INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche...

13
The orchid professionals since 1933 Bollettino ANNO 33 NR. 1 | PRIMAVERA 2015 3 5 8 Il nuovo sistema di trapianto delle piantine di Phalaenopsis in “PLUGS” Un errato programma di fertilizzazione può causare molti e grossi problemi Controllo della lunghezza del giorno nelle Orchidee Cymbidium da fiore reciso: Previsione della produzione Estate 2015 INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis Alcuni anni fa’, prima che scoppiasse la crisi economica, avevamo pubblicato un articolo sul fenomeno economico del “investire trop- po” nella coltivazione del Phalaenopsis. Molti lettori hanno risposto a questo argomento in modi diversi. Alcuni erano completamente d’accordo con noi, mentre altri erano totalmente contrari. Questo è il modo in cui vanno le cose, ma questo ha dato a molti di noi molti spunti di riflessione. Negli ultimi anni abbiamo notato alcune conse- guenze potenziali dell’INVESTIRE TROPPO, per esempio su: Impianti d’illuminazione artificiale Temperatura ambientale Fertilizzazione Impianti d’illuminazione artificiale Sembra ci sia in atto una gara tra coltivatori su chi può e riesce ad aggiungere più luce artificiale ai Phalaenopsis, sino a 8-9 mols o anche più al giorno. Come se questo fosse l’unico modo di assicurarsi dei buoni risultati nella coltivazione. Durante le “Flower Trials” dello scorso anno, abbiamo presentato i risultati di ricerche fatte da ricercatori indipendenti, nei quali i Phalaenopsis erano stati coltivati con 6 mol di luce al giorno. Questi risultati hanno dimostra- to che i Phalaenopsis non hanno beneficiato in alcun modo di valori comparativi più alti di luce, in questo caso più di 6 mol, durante le fasi di raffrescamento ed induzione! Valori inferiori di luce, tutta- via, hanno portato ad una diminuzione della fotosintesi e crescita. Molto più efficace, secondo quanto pubblicato da queste ricerche indipendenti, è coltivare con meno piante x m 2 . In questo modo ogni singola pianta è in grado di utilizzare al meglio tutta la luce disponibile e questo è molto più efficace che aumentare la quantità di mol a mq. Curiosamente, pare che nessun coltivatore abbia preso a cuore ed in seria considerazione questo e continuano i loro sforzi per assicurare il maggior numero possibile di mol di luce giornalieri, arrivando all’estremo come 20 ore di luce al giorno, mentre i Phalaenopsis hanno bisogno minimo di almeno 8 ore di luce continua a pagina 2 11

Transcript of INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche...

Page 1: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

The orchid professionals since 1933BollettinoANNO 33 NR. 1 | PRIMAVERA 2015

3

5

8

Il nuovo sistema di trapianto delle piantine di Phalaenopsis in “PLUGS”

Un errato programma di fertilizzazione può causare molti e grossi problemi

Controllo della lunghezza del giorno nelle Orchidee

Cymbidium da fiore reciso: Previsione della produzione Estate 2015

INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei PhalaenopsisAlcuni anni fa’, prima che scoppiasse la crisi economica, avevamo pubblicato un articolo sul fenomeno economico del “investire trop-po” nella coltivazione del Phalaenopsis. Molti lettori hanno risposto a questo argomento in modi diversi. Alcuni erano completamente d’accordo con noi, mentre altri erano totalmente contrari. Questo è il modo in cui vanno le cose, ma questo ha dato a molti di noi molti spunti di riflessione. Negli ultimi anni abbiamo notato alcune conse-guenze potenziali dell’INVESTIRE TROPPO, per esempio su: Impianti d’illuminazione artificiale Temperatura ambientale Fertilizzazione

Impianti d’illuminazione artificialeSembra ci sia in atto una gara tra coltivatori su chi può e riesce ad aggiungere più luce artificiale ai Phalaenopsis, sino a 8-9 mols o anche più al giorno. Come se questo fosse l’unico modo di assicurarsi dei buoni risultati nella coltivazione. Durante le “Flower Trials” dello scorso anno, abbiamo presentato i risultati di ricerche fatte da ricercatori indipendenti, nei quali i Phalaenopsis erano stati coltivati con 6 mol di luce al giorno. Questi risultati hanno dimostra-to che i Phalaenopsis non hanno beneficiato in alcun modo di valori comparativi più alti di luce, in questo caso più di 6 mol, durante le fasi di raffrescamento ed induzione! Valori inferiori di luce, tutta-via, hanno portato ad una diminuzione della fotosintesi e crescita. Molto più efficace, secondo quanto pubblicato da queste ricerche indipendenti, è coltivare con meno piante x m2. In questo modo ogni singola pianta è in grado di utilizzare al meglio tutta la luce disponibile e questo è molto più efficace che aumentare la quantità di mol a mq.

Curiosamente, pare che nessun coltivatore abbia preso a cuore ed in seria considerazione questo e continuano i loro sforzi per assicurare il maggior numero possibile di mol di luce giornalieri, arrivando all’estremo come 20 ore di luce al giorno, mentre i Phalaenopsis hanno bisogno minimo di almeno 8 ore di luce

continua a pagina 211

Page 2: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

2

notturna. Tuttavia, alcuni coltivatori hanno notato che le loro piante sembrano migliorare dopo una notte leggermente più lunga. Coltivatori attenti sanno che i periodi migliori per avere la migliore qualità vegetativa nelle condizioni climatiche Olandesi é Aprile-Maggio ed Agosto-Settembre. In quel periodo abbiamo la lunghezza del giorno tra le 12 e 14 ore. Le piante sembra crescano meno a metà Estate, quando le giornate sono più lunghe. Hanno anche più difficoltà ad indurre gli steli, nonostante un raffrescamento adeguato. Si dimentica spesso che possiamo raggiungere valori alti di luce per la maggior parte dell’anno, ma é impossibile virtualmente in Inverno. Si deve quindi cercare di aumentare la vostra capacità di illuminazione ad un livello economicamente alto. Una lunghezza del giorno superiore a 14 ore inibirà la crescita a causa dell’uso di alti lielli di luce di qualità rossa.

In Olanda nei tre mesi più bui Invernali dobbiamo tenere bene presente che solo il 3% della quantità totale di luce naturale sulla base di un anno é disponibile (= 25% dell’anno). Se la differenza rispetto al resto della stagione è troppo grande in questo periodo, le piante reagiscono. Vetri puliti, teli mobili puliti, schermi delle lampade puliti e lampade sostituite assicu-rano la massima luce nei periodi bui. E’ sorprendente quanta più luce si può avere con questi semplici accorgimenti.Meno spreco di (intensità) luminosa può dare un sostanziale risparmio nei costi.

Un caso particolare di coltivazione che richiede più intensi-tà luminosa in generale é quello del Phalaenopsis coltivato nei “Portavasi”. Le foglie nei portavasi sono in una posizione diversa, e le foglie ed i collari fanno più ombra. Questo tipo di coltivazione richiede più del 25-30% di luce rispetto alla colti-vazione tradizionale (senza “portavasi” oppure con collari). Ricordatevi che dovete assicurarvi il 70% di intersezione di luce anche nel caso di piante con foglie (estremamente) erette. Quindi una dose di luce di 6 mol per giorno dovrebbe essere percepi-ta dalla pianta come solo 4.2 mol!

TemperatureLe temperature che comunemente vengono usate nella colti-vazione dei Phalaenopsis sono superiori a quelle che la pianta ha in natura. Spesso vediamo in fase vegetativa temperature mantenute costantemente di 29-30°C e si arriva a pensare che “Più caldo fa’ migliori sono”. Ma questo é corretto? Nel 1993-1994 si consigliava una temperatura nella fase vegetativa di 25°C. Certamente le piante crescevano bene. Nelle prove sperimentali a quel tempo si osservava che a 27° le piante crescevano ancora meglio, ed in questo modo le temperature sono aumentate regolarmente.

Crediamo che una temperature di 27.5-28° sia più benefica, e vi consigliamo di aumentare di 0.5° dalla settimana 34 sino a circa la fine della settimana 10, ma assicuratevi di farlo molto uniformemente per evitare steli floreali prematuri. Dato che abbiamo iniziato ad usare più alte temperature ed alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria per assicurare una ottima crescita delle piante.

FertilizzazionePer quanto riguarda la fertilizzazione vorremmo far riferimento al seguente articolo: “Un errato programma di fertilizzazione sbagliato può causare molti e grossi problemi”. Possiamo già dirvi che molti coltivatori stanno usando valori troppo alti di conducibilità (EC) e di Azoto, e si devono confrontare con gli effetti negativi che ciò comporta.

Phal. '243851'®

Page 3: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

3

è di cominciare con una conducibilità EC tra 0.8 e massimo 1.0, a seconda delle condizioni, e quindi aumentare durante la bella stagione. L’utilizzo di occasionali irrigazioni con acqua pulita nell’irrigazione delle vostre piante, ridurrà il rischio di salinità del substrato e delle radici. Vi consigliamo di irrigare le vostre piante con sola acqua pulita minimo almeno una volta al mese. Questo consentirà alle piante in plugs di stabilizzarsi prima, e formeranno radici più centralmente nel vaso.

Abbiamo notato che i coltivatori che usano piantine in plugs tendono inavvertitamente a far asciugare le piante, dato che irrigano in un modo diverso, usando meno quantità di acqua nelle prime sei > otto settimane dopo aver piantato le loro piante.

Bagnando solamente lo strato contenente le radici nel vaso, inizialmente incontrerete più strettamente le necessità delle piante, incoraggiando le punte delle radici a crescere fuori dal plug e trovare la loro strada nel terriccio del vaso. A secondo del colore delle radici, é spesso meglio posticipa-re l’irrigazione di almeno un giorno. Questo ridurrà anche il rischio di larve nel vaso. Nei mesi Estivi ci può essere il rischio che il riscaldamento sotto i bancali venga spento più presto, sotto l’influenza della grande quantità di luce e calore diurno, causando un rallentamento nell’asciugatura del substrato. Le piante stesse non traspireranno durante il giorno. Dopo circa otto settimane dal rinvaso, il regime di umidità ed asciugatura delle piantine in plugs di solito tende ad avvicinarsi al regime delle piantine in cassetta. Dopo questo periodo si vedono chiaramente radici lungo il lato ed anche alla base del vaso.

Il nuovo sistema di tra-pianto delle piantine di Phalaenopsis in “PLUGS”In collaborazione con produttori, ricercatori e diverse associa-zioni di coltivatori, vi elenchiamo alcuni importanti suggerimenti per modificare eventualmente il Vostro programma di coltiva-zione. Se fate solo un cambiamento colturale (come decidere di rinvasare con i Plugs anziché con le piantine in cassetta) in un'unica volta, sarete subito in grado di valutare i risultati.

Il problema principale è che si hanno in serra differenti lotti di piante con diversi stadi colturali e si deve sempre trovare un compromesso e fare concessioni ad entrambi i lotti. Potete, per esempio, bagnare un gruppo un pochino prima, o l’altro gruppo di substrato può restare bagnato più a lungo. Abbiamo visto che i coltivatori che favoriscono la coltivazione in ambienti più asciutti hanno meno difficoltà coltivando i due gruppi (Piante rinvasate in cassetta ed in Plugs) rispetto ai col-tivatori che tendono a bagnare molto le loro coltivazioni.

Il substrato nei plugs mantiene l’umidità alle radici e la ten-sione nelle foglie più a lungo. Si sa’ che i Phalaenopsis assorbono più acqua durante l’irrigazione, ma le piante pos-sono anche assorbire l’acqua e l’umidità che aderisce ed evapora dal vaso tramite i peli delle radici.

Più alta é la conducibilità EC dell’acqua di nutrimento, più difficile diventa per la pianta assorbire gli elementi nutritive e l’acqua. Però questi elementi nutritivi e l’acqua devono esse-re in grado di “farsi strada” nelle parti della pianta che ne hanno più bisogno. Ad una conducibilità EC di 1.4 una pianta di Phalaenopsis é meno predisposta a formare nuove radici rispetto ad una situazione di conducibilità totale con concime di EC di 0.9, perché non avrà difficoltà ad assorbire tutti gli elementi nutritivi necessari grazie al suo apparato radicale esi-stente. Perché sprecare inutilmente forze cercando di correre più forte se sapete che andrete a raggiungere lo stesso obiet-tivo comunque?

Un’alta conducibilità EC può portare facilmente ad una salinità residua ed un substrato che ci mette più tempo ad asciu-gare ed aumenta il rischio che le piante vengano colpite da Fusarium e da problemi causati da larve nei vasi. La causa principale dell’insorgere del Fusarium é il substrato troppo ricco di concentrazione salina e/o troppo bagnato. Quindi il nostro consiglio, quando rinvasate le vostre piante,

Phal. '311698'®

Page 4: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

4

Da questo momento in poi è più facile aumentare la quantità di acqua di irrigazione a 4 e 6 lt. per mq., aumentando anche la frequenza dell’irrigazione. Questo spingerà veramente le nuove vegetazioni delle vostre piante dopo il loro avvio piutto-sto lento nelle prime settimane dopo il rinvaso. Il risultato sarà più uniformità, piante più compatte che entre-ranno nella fase di raffreddamento con più foglie. Dato che l’intensità luminosa tendenzialmente è alta, la tem-perature della serra solitamente aumenterà, portando una maggiore traspirazione, una maggiore intensità luminosa ed una minor V.P. (Vapor Pressure). A causa dell’effetto del fenomeno CAM, il Phalaenopsis scambia più umidità e CO2 attraverso i suoi stomi durante la notte che durante il giorno. Quindi la maggior parte dell’umidità che c’è nell’atmosfera durante il giorno arriva dall’umidità contenuta nel terriccio del vaso.

Ricerche del passato hanno dimostrato che, in media, circa i due terzi della quantità di umidità scambiata da un vaso é attribuibile all’evaporazione, e non all’assorbimento e traspi-razione delle radici della pianta. Questa evaporazione può essere favorita attraverso la temperature del sistema di riscal-damento sotto i bancali, per esempio iniziando a mantenere una temperatura minima dell’acqua nei tubi di riscaldamento di 45 ° in un giorno caldo.

Un altro suggerimento per i Coltivatori che hanno iniziato ad usare il nuovo sistema di coltivazione con piantine in Plugs é quello di incentivare la ventilazione natu-rale all’inizio della giornata attraverso il sistema di riscaldamento sotto i bancali e ventilando. Una lieve ventilazione consentirà inoltre di ridurre e contenere l’umidi-tà, permettendo al substrato di asciugare più rapidamente.

Le radici delle piantine in plug asciugano meno rapidamente. Per questo, vi consigliamo di tarare il vostro grado di umidità su quanto vi abbiamo appena spiegato.

Quando la luce si intensifica, il fabbisogno di umidità dell’aria aumenta ed è importante iniziare a controllare le condizioni climatiche sulla base del VPD. Abbiamo già scritto in merito al VPD nelle edizioni precedenti delle nostre “Newsletter”.

VPD =VAPOUR PRESSURE DEFICIT è un sistema di misura-zione che misura la differenza tra la pressione di vapore nella pianta e la pressione dell’umidità nell’atmosfera della serra.

Un aumento nella quantità di luce in serra deve corrispondere ad un aumento di umidità nell’ambiente. La misurazione con la macchina “Grow Watch” ha dimostrato che un aumento dell’intensità luminosa senza un adeguato e proporzionale aumento del grado di umidità porta a danni irreparabili, in special modo con valori del VPD sopra 1.5. E’ buona idea assicurare sempre una umidità ambientale più elevata quando la luce si intensifica, per incoraggiare (stimolare) gli stomi ad aprirsi al fine di assorbire più CO2 e traspirare l’umidità. Con valori più bassi di 1.5 VPD una coltivazione diventa inattiva, e le condizioni delle radici possono deteriorare. Dovete quindi necessariamente abbassare il valore dell’umidità relativa.

Phal. '353526'®

Page 5: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

5

Per esempio, considerando che alcuni ritengono che concimi ternari che contengono dosi alte di Potassio (7-11-27) o Fosfato (10-52-10) contribuirebbero a promuovere la fioritura, le espe-rienze e le prove reali hanno ampiamente dimostrato che gli effetti di queste dosi particolarmente alte di Fosforo e Potassio sono effettivamente meno eclatanti di quanto inizialmente si era ipotizzato.

Un fertilizzante azotato che può avere effetti particolari é l’Urea. Questo fertilizzante, a base di Azoto, si trova in molti mix di fertilizzanti. L’Urea è un fertilizzante azotato poco costoso che viene comunemente usato nelle regioni tropicali, principalmen-te perché lavora molto bene e molto velocemente nelle 24 ore a temperature superiore ai 20°. Ma a temperature inferiori ai 20° non abbiamo il medesimo effetto di assimilazione e cresci-ta vegetativa. E’ anche molto efficace in ambienti umidi, come voi ben sapete: Spargete alcuni granuli di letame, anche pel-lettato, sul Vostro prato in una sera d’Estate piovosa e presto avrete un prato verde che necessiterà immediatamente di un taglio extra. In pratica ultimamente, nella maggior parte delle aziende, vediamo un utilizzo di Azoto supplementare sotto forma di 28-14-14 ed anche di 30-10-10 nella maggior parte di coltivazioni di Phalaenopsis appena rinvasati.

La concimazione delle piante é una pratica acquisita che richiede competenze specifiche. Nel corso degli anni, si é data una pessima attenzione a questa questione nella coltivazione delle Orchidee. Ma ci sono anche molti malintesi sull’argomen-to. Per esempio, in passato (circa 25-35 anni fa’) si credeva che la fioritura del Cymbidium e del Phalaenopsis dipendesse ampiamente dall’uso di specifiche composizioni di fertilizzante, sebbene le ricerche avevano nel frattempo ampiamente dimo-strato che un programma di temperature specifiche é di gran lunga più importante per la pianificazione della fioritura e per il numero dei fiori per stelo.

Una cosa che non è ancora di nostra conoscenza è quale effetto può causare un cambiamento nella lunghezza del gior-no sulla fase vegetativa e sul processo di fioritura. Negli ultimi anni, abbiamo visto interessanti risultati in questo contesto nelle prove pratiche su Miltoniopsis, Odontoglossum e Dendrobium Nobile, che ci hanno dimostrato che ci sono ancora ampi spazi per il miglioramento sul controllo della coltivazione e fioritura delle piante. Gli elementi nutritivi sono certamente molto importanti per la crescita, produzione, fioritura, qualità e stato fitopatologico delle piante, ma hanno molto meno influenza sul controllo della fase di fioritura.

Un errato programma di fertilizzazione può causare molti e grossi problemi

Milt. '6027'®

Page 6: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

Cym. 'Los Angeles' 8548

6

Il seguente diagramma Vi documenta quanto l Grammo di 28-14-14 ed 1 Grammo di 20-20-20 attualmente contiene in termini di mmol / l:

Plant Prod 28-14-14 Plant Prod 20-20-20EC 0.8 1.0NH4+ 2.0 mmol/l 2.8 mmol/lK+ 3.0 mmol/l 4.2 mmol/lNH2 (Ureum) 15.1 mmol/l 7.3 mmol/lNO3- 2.9 mmol/l 4.2 mmol/lH2PO4- 2.0 mmol/l 2.8 mmol/l

Se si dovesse preparare 1 mc. (= 1.000 Litri di soluzione madre) x diluita 100 volte, di queste miscele di concime madre, utilizzando fertilizzanti semplici, avreste bisogno delle seguenti quantità in Kg di concime:

Plant Prod 28-14-14 Plant Prod 20-20-20Azoto Ureico 45 kg 21.9 kgFosfato Monoammonico 23.2 kg 32.5 kgNitrato di Potassio 30 kg 42 kg

La quantità di Azoto Ureico extra contenuto nel 28-14-14 velocizzerà la crescita vegetativa durante la prima fase di coltivazione iniziale e questa quantità di Azoto extra potrebbe essere necessaria per il rapporto C/N, specialmente nel caso della crescita delle piante in substrati a base di corteccia.

In natura grandi quantità di Azoto (N) sono necessarie per la decomposizione del legno (C = carbone). Troppo bassa quantità di Azoto può portare a troppa competizione tra la corteccia, portando troppo poca crescita vegetativa iniziale e piante con foglie chiare e giallognole. Questo problema può accadere in particolar modo in Primavera, quando la lunghez-za del giorno e l’intensità luminosa aumentano rapidamente.

Diversi fattori nel processo di fertirrigazione possono essere errati, quali: Le vostre piante stanno crescendo bene e le cose vanno

bene, quindi continuate a fare esattamente ciò che avete sempre fatto da tempo. Alla fine le vostre piante sono troppo verdi e lussureggianti; Nel caso di insufficiente Ca (Calcio) ed assorbimento

vegetativo (clima attivo), le piante lussureggianti possono avere pareti con cellule deboli, rendendole più suscettibili ad attacchi di Erwinia e/o Pseudomonas;

Alla fine, se non verrà modificato un eventuale valore errato del pH in tempo, acidificando correttamente la solu-zione, il valore del pH può avere un calo troppo repentino, rendendo la pianta incapace di continuare a formare e crescere le nuove radici. Questo solitamente accade nella fase finale di crescita/fioritura. Quindi si finirà con avere piante che sono poco radicate nei vasi e sono più sensibili alla caduta dei boccioli floreali.

Floricultura bv all’inizio degli anni 1990 ha iniziato a portare avanti delle prove sperimentali su temperature e fertilizzazio-ne ottimale sui Phalaenopsis. Abbiamo studiato gli effetti di diversi fertilizzanti in varie concentrazioni ed a diverse tem-perature. I risultati di queste prove, abbinate ad altre prove portate avanti in Olanda ed anche in altri Paesi, con l’aggiun-ta della nostra esperienza pratica, alla fine ha portato ad un regime di base di fertilizzazione dei Phalaenopsis. Seguiranno schemi base per altre Orchidee come i Cymbidium e Miltonia. Negli anni abbiamo spesso visto coltivatori modifi-care, anche senza ragione, i loro schemi di fertilizzazione più volte, sino ad essere ben lontani dallo schema iniziale ottima-le e quindi hanno iniziato ad riscontrare tanti tipi di problemi come Pseudomonas, Erwinia, radici brutte, riduzione della dimensione dei fiori, poca fioritura, poca durata dei fiori, etc,. Questi problemi generalmente sono spesso attribuiti solo ad un controllo climatico scorretto, ma avvengono anche a causa di uno scorretto sistema di irrigazione, come irriga-zione con tropo poca acqua, irrigazione con insufficiente drenaggio e/o con ristagno di acqua nei vasi, e scorretto schema di fertilizzazione.

Page 7: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

7

Il Calcio é importante per l’elasticità delle cellule delle pareti delle foglie, per prevenire i rischi di gocciolamento delle pareti fogliari (fenomeno della guttazione) se la traspirazione delle piante dovesse temporaneamente eccedere nell’assorbimento dell’umidità o viceversa. E’ un tipo di “copertura assicurativa” contro eventuali errori.

Più alti sono i dosaggi di Azoto e più portano ad una veloce crescita vegetativa, ma anche a maggiori rischi di negativi problemi collaterali. Un problema ancora più grande è sommi-nistrare alle piante maggior Azoto sotto forma di Urea, perché aumenterà simultaneamente la conducibilità EC. L’esempio pratico è di sostituire metà del 20-20-20 con il 28-14-14 e dare alle vostre piante una conducibilità EC di 1.4. Si può arrivare a dare loro quindi quasi il doppio della quantità di Azoto!Sapevate che alcuni erbicidi sono a base di Azoto (Nitrato Ammonico)? Elevate ed eccessive applicazioni di Azoto Ureico possono portare a tossicità dell’Azoto Ammonico.

Noi ci basiamo su un nostro schema di base che consiste in:

TANICA BKg 60 di 20-20-20Kg 10 di Solfato di Magnesio (MgSO4)

TANICA AKg 30 di Nitrato di Calcio

Con una conducibilità EC= 1 questa composizione contiene circa 1gr. x Litro di fertilizzante e circa 14 mmol/l di Azoto, che è, in teoria, abbastanza sufficiente per una buona crescita vegetativa.

I maggiori problemi vengono causati perché inizialmente si dà alle piante TROPPO POCO Calcio e TROPPO Azoto.

Schema del contenuto di due differenti tipi di concime di base per la prima fase vegetativa

Schema di fertilizzazione: Soluzione standard fase vegetativaBidone B Bidone A60 Kg 20-20-20 30kg Nitrato di Calcio10 Kg MgSO4

1 EC = 1.07 G x Litro

NH4 NO3 NH2 Azoto Totale H2PO4 K Ca SO4 Mg

2.15 5.74 4.95 12.85 1.90 2.92 1.30 0.46 0.50

Schema di fertilizzazione: Soluzione standard fase vegetativa EXTRA AZOTATOBidone A Bidone B30 Kg 20-20-20 30 kg Nitrato di Calcio30 Kg 28-14-14 + 10 Kg MgSO4

1.4 EC = 1.68 gr. x Litro

NH4 NO3 NH2 Azoto Totale H2PO4 K Ca SO4 Mg

2.78 8.30 11.95 23.04 2.54 3.86 2.03 0.72 0.75

Schema di Fertirrigazione di base del Phalaenopsis

Abbiamo notato che recentemente i coltivatori tendono a dare alle piante dosi SEMPRE MAGGIORI di Azoto, in particolare sotto forma di Azoto Ureico. Ecco perché ne stiamo facendo argomento di discussione in questa circostanza.

Ciò che và considerato anche in questo articolo ed in questo contesto è che tutti noi dovremo ridurre sostanzialmente la somministrazione IN GENERALE DI AZOTO PER ETTARO nei prossimi anni IN OLANDA e questo significa che dovremo riu-scire a riciclare di più.

Page 8: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

8

otterrà con ibridi di Odontoglossum o Dendrobium Nobile. Come si può raggiungere questo obiettivo? Negli ultimi anni, in collaborazione con i produttori ed i ricercatori e diverse organizzazioni di Floricoltori, sono state effettuate molte prove sperimentali per verificare le varie ipotesi, ad esempio l’ex Stazione Sperimentale di Wageningen a Bleiswijk, ed anche la nostra stessa azienda.

Il risultato più importante delle sperimentazioni di queste prove é stata la possibilità di favorire la formazioni delle nuove vegetazioni basali, aumentando l’intensità luminosa in concomitanza con più alte temperature e con la variazione dell’umidità dell’ambiente. Le piante rinvasate in Primavera ed in Autunno sono state entrambe valutate nelle prove.

Da queste prove, l’esperienza acquisita in pratica é stata che, circa il 70% delle piante hanno formato subito dopo il rinvaso due nuove vegetazioni basali nella zona sperimentale vegeta-tiva con maggior luce (anche con extra luce artificiale), ma in realtà non tutte le piante hanno vegetato uniformemente. Ed in pratica non in tutti i lotti sperimentali è sempre stato rag-giunto il 70% di almeno due nuove vegetazioni basali. Pertanto il nostro futuro obiettivo è di capire, in questi due diversi periodi di rinvaso nel vaso Ø 12-cm e di trovare che cos’è la causa che fa la differenza. In fase vegetativa, dovrebbe essere la temperatura o l’umidità da aumentare o dobbiamo dare alle piante più luce? Una differenza notevole é che il 70% delle Orchidee della spe-

Controllo della lunghezza del giorno nelle OrchideeIn varie Orchidee, stagionalmente, abbiamo osservato feno-meni che sono difficili da spiegare. Il miglior esempio più conosciuto riguarda i Phalaenopsis coltivati nell’emisfero Nord senza illuminazione artificiale, raffrescamento (aria-con-dizionata) ed a temperature abbastanza basse. Intorno alla settimana 40 (l’ultimo giorno di Ottobre) le piante, dall’Italia alla Scandinavia, compreso tutti i Paesi nel mezzo, formano i nuovi steli floreali neutrali nel medesimo periodo.

Abbiamo osservato che giovani piante di Miltoniopsis, Odontoglossum e differenti Ibridi Intergenerici iniziano a for-mare molte nuove vegetazioni e bulbi nel periodo Autunno/Invernale. Questo è completamente in contrasto con il perio-do Primaverile ed Estivo, dove si formano nuovi bulbi molto piccoli.

Quindi ci poniamo una domanda:Perché la varietà Burreara Nelly Isler produce sempre una grande quantità di fiori in Estate e molto pochi o nessuno nel periodo Invernale e Primaverile? Perché i Dendrobium Nobile solitamente e naturalmente fioriscono dopo Natale ed in Primavera?

Per permettere in futuro ad altre Orchidee da pianta fiorita in vaso di poter competere con i Phalaenopsis, dobbiamo assicurarci che sia possibile produrre piante sufficientemente mature e ben vegetate a m² per anno, piante che abbiano una durata in fioritura di almeno 6 settimane, la cui coltiva-zione possa essere programmata, che abbiano un valore ornamentale competitivo e che possano inoltre essere imbal-late, caricate e trasportate sui carrelli CC con almeno tre piani per competere con il costo di trasporto delle piante di Phalaenopsis.

Quindi ci chiediamo come possiamo programmare artificial-mente l’induzione degli steli ed il periodo di fioritura di questi ibridi a nostro piacimento. Un requisito commerciale indispen-sabile nel caso degli ibridi di Miltoniopsis e di Odontoglossum é la formazione in fase vegetativa di almeno due nuove vege-tazioni basali che siano in grado di produrre almeno 2-3 steli floreali nel medesimo momento. Un bel vaso di Miltoniopsis con 3 o 4 steli e fiori sufficienti può competere tranquillamente con un Phalaenopsis. E naturalmente la medesima cosa si

Cym. 'Larissa' 8614

Page 9: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

9

rimentazione piantate in Autunno hanno formato due nuove vegetazioni basali per pianta, mentre nelle piante piantate in Primavera questo è avvenuto solo a circa il 35% delle piante di Orchidee.

Come spiegare questo? Ha a che fare con la lunghezza totale del giorno che diventa più lungo o più corto?Abbiamo quindi subito organizzato una nuova prova nella quale abbiamo messo piante di Miltoniopsis e vari ibridi di Odontoglossum in una serra nella quale abbiamo mantenuto costante lunghezza del giorno di 12 ore, quindi anche la notte di 12 ore, nel corso di tutto l’anno. In un’altra serra abbiamo coltivato piante della stessa misura e varietà, ma con condizio-ni metereologiche naturali.

In Olanda, il giorno più lungo, è il 21 Giugno, la giornata dura circa 16.5 ore e il giorno più breve è il, 21 Dicembre, dove la durata del giorno è di 7.5 ore. Più a Sud si va’ (verso l’Equatore) più la durata del giorno e della notte si avvicina alle 12 ore.In qualsiasi posto nell’Emisfero a Nord (sopra l’Equatore) il giorno diventa più lungo che la notte dopo il 21 Marzo, e al contrario si accorcia dopo il 21 Settembre (vedi il paragrafo).

Durante la nuova prova alcune delle piante sono state sposta-te dalla serra delle 12 ore giorno e 12 ore notte nella serra con luce naturale. Questo é stato fatto diverse volte nell’anno: 21 Marzo, 21 Giugno, 21 Settembre e 21 Dicembre.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 0 1 1 1 2

19:12

16:48

14:24

12:00

9:36

7:12

4:48

2:24

0:00

Orizzontale: mesiVerticale: ore di luce visibile

Lunghezza del giorno NEUTRO (12 ore) Lunghezza naturale del giorno

I risultati sono stati sorprendenti! Le piante sono risultate ben sviluppate e coltivate ad una

luce constante (nell’arco dell’anno) di circa 12 ore. Le piante sono cresciute molto uniformemente!

Una lunghezza del giorno extra di tre ore raggiunge un’alta percentuale (più dell’80%) di due nuove vegetazioni basali per pianta nel caso della Miltoniopsis.

Lo spostamento dalla serra delle 12 ore costanti (giorno/notte) alla serra con 16.5 sino a 7.5-ore (girono-notte) dal 21 Giugno hanno avuto lo stesso effetto, con percentuale paragonabile, come spostare le piante dalla serra a luce naturale (lunghezza del giorno di 7.5 ore) alla serra delle 12 ore (Giorno-Notte) il 21 Dicembre. L’intensità luminosa è la stessa in entrambe le serre, ma la somma della luce diurna non lo era.

La varietà Burreara Nelly Isler ha iniziato a produrre molti steli nello stesso tempo quando la quantità totale di luce del giorno aumentava. Le nuove vegetazioni iniziavano a for-marsi solo quando gli steli floreali erano visibili ed in fiore.

Quanto sopra indicato é stato osservato anche su altri Ibridi Intergenerici di Odontoglossum. I risultati di queste prove ci hanno aiutato a capire perché i Phalaenopsis formino più pron-tamente gli steli intorno alla settimana 40. Dopo il giorno più lungo (= settimana 26) i giorni iniziano ad accorciarsi. Circa otto settimane più tardi siamo nella settimana 34. Sappiamo che il periodo della formazione degli steli con il raffreddamento necessita di circa sei settimane. Senza l’utilizzo

Page 10: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

10

del raffreddamento vediamo comunque la formazione degli steli nella settimana 40. Le 24 ore di media della temperatura diminuisce e la notte diviene più fredda. Da settimana 34 in avanti dobbiamo deliberatamente aumentare la temperature di un grado per prevenire una eccessiva diminuzione nella temperatura e, preferibilmente assicurarsi condizioni piuttosto più ombreggiate per evitare la formazione di steli prematuri. Nonostante ciò gli steli si formano rapidamente. La spiega-zione relativa a questa ipersensibilità é da trovare nel fatto dell’accorciamento del giorno, che le piante di Phalaenopsis percepiscono e stanno già vivendo da due mesi, grazie a questa prova. Questa ipersensibilità persiste sino a Natale, dopo di che diminuisce gradatamente.

Tutto questo é meno evidente nelle aziende moderne attrez-zate con luci artificiali, dove possono facilmente adeguarsi alla lunghezza del giorno di 15 ore ed anche più. Da esperienze

Phal. '332060®

pratiche sappiamo che gli steli floreali si formano meno velo-cemente in Aprile-Giugno. La lunghezza del giorno naturale quindi aumenta, causando una diminuzione della florogenesi.

Sulla base di questi risultati abbiamo organizzato ulteriori prove con Miltoniopsis ed Ibridi di Odontoglossum a fine 2014, per avere una migliore comprensione di questi effetti e più evi-denza e sicurezza statistica. Vogliamo rispondere a domande come: Qual’é il periodo migliore, quale é la migliore lunghezza del giorno, dove possiamo già raggiungere questi effetti con le piantine in “plug” o devono le piantine da rinvasare essere più grosse e adulte? Abbiamo inoltre già notato che gli effetti pos-sono differire da un gruppo all’altro di Orchidee. Tutte queste nuove conoscenze potrebbero in futuro aiutarci a programmare le coltivazioni di altri Ibridi di Orchidee più effi-cacemente. Torneremo ancora su questi interessanti argomenti nelle future edizioni delle nostre “Newsletter”.

Page 11: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

consuma più energia di quanto viene prodotta, a scapito delle nuove giovani vegetazioni. Abbiamo avuto molti giorni soleggiati dopo il 1° Marzo. Per la gamma delle varietà ultra precoci questo significa uno sviluppo più veloce degli steli. Effettivamente tutto questo anticipa un pochino la fioritura. Infatti abbiamo visto questo in pratica, constatando che la pro-duzione era un po’ inferiore rispetto al previsto.

Varietà PrecocissimeComunque, per un po’ di tempo si temeva che le varietà precocissime, che fioriscono solitamente da Ottobre in poi, sarebbero fiorite troppo tardi, forse non fino a Novembre.Questo é stato causato dai seguenti due fattori:1. Dal bel tempo in Primavera ed Estate, causando una

media di temperature nelle 24 ore superiore ai 21°, che ha rallentato l’allungamento degli steli. Questo può essere evitato solo riducendo la temperature diurna mediante nebulizzazione.2. Secondo fattore è stato il tempo brutto, freddo e buio di Agosto, dove molti coltivatori non hanno effettivamente anticipato accendendo il riscaldamento. La calce che non era ancora stata rimossa dai tetti delle serre ha creato più buio e più freddo.

Questo ha fatto sì che molti coltivatori abbiano accesso il loro riscaldamento a Settembre nella speranza che le loro piante potessero fiorire in tempo. Sono stati aiutati effettivamente da un tempo eccellente a Settembre ed Ottobre, sebbene la qua-lità delle piante ha sofferto un po’ a causa delle temperature divenute troppo alte nella media delle 24-ore.

Varietà Precoci - Assortimento per NataleAnche le varietà che dovevano fiorire a Dicembre erano leg-germente in ritardo per le medesime ragioni indicate nelle varietà per fioritura Precocissima, ma alla fine sono fiorite in tempo grazie al tempo eccezionalmente soleggiato in Autunno. Tuttavia, la fioritura si é dilungata per un periodo maggiore. Questo a causa del clima caldo di Luglio, che ha bloccato l’allungamento degli steli, seguito dal freddo mese buio di Agosto, dopo di che la temperatura è salita ancora. Quando la temperatura scende, gli steli cominciano ancora ad allungarsi. Abbiamo visto la stessa cosa con le varietà per fioritura di S. Valentino e le varietà a fioritura per la Festa della Mamma.

Dando uno sguardo indietro alle previsioni fatte per il 2014: Cause e conseguenze. Analizzare le cause e le conseguenze é essenziale per un maggior controllo dello sviluppo delle Vostre piante. Quindi diamo uno sguardo indietro alla passata stagione. Che tipo di previsione meteorologica avremo nei tempi a venire non ci é dato saperlo, ma la conoscenza che abbiamo acquisito dalle passate esperienze ci può aiutare ad anticipare le condizioni future.

La passata stagione é stata ampiamente influenzata da con-dizioni straordinarie del 2014. L’Inverno è stato molto mite, impedendoci di realizzare temperature induttive sufficiente-mente basse nelle 24 ore da Novembre 2013 sino alla fine di Febbraio 2014. E’ stato persino più difficile in Marzo, quando abbiamo avuto condizioni di bel tempo soleggiato dal primo del mese in poi. In quasi tutti i mesi la media delle temperature nelle 24 ore é stata maggiore della media degli ultimi anni. Solo il mese di Agosto è stato inferiore di 3° rispetto alla media. In tutti gli altri mesi abbiamo avuto temperature maggiori e più luce.Nelle serre con riscaldamento, ombreggio e Fog System non é così difficile creare il clima ideale per i Cymbidium così da poter pianificare la fioritura delle piante per tutto l’anno. Ma vi sono sempre coltivatori che sottostimano la situazione.

Varietà e fioritura Ultra-PrecoceLe coltivazioni dei produttori di varietà ultra-precoci, che fiori-scono ad Agosto-Settembre, che aumentano la temperature del loro riscaldamento alla fine di Gennaio al fine di realizzare la media della temperatura intorno ai 20° nelle 24 ore, pos-sono aver avuto insufficienti basse temperature nelle 24 ore di media (12.13°) nei tre mesi precedenti. Questo ha conse-guenze sulla formazione di minori steli e/o fiori per stelo. Per esperienza sappiamo che varietà estremamente precoci o tardive portano in queste condizioni ad una minor produzione. Esperienze con altre coltivazioni di orchidee hanno dimostra-to che le piante devono sottoporsi a sufficienti condizioni di “freddo” per assicurare abbastanza possibilità di ricca fioritura o “Florogenesi”. Un secondo fattore importante é la luce. Se la media delle temperature nelle 24 ore raggiunge i 20° nella fine di Gennaio la quantità di luce (somma della luce giornaliera) può ancora essere troppo bassa. Questo problema scomparirà intorno alla settimana 7, metà Febbraio. Se le temperature sono trop-po alte in relazione alla somma della luce diurna, una pianta

Cymbidium da fiore reciso: Previsione della produzione Estate 2015

11

Page 12: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

12

Varietà TardiveA causa del clima freddo di Agosto, l’allungamento degli steli delle varietà tardive é iniziato troppo presto nelle serre suffi-cientemente riscaldate. Clima più caldo in Settembre- Ottobre ha fatto sì che alcuni steli si siano formati troppo presto, men-tre altri ritardavano a causa del riscaldamento.Da questo si può concludere che se non viene focalizzata la giusta temperatura e l’impostazione della luce, e modificare questi fattori quando necessario, ed invece permettere che la vostra coltivazione venga influenzata troppo dalle naturali condi-zioni climatiche, non sarete mai al passo con la fioritura voluta.

Cymbidium da fiore reciso: Consigli di coltivazione

Nel 2015 le condizioni climatiche possono essere comple-tamente diverse! “IR meters” (misuratore di infrarossi) per misurare la temperatura delle foglie e “PAR meters” (misurato-re di PAR) vi possono fornire utili informazioni delle condizioni immediate delle piante nella vostra serra, mostrandoVi come, per esempio, decidere di dare la calce in tempo utile e di come l’uso appropiato dei telini possano influenzare sostan-zialmente il clima della vostra serra.

Varietà PrecociLa media di temperature nelle 24 ore nelle varietà ultra precoci e precoci devono ora essere a 20°, preferibilmente non mag-giori di 24°C durante il giorno e non più basse di 16° durante la notte. La media di temperatura nelle 24 ore può essere di 19.5 – 20.5°. Se la temperature dovesse essere 0.5° inferiore o superiore a questo (19–21°), vi allontanate troppo dalla tem-peratura media desiderata nelle 24 ore. Ancora più lontano significherà perdere completamente il controllo dell’epoca di fioritura desiderata. Aprile e Maggio possono essere ancora abbastanza freddi. Se volete che i vostri Cymbidium fioriscano nel periodo giusto, dovrete quindi riscaldare le Vostre serre! Evitare troppa differenza tra le temperature del giorno e della notte. In particolare più tardi, in Maggio-Giungo, che possono portare l’annerimento del polline ed arrossamento del labello nelle varietà sensibili a questo. Il Fog System vi potrà aiutare ad abbassare le temperature sostanzialmente nei giorni caldi e soleggiati. Ritardate la puli-tura dei vetri il più possibile– sino a quando non supererete le temperature sopra indicate e la nebulizzazione avrà il giusto effetto. Se le vostre possibilità di nebulizzare sono inadeguate dovrete ricorrere necessariamente alla calce sui vetri. Le cose sembrano essere molto complicate sulle varietà per fioritura Natalizia, ma state attenti all’insidia di una Primavera lunga e fredda con riscaldamento insufficiente e/o un freddo periodo ad Agosto-Settembre. Se siete in vacanza in un paese caldo nel mese di Agosto, ricordatevi che le condizioni meteorologi-che in Olanda sono completamente diverse!!!

Varietà fioritura MediaCome solito, possiamo essere molto brevi quando parliamo di varietà a fioritura Media: Fate entrare la luce e ritardate il più possibile di dare la calce sui vetri. Se Agosto e Settembre hanno un clima freddo e buio, accendete il riscaldamento e mantenere le radici della vostra coltivazione attive.Riscaldare in questo periodo può sembrare strano, ma è effettivamente la cosa migliore da fare. Un pochino di più di riscaldamento assicura una migliore qualità e una pianifica-zione più efficace. I benefici di questo Vi ricompenseranno ampiamente di quanto avrete speso per scaldare la vostra serra. Comporterà anche un risparmio di costi di manodo-pera dovuta al minor lavoro di selezione degli steli floreali. Ricordiamoci che Pasqua sarà molto presto nel 2016 e cioè il 27/28 Marzo. Questo significa che dovete decider quale delle varietà di fioritura media volete avere in fioritura per Pasqua e quali no. Torneremo su questo argomento in Autunno.

Anticipo della fiorituraSe volte anticipare la fioritura delle vostre varietà di Aprile (medi) a Marzo 2016, procedure come segue: Assicuratevi che la vostra coltivazione abbia avuto “freddo”

sufficiente nel periodo sino alla fine di Giugno. Iniziare ad aumentare le temperature (temperatura media di

20° nelle 24-ore) all’inizio di Luglio. Assicuratevi una temperature media di almeno 15° nelle 24

ore da Novembre in avanti per anticipare la fioritura.

Page 13: INVESTIRE TROPPO nella coltivazione dei Phalaenopsis · alti valori di luminosità, dobbiamo anche investire sui sistemi di umidificazione e controllo dell’umidità dell’aria

© Copyright Floricultura B.V.

La riproduzione parziale e/o totale della presente pubblicazione è permessa, purché vengano citate le fonti. Tutti i consigli e le informazioni tecniche vengono fornite con la massima cura ed attenzione possibile, non ci assumiamo tuttavia nessuna responsabilità per errata interpretazione ed applicazione di quanto consigliato.

Ritardo della fiorituraSe volete ritardare la fioritura delle varietà di Aprile (medi) alla fine di Aprile 2016, prendete le seguenti provvedimenti: Assicuratevi che la vostra coltivazione abbia avuto “freddo”

sufficiente nel periodo sino alla fine di Luglio. Iniziare ad aumentare la temperature a 20° di media nelle 24

ore a fine luglio. Assicurare una temperatura di almeno 11.5° di media nelle

24 ore da Novembre in avanti sino al ritardo della fioritura.

Varietà TardiveDovete dare la calce sulla vostra serra delle varietà tardive, in particolare se c’é molto sole. Nebulizzare può assicurare una temperature sufficientemente bassa durante il giorno attraverso conseguente evaporazione. Questo migliorerà la qualità della vostra coltivazione. Verificare regolarmente l’evaporazione misu-rando la quantità di drenaggio e/o il peso delle piante. Se state coltivando varietà molto tardive é meglio ritardare la pulitura della calce sui vetri sino alla fine di Giugno/inizio di Luglio. Attendere un po’ più a lungo se le condizioni meteorologiche sono parti-colarmente soleggiate in quel periodo, per evitare un passaggio troppo brusco, ma non rimuovere troppo tardi, al massimo a metà Luglio. Assicuratevi ancora di avere le giuste temperature ad Agosto/Settembre, se necessario accendendo il riscaldamento!

Lumache e chioccioleLumache e chiocciole causano più danni nei Cymbidium di quanto si possa credere. Le lumachine si alimentano costan-temente delle radici mentre le lumache grosse fanno danni più avanti nella stagione. Il problema comincia a Marzo, quan-do le lumache e chiocciole si riproducono facilmente dopo un periodo caldo ed umido. Bisogna agire con un controllo preventivo. Assicuratevi che i passaggi e sottobanco siano assolutamente puliti e non vi siano nessun tipo di erbe infestan-ti. Distribuire Lumachicida ad Aprile-Maggio e ripetere ancora ad Agosto-Settembre. Nel caso di infestazione seria, utilizzare il lumachicida nella dose consigliata anche ogni 3 settimane.

Acari di ragno rosso Gli acari di ragno rosso spesso presentano problemi ricorren-ti, in particolare durante periodi asciutti e caldi in Primavera, quando l’insetto appare, quasi improvvisamente, in grosse quantità. Un controllo regolare é essenziale. Una buona espe-rienza é stata acquisita con il controllo biologico, prevedendo l’incontro di due situazioni. Prima di tutto si dovrà creare un ambiente abbastanza umido dove gli insetti predatori si trovano meglio che gli acari di ragno rosso. Il secondo requisito è un minuzioso e regolare monitoraggio e controllo al fine di essere in grado di prendere le necessarie precauzioni in tempo e cioè introducendo più predatori e/o fare locali trattamenti chimici.

Cym. 'Red Arrow' 8633

P.O. Box 100, 1960 AC Heemskerk, The NetherlandsT: +31 (0)251 - 20 30 60 F: +31 (0)251 - 20 30 61 E: [email protected] I: www.floricultura.com