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Piccola Comunità ONLUSConegliano, via P. Molmenti 8, cap 31019 TV - Tel: 0438 411374 Fax: 0438 21872

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GAME NOT OVERGAME NOT OVER

ORIENTARSI VERSO IL MERCATO DEL LAVORO ORIENTARSI VERSO IL MERCATO DEL LAVORO CONSAPEVOLI DELLE PROPRIE ABILITÀCONSAPEVOLI DELLE PROPRIE ABILITÀ

San Fior – Vittorio Veneto – San Vendemiano

novembre – dicembre 2009




La percezione La percezione

Quando si parla di percezione ci si riferisce a qualcosa di oggettivo, esterno al soggetto, che

viene semplicemente registrato,

oppure è un’attività complessa interna all’individuo che gli consente di attribuire

significato e senso agli stimoli che riceve ?

Realtà o costruzione ?




Caratteristiche

La percezione è sempre soggettiva, non è una semplice registrazione di stimoli sensoriali,

è una costruzione personale nella quale entrano in gioco anche altri elementi quali emozioni, sensazioni,

vissuti, aspettative, desideri ecc…

La percezione quindi si lega sempre alla storia del soggetto e da questa ne viene condizionata.

La percezioneLa percezione




Filtri percettivi

Ci portano in modo “automatico” a :

• Generalizzare

• Cancellare

• Aggiungere

• Distorcere

• Ecc…

Ci permettono però di :• Definire la realtà

• Organizzare e dare un “senso”

• Semplificare e completare le nostre interpretazioni

Trappole e Vantaggi

La percezioneLa percezione




In una città, alle nove di sera sotto un lampione si ferma una Y10 gialla; dalla macchina scende un signore con una valigetta nera.Entra nell’edificio di fronte, sale le scale e si ferma davanti alla porta di un appartamento al terzo piano. Suona il campanello, la porta si apre … sul tavolo ci sono ancora i resti della cena e nei piatti si notano delle ossa. Sul divano, a fianco del tavolo, c’è un giornale aperto sulle cui pagine spicca il titolo “Caso di cannibalismo

Piove e tira vento

esercitazione:esercitazione:




Caratteristiche La percezione contribuisce alla costruzione, alla modifica e all’integrazione delle mappe mentali e nello stesso tempo ne viene condizionata.

Provate a pensare ad un prato ……………E adesso provate a guardarlo con gli occhi di:

Le mappe mentaliLe mappe mentali




Il pacchetto di sigaretteIl pacchetto di sigarette

Quante sigarette contiene un pacchetto ?

Quante sigarette contiene un pacchetto di sigarette ?

Quante sigarette contiene un pacchetto di sigarette integro ?

Quante sigarette contiene questo pacchetto di sigarette ?




Le gabbie percettiveLe gabbie percettive

Siete appoggiati al parapetto di un ponte sopra un piccolo fiume e a un certo punto notate alcune

paperelle che stanno per passare sotto il ponte. Due paperelle sono davanti a due paperelle, due sono

dietro a due paperelle, due sono in mezzo.Quante sono le paperelle ?




Le gabbie percettiveLe gabbie percettiveLa storia di Paolo e Francesca

In una stanza paolo e francesca giacciono cadaveri, per terra ci sono dei vetri rotti e dell’acqua. La finestra è aperta e la porta di ingresso è chiusa a chiave. Non ci sono segni di effrazione Cosa sarà successo ?




Le battute :

A ) Buongiorno

B ) Che ora è ?

A ) Sono le otto e mezza

B ) Siamo in ritardo

A ) mmh …..




Il contestoIl contesto

ogni comunicazione avviene in un contesto

comunicazione e contesto si influenzano reciprocamente

il contesto definisce i ruoli di partenza




Regole della comunicazioneRegole della comunicazione

1° La comunicazione passa attraverso diversi canali

verbaleverbale

paraverbaleparaverbale

non verbalenon verbale




PARAVERBALEPARAVERBALE

TonoTono

Ritmo e velocità

Ritmo e velocità

Pause e silenzi

Pause e silenzi Volume

Volume NONNON--VERBALEVERBALE

Espressione del Espressione del voltovolto

Gesti

Gesti

Sguardo

Sguardo Postu

ra

Postu

ra

MovimentoMovimento

Dista

nza

Dista

nza

ParoleParole

ParoleParole

Parole

ParoleParole

ParoleParole

ParoleParole

ParoleParole

ParoleParoleParoleParole

VERBALEVERBALE

I canali I canali




INFORMAZIONIINFORMAZIONI CONSIGLICONSIGLI STRATEGIE STRATEGIE

IPOTESIIPOTESI VERIFICHE VERIFICHE PROCEDUREPROCEDURE

DISPOSIZIONIDISPOSIZIONI SUGGERIMENTISUGGERIMENTI IDEEIDEE

VALUTAZIONIVALUTAZIONI PROBLEMIPROBLEMI

OBIETTIVI OBIETTIVI NORME NORME

MATERIALE COGNITIVOMATERIALE COGNITIVOCANALE ACANALE A




ATTEGGIAMENTIATTEGGIAMENTI APPREZZAMENTIAPPREZZAMENTI

SENTIMENTISENTIMENTI EMOZIONI EMOZIONI SIMPATIASIMPATIA

AMICIZIAAMICIZIA OSTILITA’OSTILITA’ SCETTICISMOSCETTICISMO

DISPONIBILITA’DISPONIBILITA’ RIFIUTORIFIUTOCREDIBILITA’CREDIBILITA’

LEALTA’LEALTA’PREGIUDIZIPREGIUDIZI

ATTEGGIAMENTIATTEGGIAMENTI APPREZZAMENTIAPPREZZAMENTI

SENTIMENTISENTIMENTI EMOZIONI EMOZIONI SIMPATIASIMPATIA

AMICIZIAAMICIZIA OSTILITA’OSTILITA’ SCETTICISMOSCETTICISMO

DISPONIBILITA’DISPONIBILITA’ RIFIUTORIFIUTOCREDIBILITA’CREDIBILITA’

LEALTA’LEALTA’PREGIUDIZIPREGIUDIZI

MATERIALE EMOZIONALEMATERIALE EMOZIONALECANALE BCANALE B




I due canaliI due canali

Se non c’è coerenzatra i due canali qual è quello che

prevale ?

Se non c’è coerenzatra i due canali qual è quello che

prevale ?




L’impatto della COMUNICAZIONEL’impatto della COMUNICAZIONE

VERBALE

COSA DICO

7-10%

NON VERBALE

55 - 60 %

COME LO DICO

30 - 35%QUALI COMPORTAMENTIAGISCO mentre dico le cosein quel modo e in quel contesto




2° Ogni messaggio include 2 livelli differenti

Contenuto :Contenuto :

Relazione :Relazione :

bla bla bla bla bla

Il più evidente, riguarda le parole, l’informazione, i dati presenti nel messaggio

il secondo riflette il modo in cui viene vista la relazione da chi emette il messaggio nei confronti di chi lo riceve.




Ogni comportamento è comunicazione

e poiché non è possibile non comportarsi se ne

deduce che non è possibile

non comunicare

3° L’impossibilità di non comunicare




4° La punteggiatura (oggettiva/soggettiva)Ogni relazione è caratterizzata da una serie di scambi

comunicativi o da comportamenti.

Ogni partecipante, individuando un punto di inizio, interpreta e da un proprio significato alla sequenza degli

scambi.

Punteggiare una sequenza di scambi significa organizzare gli eventi.

Ad esempio, il topolino dell’esperimento sosterrà

“ Ho addestrato il mio sperimentatore, ogni volta che premo la leva mi dà da mangiare”




Il cambiamento di prospettivaIl cambiamento di prospettiva

COMUNICAZIONE allora è

ciò che ARRIVA

NON ciò che parte

è l’effetto che ottengo

NON l’intenzione che avevo




EMITTENTE RICEVENTE

Messaggio informazione

feedback

canalicodifica decodifica

codificadecodifica

Messaggio relazione

Contesto

canali

obiettivo obiettivo scopo scopo

intenzione intenzione

La comunicazione quindi determina una dinamica relazionale fatta di reciproci

influenzamenti




Che cos’è un giudizio e come si formaChe cos’è un giudizio e come si forma

Il giudizio è il risultato di un processo estremamente veloce (millesimi di secondo) e per lo più inconsapevole che porta un individuo a esprimere una valutazione su una stimolazione proveniente dall’ambiente esterno che messa a confronto con le proprie esperienze passate viene connotata emotivamente e valorialmente

Quando questo viene fatto su una persona la percezione porta a selezionare alcuni stimoli riducendo e semplificando la complessità dell’individuo che in questo vede negate e/o eliminate parti di se




Tipologie di feedbackTipologie di feedback

Strutturato(riferito al fare)

+

Non strutturato(riferito all’essere)

-

“Hai risolto molto bene quel problema”

“Hai mantenuto la calma in questa situazione ed ha funzionato”

“Hai risolto molto bene quel problema”

“Hai mantenuto la calma in questa situazione ed ha funzionato”

“Questo lavoro è sbagliato”

“Ci sono molti errori inquesta relazione”

“Questo lavoro è sbagliato”

“Ci sono molti errori inquesta relazione”

“Sei proprio in gamba”

“Sei simpatico”

“Mi piace lavorare con te”

“Sei proprio in gamba”

“Sei simpatico”

“Mi piace lavorare con te”

“Non ti sopporto”

“Sei negato”

“Sei un incapace”

“Non ti sopporto”

“Sei negato”

“Sei un incapace”




Effetti del feedbackEffetti del feedback

Strutturato(riferito al fare)

+

Non strutturato(riferito all’essere)

-

Rinforzo dei comportamenti Consapevolezza

Orientamento Apprendimento

Utile

Rinforzo dei comportamenti Consapevolezza

Orientamento Apprendimento

Utile

Inibizione dei comportamenti Riorientamento

Consapevolezza

Utile

Inibizione dei comportamenti Riorientamento

Consapevolezza

Utile

Energizzazione Fiducia

Autostima

Da usare con cautela

Energizzazione Fiducia

Autostima

Da usare con cautela

Depressione Paralisi

Ribellione

Da evitare

Depressione Paralisi

Ribellione

Da evitare




“È la risposta, sottoforma di un'attività globale, che un organismo mette in atto per rispondere a precisi stimoli"

Tali risposte possono presentarsi attraverso:

comportamenti verbali: il linguaggio

comportamenti grafici: il disegno, la pittura e la scrittura

comportamenti gestuali: i movimenti, la mimica, i gesti

Anche il non comportamento si configura sempre come una precisa forma di comportamento

Una definizione di comportamentoUna definizione di comportamento




I comportamentiI comportamenti

Consapevole

Inconsapevole

Intenzionale OK

Non Intenzionale




intenzionale e consapevole: ha valutato l'azione comportamentale ed anche le sue possibili conseguenze

intenzionale e non consapevole: ha valutato l'azione comportamentale ma non le possibili conseguenze

non intenzionale e consapevole: è frutto di una reazione immediata ma conosce i possibili effetti (freno per evitare il cane, ma nel frattempo so che potrei essere tamponato)

non intenzionale non consapevole: il comportamento è frutto di una reazione immediata e non so a quali conseguenze possa portare

Alcuni tipi di comportamentoAlcuni tipi di comportamento




Il comportamento agito è spesso il risultato di una scelta o di un compromesso tra bisogni in conflitto

Una persona invitata a cena

può mangiare un cibo non gradito,

non perché ha fame,

ma perché non vuole offendere il padrone di casa

Ad esempio:

Rapporto tra motivazione e Rapporto tra motivazione e comportamentocomportamento




L’uomo icebergL’uomo iceberg

comportamento

PUBBLICOosservabile

PRIVATOnascosto

atteggiamentiatteggiamenti

opinioni motivazioni

valoribisognibisogni

obiettivi / scopi




PARTE VISIBILE

PARTE NASCOSTA

BISOGNOBISOGNO MOTIVAZIONEMOTIVAZIONE ATTEGGIAMENTOATTEGGIAMENTO

COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTOOBIETTIVOOBIETTIVO

Il comportamento si radica su un Il comportamento si radica su un bisognobisogno




SISTEMA SISTEMA UOMO-AMBIENTE UOMO-AMBIENTE e comportamentoe comportamento

SISTEMA SISTEMA UOMO-AMBIENTE UOMO-AMBIENTE e comportamentoe comportamento

FATTORIEMOTIVI

FATTORIEMOTIVI

COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO

VALORISOCIALI

VALORISOCIALI

SELEZIONE DEI BISOGNI

FATTORI RAZIONALI

FATTORI RAZIONALI

BISOGNI MOTIVAZIONI ATTEGGIAMENTI

CONDIZIONAMENTO




Bisogno – atteggiamento – Bisogno – atteggiamento – comportamentocomportamento

La motivazione è energia

psichica investitaper soddisfare

il bisogno

L'atteggiamento rappresenta una modalità automatica e istintiva di

organizzazione del comportamento

L'organizzazione del comportamento dipende

anche dalla cultura e dai valori del

soggetto

il processo per l'individuazione dei bisogni va a ritroso:

Dai COMPORTAMENTI VISIBILI, ai BISOGNI INVISIBILIDai COMPORTAMENTI VISIBILI, ai BISOGNI INVISIBILI

il processo per l'individuazione dei bisogni va a ritroso:

Dai COMPORTAMENTI VISIBILI, ai BISOGNI INVISIBILIDai COMPORTAMENTI VISIBILI, ai BISOGNI INVISIBILI

BISOGNOBISOGNO MOTIVAZIONEMOTIVAZIONE ATTEGGIAMENTOATTEGGIAMENTO COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO OBIETTIVOOBIETTIVO




Atteggiamento Atteggiamento

Predisposizione

appresa e durevole

che agisce come uno

schema percettivo

nei confronti di determinati

oggetti persone e situazioni




L’educazione primaria influisce sulla formazione degli atteggiamenti

Stimoli fisici ed affettivi nel neonato e nel

bambino generano

dipendenza

quando questi stimoli vengono soddisfatti l’adulto svilupperà necessità sociali,

relazionali: controdipendenza,

interdipendenza

quando la dipendenza non soddisfa genera

frustrazione l’adulto svilupperà allora necessità egoistiche: indipendenza

Educazione e atteggiamentiEducazione e atteggiamenti




Atteggiamenti di baseAtteggiamenti di base

DIPENDENZA

INTERDIPENDENZA

INDIPENDENZACONTRO-

DIPENDENZA

AMBI-VALENZA




Atteggiamenti baseAtteggiamenti base– Dipendenza

A dice a B di fare X e questi lo fa perchè glielo ha detto A, non perchè è convinto

– Controdipendenza

A dice a B di fare X; questi fa tutto il contrario non perchè non gli vada di farlo, ma perchè glielo ha detto A

– Interdipendenza

A propone X e B propone Y; dalle reciproche proposte si ottiene XY su cui sono entrambi d'accordo

– Indipendenza

A non fa proposte a nessuno; agisce in base a proprie convinzioni, indipendentemente dalle reazioni di B e di altri




Gli atteggiamenti di baseGli atteggiamenti di base

DIPENDENZA è un’ESPERIENZA che fa parte del bagaglio di ogni persona (infanzia)

CONTRODIPENDENZA e AMBIVALENZA si sviluppano per SUPERARE la DIPENDENZA

INDIPENDENZA si sviluppa dalla dipendenza NON soddisfatta che genera necessità EGOISTICHE

INTERDIPENDENZA non è un atteggiamento di base ma una modalità costruita attraverso la CONSAPEVOLEZZA CONSAPEVOLEZZA e la VOLONTÀ VOLONTÀ




SE i GENITORI sono

GUIDANO Il BAMBINO

ad EDUCARE la CONTRODIPENDENZA

CAPACE di COSTRUIRE REGOLE di CONVIVENZAPROPENSO alla DIMENSIONE SOCIALECon SENSO della REALTÀCAPACE di CONVIVERE con L'INSICUREZZA (AMBIVALENZA)

AUTORITARI SOTTOMESSO oppure RIBELLE

REMISSIVI INGENUO oppure MEGALOMANE

OCCUPATI INDIPENDENTE

il BAMBINO sarà un ADULTO

Dalla dipendenza alla interdipendenzaDalla dipendenza alla interdipendenza




in ogni persona sono presenti tutti i bisogni fondamentali, anche se uno tende a prevalere

"sistematicamente"

il bisogno/atteggiamento prevalente, si è consolidato attraverso l'educazione primaria

l'esperienza di dipendenza, controdipendenza, indipendenza e ambivalenza, appartiene ad ogni

persona

McClellandMcClelland




I bisogni che governano i I bisogni che governano i comportamenti sociali dell’uomo comportamenti sociali dell’uomo

POTERE

SUCCESSO

RAPPORTOCOSTRUTTIVO

DIPENDENZA

CONTRODIPENDENZA

INDIPENDENZA

INTERDIPENDENZA

SEDUZIONE

AGGRESSIONE

EVASIONE

DISPONIBILENON AUTORITARIO

Atteggiamento Comportamento

AFFILIAZIONE

Motivazione/bisogno




INFLUENZARE IN MANIERA PROFESSIONALE vuol dire

SCEGLIERE DI VOLERLO FARE

SI INFLUENZA SEMPRECONSAPEVOLMENTE

O INCONSAPEVOLMENTE




Modalità di influenzamentoModalità di influenzamento

Imporre

Manipolare

Sedurre

Persuadere

Convincere

Con la forza, con il comando, costringere l’altro

Con le “buone maniere” facendo leva sulle debolezze dell’altro

Facendo leva sui bisogni emotivi/affettivi dell’altro

Facendo leva sulla sfera logico-razionale dell’altro

Aiutando l’altro a scegliere e a soddisfare i reciproci obiettivi

vincere - con

P

E

R

S

O

N

A

L

E

F

I

N

E




Effetti Effetti

Imporre

Manipolare

Sedurre

Persuadere

Convincere

sottomissione, rabbia, impotenza, contrapposizione

distacco, difesa, diffidenza, riduzione della fiducia, rottura della relazione

piacere iniziale, in seguito dipendenza, poi … senso di abbandono

accordo fittizio, nessuna sicurezza che l’impegno preso venga mantenuto

la decisione, la soluzione, la proposta viene sentita propria/valida da tutti gli interlocutori




Logiche di scambio nelle relazioniLogiche di scambio nelle relazioni

IO VINCO - TU VINCI = 2IO VINCO - TU PERDI = 0IO PERDO - TU VINCI = 0 IO PERDO - TU PERDI = - 2

•Io vinco +1

•Io perdo -1

•Tu vinci +1

•Tu perdi -1

•Io vinco +1

•Io perdo -1

•Tu vinci +1

•Tu perdi -1

+2+2 E' una situazione razionalmente costruita, "non istintiva"E' una situazione razionalmente costruita, "non istintiva"

-2

00

00

+2+2

Io perdo Io vinco

Tu perdi

Tu vinci+1+1

+1+1

+1+1

+1+1

-1-1

-1-1

-1-1

-1-1




MODELLO DI CONSAPEVOLEZZA a finestra

APERTO CIECO

NASCOSTO IGNOTO

Noto a meNoto a me Ignoto a meIgnoto a meN

oto

ag

li a

ltri

No

to a

gli

alt

riIg

no

to a

gli

alt

riIg

no

to a

gli

alt

ri

qui si gioca la “vera partita”




La regola delle Johary windowsLa regola delle Johary windows

• Più allargo la finestra aperta cioè • più conosco me e mi faccio conoscere, • più riduco la mia pressione (energia) sulle• frontiere per difendermi• Quindi avrò più energia per fare cose • più importanti e costruttive per me e per gli altri

Come faccio ad allargare la mia finestra aperta?




ALLARGARE LA FINESTRA “APERTO”ALLARGARE LA FINESTRA “APERTO”

APERTO CIECO

NASCOSTO IGNOTO

Noto a meNoto a me Ignoto a meIgnoto a me

No

to a

gli

alt

riN

oto

ag

li a

ltri

Ign

oto

ag

li a

ltri

Ign

oto

ag

li a

ltri

COMPORTAMENTO




Il metodo delle Johary windowsIl metodo delle Johary windows

confidandomi, aprendomi

Occorre che io restringa sia la miafinestra cieca che quella nascosta!

Come?

È solo attraverso gli altri che posso conoscermi meglio.E posso conoscere meglio l’altro se conosco meglio me stesso:

diminuendo la mia parte cieca mi accorgo di come entro io in relazione con gli altri, cioè che cosa ci metto io e cosa ci mette

l’altro, posso distinguere meglio all’interno dei rapporti.

accettando i feed-back degli altricercando, chiedendo feedback su di mereagendo ai feedback con curiosità e non con rabbia

CIECA

NASCOSTA




Reazioni e meccanismi di difesaReazioni e meccanismi di difesa

• Nella maggior parte delle situazioni di vita quotidiana a fronte degli stimoli che riceviamo mettiamo in atto diversi tipi di comportamento:

reazioni inconsapevoli o azioni consapevoli

• Le reazioni sono prodotte da meccanismi di tipo difensivo

• Che cos’è un meccanismo difensivo ?




I meccanismi difensiviI meccanismi difensivi

• Attacco, aggressione, lotta contro predominio sull’altro, dominanza

• Fuga, lasciar correre, non reagire, accettare l’umiliazione, restare passivi

• Cercare alleanze, manovrare sottobanco, togliere la terra da sotto i piedi, sparlare dietro, mettere in cattiva luce, dissentire in modo indiretto




Regole e indicazioniRegole e indicazioni

Se una regola ufficiale entra in contrasto con una regola informale quest’ultima tende a prevalere

Organizzazione

Regole ufficiali

Regoleinformali

Regole effettive seguite dalle

persone X

X

Y indicazione




Dentro un’organizzazione l’obiettivo è

l’espressione del risultato

(atteso dal gruppo di lavoro) coerente con i risultati

attesi dall’organizzazione

Una definizioneUna definizione




ObiettivoObiettivo: : che cos’èche cos’è

Rappresenta lo scopo, (il motivo per cui il gruppo esiste)

implica il perseguimento di un risultato




ObiettivoObiettivo: : come va fattocome va fatto

descrizione accurata e

interpretazione univoca

costituiscono la base del contratto tra i membri del gruppo




ObiettivoObiettivo: : cosa significa cosa significa

costruire una realtà ignota mapossibile partendo da una realtà

presente e nota,

operativamente si traduce in

attività di confronto e di negoziazione,

attività di ipotesi e di progetto.




Nei gruppi di lavoro sono intrecciati

molteplici livellimolteplici livelli di obiettivi

spesso allergici, ma fortemente correlati tra loro,

riconoscerne l’intreccio

è il primo passo verso

la condivisionecondivisione

Obiettivo: Obiettivo: differenti livellidifferenti livelli




Perché un obiettivo sia efficace Perché un obiettivo sia efficace

alcune caratteristiche:

Deve essere scritto : definito in termini di risultato; costruito su fatti, dati osservabili e risorse

disponibili; finalizzato in modo esplicito; chiarito e articolato in compiti; perseguibile; valutabile, misurabile; Ecologico.




L’acronimo SMARTL’acronimo SMART

OBIETTIVOOBIETTIVO

SSpecificopecifico MMisurabileisurabile

Costruire obiettivi SMART:

AArticolatorticolato

RRealizzabileealizzabileTTemporizzatoemporizzato

EEcologicocologico




SpecificoSpecificoSpecificoSpecifico

Non specifico: voglio fare un frutteto nel mio giardino

Specifico: voglio fare un frutteto nel mio giardino con 5 piante di mele, 5 di albicocche e 5 di pesche.




Affinché un obiettivo risulti misurabile, generalmente sono necessari indicatori della sua raggiungibilità:

1. Per la prossima estate mi aspetto di poter raccogliere frutta sufficiente per il fabbisogno della mia famiglia composta da 4 persone (almeno 20 kg di mele, 10 kg di albicocche, 10 kg di pesche

Misurabile Misurabile Misurabile Misurabile




Poco articolato: sfrutterò tutte le persone che conosco per farmi aiutare

Maggiormente articolato: coinvolgerò il papà di …… che è un agricoltore, il giardiniere che cura il giardino della vicina, cercherò su internet e in biblioteca per raccogliere informazioni su quando piantare le piante, dove andare ad acquistarle, di quali dimensioni devono essere per fruttificare già il prossimo anno, a quale distanza conviene piantarle l’una dall’altra, quando e quanto vanno concimate,

ArticolatoArticolatoArticolatoArticolato




L'obiettivo risulta realistico nella misura in cui le risorsele risorse e il tempoil tempo disponibili sono coerenti.

Questo risulta valutabile solo se condizioni e risorse del progetto sono note.

Irrealistico • requisiti richiesti maggiori rispetto alle risorse temporali, personali e finanziarie

disponibili (il mio prato è 5 metri x tre metri, non ho soldi per comprare le piante, il mio prato è in mezzo a palazzi molto alti e non arriva mai il sole, ecc…)

• tempo necessario per i mutamenti auspicati maggiore della durata del progetto(la quantità di frutta prevista non può essere ottenuta nel primo anno, ecc…

Realistico • requisiti richiesti minori rispetto alle risorse temporali, personali e finanziarie

disponibili• tempo necessario per i mutamenti auspicati minore della durata del progetto

RealizzabileRealizzabileRealizzabileRealizzabile




Non scadenzatoentro il prossimo anno voglio mangiare la frutta del mio frutteto

Scadenzato 1. Entro tre settimane a partire da oggi avrò tutte le informazioni che mi

servono per comprare le piante2. Entro 5 settimane a partire da oggi avrò trovato il posto dove

recuperare e / o comprare piante, concime, e ogni altra cosa che mi serve.

3. Entro due mesi avrò piantato le piante nel mio giardino4. Entro maggio farò la 4° irrorazione con pesticidi biologici per evitare

parassiti, funghi, acari e quant’altro 5. A meta-fine giungo comincerò a raccogliere le albicocche

Temporizzato Temporizzato Temporizzato Temporizzato




Resistenze alla formulazioneResistenze alla formulazione

SI risparmia la fatica e la difficoltà di descrivere con precisione il risultato.

Se all’interno di un’organizzazione si evitano conflitti (molto probabili) sia all’interno del gruppo sia nei confronti dell’organizzazione / dei “capi” con l’idea di mantenere … “il quieto vivere”

Si presume di risparmiare tempo e energie Una formulazione vaga rende impossibile una corretta

valutazione del raggiungimento di un obiettivo creando i presupposti per il gioco dello “scaricabarile”

Applicando i criteri 'smart' agli obiettivi di un progetto, si teme di perdere di vista l'essenza dello stesso.




Vantaggi di una buona formulazioneVantaggi di una buona formulazione

obiettivi formulati in maniera 'smart‘ contribuiscono ad una conduzione efficace del progetto

permettono di mantenere sotto controllo l’efficacia dell’azione e l’eventuale sua ritaratura

sapendo esattamente cosa si vuole raggiungere e cosa no(!), diventa possibile risparmiare carichi eccessivi di lavoro e lasciare più spazio alla creatività.

Se gli obiettivi sono stati formulati in maniera 'smart', il successo del progetto appare evidente e può essere debitamente festeggiato!




Domande di verificaDomande di verifica

1. Il raggiungimento dei singoli obiettivi all’interno del progetto complessivo può essere verificato ?

2. Sono stati definiti gli indicatori e il livello che deve essere raggiunto per ognuno di essi a partire dal quale è possibile parlare di successo per ogni obiettivo ?

3. Esiste coerenza logica nella scansione temporale data ai singoli obiettivi all’interno del progetto ?

4. Sono chiare le priorità ?

5. …………….. ?

Investiamo per il vostro futuro Piccola Comunità ONLUS Conegliano, via P. Molmenti 8, cap 31019 TV...

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