Ipotesi sulla schizofrenia - Abcsalute.it · 2013-03-26 · zLa schizofrenia si realizza quale...
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Ipotesi sulla schizofrenia *
D Gi S iDr. Giuseppe SapienzaPSICHIATRA
DIRIGENTE PRESSO DSM – RAGUSACORSO FORMAZIONE 2011 RGCORSO FORMAZIONE 2011 – RG
*riadattamento da: Prof. Alfonso Tortorella – Università di Napoli
.1
Eventi StressantiDi i
T i I f tili
Divorzio
Traumi InfantiliFattori nutrizionali
Anossia Perinatale/ Anossia Perinatale/ complicanze
ostetriche/ virus
hi f i
Anche quando si eredita la vulnerabilità genetica alla schizofrenia, la probabilità di sviluppare la malattia è schizofrenia di sviluppare la malattia è
influenzata da fattori ambientali
Stahl SM, Essential Psychopharmacology, 2000
FASI della MALATTIA
Stage of IllnessPremorbid Prodromal
Healthy
Onset/deterioration Residual/sable
Worseningseverity ofsigns and symptoms
Gestation/Birth10 20 30 40 5010 20 30 40 50
YearsAbnormal
Brain DevelopmentNeurochemicalDysregulation
Neurodegenerative?
Frankle et al., Neuroreport, 2003
Ipotesi patogenetiche della schizofrenia
Alterato neurosviluppo(Migrazione neronale, Selezione neuronale, SinaptogenesiCircuitazione cerebrale)
FattorineurodegenerativiFattorineurodegenerativi(Neuroplasticità, Necrosi e apoptosi,Fattori neurotrofici)
Alterazione progressiva del neuro-sviluppo
= neurone sanosano
= neurone difettoso
Selezione neuronale corretta Selezione neuronale sbagliata
Stahl SM, Essential Psychopharmacology, 2000
Migrazione corretta Migrazione sbagliataMigrazione corretta Migrazione sbagliata
Stahl SM, Essential Psychopharmacology, 2000
Glutammato e sinaptogenesip g
Synapseformation
Synapsestabilization
Formation ofneuronal circuits
A – Normal glutamatesystem
B – HypoactiveB – Hypoactiveglutamate system
Konradi and Heckers, Pharmacol. Ther. 2003
Spine dendritiche dei neuroni piramidali
ll t i f t l di i ti hi f inella corteccia prefrontale di pazienti con schizofrenia
A 0.6 A F2 37=2.52, p=0.09 B F2 37=6.01, p=0.006 C F2 37=2.70, p=0.08
0.4
0.5
(spin
es/μ
m)
2.37 , p 2.37 , p 2.37 , p
0.3
pine
den
sity
0.2
0.0
0.1Me
an s
C S P C S P C S P
Subject group
Glantz & Lewis, Arch. Gen. Psychiatry, 2000
disturbo genetico della sinapsi?della sinapsi?
GRM3 G72 DAAO CHRNA7 RGS4 PRODH PPP3CC Akt1 NRG1 Dysbindin DISC1y
Neurotransmission Plasticity Synaptogenesis
COMT
Cellularneuropathology
Dysregulated dopaminergic transmission
Cognitive and othertrait features
Psychoticsymptoms
GRM3 = metabotropic glutamate receptor 3; G72; DAAO= d-amino acid oxidase;
y p
CHRNA7 = α7 nicotinic receptor; RGS4: regulator of G protein signalling 4; PRODH = proline dehydrogenase; PPP3CC ; Akt1= protein kinase B; NRG1 = neuroregulin 1;DISC1 = disrupted-in-schizophrenia 1
Harrison & Weinberger, Mol. Psychiatry, 2005
Espressione dei geninella schizofrenianella schizofrenia
PFC Area 9: all genes vs. changed gene groups
30000-10 -5 -2 1
2
Cy5 intensity
10000
2
5
zoph
reni
c
1000
10
Schi
z
Control subjects100 1000 10000 30000
100Cy3 intensity
Frankle et al., Neuron, 2003
Control subjects
Neuroplasticità
Neuroplasticità = capacità dei neuroni di rispondere agli stimoli Neuroplasticità = capacità dei neuroni di rispondere agli stimoli modificando la forza delle connessioni sinaptiche, la citoarchitettura, la connettività e l’attività
Include: funzione dendritica, ramificazione assonale, neurogenesi, sinaptogenesi, e long term potentiationM di t i t d ll “ t ” di di i Mediata, in parte, dalla “cascata” di secondi messaggeri indotta dall’interazione neurotrasmettitori-recettori
Il cervello non è “fisso” dopo la fase di mielinizzazione che si Il cervello non è fisso dopo la fase di mielinizzazione che si completa con l’ adolescenzaVa incontro ad un continuo rimodellamento morfologicog
Sinapsi, spine, arborizzazione dendritica, connettivitàLa plasticità del cervello è essenziale per l’apprendimento e la memoria
ApoptosiNecrosi ApoptosiNecrosi
Suicidiodel neurone
Assassiniodel neurone
Stahl SM, Esential Psychopharmacology, 2000
Schizofrenia e neurodegenerazioneg
7.5
%)
50%
)50
40
A B C
ue C
hang
e (%
2.5
5.0
F Ch
ange
(%
25
F Ch
ange
(%)
30
40
20
100.0
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-2.5
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0
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-10
-7.5
Fron
ta-5.0
C-25
Corti
c
C-40
Fron
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-30
-20
CPatientsControlsPatientsControls PatientsControls
Ho et al., Arch. Gen. Psychiatry, 2003
Fattori neurotrofici (BDNF*)Fattori neurotrofici (BDNF )
I fattori neurotrofici garantiscono la sopravvivenza neuronale laI fattori neurotrofici garantiscono la sopravvivenza neuronale, la plasticità, la differenziazione,la sinaptogenesi, la connettività, il rimodellamento continuo delle sinapsi, spine, e dendritiDati preliminari evidenziano alterazioni dei livellinella schizofrenianella schizofrenia
*Brain-derived neurotrophic factor.
Il BDNF nella corteccia prefrontalei tti di t bi hi f i iin soggetti con disturbi schizofrenici
ANA
/20μg
RNA
2.5
2.0
1.5
*
Npg B
DNF
mRN
0
1.0
0.5
SNp S
Contr
ol)
120100
80
ROTE
IN(%
C
60
10080 *
40 Grain
s/cell 60
40
*
NBONF
PR
020
SG
0
20
II III V VICortical Layer
Weickert et al., Mol. Psychiatry, 2003
y
Neurogenesig
Neurogenesi si riferisce alla produzione di nuovi neuroniSi ifi l ll d ll’ d lt (E ik 1998Si verifica nel cervello dell’adulto (Eriksson 1998; Kempermann 1999). I neuroni stabiliscono nuove connessioni↑ da un ambiente ricco di stimoli esercizio apprendimento↑ da un ambiente ricco di stimoli, esercizio, apprendimento (Gould 1999, 2000)↓ da stress, invecchiamento, e elevati livelli di glucocorticoidi (Gould 2000)glucocorticoidi (Gould 2000)
Neurogenesi evidenziata nella zona subventriculare e nell’ippocampo del cervello adulto (Gould 1999)Potenzialmente implicata nei cambiamenti delle aree cerebralePotenzialmente implicata nei cambiamenti delle aree cerebrale
Morfologia Cellulare, plasticità neuronale,e rimodellamentoVerosimilmente mediata dalle neurotrofine (BDNF)
Alterazione progressivadel neuro-sviluppo
La schizofrenia si realizza quale conseguenza di alterazioni molteplici del neurosviluppo, di cui alcunep pp ,si verificano nelle fasi precoci della vita e nella prima infanzia (neurosviluppo precoce), altre durante l’adolescenza/prima vita d lt ( il t di )adulta (neurosviluppo tardivo)
Queste alterazioni tardive, già attive nei mesi precedenti l’inizio del primo episodio, continuano ad esercitare i loro effetti dannosi duranteprimo episodio, continuano ad esercitare i loro effetti dannosi durante i primi anni di malattia Quali siano i meccanismi di neurosviluppo che garantiscono tale progressione della malattia non è noto
Ho et al., 2003
Neuropatologia della schizofreniap g
Alterazioni macroscopicheDilatazione dei ventricoli cerebrali
Dilatazioneventricolare
Dilatazione dei ventricoli cerebraliRiduzione del volume cerebrale (ippocampo, corteccia prefrontale, corteccia temporale superiore, talamo)Riduzione dello spessore corticaleRiduzione della girificazione corticaleAlterazioni morfologiche dell’ippocampoAsimmetria cerebrale
Tali alterazioni sono presenti:● nei pazienti al primo episodio● nei pazienti drug-naive● prima dell’esordio
Controllo Pazientecon schizofrenia
● prima dell esordio● nei parenti sani a rischio
Punti critici:● risultati spesso contraddittori● risultati spesso contraddittori● modificazioni spesso di entità modesta ed espressi
come media di gruppo● aspecificità
Andreasen et al., 2001Wright et al., 2000; Callicott & Weinberger, 1999
Neuropatologia della schizofrenia
Alterazioni microscopicheRiduzione delle dimensioni dei neuroni piramidali ippocampali e neocorticali PFCRiduzione delle arborizzazioni e spine dendritiche dei neuroni piramidali PFCRiduzione dei neuroni GABAergici “a candelabro” nella PFC Riduzione markers funzionalità presinaptica (sianptofisina, complexina…)Riduzione del numero dei neuroni talamici (nucleo medio-dorsale)Riduzione del numero degli oligodendrocitiRiduzione dei livelli di acido N-acetilaspartico (marker di integrità neuronale) anche in pazienti al
primo episodio o drug-naive in PFC e ippocampoP di ti li b ti ( l i / i ) ll l i IIIPresenza di raggruppamenti neuronali aberranti (per locazione e/o aggregazione) nella lamina III
della corteccia entorinale e della sostanza bianca neocorticaleGlobalmente tali alterazioni suggeriscono un deficit nell’elaborazione delle informazioni nella PFC
e della sua connettività con altre aree cerebrali che, verosimilmente, sono responsabili dellae della sua connettività con altre aree cerebrali che, verosimilmente, sono responsabili della disfunzione cognitiva
Selemon, Goldman-Rakic,1999; Rajkowska et al., 1998; Glantz & Lewis, 2000; Garey et al., 1998Woo et al. 1998; Jakob & Beckmann 1986; Arnold et al., 1991; Bertolino & Weinberger, 1999
In definitiva la neuropatologia della schizofrenia sembra consistere inIn definitiva la neuropatologia della schizofrenia sembra consistere in alterazioni quantitative di vari parametri che regolano i microcircuiti cerebrali e che interessano:
l’arborizzazione denditricai corpi neuronaligli assonii terminali sinapticielementi gliali
Esse sono responsabili della così detta disconnessione funzionale per cui la schizofrenia è oggi considerata una patologia sinaptica