Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

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investimenti esteri in entrata: breve prospetto teorico e analisi comparata Italia e principali economie europee

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Investimenti esteri diretti. Un breve prospetto teorico e un'analisi comparata.

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Page 1: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

investimenti esteri in entrata:

breve prospetto teorico

e analisi comparata

Italia e principali economie europee

Page 2: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

INVESTIMENTO DIRETTO ESTERO:

investimento internazionale

effettuato da un soggetto

residente in un dato paese

finalizzato a stabilire un interesse

durevole in un’impresa residente

in un altro paese

l’interesse durevole implica l’esistenza di

una relazione di lungo termine nonché

l’esercizio di un’influenza sulla gestione di

impresa

L’acquisto minimo dell’investitore è del 10%

dei diritti di proprietà

si differenziano dagli

investimenti di portafoglio

che rappresentano acquisti di

attività finanziarie di altre

imprese al fine di realizzare

un rendimento finanziario

Page 3: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

le tipologie di IDE | obiettivi e natura dell’investimento

fusione e acquisizione

(parziale o totale) di

un’impresa esistente

IDE greenfield brownfield

creazione “ex novo” di

un’affiliata estera da

parte di uno o più

investitori diretti

resource

seeking

ricerca di risorse

(minerarie o agricole) a un

costo più basso

market

seeking

ricerca approccio a

dimensione e crescita attesa

di un determinato

mercato estero

ricerca di una maggiore efficienza

(minori costi di produzione)

efficiency

seeking

acquisizione di attività che possono

aumentare il vantaggio

(know-how, R&D, conoscenza del mercato locale)

strategic asset

seeking

principali definizioni e backgound teorico

glossario
Sottolineato
"alla ricerca"
glossario
Sottolineato
"terreno da edificare": si intende investimento ex novo
glossario
Sottolineato
"area industriale dismessa": si intende fusione e acquisizione
Page 4: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

equity joint venture

holding

filiale

dal commercio agli IDE |le strategie di internazionalizzazione

grado di internazionalizzazione dell’impresa

gra

do

di co

ntr

ollo

cooperative joint venture

accordi trasferimento di tecnologie e know how

subfornitura e traffico di perfezionamento

appalto e subappalto

accordi commerciali (agenti/concessionari/distributori)

scelte di

investimento

diretto estero

scelte di partnership

(outsourcing/

offshoring)

import export internazionalizzazione

mercantile

principali definizioni e backgound teorico

glossario
Sottolineato
"approvvigionamento esterno" o esternalizzazione: l'insieme delle pratiche di ricorrere ad altre imprese per lo svolgimento di alcune fasi del processo produttivo, in questo contesto all'estero.
glossario
Sottolineato
Riferisce all'organizzazione internazionale della produzione, in riferimento alla specializzazione verticale: parte del processo produttivo viene allocato oltre i confini nazionali, ma non necessariamente al di fuori dell'impresa, che può essere dello stesso gruppo.
glossario
Sottolineato
Il termine joint venture indica quelle particolari formedi associazione temporanea tra due o più imprese (le “società madri o parent companies”),finalizzate all’esercizio di una o più attività economiche in settori di comune interesse per le societàmadri. Le "equity" joint venture sono caratterizzate da un conferimento diretto di capitale, nell’impresa comune, da parte delle società madri, non solo di brevetti e di proprietà intellettuali, realizzando nuove concentrazioni.
glossario
Sottolineato
Il termine joint venture indica quelle particolari formedi associazione temporanea tra due o più imprese (le “società madri o parent companies”),finalizzate all’esercizio di una o più attività economiche in settori di comune interesse per le societàmadri. Sono cooperative se non prevedono costituzione di una società ex novo atta alla scopo.
Page 5: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

partnership

produttiva

outsourcing /

offshoring

commercio, partnership o IDE? | i perché della strategia a

livello di impresa

ca

teg

ori

e d

ei va

nta

gg

i

vantaggi

proprietari

(ownership O)

vantaggi di

internalizzazione(I)

vantaggi di

localizzazione (L)

+

investimento

diretto estero

vantaggi di costo e

monopolistici, derivanti dal

controllo proprietario di risorse

aziendali trasferibili all’estero a

basso costo

economie di scala di impresa

connessi alle caratteristiche

dei paesi ospitanti, economie

di scala a livello di impianto

derivanti dall’integrazione

nell’impresa di attività e

funzioni tra loro diversificate

export

+

principali definizioni e backgound teorico

Page 6: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

commercio, partnership o IDE? | il conflitto tra prossimità e

concentrazione

caratteristiche dei settori

costo di

informazione nel

paese estero

costo di impianto

nel paese estero

incertezza economico –

istituzionale

economie di agglomerazione

prodotti più difficili e costosi da

trasportare (peso , volume)

barriere commerciali, tariffarie

e non

costi di trasporto

alte e conomie di scala a

livello di impianto

qualità del sistema

distributivo

distanza, barriere

commerciali

caratteristiche dei paesi

principali definizioni e backgound teorico

Page 7: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

nuovi equilibri | il baricentro si è spostato a Oriente

fonte: Prometeia

evoluzione del centro di gravità dell’economia mondiale, 1980-2007

(in nero) e 2010-2040 (in rosso)

principali definizioni e backgound teorico

Page 8: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

outsourcing e IDE hanno modificato la geografia della

produzione manifatturiera | è una direzione a senso unico?

investimenti diretti esteri in uscita | peso dei

mercati emergenti sugli investimenti mondiali

principali definizioni e backgound teorico

fonte: Prometeia

Page 9: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

back-sourcing | ci sono evidenze di un’inversione di tendenza

le imprese tornano a «nord» a reinternalizzare e integrare verticalmente la produzione

PERCHE’? 1) rinnovata centralità di una produzione integrata e prossima ai mercati

35

38

41

44

47

50

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

prossimità al mercato

integrazione delle catene di

fornitura (risposte just in time)

PIL G7, quota

sul totale

mondiale

la forza di gravità

dei mercati: il

Nord è troppo

grande per essere

lontani

preservare competenze e conoscenza

preservare le economie di agglomerazione

principali definizioni e backgound teorico

fonte: Prometeia

glossario
Sottolineato
"appena in tempo": filosofia industriale che ha sostiuito la produzione di beni finiti per il magazzino in attesa di essere venduti (logica push) nella logica pull di produrre solo ciò che è stato venduto o che si prevede di vendere in tempi brevi
glossario
Sottolineato
"ritorno all’approvvigionamento" Nell'ambito aziendale indica il ritorno all’interno di un’impresa di una o più funzioni, attività o processi precedentemente affidati a società esterne attraverso operazioni di outsourcing. La crescita del fenomeno ha assunto dimensioni significative nel primo decennio del 21° sec., dopo che nel decennio precedente numerosissime aziende avevano scelto di esternalizzare i servizi non rientranti nel core business (in partic. logistica, informatica, amministrazione del personale) al fine di ridurre i costi.
Page 10: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

2) incremento dei costi nei paesi emergenti nel corso dell’ultimo decennio

0

5

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15

20

25

30

2000 2005 2010 2015

stipendio totale per operaio ($/ora)

U.S.A

.

CINA

3% costo US

4% 9%

Fonti: FMI, BCG

PRODUZIONE INTEGRATA VICINO AL MERCATO

MOLTI MERCATI, MOLTI POLI PRODUTTIVI (NORD/SUD)

LA SFIDA PER IL NORD: MANTENERE L’INTERA CATENA

7%

3) maggiori barriere al commercio (incertezza)

principali definizioni e backgound teorico

fonte: Prometeia

Page 11: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

nuovi equilibri |le catene del valore, tra IDE e outsourcing

ICT: riduzione costi di coordinamento di

attività complesse a distanza

tecnologie di trasporto: shipping

containerizzato, standardizzazione,

automazione e intermodalità

riduzione delle barriere agli scambi

le imprese multinazionali sono i principali attori di questo processo

frammentazione della produzione su scala mondiale

outsourcing di parte delle catene del valore a partner

esterni e offshoring di intere fasi della produzione

definizione della globalizzazione «second unbundling»,

verso un aumento della profondità geografica e

funzionale

se una prima fase della globalizzazione ha visto la disarticolazione produttiva

a livello mondiale, di recente incremento salariale negli emergenti e la

diversificazione del rischio ha incentivato il trend verso filiere più corte

ESTERNALIZZAZIONE:

SCELTA STRATEGICA BENI DI

CONSUMO PER L’APPROCCIO AI

MERCATI DI DOMANDA

INTERNALIZZAZIONE

PRODOTTI A ELEVATA TECNOLOGIA E

QUALITA’, CICLI BREVI E NECESSITA’

DI MARKET FEEDBACK

principali definizioni e backgound teorico

glossario
Sottolineato
spacchettamento
glossario
Sottolineato
trasporto navale
Page 12: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

“What if there is nothing you can

produce more cheaply or

efficiently than anywhere else,

except by constantly cutting

labour costs?”

Paul Kennedy

IDE e crescita economica |una relazione sempre verificata?

principali definizioni e backgound teorico

glossario
Sottolineato
"cosa accade se non esiste la possibilità di produrre nulla in modo più efficiente ed economico rispetto a qualsiasi altro luogo al mondo, se non tagliando il costo del lavoro?"
Page 13: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

IDE e crescita economica | il problema di un’evidenza mista a livello teorico l’investimento diretto estero è atteso portare benefici in termini di spillover

soprattutto nei paesi ospitanti

ma l’analisi empirica riporta un’evidenza mista sui risultati effettivi :

«Le multinazionali nell’economia mondiale, Navaretti- Venables»

mercato dei prodotti

mercato dei fattori

spillovers

differenze di produttività

concorrenza e varietà dei prodotti

occupazione e salari

qualifica della forza lavoro

volatilità

trasmissione di tecnologia

trasmissione di asset intangibili

esternalità pecuniarie

differenze di produttività

livelli di output

occupazione e salari

qualifica della forza lavoro

volatilità

sourcing tecnologico

paese di origine paese ospitante dove?

Gli studi a livello macroeconomico riportano in generale l’evidenza di un effetto positivo degli IDE sulla crescita, ma

vanno interpretati con attenzione, spesso non controllando per il paese di origine o la tipologia e obiettivo. Le

ricerche a livello micro invece non offrono sempre risultati consistenti, nè coerenti a questa visione. Alcune analisi

hanno rilevato effetti positivi degli IDE sulla produttività aziendale (Sjöholm (1997a), Anderson (2001), Kokko

(1994), Ramírez (2000, Kokko et al. (1996), Liu et al. (2001)), altri effetti negativi sulla produttività delle imprese

locali (Aitken -Harrison (1999); Haddad and Harrison (1993) Aitken et al. (1996)).

Fortnarier 2007, UNCTAD

principali definizioni e backgound teorico

glossario
Sottolineato
(traboccamento) Nel linguaggio economico, termine con cui si indicano le esternalità (positive o negative) derivanti dai comportamenti dei singoli o delle imprese. In particolare, si è in presenza di esternalità quando un individuo o un’impresa mettono in essere un’azione che ha effetti (benefici o malefici) su un altro operatore, che non paga o non viene pagato per tali effetti.
glossario
Sottolineato
selezione, da parte di un’azienda, delle sue fonti di approvvigionamento
Page 14: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

IDE e crescita economica | solo alcune tipologie la permettono

L’importanza della caratterizzazione qualitativa dell’investimento diretto:

(*) Alfaro L., Rodriguez-Clare A., (2003) “Multinationals and linkages: an empirical investigation

Quali capitali esteri con “Destinazione Italia”, Marcolin, La Voce

preferibili investimenti in settori ad alto contenuto scientifico e tecnologico

i benefici degli Ide sono effettivi quando le

multinazionali collaborano con la fornitura locale, piuttosto che quando

entrano in concorrenza per la vendita di prodotti finali

simili (*)

investimenti greenfield sono più remunerativi per il

sistema locale: l’evidenza passata ha mostrato, in

particolare per l’Italia, una maggiore esposizione degli ultimi a variazioni del ciclo

economico in Italia gli Ide in settori

science based

costituivano nel 2011

solo il 22.2 % in imprese

partecipate, molto

inferiore agli

investimenti in settori di

beni di consumo (47.5

per cento dell’impiego

totale)

principali definizioni e backgound teorico

Page 15: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

IDE e crescita economica | e in Italia?

a livello aggregato Il

differenziale di

performance delle

partecipate dall’estero è

molto sostenuto e

insindacabile per un certo

set di variabili

imprese a controllo estero per macrosettore | 2011,valori in migliaia di euro,

salvo diversa indicazione

Istat, 2013

Secondo l’analisi econometrica di Ferragina, Pittiglio, Reganati*la presenza estera ha un duplice effetto

sulle imprese in Italia: da un lato, aumenta il rischio di mortalità delle imprese partecipate sia

nell’industria che nei servizi (rispettivamente del 30 e del 70%), dall’altro, nel settore dei servizi,

aumenta la sopravvivenza delle altre imprese sul territorio, suggerendo la presenza di spillover

*«Proprietà straniera, multinazionalità e uscita: un’analisi di sopravvivenza delle imprese italiane», L’Italia

nell’economia internazionale 2009--2010

ma considerati in termini di effetti, non sono necessariamente positivi…

principali definizioni e backgound teorico

Page 16: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

«IDE : tendenze a livello mondiale e

focus Italia»

cosa emerge dai dati

Page 17: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

IDE in ingresso | i trend a livello mondiale (1/3)

a livello globale gli IDE sono incrementati esponenzialmente nel corso degli ultimi vent’anni, con

uno stock che nel corso del 2012 ha raggiunto i 23 trilioni di dollari (quasi 18 trilioni di euro)

la ricomposizione geografica verso gli emergenti, ha portato gli stock da esse detenuti da essere

solo il 2% nel 1990, a un’incidenza del 34% nel 2012

fonte: Unctad, World Investment Report 2013

destinazione degli IDE per area

geografica | % sul totale

destinazione degli IDE, 1990 e 2011 a confronto

| livelli in miliardi di euro e % sul totale

I trendi a livello mondiale ed europeo

glossario
Sottolineato
Uno stock di una variabile è misurato in uno specifico momento e rappresenta la quantità esistente e che può essere stata accumulata in passato
Page 18: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

fonte: Unctad, World Investment Report 2013

IDE in ingresso | i trend a livello mondiale (2/3)

i flussi di investimento diretto estero hanno sperimentato nel

corso del 2012 una flessione del 18%, raggiungendo 1.35

trilioni di dollari, un andamento in contrasto con la dinamica

positiva di Pil, commercio internazionale e occupazione a livello

globale

a fragilità del contesto e il permanere di condizioni di incertezza

hanno aumentato la tendenza cautelativa degli investitori

i rendimenti medi degli IDE sono del 7% a livello globale, molto più elevati nelle

economie emergenti (circa prossimi all’8%) e in quelle in transizione (13%)

rispetto alle economie sviluppate (5%)

molte imprese trasnazionali hanno riprofilato il proprio piano di investimento estero,

privilegiando operazioni di ristrutturazione e rilocalizzazione (anche in relazione alla recente

tendenza al backsourcing descritta nelle slide di introduzione)

I trendi a livello mondiale ed europeo

glossario
Sottolineato
Un flusso è la misura di una variabile relativamente ad un intervallo di tempo (in questo contesto annuale)
Page 19: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

andamento degli IDE in ingresso | totale

mondo, per tipologia

fonte: Unctad, World Investment Report 2013

in generale, si evidenzia una diminuzione della rilevanza degli investimenti greenfield nel

2012 rispetto ai valori di picco raggiunti nel biennio 2006-’07

questa evidenza è riconducibile all’aumento, particolarmente rilevante a partire dal 2009, del

numero di imprese sul mercato delle acquisizioni nelle economie avanzate, in ragione del

peggioramento delle condizioni di mercato, che ha aumentato la propensione da parte degli

investitori a una crescita mediante riacquisto e riqualificazione degli asset esistenti, piuttosto

che attivazione di progetti ex nihilo

IDE in ingresso | i trend a livello mondiale (3/3)

I trendi a livello mondiale ed europeo

Page 20: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

IDE in ingresso | focus su alcune economie europee: i flussi

un’analisi dei flussi in ingresso |

totale mondo, medie per anni selezionati

fonte: Eurostat 2013

I trendi a livello mondiale ed europeo

Page 21: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

il forte declino dei flussi in ingresso nel corso del biennio 2011-’12 ha contrastato il

recupero che aveva caratterizzato il biennio precedente; il crollo dell’Unione Europea è

stato particolarmente marcato, con una diminuzione complessiva dei flussi a 215 miliardi

di euro, un livello molto inferiore ai 290 del 2009

a causa dell’incertezza dello scenario, molte trasnazionali hanno deciso di adottare una

strategia di consolidamento dei propri asset, incrementando il focus sui business e sulle

aree geografiche core; estensivi disinvestimenti hanno interessato soprattutto il sistema

finanziario, già in profonda ristrutturazione.

Il disinvestimento di asset stranieri da parte di trasnazionali americane durante il 2012 è

stato pari a 43 miliardi di euro, quello giapponese di oltre 20, esercitando effetti negativi

soprattutto sulle operazioni M&A in Europa (diminuite di 59 miliardi rispetto al 2011)

In particolare, i flussi di investimenti diretti indirizzati all’Italia nel 2011-’12 hanno

riportato un incremento del 50% rispetto al biennio precedente, raggiungendo un livello

nella media di periodo molto vicino ai massimi degli anni centrali del decennio (seppur

sempre molto inferiori in valore assoluto a quelli delle principali economie europee).

I trendi a livello mondiale ed europeo

Page 22: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

classifica delle economie selezionate per stock di IDE in ingresso | totale mondo, 2011

livelli | miliardi di euro % del Pil

nel 2012, tra le economie selezionate,

il Regno Unito deteneva lo stock più

elevato di IDE in entrata, un livello

superiore al trilione di euro

fonte: Eurostat, OECD 2013

IDE in ingresso | focus su alcune economie europee: gli stock

I trendi a livello mondiale ed europeo

Page 23: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

Italia si o Italia no?

Page 24: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

l’Italia è alle spalle di tutte le principali economie dell’eurozona in livello dello stock

complessivo, condizione che si riverbera nel posizionamento a margine della classifica

in % del Pil: una forbice che ha iniziato a prodursi già da inizio anni duemila

Italia | una performance degli IDE in entrata deludente

• in termini di livelli, il valore dei greenfield in Italia nel

2012 è stato pari a meno di un decimo del Regno Unito

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

IDE greenfield in entrata| progetti

cumulati 2005-’09 classifica economie europee

selezionate| valore greenfield 2012

Page 25: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

Italia | indicatori di sistema paese non proprio brillanti..

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

Page 26: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

Italia | ..soprattutto per quanto concerne l’ambiente

economico-istituzionale

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

glossario
Nota
facilità di far rispettare i contratti
glossario
Nota
facilità di iniziare una nuova attività
glossario
Nota
facilità di accesso al credito
glossario
Nota
Il venture capital è l'apporto di capitale di rischio da parte di un investitore per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo. Spesso lo stesso nome è dato ai fondi creati appositamente, mentre i soggetti che effettuano queste operazioni sono detti venture capitalist.
Page 27: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

Italia | debolezze che riducono il valore del brand paese

fonte: Sole 24 ore e Reputation Institute

a fronte di una consolidata

qualità del prodotto la

reputazione italiana è

inficiata da un problema di

affidabilità del sistema

paese e del management

nei principali mercati emergenti

l'Italia è vista peggio della

Germania; rispetto alla Francia,

la battaglia è più combattuta,

ma comunque la sfida è persa

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

Page 28: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

Italia | cambiare lenti a volte aiuta a vedere meglio

«look within for value, and

beyond for perspective».

Denis Whitley

«il«diavolo» è nei dettagli?»

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

glossario
Sottolineato
"guarda attraverso per identificare il valore, e oltre per cofliere la prospettiva"
Page 29: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

principali distretti italiani

eccellenze | dai territori, tante piccole «grandi» imprese

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

fonte: Prometeia

Page 30: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

eccellenze | il profilo delle PMI eccellenti

Global Strategy 2012

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

Page 31: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

nella percezione

mondiale, l’Italia

evidenzia posizioni di

rilievo per quanto

concerne il cultural

heritage e turismo, pur

mostrandosi molto

carente sotto l’aspetto

del sistema dei valori e

della qualità del

business e dello stile di

vita

il branding culturale (territoriale o museale, come sperimentato

in Francia), potrebbe rappresentare una soluzione per valorizzare

il patrimonio artistico

“here is nothing to sell, but

everything to value”

economia della bellezza: le colline del Chianti, valgono quattro miliardi l’anno, la Costiera

Amalfitana tre e mezzo, quella Romagnola più di due

eccellenze | poche risorse o risorse inestimabili!?

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

fonte: Prometeia

glossario
Sottolineato
"non c'è nulla da vendere, ma tutto da valorizzare"
Page 32: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

in lieve miglioramento rispetto al 2010, l’Italia è in decima posizione nella

classifica per paese dei maggiori brand mondiali

eccellenze | la forza dei marchi italiani

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

Page 33: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

fonte: Cluster Observatory 2011

principali cluster per le industrie

creative | occupati 2009

principali cluster industria

artistico- letteraria cluster dell’industria creativa, quozienti

per industria e regione

occupati nelle industrie creative, var% 2009-2005

eccellenze | il valore «tangibile» della creatività (1/2)

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

fonte: Prometeia

glossario
Sottolineato
Un cluster industriale è un insieme di imprese, fornitori e istituzioni strettamente interconnesse.
Page 34: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

eccellenze | il valore «tangibile» della creatività (2/2)

incidenza registrazione marchi di design sul

totale europa e mondo 2003-’11

registrazioni di nuovi marchi di design

2012- gennaio 2013

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

fonte: Prometeia

Page 35: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

posizione di investimento netta cinese | 2005 e 2011 a confronto stock di IDE in entrata dalla Cina | milioni di euro

- Germania, Francia e Italia a confronto

la crescita degli investimenti cinesi in Italia è

incrementata in misura rilevante a partire dal 2009; nel

2011 lo stock italiano di investimenti in entrata cinesi

ha superato quello francese

fonte: Eurostat 2013

Cina | salire sulle spalle di un gigante che guarda al paese

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

Page 36: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

investimenti diretti e «indiretti» esteri |

quanto l’estero finanzia l’economia

capitali dall’estero | in titoli del debito pubblico e IDE, milioni di euro, 2010

utilizzando una definizione di capitali in ingresso rivista, emerge come l’Italia si presenti in

posizione più alta della classifica, alle spalle della Germania, con oltre un trilione di euro di

investimento diretto e indiretto

Il contributo maggiore dall’estero è in termini di investimento nel debito pubblico, con un valore,

pur a fronte di livelli di rischio molto differenziati, secondo solo alla potenza tedesca

fonte: Eurostat, Bruegel e BIS 2013

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

+(*)

(*) il totale al lordo delle passività bancarie è indicativo, essendo impossibile

dai dati BIS depurare le passività detenute all’estero in titoli del debito.

banche totale 2

1 308 502 2 893 425

2 360 277 3 578 090

4 675 178 5 800 563

730 583 1 763 628

654 257 1 375 940

992 413 1 630 962

782 932 1 068 937

296 624 421 524

DEBITO IDE TOTALE in % pil

Germania 917 175 667 748 1 584 923 63.5

Francia 481 262 736 551 1 217 813 62.9

Regno Unito 282 449 842 936 1 125 385 65.0

Italia 787 530 245 515 1 033 045 66.6

Spagna 252 032 469 652 721 684 69.0

Olanda 205 789 432 760 638 549 108.8

Irlanda 72 283 213 722 286 005 180.9

Finlandia 60 646 64 254 124 900 69.9

Page 37: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

imprese a partecipazione estera | in Italia sono ancora poche..

l’impatto delle partecipate sull’economia italiana, seppur inferiore rispetto agli altri paesi analizzati a

fronte di un livello di IDE molto più contenuto, non è del tutto esiguo

nel 2010 quasi 13000(*) imprese partecipate dall’estero impiegavano oltre un milione di dipendenti

in Italia, rappresentando il 7.2% della forza lavoro nell’ economia e quasi il 14% del valore aggiunto;

fonte: Eurostat 2013

(*) Da rilevarsi come il dato Istat per il 2010 sia differente rispetto alle rilevazioni riportate in questa sezione dell’analisi. La divergenza è

correlata al mancato computo nell’aggregato Eurostat delle imprese di finanza e assicurazioni, ma anche per l'assenza in quei dati delle

sezioni PQRS (per la sezione S sono presenti soltanto i dati della divisione S95). L’utilizzo della fonte Eurostat è ad ogni modo giustificato

dalla necessità di coerenza per il confronto dei dati tra diversi paesi.

L’Italia e gli investimenti diretti esteri

in % sul

totale

economi

a

in % sul

totale

economia

var media

annua %

(2008-'10)

var media

annua %

(2005-'07)

in % sul

totale

economia

var media

annua %

(2008-'10)

var media

annua %

(2005-'07)

Germania 263 683 20.3 26 934 1.3 12.3 - 2 472 616 9.9 -5.9 -

Spagna 83 597 17.5 9 279 0.4 11.3 8.6 1 270 499 10.6 1.7 -

Francia 137 221 15.7 17 843 0.7 1.7 -0.1 1 722 537 11.3 -6.7 -

Italia 92 022 13.7 12 718 0.3 -2.6 1.2 1 101 672 7.2 -3.7 1.5

Olanda 76 459 25.7 7 575 1.0 14.2 -9.0 804 404 20.8 1.4 1.8

Polonia 47 100 28.3 6 157 0.4 1.5 - 1 297 848 15.5 3.2 -

Finlandia 16 590 19.6 2 722 1.2 0.0 1.8 215 253 15.2 -3.5 7.1

Svezia 53 054 28.7 11 757 1.9 2.5 5.8 620 757 21.5 -3.4 3.7

Regno Unito 268 746 29.1 21 210 1.3 -2.7 - 3 263 412 18.4 -1.2 -

totale economia* (2010) - imprese a partecipazione dall'estero

valore

aggiunto

numero di

imprese

numero

dipendenti

Page 38: Investimenti esteri diretti - Fatti e cifre

imprese a partecipazione estera | ma non meno

performative rispetto ad altre economie europee

la produttività delle partecipate è in Italia superiore alla media delle economie analizzate e si posiziona

quarta nella classifica, segnalando come, quando avviene, la scelta di investimento estero in Italia non

necessariamente dia risultati meno competitivi rispetto ad altre economie dell’Eurozona

fonte: Eurostat 2013

valore aggiunto per addetto | 2008 e 2010 e totale

economia a confronto

L’Italia e gli investimenti diretti esteri