Io sono pronto. E voi? - Federazione Italiana Tennis · 3 prima pagina La prova del cuoco dI ENzO...

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Anno XIV - n.1 - 10 gennaio 2018 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: La prova del cuoco Pag.3 Focus Next Gen: l’Australia scopre De Minaur Pag.8 Storie: 50 anni fa l’ultimo Slam per dilettanti Pag.10 I numeri della settimana Pag.12 - In Italia: notiziario sportivo Pag.16 - Pre-qualificazioni IBI18: Pag.17 Calzature: le nuove ali ai piedi dei giocatori Pag.20 L’esperto risponde: cos’è il gomito del tennista? Pag.21 Io sono pronto. E voi? I live tv dall’Australia e Melbourne Today Da Sydney, Auckland e Hobart agli appuntamenti con il primo Slam Pag.13 Tutte le facce degli Australian Open Alla vigilia del primo Slam, i volti che lasceranno il segno Pag.4 In 1.120 al Lemon Bowl l’under dei record Foto e protagonisti del torneo giovanile più partecipato al mondo Pag.14 Ma perché crollo nei punti importanti? Come analizzare la sconfitta per diventare più forti Pag.18 Il 2018 inizia nel segno di Federer... e delle Pre-qualificazioni IBI

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Anno XIV - n.1 - 10 gennaio 2018

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: La prova del cuoco Pag.3Focus Next Gen: l’Australia scopre De Minaur Pag.8Storie: 50 anni fa l’ultimo Slam per dilettanti Pag.10I numeri della settimana Pag.12 - In Italia: notiziario sportivo Pag.16 - Pre-qualificazioni IBI18: Pag.17Calzature: le nuove ali ai piedi dei giocatori Pag.20L’esperto risponde: cos’è il gomito del tennista? Pag.21

Io sono pronto. E voi?

I live tv dall’Australiae Melbourne TodayDa Sydney, Auckland e Hobartagli appuntamenti con il primo Slam

Pag.13

Tutte le faccedegli Australian OpenAlla vigilia del primo Slam,i volti che lasceranno il segno

Pag.4

In 1.120 al Lemon Bowll’under dei recordFoto e protagonisti del torneogiovanile più partecipato al mondo

Pag.14

Ma perché crollonei punti importanti?Come analizzare la sconfittaper diventare più forti

Pag.18

Il 2018 inizia nel segno di Federer... e delle

Pre-qualificazioni IBI

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prima pagina

La prova del cuoco

dI ENzO ANdERLONI

Alexander Zverev non ave-va mica la faccia di Davide Oldani quando Roger sul match-point in Hopman Cup

gli ha scodellato lì quella smorzata perfetta morbida, leggera, in slow-motion (guarda il video qui), come l’ultima fogliolina di basilico sul go-mitolo di spaghetti al sugo.“E che sarà mai?”, dice lo sguardo del famoso cuoco milanese alla prodezza dell’apprendista in cucina. A Zverev (e a tutti noi a bocca aperta come lui) è venuto più istintivo un “ma come cavolo fai?”.Già perché è questa la domanda più spontanea che sorge alla partenza di questo 2018 che vede il quasi 37enne di Basilea ancora punto di riferimen-to assoluto, unico capace non solo di stupire con la racchetta (a questo proposito c’è un’altra smorzata sul 3-1 30-15 del terzo set con Zverev che lascia senza fiato...) ma soprattutto di affrontare e attraversare in modo vincente tutto quello che c’è intorno, prima e dopo le partite.Il mondo cambia e per vincere ai mas-simi livelli non ti devi solo prepara-re minuziosamente potendo contare su un team di altissima qualità. Devi mettere in agenda, insieme ai diritti

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incrociati, agli squat e alle sedute fi-sioterapiche anche il dosaggio in pun-ta di dita della foglia di basilico e il selfie a pelle di leone sulla sabbia, sot-to un cespuglio con il quokka, un cri-cetone australiano che ride sempre. Perché tutto questo ormai fa parte del gioco. E la differenza tra un Federer e uno che vuole diventarlo è che il pri-mo riesce a giocare da numero 1 su tutte le superfici: il tagliere della cu-cina, la sabbia della spiaggia australe, l’hardcourt azzurrino di Perth.Ai tempi di Borg gli svedesi dicevano che “Se non andavi a correre nei bo-schi non potevi battere Barazzutti”. Adesso per battere Federer bisogna saper fare anche gli spaghetti al su-go. Sembra uno scherzo, ma significa avere una tale matura e sicura gestio-ne della propria esistenza, a 360 gra-di (lavoro, famiglia e anche momenti

di divertimento), da riuscire a dare il meglio in tutto. Senza perdere il filo di niente. Roba da veri fenomeni.Mentre contempliamo tali capolavori anche per noi terrestri c’è una stagio-ne che parte subito fortissimo: quel-la dei tornei e del torneo più bello di tutti, gli Internazionali BNL d’Italia premiati per la terza volta dall’Atp come “Best Fan Experience”. Sono già partite in tante regioni le prime prove di Pre-qualificazione degli IBI18 (7-20 maggio) che per gli Ennecì (NC), i 4.6, 4.5 e 4.4 cominciano da tante tappe a livello provinciale del circu-ito Fit-Tpra. Sono tornei dalle partite brevi (set ai 4 game, tie-break al posto del “terzo”...) che danno accesso alle tappe provinciali Fit di quarta catego-ria dove entreranno in azione tutti gli altri, i classificati dai 4.3 in su. E via via fino agli Open regionali e alle Pre-quali del Foro Italico in maggio.Parliamoci chiaro: abbiamo gli stessi problemi di Roger. Però moltiplicati per dieci o meglio per cento. Per noi è ancora più difficile trovare lo spa-zio per competere tra l’impegno del lavoro e la famiglia. La pasta al sugo dobbiamo saperla fare per forza, ma la smorzata non ci viene mica così bene. Però ce la giocheremo fino in fondo, come lui. Perché la passione, quella sì, è proprio come la sua.

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circuito mondiale

Tutte le faccedegli Australian OpenQuelle dei protagonisti e di quelli che finiranno per caratterizzare questo Slam anche da assenti: il mancato rientro di Andy Murray e i dubbi di Novak Djokovic valgono quanto le certezze di Federer. O la rinuncia di mamma Serena

dI ANdREA NIzzERO

FOTO GETTy IMAGEs

Per quanto l’espressione “Fe-derer è il tennis” si senta dire da parecchi anni a questa par-te, è quasi paradossale pensa-

re che non è mai stata vera quanto ora. Oggi, nel 2018 e con i tic-tac dell’orologio che lentamente vanno verso i 37 anni, Roger Federer è più che mai l’immagine del suo sport. Con Serena impegnata nel suo pri-vato, con Rafa non in salute, e con i sei mesi sabbatici di mezza Top Ten che lasciano presagire tutt’altro seguito rispetto al trionfale ritorno dello svizzero di un anno fa, il ten-nis sembra caricato sulle sue spalle. Il 2018 l’ha inaugurato vincendo in modo immacolato l’Hopman Cup, portata alla Svizzera con la rientran-te Belinda Bencic. Tanto per gene-rare ulteriore invidia e adorazione presso i suoi colleghi, il numero 2 del mondo ha detto poco dopo: “La-voro la mattina e ho libero il resto della giornata, oppure viceversa”. Roger sembra non soffrire, e a Perth ha dimostrato al mondo di essere l’unico giocatore di vertice in salute. “È bello essere papà, è bello essere marito, è bello essere... tennista”: mentre l’onda anomala del tennis contemporaneo sembra aver travol-to un po’ tutti, Roger - professioni-sta dal 1998 - sembra continuare a cavalcarla senza sforzo. Fin dai prossimi Australian Open

Rafael senza ToniE gli altri? Dovremmo attendere proprio gli Australian Open per sa-pere come si troverà Rafael Nadal al suo primo Slam senza il supporto di coach Toni. A pieno titolo già un personaggio classico e leggendario

della storia di questo sport, il seve-ro zio del numero 1 del mondo da quest’anno non è più il suo allena-tore. Che però si fa sentire da lonta-no: “Penso che il 2018 sarà un anno complicato per vincere molti titoli”,

ha detto qualche giorno fa, cercando come sempre di togliere pressione dalle spalle del nipote. Rafa, dopo il preoccupante ritiro da Abu Dhabi e Brisbane, utilizzerà l’esibizione di Kooyong per testare gambe, ginoc-

I volti più attesi a Melbourne2018: Rafael Nadal (qui)e Roger Federer (sotto)

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circuito mondiale

chia e sensazioni prima di Melbou-rne. Sarà in buona compagnia: men-tre Toni inizia il suo lavoro all’A-cademy di Manacor, Carlos Moya e Francis Roig rimarranno stabilmente nel box di Rafa.

Maria sharapova,spallucce e certezzeMaria Sharapova reduce da un 2017 agrodolce, è di nuovo al centro dell’attenzione per motivi che non riguardano i risultati tennistici. Con Roger Federer, Maria sarà la madri-na della cerimonia di sorteggio dei tabelloni degli Australian Open. Il vento della polemica sul web sof-fia già fortissimo, tra colleghe che digrignano i denti e commentatori che puntano il dito. Lei farà spal-lucce, come ha sempre fatto (spes-so a ragione), ma dovrà iniziare a vincere qualche partita pesante se vorrà evitare qualche più legittima preoccupazione. L’eliminazione in semifinale a Shenzhen, per mano di un’ispiratissima Siniakova (campio-nessa uscente) non è da allarme, ma a Melbourne sarà la prima ad aspet-tarsi di più da se stessa.

Mamme d’assaltoDue delle più grandi protagoniste della storia recente degli Australian Open, Serena Williams e Vika Aza-renka, saranno assenti nell’edizione 2018. Entrambe le assenze sono le-

E sara Errani ritrova il titolo WtaA Auckland torna a vincere in doppioC’è il nome di Sara Errani nell’elenco dei vincitori della prima settimana dell’anno. La romagnola ha vinto in doppio all’ASB Classic di Auckland, torneo International con 250 mila dollari di mon-tepremi. La 30enne azzurra, in coppia con l’olandese Bibiane Schoofs, si è imposta in finale con il punteggio di 7-5 6-1 in un’ora e 7 minuti di gioco, battendo le giapponesi Eri Hozumi e Miyu Kato, prime teste di serie del tabellone. Per Sara si tratta del 27° trofeo di specialità in 41 finali disputate (l’ultimo successo in ottobre con la rumena Begu). Un’affermazione che rappresenta un’iniezione di fiducia in vista degli imminenti Australian Open, dove la tennista di Massa Lombarda, attual-mente n.132 Wta, è chiamata a disputare le qualificazioni a caccia di un posto per il main draw.

gate alla nascita del loro primogeni-to, ma le rispettive vicende non po-trebbero essere più distanti. Mentre Serena Williams sembra godersi la maternità tra l’affetto di suo mari-to e dei suoi cari, Vika Azarenka è tutt’ora impantanata in una brutta disputa legale per l’affidamento di suo figlio Leo, avuto con l’ex gioca-tore di hockey Billy McKeague. Una vicenda che sembra l’esatto opposto degli ultimi celebratissimi mesi di Serena Williams e della piccola Ale-xis Olympia Ohanian Jr.. Due giorni prima della fine dell’anno, l’ameri-cana si è testata in una partita di-gnitosa contro Jelena Ostapenko ad Abu Dhabi, ma ha preferito spostare a quando sarà del tutto competitiva il ritorno alle gare ufficiali.

Le aspettative di ElinaIl personaggio nuovo del tennis fem-minile, Elina Svitolina, ha iniziato il 2018 con lo stesso piglio con cui, nel 2017, ha scalato le 11 posizioni che stanno tra il n.14 e il n,3 mondiale. A Brisbane ha vinto il suo decimo titolo in carriera. Un torneo conqui-stato mettendo in fila Carla Suarez

Navarro, Ana Konjuh, Johanna Konta e Karolina Pliskova, prima di batte-re una sorprendente Aliaksandra Sa-snovich. Le aspettative sul suo con-to, a Melbourne, saranno piuttosto alte. Nel suo team da quest’anno, un italiano, il fisioterapista David Visco.

Andy e Nole, dove siete?Sembra distante secoli il periodo in cui Novak Djokovic e Andy Murray monopolizzavano, o quasi, il circui-to. Sono passati meno di dodici mesi da quando questi due, ora al numero 14 (Djokovic) e 19 (Murray), occu-pavano le prime due posizioni della classifica. Il povero Andy, in partico-lare, adesso porta i punti di un’o-perazione chirurgica (qui sotto la prima foto dopo l’intervento) che

Qui MariaSharapova,a destra,SerenaWilliamscon la figliaAlexis Olympiae l’ucrainaElina Svitolina,vincitricea Brisbane

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circuito mondiale

Gli InternazionaliBNL d’Italiapremiati dall’AtpGli Internazionali BNL d’Italia sono stati insigniti del premio “Best Fan Experience 2017” del circuito Atp (come già nel 2013 e 2015). Organizzati in partnership da Coni Servizi e Fit, hanno ricevuto il riconoscimento all’ATP Workshop di Monte-Carlo, in parti-colare grazie ai numerosi servizi offerti agli appassionati, ai programmi ludici e di intrat-tenimento legati al mondo dello sport e della cultura, alla cura delle aree verdi chiamate a esaltare la bellezza unica del Foro Italico e alla varietà delle offerte garantite dalla galle-ria commerciale, oltre che per la promozione di iniziative di intrattenimento per gli spetta-tori tese a offrire nuove opportunità ai fan di vivere lo spettacolo sportivo.Menzione particolare anche per le Next Gen Atp Finals, la cui prima edizione è stata gio-cata lo scorso novembre a Milano e organiz-zata sempre da Fit e Coni Servizi.Riconoscimenti di livello assoluto, che vanno ad aggiungersi a quello che la Wta lo scorso dicembre aveva assegnato agli Internazionali BNL d’Italia femminili quali Miglior Premier 5 dell’anno (sia nel 2016 che nel 2017).

dovrebbe aver risolto in modo defini-tivo il problema all’anca che lo perse-guitava da oltre un anno. Dall’ospe-dale St. Vincent di Melbourne, dove il dott. O’Donnell l’ha operato con pochissimo preavviso, Andy ha ras-sicurato dicendo che è sua intenzio-ne giocare almeno fino a quando sua figlia Sophie “avrà una piccola idea di ciò che ho fatto per vivere”. Almeno fino alla stagione su erba, però, non lo vedremo in campo. Iniziava a co-lorarsi di tinte fosche anche il pros-simo futuro di Djokovic, ritiratosi all’ultimo momento da Abu Dhabi e Doha per un preoccupante protrar-si del problema al gomito. Il serbo però è tornato in campo a Kooyong, ultima spiaggia prima di Melbourne Park e gli Australian Open, dicendo

finalmente: “Mi sento pronto”. Sco-priremo presto se le sue sensazioni erano fondate.

Rublev avanti veloceIl ventenne russo Andrey Rublev, nu-mero 32 del mondo seguito da Fer-nando Vicente, è il componente del lotto di giovani virgulti Atp ad aver lasciato il segno più profondo nella prima settimana dell’anno. Essendo classe ‘97, Andrey potrebbe compe-tere a Milano anche il prossimo no-vembre, mentre buona parte degli scorsi Next Gen compirà ventidue anni nel corso dell’anno. Tra questi Borna Coric, una delle sue vittime a Doha. In Qatar, dove Andrey si è fer-mato solo in finale al cospetto di un freschissimo Gael Monfils, si è visto anche Stefanos Tsitsipas: il giovane fenomeno greco ha raggiunto i quarti dalle qualificazioni, battendo tra gli altri anche Richard Gasquet.

Nick ce la può fare?Si è parlato e scritto talmente tanto su Nick Kyrgios che solo i risultati tennistici hanno qualcosa di nuovo da dire su di lui. Qualcosa di nuovo è effettivamente successo a Brisbane, dove ha finalmente dato prova di so-lidità mentale vincendo il suo primo torneo in patria, il quarto in totale, battendo tra gli altri Dimitrov. Arriva a Melbourne da numero 17 del mon-do, ma nella lista dei possibili favo-riti sta molto più in alto. Agli Austra-lian Open, sotto la pressione cui si troverà sottoposto, sarà l’unico gio-catore ad avere più o meno le stesse chance di uscire al primo turno che di vincere il torneo.

I campioni delle Finals I due campioni delle Finals di fine anno, Grigor Dimitrov e Caroline Wozniacki, non sono riusciti a por-tare nel 2018 l’inerzia dello scorso finale di stagione, ma hanno entram-bi iniziato in modo positivo. Grigor in semifinale a Brisbane ha ceduto il passo al futuro vincitore del torneo Kyrgios, mentre Caroline in finale a Auckland ha ceduto il titolo a un’otti-ma Julia Goerges. Numero 3 il bulgaro, numero 2 la danese, sono in fasi differenti del-le rispettive carriere ma arrivano a Melbourne con lo stesso peso speci-fico: il primo Slam sarà difficile per entrambi, ma per entrambi è tutt’al-tro che impossibile.

Nick Kyrgios, vincitorea Brisbane e ora grandeatteso a Melbourne

Il bulgaroGrigor Dimitrov,

n.3 Atp

Scommesse:assolti Braccialie StaraceIl Tribunale di Cremona ha assolto dall’accu-sa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva gli ex davisman azzurri Daniele Bracciali e Potito Starace. Ne dà notizia l’a-genzia Ansa, spiegando che l’assoluzione è motivata “perché il fatto non sussiste”.Bracciali e Starace erano stati rinviati a giu-dizio perché accusati di aver “truccato” match di tornei, in prevalenza internazionali, dalla fine del 2007 all’estate del 2011.

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focus next gen

L’Australia guardaavanti con De Minaur Tra i grandi emergenti del 2018 c’è anche lui. Nato a Sydney, ora attesoa Melbourne e già protagonista a Brisbane. Alex è arrivato in semifinale nel torneo d’apertura di stagione e già insegue Rublev nella Race to Milan

dI ALEssANdRO NIzEGOROdCEW

FOTO COsTANTINI E GETTy IMAGEs

Anno nuovo, Next Gen (vecchi e nuovi) sotto ai riflettori. La prima settimana Atp del 2018 ha sancito una grande

partenza tra gli emergenti (quest’anno fino alla classe 1997). Da Andrey Ru-blev ad Alex De Minaur, passando per Stefanos Tsitsipas e Taylor Fritz, sono tantissimi i rappresentanti della pros-sima generazione Atp ad aver impres-sionato fra tornei asiatici ed eventi ‘Down-Under’.

Brilla la stelladi Alex de MinaurNativo di Sydney, il giovanissimo ‘aus-sie’ Alex De Minaur ha disputato un torneo fantastico in quel di Brisbane. In tabellone grazie a una wild card, il “canguro” ha superato Steve John-son, Milos Raonic e l’altro Next Gen statunitense Michael Mmoh prima di arrendersi in semifinale, in tre com-battuti set, a Ryan Harrison. Tennista giramondo per eccellenza, la storia del giovane “aussie” inizia a Sydney dove l’uruguaiano Anibal De Minaur, che ha appena aperto un ristorante italiano, incontra la madrilena Esther. Lei in pochi mesi passa dal ruolo di camerie-ra a quello di moglie, e il 17 febbraio 1999 nasce lui, Alex. Cinque anni più tardi, dopo aver chiuso il ristorante, la famiglia si trasferisce in Spagna, per la precisione ad Alicante, dove inizia la

storia tennistica di De Minaur. Nelle stagioni successive vi è spazio per parentesi iberiche e australiane, con tecnici spagnoli da una parte e l’im-portante supporto di Lleyton Hewitt, idolo indiscusso di Alex, dall’altra.Grazie a questo ultimo, fresco exploit De Minaur si è portato al numero 167 Atp, miglior classifica di sempre del diciottenne australiano. Nello stesso torneo, quello di Brisbane, oltre alla prova maiuscola di Alex, va segnala-ta anche la prestazione del già citato classe 1998 Michael Mmoh che, parti-to dalle qualificazioni, ha saputo rag-giungere un sorprendente quarto di

finale dopo le vittorie su Federico Del-bonis e su Mischa Zverev.

Rublev schiacciasassi,conferma Tsitsipas Andrey Rublev invece, dal canto suo, ha ricominciato l’anno a suon di ac-celerazioni vincenti. Il russo, classe 1997 e finalista della prima edizione delle Atp Nex Gen Finals, ha raggiun-to l’ultimo atto nell’Atp 250 di Doha, classico prologo stagionale. Nonostan-te alcuni match molto lottati, e non giocati al meglio, Andrey ha sconfitto nell’ordine Stebe, Verdasco, Coric e Pella, prima della sconfitta in finale su-

L’Italia parte forte con Liam CaruanaL’unico Next Gen azzurro impegnato nelle prime settimane dell’anno è stato Liam Caruana. Classe 1998, romano ma da anni trasferitosi negli USA, l’azzurro ha iniziato la stagione raggiungendo gli ottavi di fi-nale, partendo dalle qualificazioni, nel challenger di Noumea. Ad Auckland, questa settimana, dopo essere stato ripescato come lucky loser, ha catturato il pubblico neozelandese giocandosela alla pari con il top 50 Steve Johnson (7-5 7-6 il punteggio) e ricevendo un’ovazione a fine match. Al n.11 della nascitura Race to Milan 2018, Caruana è entrato per la prima volta tra i Top 400 al mondo (best ranking al n.397).

Alex De Minaur, australianodi Sydney classe 1999:

oggi è n. 167 Atp(best ranking)

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focus next gen

HAsHTAG #NEXTGEN

se i Next Gen si danno al basketStefanos Tsitsipas, Denis Shapovalov eil campione delle Atp Next Gen Fi-nals 2017 Hyeon Chung sembrano destreggiarsi bene anchea canestro. Ad Auckland, Nuova Zelanda, hanno giocato con la squadra di casa ‘SkyCity Breakers New Zealand”

bita per mano del francese Gael Mon-fils. Grazie ai 150 punti conquistati Rublev guida oggi la nuovissima Race to Milan 2018, oltre ad aver raggiunto il best ranking di numero 32 Atp. Nello stesso torneo si fa notare l’ennesimo piazzamento di prestigio del greco Stefanos Tsitsipas che, passato dalle qualificazioni, si è fermato solamente nei quarti di finale contro la testa di serie n.1 Dominic Thiem. Tsitsipas si è preso il lusso di sconfiggere Richard Gasquet negli ottavi di finale arrivan-do al best ranking di numero 80 del mondo.

Fritz e Opelka vannoa punti nei challengerOttime prestazione Next Gen anche dai primi tornei Challenger dell’an-no. Il migliore è stato Taylor Fritz, statunitense classe 1997, che a Nou-mea si è spinto sino alla finale, do-ve è stato battuto dal connazionale Noah Rubin. In Nuova Caledonia ot-timi quarti di finale conquistati dal talentoso diciottenne mancino fran-cese Corentin Moutet e dal potente norvegese Casper Ruud (bravo a su-perare questa settimana le qualifica-zioni ad Auckland). In terra australia-na, a Playford, buon risultato anche per il gigante ‘yankee’ Reilly Opelka, fermato in semifinale dal futuro vin-citore del torneo Jason Kubler.

E sta arrivando PopA proposito di canguri pronti a saltare in alto. In lista c’è anche Alexei Popy-rin, che sta iniziando a far parlare sul serio di sé. Vincitore lo scorso anno al Trofeo Bonfiglio di Milano e al Roland Garros Junior, ex numero 2 al mondo under 18, l’australiano si è qualificato questa settimana nell’Atp di Sydney dopo aver battuto due ottimi giocatori come Delbonis e Mahut. Popyrin, nato a Sydney il 5 agosto 1999 da papà Alex e mamma Elena (russi trasferiti nel nuovo mondo 20 anni prima). Una fa-miglia numerosa, che può contare su altri tre fratelli, uno dei quali, Antho-ny, deciso a seguire le orme di Alexei. La vita della famiglia Popyrin è un continuo peregrinare: IMG Academy di Nick Bollettieri in Florida, poi il tra-sferimento in terra iberica ad Alicante, alcuni mesi in Australia e l’importante esperienza vissuta a Bordighera, dal 2011 al 2013, agli ordini di Riccardo Piatti. Dritto potente, grande servizio, Popyrin si candida come una delle più interessanti novità del 2018.

Qui il greco Stefanos Tsitsipas;sopra, il russo Andrey Rublev;più a destra, lo statunitenseTaylor Fritz

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terza pagina

50 anni fa l’ultimoSlam da dilettantiNel gennaio ‘68 andarono in scena i 56esimi Open d’Australia: Bill Bowrey vinse un piccolo elettrodomestico. Ma Wimbledon aveva già annunciato che il suo torneo sarebbe stato Open. E con 26.150 sterline di montepremi

dI ALEssANdRO MAsTROLUCA

Dicono che vogliono la rivolu-zione. Dicono che sarà un’e-voluzione. Così i Beatles arriveranno al numero 1 an-

che in Australia in un 1968 destinato a segnare la storia. Un anno che Down-Under inizia col tour degli Who e un’edizione degli Australian Championships sospesa tra la fine e il nuovo inizio. Il tabel-lone maschile è povero come poche volte si è visto. Non c’è Roy Emerson, dominatore delle precedenti cinque edizioni, passato professionista co-me Roche e Newcombe, entrati negli “Handsome Eight”, il primo nucleo di quel che sarà il WCT. Non c’è Arthur Ashe, finalista l’anno prima, che sta servendo nell’esercito. Non c’è Owen Davidson, australiano di ottimo livel-lo che ha accettato un lavoro per la LTA britannica. E proprio di Gran Bre-tagna si discute nei primi giorni del torneo. A febbraio, infatti, è previsto il voto della Federazione internazio-nale sull’apertura ai professionisti, ma dall’Inghilterra annunciano che Wimbledon sarà comunque open e ufficializzano i montepremi: un tota-le di 26.150 sterline. Rischierebbero l’esclusione dalla Coppa Davis, ma i tempi sono maturi per la rivoluzione.

Niente stelleL’Australia aspetta con disinteres-se e si diverte, nemmeno troppo, a Kooyong, “il posto dei polli selvati-ci”, questo il significato del termine aborigeno da cui prende il nome. È un impianto vecchio stile, come Fo-rest Hills a New York. Ma non ci sono stelle, nel tabellone maschile: 47 dei 64 nel main draw sono australiani, e molti non hanno mai giocato in uno Slam. Le teste di serie allora vengo-no scelte con doppio binario: gli otto

migliori australiani e gli otto migliori stranieri. Il miglior dilettante di casa è William Bowrey. Tennista comple-to, lavora duro, non molla un punto. È anche un ottimo doppista, ha gio-

cato tre finali Slam con Davidson. Il miglior straniero è lo spagnolo Juan Gisbert, che in semifinale elimina la testa di serie numero 2, Ray Ruf-fels. Gli serve forte e carico, in kick, contro il dritto e l’australiano, con la presa Continental, va in difficoltà. Ci sono meno di 3 mila persone nel giorno della finale. Gisbert sfida pro-prio Bowrey; tenta la stessa strategia al servizio ma l’australiano anticipa di rovescio in risposta. È il suo colpo migliore. Vince il primo set 7-5, perde il secondo, il primo nel torneo, e va sotto 4-1 nel terzo. Disegna il miglior passante di rovescio del match, però, e ribalta la finale. Vincerà 7-5 2-6 9-7 6-4. Per il titolo riceverà un distribu-tore da caffè e un ornamento delle di-mensioni di un fermaporta.

King si porta avantiNel tabellone femminile, l’ultimo Slam per soli dilettanti si trasforma nel trionfo dell’icona che inventerà il professionismo per le donne: Billie Jean King. Perde un solo set in tut-to il torneo, nella semifinale contro Judy Tegart, australiana dello stato di Victoria. I giornali si stupiscono, quel giorno, del look casual del go-vernatore Sir Rohan Delacombe e della first lady, che sulle tribune in-dossa uno smanicato di cotone bian-co e blu zaffiro. In finale affronta Margaret Court, che ha vinto il tito-lo sette volte nelle sette precedenti partecipazioni. I tempi sono ancora lontani dalle battaglie dei sessi e dal-le rivendicazioni ultra-cattoliche. La partita però non ha storia. King gioca un match perfetto, Court probabil-mente il peggiore della sua carriera. Vince 15 punti per set, King domina 6-1 6-2 in 39 minuti. La faranno, la rivoluzione. E c’è ancora chi dirà che non è stata un’evoluzione.

Sopra, Billie Jean King, vincitricenel gennaio del ‘68 degli ultimi AustralianOpen per dilettanti. Sotto, lo stadiodi Kooyong, dove si giocava

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i numeri della settimana

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Rafael Nadal (ESP) 106002 Roger Federer (SUI) 96053 Grigor Dimitrov (BUL) 49904 Alexander Zverev (GER) 46105 Dominic Thiem (AUT) 40606 Marin Cilic (CRO) 38057 David Goffin (BEL) 37758 Jack Sock (USA) 31659 Stan Wawrinka (SUI) 3060

10 Pablo Carreno Busta (ESP) 261511 Kevin Anderson (RSA) 261012 Juan Martin del Potro (ARG) 259513 Sam Querrey (USA) 253514 Novak Djokovic (SRB) 233515 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 232016 John Isner (USA) 226517 Nick Kyrgios (AUS) 226018 Lucas Pouille (FRA) 223519 Andy Murray (GBR) 214020 Tomas Berdych (CZE) 2050

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 27 Fabio Fognini 16702 45 Paolo Lorenzi 10953 72 Thomas Fabbiano 7014 87 Andreas Seppi 6165 106 Marco Cecchinato 5436 130 Matteo Berrettini 4427 131 Stefano Travaglia 4408 161 Alessandro Giannessi 3419 174 Simone Bolelli 305

10 209 Salvatore Caruso 25411 217 Stefano Napolitano 24312 218 Lorenzo Sonego 24313 230 Andrea Arnaboldi 22814 239 Luca Vanni 22015 256 Federico Gaio 203

16 259 Lorenzo Giustino 19817 268 Matteo Donati 19218 284 Matteo Viola 17819 333 Andrea Basso 13920 335 Gianluigi Quinzi 138

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Simona Halep (ROU) 64252 Caroline Wozniacki (DEN) 60953 Garbine Muguruza (ESP) 60054 Elina Svitolina (UKR) 57855 Venus Williams (USA) 55676 Karolina Pliskova (CZE) 54457 Jelena Ostapenko (LAT) 49018 Caroline Garcia (FRA) 43859 Johanna Konta (GBR) 3600

10 Coco Vandeweghe (USA) 325811 Kristina Mladenovic (FRA) 293512 Julia Goerges (GER) 282513 Sloane Stephens (USA) 280214 Svetlana Kuznetsova (RUS) 275715 Anastasija Sevastova (LAT) 260016 Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 2485 17 Elena Vesnina (RUS) 2220 18 Madison Keys (USA) 221419 Ashleigh Barty (AUS) 219520 Magdalena Rybarikova (SVK) 2141

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 96 Francesca Schiavone 7082 100 Camila Giorgi 6683 132 Roberta Vinci 4594 133 Sara Errani 4545 157 Jasmine Paolini 3676 185 Deborah Chiesa 3097 204 Martina Trevisan 2778 205 Georgia Brescia 2769 225 Jessica Pieri 253

10 270 Giulia Gatto-Monticone 20011 286 Cristiana Ferrando 17712 297 Camilla Rosatello 15913 308 Martina Di Giuseppe 15114 340 Stefania Rubini 12615 349 Anastasia Grymalska 123

16 379 Martina Caregaro 10817 437 Camilla Scala 8318 443 Alice Matteucci 8119 451 Gaia Sanesi 7820 503 Martina Colmegna 62

N.1: 18 mesi per vincere

dI GIORGIO sPALLUTO - FOTO GETTy IMAGEs

18 i mesi trascorsi dall’ultimo titolo vinto da una numero 1 al mondo. Aggiudicandosiil torneo di Shenzen, Simona Halep (nella foto qui sopra) è riuscita in un’impresa che a livello femminile mancava da Wimbledon 2016 quando a imporsi fu Serena Williams.

14 le sconfitte subite consecutivamenteda Kiki Mladenovic dallo scorso mesedi agosto. Si tratta della 5a più lunga serie di ko a livello di match disputati nel circuito maggiore dopo le 17 sconfitte di SandyCollins (1984-1987) e Arantxa Rus (2013), le 16 di Sonya Jeyaseelan (2001) e Anna Karolina Schmiedlova (2016).

2 i nati nel 1999 ad aver raggiuntouna semifinale a livello Atp. Alex De Minaur, straordinario semifinalista a Brisbane,va ad aggiungersi a Denis Shapovalov, protagonista della splendida cavalcataa Montreal dello scorso anno.

1.049 i giorni trascorsi dall’ultimo titolo conquistato da Gilles Simon primadel trionfo a Pune colto la scorsa settimana.Il nizzardo non conquistava un allorodal torneo di Marsiglia 2015.

11 gli anni trascorsi dall’ultima voltain cui 2 francesi si aggiudicarono un titolo Atp nella stessa settimana. Gli ultimi a metterea segno una doppietta prima di Simone Monfils, furono Santoro e Mathieu vittoriosi nel luglio 2007 tra Newport e Gstaad.

I PRIMI 16 DEL RANKING ATP NExT GENPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Andrey Rublev (RUS) 1502 Alex de Minaur (AUS) 903 Michael Mmoh (USA) 574 Stefanos Tsitsipas (GRE) 575 Taylor Fritz (USA) 556 Reilly Opelka (USA) 297 Corentin Moutet (FRA) 178 Casper Ruud (NOR) 17

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Omar Jasika (AUS) 15

10 Duckhee Lee (KOR) 1511 Liam Caruana (ITA) 1312 Zsombor Piros (HUN) 1313 Sumit Nagal (IND) 1214 Geoffrey Blancaneaux (FRA) 815 Hubert Hurkacz (POL) 816 Tommy Paul (USA) 7

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Torna Melbourne Today

Tutto cominciò così. Un anno fa faceva il suo debutto Mel-bourne Today in uno studio totalmente rinnovato, tecno-

logicamente all’avanguardia. Dopo 365 giorni in cui il canale della Fit ha tenuto sempre aperto, tra una diretta e l’altra, il proprio salotto del tennis, si ricomin-cia proprio da lì. Melbourne Today, con le sue tre fasce quotidiane rappresenta la bussola ideale per orientarsi nel nuo-vo mare di tennis targato 2018. Come da tradizione, il primo porto è l’Austra-lian Open, che verrà coperto con una prima edizione alle 17.00, una secon-da alle 21.00 e un’ultima alle 23.30, per presentare al meglio i protagonisti della notte in arrivo. Ma anche per fare il punto sugli italiani impegnati down-under e per non perdersi i contributi direttamente da Melbourne. Insomma, tutto ricomincia da qui.

il tennis in tv

sabato notte: tre finali di fila, in direttaGiovedì 11

00:30 - LIVE ATP 250 Auckland02:00 - LIVE ATP 250 Auckland03:30 - LIVE ATP 250 Auckland05:00 - LIVE WTA Premier Sydney07:00 - LIVE ATP 250 Auckland08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - LIVE WTA International Hobart10:15 - Supertennis Today10:30 - LIVE WTA Sydney 12:15 - Supertennis Today 12:30 - WTA Internaional Hobart (differita) 14:15 - Supertennis Today 14:30 - WTA Internaional Hobart (differita) 16:30 - Supertennis Today 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - WTA Internaional Hobart (differita) 19:00 - ATP 250 Auckland (replica) 21:00 - WTA Premier Sydney (replica) 23:15 - La Voce delle Regioni 23:30 - ATP 250 Auckland (replica)

Venerdì 1201:30 - ATP 250 Auckland (replica) 03:30 - Magazine ATP04:00 - LIVE WTA International Sydney SF105:00 - LIVE ATP 250 Auckland SF1 06:45 - La Voce delle Regioni07:00 - LIVE ATP 250 Auckland SF209:00 - LIVE WTA International Sydney SF2 10:45 - Supertennis Today 11:00 - WTA Internaional Hobart SF1 (differita) 12:45 - Supertennis Today 13:00 - WTA Internaional Hobart SF2 (differita) 14:45 - Supertennis Today15:00 - ATP 250 Auckland SF1 (replica) 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - ATP 250 Auckland SF2 (replica) 19:00 - WTA Premier Sydney SF1 (replica) 21:00 - WTA Premier Sydney SF2 (replica) 23:15 - La Voce delle Regioni 23:30 - WTA International Hobart SF (replica)

Sabato 1302:00 - Magazine ATP02:30 - LIVE ATP 250 Auckland Finale04:30 - LIVE WTA International Hobart Finale 07:00 - LIVE WTA Premier Sydney Finale 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 250 Auckland Finale (replica) 10:30 - Supertennis Today 10:45 - WTA International Hobart Finale (replica) 12:45 - Supertennis Today 13:00 - WTA Premier Sydney Finale (replica) 14:45 - Supertennis Today 15:00 - ATP 250 Auckland Finale (replica) 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - Magazine ATP 17:30 - WTA International Hobart Finale (replica) 19:00 - WTA Premier Sydney Finale (replica) 21:00 - ATP 250 Auckland Finale (replica) 22:45 - La Voce delle Regioni 23:00 - Fast4 (replica)

Domenica 1401:00 - WTA Shenzhen Finale (replica) 03:00 - ATP 250 Pune (replica) 05:00 - WTA Premier Sydney SF1 (replica) 07:00 - WTA International Hobart SF1 (replica) 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 250 Auckland SF1 (replica) 10:45 - Supertennis Today 11:00 - WTA Premier Sydney SF2 (replica) 12:45 - Supertennis Today 13:00 - WTA International Hobart SF2 (replica)14:45 - Supertennis Today 15:00 - ATP 250 Auckland SF2 (replica) 16:45 - La Voce delle Regioni 17:05 - WTA Premier Sydney Finale (replica) 18:30 - Magazine ATP 19:00 - WTA International Hobart Finale (replica) 21:00 - ATP 250 Pune Finale (replica) 22:45 - La Voce delle Regioni 23:00 - ATP Auckland Finale (replica)

Lunedì 1501:30 - Magazine ATP 02:00 - WTA International Hobart Finale (replica) 04:00 - ATP 250 Auckland Finale (replica) 06:00 - WTA Premier Sydney Finale (replica) 07:45 - La Voce delle Regioni08:00 - WTA International Auckland Finale (replica) 10:00 - WTA International Shenzhen Finale (replica)12:00 - ATP 250 Pune Finale (replica)14:00 - WTA Brisbane Finale (replica) 16:15 - La Voce delle Regioni 16:30 - I Miti del Foro - Gli Immortali 17:00 - Melbourne Today 17:30 - WTA International Hobart Finale (replica)19:15 - ATP 250 Auckland Finale (replica) 21:00 - Melbourne Today 21:30 - WTA Premier Sydney Finale (replica)23:15 - La Voce delle Regioni 23:30 - Melbourne Today

Martedì 1600:00 - WTA Hobart (replica) 02:00 - ATP 250 Auckland (replica) 04:00 - Besr of Coppa Davis 2017 05:00 - WTA Sydney (replica) 07:00 - World Padel Tour Master SF1 Femminile 08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - Murray vs Djokovic, USOPEN 201213:45 - Sharapova vs Riske, WTA International Shenzhen (replica) 16:15 - La Voce delle Regioni 16:30 - I Miti del Foro - Un Giorno da Leoni 17:00 - Melbourne Today 17:30 - Fast4 (replica)19:00 - WTA Brisbane (replica) 21:00 - Melbourne Today 21:30 - ATP 250 Auckland Finale (replica)23:15 - La Voce delle Regioni 23:30 - Melbourne Today

Mercoledì 1700:00 - WTA Sydney (replica) 02:00 - Besr of Coppa Davis 2017 03:00 - WTA Shenzhen (replica) 05:00 - ATP 250 Auckland (replica) 07:00 - World Padel Tour Master SF1 Maschile 08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - Fast4 (replica)10:30 - Errani vs Strycova, WTA International Auckland (replica)13:15 - Ivanisevic vs Rafter, Wimbledon 2001 16:15 - La Voce delle Regioni 16:30 - I Miti del Foro - Le Dee dell’Arena 17:00 - Melbourne Today 17:30 - WTA Sydney (replica)19:00 - ATP 250 Pune (replica) 21:00 - Melbourne Today21:30 - Magazine ATP 22:00 - WTA International Hobart Finale (replica)23:15 - La Voce delle Regioni 23:30 - Melbourne Today

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

Verso gli Australian OpenI tornei live prima dello slamLunedì 15 sancisce l’avvio degli Australian Open, ma fino ad allora SuperTennis continua la marcia d’avvicinamento al primo Slam dell’anno a suon di tornei live. Lo fa con un tris di eventi che comprende il torneo Atp 250 di Auckland, in Nuova Zelanda e i tornei femminili di Hobart e Sydney. Le dirette down-under copriranno tutto l’arco della notte, da oggi fino a sabato (quando si giocheranno le tre finali a partire dalle 2.30). Tra una diretta - o una differita - e l’altra, i consueti appuntamenti con SuperTennis Today, lo studio d’informazione della tv del tennis.

giovani

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La coppa dei limoniAnche quest’anno a Roma tra New Penta, Eschilo 2 e Palocco si è giocato il Lemon Bowl, la più grande manifestazione under al mondo per campo di partecipazione (1.120 iscritti). E in contemporanea il raduno Fit per i 2006

di AlessAndro nizegorodcew

foto B. MilAno

Talento, passione e spettacolo. Il Lemon Bowl, la più grande manifestazione giovanile al mondo per campo di parteci-

pazione, ha calamitato appassionati e addetti ai lavori strappando applausi dal primo all’ultimo giorno. Giova-ni e giovanissimi, dall’under 8 sino all’under 14, si sono dati battaglia, ri-gorosamente sportiva, sui campi dei circoli romani New Penta, Eschilo 2 e Polisportiva Palocco. Il torneo, inizia-to a metà dicembre e conclusosi come da tradizione il 6 gennaio, è stato un mix di qualità e quantità, abbinando il ruolo promozionale dell’evento a quello prettamente tecnico e spetta-colare. Da un lato il grande numero di iscritti, ben 1.120 di cui 34 stra-nieri, dall’altra il raduno, riguardante i migliori ragazzi della classe 2006, organizzato dal Settore Tecnico della Federazione Italiana Tennis. A coro-namento va citata la grande organiz-zazione del direttore Paolo Verna, che da oltre trent’anni gestisce al meglio un torneo così grande e complesso grazie alla passione e alla competen-za del suo nutrito staff.

Under 10: volano gli stranieriLa statunitense Tyra Grant e il romeno Yannik Alexandrescu hanno conquista-to il titolo under 10 dominando i ri-spettivi tabelloni senza perdere alcun set. La piccola Tyra, figlia dell’ex cesti-sta Nba Tyrone Grant e allieva a Bordi-ghera di Riccardo Piatti, ha lasciato le briciole alle avversarie, soffrendo so-lamente nel primo set della finale con-tro la brava lombarda Carla Giambelli. “Ho giocato bene per tutta la settima-na - ha raccontato la Grant - e dedico questa vittoria ai miei nonni. Cosa mi dice mio padre prima dei match im-portanti? Mi ripete spesso di respirare profondamente quando sono agitata o tesa durante un incontro”. Papà Tyron, presente dal primo giorno sui campi del New Penta 2000, ha raccontato la storia della giovane e talentosa figlia.

l’importanza del raduno fit A partire dal 2 gennaio, simultaneamente allo svolgersi del Lemon Bowl, si è tenuto presso i campi del New Penta 2000, per il secondo anno consecutivo, il raduno della FIT per i ragazzi classe 2006. Ragazzi che durante la mattina hanno svolto degli intensi allenamenti per poi competere nel pomeriggio. “Il bilan-cio è positivo sotto ogni punto di vista - spiega il tecnico federale Luca Sbrascini -. Stiamo riuscendo a coniugare l’attività agonistica con quella di allenamento creando una routine alla quale i ragazzi devono abituarsi. Siamo molto soddisfatti. Ringrazio ancora una volta il direttore del torneo Paolo Verna e il pre-sidente del Comitato Regionale Lazio, Roberto Commentucci, per averci dato la più ampia disponibilità. E speriamo di ripetere l’esperienza al Lemon Bowl anche il prossimo anno”, ha concluso. (al.ni.)

Il vincitore Under 10,il rumeno Yannik

Alexandrescu;sotto, la vincitriceTyra Grant (USA)

con il direttoredel Lemon Bowl

Paolo Verna

giovani

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greta Petrillo, promessa di dirittoNata a Itri, paese di 10.000 anime in provincia di Latina, Greta Petrillo ha impressiona-to per potenza e capacità agonistiche, nonostante abbia giocato pochissimi tornei nella sua giovanissima carriera. Classe 2007 e tesserata per il Tc Fondi, Greta è partita sin dalle pre-qualificazioni, conquistando nel complesso otto vittorie consecutive e fermandosi solamente agli ottavi del tabellone principale. Da alcune settimane è entrata a far parte del team di Ab Tennis, nuovo progetto ideato e diretto dal tecnico nazionale Silvano Papi. Dal punto di vista tecnico, la Petrillo ha impressionato per la potenza del dritto, con cui è riuscita a mettere in fila una serie impressionante di vincenti. (al.ni.)

“Tyra pratica il tennis dall’età di 3 anni e abbiamo subito capito che era por-tata - spiega -. Sono contento di averla affidata a un grande allenatore come Piatti, che la farà crescere sotto ogni punto di vista”. Il torneo maschile è fi-nito nelle mani di Alexandrescu, che lo scorso anno si arrese solamente in fina-le a Yannick Ngantcha Lliso. Capacità di colpire sia in top che in slice, il romeno ha impressionato per completezza tec-nica, giocate spettacolari e, allo stesso tempo, solidità.

Under 12, che derby in finale!I romani Daniele Rapagnetta e Giorgio Gatto hanno dato vita a una bellissima ed emozionante finale, che ha tenuto incollato alle tribune del New Penta 2000 un pubblico da record. Destrorso Rapagnetta, mancino Gatto, entrambi ricchi di talento e capacità tecnico-tatti-che, hanno disputato il loro diciottesi-mo scontro diretto. A spuntarla è stato Rapagnetta, allievo del maestro Sandro Di Trento, con il punteggio di 6-1 7-6. “Non è mai facile giocare contro Giorgio - racconta il vincitore - perché ci cono-sciamo benissimo e conosciamo pregi e difetti dell’altro. È stato un incontro dalle mille sfumature, che per fortuna sono riuscito a portare a casa”. Nel ta-bellone femminile Under 12 il titolo è andato a Nadin Barbarossa, che per la propria età ha palesato grandi capacità di tenuta mentale e intelligenza tattica, riuscendo a scardinare le armi di tutte le avversarie incontrate. Nota di merito per due ragazze della classe 2007 (al primo torneo under 12 della giovane carriera): la laziale Greta Petrillo, che da Nc si è spinta sino agli ottavi grazie a un dritto straordinario, e la campana Francesca De Matteo, vincitrice lo scor-so anno del tabellone under 10, che ha raggiunto addirittura la semifinale.

ok tammaro e BelluominiGrande fisico, buon tennis e grinta da vendere, Mariano Tammaro si è aggiu-dicato la finale del tabellone under 14 dopo una vera e propria battaglia con il lombardo Federico Scotuzzi, terminata

con il punteggio di 4-6 6-4 6-4. Il cam-pano è stato bravo a giocare al meglio i punti importanti sia nell’ultimo atto che in semifinale contro il marchigiano Peter Buldorini. “Adesso il mio maestro dovrà tagliarsi i capelli a zero, perché ho vinto il torneo e quindi la nostra scommessa...”, ha detto. Nel femminile finale maratona tra Emma Belluomini e Irina Michela Furtuna. La giocatrice del Tc Lucca ha prevalso con lo score di 7-5 5-7 6-4 dopo quasi tre ore di match.

Qui sopra i finalisti Under 12 Rapagnettae Gatto; più in alto, la vincitrice Barbarossa.A destra, dall’alto i vincitori under 14 Belluomini e Tammaro. A destra, Andrea d’Alberto e,più sotto, Sara Brescini, vincitori under 8

tutti i risultati delle 8 finali Under 8 maschile: Andrea d’Alberto (Ct Tortoreto) b. Zeno Roveri (Bibbiena) 6-4 6-0Under 8 femminile: Sara Brescini (La Signoretta) b. Elisabetta Bucci (Jt Milano) 6-2 6-3Under 10 maschile: Yannik Alexandrescu (Romania) b. Claudio Paolini (Le Sequoie) 6-3 6-2Under 10 femminile: Tyra Grant (Usa) b. Carla Giambelli (Molinetto CC) 6-4 6-2Under 12 maschile: Daniele Rapagnetta (Junior Palocco) b. Giorgio Gatto (Junior Palocco) 6-1 7-6Under 12 femminile: Nadine Barbarossa (Villa Carpena) b. Elisa Vincenti (Plebiscito Padova) 6-2 6-1Under 14 maschile: Mariano Tammaro (Tc Napoli) b. Federico Scotuzzi (Tennis Romano Bergamo) 4-6 6-4 6-4Under 14 femminile: Emma Belluomini (Tc Lucca) b. Irina Michela Furtuna (Opta Tennis) 7-5 5-7 6-4

in italia

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La giovine... LombardiaLa regione si aggiudica la Coppa d’Inverno 2017 con la sua selezione maschile e femminile di 2003 e 2004 (4° titolo). Nel frattempo in 460 al Ct Giussano hanno animato il Saranno Famosi 2017 per under 10, 12, 14 e 16

La Lombardia è sempre giova-ne. Intanto perché ha vinto la Coppa d’Inverno 2017, 10ª edizione della gara a squadre

per rappresentative regionali Un-der 14 (riservata alle annate 2003 e 2004). Nella fase finale, disputata sui campi veloci indoor del Centro Tec-nico federale di Tirrenia, la selezione lombarda ha sbaragliato la concor-renza: 6-0 alla Puglia, 4-2 all’Emilia Romagna e 5-1 alla Sicilia nella sfida decisiva della terza giornata del giro-ne all’italiana. La Lombardia incame-ra così la quarta vittoria nella mani-festazione, dopo i sigilli del biennio 2012-2013 e del 2015, staccando co-sì nell’albo d’oro il Piemonte.Negli stessi giorni, a cavallo tra l’anno vecchio e il nuovo, 460 under si sono dati appuntamento al Saranno Famo-si 2017 - Memorial Giuseppe Ballabio, un classico della stagione invernale ri-servato alle categorie Under 10, 12, 14 e 16. Si è giocato come da tradizione sui campi brianzoli del Ct Giussano.Questi i risultati delle sedici fina-li. Under 10: Federico Danova (S. Co-lombano al Lambro T. ) b. Mattia Rubi-condo (G Tennis Gorgonzola) 6-4 7-5, Jennifer Scurtu (Tc Milano Bonacossa) b. Sonia Jemma (Tc Zanica) 6-4 6-4.Under 12: Matteo Salvi (4.2/La Feni-ce Castegnato) b. Matteo De Sanctis

Fed Cup in prima fila: contro la Spagna a ChietiSono in vendita gli abbonamenti e i biglietti per la sfida di Fed Cup tra Ita-lia e Spagna in calendario il 10 e 11 febbraio a Chieti. L’incontro è valido per il primo turno del World Group II e si giocherà su terra rossa indoor al PalaTricalle “Sandro Leombroni” della cittadina abruzzese. Così i prezzi (diritti di prevendita 10 %): - parterre bianco numerato (poltroncine) € 35,00 a giornata - € 60,00 abbonamento; tribuna gialla numerata € 25,00 a giornata - € 40,00 abbonamento; - posti non numerati € 20,00 a giornata - € 30,00 in abbonamento.

(4.1/Tc Tavernola Como) 6-4 6-0, Ga-ia Parravicini (3.2/At Cesano Mader-no) b. Judith Esther Kim Attias (4.2/Tc Milano Bonacossa) 6-3 6-0.Under 14: Tommaso Ferrari (3.4/Mutti & Bartolucci Castiglione delle Stiviere e Solferino) b. Alessandro Valletta (3.2/Motonautica Pavia) 6-3

6-4, Irene Verzin (3.4/Junior T. Mila-no) b. Ilaria Semplici (3.3/Ct Parabia-go) 6-4 6-4.Under 16: Cristian Giudici (3.2/Tc Lecco) b. Giacomo Silva (3.2/At Cesa-no Maderno) 7-6 7-5, Samira De Stefa-no (3.3/St Varese) b. Monica Borghesi (3.1/At Cesano Maderno) 7-5 1-6 6-0.

Aperte le iscrizioniper i Centri Estivi FitSono aperte le iscrizioni alla stagione 2018 dei Centri Estivi della FIT. Confermate le sedi dei centri in Italia del Brallo, Serramazzoni, Castel di Sangro e Trabia. Ma ci sono ancora da stabilire altre nuove sedi in Italia e una nuova location estera. L’esperienza dei raduni sportivi rappresenta un’opportunità di incontro dei giovani con un’organizzazione che offre le più ampie garanzie sia sul piano sportivo sia sul piano formativo. Tutte le in-formazioni relative alle iscrizioni su www.fitcentriestivi.it oppure chiaman-do il numero verde 06/87153570 o scrivendo a [email protected].

A sinistra, la formazione lombarda vincitrice della Coppa d’Inverno 2017; a destra, tutti i premiati al Saranno Famosi di Giussano

pre-qualificazioni ibi18

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Sono un non-agonista,come ci vado a Roma? Quest’anno la strada verso il Foro Italico è aperta anche agli amatori. Vediamo, passo dopo passo, come si fa a partecipare alla fase 1. Che ha già dato il via in 13 regioni agli Internazionali BNL d’Italia 2018

di ClAUdiA PAgAni

Partecipare agli Internazionali BNL d’Italia che si disputano a Roma nella meravigliosa corni-ce del Foro Italico è un sogno

per ogni tennista. Un’emozione unica cui possono aspirare tutti i giocatori italiani in possesso di una tessera Fit, agonistica o non-agonistica, valida per l’anno 2018, dagli 11 anni in su. Anche Marcello, che ha 43 anni ed è stato C2 negli Anni ‘80, e ora ha una tessera Fit non agonistica, può par-tecipare alle Pre-qualificazioni IBI18. Deve iniziare la sua corsa verso il Fo-ro partecipando in prima istanza ai tornei del circuito Fit-Tpra organizza-ti nella provincia in cui è tesserato nei primi mesi dell’anno e dedicati agli Nc, ai 4.6, ai 4.5 e ai 4.4.

Come ci si iscriveMarcello deve iscriversi a una delle tappe della fase 1 andando sul sito www.tpratennis.it e nel menu “Pre-Quali IBI18” individuare la tappa alla quale desidera partecipare, cliccare su “Partecipa”, effettuare il login (se si ha già un profilo giocatore Fit-Tpra oppure completare l’iscrizione inse-rendo alcuni semplici dati: il numero di tessera Fit agonistica o non ago-nistica, il proprio nome e cognome, un indirizzo e-mail e un numero di telefono). Una volta iscritto al torneo non dovrà fare altro che giocare e di-vertirsi, cercando di ottenere la qua-lificazione alla seconda fase. Se cen-tra l’obiettivo, Marcello poi passerà a confrontarsi con i tabelloni dei 4.3, 4.2, 4.1 e dovrà quindi richiedere al circolo per prima cosa di convertire la sua tessera non agonista in tesse-ra agonistica, con relativo certificato medico, e confermare l’iscrizione tra-mite la mail di invito che riceverà.

Anche i ragazzi che partecipano alla scuola Sat dei Circoli e i giocatori con tessera agonistica con classifica da Nc a 4.4 dovranno seguire gli stessi pas-saggi: prima di accedere ai tabelloni di “Quarta” della seconda fase si pas-sa dai tornei Fit-Tpra. È l’unico modo di conquistare una Wild Card.

le regole di giocoLe partite, in questa fase, si dispu-teranno con punteggio “Next Gen ri-dotto”, ovvero due set ai 4 game con tie-break sul 3 pari e vantaggio AWT (Killer Point al secondo vantaggio, chi risponde sceglie il lato) e tie-break a 7 punti al posto del terzo set. I tornei di questa prima fase non attribuiscono punti per la classifica agonistica, ma assegnano punti validi per il circuito amatoriale Fit-Tpra come da regola-mento dei Master 1000.Il massimale della quota di iscrizione è fissato in 15 euro per i tornei outdo-or e in 20 euro per i tornei indoor (comprensive di 7 euro di quota Fit). Da notare che le wild card dovranno pagare l’iscrizione al successivo tor-neo della fase 2, quella provinciale di Quarta categoria.

la fase 1 Fit-Tpra:251 tornei sonogià attiviGli Internazionali BNL d’Italia 2018 sono già iniziati. Lo hanno fatto in 13 regioni d’Italia con la fase 1 della nuova formula. Quella tar-gata Fit-Tpra, con tornei limitati a giocatori e giocatrici con classifica tra 4.Nc e 4.4: vi potranno partecipare agonisti e non agonisti, purché tesserati nella provincia dove si svolge-rà il torneo. 251 gli eventi già attivi (ci si può iscrivere on-line su www.tpratennis.it), distri-buiti tra Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemon-te, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige e Puglia.

personal coach

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Ma perché crollonei punti importanti?Quante volte ci siamo fatti questa domanda dopo un ‘15’ fondamentale buttato via? Ma si può migliorare: innanzitutto bando ad autocritica,rabbia e senso di colpa. E impariamo a usare... la “cura dei 16 secondi”

di Sergio CoSta e antonio daino,

i.S.F. r. Lombardi - Foto getty imageS

Di tutte le domande che ven-gono poste a un preparatore mentale del tennis (o psico-logo dello sport) la più co-

mune è quella che ha a che fare con i cosiddetti big points della partita: “Perché crollo sui punti importanti?”, “Perché non riesco a concretizzare le occasioni che mi creo?”. A questa domanda quasi tutti gli atleti si ri-spondono allo stesso modo: “Non ero abbastanza concentrato” oppure “Non c’ero con la testa, non ero lucido”. La vittoria finale, nella maggior parte degli incontri (e più si sale di livello), è generalmente determinata dal suc-cesso di questi pochi punti chiave, e sarà il modo in cui l’atleta interprete-rà queste situazioni che farà la diffe-renza tra la vittoria e la sconfitta.

Brad Gilbert, ai tempi in cui allena-va Agassi, diceva che quando le cose non riescono come al solito, bisogna fare qualcosa di più che semplice-mente colpire la palla: devi pensare. Anche Djokovic nella finale di Wim-bledon del 2013, persa contro Mur-ray, ha ammesso che l’avversario aveva giocato meglio i momenti de-cisivi perché non era stato sufficien-temente paziente nel selezionare le occasioni in cui attaccare.Sapere come crolli e reagisci sotto la pressione di un punto importan-te è la chiave per crescere e correg-gerti. Come dice Djokovic bisogna cercare di “analizzare soprattutto le sconfitte, perché è lì che le cose so-no andate per il verso sbagliato. Si cerca sempre di migliorare. Ciò che non ti uccide ti rende più forte. Biso-gna avere questo tipo di mentalità e guardare avanti, sempre”.

Qual è la causa del crollo?Secondo Leonardo Mayer “Ansia, fret-ta e quella voglia di chiudere il punto sono le principali avversità durante quei momenti, e quando capitano dobbiamo concentrarci sulla tattica perché nella tattica le emozioni non hanno luogo”. I giocatori crollano sui punti importanti sotto 4 diversi aspetti, e sarà nostro compito ana-lizzare ognuna delle possibilità se-paratamente, interrogandoci sui vari punti con i seguenti quesiti:

1. Quali colpi ho fallito? La prima domanda da porsi dopo aver fini-to il match dovrebbe essere: “Come funzionano i miei colpi sui punti importanti? Quale colpo cede sotto pressione?”. Qualora fosse sempre lo stesso colpo, fai in modo di lavorarci tecnicamente, ponilo al primo posto nel tuo allenamento, parlane con il

personal coach

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maestro, con l’obiettivo di ricreare la stessa tensione e difficoltà vissu-ta durante il match, possibilmente in modo graduale, evolvendo da un contesto semplice e sicuro fino a uno sempre più complesso.

2. Che fine ha fatto la mia strate-gia? Molti giocatori credono di do-ver fare qualcosa di molto speciale e differente sui punti importanti, con spesso la conseguenza di uscire dallo stile di gioco che li ha sostenuti fino a quel momento. Ci sono atleti che tentano il colpo vincente a bassa per-centuale di riuscita oppure che pal-leggiano abbassando il ritmo speran-do che l’avversario faccia un errore. Ma la regola generale dovrebbe essere che qualunque cosa tu abbia fatto per arrivare al punto decisivo, continua a farla. O comunque cerca di attenerti al tuo piano di gioco, magari stabilito insieme al tuo allenatore, “gestisci” le emozioni che stai provando in quel momento e non improvvisare.

3. Sono calato “fisicamente”? Que-sto ambito riguarda sia i cambiamen-ti improduttivi della tua presenza fisica in campo - tendi a camminare più velocemente o a prenderti meno tempo in prossimità dei punti impor-tanti - sia le sensazioni corporee che provi. Dovresti quindi domandarti: “Trasmetto un’immagine forte, fidu-ciosa e rilassata? Mi mostro in pieno controllo della situazione oppure sembro nervoso e in preda al pani-co?”. A tal proposito sempre Gilbert suggerisce che quando sei nervoso il tuo tipo di respirazione cambia, e proprio per questo motivo è la prima cosa che dovresti essere in grado di controllare, perché ti aiuterà a recu-perare, nonché a mostrare calma e tranquillità e a gestire i diversi mo-menti della partita.

4. Sono calato “mentalmente”? Raramente i giocatori hanno proble-mi quando sono carichi e positivi, quando sono concentrati sul punto da giocare, quando danno il cento per cento e si sforzano al massimo per ottenerlo. Il problema è il crol-lo che avviene dopo che il punto è finito, in particolar modo dopo che è stato perso, cioè quando il giocato-re “realizza” che poteva fare di più e quanto era importante per lui. C’è chi comincia a pensare negativamente, o chi lo esprime proprio ad alta voce, trascinandolo per i punti successivi.

C’è chi invece visualizza addirittura già l’esito negativo dell’incontro, non facendo altro che facilitare la fine an-ticipata della partita. Tu che cosa fai? Cosa ti passa per la testa in quei mo-menti? Il tennista spesso non si ac-corgere che sarà proprio il modo in cui gestirà questo momento a essere decisivo nel match.

le soluzioniUna volta che hai compreso il mec-canismo che ti porta a fallire e hai individuato quali sono le tue difficol-tà competitive, potrai allenarti per correggerle, ma soltanto se sarai in grado di non farti prendere da auto-critica, rabbia o senso di colpa, ma con lucidità ti porrai la domanda: “Che cosa ho sbagliato oggi?”.Ci sono delle tecniche di mental training (preparazione mentale) che possono aiutarti a trovare la giusta motivazione, a gestire le emozioni e i pensieri disfunzionali, a rimanere concentrato proprio sui punti impor-tanti del match. Ad esempio, i gioca-tori professionisti quando finiscono un punto hanno appreso una meto-dologia per gestire le pause in modo controllato e funzionale al gioco, fa-cendole diventare una routine.

la cura dei 16 secondiUn esempio? Quella ideata da Jim Loehr, e portata avanti da Lorenzo

Beltrame, con diversi tennisti pro. La “Cura dei 16 secondi” riguarda la gestione del tempo tra la fine di un punto e l’inizio di quello successivo, e si compone di 4 passi che il gioca-tore deve compiere rigorosamente:1. avere una risposta emotiva cor-porea positiva e fiduciosa dopo il punto, che sia vinto o perso, portan-do la racchetta nella mano non do-minante e assumendo un portamen-to eretto delle spalle che mostri per l’appunto sicurezza in sé stesso;2. rilassarsi con la respirazione e/o scuotere gli arti superiori prima di arrivare sulla linea di fondo;3. ripetersi il punteggio e ricor-darsi il piano di gioco per il punto successivo;4. mettere in atto dei compor-tamenti automatizzati (rimbalzo della palla prima del servizio, una pacca sulla gamba prima della ri-sposta) così da iniziare in maniera pro-attiva il punto.

Per riassumere, quindi, cerca di fare attenzione a cosa ti accade solita-mente sotto la pressione dei punti importanti, crea un tuo profilo con punti di forza e aree di miglioramen-to, e con l’aiuto del tuo allenatore e di un preparatore mentale del tennis allenati, definisci obiettivi specifici che esulino dal vincere o perdere, e dai tutto te stesso anche per loro.

racchette e dintorni

Nuove ali ai piediStabili, ammortizzanti ma sempre più leggere: le calzature top di gamma si sono presentate alle prime prove del 2018 in versioni sempre più agili. Cercando di unire anche la dote della resistenza all’usura, importante per i giocatori di base

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di mAUro SimonCini

FoTo gETTy imAgES

L’inizio di una nuova stagione è sempre un punto di parten-za. Quando si riparte, quasi sempre si è cambiato qualco-

sa: un po’ per avere nuovi stimoli, un po’ perché si può sempre migliorare.Ci sono cambi sostanziali (allenatori, tecnica, preparazione fisica ma an-che racchetta) o più formali (sponsor tecnico quindi outfit): forse a metà si collocano le calzature. Perché, chi gioca lo sa, avere ai piedi un modello di scarpa piuttosto che un altro può fare la differenza, eccome. Muoversi al meglio, specialmente nel tennis del Terzo Millennio risulta decisivo per la vittoria, di un punto, di un tor-neo e quindi anche del buon esito di un’intera stagione.

1. Vapor anno decimoE così ai cancelli di partenza del 2018 si presentano subito le nuove Vapor di Nike. Siamo giunti alla ver-sione Air Zoom numero 10, già vista per esempio in total black con suola bianca ai piedi del pittoresco Nick Kyrgios, vincitore del torneo di Bri-sbane. Una scarpa slim, molto tecni-ca che punta da sempre su comodità e leggerezza e sull’Air Zoom come sistema di ammortizzazione sotto il tallone. Disponibili anche in versione tutta bianca (con baffo nero) e poi in grigio (con baffo nero e tallone giallo) o in una specie di color lavanda sem-pre con baffo e tallone in nero.

2. barricade volta paginaPiù sostanziale almeno sulla carta il cambio di un altro modello che ha fatto la storia del tennis moder-no, Barricade dei tedeschi di Adi-das messo in mostra dall’austriaco Thiem. È stata rivista e alleggerita la tomaia che riveste più leggera e traspirante il piede nella zona ante-riore. È migliorata dunque anche la flessibilità della scarpa da sempre riconosciuta come uno dei model-li più robusti e stabili del mercato. Non più riservata solo alle taglie

forti ma adatta anche a chi punta su agilità e destrezza nei movimenti senza trascurare il fattore durata.

3. resolution, 7a edizioneDai giapponesi di Asics ci si aspetta sempre molto, visto il successo delle più recenti collezioni e dei modelli utilizzati dai giocatori ‘pro’ anche senza contratto di sponsorizzazio-ne con l’azienda di Kobe. Lo storico modello Resolution è giunto alla set-tima sua edizione, all’insegna della comodità e della stabilità, senza tra-lasciare la resistenza all’usura, spes-so non al top nei modelli più leggeri

e snelli: l’abbiamo vista trionfare ai piedi di Gael Monfils a Doha in ver-sione giallo blu.

4. babolat UltraleggeraSi sono viste ai piedi del finalista di Brisbane Ryan Harrison, oramai uomo total look Babolat, anche le nuovissime Jet Mach II, la calzatura ultraleggera dell’azienda di Lione. Comfort e stabilità laterale aumen-tata non di poco grazie alla costru-zione della parte superiore in fibre di kevlar e poliammide. E in più la sto-rica collaborazione con Michelin per gli elementi in gomma della suola.

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Le Vapor ai piedi di Nick Kyrgios; sotto, le Barricade indossate da Dominic Thiem; più in basso, le Resolution portate da Gael

Monfils e, a destra, le Jet Mach II in campo con Ryan Harrison

la domanda - Ma che cos’èdavvero il gomito del tennista?

l’esperto

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inviate via mail le vostre domande per l’espertoI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti ri-guardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri mes-saggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana.

la rispostaIl gomito del tennista - conosciu-to anche come epicondilite - è una tendinopatia inserzionale degli estensori del polso e delle dita, ca-ratterizzata da dolore puntorio in occasione di impegno funzionale in estensione contro resistenza. Sottoposti di fatto a microtrauma-tismo cronico, i tendini coinvolti nel processo degenerativo sono il tendine estensore radiale breve del carpo, il tendine estensore comune delle dita, il tendine estensore ra-diale lungo del carpo e il tendine estensore ulnare del carpo.L’epicondilite interessa non solo gli sportivi ma anche i lavoratori a causa dell’iperuso e insorge tipica-mente in un arco d’età che va dai 34 ai 74 anni. Trattasi, inoltre, di una patologia dal rilevante impatto sociale: l’I-NAIL ne riconosce gli effetti invali-danti quando causata da lavorazio-ni svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetu-ti, mantenimento di posture incon-grue e impegno di forza (malattie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori).Nella popolazione generale, l’epi-condilite colpisce in eguale misura uomini e donne sebbene alcuni stu-di abbiano riportato una maggiore incidenza per il sesso femminile.La diagnosi di tale patologia è so-prattutto di natura clinica, formu-lata cioè attraverso un’accurata anamnesi e l’esame obiettivo del paziente. Questi, infatti, riferirà dolore all’epicondilo esterno irra-diato lungo l’avambraccio fino al polso e alla mano. Il dolore, spon-taneo o provocato, è avvertito an-che a riposo, ma è esacerbato dagli sforzi.Una volta accertata l’epicondilite, il paziente può provare una sensibi-lità localizzata nei casi più lievi, e, nei casi peggiori, presentare inabi-

Risponde Rodolfo Lisi,posturologo, laureato in scienzee tecniche delle attività motorie preventive e adattative

lità a compiere gesti semplici, qua-li l’apertura della maniglia di una porta, stringere la mano o sollevare oggetti anche leggeri. Stante una predisposizione costi-tuzionale alle tendinopatie, la teo-ria attualmente più accreditata per l’epicondilite identifica nel feno-meno della “overuse syndrome” il primum movens del processo pa-tologico: la sindrome da abnorme sollecitazione comporta degenera-

zione e lesione parziale del tendi-ne con successiva formazione di tessuto cicatriziale. Tale condizione patologica rende suscettibile lo stesso tendine di ul-teriori rotture. La minuta ricostru-zione etiopatogenetica sanziona, di fatto, la “predisposizione” del-lo sport del tennis, ovvero di uno sport che prevede ripetuti movi-menti di pronosupinazione dell’a-vambraccio.