenti in uso e

animali vivi,

programma di

alimentazione

Orali e test

finale

Attività pratica in azienda

con mantenimento del

quaderno di stalla

Lezione e

attività in

stala

Esercitazioni

agrarie

30 ore Documentazione

genealogica,

produttiva e

sanitaria, e scheda

informativa

Orali e

controllo della

tenuta

documentazione

con produz di

grafici

(*) parte da completare dopo il 15 Maggio fino alla chiusura dell’A.S. il 9 giugno

Rappresentanti di classe …………………. …………………….

I docenti Volini Vincenzo Agosta Roberto

Padova, li 14 maggio 2015

60

RELAZIONE AL 15 MAGGIO

Materia: Biotecnologie agrarie

Classe: 5^B

Anno scolastico: 2014/2015

DOCENTE TEORICO: Garcea prof. Antonio

DOCENTE TECNICO- PRATICO: Scaffidi Maria Rosaria

Situazione di partenza

Sulla base delle osservazioni effettuate durante le prime lezioni frontali e dei colloqui svolti con gli

alunni nel primo periodo dell’anno e dei risultati della prima verifica effettuata, la situazione si è

presentata subito abbastanza eterogenea: a fianco di alunni sempre motivati e partecipativi si sono

riscontrati alcuni casi più scostanti.

Finalità della disciplina

L’obiettivo della disciplina è quello di raggiungere le seguenti conoscenze:

- l’azione patogena degli organismi sui vegetali coltivati;

- le biotecnologie innovative;

- alcuni esempi di processi biotecnologici nelle industrie agroalimentari.

Le competenze raggiunte hanno riguardato:

- capacità organizzativa delle attività:

o produttive a livello aziendale

o di trasformazione con valorizzazione dei prodotti

aventi caratteristiche di eco compatibilità e sostenibilità

- stesura di relazioni tecniche per la documentazione delle attività e situazioni professionali

- uso di strumenti informatici per ricerca e studio

- pianificazione di strategie di difesa delle colture a livello aziendale

Criteri metodologici

Lezione frontale, lavoro di gruppo, discussione guidata, lettura di testi, visione di filmati,

presentazioni power point, uscite didattiche ed esercitazioni.

Per le situazioni degli alunni BES DSA sono stati adottati gli strumenti dispensativi e

compensativi previsti dai piani individuali.

Strumenti di lavoro

Nel corso delle lezioni sono stati utilizzati oltre al libro di testo diversi documenti proposti dal

docente. Questi erano, a seconda del caso delle sintesi di argomenti svolti o delle tracce da seguire

per far sviluppare agli studenti l’argomento proposto. Data la tipologia di argomenti da trattare

spesso si è fatto ricorso alla proiezione di immagini o brevi filmati. Le attività pratiche hanno

riguardato il riconoscimento di alcune patologie e di alcuni insetti agenti di danno sulle principali

colture arboree trattate nel corso di Produzioni vegetali.

61

LIVELLI DI PADRONANZA DELLE COMPETENZE ed OBIETTIVI MINIMI

INDICATORI

LIVELLI DI PADRONANZA

NON RAGGIUNTO BASE INTERMEDIO AVANZATO

Osserva

direttamente e

raccoglie dati o

consulta testi e

manuali.

Organizza e

rappresenta i dati

tramite semplici

elaborazioni

Evidenzia difficoltà nella

organizzazione ed

elaborazione dei dati

Osserva e

rappresenta in

modo essenziale

semplice ma

corretto

Dimostra autonoma

capacità di

organizzare la

rappresentazione dei

dati

Dimostra totale

autonomia e buona

padronanza nella

raccolta, organizzazione

e rappresentazione dei

dati.

Descrivere e

analizzare alcuni

fenomeni della

realtà naturale e

artificiale

Descrive qualche

fenomeno con alcune

lacune analizzandone le

componenti con la guida

e dell'insegnante

Descrivere in

modo completo il

fenomeno

richiesto ma sa

analizzarlo solo

parzialmente

Descrive e analizza i

fenomeni in modo

completo e autonomo

Descrive, analizza e

generalizza i fenomeni

riconducendo ai modelli

Interpretare e

commentare

immagini,

rappresentazioni,

schemi e modelli

Interpreta e commenta

immagini, schemi e

rappresentazioni solo se

aiutato con esposizione

insicura e non sempre

appropriata

Interpreta e

commenta

immagini, schemi

e rappresentazioni

in modo essenziale

e con esposizione

semplice ma

corretta

Interpreta e

commenta immagini,

schemi modelli e

rappresentazioni in

modo autonomo e

con esposizione

appropriata

Interpreta e commenta

immagini, schemi

modelli e

rappresentazioni in

modo autonomo, con

padronanza e originalità

Indagare diverse

ipotesi per la

risoluzione di

problemi di vario

genere attraverso

il ragionamento

deduttivo

Individua con difficoltà

gli elementi importanti di

un problema in situazioni

semplici e di routine. Non

formula un’ipotesi per la

risoluzione del problema

Non formalizza lo

svolgimento spiegando il

procedimento seguito

Identifica gli

elementi

importanti di un

problema in

situazioni semplici

e di routine.

Formula ipotesi

per la risoluzione

del problema

Formalizza lo

svolgimento

spiegando il

procedimento

seguito

Identifica gli elementi

importanti di un

problema in diverse

situazioni (semplici,

complesse o di

routine). Formula

ipotesi per la

risoluzione del

problema. Formalizza

lo svolgimento

spiegando in forma

scritta il

procedimento seguito

Identifica gli elementi

importanti di un

problema in diverse

situazioni (semplici,

complesse, di routine e

poco familiari). Formula

diverse ipotesi per la

risoluzione usando la

più appropriata.

Formalizza lo

svolgimento spiegando

in forma scritta il

procedimento seguito

Utilizzare la

terminologia

scientifica

specifica

Evidenzia difficoltà nel

riconoscere i termini

scientifici e non riesce a

comunicare con un

linguaggio appropriato

Conosce il

significato dei

termini

Comunica quanto

compreso con un

linguaggio

semplice

Conosce il significato

dei termini e li sa

usare in semplici

contesti, comunica

quanto compreso con

un linguaggio

semplice ma

appropriato

Conosce il significato

dei termini e li sa usare

in contesti significativi.

Conosce le differenze e

le analogie fra i diversi

termini e la loro

applicazione per la

formulazione dei

concetti. Comunica

quanto compreso con

linguaggio appropriato

In grassetto gli obiettivi minimi. In particolare: Gestisce, sotto diretta e continua supervisione, attività

produttive conosciute valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti, riconoscendo i principali elementi

caratterizzanti una produzione tipica, predisponendo nelle sue linee essenziali un protocollo di filiera di prodotti

agroalimentari tipici, fornendo indicazioni per tradurre la fase produttiva in qualità merceologica del prodotto;

gestisce sotto diretta e continua supervisione attività di protezione delle colture.

62

Modalità delle verifiche e Valutazioni

Nel corso dell’anno sono state svolte sia verifiche formative che sommative.

Le modalità utilizzate per le formative sono state per lo più lezioni dialogate sotto la guida del

docente che faceva da moderatore e conduttore degli studenti che partecipavano con i propri

contenuti. Le modalità utilizzate per quelle sommative sono state 2 prove scritte seguite da 1

interrogazione e 2 valutazioni pratiche nel corso del primo periodo didattico ed 2 prove scritte

seguite da 2 interrogazioni ed 1 valutazione pratica nel corso del secondo periodo.

Le prove scritte sono state sia del tipo a risposta libera che a completamento.

Le prove pratiche sono state di riconoscimento di sintomi e patologie oltre che la stesura di brevi

relazioni tecniche.

La media delle valutazioni del primo periodo è stata di poco sopra alla sufficienza. Nel secondo

periodo si è leggermente alzata anche se alla attualità alcuni studenti risultano ancora carenti,

mentre altri possono puntare ad un buon voto (8).

TABELLA DI VALUTAZIONE delle prove scritte ed orali

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

VOTO

Non vi sono

elementi di

valutazione:

verifica in bianco o

scena muta ad una

verifica orale

Assenti: non applica alcun

tipo di conoscenza e rifiuta il

colloquio o la verifica scritta

Non comunica o riferisce di essere

impreparato 1-2

Frammentarie e

gravemente

lacunose

Applica le conoscenze

minime, se guidato e con gravi

errori

Comunica in modo scorretto e

improprio 3

Superficiali e

lacunose

Applica le conoscenze

minime, se guidato, ma con

errori anche nell’esecuzione di

compiti semplici

Comunica in modo inadeguato, non

compie operazioni di analisi 4

Superficiali ed

incerte

Applica le conoscenze con

imprecisione nell’esecuzione

di compiti semplici

Comunica in modo non sempre

coerente. Ha difficoltà a cogliere i

nessi logici; compie analisi lacunose

5

Essenziali, ma non

approfondite

Esegue compiti semplici senza

errori sostanziali, ma con

alcune incertezze

Comunica in modo semplice, ma

adeguato. Incontra qualche difficoltà

nelle operazioni di analisi e di sintesi,

pur individuando i principali nessi

logici

6

Essenziali con

eventuali

approfondimenti

guidati

Esegue correttamente compiti

semplici e applica le

conoscenze anche a problemi

complessi, ma con qualche

imprecisione

Comunica in modo abbastanza

efficace e corretto. Effettua analisi,

coglie gli aspetti fondamentali,

incontra qualche difficoltà nella

sintesi

7

Sostanzialmente

complete con

qualche

approfondimento

autonomo

Applica autonomamente le

conoscenze a problemi

complessi in modo

globalmente corretto

Comunica in modo efficace ed

appropriato, compie analisi corrette

ed individua collegamenti. Rielabora

autonomamente e gestisce situazioni

nuove non complesse

8

Complete,

organiche articolate

e con

approfondimenti

autonomi

Applica le conoscenze in

modo corretto ed autonomo

anche a problemi complessi

Comunica in modo efficace ed

articolato. Rielabora in modo

personale e critico, documenta il

proprio lavoro. Gestisce situazioni

nuove e complesse

9

63

Organiche,

approfondite e

ampliate in modo

autonomo e

personale

Applica le conoscenze in

modo corretto, autonomo e

creativo a problemi complessi

Comunica in modo efficace ed

articolato. Legge criticamente fatti e

d eventi, documenta adeguatamente il

proprio lavoro. Gestisce nuove

situazioni individuando soluzioni

originali

10

CONTENUTI DISCIPLINARI

delle

Unità di Apprendimento

Alla data dell’8 maggio, nel corso dell’anno sono state tenute 72 ore di lezione, di cui 20 sono

state dedicate a verifiche sommative scritte, orali o pratiche e le restanti 52 allo svolgimento

del programma. Di queste 12 sono state svolte con metodologia CLIL

1 U.D.A

Fitopatogenesi e tecniche di

controllo dei fitopatogeni.

Meccanismi di patogenesi.

Concetto di malattia;

Rapporti di predazione e

parassitismo.

Tipi di parassitismo.

Resistenza e sensibilità.

Fasi del processo di

fitopatogenesi.

.

2 U.D.A.

Processi diagnostici e controllo

delle avversità e dei patogeni

Interventi di difesa di carattere

agronomico, fisico, chimico.

Normativa europea sulla lotta

fitosanitaria.

Sintomatologie e diagnosi delle

principali avversità elencate più

sotto con riconoscimento dei

sintomi, modalità di diffusione e

metodi di lotta.

Diagnosi e controllo dei fitofagi e

delle avversità abiotiche.

3 U.D.A.

Tecniche di ingegneria

genetica.

In modalità CLIL

Uso dei marcatori

molecolari.

Tecniche di trasformazione

genetica.

Manipolazione

dell'espressione genetica

delle piante.

OGM

3 U.D.A.

Introduzione ai processi

biotecnologici

Fermentazioni continue e

discontinue.

Principali avversità delle colture trattate nel corso dell’anno:

Afide grigio, Afide lanigero, Afide verde, Bolla, Botrite vite,

Botrite pero, Carpocapsa, Cicaline, Colpo di fuoco, Cossus,

Corineo, Cydia, Flavescenza dorata, Mal bianco melo,

Minatori fogliari, Monilia, Oidio, Peronospora, Psilla,

Ragnetto rosso, Ragnetto giallo, Scopazzo, Sharka,

Ticchiolatura

Alcune avversità sono ancora in fase di trattazione alla data di

stesura

I docenti Gli studenti rappresentanti

Garcèa prof. Antonio Barbetta Giuseppe

____________________ ________________________

Scaffidi Maria Rosaria Grifalconi Marco

____________________ ________________________

Padova, 14-05-15

64

RELAZIONE FINALE

Materia: Trasformazione dei Prodotti

DOCENTI : Mariangela Bottegal, Romeo Lazzarini

Ore di insegnamento: 3 ore settimanali (2 teoriche, 1 pratica)

Anno scolastico 2014-2015

Classe 5B

1. VALUTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 26 studenti, 24 maschi e 2 femmine. Sono presenti due studenti con

certificazioni. Gli studenti della classe sono risultati abbastanza solidali e integrati fra loro, in grado

di organizzare e svolgere lavori di gruppo sia in classe sia in laboratorio, durante le attività pratiche.

Nonostante la vivacità della classe, quasi tutti gli alunni hanno dimostrato interesse per la materia e

gli argomenti trattati. Solo un piccolo gruppo tendeva a distrarsi e doveva essere richiamato. Dal

punto di vista del profitto e dell’impegno, il livello della classe risulta eterogeneo, ma può essere

considerato mediamente sufficiente. La situazione di qualche alunno sembra dovuta anche alla

lacunosa preparazione di base, legata alla particolare storia che questa classe ha avuto, negli ultimi

anni, con questa disciplina, a causa del cambio di molti insegnanti. Per recuperare tali difficoltà,

nelle ore curricolari gli insegnanti hanno proceduto alla revisione per tutta la classe dei concetti non

compresi, con particolare attenzione a quelli fondamentali. È stata effettuata una ripresa ciclica dei

contenuti con momenti di ripasso e riepilogo.

Data la numerosità della classe, con le difficoltà riscontrate in itinere, e un vasto programma da

seguire, non è sempre stato possibile organizzare attività di approfondimento per i temi trattati.

2. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA (da programmi ministeriali)

A conclusione dell’anno scolastico, lo studente dovrà essere in grado di:

- utilizzare modelli appropriati per analizzare i fenomeni e interpretare dati sperimentali;

- padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di

lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

- intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo;

- padroneggiare gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo, riconoscendo gli aspetti

di efficacia, efficienza e qualità della propria attività lavorativa;

- riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali

dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali.

65

3. CONTENUTI DISCIPLINARI TEORICI E PRATICI

CONTENUTI DISCIPLINARI TEORICI

INDUSTRIA ENOLOGICA

Uva e mosto:

3. L'uva: composizione, maturazione, vendemmia.

4. Enopolio e vasi vinari.

5. Pigiatura, sgrondo, torchiatura.

6. Composizione del mosto.

7. Correzione del contenuto zuccherino e dell'acidità del mosto.

8. Lieviti, batteri e muffe: fattori che influenzano il loro sviluppo nel mosto. Approfondimento.

9. Proprietà e impiego dell'anidride solforosa.

Fermentazione alcolica e tecniche di vinificazione:

Fermentazione alcolica e prodotti secondari. Fermentazione gliceropiruvica.

Tecnica della fermentazione alcolica: vinificazione con macerazione in rosso, vinificazione in

bianco.

Maturazione e stabilizzazione del vino:

Fenomeni successivi alla fermentazione e cure al vino nuovo. Pratiche correttive sul vino.

Precipitazioni saline e intorbidamenti di tipo enzimatico, colloidale e biologico. Tecniche di prevenzione e cura delle varie forme d'intorbidamento.

Difetti e malattie dei vini.

Vini speciali:

Classificazione dei vini: da tavola, IGT, DOC e DOCG

Produzione di vini spumanti: metodo classico e metodo Charmat

Aceto e sottoprodotti dell’industria enologica:

Gli agenti dell’acetificazione

Chimismo dell’acetificazione

Principali processi tecnologici di produzione

Maturazione e invecchiamento

Aceto balsamico tradizionale e aceto balsamico di Modena

Limiti analitici di legge

Sottoprodotti dell’industria enologica

I reflui enologici

Alla data odierna risulta ancora da sviluppare parte del seguente programma che si svolgerà nei

rimanenti tempi scolastici:

Birra:

Operazioni fondamentali nella tecnologia di produzione della birra.

Ripasso generale sui principali temi inerenti l’INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA.

CONTENUTI DISCIPLINARI PRATICI (IN LABORATORIO DI CHIMICA)

- Determinazione degli zuccheri (Rifrattometrica, densimetrica, chimica Fehling)

- Determinazione T.A.V. (Malligand e distillazione,)

- Determinazione acidità volatile (Cazenave)

- Determinazione acidità totale

- Determinazione SO2 libera e combinata

- Determinazione estratto secco totale (met per evaporazione, Tabariè e Bosia)

- Analisi aceto (acidità totale, grado alcolico residuo, estratto secco)

- Analisi birra ( T.A.V. estratto secco e grado saccarometrico)

66

ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI INFORMATICA

- Elaborazioni dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio con le principali tecniche di analisi del

vino. Confronto tra dati teorici e dati sperimentali. Valutazione dei prodotti analizzati.

- Stesura di relazioni finali.

4. RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE,

COMPETENZE E ABILITA’

CONOSCENZE:

Conoscere le tecnologie speciali per l’enologia, gli aspetti microbiologici ed enzimatici dei

processi delle diverse filiere produttive.

Conoscere la costituzione chimica delle componenti dell’uva, e la relativa importanza per il prodotto finito

Descrivere il biochimismo della fermentazione alcolica e delle fermentazioni lattiche. Comprendere gli equilibri chimici che si instaurano nel mosto/vino e le possibili alterazioni

chimiche e microbiologiche

Descrivere le modificazioni biochimiche che avvengono durante l’invecchiamento dei vini e durante la maturazione.

Descrivere le linee tecnologiche di vinificazione( tradizionale e particolari);

Saper spiegare i processi di trasformazione e di alterazione dei prodotti caseari

Saper classificare i prodotti alimentari in base alla tecnologia di lavorazione ed alle denominazioni (vino, latte e derivati, olio)

Analisi chimico-fisiche delle materie prime e dei prodotti trasformati determinandone le

caratteristiche qualitative in termini legali.

COMPETENZE:

capacità di valutare e definire in maniera critica interventi tecnici atti a migliorare la qualità dei prodotti, da effettuare con i mezzi adeguati;

gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza;

Collegare tra loro i concetti di qualità, trasparenza, tracciabilità e sicurezza dei processi produttivi e trasformativi

Promuovere la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche

territoriali, nonché alla qualità dell’ambiente

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

gestire il corretto smaltimento e riciclaggio dei rifiuti

utilizzare strumenti e metodologie appropriate per effettuare verifiche e controlli sul

prodotto

controllare i processi biochimici che avvengono durante tutte le fasi di trasformazione di un prodotto

Individuare analiticamente eventuali frodi alimentari

Esser capaci di valutare e definire in maniera critica interventi tecnici atti a migliorare la

qualità dei prodotti, da effettuare con i mezzi adeguati

ABILITA’:

Individuare le linee trasformative più adatte alla qualità delle produzioni e ai livelli tecnici realizzabili.

Definire le modalità operative per la realizzazione dei singoli processi.

Rilevare gli aspetti microbiologici delle operazioni generali di trasformazione

Comprendere e prevenire i processi di alterazioni chimiche e microbiologiche dei prodotti

Individuare le fasi tecnologiche delle tecniche di conservazione

67

Prevedere sistemi di manutenzione ordinaria nel corso dei processi.

Individuare criteri e sistemi per il trattamento dei reflui.

Individuare le normative sulla sicurezza e la tutela ambientale in relazione alle attività produttive di settore

5. STRATEGIE ORGANIZZATIVE

MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI

METODOLOGIE STRUMENTI

Lezione

frontale

multimediale

partecipata

Discussione guidata

Lavoro

di gruppo,

simulazioni

Progetti interdisciplinari: obiettivi attesi, monitoraggio in

itinere, adattamento, analisi dei risultati finali

Relazioni, ricerche

Attività di laboratorio

Libro di testo

Computer

Laboratorio di chimica

Laboratorio informatico

6. VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ESITI

Sono state scolte valutazioni orali, scritte e pratiche. Nel secondo quadrimestre è stata svolta una

simulazione di Terza Prova dell’esame di Stato, secondo la tipologia B.

Nelle valutazioni si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti, dell’uso di un linguaggio

appropriato, dell’impegno personale, del miglioramento rispetto ai livelli di partenza, della

partecipazione all’attività educativa e didattica, nonché del comportameto e del lavoro svolto

durante le attività pratiche in laboratorio, della capacità di interpretare in modo critico e rielaborare i

dati sperimentali ottenuti. Nelle valutazioni pratiche si è tenuto conto anche dell’impegno e

dell’interesse dimostrato per la disciplina.

OBIETTIVI MINIMI

Riguardo tutti gli argomenti svolti e i risultati attesi, l’alunno con obiettivi minimi è risultato in

grado di:

- Riferire gli aspetti essenziali

- Utilizzare le conoscenze per la risoluzione dei problemi proposti pur commettendo imperfezioni

e/o qualche errore di non grave rilievo

- Effettuare autonomamente i calcoli più semplici

- Formulare comunicazioni semplici, complessivamente chiare, anche utilizzando una

terminologia non sempre o non del tutto appropriata

- Operare in laboratorio in modo autonomo anche se con qualche incertezza

Padova, 14/05/15

Prof. Mariangela Bottegal

Prof. Romeo Lazzarini

68

PROGRAMMA SVOLTO

Materia: Trasformazione dei Prodotti

DOCENTE Teorico: Bottegal Mariangela

DOCENTE Tecnico Pratico: Lazzarini Romeo

Ore di insegnamento: 3 ore settimanali (2 teoriche, 1 pratica)

Anno scolastico 2014-2015

Classe 5B

Testi in adozione:

TECNOLOGIE AGRARIE 1 Operazioni tecnologiche, Enzimologia e fermentazioni.

G., Sicheri - Editrice HOEPLI

TECNOLOGIE AGRARIE 2 Industria enologica, lattiero-casearia, conserviera, olearia e molitoria.

G., Sicheri - Editrice HOEPLI

CONTENUTI DISCIPLINARI TEORICI

INDUSTRIA ENOLOGICA

Uva e mosto:

10. L'uva: composizione, maturazione, vendemmia.

11. Enopolio e vasi vinari.

12. Pigiatura, sgrondo, torchiatura.

13. Composizione del mosto.

14. Correzione del contenuto zuccherino e dell'acidità del mosto.

15. Lieviti, batteri e muffe: fattori che influenzano il loro sviluppo nel mosto. Approfondimento.

16. Proprietà e impiego dell'anidride solforosa.

Fermentazione alcolica e tecniche di vinificazione:

Fermentazione alcolica e prodotti secondari. Fermentazione gliceropiruvica.

Tecnica della fermentazione alcolica: vinificazione con macerazione in rosso, vinificazione in bianco.

Maturazione e stabilizzazione del vino:

Fenomeni successivi alla fermentazione e cure al vino nuovo. Pratiche correttive sul vino.

Precipitazioni saline e intorbidamenti di tipo enzimatico, colloidale e biologico. Tecniche di prevenzione e cura delle varie forme d'intorbidamento.

Difetti e malattie dei vini.

Vini speciali:

Classificazione dei vini: da tavola, IGT, DOC e DOCG

Produzione di vini spumanti: metodo classico e metodo Charmat

Aceto e sottoprodotti dell’industria enologica:

Gli agenti dell’acetificazione

Chimismo dell’acetificazione

Principali processi tecnologici di produzione

Maturazione e invecchiamento

69

Aceto balsamico tradizionale e aceto balsamico di Modena

Limiti analitici di legge

Sottoprodotti dell’industria enologica

I reflui enologici

Alla data odierna risulta ancora da sviluppare parte del seguente programma che si svolgerà nei

rimanenti tempi scolastici:

Birra:

Operazioni fondamentali nella tecnologia di produzione della birra.

Ripasso generale sui principali temi inerenti l’INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA.

ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI CHIMICA

- Determinazione degli zuccheri (Rifrattometrica, densimetrica, chimica Fehling)

- Determinazione T.A.V. (Malligand e distillazione,)

- Determinazione acidità volatile (Cazenave)

- Determinazione acidità totale

- Determinazione SO2 libera e combinata

- Determinazione estratto secco totale (met per evaporazione, Tabariè e Bosia)

- Analisi aceto (acidità totale, grado alcolico residuo, estratto secco)

- Analisi birra ( T.A.V. estratto secco e grado saccarometrico)

ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI INFORMATICA

- Elaborazioni dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio con le principali tecniche di analisi del

vino. Confronto tra dati teorici e dati sperimentali. Valutazione dei prodotti analizzati.

- Stesura di relazioni finali.

Padova, 14/05/15

Prof. Mariangela Bottegal Rappresentanti studenti

Prof. Romeo Lazzarini

70

RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO

Materia: Scienze Motorie e Sportive

Docente: prof. Nicola Maggini

Anno scolastico 2014-2015

Classe 5B

Valutazione della classe: situazione di partenza

La classe è composta da 26 allievi, 25 maschi e 2 femmine. Tutti gli alunni posseggono buone basi

motorie. Meno della metà pratica attività agonistica. Le lezioni si sono svolte al pomeriggio del

Lunedì alla settima e ottava.

Ore di lezione svolte al 15 maggio 2012: 42 ore (previste fino a fine anno 50 ore)

a) Per evidenti motivi (lezioni pomeridiane primo pomeriggio, studenti assenti o/e giustificati)

non è stato possibile svolgere un programma impegnativo con elementi teorici ma si sono svolte

attività generali sportive.

b) Livello comportamentale: la partecipazione come pure l’interesse per la materia è stata nel

complesso buona, come pure la disponibilità al dialogo, corretto il comportamento.

c) Livello delle conoscenze e delle competenze di partenza erano buone. La classe ha sempre

partecipato alle attività sportive organizzate dalla scuola con impegno e partecipazione durante

tutti i cinque anni.

Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze, abilità.

Conoscenze: (acquisizione consolidata di termini, fatti, convenzioni, tendenze e sequenze,

classificazioni, categorie, metodologie, principi, teorie, ecc. - saperi)le conoscenze specifiche, si

possono considerare buone per la quasi totalità degli allievi.

Competenze: (capacità di usare quanto appreso in situazioni concrete, aderenti alla regola - saper fare) in generale gli allievi sono in grado di affrontare molti degli argomenti svolti con

risultati più che sufficienti.

Abilità: (conosciuto il problema, essere in grado di riconoscere gli elementi e di trovare la relativa soluzione, anche in situazioni mai incontrate, non aderenti alla regola appresa)gli allievi

sono in grado di: ricoprire ruoli vari negli sports di squadra, esprimere correttamente le proprie

attitudini nelle attività sportive individuali.

Contenuti disciplinari generali e specifici (unità di apprendimento)

Modulo n°1 “I grandi giochi sportivi” Obiettivi raggiunti: conoscere le regole dei principali giochi di squadra, i fondamentali individuali

e di squadra.

Conoscenze: presa di coscienza del concetto di squadra e di avversario; passaggi, finte, fallo,

marcamento.

Competenze: pallavolo: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, elementari schemi di attacco

e difesa. Pallacanestro: palleggio, passaggio, tiro, terzo tempo, difesa a uomo, a zona, attacco zona,

attacco uomo, uno contro uno, dai e vai, dai e cambia, dai e segui. Calcetto. Rugby (gioco al tocco).

Modulo n°2 sports individuali

Obiettivi raggiunti: conoscere le regole e i fondamentali.

Conoscenze: sviluppo della destrezza, presa di coscienza di situazioni di sano confronto agonistico.

Competenze: Badminton: dritto, rovescio, schiacciata, volè, battuta. Ping-pong: servizio, dritto,

rovescio, schiacciata, taglio. Pattinaggio: uso dei pattini in linea, andature varie, avanti, indietro,

zig-zag. Arrampicata sportiva su parete attrezzata.

71

MODULO PERIODO

Grandi giochi sportivi Tutto l’anno

Sport individuali Tutto l’anno

Criteri metodologici

Gli obiettivi sono stati sviluppati con lezioni frontali, individuali e di gruppo.

Note sul Programma: la classe ha seguito il programma di Scienze motorie e sportive con il

sottoscritto nell’arco dei cinque anni, anche in quest’ultimo anno alcuni allievi/e hanno avuto

esperienze di partecipazione ai Campionati Studenteschi.

Strumenti di lavoro (metodi, mezzi e strumenti dell’insegnamento)

Sono state utilizzate tutte le attrezzature a disposizione in palestra e gli ambienti interni ed esterni

Strumento didattico Titolo Autore

Libro di testo: Studenti Informati B.Baldoni A.Dispenza

Visite di istruzione e convegni Considerate le numerose uscite didattiche d’indirizzo non è stato possibile fare altre attività

aggiuntive di interesse sportivo.

Progetti

Progetto 5. Descrizione sintetica Ambiti disciplinari

coinvolti

Più Sport per tutti Torneo interclasse riguardo specialità sportive e

diverse attività svolte durante l’anno e

determinazione della classe più sportiva.

Competenze di

cittadinanza

Verifiche e criteri di valutazione Si è tenuto conto della conoscenza degli allievi e del loro percorso, valutando le abilità motorie

tramite osservazione e il conseguimento delle mete collettive quali: creatività, socializzazione,

impegno e partecipazione al dialogo educativo. Per alcuni alunni è stata utilizzata la produzione di

una ricerca personale su argomenti sportivi (con esposizione orale) al fine di completare la

valutazione generale quando la partecipazione alla parte pratica risultava carente.

Padova, 14/05/2015 Prof. Nicola Maggini

Firma dei rappresentanti di classe

………………………………………

………………………………………

72

7. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME

Sono state effettuate due simulazioni di terza prova; per entrambe è stata prescelta la tipologia "B"

coinvolgendo quasi tutte le discipline, ad eccezione delle materie previste per la prima e seconda

prova scritta. Tale tipologia è stata ritenuta la forma più indicata rispetto alla fisionomia composita

della classe, nonché la più adatta a verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e a

valutare nel modo più realistico il grado di conoscenze e competenze raggiunto da ogni singolo

studente nel complesso delle discipline coinvolte.

Il tempo messo a disposizione del candidato è stato di 3 ore e la valutazione è stata effettuata sulla

base di una griglia precedentemente formulata dal Consiglio di classe.

La prima simulazione di terza prova è stata eseguita il 30 marzo 2015 e ha coinvolto le discipline

di Economia, Estimo, Marketing e Legislazione – Inglese – Matematica - Produzioni Animali.

Gli esiti medi hanno riportato una votazione quasi sufficiente, con undici studenti che hanno

ottenuto valutazioni pari o superiori a 10/15.

***********************************************

La seconda simulazione di terza prova è stata eseguita il 29 aprile 2015 e ha coinvolto le

discipline di Produzione e Trasformazione dei Prodotti - Inglese - Economia, Estimo, Marketing

e Legislazione – Biotecnologie.

La valutazione media è stata più che sufficiente; otto studenti hanno ottenuto un risultato pari o

superiore a 11/15.

I testi delle prove e le griglie di valutazione sono allegati alla presente relazione.

***********************************************

E’ stata effettuata una simulazione di prima prova il 15 aprile 2015 della durata di sei ore (gli

alunni hanno potuto scegliere una tra tutte le tipologie previste dal Ministero per l’Esame di Stato).

La valutazione complessiva è risultata sufficiente; in due casi la prova ha avuto un esito ottimo.

Il testo della simulazione è allegato al presente Documento.

La simulazione di seconda prova (Produzioni Vegetali), di sei ore, è stata eseguita il 23 aprile; il

risultato complessivo non è stato del tutto sufficiente, undici studenti hanno ottenuto valutazioni

pari o superiori a 11/15.

Le valutazioni si sono basate su una griglia precedentemente formulata dal Consiglio di classe.

73

ANNO SCOLASTICO 2014 -2015

SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA

CLASSE 5^B

A. Il candidato descriva dettagliatamente le caratteristiche pedoclimatiche di una zona di

propria conoscenza, nella quale sia presente una D.O.C., e spieghi in che modo queste

diano una connotazione di pregio alle uve prodotte (terroir). Progetti inoltre in questa

zona un vigneto di 5 ha, destinato alla produzione di vini rossi da invecchiamento,

scegliendo opportunamente i vitigni, i portinnesti ed ogni altro elemento utile ad

ottenere caratteristiche di elevata qualità, nel rispetto del disciplinare della D.O.C.

(resa massima 120 q/ha, investimento 5000 piante/ha).

B. Risponda brevemente ad almeno 5 tra i quesiti proposti, utilizzando la tabella allegata:

1. Elenchi i principali cambiamenti che si verificano in un frutto durante la sua

maturazione.

2. Calcoli la carica di gemme per pianta e per ha necessaria a garantire la produzione

max prevista dal disciplinare della D.O.C. sopra indicato

3. L’innesto: significato e scopi

4. Vantaggi dell’inerbimento interfilare

5. Frutti climaterici e aclimaterici: significato ed applicazioni

6. Irrigazione a goccia del vigneto: aspetti positivi e limitazioni

7. Forme di allevamento adatte alla vendemmia meccanica (indica il tipo di

scuotimento)

8. Significato di partenocarpia e apomissia

9. Epoche e dosi della concimazione, nella fase di produzione

10. Cimatura della vite: scopo, modalità ed epoca di esecuzione

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario di italiano e di calcolatrici non programmabili.

74

n.

quesito

risposta

75

ANNO SCOLASTICO 2014 -2015

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

CLASSE 5^B

TIPOLOGIA B: 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA

DURATA DELLA PROVA: 3 ORE

MATERIE COINVOLTE:

ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

PRODUZIONI ANIMALI

INGLESE

MATEMATICA

SUSSIDI DIDATTICI:

DIZIONARIO BILINGUE

CALCOLATRICE

PADOVA, 30 Marzo 2015

COGNOME E NOME DEL CANDIDATO:

_______________________________________________

76

Padova, 30 Marzo 2015

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

MATERIA: ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

COGNOME E NOME ………………………………………………………… CLASSE 5^ B

1^

Domanda : Riportare e descrivere nei contenuti la formula impiegata nel calcolo del Vm

con il metodo dei redditi futuri.

Risposta (10 righe max)

2^

Domanda : Quali sono le principali aggiunte e detrazioni applicate ai valori fondiari?

Risposta (10 righe max)

77

3^

Domanda : Descrivere l’espressione che permette di calcolare l’indennità per il passaggio di

acquedotto.

Risposta (10 righe max)

78

Padova, 30 Marzo 2015

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

MATERIA: PRODUZIONI ANIMALI

COGNOME E NOME ………………………………………………………………. CLASSE 5^ B

1^

Domanda : I carboidrati: cosa sono, dove si trovano, come vengono utilizzati nella razione.

Risposta (10 righe max)

2^

Domanda : Spiega il ruolo delle vitamine utilizzando una di tua conoscenza (es. Vit.A).

Risposta (10 righe max)

79

3^

Domanda : Spiega il ruolo dei minerali utilizzando uno di tua conoscenza (es. Calcio).

Risposta (10 righe max)

80

Padova, 30 Marzo 2015

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

MATERIA: INGLESE

COGNOME E NOME …………………………………………………………… CLASSE 5^ B

1st QUESTION: What are the main steps in butter-making?

Answer (10 lines max)

2nd

QUESTION: Outline a short history of food processing techniques.

Answer (10 lines max)

81

3rd

QUESTION: What are the main differences between red and white wines?

Answer (10 lines max)

82

Padova, 30 Marzo 2015

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

MATERIA: MATEMATICA

COGNOME E NOME …………………………………………………………… CLASSE 5^ B

1^

Domanda : Definisci la continuità di una funzione in un punto. La funzione è

continua nel punto ? (Giustifica la risposta.) Risposta (8-10 righe max)

2^Domanda : Determina gli asintoti della funzione .

Risposta (8-10 righe max)

83

3^

Domanda : Calcola la derivata delle seguenti funzioni

Risposta (8-10 righe max)

1.

2.

3.

4.

84

ANNO SCOLASTICO 2014 -2015

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

CLASSE 5^B

TIPOLOGIA B: 3 DOMANDE A RISPOSTA APERTA

DURATA DELLA PROVA: 3 ORE

MATERIE COINVOLTE:

ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI

INGLESE

BIOTECNOLOGIE AGRARIE

SUSSIDI DIDATTICI:

DIZIONARIO BILINGUE

CALCOLATRICE

PADOVA, 28 Aprile 2015

COGNOME E NOME DEL CANDIDATO:

_______________________________________________

85

Padova, 28 Aprile 2015

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

MATERIA: ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

COGNOME E NOME ……………………………………………………………… CLASSE 5^ B

1^

Domanda : : Fornire una definizione di Valore di Mercato.

Risposta (10 righe max)

2^

Domanda : Come vengono indennizzati i danni provocati ad un fondo rustico in caso di

inquinamento temporaneo della fonte idrica.

Risposta (10 righe max)

86

3^

Domanda: Per quale motivo il catasto viene definito particellare e non probatorio.

Risposta (10 righe max)

87

Padova, 20 Aprile 2015

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

MATERIA: TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI

COGNOME E NOME …………………………………………………………… CLASSE 5^ B

1^

Domanda : Spiega la successione dei vari tipi di lievito durante la fermentazione.

Risposta (10 righe max)

2^

Domanda : Cosa si intende per lieviti selezionati? Come si ottengono?

Risposta (10 righe max)

88

3^

Domanda : Quali sono i tre tipi di acidità che troviamo nel vino? Come possiamo

correggere l’acidità di un vino?

Risposta (10 righe max)

89

Padova, 28 Aprile 2015

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

MATERIA: INGLESE

COGNOME E NOME ……………………………………………………………. CLASSE 5^ B

1st QUESTION: Outline a short history of animal husbandry from the origin to present times.

Answer (10 lines max)

2nd

QUESTION: Why is food labelling so important in the food processing industry?

Answer (10 lines max)

90

3rd

QUESTION: Describe how the pasteurization method works and give some examples.

Answer (10 lines max)

91

Padova, 28 Aprile 2015

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

MATERIA: BIOTECNOLOGIE AGRARIE

COGNOME E NOME …………………………………………………………… CLASSE 5^ B

1^

Domanda : Parla della flavescenza dorata della vite: agente eziologico, sintomo-danni,

importanza della patologia, possibilità di difesa-metodi di lotta.

Risposta (10 righe max)

2^Domanda : Parla della PSILLA: Danni, importanza, possibilità di difesa-metodi di lotta.

Risposta (10 righe max)

92

3rd

Question : Explain the difference between “improvement through selection” and

“improvement through genetic modification”

Risposta (10 righe max)

93

5. GRIGLIE DI VALUTAZIONE

6.1 Griglia di valutazione della prima prova

Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015

Classe: 5^ B

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia A: "Analisi testuale"

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

padronanza e uso

della lingua

Correttezza ortografica e morfologica

a) buona 2

B ) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1

Correttezza sintattica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1

conoscenza dello

argomento e del

contesto

diriferimento

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

a) dimostra completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e

consapevolezza della loro funzione comunicativa

2,5

b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi formali 2

c) descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali del testo 1,5

d) dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali 1

Capacità logico-

critiche ed

espressive

Comprensione del testo

a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature

espressive

2,5

b) comprende in modo sufficiente brano 2–1,5

c) comprende superficialmente il significato del testo 1

Capacità di riflessione e contestualizzazione

a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con

ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali 3

b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2,5-2

c) offre sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1,5

d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento 1

Totale punteggio assegnato:

94

Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015

Classe: 5^ B

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia B: "Articolo di giornale"

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

padronanza e uso

della lingua

Correttezza ortografica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1

Correttezza sintattica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1

conoscenza dello

argomento e del

contesto di

riferimento

Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica

a) sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le convenzioni e gli

usi giornalistici (cioè: uso dei dati, titolo, sottotitolo, riferimento al pubblico e

all’occasione)

2,5

b) padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici (…) 2

c) si attiene correttamente agli usi giornalistici (…) 1,5

d) non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico 1

Capacità logico-

critiche ed

espressive

Presentazione e analisi dei dati

a) sintetizza i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5

b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2–1,5

c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1

Capacità di riflessione e sintesi

a) dimostra capacità di riflessione critica e di approfondimento personale dei

dati

3

b) offre diversi spunti critici e di approfondimento personale dei dati 2,5-2

c) offre sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5

d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento personale 1

Totale punteggio assegnato:

95

Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015

Classe: 5^ B

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia B: "Saggio breve"

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

padronanza e uso

della lingua

Correttezza ortografica e morfologica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia ) 1

Correttezza sintattica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1

conoscenza dello

argomento e del

contesto di

riferimento

Struttura e coerenza dell’argomentazione

a) imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la

redazione di un saggio breve

2,5

b) si serve consapevolmente degli elementi per la redazione di un saggio breve 2

c) padroneggia sufficientemente gli elementi per la redazione di un saggio

breve 1,5

d) non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve 1

Capacità logico-

critiche ed

espressive

Analisi e sintesi dei dati

a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5

b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2–1,5

c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1

Capacità di riflessione

a) dimostra buona capacità di riflessione critica e di approfondimento

personale dei dati 3

b) offre diversi spunti critici e di approfondimento personale dei dati 2,5-2

c) offre sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5

d) offre scarsi spunti critici e/o di approfondimento personale 1

Totale punteggio assegnato:

96

Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015

Classe: 5^ B

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia C: "Tema storico"

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

padronanza e uso

della lingua

Correttezza ortografica e morfologica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia ) 1

Correttezza sintattica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1

conoscenza

dell'argomento e

del contesto di

riferimento

Conoscenza degli eventi storici

a) piena (sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie) 2,5

b) sufficiente (sviluppa tutti i punti, sufficienti conoscenze) 2

c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve, sommarie conoscenze) 1,5

d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 1

Capacità logico-

critiche ed

espressive

Organizzazione della struttura del tema

a) Il tema è organicamente strutturato 2,5

b) il tema è sufficientemente organizzato 2–1,5

c) il tema è solo parzialmente organizzato 1

Capacità di riflessione, analisi e sintesi

a) presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e analisi personali 3

b) sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti 2,5 -2

c) ripropone correttamente la spiegazione dell’insegnante o

l’interpretazione del libro di testo senza apporti personali 1,5

d) non dimostra sufficienti capacità di analisi e sintesi 1

Totale punteggio assegnato:

97

Alunno: ________________________________________ Anno scolastico: 2014-2015

Classe: 5^ B

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia D: "Tema di ordine generale"

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

padronanza e uso

della lingua

Correttezza ortografica e morfologica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di ortografia e/o di morfologia non gravi) 1,5

C) insufficiente (errori ripetuti di ortografia e/o di morfologia) 1

Correttezza sintattica

a) buona 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1

Correttezza lessicale

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1

conoscenza

dell'argomento e

del contesto di

riferimento

Sviluppo dei punti della traccia

a) pieno (sviluppa esaurientemente tutti i punti) 2,5

b) sufficiente (sviluppa tutti i punti) 2

c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve) 1,5

d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 1

Capacità logico-

critiche ed

espressive

Chiarezza e organizzazione della struttura del tema

a) Il tema è chiaro e organicamente strutturato 2,5

b) il tema è sufficientemente chiaro e strutturato 2–1,5

c) il tema è disorganico e/o confuso (argomenti casualmente disposti) 1

Capacità di approfondimento e di riflessione

a) presenta diversi spunti di approfondimento critico personale e riflessioni

argomentate 3

b) dimostra una buona capacità di riflessione critica 2,5-2

c) dimostra sufficiente capacità di riflessione critica 1,5

d) non dimostra sufficiente capacità di riflessione/critica 1

Totale punteggio assegnato:

98

7.3 Griglia di valutazione della seconda prova

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI PRODUZIONI VEGETALI

CANDIDATO___________________________ CLASSE 5^ B

CONOSCENZE

Verifica non svolta 1

Frammentarie e gravemente lacunose 3

Superficiali 4-5

Essenziali, ma non approfondite 6-7

Sostanzialmente complete con qualche approfondimento 8

Complete, organiche articolate e con approfondimenti 9

COMPETENZE

Non applica le conoscenze minime 1

Applica le conoscenze minime in contesti semplici 2

Applica le conoscenze in modo corretto in contesti articolati 3

ABILITA’

Pur possedendo alcune conoscenze, non sa affrontare i compiti proposti, e non risolve i

problemi incontrati 0

Affronta i casi proposti in modo parziale e non sempre efficace 1

Sa risolvere semplici casi di studio 2

Risolve in maniera efficace casi di studio complessi 3

TOTALE/15

99

7.4 Griglia di valutazione della terza prova

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

CANDIDATO___________________________ CLASSE 5^ B

MATERIA _____________________________

INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO

PUNTI

(max 15)

CONOSCENZA

DEI CONTENUTI

DISCIPLINARI

Lo studente

dimostra di

possedere una

conoscenza dei

contenuti

disciplinari

Frammentaria e lacunosa Scarso 1

Parziale e poco corretta Insufficiente 2

Superficiale ed incerta Quasi

sufficiente 3

Essenziale ma corretta Sufficiente 4

Corretta e adeguata Buono 5

Completa e approfondita Ottimo 6

COMPETENZE E

ABILITA’

Lo studente

utilizza il

linguaggio

specifico ed

applica le

conoscenze in

modo

Confuso e scorretto nella

forma Scarso 1

Approssimativo ed incerto

anche nella forma Insufficiente 2

Semplice ma ordinato e

corretto Sufficiente 3

Organico e appropriato Buono 4

Sicuro e accurato anche

nella forma Ottimo 5

CAPACITA’

DI SINTESI E

RIELABORAZIONE

Lo studente

individua, collega

ed organizza i

concetti chiave in

modo

Frammentario e incompleto

Scarso 1

Semplice, con qualche

imprecisione Insufficiente 2

Coerente e

sostanzialmente corretto Sufficiente 3

Completa, efficace ed

accurata Buono 4

PUNTEGGIO TOTALE

/15

100

Il presente Documento è stato letto, discusso ed approvato dal Consiglio di Classe della 5^B nella

seduta del 14 maggio 2015.

Il Coordinatore Il Dirigente scolastico (prof.ssa Olga Loguercio) (prof.ssa Anna Bottaro)

101