INVECCHIAMENTO E VECCHIAIA: fra stereotipi e prospettive ... · ci si trovano dentro da un momento...

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1 ASI – CRS – FORMAS 17 marzo 2016 Pierluigia Verga INVECCHIAMENTO E VECCHIAIA: fra stereotipi e prospettive evolutive

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ASI – CRS – FORMAS

17 marzo 2016 Pierluigia Verga

INVECCHIAMENTO E

VECCHIAIA:

fra stereotipi e

prospettive evolutive

P. Verga 2

INVECCHIAMENTO e VECCHIAIA

Il processo biologico dell’invecchiamento inizia fra

i 20 e i 22 anni nel sesso femminile e fra i 22 e i 25

anni in quello maschile

L’attuale vita media delle donne è di 83 anni;

Quella degli uomini è di 78 anni.

“Le donne invecchiano, gli uomini muoiono”

Simone Signoret

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INVECCHIAMENTO e VECCHIAIA

“La vecchiaia sorprende gli uomini quando nello

spirito non sono ancora cresciuti, e li coglie

impreparati e inermi; non l’avevano previsto infatti e

ci si trovano dentro da un momento all’altro senza

aspettarselo; non si rendono conto che la vecchiaia

si avvicina un po’ tutti i giorni”.

Lucio Anneo Seneca

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INVECCHIAMENTO e VECCHIAIA

Prima metà dell’800: 30/40 morti

1000

Attualmente, nei paesi occidentali: 8/10 morti

1000

Alti tassi di

natalità e mortalità

Bassi tassi di

natalità e mortalità

Indice annuo di mortalità

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INVECCHIAMENTO e VECCHIAIA

Nei discorsi sull’invecchiamento ricorrono termini

come perdita e involuzione, processi peraltro

innegabili che tuttavia nascondono la variabilità con

cui il fenomeno si presenta nei diversi individui.

La caratteristica principale dell’invecchiamento è

infatti l’ETEROCRONIA:

I vecchi sono più diversi fra di

loro di quanto lo siano i bambini!

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INVECCHIAMENTO e VECCHIAIA

DIVERSITA’

ESISTENZIALE

Anziani autonomi, attivi, creativi

Siamo noi ad aver bisogno di loro

Anziani in difficoltà

Sono loro ad aver bisogno di noi

“Il tempo viaggia a diversa andatura a seconda delle persone” W. Shakespeare, A piacer vostro, 3,II

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INVECCHIAMENTO e VECCHIAIA

Nell’invecchiamento fisiologico si distingue un

invecchiare USUALE (frequente e spesso

condizionato negativamente da fattori estrinseci

legati a un contesto sfavorevole all’anziano) e un

invecchiare BEN RIUSCITO, in cui i fattori estrinseci

esercitano un ruolo neutro o positivo.

Rowe J. W. E Kahn R.L., Human Aging: Usual and Successful, “Science”, n. 237,

143-149 (1987)

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“Senectus ipsa morbus est”

Terenzio

“Senectus insanabilis morbus”

“Senectus” come “Sensum diminutio” Isidoro di Siviglia

“Senescere” come “Se nescire” Antonio da Padova

INVECCHIAMENTO e VECCHIAIA

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VECCHIAIA:

IL SUPERAMENTO

DELLO STEREOTIPO

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La prospettiva delle neuroscienze

“Il cervello è l’unico organo il cui valore cresce con

l’età poiché accumula esperienze.”

Paul Glees

IL CERVELLO E’ UN ORGANO

CHE SI ADATTA!

“USE IT OR LOSE IT”

E. Goldberg

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La prospettiva delle neuroscienze

PLASTICITÀ CEREBRALE

Il cervello ha un’attività fissa e un’attività “variabile”,

che è indipendente dall’età.

RIDONDANZA (anni ’80)

Il cervello può attivare vie nervose mai usate o può

riattivare quelle che sono state silenti per molto

tempo.

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La prospettiva delle neuroscienze

SPROUTING (arborizzazione)

L’isolamento sociale diminuisce la motivazione. Questo

succede anche a livello cerebrale: il neurone non sollecitato

perde le arborizzazioni, che si riformano invece se l’ambiente

è stimolante.

SINAPTOGENESI (Le Doux, Il Sé sinaptico, 2002)

La formazione di nuove sinapsi è un processo che espande le

possibilità cerebrali.

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La prospettiva delle neuroscienze

FATTORE NERVOSO DI CRESCITA (Nerve Growth Factor – R.L. Montalcini ‘80)

Ci sono circa 20 tipi di NGF e sono attive anche in

età avanzata.

PROTEINE RIGENERATRICI

Sono mediatori di formazione di nuove vie nervose.

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La prospettiva delle neuroscienze NEUROGENESI

(Gross, 2000)

In risposta a stimoli ambientali nascono nuove

cellule cerebrali. Cade il dogma delle “3 N” (NNN):

“nessun nuovo neurone” e si confermano le

intuizioni di Leonardo da Vinci:

“Sì come il ferro si arrugginisce sanza uso e l’acqua nel

freddo si addiaccia, così lo’ingegno sanza

esercizio si guasta”

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La prospettiva delle neuroscienze NEURONI SPECCHIO (Gallese, Keysers, Rizzolatti, 2004)

Specifici sistemi o reti neuronali che si attivano

nell’osservare e comprendere comportamenti ed

emozioni di altri individui della stessa specie.

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La prospettiva delle neuroscienze

“La rivoluzione neuroplastica gioca un

ruolo importante nella comprensione di

come l’amore, il sesso, il dolore, le

relazioni, la cultura, l’apprendimento, le

dipendenze […] modificano il cervello

umano.”

N. Doidge, Il cervello infinito, Ponte alle Grazie 2007;

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Ambiente sfavorevole: isolamento,

emarginazione,

abbandono

Neurogenesi

Ridondanza

NGF

Plasticità

Sprouting

Sinaptogenesi

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Ambiente favorevole: stimolazione,

socializzazione,

creatività

Plasticità

Ridondanza

Sprouting

NGF

Neurogenesi

Sinaptogenesi

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“A nostro parere, non è concepibile ritenere

che non ci siano interazioni reciproche tra

l’affettività, il lavoro del pensiero, e la

strutturazione funzionale del SNC.”

Ploton L., “La persona anziana. L’intervento medico e psicologico. I problemi delle demenze”, Raffaello Cortina 2003, p. 219:

Cervello, mente, anziano, ambiente

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“Mentre è innegabile che sotto la demenza esiste,

naturalmente, un processo degenerativo del sistema

nervoso [ …] la debolezza delle correlazioni tra i

sintomi clinici osservati in modo manifesto durante la

vita e l’estensione del danno neurologico rivelato

dall’autopsia indica che gli studi non implicano la

possibilità di formulare conclusioni relative a una

causa esclusivamente neuropatologica”.

Kitwood T., (1987), Explaning Senile Dementia: the Limits of

Neuropathological Research, “Free Associations”, vol 10, pp.117-140;

Cervello, mente, anziano, ambiente

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“Esistono molti aspetti della vita sociale che

possono essere degli strumenti per creare,

sviluppare e rinforzare degli stati mentali

confusi. Il loro impatto rende la vita di molte

persone anziane insopportabile, così insopportabile

che arrivano a non voler più mantenere un contatto

con la realtà presente.”

Scrutton S. (1989), Counselling Older People, London, Edward Arnold;

Cervello, mente, anziano, ambiente

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“La personalità richiede una relazione viva con almeno

un’altra persona, se c’è un vincolo sentito, o legame.Senza

questo minimo, la psiche umana si disgrega, tranne nei casi

più eccezionali. E’ anche necessario avere per un individuo

un posto significativo in un raggruppamento umano,

tenuto insieme sulla base di relazioni di famiglia, amicizia,

occupazione, religione, vicinato, o altro. E’ come se il gruppo

venisse a esistere nell’individuo, così come l’individuo

all’interno del gruppo” Kitwood T.(1997), The Concept of personhood and its relevance for a new culture

of dementia care, in B.M.L. Miesen e G.M.M. Jones (a cura di), Care-giving in Dementia: Research and Applications, vol. 2, London, Routledge, p. 11:

Cervello, mente, anziano, ambiente

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“L’ alterazione del senso di sé, la disintegrazione

della personalità, non sono il risultato inevitabile del

danno neuropatologico, ma del tipo di ambiente che

circonda le persone anziane.” Kitwood T.(1997), The Concept of personhood and its relevance for a new culture of dementia care, in B.M.L. Miesen e G.M.M. Jones (a cura di), Care-giving in Dementia: Research and Applications, vol. 2, London, Routledge, p. 11.

Cervello, mente, anziano, ambiente

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Si tratterebbe di un fenomeno definito:

Malignant Social Psychology

Kitwood T.(1990), Psichotherapy and Dementia, “Psichotherapy Section Newsletter”, vol. 8, pp.40-56

Cervello, mente, anziano, ambiente

Accusa

Esilio

Esautoramento

Denigrazione

Dimenticanza

Intralcio

Imposizione

Infantilizzazione

Intimidazione

Annullamento

Etichettatura

Derisione

Oggettivazione

Stigmatizzazione

Tradimento

25

Quale impegno vicino

ai nostri vecchi?

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Creatività nella vecchiaia

L’antidoto agli aspetti involutivi della vecchiaia è la

creatività, il pensiero “positivo”:

“esso non implica negare, rimuovere gli aspetti

dolorosi, problematici della vita, ma ricercare, scoprire,

valorizzare anche nelle situazioni di precarietà –

economica, sociale e soprattutto di salute e

autosufficienza – le esperienze che possono dare

conforto, sollievo, gratificazione”. M. Cesa Bianchi, C. Cristini, Vecchio sarà lei, Ed. Guida, 2009.

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Creatività nella vecchiaia

Grafico di Arnheim, da M.C. Bianchi, L’invecchiamento creativo,

www.fondcarim.it/destra/appuntamenti/comunicati/pdf/004_cesa.pdf

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“In età senile, la creatività può aiutare le persone a

non smarrirsi nel vuoto esistenziale, a stimolare le

capacità cognitive; il processo creativo può

favorire la ripresa di attività e funzioni, dare più

senso ad una fase della vita spesso trascurata dal

mondo moderno”.

R. May cit. in, M. Cesa Bianchi, C. Cristini, Vecchio sarà lei, Ed. Guida,

2009.

Creatività nella vecchiaia

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Per C.G. Jung la creatività fa soprattutto

riferimento al divenire sé stessi, al processo

attraverso cui un essere raggiunge il suo pieno

grado di sviluppo, la compiutezza, l’entelechia:

questo avviene nella seconda parte della vita.

A. Spagnoli, E divento sempre più vecchio, Bollati Boringheri, 1995

Creatività nella vecchiaia

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Alcuni esempi:

Sofocle: “Edipo a Colono”, 89 anni;

Goethe: “Faust”, 89 anni;

Alessandro Manzoni: “Saggio comparativo sulla rivoluzione francese del 1789 e e la rivoluzione italiana del 1859” a 88 anni;

Garcia Marquez, “Diatriba d’amore contro un uomo seduto”, a 81 anni;

Nadine Gordimer, “Beethoven pe un sedicesimo nero”, a 85 anni;

Creatività nella vecchiaia

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Alcuni esempi:

Giuseppe Verdi, Falstaff, 80 anni;

Igor Stravinskij, Elegia per John Fitzgerald Kennedy”, 82

anni;

Claudio Monteverdi: Incoronazione di Poppea, 88 anni;

Creatività nella vecchiaia

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Alcuni esempi

Novantenni:

Frank Lloyd Wright, The living City,

91 anni;

Le Corbusier (progetto per il centro di calcolo elettronico

Olivetti a Rho)

Creatività nella vecchiaia

P. Verga 33

Alcuni esempi

Charlie Chaplin,

Akira Kurosawa,

Alfred Hitchcock,

Ingmar Bergman,

Michelangelo Antonioni,

Manuel de Oliveira:

96 anni: mostra di Venezia del 2004, “Un film parlato”

97 anni: “Il quinto impero”

98 anni: “Bella sempre”

Creatività nella vecchiaia

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Donatello, Pulpito di S. Lorenzo, Firenze - 80 anni.

Creatività nella vecchiaia

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Michelangelo

Creatività nella vecchiaia

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Michelangelo, Pietà Rondanini, - 89 anni.

Creatività nella vecchiaia

P. Verga 37

Tiziano,

Annunciazione,

74 anni; (1564)

Creatività nella vecchiaia

P. Verga 38

Tiziano, Autoritratto,

76 anni (1566).

Creatività nella vecchiaia

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Tiziano, Pietà, 86 anni

(1566)

Creatività nella vecchiaia

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Gli Operatori sanitari e i vecchi:

Serve:

Competenza (superamento dello stereotipo)

Intelligenza (superamento delle resistenze a farsi

carico dei problemi degli anziani e consapevolezza

delle proprie identificazioni)

Riconoscimento della biografia del vecchio

Apprendimento: le loro storie e le loro acquisizioni

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Monitoraggio dei fenomeni di maltrattamento:

- ipermedicalizzazione

- abuso fisico, economico,psicologico

- “eutanasia morbida” (Pellissier 2007)

Ascolto attivo e valorizzazione delle facoltà

di ogni persona anziana

Gli Operatori sanitari e i vecchi:

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E a noi qui un augurio:

“Quando si continua a lavorare e si resta sensibili alla

bellezza del mondo che ci circonda, si scopre che la

vecchiaia non significa necessariamente invecchiare, o

perlomeno, non l’invecchiare nel senso comune. Oggi sento,

più intensamente di prima, molte cose, e la vita mi

affascina sempre di più.”

Pablo Casals, violoncellista – 93 anni

P. Verga 43

• M.C. Bianchi, L’invecchiamento creativo,

www.fondcarim.it/destra/appuntamenti/comunicati/pdf/004_cesa.pdf; • A. Spagnoli, E divento sempre più vecchio, Bollati Boringheri, 1995; • G. Pacini - A cura di, Cicerone, De Senectude – De Amicitia, Oscar Mondadori,

1965;

• M. Cesa Bianchi, C. Cristini, Vecchio sarà lei, Ed. Guida, 2009;

• Lezione SPIC di C. Cristini, Busto Arsizio, 20.02.2010;

• F. Antonini, S. Magnolfi, L’età dei capolavori, Creatività e vecchiaia nelle arti

figurative, Marsilio Editore, Venezia 1991;

• A. Censi, Il rispetto per la biografia dell’anziano, Animazione Sociale, Gruppo Abele – Torino, Dicembre 2009;

• Rowe J. W. E Kahn R.L., Human Aging: Usual and Successful, “Science”, n. 237,

143-149 (1987);

• E. Goldberg, Il paradosso della saggezza. La mente diventa più forte quando il

cervello invecchia, Ponte alle Grazie, Milano 2005;

Riferimenti bibliografici

P. Verga 44

Ploton L., “La persona anziana. L’intervento medico e psicologico. I problemi delle demenze”, Raffaello Cortina 2003;

Kitwood T., (1987), Explaning Senile Dementia: the Limits of Neuropathological

Research, “Free Associations”, vol 10;

Kitwood T.(1997), The Concept of personhood and its relevance for a new culture of dementia care, in B.M.L. Miesen e G.M.M. Jones (a cura di), Care-giving in Dementia: Research and Applications, vol. 2, London, Routledge, p. 11;

Kitwood T.(1990), Psichotherapy and Dementia, “Psichotherapy Section

Newsletter”, vol. 8, pp.40-56;

J. LeDoux, Il Sé sinaptico, Raffaello Cortina Editore 2002;

N. Doidge, Il cervello infinito, Ponte alle Grazie 2007;

V. Gallese, Dai neuroni specchio alla consonanza intenzionale, meccanismi

neurofisiologici della intersoggettività intenzionale, Rivista di Psicoanalisi, 2007,

LIII, 1, 197-208.

Gallese V., Keysers C., Rizzolatti G., A unifyng view of the basis of social

cognition, Trends in Cognitive Sciences, 8: 396-403, 2004;

Riferimenti bibliografici