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31 ottobre 2016 - 06 novembre 2016

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INDICE

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO

06/11/2016 La Voce di Romagna - Forli - Cesena

'Io, colpita da tumore vi racconto il valore umano di chi ci cura'5

05/11/2016 Io Donna

un progetto per donare sorrisi6

04/11/2016 Corriere di Romagna - Rimini

"I menù della salute a tavola" con lo chef Luca Zannoni7

03/11/2016 La Gazzetta di Parma

Borsa di studio a Francesca Corradi8

02/11/2016 QN - Il Resto del Carlino - Rimini

Ior, raccolti settemila euro per la ricerca9

01/11/2016 QN - Il Resto del Carlino - Forli

La Nazionale di nuoto con lo Ior: selfie coi baffi contro il cancro10

31/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Forli

Addobba la casa e accoglie centinaia di bambini. Per solidarietà11

05/11/2016 Corriere di Romagna - Forli

E' morto l' avvocato Ariberto Arginelli12

04/11/2016 Corriere di Romagna - Forli

Il Lions e la corretta alimentazione13

02/11/2016 La Voce di Romagna - Forli - Cesena

Ior Un selfie con i baffi per la prevenzione dei tumori14

01/11/2016 Corriere di Romagna - Forli

Ior, una campagna " coi baffi"15

IOR - ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO WEB

04/11/2016 www.ravennatoday.it 15:45

Una stanza in memoria di Domenico Cirsone all'hospice Villa Adalgisa17

03/11/2016 www.famigliacristiana.it 12:00

Oltre la malattia: i "trucchi" per essere sempre belle18

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31/10/2016 www.ilrestodelcarlino.it 13:44

Un selfie coi baffi: contro i tumori anche la Pellegrini e Paltrinieri20

31/10/2016 www.forlitoday.it 11:19

Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri per il Movember Romagnolo21

04/11/2016 www.piunotizie.it 12:48

Inaugurata presso l'Hospice "Villa Adalgisa" una camera intitolata a DomenicoCirsone

22

31/10/2016 www.forli24ore.it 11:54

Al via da domani la campagna social "Movember"23

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11 articoli

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L'ALTRA SANITÀ 'Io, colpita da tumore vi racconto il valore umano di chi ci cura' Vorrei rendere pubblico un buon servizio nella tanto criticata (molto spesso a buona ragione) nostra sanità.

Mi sono trovata non più giovane ad affrontare il difficile percorso di una brutta malattia e se oggi si è aperta

una luce nel tunnel, lo devo soprattutto alla disponibilità e professionalità che il personale medico e

infermieristico mi hanno dedicato. Un dottore deve curare, è la sua missione, mentre un infermiere deve

assistere. E del resto questo è il loro mestiere. Ma quello che secondo la mia esperienza ha fatto e fa la

differenza, è l'aspetto umano e psicologico con cui certi medici accompagnano davvero per mano le

persone, evitando di farli cadere nel baratro su cui facilmente si inciampa davanti a un male incurabile,

nella depressione della solitudine o per l'incognita del futuro. Io sto affrontando tutto con tanta grinta e una

giusta dose di positività proprio grazie ai medici e al personale degli ospedali Morgagni-Pierantoni (reparto

medicina e Pronto Soccorso, dove sono stata accolta con tanta umanità) di Forlì e dell'Istituto oncologico di

ematologia di Meldola e la loro sede di Forlì. Grazie alle loro spiegazioni, rassicurazioni e continua e totale

assistenza, mi sono armata per andare in guerra con l'intenzione di combattere il nemico con tutta la forza

che ho dentro e che mi hanno aiutato a tirar fuori. Voglio solo ringraziarli per quello che fin qui hanno fatto e

che continueranno a fare con la stessa devozione, disponibilità e professionalità. Per le cure e soprattutto

per la vicinanza morale e psicologica, aspetto fondamentale per un paziente - donne e uomini che siano -

che si trova a dover affrontare questo difficile cammino. Grazie a medici e a infermieri come quelli che mi

trovo ora accanto, posso dire con orgoglio che la sanità emiliano romagnola, almeno in questi reparti,

funziona davvero bene. Un malato è in primis una persona che si trova all'improvviso 'debole', bisognosa di

cure, certo, ma anche di essere considerato e assistito come essere prima di tutto umano. Credo sia

questa, dinnanzi a una buona parte delle patologie, la differenza tra una buona assistenza e una

assistenza. Non resta che augurarci che il futuro, oltre alle scoperte sempre più avanzate grazie alla ricerca

che sta facendo passi davvero importanti e l'Irst ne è un esempio, ci riservi sempre più medici e personale

come quello in forza oggi a Meldola e Forlì. Io come tanti altri pazienti, non so se raggiungerò la meta

prefissa, quella di sconfiggere o allontanare quella che in reparto chiamano la 'bestia'. Una cosa è certa: in

questo percorso so di non essere sola. E per noi pazienti non è poco. Anzi, è più di una speranza. Maria

Assunta Bussi

06/11/2016Pag. 6 Ed. Forli - Cesena

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pa è da intendersi per uso privato

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POST un progetto per donare sorrisi Loredana Ranni Istituto Ganassini e una giuria di esperti selezioneranno a fine novembre il miglior progetto di "social

responsability" tra i 10 scelti al termine del concorso svolto questa estate. In palio una donazione di 5 mila

euro. L'impegno sociale dei laboratori di ricerca biochimica (Rilastil, Korff, Bioclin, Comodynes, Compagnie

de Provence...) non è una novità: sono, infatti, numerosi i progetti di sostegno già in corso. A cominciare da

"Radio Immaginaria", che organizza incontri formativi dei giovani, per proseguire con "Free White", che

promuove lo sport tra i disabili. E poi "la Forza e il Sorriso" e "Ospedale San Paolo", per le donne

sottoposte a trattamenti oncologici. Ancora, "Amici di Gulu", che segue comunità in via di sviluppo

dell'Uganda, e "Guri I Zi", imprenditorialità tessile per le donne albanesi. E infine, sostegno puro: all'Opera

San Francesco e alle comunità parrocchiali. Info: ganassinisocialresponsability.com Medicine (buone) per

bambini I dipendenti e i collaboratori di Lierac sono felici di mettersi in gioco per i bambini con un'azione di

volontariato d'impresa. E venerdì 18 novembre saranno nelle farmacie italiane per aiutare i più piccoli che

hanno bisogno di assistenza sanitaria in Italia e ad Haiti. In farmacia per i bambini è un'iniziativa della

"Fondazione Francesca Rava" che, con un grande gioco di squadra, raccoglierà farmaci da banco, alimenti

per l'infanzia e prodotti pediatrici. Testimonial della giornata, l'attrice Martina Colombari. Info: nph-italia-org

La bellezza di non sentirsi soli Già coinvolta nel sociale con l'associazione "Fare x Bene", impegnata nella

prevenzione e lotta a ogni tipo di discriminazione e violenza di genere, BioNike ha deciso di sostenere

anche "La Nostra Famiglia", che - in Italia e in 27 località straniere - si dedica alla cura e alla riabilitazione

delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva. Un impegno in linea con la filosofia

"innovazione&ricerca" della casa cosmetica: il fondatore dell'associazione, Luigi Monza (beatificato nel

2006), sosteneva infatti che "scienza e tecnica devono essere al servizio della carità". Info: bionike.it

05/11/2016Pag. 171 N.46 - 5 novembre 2016

diffusione:246302tiratura:355601

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"I menù della salute a tavola" con lo chef Luca Zannoni Questa sera al ristorante MoCa di Coriano l' appuntamento dello Ior : piatti gustosi e attenzione alla salute CORIANO. Prosegue l' iniziativa dello Ior "I menù della salute a tavola" con lo chef consulting Luca Zannoni

e il suo staff che questa sera dalle 20,30 saranno all' azienda MoCa di Coriano, in via Modena 22, per

insegnare ai partecipanti come preparare piatti gustosi con un occhio particolare all'a limentazione degli

adulti. La serata rappresenta solo il primo di una serie di tre incontri pratici, che proseguiranno venerdì 18

novembre con l' appuntamento dedicato all' alimentazione dei bambini e venerdì 25 novembre con quello

sulla pizza buona di qualità. «Il costo di un incontro è di 35 euro; chiunque volesse partecipare a tutti e tre

gli appuntamenti avrà diritto al prezzo scontato di 90 euro, che andranno a sostenere i progetti di ricerca

scientifica nella lotta contro il cancro e di assistenza pazienti d ell' Istituto oncologico romagnolo». La prima

parte teorica si è svolta il 22 ottobre all' hotel Nautico con la dottoressa Annamaria Acquaviva, nutrizionista

con laurea in Dietistica e Farmacia, e il dottor Alberto Farolfi, medico oncologo all' Irst Irccs di Meldola con

la partecipazione di 130 persone. I corsi di cucina Ior hanno ancora alcuni posti disponibili: per prenotarsi,

occorre chiamare il numero di telefono 0541 606060.

04/11/2016Pag. 38 Ed. Rimini tiratura:15000

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COLLECCHIO ISTITUITA DAL COMUNE ALLA MEMORIA DEL CAVALIER ENRICO GATTI Borsa di studio a Francesca Corradi Grazie alla laurea in Medicina e chirurgia con 110 e lode all'ateneo di Parma COLLECCHIO Lucia Carletti E ' Francesca Corradi la vincitrice della borsa di studio di 2.500 euro istituita

dall ' Ammi nistrazione comunale intitolata alla memoria del Cavalier Enrico Gatti facendo seguito alle

volontà espresse dalla vedova Bianca Nadotti. La giovane ozzanese ha vinto grazie al conseguimento della

laurea magistrale in Medicina e chirurgia all ' Università di Parma con la votazione di 110 e lode discutendo

la tesi «Correlazione tra i parametri di microscopia laser confocale ed i pattern dermoscopici con l '

espressione della mutazione braf e nras in pazienti con melanomi multipli primitivi». La tesi è stata svolta

con il professor Ignazio Stanganelli presso l ' Irst di Meldola, sede distaccata dell ' Università di Parma, e

presso la clinica dermatologica di Parma. Come ha sottolineato il vicesindaco Gian Carlo Dodi durante la

consegna della borsa di studio, «quest ' anno la selezione è stata particolarmente difficile perché i candidati

avevano riscontri importanti. Per noi è motivo di soddisfazione, perché crediamo in questa attività». E ' un

doppio vanto, ha detto l ' assessore alle Politiche giovanili Elena Levati, «aver avuto concittadini così

generosi come i coniugi Gatti e poter al contempo premiare studenti meritevoli. E ' bello vedere che anche

in momenti difficili e con strade lunghe davanti i ragazzi hanno ancora voglia di studiare e di impegnarsi». A

tracciare un ricordo del Cavalier Enrico Gatti ci ha pensato Corrado Chierici, quale legatario del testamento

della vedova Gatti. Ideatore di una nuova tecnica di stampa, quella a rilievo, Gatti ha «sempre promosso e

incentivato i figli degli amici e la moglie lo ha seguito in tutto questo. Ha lasciato cifre importanti a diverse

realtà del territorio e ha voluto istituire questa borsa di studio». Francesca Corradi si è detta «felice e

onorata di far parte di questo comune che dà ai giovani questa possibilità. La borsa di studio mi sarà utile

per proseguire i miei studi (la specializzazione in dermatologia, ndr) e raggiungere gli obiettivi che mi sono

prefissata». u

Foto: Borsa di studio Francesca Corradi (al centro) con la famiglia, gli amministratori e Corrado Chierici.

03/11/2016Pag. 33

diffusione:29846tiratura:39497

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MISANO L'EVENTO AL CENTRO SOCIALE DEL BIANCO Ior , raccolti settemila euro per la ricerca IN 160 per la Festa della solidarietà al Centro sociale Del Bianco di Misano. Grazie al pubblico accorso, la

festa ha permesso di ricavare 7.353 euro, interamente devoluti all'Istituto oncologico romagnolo per i

progetti di ricerca nella lotta contro il cancro e di assistenza pazienti che la onlus porta avanti. Durante

l'evento, che ha visto un pranzo, intrattenimento e una ricca lotteria, hanno preso la parola il direttore

generale dello Ior, Fabrizio Miserocchi, che ha ringraziato i volontari. Presente anche il dottor Massimo

Guidoboni, responsabile dell'Unità operativa di Immunoterapia e Terapia cellulare somatica dell'Irst Irccs di

Meldola.

02/11/2016Pag. 12 Ed. Rimini

diffusione:106165tiratura:153812

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La Nazionale di nuoto con lo Ior : selfie coi baffi contro il cancro UNA CAMPAGNA di sensibilizzazione...Con i baffi. Si tratta di 'Movember', campagna social promossa

anche quest'anno dallo Ior (Istituto oncologico romagnolo) per far capire l'importanza della prevenzione

nella lotta contro i tumori maschili. Il Movember nasce nel 2003 in Australia: il nome è un gioco di parole tra

il mese in cui si svolge, novembre; la parola 'move', per ricordare l'importanza del movimento fisico e

'moustache' ovvero baffi. E sono proprio i baffi a caratterizzare la campagna: chiunque voglia partecipare,

infatti, deve farsi ritrarre con un paio di baffi, veri o finti, e pubblicare la foto sui social utilizzando l'hashtag

'#movemberromagnolo' e il tag alla pagina ufficiale. Quest'anno il lancio della campagna è stato affidato a

dei testimonial d'eccezione: i ragazzi della Nazionale italiana di nuoto. A posare in nome della prevenzione,

anche Federica Pellegrini, portabandiera della delegazione italiana agli ultimi Giochi Olimpici; Gregorio

Paltrinieri, medaglia d'oro a Rio sui 1500 metri stile libero; Gabriele Detti, bronzo sulla stessa distanza nella

competizione dei cinque cerchi e tutti i loro compagni di squadra, tra cui anche il dorsista romagnolo

Simone Sabbioni.

01/11/2016Pag. 6 Ed. Forli

diffusione:106165tiratura:153812

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L'INIZIATIVA A CASTROCARO DA ANNI L'IDEA RISCUOTE SUCCESSO. INGRESSO A OFFERTALIBERA PER L' IRST Addobba la casa e accoglie centinaia di bambini. Per solidarietà HA lunghi capelli biondi, occhi cerulei e le fattezze di un angelo. Ma stasera si trasformerà nella più

spaventosa delle streghe. Monica Valentini (foto) è una ragazza castrocarese schiva ma popolarissima tra i

bambini. Da ben vent'anni in occasione della festa di Halloween trasforma la sua abitazione in un

laboratorio degli orrori. E apre le porte ai più piccoli che, a caccia di qualche dolcetto, si trovano in un

magico mondo da brividi. «La festa di Halloween mi affascinava già prima che prendesse piede nel nostro

Paese - racconta Monica -. Nel 1996 acquistai una minizucca, la intagliai assieme a mia nonna e la collocai

in giardino per sfizio». L'anno seguente le cucurbitacee divennero due e due furono anche i bimbi che

osarono bussare alla porta delle bella villetta di viale Marconi (di fronte a Claudio Sport). Purtroppo non ero

preparata a riceverli e donai loro gli unici dolci che avevo in casa: le fave dei morti». Dodici mesi più tardi gli

intrepidi in costume furono dieci. Da quel momento Monica decide di organizzare un allestimento più

strutturato. La voce di diffonde e attraverso il passaparola il numero dei cuccioli in maschera si moltiplica.

Fino ai 400 circa dello scorso anno. «I primi tempi non esistevano addobbi ed ero costretta a inventarli». E

così il paiolo in rame della nonna diventa un pentolone magico, un tulle nero arrotolato su uno specchio una

ragnatela. Poi, grazie a internet gli addobbi di modernizzano. Il cancello di casa Valentini apre intorno alle

20.30. I bimbi attraversano il giardino da brividi, popolato da fantasmi, luminose zucche giganti, e si

ritrovano nel laboratorio della paura. «Prima di uscire firmano il libro degli incantesimi e delle ombre e

ricevono il dolcetto». Monica è assistita da una ventina tra parenti e amici, che si danno da fare per

l'operazione Halloween. «ASSIEME a mio fratello, mia cognata e alcuni amici allestiamo in giardino un

gazebo con ciambella, caldarroste e vin brulè. Gli ospiti lasciano un'offerta destinata all'Irst di Meldola.

Quest'anno esporrò in giardino anche la vela con il logo dell'Istituto». Il denaro viene inserito direttamente

nella cassetta, chiusa con lucchetto. Monica non detrae nemmeno le spese. E considerato il numero dei

piccoli ospiti, non si tratta di poco. Nel 2015 sono stati raccolti più di 800 euro. Forse è davvero un angelo.

f. m.

31/10/2016Pag. 2 Ed. Forli

diffusione:106165tiratura:153812

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E' morto l' avvocato Ariberto Arginelli CESENA. E' morto nella giornata di ieri uno dei volti più noti tra gli avvocati della città di Cesena. L'

avvocato Ar iberto Arginelli, che con il fratello, i figli ed i nipoti era ai vertici dello studio legale che da

sempre porta il suo cognome. Da tempo Arginelli, 75 anni compiuti lo scorso mese di giugno, era

impegnato nella lotta contro una malattia che alla fine non gli ha concesso tregue. E' morto nel cuore di due

notti fa all' ospedale Maurizio Bufalini di Cesena. Il funerale è stato pianificato per la giornata di lunedì. Si

terrà presso la chiesa dell'O sservanza di Cesena alle 9,30. I famigliari hanno chiesto " non fiori" ma, per

coloro che vorranno donare qualcosa in sua memoria, offerte da destinare all' Irst di Meldola e quindi alla

ricerca ed alla lotta contro i tumori.

05/11/2016Pag. 12 Ed. Forli tiratura:15000

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Il Lions e la corretta alimentazione CESENA. Si è svolto il meeting del Lions "A tavola con gusto: prevenzione e salute senza rinunziare al

piacere del cibo". Durante la serata presentato il service di sensibilizzazione nelle scuole " Progetto

Martina" Ha relazionato della dottoressa Lucia Bedei, medico specialista in oncologia ed esperta di

alimentazione. Presente anche la rappresentante della Lilt (Lega Italiana Lotta Tumori), Valentina Paiano,

che ha spiegato come la Lilt collaborerà con il Lions per portare avanti il " Pr ogetto Martina". Il service è

rivolto ai ragazzi del liceo scientifico Righi di Cesena, qui oncologi e psicologi della Lilt affronteranno con i

ragazzi il tema "Educazi one alla salute e prevenzione". Presenti alla serata anche Fabrizio Miserocchi,

direttore generale Ior; i professori del liceo scientifico che hanno aderito al progetto, le socie dell' Agorà

Cesena e l'attrice Cecilia Dazzi. Il meeting si è tenuto nell'azienda agricola "La terra dei kaki" e tutti i piatti

sono stati preparati secondo le indicazioni di corretta alimentazione della dottoressa Bedei.

04/11/2016Pag. 39 Ed. Forli tiratura:15000

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"MOVEMBER ROMAGNOLO" Ior Un selfie con i baffi per la prevenzione dei tumori E' iniziato il "Movember Romagnolo" ideato dall'Istituto Oncologico Romagnolo, che riproduce la campagna

globale sul nostro territorio. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di persone possibili visto

che in Romagna i tumori maschili rimangono comuni, rappresentando circa il 21% della casistica totale, con

picchi che arrivano al 25% per la fascia d'età compresa tra i 50 e i 69 anni. A chiunque voglia partecipare,

lo Ior richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag "#movemberromagnolo"; il tag alla

sua pagina ufficiale. Quest'anno, il lancio della campagna è stato affidato a dei testimoni davvero

d'eccezione: la Nazionale Italiana di Nuoto, che si era data in questi giorni appuntamento a Livigno per uno

stage di preparazione per la nuova stagione, volto anche a fare gruppo in vista dei prossimi eventi, con un

sguardo a Tokyo 2020. Tra una vasca e l'altra gli azzurri, agli ordini dell'allenatore riminese Luca Corsetti,

hanno trovato il tempo per alcune simpatiche foto coi baffi a bordo piscina: Federica Pellegrini; Gregorio

Paltrinieri; Gabriele Detti e il dorsista romagnolo Simone Sabbioni si sono prestati al gioco. L'immagine è

stata pubblicata sul profilo Facebook della Federazione Italiana Nuoto, a corredo di un post che recitava: "I

campioni del nuoto per il #movemberromagnolo".

Foto: I campioni del nuoto per il #movemberromagnolo

02/11/2016Pag. 17 Ed. Forli - Cesena

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Salute. L' Istituto oncologico romagnolo per la prevenzione dei tumori maschili Ior , una campagna " coi baffi" Anche la Nazionale italiana di nuoto aderisce con simpatia FORLÌ. Anche l' Istituto oncologico romagnolo sostiene, da oggi, l'a vv io della campagna social " Mo ve mb

er", iniziativa di sensibilizzazione a livello planetario per aumentare la consapevolezza sul ruolo della

prevenzione nella lotta contro i tumori maschili. L' iniziativa, ideata nel 2003 in Australia, richiama l' idea del

movimento, ovvero di una sana attività fisica che aiuti a prevenire il rischio di insorgenza di cancro e la

parola " mo us tac he", che significa baffi. Infatti, tutto coloro che vorranno prendere parte alla campagna

dovranno farsi ritrarre con un paio di baffi, veri o finti non importa, e pubblicare la foto sui propri profili

social. Allineandosi a quanto già accade in vari Paesi del mondo, come ricordato, lo Ior ha ideato il "

Movember Romagnolo" per raggiungere e sensibilizzare il maggior numero di persone considerando che in

Romagna i tumori maschili rappresentano circa il 21 per cento della casistica totale nella fascia d' età che

va dai 50 ai 69 anni. Per partecipare, quindi, l' Istituto oncologico richiede un selfie con i baffi; la specifica

dell' hashtag "# movemberromagnolo"; il tag alla sua pagina ufficiale. A rafforzare il messaggio la Nazionale

italiana di nuoto guidata dal riminese Luca Corsetti, i cui componenti si sono fatti ritrarre con i baffi a bordo

piscina: Federica Pellegrini, Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, rispettivamente medaglia d' oro di bronzo

a Rio sui 1.500 metri stile libero; e tutti i loro compagni di squadra.

Foto: Nazionale italiana con i baffi per sostenere la campagna contro i tumori maschili promossa anche dall'

Istituto oncologico

01/11/2016Pag. 6 Ed. Forli tiratura:15000

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Una stanza in memoria di Domenico Cirsone all'hospice Villa Adalgisa pagerank: 4 Sabato 29 ottobre, presso l'Hospice "Villa Adalgisa" di Ravenna, è stata inaugurata una targa in memoria di

Domenico Cirsone, paziente che ha trascorso nella struttura le ultime settimane di vita. Hanno preso parte

alla cerimonia la figlia Anna, la direttrice sanitaria della struttura dott.ssa Sara Ori, la responsabile d'area

della Cooperativa Dolce Stella Coppola, il capo infermiere Mirco Coffari e il presidente dell'Associazione

Volontari e Amici dell'Istituto Oncologico Romagnolo Mario Pretolani, responsabile della sede di Ravenna.

Presente anche Annamaria Zaccherini, che con il suo contributo permette all'Hospice di garantire cure

domiciliari ai pazienti che desiderano trascorrere a casa alcuni periodi, senza rinunciare all'assistenza di

personale qualificato.

La famiglia Cirsone ha vissuto il periodo di ospitalità del proprio congiunto nella struttura, e ha voluto

contribuire all'arredo di una stanza versando una cospicua sottoscrizione come segno tangibile di

ringraziamento per la dedizione che il personale ha riservato a Domenico. I parenti del defunto hanno

anche deciso di devolvere le donazioni ricevute durante il funerale del loro caro allo IOR, per contribuire

alle spese dell'Istituto per il sostegno dei progetti di assistenza e del personale medico dell'Hospice "Villa

Adalgisa", di modo che la struttura possa continuare a garantire la tutela del diritto e della dignità del

paziente anche laddove la malattia non possa essere curata.

Mario Pretolani, durante la cerimonia, ci ha tenuto a ringraziare "la famiglia Cirsone per il bellissimo gesto:

è anche attraverso la solidarietà di famiglie come questa che lo IOR può continuare a sostenere i

programmi di ricerca scientifica, i servizi alla persona e le attività che fanno dell'oncologia in Romagna

un'eccellenza riconosciuta in tutto il paese".

04/11/2016 15:45Sito Web www.ravennatoday.it

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Oltre la malattia: i "trucchi" per essere sempre belle pagerank: 7 03/11/2016 La Onlus "La forza e il sorriso" organizza negli ospedali corsi di make up per le pazienti

oncologiche: «Sentirsi ancora attraenti aiuta ad affrontare con più fiducia i momenti di difficoltà causati dal

tumore».

Chiara Pelizzoni chiapelizzoni

Condividere la bellezza. È questo l'obiettivo dei laboratori di make up organizzati da La forza e il sorriso

Onlus in 52 strutture ospedaliere del territorio nazionale, con il patrocinio di Cosmetica Italia e il sostegno di

21 aziende della cosmesi tra cui, socio fondatore, L'Oréal Italia. Anche quando ti sembra che l'estetica sia

l'ultimo dei pensieri, invece è proprio quella normalità fondamentale da cui ripartire. Anna Segatti,

presidente da dicembre del 2015 de La forza e il sorriso Onlus, sa bene cosa provano le donne che

decidono di partecipare. Lei ha 64 anni e da più di 16 è malata oncologica. «La cosa che fa più male è

sentirsi malate. E il desiderio più forte è uscire dalla gabbia che crea la malattia. Bisogna fare qualcosa per

sentirsi meglio ed ecco allora venirci in aiuto l'estetica». Perché quando ci si ammala non ci si riconosce

più, la pelle diventa grigia, si perdono ciglia e sopracciglia: «I consigli delle consulenti di bellezza che

coinvolgiamo servono proprio a questo. A trasformare il nostro volto restituendoci coraggio perché almeno

l'aspetto esteriore sembri quello di prima».

LA BELLEZZA È VOGLIA DI VIVERE

Ed è questo che circa 180 consulenti, tutte volontarie, cercano di fare in un paio di ore con 6/8 donne alla

volta. Suggerire come prendersi cura della propria pelle, scegliere e applicare il trucco adeguato alle

caratteristiche di ognuna e valorizzare il proprio aspetto. In un momento di gioco, ludico, di svago e di

condivisione, per sentirsi meglio. Un laboratorio che diventa anche un'occasione di risalita, avallato in tutto

dai medici delle strutture.

«Le pazienti col cancro sono donne molto fragili», commenta Marta Scorsetti, responsabile dell'Unità

operativa di radioterapia e radiochirurgia di Humanitas a Rozzano. «Ingrassano, la pelle diventa sottile,

perdono ciglia e sopracciglia. È giusto allora aiutarle ad avere anche un aspetto piacevole che le incoraggia

nei momenti difficili. Perché queste donne continuano la loro vita, con figli, mariti e colleghi. Anche se la

bellezza è interiore, si vede negli occhi». Perché la bellezza aiuta a superare tutto nella vita, «oltre

all'affetto dei familiari e al lavoro, alle proprie passioni. La bellezza è sinonimo di voglia di vivere. La

malattia non riesce a distruggere il desiderio di bellezza. Vederla aiuta a buttare il cuore oltre l'ostacolo».

Un momento del laboratorio

Un momento del laboratorio

DUE ORE SPENSIERATE

«Mia figlia mi diceva: "Mamma, alzati che oggi è il tuo compleanno"». Ha gli occhi lucidi Elisabetta, 41 anni,

due figli piccoli, mentre ricorda il primo giorno di chemioterapia e come stava male tornata a casa, tanto da

non poter fare altro che mettersi a letto. Il 26 ottobre scorso le hanno scoperto un cancro al seno e, oggi,

dopo due operazioni e 16 cicli di cure sorride e ha speranza. «Ci si fa forza e si va avanti. Quel giorno, per

esempio, mi sono alzata e ho fatto la torta. Quando ho perso i capelli ci siamo fatti una risata. Diciamo che

per fortuna ho tutti intorno: i miei genitori, tante zie e cugini. La famiglia è stata indispensabile».

Rita, 54 anni, di Milano, ha scoperto il suo male con un controllo di routine a Febbraio. Prima un piccolo

tumore al seno, poi un altro e un altro ancora. Alcuni linfonodi già in metastasi. Lei ha un carattere d'oro,

allegra e sempre pronta alla battuta. Così affronta la malattia, con quella forza e quel sorriso necessari per

andare avanti. E così si pone anche durante il corso se, scherzando con le altre compagne, quando c'è da

mettersi il mascara si chiede dove se non c'è più una ciglia. I figli, dal canto loro, di 28 e 30 anni, la

03/11/2016 12:00Sito Web www.famigliacristiana.it

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vorrebbero sempre perfetta, «cerca di stare bene, di non abbatterti e non fare la vittima» le dicono per

sostenerla. Ed ecco allora che lei si è iscritta al laboratorio di makeUp, «perché ci tengo all'esteriorità e,

così, torno a casa bella. Oltre a evadere per un paio di ore, ne ho bisogno!, e scoprire cose nuove che

quando stai a casa e ti impigrisci sul divano non hai voglia di fare».

Maria Rosaria, 44 anni, insegnante, un giorno mettendo la crema ha scoperto di avere un nodulo al seno.

«Quando sono iniziati a cadere i capelli è stato brutto. Anche se, alla fine, è la cosa meno importante. Per

attutire il colpo ho chiesto alla parrucchiera di rasarmi completamente. L'inverno l'ho passato in casa con il

cappello e fuori con dei gran turbanti. Piano piano ci ho fatto l'abitudine; la cosa strana è che non mi sono

mai sentita malata, ma poi passando davanti allo specchio...». Ed ecco allora la spinta a partecipare al

laboratorio: «Per avere dritte su come truccarmi senza ciglia né sopracciglia e per vedermi con un occhio

diverso perché adesso, ironia della sorte, ho molta più paura di prima».

Nadia, 35 anni, nel 2013 aveva partorito da pochi mesi. Ecco perché aveva associato quella tremenda

stanchezza all'arrivo del suo secondo figlio. Ma poi un gonfi ore alla clavicola, una serie di controlli e una

massa di linfonodi a cui la Tac ha dato un nome: linfoma di Hodgkin. Due cicli di chemio, un trapianto di

cellule staminali, ancora terapie senza mai concludere nulla, fi nché non è approdata all'Humanitas dove ha

provato un farmaco sperimentale. Qui è venuta a sapere dei laboratori de La forza e il sorriso e ha deciso di

partecipare. «Mi piacciono i trucchi, vedere, imparare. Di solito vengo qui solo per le cure e le analisi.

Avevo voglia di svagarmi un po'». Nadia che cerca respiro in una vita complicata dalla malattia e dalla

distanza; lei che abita al Sud e che ha preso casa per un mese a Rozzano con la madre, il padre e il fi glio

più piccolo. «Io mi trucco sempre, mi sistemo al punto che chi mi conosce dice che non si vede. Non voglio

che le persone si accorgano. Qui ho imparato qualche segreto e ho vissuto due ore spensierate».

RITROVARE SÉ STESSE

Infine c'è Teresa, 33 anni. Per lei è il momento migliore nella vita quando arriva quello che chiama "il

mostro". «Un dolore improvviso nell'estate del 2015, un nodulo al seno e la voce interiore che parla». Un

esame istologico negativo fatto dove abita e uno contrario all'Humanitas: talmente brutto che operare è

pericoloso. «Inizio la chemioterapia, inferno in terra. Rivedo nel mio viso la persona cara che ho perso

qualche anno prima». Ed ecco l'importanza per lei di truccarsi: «Mi ritrovo a passare due o tre ore davanti

allo specchio per ritrovare la Teresa che conosco. Non è tanto un problema di bellezza; desidero ritrovare

me stessa».

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Un selfie coi baffi: contro i tumori anche la Pellegrini e Paltrinieri pagerank: 6 E' partita la campagna di sensibilizzazione dello Ior contro i tumori, con un testimonial d'eccezione: la

Nazionale italiana di nuoto

Forlì, 31 ottobre 2016 - Scatta domani, in occasione dell'inizio del mese di novembre, la campagna social

'Movember', iniziativa di sensibilizzazione dello Ior (Istituto oncologico romagnolo) volta ad aumentare la

consapevolezza riguardo l'importanza della prevenzione nella lotta contro i tumori maschili. Il Movember

nasce nel 2003 in Australia, un gioco di parole tra il mese in cui si svolge; la parola 'move' (movimento); e la

parola 'moustache', ovvero baffi.

Quest'ultimo è il vocabolo che più caratterizza la campagna: chiunque voglia partecipare, deve farsi ritrarre

con un paio di baffi, veri o finti non importa, e pubblicare la foto sui propri profili social con l'hashtag

#movemberromagnolo.

L'Istituto Oncologico Romagnolo, dal 1979, è attivo nel campo della prevenzione, per diminuire i rischi di

neoplasie. Per questo, da qualche anno, lo IOR ha ideato il "MovemberRomagnolo", che riproduce la

campagna globale sul nostro territorio. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di persone

possibili visto che in Romagna i tumori maschili rimangono comuni, rappresentando circa il 21% della

casistica totale, con picchi che arrivano al 25% per la fascia d'età compresa tra i 50 e i 69 anni. A chiunque

voglia partecipare, lo IOR richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag

"#movemberromagnolo"; il tag alla sua pagina ufficiale; e tanta voglia di fare la differenza nella lotta contro

il cancro.

Quest'anno, il lancio della campagna è stato affidato a dei testimoni davvero d'eccezione: la Nazionale

Italiana di Nuoto, che si era data in questi giorni appuntamento a Livigno per uno stage di preparazione per

la nuova stagione, volto anche a fare gruppo in vista dei prossimi eventi, con un sguardo a Tokyo 2020. Tra

una vasca e l'altra gli azzurri, agli ordini dell'allenatore riminese Luca Corsetti, hanno trovato il tempo per

alcune simpatiche foto coi baffi a bordo piscina:Federica Pellegrini, portabandiera della delegazione italiana

agli ultimi Giochi Olimpici; Gregorio Paltrinieri, medaglia d'oro a Rio sui 1500 metri stile libero; Gabriele

Detti, bronzo sulla stessa distanza nella competizione dei cinque cerchi; e tutti i loro compagni di squadra,

tra cui il dorsista romagnolo Simone Sabbioni si sono prestati al gioco. L'immagine è stata pubblicata sul

profilo Facebook della Federazione Italiana Nuoto, a corredo di un post che recitava: "I campioni del nuoto

per il #movemberromagnolo", in cui è stata taggata anche la pagina dell'Istituto.

31/10/2016 13:44Sito Web www.ilrestodelcarlino.it

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Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri per il Movember Romagnolo pagerank: 4 A chiunque voglia partecipare, lo Ior richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag

"#movemberromagnolo""

Scatta martedì, in occasione dell'inizio del mese di novembre, la campagna social "Movember", iniziativa di

sensibilizzazione a livello planetario volta ad aumentare la consapevolezza riguardo l'importanza della

prevenzione nella lotta contro i tumori maschili. Il Movember nasce nel 2003 in Australia: il nome è un gioco

di parole tra il mese in cui si svolge; la parola "move", per spiegare come in uno stile di vita corretto che

minimizzi il rischio di insorgenza di cancro non possa prescindere dall'attività fisica e dal movimento; e la

parola "moustache", ovvero baffi. Quest'ultimo è il vocabolo che più caratterizza la campagna: chiunque

voglia partecipare, deve farsi ritrarre con un paio di baffi, veri o finti non importa, e pubblicare la foto sui

propri profili social.

L'Istituto Oncologico Romagnolo, dal 1979, è attivo nel campo della prevenzione, per diminuire i rischi di

neoplasie. Per questo, da qualche anno, lo IOR ha ideato il "Movember Romagnolo", che riproduce la

campagna globale sul nostro territorio. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di persone

possibili visto che in Romagna i tumori maschili rimangono comuni, rappresentando circa il 21% della

casistica totale, con picchi che arrivano al 25% per la fascia d'età compresa tra i 50 e i 69 anni. A chiunque

voglia partecipare, lo Ior richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag

"#movemberromagnolo"; il tag alla sua pagina ufficiale; e tanta voglia di fare la differenza nella lotta contro

il cancro.

Quest'anno, il lancio della campagna è stato affidato a dei testimoni davvero d'eccezione: la Nazionale

Italiana di Nuoto, che si era data in questi giorni appuntamento a Livigno per uno stage di preparazione per

la nuova stagione, volto anche a fare gruppo in vista dei prossimi eventi, con un sguardo a Tokyo 2020. Tra

una vasca e l'altra gli azzurri, agli ordini dell'allenatore riminese Luca Corsetti, hanno trovato il tempo per

alcune simpatiche foto coi baffi a bordo piscina: Federica Pellegrini, portabandiera della delegazione

italiana agli ultimi Giochi Olimpici; Gregorio Paltrinieri, medaglia d'oro a Rio sui 1500 metri stile libero;

Gabriele Detti, bronzo sulla stessa distanza nella competizione dei cinque cerchi; e tutti i loro compagni di

squadra, tra cui il dorsista romagnolo Simone Sabbioni si sono prestati al gioco. L'immagine è stata

pubblicata sul profilo Facebook della Federazione Italiana Nuoto, a corredo di un post che recitava: "I

campioni del nuoto per il #movemberromagnolo", in cui è stata taggata anche la pagina dell'Istituto.

"Appena ho proposto ai ragazzi l'iniziativa - spiega Luca Corsetti - hanno tutti accettato di partecipare in

maniera entusiastica: anche la Federazione Italiana Nuoto, da sempre molto sensibile a queste cause, ci

ha dato subito l'ok. Per me è stato un piacere e un onore fare la mia parte: assieme a Simone Sabbioni

collaboro con le iniziative dell'Istituto Oncologico Romagnolo da ormai quattro anni, ma ahimè lo conoscevo

già da prima a causa di alcuni problemi che ho avuto in famiglia. So bene quanto siano importanti le attività

che questa Onlus svolge sia dal punto di vista del sostegno alla ricerca scientifica, sia per quel che riguarda

l'assistenza ai pazienti: per questo quando posso nel mio piccolo cerco di dare una mano. L'auspicio è che

questa campagna, anche grazie all'aiuto dei campioni italiani di nuoto, possa diffondersi e raggiungere più

persone possibili".

31/10/2016 11:19Sito Web www.forlitoday.it

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Inaugurata presso l'Hospice "Villa Adalgisa" una camera intitolata aDomenico Cirsone pagerank: 3 Inaugurata presso l'Hospice "Villa Adalgisa" una camera intitolata a Domenico Cirsone

La famiglia Cirsone ha voluto contribuire all'arredo di una stanza versando una cospicua sottoscrizione

come segno tangibile di ringraziamento per la dedizione che il personale ha riservato a Domenico

Sabato 29 ottobre, presso l'Hospice "Villa Adalgisa" di Ravenna, è stata inaugurata una targa in memoria di

Domenico Cirsone, paziente che ha trascorso nella struttura le ultime settimane della sua malattia. Hanno

preso parte alla cerimonia la figlia Anna, la Direttrice Sanitaria della struttura dottoressa Sara Ori, la

responsabile d'area della Cooperativa Dolce Stella Coppola, il capo infermiere Mirco Coffari e il Presidente

dell'Associazione Volontari e Amici dell'Istituto Oncologico Romagnolo Mario Pretolani, responsabile della

sede di Ravenna. Presente anche Annamaria Zaccherini, che con il suo contributo permette all'Hospice di

garantire cure domiciliari ai pazienti che desiderano trascorrere a casa alcuni periodi, senza rinunciare

all'assistenza di personale qualificato.

La famiglia Cirsone ha vissuto il periodo di ospitalità del proprio congiunto nella struttura, e ha voluto

contribuire all'arredo di una stanza versando una cospicua sottoscrizione come segno tangibile di

ringraziamento per la dedizione che il personale ha riservato a Domenico. I parenti del defunto hanno

anche deciso di devolvere le donazioni ricevute durante il funerale del loro caro allo IOR, per contribuire

alle spese dell'Istituto per il sostegno dei progetti di assistenza e del personale medico dell'Hospice "Villa

Adalgisa", di modo che la struttura possa continuare a garantire la tutela del diritto e della dignità del

paziente anche laddove la malattia non possa essere curata.

Mario Pretolani, durante la cerimonia, ci ha tenuto a ringraziare "la famiglia Cirsone per il bellissimo gesto:

è anche attraverso la solidarietà di famiglie come questa che lo IOR può continuare a sostenere i

programmi di ricerca scientifica, i servizi alla persona e le attività che fanno dell'oncologia in Romagna

un'eccellenza riconosciuta in tutto il paese".

04/11/2016 12:48Sito Web www.piunotizie.it

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Al via da domani la campagna social "Movember" pagerank: 2 Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri testimonial d'eccezione

FORLÌ. Scatta domani, in occasione dell'inizio del mese di novembre, la campagna social "Movember",

iniziativa di sensibilizzazione a livello planetario volta ad aumentare la consapevolezza riguardo

l'importanza della prevenzione nella lotta contro i tumori maschili. Il Movember nasce nel 2003 in Australia:

il nome è un gioco di parole tra il mese in cui si svolge; la parola "move", per spiegare come in uno stile di

vita corretto che minimizzi il rischio di insorgenza di cancro non possa prescindere dall'attività fisica e dal

movimento; e la parola "moustache", ovvero baffi. Quest'ultimo è il vocabolo che più caratterizza la

campagna: chiunque voglia partecipare, deve farsi ritrarre con un paio di baffi, veri o finti non importa, e

pubblicare la foto sui propri profili social.

L'Istituto Oncologico Romagnolo, dal 1979, è attivo nel campo della prevenzione, per diminuire i rischi di

neoplasie. Per questo, da qualche anno, lo IOR ha ideato il "Movember Romagnolo", che riproduce la

campagna globale sul nostro territorio. Lo scopo è quello di raggiungere il maggior numero di persone

possibili visto che in Romagna i tumori maschili rimangono comuni, rappresentando circa il 21% della

casistica totale, con picchi che arrivano al 25% per la fascia d'età compresa tra i 50 e i 69 anni. A chiunque

voglia partecipare, lo IOR richiede semplicemente un selfie coi baffi; la specifica dell'hashtag

"#movemberromagnolo"; il tag alla sua pagina ufficiale; e tanta voglia di fare la differenza nella lotta contro

il cancro.

Quest'anno, il lancio della campagna è stato affidato a dei testimoni davvero d'eccezione: la Nazionale

Italiana di Nuoto, che si era data in questi giorni appuntamento a Livigno per uno stage di preparazione per

la nuova stagione, volto anche a fare gruppo in vista dei prossimi eventi, con un sguardo a Tokyo 2020. Tra

una vasca e l'altra gli azzurri, agli ordini dell'allenatore riminese Luca Corsetti, hanno trovato il tempo per

alcune simpatiche foto coi baffi a bordo piscina: Federica Pellegrini, portabandiera della delegazione

italiana agli ultimi Giochi Olimpici; Gregorio Paltrinieri, medaglia d'oro a Rio sui 1500 metri stile libero;

Gabriele Detti, bronzo sulla stessa distanza nella competizione dei cinque cerchi; e tutti i loro compagni di

squadra, tra cui il dorsista romagnolo Simone Sabbioni si sono prestati al gioco. L'immagine è stata

pubblicata sul profilo Facebook della Federazione Italiana Nuoto, a corredo di un post che recitava: "I

campioni del nuoto per il #movemberromagnolo", in cui è stata taggata anche la pagina dell'Istituto.

"Appena ho proposto ai ragazzi l'iniziativa - spiega Luca Corsetti - hanno tutti accettato di partecipare in

maniera entusiastica: anche la Federazione Italiana Nuoto, da sempre molto sensibile a queste cause, ci

ha dato subito l'ok. Per me è stato un piacere e un onore fare la mia parte: assieme a Simone Sabbioni

collaboro con le iniziative dell'Istituto Oncologico Romagnolo da ormai quattro anni, ma ahimè lo conoscevo

già da prima a causa di alcuni problemi che ho avuto in famiglia. So bene quanto siano importanti le attività

che questa ONLUS svolge sia dal punto di vista del sostegno alla ricerca scientifica, sia per quel che

riguarda l'assistenza ai pazienti: per questo quando posso nel mio piccolo cerco di dare una mano.

L'auspicio è che questa campagna, anche grazie all'aiuto dei campioni italiani di nuoto, possa diffondersi e

raggiungere più persone possibili".

Ufficio Stampa Istituto Oncologico Romagnolo

31/10/2016 11:54Sito Web www.forli24ore.it

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